“I casi esposti dagli organi d’informazioni sulle crisi aziendali rappresentano solo la punta dell’iceberg. La realtà è molto più preoccupante, soprattutto per le imprese della filiera meccanica, con particolare riferimento alla subfornitura. Non ho la pretesa di dare dati ufficiali, ma con gli ordini in flessione dal 40 al 70% tra un paio di mesi le chiusure – e parlo di chiusure totali, di fallimenti e di liquidazioni – potrebbero coinvolgere fino al 15% delle aziende del settore. In provincia stiamo parlando di 4.000 imprese, cioè parliamo di 600 imprese che corrispondono a 4.000, 5.000 disoccupati potenziali tra lavoratori e imprenditori. E si tratta di un dato che peggiora settimana dopo settimana. Occorre che il mondo dell’economia, della politica e della finanza prendano coscienza di questa situazione, più grave per la nostra realtà che per altre”. E’ l’allarmata denuncia di Luigi Mai, presidente della Cna Provinciale, che addossa una particolare responsabilità alle banche.