5.3 C
Comune di Sassuolo
sabato, 27 Dicembre 2025
Home Blog Pagina 13

La Fiamma Olimpica di Milano-Cortina 2026 attraversa l’Emilia-Romagna

È nata nell’antica Olimpia come simbolo di pace e unione tra i popoli. E ora la Fiamma Olimpica ha ripreso il proprio viaggio, per attraversare il Paese fino a raggiungere, nel 2026, lo stadio di San Siro a Milano per la cerimonia di apertura dei Giochi invernali Milano-Cortina. Un itinerario che la porterà anche in Emilia-Romagna, attraversando città d’arte, borghi e luoghi che custodiscono la memoria e l’identità del territorio.

Prima tappa, il 5 gennaio, a Rimini, dove la Fiamma arriverà dalle Marche alla vigilia dell’Epifania, dopo aver attraversato Riccione, il 6 gennaio proseguirà verso Cesena e, lungo quel tratto di Romagna sospeso tra mare e colline, raggiungerà Forlì, Faenza e Imola, prima di salire fino al santuario di San Luca e scendere a Bologna. Mercoledì 7 la torcia farà ritorno verso la costa, toccando Cesenatico, Cervia e Ravenna, tra i mosaici bizantini patrimonio dell’Umanità, prima di proseguire verso Ferrara dopo aver attraversato Comacchio.

Giovedì 8 il percorso continuerà nel cuore della Motor Valley, tra Maranello, Fiorano e Sassuolo (Mo), per poi salire a Sestola e raggiungere Reggio Emilia, con tappa conclusiva a Parma. La Fiamma Olimpica tornerà in Emilia-Romagna venerdì 16 gennaio, facendo sosta a Piacenza dopo aver attraversato la pianura lombarda, e nuovamente lunedì 19 gennaio, quando sarà di passaggio a Brescello (Pr), per poi percorrere le ultime tappe italiane.

Il Viaggio della Fiamma è uno degli appuntamenti più suggestivi dei Giochi Olimpici e attraverserà tutte le regioni italiane, toccando oltre 300 Comuni, grazie alla corsa di circa 10mila tedofori. L’obiettivo è promuovere i valori olimpici, coinvolgere le comunità e valorizzare eccellenze culturali, artistiche e territoriali. Ogni città di tappa sarà teatro di eventi, iniziative culturali e celebrazioni che metteranno in risalto le caratteristiche distintive del territorio, creando un’occasione unica di visibilità nazionale e internazionale.

Per rafforzare il coinvolgimento del territorio regionale, la Regione Emilia-Romagna e la Fondazione Milano-Cortina 2026 hanno siglato un Protocollo d’intesa finalizzato alla collaborazione per la realizzazione del Viaggio della Fiamma Olimpica.

“L’Emilia-Romagna crede da sempre nello sport come strumento di crescita sociale, benessere e coesione, e per questo abbiamo aderito con convinzione al Protocollo di intesa con la Fondazione Milano-Cortina 2026- affermano il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora regionale al Turismo e allo Sport, Roberta Frisoni-. Il passaggio della Fiamma Olimpica in Emilia-Romagna rappresenta un momento di grande valore simbolico e una straordinaria occasione di promozione per il nostro territorio”.

“Sarà un viaggio che unirà cultura, tradizioni e passione per lo sport- proseguono presidente e assessora- mettendo in luce una regione che da sempre fa dell’accoglienza e dell’offerta turistica uno dei suoi punti di forza. Ringraziamo le amministrazioni locali, le associazioni sportive, le tante volontarie e i volontari che renderanno possibile questo evento. L’Emilia-Romagna accoglierà la Fiamma con passione, calore e lo spirito ospitale che la contraddistingue, contribuendo a diffondere i valori olimpici in tutto il Paese”.

Il protocollo di intesa

Il Protocollo di intesa tra Regione Emilia-Romagna e Fondazione Milano-Cortina 2026 definisce la collaborazione per la realizzazione del Viaggio della Fiamma Olimpica sul territorio regionale. La Regione garantirà supporto organizzativo, coordinamento con le amministrazioni locali e promozione delle iniziative collegate, senza oneri economici aggiuntivi. È previsto inoltre un tavolo permanente di coordinamento, incaricato di seguire l’attuazione del progetto e di gestire in modo condiviso le attività previste. L’accordo punta anche alla diffusione dei valori olimpici e alla creazione di una legacy duratura per le comunità locali. Il Protocollo resterà in vigore fino al 31 dicembre 2026 e non comporta obblighi contrattuali o finanziari reciproci.

La magia del Natale illumina Fiorano Modenese

La magia del Natale illumina Fiorano ModeneseSabato 6 dicembre comincia il Natale a Fiorano Modenese, alle 17 l’accensione delle luminariе inaugurerà ufficialmente il periodo di festa in centro, ma già dal mattino e per tutto il fine settimana dell’Immacolata, sarà possibile godersi la magia delle feste, con appuntamenti per grandi e piccoli, animazioni, spettacoli, musica, con il patrocinio del Comune.

In piazza Ciro Menotti sarà possibile ammirare l’originale installazione natalizia dell’artista Lorenzo Lunati dal titolo “Il mondo nelle tue mani” e scattare una foto per partecipare al contest. O vivere un’esperienza magica tra luci, natura e atmosfera nordica con l’albero di Natale e il giardino nordico.

Ci sarà anche il bus di Babbo Natale, a due piani, dove i più piccoli potranno fare foto ricordo e consegnare la letterina a Babbo Natale e ai suo elfi. Al piano superiore del bus Cine Christmas, piccoli corti natalizi e cartoni animati, dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30. E ancora gnocco fritto con affettati, frittelle di baccalà e vin brulè, con la Sfoglia in Piazza per tutto il giorno.

Sabato 6 dicembre, la biblioteca al BLA, alle 11, “A Christmas Carol”, lettura e teatrino delle ombre, adattamento dell’opera di Dickens di Agnese Baruzzi per bambini dai 4 anni, con ingresso libero e gratuito. A seguire il laboratorio creativo “Quando la notte diventa magica” con Elisa De Benedetti. Prenotazione obbligatoria.

In serata, tombola missionaria, a cura del Gruppo missionario della parrocchia di Fiorano, presso il Salone del Pellegrino, alle ore 20.30

Domenica 7 dicembre in piazza Ciro Menotti continuano le iniziative e animazioni natalizie, mentre a Villa Cuoghi, alle ore 16, l’associazione INarte presenta un “Tè per i più piccoli: racconti di Natale”. Al termine biscotti e tè per tutti. In collaborazione con Circolo Nuraghe, Amici della Musica Nino Rota e Centro Via Vittorio Veneto. Ingresso libero e gratuito. Alle 18.30 presso cinema teatro Astoria, in programma il filmL’attachment – La tenerezza”, con Valeria Bruni Tedeschi.

Alle ore 20.30, nel piazzale del Santuario, “Concerto di Natale in Basilica” del coro Insieme per la musica accompagnato da una band, a cura della parrocchia di Fiorano.

Il primo fine settimana natalizio a Fiorano Modenese si chiude, lunedì 8 dicembre, con nuove animazioni e spettacoli in piazza Ciro Menotti, avvolti dalle magiche ambientazioni del giardino nordico, dell’albero di Natale e dell’installazione natalizia di Lunati Manufacturing e accompagnati dal profumo e sapore delle prelibatezze del La Sfoglia. Nel bus di Babbo continuano le attività per i più piccoli e, dalle 10.30 con le storie incantate per bambini dai 3 ai 10 anni dell’associazione INarte.

Nel pomeriggio, dalle 14 alle 18, lungo via Vittorio Veneto “Christmas car show”, esposizione di auto sportive by Team La Diabla.

Sul colle del Santuario, dal mattino, la parrocchia organizza “Natale sul colle”, colazioni, mercatini, stand, casetta di Babbo Natale, vendita di presepi e oggetti natalizi, a favore delle scuole palestinesi per sostenere il diritto allo studio di una decina di famiglie.

Le iniziative in piazza Ciro Menotti sono tutte gratuite e sostenute da Cesar Ceramiche, Smaltochimica ha sponsorizzato l’installazione di Lunati, mentre AAO Vivai e Azienda agricola Covili hanno allestito l’albero di Natale e il giardino nordico. L’organizzazione tecnica e animazione è di GP Eventi.

Per consentire lo svolgimento in sicurezza delle manifestazioni sono previste modifiche alla viabilità in via Vittorio Veneto, via Gramsci e via del Santuario, lunedì 8 dicembre dalle 13 alle 19.

Gli appuntamenti natalizi a Fiorano Modenese continuano fino al 6 gennaio 2026, con spettacoli, iniziative e attività per tutti. Il programma completo è disponibile sul sito web del Comune: www.fiorano.it.

Manifattura, Cgil Modena: tutti i principali settori industriali chiudono in calo nel 2024

Manifattura, Cgil Modena: tutti i principali settori industriali chiudono in calo nel 2024Continua l’indagine della Cgil di Modena sui bilanci delle imprese e quello che emerge, dalla tabella che riportiamo qui sotto è che tutti i distretti industriali manifatturieri, settori importanti della nostra economia, registrano rispetto ai ricavi un 2024 in negativo rispetto al 2023. Alcune variazioni sono marginali, altre molto pesanti. E’ stato analizzato un campione di 115 imprese che operano in 20 macrosettori (industria, agricoltura e servizi), negli anni 2020-2024 (su dati Camera di Commercio e Fondazione Di Vittorio). L’obbiettivo è di arrivare ad analizzare i bilanci di 250 imprese entro gennaio 2026.

 

RICAVI SETTORI PRODUTTIVI/SERVIZI A MODENA IN MIGLIAIA DI EURO

“Il comparto Meccanico, simbolo della manifattura modenese, registra -17,99% di ricavi nel 2024 sul 2023, esprime il segnale più allarmante dell’intera indagine – spiega Ettore Ghidoni dell’ufficio economico Cgil Modena – Il quadro del settore meccanico diventa ancora più preoccupante se incrociamo questi dati con quelli della cassa integrazione (Cigo + Cigs + Cigd): infatti nel 2024, nella nostra provincia, sono state autorizzate 10.586.084 ore complessive di cassa integrazione, in crescita di quasi +20% nel periodo gennaio-settembre 2024 rispetto a gennaio-settembre 2023. Delle oltre 10 milioni 500 mila ore di cassa integrazione, ben 7.021.286 ore riguardano il solo settore meccanico, cioè il 66% dell’intero ammontare provinciale”.

Seguono poi il settore Chimico con -14,59% di ricavi nel 2024 sul 2023, un settore piccolo ma molto sensibile ai cicli industriali, l’Abbigliamento-Tessile con -13,41%, settore con una competizione internazionale rilevante soprattutto sui costi di produzione, il Biomedicale con -4,43% tradizionale punto di eccellenza del territorio dell’Area Nord di Modena, il Ceramico con -3,77% settore che soffre di alti costi energetici e fermi produttivi a causa della diminuzione dei bonus ristrutturazioni e dell’export.

Il fatto che l’anno 2024 rappresenti una brusca battuta d’arresto, purtroppo è in linea con il quadro nazionale: infatti l’Italia registra 32 mesi consecutivi di riduzione della produzione industriale, la Cgil lo aveva denunciato già nei mesi scorsi, e purtroppo i fatti ci hanno dato ragione. “Senza una politica industriale nazionale capace di orientare gli investimenti, favorire l’evoluzione tecnologica e sostenere l’innovazione dei processi e dei prodotti, anche il nostro sistema produttivo subisce gli effetti della crisi” commenta Fernando Siena segreteria Cgil Modena.

Concorrenza internazionale, transizione energetica e trasformazione delle filiere globali richiederebbero interventi mirati, invece oggi, la competitività delle imprese continua a essere scaricata quasi esclusivamente su bassi salari, flessibilità, precarietà estrema e svalorizzazione del lavoro.

“È una strategia miope – continua il sindacalista Cgil – che non produce sviluppo, non attrae investimenti, e non tutela il patrimonio industriale che ha fatto di Modena e dei suoi distretti un’eccellenza”.

“Dalla nostra indagine – aggiunge Ghidoni – emerge anche un altro elemento significativo: i comparti in crescita appartengono quasi esclusivamente al settore dei servizi a basso valore aggiunto (commercio, turismo, servizi alla persona/cooperative sociali, pulizie, ecc…) dove prevalgono basse retribuzioni, contratti fragili e un’elevata incidenza di lavoro part-time involontario. Si tratta, in sostanza, di settori caratterizzati da occupazione che non genera reale espansione economica e che poggia su modelli occupazionali fragili e poco sostenibili”.

Nonostante il brusco arresto del 2024 nei comparti industriali, i dati mostrano che tra il 2020 e il 2024 molte imprese hanno realizzato aumenti di ricavi e risultati di esercizio (utile) significativi. Gli utili complessivi delle 115 imprese esaminate sono stati 3 miliardi 188 milioni (+19% sul 2023), a fronte di un incremento del costo del lavoro (dovuto ai rinnovi dei contratti collettivi di lavoro) pari al 3%.

Dall’indagine emerge però un altro aspetto critico: “questa crescita ha remunerato soprattutto il capitale (dal 26% del 2023, al 31,7% nel 2024) – aggiunge Fernando Siena – mentre il lavoro non ha ricevuto analogo riconoscimento. Così come gli utili fatti negli anni, sono andati in minima parte su investimenti in innovazione e aggiornamento dei processi (poco più del 2% sul fatturato), insufficienti a sostenere la competitività delle stesse imprese”.

“Così facendo si sta consolidando un modello produttivo che distribuisce i benefici esclusivamente agli azionisti, i quali preferiscono investire nella componente finanziaria piuttosto che nelle scelte strategiche necessarie per affrontare le transizioni tecnologiche e industriali oggi indispensabili – conclude Siena Il rischio è evidente: non ci sarà nessuna stagione di sviluppo e di crescita se ci arrendiamo alla perdita della nostra manifattura”.

Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo con forza: serve fare una politica industriale sostenere la domanda interna e aumentare i salari, solo così si potrà uscire dalla crisi.

Anche per chiedere investimenti pubblici e una vera politica industriale e del terziario la Cgil fa sciopero il 12 dicembre. A Modena invitiamo lavoratori, pensionati e cittadini a partecipare alla manifestazione con partenza dal Policlinico alle ore 9.30 e poi al corteo per le vie del centro storico.

SUNIA E-R dal 5 al 12 dicembre settimana di mobilitazione per il diritto alla casa

SUNIA E-R dal 5 al 12 dicembre settimana di mobilitazione per il diritto alla casaNon calano gli sfratti per morosità incolpevole e per fine locazione, sono centinaia di migliaia i nuclei famigliari in lista di attesa per l’assegnazione di un alloggio popolare e attualmente sono 100.000 quelli sfitti in attesa di risorse per la riqualificazione e riassegnazione, gli affitti crescono oltre i tassi di inflazione e i salari netti perdono potere di acquisto.

Nonostante questo contesto sociale noto da tempo, la legge di Bilancio 2026 predisposta dal governo Meloni non prevede alcuna misura sul diritto alla casa.

Nella nostra regione il SUNIA, nell’ambito di una mobilitazione nazionale a sostegno delle nostre richieste di modifica della legge finanziaria 2026, legge di bilancio che non prevede il finanziamento per il ripristino degli appartamenti sfitti e la loro riassegnazione, l’avvio di un programma di edilizia sociale pubblica, il finanziamento dei fondi morosità incolpevole e quello del contributo al pagamento del canone di affitto di mercato soprattutto per le famiglie a basso reddito; ha  predisposto una serie di iniziative territoriali con assemblee di caseggiato a Ferrara, banchetti di informazione nei mercati e nelle piazze di Rimini, Bologna e Ravenna, un momento di informazione pubblica a Modena sui fenomeni distorsivi che stanno colpendo i centri di molti capoluoghi della nostra regione accentuando l’emergenza abitativa, mentre si stanno definendo altre iniziative nei vari territori della regione che troveranno un momento conclusivo nelle manifestazioni territoriali che si svolgeranno in tutta la regione in occasione dello sciopero generale del 12 Dicembre promosso dalla CGIL.

 

 

Il presidente della Regione Michele De Pascale incontra i lavoratori della Gaggio Tech

Il presidente della Regione Michele De Pascale incontra i lavoratori della Gaggio Tech“Confidavamo tutti, lavoratori, sindacati e istituzioni che si fosse trovata una soluzione, ma purtroppo dobbiamo combattere ancora. Solo una parte del progetto ha avuto attuazione e per questa parte siamo molto grati all’impresa presente. Ma dobbiamo assolutamente trovare nuove soluzioni industriali, così da evitare di ritrovarci un’altra volta nella situazione in cui siamo oggi. Le istituzioni sono già impegnate nella ricerca di investitori seri. L’obiettivo è evitare avventurieri e guardare a progetti industriali efficaci, fatti su misura per questa realtà produttiva e soprattutto fatti per durare nel tempo. Solo così si potrà garantire una prospettiva occupazionale e sociale certa in un territorio del nostro Appennino dalle straordinarie potenzialità. Oggi non possiamo promettere il risultato, ma a promettere un impegno assoluto della Regione”.

Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, questa mattina partecipando all’assemblea sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori di Gaggio Tech Srl (ex Saga Coffee) di Gaggio Montano (BO), dopo aver visitato lo stabilimento, insieme al sindaco della Città Metropolitana di Bologna, Matteo Lepore.

“La Regione e la Città metropolitana di Bologna sono già in campo per fare tutto ciò che occorre per salvare l’occupazione, la produzione, l’insediamento industriale di Gaggio Montano, dove ci sono in termini logistici e di competenze professionali potenzialità straordinarie da mettere in campo. Sarebbe un crimine disperdere tutto questo patrimonio”, ha ribadito de Pascale.

“Non si può pensare di sviluppare all’infinto gli insediamenti e le produzioni industriali solo nei grandi centri urbani, oramai saturi- ha aggiunto il presidente-. Occorre puntare soprattutto sulle aree interne, di montagna e di pianura, che sono in realtà l’unico vero spazio di crescita. Lì dobbiamo concentrare la maggior parte del nostro sviluppo per continuare a garantire una crescita come quella che abbiamo realizzato”.

“L’equilibrio tra i centri urbani e le aree interne è fondamentale per avere una nuova strategia complessiva di sviluppo, economico e sociale. Per questo- ha concluso de Pascale- faccio appello a tutto il mondo industriale e produttivo: venite qui, portate anche in questa area progetti e innovazione e avrete il pieno sostegno di tutte le istituzioni, a partire dalla Regione Emilia-Romagna”.

**

L’assemblea – spiegano Simone Selmi, Segretario Generale Fiom Cgil Bologna e
Primo Sacchetti, Fiom Cgil Bologna – è stata convocata per discutere la drammatica situazione dello stabilimento dopo la messa in liquidazione dell’azienda. I 90 lavoratori di Gaggio Tech, oggi in liquidazione, e le loro famiglie vivono una condizione di vero e proprio dramma sociale. È’ prevista la cassa integrazione per cessazione dell’attività fino a settembre 2026, ma si tratta di una risposta temporanea che non risolve il problema fondamentale: assicurare continuità occupazionale e industriale sul territorio. Per la terza volta, infatti, un imprenditore abbandona il sito produttivo, riproducendo un copione già visto nelle precedenti vertenze. Anche la scelta del socio di maggioranza di liquidare la propria quota conferma l’assenza di responsabilità verso i lavoratori e verso il territorio.

Le Organizzazioni Sindacali chiedono:
– alla Regione Emilia-Romagna di sostenere lo sviluppo di Minifaber, ovvero ciò che
rimane della vecchia società, incrementando investimenti e produzione;
– un forte appello all’imprenditoria bolognese, affinché contribuisca – insieme a Minifaber – a un progetto di rilancio industriale concreto.

La vertenza di Gaggio Tech non è un caso isolato. Le Organizzazioni Sindacali chiedono al
Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, di allargare il ragionamento
alla condizione del manifatturiero dell’Appennino, un’area oggi a forte rischio di
desertificazione industriale. Qui perdere il lavoro significa spesso non avere possibilità di
ricollocazione, e ciò impone una responsabilità sociale ben più forte alle imprese del territorio.
Le Organizzazioni Sindacali ribadiscono l’obiettivo di un nuovo patto del lavoro, fondato su un principio chiaro: nessun lavoratore deve essere licenziato senza una prospettiva
occupazionale. Non possiamo lasciare i lavoratori soli, né trasformare le vertenze
dell’Appennino in casi isolati destinati all’abbandono. Per questo, le Organizzazioni richiedono a tutte le istituzioni – regionali, metropolitane e locali – di attrezzarsi con urgenza affinché si individui una soluzione industriale rapida e strutturale. Durante l’assemblea è intervenuto il Sindaco di Bologna e Presidente della Città Metropolitana, Matteo Lepore, che ha portato il saluto istituzionale e riconosciuto il valore e la determinazione delle lotte dei lavoratori, sottolineando la necessità di convincere gli imprenditori del territorio a impegnarsi nel progetto di rilancio.

Ha preso quindi la parola il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale,
che ha dichiarato: “Dobbiamo fare qualcosa di diverso da quanto fatto fino a oggi, per non
trovarci di nuovo nella situazione delle altre tre volte. Difendere il sito di Gaggio è strategico per tutta la Regione. L’Appennino diventa infatti strategico, anche perché la pianura dà segni di saturazione produttiva e occupazionale. In questa ottica, qualsiasi strumento verrà messo in campo. Il massimo sostegno agli imprenditori seri sarà garantito. Abbiamo già avviato contatti per individuare soggetti disponibili a investire, dare commesse e muoversi in squadra. Da questa tragedia sociale può nascere un esempio virtuoso per tutta la Regione Emilia Romagna.”

Le Organizzazioni Sindacali esprimono apprezzamento per l’impegno dichiarato
dalla Regione, ma sottolineano con forza che il tempo è un fattore decisivo: occorre
trasformare rapidamente le intenzioni in un progetto industriale concreto, capace di
salvaguardare la produzione, il lavoro e il futuro dell’Appennino.

**

Il sindaco Matteo Lepore questa mattina in azienda: “Vogliamo metterci in gioco al vostro fianco e al fianco delle vostre famiglie, insieme agli amministratori locali e alla Regione Emilia-Romagna, per costruire insieme una nuova possibilità. Lavoreremo ogni giorno da qui alle prossime settimane per raggiungere questo obiettivo: cercare insieme imprese del territorio disposte a investire sul lavoro in Appennino”. Così il sindaco metropolitano Matteo Lepore, questa mattina in visita alla Gaggio Tech per incontrare lavoratrici, lavoratori e organizzazioni sindacali.

Il Sindaco, insieme al delegato al Lavoro Stefano Mazzetti, agli amministratori locali e al Presidente della Regione Emilia-Romana, Michele De Pascale, ha voluto portare al personale dell’azienda la solidarietà di tutto il territorio. “Siamo di fronte a una situazione complicata e la soluzione sarà tutta da costruire, però credo sia importante che voi sappiate che tutta la comunità della Città metropolitana è al vostro fianco”, ha detto Lepore, sottolineando il fatto dell’importanza della salvaguardia del lavoro in Appennino: “Un posto di lavoro in Appennino per noi deve valere 10 volte, proprio perché perdere lavoro qui significa penalizzare Bologna”. E ancora, “le difficoltà che state vivendo le stanno vivendo anche altre aree interne e quindi quando si spegne una luce in Appennino anche altri territorio hanno paura – ha spiegato il Sindaco – Questo deve essere lo sprone per far sentire tutti ingaggiati sul raggiungimento dell’obiettivo, attrarre nuovi investimenti sulle linee di produzione e di conseguenza sull’occupazione per lavoratrici e lavoratori e sulla sicurezza economica delle loro famiglie”.

Il Sindaco è intervenuto anche in merito all’annunciato trasferimento di lavoratrici e lavoratori di Woolrich. “Fermatevi. La notizia del trasferimento di 139 lavoratrici e lavoratori di Woolrich ci stupisce e non la comprendiamo, se non nell’ottica di un’operazione che, nei fatti, mira a chiudere la sede di Bologna di uno storico marchio del territorio. Per noi la permanenza dell’azienda a Bologna è fondamentale, sia per la salvaguardia dei posti di lavoro, sia per il legame che il marchio ha con il territorio. Come Istituzioni locali siamo a disposizione delle lavoratrici, dei lavoratori, e delle organizzazioni sindacali per attivare canali di mediazione sulla vicenda”.

Orient@rsi a Formigine: percorsi per accompagnare gli studenti nella scelta della scuola superiore

Orient@rsi a Formigine: percorsi per accompagnare gli studenti nella scelta della scuola superioreIl passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado rappresenta un momento delicato nella crescita dei ragazzi, che richiede attenzione, ascolto e il supporto consapevole degli adulti. Per accompagnare studenti e famiglie verso una scelta più informata e serena, il Comune di Formigine ha promosso “Orient@rsi a Formigine”, un programma di appuntamenti rivolto agli alunni delle classi seconde e terze della scuola media Fiori e alle loro famiglie.

Il percorso ha preso avvio con “Orientamedie”, realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Modena e dedicato all’illustrazione delle scuole del territorio, con particolare attenzione al legame tra indirizzi di studio, scenari occupazionali locali e profili professionali più richiesti. A questo si è affiancata la tradizionale iniziativa “Aziende a scuola”, realizzata con il supporto di Cna, Lapam e imprenditori del territorio, che hanno incontrato studenti e genitori offrendo uno sguardo diretto sul tessuto produttivo locale. Tra i partecipanti di quest’anno figurano Paola Zini, responsabile commerciale di Blowpack Srl, Elisabetta Prampolini, avvocato, e Simone Ganzerla, export sales manager di Galileo Srl.

Un altro momento significativo è stato “Sostenere le scelte”, incontro per genitori e adulti di riferimento condotto dallo psicologo Matteo Lei, dedicato alle caratteristiche dell’adolescenza e alla complessità delle traiettorie di vita. Alla serata erano presenti anche gli psicologi scolastici Giorgia Nora e Alessandro Rebuttini.

A completare il programma, incontri con le scuole del Distretto di Sassuolo, saloni provinciali dell’orientamento, open day degli istituti superiori, interventi di docenti delle scuole secondarie di secondo grado presso la scuola media, testimonianze di ex studenti in collaborazione con i GET territoriali e visite aziendali. In programma anche laboratori orientativi a Ca’ Bella e laboratori di robotica per approfondire le materie STEM e gli indirizzi tecnologici.

“Questo passaggio – commenta il Vicesindaco con delega alle Politiche educative e scolastiche Marco Casolari – è estremamente delicato nella vita dei nostri ragazzi. Lo ricordo bene anche dalla mia precedente esperienza da dirigente scolastico e proprio per questo ritengo essenziale offrire strumenti e occasioni di orientamento che guidino gli studenti verso una scelta consapevole. Da anni il Comune di Formigine mette a sistema iniziative nate con questo obiettivo e continueremo a farlo con convinzione, per permettere a ragazzi e famiglie di esplorare con consapevolezza le opportunità formative e professionali future”.

Un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale musicale sassolese

Un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale musicale sassoleseLa Giunta del Comune di Sassuolo ha sottoscritto l’accordo attuativo del protocollo d’intesa con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Centro interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities, per attività di studio e di ricerca finalizzate alla valorizzazione del patrimonio culturale della città.

L’accordo è finalizzato a realizzare in collaborazione un processo coordinato di valorizzazione del patrimonio storico-documentario con l’obiettivo di renderlo fruibile attraverso la piattaforma digitale Lodovico Media Library sviluppata da DHMoRe.

Si tratta di un’occasione per il Centro DHMoRe di sviluppare in collaborazione con il Comune di Sassuolo ricerche ed approfondimenti aventi ad oggetto il Patrimonio documentario, storico e museale e permette al contempo al Comune di Sassuolo di elaborare in collaborazione con il DHMoRe un progetto sulla valorizzazione del proprio patrimonio culturale musicale.

“Il patrimonio musicale sassolese è un prezioso valore aggiunto per la nostra città. Motore ad oggi di cultura e conoscenza e domani anche di turismo. Una tradizione che nasce dagli affreschi del Palazzo Ducale e arriva al successo con Caterina Caselli, Pierangelo Bertoli e Nek – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Federico Ferrari – celebrando una storia unica per la nostra città che ha visto nascere e crescere artisticamente a Sassuolo tantissimi artisti di rilievo nazionale da Alberto Bertoli a Nicola Ferrari, senza dimenticare Marco Dieci, i Borghi Bros, Marco Baroni, i fratelli Stefani, Giulia Bellei, Matteo Cammellini, Matteo Macchioni e molti altri. Un percorso fatto non solo di artisti e band quanto dei 150 anni di attività del Corpo Bandistico La Beneficienza e i 100 anni della Corale Puccini, della tradizione portata avanti dal Circolo Amici della Lirica, dall’indirizzo musicale dell’IC Sassuolo 3 Sud e dai tantissimi festival e premi musicali dal Premio Bertoli a Grandezze e Meraviglie fino al Julive. La nostra è una città che tanto ha dato e tanto ha ricevuto dalla musica e la partnership con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia rappresenta una straordinaria occasione per approfondire la ricerca e la valorizzazione di questo immenso patrimonio culturale e iniziare a lavorare, insieme ad artisti, enti, festival e singoli musicisti, per far riconoscere Sassuolo come Città Creativa della Musica UNESCO”.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 6 dicembre 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 6 dicembre 2025Transito di nuvolosità medio-alta durante il corso della giornata; riduzioni di visibilità, per foschie o nebbie nelle ore più fredde in parziale sollevamento dalla tarda mattinata. La visibilità ridotta sarà più consistente sulle pianure a ridosso del Po.

Temperature in lieve diminuzione nei valori minimi, specie in pianura, laddove si attesteranno tra i 1 e 4 gradi, valori superiori, attorno ai 7 gradi, attesi sulla costa riminese; massime senza particolari variazioni comprese tra i 9/12 gradi, lievemente inferiori nella pianura piacentina. Venti prevalentemente deboli dai quadranti occidentali, con modesti rinforzi sul mare. Mare poco mosso sotto costa, mosso al largo in mattinata ma con moto ondoso in attenuazione successivamente.

(Arpae)

Educazione alimentare e crescita, un incontro a Maranello

Educazione alimentare e crescita, un incontro a MaranelloA Maranello si parla di educazione alimentare nell’infanzia e nell’adolescenza: mercoledì 10 dicembre alle ore 18 al Centro di Aggregazione Giovanile (via Vignola 79) è in programma un incontro pubblico, rivolto in particolare a genitori e famiglie, sul tema “Cibo, emozioni e crescita. L’educazione alimentare alla base del benessere psicofisico del bambino e del ragazzo”, con la partecipazione della Dott.ssa Simona Midili, dietista del Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione dell’Ausl di Modena e della Dott.ssa Giulia Zagni, pediatra di libera scelta di Maranello. L’ingresso è libero.

Furti, il Centrodestra dei Comuni del Distretto Ceramico: “PD allarme tardivo. Ora ammettano i loro errori”

Furti, il Centrodestra dei Comuni del Distretto Ceramico: “PD allarme tardivo. Ora ammettano i loro errori”
Sassuolo, ladri in fuga

I Consiglieri del Centrodestra dei Comuni del Distretto Ceramico — Giuseppe Vandelli, Maurizio Prandi, Stefano Ferri, Davide Romani, Matteo Barbolini e Barbara Goldoni — intervengono dopo aver letto con attenzione l’allarme lanciato dai Sindaci del Partito Democratico di Sassuolo, Fiorano, Formigine e Maranello sul tema dei furti.

Gli stessi Sindaci hanno rivolto un appello al Prefetto e al Governo per chiedere un potenziamento delle forze dell’ordine.
Per i Consiglieri del Centrodestra si tratta di una richiesta che arriva con anni di ritardo, dopo un lungo periodo in cui ogni segnalazione sulla sicurezza è stata sistematicamente ignorata, minimizzata o perfino derisa.
«Ogni volta che portavamo nei Consigli comunali le preoccupazioni dei cittadini — ricorda Davide Romani — ci veniva risposto che si trattava soltanto di “percezioni” o di esagerazioni politiche».

Oggi, di fronte all’evidenza dei fatti, gli stessi Sindaci parlano improvvisamente di emergenza. Meglio tardi che mai, certo, ma resta il fatto che sono stati persi anni preziosi nei quali sarebbe stato possibile prevenire e contenere una situazione che nel frattempo è chiaramente peggiorata.

È utile ricordare che il Governo, negli ultimi anni, ha lavorato concretamente per rafforzare la sicurezza nazionale, introducendo misure operative attraverso il recente Decreto Sicurezza, ed ha attuato nuove assunzioni nelle forze dell’ordine dopo anni di blocchi, oltre che  rendere possibili aumenti salariali e rinnovi contrattuali, da tempo attesi.

Non si può dimenticare che proprio i partiti di riferimento degli attuali Sindaci del Distretto Ceramico si sono opposti a molte di queste misure, preferendo un approccio ideologico che ha rallentato interventi concreti e necessari.

Non si può dimenticare che fu Gian Francesco Menani a istituire nuovamente la Polizia Giudiziaria e l’Unità cinofila.

Appare quindi paradossale che i Sindaci attuali chiedano con urgenza i rinforzi e gli strumenti che loro stessi hanno osteggiato per anni.

È bene inoltre sottolineare che il Prefetto conosce perfettamente la situazione del Distretto Ceramico, grazie al costante lavoro di monitoraggio svolto dalle istituzioni dello Stato. Tuttavia, senza una collaborazione piena, coerente e non ideologica da parte dei Comuni, è impossibile costruire un sistema di prevenzione realmente efficace.

Oggi i Sindaci PD chiedono ciò che il centrodestra sostiene da anni: riconoscere la sicurezza come un diritto fondamentale e agire con strumenti concreti.

“Se ora lanciano un SOS, abbiano almeno il coraggio di riconoscere che molte delle criticità attuali derivano da anni di scelte insufficienti e sottovalutazioni da parte loro, non certo dal lavoro di chi sta cercando di recuperare il tempo perduto” sono le parole di Maurizio Prandi.

“Il centrodestra dei Comuni del Distretto Ceramico, come sempre, resta disponibile a collaborare con tutte le istituzioni dello Stato”, è la considerazione di Matteo Barbolini.
“Ci auguriamo che anche le amministrazioni locali siano finalmente pronte a farlo, con realismo e senza pregiudizi politici, per restituire sicurezza e serenità alle nostre comunità”, conclude Barbara Goldoni.

A Bologna, davanti alla sede della Regione, si accende l’albero di Natale realizzato con materiali di recupero, simbolo dell’impegno verso l’economia circolare

A Bologna, davanti alla sede della Regione, si accende l’albero di Natale realizzato con materiali di recupero, simbolo dell’impegno verso l’economia circolareUn palo della luce dismesso, 54 damigiane e 300 fiaschette dismesse: da questi oggetti quotidiani è nato l’Albero di Vetro, l’albero di Natale realizzato interamente con materiali di recupero e installato in piazza Renzo Imbeni, davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna. Un’opera d’arte sostenibile, alta sette metri, costruita nell’ambito del progetto Scart del Gruppo Hera, che trasforma rifiuti e scarti in installazioni artistiche con l’obiettivo di promuovere creatività ed economia circolare.

A inaugurarlo oggi, con l’accensione delle luminarie natalizie, l’assessora regionale all’Ambiente, Irene Priolo, l’amministratore delegato di Herambiente, Andrea Ramonda, e l’ideatore del progetto Scart, Maurizio Giani.

“Anche le feste natalizie sono un’occasione per ricordarci quanto contino le scelte sostenibili- sottolinea Priolo-. L’Albero di Vetro ne è un esempio concreto: materiali di recupero e riuso creativo mostrano come l’arte possa raccontare, con forza e immediatezza, il valore di trasformare i rifiuti in risorse, portando un messaggio di sostenibilità proprio nel cuore della città. L’economia circolare- conclude l’assessora- non è soltanto una strategia industriale o amministrativa, ma un valore culturale, soprattutto durante le festività”.

L’opera nel dettaglio

L’albero è alto sette metri con un fusto in acciaio ricavato da un vecchio lampione dismesso con un diametro di 155 centimetri alla base e 110 alla sommità. I rami, dello stesso materiale, hanno un diametro che varia tra i 50 centimetri ai livelli più bassi e 40 centimetri ai livelli superiori e riproducono in larga scala un gocciolatoio per le bottiglie di vetro. Per la chioma, invece, sono state utilizzate 54 damigiane e 300 fiaschette provenienti da un ex fattoria di Empoli (Fi).

Per l’illuminazione sono stati utilizzati led di forma allungata posizionati all’interno delle damigiane e delle fiaschette. Alla base dell’installazione quattro scatolari e quattro cubi, sempre in acciaio, fasciati da uno striscione con il logo del progetto Scart e lo slogan “Diamo nuova luce al futuro”.

Il progetto Scart

Scart è il progetto del Gruppo Hera che, da oltre 25 anni, trasforma scarti industriali in opere d’arte, con oltre 1000 manufatti realizzati finora utilizzando materiali di recupero. Attraverso l’arte, il progetto sensibilizza su economia circolare, sostenibilità e corretta gestione dei rifiuti, offrendo opere disponibili per iniziative che promuovono la cultura ambientale.

Il Commissario straordinario Curcio incontra i sindaci modenesi

Il Commissario straordinario Curcio incontra i sindaci modenesi
Fabrizio Curcio e Fabio Braglia

«Ringrazio il Commissario straordinario alla ricostruzione Fabrizio Curcio, per la disponibilità dimostrata in questi mesi e nella grande capacità di ascolto che la struttura commissariale sta avendo nei confronti dei nostri territori, così duramente colpiti dal maltempo e così duramente messi alla prova».

Con queste parole, il presidente della provincia di Modena Fabio Braglia commenta l’incontro istituzionale con il Commissario straordinario alla ricostruzione nel territorio delle regioni Emilia- Romagna, Toscana e Marche, Fabrizio Curcio, che si è tenuto giovedì 4 dicembre nella sede della Provincia, con i sindaci e gli amministratori dei comuni montani modenesi.

Per Braglia «quello di oggi rappresenta un momento fondamentale perché consente agli amministratori delle comunità montane locali di poter avere un confronto con la struttura commissariale. Grazie alla disponibilità del Commissario Curcio, sono certo che potremo mettere in campo gli strumenti migliori per assicurare il pieno ripristino delle nostre infrastrutture e delle attività produttive e commerciali che in questi anni hanno subito danni a causa del maltempo».

All’incontro erano presenti i sindaci e i tecnici dei territori pedemontani della provincia di Modena.

L’incontro ha rappresentato un momento di confronto operativo in occasione del quale il Commissario ha illustrato i dettagli del Decreto Legge n. 65 del 7 maggio 2025, con ulteriori disposizioni urgenti per affrontare gli straordinari eventi alluvionali verificatisi nei mesi di maggio 2023 e di settembre e ottobre 2024, in materia di riduzione del rischio idraulico e idrogeologico nelle aree interessate, fornendo aggiornamenti in merito allo stato attuale degli investimenti previsti e alle tempistiche di realizzazione alla luce del Pnrr.

Per quanto riguarda l’amministrazione provinciale di Modena sono 54 gli interventi di ripristino sulla rete stradale provinciale disposti a seguito degli eventi alluvionali del 2023 e del 2024 per un importo complessivo di oltre 19 milioni di euro. Di questi, otto interventi in somma urgenza sono già stati eseguiti e conclusi per un importo di 650mila euro, mentre dei restanti 46 interventi, 32 sono stati affidati a Consap, la struttura con la funzione di committenza ausiliaria per la messa in sicurezza dei territori colpiti dall’alluvione.

Verrà intitolata all’astrofisica triestina Margherita Hack la nuova scuola di Spezzano

Verrà intitolata all’astrofisica triestina Margherita Hack la nuova scuola di SpezzanoLa nuova scuola dell’infanzia di Spezzano, che sostituirà Villa Rossi, verrà intitolata all’astrofisica Margherita Hack. E’ arrivato in questi giorni l’atteso nullaosta della Prefettura per la scelta del nome. La proposta nata dal Consiglio d’Istituto del Comprensivo Francesca Bursi è stata subito accolta dall’Amministrazione di Fiorano Modenese.

La scuola, nel polo scolastico di via Ghiarella, sarà ufficialmente inaugurata sabato 13 dicembre dalle 10, ed accoglierà i piccoli alunni e il personale di Villa Rossi a partire da gennaio.

“L’intitolazione a Margherita Hack vuole essere un omaggio a una figura simbolo di passione scientifica, libertà di pensiero e impegno civile: valori che la scuola desidera trasmettere alle nuove generazioni”, spiega la dirigente scolastica del Comprensivo, Ilaria Leonardi.

“Abbiamo accolto con grande favore la proposta di intitolazione del Consiglio d’istituto. Condividiamo pienamente le motivazioni: i valori che la scuola intende trasmettere si ispirano a una donna libera, a una divulgatrice straordinaria, esempio di coraggio intellettuale e di passione per la conoscenza.

Auguriamo ai nostri bambini di crescere con la stessa curiosità, la stessa sete di sapere e la stessa competenza. In questo percorso il sostegno della scuola è fondamentale, e siamo certi che anche la nuova struttura sarà all’altezza di questa importante sfida”, evidenzia l’assessore alla Scuola del Comune di Fiorano Modenese, Monica Lusetti.

La targa con il nome della scuola sarà scoperta all’inaugurazione di sabato 13 dicembre, alla presenza del sindaco di Fiorano Modenese Marco Biagini, della vicesindaco Monica Lusetti, del consigliere regionale Luca Sabattini, del dirigente Ufficio VIII – Ambito territoriale di Modena Giuseppe Schena, della dirigente scolastica IC Bursi Ilaria Leonardi e, per il Coordinamento pedagogico dell’Unione Distretto Ceramico, di Margherita De Maio.

 

Margherita Hack (1922–2013) è stata un’astrofisica, accademica e divulgatrice scientifica italiana di fama internazionale. Nata a Firenze, studiò fisica all’Università fiorentina, dove si laureò nel 1945 con una tesi sulle stelle variabili. Nel 1964 divenne la prima donna a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste, che contribuì a rendere un centro di ricerca di livello mondiale. Si occupò di spettroscopia stellare e classificazione delle stelle, partecipando a progetti internazionali e collaborando con enti come la NASA e l’ESA. Pubblicò centinaia di articoli scientifici e numerosi libri. Fu anche docente universitaria e ispirò generazioni di giovani ricercatori. Nota per il suo impegno civile e sociale, sostenne la libertà di pensiero, i diritti civili e la laicità dello Stato. Promosse sempre un approccio razionale e scientifico alla conoscenza. Ricevette numerosi riconoscimenti per la sua attività scientifica e divulgativa. Morì a Trieste nel 2013.

Sei Consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna al voto a dicembre per il rinnovo degli organi amministrativi

Sei Consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna al voto a dicembre per il rinnovo degli organi amministrativiSei Consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna saranno chiamati al voto nel mese di dicembre per rinnovare la propria governance. Una scadenza attesa, prevista dalla normativa regionale, che segna l’avvio di una nuova fase per enti impegnati quotidianamente nella gestione dell’acqua, nella manutenzione del territorio e nella cura delle infrastrutture di bonifica e irrigazione, attività indispensabili per la vita delle comunità e per la tenuta del sistema agricolo e agroalimentare.

Un ruolo ancora più rilevante in un contesto segnato dagli effetti del cambiamento climatico e dall’esigenza crescente di garantire tutela del suolo, sicurezza idraulica e disponibilità della risorsa idrica.

Le consultazioni interesseranno il Consorzio della Bonifica Parmense, il Consorzio della Bonifica Burana, il Consorzio della Bonifica Renana, il Consorzio della Bonifica Pianura di Ferrara, il Consorzio di Bonifica della Romagna e il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, dove i consorziati saranno chiamati a eleggere i nuovi consigli di amministrazione, i comitati amministrativi e i collegi dei revisori. A ciascun Consorzio spetterà poi individuare presidente, vicepresidenti e componenti del comitato amministrativo, secondo quanto previsto dagli Statuti.

A seconda dei territori, il voto si svolgerà in un’unica giornata o su più giorni, con modalità già rese note dagli enti consortili attraverso i propri canali informativi. Si tratta di un passaggio che scandisce la vita dei Consorzi e definisce gli indirizzi con cui affrontare i temi più rilevanti: dall’efficienza delle reti irrigue alla gestione dei canali, dalla prevenzione del rischio idraulico alla modernizzazione delle infrastrutture.

“Il rinnovo degli organi amministrativi è un passaggio importante nella vita dei Consorzi di bonifica, realtà che ogni giorno contribuiscono alla sicurezza idraulica, alla gestione dell’acqua e al presidio del territorio, elementi essenziali per la qualità della vita delle nostre comunità e per la tenuta del settore agricolo e agroalimentare- sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Si tratta di enti chiamati a svolgere un ruolo sempre più rilevante di fronte alle sfide poste dal cambiamento climatico, dalla tutela del suolo e dalla necessità di garantire alle imprese e alle filiere produttive una gestione efficiente, sicura e sostenibile della risorsa idrica. In questi anni la collaborazione tra Regione e Consorzi si è rafforzata, grazie a investimenti che hanno sostenuto la modernizzazione delle infrastrutture irrigue, l’efficienza dei sistemi idraulici e interventi fondamentali per la manutenzione e la sicurezza del territorio. È un percorso che vogliamo continuare a costruire insieme, perché dalla buona gestione dell’acqua e dalla cura del territorio dipendono la sicurezza delle comunità, la solidità del nostro sistema agricolo e la competitività delle imprese e delle filiere agroalimentari in un contesto climatico sempre più complesso”.

I Consorzi di bonifica

I Consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna operano sul territorio per garantire la sicurezza idraulica, la gestione delle acque e la manutenzione delle infrastrutture di bonifica e irrigazione. Gestiscono una rete capillare di canali, impianti idrovori, opere di regimazione e sistemi irrigui che assicurano il deflusso delle acque in eccesso, la tutela del suolo e l’approvvigionamento idrico a fini agricoli. Svolgono inoltre attività di vigilanza e presidio del reticolo idraulico, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, e azioni di prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico, contribuendo alla salvaguardia delle comunità, del territorio e delle produzioni agricole.

Santa Barbara, i Vigili del fuoco di Modena celebrano la loro patrona

Santa Barbara, i Vigili del fuoco di Modena celebrano la loro patronaOggi, presso la Basilica Pontificia di Fiorano, si è celebrata la festa religiosa per Santa Barbara, patrona del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. La ricorrenza, che da quest’anno viene festeggiata in forma religiosa, esprime quello che i vigili del fuoco da sempre incarnano come sentimento di unione, amicizia e amore per il prossimo, svolgendo ogni giorno la loro missione al servizio di tutta la popolazione.

Prima della funzione religiosa, è stata deposta la corona ai caduti all’ interno della sede centrale sita in via Formigina, alla presenza del Prefetto di Modena dott.sa Patrizia Triolo. A far gli onori di casa il comandante dei Vigili del fuoco Dott. Ing. Ermanno Andriotto. La funzione religiosa presso la Basilica è stata presieduta dal Mons. Erio Castellucci in presenza delle autorità locali presenti sul territorio. Sempre presenti in numerose unità, gli amici dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco fedeli al loro motto: “pompieri sempre”, incarnando quello che è lo spirito che ci tramandiamo da sempre.

Festival SportivaMente, a Sassuolo il terzo incontro: protagonisti i due atleti di KC21 Giovanni Barbieri e Giulio Corsini

Festival SportivaMente, a Sassuolo il terzo incontro: protagonisti i due atleti di KC21 Giovanni Barbieri e Giulio CorsiniOggi, giovedì 4 dicembre, si è svolto, presso l’Aula Magna dell’IIS Volta a Sassuolo, un nuovo appuntamento nell’ambito della nona edizione del Festival SportivaMente, nato da un’idea di Fuori Campo 11 Asd e pensato per celebrare lo sport come strumento di inclusione, crescita e condivisione.

L’incontro, moderato da Franco Cosmai di Fuori Campo 11 e a cui erano presenti anche studenti e docenti della scuola ospitante, ha visto la presenza di Giuliano Bufacchi, referente tecnico nazionale FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), Marcello Micheloni, coach di KC21 (squadra di basket dedicata ad atleti con Sindrome di Down e nata dalla collaborazione tra Anffas Sassuolo, Pallacanestro Sassuolo e Libertas Fiorano), e di Giovanni Barbieri e Giulio Corsini, atleti modenesi che all’interno di KC21 (la squadra ha appena conquistato il secondo campionato italiano di pallacanestro C21) ricoprono rispettivamente il ruolo di capitano e vice capitano. Giovanni, inoltre, è fresco vincitore del quarto titolo europeo consecutivo di basket con la nazionale per atleti con Sindrome di Down. Nel corso dell’incontro, tra i diversi e interessanti temi trattati (comprese le numerose domande dei ragazzi presenti) la straordinaria esperienza e il percorso che ha portato i due atleti al raggiungimento dell’importante traguardo collettivo, oltre alla passione comune per il basket, alla convocazione in nazionale di Giovanni e a tante curiosità legate alla vita quotidiana di Giovanni e Giulio.

Domani, venerdì 5 dicembre, è invece in programma, alle ore 10.30, presso l’Auditorium Bertoli (Via Pia 110 a Sassuolo) l’incontro con Alessandra Campedelli, allenatrice di pallavolo femminile che, tra il 2021 e il 2024, ha guidato le nazionali femminili di Iran e Pakistan e autrice del libro “Io posso”. A moderare ci saranno i giornalisti di Parlandodisport.it Gian Paolo Maini e Federico Sabattini.

Simeone (Pd): Correzione dell’ETS necessaria, l’Europa investa nella transizione

Simeone (Pd): Correzione dell’ETS necessaria, l’Europa investa nella transizione“La crisi del comparto ceramico non è né improvvisa né imprevedibile: da mesi imprese, sindacati e amministratori locali segnalano dati allarmanti, presentano analisi dettagliate e chiedono interventi urgenti. Confindustria Ceramica, CGIL, CISL e i sindaci del Distretto hanno fatto tutto ciò che poteva essere fatto sul territorio. Ma da Roma è arrivato il vuoto. Lo abbiamo visto anche nella recente visita a Sassuolo del capogruppo di Fratelli d’Italia, che non ha voluto incontrare istituzioni, sindacati o associazioni di categoria: un gesto che dimostra l’assenza totale di attenzione da parte del governo a una crisi che sta colpendo duramente migliaia di famiglie.”

Per Filippo Simeone, coordinatore Pd del Distretto Ceramico, intervenire sull’ETS, Sistema europeo di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra, è necessario ma non sufficiente: “È giusto correggere l’ETS, perché oggi sta generando un carico insostenibile sulle aziende che hanno investito per anni in sostenibilità e qualità. Ma dobbiamo essere chiari: per salvare il comparto non basta. Senza una grande politica nazionale di investimenti, senza una visione industriale di lungo periodo, la ceramica rischia comunque di perdere terreno. Il vero problema è che il governo Meloni non ha una strategia industriale: non esiste un piano per la decarbonizzazione, un piano per l’energia, un tavolo permanente con le imprese, un sostegno alla trasformazione tecnologica. È una politica fatta di annunci, non di soluzioni.”

Simeone riconosce invece l’opera della Regione Emilia-Romagna: “La Regione sta portando avanti un lavoro serio su più tavoli, e il governo dovrebbe sostenerla anziché ignorarla. Tra le opzioni allo studio c’è anche l’ipotesi dell’hub regionale dell’idrogeno: non una soluzione immediata, ma una possibilità concreta che merita approfondimento. Accanto a questo, servono con urgenza comunità energetiche territoriali e partenariati pubblico-privati per l’efficientamento e la produzione locale di energia rinnovabile. Strumenti moderni, che in altri Paesi stanno già funzionando, e che dovrebbero essere parte integrante di una strategia nazionale. Senza un sostegno chiaro del governo, rischiamo di lasciare incompiute opportunità decisive.”

Sul fronte europeo, Simeone definisce gravissimo quanto accaduto nelle scorse settimane: “Il PPE ha votato con conservatori e sovranisti contro le politiche ambientali. La maggioranza di Ursula von der Leyen si è incrinata proprio sulla sostenibilità, mentre Stati Uniti e Cina investono cifre enormi nelle tecnologie verdi. L’Europa non può arretrare, deve smettere di colpevolizzare i consumatori e puntare finalmente su investimenti seri nella transizione industriale e nella decarbonizzazione dei sistemi produttivi.”

Per Simeone, il problema riguarda tutto il continente: “Dal Nord Europa all’Italia i costi energetici sono troppo alti, e molte imprese faticano a reggere la competizione. Serve un Piano Marshall europeo, finanziato con debito comune, che sostenga davvero la riconversione tecnologica. In modo chiaro: occorrono ingenti investimenti in ricerca, sviluppo e supporto alla riconversione, perché oggi molte aziende non hanno la forza economica di farlo da sole.”

La preoccupazione principale resta però quella sociale: “Le famiglie del territorio stanno vivendo un doppio colpo. Da una parte il costo della vita cresce con inflazione alimentare, mutui e bollette; dall’altra aumenta la paura di perdere il lavoro. È su questo che un governo responsabile dovrebbe intervenire. La tutela dell’occupazione deve essere al centro di ogni scelta.”

A questo scopo, il Partito Democratico del Distretto Ceramico propone un pacchetto di misure immediatamente attivabili, strutturali e coerenti:

– Un Fondo Nazionale per la Riconversione dei Distretti Industriali, finanziato con fondi europei e risorse statali, dedicato ai comparti energivori come ceramica, vetro, acciaio e carta.

– Un credito d’imposta pluriennale “Transizione 5.0”, che incentivi automazione, recupero calore, tecnologie low-carbon e digitalizzazione delle linee produttive.

– Un Fondo speciale anti-licenziamenti nei distretti industriali, per sostenere contratti di solidarietà, riduzioni orarie temporanee e percorsi di formazione.

– Formazione gratuita per i lavoratori sulle tecnologie della transizione, un vero “patto per le competenze”: il lavoratore non è un costo, è un investimento strategico.

– Uno statuto fiscale dell’impresa energivora, con rimborsi certi, autorizzazioni semplificate e sospensione di alcune imposte nei periodi di calo produttivo certificato.

– Un’estensione strutturale del modello Industria 4.0, con aliquote potenziate per macchinari innovativi e tecnologie per la riduzione delle emissioni.

Queste – afferma Simeone – sono misure concrete, realizzabili e necessarie per aiutare le imprese a superare la crisi, a innovare e a proteggere i posti di lavoro.”

Infine, Simeone richiama il problema dei dazi USA: “La ceramica soffre anche per scelte internazionali pesantissime, come i dazi americani. Davanti a questa minaccia, il governo italiano continua a tacere per sudditanza politica. Ma il silenzio non difende le nostre imprese, i nostri lavoratori e un settore che è un pilastro dell’economia nazionale.”

“Dietro ogni impianto ceramico ci sono persone, famiglie, storie, sacrifici. È questo che dobbiamo difendere, oggi più che mai. Il nostro impegno è chiaro: nessun lavoratore e nessuna lavoratrice, nessun imprenditore e nessuna imprenditrice deve sentirsi sola. Serve una politica che metta al centro chi lavora e tiene in piedi il territorio. È con loro, e per loro, che continueremo a batterci.”

 

Lotta alle infiltrazioni delle organizzazioni criminali, insediata la Consulta regionale

Lotta alle infiltrazioni delle organizzazioni criminali, insediata la Consulta regionaleQuarantanove beni immobili sottratti alla criminalità organizzata in Emilia-Romagna dal 2011 a oggi, di cui 15 solo nel 2025, tra cui anche due immobili a Reggio Emilia e una palazzina a Sorbolo Mezzani (Pr) confiscati nell’ambito dell’inchiesta Aemilia, con un contributo regionale complessivo di oltre 7,8 milioni di euro per favorirne il riutilizzo per finalità sociali. Inoltre, solo nel 2025, 39 proposte progettuali – di cui quattro relative alla confisca e riuso di beni immobili – presentate da Comuni, Unioni comunali, Province, Università e Aziende di Servizi alla Persona – la cui realizzazione comporta una spesa complessiva di 1 milione e 852mila euro, a cui la Regione Emilia-Romagna ha contribuito con 1 milione e 142.400 euro.

I dati, tratti dal rapporto sugli Accordi di Programma sulla Legalità e Prevenzione del crimine organizzato in Emilia-Romagna 2025, sono stati ricordati dal presidente della giunta regionale, Michele de Pascale, e dall’assessora regionale alla Legalità, Elena Mazzoni, nel corso della seduta di insediamento della Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile, l’organo di consulenza e proposta alla Giunta regionale che viene rinnovato in occasione di ogni nuovo mandato amministrativo della Regione Emilia-Romagna. Una seduta nel corso della quale, oltre al rendiconto di quanto fatto sino ad ora, sono state evidenziate le sfide principali in campo, in particolare le infiltrazioni delle organizzazioni criminali, come mafie e ‘ndrangheta.

“Le organizzazioni criminali sono realtà camaleontiche: sanno adattarsi, cambiare pelle, infiltrarsi nei settori strategici dell’economia, spesso mimetizzandosi tra attività apparentemente lecite. Anche per questo la Consulta è un organo di massima importanza per le nostre politiche- ha dichiarato de Pascale- perché è anche grazie alle sue attività di costante aggiornamento possiamo mettere in campo azioni per prevenire il crimine organizzato, lottare contro la corruzione e promuovere la cultura della legalità. Ai nuovi membri della Consulta, quindi, il mio augurio di buon lavoro anche a nome di tutta la Giunta”.

“È con grande convinzione che avviamo una nuova stagione di operatività della Consulta e di promozione della Legalità- ha aggiunto l’assessora Mazzoni rivolgendosi ai componenti della Consulta-. Grazie alla collaborazione di tutti, la Consulta potrà svolgere appieno il suo ruolo propositivo e consultivo nelle politiche regionali per la prevenzione del crimine organizzato e della corruzione, favorendo il coordinamento tra tutte le realtà coinvolte. Il contrasto alle mafie si misura nei territori, giorno dopo giorno, con azioni concrete e scelte coerenti. Solo unendo istituzioni, associazioni, scuole, imprese e cittadini possiamo costruire comunità più forti e meno esposte ai tentativi di infiltrazione”.

Fondo d’Ambito ATERSIR, pubblicate le graduatorie dei progetti ammessi a contributo

Fondo d’Ambito ATERSIR, pubblicate le graduatorie dei progetti ammessi a contributoL’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (ATERSIR) ha approvato le graduatorie definitive dei progetti destinatari dei contributi relativi alle tre linee di finanziamento dedicate alla prevenzione e riduzione dei rifiuti, ai centri comunali del riuso e agli interventi per la montagna nell’ambito del Fondo d’Ambito per l’annualità 2025. Con le Determinazioni Dirigenziali n. 305/2025 e 309/2025, l’Agenzia ha destinato complessivamente oltre 4,2 milioni di euro ai Comuni della regione, per un totale di 114 interventi.

Alla chiusura del bando relativo alla Linea Prevenzione risultavano pervenute 88 richieste, una delle quali successivamente ritirata. Le rimanenti 87 domande sono state tutte giudicate ammissibili. I progetti coinvolgono 61 Comuni e ricadono nelle principali tipologie previste dal bando:

  • 3 progetti abilitanti, ossia che rientrano nel punto 12 della strategia regionale #Plastic FreER, finalizzati alla prevenzione dei rifiuti da plastica monouso;
  • 82 progetti standard, che includono iniziative di riduzione e prevenzione dei rifiuti promosse direttamente dagli Enti Locali o in collaborazione con soggetti pubblici e privati, anche attraverso la realizzazione di infrastrutture come impianti industriali per il lavaggio per contenitori riutilizzabili, biblioteche degli oggetti, repair café, impianti per il riuso, empori solidali;
  • 2 progetti sperimentali, rivolti alla prototipazione di soluzioni innovative per limitare l’uso di beni monouso in settori specifici (come ortofrutta, ittico, food delivery e commercio al dettaglio).

Tutti i progetti sono stati ammessi al contributo, grazie a una copertura finanziaria complessiva pari a 2,1 milione di euro, interamente rientrante nei limiti delle risorse disponibili.

Per la Linea Riuso, che prevede una graduatoria permanente aggiornata ogni anno, nel 2025 sono state presentate due nuove domande, entrambe ammissibili. I Comuni beneficiari – Forlì e Rio Saliceto – riceveranno rispettivamente 112 mila e circa 59 mila euro per la realizzazione e ampliamento/rifacimento di Centri del Riuso.

Alla chiusura del bando relativo alla Linea Montagna risultavano pervenute 26 domande per interventi finalizzati al miglioramento gestionale del servizio rifiuti nei territori montani, per un valore complessivo dei progetti di oltre 2 milioni di euro. A seguito di istruttoria due progetti dello stesso Comune sono stati uniti perciò i progetti ammessi al contributo risultano 25 e potranno contare su una copertura finanziaria complessiva pari a 1,9 milioni di euro.

  • 1 domanda rientrante nella tipologia dei progetti “Centri di raccolta itineranti”;
  • 17 domande rientranti nella tipologia dei progetti “Fototrappole e sistemi di videosorveglianza”;
  • 5 domande rientranti nella tipologia dei progetti “Nuovo Centro di Raccolta/adeguamento”;
  • 1 domanda rientrante nella tipologia dei progetti “Strutture logistiche”;
  • 1 domanda rientrante nella tipologia dei progetti “Ulteriori elementi tecnologici e di informatizzazione non già previsti dai contratti di servizio”;

Delle 25 domande, 20 derivano da Comuni che già rispettano il prerequisito di avere messo in atto una o più azioni per la riduzione dei prodotti in plastica monouso, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa regionale, mentre 5 provengono da Comuni che non hanno attestato l’adesione alla strategia #PlasticfreER e che quindi sono stati ammessi alla graduatoria con riserva.

Il Fondo d’Ambito ATERSIR, istituito dalla Legge Regionale 16/2015 e aggiornato dalla L.R. 23/2022, ha l’obiettivo di incentivare politiche locali di prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti, finanziare la realizzazione o il rifacimento di centri del riuso, migliorare la gestione del servizio nei territori montani.

Le graduatorie complete dei progetti ammessi sono pubblicate sul sito istituzionale di ATERSIR ai link:

–        Determinazione n. 305 del 25 novembre 2025
–        Determinazione n. 309 del 1° dicembre 2025

‘Più libri più liberi’, la Regione Emilia-Romagna alla Fiera nazionale della piccola e media editoria, al via oggi a Roma

‘Più libri più liberi’, la Regione Emilia-Romagna alla Fiera nazionale della piccola e media editoria, al via oggi a RomaUn dialogo sull’opera di Pier Paolo Pasolini, a 50 anni dalla sua morte, un focus sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul sapere, accanto alla presentazione di alcune importanti produzioni per il piccolo e grande schermo, tratte da opere letterarie, e sostenute dal Fondo Audiovisivo della Regione Emilia-Romagna.

E ancora, la produzione editoriale di sei case editrici emiliano-romagnole, all’interno dello stand in cui il design grafico vede impresse le parole di Stefano Benni, scrittore, umorista, poeta emiliano, scomparso lo scorso settembre, versi per ricordare che “i libri parlano/ anche se son chiusi/ beato chi sa ascoltare/ l’ostinato sussurro” (da una poesia di Benni dedicata a un altro intellettuale bolognese, Roberto Roversi).

È in questa veste che la Regione Emilia-Romagna si presenta a ‘Più libri più liberi’, la Fiera nazionale della piccola e media editoria in programma a Roma, al centro congressi La Nuvola, da oggi 4 dicembre, fino all’8, promossa e organizzata dall’Associazione italiana editori. Si tratta della prima fiera italiana dedicata esclusivamente all’editoria indipendente, dove scoprire le novità e i cataloghi di oltre 500 editori provenienti da tutto il Paese e scegliere tra centinaia di eventi, incontri con gli autori, reading, performance musicali, dibattiti su temi di attualità. Il filo rosso di questa edizione è ‘Ragioni e sentimenti’, per esplorare, attraverso i libri, il mondo di chi scrive e di chi legge oggi. Un modo per celebrare il 250esimo anniversario della nascita di Jane Austen, esplicito riferimento al romanzo più celebre della scrittrice inglese, che continua a far sognare generazioni di lettori e lettrici.

“Ci presentiamo in questa vetrina d’eccellenza per l’editoria indipendente italiana con alcune piccole e medie case editrici che lavorano sul nostro territorio regionale- commenta l’assessora alla Cultura, Gessica Allegni-. Attraverso le storie che scelgono di raccontare continuiamo a proteggere la libertà di sognare, pensare, a curare le parole e la loro bellezza, investendo così nella costruzione di un pensiero critico capace di rendere ogni cultura più viva. E non dimentichiamo i grandi intellettuali di questa terra, da Pier Paolo Pasolini, di cui celebriamo il 50esimo anniversario della morte, a Stefano Benni, scomparso quest’anno, le cui opere restano ad arricchire il nostro sguardo sulla vita e sul mondo”.

Lo stand istituzionale

Nel proprio stand (P38 – Piano Forum) la Regione illustra le politiche e le azioni messe in campo per la promozione della lettura e dell’editoria regionale. Sono ospitate sei case editrici emiliano-romagnole – Homeless Book, Incontri Editrice, In riga Edizioni, Massimo Soncini Editore, Nolica-CartaCanta Editore, Officine Gutenberg e [LOW] – selezionate attraverso un avviso pubblico, che hanno così la possibilità di promuovere la propria produzione editoriale.

Gli incontri in programma con l’assessora Allegni

Due gli incontri in cui interverrà l’assessora, entrambi in programma domani, venerdì 5 dicembre: il primo dedicato a Pasolini, dal titolo “Quando muore un poeta”, che si colloca tra gli eventi percommemorare l’intellettuale a 50 anni dalla sua scomparsa; dialogano Marco Antonio Bazzocchi, professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea dell’Università di Bologna e Marcello Fois, scrittore.

Il secondo punta a esplorare “Il sentimento della scrittura, l’emozione dello schermo. From book to film: buone pratiche dell’audiovisivo”, nel quale verranno presentate alcune importanti produzioni sostenute dal Fondo Audiovisivo della Regione Emilia-Romagna, che traggono spunto da opere letterarie. È il caso de “L’album dei sogni”, serie Tv, ispirata dall’omonimo libro di Luigi Garlando (Mondadori), prodotta da Indigo Film, in collaborazione con Rai Fiction, che racconta l’avventura umana e imprenditoriale della famiglia Panini di Modena, creatrice delle storiche figurine. Così come il film tv “Giovannino Guareschi-Non muoio neanche se mi ammazzano”, prodotto da Anele e liberamente tratto dal romanzo “Chi sogna nuovi gerani” di Alberto e Carlotta Guareschi (Rizzoli), che unisce alla narrazione del concepimento del capolavoro letterario di Guareschi, il suo percorso umano e politico. Infine, “Ammazzare stanca-autobiografia di un assassino” di Daniele Vicari, prodotto dalla Mompracem con Rai Cinema, in uscita proprio oggi nelle sale cinematografiche, liberamente ispirato al libro “Ammazzare stanca-autobiografia di uno ‘ndrangheista pentito” di Antonio Zagari (Aliberti), la storia vera di un figlio di un boss calabrese che si ribella al padre e al peso insostenibile di uccidere. All’incontro, moderato da Fabio Abagnato, responsabile Emilia-Romagna Film Commission, intervengono Francesca Cima, produttrice-Indigo Film, Gloria Giorgianni, produttrice Anele e Pier Giorgio Bellocchio, produttore e attore di Ammazzare stanca.

Il terzo appuntamento a cui partecipa la Regione è in programma oggi, giorno dell’inaugurazione della Fiera, con Pandora Rivista che presenta i suoi numeri 1/2025 e 2/2025 centrati su “L’intelligenza artificiale e i suoi mondi”. Ne parlano Giacomo Bottos, direttore di Pandora Rivista, con Greta Cristini, analista geopolitica e Simone Pieranni, giornalista.

“Siamo molto orgogliosi delle produzioni che sosteniamo con il Fondo Audiovisivo- conclude Allegni- e proseguiremo in questa direzione, convinti del valore culturale, sociale ed economico dell’industria cinematografica e audiovisiva”.

Gabriella Gibertini riconfermata nella Presidenza nazionale di Assohotel Confesercenti

Gabriella Gibertini riconfermata nella Presidenza nazionale di Assohotel ConfesercentiGabriella Gibertini, imprenditrice sassolese e titolare delle Terme della Salvarola, già Presidente Provinciale di Assohotel e Assoturismo Confesercenti Modena, è stata riconfermata nella Presidenza nazionale di Assohotel.

“Ringrazio per la fiducia che mi è stata riposta con la riconferma nella Presidenza nazionale. Questo risultato non è solo personale, ma è frutto del lavoro condiviso, della passione e della forza della nostra comunità e delle nostre imprese. Continuerò a impegnarmi con determinazione per rappresentare al meglio la categoria, affrontando nuove sfide e creando opportunità significative a sostegno delle imprese e del sistema produttivo del nostro Paese” afferma Gabriella Gibertini.

“È un riconoscimento importante per Gabriella Gibertini – sottolinea Daniele Cavazza, Coordinatore provinciale Assohotel Confesercenti Modena – che premia l’impegno, la competenza e la dedizione dimostrata in questi anni a sostegno delle imprese e del territorio. La sua riconferma nella presidenza nazionale di Assohotel, rappresenta quindi un valore aggiunto non solo per la nostra provincia, ma per l’intero sistema associativo nazionale. Questo risultato rafforza il legame tra il livello locale e quello nazionale, garantendo una voce ancora più autorevole alle istanze delle imprese”.

“Gabriella Gibertini – conclude Cavazza – siamo certi che continuerà a portare con sé l’esperienza maturata sul territorio e la professionalità che da sempre la contraddistingue”.

# ora in onda #
...............