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venerdì, 6 Giugno 2025
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Luca Cotti nuovo presidente di Coldiretti Emilia-Romagna

Luca Cotti nuovo presidente di Coldiretti Emilia-RomagnaIl nuovo Presidente di Coldiretti Emilia Romagna è Luca Cotti, imprenditore agricolo di Langhirano (PR). 59 anni, Cotti, vicepresidente dell’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna (ARAER), conduce insieme ai fratelli un’azienda agricola a Pilastro di Langhirano. È stato eletto giovedì 22 maggio dall’assemblea regionale dell’Organizzazione agricola e subentra a Nicola Bertinelli che lo scorso 8 maggio aveva rassegnato le sue dimissioni.

“Le mie congratulazioni al nuovo presidente regionale di Coldiretti, Luca Cotti. La sua elezione e i principali aspetti che ha sottolineato nel suo intervento di insediamento mettono in luce la forte sinergia tra l’associazione e le politiche regionali in ambito agricolo e agroalimentare”. Così l’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi commenta l’elezione dell’imprenditore reggiano alla guida della Coldiretti Emilia-Romagna. “La collaborazione con i vertici di Coldiretti è sempre stata all’insegna della stima, del rispetto dei reciproci ruoli e della volontà di fare bene per le nostre imprese agricole, messe sempre più alla prova dagli effetti del surriscaldamento globale, dalle perturbazioni dei mercati, dai dazi e dalle guerre commerciali- prosegue l’assessore-. I migliori auguri al neo presidente Cotti e sempre avanti per l’Emilia-Romagna agricola, in un percorso che continui a tutelare e a valorizzare le nostre straordinarie eccellenze agroalimentari, nel nostro Paese e in tutto il mondo”.

L’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna “si congratula con il nuovo Presidente per questa importante nomina che premia la professionalità e la competenza di una persona che da sempre lavora per esaltare e promuovere il valore del nostro comparto perché anche lui, come del resto il suo predecessore, è un importante allevatore che produce per il Parmigiano Reggiano.

Luca Cotti infatti, insieme ai fratelli manda avanti un’azienda agricola di 150 ettari a Pilastro, dove oltre all’allevamento di bovine da latte si producono cereali, foraggere e pomodoro da industria; l’azienda è anche una fattoria didattica e sociale. Oltre al nuovo ruolo di Presidente regionale Coldiretti  e a quello di vicepresidente ARAER, Cotti è ai vertici della sezione di Parma del Consorzio del Parmigiano Reggiano e consigliere del Consorzio Agrario di Parma.

ARAER è convinta che Luca Cotti saprà essere all’altezza di un compito tanto impegnativo quanto pieno di responsabilità: proprio per questo la sua nomina non poteva trovare espressione migliore. Augurandogli un buon lavoro, ARAER vuole rinnovare la piena collaborazione che peraltro non è mai venuta a mancare anche rispetto al suo ruolo di vicepresidente dell’Associazione”.

Imminente la posa della prima pietra per la mensa della scuola Caduti per la Libertà

Imminente la posa della prima pietra per la mensa della scuola Caduti per la LibertàE’ imminente la cerimonia per la posa della prima pietra della mensa a servizio della scuola dell’infanzia Caduti per la Libertà che, come discusso durante l’incontro di quartiere, rappresenta un intervento significativo per la scuola.

“A seguito delle prime verifiche tecniche – afferma l’Assessore ai Lavori Pubblici Maria Raffaella Pennacchia – è emersa la necessità di rimuovere alcune alberature radicate nell’area di sedime destinata alla nuova costruzione e in prossimità dell’area di cantiere, al fine di poter garantire lo svolgimento delle attività in piena sicurezza. Desidero sottolineare che ogni valutazione è stata condotta con la massima attenzione alla salvaguardia del nostro patrimonio arboreo pertanto, solo le piante strettamente indispensabili saranno rimosse in questa fase, con l’impegno di sostituirle e incrementarne il numero nella prima stagione utile.

Inoltre, come presentato durante l’incontro di quartiere di questa settimana, a partire da settembre sarà avviato un percorso partecipativo con la scuola – prosegue l’Assessore –  il cui obiettivo sarà quello di riprogettare e valorizzare l’area cortiliva, individuando le aree più adatte per la messa a dimora non di 7, bensì 21 nuovi alberi. Questi andranno a integrare gli esemplari rimossi, in parte nel cortile esistente e in parte nelle aree verdi di quartiere, implementando così il patrimonio arboreo comunale, che nella primavera 2025 ha visto la piantumazione di n.725 alberi e n.230 cespugli distribuiti in parchi, aree verdi e giardini scolastici”.

 

 

Chiusure notturne programmate sulla A1 nel modenese e nel reggiano

Chiusure notturne programmate sulla A1 nel modenese e nel reggianoSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 21:00 di lunedì 26 alle 5:00 di martedì 27 maggio, sarà chiusa la stazione di Modena sud, in entrata e in uscita. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Modena nord o di Valsamoggia.

Per consentire lavori di pavimentazione, dalle 21:00 di lunedì 26 alle 5:00 di martedì 27 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra Terre di Canossa Campegine e Reggio Emilia, verso Bologna. Di conseguenza, l’area di parcheggio “Crostolo ovest” non sarà raggiungibile.  In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Terre di Canossa Campegine, percorrere la viabilità ordinaria SP111, via Bertona, SS9 via Emilia, viale Martiri Piazza Tienanmen, SS722, viale dei Trattati di Roma e rientrare in A1 a Reggio Emilia.

Sassuolo, nella notte tra lunedì e martedì lavori alla rete idrica

Sassuolo, nella notte tra lunedì e martedì lavori alla rete idricaDalle ore 22 di lunedì 26 maggio i tecnici del Gruppo Hera saranno impegnati nella riparazione di una condotta idrica in via Cavallotti a Sassuolo. L’intervento programmato si protrarrà per circa tre ore, indicativamente fino all’una di martedì 27 maggio.

Per permettere l’esecuzione dei lavori, sarà necessario interrompere il servizio idrico agli utenti delle vie Montanara, Baggi, Pellico, Saffi, D’Azeglio, Farini, Sigonio, Pilo, Verdi, Fontanelli, Selmi, Guarini, Fabrizi, Malmusi e Cavallotti nel tratto compreso tra via indipendenza e via Pellico. In via Cavallotti il cantiere prevede un restringimento di carreggiata.

Proprio per limitare il disagio, si è deciso di effettuare le lavorazioni in orario notturno. Si ricorda che, in caso di interruzioni idriche programmate, è attivabile il servizio gratuito di avviso tramite sms. Chi volesse comunicare il proprio numero di telefono per attivare il servizio di messaggistica o cambiare i propri riferimenti, può farlo accedendo dal sito: Avviso di interruzione servizio – Gruppo Hera

Si ricorda che alla ripresa del servizio il cliente è pregato di lasciare scorrere l’acqua per qualche minuto prima di utilizzarla. In caso di urgenza (segnalazione guasti, rotture, emergenze varie) è gratuito e attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette il numero di pronto intervento 800.713.900 per i servizi acqua, fognature e depurazione.

Ricevuta in Municipio Donatella Termanini, tra i fondatori del Circolo Culturale Artemisia

Ricevuta in Municipio Donatella Termanini, tra i fondatori del Circolo Culturale ArtemisiaÈ stata ricevuta ieri pomeriggio in Municipio dal Sindaco Matteo Mesini e dalla Giunta, Donatella Termanini, tra i fondatori del Circolo Culturale Artemisia che, dopo anni alla presidenza, ha ceduto la guida a Maria Losacco pur rimanendo nel Consiglio.

La Giunta le ha consegnato, in segno di ringraziamento per una vita spesa per la cultura in città, una pergamena con su scritto: “A Donatella Termanini, una vita intera trascorsa a favorire e promuovere la cultura, l’arte e l’eguaglianza in città”.

Formigine, approvato lo studio di fattibilità per gli hub di prossimità

Formigine, approvato lo studio di fattibilità per gli hub di prossimità
l’assessore Corrado Bizzini

La Giunta comunale ha approvato lo studio di fattibilità riguardante gli hub di prossimità, decisione propedeutica alla richiesta di accreditamento da parte della Regione Emilia-Romagna.

Afferma l’Assessore al Commercio Corrado Bizzini: “Conscio della ricchezza del proprio patrimonio culturale, sociale ed economico, Formigine vede nell’istituzione degli hub un’opportunità per favorire la rigenerazione delle aree commerciali, migliorandone l’attrattività e promuovendo uno sviluppo sostenibile in linea con le strategie delineate dalla normativa regionale”.

Dopo la presentazione alla Regione Emilia-Romagna della candidatura per il riconoscimento dell’hub urbano “Formigine Centro Verde Vivo”, si prosegue anche con l’analisi delle frazioni, definendo gli hub di prossimità di Casinalbo, Corlo, Colombaro, Magreta e “Formigine sud-Ubersetto”.

“Il nostro territorio – continua Bizzini – già dispone di elementi di attrattività, rinomanza e valore globale, ma il tessuto degli esercenti, soprattutto il commercio, risente della crisi che ha investito il settore della distribuzione, complici anche l’avvento sempre più pervasivo dell’e-commerce, la diffusione della grande distribuzione organizzata anche non alimentare e l’evoluzione dei comportamenti di consumo”.

Quali, dunque, le proposte specifiche, studiate con le associazioni di categoria e conseguenti alla somministrazione di questionari a tutti i commercianti di Formigine e frazioni?

L’hub di prossimità di Casinalbo si inserisce all’interno della frazione più popolosa del Comune di Formigine e ospita una serie di esercizi commerciali e di servizi. Saranno privilegiate iniziative per la riqualificazione degli spazi pubblici, il miglioramento della viabilità pedonale e l’organizzazione di eventi con cadenza regolare. Parallelamente, verranno introdotti incentivi e percorsi formativi per gli operatori economici locali, oltre a campagne di promozione per rafforzare l’identità dell’hub e valorizzare il tessuto commerciale. A lungo termine, l’obiettivo sarà l’istituzione di un modello di gestione solido e autosufficiente per l’hub, assicurando la continuità delle iniziative avviate.

Colombaro si distingue per un insieme di attrattori che riflettono una forte identità storica, culturale ed economica (la Pieve romanica, Villa Maria al Tiepido e il Golf Club) ma che ha saputo innovarsi al punto di essere recente attrattore per nuovi residenti giovani e famiglie. La promozione dell’hub è volta a sviluppare azioni di rilancio socio-economico. Saranno implementate strategie di marketing territoriale per migliorare l’identità, attraverso campagne di comunicazione mirate e strumenti digitali innovativi. In questo contesto, gli eventi avranno un ruolo centrale: la programmazione includerà fiere commerciali, rassegne culturali, mercati tematici e iniziative legate alle eccellenze del territorio.

Corlo si contraddistingue per la forte coesione della sua comunità, e si stringe attorno alla parrocchia, un vero e proprio santuario la cui storia risale alla fine del Cinquecento. Come per gli altri hub di prossimità, anche in questo caso la digitalizzazione è un aspetto imprescindibile: molte attività faticano ancora a promuoversi efficacemente online e a sfruttare il potenziale del commercio digitale. Formazione e supporto ai commercianti possono favorire una maggiore presenza sul web, migliorando la competitività delle   imprese e la loro capacità di attrarre clienti anche attraverso il digitale.

Magreta, per la sua posizione ben collocata sull’asse a ovest rispetto a Formigine, permette di attrarre volumi di traffico commerciale superiori a quelli garantiti dalla sola residenza. Uno degli elementi distintivi dell’hub è il mercato settimanale del giovedì, molto frequentato sia dai residenti che dagli abitanti delle zone limitrofe. Per rendere più forte e attrattivo il commercio è necessario lavorare anche sulla costruzione di un’identità chiara e riconoscibile. Una strategia di marketing territoriale ben definita, che valorizzi le eccellenze del commercio locale, può contribuire a rafforzare il senso di appartenenza e migliorare la percezione dell’hub di prossimità come luogo privilegiato per gli acquisti e la socialità.

L’ultimo hub di prossimità comprende la zona commerciale a sud di Formigine e l’area della frazione di Ubersetto che attiene al Comune di Formigine. Questo hub si caratterizza per un’elevata concentrazione di aziende manifatturiere e per un numero crescente di attività commerciali e di ristorazione che riescono a dare una risposta completa a coloro che frequentano l’area tutti i giorni della settimana. Grazie all’hub, si potrà anche rafforzare il ruolo dell’associazione dei commercianti, che già opera in maniera efficace ma che potrebbe implementare le proprie attività attraverso il supporto dell’amministrazione e l’integrazione con nuovi progetti di sviluppo urbano.

Pesca, la Regione investe su quella sostenibile con due bandi dal valore di 1,6 milioni

Pesca, la Regione investe su quella sostenibile con due bandi dal valore di 1,6 milioniUn aiuto per il primo acquisto di un peschereccio. Un sostegno per la creazione di startup di imprenditori tra i 18 e 40 anni. E ancora, contributi per incrementare la competitività delle imprese di piccola pesca costiera. Il tutto con un orizzonte comune: rafforzare le attività di pesca sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale.

Per sostenere questo comparto, la giunta ha approvato due bandi finanziati attraverso il Programma nazionale FEAMPA (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura) 2021-27, per una cifra complessiva di oltre 1,6 milioni. Di queste risorse, il 50% sono dell’Unione europea, il 35% statali, il 15% regionali.

“Il comparto della pesca è un autentico patrimonio per questa regione e, come tale, merita tutto il sostegno possibile- ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura e Pesca, Alessio Mammi-. Questi fondi rappresentano un aiuto concreto per innovare sempre più il settore e indirizzare tutte le attività connesse in un’ottica di sostenibilità. Uno degli aspetti più interessanti-ha aggiunto – è l’attenzione ai giovani, e il sostegno per incentivarli a investire in quest’ambito”.

Il primo bando ha un duplice obiettivo: sostenere i giovani pescatori per il primo acquisto di un peschereccio, ovvero aiutare i giovani pescatori, tra i 18 ed i 40 anni, favorendo il ricambio generazionale. A disposizione, 900mila euro per le annualità 2025-26.

Il secondo bando punta invece a incrementare la competitività delle imprese di piccola pesca costiera (una forma di pesca professionale che si pratica con imbarcazioni di piccole dimensioni), sia in mare che quelle delle acque interne, e a migliorare le condizioni di reddito degli addetti. La dotazione supera i 766mila euro per il biennio 2025-2026.

Tutte le informazioni, i tempi, le modalità e la modulistica per inviare la domanda di contributo, si trovano all’indirizzo https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/feampa-2021-2027

Volontari in Campo a Maranello, ecco la nuova sede

Volontari in Campo a Maranello, ecco la nuova sedeVolontari in Campo a Maranello: sabato 24 maggio è in programma l’inaugurazione della nuova sede che ospita alcune associazioni di volontariato del territorio, la “Casa dei Volontari in Campo”. La struttura ospita le nuove sedi delle associazioni AIDO, Circolo Fotografico Blow Up, Associazione Chernobyl, HEWO, In Contromano, ANPI e Curacari ed è collocata in Via Cappella a Gorzano, nell’area collinare che accoglie già la Sala Civica Bergonzoni, le coltivazioni biologiche di Ortinsieme, il Centro La Grangia e il Circolo Ippico Amici del Cavallo. L’inaugurazione, aperta a tutti i cittadini, è prevista per le ore 16.

Durante la giornata, interamente dedicata al mondo del volontariato, è inoltre in programma il Caregiver Day, un pomeriggio di benessere dedicato ai caregiver organizzato dal Tavolo Distrettuale Caregiver. Dalle 15 alle 19 nell’area verde limitrofa al centro La Grangia le associazioni di volontariato e gli operatori dei servizi accoglieranno caregiver e persone fragili per un pomeriggio di proposte di benessere, cura e relax, dall’uncinetto alla biodanza, dallo yoga alla mindfulness, dalla riflessologia facciale alle campane tibetane. Dalle ore 17 rinfresco e musica tra musica classica flamenco pop e blues.

Tagli alla sicurezza stradale: oltre 66 milioni in meno per le Province emiliano romagnole

Tagli alla sicurezza stradale: oltre 66 milioni in meno per le Province emiliano romagnoleUPI Emilia Romagna ed ANCE Emilia Romagna esprimono congiuntamente profonda preoccupazione per la drastica riduzione delle risorse destinate alla manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale, come certificato dai dati ufficiali elaborati dall’Unione delle Province d’Italia (UPI) [v. allegato].

L’Emilia Romagna è tra le regioni più colpite: tra il 2025 e il 2028 subirà tagli per oltre 66 milioni di euro, pari al 48% delle risorse inizialmente previste. Ancora più grave la  situazione  nel  solo  biennio 2025–2026, dove la riduzione raggiunge il 70%, con 38,5 milioni di euro sottratti su un totale previsto di 55 milioni.

Giorgio Zanni, Presidente di UPI Emilia Romagna, dichiara:

“Siamo allibiti dai tagli che il Governo ha disposto sulla manutenzione delle strade provinciali, che nella nostra Regione rappresentano il reticolo fondamentale su cui poggia il sistema produttivo locale. Quella operata dal Governo è una scelta incomprensibile e scellerata, che respingiamo e contesteremo in ogni sede istituzionale, affinché possa essere rivista per il bene di tutti i cittadini emiliano romagnoli”.

 

I tagli, di natura lineare, interessano tutte le Province emiliano romagnole e la citta Metropolitana di Bologna:

  • Bologna: -6,8 milioni nel biennio 2025-2026 e -11,8 milioni sul quadriennio 2025-2028;
  • Ferrara: -3,8 milioni (2025-2026) e -6,5 milioni (2025-2028);
  • Forlì-Cesena: – 4 milioni (2025-2026) e -6,9 milioni (2025-2028);
  • Modena: – 5 milioni (2025-2026) e -8,7 milioni (2025-2028);
  • Parma: – 4,1 milioni (2025-2026) e -7 milioni (2025-2028);
  • Piacenza: – 3 milioni (2025-2026) e -5,1 milioni (2025-2028);
  • Ravenna: – 4 milioni (2025-2026) e -6,9 milioni (2025-2028);
  • Reggio Emilia: – 4,9 milioni (2025-2026) e 8,5 milioni (2025-2028);
  • Rimini: – 2,7 milioni (2025-2026) e -4,6milioni (2025-2028).

 

Maurizio Croci, Presidente di ANCE Emilia Romagna, commenta:

“Si tratta di una scelta che mette a rischio la sicurezza delle nostre strade, già segnate negli ultimi due anni dal dissesto causato dagli eventi alluvionali.

Questo taglio rischia di bloccare interventi strategici programmati e per quali è stata fatta la progettazione, quindi pronti da cantierare. A maggior ragione in un territorio come il nostro, che ancora sta facendo i conti con infrastrutture danneggiate e in alcuni casi ancora inagibili, a seguito delle alluvioni. Colpire gli enti locali su un tema tanto delicato significa fermare non solo il regolare funzionamento delle infrastrutture, ma anche il loro sviluppo.

La scelta preoccupa il settore anche sul fronte occupazionale, vista la contrazione del mercato dovuta alla progressiva chiusura delle misure straordinarie del PNRR e dei bonus edilizi”.

UPI Emilia Romagna e ANCE Emilia Romagna chiedono con forza che vengano ripristinate almeno le risorse già assegnate per il biennio 2025–2026, pari a 385 milioni di euro a livello nazionale, e che venga garantita agli enti territoriali la possibilità concreta di attuare gli interventi previsti, senza ulteriori incertezze o penalizzazioni. Serve una visione stabile e responsabile, che restituisca certezze a territori e imprese.

Barbolini (Lega): “Microcriminalità e fenomeni predatori a Fiorano”

Barbolini (Lega): “Microcriminalità e fenomeni predatori a Fiorano”“Gli esercenti di piazza Corsini a Spezzano da tempo riferiscono di subire fenomeni di microcriminalità, cosa che ha provocato un calo del volume di affari denunciato da CNA pubblicamente nei mesi scorsi; risulta infatti, almeno stando alle testimonianze degli stessi commercianti, che ci siano stati anche tentativi di effrazioni in alcuni locali; il parcheggio sotterraneo non fornisce garanzia di sicurezza soprattutto nelle ore serali a chi va a recuperare la propria autovettura; il degrado è dovuto anche al fatto che alcuni ragazzini scambiano piazza Corsini per un campo da calcio con gli archi del porticato utilizzati come porte; è evidente che i commercianti temono per possibili danni alle loro vetrine; lo stesso parchetto posto nelle adiacenze della piazza risulta incustodito e, stando almeno alle dichiarazioni preoccupate di alcuni commercianti, risulta frequentato anche da sconosciuti che apparentemente non sembrano dare garanzie di sicurezza. Tutta questa situazione di degrado e probabile microcriminalità è peraltro aggravata da quanto si apprende sui social, che fanno riferimento a Fiorano, dove, nei corso degli ultimi mesi, risulta che alcuni nostri concittadini hanno riferito di essere stati vittime di furti.

Pur consapevole che la sicurezza è di competenza dello Stato – evidenzia il consigliere Barbolini –  questo non significa che il Comune non possa fare la propria parte per soddisfare la richiesta di tutela dei cittadini; l’attuale sistema di presenze e controlli sul territorio non basta evidentemente ad arginare i fenomeni predatori e il degrado. Neppure il controllo di vicinato, come dimostrano esperienze già effettuate da altri comuni molto più avanti di Fiorano, non risulta sufficiente a risolvere il problema. Viceversa il potenziamento della videosorveglianza e l’aumento dei pattugliamenti anche della polizia locale a supporto delle forze dell’ordine rappresentano certamente azioni più efficaci nel contrastare i fenomeni di microcriminalità.

Lo stesso Sindaco – puntualizza Barbolini – nel suo programma elettorale promette di “vigilare in collaborazione con le forze dell’ordine”, di promuovere il ruolo della polizia locale come “servizio di reale vicinanza al cittadino”, di “attivare a garanzia delle effrazioni subite nelle case uno sportello di informazione, consigli e assistenza in materia di diritti alle vittime”, nonché di “avviare la progettazione e, una volta completata, la progettazione del nuovo polo integrato per la sicurezza e la protezione civile”. 

Nel consiglio comunale del 29 maggio il consigliere Barbolini chiederà al Sig. Sindaco di Fiorano Modenese: 

1)  ad un anno circa dall’inizio del mandato, se le promesse contenute nel capitolo sicurezza del suo programma elettorale e riportate sinteticamente in premessa si sono concretizzate in qualche intervento concreto.

2) di fornire i dati dei furti che hanno coinvolto il territorio del comune di Fiorano negli ultimi 5 anni.

3) quali interventi intende mettere in campo per risolvere i fenomeni di microcriminalità riguardanti Piazza Corsini a Spezzano che tanto preoccupano gli stessi esercenti”.

 

(Matteo Barbolini, consigliere comunale Lega Fiorano Modenese)

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 24 maggio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 24 maggio 2025In prevalenza sereno o poco nuvoloso con addensamenti pomeridiani sui crinali appenninici emiliani. Temperature minime in diminuzione con valori tra 9 e 11 gradi. Massime in lieve aumento con valori tra 19 e 22 gradi. Venti deboli orientali. Mare poco mosso.

(Arpae)

Stati generali dell’infanzia e dell’adolescenza. Grande successo a Bologna per la prima giornata:

Stati generali dell’infanzia e dell’adolescenza. Grande successo a Bologna per la prima giornata:
Credito immagine: Roberto Brancolini

“Abbiamo sottovalutato il ‘tu mi stai a cuore’. Le neuroscienze lo riprendono come elemento determinante. Tu sei il mio scopo, tu sei il mio fine. I ragazzi devono ricominciare a sentire; sono lo scopo del processo educante, non il contenitore”.

Alcuni prendono appunti, altri osservano, in tanti annuiscono mentre Daniela Lucangeli, professoressa ordinaria in Psicologia dello sviluppo e dell’educazione presso l’Università di Padova e membro dell’accademia mondiale delle ricerche sulle difficoltà di apprendimento, esprime queste parole, in una Sala Fanti gremita, durante la prima giornata degli Stati generali dell’infanzia e dell’adolescenza in viale Aldo Moro a Bologna, presso l’Assemblea legislativa. Tutti esauriti da tempo i posti, per dare la possibilità di seguire anche a chi era in lista da attesa la Regione ha predisposto un servizio di diretta streaming.

“Abbiamo sentito l’urgenza di mandare un segnale chiaro ai ragazzi: stanno vivendo tempi tumultuosi, comprendiamo il loro disagio e vogliamo dirgli che ci prenderemo cura di loro in maniera pragmatica- ha spiegato l’assessora regionale a Welfare, Politiche per l’infanzia e Scuola, Isabella Conti, presentando gli Stati generali-. Partendo da numeri che ci preoccupano, la Regione può intraprendere percorsi di consapevolezza per far stare bene i bambini e i ragazzi. Siamo davanti a un bivio, non possiamo traccheggiare, dobbiamo prendere la strada giusta”.

“Il grande tema da affrontare è che abbiamo ignorato il problema dell’affettività relazionale” dice la professoressa Daniela Lucangeli durante la lectio magistralis. I dati sono forniti da un recente studio Unicef, secondo il quale il suicidio è la quarta causa di morte più comune tra gli adolescenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni, nei paesi Ocse e Ue. Qui un adolescente su sette, di età compresa fra i 10 e i 19 anni, soffre di un disturbo mentale diagnosticabile.  Quasi 46mila adolescenti muoiono in Occidente a causa di suicidio ogni anno – più di uno ogni 11 minuti.

Sicuramente la pandemia ha portato gli studiosi a concentrarsi su questo disagio anche se già nel 2006 emergevano tra i ricercatori i primi segnali di problemi nella fase del neurosviluppo giovanile: e la risposta, ha spiegato la docente, non può essere l’ospedale o il carcere, perché l’adolescenza non è una malattia. La prevenzione è l’unica possibilità per un sistema che chiede agli adulti di essere capaci di un’autentica trasformazione.

Una ragazza di quasi sedici anni scrive alla professoressa che il suo non è mal di vivere, ma consapevolezza. Non è più grande, ma più fragile. La scuola è un amore tradito, l’ansia impera a casa, a scuola e nel corpo.

Proprio l’ansia è un sentimento molto frequente e non solo tra i giovani: nel momento di maggiore interconnessione, grazie ai nuovi media, non dovremmo essere soli. Invece tutti si sentono profondamente soli e queste anomalie coinvolgono i processi cognitivi.

Durante la lectio la professoressa ha illustrato da un punto di vista scientifico i processi neurali alla base di fenomeni che gli studiosi stanno decifrando e che hanno un elemento comune: l’importanza di rivalutare le emozioni che motivano i comportamenti delle persone, una mente che sta perdendo la sua programmazione: i segnali emergono solo durante l’adolescenza perché fino a quel momento sono stati inibiti.

Le conclusioni sono rivolte principalmente al corpo docente: la scuola ha il dovere di assumersi una responsabilità sociale e può aiutare la salute neurale. L’ipergiudizio del sistema educativo e sociale è fonte di stress.

 

I dati dell’Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna gli utenti dei servizi di neuropsichiatria infantile presi in carico sono passati dai 38.061 del 2010 ai 64.895 del 2023. Tra gli adolescenti crescono i disturbi alimentari (9.133 casi registrati nel 2023) e i ricoveri psichiatrici (da 289 nel 2010 a 748 nel 2023).

Eventi collaterali

Aperta la mostra “Star bene con se stessi”, realizzata dagli studenti del Liceo Artistico ad indirizzo Grafica dell’IIS B. Pascal di Reggio Emilia: 24 opere per promuovere la salute nelle scuole. Sono le ragazze e i ragazzi a lanciare messaggi ai loro coetanei su come si fa a star bene con se stessi, sia nell’equilibrio tra corpo e mente che nella relazione, temi che toccano il loro benessere fisico e psicologico.

Realizzata in occasione della settimana della salute mentale 2024, è stata organizzata dal Dipartimento assistenziale integrato di salute mentale e dipendenze patologiche della Ausl Ircss di Reggio Emilia.

La prima giornata si è conclusa con “Pale Blu Dot”, una performance teatrale sul disagio adolescenziale frutto del lavoro di scrittura collettiva dei ragazzi del Corso Doc del liceo Laura Bassi di Bologna. Un progetto multimediale realizzato nel percorso conCittadini dell’Assemblea legislativa: suoni, luci, proiezioni su schermo e recitazione dal vivo danno voce a una storia che prende le mosse dal suicidio di una ragazza per dare forma alla rabbia di una generazione che chiede aiuto perché si sente sola. “Il buio è il nostro unico compagno” dicono osservando l’universo e il pale blu dot del titolo, cioè il tenue puntino azzurro che è il pianeta Terra visto dallo spazio.

PD Sassuolo: sabato 24 maggio il Congresso di Circolo per eleggere la nuova segretaria

PD Sassuolo: sabato 24 maggio il Congresso di Circolo per eleggere la nuova segretariaSi terrà sabato 24 maggio alle ore 15.00, presso il Circolo “O. Tassi” di Sassuolo, il Congresso del Circolo del Partito Democratico locale. L’appuntamento segna un momento significativo per la vita interna del partito, con al centro l’elezione della nuova segretaria del circolo.

L’incontro è aperto agli iscritti del PD, che saranno chiamati a esprimere il proprio voto per il rinnovo della guida politica del circolo cittadino. Il congresso rappresenta anche un’occasione di confronto sul futuro del partito a livello locale e sull’impegno del PD nella comunità sassolese.

Il Partito Democratico di Sassuolo invita tutti gli iscritti a partecipare attivamente ai lavori congressuali.

Crediti di Sostenibilità, a Sassuolo in arrivo il convegno “Foreste e futuro” con il prof. Iraldo e il prof. Mancuso

Crediti di Sostenibilità, a Sassuolo in arrivo il convegno “Foreste e futuro” con il prof. Iraldo e il prof. MancusoCon il convegno “Foreste e Futuro – cittadini e imprese per l foreste d’Appennino” che si terrà martedì 27 maggio a Sassuolo (ore 14:00 presso il Crogiolo Marazzi), il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano – soggetto coordinatore della omonima Riserva della Biosfera MAB UNESCO – celebra le 35 organizzazioni che nell’ultimo anno hanno sostenuto la gestione forestale sostenibile di quasi 30.000 ettari di boschi acquistando i Crediti di Sostenibilità.

Il Parco Nazionale in accordo con diversi gestori forestali, mette in atto interventi ed azioni a favore della resilienza ai cambiamenti climatici delle foreste d’Appennino, tutelando e potenziando la loro capacità di generare benefici per l’umanità (i cosiddetti servizi ecosistemici) a cui viene riconosciuto un valore di mercato attraverso l’innovativo strumento dei Crediti di sostenibilità.

Il convegno prevede importanti interventi come quello del Prof. Fabio Iraldo (Professore ordinario istituto di management scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Direttore del Green Economy Observatory presso l’Università Bocconi) che illustrerà come i Crediti di Sostenibilità possano essere valorizzati dalle imprese nell’ambito di strategie climatiche e bilanci di sostenibilità.

Nell’ambito dell’iniziativa, oltre alla cerimonia di consegna degli attestati dei Crediti di Sostenibilità alle nuove aziende sostenitrici, verranno presentate diverse novità del progetto tra cui un media kit che faciliterà la comunicazione degli impatti positivi generati in termini di mitigazione dei cambiamenti climatici, della resilienza delle foreste, della conservazione della biodiversità e a sostegno alle comunità locali.

“Questa che presentiamo è più che un semplice progetto” – ha dichiarato il presidente del Parco Nazionale Fausto Giovanelli – “è un’azione già concretizzata che porta benefici ad un vasto patrimonio boschivo del nostro Appennino e porta anche una rivoluzione culturale nell’ambito della gestione delle foreste coinvolgendo diversi attori coinvolti sensibili a temi come la sostenibilità e la responsabilità sociale”.

Il pomeriggio si concluderà con una lectio magistralis del Prof. Stefano Mancuso (Professore all’Università di Firenze in arboricoltura generale ed etologia vegetale; membro dell’Accademia dei Georgofili) dal titolo “La versione degli alberi”, ultimo saggio pubblicato da questo rinomato e apprezzato autore.
Tutti gli interessati a partecipare sono pregati di compilare il FORM DI REGISTRAZIONE

Sciopero nazionale Sanità Privata e RSA: in Emilia-Romagna grande partecipazione e mobilitazione davanti alla regione

Sciopero nazionale Sanità Privata e RSA: in Emilia-Romagna grande partecipazione e mobilitazione davanti alla regioneSi è svolta oggi con grande partecipazione in tutta l’Emilia-Romagna la giornata di sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità Privata e delle RSA Aiop e Aris, indetta da FP CGIL, CISL FP e UIL FPL.

A Bologna, oltre 400 lavoratrici e lavoratori del settore hanno partecipato al presidio organizzato davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna, chiedendo a gran voce il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto da oltre sei anni per la sanità privata e addirittura tredici per le RSA.

“Una manifestazione riuscita, un segnale forte e inequivocabile – dichiarano i segretari regionali Marco Bonaccini (FP CGIL), Sonia Uccellatori (CISL FP) e Paolo Palmarini (UIL FPL) – che dimostra come le lavoratrici e i lavoratori siano stanchi di promesse e temporeggiamenti. Chi lavora in strutture accreditate svolge a tutti gli effetti un servizio pubblico, spesso integrando le carenze del Servizio Sanitario Nazionale, ma continua a essere trattato come personale di serie B”.

Le delegazioni sindacali sono state ricevute dai rappresentanti della Regione Emilia-Romagna, nello specifico dall’assessore alla Sanità Massimo Fabi, cui è stata ribadita con forza la richiesta di introdurre nei requisiti di accreditamento l’obbligo del rinnovo contrattuale  in quanto è necessario che le strutture che ricevono risorse pubbliche garantiscano condizioni di lavoro e salariali dignitose, al pari del servizio sanitario pubblico. Inoltre all’assessore è stato altresì richiesto di farsi parte promotore presso la Conferenza delle Regioni di ogni iniziativa utile per risolvere l’attuale inaccettabile situazione.

“Chiediamo alla nostra Regione di dare ulteriore forza alla nostra richiesta di aprire il tavolo del rinnovo contrattuale, perché le lavoratrici ed i lavoratori della sanità privata meritano rispetto e dignità, perché anche loro contribuiscono a garantire il diritto alla salute, sancito dalla nostra Costituzione! AIOP e ARIS non possono poi, continuare a subordinare l’avvio della trattativa alla garanzia integrale dei fondi da parte di Stato e Regioni. Una pretesa inaccettabile che sposta il rischio d’impresa sulle spalle dei lavoratori e sulla collettività. I contratti si rinnovano per diritto, non per concessione, e le retribuzioni vanno adeguate a fronte di un’inflazione crescente e di condizioni di lavoro sempre più difficili”.

Lo sciopero ha avuto una grandissima adesione in moltissime strutture di Bologna e del territorio regionale – pur garantendo i minimi assistenziali – arrivando a punte di adesione dell’80% agli Ospedali riuniti privati di Forlì.

“Non ci fermeremo – concludono Bonaccini, Uccellatori e Palmarini – finché non verranno riaperti i tavoli di trattativa e restituita piena dignità a chi ogni giorno garantisce un diritto costituzionale come quello alla salute. È una battaglia di giustizia e civiltà, che riguarda tutti: lavoratori e cittadini”.

Maggio Fioranese tra musica e danza

Maggio Fioranese tra musica e danza
Nella foto un momento del Maggio, lo scorso fine settimana, con il concerto in piazza dei Rats

Sabato 24 e domenica 25 maggio, il programma del Maggio Fioranese 2025 propone diversi appuntamenti dedicati al ballo e alla musica in centro a Fiorano Modenese, ad ingresso libero e gratuito.

Sabato 24 maggio, alle 21, sul palco in piazza Ciro Menotti arriva il liscio con il concerto di Mirko Casadei e la sua POPular folk orchestra. Musicista romagnolo, Mirko Casadei nasce a Rimini nel 1972, figlio de “Il re del liscio” Raoul, guida l’Orchestra Casadei da tanti anni con il progetto di portare avanti una tradizione fondata nel 1928, con attenzione al ricambio generazionale. Con il suo pop-folk, ha portato una ventata di novità, proponendo nuovi sound attraverso le tante contaminazioni musicali che ha realizzato nei suoi live.

Per chi ama invece le atmosfere latine, nel giardino di Villa Cuoghi (via Gramsci, 32), dalle ore 21, c’è “Quartiere latino”, con balli latino americani e show a cura di AB Dance Academy.

Domenica 18 maggio, alle ore 17, al Centro culturale di Via Vittorio Veneto, si festeggiano le nozze d’oro del Maestro Gen Llukaci con il suo violino, insieme ad altri musicisti di fama che lo accompagneranno in un concerto. A conclusione il brindisi.

Ancora domenica in serata, alle ore 21, in piazza Ciro Menotti, Dancing Time di GS Libertas Fiorano presenta lo spettacolo “Dancing in Fiorano”, un’occasione per ammirare il talento e la passione dei ballerini del progetto Dancing Time, scuola di danza nata all’interno di G.S. Libertas per avvicinare i bambini e le bambine alla danza.

In caso di maltempo i due spettacoli serali di piazza Ciro Menotti si terranno al teatro Astoria.

Lungo via Vittorio Veneto ci saranno anche le bancarelle del mercatino “Sulle note del gusto” con artigianato, creatività, Food&Wine prodotti enogastronomici, sabato 24 maggio dalle 18 alle 2, domenica maggio 25 dalle 9 alle 22. Domenica, dalle 10 alle 21, ci sarà anche il “Vinyl Market” con espositori selezionati di vinili, cd e musicassette, accompagnati da Dj set con selezione musicale by Fattoapposta collective & friends.

E dopo la passeggiata tra le bancarelle, ci si può fermare in piazza Martiri partigiani fioranesi (a fianco del Palazzo Astoria) per gustare gnocco e tigelle preparati da La Sfoglia nel punto ristoro aperto il sabato dalle 18 alle 24 e la domenica dalle 11 alle 22.

Il ricco calendario del Maggio Fioranese, proposto dal Comitato Fiorano in festa, in collaborazione con il Comune, Gp Eventi, Radio Antenna Uno, Centro culturale Via Vittorio Veneto, diverse associazioni del territorio e grazie al sostegno di associazioni di categoria e sponsor, continua fino al 2 giugno 2025. Sul sito del Comune (www.fiorano.it) è possibile consultare tutto il programma.

Per consentire lo svolgimento degli eventi, sabato 24 e domenica 25 maggio, sono previste modifiche alla viabilità in centro a Fiorano: la chiusura stradale con divieto di transito (eccetto veicoli autorizzati) e l’istituzione di un divieto di sosta con rimozione forzata in piazza Martiri partigiani fioranesi dalle 11 di sabato alle 24 di domenica; in piazza Ciro Menotti, tra via Ferri e via Malatesta, dalle 13 del 24 maggio alle 24 del 25 maggio; in via Vittorio Veneto, da via Santa Caterina/via Statale fino a via Statale ovest/via Marconi, dalle 17 del sabato alle 24 della domenica. Verrà inoltre istituito un doppio senso di marcia con divieto di sosta e rimozione forzata in via Gramsci, da via Vittorio Veneto a via Andrea Doria, dalle 17 di sabato alle 24 di domenica, con obbligo di direzione diritto e divieto di svolta a sinistra per i veicoli proveniente da via del Santuario verso via Vittorio Veneto e doppio senso di marcia dalle 17 del 24 maggio alle 24 del 25 maggio; infine la chiusura di via Avanzini su via Vittorio Veneto dalle ore 17 di sabato alle ore 24 di domenica.

Chiusure programmate su A1, A13, A14 e R13

Chiusure programmate su A1, A13, A14 e R13Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di venerdì 23 alle 6:00 di sabato 24 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra Reggio Emilia e Terre di Canossa Campegine, verso Milano.  Si precisa che l’area di parcheggio “Crostolo est”, situata nel suddetto tratto, sarà chiusa dalle 19:00 di venerdì 23 alle 6:00 di sabato 24 maggio. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Reggio Emilia, percorrere la viabilità ordinaria: viale dei Trattati di Roma, SS722, viale Martiri Piazza Tienanmen, SS9 via Emilia, via Bertona, SP111 e rientrare in A1 a Terre di Canossa Campegine.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di venerdì 23 alle 6:00 di sabato 24 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna Interporto e l’allacciamento A14 Bologna-Taranto, verso Bologna. Di conseguenza, le stazioni di Bologna Interporto e di Bologna Arcoveggio saranno chiuse in entrata verso Bologna. In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: da Padova verso Firenze, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Interporto, percorrere la Tangenziale di Bologna ed entrare sul Raccordo di Casalecchio, alla stazione di Bologna Casalecchio, per immettersi sulla A1 Milano Napoli in direzione di Firenze; da Padova verso Milano, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Interporto, percorrere la Tangenziale di Bologna in direzione Bologna Borgo Panigale e il Ramo Verde, per poi entrare in A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale; da Padova verso Ancona, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Interporto, percorrere la Tangenziale di Bologna ed entrare in A14 Bologna-Taranto, alla stazione di Bologna San Lazzaro.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica orizzontale, dalle 22:00 di venerdì 23 alle 6:00 di sabato 24 maggio, sarà chiusa la stazione di Bologna San Lazzaro, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona e in uscita per chi proviene dalla A1 Milano-Napoli. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Fiera o di Castel San Pietro.

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Sul Raccordo A13 Bologna-Padova-Tangenziale di Bologna (R13), per consentire lavori di ripristino danni a seguito di in incidente, dalle 22:00 di venerdì 23 alle 6:00 di sabato 24 maggio, sarà chiuso lo svincolo che dall’uscita della stazione di Bologna Arcoveggio immette sulla Tangenziale di Bologna, verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.  In alternativa, immettersi sulla Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, uscire allo svincolo 5 Quartiere Lame e rientrare dallo stesso svincolo in direzione San Lazzaro/A14.

Si ricorda la chiusura, in modalità permanente, dello svincolo 6 Castelmaggiore, in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto e in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di competenza del Comune di Bologna relativi alla realizzazione della nuova linea tramviaria di Bologna denominata “Linea Verde”.

Elezioni Amministrative, in Emilia-Romagna al voto cinque comuni per eleggere i rispettivi primi cittadini e i consiglieri comunali

Elezioni Amministrative, in Emilia-Romagna al voto cinque comuni per eleggere i rispettivi primi cittadini e i consiglieri comunaliSono cinque i comuni dell’Emilia-Romagna che domenica 25 e lunedì 26 maggio andranno al voto per eleggere i rispettivi primi cittadini e i Consigli comunali.
Urne aperte a Ravenna, unico capoluogo di provincia con popolazione superiore ai 15mila abitanti, Varano de’ Melegari e Fontevivo (Parma), Bertinoro (Forlì-Cesena) e San Prospero (Modena).

Documenti, ‘come si vota’, candidati e liste, manifesti elettorali e fac-simili delle schede possono essere consultati sul sito della Regione Emilia-Romagna dedicato alle elezioni, a questo link, realizzato dall’Agenzia di informazione e Ufficio stampa della Giunta in collaborazione con l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Disponibile il collegamento con la Banca dati elettorale (Bde) dell’Assemblea legislativa, contenente i risultati delle precedenti elezioni amministrative.

Secondo la rilevazione del 31 dicembre 2024, complessivamente gli elettori chiamati al voto sono circa 147mila.

Nel primo turno delle elezioni amministrative, i seggi saranno aperti domenica 25 dalle ore 7 alle 23 e lunedì 26 dalle ore 7 alle 15. L’eventuale turno di ballottaggio sarà l’8 e 9 giugno 2025, in concomitanza con i referendum abrogativi.

Sciopero nazionale sanità privata, l’assessore Massimo Fabi incontra in Regione le sigle Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, in presidio in viale Aldo Moro

“Chiederemo che il tema sia portato nuovamente in Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, in modo da favorire l’interlocuzione diretta della stessa Conferenza con i datori di lavoro”.

L’impegno della Regione Emilia-Romagna per giungere al riavvio positivo del dialogo interrotto a livello nazionale sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro della sanità privata è stato annunciato dall’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, che questa mattina, assieme al direttore generale Cura della persona, salute e welfare, Lorenzo Broccoli, ha incontrato in Regione, a Bologna, i rappresentanti di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl; sigle sindacali che, a Bologna come in altre città italiane, erano in presidio davanti alla sede della Regione nella giornata di sciopero nazionale della sanità privata.

“É un diritto sacrosanto ed esigibile quello di avere un contratto di lavoro e salari adeguati, e ciò vale tanto per la sanità privata accreditata quanto per quella pubblica- ha affermato Fabi-.  Proprio per questo la nostra Regione da tempo sta svolgendo a livello nazionale un’attività di sensibilizzazione, per cercare di portare al tavolo contestualmente tutti i soggetti e far riaprire la negoziazione”.

“Ora ci impegniamo- ha assicurato l’assessore Fabi- a portare questo punto all’ordine del giorno della Commissione Salute, non solo per sensibilizzare formalmente tutti gli assessorati regionali alla sanità e le relative strutture tecniche, ma affinché la Conferenza delle Regioni coinvolga le rappresentanze datoriali, anche con la collaborazione del Comitato di settore che si occupa della ripresa della contrattazione pubblica”.

“Il dialogo- ha concluso Fabi- deve riprendere al più presto e al più presto si deve arrivare alla sottoscrizione del contratto di lavoro, la Regione Emilia-Romagna farà tutto il possibile per raggiungere questo obiettivo”.

Ieri a Casalgrande assemblea pubblica sull’imminente chiusura del Ponte di Veggia

Ieri a Casalgrande assemblea pubblica sull’imminente chiusura del Ponte di VeggiaUn’assemblea pubblica decisamente partecipata si è tenuta ieri sera presso la Sala Espositiva ‘Gino Strada’ di Casalgrande per spiegare e confrontarsi sull’imminente chiusura del Ponte di Veggia per l’importante riqualificazione che attende l’impalcato superiore della struttura. Un’opera che, come ormai notorio, comporterà l’interdizione totale al traffico veicolare a partire ufficialmente dal 16 di giugno – ma le opere di accantieramento inizieranno già il 15 – fino al 16 di agosto, con il contestuale spostamento di gran parte di flusso di auto e camion sulla Pedemontana.

Ieri sera, come detto, grazie all’importante supporto organizzativo del Consiglio di Frazione di Veggia, il Sindaco di Casalgrande, Giuseppe Daviddi, ha informato la cittadinanza sullo stato di avanzamento dell’opera, su quelle che sono le misure allo studio per cercare di mitigare il più possibile i disagi che inevitabilmente si andranno a creare per quei 60 giorni di chiusura. Erano presenti una sessantina di cittadini, tra cui qualcuno proveniente da Sassuolo.

E’ stato un confronto franco e, per certi versi, estremamente capillare nello sviscerare tutte le criticità di un cantiere che andrà a ripercuotersi sulla vita delle persone, delle imprese e delle attività del territorio, durato oltre due ore.

Il Sindaco Daviddi, con grande franchezza ha esposto in modo dettagliato tutto ciò che comporterà lo sviluppo di un cantiere non più rimandabile, non nascondendo le criticità che lo accompagnano nelle sue fasi preparatorie e dei possibili sviluppi nel corso dell’esecuzione dello stesso.

“Quello di ieri sera è stato il primo di una serie di incontri che andremo a fare con la cittadinanza sia in preparazione alla chiusura del ponte che anche durante il periodo di chiusura – spiega all’indomani il Primo Cittadino – Quello cui tenevo particolarmente nel meeting di ieri sera e in quelli futuri è cercare di spiegare nel modo più dettagliato possibile lo sviluppo del progetto e le criticità connesse”.

Gli elementi di maggiore preoccupazione sollevati durante l’incontro sono stati tutti gli aspetti legati alla viabilità alternativa, con le varie opzioni che sono attualmente sul tavolo per mitigare i colli di bottiglia che si verranno a creare, tenuto conto che non meno di 35.000 vetture si riverseranno sull’unico ponte aperto che dal 16 giugno unirà i territori di Casalgrande e Sassuolo per due mesi: quello della Pedemontana per due mesi. 

“E’ stato un vero momento di condivisione con i cittadini, sviluppato in modo maturo e costruttivo – aggiunge Daviddi -. Sono stati toccati elementi decisivi per cercare di attenuare i disagi che inevitabilmente ci saranno. In particolare le indicazioni specifiche e puntuali alle modifiche alla viabilità attraverso un utilizzo, il più possibile capillare, di movieri e personale presente sulle strade”

“Non solo, vi sarà un’attenzione maniacale sui protocolli da mettere in atto in presenza di incidenti o situazioni di emergenza. Oltre a sensibilizzare la cittadinanza su quei comportamenti che può tenere per quei due mesi al fine di rendere meno gravoso il disagio. Penso, per esempio, a forme di smart working per chi avrà la possibilità di farlo e anche a soluzioni provvisorie di car sharing per coloro i quali operano nello stesso posto di lavoro”.

“Abbiamo anche informato la cittadinanza sul fatto che abbiamo chiesto e ottenuto un’anticipazione sugli orari delle operazioni carico e scarico merci presso lo scalo ferroviario di Dinazzano”, aggiunge il Primo Cittadino.

“E’ ovvio che quelli emersi nella serata di ieri sono suggerimenti che non possiamo imporre a nessuno – chiosa il Sindaco Daviddi -. Ma l’atteggiamento estremamente costruttivo e la piena consapevolezza da parte di tutti i presenti della criticità dell’opera che si andrà a compiere mi dà speranza che le problematiche che inevitabilmente si presenteranno, potranno essere ‘attraversate’ con spirito di collaborazione e quel senso di unità che ci deve contraddistinguere in questi momenti. Voglio ringraziare in fine tutte quei cittadini che già oggi mi hanno inviato suggerimenti e segnalazioni di aspetti che meritano la nostra particolare attenzione e ribadisco quanto già detto ieri sera in assemblea: chiunque abbia desiderio di prendere visione di tutti gli atti relativi alla riqualificazione del Ponte di Veggia, i nostri uffici sono a completa disposizione. Massima trasparenza su una questione critica per tutta la nostra comunità”.

Il prossimo incontro pubblico per condividere con i cittadini tutti gli aspetti relativi ai lavori sul Ponte di Veggia si terrà lunedì 26 maggio alle 20.30 presso il ‘Bar Lucy’ a Veggia.

La cittadinanza è ovviamente invitata a partecipare.

 

 

Donazione di midollo, in Emilia-Romagna superato il record con 102 mila iscritti

Donazione di midollo, in Emilia-Romagna superato il record con 102 mila iscrittiL’Emilia-Romagna conferma il primato nazionale in iscritti per donazione di midollo osseo. Solo nel 2024 la Fondazione ADMO con sede all’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola ha raccolto oltre 7 mila nuove adesioni e superato il record storico dei 102 mila iscritti dall’anno 1991, anno di costituzione di ADMO Emilia-Romagna.

Un risultato che, ancora una volta, conferma l’impegno nella sensibilizzazione, informazione e raccolta di nuove adesioni su tutto il territorio. Un impegno decisivo se pensiamo che, durante e subito dopo la pandemia, il numero di iscritti era crollato del 60%: con circa 2,8 mila nel 2021 e circa 3,6 mila nel 2022.

Mentre le donazioni effettive di cellule staminali emopoietiche (CSE) in Regione, sono state 69, più del doppio rispetto all’anno precedente.

Ogni anno in Italia circa 2000 persone vengono colpite da una malattia onco-ematologica, necessitano di un trapianto di midollo osseo e CSE e inizia la loro lunga battaglia per sconfiggerla. Il trapianto di midollo osseo offre una concreta possibilità di guarigione e, per alcune patologie, risulta essere l’unica cura possibile. Tale trapianto può essere effettuato solo se si trova una persona compatibile con il paziente e disponibile alla donazione di cellule staminali emopoietiche. Il donatore può essere reperito in famiglia (circa 50% dei casi) o presso il registro Internazionale dei donatori. Solo uno su centomila però è il “tipo giusto” di midollo osseo per un paziente con una patologia del sangue.

“I risultati ottenuti negli anni da Fondazione ADMO Emilia-Romagna – afferma la Presidente Rita Malavolta – sono determinati principalmente dalla grande attività svolta quotidianamente dai volontari e collaboratori dell’associazione. Ma anche dall’introduzione da parte della stessa di nuovi metodi di sensibilizzazione e iscrizione in outdoor che si basano sulla collaborazione di personale sanitario associativo e dall’utilizzo di kit indispensabili per il prelievo salivare direttamente presso scuole, università, luoghi di lavoro, società sportive, e altri. Oltre a ciò – continua Malavolta – occorre sottolineare che vincente è la rete regionale con la quale si collabora in modo attivo costituita dal registro regionale dei donatori di midollo osseo, con sede presso il Policlinico di Sant’Orsola, dal SIMT (Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Metropolitano), dal CRS (centro regionale sangue), CRT (centro riferimento trapianti) e dai Centri donatori e Poli di reclutamento oltre al confronto attivo con le associazioni dei donatori di sangue presenti in Regione. Un grazie particolare va a tutti i ragazzi che hanno scelto di diventare donatori di vita”.

Il profilo di un donatore idoneo comprende, potenzialmente, moltissime persone: sono giovani tra i 18 e i 35 anni di età, del peso di almeno 50kg e in buone condizioni di salute e per iscriversi basta un semplice prelievo salivare. Tutte le informazioni per diventare donatori sono qui: https://admoemiliaromagna.it/

L’impegno dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola

Oltre ad essere la sede del registro Regionale di donatori di midollo, la partecipazione dell’IRCCS alla campagna ADMO è da considerarsi in un più ampio impegno che vede il Polo Ematologico Seràgnoli del Policlinico attivo sia sui trapianti tradizionali che sulla ricerca, lo sviluppo e l’applicazione di terapie cellulari moderne con CAR-T.

Nel 2024 all’IRCCS sono stati effettuati 62 trapianti autologhi più 5 pediatrici (ovvero utilizzando cellule dello stesso paziente), 58 trapianti allogenici più 20 pediatrici (ovvero utilizzando cellule di donatori sani da registro). Protagoniste anche le infusioni di cellule CAR-T, al centro dei nuovi metodi di cura che posizionano il Sant’Orsola fra i protagonisti a livello nazionale nell’utilizzo e lo studio di questa tecnica che ha visto un incremento importante: dai 2 pazienti nel 2018 ai 62 pazienti del 2024.

Per quanto riguarda i trapianti allogenici, inoltre, il Policlinico rappresenta l’hub della rete regionale, con il 40% dei trapianti eseguiti in Regione. Un ruolo decisivo considerando che il trapianto allogenico è ancora l’unica terapia in grado di guarire molte patologie neoplastiche del midollo osseo e altre patologie rare non neoplastiche, come immunodeficienze e malattie genetiche rare. Parliamo quindi della tipologia di trapianto più diffusa e ancora indispensabile.

“Gli emiliano-romagnoli – afferma Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna – dimostrano ancora una volta di essere una comunità fatta di donne e uomini generosi. Lo sono nelle donazioni di sangue, di tessuti, di organi, e lo sono ancor più per quelle di midollo osseo, come testimoniano i dati presentati dalla Fondazione Admo. Ci riempie d’orgoglio sapere che sono raddoppiate le donazioni e che l’Emilia-Romagna ha il numero più alto di iscritti in tutta Italia. Un risultato che dobbiamo certamente al grande cuore di chi dona, ma anche all’instancabile lavoro dei volontari e dei collaboratori della Fondazione, impegnati nell’informare e sensibilizzare i cittadini. Prendersi cura della comunità vuol dire anche garantire l’accesso a un sistema di donazione capillare e ben organizzato, come quello della nostra regione: nella sanità pubblica fare rete assicura maggiori possibilità di cura, e in alcuni casi la donazione di midollo osseo rappresenta l’unica possibilità di vita. A tutti i donatori, alla Fondazione Admo e al Policlinico Sant’Orsola, in particolare al Polo Ematologico Seràgnoli, va il nostro sincero ringraziamento”.

“Nonostante il nostro impegno continuo per lo sviluppo e l’applicazione di nuove terapie, per alcune patologie il trapianto di midollo osseo rappresenta oggi ancora l’unica indicazione e possibilità di cura.– spiega Francesca Bonifazi, Direttore Trapianto e Terapie Cellulari, IRCCS Policlinico di Sant’Orsola – Vediamo con i nostri occhi ogni giorno l’impatto decisivo e talvolta risolutivo del trapianto nei nostri pazienti: effetti che sono possibili grazie al lavoro e alla presenza capillare della Fondazione Admo sul territorio nel sensibilizzare e raccogliere quante più adesioni possibili. Questo risultato ci fa ben sperare perché ci consentirà di offrire una cura a quanti più pazienti onco-ematologici possibili”.

“Ospitiamo con piacere e orgoglio il registro regionale dei donatori di midollo – ha dichiarato Chiara Gibertoni, Direttore Generale IRCCS Policlinico di Sant’Orsola – siamo grati ad Admo per il lavoro sul territorio e per l’ingaggio e la sensibilizzazione delle comunità locali. Il trapianto esprime uno degli esempi di massima solidarietà e generosità nella sanità pubblica e universalistica. Al Sant’Orsola abbiamo il privilegio di assistere a tutte le fasi: quando un donatore si iscrive al registro, quando dona e quando possiamo offrire al paziente il trapianto. È una scelta importante che può fare la differenza nella storia clinica di moltissimi pazienti, i dati estremamente positivi ci spronano a continuare a sostenere le realtà che si impegnano per fare sì che si continui a migliorare e crescere”.

 

Le principali patologie per cui il trapianto di midollo può fare la differenza

L’indicazione più frequente al trapianto allogenico è la leucemia acuta mieloide poi a seguire leucemia acuta linfoblastica, le mielodisplasie e le sindromi mieloproliferative e linfoproliferative. Rappresenta una terapia salva vita anche per alcune malattie neoplastiche e non del midollo osseo quali leucemie acute, linfomi, mielodisplasie ma anche aplasia midollare, emoglobinopatie e alcune immunodeficienze. La mortalità da trapianto si è ridotta significativamente nelle ultime tre decadi, nonostante l’età mediana si sia alzata significativamente visto che circa un quarto dei pazienti trapiantati oggi ha più di 60 anni.

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