Oltre 60 tra studentesse e studenti hanno partecipato, venerdì 11 aprile 2025, alla prima giornata del ciclo di seminari “Local Excellence: l’industria si racconta”, organizzata dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (DIEF) di UNIMORE presso il Polo Tecnologico Universitario di Carpi. L’iniziativa, nata con l’obiettivo di rafforzare il dialogo tra il mondo della formazione e quello dell’impresa, si rivolge a tutte le studentesse e tutti gli studenti di ingegneria, con l’intento di valorizzare le eccellenze produttive del territorio e mostrare l’innovazione industriale di frontiera.
L’evento, realizzato in collaborazione con Federazione Confindustria Macchine, è stato inserito nel programma della Giornata Nazionale del Made in Italy, che si svolgerà il prossimo 15 aprile, data simbolica legata alla nascita di Leonardo da Vinci. A sottolineare l’importanza dell’iniziativa, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha inviato un videomessaggio di saluto a studenti e organizzatori.
Dopo i saluti della prof.ssa Cristina Siligardi, docente UNIMORE e presidente della Società Ceramica Italiana, il programma si è aperto con un intervento introduttivo di Rossella Garbellotto (Federazione Confindustria Macchine) e Luca Baraldi del Centro Studi MECS, che hanno offerto una panoramica sui trend del comparto dei beni strumentali e sul posizionamento strategico delle imprese italiane.
A seguire, le testimonianze aziendali hanno visto protagonisti:
Centauro Spa, con Paolo Pettenati
LM SpA, con Michele Franzoni
System Ceramics SpA, con Paolo Bertocchi
LB Officine Meccaniche SpA, con Fabrizio Marani
MOSS Srl, con Marco Minardi
Gli interventi sono stati arricchiti da contributi video realizzati dalle associazioni confindustriali che aderiscono alla Federazione: ACIMAC (macchine per ceramica), ACIMALL (macchine per legno), AMAPLAST (macchine per plastica e gomma) e UCIMA (macchine per imballaggio e confezionamento).
Questa prima giornata ha rappresentato un momento di incontro diretto tra università e imprese, permettendo a studentesse e studenti di conoscere casi concreti di innovazione, percorsi professionali e visioni strategiche.
Il ciclo di incontri proseguirà nel mese di maggio con una giornata interamente dedicata all’idrogeno, dove sarà possibile scoprire quanta innovazione che stanno sviluppando le aziende del territorio di Carpi e dintorni su questo tema strategico per la transizione energetica. L’obiettivo dell’intero percorso è costruire un ponte solido tra formazione accademica e mondo produttivo, alimentando consapevolezza, competenze e opportunità di orientamento professionale.
Sabato e domenica di sport a livello europeo a Fiorano Modenese, con la gara europea di mini-car “Euro large scale series” che vede impegnati, presso il mini autodromo Jody Scheckter in via Antica Cava a Spezzano, team di corse provenienti dall’Italia e dall’estero.
Sabato 12 aprile, dalle 15 alle 18, presso il Cortiletto Angelo Vassallo, di fianco al Palazzo Astoria a Fiorano, istruttori esperti di parkour accoglieranno ragazzi dai 10 ai 19 anni per un laboratorio gratuito nell’ambito del progetto AttivaMente Sport. L’accesso è libero.
Sabato 12 aprile, alle 10.30, al BLA (Biblioteca, Ludoteca e Archivio storico) proseguono le narrazioni d’autore per bambini dai 4 ai 10 anni, della rassegna “C’era una volta che?”. Protagonista sarà Agnese Baruzzi, ideatrice e illustratrice di tanti libri per bambini che con la lettura animata “Buio in sala!” L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti.
Sabato 12 e domenica 13 aprile, alle ore 16 alle 18.30 continua la mostra di pittura “E… l’opera prende forma” a cura di Arte e Cultura, presso la Casa delle Arti Vittorio Guastalla, in via S. Caterina n. 2. Ingresso libero e gratuito. E dalle 15 alle 19, sono anche aperti e visitabili gratuitamente il Castello di Spezzano e il Museo della Ceramica, con la mostra “Le piastrelle da piccole. 1889-1939 I primi cinquant’anni di Distretto”.
Domenica 13 aprile, alle ore 16.30, a Villa Cuoghi, nell’ambito de “il tè delle 5”, è in programma la presentazione del libro “La società dell’emergenza” di Francesco Fantuzzi. Dialoga con l’autore Tina de Falco, con l’accompagnamento musicale di Giovanni Pietri. Al termine dell’evento tè offerto dall’associazione INarte. Ingresso libero e gratuito.
Sempre domenica, alle 17, al Circolo culturale di Via Vittorio Veneto, appuntamento con la rassegna “A spasso nell’opera” e con le sinfonie di Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti, interpretate dai Maestri Gen Llukaci al violino e Alessandro di Marco al pianoforte e dalle voci del tenore Giorgio Casciarri e del baritono Marzio Giossi.
Infine al cinema teatro Astoria, alle 21, è in programma il film “Follemente” di Paolo Genovese, con Marco giallini e Claudia Pandolfi.
Inaugurata oggi, 11 aprile 2025, la Centrale Unica di Risposta 112 di Bologna.
A tagliare il nastro, l’Assessora a welfare e salute del Comune di Bologna Matilde Madrid, al fianco dell’Assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Massimo Fabi, il coordinatore della rete regionale dell’emergenza 118 e del 112 Antonio Pastori, la Direttrice Generale dell’Azienda USL di Bologna Anna Maria Petrini e rappresentanti di Prefettura, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Guardia Costiera.
Come da indicazioni regionali, per l’attivazione del Numero Unico di Emergenza Europeo 112 sono state individuate due Centrali Uniche di Risposta collocate rispettivamente a Bologna, presso l’Azienda USL, e a Parma, presso l’Azienda Ospedaliera.
La CUR di Bologna è stata costruita ex-novo nell’area dell’ospedale Maggiore, di fianco alla Centrale Operativa 118 Emilia Est, con un investimento complessivo di quasi 4 milioni di euro su finanziamento della Regione Emilia-Romagna e in parte dell’Azienda USL, che è stato affidato al Dipartimento Tecnico Patrimoniale dell’Azienda USL di Bologna.
La Centrale di Bologna serve un bacino di popolazione di 2.479.893 persone delle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
Dal suo avvio il 3 dicembre 2024 ha già gestito 261.793 telefonate, di cui solo il 60% (154.483) sono state inoltrate agli enti di secondo livello, garantendo l’effetto filtro che caratterizza l’attività del NUE 112.
Dal 1° aprile 2025, con l’attivazione su tutto il territorio di competenza, la sala operativa riceve mediamente 3.500 telefonate al giorno: nelle ore di picco si possono raggiungere quasi 300 telefonate in un’ora.
Componendo qualsiasi numero dell’emergenza (112, 113, 115, 118) il cittadino entra in contatto con l’operatore della Centrale Unica di Risposta del servizio NUE 112 che prende in carico la chiamata, se necessario attiva una teleconferenza per la traduzione multilingue, e procede in pochi secondi all’immediata localizzazione di chi chiama.
In caso di reale emergenza, la segnalazione, corredata da una scheda informatica con tutte le informazioni raccolte, viene trasferita alle sale operative dei vari enti di soccorso: soccorso sanitario, forze di pubblica sicurezza, vigili del fuoco, capitaneria di porto.
A seconda del tipo di emergenza, può essere attivato un solo ente competente per il soccorso o anche più enti contemporaneamente, aumentando la rapidità e l’efficacia degli interventi e la circolarità delle informazioni. Il traffico telefonico e tutti i dati relativi agli eventi vengono registrati.
La media di risposta alle chiamate si attesta sui 4,5 secondi e il tempo di intervista dell’operatore NUE112 dura poco più di un minuto, per poi passare la chiamata a una delle 57 centrali di secondo livello nel territorio regionale ma anche a tutte le altre centrali d’Italia.
La maggior parte delle chiamate inoltrate finora dalla CUR di Bologna sono state indirizzate all’emergenza sanitaria (31%), alle Forze dell’Ordine (29%) e ai Vigili del Fuoco (4%), le restanti archiviate come inappropriate. Grazie al filtro delle chiamate inappropriate la CUR decongestiona le sale operative specifiche di ciascun settore di emergenza.
Per garantire elevati standard degli indicatori di qualità in fascia diurna sono presenti 10-12 operatori, mentre nelle fasce notturne scendono a 5-6, con rinforzi mirati nei weekend e nelle giornate con eventi particolarmente rilevanti. Complessivamente la CUR conta 45 operatori che hanno avuto una formazione specifica di 8 settimane, teorica e pratica, con visite ad altre CUR 112 e alle sale operative di secondo livello degli altri enti.
La CUR di Bologna è stata allestita in modo da poter raddoppiare la capacità di operatori attivi contemporaneamente nella sala operativa con 24 postazioni, a cui si aggiungono 8 postazioni nella sala di espansione, per ospitare fisicamente gli operatori della CUR di Parma in caso di inaccessibilità della sala operativa o guasti bloccanti, oltre ad avere soluzioni tecnologiche di interoperabilità e vicariamento tra le CUR che consentono la gestione a distanza delle chiamate in entrata alla CUR di Parma in caso di problemi tecnici o di improvviso iperafflusso.
La piattaforma tecnologica è stata progettata e realizzata in modo da garantire continuità operativa 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Linee telefoniche ad alta affidabilità, piattaforma di registrazione, servizi informatici dedicati, con unità di backup in caso di malfunzionamenti, e gestione della cybersecurity di livello elevato, garantiscono massima flessibilità e completa sicurezza. Una rete dati ad alta affidabilità è dedicata alle comunicazioni con gli altri Enti e con il CED Interforze del Ministero dell’Interno. L’applicativo gestionale in uso, ormai consolidato sul territorio nazionale, rende disponibili agli operatori avanzati strumenti di geolocalizzazione multipiattaforma, per una rapida e solida gestione del servizio. Tutta la infrastruttura è costantemente monitorata e mantenuta aggiornata in modo da garantire un livello di servizio tecnologicamente avanzato e continuativo.
Infine, data la sensibilità delle centrali operative NUE112 e CO118EE e la strategicità del servizio di emergenza, l’Azienda USL di Bologna ha investito per rinforzare i livelli di sicurezza e di controllo degli accessi con un sistema di videosorveglianza e una postazione di portineria per la verifica degli ingressi del personale.
Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, dalle 22:00 di lunedì 14 alle 6:00 di martedì 15 aprile, sarà chiusa la stazione di Terre di Canossa Campegine, in uscita per chi proviene da Bologna. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Reggio Emilia, al km 137+100, o di Parma, al km 110+400.
Sempre sulla A1 Milano-Napoli, per consentire attività di ispezione cavalcavia, dalle 22:00 di lunedì 14 alle 6:00 di martedì 15 aprile, sarà chiuso il tratto compreso tra Valsamoggia e Modena sud, verso Milano. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Valsamoggia, percorrere la viabilità ordinaria: SP569 Nuova Bazzanese, SP Nuova Pedemontana, SP623 via Vignolese, SP623 via Modenese e rientrare in A1 alla stazione di Modena sud. L’area di parcheggio “Castelfranco est”, situata all’interno del suddetto tratto, sarà chiusa nella stessa notte, ma con orario 20:00-6:00.
Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, nelle due notti di lunedì 14 e martedì 15 aprile, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e Bologna Fiera, verso la A1 Milano-Napoli. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale di Bologna verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli ed entrare alle seguenti stazioni: per chi è diretto verso Milano: Bologna Borgo Panigale, sulla stessa A14; per chi è diretto verso Firenze: Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio; per chi è diretto sulla A13 Bologna-Padova, verso Padova: Bologna Arcoveggio, sulla A13.
“In Emilia-Romagna formazione e ricerca, sanità, accoglienza, qualità del lavoro e dell’ambiente da un lato stimolano l’innovazione e la crescita e, dall’altro sono fattori di forte attrattività a livello nazionale e internazionale. L’attrazione, la permanenza e la valorizzazione dei talenti sono connessi con lo sviluppo umano, sociale ed economico del territorio. E il fulcro di questa dinamica sono proprio le università, con il continuo sviluppo integrato dei percorsi di alta formazione. Lavoriamo per un nuovo piano sanitario sempre più integrato con le attività delle università con l’obiettivo di arrivare entro l’anno alla nascita delle aziende sperimentali territoriali universitarie”.
Così il presidente, Michele de Pascale, e il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega all’Università, Vincenzo Colla, a margine dell’incontro della Conferenza Regione-Università (Cru) che si è svolto oggi a Bologna nella sede regionale di viale Aldo Moro con i rettori Carlo Adolfo Porro (Università di Modena e Reggio Emilia), Paolo Martelli (Università di Parma), Simona Tondelli (Protettrice vicaria Università di Bologna), Laura Ramaciotti (Università di Ferrara), Anna Maria Fellegara (sede di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) e Dario Zaninelli (Prorettore del Polo territoriale di Piacenza del Politecnico di Milano).
All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale al Lavoro, Politiche abitative e Diritto allo studio, Giovanni Paglia, che intervenendo ha evidenziato che “la Regione punta a coinvolgere l’università non solo attraverso gli alloggi dedicati agli studenti, su cui si continuerà a investire, ma anche nella progettazione degli spazi pubblici e nella condivisione delle politiche abitative nel loro complesso”.
La proposta ‘Programmatica Regione/Università per gli anni 2025-2027’, che delinea strategie, obiettivi e impegni condivisi per una crescita del sistema universitario in sinergia con quella dei territori e del sistema economico-sociale e culturale, al centro dell’incontro.
Il documento recepisce gli obiettivi e le azioni contenute nel ‘Programma di mandato’ fissate dal presidente de Pascale, delinea le misure e azioni che si intendono intraprendere per l’accoglienza degli studenti, la ricerca e l’innovazione, l’offerta formativa nonché i rapporti con la società e quelli con il sistema sanitario regionale.
Per la progettazione, la realizzazione e la valutazione delle azioni saranno attivati specifici ‘Tavoli di lavori tematici’ che vedranno la presenza di un delegato del Rettore di ogni Università e di rappresentanti delle altre Istituzioni e dei corpi intermedi che, a seconda delle tematiche oggetto di trattazione, concorrono a completare il quadro degli attori coinvolti.
Inoltre, durante i lavori sono stati anche affrontati i temi della collaborazione con Università europee e internazionali, fra cui quelle statunitensi, a partire dalla strategia di specializzazione intelligente regionale alla piattaforma Step e Horizon Eu, nonché la partecipazione della Regione e delle Università ad Expo Osaka 2025.
“Puntiamo a una rinnovata e forte offerta didattica capace di guardare alle nuove frontiere delle conoscenze e di interpretare le aspirazioni dei giovani per il loro futuro, insieme alle esigenze del sistema economico, a partire dalle nuove filiere del green e del digitale, con l’obiettivo di assicurare adeguate ricadute occupazionali delle professionalità appena formate- hanno aggiunto de Pascale e Colla-. La sfida oggi è tutta sulla capacità di accogliere adeguatamente gli studenti provenienti dall’estero e da altre regioni italiane. Gli effetti dell’inverno demografico sono dietro all’angolo e il decremento demografico previsto nei prossimi anni in Italia, potrà avere ripercussioni anche sul numero di immatricolati negli Atenei emiliano-romagnoli. Per questo è fondamentale lavorare insieme con l’obiettivo di consolidare le relazioni internazionali e di rendere la nostra formazione universitaria sempre più attrattiva”.
Un 2024 di ottimo livello, che ha fatto registrare ancora una volta un numero di organi trapiantati superiore a 500, esattamente 505, e 335 donatori (in lieve aumento, +10, rispetto all’anno precedente). E il primo trimestre 2025 con dati ancora più positivi: al 31 marzo sono 82 i donatori segnalati (+2 rispetto allo stesso periodo del 2024) e 53 quelli utilizzati (+2); in crescita sia i trapianti, con 141 già effettuati nel 2025 (+10), sia i prelievi di cornee: 607 (44 in più).
Sono i numeri dell’Emilia-Romagna, che conferma la sua forte attrattività anche in questo ambito sanitario di altissima specializzazione: oltre il 40% dei pazienti trapiantati proviene da fuori regione, così come una gran parte delle persone in lista d’attesa per trapianto.
Nella Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, che ricorre oggi, 11 aprile, un bilancio dell’attività svolta è stato presentato in conferenza stampa, in Regione a Bologna, dall’assessore alle Politiche per la salute Massimo Fabi e da Alberto Bortolami, responsabile Qualità delle cure reti e percorsi settori assistenza ospedaliera della Direzione generale Sanità e Welfare.
Giunto alla 28esima edizione, l’evento promosso dal ministero della Salute è l’occasione per far riflettere sull’importanza di questo gesto solidale anche in Emilia-Romagna, dove le donazioni e quindi i trapianti d’organo sono in numero stabilmente elevato ormai da diversi anni, grazie a un sistema capillare e ben organizzato, coordinato dal Centro Riferimento Trapianti. E non solo oggi, ma anche nei giorni precedenti e successivi, il servizio sanitario regionale, in collaborazione con il mondo associativo, è promotore di iniziative di informazione e sensibilizzazione realizzate sul territorio per tenere alta l’attenzione su una scelta di vita che può fare la differenza per la vita degli altri (sui siti delle Aziende sanitarie e Ospedaliere i programmi specifici).
“I dati del 2024 sono positivi e quelli dei primi tre mesi di quest’anno ci fanno sperare in un andamento ancora più favorevole per il 2025, l’Emilia-Romagna conferma così di essere una regione fortemente attrattiva anche sul fronte dei trapianti- commenta l’assessore Fabi -. Questi risultati sono frutto di un lavoro di squadra e di un’organizzazione molto efficiente, che coinvolge tutta la nostra Rete regionale delle donazioni e dei trapianti, i professionisti di straordinarie capacità ed esperienza che ci lavorano e le associazioni che instancabilmente continuano a promuovere il valore della donazione. Ma i veri artefici di questi numeri- sottolinea l’assessore- sono i donatori e le donatrici, senza i quali nulla sarebbe possibile. Persone che con grande generosità e altruismo fanno una scelta che va oltre il semplice dono, ma rappresenta un atto di speranza, di vita che si rinnova, e di amore incondizionato. A tutti loro, e alle loro famiglie, va il grazie della nostra comunità”.
I dati 2024
I 505 organi trapiantati nel 2024 – perché ritenuti idonei anche per merito delle innovative tecniche di trattamento introdotte negli ultimi anni – confermano l’importante livello raggiunto dall’attività trapiantologica regionale negli ultimi anni (gli interventi erano stati 585 nel 2023, 516 nel 2022 e 493 nel 2021): un risultato raggiunto grazie alla ormai consolidata crescita dei potenziali donatori segnalati dagli ospedali e alla forza della rete territoriale. I donatori effettivamente utilizzati sono stati 202, in leggera flessione rispetto all’anno precedente, ma comunque sopra quota 200 per il terzo anno consecutivo, a riprova della capacità del sistema di ottimizzare le risorse disponibili.
Anche in virtù della grande attrattività dell’Emilia-Romagna, al 31 marzo 2025 sono 1.520 i pazienti in lista d’attesa per trapianto: in particolare, 75 cuore (27 da fuori regione), 27 polmone (20 da fuori regione), 148 fegato (55 da fuori regione), 1.262 rene (648 da fuori regione), 6 pancreas, 2 intestino.
Trapianti da donatore a cuore fermo
Nel 2024 sono cresciuti anche i trapianti da donatore a cuore fermo (DCD) cioè da donatore la cui morte viene certificata con criteri cardiologici e non neurologici. Come nel 2023, lo scorso anno sono state ben 70 le segnalazioni di donazione a cuore fermo e 60 i donatori utilizzati, per un totale di 118 organi prelevati e trapiantati con questa tecnica innovativa r decisamente più complessa, ma capace di regalare una speranza in più ai pazienti in attesa.
In particolare, i trapianti di cuore da donazione DCD eseguiti nel 2024 sono stati 4, e già 3 nei primi tre mesi del 2025.
Il merito di questi numeri va attribuito tanto alle ottime performance dei centri trapianto di Bologna, Modena e Parma quanto all’organizzazione della rete donativa regionale coordinata dal Centro Riferimento Trapianti. Il potenziamento varato nel 2017 con l’istituzione dei C.o.p. (Coordinamenti ospedalieri procurement) per l’identificazione dei donatori di organi e tessuti ha infatti aumentato la già alta attenzione delle 23 sedi donative presenti su tutto il territorio emiliano-romagnolo.
Molto importante l’attività di sensibilizzazione e supporto portata avanti negli anni dal CRT emiliano-romagnolo, la capillare organizzazione della rete regionale, l’elevato indice di accettazione degli organi dimostrato dai centri trapianto, ma anche e soprattutto la sensibilità dei cittadini emiliano-romagnoli che decidono di dire “si” alla donazione.
Il rapporto Indice del Dono del Centro nazionale trapianti
Il Centro nazionale trapianti anche quest’anno ha curato e pubblicato il rapporto Indice del Dono, giunto alla quinta edizione, che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2024 al rinnovo delle carte d’identità nelle anagrafi di oltre 7mila Comuni italiani; i valori sono espressi in centesimi e tengono conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi.
Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, Ferrara è al V posto tra le grandi città (con oltre 100mila abitanti) più generose d’Italia per la donazione degli organi, con un indice del dono di 68,43/100, una percentuale di consensi del 71,8% e un’astensione del 34,3%. Il comune bolognese di Castel d’Aiano (BO), come lo scorso anno, è primo fra tutti quelli dell’Emilia-Romagna: nel 2024 ha ottenuto un indice del dono pari a 81,61/100, una percentuale di consensi del 85,5% e un’astensione del 28,4%.
L’Emilia-Romagna ha una percentuale di consensi pari 66,5% e l’astensione è al 39,90%, contro una media nazionale del 64,5% di sì e del 41,8% di astenuti.
Domani, sabato 12 aprile, e domenica il centro storico di Formigine ospiterà la tradizionale Festa delle Palme, manifestazione promossa da Proform che si rinnova ogni anno in occasione della Domenica delle Palme. Dalla mattina fino alla sera, le vie del centro saranno animate da mercatini, stand dei commercianti, mostre di pittura, spettacoli itineranti, musica, un parco giochi per bambini e negozi aperti. Domenica in piazza Calcagnini è prevista l’esposizione del carro di Carnevale realizzato dalle scuole primarie Ferrari e, alle ore 17, si terrà l’attesa apertura dell’uovo di Pasqua gigante.
Evento nell’evento, sempre domenica 13 aprile il Castello ospiterà “Caccia alle uova”, una speciale visita per bambini alla ricerca di ovetti, organizzata in due turni: alle 15.30 per la fascia 4-6 anni e alle 17 per i bambini dai 7 ai 10 anni. L’iniziativa è gratuita, con prenotazione obbligatoria scrivendo a castello@comune.formigine.mo.it. Gli appuntamenti a tema pasquale proseguono martedì 15 aprile al CEAS di Villa Gandini con “Caccia all’uovo”, un gioco di movimento dedicato ai bambini dai 5 ai 10 anni. Anche in questo caso la partecipazione è gratuita, con prenotazione via mail all’indirizzo ceasformigine@gmail.com.
La Biblioteca Ragazzi Matilda propone tre eventi a tema: venerdì 18 aprile alle 17 è in programma “Pasqua in compagnia”, letture per bambini dai 24 ai 36 mesi accompagnati da mamma e papà. Sabato 19 doppio appuntamento: alle 10 “Uova, pulcini e altri amici”, letture per genitori in attesa e piccolissimi da 0 a 12 mesi; e alle 11 “Tra uova e coniglietti”, letture dedicate alla fascia 12-24 mesi, sempre con accompagnatore. Gli eventi sono su prenotazione al numero 059416356.
Aria di Pasqua anche all’Opera Pia Castiglioni, dove domenica 20 aprile, giorno di Pasqua, si terrà il concerto “Tra opera e operetta” con il mezzosoprano Daniela Pini, la soubrette Silvia Felisetti e l’arpista Davide Burani. L’evento è aperto a parenti, amici e a chiunque desideri assistere.
Meno rifiuti e misure concrete per il loro riutilizzo e riciclaggio in tutte le filiere produttive delle imprese emiliano-romagnole.
Con questi obiettivi la Giunta regionale ha approvato un nuovo bando che mette a disposizione contributi per 20 milioni di euro e punta ad aumentare l’economia circolare regionale attraverso la riduzione dei rifiuti prodotti e il loro recupero, rafforzando al tempo stesso la competitività delle imprese, aprendo anche al settore della moda, in un’ottica di filiera e simbiosi industriale.
Il sostegno della Regione consentirà alle imprese emiliano-romagnole di riqualificare i propri processi produttivi con macchinari, attrezzature, software e tecnologie in grado di valorizzare gli scarti, ridurre i rifiuti e potenziare gli impianti di recupero, in sinergia con le altre imprese del territorio.
“Un ulteriore tassello alla concreta politica di sostenibilità che la Regione ha intrapreso da tempo. Con questa misura– dicono il vicepresidente della Regione con delega alla Green economy, Vincenzo Colla, e l’assessora all’Ambiente e alla promozione dell’economia circolare, Irene Priolo- promuoviamo la transizione del sistema imprese regionale verso modelli di produzione e consumo più sostenibili in tutte le filiere. Il nuovo bando segue la precedente e positiva esperienza dell’edizione 2024 e si inserisce pienamente nella strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, perseguendo gli obiettivi del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima. Le imprese emiliano-romagnole saranno protagoniste delle sfide della transizione ecologica adottando modelli di produzione e consumo circolari e a basso impatto ambientale, basati su un uso efficiente delle risorse e sulla riduzione di materie prime, consumi energetici e idrici”.
Il bando finanzia fino al 50% le imprese che avviano progetti di transizione verso modelli di produzione che permettano di ridurre i rifiuti prodotti e aumentarne il recupero, con una nuova attenzione per quelle della moda, per la quale è prevista una riserva di risorse pari a 2 milioni di euro.
“Come l’Unione europea ci ricorda- concludono Colla e Priolo-, la filiera della moda è una di quelle a maggior impatto ambientale, ragion per cui la Regione intende sostenere prioritariamente i progetti che hanno a che fare col mondo dell’abbigliamento, del tessile, delle calzature e della pelletteria. Le parole chiave di questa misura sono ecodesign, prodotti e materiali ecocompatibili, minor consumo di materie prime, prevenzione, riutilizzo e riciclaggio”.
Le imprese potranno candidare i propri progetti dal 26 maggio al 26 giugno 2025 e avranno tempo per realizzare gli interventi proposti fino a metà 2027.
Il cinema delle cineaste, gli sguardi e i percorsi spesso non allineati delle donne in un anno segnato da una forte presenza femminile sugli schermi cinematografici. “Una marea risale gentile” è il titolo e l’ispirazione della 43^ edizione del Bellaria Film Festival che torna dal 7 all’11 maggio 2025.
Una gentilezza, quella a cui fa riferimento il Festival di quest’anno, che non è arrendevole, ma radicale: la forza quieta di chi risale la corrente con determinazione, senza rinunciare alla cura, allo sguardo sensibile e alla complessità. E che passa attraverso il lavoro di registe quali Alissa Jung, che porterà a Bellaria l’anteprima italiana di Paternal leave, Maura Delpero, e il suo Vermiglio, a cui sarà assegnato il “Premio Speciale BFF43”, Léonor Serraille, con la prima italiana di Ari che aprirà il BFF, Rebecca Lenkiewicz con Hot Milk che chiuderà il Festival l’11 maggio. E con una retrospettiva sulle registe premiate nel corso degli anni dal BFF dal titolo “Le avventurose” realizzata dall’Archivio del cinema indipendente italiano. Senza dimenticare la presenza femminile nei concorsi che contraddistinguono il Festival: Casa Rossa internazionale e nazionale, il Concorso Gabbiano, il Concorso 3 minuti a tema fisso.
Casa del cinema indipendente italiano, punto di riferimento di nuove e coraggiose sperimentazioni del linguaggio cinematografico, il Bellaria Film Festival è stato presentato questa mattina in conferenza stampa, in Regione, a Bologna, dall’assessora alla Cultura, Gessica Allegni, dal sindaco di Bellaria Igea Marina, Filippo Giorgetti, dalla direttrice del Bellaria Film Festival Daniela Persico e dal direttore organizzativo, Sergio Canneto.
“Siamo orgogliosi di sostenere questo Festival da sempre attento ai nuovi linguaggi cinematografici e capace di coinvolgere i giovani operatori di settore- sottolinea Allegni-. La scelta di valorizzare le storie al femminile, di dare spazio allo sguardo delle donne, in un anno contrassegnato da troppi episodi di violenza sui loro corpi, è per noi un atto concreto verso quel necessario cambiamento culturale che è al centro delle politiche regionali. Bene, quindi, che una delle manifestazioni più longeve d’Italia abbia deciso di rappresentare in modo non retorico il femminile nel cinema. Grazie agli organizzatori, a tutte le artiste e gli artisti che saranno presenti in Romagna e al pubblico che Bellaria saprà accogliere come sempre in modo impeccabile. Confidiamo che anche quest’anno il Festival saprà regalarci emozioni e spunti di riflessione, per far sempre di più dell’Emilia-Romagna una terra di cinema”.
“Il Bellaria Film Festival è un momento storico importantissimo per la città, un festival che ha 43 anni e si inserisce ampiamente nel ciclo dei grandi storici festival del cinema, in particolare è il festival per eccellenza del cinema indipendente- ha detto il sindaco di Bellaria Igea Marina Filippo Giorgetti-. Siamo felici che continuino due grandi linee guida per questa edizione: il coinvolgimento dei giovani e poi la particolarità di questa annata è che è un festival in rosa, non solo per i colori scelti, ma proprio perché le donne sono ultra protagoniste di questa edizione. È un festival di cui la città si sta sempre più riappropriando in termini di partecipazione e di sensibilità, quindi siamo molto felici di questo”.
“I festival sono piccole utopie: per questo ho immaginato come potesse essere il mondo alla rovescia- afferma la direttrice del BFF, Persico-. Parlando di cinema è quello che ci fanno vedere coloro che, per ragioni diverse, sono state tenute ai margini del sistema. Un festival con il 70% dei film realizzati da registe donne? Un festival che dia spazio ai giovanissimi e a chi racconta altre comunità e altre sensibilità? Oggi è possibile, anzi è quello di cui abbiamo bisogno in un mondo sempre più segnato dai muri dell’incomprensione”.
“Bellaria continua a proporsi come luogo di confronto tra generazioni, uno spazio plurale e orizzontale- aggiunge il direttore organizzativo, Canneto-, dove costruire insieme non una ma molteplici bussole, tante quante possono essere necessarie per orientarsi nei diversi percorsi da intraprendere fra creatività, industria, pubblico e autorialità. Un festival capace di rafforzare collaborazioni e di crearne di nuove”.
Il BFF43
Focus dell’edizione 2025 i percorsi che hanno sempre contraddistinto le donne e le comunità minoritarie approdate con maggiore fatica al cinema. Un omaggio alle autrici che in periodi complessi hanno portato avanti il cinema indipendente italiano con la retrospettiva “Le avventurose”, e l’assegnazione del “Premio Speciale BFF43 – i film che liberano la testa” a Maura Delpero per Vermiglio, il film più significativo dell’anno.
Il Premio Casa Rossa internazionale vedrà l’anteprima italiana del film territorialmente “più vicino” al Festival: Paternal leave di Alissa Jung, presentato alla Berlinale nella sezione Generation 14 plus; un’opera prima che segue il ricongiungimento familiare dell’adolescente Leo con il padre sconosciuto, che vive alla giornata lungo la riviera romagnola. A presentarlo ci saranno la regista accompagnata dal cast, tra cui Luca Marinelli e Juli Grabenhenrich nei ruoli di padre e figlia. Il film è una coproduzione tra Match Factory e Wildside- Società del gruppo Fremantle, e sarà distribuito da Vision nelle sale italiane dal 15 maggio, girato sul territorio grazie al sostegno dell’Emilia-Romagna Film Commission.
Nel corso del Festival a Bellaria saranno ospitati 70 ragazzi e ragazze, tra cui i 25 membri della Giuria Giovani, che parteciperanno durante i giorni del festival a percorsi di formazione e masterclass dedicati al cinema. Infine, non mancheranno anche in questa edizione le attività destinate agli studenti, Bellaria Film festival For School: tutti i giorni studenti delle scuole medie e superiori avranno la possibilità di partecipare a proiezioni e incontri con autori e autrici.
Realizzato dal Comune di Bellaria Igea Marina (Rn), col patrocinio del Ministero della Cultura e il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Mic e della Regione Emilia-Romagna, il Festival è affidato per il quarto anno consecutivo alla direzione artistica di Daniela Persico ed è organizzato da Approdi, start-up di cinema d’autore, main partner Cinecittà.
Lunedì 14 aprile alle 21, in biblioteca a Fiorano Modenese, una nuova occasione per parlare dei libri con Alice Torreggiani e la comunità di lettori.
Si ritrova il Gruppo di lettura del BLA per parlare del romanzo “I doni” di Ursula K. Le Guin
Doni meravigliosi ma anche terribili quelli a disposizione degli abitanti delle aspre e selvagge Altelande. Uomini e donne vivono nel continuo terrore che una famiglia “scateni” il proprio dono contro le altre: stanno forse rinunciando a ciò che hanno di più prezioso?
L’incontro gratuito è condotto da Alice Torreggiani, esperta e amante di libri che accompagna lettori e lettrici sin dalla nascita del Gruppo di lettura al BLA.
L’invito a partecipare è esteso anche a chi non ha avuto occasione di leggere il libro: basta portare con sé la passione per la letteratura oppure la curiosità verso un’esperienza nuova, la volontà di confrontarsi oppure di ascoltare punti di vista diversi. L’ingresso è libero.
Gli appuntamenti del Gruppo di lettura si tengono al BLA, la biblioteca, ludoteca e archivio storico del Comune di Fiorano Modenese in via Silvio Pellico n. 9.
Per informazioni è possibile rivolgersi alla biblioteca (tel 0536 833403 email: biblioteca@fiorano.it)
Alice Torreggiani si è laureata a Verona in Editoria e Lingue straniere, specializzandosi poi in promozione della lettura e letteratura per ragazzi. Conduce gruppi di lettura per ragazzi e adulti e progetti di lettura per le biblioteche e le scuole secondarie. Lavora per Equilibri per leggere, per Mare di Libri e per il Festivaletteratura di Mantova.
Confesercenti Modena esprime le più sentite condoglianze per la scomparsa di Angelo Manfredini, che con la sua sensibilità di uomo e di imprenditore ha ricoperto, nel corso degli anni, numerosi incarichi di prestigio all’interno di Confesercenti Modena, da Presidente dell’Area di Vignola, a componente del Consiglio del Distretto Ceramico a componente della Presidenza Provinciale di Confesercenti.
Negli ultimi anni è stato a lungo Presidente Provinciale Fipac – ora Presidente Emerito – e componente la Presidenza Regionale della Federazione di rappresentanza degli over 60, promossa da Confesercenti a tutela dei diritti degli anziani.
“Angelo si è riconosciuto e distinto per la lunga attività imprenditoriale nel settore della distribuzione alimentare e per l’impegno sindacale svolto con passione e dedizione fino agli ultimi giorni” afferma Mauro Rossi, Presidente Provinciale Confesercenti Modena. “Con Angelo se ne va un pezzo della nostra storia, addio ad un caro imprenditore e ad un caro collega”.
“Angelo Manfredini ha rappresentato una figura di grande rilievo per la nostra Associazione. Anche per il suo impegno in Fipac Confesercenti Modena, dove ha contribuito con grande impegno ed esperienza alla tutela dei diritti degli anziani e alla valorizzazione della partecipazione attiva. Il suo impegno ha lasciato un segno indelebile e il suo ruolo di Presidente Emerito testimonia il rispetto e la stima che ha saputo guadagnarsi nel corso degli anni. Confesercenti si unisce al cordoglio della famiglia e lo ricorderà sempre con grande riconoscenza e affetto” dichiara la Direttrice Provinciale Marvj Rosselli.
In un clima di attesa crescente e con la Serie A ormai a portata di mano, Fabio Grosso si è presentato questa mattina in conferenza stampa con il consueto tono lucido e misurato, alla vigilia del derby emiliano che vedrà il suo Sassuolo affrontare il Modena per la 33ª giornata di Serie B. Una partita carica di significati: rivalità territoriale, alta classifica, e la possibilità — per i neroverdi — di avvicinarsi ulteriormente alla promozione diretta.
“Il percorso che abbiamo fatto è incredibile, ma quando scendi in campo non conta più. Conta solo ciò che rifai la domenica” – ha dichiarato Grosso con la calma di chi sa cosa vuol dire convivere con la pressione, ma anche con la determinazione di chi non vuole lasciare nulla al caso.
Reduce da una delle rare sconfitte stagionali, il Sassuolo ha vissuto una settimana intensa. “Non era il risultato che volevamo, ma ogni errore va trasformato in insegnamento,” ha spiegato il tecnico. “Abbiamo analizzato i momenti della partita, soprattutto i gol subiti su palla inattiva, dove di solito siamo molto bravi. È lì che dobbiamo crescere”.
Grosso ha parlato di una “partita strana” quella precedente contro il Palermo, in cui “i numeri non riflettevano il risultato”, ma ha ribadito la necessità di lucidità nei momenti chiave, consapevole che ogni dettaglio può fare la differenza in un campionato così equilibrato.
Il derby con il Modena, attesissimo dalle tifoserie e carico di significato sportivo e simbolico, non spaventa Grosso, che anzi riconosce il valore emotivo della sfida: “Il timore è importante. Ti accompagna e ti permette di tirare fuori il coraggio,” ha detto, riflettendo sulla dimensione psicologica della gara. “Sappiamo che affrontiamo un avversario bravo, ma vogliamo mettere in campo le nostre qualità e fare una grande partita”.
Interrogato sul possibile cambio di modulo visto a Palermo e sulla gestione degli uomini in attacco, Grosso non ha escluso variazioni: “Abbiamo tanti giocatori offensivi di qualità, decideremo chi può essere più utile dall’inizio e chi potrà subentrare. La differenza la fanno le letture e i momenti della partita, non solo i numeri”.
Sul fronte infermeria, confermate le assenze di Thorstvedt e Bonifazzi, mentre Skjellerup e Mazzitelli sono stati convocati ma non al 100%. “Luca sta crescendo, ma non ha i 90 minuti nelle gambe. Vedremo se e come utilizzarlo.” Con la promozione ormai a un passo, il tema dell’obiettivo finale non può essere ignorato. Grosso però mantiene saldamente il focus sull’immediato: “Non c’è fretta, non c’è ansia. C’è solo concentrazione. Sappiamo dove vogliamo arrivare, ma la testa è sulla partita di domani. Ogni settimana leggiamo che potremmo farcela con una combinazione di risultati, ma noi pensiamo solo ai 90 minuti”.
Alle domande sulla squadra avversaria in un momento di forma, il mister neroverde ha risposto cosi: “Hanno reagito bene dopo un periodo difficile. Conosco alcuni ragazzi,che ho allenato a Frosinone: hanno qualità, intelligenza, esperienza. Sarà una partita dura, ma anche noi abbiamo le nostre armi”.
Questo derby Emiliano si preannuncia spettacolare, intenso, e forse decisivo per le sorti di un campionato che ha visto il Sassuolo risalire con autorevolezza. Fabio Grosso lo affronta con l’esperienza del campione del mondo, la lucidità del leader e la passione di chi sa che ogni traguardo, prima di essere raggiunto, va guadagnato una domenica alla volta.
Cielo sereno al mattino con locali banchi di nebbia nelle aree prospicienti il corso del Po. Dal pomeriggio tendenza a cielo velato per il transito di nuvolosità alta e sottile.
Temperature senza variazioni di rilievo, minime tra 7 e 10 gradi, massime tra 17/20 gradi dei settori costieri e 20122 gradi della pianura interna. Venti deboli occidentali al mattino, tendenti a disporsi da est/sud-est dal pomeriggio. Mare calmo o poco mosso.
Sono stati i familiari che, non vedendolo rientrare, intorno alle 21 hanno dato l’allarme. Lui, Luigi Pugnaghi, 76enne residente a Sassuolo, ieri pomeriggio era andato nella sua seconda casa a Monchio di Palagano per eseguire alcuni lavoretti. Ieri sera, non vedendolo rientrare, i familiari hanno dato l’allarme.
Sono stati i Vigili del fuoco a ritrovarlo, oramai privo di vita, in un bosco vicino a casa a Monchio. L’anziano, alla guida di un trattore, si sarebbe recato in un bosco in via La Campagna per tagliare legna quando, per cause da accertare, è stato sbalzato dal mezzo: quando i soccorsi sono giunti sul posto, per lui non c’era più nulla da fare.
La prima valutazione dei sanitari parla di causa cardiocircolatoria, ma pare che nella caduta l’anziano abbia battuto anche la testa. Oltre a sanitari inviati dal 118 e vigili del fuoco, sul posto è stato richiesto l’intervento dei carabinieri.
Sabato 121 aprile, alle 21:00 al Cinema Teatro Astoria di Fiorano Modenese, Max Pisu e Nino Formicola con lo spettacolo interattivo Forbici & follia. Regia di Marco Rampoldi.
Dopo La cena dei cretini, Max Pisu e Nino Formicola tornano insieme per lo spettacolo interattivo in cui il pubblico decide chi è il colpevole! Forbici & follia è un gioco di contrasti e di tante possibili verità. È un salone da coiffeur di una città italiana. È il racconto del giorno in cui la tranquilla vita di pettegolezzi, che scorre allegramente fra le avances del parrucchiere, viene interrotta dall’assassinio della vecchia pianista che vive al piano di sopra ed è la proprietaria di tutto l’edificio. Ma, colpo di scena, tutti i presenti hanno un movente e hanno avuto la possibilità di compiere il delitto. E si scopre che, in realtà, due clienti sono poliziotti in borghese e devono arrestare il colpevole. Come? Con la collaborazione degli spettatori/testimoni oculari, che possono risolvere il mistero grazie a ciò che hanno visto accadere e alle domande che sapranno porre. Forbici & follia è uno spettacolo con due nature che si rafforzano a vicenda. C’è il giallo che deve portare a capire chi sia l’assassino, e la comicità che scaturisce dal gioco di interazione col pubblico, unico possibile giudice, che stabilirà il colpevole con un finale diverso ogni sera.
“Per tutta la comunità emiliano-romagnola è stato un grande onore e un orgoglio accogliere Re Carlo III e la Regina Camilla, insieme al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al quale, alla quinta visita a Ravenna, va davvero un ulteriore, grazie particolare: la presenza del Capo dello Stato conferma la vicinanza del Paese e della Repubblica alla nostra terra”.
Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, al termine della storica visita dei reali inglesi a Ravenna, anche in occasione dell’80^ Anniversario della Liberazione, con l’incontro che hanno avuto in Comune con le Associazioni partigiane.
Accompagnati dal Presidente Mattarella e accolti da de Pascale al loro arrivo in città, il Re e la Regina hanno visitato la tomba di Dante, dove la coppia reale ha potuto ascoltare alcuni versi del Canto XXXIII del Paradiso della Divina Commedia, quelli della preghiera di san Bernardo alla Vergine, letti dall’attrice e scenografa ravennate Ermanna Montanari. Quindi Camilla si è recata al Museo Byron, mentre Re Carlo ha visitato la basilica di San Vitale. Successivamente, la coppia reale ha incontrato una rappresentanza di agricoltori colpiti dalle alluvioni, per ascoltare dalle loro voci i racconti dei momenti drammatici degli eventi e le conseguenze sulle loro attività economiche.
“Un bellissimo segnale di vicinanza e attenzione, per nulla scontato- aggiunge de Pascale-. E un’occasione per conoscere da vicino le grandi produzioni enogastronomiche di eccellenza dell’Emilia-Romagna e ascoltare dalla voce dei diretti interessati quale è stato il sacrificio che alcune imprese agricole di questa terra hanno fatto per salvare la città durante l’alluvione”.
“Così come voglio mandare un ringraziamento particolare- sottolinea il presidente- a Federico Marchetti, straordinario ambasciatore dell’Emilia-Romagna”.
Re Carlo e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, hanno infine partecipato ai lavori del Consiglio comunale straordinario per l’80^ Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo: “La scelta di tanti uomini e donne che si schierarono dalla parte della democrazia ha permesso all’Italia di imboccare la strada della libertà, della solidarietà e della pace- sottolinea de Pascale- ed è dalla lotta partigiana nella Resistenza che nascono la Repubblica e la Costituzione. Nell’intervento di Re Carlo III in Parlamento abbiamo poi sentito e apprezzato la condivisione dei valori primari dell’Europa, che nella condanna del nazifascismo trova una tra le più ragioni fondanti più importanti. Così come va accolto l’invito ad avere cura del pianeta, di questa Terra che attraverso gli effetti dei cambiamenti climatici ci richiama tutti, come cittadini del mondo, a una responsabilità per le generazioni che seguiranno”, conclude il presidente della Regione.
“Non possiamo che considerare positivo questo stop ai dazi annunciato del Presidente Usa Donald Trump, anche se questa sorta di schizofrenia non fa certo bene ai mercati e all’economia tutta che, soprattutto in momenti come questi, avrebbe bisogno di più certezze – commenta Amilcare Renzi segretario di Confartigianato Emilia Romagna -.
Ora però questa moratoria deve servire a costruire una negoziazione comune europea, la politica deve essere in grado di svolgere il suo ruolo. Il Governo italiano deve spingere la Commissione europea affinché avvii un negoziato con gli Stati Uniti per individuare una strada che ci permetta di uscire da questa situazione. Nello stesso tempo sono necessari degli interventi di supporto al nostro sistema produttivo, in particolare alle filiere, al fine di aiutare il sistema dell’Artigianato e della piccola e media impresa a prevenire le crisi di liquidità, anche con deroghe alla normativa vigente”, conclude Renzi.
Oltre mille delegati e i rappresentanti di 100 tra i principali vettori aerei, aeroporti ed enti turistici da tutto al mondo a Rimini, in occasione della 19^edizione di Routes Europe, il principale appuntamento internazionale legato al settore del volo aereo, che dal 18 al 20 maggio 2026 si svolgerà per la prima volta in Emilia-Romagna.
Oggi a Siviglia, ove è in corso l’edizione 2025 della manifestazione, il passaggio di consegne con la Regione Emilia-Romagna, che insieme al Comune di Rimini e all’Aeroporto di Rimini e San Marino “Federico Fellini”, promuove l’edizione del prossimo anno.
A ricevere il testimone l’assessora regionale al Turismo, commercio e sport Roberta Frisoni, accompagnata da Leonardo Corbucci, amministratore delegato dell’Aeroporto di Rimini.
Alla presenza di Stephen Small, direttore generale degli eventi Routes di Aviation Week Network, società del gruppo Informa Markets. E da parte spagnola: Antonio Castaño, direttore generale del Comune di Siviglia, Philipp Heuri, responsabile dell’Ufficio turistico dell’Andalusia e Antonio Martín-Machuca, responsabile dell’Ufficio della Cooperazione dell’Andalusia.
“Ospitare Routes Europe rappresenta una grande opportunità per Rimini e l’Emilia-Romagna. Si tratta di un evento di caratura mondiale che rafforzerà il posizionamento della nostra regione sui mercati internazionali e favorirà investimenti e logiche di rete in stretta sinergia con il mercato aviation – ha sottolineato Frisoni -. Un’ importante occasione per far vivere agli operatori del trasporto aereo l’autenticità e la straordinaria offerta turistica della nostra regione che in pochi chilometri spazia dai motori all’arte e alla cultura, dal turismo balneare alla vacanza attiva e al turismo slow, il tutto accompagnato da una offerta enogastronomica unica al mondo. Già oggi il livello di internazionalizzazione del nostro movimento turistico ha superato ampiamente i valori pre-Covid, raggiungendo il 28,2% delle presenze e il 29,3% degli arrivi”.
“Ma ci sono le condizioni per crescere ancora e diventare una destinazione turistica sempre più accessibile e attrattiva – ha concluso Frisoni-. Una partita in cui infrastrutture e collegamenti aerei, ferroviari e portuali, hanno un ruolo fondamentale e vanno perciò migliorati e rafforzati”.
“Negli ultimi mesi abbiamo annunciato che British Airways, EasyJet e Vueling inizieranno a volare su Rimini da Londra Heathrow, Londra Gatwick, Basilea e Barcellona – sottolinea Leonardo Corbucci-. La stessa Ryanar ha annunciato un incremento del +20% per il 2025. Ciò che ci rende più orgogliosi è essere riusciti a trasferire il nostro ambizioso progetto di sviluppo a queste importanti compagnie aeree, convincendole a investire su Rimini. Ci aspettiamo una crescita molto forte nei prossimi anni, già nel 2025 sarà del +40%. La strategia per il 2026, oltre a sviluppare il traffico in Europa con l’apertura di collegamenti diretti in particolare con la Germania, che rappresenta il principale mercato turistico della regione, vuole aprirsi anche alla Turchia, oggi il principale hub per collegare l’Europa con il Medio Oriente e l’Estremo Oriente. Una strategia che prevede un aumento dei collegamenti nazionali, con l’obiettivo primario del volo diretto su Roma nei prossimi anni. Nel 2027 si concluderà la prima fase del Master Plan con un piano di investimenti di circa 25 milioni di euro sulla pista e l’ammodernamento del Terminal. Nel successivo quadriennio 2028-2031 sono previsti investimenti per oltre 70 milioni di euro.”
Routes Europe
Tre giorni di incontri, presentazioni, dibattiti, tavole rotonde ed eventi con i principali stakeholder di compagnie aeree, aeroporti e destinazioni. Routes Europe rientra nel Piano regionale di sviluppo della rete aeroportuale integrata dell’Emilia-Romagna.
Gli eventi Routes sono forum annuali unici nel loro genere dedicati allo sviluppo di nuovi servizi aerei e sono parte di Aviation Week Network, il più grande fornitore di informazioni e servizi multimediali per le industrie globali dell’aviazione, dell’aerospazio e della difesa, al servizio di 1,7 milioni di professionisti in tutto il mondo. Suoi clienti sono i principali produttori e fornitori aerospaziali, le compagnie aeree, gli aeroporti, gli operatori dell’aviazione d’affari, le forze armate, i governi e altre organizzazioni che servono questo mercato mondiale.
Sulla A1 Milano-Napoli, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Firenze, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, giovedì 10, alle 6:00 di venerdì 11 aprile.
Rimane confermata, come da programma, la chiusura del suddetto tratto, dalle 22:00 di sabato 12 alle 6:00 di domenica 13 aprile, per consentire lavori di riqualifica delle barriere di sicurezza.
In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: per chi è diretto verso Firenze, proseguire sulla A14 e uscire alla stazione di Bologna Borgo Panigale, percorrere il Ramo Verde, la Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli ed entrare alla stazione di Bologna Casalecchio, sul Raccordo Casalecchio; per chi è diretto verso Casalecchio di Reno, proseguire sulla A14 e uscire alla stazione di Bologna Borgo Panigale, percorrere il Ramo Verde, la Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e uscire allo svincolo 1 Nuova Bazzanese.
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Sul Raccordo di Casalecchio (R14), è stata annullata la chiusura dell’uscita della stazione di Bologna Casalecchio, per chi proviene dalla A1 Milano-Napoli, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, giovedì 10, alle 6:00 di venerdì 11 aprile.
La suddetta stazione sarà chiusa, con le stesse modalità, dalle 22:00 di lunedì 14 alle 6:00 di martedì 15 aprile, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente.
In alternativa, chi proviene da Milano, potrà uscire alla stazione di Bologna Borgo Panigale, al km 4+800 della A14 Bologna-Taranto mentre, chi proviene da Firenze, potrà uscire alla stazione di Sasso Marconi, al km 209+800.
“Le più sincere congratulazioni al cavalier Paolo Bruni, rieletto alla presidenza del Centro servizi ortofrutticoli Cso Italy, un’organizzazione importante e strategica per tutto il sistema della frutticoltura emiliano-romagnola”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, sulla rielezione del cavalier Paolo Bruni alla guida del Cso Italy, il Centro servizi ortofrutticoli, con sede a Ferrara, realtà associativa che rappresenta 70 aziende italiane specializzate nella produzione e nella commercializzazione dell’ortofrutta regionale e nazionale.
“Con Bruni– prosegue Mammi– abbiamo sempre condiviso una stretta collaborazione, assieme al consiglio di amministrazione del Cso, per affrontare, anche con il supporto delle istituzioni e della Regione, le complessità e le necessità che in questi anni hanno caratterizzato l’ortofrutta dell’Emilia-Romagna”.
I danni provocati dagli effetti del surriscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, come fitopatie, gelate tardive, insetti alieni, le perturbazioni dei mercati, la competitività dei Paesi europei ed extraeuropei, prosegue l’assessore regionale, “rischiano di minare seriamente una delle eccellenze emiliano-romagnole come la frutticoltura. Lavorare insieme, trovare strategie condivise per risolvere i problemi, confrontarsi con le imprese e le associazioni che le rappresentano, sia in ambito agricolo, sia agroalimentare, è sempre stato il modo che ha caratterizzato la relazione tra la Regione e il Cso, e che mi auguro- conclude Mammi- possa proseguire con la stessa volontà e determinazione nei prossimi anni”.
È stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la declaratoria di eccezionalità relativa agli eventi alluvionali che hanno colpito l’Emilia-Romagna nei mesi di settembre e ottobre 2024, provocando danni ingenti a edifici pubblici, abitazioni civili e imprese agricole.
Si tratta di un passaggio formale necessario per l’attivazione degli indennizzi statali del Fondo di solidarietà nazionale, previsti dal Decreto Legislativo n. 102/2004 per i danni non assicurabili – relativi a strutture aziendali, macchinari, scorte e terreni – a favore delle imprese agricole.
La pubblicazione in Gazzetta ufficiale conclude il percorso avviato dalla Regione Emilia-Romagna, che ha proceduto nei mesi scorsi alla ricognizione puntuale dei danni, alla delimitazione delle aree colpite e alla trasmissione al Governo della richiesta formale di riconoscimento del carattere di eccezionalità degli eventi.
Il provvedimento interessa le province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. Le imprese agricole danneggiate possono presentare domanda di indennizzo al ministero dell’Agricoltura entro il 22 maggio 2025 solo per i danni non rientranti nelle assicurazioni agevolate e dai fondi mutualistici normati dal Piano di gestione dei rischi del 2024, approvato dal Ministero dell’Agricoltura.
“La pubblicazione della declaratoria– afferma l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi– è un passaggio tecnico fondamentale per consentire alle imprese di accedere agli indennizzi previsti dal Fondo di solidarietà nazionale. Come Regione, ci siamo attivati con tempestività, predisponendo la delimitazione delle aree colpite e trasmettendo al Governo tutta la documentazione necessaria. Abbiamo già attivato anche la Misura 23 del Programma di Sviluppo Rurale, con 6,4 milioni di euro a disposizione per sostenere il ripristino del potenziale produttivo. Ma- prosegue Mammi- è necessario e urgente che anche gli indennizzi statali vengano erogati rapidamente, per permettere al settore agricolo, che è tra i più colpiti dai fenomeni alluvionali del 2023 e del 2024 e che rappresenta un presidio vitale per l’economia e la coesione sociale dei nostri territori, di ripartire concretamente. Questi eventi sono sempre più frequenti e colpiscono spesso le imprese agricole. Le ordinarie regole degli aiuti di stato in base alle quali si deve superare la soglia del 30% di danno sono inadeguate per i casi che si stanno verificando in Emilia-Romagna: bisogna poter riconoscere il 100% dei danni, specie se una zona è già stata colpita in altri eventi. È necessario, inoltre, permettere l’accesso agli indennizzi anche agli agriturismi e alle fattorie didattiche che oggi si trovano immotivatamente esclusi da questa opportunità”, conclude l’assessore.
La misura 23 del Programma di Sviluppo Rurale
La Regione Emilia-Romagna ha attivato una misura eccezionale temporanea (Misura 23) per supportare le aziende agricole che hanno subito danni superiori al 30% della produzione o del potenziale produttivo, attraverso una modifica al Programma di Sviluppo Rurale. L’intervento prevede contributi da 600 a 4.500 euro per ettaro, fino a un massimo di 42mila euro per azienda. Le risorse, pari a 6,4 milioni di euro, sono destinate alle imprese individuate sulla base delle ordinanze commissariali del 21 settembre e del 5 novembre 2024.
Le domande di sostegno saranno approvate entro il 30 giugno 2025, con erogazione del contributo entro il 31 dicembre 2025.