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lunedì, 9 Giugno 2025
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Il prossimo 25 maggio arriva “A Sasol l’è seimper… Vespa”, seconda edizione

Il prossimo 25 maggio arriva “A Sasol l’è seimper… Vespa”, seconda edizione

È arrivata la 2ª edizione del raduno di Vespa, Lambretta e Moto d’Epoca della città di Sassuolo: domenica 25 maggio a metà tra la calda estate e la piovosa primavera, la data perfetta per rimettersi in sella.

Il ritrovo è al Circolo Cinofilo Sassolese (Viale Palestro) che viene riconfermato dopo il successo della prima edizione: comodo, immerso nel verde e perfetto per accogliere appassionati che arrivano dal modenese e dal reggiano.

Il programma prevede dalle 8:30 alle 10:30 le iscrizioni in loco al costo di 15€ con colazione, gadget e rinfresco. I passeggeri pagano 5€ con colazione e rinfresco.

Possibilità di fare iscrizione online per evitare la fila la mattina dell’evento:

https://www.prolocosassuolo.it/informazioni-evento/a-sasol-le-seimper-vespa 

Dalle 11:00 alle 13:00 il giro panoramico con passaggio in centro a Sassuolo e arrivo al Castello di Montegibbio per il rinfresco organizzato dal Circolo Boschetti (20 km totali).

Dalle 13.30 rientro al circolo per il pranzo (facoltativo) all’aperto con musica dal vivo e dj set con vinili.

Il pranzo costa 18€ a persona comprensivo di gnocco, tigelle, vino e acqua e dolce. I posti sono limitati e vanno confermati il prima possibile agli organizzatori: 3277367606 Jacopo / 3492530820 Manuel.

L’evento è stato organizzato con l’aiuto di Carrozzeria Moderna Sassuolo,  EnneErre Piaggio Service Sassuolo,  COE Informatica – soluzioni gestionali per l’impresa,  TheVapeClub Sigarette elettroniche, Elettromeccanica Medici Sassuolo.

Partners dell’evento:  SIP Scootershop spare parts (www.sip-scootershop.com),  Sassuolo2000.it quotidiano online (www.sassuolo2000.it),  LineaRadio – la musica più bella (www.linearadio.com) e  CLHUB Vintage&Vinili (www.clhubitalia.com)

Evento indipendente organizzato con passione da: VespaHub e TigelleMeccaniche SC, con il prezioso aiuto del Circolo Cinofilo Sassolese, Circolo Boschetti Montegibbio e Pro Loco Sassuolo.

Quanto costa aprire una società negli Stati Uniti

Quanto costa aprire una società negli Stati UnitiQuanto costa aprire una società in USA? La guida pratica

Ecco cosa serve sapere sui costi iniziali e quelli nascosti. Dall’apertura alle tasse annuali: l’esperienza sul costo reale di una società negli Stati Uniti

Avete mai provato a cercare su Google “quanto costa aprire una società in USA”? La risposta tipica è: “Dipende dallo Stato”. Ed è vero. Ma è anche una semplificazione che non vi dice nulla su quanto veramente andrete a spendere, né su quali errori vi faranno perdere tempo e soldi.

ExportUSA lavora ogni giorno con imprenditori e aziende italiane che vogliono entrare nel mercato americano. E quello che vi raccontiamo in questo articolo è frutto dell’esperienza diretta, dei casi reali e di più di 20 anni di consulenze fatte negli Stati Uniti (sede a Brooklyn, New York).

Quanto costa davvero aprire una società in USA: tutte le voci di spesa

Voce di costo Fascia di prezzo (USD)
Tassa di registrazione LLC $50 – $500
Registered Agent (annuale) $100 – $400
EIN (codice fiscale IRS) Gratis, se lo fai da solo
Apostille & Traduzioni $100 – $300
Contabilità annuale e tasse $1.000 – $3.000
Costi apertura conto corrente USA $0 – $800
Ufficio virtuale / indirizzo $300 – $1.000 annui

Consulenza iniziale e preparazione (facoltativa ma utile)

Prima di aprire la società consigliamo di investire in una consulenza con esperti del mercato USA. Questo costo è opzionale ma vi aiuterà ad evitare molti passi falsi e quindi perdere molto più tempo e denaro.
Costo della consulenza = 400 dollari circa

Costi di registrazione nello Stato (Filing fee)

La tassa statale per registrare la nuova società (Articles of Organization per LLC o Articles of Incorporation per Corporation). Varia da stato a stato: ad esempio, può essere intorno a $50-150 in stati più economici come il Wyoming, fino a $350-400 in California.
E’ una spesa una tantum.

Pubblicazione su giornali (obbligo in alcuni stati)

In alcuni stati specifici esistono requisiti extra. Un esempio è lo stato di New York, che richiede di pubblicare l’annuncio di costituzione delle LLC su giornali locali per alcune settimane.
E’ un costo che molti non prevedono: può arrivare intorno ai $1000 solo per le inserzioni sui giornali. Questo obbligo è raro, presente in pochi stati, ma vale la pena informarsi se si sceglie di aprire lì la propria azienda.

Registered Agent e indirizzo locale

E’ una figura obbligatoria in quasi tutti gli stati USA, incaricata di ricevere atti e comunicazioni legali per la società. Se il fondatore non risiede negli USA, dovrà ingaggiare un servizio di Registered Agent. Il costo medio di questo servizio è di $100-300/anno. Individuare Registered Agent affidabile vi aiuta ad evitare problemi legali.

Ottenimento dell’EIN (Employer Identification Number)

Si tratta del codice fiscale federale (simile alla partita IVA italiana) per la nuova società. Si richiede gratuitamente tramite l’IRS, ma per un non-residente può essere più macchinoso (invio di documenti, tempi di attesa, ecc..).

Accordo operativo e spese legali iniziali

Se la società è una LLC occorre la redazione iniziale del Operating Agreement (accordo tra soci). Molti trascurano questo documento ma è fondamentale e spesso richiede l’aiuto di un legale USA. Il costo per prepararlo è di qualche centinaio di dollari se ci si affida ad un avvocato.
Per una Corporation vi sono altri documenti da predisporre (bylaws, registri) per cui è opportuno considerare nei costi un minimo di assistenza legale per partire con il piede giusto.

Tasse annuali statali e Annual Report

Oltre ai costi iniziali, quasi ogni stato richiede dei pagamenti periodici per mantenere attiva la società. Occorre perciò mettere a budget anche dei costi ricorrenti come:

  • l’Annual Report, un aggiornamento annuale da presentare allo Stato, spesso con tassa annessa, tipicamente tra $50 e $150 a seconda dello stato),
  • eventuali Franchise Tax annuali, tassa forfettaria che alcuni stati impongono alle società per il solo fatto di operare lì, ad esempio Delaware $300 ogni anno, California $800/anno per le LLC.
    Non sono costi di apertura ma di mantenimento, bisogna conoscerli sin dall’inizio per evitare sorprese l’anno successivo.

Altre spese accessorie iniziali

  • Apertura di un conto bancario aziendale USA: spesso gratuita, ma può comportare viaggi o tempi se il processo richiede presenza fisica.
  • Licenze o permessi particolari: a seconda del settore, potrebbero servire licenze locali/federali (es. vendita alcolici, autorizzazioni sanitarie) e i costi variano sensibilmente da uno stato all’altro.
  • Sito web e marketing iniziale negli USA: mettete in conto qualche investimento per un sito web localizzato e attività promozionali di base.

Range totale stimato per l’apertura di una società negli USA

Quanto serve quindi per avviare una società negli Stati Uniti? Possiamo dire indicativamente a partire da $500 all’anno a salire in relazione allo stato nel quale si vuole aprire l’attività, al fatturato, e ai servizi dei professionisti coinvolti ma è comunque molto inferiore rispetto a tanti altri paesi.

I costi nascosti che nessuno ti dice (le sorprese dopo l’incorporazione)

Oltre ai costi “ufficiali”, ci sono spese e complicazioni che spesso non vi raccontano, come ad esempio;

  • Doppia registrazione (Foreign LLC) se operi fuori dallo stato di costituzione
    Scegliere uno stato “economico” per costituire la società (es. Delaware o Wyoming) potrebbe non bastare. Se la vostra azienda opera fisicamente in un altro stato (ad es. avete uffici o vendite in California), dovrete registrarvi come società straniera anche lì, pagando una seconda filing fee e tasse annuali anche in quello stato.
  • Contabilità e burocrazia multi-stato
    Collegato al punto sopra, gestire una società registrata in più stati significa avere adempimenti burocratici multipli. Dal punto di vista dei costi, comporta dover magari assumere un commercialista esperto di fiscalità USA che sappia gestire dichiarazioni fiscali in stati differenti. Destreggiarsi tra normative di stati diversi può aumentare il rischio di errori o sanzioni per cui è meglio prevenire affidandosi a società esperte come ExportUSA.
  • Commissioni per il Registered Agent (ogni anno)
    Anche se lo abbiamo già menzionato tra i costi fissi, ricordiamo che il costo del Registered Agent ricorre annualmente e va pagato puntualmente. Potremmo definire questo un “costo nascosto” perché alcuni imprenditori, accecati dalle basse filing fee statali, si scordano che dovranno pagare l’agente ogni anno.
  • Franchise Tax inattese
    Alcuni stati addebitano tasse annuali fisse indipendenti dai profitti. Ad esempio, la California ($800/anno) anche se la società non ha ancora guadagni, o il Delaware ($300/anno). Chi non approfondisce queste informazioni potrebbe considerarle vere e proprie “fregature nascoste” dopo aver già costituito la società. Suggeriamo pertanto di informarvi bene sulle tasse fisse dello stato scelto.
  • Ostacoli bancari e finanziari
    Si potrebbero incontrare sorprese sul bancario/finanziario, ad esempio, difficoltà ad aprire un conto bancario aziendale da remoto (molte banche richiedono presenza fisica dei soci, o un SSN che gli stranieri non hanno) e comportare un viaggio non previsto o la scelta di banche fintech (con eventuali commissioni). Anche ottenere finanziamenti o carte di credito business può essere complicato per una società neonata guidata da stranieri (questo non è un costo diretto, ma una barriera che può creare ritardi o costi aggiuntivi, come commissioni di servizi alternativi per gestire i pagamenti). E’ per questo che affidarsi ad una società di consulenza esperta come ExportUSA è la soluzione ideale per aprire una società negli Stati Uniti.
  • Costi legali per proteggersi
    Aprire nello stato più economico non sempre è la scelta migliore se quel risparmio comporta minori tutele legali. Ad esempio, il Delaware è noto per offrire un sistema legale pro-business e tribunali dedicati al diritto societario (Court of Chancery): questo è un vantaggio nascosto che vale quei costi in più. Al contrario, uno stato molto economico potrebbe non offrire lo stesso livello di protezione legale in caso di dispute, il che è un “costo” potenziale in termini di rischio. Insomma, dietro a bassi costi possono nascondersi compromessi su altri fronti (stabilità legale, reputazione, facilità di fare affari, ecc..).
  • Tempo e burocrazia aggiuntiva
    Come ultimo “costo nascosto”, parliamo del tempo investito per capire e gestire tutti questi aspetti. Anche se non è quantificato in denaro, il vostro tempo vale, spesso molto. Passare settimane a districarsi tra moduli e telefonate all’IRS è tempo sottratto al business: a volte è meglio investire in servizi e consulenze di società specializzate come ExportUSA.

Errori da evitare quando apri una società in USA (le trappole in cui è facile cadere)

  • Pensare che aprire una società in USA sia complicato (e rinunciare in partenza)
    Un errore frequente è quello di farsi spaventare dalla burocrazia. Molti credono che aprire in USA sia difficile quanto (o più di) in Italia, ma non è così. La costituzione è relativamente semplice e a basso costo, l’importante è farsi aiutare da chi lo ha già fatto centinaia di volte.
  • Scegliere lo stato “sbagliato” solo perché va di moda
    Un altro errore è aprire la società nello stato sbagliato. Molti optano per Delaware o Wyoming attratti dalle basse tasse o perché “l’ho letto su internet”, senza valutare se sia adatto al proprio caso. La scelta dello stato deve basarsi su dove si svolgerà effettivamente il business e sulle esigenze specifiche (es. Delaware ottimo per startup con investitori, Wyoming per privacy e costi minimi, California necessaria se operi lì ma costosa). Non bisogna seguire le mode o del sentito dire ma fare un’analisi personalizzata.
  • Risparmiare su consulenza e supporto locale
    Molti, per ridurre i costi, fanno da soli senza consulenti o si affidano al fai-da-te per procedure che non conoscono. Fare economia su commercialisti, consulenti specializzati o avvocati esperti può portare a errori molto costosi dopo. Ad esempio, non redigere correttamente i documenti societari, o non rispettare qualche obbligo, con il rischio di multe o cause legali.
  • Confondere finanze personali e aziendali
    Un errore classico (non solo negli USA) è mischiare conti personali e conto aziendale. Aprire una società significa creare un’entità separata: se non si tengono separate le finanze, si rischia di invalidare la protezione di responsabilità limitata (il cosiddetto “piercing the corporate veil”). Consigliamo di aprire subito un conto bancario dedicato, tenere ricevute, e fare le cose in regola per non avere grane legali/fiscali.
  • Dimenticarsi gli obblighi post-apertura
    Tra gli altri errori: non presentare l’Annual Report allo stato entro i termini, o dimenticare di pagare una tassa annuale (franchise tax), sviste che possono portare a penali o addirittura alla dissoluzione d’ufficio della società. Suggeriamo di segnare a calendario tutte le scadenze.
  • Credere che aprire la società sia “tutto ciò che serve”
    Molti pensano che una volta aperta la società, magicamente il business decollerà in USA. Aprire la società è solo il primo passo. Poi servono impegno commerciale, marketing, e, soprattutto, comprensione del mercato locale, altrimenti si rischia di avere una scatola vuota
  • Affidarsi a scorciatoie pericolose
    Tra gli esempi, il tentativo di acquistare società già pronte (shelf companies) per evitare le pratiche di registrazione. Questa può essere una trappola: la società esistente potrebbe avere debiti occulti o problemi legali. Dunque, meglio costituire da zero la propria società in modo pulito, nonostante le procedure iniziali, piuttosto che ritrovarsi con grane impreviste.
  • Non adattarsi al contesto USA
    Infine il più importante dei consigli, al contempo sottovalutato da chi vuole aprire una società in USA, un errore di mentalità: pensare di gestire tutto come si farebbe in Italia. Anche nella burocrazia e nel business, l’approccio USA è diverso (per esempio maggiore enfasi sulla velocità di risposta al cliente, legalità formale diversa, ecc.). E’ importantissimo studiare la cultura business locale o avere qualcuno sul posto. Questo non è un costo diretto, ma la sua mancanza può portare a errori operativi molto costosi.

Scelta tra gli Stati USA: meno vantaggiosi vs. più convenienti (costi e burocrazia a confronto) per gli imprenditori italiani

La scelta dello stato incide sui costi iniziali, sulle tasse annuali e sul livello di burocrazia. Non esiste lo stato perfetto in assoluto, ma dipende dalle priorità del business (costi bassi? mercato locale forte? vantaggi fiscali? snellezza burocratica?).

Un confronto tra 5 stati americani significativi

  • Delaware
    E’ popolare per la giurisprudenza favorevole, velocità di processo, niente tasse su reddito fuori stato, ma per contro ha un costo annuale fisso di $300 (se la vostra priorità è risparmiare).
    Delaware: paghi qualcosa in più in cambio di stabilità legale.
  • Florida
    Conveniente per chi opera direttamente in Florida: costi di apertura moderati, nessuna tassa statale sui redditi personali, clima business-friendly. E’ uno di quegli stati che se un imprenditore italiano pensa di trasferirsi o aprire un negozio in Florida, “ti aiuta” (burocrazia semplificata e tasse moderate).
  • Texas
    Peculiarità di questo stato è il Franchise Tax a zero per molte piccole imprese: la soglia di esenzione è di $1,200,000 di fatturato annuo, sotto quel fatturato non si paga la tassa, il che lo rende molto conveniente per startup e PMI. il Texas offre un enorme mercato interno e nessuna income tax personale, però ha un costo iniziale più alto di altri stati. Si può definirlo uno stato pro-business e pro-crescita, dove i costi arrivano solo quando inizi a guadagnare sul serio (anche questo può essere visto come uno stato che “ti aiuta”).
  • California
    E’ lo stato più costoso per mantenere una società (la famigerata tassa fissa da $800 l’anno per le LLC, indipendentemente dal fatturato). Uno stato per cui poco “friendly” dal punto di vista dei costi, però potrebbe valerne la pena se il vostro business ha bisogno di essere proprio lì (perché magari vuoi servire la Silicon Valley, il settore entertainment di Los Angeles, ecc.). Insomma, “caro ma a volte necessario..”.
  • Wyoming
    Wyoming è uno stato “super friendly” in termini di costi: tutto economico, nessuna franchise tax, privacy per i proprietari (non vengono resi pubblici facilmente i nomi dei soci), etc. Però aprire in Wyoming ha senso se non vi dispiace gestire da remoto: se poi operate altrove dovrete registrarvi in quell’altro stato (col relativo costo, come detto prima). Wyoming è uno stato che sicuramente “ti aiuta” sul fronte costi, ideale per chi vuole testare un business con spese minime.

Consigli extra per chi vuole aprire una società in USA

Scegliere LLC o Corporation? Spoiler: LLC per i nomadi digitali, Corporation per le società già affermate

L’LLC (Limited Liability Company) è il formato preferito per il 90% delle aziende italiane che aprono negli USA. È flessibile, facile da gestire e si adatta sia a chi lavora con clienti diretti, sia a chi vuole vendere su Amazon o Shopify.
Una Corporation ha più obblighi burocratici, ma può essere utile per chi cerca investimenti, vuole distribuire azioni o operare in settori regolamentati.

Attenzione alle tasse

Gli USA non sono un paradiso fiscale. Ogni Stato ha regole sue. Ma con una LLC, se non avete dipendenti o sedi fisiche, puoi gestire bene l’imposizione fiscale. Il trucco è avere:

  • Una contabilità ordinata

  • Una dichiarazione IRS puntuale

  • Un commercialista esperto in LLC americane (non quello che ti fa l’UNICO in Italia)

Suggerimenti da insider (che non trovi in giro)

  • Apri il conto in presenza, anche se richiede un viaggio: le banche americane sono molto formali.

  • Non affidarti a sistemi online automatici: rischi di ottenere un EIN errato o finire con una società “fantasma”.

  • Non usare indirizzi di comodo: Google e Amazon lo scoprono, e ti penalizzano.

  • Costruisci subito una credit history aziendale, anche con una carta di credito garantita.

  • Registrati a SAM.gov e Dun & Bradstreet se vuoi lavorare con enti pubblici o grandi aziende.

L’errore più comune: pensare che “basta aprire la società”

Aprire non significa essere pronti. Una società può essere costituita anche in 24 ore, ma se non avete:

  • l’EIN

  • il conto corrente

  • il registered agent

  • un indirizzo fisico (anche virtuale)

  • i documenti pronti per la banca

… allora non potete fare nulla. Non incassate, non vendete, non fatturate. E rischiate anche sanzioni.

Quindi: quanto costa davvero partire con una società in USA?

Se volete fare le cose in autonomia, risparmiate qualcosa. Ma perdete tempo (tanto). Se invece vi affidate a chi lo fa di mestiere, i costi salgono un po’, ma guadagnate mesi ed evitate il rischio di (molte) grane.

Ecco un esempio di un pacchetto consigliato da ExportUSA per una LLC in Florida:

  • Costo complessivo apertura: circa $3.000, tutto incluso (registrazione, EIN, indirizzo legale, registered agent, supporto banca)

  • Gestione annuale: tra $1.200 e $3.000, per contabilità, rinnovi, dichiarazione IRS

Strade, il governo taglia fondi alla viabilità provinciale modenese

Strade, il governo taglia fondi alla viabilità provinciale modenese«Sono 9,39 i milioni di euro che il Governo ci ha tagliano sulle risorse che aveva stanziato per la viabilità provinciale, questo è un disastro per il territorio e mette in crisi intere comunità. Basti pensare che nel 2025 e nel 2026 su 7,2 milioni di euro destinati alle strade, Salvini ne taglia cinque, con una riduzione del 70 percento rispetto a quanto previsto, mentre complessivamente, da qui al 2028, passeremo da 18 milioni a poco più di otto e mezzo. E’ una follia. Quest’anno avremo un ammanco di due milioni e mezzo, sui 3,5 previsti, con progettazioni già pronte e gare in attesa di essere espletate, ma ora tutto si ferma».

E’ il commento del presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia, rispetto ai tagli previsti dal Governo per la manutenzione delle strade nella manovra di Bilancio e nel Decreto Milleproroghe, che ammontano a 1,7 miliardi, risorse già assegnate a Province e Città metropolitane e destinate agli investimenti per la messa in sicurezza del reticolo viario.

«L’allarme lanciato nei giorni scorsi – prosegue Braglia – ora trova conferma e rivela una realtà ben peggiore di quella che temevamo, perché la mannaia sulle strade si abbatterà già quest’anno, e non dal 2026 come inizialmente si prefigurava. Basti pensare che alla Provincia di Modena servono 40 milioni di euro per sistemare in maniera risolutiva le strade provinciali e assicurare la piena manutenzione al nostro reticolo viario, mentre ora ci viene tolto anche quel poco (circa 7,2 milioni nel biennio 2025-2026) che ci era stato assicurato. Così siamo allo sfascio e dovremo chiudere strade e ponti, non potendone più garantire la manutenzioni. I cittadini, le imprese, le aziende, tutti saranno colpiti da questa situazione, che ha precise responsabilità. Il Governo dovrà rendere conto di questo scempio e noi non staremo fermi, ma agiremo su tutti i tavoli e in tutte le sedi istituzionali per chiedere ciò che spetta ai modenesi».

L’Assemblea dei Presidenti delle Province italiane, lo scorso giovedì 15 maggio ha dato mandato al Presidente Gandolfi di sollecitare ancora il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Salvini, perché si apra subito un tavolo di crisi al Ministero e si proceda a ritrovare nell’immediato i 385 milioni di fondi sottratti per il 2025 e 2026.

La Provincia, dal 2021, ha trasferito ad Anas 127 chilometri di strade provinciali prendendo in carico un tratto di statale 12 dell’Abetone (diventata strada provinciale 42) di circa 25 chilometri, con gestione complessiva di 924 chilometri di reticolo viario.

TAGLI AI FONDI PER LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA

DELLE STRADE PROVINCIALI

Province della Regione Emilia Romagna

Tabella dei tagli per gli anni 2025 e 2026

Tabella dei tagli per gli anni dal 2025 al 2028

Sequestro di oltre 1,3 milioni di euro nei confronti di una SRL sassolese e di una ditta individuale

Sequestro di oltre 1,3 milioni di euro nei confronti di una SRL sassolese e di una ditta individualeNei giorni scorsi, su delega della Procura della Repubblica, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del locale Tribunale nei confronti di una società a responsabilità limitata, di una ditta individuale e dei relativi amministratori di diritto e di fatto, indagati per i reati di infedele e omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali, per un importo complessivo di imposte evase pari a circa 2 milioni di euro.

L’indagine, coordinata da questa Procura della Repubblica e condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena, vede indagate complessivamente 3 persone e ha riguardato le condotte evasive penalmente rilevanti di una società a responsabilità limitata con sede a Sassuolo, operante nel settore della ristorazione con somministrazione con vari locali distribuiti nelle province di Modena e Bologna, e di una ditta individuale, il cui titolare, nonché amministratore di fatto della società di capitali, è il principale indagato.

L’attività investigativa è stata avviata quando, all’esito di due verifiche originate dall’utilizzo ai fini fiscali di dati e informazioni provenienti da altro procedimento penale per reati fallimentari con riferimento ad una diversa società riconducibile al medesimo imprenditore, emergeva l’infedeltà dichiarativa per le annualità d’imposta dal 2018 al 2020 e l’omissione dichiarativa per le annualità d’imposta 2021 e 2022, per un importo superiore alle soglie di punibilità normativamente previste.

In sintesi, dall’analisi delle movimentazioni dei conti correnti utilizzati per l’esercizio delle attività d’impresa, sono stati ricostruiti elementi positivi di reddito non dichiarati per un importo complessivo pari a quasi 6 milioni di euro.

In forza del decreto emesso dal G.I.P. del Tribunale di Modena su richiesta della Procura della Repubblica, sono stati sequestrati disponibilità finanziarie per circa 250.000 euro, un immobile sito nel comune di Castelfranco Emilia, 5 veicoli e 4 quote sociali, per un importo complessivo pari a circa 1,3 milioni di euro.

Si precisa che le tre persone indagate sono da ritenersi presunte innocenti fino a sentenza irrevocabile di condanna.

Sassuolo: aggredisce la ex sequestrandola in un capannone

Sassuolo: aggredisce la ex sequestrandola in un capannoneHa picchiato l’ex compagna e poi si è barricato con lei in un capannone. È successo questa mattina intorno alle 9:30 in via Porta, zona largo Collodi a Sassuolo. Le urla della donna hanno attirato l’attenzione dei vicini che hanno allertato i carabinieri, sul posto assieme ai vigili del fuoco e al 118. La donna, 52enne, è stata portata in ospedale dove è stata medicata con prognosi di venti giorni. L’uomo si è poi arreso, consegnandosi alle forze dell’ordine che lo hanno arrestato.

Andrea Dondi, insieme a Vaccaro e Paltrinieri entrano nel nuovo Consiglio del Coni Nazionale

Andrea Dondi, insieme a Vaccaro e Paltrinieri entrano nel nuovo Consiglio del Coni Nazionale
Vaccaro, Malagò e Dondi

Nella mattinata di oggi si sono concluse le elezioni preliminare che hanno composto il nuovo Consiglio Nazionale del CONI. Tra i dirigenti che rappresenteranno i comitati provinciali delle sei regioni del centro è stato eletto Andrea Dondi, presidente del CONI dell’Emilia Romagna, che andrà a fare compagnia ai corregionali Andrea Vittorio Vaccaro (vice presidente vicario del CONI dell’Emilia Romagna) e Gregorio Paltrinieri, eletti in quota atleti.

“E’ una grande soddisfazione – ha detto Dondi – poter portare nel Consiglio del CONI le istanze del territorio. Vorrei prima di tutto ringraziare i colleghi che hanno permesso la mia elezione, impegnandomi affinché lo sport possa ripartire dal territorio, sia provinciale che regionale, iniziative che possano svilupparsi di pari passo a quelle nazionali. Quindi ringrazio il presidente Malagò, a cui vanno riconosciuti il suo impegno e i risultati raggiunti nello sviluppo del mondo sportivo. Auspico che fin da subito le diverse componenti istituzionali possano ritrovare tra loro l’armonia che possa permettere la crescita di tutto il movimento, da quello promozionale fino a quello olimpico. Inoltre mi impegnerò affinché nelle cerimonie pubbliche venga riconosciuto il ruolo delle istituzioni sportive al pari di quelle civili, militari e religiose. Infine, vorrei sottolineare come mi impegnerò per introdurre in tutte le scuole, e non solo a macchia di leopardo, l’attività sportiva, cominciando dalla conoscenza del proprio corpo, fin dalla scuola elementare almeno fino al triennio delle superiori”.

Sport Valley, dal Consiglio dei Ministri un primo finanziamento a favore del Gran Premio di Formula 1 di Imola

Sport Valley, dal Consiglio dei Ministri un primo finanziamento a favore del Gran Premio di Formula 1 di Imola“Accogliamo con soddisfazione il primo sblocco dei fondi da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nell’ambito del Decreto Infrastrutture, a favore del Gran Premio di Formula 1 di Imola. Ora, come Regione Emilia-Romagna e come Comune di Imola, insieme agli enti territoriali già coinvolti, chiediamo con determinazione l’apertura di un Tavolo Istituzionale concreto per approfondire e definire, a livello complessivo, il contributo e l’impegno del Governo su questo tema”.

A dichiararlo il presidente della Regione, Michele de Pascale, e il sindaco di Imola, Marco Panieri, commentando lo stanziamento definito in Consiglio dei Ministri, nell’ambito del Decreto legge Infrastrutture approvato oggi, di 5,25 milioni di euro per il 2025 e 5 milioni per ogni anno dal 2026 al 2032 a favore della Federazione sportiva nazionale-Aci per la realizzazione dei Gran Premi di Formula 1 che si svolgeranno negli autodromi di Monza e Imola.

“Si tratta di un passo rilevante, che rappresenta un punto di partenza per un percorso condiviso volto al rinnovo del Gran Premio di Imola, un evento che merita continuità e una prospettiva stabile nel calendario della Formula 1, così come già dichiarato ieri dal Ministro per lo Sport, Andrea Abodi”, sottolineano de Pascale e Panieri, rimarcando che “ogni dotazione finanziaria, anche quella annunciata oggi, è positiva, ma sappiamo che dobbiamo raggiungere cifre importanti e avanzare una proposta forte e pluriennale; per fare ciò serve lo sforzo di tutti gli interlocutori”.

Da questi presupposti la richiesta dell’apertura di un tavolo istituzionale. “Il territorio sta già facendo la sua parte, i fondi territoriali sono a bilancio e siamo pronti a incrementare il nostro investimento anche alla luce dell’indotto straordinario e l’apprezzamento popolare per il Gran Premio generato dall’edizione di quest’anno- proseguono presidente della Regione e sindaco-. L’organizzazione è solida, in questi anni il Gp si è realizzato grazie a un importante team istituzionale costituito dal Governo con la Presidenza del Consiglio dei ministri e almeno cinque ministeri (Affari esteri, imprese e del made in Italy, Infrastrutture e trasporti, Sport e giovani, Economia e finanze), la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Imola e l’Automobile Club d’Italia”.

Dunque, aggiungono ancora de Pascale e Panieri, “ringraziamo il Governo nel suo complesso per l’interessamento nei riguardi di questo Gran Premio. Grazie al vicepremier e ministro Salvini, per il lavoro svolto insieme a Trenitalia e Rfi nel garantire un potenziamento del trasporto ferroviario e il regolare svolgimento delle attività: solo nella giornata di domenica, circa 40mila persone hanno lasciato Imola in treno, con un +30% rispetto al 2024, a dimostrazione dell’impatto straordinario dell’evento. E- proseguono- grazie al ministro Abodi per la presenza e l’interessamento per il futuro di questo Gran Premio. Grazie al vicepremier Tajani che tramite l’Agenzia ICE e il presidente Zoppas stanno seguendo questo evento e tutto il riflesso per le aziende e il Made in Italy nel mondo”.

“Non vediamo l’ora- concludono de Pascale e Panieri- di concretizzare e definire insieme le modalità per proseguire questa manifestazione: difendere il Gran Premio di Imola significa difendere la storia della Formula 1, promuovere l’Italia nel mondo attraverso il Made in Italy e sostenere una vetrina unica, amata da tifosi, team e piloti. Siamo profondamente grati ed emozionati dall’ondata di affetto e sostegno che sta arrivando in queste ore e in questi giorni, sia di persona che sui social, da parte di appassionati, protagonisti del circus e cittadini. Imola è davvero passione, storia e futuro, dai campioni del passato ai giovani tifosi. Non confermare questo Gran Premio sarebbe un grave errore per il Paese, per la Formula 1 e per tutti coloro che hanno vissuto e continuano a vivere l’esperienza unica del nostro circuito. Andiamo avanti, insieme, per continuare a scrivere questa storia straordinaria”.

Firmato il Protocollo d’Intesa Regioni-Ministero della Cultura per la candidatura della Via Francigena Italiana a Patrimonio Unesco

Firmato il Protocollo d’Intesa Regioni-Ministero della Cultura per la candidatura della Via Francigena Italiana a Patrimonio UnescoFirmato oggi a Venezia, al Campo San Polo, nell’ambito del Festival delle Regioni, il Protocollo d’Intesa tra il Ministero della Cultura e le Regioni attraversate dalla Via Francigena italiana per sostenere la candidatura del celebre cammino alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Un passo importante nel percorso avviato nel 2017, che vede la Regione Toscana come capofila e la partecipazione attiva dell’Emilia-Romagna, insieme a Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta.

Alla cerimonia erano presenti il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e gli assessori delle Regioni coinvolte, tra cui l’assessora al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Roberta Frisoni.

“La nostra Regione è in prima fila- ha dichiarato Frisoni- per promuovere al meglio uno dei cammini storici e religiosi più importanti d’Italia, che si inserisce in una strategia complessiva di valorizzazione del nostro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico legato ai cammini di pellegrinaggio”.

Nel tratto emiliano-romagnolo, la Via Francigena attraversa territori di straordinaria ricchezza: dalle pievi romaniche del Piacentino agli antichi monasteri cistercensi e alle grandi cattedrali, come il Duomo di Fidenza. Un percorso suggestivo, tra natura e spiritualità, che ha accompagnato per secoli i pellegrini verso Roma. Oggi, questo itinerario – riconosciuto dal 1994 come Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa – punta al massimo riconoscimento internazionale.

“L’obiettivo- ha aggiunto Frisoni- è valorizzare la Via Francigena come grande asse culturale europeo, capace di unire popoli, religioni e territori. E il riconoscimento UNESCO rappresenterebbe un salto di qualità fondamentale, con importanti ricadute in termini di visibilità internazionale, sviluppo locale, turismo sostenibile e tutela del patrimonio”.

L’assessora ha sottolineato come la candidatura si inserisca perfettamente nel lavoro portato avanti dall’Emilia-Romagna per promuovere i cammini e le vie di pellegrinaggio: “Abbiamo aderito con convinzione all’iniziativa, che si integra con un’offerta regionale di 21 cammini interregionali, immersi in paesaggi di rara bellezza, tra borghi, castelli e luoghi di fede. Un turismo rispettoso dell’ambiente che intercetta anche la crescente domanda sia dei turisti italiani che di quelli internazionali di percorsi e attività all’aria aperta, che permette di riscoprire il territorio a piedi o in bici assaporando anche le eccellenze enogastronomiche dei nostri territori”.

Il Protocollo rinnovato oggi rappresenta un ulteriore passo verso la presentazione ufficiale della candidatura. Dopo la prima firma nel 2017 e il rinnovo nel 2019 con l’ingresso del Ministero della Cultura, il progetto è stato ampliato per coinvolgere l’intero tracciato europeo della Via Francigena, da Canterbury a Roma. Per gestire il processo e redigere il Dossier di candidatura, la Regione Toscana ha ricevuto un finanziamento ministeriale di 1,1 milioni di euro.

Ora l’obiettivo è concludere entro il 2025 il Preliminary Assessment, la valutazione preliminare, necessaria affinché lo Stato possa selezionare la candidatura italiana ufficiale da presentare all’UNESCO per il 2026. La Regione Toscana ha anticipato che il Dossier sarà concluso a giugno.

Sisma, il bilancio della ricostruzione a 13 anni dalle due scosse del 20 e 29 maggio 2012 che fecero tremare l’Emilia

Sisma, il bilancio della ricostruzione a 13 anni dalle due scosse del 20 e 29 maggio 2012 che fecero tremare l’EmiliaA 13 anni dalle due violentissime scosse che sconvolsero l’Emilia, oggi si può confermare che la ricostruzione degli immobili privati, cioè abitazioni e attività produttiva, è ormai completata. Dopo le scosse del 20 e 29 maggio 2012 e i durissimi mesi che seguirono, i numeri ribadiscono il grande lavoro svolto, grazie un investimento complessivo pari a 8 miliardi di euro, dei quali oltre 7 dei quali già liquidati.

Un risultato raggiunto grazie all’impegno condiviso tra istituzioni, rappresentanze economiche e sociali e i cittadini. E certificato dal fatto che il 2025 sarà l’ultimo anno in cui verrà decretato lo stato d’emergenza per l’Emilia-Romagna e la Lombardia, le due regioni colpite dal terremoto del 2012 (oltre al Veneto, già uscito dal cratere).

Il prossimo 29 maggio, in occasione dell’anniversario della seconda scossa, il presidente della Regione, Michele de Pascale sarà a Concordia sulla Secchia (Mo), dove presiederà il Comitato istituzionale, con gli amministratori dei 59 comuni colpiti. Sarà presente anche l’assessore con delega alla Ricostruzione delle aree colpite dal sisma, Davide Baruffi-

“Quello di quest’anno è per me il primo anniversario che vivo nel ruolo di presidente della Regione e Commissario delegato per la ricostruzione post-sisma- commenta de Pascale-. E avverto la forte responsabilità di raccogliere l’eredità di chi, in questi anni, ha saputo trasformare una tragedia enorme in un’occasione di rinascita, facendo della ricostruzione un modello nazionale e internazionale, tanto che questo territorio oggi ha un Pil superiore a quello di 13 anni fa”.

“Quei giorni difficili ci hanno insegnato che la forza di questa comunità sta nella sua capacità di reagire insieme, di ripartire più solida e coesa- aggiunge il presidente della Regione-. Una caratteristica che abbiamo ritrovato anche dopo le drammatiche alluvioni degli ultimi due anni, eventi epocali che richiedono un nuovo approccio strutturale e condiviso, così come è accaduto dopo il terremoto del 2012, che cambiò radicalmente il nostro modo di affrontare il rischio sismico con la necessità di rendere le nostre comunità più sicure. Oggi- conclude de Pascale-, ricordare il sisma significa anche ribadire l’importanza di fare tesoro di quelle lezioni e continuare a investire su sicurezza, prevenzione e qualità dei servizi pubblici. Solo così potremo onorare davvero la memoria di chi ha sofferto e costruire una Regione ancora più forte, coesa e capace di affrontare con coraggio le sfide del futuro”.

“Quello che ci aspetta– aggiunge Baruffi- è un lavoro di accompagnamento verso il ritorno alla completa normalità: un percorso che la nostra Regione ha contribuito a definire e che potrà costituirà una sperimentazione a livello nazionale. Sarà compito di questa legislatura dare piena efficacia alla nuova fase, mettendo al centro politiche che valorizzino l’intero sistema territoriale. A partire dal completamento dei cantieri pubblici e dalla valorizzazione delle strutture pubbliche, rinnovate e rifunzionalizzate, che rappresentano oggi un patrimonio di dotazioni territoriali più sicure, efficienti e sostenibili, in grado di generare nuove competitività e opportunità”.

I numeri della ricostruzione

Circa 20mila abitazioni sono state ripristinate e 28mila persone rientrate nelle proprie case; 570 scuole ripristinate o ricostruite ex novo senza che sia mai stata persa un’ora di lezione. Oltre 6.800 piccole attività commerciali, artigiane e dei servizi sono state rese di nuovo agibili, 3.359 aziende industriali e agricole ristrutturate e altre 2.155 imprese hanno messo in sicurezza i propri stabilimenti o spazi di produzione. Sono quasi 10.000 gli interventi della ricostruzione di edifici privati a prevalente utilizzo abitativo e si attesta a circa 3,2 miliardi di euro l’ammontare dei contributi concessi per la loro realizzazione. A oggi, la quasi totalità dei cantieri risulta conclusa o prossima alla conclusione: gli interventi ammessi a contributo ma non ancora completati sono il 5% del totale.

Circa 1.200 interventi già conclusi e un nuovo bando in corso, per i centri storici, per la riqualificazione o nuove aperture di botteghe, uffici, attività artigianali e professionali. Delle 441 chiese (479 interventi) inserite nel Programma opere pubbliche e beni culturali ne furono chiuse perché inagibili 321, lasciandone completamente o parzialmente aperte 120.

Intanto, proseguono i lavori per completare la realizzazione del Piano delle opere pubbliche e dei beni culturali, condiviso con Soprintendenze e autorità ecclesiastiche, più complessa anche per i vincoli storici e architettonici esistenti.

Nelle prossime settimane, per consolidare l’accelerazione della ricostruzione pubblica, facendo fronte al caro materiali e rispondendo alle esigenze di liquidità dei cantieri in corso affinché non si fermino, il Commissario metterà in campo risorse per circa 10 milioni di euro.
Una stessa misura per fare fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime era stata adottata anche nel 2023: uno stanziamento aggiuntivo di 10 milioni di euro per la ricostruzione pubblica che nel corso del 2024 ha permesso di sbloccare cantieri e lavori per oltre 130 milioni di euro.

Circa 40mila persone ieri hanno scelto i treni regionali di Trenitalia-Tper per rientrare da Imola, dopo aver partecipato al Gran Premio

Circa 40mila persone ieri hanno scelto i treni regionali di Trenitalia-Tper per rientrare da Imola, dopo aver partecipato al Gran PremioSono state circa 40mila le persone che solo nella giornata di ieri, domenica 18 maggio, hanno utilizzato i treni regionali gestiti da Trenitalia Tper per rientrare da Imola, dopo aver partecipato al Gran Premio di Formula Uno: un incremento del 30% rispetto allo scorso anno.

In tutto, tra le 16.45 e le 23, Trenitalia Tper ha messo a disposizione 31 corse in direzione Bologna, di cui 15 straordinarie, e 16 in direzione Rimini, di cui 2 straordinarie. Inoltre, cinque corse straordinarie erano state programmate anche in mattinata, tra le 7.50 e le 11.50, per raggiungere Imola da Bologna, e tre sabato 17, fra le 9.42 e le 11.42.

“Ieri quasi la metà della folla che ha partecipato al Gran Premio ha scelto i nostri treni regionali per raggiungere o lasciare Imola: è un risultato inaspettato e molto positivo- sottolinea l’assessora alla Mobilità, Irene Priolo-. L’investimento dell’Emilia-Romagna sui treni regionali sta dando ottimi frutti: convogli nuovi e confortevoli, la cui puntualità è in miglioramento e che rappresentano un’alternativa valida e sostenibile all’auto privata. Continueremo in questa direzione”, conclude Priolo.

Anche Trenitalia in questo weekend ha previsto fermate speciali a Imola per due Frecciarossa Milano-Ancona, nove Intercity Milano–Bari/lecce e 2 Eurocity da e per Zurigo.

Fabio Tarozzi nominato Vicepresidente di Confindustria Emilia Area Centro

Fabio Tarozzi nominato Vicepresidente di Confindustria Emilia Area CentroFabio Tarozzi, presidente e amministratore delegato di Gruppo B&T, è stato nominato Vicepresidente di Confindustria Emilia Area Centro. L’ufficializzazione è avvenuta ieri, nel corso dell’Assemblea Generale delle imprese associate, che ha ratificato la designazione espressa dal Consiglio Generale dell’organizzazione riunitosi lo scorso 15 aprile.

Tarozzi affiancherà Sonia Bonfiglioli, presidente del CdA di Bonfiglioli Riduttori, indicata all’unanimità quale nuova presidente per il quadriennio 2025-2029. Insieme a lui, è stato nominato vicepresidente anche Andrea Pizzardi.

Figura di riferimento per il mondo industriale emiliano, Tarozzi ha ricoperto importanti incarichi associativi a livello nazionale. Dopo due mandati come vicepresidente dell’Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica (Acimac), nel 2012 ne è diventato Presidente, per poi proseguire il proprio impegno come vicepresidente di Federmeccanica per quattro mandati consecutivi, con delega ai Rapporti con i territori. Nel 2025 è diventato Consigliere della Federazione Confindustria Macchine per plastica e gomma, ceramica, legno, imballaggio e confezionamento.

Sono particolarmente soddisfatto – ha commentato Tarozzi – per la scelta compiuta dal Consiglio Generale, che ha indicato Sonia Bonfiglioli quale prossima presidente. Oltre ad essere un’imprenditrice di grande valore, rappresenta al meglio quella filiera meccatronica che, partendo dalla via Emilia, ha contribuito a costruire la leadership dei beni strumentali italiani a livello globale in svariati settori. Sono sicuro che saprà lavorare in modo positivo per supportare le aziende emiliane, affinché possano rimanere competitive nei mercati internazionali e superare le difficoltà di una congiuntura particolarmente complicata“.
Dal canto mio, – ha proseguito – in qualità di Vicepresidente, cercherò di dare il mio contributo in modo proattivo, forte della mia esperienza non solo alla guida di Gruppo B&T ma anche in ambito confindustriale, in Acimac, in Federmeccanica e in Federazione Confindustria Macchine“.

Nato a Formigine nel 1965, Fabio Tarozzi è laureato in Economia e Commercio e guida dal 2007 Gruppo B&T, realtà emiliana protagonista a livello internazionale nella progettazione e produzione di impianti “chiavi in mano” per l’industria ceramica e del quarzo agglomerato.

Centralità del cittadino, competenze digitali, sostenibilità e inclusione: le strategie e gli ambiti di intervento per innovare la Pubblica Amministrazione in Emilia-Romagna

Centralità del cittadino, competenze digitali, sostenibilità e inclusione: le strategie e gli ambiti di intervento per innovare la Pubblica Amministrazione in Emilia-RomagnaI dati come motore delle politiche pubbliche del futuro per soddisfare i bisogni reali delle nostre comunità. E’ il messaggio emerso dall’incontro tra l’assessora regionale all’Agenda digitale, Elena Mazzoni, e i coordinatori della Comunità tematica degli amministratori digitali dell’Emilia-Romagna: Enrico Diacci, Sindaco di Novi di Modena e Assessore con delega alla transizione digitale Unione dei Comuni di Terre d’Argine; Lauriana Sapienza assessora Innovazione e servizi ai cittadini del Comune di Castenaso; Caterina Bonetti Assessora con delega alla Transizione Digitale del Comune di Parma e coordinatrice tematica per digitale e tutela dei dati Anci Emilia-Romagna.

L’iniziativa ha rappresentato un momento di confronto operativo sulle buone pratiche e sulle proposte per la nuova Agenda digitale della Regione Emilia-Romagna.

“L’incontro di oggi con i coordinatori ha confermato quanto sia centrale il ruolo delle comunità tematiche per promuovere una trasformazione digitale realmente inclusiva e partecipata- spiega l’assessora Mazzoni-. Grazie ai materiali condivisi e al kit digitale presentato, stiamo valorizzando il lavoro di amministratori e amministratrici di ogni dimensione, con una particolare attenzione ai comuni medio-piccoli, spesso più esposti al rischio di rimanere indietro su infrastrutture e competenze”.

“Punto chiave- prosegue Mazzoni- è la centralità dei dati: la capacità di raccogliere, trattare e utilizzare dati sicuri e aperti sarà il vero motore delle nostre politiche pubbliche, permettendoci di prendere decisioni più efficaci e orientate ai bisogni reali delle comunità. In questo senso, la proposta di concentrarsi sui dati come obiettivo della comunità tematica per l’anno in corso rappresenta una sfida ambiziosa ma necessaria”, conclude l’assessora.

L’incontro ha avuto come focus la condivisione delle esperienze raccolte nell’Atlante delle Buone Pratiche, un documento che raccoglie i progetti innovativi realizzati nei territori, con particolare attenzione alla ‘centralità del cittadino’: dalla creazione di aree riservate online per i servizi pubblici all’attivazione di sportelli di facilitazione digitale e piattaforme di creazione collettiva di mappe per l’inclusione e la partecipazione attiva. Quindi le ‘competenze digitali’, con sviluppo di corsi e sportelli per l’alfabetizzazione digitale rivolti a tutte le fasce della popolazione, con l’obiettivo di ridurre il divario e favorire l’autonomia nell’accesso ai servizi. E ancora ‘l’innovazione nei processi della Pubblica Amministrazione’, a partire dalla digitalizzazione degli archivi, dall’implementazione di sportelli telematici e dall’adozione di strumenti per una pubblica amministrazione più efficiente e trasparente. Infine ‘sostenibilità e inclusione’: ovvero la promozione di progetti che integrano il digitale nei percorsi di sostenibilità ambientale, come i gemelli digitali urbani e l’attenzione alla coesione territoriale, con investimenti mirati a superare i divari infrastrutturali tra i territori.

L’incontro si è concluso con l’impegno condiviso a proseguire nella collaborazione tra amministratori e amministratrici digitali, con l’obiettivo di costruire una pubblica amministrazione sempre più vicina ai bisogni delle comunità, inclusiva, efficiente e innovativa.

Cresce al femminile (+1,8%) il sistema Confcooperative

Ha una decisa impronta femminile lo sviluppo del sistema imprenditoriale che fa capo a Confcooperative Terre d’Emilia.

Nelle 620 imprese associate all’organizzazione, infatti, in un anno è aumentata dell’1% l’occupazione maschile, mentre il numero delle donne lavoratrici è cresciuto dell’1,8%, portando al 60,3% la quota dell’occupazione femminile sul totale dei 47.000 lavoratori.

I dati sono emersi dal convegno su “Parità di genere: motore di sviluppo economico” organizzato dalla centrale cooperativa (presente l’assessora comunale Annalisa Rabitti e la presidente della Commissione Parità della Regione, Elena Carletti) per approfondire gli effetti che una reale parità di genere potrebbe avere sulla crescita economica, ma anche per verificare – a pochi giorni dall’ottenimento della certificazione proprio sulla parità di genere da parte dell’associazione – il posizionamento del sistema cooperativo in materia di gender equality.

“Un’analisi molto concreta – sottolinea il presidente di Confcooperative Terre d’Emilia, Matteo Caramaschi –  che ha come sfondo i dati che indicano una possibile crescita del Pil italiano dell’11% con una effettiva parità di trattamento nelle imprese e una maggiore produttività (+25%) per le aziende più virtuose, oggi più premiate anche sui bandi pubblici, nelle gare d’appalto e sul versante fiscale”. “Da qui, dunque – prosegue Caramaschi – una riflessione che diventa stimolo all’adozione di politiche imprenditoriali che accelerino e irrobustiscano i percorsi verso una parità di genere attorno alla quale abbiamo attivato, come sistema, specifici strumenti di consulenza e di servizio a sostegno dei percorsi che possono portare alla certificazione”.

La realtà (con i dati forniti da Pierpaolo Prandi, responsabile dell’Area statistica-economica e ricerche di mercato di Confcooperative/Fondosviluppo), intanto, parla di un sistema cooperativo in cui la presenza femminile aumenta per tutte le qualifiche professionali, incluse quelle ancora generalmente segnate da una modestissima presenza di donne. Emblematico, al proposito, il caso della qualifica di dirigente, che in un anno ha visto passare dal 5 al 9,5% la quota femminile; in aumento (dal 38,3 al 39,7%) anche la quota delle donne tra i “quadri” delle imprese, mentre rimane stabile (oltre il 73%) l’incidenza dell’occupazione femminile tra gli impiegati e sale leggermente (dal 45 al 45,4%) tra gli operai.

La cooperazione al femminile non cresce, comunque, soltanto a livello occupazionale; la quota delle cooperative femminili, infatti, è salita al 36,7% del totale nel sistema Confcooperative, che si posiziona, così, di 15 punti al di sopra della media delle imprese italiane.

Contemporaneamente, le socie sono salite al 42% sul totale e le cooperative presiedute da donne rappresentano il 27,2% (il 34,5% tra quelle giovanili), contro un valore che è meno della metà (13,1%) tra le Spa. Una spinta, quella che viene dalle donne, che è evidente anche sulla nascita di nuove imprese.

Buoni valori, dunque, per una cooperazione che presenta un numero crescente di imprese certificate sulla parità di genere, ma che deve anch’essa superare quel gap di genere che, seppure in misura meno evidente che in altre forme d’impresa, si sconta soprattutto sulle opportunità di carriera e sulle retribuzioni, con forme di integrazione salariale e benefit che riguardano ancora, in larga prevalenza, il genere maschile.

Il risultato è che, ad esempio, pur rappresentando il 9,5% fra i dirigenti, le donne scendono all’8,7% sul totale delle retribuzioni legate all’inquadramento, con un gap ancora più rilevante nella qualifiche impiegatizie; qui, infatti, la quota del lavoro femminile è al 73,7%, ma la quota delle retribuzioni scende al 69,7% sul totale.

“Possiamo e dobbiamo fare di più”,  ha osservato il presidente di Confcooperative Terre d’Emilia, Matteo Caramaschi; le buone pratiche e gli esempi virtuosi anche in termini di welfare aziendale (alcuni dei quali presentati in convegno) non mancano, “e siamo convinti – ha concluso – che la gender equality non sia solo questione di giustizia ed equità, ma davvero uno strumento essenziale per uno sviluppo sostenibile”.

Il Giro d’Italia arriva in Emilia-Romagna: il 21 maggio la tappa Viareggio-Castelnovo ne’ Monti, il giorno dopo la Modena-Viadana

Il Giro d’Italia arriva in Emilia-Romagna: il 21 maggio la tappa Viareggio-Castelnovo ne’ Monti, il giorno dopo la Modena-ViadanaLa grande attesa è finita. Il 21 maggio il 108^ Giro d’Italia farà finalmente il proprio ingresso in Emilia-Romagna con le due tappe Viareggio (Lu)–Castelnovo ne’ Monti (Re) e il giorno dopo Modena-Viadana (Mn).

Ad accogliere la carovana rosa sarà l’assessora regionale al Turismo e sport, Roberta Frisoni, che a Castelnovo ne’ Monti, sull’Appennino reggiano, premierà i vincitori della 11^ tappa. Mentre il 22 maggio il presidente Michele de Pascale darà il via alla 12^ frazione da Modena.

“Anche quest’anno si rinnova la magia del Giro. E anche quest’anno l’Emilia-Romagna dà il proprio benvenuto ai campioni, agli staff, agli organizzatori– hanno sottolineato de Pascale e Frisoni–. Il Giro d’Italia non è solo la competizione ciclistica su strada più importante in Italia e una tra le più prestigiose e a livello internazionale. Il Giro da oltre un secolo è parte integrante della storia e del costume del nostro Paese: un appuntamento irrinunciabile per i tanti appassionati di questo sport e una festa per tutti, che arriva a poche ore dallo straordinario successo di pubblico e organizzazione del Gran Premio di Imola. E che per il nostro territorio rappresenta una preziosa vetrina, un’occasione unica di promozione e valorizzazione”.

Oltre 350 chilometri tra le province di Parma, Reggio Emilia e Modena

Sono numerosi i luoghi di interesse culturale, artistico e ambientale che saranno toccati dalla Carovana Rosa. Dalla Pietra di Bismantova, ricordata da Dante nella Divina Commedia, simbolo di Castelnovo ne’ Monti e del suo territorio appenninico, a Modena, città Unesco con la Cattedrale, la torre Ghirlandina e Piazza Grande. E ancora i Castelli Matildici di Carpineti, Canossa, Rossena e Bianello, nel reggiano. Anche quest’anno quello del Giro d’Italia sarà un viaggio nel cuore della storia e nel paesaggio dell’Emilia-Romagna. In tutto oltre 350 km attraverso le province di Reggio-Emilia, Modena e Parma.

Negli stessi giorni il Giro E, la competizione su bici a pedalata assistita che si snoda lungo un percorso parallelo a quello del Giro d’Italia maschile con le tappe Sassuolo (Mo)–Castelnovo ne’ Monti (Re) e la Reggio Emilia-Viadana (Mn), sempre il 21 e il 22 maggio.

A luglio il Giro Women: protagonisti i territori di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Bologna

Appuntamento dal 6 al 13 luglio con il Giro Women che approderà lungo la Via Emilia l’11 e il 13 con le tappe Bellaria-Igea Marina (Rn)-Terre Roveresche (Pu) e Forlì-Imola (Bo). E il gran finale all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Nelle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Bologna.

Le tre manifestazioni rientrano nel cartellone di eventi sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna.

Secondo Memorial Padre Sebastiano

Secondo Memorial Padre SebastianoDopo il grande successo della prima edizione, torna a Sassuolo il 2° Memorial Padre Sebastiano, evento sportivo e culturale organizzato in ricordo di Padre Sebastiano Bernardini, figura carismatica che ha guidato per oltre trent’anni il Ricreatorio San Francesco, diventando un simbolo per intere generazioni.

La manifestazione si terrà sabato 24 e domenica 25 maggio 2025 presso il Ricreatorio San

Francesco ed è promossa dalla sezione di Sassuolo dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport, in

collaborazione con la Società Sportiva San Michele e con il patrocinio del Comune di Sassuolo. In programma:

  • Tornei di calcio giovanile con la partecipazione delle scuole calcio di Sassuolo, per celebrare i valori educativi, sportivi e inclusivi che hanno caratterizzato l’opera di Padre Sebastiano;
  • Una mostra fotografica sulla storia del Ricreatorio San Francesco, per raccontare e tramandare la memoria di un luogo che ha rappresentato un punto di riferimento sociale, educativo e spirituale per tutta la comunità.

Il Memorial si conferma così un’occasione speciale per unire sport, memoria e impegno civico, nel segno degli insegnamenti lasciati da Padre Sebastiano.

Per informazioni: Giorgio Barbieri – 344 1720830 giorgio.barbieri61@virgilio.it

“Aspettando il Giro – E” a Sassuolo: domani serata di gala con Cunego, mercoledì mattina il Green Village

“Aspettando il Giro – E” a Sassuolo: domani serata di gala con Cunego, mercoledì mattina il Green VillageInizia oggi la settimana che vedrà Sassuolo protagonista delle due ruote: la settimana del Giro –E che, nella sua tappa verso Castelnuovo né Monti, partirà da piazza Garibaldi mercoledì 21 maggio.

All’interno del ricco programma di appuntamenti di “Aspettando il Giro – E” domani, martedì 20 maggio vigilia di tappa, la serata di gala.

A partire dalle ore 20,30 presso lo Sporting Club di Sassuolo, Damiano Cunego vincitore del Giro d’Italia 2004, di tre Giri di Lombardia (2004, 2007 e 2008) e un’Amstel Gold Race (2008), oltre che medaglia d’argento nella prova in linea dei campionati del mondo 2008, capitano di una delle squadre che prenderanno il via da Sassuolo, sarà presente alla serata per parlare di ciclismo, sostenibilità e sport.

A partire dalle ore 9,30 di mercoledì 21 maggio, poi, in piazza Martiri Partigiani aprirà è il Green Village con talk, esibizioni, giochi per i più piccoli, gastronomia e la possibilità di testare ebike.

A mezzogiorno, poi, da piazza Garibaldi prenderà il via la tappa che arriverà in piazza Matteotti a Castelnuovo né Monti.

Il programma di “Aspettando il Giro – E” avrà un epilogo il prossimo 27 maggio quandoa partire dalle 18,30 presso il Crogiolo Marazzi, si svolgerà la lectio magistralis di Stefano Mancuso, “La versione degli alberi”, promossa in collaborazione con il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano.

 

“Donami la tua memoria”: le premiazioni

“Donami la tua memoria”: le premiazioniGiosiana Bondi con “Riscatto” si è aggiudicata il primo premio, nella sezione adulti, del Concorso di Poesia intitolato alla memoria di Don Carlo Lamecchi. Al secondo posto Michael Taurasi con “La neve dal sapore di sangue”, terza Stefania Ronzitti con “Non dimenticatevi di me”.

“Donami la tua memoria” era il tema della quinta edizione del Concorso di Poesia intitolato alla memoria di Don Carlo Lamecchi, il parroco che per moltissimi sassolesi è stato un esempio di umanità profonda e partecipe, un punto di riferimento concreto nei momenti difficili e nelle fasi più delicate della vita, sempre disponibile all’ascolto e al sostegno, aperto a tutti senza alcun tipo di pregiudizio, vero testimone di spirito evangelico.

Nel 2021, a un anno dalla sua morte, il Comune di Sassuolo e l’Associazione “Amici di Don Carlo” hanno deciso di organizzare un Concorso Poetico tematico e con cadenza annuale, che rispondesse all’obiettivo di mantenere vivo il ricordo di Don Carlo e dare continuità al suo lavoro e alla sua spiccata attitudine alla scrittura e al linguaggio poetico. Il concorso si propone di coinvolgere in primo luogo i giovani, suoi primi interlocutori, ma in generale tutti coloro che amano esprimersi attraverso la poesia.

Il concorso, che nello scorso fine settimana ha visto le premiazioni, era articolato in 2 sezioni: oltre alla sezione adulti era presente anche la “sezione ragazzi”, rivolta alle scuole del territorio.

Per la sezione secondaria di Primo grado il primo posto è andato ad Alessandro Giovanardi – Ruini 2B con “Chi sei?”, seguito da Sofia Ortolano – Ruini 2° con “Quello che vede un’amante di libri”. Terza posizione a pari merito a Vera Canali – Ruini 2° con “La vecchia signora” e Gianna Owen Oghagbon – Ruini 2D con “Le tue radici”.

Per quanto riguarda la sezione secondaria di Secondo Grado, invece, il primo posto è andato a  Meryem Abagh – Elsa Morante 2AS con “Palestina”, seguita da Simona Lamberti – Elsa Morante 2AS con “Battito eterno” e, al terzo posto,  Asia Chiapelli – Elsa Morante 2BS con “Donami la tua memoria”.

Le opere pervenute sono state valutate e selezionate da una giuria composta da esperti di letteratura e poesia e da persone che sono state vicine a Don Carlo, amici e compagni di vita, oltre a membri dell’Amministrazione comunale.

 

 

Alcune delle chiusure in programma su A14, A13 e A1

Alcune delle chiusure in programma su A14, A13 e A1Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica orizzontale, dalle 21:00 di martedì 20 alle 5:00 di mercoledì 21 maggio, sarà chiusa la stazione di Imola, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona e in uscita per chi proviene da Ancona.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Castel San Pietro o di Faenza.

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Per consentire lavori di pavimentazione, nelle due notti di martedì 20 e mercoledì 21 maggio, con orario 21:00-5:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e Bologna Fiera, verso la A1 Milano-Napoli.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale di Bologna verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli ed entrare alle seguenti stazioni: per chi è diretto verso Milano: Bologna Borgo Panigale, sulla stessa A14; per chi è diretto verso Firenze: Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio; per chi è diretto sulla A13 Bologna-Padova verso Padova: Bologna Arcoveggio, sulla A13.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica orizzontale, dalle 21:00 di mercoledì 21 alle 5:00 di giovedì 22 maggio, sarà chiusa la stazione di Altedo, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Padova e in uscita per chi proviene da Padova.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Ferrara sud o di Bologna Interporto.

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Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire attività di ispezione e manutenzione cavalcavia, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:  dalle 21:00 di lunedì 19 alle 5:00 di martedì 20 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra Fidenza e l’allacciamento A15 Parma-La Spezia, verso Bologna. Si precisa che la stazione di Fidenza sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Milano.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Fidenza, percorrere la SP12 verso Parma e la via Emilia seguendo le indicazioni per Bologna e rientrare in A1 a Parma; per la chiusura dell’entrata di Fidenza, verso Bologna: Parma; per la chiusura dell’entrata di Fidenza, verso Milano: Fiorenzuola.

Dalle 21:00 di mercoledì 21 alle 5:00 di giovedì 22 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra Parma e Terre di Canossa Campegine, verso Bologna.

Si precisa che la stazione di Parma sarà chiusa n entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Milano. L’area di servizio “San Martino ovest”, situata nel suddetto tratto, sarà chiusa con un’ora di anticipo.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Parma, percorrere la SS9 via Emilia e la SP39 e rientrare in A1 a Terre di Canossa Campegine; per la chiusura dell’entrata di Parma, verso Bologna: Terre di Canossa Campegine; per la chiusura dell’entrata di Parma, verso Milano: Fidenza.

Dalle 22:00 di giovedì 22 alle 5:00 di venerdì 23 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento A15 Parma-La Spezia e Fidenza, verso Milano.  Contestualmente, sarà chiuso il Ramo di allacciamento che dalla A15 Parma-La Spezia immette sulla A1 Milano-Napoli, per chi proviene da La Spezia e da Sissa Trecasali ed è diretto verso Milano.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto allacciamento A15-Fidenza, dopo la deviazione obbligatoria sulla A15 Parma-La Spezia, uscire a Parma ovest e seguire le indicazioni per Fidenza, immettersi sulla via Emilia e rientrare in A1 a Fidenza, verso Milano; per la chiusura del Ramo di allacciamento A15/A1, uscire sulla A15 Parma-La Spezia a Parma ovest, percorrere la viabilità ordinaria ed entrare alla stazione di Fidenza, sulla A1 Milano-Napoli.

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Per consentire lavori di pavimentazione, dalle 21:00 di martedì 20 alle 5:00 di mercoledì 21 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra Terre di Canossa Campegine e Parma, verso Milano.

L’area di servizio “San Martino est”, situata nel suddetto tratto, sarà chiusa con un’ora di anticipo. Contestualmente, sarà chiuso il Ramo di allacciamento che dalla A1 immette sulla A15 Parma-La Spezia, per chi proviene da Milano ed è diretto verso La Spezia.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto Terre di Canossa Campegine-Parma, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Terre di Canossa Campegine, seguire le indicazioni per Parma lungo la SS9 via Emilia e rientrare in A1 a Parma, per riprendere il proprio itinerario in direzione di Milano; per la chiusura del Ramo di allacciamento A1/A15, uscire a Fidenza e rientrare dalla stessa stazione verso Bologna, seguendo le indicazioni per A15/La Spezia.

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Per consentire lavori di manutenzione della segnaletica orizzontale, dalle 21:00 di mercoledì 21 alle 5:00 di giovedì 22 maggio, sarà chiusa la stazione di Terre di Canossa Campegine, in entrata in entrambe le direzioni Bologna e Milano e in uscita per chi proviene da Milano.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Reggio Emilia o di Parma.

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Il primo romanticismo interpretato con strumenti originali da Spira mirabilis

Il primo romanticismo interpretato con strumenti originali da Spira mirabilisLa Spira mirabilis, orchestra composta da musicisti professionisti provenienti da tutta Europa che ha “trovato casa” a Formigine, torna in città mercoledì 21 maggio. Si esibiranno nell’auditorium a loro dedicato (via Pagani 25) alle ore 21 con la Sinfonia n. 1 in Do maggiore, Op.19 di Carl Maria von Weber.

L’appuntamento formiginese rientra in un progetto più ampio, il Romantic Fest, che prevede l’esecuzione, al Teatro del Popolo di Concordia sulla Secchia, sabato 24 maggio alle ore 20.30, del Concerto per clarinetto n. 2, Op.57 di Louis Spohr, e dell’Ouverture e arie per soprano e orchestra di Gioachino Rossini.

Spiegano i musicisti: “L’inizio dell’Ottocento è un periodo affascinante: il mondo sta cambiando rapidamente e anche la musica riflette questa trasformazione. Lo stile classico viennese si deforma sotto le spinte del romanticismo, in un chiaroscuro dove il linguaggio di Haydn, Mozart e Beethoven si mescola con quello di nuovi compositori e con le innovazioni di musicisti-artigiani, alla ricerca di strumenti per rappresentare, con la musica, gli abissi più profondi della natura e dell’animo umano.

Per raccontare questo passaggio Spira mirabilis ha scelto tre figure emblematiche: Carl Maria von Weber e Louis Spohr – grandi operisti, ma noti soprattutto per i loro virtuosistici concerti solistici – e Gioachino Rossini tra i più prolifici e influenti operisti dell’epoca, fu spesso criticato ma inevitabilmente imitato dai suoi contemporanei”.

Con il loro maestro Lorenzo Coppola e strumenti originali, i musicisti della Spira mirabilis si muoveranno tra le sfumature del primo Romanticismo per scoprire cosa unisse questi tre compositori e come la loro musica fu uno specchio del loro tempo.

Come di consueto, la Spira mirabilis propone agli studenti delle scuole formiginesi lezioni molto speciali. Sarà così anche il 21 maggio, quando i musicisti incontreranno quattro classi della scuola secondaria di primo grado “Fiori” per una lezione-concerto dedicata all’ascolto guidato. In programma, alcuni estratti dalla Prima Sinfonia di Carl Maria von Weber, punto di partenza per un’esplorazione del suono e dell’orchestra pensata per stimolare nei ragazzi curiosità, immaginazione e capacità di ascolto consapevole.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per info: giovani@comune.formigine.mo.it, www.spiramirabilis.com.

 

 

Referendum 8-9 giugno: volantinaggio di sensibilizzazione della Funzione Pubblica Cgil

Referendum 8-9 giugno: volantinaggio di sensibilizzazione della Funzione Pubblica Cgil“Il nostro impegno pubblico: votati ai diritti”. E’ lo slogan della campagna referendaria del sindacato Funzione Pubblica Cgil per sensibilizzare, domani martedì 20 maggio, in tutta Italia cittadini e cittadine sui referendum lavoro e cittadinanza dell’8-9 giugno.

Anche a Modena sindacalisti e delegati daranno vita domani a volantinaggi davanti ad alcune luoghi pubblici e strutture sanitarie.

Dalle ore 10 alle 12, volantinaggio presso la sede dell’Agenzia delle Entrate di via delle Costellazioni 190 a Modena.

Dalle ore 9 alle 11.30, presso il Comune di Formigine-Sportello del cittadino in via Unità d’Italia, 30.

Dalle 10:30 alle 14 presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria in via del Pozzo.

Dalle 10:30 alle 14 davanti all’Ospedale Baggiovara.

I volantinaggi continueranno anche nei prossimi giorni, presso ospedali e strutture sanitarie.

Lunedì 26 maggio all’ospedale di Carpi (ore 11-14), martedì 27 maggio alla Casa della Comunità di Castelfranco Emilia (ore 8-14) e all’ospedale di Mirandola (ore 11-14), giovedì 29 maggio all’ospedale di Vignola (ore 10-12), all’ospedale di Sassuolo (ore 10-12) e presso la sede del Distretto Ausl di Sassuolo (via Cairoli 19 – ore 12-14), infine venerdì 30 maggio presso l’ospedale Pavullo (ore 11-14).

 

 

Kerakoll Group annuncia l’acquisizione del 60% di Caltra Nederland B.V.

Kerakoll Group annuncia l’acquisizione del 60% di Caltra Nederland B.V.Kerakoll S.p.A. (“Kerakoll”), Società Benefit certificata B Corp e attiva a livello internazionale nel settore dell’edilizia, e Steda Holding B.V. (“il Venditore”) annunciano il perfezionamento di una partnership strategica, che prevede l’acquisizione da parte di Kerakoll del 60% del capitale sociale di Caltra Nederland B.V. (“Caltra”), azienda controllata dal Venditore.

Caltra Nederland B.V. è un’azienda olandese specializzata nello sviluppo, produzione e commercializzazione dei cosiddetti Supplementary Cementitious Materials, SCMs e Low-Carbon Clinker.

Fondata nel 1984 da Ludo van Nes, l’azienda è passata sotto la guida della figlia Daniëlle e del figlio Stephan nel 2013. Caltra gestisce attualmente 3 impianti produttivi, con un quarto impianto in fase di realizzazione sempre nei Paesi Bassi, la cui attivazione è prevista entro il terzo trimestre del 2025.

L’operazione – formalizzata lo scorso 16 maggio – è finalizzata ad unire competenze e risorse per sviluppare leganti alternativi a basse emissioni di carbonio, cogliendo le opportunità offerte dalla trasformazione del settore cementizio impegnato nella riduzione degli impatti ambientali e dalle implicazioni per il settore dei premiscelati.

La decarbonizzazione dell’edilizia – con il comparto del cemento responsabile di circa il 7% delle emissioni totali di gas a effetto serra – è una delle sfide future più importanti per raggiungere l’obiettivo zero emissioni. L’impiego di additivi, di materiali alternativi e di soluzioni da economia circolare sono alcune delle soluzioni più promettenti per riconvertire i modelli di business dell’industry.

Daniëlle M. Hemmink-van Nes e Stephan P. van Nes manterranno una quota del 40% in Caltra e continueranno a guidare operativamente l’azienda, garantendo continuità e stabilità per i collaboratori, i fornitori e i clienti attuali, oltre che per tutti gli altri stakeholder rilevanti. Inoltre, avranno un ruolo centrale nella pianificazione e nella realizzazione degli ambiziosi progetti volti a introdurre sul mercato soluzioni sempre più innovative.

“L’acquisizione di una quota di maggioranza in Caltra segna un ulteriore passo nel percorso di innovazione e sostenibilità di Kerakoll” ha dichiarato Fabio Sghedoni, Vice Presidente di Kerakoll Group. “Gli attuali trend dei mercati ci spingono a pensare in modo più ampio e fuori dagli schemi, ad agire con proattività e ad abbracciare il cambiamento: è esattamente il modo in cui Kerakoll opera fin dalla sua fondazione. Sono veramente felice di accogliere nel Gruppo Kerakoll Daniëlle, Stephan e tutte le persone di Caltra, con cui condividiamo gli stessi valori, la stessa passione e lo stesso impegno verso l’innovazione sostenibile. Credo fermamente che insieme potremo portare sul mercato soluzioni davvero rivoluzionarie per il nostro settore”.

“Con questa operazione strategica – ha commentato Marco Zini, Group CEO di Kerakoll – il nostro Gruppo si assicura un importante presidio internazionale, nel cuore dell’Europa, in termini di know-how su componenti che saranno cruciali per lo sviluppo di cementi alternativi, quali sono gli SCMs e i Low-Carbon Clinker. L’accesso diretto alle migliori fonti di approvvigionamento di queste materie prime strategiche sarà, infatti, sempre più un fattore critico di successo per il futuro sostenibile del mondo dell’edilizia e delle costruzioni”.

Nell’operazione, Kerakoll è stata assistita da BonelliErede e da deBreij in qualità di Advisor Legali, da KPMG per gli aspetti finanziari e fiscali e da TAUW per gli aspetti relativi ad ambiente e ESG.  Il Venditore è stato assistito da Marktlink in qualità di Financial & Legal Advisor.

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