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domenica, 28 Dicembre 2025
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Agricoltura: criteri aggiornati, maggiori controlli e procedure omogenee in tutto il territorio

Agricoltura: criteri aggiornati, maggiori controlli e procedure omogenee in tutto il territorioNuove regole per le tartufaie controllate e coltivate. La Regione Emilia-Romagna approva un insieme rinnovato di disposizioni che definiscono criteri uniformi per il riconoscimento, il rinnovo e la gestione delle tartufaie controllate e coltivate. Un intervento organico che aggiorna la normativa esistente, offrendo indicazioni più chiare agli operatori e rafforzando al tempo stesso la tutela ambientale e forestale nelle aree vocate alla produzione di tartufi.

In particolare, la nuova direttiva ridefinisce il dimensionamento delle superfici, aggiornando e rafforzando i requisiti tecnici e progettuali. Al tempo stesso viene messo a regime il sistema dei controlli ad opera degli uffici territoriali, che consentirà di vigilare sul rispetto dei requisiti per coloro che fanno domanda, a tutela del patrimonio tartufigeno e più in generale della cerca del tartufo, che coinvolge un numero in crescita di persone.

“Con questa nuova direttiva- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- la Regione compie un passo importante verso una gestione più organica e responsabile delle tartufaie del nostro territorio. In questi mesi abbiamo realizzato un lungo percorso di confronto con le associazioni presenti in consulta, e quello che abbiamo approvato è il frutto di questo lavoro intenso e di mediazione fra i diversi interessi in gioco. L’obiettivo principale da cui siamo partiti è stato quello di valorizzare un prodotto di cui la nostra Regione è ricca, avendo la presenza di tutte e 9 le specie di tartufo, e che proprio per questo deve essere tutelato responsabilmente creando condizioni favorevoli che tengano assieme tradizione, tutela ambientale e opportunità economiche. Le tartufaie rappresentano un patrimonio prezioso in questo senso e noi vogliamo assicurarci che siano gestite con cura, competenza e continuità, queste regole vanno proprio in questa direzione. Nel 2026 poi – prosegue Mammi – rilanceremo la campagna informativa già avviata dalla Regione, che ha ricevuto molti apprezzamenti, e abbiamo previsto risorse per associazioni ed enti locali per avvicinare sempre più persone, a partire dai più giovani, alla conoscenza delle diverse specie, alle modalità di cerca e cavatura del tartufo, che ricordo è stata riconosciuta patrimonio immateriale dell’Unesco”.

La nuova direttiva

Le nuove disposizioni chiariscono innanzitutto come debbano essere presentate le domande e quale documentazione debba accompagnarle. Si stabilisce che il richiedente debba avere piena disponibilità del terreno per tutta la durata del riconoscimento e che le istanze siano accompagnate da una planimetria aggiornata, una perizia tecnica e un piano colturale dettagliato. Quest’ultimo deve descrivere con precisione le azioni previste per migliorare e gestire la tartufaia controllata: dalla regimazione delle acque alle opere di manutenzione, fino alla cura delle piante micorrizate.

Il provvedimento aggiorna inoltre i requisiti dimensionali richiesti. Per i privati la superficie deve essere compresa tra mezzo ettaro e cinque ettari, mentre per Enti pubblici, consorzi e associazioni il limite varia da uno a dieci ettari. Le tartufaie già riconosciute con estensioni maggiori possono comunque essere rinnovate, purché sia verificata la corretta attuazione del piano di miglioramento. Vengono anche introdotte nuove regole sulle distanze minime tra tartufaie e sulla necessità di escludere dal perimetro le fasce di rispetto lungo i corsi d’acqua demaniali.

Particolare attenzione viene riservata alla qualità delle piante messe a dimora e degli inoculi utilizzati: devono essere certificati, provenire da vivai autorizzati e rispettare standard riconosciuti a livello europeo, nazionale e regionale. Le attività di incremento e miglioramento devono essere realizzate da tecnici abilitati, in modo da garantire interventi coerenti con le caratteristiche colturali e ambientali del territorio.

Un aspetto centrale della riforma riguarda infine i controlli. I Settori Agricoltura territoriali svolgeranno verifiche puntuali, sia documentali sia in campo, con sopralluoghi tecnici da realizzare entro 60 giorni dalla presentazione della domanda. Il rinnovo del riconoscimento sarà possibile solo se gli interventi previsti dal piano colturale saranno stati effettivamente realizzati.

Le informazioni e la modulistica aggiornata saranno presto disponibili online sul sito della Direzione generale Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna.

Presentato a Bologna il CalendEsercito 2026

Presentato a Bologna il CalendEsercito 2026Presso il Circolo Unificato dell’Esercito di Bologna è stato presentato il CalendEsercito 2026 intitolato “Lo giuro!”, e contestualmente è avvenuto l’avvicendamento alla guida del Comando Militare Esercito (CME) “Emilia-Romagna” tra il Colonnello Francesco Randacio, cedente, e il parigrado Nicola Perrone, subentrante. L’evento si è svolto alla presenza del Comandante Territoriale Nord, Generale di Divisione Ugo Cillo, e delle autorità civili, militari e religiose del territorio.

Il tema prescelto, “Lo giuro!” richiama idealmente l’80° anniversario della legge n. 478 del 1946, che definì la formula del giuramento per gli appartenenti alle Forze Armate, e che coincidente con l’80° Anniversario della nascita della Repubblica Italiana. Un gesto potente e sempre attuale e un impegno profondo che ogni soldato condivide con la Patria, con la sua storia e con tutti coloro che hanno servito l’Italia.

Il Colonnello Randacio ha illustrato i contenuti del CalendEsercito 2026, opera che si configura come la prima tappa editoriale dedicata ai tre assi portanti lungo i quali si muoverà l’Esercito nei prossimi anni ovvero Tecnologia, Addestramento e Valori fondamentali dell’Esercito come Patria, disciplina, onore, dovere, valore e lealtà. Le illustrazioni, realizzate a mano, raffigurano la dimensione etica, storica e spirituale dell’essere militare, mentre i testi sono stati scritti dagli allievi degli Istituti di Formazione dell’Esercito e offrono la prospettiva sul significato del giuramento per le nuove generazioni. Un racconto che mette in evidenza i principi che guidano gli uomini e le donne che servono l’Italia con coraggio, responsabilità e passione.

Come nelle edizioni precedenti, una quota del ricavato della vendita del calendario sarà devoluta all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Esercito (O.N.A.O.M.C.E.), che sostiene circa 500 giovani attraverso sussidi dedicati alla formazione e alle necessità familiari. Il CalendEsercito potrà essere acquistato nei punti vendita di Giunti Editore, oppure ​on line, visitando il sito giunti.it/pages/esercito-italiano.

Successivamente, nel passaggio di consegne tra il Colonnello Randacio e il Colonnello Perrone, il comandante cedente, che lascia il servizio attivo dopo 40 anni, ha rivolto alle donne e uomini del Comando parole di ringraziamento per la professionalità e l’efficienza dimostrate quotidianamente in tutti gli impegni istituzionali che hanno coinvolto il CME “Emilia-Romagna”.

Il CME “Emilia-Romagna” gestisce su tutto il territorio della regione le attività di presidio, la diffusione delle informazioni al pubblico, la promozione dei reclutamenti, il sostegno al ricollocamento professionale dei militari congedati, la gestione documentale e lo sviluppo e il mantenimento della piena capacità di mobilitazione delle forze di riserva.

Aggiornamento al programma di chiusure notturne sulla A1

Sulla A1 Milano-Napoli, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra Terre di Canossa Campegine e Reggio Emilia, verso Bologna, che era prevista dalle 22:00 di sabato 13 alle 6:00 di domenica 14 dicembre. Di conseguenza, sarà regolarmente accessibile l’area di parcheggio “Crostolo ovest”.

Nel suddetto orario, sarà chiusa la stazione di Terre di Canossa Campegine, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Milano, per lavori di pavimentazione.

In alternativa si consiglia di entrare alle seguenti stazioni: verso Bologna: Reggio Emilia;  verso Milano: Parma.

 

Sulla A13 chiusure notturne tra Altedo e Bologna Interporto

Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione degli impianti idraulici, sarà chiuso il tratto compreso tra Altedo e Bologna Interporto, in entrambe le direzioni, con le seguenti modalità:

-dalle 20:00 di questa sera, venerdì 12 alle 8:00 di sabato 13 dicembre, sarà chiuso il tratto Altedo-Bologna Interporto, verso Bologna.

Contestualmente sarà chiusa l’area di servizio “Castel Bentivoglio ovest”, situata nel suddetto tratto.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Altedo, percorrere la viabilità ordinaria: via Chiavicone, SS64, SP3 via Marconi e rientrare in A13 a Bologna Interporto;

-dalle 20:00 di sabato 13 alle 8:00 di domenica 14 dicembre, sarà chiuso il tratto Bologna Interporto Altedo, verso Padova.

L’area di servizio “Castel Bentivoglio est”, situata nel suddetto tratto, sarà chiusa dalle 19:00 di sabato 13 alle 8:00 di domenica 14 dicembre.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Interporto, percorrere la viabilità ordinaria: via Marconi, SS64, via Chiavicone e rientrare in A13 alla stazione di Altedo.

 

Cgil Modena, grande partecipazione alla manifestazione per lo sciopero di oggi

Cgil Modena, grande partecipazione alla manifestazione per lo sciopero di oggiGrande partecipazione alla manifestazione modenese per lo sciopero generale Cgil di oggi 12 dicembre per cambiare una Legge di Bilancio ingiusta e sbagliata.

Un lungo corteo si è snodato dal Policlinico lungo la via Emilia attraversando il centro storico per arrivare in largo Sant’Agostino dove si sono tenuti vari interventi di lavoratori, lavoratrici, giovani e pensionati. Il segretario Cgil Modena Alessandro De Nicola ha tenuto il discorso conclusivo.

 

In manifestazione hanno partecipato oltre 10.000 modenesi tra lavoratori, pensionati, studenti e cittadini. 

La mobilitazione Cgil si è svolta in tutta Italia e ha coinvolto le principali città.

La Cgil considera ingiusta e sbagliata la Legge di Bilancio 2026 e chiede al Governo un cambiamento di rotta di per aumentare salari e pensioni, fermare l’innalzamento dell’età pensionabile, dire no al riarmo e investire su sanità e istruzione, servizi pubblici, contrastare la precarietà, per vere politiche industriali e del terziario, e una riforma fiscale equa e progressiva.

 

L’adesione allo sciopero nel modenese si attesta mediamente sul 60%.

 

La legge Finanziaria è stata illustrata nelle ultime tre settimane in oltre 1.000 assemblee nei luoghi di lavoro e fra le leghe dei pensionati, lo Spi Cgil nel mese di novembre si è mobilitato con l’iniziativa “La lotta non ha età” con gazebo nei principali comuni del modenese per sensibilizzare sulle ragioni dello sciopero.

 

Larga adesione allo sciopero in tutti i luoghi di lavoro e in particolare si segnalano, fra i primi dati a disposizione: Safim Srl Modena con adesioni all’85%, in Rossi Spa 75%, Emmegi Soliera 90%, Titan Finale Emilia 70%, Manitou Castelfranco Emilia 70% e 50% negli uffici.

Atlas Concorde Sassuolo 40%, Livanova  45%, Kerakoll Sassuolo 30%.

Nelle costruzioni, chiuso il centro servizi Cmb Carpi con adesioni al 100% e 20% negli uffici, 100% di adesioni in Diana Srl, 75% in Edil Chiarelli e 50% in Safim Costruzioni, Lbs 100%.

In Salumifici Granterre adesioni al 60%, adesioni al 70% in Caseifici Granterre, adesioni al 50% in Granarolo, Acetum e Sarchio, in Caviro 90% di adesioni, Agrintesa 60%.

 

In Cir adesioni in media del 70% con chiusure totali di buona parte delle mense e del servizio scolastico, 50% di adesioni nei punti vendita di Conad Nord Ovest, Feltrinelli 50%, negli appalti di pulizie di Prefettura e Questura 100% di adesioni, negli appalti degli sportelli Hera 70%, adesioni diffuse anche in supermercati e ipermercati di Coop Alleanza 3.0.

In Panini adesioni al 40%, in Smurfit Westrock Camposanto 30%, International Paper San Felice 35%.

Adesioni diffuse anche fra i lavoratori delle agenzie interinali in missione presso le aziende della provincia.

 

Chiusi gli uffici Tributi e Anagrafe di Nonantola, chiuse le biblioteche comunali di Nonantola e Vignola.

Chiusi tutti i centri disabili diurni gestiti da Gulliver a Modena e provincia.

Chiusi i nidi di Castelnuovo, Savignano, Spilamberto, San Possidonio, i nidi Peter Pan e Rodari di Sassuolo, il nido San Possidonio, il nido di San Cesario, i nidi don Zeno Colombaro, Momo 2 Casinalbo e Peter Pan Formigine, i nidi di Finale Emilia e Massa Finalese, nido La Civetta Mirandola, Scarabocchio Castelfranco, Barbolini Formigine, nidi Aquilone, Biribicchio e Coccinelle Maranello, nel distretto Terre d’Argine chiusi i nidi Melarancia, Scubidù, Arcobaleno e Scarabocchio e chiuse le scuole d’infanzia Pegaso, Sergio Neri, Arcobaleno, nidi Tamburrini e Benedetto Marcello a Modena

Chiusi a Modena la scuola d’infanzia Simonazzi, il nido La Pimpa e la scuola d’infanzia Don Milani, le scuole d’infanzia Elena Giovanardi e Maddalena di Canossa, scuola d’infanzia Barchetta, scuola infanzia Saliceto Panaro, scuola d’infanzia Don Franchini Formigine,

Chiuse, la scuola primaria Graziosi Modena, primaria Collodi e scuola infanzia Andersen Carpi.

 

Chiusi gli istituti superiori Meucci e Vallauri di Carpi.

Disagi con chiusure in due scuole primarie e una dell’infanzia all’Istituto Comprensivo Sassuolo Nord, chiuse la scuola primaria e secondaria di Campogalliano, orario ridotto al IC8 Modena, chiusa la scuola elementare all’Istituto Comprensivo di Novi e orario ridotto per la scuola media.

 

Ferme le sale day surgery dell’ospedale di Baggiovara.

In interi reparti degli ospedali di Mirandola e del Policlinico di Modena, gli addetti sono già sotto i minimi essenziali (per la grave carenza di personale infermieristico e Oss) e quindi per gli operatori non è stato possibile scioperare. Ciò ribadisce le ragioni dello sciopero di oggi che rivendica più risorse e personale per la sanità pubblica, anche a tutela del diritto alla salute.

 

Centinaia anche i pensionati in piazza che hanno aderito convintamente alle ragioni dello sciopero.

 

Dal palco sono intervenuti un delegato della Gambro Vantive sulle attuali incertezze che riguardano lo stabilimento di Medolla e sulla mobilitazione dei lavoratori per garantire al sito un futuro, mentre il lavoratore metalmeccanico della Partena di Carpi ha parlato dell’importante rinnovo del contratto nazionale di lavoro Federmeccanica Assistal, dopo la lunga vertenza con 40 ore di sciopero.

 

Sono intervenuti anche rappresentanti di Sanitari per Gaza e Modena per la Palestina rivendicando una vera Pace in Medio Oriente e per dire basta a tutte le guerre.

Il rappresentante dei ricercatori universitari precari ha denunciato che con la fine dei fondi Pnrr i contratti di 200 ricercatori di Unimore rischiano di non essere rinnovati.

L’insegnante di scuola dell’infanzia nell’Unione Terre d’Argine si è focalizzata sulla mancata firma della Fp Cgil del rinnovo del contratto degli enti locali per l’inaccettabile proposta del Governo sul recupero dell’inflazione al 5,8% (contro l’inflazione reale nel biennio del 16,5%), programmando di fatto la riduzione del potere d’acquisto dei lavoratori pubblici, visto che la stessa cifra è stata alla base anche dei rinnovi dei contratti di sanità e ministeri e funzioni centrali.

 

Il rappresentante del sindacato inquilini Sunia ha parlato del caro affitti a Modena, del fenomeno speculativo delle camere in affitto e delle difficoltà per i giovani a cercare alloggi a prezzi accessibili, rimarcando anche l’aumento degli sfratti e la carenza di alloggi pubblici.

La rappresentante degli studenti di UduMore ha messo l’accento sul caro affitti e la necessità di alloggi a prezzi accessibili e vicini alle sedi universitarie, sul diritto allo studio e alle borse di studio per tutti gli aventi diritto, su investimenti strutturali nell’istruzione, e ribandendo la bocciatura secca del semestre filtro a Medicina.

I pensionati chiedono invece la rivalutazione delle pensioni e criticano l’abolizione di ogni flessibilità in uscita dal lavoro (la Manovra 2026 cancella sia Quota 103 che Opzione Donna).

Il segretario Alessandro De Nicola ha ringraziato tutti i partecipanti alla manifestazione, ha ribadito che serve aumentare salari e pensioni e salvaguardare i servizi pubblici, a partire dalla sanità, “è necessario calare il velo di ipocrisia – ha detto – se non ci si vergogna a parlare di rottamazioni e sanatorie perché ci dovremmo vergognare di parlare di patrimoniale?”

Ha concluso che la Cgil continuerà il suo impegno per la Pace e contro il silenzio calato su Gaza e il destino dei Palestinesi, ribandendo la contrarietà alle politiche di riarmo del Governo.

“Oggi non si conclude un percorso di mobilitazione e nemmeno inizia – ha concluso De Nicola – Siamo sulla strada da quasi tre anni e continueremo a farlo per ribadire le nostre lotte, per ribadire che lavoro e Pace vanno di pari passo. Noi siamo l’umanità che non si arrende”.

 

Cgil Modena, grande partecipazione alla manifestazione per lo sciopero di ogg

Cgil Modena, grande partecipazione alla manifestazione per lo sciopero di oggiGrande partecipazione alla manifestazione modenese per lo sciopero generale Cgil di oggi 12 dicembre per cambiare una Legge di Bilancio ingiusta e sbagliata.

Un lungo corteo si è snodato dal Policlinico lungo la via Emilia attraversando il centro storico per arrivare in largo Sant’Agostino dove si sono tenuti vari interventi di lavoratori, lavoratrici, giovani e pensionati. Il segretario Cgil Modena Alessandro De Nicola ha tenuto il discorso conclusivo.

 

In manifestazione hanno partecipato oltre 10.000 modenesi tra lavoratori, pensionati, studenti e cittadini. 

La mobilitazione Cgil si è svolta in tutta Italia e ha coinvolto le principali città.

La Cgil considera ingiusta e sbagliata la Legge di Bilancio 2026 e chiede al Governo un cambiamento di rotta di per aumentare salari e pensioni, fermare l’innalzamento dell’età pensionabile, dire no al riarmo e investire su sanità e istruzione, servizi pubblici, contrastare la precarietà, per vere politiche industriali e del terziario, e una riforma fiscale equa e progressiva.

 

L’adesione allo sciopero nel modenese si attesta mediamente sul 60%.

 

La legge Finanziaria è stata illustrata nelle ultime tre settimane in oltre 1.000 assemblee nei luoghi di lavoro e fra le leghe dei pensionati, lo Spi Cgil nel mese di novembre si è mobilitato con l’iniziativa “La lotta non ha età” con gazebo nei principali comuni del modenese per sensibilizzare sulle ragioni dello sciopero.

 

Larga adesione allo sciopero in tutti i luoghi di lavoro e in particolare si segnalano, fra i primi dati a disposizione: Safim Srl Modena con adesioni all’85%, in Rossi Spa 75%, Emmegi Soliera 90%, Titan Finale Emilia 70%, Manitou Castelfranco Emilia 70% e 50% negli uffici.

Atlas Concorde Sassuolo 40%, Livanova  45%, Kerakoll Sassuolo 30%.

Nelle costruzioni, chiuso il centro servizi Cmb Carpi con adesioni al 100% e 20% negli uffici, 100% di adesioni in Diana Srl, 75% in Edil Chiarelli e 50% in Safim Costruzioni, Lbs 100%.

In Salumifici Granterre adesioni al 60%, adesioni al 70% in Caseifici Granterre, adesioni al 50% in Granarolo, Acetum e Sarchio, in Caviro 90% di adesioni, Agrintesa 60%.

 

In Cir adesioni in media del 70% con chiusure totali di buona parte delle mense e del servizio scolastico, 50% di adesioni nei punti vendita di Conad Nord Ovest, Feltrinelli 50%, negli appalti di pulizie di Prefettura e Questura 100% di adesioni, negli appalti degli sportelli Hera 70%, adesioni diffuse anche in supermercati e ipermercati di Coop Alleanza 3.0.

In Panini adesioni al 40%, in Smurfit Westrock Camposanto 30%, International Paper San Felice 35%.

Adesioni diffuse anche fra i lavoratori delle agenzie interinali in missione presso le aziende della provincia.

 

Chiusi gli uffici Tributi e Anagrafe di Nonantola, chiuse le biblioteche comunali di Nonantola e Vignola.

Chiusi tutti i centri disabili diurni gestiti da Gulliver a Modena e provincia.

Chiusi i nidi di Castelnuovo, Savignano, Spilamberto, San Possidonio, i nidi Peter Pan e Rodari di Sassuolo, il nido San Possidonio, il nido di San Cesario, i nidi don Zeno Colombaro, Momo 2 Casinalbo e Peter Pan Formigine, i nidi di Finale Emilia e Massa Finalese, nido La Civetta Mirandola, Scarabocchio Castelfranco, Barbolini Formigine, nidi Aquilone, Biribicchio e Coccinelle Maranello, nel distretto Terre d’Argine chiusi i nidi Melarancia, Scubidù, Arcobaleno e Scarabocchio e chiuse le scuole d’infanzia Pegaso, Sergio Neri, Arcobaleno, nidi Tamburrini e Benedetto Marcello a Modena

Chiusi a Modena la scuola d’infanzia Simonazzi, il nido La Pimpa e la scuola d’infanzia Don Milani, le scuole d’infanzia Elena Giovanardi e Maddalena di Canossa, scuola d’infanzia Barchetta, scuola infanzia Saliceto Panaro, scuola d’infanzia Don Franchini Formigine,

Chiuse, la scuola primaria Graziosi Modena, primaria Collodi e scuola infanzia Andersen Carpi.

 

Chiusi gli istituti superiori Meucci e Vallauri di Carpi.

Disagi con chiusure in due scuole primarie e una dell’infanzia all’Istituto Comprensivo Sassuolo Nord, chiuse la scuola primaria e secondaria di Campogalliano, orario ridotto al IC8 Modena, chiusa la scuola elementare all’Istituto Comprensivo di Novi e orario ridotto per la scuola media.

 

Ferme le sale day surgery dell’ospedale di Baggiovara.

In interi reparti degli ospedali di Mirandola e del Policlinico di Modena, gli addetti sono già sotto i minimi essenziali (per la grave carenza di personale infermieristico e Oss) e quindi per gli operatori non è stato possibile scioperare. Ciò ribadisce le ragioni dello sciopero di oggi che rivendica più risorse e personale per la sanità pubblica, anche a tutela del diritto alla salute.

 

Centinaia anche i pensionati in piazza che hanno aderito convintamente alle ragioni dello sciopero.

 

Dal palco sono intervenuti un delegato della Gambro Vantive sulle attuali incertezze che riguardano lo stabilimento di Medolla e sulla mobilitazione dei lavoratori per garantire al sito un futuro, mentre il lavoratore metalmeccanico della Partena di Carpi ha parlato dell’importante rinnovo del contratto nazionale di lavoro Federmeccanica Assistal, dopo la lunga vertenza con 40 ore di sciopero.

 

Sono intervenuti anche rappresentanti di Sanitari per Gaza e Modena per la Palestina rivendicando una vera Pace in Medio Oriente e per dire basta a tutte le guerre.

Il rappresentante dei ricercatori universitari precari ha denunciato che con la fine dei fondi Pnrr i contratti di 200 ricercatori di Unimore rischiano di non essere rinnovati.

L’insegnante di scuola dell’infanzia nell’Unione Terre d’Argine si è focalizzata sulla mancata firma della Fp Cgil del rinnovo del contratto degli enti locali per l’inaccettabile proposta del Governo sul recupero dell’inflazione al 5,8% (contro l’inflazione reale nel biennio del 16,5%), programmando di fatto la riduzione del potere d’acquisto dei lavoratori pubblici, visto che la stessa cifra è stata alla base anche dei rinnovi dei contratti di sanità e ministeri e funzioni centrali.

 

Il rappresentante del sindacato inquilini Sunia ha parlato del caro affitti a Modena, del fenomeno speculativo delle camere in affitto e delle difficoltà per i giovani a cercare alloggi a prezzi accessibili, rimarcando anche l’aumento degli sfratti e la carenza di alloggi pubblici.

La rappresentante degli studenti di UduMore ha messo l’accento sul caro affitti e la necessità di alloggi a prezzi accessibili e vicini alle sedi universitarie, sul diritto allo studio e alle borse di studio per tutti gli aventi diritto, su investimenti strutturali nell’istruzione, e ribandendo la bocciatura secca del semestre filtro a Medicina.

I pensionati chiedono invece la rivalutazione delle pensioni e criticano l’abolizione di ogni flessibilità in uscita dal lavoro (la Manovra 2026 cancella sia Quota 103 che Opzione Donna).

Il segretario Alessandro De Nicola ha ringraziato tutti i partecipanti alla manifestazione, ha ribadito che serve aumentare salari e pensioni e salvaguardare i servizi pubblici, a partire dalla sanità, “è necessario calare il velo di ipocrisia – ha detto – se non ci si vergogna a parlare di rottamazioni e sanatorie perché ci dovremmo vergognare di parlare di patrimoniale?”

Ha concluso che la Cgil continuerà il suo impegno per la Pace e contro il silenzio calato su Gaza e il destino dei Palestinesi, ribandendo la contrarietà alle politiche di riarmo del Governo.

“Oggi non si conclude un percorso di mobilitazione e nemmeno inizia – ha concluso De Nicola – Siamo sulla strada da quasi tre anni e continueremo a farlo per ribadire le nostre lotte, per ribadire che lavoro e Pace vanno di pari passo. Noi siamo l’umanità che non si arrende”.

 

Concerti di Natale a Fiorano Modenese

Concerti di Natale a Fiorano ModeneseIl 2025 si conclude al Centro culturale di Via Vittorio Veneto a Fiorano Modenese, domenica 14 dicembre, alle ore 17, alla presenza delle autorità cittadine, con il tradizionale Concerto di Natale che vedrà la partecipazione del tenore Giorgio Casciarri e della soprano Simona Ferrari, accompagnati dai Maestri Gen Llukaci e Denis Biancucci.

Il programma prevede non solo melodie natalizie, ma le più belle musiche di tutti i tempi. Ci sarà la possibilità di scambiarsi gli auguri e fare un brindisi benaugurale, assaggiando i panettoni offerti dalla pasticceria Marcy’ Cake.

Dopo la pausa natalizia, riprenderanno al Centro le rassegne Decalogus e Cenacolo letterario, ripartirà A spasso nell’opera e prenderà il via una nuova rassegna intitolata “Incontri al Centro” dedicata alla riflessione e approfondimento sull’attualità, come sempre a cura del Comitato Fiorano in Festa, col patrocinio del Comune di Fiorano Modenese.

Domenica sera, alle 21, in Santuario, la parrocchia di Fiorano organizza il Concerto di Natale della Corale Evaristo Pancaldi, diretta da Marco Montorsi con Simone Guaitoli al pianoforte, Angelico Milito soprano, Patrizia Vezzelli al flauto, Elisabetta Milito all’arpa e Giovanni Pietri alle percussioni. Ingresso libero e gratuito

 

Oggi al DAMA Tecnopolo di Bologna l’Istituto per l’Intelligenza artificiale (UNU-AI)

Oggi al DAMA Tecnopolo di Bologna l’Istituto per l’Intelligenza artificiale (UNU-AI)Arriva in Italia l’Istituto per l’Intelligenza Artificiale dell’Università delle Nazioni Unite (UNU-AI), dove AI e big data saranno impiegati per analizzare come il cambiamento climatico e le grandi trasformazioni globali incidano sulla vita delle comunità e sugli equilibri sociali ed economici, fornendo basi solide per decisioni e interventi efficaci.

L’Istituto è stato costituito oggi all’interno del DAMA, il Tecnopolo Data Manifattura di Bologna, con la firma per il Governo italiano della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e del Rettore dell’UNU, Tshilidzi Marwala, alla presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale.

L’arrivo in Italia dell’UNU-AI è il risultato della stretta collaborazione tra il ministero dell’Università e della Ricerca e il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), guidato dal vicepresidente del Consiglio e ministro, Antonio Tajani, che ha accompagnato l’intero percorso negoziale con le Nazioni Unite e ne finanzierà la creazione.

La United Nations University fa parte della rete globale dell’ONU dedicata allo studio dello sviluppo sostenibile, alla resilienza ambientale e alla cooperazione internazionale. Quello di Bologna è il 14esimo centro accademico della rete UNU a livello globale e costituisce la prima sede italiana e nell’intera Europa mediterranea dell’Università delle Nazioni Unite.

A supporto dell’iniziativa, il Governo italiano ha stanziato 40 milioni di dollari, tramite il MAECI, per il fondo di dotazione dell’Istituto, assicurandone l’avvio e la sostenibilità nel lungo periodo. Inoltre, per i primi 10 anni di attività, Governo e Regione sosterranno l’Istituto con un contributo di 2,5 milioni di euro all’anno.

“Siamo orgogliosi che le Nazioni Unite abbiano scelto l’Italia – e in particolare Bologna – come sede del nuovo istituto dedicato all’intelligenza artificiale. La decisione di collocare l’UNU-AI nel Tecnopolo- afferma la ministra Bernini- si inserisce in un percorso che sta trasformando questo distretto in uno dei poli europei più avanzati per supercalcolo, big data e intelligenza artificiale. Qui, infatti, investimenti come il supercomputer Leonardo, il centro meteo europeo ECMWF e la AI Factory hanno dato vita alla nostra ‘Data Valley’, oggi riconosciuta a livello internazionale”.

“L’arrivo dell’UNU-AI è un risultato importante per il sistema della conoscenza italiano e conferma la visione che stiamo portando avanti conferma la direzione che stiamo tracciando: un’IA al servizio delle persone, capace di ridurre le disuguaglianze, sostenere uno sviluppo sostenibile e rafforzare la cooperazione internazionale. Per l’Italia questo significa uno spazio strategico nella governance globale dell’intelligenza e nuove opportunità per le nostre università, i giovani ricercatori e i centri di innovazione. È un investimento sul futuro del Paese e sulla nostra capacità di guidare il cambiamento tecnologico”, conclude la ministra Bernini.

“Con la firma di questa mattina degli accordi tra l’Università delle Nazioni unite e il Governo italiano, prende ufficialmente forma una realtà di straordinaria rilevanza scientifica e istituzionale al Tecnopolo DAMA di Bologna- sottolinea il presidente de Pascale-. Si tratta di uno dei progetti più significativi in corso nella nostra regione, destinato ad arricchire ulteriormente uno dei patrimoni più preziosi che l’Emilia-Romagna può vantare, quello universitario. E non è un caso che l’Università delle Nazioni unite abbia scelto proprio Bologna- aggiunge-. Qui, il tema dell’intelligenza artificiale non è più solo oggetto di studio o di sperimentazione, ma è parte di una strategia europea che ha trovato in Emilia-Romagna un punto di riferimento avanzato che guarda all’innovazione come leva di sviluppo e come strumento per rispondere a bisogni concreti delle persone e delle imprese. L’arrivo di UNU-AI rappresenta una sfida entusiasmante che vogliamo condividere e affrontare insieme a tutta la comunità scientifica e accademica, nazionale e internazionale. Una sfida con un forte valore simbolico, in un tempo segnato da instabilità e frammentazione: rafforzare il ruolo delle Nazioni unite significa che le grandi sfide del nostro tempo, a cominciare da quelle ambientali e sociali, possono essere affrontate solo insieme. La Regione Emilia-Romagna sarà allo stesso tempo, un luogo accogliente, un organizzatore efficace, ma soprattutto un partner strategico all’altezza di qualsiasi sfida globale”.

Il DAMA, struttura della Regione Emilia-Romagna, frutto del recupero urbanistico dell’ex Manifattura Tabacchi disegnata da Luigi Nervi, è sempre di più città europea della scienza e delle nuove tecnologie, nata grazie al lavoro e ai fondi di Unione europea, Governo italiano e Regione. Qui si trovano già il supercomputer Leonardo, il Data centre del Centro meteo europeo e Cineca e si insedieranno tutti i più importanti enti di ricerca italiani.

Al centro dell’attività dell’UNU-AI ci sarà l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, dei big data e del supercalcolo per studiare il cambiamento climatico e le grandi trasformazioni che stanno ridisegnando le società contemporanee, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Si tratta di processi che investono l’economia, la salute, l’ambiente e le migrazioni e che l’Istituto analizzerà con l’obiettivo di anticiparne gli impatti sociali e mettere a disposizione strumenti utili alle decisioni pubbliche.

L’UNU-AI metterà inoltre in rete le competenze italiane con quelle del sistema ONU e della comunità scientifica internazionale, contribuendo alla produzione di analisi indipendenti e al supporto delle politiche globali per uno sviluppo sostenibile, in coerenza con l’Agenda 2030.

La giornata della poesia a Fiorano Modenese

La giornata della poesia a Fiorano ModeneseSabato 13 dicembre, alle 17, presso Villa Cuoghi (via Gramsci, 32), il Circolo culturale Nuraghe “Pinuccio Sciola” di Fiorano Modenese organizza, come ogni anno, la “Giornata della Poesia”.

Partecipano all’evento Vanna Sanciu (lingua sarda), Giorgio Montanari (dialetto modenese) e Fabio Chierici (lingua italiana).

Leggono le poesie gli alunni delle classi quarte della scuola elementare Luisa Guidotti, vincitori del concorso di poesia 2025. Accompagnamento musicale con le Launeddas di Nicola Orrù.

Ingresso libero e gratuito; al termine buffet con prodotti sardi, offerto dagli organizzatori.

L’evento è realizzato in collaborazione con l’associazione artistica InArte, l’associazione di fotografia Framestorming e con il patrocinio del Comune di Fiorano Modenese, del FASI e della Regione Sardegna.

Maranello: Serial Singers, coro gospel per il nuoto inclusivo

Maranello: Serial Singers, coro gospel per il nuoto inclusivoTuffi di luce: a Maranello un concerto di Natale per il nuoto inclusivo. Martedì 16 dicembre alle 20.30 all’Auditorium Enzo Ferrari una serata di beneficenza a sostegno del progetto di nuoto inclusivo e paralimpico. Il Rotary Club L.A. Muratori di Modena, in collaborazione con il Comune di Maranello, ha scelto di dedicare il Concerto di Natale ad un sogno speciale: sostenere presso il Parco dello Sport di Maranello un percorso di nuoto inclusivo per bambini e ragazzi con disabilità.

Un cammino che permetta loro di scoprire forza, autonomia e gioia attraverso lo sport. La serata vedrà l’esibizione del Coro Serial Singers Gospel Choir, diretto dal Maestro Roberto Penta, che ha messo a disposizione del coro la sua esperienza di finissimo arrangiatore e musicista sia sul classico repertorio spiritual e gospel che su brani di estrazione pop o jazz. Ingresso a pagamento a sostegno del progetto di promozione del nuoto per atleti con disabilità, prevendite sul circuito Vivaticket.

Formigine si disconnette! Attività e laboratori per la “Giornata detox digitale”

Formigine si disconnette! Attività e laboratori per la “Giornata detox digitale”Una domenica senza notifiche, schermi e connessioni continue: è la proposta del Comune di Formigine che aderisce alle “Giornate Detox Digitale in Emilia-Romagna” con un pomeriggio di attività per tutte le età.

L’appuntamento è per domenica 14 dicembre, dalle 15.30 alle 18.30, al Polo Culturale di Villa Gandini, sede delle biblioteche Daria Bertolani Marchetti e Matilda e dell’Hub in Villa. L’obiettivo è semplice: spegnere i dispositivi e riaccendere le relazioni reali, tra letture, visite guidate, laboratori creativi e giochi da tavolo. Un invito a riflettere su un uso più consapevole della tecnologia e a riscoprire il piacere di stare insieme.

“In un mondo sempre più digitale, – commenta il Vicesindaco con delega alle politiche scolastiche ed educative Marco Casolari – giornate come questa ci ricordano quanto sia importante, soprattutto per i più giovani, tornare a viversi davvero. È uno stimolo che si inserisce in un percorso più ampio: in questi mesi abbiamo costituito un tavolo di lavoro congiunto con le istituzioni scolastiche di Formigine e il Coordinamento pedagogico dell’Unione dei Comuni per affrontare insieme una sfida fondamentale come la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo e la promozione del benessere digitale. L’obiettivo è favorire un uso più responsabile dello smartphone, ridurre i comportamenti a rischio e rafforzare gli interventi formativi che già coinvolgono scuola, famiglia e istituzioni”.

Alle 15.45 e alle 17.15 la Biblioteca Bertolani Marchetti propone “Alla scoperta di Villa Gandini”, visita guidata a cura del direttore Francesco Gherardi, aperta ad adulti e famiglie. Negli stessi orari, la Biblioteca Ragazzi Matilda ospita “Wonka’s Factory Art”, laboratorio creativo per bambini dai 3 agli 11 anni a cura de La Bottega di Merlino. Dalle 15.30 l’Hub in Villa diventa spazio di gioco con “Role in Formigine”, sessioni di board game per ragazzi dagli 11 ai 16 anni, guidate dall’associazione Uno Critico. Per l’occasione apertura straordinaria della biblioteca con servizio di prestito attivo.

Conclude l’Assessora alle politiche giovanili Giulia Bosi: “La disconnessione non è una rinuncia, ma un’opportunità per i giovani di recuperare spazi, relazioni e creatività. Per questo abbiamo scelto di realizzare l’iniziativa proprio al Polo culturale di Villa Gandini, che si sta affermando sempre più come un luogo di riferimento per ragazze e ragazzi dai 0 ai 20 anni. Qui convivono servizi diversi che dialogano tra loro, dalle biblioteche agli spazi di coworking, dalla Sala prove musicali al parco. A breve si aggiungerà un nuovo tassello importante: il 18 gennaio inaugureremo la Casa del Custode, un ulteriore spazio riqualificato che sarà messo a disposizione della comunità e pensato in particolare per gli adolescenti”.

Tutte le attività su prenotazione allo 059 416355, giovani@comune.formigine.mo.it.

Contributi per i libri di testo, la Regione aumenta l’investimento di oltre il 60%

Contributi per i libri di testo, la Regione aumenta l’investimento di oltre il 60%Anche per l’anno scolastico 2025-2026 tutti gli studenti e le studentesse dell’Emilia-Romagna che ne hanno diritto potranno beneficiare dei contributi per l’acquisto dei libri di testo. Si tratta di 51.150 idonei che frequentano le scuole di primo e secondo grado con un Isee entro i 15.748,78. A disposizione ci sono 7,7 milioni di euro (esattamente 7.734.510), tra risorse regionali e statali, di cui la Giunta regionale ha recentemente approvato il riparto, a chiusura del bando.

Aumenta del 64% l’impegno della Regione, che passa da 1,8 milioni dello scorso anno scolastico a quasi 3 milioni (esattamente 2.988.362,74) per il 2025/2026, a fronte del calo di circa il 24% delle risorse statali: da 6,2 a 4,7 milioni.

Duplice l’obiettivo del provvedimento: sostenere le famiglie in difficili condizioni economiche nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione dei figli e ridurre il rischio di abbandono scolastico.

“Aumentare le risorse per l’acquisto dei libri di testo, così da sostenere le famiglie in condizioni economiche più difficili, non è una semplice voce di bilancio, ma una scelta di civiltà- commenta l’assessora alla Scuola, Isabella Conti-. Investire nell’istruzione significa abbattere barriere economiche e culturali, offrendo a ogni studente e a ogni studentessa le stesse opportunità e gli stessi strumenti per formarsi, crescere, realizzarsi nelle proprie aspirazioni e talenti. Ancora una volta in Emilia-Romagna tutti coloro che possiedono i requisiti avranno i contributi: un impegno concreto della nostra Regione verso la giustizia sociale- chiude Conti- perché il diritto allo studio non deve essere un privilegio, ma un bene comune”.

Resta saldo il dato del 100% degli aventi diritto che potrà contare sul contributo, a seconda della fascia Isee di riferimento. Aumentano lievemente gli importi unitari dei contributi: 177 euro (erano 174 nell’anno precedente) per i 30.540 studenti che rientrano nella fascia Isee 1 fino a 10.632,94 euro; 113 euro (contro i 110 euro) per i 20.610 studenti che appartengono alla fascia Isee 2 fino a 15.748,78 euro.

Dal mese di gennaio le risorse saranno trasferite ai Comuni/Unioni di Comuni che erogheranno i benefici alle famiglie.

A Casa Corsini arriva “Made On Monday”

A Casa Corsini arriva “Made On Monday”Il Comune di Fiorano Modenese, in collaborazione con l’associazione Lumen, propone “Made On Monday”, un progetto pensato per dare nuovi spazi ai giovani del territorio e valorizzare Casa Corsini, polo dell’innovazione a Spezzano, come luogo di incontro, creatività e partecipazione.

L’iniziativa è rivolta ai ragazzi tra i 18 e i 35 anni e nasce con l’obiettivo di offrire uno spazio gratuito e accessibile dove poter lavorare a idee e progetti, confrontarsi, creare relazioni e costruire reti collaborative.

Il percorso prenderà ufficialmente il via lunedì 15 dicembre 2025 alle ore 20.30 con una serata di presentazione aperta a giovani, gruppi informali e associazioni del territorio. Sarà un momento pensato per chiarire le dinamiche progettuali e condividere gli obiettivi, ma anche per dare spazio alle proposte e ai suggerimenti dei partecipanti.

La serata si svolgerà in un clima informale e accogliente, con un aperitivo e continuerà con la jam session della rassegna “Fonoteca in Marmellata”.

“Mettiamo a disposizione uno spazio – chiariscono gli organizzatori – perché chi ha idee e progetti possa trovare un luogo dove lavorarci.  Ma sarà anche l’occasione per chi vuole incontrare altri giovani e collaborare alla nascita di qualcosa di nuovo”.

Dal 12 gennaio al 27 aprile 2026 inizierà la fase sperimentale del progetto: ogni lunedì la sala civica di Casa Corsini sarà aperta gratuitamente ai giovani che vorranno partecipare. Durante questi quattro mesi avranno la possibilità di conoscersi e collaborare in modo spontaneo, all’interno degli spazi di Casa Corsini, sede comunale delle Politiche Giovanili, in via Statale 83 a Spezzano.

Lunedì 15 dicembre, alle 21, prosegue anche “Fonoteca in Marmellata”, la rassegna che trasforma gli spazi musicali di Casa Corsini in un luogo di incontro e di creatività. Nelle sale prova e nella fonoteca Soneek Room, dedicata a Max Teneggi, musicisti e appassionati potranno portare i propri strumenti e unirsi in improvvisazioni collettive, dando vita a connessioni sonore.

E’ un progetto dell’associazione Lumen, in collaborazione con il servizio Politiche Giovanili del Comune di Fiorano Modenese.

Ideata da Bianca Giugni Leoni, Guido Fontana e Riccardo Serri, la rassegna si muove nello spirito autentico delle jam session: nessuna scaletta, solo il piacere di suonare insieme, di sperimentare e di ascoltarsi. A Casa Corsini la musica torna così a essere un linguaggio comune, capace di tenere insieme generazioni e stili, aprendo le porte a un dialogo spontaneo tra chi suona e chi semplicemente desidera lasciarsi attraversare dal ritmo.

Le serate sono tutte a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. I prossimi appuntamenti sono previsti per il 12 gennaio e il 9 febbraio, sempre alle 21.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 13 dicembre 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 13 dicembre 2025Cielo sereno o poco nuvoloso; foschie e nebbie in pianura in sollevamento durante la mattinata, con tendenza ad ampie schiarite nelle ore centrali. Nuova formazione di foschie e nebbie, nelle aree di pianura, dalla serata.

Temperature minime in lieve diminuzione, con valori intorno a 2/5 gradi; massime stazionarie o in lieve aumento comprese tra 8 e 12 gradi. Venti deboli di direzione variabile o quasi assenti. Mare quasi calmo o poco mosso.

(Arpae)

Italia Viva in merito alla proiezione di un documentario filorusso a Sassuolo

Italia Viva in merito alla proiezione di un documentario filorusso a Sassuolo“Nelle ultime ore abbiamo appreso dell’ennesima proiezione di un documentario prodotto da Russia Today che avverrà a Sassuolo sabato 13 dicembre.

Siamo ormai stufi, ma assolutamente non sorpresi, della continua e instancabile propaganda filorussa che imperversa nel nostro Paese e in particolare nel nostro territorio.

Negli ultimi 3 anni e mezzo noi di Italia Viva ci siamo battuti in prima persona contro queste squallide iniziative che hanno il solo obiettivo di imporre una narrazione piena di menzogne, disinformazione e falsità riguardo quella che è una vile guerra di aggressione contro il popolo ucraino.

Evidentemente per mettere un fermo a questa tipologia di eventi non bastano le innumerevoli vittime quotidiane in Ucraina causate dai continui attacchi da parte della Russia di Putin, che altro non è che un’autocrazia guidata da un dittatore. Un dittatore che non sta in alcun modo cercando di perseguire la pace. Una pace assolutamente necessaria, ma che deve essere giusta. Perché è questo quello a cui stiamo assistendo da mesi: le richieste della Russia per firmare un accordo di pace rappresentano la pretesa – priva di garanzie di sicurezza – di una resa totale dell’Ucraina, in barba al diritto internazionale e all’autodeterminazione dei popoli.

È quindi evidente che l’intenzione di Putin sia quella di continuare a perpetrare crimini di guerra e vessazioni contro un popolo che sta strenuamente resistendo e lottando per la propria libertà. Ed è per questo che noi europei abbiamo il dovere di sostenere e assistere Kiev in ogni modo possibile, perché sono i nostri valori di libertà, diritto e democrazia che vengono messi in discussione da ormai quasi 4 anni.

È quindi un atto spregevole quello delle varie associazioni filorusse che hanno organizzato la proiezione a Sassuolo del documentario “Biolab” prodotto da Russia Today (che, ricordiamolo, è un canale direttamente controllato dal governo russo).

Ribadiamo la nostra assoluta è determinata vicinanza al popolo ucraino condannando l’ennesimo tentativo di diffondere la vile propaganda russa e chiedendo che tale proiezione non abbia luogo”.

(CARMELO AMICO – Coordinatore di ITALIA VIVA-SASSUOLO)

 

Ceramiche Ricchetti, la soddisfazione del sindaco Zironi: “salvi oltre 150 posti di lavoro, erano la priorità”

Ceramiche Ricchetti, la soddisfazione del sindaco Zironi: “salvi oltre 150 posti di lavoro, erano la priorità”“Un’ottima notizia per il nostro territorio e soprattutto per le famiglie dei lavoratori che mantengono il proprio impiego e che potranno trascorrere un Natale più sereno con i loro cari. Di fronte alla complessità di certe sfide, l’obiettivo diventa più raggiungibile se c’è il sostegno di tutte le componenti di una comunità”.

Luigi Zironi, Sindaco di Maranello, commenta così l’operazione conclusa nei giorni scorsi – e ufficializzata ieri – dal Gruppo MoMa, che ha acquisito il Gruppo Ceramiche Ricchetti rilevando anche lo stabilimento produttivo situato a Maranello, dove sono impiegati oltre 150 dipendenti.

“La tutela dei posti di lavoro era un’assoluta priorità – aggiunge Zironi – e in quest’ottica l’Amministrazione comunale, nella cornice delle proprie competenze, ha dato supporto ai gruppi industriali coinvolti su alcuni aspetti tecnico-finanziari. Tutti i soggetti presenti al ‘tavolo’, dalle parti sociali alle imprese, hanno dato il loro contributo per il buon esito di questa operazione, con grande senso di responsabilità, capacità di confronto e spirito di collaborazione. Lungo il percorso, non privo di ostacoli, abbiamo condiviso l’impegno rivolto al futuro di decine di famiglie, ed ora ci accomuna una grande soddisfazione per questo lieto fine”.

A Fiorano la magia del Natale raddoppia e coinvolge anche il centro di Spezzano

A Fiorano la magia del Natale raddoppia e coinvolge anche il centro di SpezzanoDopo il successo del primo fine settimana natalizio, con piazza Ciro Menotti gremita di grandi e piccoli, a Fiorano Modenese la magia del Natale raddoppia: il 13 e 14 dicembre l’atmosfera natalizia avvolge anche Spezzano.

Piazza Falcone e Borsellino a Spezzano si animerà tutto il giorno con attività per bambini, coro gospel, Babbo Natale, mercatino degli hobbisti e bancarelle, degustazioni gastronomiche, truccabimbi nei sabati 13 e 20 di dicembre, organizzati dall’Associazione Fiera di San Rocco, in collaborazione con le associazioni del territorio, con il patrocinio del Comune di Fiorano Modenese.

Nella serata del 13 dicembre, alle 17 accensione del grande albero e alle 20 prende il via un torneo di pinnacolo, presso Casa Corsini; mentre sabato 20 dicembre è prevista la tombola. Per entrambe le attività l’iscrizione è obbligatoria.

In centro a Fiorano, nel secondo weekend di dicembre, continuano le animazioni per grandi e piccoli, la musica e gli, nella suggestiva cornice di piazza Ciro Menotti, vestita a festa, con l’albero di Natale, il giardino nordico, il bus di Babbo Natale a due piani con divertenti animazioni per i più piccoli, e la nuova installazione natalizia di Lunati, dal titolo “Il mondo è nelle tue mani”. Sabato 13 è in programma un pomeriggio di giochi e laboratori creativi per bambini, ragazzi e le loro famiglie (Natale Free Power, laboratorio RiusAmi e di pittura, giochi da tavolo, set fotografico natalizio, truccabimbi), con merenda e stand gastronomici, oltre a “La Sfoglia in piazza”. Presenti GET Babele e volontari delle parrocchie, Dimondi Clown, Lumen, Framestorming, Genitori per la Scuola di Fiorano, Caritas Fiorano e Spezzano, Auser, Arte e Cultura, Camper Club.

Sabato, dalle 18 alle 20, si balla con Christmas Bus Party, dj set con Lara Mammi e Bonzo. Per consentire lo svolgimento della manifestazione verrà modificata la viabilità in via Vittorio Veneto, da via Gramsci a via Marconi.

Domenica 14 dicembre, per tutto il giorno, sarà possibile fare acquisti al mercatino natalizio, curato dall’associazione culturale Talenti, oltre che negli stand delle associazioni di volontariato presenti in piazza. La mattinata sarà allietata dal concerto di Natale della banda Flos Frugi, alle ore 10.

Alle ore 11, al teatro Astoria, verrà presentato il libro “Fuori Sacco – Quando era bello essere giornalisti“. Un progetto editoriale collettivo che riunisce i contributi di Luigi Giuliani, responsabile della pagina di Sassuolo del Resto del Carlino dal 1981 al 2010, e dei ventuno giovani giornalisti della redazione locale che, in quel periodo, hanno raccontato il Distretto Ceramico. Sul palco il giornalista Leo Turrini. Il ricavato del libro sarà devoluto all’associazione “Amici per la vita”, per sostenere il progetto dell’hospice ‘Casa Giuly’ a Spezzano.

Il programma degli eventi in centro a Fiorano è curato dal Comitato Fiorano in Festa, in collaborazione con gli uffici comunali e le associazioni. Le iniziative sono gratuite, sostenute da Cesar Ceramiche; AAO Vivai e Azienda agricola Covili per l’albero di Natale e il giardino nordico; Smaltochimica per l’installazione di Lunati Manufacturing.

Gli appuntamenti natalizi a Fiorano Modenese continuano fino al 6 gennaio 2026. Il programma completo è disponibile sul sito web del Comune: www.fiorano.it.

 

Oltre 20mila persone per il primo fine settimana di “Natale a Formigine”

Oltre 20mila persone per il primo fine settimana di “Natale a Formigine”Un successo oltre ogni aspettativa per il primo weekend di “Natale a Formigine”: oltre 20.000 persone hanno animato il centro storico e il Castello nei giorni di apertura della manifestazione, arrivando non solo dalla provincia di Modena, ma anche da altre regioni italiane.

Le sale del Castello hanno registrato moltissimi ingressi, con visitatori affascinati dall’atmosfera unica dei mercatini ospitati all’interno della storica struttura. Famiglie, giovani e curiosi hanno popolato anche le vie del centro per tutto il fine settimana, trasformate in un vero e proprio villaggio natalizio.

Commenta l’Assessore agli Eventi e al Turismo Corrado Bizzini: “Siamo estremamente soddisfatti di questo primo fine settimana di dicembre che ha portato in città oltre 20mila visitatori, frutto di un lavoro congiunto che va avanti da mesi. Volevamo regalare a tutti un Natale magico e l’entusiasmo dei presenti ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta. E a chi ha amici da fuori Regione dico: fino alla fine dell’anno è possibile approfittare della promozione della Camera di Commercio di Modena, che rimborsa il costo di un pernottamento per una notte a tutti coloro che avranno soggiornato due notti tra venerdì, sabato e domenica in Provincia. Formigine vi aspetta per vivere la magia del Natale per tutto il mese”.

L’appuntamento ora è per il secondo fine settimana, sabato 13 e domenica 14 dicembre, quando “Natale a Formigine” torna con un programma ricchissimo: spettacoli itineranti, animazioni per grandi e piccoli, concerti e performance artistiche, oltre alla presenza di oltre 130 mercatini di artigianato, creatività e prodotti tipici. Nel dettaglio, sabato 13 dicembre sarà dedicato ai più piccoli con laboratori creativi, giochi in legno e lo spettacolo itinerante delle Dream Birds, trampolieri in abiti scenografici che porteranno una performance emozionante e musicale.  Domenica 14 dicembre spazio alla musica live, agli artisti di strada e ai giocolieri che animeranno il pomeriggio con allegria e sorprese per tutte le età. Non mancheranno inoltre le associazioni del territorio in piazza con le diverse tipicità territoriali da degustare.

L’invito è aperto a tutti: Formigine vi aspetta per vivere la magia del Natale in uno dei borghi più suggestivi della provincia modenese.

Piattaforme digitali, mutualismo e sfide ambientali delle coop di consumo. Ecco i vincitori della terza edizione del Premio Calanchi – Turrini

Piattaforme digitali, mutualismo e sfide ambientali delle coop di consumo. Ecco i vincitori della terza edizione del Premio Calanchi – TurriniLa cooperazione è anche una chiave di lettura indispensabile per affrontare le transizioni del presente. È questo il messaggio che emerge dalla terza edizione del Premio Luciano Calanchi e Adriano Turrini, aperto a neolaureati e dottorandi di tutte le Università italiane e promosso da Legacoop Bologna, Fondazione Barberini, Fondazione Unipolis e con il patrocinio di Comune e Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Università di Bologna.

I riconoscimenti, per complessivi 23.000 euro, sono stati assegnati a tre lavori che hanno saputo indagare in profondità alcune delle sfide cruciali del nostro tempo: dalla sostenibilità ambientale all’economia delle piattaforme digitali fino alla natura giuridica e sociale del lavoro cooperativo.

La cerimonia di premiazione è avvenuta ieri sera, al teatro Testoni, in occasione della messa in scena de L’Indispensabile, la nuova produzione de La Baracca – Testoni Ragazzi realizzata con Legacoop Bologna in occasione del suo 80° anniversario.

I vincitori

La commissione scientifica ha premiato: Francesca Gabbriellini (Unibo) per il lavoro “Emilia verde. La cooperazione di consumo e le sfide della questione ambientale: il caso Coop Emilia Veneto (1983-1996)”; Laura Eccher (Gran Sasso Science Institute) per lo studio “Intercooperation versus Scaling: Rethinking Mushrooming in the Cooperative Movement through Digital Platforms” e Tommaso Malpensa (Unibo), per la sua tesi di laurea magistrale su “Il concetto di mutualismo e il trattamento economico del socio lavoratore di cooperativa”. I tre vincitori hanno avuto, rispettivamente, riconoscimenti per 5.000, 15.000 (cifra che comprende anche il sostegno per un periodo di studi all’estero) e 3.000 euro.

Luciano Calanchi e Adriano Turrini sono stati due cooperatori che hanno sempre guardato avanti, convinti che la cooperazione dovesse costantemente rinnovarsi per restare fedele alla propria missione sociale – dichiara Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna – I lavori selezionati e premiati colgono perfettamente questo spirito: non sono semplici esercizi accademici, ma indagano nodi irrisolti della contemporaneità, come la sostenibilità ambientale reale e la dignità del lavoro nell’era degli algoritmi. Premiare questi giovani studiosi significa onorare la memoria di Luciano e Adriano nel modo più autentico: fornendo al movimento cooperativo nuovi strumenti di pensiero per costruire un futuro di benessere condiviso”.

Le motivazioni

La ricerca di Paola Gabbriellini è stata premiata per il grande interesse che riveste per il movimento cooperativo, proponendo un incontro disciplinare tra storia d’impresa e storia ambientale. La ricerca analizza le politiche ambientali della cooperazione, concentrandosi sulle campagne di educazione al consumo e sulla mobilitazione contro l’inquinamento, dimostrando come l’impegno “verde” fosse già centrale decenni fa.

La tesi di Tommaso Malpensa è stata premiata perché attraverso una rigorosa ricostruzione teorica e lo studio di casi concreti, dimostra come la cooperazione non abbia perso la capacità di rappresentare una valida alternativa all’impresa capitalistica, garantendo condizioni di lavoro eque. Il lavoro è stato apprezzato per la verifica dell’attualità del “vantaggio mutualistico” impiegando categorie giuridiche e sociologiche.

Il premio per il progetto di ricerca comparato è stato assegnato a Laura Eccher perché si tratta di un progetto che approfondisce il tema delle piattaforme cooperative (platform cooperativism), analizzando come queste possano crescere attraverso l’intercooperazione. La commissione ha valutato positivamente la metodologia rigorosa e la ricerca sul campo prevista nelle città di Amburgo e Aarhus.

Le biografie

Luciano Calanchi, nato nel 1928, bracciante agricolo, diventato funzionario del Partito Comunista Italiano e cooperatore. La sua azione è stata fondamentale per il progresso della cooperazione di consumo.

Adriano Turrini, nato nel 1956, ha lavorato nella cooperazione per oltre 40 anni, assumendo ruoli dirigenziali, tra cui la presidenza di Legacoop Bologna, di Coop Adriatica e di Coop Alleanza 3.0.

Luciano Calanchi e Adriano Turrini sono scomparsi, rispettivamente, il 16 e il 23 settembre del 2021.

Bilancio Ue, a Bruxelles l’assessore Mammi per il Comitato europeo delle Regioni

Bilancio Ue, a Bruxelles l’assessore Mammi per il Comitato europeo delle Regioni“L’Europa deve ascoltare gli agricoltori. Tra pochi giorni saranno qui a Bruxelles in migliaia per protestare contro la proposta di bilancio Ue a lungo termine, in particolar modo sui fondi agricoli.

Come Regione condividiamo le ragioni della protesta perché la proposta prevede un taglio pesantissimo di risorse all’agricoltura che supera il 20%: si parla di decine di miliardi di euro a livello europeo, solo l’Italia perderebbe 8 miliardi. C’è poi un’evidente marginalizzazione delle Regioni mentre la nostra Costituzione e il nostro Paese assegnano proprio alle Regioni la delega e la competenza dell’agricoltura. Inoltre, ribadiamo che la proposta di fondo unico che accorpa coesione e Pac, riducendo le risorse in gestione concorrente e demandando la gestione agli Stati membri, rappresenta un errore strategico. Indebolirebbe il ruolo delle Regioni, dei Comuni, delle aree rurali e urbane, mettendo a rischio decenni di politiche che hanno sostenuto crescita, sviluppo e coesione territoriale. La cosiddetta semplificazione non può tradursi in un accentramento che limita la capacità dei territori di programmare investimenti efficaci e mirati”.

È quanto afferma l’assessore regionale all’Agricoltura e ai Rapporti con l’Unione europea, Alessio Mammi, impegnato in questi giorni a Bruxelles in una serie di appuntamenti istituzionali dedicati al nuovo Quadro finanziario pluriennale, il documento che definisce per sette anni le principali voci di spesa e le priorità del bilancio dell’Ue.

L’assessore ha partecipato come relatore alla riunione del gruppo di coordinamento del Comitato delle Regioni dedicata alla definizione della prossima cornice finanziaria europea. Il gruppo, presieduto dalla presidente del Comitato europeo delle Regioni, Kata Tüttő, riunisce tutti i membri del Comitato che nei prossimi mesi saranno impegnati a redigere pareri sulle varie proposte legislative connesse con il Bilancio Ue 2028-2034.

A seguire ha preso parte al confronto con le delegazioni politiche e alla Sessione plenaria del Comitato, riunito per discutere il quadro finanziario pluriennale insieme alle relatrici e ai relatori del rapporto del Parlamento europeo e per approvare una serie di pareri sulle politiche tematiche della Commissione.

Nel corso dei lavori, Mammi ha ribadito la necessità di mantenere forte la dimensione territoriale delle politiche europee, sottolineando come la centralizzazione e la rinazionalizzazione proposta con il fondo unico rischi di ridurre l’efficacia degli investimenti e la capacità delle Regioni di programmare interventi mirati.

“Il nuovo Quadro finanziario pluriennale deve essere all’altezza delle sfide che l’Europa ha davanti- afferma Mammi-: servono risorse adeguate e strumenti capaci di accompagnare davvero la transizione ecologica e quella digitale senza spostarne i costi sulle comunità locali. Per questo non possiamo accettare tagli del 20% alla coesione e all’agricoltura, che ridurrebbero la capacità delle Regioni di sostenere imprese, filiere e territori rurali. Una riduzione di questa portata dimezzerebbe di fatto il peso dell’agricoltura nel bilancio dell’Unione, che passerebbe dal 31% al 15%, e per l’Italia significherebbe scendere dagli attuali 40 miliardi a circa 31: una perdita di 8 miliardi. Non sarebbe una semplice revisione tecnica, ma un cambiamento strutturale che ridurrebbe drasticamente il ruolo dell’agricoltura nelle politiche europee”.

L’assessore Mammi anche in occasione dell’incontro, sempre a Bruxelles, con la Rappresentanza permanente d’Italia, ha evidenziato la necessità di dedicare più risorse per le imprese agricole mantenendo una Politica agricola veramente comune e autonoma sul piano dei fondi e della gestione.

“La Politica agricola comune- sottolinea l’assessore- non può essere considerata una voce accessoria del bilancio europeo, perché garantisce il reddito degli agricoltori, la sicurezza alimentare e la gestione sostenibile delle aree rurali. Senza strumenti dedicati e risorse stabili, il rischio è quello di indebolire un comparto strategico per l’Europa e per il nostro Paese, che ha bisogno di investimenti certi per rendere più sostenibili pratiche e produzioni, innovare le imprese e dare prospettive alle nuove generazioni. Allo stesso tempo- aggiunge Mammi-, occorre assicurare anche certezza normativa, regole commerciali eque e tutela delle produzioni di qualità, perché competitività e sostenibilità non si costruiscono comprimendo il reddito del nostro tessuto produttivo o esponendo le nostre imprese a concorrenza sleale. La sostenibilità delle nostre pratiche agricole e il valore territoriale delle produzioni locali sono riconosciuti nel mondo e vanno tutelati”.

“Un bilancio europeo moderno- conclude- deve rafforzare lo sviluppo territoriale, sostenere il comparto agricolo e agroalimentare e tutelare le comunità rurali, perché la coesione non è un concetto astratto ma la condizione per una crescita equilibrata e sostenibile in tutta l’Unione europea”.

Via libera dalla Giunta ai 3 milioni di euro del Fondo regionale caregiver: un sostegno concreto per una rete sempre più strutturata

Via libera dalla Giunta ai 3 milioni di euro del Fondo regionale caregiver: un sostegno concreto per una rete sempre più strutturata
Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Paolo Righi

Promuovere una rete sempre più strutturata e capillare di ascolto e intervento, informatizzare i processi per facilitare la raccolta dati, sperimentare il servizio di sollievo al domicilio, sviluppare progetti di tutela della salute e di promozione del benessere psico-fisico del caregiver.

Sono le quattro priorità del primo riparto del Fondo regionale caregiver: si tratta di 3 milioni di euro per il 2025, che la Regione Emilia-Romagna destina per consolidare e rafforzare le politiche a favore di una figura, quella del caregiver appunto, preziosa e insostituibile per il welfare regionale.

Dalla Giunta regionale arriva il via libera al riparto delle risorse, dopo che nei mesi scorsi sono state condivise le proposte di indirizzo per l’utilizzo del Fondo con le principali associazioni regionali delle persone con disabilità aderenti alla Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish) E-R e alla Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità (Fand) E-R, associazioni di rappresentanza dei caregiver e delle persone con demenza, rappresentanti di Anci-ER e delle organizzazioni sindacali, tecnici dei Comuni/Unioni e delle Asl.

I 3 milioni di euro, stanziati direttamente dalla Regione attraverso il Fondo istituito lo scorso anno, si aggiungono agli oltre 2,3 milioni di risorse nazionali destinate ai caregiver familiari individuate nell’ambito del Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità assegnate nei mesi scorsi all’Emilia-Romagna, che può dunque contare su una “dote” complessiva di più di 5 milioni.

“L’Emilia-Romagna- sottolinea l’assessora al Welfare, Isabella Conti- riconosce il ruolo insostituibile dei caregiver, valorizzandone impegno, dedizione e sacrificio quotidiani. É stata la prima Regione in Italia a riconoscerne la figura con una propria legge, già nel 2014, e nel 2024 ha istituito un Fondo dedicato, che per la prima volta quest’anno viene alimentato con una dotazione iniziale di 3 milioni di euro annui e una prospettiva triennale”.

“I caregiver- aggiunge Conti- contribuiscono in maniera significativa al welfare di comunità. Queste risorse, che si aggiungono a quelle nazionali, garantiscono continuità con le politiche messe in campo negli anni e aprono nuove prospettive, come la card per caregiver per offrire l’accesso a servizi dedicati. Per la prima volta in assoluto la Regione stanzia risorse proprie dedicate a queste persone, e lo fa guardando a un preciso obiettivo: è necessario individuare precocemente le situazioni di rischio e offrire risposte tempestive, con particolare attenzione alle condizioni in cui si sommano più fragilità”.

Le linee di indirizzo per il servizio di sollievo al domicilio

Nella programmazione 2025 del Fondo regionale caregiver la Regione individua anche le linee di indirizzo per il servizio di sollievo al domicilio per caregiver familiari.

In particolare, il servizio prevede che vengano garantite opportunità di sollievo programmato per rispondere con efficacia ai bisogni della persona assistita e della sua famiglia. L’organizzazione è improntata alla massima flessibilità rispetto a orari, giorni e tipologia degli interventi, con adattamento alle esigenze familiari nel quadro delle risorse disponibili.

Sono i servizi territoriali, tramite un accordo, a definire finalità, durata e contenuti dell’intervento, coinvolgendo la persona assistita e i familiari. Prima dell’attivazione è di norma effettuata una visita preliminare al domicilio, seguita da un colloquio di reciproca conoscenza con la condivisione dei riferimenti dell’operatore.

Il servizio è progettato e attuato in integrazione con i servizi territoriali e, quando necessario, con le cure domiciliari e gli altri professionisti della rete sanitaria e sociale e sono definite modalità condivise per il passaggio di informazioni relative alle condizioni dell’utente e ai bisogni del caregiver e per i passaggi di consegne, garantendo coerenza e continuità del percorso assistenziale sia al momento dell’attivazione che al termine dell’intervento.

Nel progetto personalizzato possono essere integrate attività di professionisti sanitari (ad esempio medici specialisti, fisioterapisti, infermieri delle cure territoriali, terapisti occupazionali, psicologi, ecc.), concordate con il medico curante e con l’Azienda Usl.

Il servizio impiega operatori adeguati alle diverse necessità dell’utente (operatori sociosanitari, educatori, assistenti familiari e, ove richiesto, figure specialistiche), garantendo qualifiche e competenze coerenti con le prestazioni da erogare. Agli operatori è assicurata una formazione specifica.

La ripartizione delle risorse per Ambiti distrettuali

Le risorse del Fondo regionale caregiver sono così ripartite. All’Ausl Romagna sono assegnati 763.893 euro (così suddivisi per ambito distrettuale: Rimini 151.124, Ravenna 137.266, Forlì 128.672, Cesena-Valle del Savio 80.250, Riccione 75.687, Lugo 71.992, Faenza 60.590, Rubicone 58.312); all’Azienda sanitaria di Bologna 605.391 euro (Città di Bologna 270.404, Pianura Est 106.433, Reno Lavino Samoggia 77.963, Savena Idice 56.209, Pianura Ovest 54.536, Appennino Bolognese 39.846); Ausl Modena 462.001 euro (Modena 124.632, Sassuolo 76.334, Carpi 71.314, Vignola 59.517, Mirandola 55.480, Castelfranco Emilia 46.550, Pavullo 28.174); Ausl Reggio Emilia 335.396 euro (Reggio Emilia 141.996, Scandiano 49.767, Guastalla 44.960, Val d’Enza 39.833, Correggio 34.977, Castelnovo ne’ Monti 23.863); Ausl Parma 299.312 euro (Parma 147.345, Fidenza 68.685, Sud-Est 50.611, Taro Ceno 32.671); Ausl Ferrara 249.285 euro (Centro Nord 127.135, Sud Est 71.059, Ovest 51.091); Ausl Piacenza 195.005 euro (Levante 72.781, Città Piacenza 70.408, Ponente 51.816) e Ausl Imola che riceve risorse per 89.717 euro.

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