Ci sono anche Fiorano Modenese, Formigine e Sassuolo tra i 63 primi hub urbani e di prossimità riconosciuti dalla Regione Emilia Romagna con determina n°13724 del 16/07/2025 che ora potranno accedere a risorse per 14 milioni di euro, assegnati dalla Regione tramite un bando in uscita entro la fine del 2025.
I fondi a disposizione dovranno finanziare interventi su arredi urbani, accessibilità, innovazione e promozione, offrendo più servizi, spazi pubblici più curati e una risposta concreta alle difficoltà di tante attività locali.
La Regione Emilia Romagna ha riconosciuto l’Hub urbano di Sassuolo, l’Hub urbano Fiorano Città del Santuario, l’Hub urbano di Formigine Centro Verde Vivo e l’ Hub prossimità Frazione di Spezzano.
Il progetto degli Hub Urbani è stato realizzato di concerto e in condivisione con le Associazioni di categoria CNA, Confcommercio, Confesercenti e Lapam Confartigianato con l’obiettivo di ottenere una valorizzazione e al tempo stesso innovazione dei centri storici con lo sviluppo integrato delle aree urbane periferiche con vocazione commerciale e turistica.
La legge regionale 3 ottobre 2023, n. 12 Sviluppo dell’economia urbana e qualificazione e innovazione della rete commerciale e dei servizi ha innovato le politiche regionali rivolte alla qualificazione della rete commerciale e distributiva dei centri urbani in una ottica più vasta che guarda allo sviluppo dell’economia urbana come motore dello sviluppo delle aree urbane e delle comunità locali , innovando gli strumenti per la qualificazione e innovazione delle strutture e delle imprese e le azioni di marketing delle aree commerciali, agendo anche sulla governance attraverso nuovi strumenti diretti a migliorare lo sviluppo, la gestione e la promozione degli interventi aumentandone l’efficienza, la continuità̀ , l’attrattività facendo leva sulla capacità delle imprese di fare rete e di evolversi anche in attività multiservizi attraverso processi di innovazione e ibridazione e collegandosi ad altri ambiti di intervento (rigenerazione e valorizzazione urbana, offerta culturale, attrazione turistica, valorizzazione dei prodotti tipici, green economy).
L’Accordo di Partenariato, sottoscritto dai soggetti interessati all’individuazione e alla realizzazione delle politiche attive di sviluppo dell’Hub, ha durata triennale.
La finalità della L. R. 12/23 è quella di promuovere e favorire lo sviluppo dell’economia urbana verso modelli innovativi di riqualificazione, sostenibilità, potenziamento e gestione della rete commerciale e dei servizi, con l’obiettivo di raggiungere una maggiore competitività, attrattività e resilienza dei territori e del sistema imprenditoriale e rispondere più efficacemente ai cambiamenti negli stili di vita e di consumo ponendo al centro la rete commerciale, dei pubblici esercizi e dei servizi, in relazione con lo spazio pubblico.
Trasformare in spazi verdi, naturali e fruibili aree pubbliche oggi degradate e impermeabilizzate, puntando sul recupero ecologico e sulla rigenerazione ambientale del territorio. Questo il principale obiettivo dell’avviso approvato dalla Giunta regionale, rivolto a Comuni, Unioni di Comuni, Province, Comunità montane e alla Città metropolitana di Bologna.
“Con quest’iniziativa- sottolinea l’assessora alla Programmazione territoriale, Irene Priolo- compiamo un passo concreto per restituire alle comunità spazi urbani oggi compromessi. L’obiettivo è duplice: da un lato rafforzare la resilienza climatica e la sicurezza idrogeologica dei nostri territori, dall’altro migliorare la qualità della vita nelle città e nelle aree periurbane, offrendo nuove aree verdi fruibili da cittadini e comunità”.
“Allo stesso tempo- continua l’assessora-, vogliamo dare impulso a un nuovo modello di rigenerazione urbana. Intervenire sui suoli degradati, infatti, significa non solo restituire naturalità a luoghi compromessi, ma anche riattivare spazi pubblici, favorire l’inclusione e migliorare la vivibilità dei nostri territori. Si tratta di un tassello importante della strategia regionale contro il consumo di suolo e per rendere le nostre città più verdi, resilienti e inclusive”.
L’avviso
La Regione ha pubblicato l’avviso per il finanziamento di interventi di rinaturalizzazione dei suoli degradati o in via di degrado, in ambito urbano e periurbano. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di quelle previste dal Fondo nazionale per il contrasto al consumo di suolo (DM MASE 2/2025), con una dotazione assegnata alla Regione pari a 11.799.350 euro per il quinquennio 2023-2027.
Gli interventi ammissibili dovranno riguardare suoli attualmente compromessi e prevedere opere di de-impermeabilizzazione, ingegneria naturalistica, piantumazione con essenze autoctone, nonché misure per il contenimento del rischio idrogeologico. Ogni progetto potrà ricevere un contributo da un minimo di 500mila euro a un massimo di 2 milioni di euro. È possibile integrare il finanziamento con risorse proprie, che daranno diritto a un punteggio premiale in graduatoria.
Come partecipare
Le proposte dovranno essere trasmesse esclusivamente via PEC entro il 10 ottobre 2025 all’indirizzo pru@postacert.regione.emilia-romagna.it, corredate dalla documentazione tecnica richiesta.
La valutazione dei progetti, articolata su tre fasi (Regione, Autorità di Bacino, Ministero dell’Ambiente), consentirà di definire una graduatoria nazionale e stipulare gli accordi per la realizzazione dei progetti a partire dal 2026.
Tutte le informazioni, il testo integrale dell’avviso e la modulistica sono disponibili sul portale tematico della Regione al link: https://territorio.regione.emilia-romagna.it
Oltre 2,3 milioni di euro di risorse nazionali destinati ai caregiver dell’Emilia-Romagna. Che, sommati ai 3 milioni stanziati direttamente dalla Regione, portano a più di 5 milioni, in totale, i contributi per sostenere una figura di fondamentale importanza per il welfare regionale.
È stato approvato dalla Giunta il Programma regionale per l’utilizzo e la suddivisione tra tutte le Aziende sanitarie delle risorse nazionali del Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità, destinate agli interventi per il riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare.
“Uno stanziamento molto importante- sottolinea l’assessora al Welfare, Isabella Conti- che la Regione ha deciso di rafforzare con ulteriori 3 milioni di euro di risorse proprie, finanziando per la prima volta dalla sua istituzione il Fondo regionale Caregiver introdotto dalla legge n. 5 del 30 maggio 2024. Un segno tangibile dell’importanza fondamentale che questa figura riveste e che noi vogliamo riconoscere anche dal punto di vista economico. Prendersi cura di chi si prende cura è un aiuto concreto alle tante persone che con dedizione, e anche fatica, si occupano, gratuitamente, dell’assistenza a lungo termine di familiari o di persone care”.
La Regione Emilia-Romagna è stata la prima in Italia a riconoscere la figura del caregiver in quanto componente informale della rete di assistenza alla persona e risorsa del sistema integrato dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari, tutelandone i bisogni. L’ha fatto con la legge regionale “Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare” n. 2 del 28 marzo 2014, che riconosce il ruolo sociale del caregiver familiare e si pone l’obiettivo di formare e offrire supporto alle attività di assistenza prestate gratuitamente da familiari ed amici a persone non autosufficienti. Successivamente, con un’altra legge, la n.5 del 30 maggio 2024, è stato creato un Fondo regionale, che quest’anno per la prima volta viene alimentato.
Gli interventi finanziati
I caregiver familiari sono persone che si prendono cura in modo continuativo – anche per più di 20 ore alla settimana – a titolo non professionale e gratuito, di una persona cara affetta da malattia cronica, con disabilità, o con un qualsiasi altro bisogno di assistenza a lungo termine; oppure di anziani gravemente non autosufficienti e persone con disturbi psichici o malattie neurodegenerative.
Le risorse finanziate dal Fondo nazionale sono destinate a interventi di sostegno e sollievo ai caregiver che assistono persone in condizione di disabilità gravissima, certificata ai sensi dell’articolo 3 del Decreto del ministero del Lavoro del 26 settembre 2016, ai programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.
Diversi gli interventi previsti: strumenti di sostegno economico che riconoscono l’impegno assistenziale del caregiver (ad esempio, assegno di cura anziani, assegno di cura e di sostegno a persone con disabilità gravissima e grave, contributo aggiuntivo per l’assistente familiare); interventi di sollievo domiciliare per garantire spazi di autonomia ai caregiver, ad esempio con la presenza settimanale o bisettimanale di alcune ore di personale qualificato al domicilio della persona assistita. E ancora, interventi di sollievo semi-residenziali e residenziali (accoglienza temporanea dell’assistito in struttura semiresidenziale e residenziale) e di supporto in situazioni complesse e di emergenza per il caregiver, come un rapido sostegno in caso di temporanea e imprevedibile indisponibilità del caregiver per malattia o eventi non programmabili; poi interventi educativi, di affiancamento, tutoring, sostegno socio-relazionale.
Inoltre, il programma prevede la possibilità da parte dei caregiver di usufruire di progetti finalizzati a percorsi di sostegno psicologico individuale o di gruppo, interventi di supporto psico-educativo e relazionale, gruppi di auto-mutuo aiuto e di sostegno o di formazione dei nuclei familiari. Il Fondo può anche sostenere e dare continuità ai percorsi e agli interventi previsti con la precedente programmazione anche se non compresi in queste aree di intervento.
La ripartizione delle risorse per Azienda sanitaria
Le risorse complessive ammontano a 2.325.000 euro e vengono suddivise tra le Ausl del territorio, per il 50% sulla base della popolazione residente di età uguale o superiore ai 18 anni e per il restante 50% sulla base della popolazione residente uguale o superiore ai 75 anni.
All’Ausl Romagna sono assegnati 591.964 euro (così suddivisi per ambito distrettuale: Rimini 116.700, Ravenna 106.858, Forlì 99.602, Cesena-Valle del Savio 62.374, Riccione 58.388, Lugo 55.901, Faenza 47.154, Rubicone 44.987); all’Azienda sanitaria di Bologna 469.948 euro (Città di Bologna 211.436, Pianura Est 82.089, Reno Lavino Samoggia 60.336, Savena Idice 43.298, Pianura Ovest 42.105, Appennino Bolognese 30.684); Ausl Modena 356.675 euro (Modena 96.717, Sassuolo 58.883, Carpi 54.759, Vignola 45.797, Mirandola 42.784, Castelfranco Emilia 35.989, Pavullo 21.746); Ausl Reggio Emilia 259.124 euro (Reggio Emilia 109.628, Scandiano 38.328, Guastalla 34.749, Val d’Enza 30.890, Correggio 26.957, Castelnovo ne’ Monti 18.572; Ausl Parma 232.363 euro (Parma 114.398, Fidenza 53.365, Sud-Est 39.065, Taro Ceno 25.535,); Ausl Ferrara 194.060 euro (Centro Nord 99.189, Sud Est 55.242, Ovest 39.629); Ausl Piacenza 151.322 euro (Città Piacenza 54.664, Levante 56.510, Ponente 40.148) e Ausl Imola che riceve risorse per 69.544 euro.
Ogni ambito distrettuale definisce la propria programmazione specifica per le risorse del Fondo nazionale caregiver da destinare alle diverse tipologie di intervento, approvata nell’ambito dei Comitati di distretto.
E’ stata approvata anche la terza tranche di domande relative al bando paratie, dedicato al rimborso per chi ha installato o acquistato dispositivi di protezione dopo le alluvioni degli ultimi due anni: si tratta di quelle presentate nel periodo compreso dal 21 novembre al 2 dicembre 2024.
Su 651 esaminate, 419 sono risultate subito ammissibili perché provenienti da territori considerati prioritari, mentre 39 sono ammissibili, ma non immediatamente finanziabili. Poco meno di 200 risultano ancora oggetto di approfondimenti (gli interessati riceveranno a breve richiesta di chiarimenti e/o integrazioni). Tutti i soggetti interessati dalle comunicazioni saranno avvisati tramite mail ed sms.
Vengono così destinati, tramite un’apposita determina della Regione, ulteriori 1,2 milioni di euro: risorse, queste, che si vanno a sommare a quelle per le prime due tranche già approvate, per un ammontare complessivo di 6,2 milioni di euro. Per le domande oggetto di chiarimenti e integrazioni, sono state tenute in sospeso le risorse fino a chiusura dell’esito dell’istruttoria.
Dal momento dell’assegnazione dei contributi, i cittadini potranno procedere ad acquisire i dispositivi e istallare le paratie; nel caso in cui lo abbiano già fatto, potranno presentare immediatamente domanda di rimborso alla Regione, osservando le indicazioni contenute nel manuale per la rendicontazione. Per consultare l’atto e gli allegati che contengono i nominativi dei beneficiari del contributo, occorre collegarsi alla pagina del bando, all’indirizzo https://politicheterritoriali.regione.emilia-romagna.it/leggi-atti-bandi/bandi/bando-dispositivi-per-alluvioni.
Ulteriori informazioni possono essere richieste via e-mail scrivendo a dispositiviperalluvioni@regione.emilia-romagna.it, oppure telefonando all’Urp dell’amministrazione regionale, numero verde 800.66.22.00.
Nelle prossime settimane la Regione procederà a ulteriori assegnazioni di contributi, sempre seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.
Mapei Stadium – Città del Tricolore, Caritas Reggiana, U.S. Sassuolo Calcio e A.C. Reggiana 1919 uniscono le loro forze per un’iniziativa solidale tra sport e responsabilità sociale: FoodBall – È tempo di recupero.
Il progetto prevede la raccolta di tutti gli alimenti non consumati dalle aree hospitality del Mapei Stadium – Città del Tricolore durante le partite casalinghe di U.S. Sassuolo Calcio e A.C. Reggiana 1919 nel corso della stagione sportiva 2025-2026. Il cibo recuperato verrà donato a Caritas Reggiana, che attraverso i propri volontari si occuperà del ritiro, dello stoccaggio e della distribuzione nelle sei mense diffuse attive sul territorio di Reggio Emilia. Il progetto rappresenta un passo concreto verso la riduzione degli sprechi alimentari e il sostegno alle persone in difficoltà del territorio reggiano.
Un progetto di responsabilità sociale
Il progetto FoodBall – È tempo di recupero consentirà di recuperare, nell’arco della stagione sportiva, l’equivalente di circa 1.700 pasti, riducendo sensibilmente gli sprechi e rafforzando la rete di sostegno alimentare cittadina. Le mense diffuse di Caritas Reggiana rappresentano un modello innovativo di assistenza alimentare nato durante l’emergenza sanitaria e consolidatosi come strumento di accompagnamento e inclusione sociale. Le mense forniscono quotidianamente pasti caldi in ambienti accoglienti a persone che vivono condizioni di disagio, con particolare attenzione ai senza dimora. Nel 2024 hanno erogato oltre centomila pasti, con una media di circa centocinquanta ospiti al giorno.
“Desidero ringraziare il Mapei Stadium e Simona Giorgetta per questa bellissima iniziativa di sostenibilità ambientale e di solidarietà verso le persone – dichiara Annalisa Rabitti, assessora a Cura delle persone del Comune di Reggio Emilia –. Nella nostra città l’amministrazione e Caritas lavorano fianco a fianco da anni per la lotta allo spreco alimentare per sostenere famiglie e persone con difficoltà: questo progetto aggiunge un tassello importante al sistema. Ancora una volta il mondo sportivo è capace di grande sensibilità e manda un messaggio valoriale importante”.
“Aderiamo con piacere al progetto Foodball, che unisce solidarietà, sostenibilità e comunità, trasformando lo spreco alimentare in una risorsa preziosa per chi si trova in un momento di difficoltà – racconta Andrea Gollini, Direttore della Caritas di Reggio Emilia-Guastalla –. In un momento storico in cui l’insicurezza alimentare colpisce un numero crescente di persone, iniziative come questa rappresentano un segno concreto di attenzione verso chi vive situazioni di difficoltà. Il contrasto alla povertà è una responsabilità collettiva, e come Caritas ci riconosciamo in proposte che sanno coinvolgere attori diversi e promuovere legami di solidarietà e corresponsabilità all’interno della comunità”.
Un ponte tra sport e solidarietà
“L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di come lo sport possa diventare volano di progetti sociali – dichiara Simona Giorgetta, amministratrice unica del Mapei Stadium –. La partecipazione di U.S. Sassuolo Calcio e A.C. Reggiana 1919, che condividono lo stesso impianto sportivo, dimostra come la collaborazione tra club possa portare a vittorie importanti sotto il segno della solidarietà.”
FoodBall – È tempo di recupero conferma ancora una volta come il Mapei Stadium – Città del Tricolore sia un luogo di passioni, di partecipazione e di responsabilità verso le persone, in grado di dare un contributo concreto alla comunità reggiana.
Cielo coperto o molto nuvoloso, con deboli precipitazioni sparse al mattino sul settore centro-occidentale, localmente sotto forma di rovescio. Nel coro della giornata possibili piovaschi sparsi sul territorio regionale.
Temperature minime stazionarie, con valori tra 19 e 21 gradi; massime in diminuzione comprese tra 28 e 34 gradi. Venti deboli in prevalenza sud-occidentali, da sud-est sul mare dal pomeriggio. Mare poco mosso, mosso in serata.
Sì al cambio di destinazione d’uso degli immobili, ma all’interno della pianificazione dei Comuni, a partire dalla tutela dei contesti più delicati come i centri storici. Così come vengono recepite e inserite sanatorie ‘semplificate’ per le difformità di lieve entità e un ampliamento per le regolarizzazioni strutturali in aree sismiche.
Sono alcune delle caratteristiche della nuova legge regionale che recepisce e armonizza le modifiche introdotte a livello nazionale dal D.L 69 del 2024, noto come “Salva Casa”. Il testo è stato approvato oggi in Assemblea Legislativa: un intervento normativo atteso e necessario, che integra le nuove disposizioni nazionali in materia edilizia con l’ordinamento regionale, salvaguardando l’efficacia degli strumenti urbanistici comunali e la qualità del territorio.
L’approvazione arriva dopo un confronto con il Patto per il Lavoro e per il Clima, quattro incontri con il Tavolo tecnico urbanistico regionale a cui siedono le associazioni di categoria, gli ordini professionali e le amministrazioni comunali e provinciali, il parere favorevole del Consiglio delle Autonomie Locali e le competenti commissioni.
Il provvedimento modifica così la legge regionale 15/2013 e la legge 23/2004, intervenendo in modo puntuale su temi chiave come il cambio di destinazione d’uso degli immobili, l’agibilità, la semplificazione delle sanatorie edilizie, le regolarizzazioni paesaggistiche e sismiche e la liberalizzazione dal punto di vista edilizio di alcuni interventi minori.
“In un contesto di norme complesse – dichiara l’assessora regionale alla Programmazione territoriale e urbanistica, Irene Priolo – siamo intervenuti per garantire certezze applicative a cittadini, professionisti e amministrazioni locali. Lo abbiamo fatto salvaguardando i principi di semplificazione, legalità e qualità del vivere urbano che da sempre guidano l’azione della Regione”.
“L’abitare è un diritto da tutelare – aggiunge ancora Priolo -, ma occorre garantire interventi ordinati, sicuri e sostenibili, senza stravolgere gli assetti delle nostre città. Il nostro intervento rafforza il ruolo della pianificazione comunale ponendo un freno a possibili liberalizzazioni incontrollate. Consente di mantenere un presidio sulle trasformazioni urbanistiche, garantendo che le modifiche d’uso e le sanatorie avvengano nel rispetto delle prerogative dei Comuni e della coerenza con gli strumenti di pianificazione. È una legge che tutela i cittadini e il patrimonio edilizio esistente, valorizzando i processi di rigenerazione urbana ed è una risposta responsabile e puntuale ai cambiamenti introdotti a livello nazionale”.
Il testo approvato introduce la conferma della competenza comunale nel cambio di destinazione d’uso, anche nei contesti più delicati come i centri storici o i locali al piano terra, garantendo comunque il rispetto dei vincoli urbanistici e delle possibili contribuzioni. Viene inoltre stabilito che i nuovi requisiti igienico-sanitari – come l’altezza minima a 2,40 m e la metratura dei monolocali portata a 20 mq o a 28, mq a seconda se per una sola persona o per due – si applichino esclusivamente agli edifici esistenti quando l’intervento comporta un effettivo miglioramento delle condizioni abitative, e non alle nuove costruzioni, e senza che diventino il volano per interventi di demolizione di edifici di qualità per sostituirli con mini alloggi con piani ribassati. È stata ribadita la distinzione tra sanatorie ordinarie e “giurisprudenziali”, introducendo procedure più snelle, tariffe più chiare e ridotte per le difformità di lieve entità, con l’aggiunta di un’apertura alla regolarizzazione strutturale in aree sismiche. Sul fronte delle tolleranze costruttive e dell’agibilità la legge nazionale è recepita con un approccio maggiormente semplificativo, tutelando le pratiche già avviate. Inoltre, vengono introdotte nuove forme di edilizia libera previste dal decreto statale, come vetrate panoramiche amovibili nei portici di uso privato, tende da sole e tende bioclimatiche, purché non comportino nuovi volumi o superfici: un ulteriore passo verso una semplificazione degli interventi minori.
Il progetto di legge conferma, tra l’altro, l’utilizzo della modulistica edilizia unificata regionale come strumenti di semplificazione e standardizzazione dell’attività edilizia. Per questo se ne prevede l’approvazione in Giunta la prossima settimana.
“Soddisfazione e apprezzamento anche per i tempi veloci in cui si è arrivati a questo risultato, molto importante e atteso, che pone fine a un’ingiustizia e permette finalmente di ridare serenità e certezze a tante lavoratrici e lavoratori in ansia per il proprio futuro professionale. Un risultato a cui si è giunti grazie alla collaborazione proficua con i sindacati e alla sinergia tra tutte le istituzioni coinvolte”.
Così l’assessora alla Scuola e alle Politiche per l’Infanzia della Regione Emilia-Romagna, Isabella Conti, sull’approvazione, oggi in VII Commissione al Senato, di un emendamento che permette di risolvere il problema del reclutamento degli educatori per la fascia 0-6: tutti quei laureati in Scienze dell’Educazione negli anni accademici 2017/2018 e 2018/2019 che erano esclusi dalla possibilità di partecipare ai bandi per i servizi educativi per l’infanzia a causa del mancato riconoscimento dei crediti formativi richiesti dal Decreto legislativo 65/2017 e dal Decreto ministeriale 378/2018.
“Pur non essendo questo tema di competenza regionale- aggiunge Conti- ci siamo subito attivati con i Ministeri competenti, in particolare quello dell’Università e Ricerca, per costruire una soluzione giusta, che riconoscesse i percorsi pregressi e potesse valorizzare l’esperienza maturata nei servizi. Ringraziamo quindi la ministra Bernini per avere ascoltato le esigenze di Regioni e Comuni e avere in tempi rapidi affrontato il problema”.
“L’interesse di tutte le istituzioni coinvolte, a partire dalla Regione Emilia-Romagna, era quello di non lasciare soli i lavoratori e le lavoratrici in un momento così critico, e di trovare una soluzione che potesse garantire equità, riconoscimento e tutela per chi opera quotidianamente nei servizi educativi dell’infanzia, fondamentali per il nostro sistema educativo”.
“La collaborazione tra istituzioni e l’impegno del Governo- chiude l’assessora- ha permesso di giungere in tempi rapidi a una soluzione che finalmente potrà restituire serenità a tanti giovani, in molti casi già impegnati con passone e competenza nei servizi educativi dei nostri comuni”.
“Di fronte ai danni causati alle attrezzature, alle reti e agli attrezzi di posta, siamo intervenuti per aiutare le imprese ittiche: hanno bisogno di un sostegno concreto”. Così l’assessore all’Agricoltura e Pesca, Alessio Mammi, commenta lo stanziamento di un milione di euro da parte delle Regione per sostenere il settore della pesca, particolarmente colpito l’estate scorsa dai danni della mucillagine, e dal caro gasolio nell’anno 2022 (per i casi non già indennizzati nel precedente bando del 2023). Oltre, quindi, ai 3 milioni di euro già messi a disposizione delle imprese ittiche, sempre dalla Regione, per contrastare i danni del granchio blu (nel 2023, 2024 e 2025), un altro milione di euro viene ora stanziato per aiutare chi ha avuto danni dalla mucillagine nell’estate 2024.
“La mucillagine è fenomeno che si è presentato lo scorso anno, danneggiando in maniera molto pesante le imprese di pesca e la pesca costiera dell’Adriatico- sottolinea l’assessore-. Parliamo di un’attività che fa parte della nostra tradizione, di un comparto di cui fanno parte molte imprese e molti lavoratori, verso cui abbiamo sempre avuto una grande attenzione. La Regione, quindi- ha concluso Mammi-, si è impegnata a garantire supporto alle imprese e a tutelare quest’attività, che caratterizza profondamente la storia e la cultura della costa romagnola”.
Il bando, approvato dalla Giunta, dà attuazione all’articolo 25 della legge regionale 3 del 2025 (“Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2025-2027 – legge di stabilità regionale 2025”) ed è rivolto alle imprese ittiche di pesca professionale per indennizzare periodi di fermo pesca causati dall’improvvisa ed eccezionale proliferazione della mucillagine nel 2024, mitigando gli impatti negativi causati dell’evento tra giugno e ottobre. La domanda per l’accesso all’indennizzo può essere presentata da imprese ittiche di pesca professionale e dovrà essere trasmessa esclusivamente tramite PEC all’indirizzo territoriorurale@postacert.regione.emilia-romagna.it entro il 25 agosto 2025.
La nuova stagione è alle porte con nuove sfide e nuove emozioni da vivere insieme al Mapei Stadium. Con la Campagna Abbonamenti 2025/26 del Sassuolo Calcio, si rinnova quel legame autentico tra squadra e tifosi, fatto di orgoglio, appartenenza e momenti vissuti fianco a fianco.
Continuità e vantaggi per i vecchi abbonati
Come promesso, per tutti gli abbonati della stagione 2024/25 iprezzi restano invariati, grazie alla tariffa rinnovo valida per tutta la durata della campagna abbonamenti.
La fase di prelazione, riservata esclusivamente agli abbonati della scorsa stagione, sarà attiva il 23 e 24 luglio. Il posto occupato nella scorsa stagione resterà garantito comunque fino al 15 agosto.
Un abbonamento, tante emozioni
L’abbonamento 2025/26 comprende le 19 partite casalinghe del Campionato di Serie A Enilive, oltre alla gara Sassuolo-Catanzaro di Coppa Italia Frecciarossa. Il tutto a prezzi vantaggiosi anche per i nuovi abbonati, per i quali la vendita libera partirà dal 25 luglio.
Restano confermate per tutti le seguenti agevolazioni:
ridotti per donne, over65 e under30
tariffa Family valida in tutti i settori dello stadio
sconti riservati ai gruppi Under 30 in Tribuna Sud
Soluzioni pensate per vivere la stagione del Sassuolo insieme alle persone con cui si condivide la passione neroverde.
Presso il Sassuolo Official Store, lo Stadio Ricci e il Mapei Stadium, nei giorni e orari indicati nella sezione dedicata
I servizi in più
Anche per questa stagione, gli abbonati potranno contare su una serie di vantaggi esclusivi fuori dal campo.
Sono confermati gli eventi dedicati agli abbonati che si terranno durante la stagione e la speciale promozione presso il Sassuolo Official Store riservata ai tifosi più presenti: ogni presenza allo stadio garantirà un 3% di sconto, cumulabile di partita in partita, fino a un massimo del 60%. Un modo concreto per premiare la fedeltà e la partecipazione costante.
Si è tenuto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy un importante incontro tra i rappresentanti della Menarini Bus, le organizzazioni sindacali e il MIMIT, rappresentato dal Dr. Castano.
A darne notizia è Antonio Spera, Segretario nazionale UGL Metalmeccanici, presente all’incontro insieme a Vittoria Buccarini, componente della segreteria nazionale.
“L’incontro – dichiara Spera – ha confermato un significativo incremento della produzione. Secondo quanto illustrato dal Dr. Civitillo, nei primi sei mesi dell’anno è stato raggiunto il volume produttivo inizialmente previsto per l’intero 2024. Attualmente, l’azienda produce due autobus elettrici al giorno, mezzi tecnologicamente avanzati e complessi. Si sta inoltre lavorando per reperire manodopera specializzata, al fine di aumentare ulteriormente i volumi”.
Tra i traguardi più rilevanti illustrati durante l’incontro, vi è l’aggiudicazione della gara CONSIP per la produzione di centinaia di autobus, conferma della competitività e della qualità di Menarini Bus a livello nazionale.
L’azienda guarda anche ai mercati esteri, partecipando a bandi di gara europei e internazionali, con particolare attenzione al Nord Africa, dove è già stata avviata la partecipazione a una gara per la fornitura di autobus.
Sul fronte occupazionale, lo stabilimento di Avellino ha registrato un incremento di 90 unità con contratti a tempo determinato, rafforzando la presenza sul territorio e contribuendo alla stabilizzazione del sito produttivo.
Menarini sta inoltre definendo un piano di automazione volto a migliorare l’efficienza e la capacità produttiva. In ambito ricerca e sviluppo, è stata avviata una collaborazione con l’Università Federico II di Napoli per la progettazione di un innovativo autobus elettrico con pianale interno, con l’obiettivo di ridefinire il futuro del trasporto pubblico.
Infine, a Bologna proseguono le trattative per la vendita degli immobili di proprietà di Leonardo SpA. L’operazione rientra nella strategia di razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse aziendali, che Menarini punta a concludere in tempi rapidi.
L’incontro al MIMIT ha evidenziato l’impegno dell’azienda verso lo sviluppo industriale, l’innovazione e l’occupazione, confermandone il ruolo di protagonista nel settore del trasporto pubblico in Italia e all’estero.
È in dirittura d’arrivo il processo di riorganizzazione dello stabilimento bolognese della Menarini Spa, sito chiamato a giocare un ruolo strategico per tutto il tutto il Gruppo Seri Industrial, di cui fa parte, per quanto riguarda le attività di ricerca e sviluppo (R&D) e nella prototipizzazione di autobus. Inoltre, da settembre, oltre alla formazione interna, è previsto l’avvio delle selezioni per le assunzioni di 25 ricercatori che si aggiungeranno alla novantina di dipendenti oggi in forza alla storica azienda produttrice di bus (ex Bredamenarinibus, poi IIA, Industria italiana autobus).
E poi, è stato acquisito da Leonardo (la società a controllo pubblico attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza, di cui il Mef possiede circa il 30% delle azioni) lo stabile per collocare gli uffici amministrativi e i laboratori di ricerca, mentre è ancora in corso la trattativa per il capannone destinato alla prototipizzazione di via San Donato, a Bologna.
È questo, in sintesi, quanto illustrato dai vertici di Menarini Spa-Gruppo Seri Industrial, nella persona del presidente Vittorio Civitillo, nel corso dell’incontro di monitoraggio del progetto industriale sugli stabilimenti di Bologna a quello di Flumeri (Avellino), che si è svolto oggi a Roma, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con le Regioni Emilia-Romagna, presente l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, e Campania, nonché le organizzazioni sindacali.
“È importante che il piano di rilancio di Menarini stia procedendo come da programma, tanto sul piano occupazionale quanto su quello del progetto industriale – ha detto Paglia-. Per quanto riguarda Bologna, acquisiamo con soddisfazione la notizia dell’acquisto da Leonardo spa della palazzina uffici e l’impegno confermato a procedere con i capannoni industriali, con la definizione di una concreta alternativa in caso di indisponibilità del venditore. È fondamentale– conclude l’assessore- che lo sforzo dell’azienda possa trovare linfa in un piano industriale per il trasporto pubblico, che ancora manca e che tuttavia rimane decisivo per il futuro dell’Italia”.
Il prossimo incontro del tavolo di monitoraggio al ministero delle Imprese e del Made in Italy si terrà entro i prossimi 6 mesi.
Dal prossimo primo agosto il medico di medicina generale dottor Carlo Menozzi, in servizio da tempo a Formigine nella frazione di Casinalbo, cesserà l’attività per raggiunti limiti di età.
Tutti i pazienti saranno automaticamente assegnati alla dottoressa Chiara Ferrari che prenderà servizio già dal primo agosto nello stesso ambulatorio occupato dal dottor Menozzi, via Don Giulio Maselli 21.
L’Ausl di Modena ha inviato una lettera informativa, consultabile dal Fascicolo Sanitario Elettronico se attivato, a tutte le persone interessate per informarle del pensionamento del loro medico e del subentro di un altro professionista sanitario.
“L’Azienda USL si è impegnata ed è riuscita a reperire un medico nonostante le note difficoltà di reclutamento, problema ancora più significativo in un periodo come quello estivo – sottolinea la Direttrice del Distretto sanitario di Sassuolo Federica Ronchetti – la nostra volontà è, come sempre, quella di garantire l’assistenza primaria in tutto il territorio della provincia, dai comuni alle frazioni, senza creare disagi ai cittadini”
“Come amministrazione comunale – sottolinea il sindaco di Formigine Elisa Parenti – ci stiamo occupando delle famiglie formiginesi, cercando di intercettare le esigenze dei cittadini, a partire da quelli più piccoli sino agli anziani. L’assistenza primaria è un diritto per tutti i cittadini, in particolare per quelli più fragili e per quelli che vivono nelle frazioni. Dopo Magreta, anche Casinalbo riesce ad avere un medico di medicina generale. Un sistema lungimirante di welfare si ottiene proprio grazie alla collaborazione tra enti e servizi diversi: facendo rete con aziende sanitarie, ordine dei medici, professionisti, farmacie, servizi sociali e associazionismo socio sanitario. Il medico di famiglia è infatti anche una figura chiave di collegamento fra famiglie e istituzioni. Ringrazio per questo l’Azienda USL che ha ascoltato e soddisfatto le nostre richieste, consapevoli dell’attuale difficoltà di reclutamento dei professionisti. I migliori auguri di buon lavoro alla dottoressa Chiara Ferrari”.
La Polizia di Stato scende in campo accanto agli anziani per dire basta alle truffe. Al via sul sito e sui canali social della Polizia di Stato una nuova campagna di sensibilizzazione con uno spot televisivo e social per informare i cittadini su un fenomeno ancora molto diffuso.
La Polizia di Stato, costantemente impegnata nella prevenzione e nel contrasto a questo tipo di reati, invita alla massima attenzione e a non esitare a chiedere aiuto alle Forze di Polizia. Un messaggio diretto non solo agli anziani, ma anche ai familiari e ai vicini di casa, per contribuire tutti, attraverso la prevenzione, a creare luoghi sicuri e una rete di protezione attiva e consapevole.
Nello spot sono raccontate due tipiche truffe: quella del finto corriere e quella dell’amico che chiede denaro per un familiare della vittima, falsamente coinvolto in un grave incidente.
Attraverso una narrazione semplice, nello spot assistiamo ad un capovolgimento del punto di vista. La porta si richiude ad ogni tentativo di raggiro, l’anziana Gina “non ci casca”! Non vuole essere vittima ma protagonista della sua storia: sbatte la porta in faccia al truffatore e fa una telefonata alla Polizia di Stato, che interviene e coglie il truffatore sul fatto.
Nel finale dello spot, una testimonial d’eccezione, Myrta Merlino, invita a non cadere nell’inganno e a rivolgersi alla Polizia di Stato in caso di bisogno.
Lo spot ha l’obiettivo di raccontare come la prevenzione rappresenti sempre il primo strumento di difesa.
La Polizia di Stato ricorda che nessuno è solo di fronte a questo tipo di reati: un ruolo fondamentale lo svolgono le Forze di Polizia, ma altrettanto importante diventa il controllo del vicinato e la solidarietà di tutti verso gli anziani.
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”. Così recita l’articolo 11 della nostra Costituzione, uno dei più alti e chiari richiami ai valori fondanti della Repubblica. È a questo principio che si ispira “R1PUD1A”, la campagna nazionale promossa da EMERGENCY a cui ha deciso di aderire anche il Comune di Formigine, esponendo lo striscione simbolico sul balcone della Sala Loggia. In tutto il territorio nazionale, ad oggi i Comuni aderenti sono oltre 450.
Quando fu scritta la Costituzione, i Padri costituenti cercarono con attenzione un termine che potesse esprimere la condanna più netta della guerra, dopo la tragedia del secondo conflitto mondiale. Dopo un intenso dibattito, fu scelto il verbo “ripudiare” proprio per la sua forza: come spiegò il presidente dell’Assemblea Costituente Meuccio Ruini, quel verbo ha “un accento energico e implica così la condanna come la rinunzia alla guerra”. Ripudiare significa voltare pagina. Significa “mai più”.
Ma quel “mai più” oggi dev’essere ribadito. In un contesto globale sempre più instabile, riaffermare il valore dell’articolo 11 è un atto civile e politico, un impegno verso la pace, la giustizia e la dignità umana.
Afferma l’Assessore alla Pace Giorgia Lombardo: “In un momento storico segnato da gravi conflitti e crescenti tensioni internazionali parlare di pace non è solo importante: è necessario. È un dovere che abbiamo nei confronti dei nostri figli, dei nostri nipoti, delle generazioni future, che meritano di crescere in un mondo fondato sull’unità tra i popoli. Un impegno da rinnovare ogni giorno, con le parole e con le azioni. Questa adesione nasce da una mozione presentata dai consiglieri Medici, Malagoli, Bonini e Santunione in Consiglio comunale. Crediamo che il ruolo delle istituzioni, anche a livello locale, sia fondamentale per tenere viva la coscienza collettiva su ciò che accade nel mondo. È nostro compito alimentare la cultura della pace, difendere i diritti umani e non restare indifferenti di fronte all’ingiustizia. Solo così potremo costruire un domani diverso. Un domani migliore”.
Per essere soccorsi più velocemente, per essere aiutati nel modo giusto, per essere rintracciati facilmente.
Sono i tre buoni motivi che le persone sorde hanno per registrarsi al portale della comunicazione in emergenza, un servizio pubblico gratuito per migliorare il supporto alle persone con disabilità uditiva da parte degli operatori dell’emergenza.
Ora alcuni video, realizzati dall’Ente Nazionale Sordi Emilia-Romagna e disponibili all’indirizzo https://112sordi.it/, spiegano come funziona il servizio e perché è utile registrarsi.
“Un servizio più sicuro e inclusivo- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi-. La collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi, che ringrazio, è per noi preziosa perché si inserisce in quel percorso di accesso ai soccorsi sempre più veloci e appropriati su cui abbiamo fortemente investito. Poter intervenire tempestivamente permette di garantire anche alle persone sorde un’assistenza piena e sicura. Il NUE 112 è un servizio molto importante per il nostro territorio e per i cittadini, che sta crescendo e sta dando risposte in linea con le aspettative. Grazie a questo nuovo servizio permettiamo agli operatori del 112 di ridurre i tempi di intervento e alle persone sorde un pieno diritto all’assistenza”.
“Sicurezza, autonomia, inclusione e pari diritti sono gli obiettivi che ENS persegue da anni con questo importante progetto- commenta Walter Occelli, dirigente della Centrale Unica di Risposta 112 di Saluzzo (CN), sede di accesso nazionale al sistema 112Sordi-. La Regione Emilia-Romagna rinnova così il proprio impegno per una società che non lascia indietro nessuno, nemmeno nei momenti più critici”.
Il NUE 112 e il servizio 112Sordi
Dal 1^ aprile 2025 la Regione Emilia-Romagna ha avviato su tutto il territorio regionale il Numero Unico per le Emergenze (NUE) 112 che integra al suo interno il servizio 112 Sordi, già operativo dal 2021, rendendo più inclusivo l’accesso ai soccorsi per le persone con disabilità uditiva.
Il servizio, sviluppato grazie ad ENS con Regione Piemonte, permette agli operatori del 112 e dei numeri di emergenza italiani di sapere che la persona che sta chiedendo aiuto è sorda. In questo modo chi risponde attua tutti gli accorgimenti necessari per intervenire in modo utile ed appropriato, senza perdita di tempo e senza necessità di intermediari.
Un’iniziativa importante per la tutela e sicurezza del cittadino con disabilità uditiva che l’Ente Nazionale Sordi ha deciso di diffondere attraverso l’assessorato regionale Politiche per la salute.
Come funziona
La chiamata al numero verde gratuito 800 800 112, attivo 24ore su 24, 7 giorni su 7, consente al cittadino sordo di interagire con gli operatori della Centrale Unica di Risposta di Saluzzo (CN), sede di accesso nazionale al sistema 112Sordi, attraverso l’avvio di una chat testuale alla quale si accede tramite un Sms inviato dalla Centrale unica operativa all’atto della ricezione della chiamata.
A supporto del numero verde, è stato attivato anche il portale 112sordi.it: registrandosi con i propri dati, in caso di chiamata di emergenza sarà possibile una rapida localizzazione e presa in carico.
Paolo Panini, Presidente Anva Confesercenti Modena e Marvj Rosselli, Direttrice Provinciale Confesercenti Modena
Negli ultimi dieci anni, il commercio ambulante ha vissuto una trasformazione profonda. L’arrivo di internet, dell’e-commerce e dell’intelligenza artificiale ha rivoluzionato le abitudini di acquisto dei consumatori. Il calo della domanda e la crescente pressione del mercato online hanno messo in crisi le attività del commercio tradizionale. Nel caso del commercio su area pubblica, le difficoltà non si limitano al semplice arretramento dei consumi. Si sommano infatti nuovi ostacoli: l’evoluzione delle normative, il mutamento continuo dei comportamenti d’acquisto, le crisi economiche e demografiche, e la digitalizzazione che riscrive le regole del mercato.
L’analisi che è stata presentata in occasione dell’assemblea elettiva di ANVA Modena ha voluto raccontare, attraverso i numeri e le tendenze emerse, i cambiamenti del settore, con una particolare attenzione alla realtà della provincia di Modena, inserita nel contesto regionale e nazionale.
Il declino numerico: un fenomeno nazionale dalle ripercussioni locali
Nel 2014, la provincia di Modena contava 1.310 imprese ambulanti attive. Nel 2024, il numero è sceso a 876, registrando una riduzione del 33%. Questo trend negativo riflette il calo che il settore dell’ambulantato ha registrato nell’intero territorio italiano: tra il 2013 e il 2023, il numero di imprese ambulanti è passato da 179.542 a 151.320, con una contrazione del 16%. In Emilia-Romagna il calo è stato ancora più marcato, pari al 32%, con una flessione da 9.675 a 6.606 attività. Da notare che la diminuzione ha colpito in modo particolare le imprese individuali, tradizionalmente prevalenti nel settore. Al tempo stesso, si rileva un’evoluzione del modello organizzativo, delle società di capitali nella provincia di Modena: da 9 nel 2014 a 22 nel 2024. Questo dato ci dimostra che, l’organizzazione di un’impresa strutturata, regge meglio la competizione e le sfide che le imprese hanno davanti.
Su scala nazionale in Italia nel 2024, il commercio ambulante in Italia conta 145.693 imprese registrate. Di queste, oltre la metà è gestita da cittadini stranieri, con una netta prevalenza di extracomunitari: Imprese gestite da stranieri: 78.275, di cui extracomunitari: 76.480, di cui cittadini UE (esclusi italiani): 1.795. Imprese gestite da italiani: 67.023.
Imprese effettivamente attive
Le imprese attive risultano 142.964, un dato in linea con le registrazioni. Anche in questo caso, la componente straniera è significativa. Imprese attive gestite da stranieri: 77.545, di cui extracomunitari: 75.797, di cui cittadini UE: 1.748. Imprese attive gestite da italiani: 65.140. Non classificate: 279.
Nuove iscrizioni nel 2024
Nel corso del 2024 sono nate solo 3.648 nuove imprese ambulanti, trainate in larga parte dalla componente straniera. Nuove imprese avviate da stranieri: 2.251, di cui extracomunitari: 2.202, di cui cittadini UE: 49. Nuove imprese avviate da italiani: 1.395. Non classificate: 2.
Il confronto con il passato è significativo: nel 2014 le nuove iscrizioni sfioravano quota 15.000. In dieci anni, il numero delle nuove aperture si è ridotto di oltre il 75%, segno di un progressivo raffreddamento della vitalità imprenditoriale del settore. Le cause principali si possono ricondurre a: un contesto economico sempre più complesso, difficoltà strutturali che scoraggiano l’avvio di nuove attività, Incertezza normativa legata alla cosiddetta Direttiva Bolkestein (Direttiva Servizi).
Cessazioni di attività nel 2024
Le cessazioni di imprese ambulanti nel 2024 sono state 13.617, con una prevalenza di chiusure tra le imprese gestite da stranieri. Cessazioni tra stranieri: 7.623, di cui extracomunitari: 7.446, di cui cittadini UE: 177. Cessazioni tra italiani: 5.700. Non classificate: 294. Il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni è fortemente negativo: -9.969 imprese nel 2024.
Il ruolo del settore alimentare: un baluardo di tenuta
Un segmento che ha dimostrato una maggiore capacità di tenuta è quello alimentare. A Modena e provincia, dal 2014 al 2024, le imprese attive in questo comparto sono passate da 259 a 197, con un calo del 24%, inferiore rispetto alla riduzione totale del settore. L’incidenza percentuale del commercio alimentare sul totale delle imprese è passata dal 19,8% al 22,4%, indicando una maggiore resilienza di questo segmento rispetto ad altri. Questa tendenza può essere letta alla luce del ruolo sociale e commerciale che il commercio alimentare ambulante continua a rivestire: offrire prodotti freschi, a prezzi accessibili, e spesso in contesti di prossimità dove la presenza di punti vendita in sede fissa si è ridotta.
Analisi territoriale 2014-2024: i comuni più colpiti e quelli più resilienti
La geografia del calo mostra divergenze significative tra i comuni, quelli con il calo più contenuto sono Pavullo (-24%), Carpi (-25%), Vignola (-27%), Castelfranco Emilia (-29%), mentre quelli con il calo più marcato sono: Mirandola (-59%), Formigine (-44%), Sassuolo (-41%), Modena (-37%).
Questi dati suggeriscono la presenza di dinamiche locali differenti, legate alla struttura del tessuto economico, alla demografia, alla capacità attrattiva dei mercati settimanali e alla diversificazione dell’offerta.
Nonostante le difficoltà, la vitalità del commercio ambulante nella provincia di Modena resta significativa. Lo dimostra il basso tasso di posteggi vacanti nei mercati (14% contro il 22% regionale) e l’interesse continuo da parte dei cittadini. Tra il 2012 e il 2023, la riduzione dei mercati in Emilia-Romagna è stata del 2,6%, mentre i posteggi si sono contratti del 10,9%, evidenziando una razionalizzazione dell’offerta.
La componente extracomunitaria si conferma predominante nel settore: nel 2024, il 45,7% delle ditte individuali attive nella provincia è gestito da imprenditori stranieri A Pavullo nel Frignano la percentuale sale addirittura al 62,2%. La presenza di imprenditori ambulanti extracomunitari è aumentata in provincia di Modena in 10 anni del + 8% e in Regione del + 10 %. Questo dato dell’aumento della presenza di operatori stranieri riflette la tendenza nazionale.
L’analisi quantitativa fornisce indicazioni chiare sulla necessità di interventi mirati. Il commercio ambulante rimane un segmento economico e sociale rilevante, con forti radici nel tessuto urbano dei nostri paesi e delle nostre città. Per garantirne però la sostenibilità, economica occorrono interventi che promuovano la qualità e l’innovazione nell’offerta e azioni di marketing territoriale capaci di rilanciare l’attrattività dei mercati.
“Il commercio ambulante non è solo un’attività economica: è cultura, socialità, relazione. I cambiamenti in atto impongono riflessioni e scelte strategiche normative. Non si tratta di un settore da abbandonare, ma di un ambito da rigenerare. Le istituzioni locali, insieme alle associazioni di categoria e agli stessi imprenditori, hanno il compito di costruire percorsi condivisi che ne favoriscano l’evoluzione. ANVA Modena sottolinea quindi la necessità di interventi mirati, volti alla rigenerazione del settore tramite innovazione, promozione territoriale e semplificazione normativa. Il commercio ambulante rappresenta un patrimonio culturale ed economico da tutelare e rilanciare”, afferma Paolo Panini, Presidente Provinciale ANVA Confesercenti Modena.
Sei edizioni, ancora tanta voglia di stupire il pubblico: si può riassumere così l’ultimo Fiorachella Music Festival, andato in scena nella suggestiva location del parco di Villa Pace il 18 e 19 luglio.
Con il record di 7.000 partecipanti sommando le giornate di venerdì e sabato, la kermesse organizzata dall’associazione Fiorano Free Music e sostenuta dal Comune di Fiorano Modenese mette un punto alla stagione musicale del Distretto Ceramico. La neonata “Music Valley”, che comprende – oltre al Fiorachella – Electronic BBQ, Unknwn Festival e Moninga Onlus, ha animato Modena e Reggio Emilia all’insegna della musica live, per valorizzare una terra che offre tanto altro oltre alla ceramica.
Il 2025 è stato un anno di grandi novità all’interno del festival fioranese. Per dare seguito all’idea di “Music Valley”, il Fiorachella ha predisposto per la prima volta un secondo palco, la “DEF Arena”, nel quale si sono esibiti in orario aperitivo tre DJ provenienti da altre organizzazioni: il venerdì, Cherrie dal Moninga; il sabato, DJ Adam da Arcigay Modena e Schenna da Togo. È rimasto poi centrale il Main Stage, l’anima della rassegna di musica indipendente: si sono esibiti Jesse The Faccio, Pellegrino & Zodyaco, Noce DJ, i Delicatoni, Elasi e Ceri Wax, mantenendo il consueto mood di ‘presobenismo’ tipico del festival. D’altronde, come da motto dell’edizione appena conclusa: «L’universo ci vuole nel chill».
Importanti, inoltre, i sodalizi attivati con numerosi sponsor privati, tra cui “Campari” e “Heineken”, mentre al contempo cresce sempre più il numero dei volontari impegnati: c’è chi lavora da settembre per mettere in piedi il festival, chi fa tappa a Villa Pace per spillare qualche birra e chi monta e smonta i vari allestimenti. Un sentito e profondo ringraziamento, da parte dell’associazione e delle istituzioni locali, va a loro.
«In una comunità ci sono tradizioni di lunga data – commenta il Sindaco Marco Biagini – e ricorrenze più giovani, che sanno unire, rendere partecipi e orgogliosi di qualcosa che lascia un segno. Fiorachella appartiene al secondo gruppo e ha saputo in questi anni costruire non solo intrattenimento di qualità, ma soprattutto energie positive, gentili e aggreganti. Grazie a tutti i volontari e a chi lo rende possibile».
Si chiude così il Fiorachella Music Festival, festival intergenerazionale capace di ospitare grandi e piccoli in un mood di perenne serenità. Prossimo appuntamento al 2026 o, chissà, anche qualche mese prima…
“Desidero esprimere la mia piena solidarietà e vicinanza alla Consigliera comunale di maggioranza Rita Pierangela Tocco, vittima di una brutale aggressione a Maranello, dove è stata derubata dell’orologio e della collana e scaraventata a terra, riportando la frattura di una vertebra.
Un episodio gravissimo, che colpisce non solo una rappresentante delle istituzioni ma l’intera comunità maranellese. A Rita Tocco rivolgo i miei più sentiti auguri di pronta guarigione, con la speranza che possa riprendersi presto. Tuttavia, non si può ignorare il contesto politico e amministrativo in cui questo fatto è avvenuto. È proprio la sinistra, che oggi governa Maranello e di cui la stessa Consigliera Tocco è espressione, ad aver per troppo tempo minimizzato il problema sicurezza, trascurando le richieste di maggiore controllo del territorio e ignorando i segnali di crescente insicurezza che arrivano da cittadini e commercianti.
Da tempo Fratelli d’Italia denuncia l’aumento di episodi di criminalità e degrado, chiedendo un rafforzamento del presidio urbano e più attenzione verso la tutela dei cittadini. Purtroppo, finora, ci siamo spesso trovati di fronte a una maggioranza sorda e autoreferenziale, che ha preferito liquidare queste richieste come allarmismi.
Questo grave fatto dimostra che la realtà è ben diversa. La sicurezza è diventata un’emergenza anche a Maranello, e chi amministra la città ha il dovere di ammettere i propri errori e cambiare rotta. È il momento di sostenere concretamente le forze dell’ordine, investire in prevenzione e restituire ai cittadini il diritto di vivere in una città sicura”.
Tutto esaurito, biglietti non più disponibili per “EncicloPia” con Maria Pia Timo in programma al Castello di Spezzano martedì 29 luglio (ore 21.00).
“Enciclopia” è un incredibile spettacolo che porta sul palco la brillante comicità di Maria Pia Timo, un’artista dal talento inarrestabile, amata dal pubblico per la sua energia contagiosa. Maria Pia Timo racconta il bello e il brutto del quotidiano con un tocco di ironia che rende il tutto irresistibilmente divertente. Il suo umorismo unico e accattivante vi farà ridere fino alle lacrime mentre discute e dissacra i complessi argomenti della vita da una prospettiva sia toccante che divertente.
“EncicloPia” con Maria Pia Timo è un viaggio attraverso l’umorismo e la comicità, pieno di risate, umanità e autenticità. Dal lavoro alla famiglia, dalle situazioni personali alle questioni sociali, Maria Pia Timo riesce a rendere ogni argomento affascinante e esilarante. Un’opportunità unica per ammirare la brillantezza comica di Maria Pia Timo e immergerti in un mondo dove le risate sono sempre all’ordine del giorno. Un vero e proprio spettacolo da non perdere per gli amanti della comicità autentica e sincera.
La presidente, Morena Silingardi, ha convocato per giovedì 24 luglio 2025, alle ore 19.00, il Consiglio comunale di Fiorano Modenese, presso Casa Corsini, per la trattazione di sette punti in ordine del giorno.
Approvazione dell’assestamento generale e salvaguardia degli equilibri di bilancio dell’esercizio 2025 (art. 175, comma 8 e art. 193 del D.lgs. n. 267/2000).
Area agricola periurbana denominata “Cuore verde del Distretto”: criteri generali nell’ambito di applicazione del procedimento unico art. 53 L.R. 24/2017.
Mozione presentata dai consiglieri Gilioli e Casali del gruppo consiliare “Fratelli D’Italia Giorgia Meloni” portante ad oggetto: “Mozione su adozione di azioni necessarie a tutela del patrimonio pubblico”.
Interpellanza presentata dal consigliere Manfredini del gruppo consiliare “Manfredini Sindaco Ascoltare e Risolvere” portante ad oggetto: “Incrocio tra via Matteotti e Via Fratelli Rosselli a Spezzano”.
Interpellanza presentata dal consigliere Gualmini del gruppo consiliare “Manfredini Sindaco Ascoltare e Risolvere” portante ad oggetto: “Sicurezza stradale”.
Interpellanza presentata dal consigliere Manfredini del gruppo consiliare “Manfredini Sindaco Ascoltare e Risolvere” portante ad oggetto: “Intervento pubblico in Via Santa Caterina a seguito di accordo con Keracoll”.
Interpellanza presentata dal consigliere Casali del gruppo consiliare “Fratelli D’Italia Giorgia Meloni” portante ad oggetto: “Interpellanza sulla nuova pensilina del centro sportivo Ferrari”.
La diretta streaming del Consiglio sarà tramessa sul canale you tube del Comune.