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sabato, 16 Agosto 2025
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Parità di genere, Emil Banca promossa

Parità di genere, Emil Banca promossaUna formazione del personale adeguata e completa, un basso rischio di molestie sul lavoro e un sistema “strutturato in modo adeguato e in via di crescita” in grado di garantire una gestione corretta delle politiche di parità di genere nel proprio contesto lavorativo.

Questo in sintesi il giudizio con cui Rina, ente attivo in oltre 70 Paesi, per il terzo anno consecutivo ha confermato ad Emil Banca la certificazione della conformità alla normativa UNI/PdR 125:2022, la prassi che definisce i temi da trattare per supportare l’empowerment femminile all’interno dei percorsi di crescita aziendale, evitando stereotipi e discriminazioni per una cultura aziendale sempre più inclusiva.

E proprio per “combattere i tabù e creare un ambiente di lavoro più equo e attento ai bisogni di tutti e tutte”, dalle scorse settimane nelle toilette delle sedi della BCC sono disponibili dei sacchetti contenenti una fornitura di assorbenti a disposizione delle colleghe che ne abbiano necessità.

Non assorbenti comuni ma, in un’ottica di Sostenibilità, assorbenti ipoallergenici realizzati in 100% cotone organico dalla società This Unique, all’interno di sacchetti prodotti con stoffe riciclate dalla cooperativa sociale Siamo Qua che promuove il reinserimento lavorativo delle detenute della Casa Circondariale Dozza di Bologna.  

“Lo facciamo perché il ciclo mestruale non deve essere fonte di imbarazzo o disagio, soprattutto nei luoghi di lavoro, perché il rispetto parte dalle piccole cose e perché ogni gesto può generare un cambiamento”, è scritto nella news interna.

Questo progetto sul Confort femminile segue importanti azioni messe in campo dalla Bcc per il benessere del personale, da un piano welfare aziendale strutturato e flessibile, all’attivazione di 10 giorni di smart working al mese, fino alle 30 ore di permessi aggiuntivi per genitori con figli di età inferiore ai 15 anni, caregiver o per accompagnare familiari alle visite mediche.

Emil Banca, Bcc attiva in tutta Emilia con circa 100 filiali e oltre 730 collaboratori, ha ricevuto la prima certificazione sulla parità di genere nel 2022. Da allora, ad ogni “riesame” annuale da parte dell’ente certificatore, ha sempre migliorato le proprie prassi, recependo e mettendo in pratica le raccomandazioni che di anno in anno le venivano segnalate.

“Abbiamo iniziato a lavorare sulla Parità di genere nel 2022 inserendo questo e altri temi legati all’Agenda Onu 2030 nel nostro Piano di Sostenibilità per poi integrarlo nel Piano Strategico della Banca. Questo significa che oggi – spiega il direttore generale, Matteo Passini – colmare il gender gap per noi è un obiettivo strategico, misurato e verificato semestre dopo semestre. Da un punto di vista materiale, in questi tre anni – ha aggiunto il direttore – abbiamo nominato due nuove dirigenti (su 7 totali), le donne nei ruoli di responsabilità stanno crescendo e stiamo definendo percorsi di sviluppo equi ed inclusivi”.

Controlli dei NAS presso i rifugi escursionistici dei parchi regionali dell’Emilia e della Romagna

Controlli dei NAS presso i rifugi escursionistici dei parchi regionali dell’Emilia e della RomagnaNel corso dell’ultimo mese, i militari del NAS di Bologna hanno eseguito una serie di controlli presso presso i rifugi escursionistici, punti di ristoro e locande di montagna, dislocati nei territori montani dell’Appennino, molto frequentati dai turisti durante l’estate in cerca di refrigerio. Eseguiti complessivamente sedici controlli, che permettevano di promuovere a pieno solo quattro delle realtà ricettive e di ristorazione ispezionate. Presso altri rifugi, invece, venivano ravvisate irregolarità, in alcuni casi anche molto gravi.

Per quanto riguarda le condizioni igienico-sanitarie, da segnalare le frequenti situazioni dove i militari si sono trovati davanti ad animali quali gatti e cani di grossa stazza liberi di muoversi nei magazzini alimentari e anche, in alcuni casi, tra i piani di lavoro con le pietanze in preparazione. In altri casi le cucine risultavano totalmente annerite dal fumo dei fuochi e gli intonaci delle pareti e dei soffitti distaccati, anche caduti sui piani di lavorazione e sui fornelli sottostanti. Diversi dei magazzini degli esercizi ispezionati poi erano letteralmente invasi da ragnatele e muffe che rendevano gli stessi ambienti assolutamente insalubri per gli alimenti freschi che vi erano conservati, spesso anche in assenza di adeguata copertura e protezione. Nelle pertinenze di una locanda di montagna si accertava la presenza di un magazzino di alimenti e bevande nonché di un laboratorio per la preparazione di pasta all’uovo, ricavati abusivamente in un garage versante in pessime condizioni igieniche, con decine di deiezioni di roditori sulla pavimentazione, mentre in un altro il magazzino di bevande e alimenti (anche deperibili come le uova) era stato fatto all’interno di una legnaia semi-aperta. Un congelatore a pozzetto che conteneva carni di cervo e funghi, veniva trovato all’interno del bagno privato.
Constatate anche situazioni di affettatrici lasciate sporche di residui rancidi di salumi, non sanificate da tempo, e impastatrici mai deterse a seguito dei continui impieghi per produrre impasti da destinare alla preparazione di pasta fresca e panificati. In alcune circostanze venivano trovati alimenti scaduti anche da svariati anni.

In tre di rifugi si utilizzava la non corretta prassi di preparare confetture e verdure sottolio in vasetti, senza l’adozione di adeguate procedure di pastorizzazione, necessaria, questa, al fine di evitare rischi legati allo sviluppo di botulino.
Riscontrata la frequente consuetudine di congelare irregolarmente (senza avvalersi di opportuno abbattitore di temperatura) e conservare carni ed altri alimenti per anni prima di somministrarli ai clienti; molte delle carni rinvenute, soprattutto di cacciagione, risultavano inoltre irrintracciabili e non attribuibili a canali di fornitura ufficiali.

Sotto l’aspetto della tracciabilità degli alimenti si rinvenivano presso un rifugio oltre 5 kg di tartufo nero estivo privo di qualsivoglia indicazione su quale fosse stato il canale di approvvigionamento e in un’altra struttura 6 kg di funghi porcini essiccati dagli stessi gestori, che non potevano esibire alcun documento attestante l’avvenuta verifica sulla
commestibilità/salubrità eseguita a cura dell’ispettorato micologico dell’AUSL competente per territorio.
Venivano complessivamente sequestrati oltre 700 kg di carni (daino, cervo, cinghiale, bovino), trote salmonate, salumi, latticini, bevande ed altri alimenti scaduti anche da oltre 20 anni, in attesa di essere somministrati o utilizzati nella preparazione dei piatti da servire ai commensali ed agli escursionisti, per un valore complessivo di circa 35.000 €.

Delle diverse criticità veniva tempestivamente data segnalazione alle competenti AUSL per l’emissione dei previsti provvedimenti prescrittivi e interdittivi di competenza.
Veniva sospeso l’esercizio di quattro distinte attività di ristoro per un valore di circa 2.600.000 €.
Venivano inoltre elevate sanzioni per un totale di 27.000 €.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 26 luglio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 26 luglio 2025Rovesci anche temporaleschi nelle prime ore dell’alba sulle province centro/orientali, con tendenza a rapido esaurimento e ad ampie schiarite. Annuvolamenti localmente intensi nel corso del pomeriggio con temporali che potranno assumere anche forte intensità soprattutto sui settori romagnoli. In prevalenza sereno dalla sera.

Temperature senza variazioni significative, minime tra 18 e 22 gradi, massime attorno a 27 gradi. Venti deboli dai quadranti occidentali. Mare poco mosso.

(Arpae)

Primo grande fine settimane di partenze

Primo grande fine settimane di partenzeScatta il piano esodo estivo: in vista del grande aumento dei flussi veicolari Anas (Società del Gruppo FS) ha potenziato l’impegno del personale su tutto il territorio nazionale e ha ridimensionato la presenza dei cantieri. Da oggi e fino all’8 settembre saranno chiusi o sospesi 1348 cantieri, circa l’81% di quelli attivi (1672). Per agevolare i flussi di traffico già dal 1° luglio sono stati chiusi 98 cantieri inamovibili pari a circa 680 km di strada.

In base alle stime dell’Osservatorio Mobilità Stradale di Anas da oggi e fino al 31 agosto sulle strade e autostrade di competenza ci saranno oltre 273 milioni di spostamenti di autoveicoli. Per questo weekend si attendono 13 milioni e 247mila spostamenti di autoveicoli.

“Siamo impegnati a garantire una circolazione fluida e scorrevole a tutti gli utenti nonostante i grandi flussi di traffico – ha spiegato l’Amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme – come previsto dal nostro piano esodo sono operativi 2.500 addetti con il presidio delle squadre Anas h24 per monitorare la rete stradale e intervenire subito in caso di emergenza. Con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Forze dell’Ordine da sempre siamo in prima linea per tutelare la sicurezza stradale dei cittadini lungo la rete. Con il nostro lavoro – sottolinea l’Ad Gemme – vogliamo assicurare a chi si mette in viaggio vacanze serene. Con la raccomandazione per tutti e senza eccezioni di avere sempre comportamenti corretti alla guida come ricordiamo nella nostra campagna di comunicazione con il nostro spot: ‘Quando sei alla guida tutto può aspettare’”.

Lungo la rete Anas per l’ultimo fine settimana di luglio è atteso traffico in costante aumento. Viabilità Italia prevede bollino rosso oggi pomeriggio 25 luglio, domani mattina sabato 26 luglio e domenica pomeriggio 27 luglio: oggi pomeriggio e sabato mattina per gli spostamenti in crescita dai grandi centri urbani per le prime partenze e per week end brevi verso le località di villeggiatura e di mare; domenica pomeriggio per i rientri verso le grandi città.

Le giornate più critiche dell’estate per il traffico sono le mattinate di sabato 2 e 9 agosto, contrassegnate dal bollino nero.

Ricordiamo che il calendario dei bollini per l’estate è disponibile sul sito di Anas (https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo) e su quello di Viabilità Italia (https://www.poliziadistato.it/articolo/28345).

Gli itinerari interessati sono in direzione sud le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani.  Previsto un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.  

Il divieto di transito dei veicoli pesanti è in vigore domani, venerdì 25 luglio dalle ore 16 alle 22, sabato 26 luglio dalle 8 alle 16 e domenica 27 luglio dalle 7.00 alle 22.00. 

L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata  che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).

Al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS 51 di Alemagna in Veneto.

Per la situazione dei cantieri inamovibili Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo estivo del sito stradeanas.it (link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo).

 

La presenza su strada di Anas è di circa 2.500 risorse in turnazione, costituite da personale tecnico e di esercizio oltre al personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale, per assicurare il monitoraggio del traffico in tempo reale h 24.

 

Consigli per un viaggio sicuro

Per chi si mette in viaggio è importante, più che mai nei giorni di esodo, seguire una serie di accortezze:

  • Dotarsi di generi di prima necessità e di una scorta d’acqua per evitare disidratazione durante il viaggio, soprattutto nei giorni in cui è previsto grande caldo
  • Controllare il veicolo, in particolare pressione degli pneumatici, efficienza delle luci, livelli di olio e acqua
  • Consultare il meteo e il calendario dei giorni critici, quando i tempi di percorrenza potranno essere maggiori della norma, valutando eventuali percorsi alternativi
  • Non assumere sostanze alcoliche o droghe prima o durante la guida
  • Tutti i passeggeri e il guidatore, senza eccezioni, devono indossare la cintura e assicurare i bambini nei seggiolini o negli adattatori (fino a 1,50 metri di altezza)
  • Rispettare i limiti di velocità e tenersi sempre sulla corsia libera a destra mantenendo la distanza di sicurezza
  • In caso di stanchezza o sensazione di sonno fermarsi subito, in sicurezza nelle aree di servizio, per riposarsi e recuperare le energie
  • Non distrarsi mai alla guida – Sono tre i tipi di distrazione da evitare quando si conduce un veicolo: distrazione visiva, non guardare la strada; distrazione cognitiva, non porre attenzione alla guida; distrazione manuale, avere le mani impegnate sul volante.

 

Un viaggio informato

Per un viaggio informato le notizie su esodo estivo e viabilità sono disponibili ai link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo e  www.stradeanas.it/infotraffico e attraverso i canali social corporate (Facebook.com/stradeanas e gli account X @stradeanas, @VAIstradeanas e @clientiAnas) seguendo l’hashtag #esodoestivo2025.

Le informazioni sul traffico sono inoltre disponibili sui seguenti canali:

– VAI (Viabilità Anas Integrata) all’indirizzo www.stradeanas.it/info-viabilità/vai;

– APP “VAI” di Anas, scaricabile gratuitamente in “App store” e in “Play store”;

 CCISS Viaggiare Informati del Ministero delle Infrastrutture al quale Anas partecipa attivamente con risorse dedicate e dati sul traffico;

 Numero verde Pronto Anas 800.841.148 del Servizio Clienti Anas per parlare con un operatore h24 e avere informazioni sulla viabilità in tempo reale. Inoltre, digitando il tasto 5 si può avere una panoramica sullo stato del traffico sulla rete con la posizione dei cantieri, con il tasto 0 è disponibile la situazione previsionale del fine settimana.

– Live Chat del Servizio Clienti all’indirizzo www.stradeanas.it per parlare con un operatore dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00 e avere anche informazioni sulla viabilità in tempo reale e sui cantieri inamovibili.

Bollettini di viabilità sono trasmessi su Tgcom24 e sulle radio partner di Anas: Rai Isoradio, Radio Italia (nazionale).

Anas ricorda le campagne di prevenzione per la sicurezza stradale “Quando guidi, Guida e Basta”, per il rischio incendi “La strada non è un posacenere”.

Meteo fine Luglio: cambiamento radicale proprio durante l’esodo estivo

Meteo fine Luglio: cambiamento radicale proprio durante l’esodo estivoProprio mentre milioni di italiani si preparano a partire per le vacanze, il tempo atmosferico sull’Italia subirà una decisa svolta, generando un contrasto netto con il caldo africano che ha dominato finora. Un’ondata di aria fresca si avvicina al Nord Italia, aprendo la strada a una perturbazione più strutturata che, spinta da una bassa pressione in discesa dal Nord Europa, si estenderà progressivamente su gran parte del Paese.

A confermare il quadro è Ivan Gaddari, meteorologo senior, che parla di sette giorni di refrigerio. Una sorta di pausa che, pur non segnando la fine dell’estate, offre una tregua dal caldo estremo. Secondo Gaddari, però, agosto potrebbe riservare nuove e ondate di calore, lasciando intuire che la stagione estiva sia ben lontana dal concludersi.

Dal team del Meteo Giornale, anche il fisico Davide Santini lancia un messaggio rassicurante: “Le temperature caleranno. E se dovesse arrivare la pioggia dove vi troverete, pazienza, passerà in fretta. Siamo pur sempre in estate”. Un punto di vista che rincuora soprattutto chi ha in programma giornate di relax, sia in casa che in villeggiatura.

Mauro Meloni, meteorologo senior e noto per i suoi aggiornamenti meteorologici, evidenzia come il grande caldo, alimentato dalla presenza dell’alta pressione africana, stia per essere interrotto. Venerdì sarà l’ultima giornata critica, con picchi termici superiori a 40°C in aree come il Centro-Sud della Sardegna, la Sicilia, l’entroterra della Calabria e tratti costieri, ma anche su Basilicata, Molise, l’interno della Campania, la Puglia e l’Abruzzo.

Le condizioni atmosferiche cambieranno però radicalmente già nel fine settimana. Andrea Meloni, coordinatore e fondatore di meteogiornale.it e tempoitalia.it, due portali di riferimento con 10 milioni di visite mensili e con un’esperienza di oltre 25 anni, mette in guardia dal possibile arrivo di temporali anche molto intensi sul Nord Italia, a partire da oggi, venerdì. A preoccupare è soprattutto una perturbazione anomala per il periodo estivo, che si accompagnerà a un centro di bassa pressione, solitamente più frequente in autunno in transito nei prossimi giorni, su cui però sono necessari aggiornamenti con l’ausilio dei Centri di Calcolo, in particolare ECMWF.

L’analisi di Meloni sottolinea come la classica alta pressione delle Azzorre sia stata ormai soppiantata da quella africana, responsabile di estati sempre più calde e difficili da sopportare. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: ormai da settimane temperature notturne costantemente sopra i 20°C in molte città italiane, un parametro che in meteorologia è definito come notte tropicale. Un fenomeno che sta diventando la norma, confermando il processo di tropicalizzazione del clima italiano, supportato da numerosi studi recenti.

Questo mutamento climatico si manifesta ormai su scala globale. Mentre in Italia si attende il ritorno di piogge e temporali, in Scandinavia si registrano da giorni valori tra 30 e 35°C, e negli Stati Uniti nord-orientali – in città come New York, Washington e Boston – per oggi, venerdì (ora locale) c’è allerta per l’arrivo di record storici di caldo. Anche il Giappone sta vivendo una fase prolungata di temperature roventi, per altro, con tassi di umidità deleteri per la salute. Da segnalare anche la temperatura percepita di 60°C di qualche giorno fa avuta a Dubai.

Insomma, quello in arrivo, sottolinea ancora Meloni, è un peggioramento del tempo che ci offrirà una salutare una boccata d’ossigeno che ci proteggerà da una possibile escalation termica che avremmo potuto avere in quello che è notoriamente il periodo più caldo dell’anno. Per almeno una settimana, infatti, saremo al riparo da temperature estreme. Pertanto, è un invito ad accogliere come buona notizia il cambiamento meteo anche da coloro che andranno in vacanza in Italia. – (METEOGIORNALE.IT)

Ruggeri (Lega) “Nuovo regolamento case popolari: nuova giunta, vecchie ingiustizie, tagliati i diritti dei sassolesi storici”

Ruggeri (Lega) “Nuovo regolamento case popolari: nuova giunta, vecchie ingiustizie, tagliati i diritti dei sassolesi storici”
Sharon Ruggeri

“Una decisione miope, ideologica e profondamente ingiusta”, Così Sharon Ruggeri, segretario della Lega Sassuolo ed ex Assessore alle Politiche Sociali, commenta duramente la recente modifica approvata dalla Giunta Comunale (Delibera n. 144 del 17 luglio 2025) che riduce da 15 a 5 i punti attribuiti per la residenzialità storica nelle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi ERP.

“La mia amministrazione ha introdotto questo criterio per riconoscere concretamente chi da anni vive a Sassuolo, lavora, paga le tasse, cresce una famiglia e contribuisce alla nostra comunità. Con questa modifica, invece, l’attuale Giunta punisce proprio chi ha fatto crescere Sassuolo, equiparando venti o trent’anni di vita nella nostra città ad appena qualche anno. È inaccettabile”.

Secondo quanto riportato nella delibera, la motivazione del taglio sarebbe quella di “uniformarsi agli altri Comuni dell’Unione” e di “riequilibrare” i punteggi rispetto ad altre situazioni di fragilità, come la presenza di invalidità nel nucleo o famiglie numerose.

“Una giustificazione pretestuosa e strumentale – replica Ruggeri – perché è sempre possibile ricalibrare i punteggi senza colpire la residenzialità storica. È scorretto far passare l’idea che si debba scegliere tra uno o l’altro”.

“Nel mio mandato abbiamo agito con concretezza per sostenere le famiglie: abbiamo introdotto criteri più equi escludendo dalle graduatorie chi aveva debiti verso l’amministrazione, proprio per premiare chi è corretto e paga le tasse. Abbiamo potenziato i servizi per l’infanzia, ottenendo tutti i finanziamenti per scuole ed asili di cui oggi questa Giunta si prende i meriti, pur avendoli semplicemente trovati già progettati e finanziati”.

Ruggeri rivendica anche i numerosi progetti sociali attivati tra il 2019 e il 2024: “Sotto la nostra guida Sassuolo è entrata nelle comunità Dementia Friendly, abbiamo attivato giornate di informazione contro le truffe agli anziani assieme alle forze dell’ordine, incrementato esponenzialmente il nucleo della polizia locale, promosso il progetto ‘Non sono perfetto, ma sono accogliente’ dedicato all’abbattimento delle barriere architettoniche, ottenuto finanziamenti per progetti per disabilità cognitive e per la prevenzione alle ludopatie. Tutti progetti di cui oggi gli attuali assessori si pavoneggiano, dimenticando però che il loro merito è stato semplicemente scattare qualche foto per i social (unica cosa di cui sembrano avere attenzione)”.

E aggiunge con amarezza: “Mentre loro parlano, intanto, molte iniziative sono state eliminate. Le piazze sono vuote, la sicurezza è in declino e chi ama Sassuolo, oggi, viene lasciato indietro”.

“Questa Giunta ha fatto una scelta chiara: non premiare chi ha dato tutto per questa città, ma aprire le porte indiscriminatamente, dimenticandosi di chi c’era prima. Noi non lo accetteremo mai. Continueremo a lottare per una Sassuolo che non dimentica i suoi cittadini”.

 

L’attenzione della Regione verso le imprese ittiche e dell’acquacoltura

L’attenzione della Regione verso le imprese ittiche e dell’acquacolturaLa moria delle vongole, l’aumento del prezzo del gasolio per le barche, i danni causati dal granchio blu e dalla mucillagine. Tutta una serie di criticità che hanno colpito, in questi anni, la pesca e l’acquacoltura dell’Emilia-Romagna; settori per i quali la Regione ha messo a disposizione complessivamente ben 19 milioni di euro.

La discussione sull’assestamento di bilancio e la legge regionale sugli interventi urgenti a favore di settori specifici del comparto agricolo e della pesca è stata l’occasione per l’assessore Alessio Mammi per fare il punto su quanto stanziato.

“In questi anni stiamo garantendo alla pesca e all’acquacoltura importanti risorse messe a disposizione dal bilancio regionale, come misure di sostegno alla pesca e acquacoltura e fondo di cofinanziamento al Feamp/Feampa, oltre alla gestione a livello regionale dei rimborsi nazionali- ha ricordato Mammi-. Si tratta di uno sforzo importante per valorizzare al meglio un comparto che vanta sulla costa da Goro a Cattolica una tradizione antichissima, dà lavoro a migliaia di persone, alle imprese di pesca e all’indotto, e garantisce prodotti di qualità. La crisi che sta attraversando la pesca a causa degli effetti del surriscaldamento globale, del cambiamento climatico e dell’invasione di animali alieni deve essere contrastata. Le misure che abbiamo promosso in questi anni- ha proseguito l’assessore- sono servite a sostenere le imprese, a garantire loro liquidità anche a fronte di un periodo molto complesso e difficile che rischia di mandare in seria difficoltà l’intero comparto. Per la Regione- ha concluso Mammi- è importante continuare nell’opera di sostegno delle imprese, per dare valore a un settore strategico del nostro territorio”.

Nel dettaglio, sono stati erogati 400mila euro per l’anossia e la moria delle vongole, che ha colpito in particolare la zona di Zadina e Cesenatico (FC), e 3,5 milioni di euro di contributi alle imprese per contrastare l’aumento del gasolio impiegato per le barche, dopo i rincari causati dalla guerra in Ucraina. A questi si aggiungono 3,5 milioni di euro su tre anni (2023, 2024 e 2025) sempre a favore delle imprese per i danni causati dal granchio blu, impiegati come contributi e indennizzi per la mancata commercializzazione delle vongole, lo smaltimento e la raccolta del granchio (il bando 2025 è ancora in corso ed è stato prorogato al 27 agosto). La Regione sta gestendo anche i fondi nazionali per il granchio blu destinati alle imprese: si tratta di 3,5 milioni di euro, in parte provenienti dal decreto legislativo 102/2004, e in parte disposti dal commissario straordinario.

Oltre al granchio, lo scorso anno il comparto della pesca si è trovato ad affrontare il problema della mucillagine, fenomeno che ha danneggiato gli strumenti di pesca e causato danni per l’attività: è stato stanziato 1 milione di euro a favore delle imprese colpite (il bando è in corso), per garantire gli indennizzi. Nell’assestamento di bilancio sono stati inoltre previsti 350mila euro per la pulizia e la sistemazione idraulica dello scanno di sabbia antistante la Sacca di Goro, che limita fortemente l’idrodinamismo in quell’area marina, minando l’ecosistema ambientale e le attività di acquacoltura. Infine, sempre attraverso il bilancio regionale, sono stati stanziati negli anni scorsi 6 milioni di euro di cofinanziamento per i fondi europei del Feamp (Fondo europeo degli affari marittimi e della pesca), il cui valore complessivo è attestato a 41 milioni di euro; sono già stati tutti liquidati.

Altri 6 milioni verranno stanziati per cofinanziare il Feampa (Fondo europeo degli affari marittimi, la pesca e acquacoltura), i nuovi finanziamenti europei della pesca per il periodo 2021/2027 che valgono complessivamente 40 milioni di euro. Attraverso il Feampa sono già stati pubblicati due bandi dedicati agli investimenti per la pesca, uno multi-azione a favore delle attività di acquacoltura, due progetti importanti con le università di Bologna – l’Istituto di Cesenatico e uno con l’Università Iuav di Venezia e il centro di ricerche Ismar, e un bando destinato alla sistemazione dei porti di sbarco del pescato. Un ulteriore bando sulle attività di trasformazione e commercializzazione della pesca e acquacoltura uscirà, infine, nei prossimi giorni.

Il servizio Politiche Abitative del Comune di Sassuolo passa all’Unione del Distretto

Il servizio Politiche Abitative del Comune di Sassuolo passa all’Unione del DistrettoIl Comune di Sassuolo trasferisce il servizio delle Politiche Abitative all’Unione dei Comuni per una gestione integrata insieme a Fiorano, Formigine e Maranello: un passo decisivo verso un’amministrazione delle politiche abitative più equa, efficiente e coordinata.

A partire dal 2025, infatti, l’intero sistema di assegnazione degli alloggi pubblici e dell’Agenzia Casa – Affitto in Garanzia sarà uniformato e gestito in modo congiunto all’interno dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico.

Una scelta politica forte, che guarda al futuro, orientata a garantire parità di accesso, semplificazione delle procedure e risposte più rapide ed efficaci ai bisogni delle famiglie del territorio.

“Il diritto alla casa è uno dei capisaldi della nostra visione amministrativa – dichiarano il Sindaco Matteo Mesini e l’Assessore alle Politiche Abitative Maria Savigni – e non può essere lasciato all’improvvisazione o a logiche frammentate. Abbiamo scelto di unire le forze con gli altri Comuni del Distretto perché crediamo che, insieme, possiamo dare risposte migliori. Una rete di Comuni che condivide criteri, strumenti e risorse è più forte e più vicina alle persone”.

Già nei mesi scorsi, il Comune di Sassuolo ha avviato una profonda riorganizzazione dell’Ufficio Casa.

Le funzioni sociali – dall’accoglienza delle domande all’elaborazione delle graduatorie – sono state trasferite all’Unione dei Comuni, con personale dedicato.

Resta invece affidata a SGP la componente tecnica, che seguirà da vicino i rapporti con Acer e gli aspetti gestionali.

 

“Non solo una riforma organizzativa – proseguono Sindaco e Assessore – ma anche un’operazione di giustizia sociale: abbiamo rivisto e armonizzato i criteri per l’accesso sia agli alloggi ERP sia a quelli in affitto con garanzia, rendendoli più trasparenti e aderenti alla realtà sociale ed economica del nostro territorio.”

 

A partire dal prossimo bando, previsto nel 2026, entreranno in vigore i nuovi criteri condivisi dai quattro Comuni.

Particolare attenzione sarà riservata alla residenza stabile, alla composizione del nucleo familiare, alla presenza di disabilità o situazioni di fragilità e alla condizione economica (ISEE).

 

Tra i principali elementi introdotti:

•          Maggior punteggio per chi deve lasciare l’alloggio a seguito di provvedimenti esecutivi, separazioni o inagibilità;

•          Attenzione specifica alle famiglie numerose, ai nuclei monogenitoriali, agli anziani soli e alle persone con disabilità;

•          Requisiti economici e documentali calibrati per garantire sostenibilità, equità e correttezza nell’accesso.

 

“Si tratta – concludono Mesini e Savigni – di un cambiamento importante che mette al centro le persone, la trasparenza e l’equità. Una gestione condivisa, armonizzata e moderna delle politiche abitative è il segno di un’amministrazione che sceglie di affrontare le sfide del presente con responsabilità e visione.”

 

Tennis a Fiorano Modenese: il Comune cerca gestori per l’impianto del Centro Menotti

Tennis a Fiorano Modenese: il Comune cerca gestori per l’impianto del Centro MenottiIl Comune di Fiorano Modenese ha pubblicato un avviso pubblico finalizzato all’individuazione di associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD e SSD), senza fini di lucro, interessate alla riqualificazione e gestione dell’impianto sportivo comunale del tennis, situato all’interno del Centro Sportivo Menotti a Spezzano.

L’iniziativa, in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale, mira a favorire l’aggregazione sociale e giovanile attraverso la rigenerazione, l’ammodernamento e la valorizzazione del patrimonio sportivo cittadino.

“Dopo una prima riqualificazione della piscina comunale, il Centro Sportivo Menotti merita ulteriori opere di rinnovamento e miglioramento, perché rappresenta una delle aree di maggior pregio del nostro territorio comunale: tra l’altro, il tennis italiano sta attraversando un momento estremamente positivo, e il nostro impianto necessita di interventi rilevanti, pertanto il nostro auspicio è che il bando si concretizzi in un’opera di valore, per poter continuare a rispondere adeguatamente alle esigenze dei cittadini.”, sottolinea l’assessore allo Sport e impianti sportivi, Luca Busani.

Il soggetto affidatario, selezionato tramite procedura trasparente e pubblica, potrà gestire l’impianto e attivare attività complementari compatibili con le finalità sportive e sociali del progetto, previo nulla osta del Comune.

Le realtà sportive interessate dovranno presentare un progetto preliminare, corredato da un piano di fattibilità economico-finanziaria, entro e non oltre le ore 13.00 del 30 settembre 2025

E’ possibile effettuare un sopralluogo presso l’impianto, previa prenotazione da effettuarsi entro il 19 settembre 2025, contattando l’Ufficio Sport al numero 0536 833415 o via e-mail a sport@fiorano.it.

Per eventuali chiarimenti o informazioni è possibile scrivere allo stesso indirizzo e-mail entro le ore 13.00 del 30 settembre 2025.

Il testo completo dell’avviso è consultabile sull’Albo Pretorio online del Comune e sul sito istituzionale.

“Schubertiade” gli Spira mirabilis tornano a Formigine con sonorità ottocentesche

“Schubertiade” gli Spira mirabilis tornano a Formigine con sonorità ottocentescheLa Spira mirabilis, orchestra composta da musicisti professionisti provenienti da tutta Europa che ha “trovato casa” a Formigine, torna in città sabato 26 luglio. Il concerto è in programma alle 21 nell’auditorium a loro dedicato (via Pagani 25) con una nuova Schubertiade, il programma tutto dedicato al compositore austriaco Franz Schubert.

Affermano i musicisti: “Con il ricordo ancora vivido dell’entusiasmo di musicisti e pubblico nel 2024, Spira mirabilis presenta a Formigine una seconda Schubertiade: una serata ispirata alle riunioni conviviali ottocentesche, in cui amici e appassionati si incontravano per ascoltare, discutere e vivere insieme la musica di Franz Schubert.

Il programma, interamente dedicato al compositore viennese, propone due volti diversi della sua arte: da un lato la Seconda Sinfonia, nata dallo slancio dei suoi diciassette anni, e dall’altro una selezione del suo repertorio liederistico in trascrizione per soprano ed orchestra. Un concerto che, come da tradizione per Spira mirabilis, nasce da un lavoro collettivo, accurato e partecipato, dove l’ascolto tra i musicisti si riflette nella condivisione con il pubblico.

Nel 2025 Spira mirabilis compie 18 anni: un traguardo che segna la maturità di un progetto calorosamente accolto a Formigine e che continua a crescere con dedizione, curiosità e profondissima passione per la musica.

L’appuntamento è sabato 26 luglio all’Auditorium Spira mirabilis.

Dopodiché il progetto proseguirà nella cornice naturale della Val Canè, in provincia di Brescia.”.

Per maggiori informazioni www.spiramirabilis.com o giovani@comune.formigine.mo.it.

Maranello, la Consigliera Goldoni (Fratelli d’Italia) risponde al Sindaco Zironi

Maranello, la Consigliera Goldoni (Fratelli d’Italia) risponde al Sindaco Zironi“Desidero innanzitutto esprimere di nuovo la mia solidarietà alla consigliera Rita Pierangela Tocco per l’aggressione subita nei giorni scorsi. Un gesto vile e preoccupante, che ha colpito non solo una persona ma l’intera comunità maranellese. A lei va il mio augurio di pronta guarigione. Tuttavia, ritengo doveroso replicare al comunicato del Sindaco Luigi Zironi, che – pur esprimendo la necessaria vicinanza alla vittima – ha scelto di bollare come “strumentalizzazione qualunquista” ogni legittima riflessione sul problema sicurezza a Maranello”. 

Così Barbara Goldoni, Consigliera Comunale Fratelli d’Italia, che prosegue: “Non si tratta affatto di strumentalizzare un fatto isolato: al contrario, questo episodio rappresenta l’ennesima dimostrazione di una percezione crescente di insicurezza tra i cittadini. Furti, borseggi, atti vandalici: le segnalazioni sono continue e reali, e non possono essere minimizzate. Affrontare questo tema con serietà e senza pregiudizi politici è un dovere per chi, come noi, siede nelle istituzioni.

Ritengo grave liquidare ogni voce critica come “strumentale”, specie quando proviene da chi – come la sottoscritta – ha sempre cercato di porre il tema sicurezza al centro del dibattito consiliare. È inaccettabile che si tenti di mettere a tacere un confronto necessario con l’accusa, implicita, di voler “lucrare politicamente” su un’aggressione. La realtà è che la sicurezza dei cittadini non ha colore politico.

Se le telecamere sono “utili alle indagini”, come afferma il Sindaco, ci si chiede perché non si investa ancora di più in prevenzione, illuminazione pubblica, presidi di prossimità e collaborazione strutturata con le forze dell’ordine. Non basta dichiarare attenzione: serve dimostrarla con atti concreti e con un dialogo aperto anche con l’opposizione, senza alzare muri o derubricare tutto a “strumentalizzazione”.

Mi auguro che da questo episodio nasca finalmente una presa di coscienza collettiva: non si può più ignorare che il tema sicurezza è, oggi più che mai, una priorità per tanti maranellesi. E Fratelli d’Italia – conclude la Consigliera di Fratelli d’Italia Goldoni –continuerà a chiederlo con forza, nel rispetto delle istituzioni ma con la fermezza che il momento impone”.

Post alluvione, sopralluogo del presidente de Pascale e della sottosegretaria Rontini a Roncofreddo e Mercato Saraceno

Post alluvione, sopralluogo del presidente de Pascale e della sottosegretaria Rontini a Roncofreddo e Mercato SaracenoUna strada, via Compagnia, nel comune di Roncofreddo (FC), spazzata via da una frana a maggio 2023. La stessa frana che minaccia di riattivarsi a ogni evento meteo più intenso, mettendo in crisi le famiglie di allevatori della zona e i ragazzi che devono andare a scuola. È da qui che è partito, oggi, il nuovo sopralluogo del presidente della Regione, Michele de Pascale, con la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini.

Una visita che è proseguita fino a Mercato Saraceno, dove l’Ufficio territoriale di Forlì-Cesena dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha appena concluso sul fiume Savio un cantiere da 500mila euro e ha in programma altri interventi, oltre ai tanti già effettuati sui corsi d’acqua minori della zona.

Presenti al sopralluogo anche il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, e le sindache Sara Bartolini (Roncofreddo) e Monica Rossi (Mercato Saraceno).

Prima tappa, dunque, la zona di via Compagnia, a Roncofreddo, dove abitano tre famiglie, due delle quali hanno allevamenti ovini. La strada è stata chiusa durante l’alluvione di maggio 2023 a causa di una frana importante, causata da smottamenti del Monte Farneto. Riaperta dai Vigili del Fuoco in somma urgenza, non è tutt’oggi in sicurezza: a ogni pioggia un po’ più intensa del normale, il monte continua a smottare. Con l’ordinanza del commissario Figliuolo 13/2023 erano state riconosciute le somme richieste in fase di ricognizione speditiva dei danni. L’intervento è stato immediatamente dato in carico a Sogesid, ma con l’ordinanza 33/2024 sono state riconosciute solo le somme per la progettazione, escludendo quindi quelle per l’esecuzione dell’intervento. Su sollecitazione del Comune di Roncofreddo, il commissario straordinario Curcio ha dato disposizioni affinché Sogesid procedesse immediatamente alla progettazione per poter valutare poi un’eventuale “ordinanza speciale”.

“Conosciamo bene la criticità idrogeologica di questa zona e il problema, in particolare, di questa frana, che può riattivarsi in qualunque momento- ha commentato de Pascale-. Sappiamo delle enormi difficoltà che vivono diverse famiglie, soprattutto imprese, che ormai da due anni fanno una fatica incredibile nell’approvvigionamento, nel lavoro quotidiano. La situazione crea problemi anche agli studenti che devono raggiungere la scuola e a chiunque viva qui. È un intervento importante quello che va fatto, affidato a Sogesid. Ed è essenziale accelerare e pretendere che le agenzie dello Stato che ci devono aiutare facciano il loro lavoro. Oggi abbiamo fatto il punto, quindi, con la sindaca di Roncofreddo; il nostro impegno- ha concluso il presidente- sarà totale nello spronare chi ci deve aiutare a farlo in tempi rapidi, e a lavorare con la struttura commissariale perché vengano ripristinati i fondi necessari”.

“Anche qui, come in altre zone di alta collina e in tutto il nostro Appennino, c’è un grande senso di comunità, le persone hanno mostrato forza e coraggio straordinari, e un fortissimo legame con la propria terra. Da parte nostra- ha sottolineato Rontini– c’è la volontà e l’intenzione di fare tutto il possibile, lavorando in un dialogo continuo con tutte le istituzioni, perché la gente possa vivere in condizioni di sicurezza”.

“Anche a Roncofreddo ci sono ancora interventi da realizzare- ha evidenziato Lattuca-, è importante la fase che si sta aprendo per il post alluvione. Con il decreto dei primi giorni di luglio abbiamo a disposizione tante risorse per fare opere di riduzione del rischio rispetto ai fiumi, ma c’è ancora una parte importante del territorio collinare che va ricostruita. Non ci deve essere un conflitto tra pianura e collina ma, anzi, un patto, perché dalle condizioni di vivibilità della collina dipende la sicurezza della pianura”.

Tappa successiva Mercato Saraceno, con la visita al cantiere di somma urgenza – concluso qualche giorno fa – sul Savio. Ultima tappa in municipio, per un confronto con l’amministrazione comunale sullo stato della ricostruzione post alluvione.

Gli interventi

All’indomani dell’alluvione del 2023 e fino ad oggi, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile (Ufficio territoriale di Forlì-Cesena) ha realizzato numerosi interventi sui corsi d’acqua di propria competenza anche nei comuni di Roncofreddo e Mercato Saraceno.

A Roncofreddo, nell’ambito del cantiere di somma urgenza da 300mila euro finanziato con risorse dell’ordinanza commissariale 6/2023, è stato fatto un intervento (costo 30mila euro circa) di ripristino di importanti erosioni delle sponde sul torrente Pisciatello, a presidio della viabilità pubblica, in località Rudigliano.

Con risorse provenienti da fonti diverse (1 milione 100mila euro dal Fondo sviluppo e coesione 2021/2027 per la sistemazione idraulica dei corsi d’acqua principali e minori del bacino cesenate, 500mila euro di finanziamenti regionali per la manutenzione straordinaria e 844mila euro per quella ordinaria) sono stati fatti interventi diffusi sul torrente Pisciatello e alcuni suoi affluenti per circa 130mila euro; sul torrente Rigossa per 40mila euro e sul fiume Rubicone per 10mila euro. Sono stati effettuati lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, sfalci, rimozione di piante ribaltate in alveo, taglio delle alberature in precarie condizioni di equilibrio sulle scarpate, risezionamenti e ripristini di erosioni di sponda. Il tutto finalizzato al ripristino delle corrette condizioni di deflusso delle acque.

In particolare, sul Pisciatello l’Ufficio territoriale dell’Agenzia è intervenuto a monte di via Golano, a monte e a valle del Ponte di via Selve, per un tratto di circa 2 chilometri, in località Sorrivoli e in località Ardiano; sul torrente Rigossa sono stati realizzati interventi diffusi a monte della località Badia di Longiano fino alla località di Castiglione, in comune di Roncofreddo. Sul Rubicone l’Ufficio è intervenuto in località Felloniche. Entro il termine della stagione autunnale è stato programmato, con risorse regionali, lo sfalcio dell’alveo e delle arginature del Rigossa.

Infine, il Comune di Roncofreddo ha ottenuto con l’ordinanza commissariale 33/2024 un primo finanziamento di 320mila euro per l’adeguamento statico e il miglioramento idraulico del ponte di via Selve, la cui progettazione è attualmente in corso da parte di Consap. Il ponte, che rappresenta l’unico accesso a un nucleo di abitazioni e a un’attività produttiva, è stato danneggiato dagli eventi di piena di maggio 2023.

In comune di Mercato Saraceno sono stati realizzati dall’Ufficio territoriale dell’Agenzia tutta una serie di interventi sul torrente Borello, sul Rio Boratella e sul Rio Cantone con risorse dell’ordinanza commissariale 8/2023 (importo complessivo, 1 milione 100mila euro). Sempre nello stesso ambito è stato programmato dall’Ufficio territoriale, entro l’autunno, un intervento di manutenzione diffuso del Rio Boratella adiacente a via delle Miniere. Sono stati inoltre programmati, con risorse regionali, interventi di manutenzione straordinaria sul fiume Savio nel centro urbano di Mercato Saraceno, mediante sfalci, rimozione di occlusioni in alveo e realizzazione di difese in massi.

Sono appena terminati, intanto, sul Savio i lavori avviati in somma urgenza, per un importo di 500mila euro (ordinanza commissariale 33/2024), all’interno di un più ampio intervento da 4 milioni di euro. È in fase di ultimazione l’intervento di consolidamento di un muro idraulico in località Monte Castello Cà Manenti mediante opere strutturali, come micropali e tiranti, cui seguirà il ripristino del muro idraulico di via Largo Fiume.

Va ricordato, infine, che tra i nuovi interventi oggetto di finanziamento dell’ordinanza 13 ter, sempre a Mercato Saraceno, in località Piavola, è previsto un investimento di 1,4 milioni di euro per il rifacimento della passerella pedonale travolta dal torrente Borello.

Giovani e Terzo settore, in arrivo un nuovo bando della Regione per promuovere il benessere degli adolescenti

Giovani e Terzo settore, in arrivo un nuovo bando della Regione per promuovere il benessere degli adolescenti
Credito immagine: Roberto Brancolini

Il benessere giovanile si tutela con azioni concrete che promuovano educazione emotiva, utilizzo consapevole della tecnologia e valorizzazione delle relazioni umane, empatia e cultura dell’inclusione.

Con questa convinzione la Regione Emilia-Romagna aumenta del 33% le risorse per finanziare nel 2026 interventi rivolti a preadolescenti e adolescenti tra gli 11 e i 19 anni: 800mila euro destinati a soggetti del Terzo settore e privati senza fini di lucro – come associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali e oratori – che dovranno proporre progetti educativi, culturali, sportivi e ambientali coinvolgendo i ragazzi già nell’ideazione e attivando, quando possibile, reti territoriali di collaborazione.

I contenuti del bando sono stati illustrati oggi in Commissione assembleare dall’assessora a Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia e Scuola, Isabella Conti, una tappa preliminare al successivo passaggio in Giunta.

“Questo provvedimento rappresenta uno strumento concreto per dare voce e spazio agli adolescenti, sostenere le famiglie e rafforzare il tessuto sociale dei territori- ha spiegato Conti-. Rafforziamo in modo consistente l’investimento aumentando di un terzo le risorse messe a disposizione dall’assessorato per dare concretezza a progetti e iniziative che abbiano non solo come destinatari, ma anche come co-protagonisti i nostri ragazzi e ragazze, in una fase delicata della loro esistenza. La scuola- ha aggiunto l’assessora- ha un ruolo decisivo nel favorire l’inclusione sociale e la partecipazione attiva alla vita comunitaria dei giovani, ma da sola non basta, soprattutto se pensiamo ai più fragili, e in questo il Terzo settore riveste un ruolo molto importante. Crediamo fortemente nel dovere delle istituzioni non solo di sostenere, ma anche di promuovere il benessere dei giovani”.

I contenuti del bando

Degli 800mila euro complessivi disponibili, 200mila sono destinati a progetti di valenza regionale, che coinvolgano cioè almeno tre ambiti provinciali, e 600mila a progetti territoriali che si sviluppano a livello comunale o distrettuale.

I progetti dovranno essere realizzati nel corso del 2026 e le domande dovranno essere presentate esclusivamente online tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2025. Si richiede di coinvolgere i ragazzi nella progettazione e realizzazione di attività ludiche, educative, di sostegno e aiuto tra coetanei, per valorizzare il loro protagonismo e le loro capacità. Saranno inoltre premiate le iniziative che prevedono la co-progettazione con enti pubblici e privati, l’attivazione di reti territoriali, il radicamento nel contesto di riferimento.

Tra gli obiettivi principali che le iniziative dovranno perseguire figurano la promozione della cittadinanza attiva, il contrasto al disagio giovanile, la valorizzazione delle competenze relazionali e la prevenzione di fenomeni come il bullismo, il cyberbullismo e il ritiro sociale.

Particolare attenzione è riservata ai ragazzi in condizioni di fragilità, come giovani caregiver, minori stranieri non accompagnati, adolescenti con disabilità o appartenenti a minoranze, con difficoltà di socializzazione o a rischio di dispersione scolastica. Il bando incoraggia inoltre l’uso consapevole delle tecnologie digitali, la comprensione del funzionamento dell’Intelligenza Artificiale e degli algoritmi che regolano le principali piattaforme online. Si chiede di favorire da un lato abilità pratiche, dall’altro di promuovere attitudini critiche nei confronti di questi strumenti.

La distribuzione dei fondi territoriali avverrà in base alla popolazione di ragazzi e ragazze residenti, con un numero massimo di progetti finanziabili per distretto. Il contributo regionale potrà coprire fino al 50% del costo complessivo, con un tetto massimo di 15mila euro per i progetti territoriali e di 50mila euro per quelli regionali.

Sicurezza stradale, scende il numero di vittime e feriti in Emilia-Romagna: -22% e -3% negli ultimi cinque anni

Sicurezza stradale, scende il numero di vittime e feriti in Emilia-Romagna: -22% e -3% negli ultimi cinque anniMeno morti, meno feriti e meno incidenti: la sicurezza sulle strade emiliano-romagnole nell’ultimo anno fa segnare numeri in miglioramento. A certificarlo sono i dati raccolti e validati dall’Istat, ed elaborati dall’Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna.

In valore assoluto, però, il numero delle vittime resta rilevante: nel 2024, in Emilia-Romagna si sono conteggiati 273 morti (-2,15% rispetto all’anno precedente) e 21.632 feriti (-0,85%) su un totale di 16.758 incidenti (-0,30%), pari a 6 morti e 483 feriti ogni 100mila residenti. La flessione risulta più significativa se paragonata al 2019, anno di riferimento per lo scorso decennio, con un deciso calo dei morti (-22,44%) e un calo dei feriti (-3,39%), su un numero praticamente costante di incidenti (-0,05%).

I numeri e la mappa dell’incidentalità in Emilia-Romagna sono stati illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa dall’assessora alla Mobilità, Irene Priolo, e dal presidente dell’Osservatorio per l’Educazione alla Sicurezza Stradale, Marco Pollastri, che ha anche presentato le iniziative e le attività di prevenzione e formazione in programma per il 2025.

“In Regione si conferma un trend positivo che ci avvicina agli obiettivi europei di dimezzamento di morti e feriti gravi entro il 2030- ha commentato Priolo-. Si tratta di un risultato incoraggiante, ma che non deve farci abbassare la guardia: c’è ancora tanto da fare. È necessario, quindi, dare continuità all’impegno in termini di prevenzione, educazione stradale e controlli, soprattutto perché, se si guarda alle principali cause di incidente, che sono la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità, è evidente che sono evitabili.”

“La sicurezza stradale- prosegue l’assessora- è per noi una priorità, che continueremo a sostenere attraverso investimenti mirati, campagne di sensibilizzazione, miglioramento delle infrastrutture e promozione di una mobilità sempre più sostenibile e sicura per tutti, con particolare attenzione agli utenti vulnerabili, come pedoni e ciclisti”.

“Con le iniziative che partiranno in autunno, l’Osservatorio intende promuovere una cultura diffusa della sicurezza e della mobilità sostenibile, intervenendo in modo mirato su tutte le fasce d’età e sugli utenti più vulnerabili della strada- spiega Pollastri-. Vogliamo costruire una rete capillare di informazione e prevenzione che punti a ridurre in modo concreto morti e feriti sulle nostre strade attraverso un impegno condiviso e il continuo confronto con i cittadini, le istituzioni e una pluralità di realtà ed organizzazioni regionali”.

I numeri

A livello territoriale, la provincia dove gli incidenti hanno più frequentemente un esito mortale è quella di Ferrara, mentre Rimini ha il tasso di mortalità più basso. Considerando le vittime e i feriti per numero di incidenti, le strade più pericolose sono quelle del ferrarese, mentre il bolognese e il riminese sono quelle con l’indice di pericolosità più basso. La provincia di Bologna, rappresentando l’area più popolosa della regione, registra il maggior numero di morti, feriti ed incidenti, in valore assoluto, ma mostra un trend in netto calo rispetto agli anni precedenti, soprattutto per numero di decessi, che passano in un anno da 77 a 48. L’unica provincia a far registrare un morto in più rispetto al 2023 è quella di Piacenza, dove comunque il dato è uguale a quello del 2019.

Positivo anche il dato del costo sociale degli incidenti, in discesa costante dal 2019, se si fa eccezione per il 2020 e il 2021 in cui i dati sono stati pesantemente influenzati dagli effetti della pandemia, che si attesta a 1.680.627.369 euro, con un valore pro-capite di 375 euro.

Con 221 morti contro 52 gli uomini si segnalano ancora nettamente più numerosi delle donne. Rispetto all’età, sono gli over 75 quelli più presenti nei dati relativi alla mortalità, seppure tutti in calo rispetto al 2019. Per quanto riguarda i feriti si conferma un numero superiore degli uomini rispetto alle donne, ma qui la fascia d’età più interessata è quella che va dai 18 ai 23 anni. Sul fronte dei feriti, infine, in particolare per gli uomini, si registra un dato in controtendenza rispetto ai valori del 2019.

Rispetto alle diverse categorie di utenti della strada vittime di incidenti fra il 2019 e il 2024, tutte fanno segnare un calo, la categoria più colpita sono i conducenti, che contano il numero più elevato di morti e feriti. Nel 2024 la Provincia di Modena è stata quella con il più alto numero di pedoni morti, con 10 decessi.

La distrazione, il rispetto della precedenza e la velocità sono le tre principali cause di incidente, che complessivamente valgono il 61,9% degli incidenti, il 65,2% dei morti e il 62,2% dei feriti. Se la distrazione è la prima causa in valore assoluto per incidenti, morti e feriti, la velocità risulta quella con il più alto rapporto di mortalità, rapporto di lesività e rapporto di pericolosità. Per quanto riguarda la tipologia di incidente, la fuoriuscita di strada è all’origine del maggior numero di morti e con il più alto rapporto di pericolosità. Lo scontro frontale è invece quello che si colloca al primo posto relativamente al tasso di mortalità e di lesività.

Facendo riferimento alla tipologia di strada, nel 2024, su 16.758 sinistri, 11.720 sono avvenuti su strade all’interno dei centri abitati, pari al 70% del totale, e hanno fatto registrare 114 morti e 14.278 feriti, rispettivamente il 42% e il 66%, del totale, mentre sulle strade extraurbane i sinistri sono stati 5.038, il 30% del totale, facendo registrare 159 morti, il 58% del totale, e 7.354 feriti, pari al 34%. Anche tutti questi indicatori sono in calo rispetto al 2023.

Considerando il mezzo di trasporto, tutti registrano un calo dei morti rispetto agli anni precedenti, solamente per quanto riguarda la categoria dei motociclisti i dati sono rimasti sostanzialmente costanti nel tempo, attestandosi, quest’anno, a 58 decessi per chi era alla guida da solo e a 11 con passeggero.

Il numero di incidenti è sostanzialmente omogeneo dal lunedì al sabato e registra un importante calo la domenica. Rispetto agli orari dal lunedì al venerdì, i picchi di incidenti si registrano intorno alle 8 e poi alle ore 18. Il sabato intorno alle 12 e sempre intorno alle 18. La domenica invece non ha particolari picchi se non alle 11 e alle 18. Per quanto riguarda i morti tranne una particolare evidenza alle 20 della domenica, nelle altre giornate si registrano andamenti abbastanza uniformi. Per i feriti invece i dati sono sostanzialmente in linea con quelli degli incidenti.

Le iniziative dell’Osservatorio per l’Educazione alla Sicurezza Stradale in programma

Le azioni da sviluppare nei prossimi messi sono state definite a seguito del confronto sviluppato in questi mesi con diversi Settori della Regione e con una pluralità di stakeholder regionali tra cui: Prefetture, Ufficio Scolastico Regionale, INAIL, Atenei regionali, ACI, Associazioni di Categoria (Unindustria, CNA, Confartigianato, ecc.), Sindacati (CGIL, CISL, UIL, UGL e relative rappresentanze dei pensionati), Associazioni utenti vulnerabili, Fondazione UNIPOLIS. Gli stessi soggetti collaboreranno attivamente allo sviluppo delle singole azioni.

Nel quadro delle attività dell’Osservatorio per l’autunno 2025, sono previste numerose iniziative mirate a promuovere la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile, differenziate per fasce d’età e tipologie di utenti.

Tra le azioni in programma, la distribuzione di un kit informativo per neogenitori, un momento di confronto regionale sulla mobilità scolastica sicura e sostenibile e il sostegno a progetti didattici nelle scuole. Per i giovani dai 18 ai 29 anni è prevista una campagna digitale in collaborazione con gli Atenei regionali, mentre la fascia 30-65 sarà coinvolta con una comunicazione sugli incidenti in itinere. Gli over 65 saranno destinatari di una campagna sulla consapevolezza alla guida, con materiali diffusi in contesti frequentati da anziani e attività formative future.

Agli utenti più fragili della strada – pedoni, ciclisti e motociclisti – sarà indirizzata il lancio, a partire da ottobre, di tre diversi vademecum da diffondere attraverso i social network con pillole video, che saranno affiancati da interventi di ambient advertisement nelle città capoluogo, a cui si accompagneranno momenti di confronto sulla specifica tematica.

L’appuntamento centrale sarà il 17 novembre a Bologna con il Convegno Regionale sulla Sicurezza Stradale, con l’obiettivo di fare il punto sull’andamento dell’incidentalità e condividere buone pratiche a livello regionale, nazionale ed europeo insieme agli stakeholder territoriali.

Gli otto finalisti del Premio Pierangelo Bertoli 2025

Gli otto finalisti del Premio Pierangelo Bertoli 2025La Prefinale del Premio Pierangelo Bertoli 2025, andata in scena con un grande successo il 22 luglio a Modena, ha decretato gli 8 Finalisti dell’edizione 2025 le cui finali si terranno (date ufficiose) al Teatro Carani di Sassuolo dal 7 al 9 novembre.

I Finalisti, scelti tra 26 Artisti, sono (in ordine alfabetico):

  • Marco Arati, da Reggio Emilia, con il brano “Buio”
  • Caino, da Roma, con il brano “Grande albero”
  • Matteo Faustini, da Brescia, con il brano “Anima gemella”
  • Melty Groove, da Torino, con il brano “Atomi”
  • Nero, da Modena, con il brano “L’America”
  • Mariafrancesca Pompella, da Caserta, con il brano “Lo sai”
  • Matteo Trapanese, da Napoli, con il brano “Canzone in una stanza”
  • Truppo, da Modena, con il brano “Oigres”

La Direzione Artistica del Premio è affidata ad Alberto Bertoli e Riccardo Benini.

Il Premio Pierangelo Bertoli è organizzato da Montecristo Aps, con il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Sassuolo e del Comune di Modena, in collaborazione con sponsor privati, fondamentali per la realizzazione della manifestazione, come Bper Banca (main sponsor), Coop Alleanza 3.0, AZeta Gomma, AZeta Medical Center, Cantine Riunite & Civ, Cersaie, Ceramics of Italy e partner come SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Arci Nazionale Circuito Musicale, Arci Modena rappresentata da Mirco Pedretti.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 25 luglio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 25 luglio 2025In prevalenza nuvoloso al mattino con precipitazioni sparse di debole intensità che interesseranno soprattutto i settori centro/orientali. Temporanee schiarite nel pomeriggio con possibilità di rovesci sparsi. Nel corso della sera, non si escludono isolati temporali, più probabili sempre sulle province centro/orientali.

Temperature minime stazionarie tra 20 e 23 gradi; massime in lieve locale diminuzione su valori compresi tra 26 e 29 gradi. Venti deboli occidentali. Mare poco mosso.

(Arpae)

De Pascale e Fabi riguardo alla rimodulazione del rapporto del sistema sanitario regionale con il privato accreditato

De Pascale e Fabi riguardo alla rimodulazione del rapporto del sistema sanitario regionale con il privato accreditato“Da parte della Regione Emilia-Romagna non c’è alcuna volontà di interrompere il corretto rapporto con la sanità privata, rapporto che rappresenta un modello a livello nazionale. Ma di fronte al palese sottofinanziamento nazionale al sistema sanitario, è necessario che tutti prendano consapevolezza della gravità della situazione e facciano la propria parte. Privato accreditato compreso”.

Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessore alla Sanità, Massimo Fabi, riguardo alla rimodulazione del rapporto del sistema sanitario regionale con il privato accreditato, tema al centro di un primo incontro lunedì scorso.

Due i temi affrontati. Il tetto dei rimborsi per prestazioni sanitarie in mobilità attiva, ovvero di cittadini di altre Regioni che vengono a curarsi in Emilia-Romagna, e l’acconto relativo alle spese durante il periodo del Covid.

Sul primo: proprio ieri in un incontro ieri al Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stato ribadito l’obbligo previsto dalla legislazione nazionale di fissare un tetto alle prestazioni rese dalle strutture del privato accreditato a pazienti residenti in altre regioni. Si tratta appunto dei rimborsi che le altre Regioni devono all’Emilia-Romagna per quelle prestazioni richieste dalle loro cittadine e dai loro cittadini che scelgono di venirsi a curare in strutture del privato accreditato emiliano-romagnolo. “Il ruolo ausiliario del privato accreditato non è in discussione, ma allo stesso tempo non possiamo permetterci- spiegano de Pascale e Fabi- di rimborsare al privato un euro in più di quanto previsto dalla normativa economico finanziaria, perché a rimetterci sarebbero i conti della nostra sanità, già costretta a far fronte ai tagli sistematici al Fondo nazionale. Quindi, come gesto di responsabilità verso gli utenti del servizio pubblico, abbiamo comunicato, fin da maggio, la nostra intenzione di non superare il tetto di rimborsi indicato dalla legge e richiesto come adempimento per la regolarità del bilancio regionale dal Governo”.

Riguardo alla delibera Covid, l’atto firmato nel 2020 prevedeva un prestito di 80 milioni di euro alle strutture sanitarie private per rimanere operative nonostante l’emergenza e fornire un aiuto decisivo nella fornitura di prestazioni, altrimenti forzatamente irrealizzabili a causa dell’emergenza che stava impegnando gli ospedali e la sanità pubblica in una sfida senza precedenti come quella del coronavirus. L’accordo prevedeva la restituzione dell’acconto in termini da concordare, senza oneri aggiuntivi. Nel 2024 una nuova delibera ha fissato il riconoscimento alle stesse strutture private dei costi legati al mantenimento in servizio del personale.

“Il confronto aperto con il privato prevede appunto di stabilire la reale spettanza di quei riconoscimenti per cui la delibera del 2024 non aveva previsto la necessaria copertura di spesa, diversamente da quanto sostenuto dal privato- sottolineano de Pascale e Fabi-. Inoltre, il prestito e l’eventuale riconoscimento dei costi non possono andare a compensazione, ma devono rappresentare due diverse voci. A questo proposito e in un’ottica di collaborazione, chiediamo di proseguire il tavolo per un’analisi più approfondita dei costi al fine di raggiungere un’intesa che rispecchi la realtà dei fatti e sia giuridicamente e contabilmente ineccepibile”.

“Mettere in sicurezza i conti del servizio sanitario regionale è la nostra priorità- concludono presidente e assessore- e anche per rispetto degli emiliano-romagnoli, ai quali è già stato chiesto un sacrificio con la rimodulazione di alcune leve fiscali legate ai ticket farmaceutici, non intendiamo arretrare di un centimetro. Da un lato continuando a chiedere al Governo un finanziamento adeguato alla sanità pubblica, dall’altro chiedendo a tutti di prendere consapevolezza della situazione e contribuire alla sua salvaguardia”.

Balneari, de Pascale e Frisoni commentano la lettera della Commissione Europea

Balneari, de Pascale e Frisoni commentano la lettera della Commissione Europea“Non vediamo la determinazione necessaria da parte del Governo Meloni per risolvere il problema delle concessioni balneari: senza una linea precisa, che legifera in un senso e poi prova a correggere il tiro con i decreti, non si va da nessuna parte. Siamo già ben oltre il tempo massimo, con un settore lasciato senza un quadro normativo certo. Serve un governo capace di costruire con una Commissione Europea, finora sorda a qualsiasi proposta di mediazione, una soluzione che accompagni e tuteli un settore strategico per il nostro paese”. Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora regionale al Turismo, Roberta Frisoni, commentano la notizia della lettera che la Commissione Europea ha inviato in questi giorni al governo italiano nel tentativo di trovare una soluzione costruttiva alla controversia sulle concessioni balneari.

“La Commissione ha inviato una lettera al Governo, in cui muove nuovamente rilievi alla bozza di decreto ministeriale che avrebbe dovuto risolvere la controversia che da anni contrappone Roma e Bruxelles- aggiungono de Pascale e Frisoni-. Una procedura di infrazione per inosservanza della direttiva Bolkestein è stata avviata ormai cinque anni fa, ma in questi ultimi anni il nostro Governo non ha cercato una soluzione con l’Europa, non è mai stato in grado di interloquire con la Commissione per trovare una via certa a questo settore strategico per il nostro turismo e il nostro Paese”.

“Ora- proseguono il presidente e l’assessora- la lettera della Commissione che smonta il tentativo di decreto operato dal ministro Salvini sugli indennizzi ci riporta a zero. Crediamo sia arrivato il momento di fare chiarezza e chiediamo che il Governo si confronti con le Regioni e gli enti locali per costruire una soluzione comune e condurre insieme una negoziazione in Europa, evitando di lasciare gli operatori in una situazione di confusione normativa che si tradurrebbe solo in infiniti contenziosi amministrativi scaricati sulle spalle degli enti locali deputati a condurre le procedure di evidenza pubblica senza alcun riferimento certo per difendere il proprio modello turistico e la qualita dell’offerta”.

“Come Regione – concludono de Pascale e Frisoni- abbiamo già indicato chiaramente nelle linee di mandato che lavoreremo per accompagnare le amministrazioni comunali, gli operatori, i lavoratori del settore in questa fase delicatissima. In questi mesi abbiamo svolto incontri e approfondimenti anche con le amministrazioni comunali della costa in attesa della definizione dell’emanazione del decreto indennizzi da parte del governo. Terminata la stagione, riapriremo il confronto con un tavolo dedicato allargato a tutti i soggetti coinvolti per accompagnare questo passaggio molto delicato per la nostra economia. E’ del tutto evidente tuttavia che la presenza di un quadro normativo certo da parte del Governo è un requisito essenziale e crediamo che sia giunta l’ora che anche le regioni e gli enti locali possano dare un contributo fattivo cosa, purtroppo, non accaduta fino ad oggi”.

Bilancio, l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna approva l’assestamento

Bilancio, l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna approva l’assestamentoVia libera da parte dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna all’assestamento di bilancio 2025-2027. L’aula ha approvato oggi la legge che, con una manovra di risorse regionali pari a 65 milioni (quasi 200 milioni di euro, invece, se si contano anche le iscrizioni a bilancio delle risorse nazionali ed europee ad assegnazione vincolata), conferma e rafforza le priorità del bilancio di previsione 2025-2027, garantendo la sostenibilità del sistema sociosanitario, l’attuazione spedita dei programmi europei e delle politiche di sviluppo settoriali e territoriali. Sale così a 65 milioni il volume delle risorse regionali mobilitate dalla legge di assestamento.

In un quadro condizionato negativamente dai conflitti armati, dalle tensioni geopolitiche che si vanno moltiplicando e  dal deterioramento delle relazioni commerciali, la manovra punta  allo sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna, assicurando un aumento di fondi per la tutela della salute, rafforzando la sanità territoriale, integrando e completando gli investimenti finanziati col PNRR e aggiungendo ulteriori prestazioni a quelle che il servizio sanitario regionale già assicura attraverso i Lea. Confermate anche le risorse per le imprese, in particolare un fondo rotativo per la qualificazione energetica e il sostegno alla nascita di nuove realtà imprenditoriali, oltre che interventi per il settore agricolo e per l’ambiente, turismo, cultura, sport e grandi eventi, politiche che contribuiscono all’attrattività del nostro territorio.

Rispetto al documento di giugno, l’assestamento votato mette nero su bianco anche un’integrazione di 360mila euro, frutto di un emendamento presentato in commissione Bilancio dalla maggioranza, a favore di Ert (Emilia-Romagna Teatro Fondazione) e Ater Fondazione (l’ex Associazione Teatri Emilia-Romagna) per compensare il taglio dei finanziamenti nazionali causato dal declassamento dei teatri del Governo.

L’Assestamento aggiorna il Bilancio di previsione anche in base ai risultati del rendiconto dell’esercizio del 2024, nel quale la Regione Emilia-Romagna ha registrato un risparmio di 191,5 milioni di euro, una disponibilità di cassa che supera i 1.376 milioni, il rispetto dei tempi di pagamento con una media di 16 giorni in meno rispetto ai 30 previsti per legge e finanziando investimenti per oltre 152,4 milioni, senza fare ricorso a nuovo indebitamento.

L’Emilia-Romagna, sulla base dei risultati, si conferma la regione più virtuosa del Paese nel rapporto debito/PIL, in particolare per il dato riferito al debito complessivo, che nel 2024 è stato ridotto di ulteriori 70 milioni di euro, scendendo così a 350,5 milioni di euro, pari 79,9 euro pro capite. Un risultato importante, che conferma l’Emilia-Romagna, tra le regioni, come quella meno indebitata in rapporto al Pil.

“Con questa manovra di assestamento la Regione rafforza la propria capacità di rispondere ai bisogni sociali dei cittadini, assicurando risorse aggiuntive per 65 milioni di euro- commentano il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessore al Bilancio, Davide Baruffi- a favore della sanità pubblica, a sostegno della competitività delle nostre imprese, dello sviluppo economico, del comparto turistico e del sistema culturale. In una fase complessa, è una manovra che dimostra tutta la sua solidità nel raggiungimento dell’equilibrio sanitario 2024 nonostante la cronica e costante insufficienza del Fondo sanitario nazionale”.

Approvati dall’assemblea anche il Documento di economia e finanza regionale – DEFR  2026-2028, che dà avvio anche al prossimo ciclo di programmazione e il progetto di legge REFIT, che si occupa di abrogazioni e modifiche di leggi in collegamento con la Sessione europea della Regione. L’approvazione del DEFR 2026-2028 avviene a pochi mesi dal primo DEFR di legislatura (riferito al triennio 2025-2027) e aggiorna gli scenari di contesto e puntualizza ulteriormente gli obiettivi strategici dell’Amministrazione regionale.  Con la legge REFIT, invece, si avviano anche le prime misure di semplificazione e aggiornamento legislativo, arricchite peraltro con emendamenti approvati in commissione e in Assemblea, dopo il confronto con le rappresentanze economiche, in un piano di interventi che sarà ulteriormente rafforzato nei prossimi mesi.

 

La manovra in sintesi

Sanità – Oltre 33 milioni sono destinati alla tutela della salute, risorse che vanno a sostenere investimenti e misure di assistenza di livello superiore a quelle ritenute essenziali (Lea), per le quali non è consentito utilizzare il Fondo sanitario nazionale. In particolare, sono finanziati gli indennizzi per gli emotrasfusi e l’attivazione del numero unico europeo 112, ma anche il contributo per l’acquisto di parrucche da parte delle pazienti in cura per patologie oncologiche o l’esenzione dal ticket di lavoratrici e lavoratori in cassa integrazione. 10 milioni di euro aggiuntivi garantiranno il completamento degli investimenti in infrastrutture per la medicina territoriale (Case e ospedali di Comunità) finanziati in Emilia-Romagna dal Pnrr, affinché nessun cantiere debba rallentare o fermarsi.

Competitività e transizione ecologica – Sono 11,7 milioni le risorse aggiuntive messe a disposizione del sistema delle imprese, in particolare per l’accesso al credito per interventi per la qualificazione energetica e per il sostegno alla nascita di nuove imprese, attraverso i fondi rotativi; 1 milione di euro è  a sostegno della transizione digitale delle imprese; 700mila euro a fondazioni e associazioni senza fini di lucro per la partecipazione a programmi europei di ricerca e innovazione; 2,5 milioni per interventi a favore di alcuni settori del comparto agricolo, oggi in sofferenza, e agroalimentare, in particolare a sostegno della coltivazione della patata, del riso e della barbabietola e per la promozione della pera Igt; 100 mila euro rafforzano infine la misura già finanziata a bilancio sui biodistretti.

Ambiente – Come negli anni precedenti, 5 milioni sono destinati all’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e i rifiuti (ATERSIR) per l’attuazione di un piano di azione ambientale per un futuro sostenibile.

Turismo, sport e cultura – Sono 4,2 i milioni destinati alla l’attuazione di progetti di marketing e di promozione turistica; 4,7 milioni alla manutenzione di impianti e alla promozione di grandi eventi sportivi e di rilievo regionale e locale; oltre 3 milioni per rafforzare le politiche culturali e a sostegno del patrimonio culturale.

In fase di assestamento e prima variazione vengono iscritte a bilancio anche risorse vincolate strategiche per lo sviluppo economico e sociale della regione Emilia-Romagna. Tra   queste 93 milioni tra 2025 e 2026 di fondi  del Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori)  finanziato  dal PNRR per  sostenere l’inserimento lavorativo delle persone più  fragili,  44 milioni, sempre di risorse PNRR, per  investimenti per la qualificazione e ammodernamento   di infrastrutture sanitarie, 10 milioni sul triennio per l’implementazione del piano nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza, 9,1 milioni nel triennio 2025-2027 per la realizzazione della Ciclovia del Sole, 9 milioni per il sostegno all’associazionismo comunale, 6 milioni sul fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT).

 

“Quelli di Roca Blues” domani a Julive Music Fest

“Quelli di Roca Blues” domani a Julive Music FestSaranno “Quelli di Roca Blues”, la storica band di Pierangelo Bertoli, ad aprire e chiudere il programma di Julive sul Rosa Stage, in piazzale Della Rosa.

Si chiuderà domani, giovedì 24 luglio, la prima esperienza di Julive Music Fest che, per tre giovedì consecutivi, ha accompagnato il mese di luglio a Sassuolo con tre palchi e centinaia di artisti locali.

Quelli di Roca Blues, dalle 20,30, apriranno le esibizioni sul Rosa Stage di piazzale Della Rosa seguiti da Mini-ca, Lorenza Guidelli, Musicanti Erranti, Chiara Casini, Gipsinduo, Valentina Medici e Claudia Rondelli, Kasy, per poi chiudere con il gran finale ancora affidato a Quelli di Roca Blues.

Sul “Grande Stage”, in piazza Martiri Partigiani, invece si esibiranno sempre a partire dalle 20,30: Smoode-B, Bulgari, Nermina Ner, Alberto Parmigiani, Cuore Nero, Stecca, Via Vai, Disconfort e Tragico Party.

Sul “Temple Stage”, al Temple bar, invece: Rey, Sapone Intimo, Elo, Redneck Redemption, Flaming Three, Liders, Influenza, Alibi Likers Peppe, Kusna Band.

Il terzo appuntamento con Julive Music Fest coinciderà anche con il quarto Giovedì Sotto le Stelle che vedrà iniziative, appuntamenti, performance in tutto il centro storico.

Mostra d’arte “Collettiva d’Estate”, a cura del Gruppo Pittori Sassolesi Jacopo Cavedoni

Galleria Jacopo Cavedoni;

Giochi sotto le Stelle: stand, laboratori e gonfiabili per bambine e bambini in piazza Martiri Partigiani

1Fifty & Giaco DJ set: cena e animazione con musica dal vivo al Bar Luana in piazza Risorgimento 31;

Karaoke Kris & Roby al Bar Stella, Via Mazzini 71;

Max Barbari & Friends: concerto di musica live in piazza Garibaldi;

Si fes…Teggia: Esibizioni di balli caraibici in collaborazione con AB Dance Academy in piazzale Teggia;

Summer Dance Party: mercatini, musica e negozi aperti in via Cavallotti

I Bulgari Live Band: concerto di musica live e DJ set Michi B – Clhub in viale XX Settembre;

DJ set di Sarti DJ in piazza Garibaldi

“Lascia un Segno”, avviato il primo progetto di comunicazione rivolto alla comunità penitenziaria

“Lascia un Segno”, avviato il primo progetto di comunicazione  rivolto alla comunità penitenziariaFavorire la riabilitazione dei detenuti e promuovere una cultura dell’integrazione: è questo l’obiettivo di “Lascia un segno”, il progetto di comunicazione sociale ideato dall’agenzia creativa Ad Store e rivolto alla comunità penitenziaria dell’Emilia-Romagna, presentato lo scorso 2 luglio presso la sede di Parma di Ad Store.

Obiettivo della campagna è popolare di messaggi gli spazi interni comuni dei dieci istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna rivolti ad ogni attore coinvolto: detenuti in primis, polizia penitenziaria e amministratori penitenziari, operatori sanitari, scolastici e universitari, referenti degli enti locali e regionali, volontari delle associazioni.

Il concept della campagna nasce dalla consapevolezza di come l’ambiente carcerario venga troppo spesso identificato come un non-luogo, in quanto portatore di messaggi di chiusura, solitudine e distacco emotivo ed in questa prima fase del progetto verrà diffuso in 1.800 copie un primo prodotto editoriale, una locandina dalle misure 50×70, che verrà affissa in queste settimane negli spazi comuni delle sezioni detentive: mense, corridoi, aree di svago e aree colloqui con famigliari ed avvocati. Il messaggio è semplice e immediato ma di forte impatto: “Respect yourself”, rispetta te stesso e l’invito a chiedere aiuto in caso di necessità, tradotto in italiano, francese, inglese e arabo.

L’intento è quello di diffondere messaggi che possano essere veicolo di miglioramento delle relazioni tra i vari soggetti che compongono la comunità penitenziaria e di generare una identità comune che riduca le distanze tra i diversi soggetti troppo spesso in conflitto tra di loro. I messaggi delle varie proposte editoriali che verranno sviluppate nei prossimi mesi affronteranno temi fondamentali per la vita in carcere:

  • Prevenzione del suicidio, con messaggi di supporto emotivo;
  • Educazione e recupero, per incentivare la partecipazione ai percorsi trattamentali;
  • Tutela della salute, per contrastare pratiche dannose come la produzione artigianale di alcol;
  • Diritti e convivenza, per rafforzare il rispetto reciproco e il contrasto ai pregiudizi;
  • Volontariato, per favorire il coinvolgimento della comunità esterna nei percorsi di reinserimento sociale.

 

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