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martedì, 16 Dicembre 2025
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Domenica 30 marzo cancellazioni e sostituzioni sulla Modena-Sassuolo ferroviaria

Domenica 30 marzo cancellazioni e sostituzioni sulla Modena-Sassuolo ferroviaria

Modifiche al servizio ferroviario di Trenitalia Tper sulla linea Modena – Sassuolo, in occasione di una manifestazione sportiva in programma domenica 30 marzo. Previste cancellazioni e servizi con autobus come da locandina.

A causa della modifica della viabilità stradale i bus B5634, B5636, B5637 potranno subire ritardo e non effettueranno le fermate di Modena Fornaci, Baggiovara Ospedale, Casinalbo. Prevista anche la modificano del punto di fermata a Baggiovara (fermata provvisoria su via Athos Jori Lisiat retrostante la stazione) e Formigine (fermata provvisoria su via San Giacomo retrostante la stazione).

Centri estivi, l’Emilia-Romagna incrementa di oltre il 40% le risorse: 10 milioni di euro, 3 in più, rispetto agli anni precedenti

Centri estivi, l’Emilia-Romagna incrementa di oltre il 40% le risorse: 10 milioni di euro, 3 in più, rispetto agli anni precedenti
Autore immagine: Roberto Brancolini

Dieci milioni di euro dalla Regione per potenziare le opportunità di accesso ai Centri estivi: 3 in più rispetto agli anni precedenti, con un incremento delle risorse di oltre il 40%. L’impegno, annunciato dall’assessora a Scuola e Welfare Isabella Conti, è confermato, e messo nero su bianco nella delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale.

“Abbiamo voluto fortemente potenziare i Centri estivi, riconoscendone l’importanza fondamentale per le famiglie durante il periodo di sospensione delle attività scolastiche e anche il valore formativo che rivestono per i bambini e le bambine- afferma Conti-. Con questo incremento di risorse, che passano da 7 a 10 milioni di euro, vogliamo garantire un’offerta più ampia, inclusiva e di qualità. Secondo le nostre stime, si potrà allargare la platea dei beneficiari del contributo regionale dai 26mila utenti sostenuti nel 2024 ai 36mila di quest’anno. È uno sforzo consistente ma necessario, perché i Centri estivi non rappresentano solo un sostegno concreto ai genitori che lavorano e che si trovano ad affrontare, nel lungo periodo delle vacanze estive, un problema quotidiano, ma anche un’opportunità di crescita, socializzazione e benessere con cui le ragazze e i ragazzi possono sviluppare competenze, vivere esperienze formative e divertirsi in sicurezza. Abbiamo mantenuto quanto promesso- chiude l’assessora-, dimostrando che il welfare è al centro delle nostre politiche regionali”.

Le famiglie residenti in Emilia-Romagna con figli tra i 3 e i 13 anni (nati dall’01/01/2012 ed entro il 31/12/2022) e i ragazzi con disabilità certificata fino ai 17 anni (nati dall’01/01/2008 ed entro il 31/12/2022) potranno beneficiare di un contributo massimo di 300 euro a figlio, nel limite di 100 euro a settimana, che concorreranno alla copertura totale o parziale, in funzione del costo effettivo, della rata di frequenza settimanale.  Il “bonus retta” è destinato a genitori occupati, disoccupati in percorsi di politica attiva, o impegnati in compiti di cura, con un Isee familiare che viene alzato da 24mila a 26mila euro; nel caso di ragazzi con disabilità certificata non è previsto alcun limite rispetto all’attestazione Isee.

“Con questo investimento contiamo di allargare la platea dei beneficiari e investire più fondi nelle aree dove lo scorso anno più domande non sono state soddisfatte- aggiunge Conti-. Vogliamo ampliare la gamma delle opportunità, offrendo servizi educativi e di socializzazione, facilitando la conciliazione vita-lavoro e promuovendo un sistema sociale più forte e inclusivo. Si tratta di un tassello fondamentale nell’ambito del nostro obiettivo di sostegno alla natalità e all’istruzione, pilastri fondamentali per la crescita sociale ed economica dell’intero territorio”.

Le risorse, all’interno del progetto per il contrasto alle povertà educative e la conciliazione vita-lavoro finanziato dal Fondo Sociale Europeo Plus (Fse+), saranno ripartite tra i Distretti socio-sanitari della regione secondo due criteri: 70% (7 milioni di euro) in base alla popolazione residente in età 3-13 anni al 1^ gennaio 2024, 30% (3 milioni di euro) in base alla domanda di accesso registrata nel 2024.

La richiesta del contributo deve essere fatta al Comune/Distretto di residenza, indipendentemente dalla sede del Centro estivo: saranno infatti i Comuni/Unioni di Comuni aderenti al progetto a raccogliere le domande di accesso da parte delle famiglie residenti, a verificarne i requisiti e a concedere i contributi.

Sabato a Fiorano presentazione del libro: “Gigi Riva” di Umberto Oppus e Mario Fadda

Sabato a Fiorano presentazione del libro: “Gigi Riva” di Umberto Oppus e Mario FaddaSabato 29 marzo 2025, alle ore 17.30, presso la propria sede di Villa Cuoghi a Fiorano Modenese, il Circolo Nuraghe con il patrocinio dell’amministrazione comunale, della Fasi, della Regione Autonoma di Sardegna e del Tè delle 5, ha organizzato la presentazione del libro ‘Gigi Riva’, scritto da Umberto Oppus e Mario Fadda, che dialogheranno con Renato Copparoni su ‘il campione, l’amico, il mito’.

‘Gigi Riva’, edito da Carlo Delfino con la prefazione di Giancarlo Abete, racconta attraverso 70 testimonianze come Gigi Riva non sia stato solo un calciatore, uno dei più grandi attaccanti italiani di tutti i tempi, il bomber che a suon di reti ha portato il Cagliari a vincere lo storico “Scudetto” 1969-70 o il giocatore che, tuttora, vanta il record delle reti segnate in Nazionale, ma sia stato molto di più.
Un uomo e un amico per tanti, un campione unanimemente riconosciuto a livello nazionale ed internazionale ma, per la Sardegna, è stato e sarà una leggenda, il Mito per antonomasia.

Se è vero che fisicamente ‘Rombo di tuono’ è morto il 22 gennaio 2024, rappresenterà per sempre l’anima, lo spirito e il cuore non solo di una squadra ma di un’intera isola che, con lo Scudetto 1969-70, ha definitivamente lasciato il sogno per il mito.

Da martedì 1° aprile in pagamento presso Poste Italiane le pensioni del mese

Da martedì 1° aprile in pagamento presso Poste Italiane le pensioni del mesePoste Italiane comunica che in tutti gli 891 uffici postali della regione Emilia-Romagna le pensioni del mese di aprile saranno in pagamento a partire da martedì 1.

Sempre a partire da martedì 1 le pensioni di aprile saranno disponibili anche per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito. I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution, quindi, potranno prelevare in contanti dai 475 ATM Postamat della regione, senza recarsi allo sportello.

Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a 700 euro all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.

Per evitare tempi di attesa superiori alla media, Poste Italiane consiglia a tutti i pensionati, ove possibile, di recarsi a ritirare la pensione in tarda mattinata o durante le ore pomeridiane privilegiando i giorni successivi ai primi.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare 06 45263322.

Domenica 30 marzo 2025 torna l’ora legale

Domenica 30 marzo 2025 torna l’ora legaleTra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025 torna l’ora legale: alle due di notte le lancette dovranno essere spostate in avanti di sessanta minuti, ovvero alle tre di notte. Dormiremo tutti un’ora in meno, ma in compenso avremo giornate più lunghe e più luce naturale da sfruttare. L’ora solare tornerà domenica 26 ottobre 2025.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 29 marzo 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 29 marzo 2025Piogge diffuse su tutto il territorio regionale al mattino, deboli in pianura e di moderata intensità sui rilievi e sulle aree collinari; dal pomeriggio graduale attenuazione delle precipitazioni sul settore occidentale, mentre sul resto del territorio saranno più persistenti e potranno essere anche a carattere di rovescio o temporale; quota neve superiore a 1500.

Temperature minime attorno a 10 gradi; massime attorno a 14 gradi, in diminuzione. Venti deboli di direzione variabile al mattino, tendenti a disporsi dai quadranti settentrionali e a rinforzare su mare, costa e crinale appenninico. Mare poco mosso, ma con moto ondoso in aumento nelle ore serali fino a diventare mosso o localmente molto mosso.

(Arpae)

Giornata Mondiale dell’Endometriosi: la provincia di Modena in prima linea per la diagnosi e la terapia

Giornata Mondiale dell’Endometriosi: la provincia di Modena in prima linea per la diagnosi e la terapiaIn occasione della Giornata Mondiale dell’Endometriosi l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e l’Azienda USL di Modena accendono i riflettori su questa patologia ancora sotto diagnosticata che, secondo i dati della letteratura scientifica interessa circa il 10% della popolazione femminile in Europa. In Italia la stima riguarda quasi 3 milioni di donne e in Emilia-Romagna potrebbero esserne affette circa 98.000 donne, ovvero il 10% di quelle in età fertile (12-50 anni) e sempre sul territorio regionale sono stati 896 i ricoveri per interventi chirurgici di endometriosi nel 2022. La rete provinciale modenese è incardinata sul Centro “Endometriosi e dolore pelvico cronico” del Policlinico di Modena, punto di riferimento di secondo livello dell’Area Vasta Emilia – Nord e l’Ambulatorio io Endometriosi e dolore pelvico cronico dell’Ospedale di Carpi che è centro di primo livello.

“L’endometriosi – spiega il prof. Antonio La Marca, Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia dell’AOU di Modena e docente UNIMORE – è la presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, all’esterno dell’utero. Questo provoca dolore mestruale, dolore nei rapporti sessuali e può provocare infertilità nel 30-40% dei casi. Si tratta quindi di una malattia subdola, con aspetti misconosciuti per la sua complessità, che colpisce la donna, la vita della famiglia, le relazioni sociali. Una patologia che richiede un approccio multidisciplinare che deve coinvolgere diversi specialisti, da quelli ospedalieri a quelli che operano sul territorio, dal ginecologo al radiologo, dall’urologo al chirurgo generale, dall’anatomopatologo all’epidemiologo e allo psicologo”.

L’attività ambulatoriale specialistica per la malattia endometriosica esegue più di 1000 prestazioni all’anno a fronte di un enorme impegno di trattamento chirurgico che dall’apertura del nostro Centro, nel 2017, ha visto eseguire più di 1000 procedure chirurgiche per curare questa complessa patologia in un’ottica di approccio multidisciplinare – aggiunge il dottor Carlo Alboni, responsabile della Struttura Semplice di Chirurgia Ginecologica mini-invasiva e robotica del Policlinico e referente del Centro Endometriosi e dolore pelvico cronico.

Il centro “Endometriosi e dolore pelvico cronico è attivo dal 2017 presso l’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena. Oltre al dott. Carlo Alboni vi operano la dottoressa Marianna Cannoletta e il dottor Antonino Farulla. L’attività ambulatoriale si inserisce all’interno di un PDTA (percorso diagnostico terapeutico) regionale di cui è centro di riferimento per tutta l’Area Vasta Emilia Nord (AVEN). Questo garantisce la centralizzazione degli interventi chirurgici più complessi presso il centro provinciale a più alta esperienza, con un approccio multidisciplinare integrato su tutto il territorio. A Modena, ogni anno vengono seguite un migliaio di pazienti in ambulatorio, molte delle quali affette da endometriosi di grado moderato e severo. molte delle quali affette da quadri clinici di grado moderato e severo. Ogni anno vengono eseguiti numerosi interventi chirurgici per questa patologia che spesso può richiedere approcci anche molto complessi ed in equipe multispecialistica. L’approccio chirurgico, nella quasi totalità dei casi endoscopico, viene offerto sia in laparoscopia che in robotica.

Il percorso Modenese è attivato nell’ambito di un sistema a rete regionale suddiviso per centro di riferimento di primo, secondo e terzo livello. Modena è centro di riferimento di secondo livello per l’Area Vasta Emilia Nord. L’altro centro di riferimento è Rimini per l’Area Romagnola. C’è poi il Sant’Orsola di Bologna che è il centro regionale di terzo livello. L’Emilia – Romagna è stata la prima regione in Italia ad adottare una delibera che ha definito il PDTA e una delle poche che lo ha attuato nella pratica.

A questi numeri si aggiungono quelli dell’ambulatorio Endometriosi e dolore pelvico cronico, attività di primo livello afferente a all’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia del Ramazzini diretta dal dottor Paolo Venturini che nel 2024 ha effettuato 110 visite.

 

Il centro “Endometriosi e dolore pelvico cronico” del Policlinico: un approccio multidisciplinare e la tutela della fertilità

Nel centro di riferimento per l’endometriosi del Policlinico di Modena le pazienti possono ricevere una presa in carico globale e livelli di cure di alta qualità, con particolare riferimento al trattamento sia medico che chirurgico della patologia così come è presente l’articolazione funzionale con il centro di medicina della riproduzione per la presa in carico della paziente con lo scopo di preservare la fertilità

La paziente che vi afferisce viene presa in carico e seguita a lungo termine su tutti gli aspetti della patologia e per tutte le diverse fasi della vita femminile (gestione del dolore, ricerca di graviza, accompagnamento alla menopausa). Ogni anno vengono svolte più di 1000 visite ambulatoriali (sono state eseguite più di 9 mila visite dall’apertura del centro), in cui la paziente viene valutata da un ginecologo esperto nella diagnosi ecografica di endometriosi, presa in carico e seguita nel suo percorso terapeutico con visite di controllo, durante le quali viene calibrato il tipo e la necessità dell’approccio terapeutico in relazione all’obiettivo clinico primario della paziente. Oltre alle visite di controllo, per qualsiasi dubbio o domanda, le pazienti possono fare affidamento anche alla mail del centro endometriosi, a cui rispondono i medici dell’equipe.

 

I casi più complessi vengono discussi durante gli incontri multidisciplinari a cadenza mensile del PDTA aziendale delle pazienti affette da Endometriosi, in cui specialisti diversi si incontrano per valutare la migliore proposta terapeutica per ogni paziente. La filosofia del centro ha sempre la paziente, i suoi bisogni e i suoi desideri al centro, e non la lesione in sé. Per questo è fondamentale la collaborazione con diverse figure professionali come specialisti della fertilità, radiologi, chirurghi generali, urologi, fisiatri e fisioterapisti, nutrizionisti per prendere in carico a 360 gradi i bisogni di ogni paziente e garantire il miglior progetto di cura a lungo termine. Questo si riflette anche all’interno della sala operatoria, in cui ogni anno si sottopongono a intervento chirurgico per endometriosi più di 160 pazienti (più di 1000 interventi dall’apertura del Centro), di cui il 40% con endometriosi profonda (la forma più debilitante della patologia). Gli interventi vengono svolti da chirurghi ginecologi esperti in trattamento mini-invasivo (laparoscopico e robotico) dell’endometriosi, che nei casi di coinvolgimento multiviscerale vengono affiancati da chirurghi non ginecologi (chirurghi generali, toracici, urologi) in interventi in multiequipe per garantire una eradicazione completa di tutte le lesioni.

 

A volte l’endometriosi dà segni di sé procurando infertilità femminile. È quindi fondamentale la collaborazione tra i ginecologi esperti in endometriosi e quelli esperti nella cura dell’infertilità. La presenza all’interno del policlinico del centro per la procreazione assistita permette quindi un accesso prioritario alle terapie per la fertilità per le pazienti che con endometriosi vedono a repentaglio la capacità riproduttiva. Presso il nostro Policlinico è adesso anche possibile ricorrere alla preservazione della fertilità, ovvero al congelamento degli ovociti, per quelle giovani pazienti che presentano forme di endometriosi particolarmente aggressive per le ovaie.

Essendo l’endometriosi una patologia gravata da un importante ritardo diagnostico, dall’equipe del centro vengono organizzati incontri di sensibilizzazione e aggiornamento anche per i medici di medicina generale, che spesso sono le prime figure a cui le pazienti riferiscono sintomatologia sospetta.

La cura della paziente va oltre il semplice setting ambulatoriale e chirurgico, infatti dal 2024 nell’ambito dei progetti dell’umanizzazione delle cure, è nato il progetto “Endogym“, in cui le pazienti con endometriosi e dolore pelvico cronico possono seguire sedute di fisioterapia e incontri di yoga per alleviare la sintomatologia dolorosa. “La fisiopatologia dell’associazione tra endometriosi e dolore è poco conosciuta – ricorda il dottor Carlo AlboniSi ritiene che l’infiammazione sia una delle principali cause di dolore nell’endometriosi, associata ad un’alterata sorveglianza immunitaria del microambiente peritoneale. Il dolore pelvico cronico influisce profondamente sulla vita delle donne: porta ad affaticamento, ansia e in alcuni casi a depressione a causa dell’impatto che la malattia determina sulla qualità di vita delle pazienti. Lo yoga e il trattamento antalgico dei muscoli del pavimento pelvico sono pratiche utili a trattare il dolore cronico che in queste pazienti coesiste con il dolore dei visceri colpiti in modo diretto dalla malattia endometriosica che gisce come malattia infiammatoria cronica dell’intera area pelvica. In questi casi spesso l’impatto maggiore del dolore lo si ha sulla possibilità di avere rapporti sessuali senza dolore, molte di queste pazienti purtroppo, se non vengono curate, smettono di avere una vita sessuale a causa del dolore”.

 

L’Ospedale Ramazzini di Carpi

All’Ospedale di Carpi è attivo da anni l’ambulatorio endometriosi e dolore pelvico cronico, attività di primo livello afferente all’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia del Ramazzini diretta dal dottor Paolo Venturini e inserita nella rete regionale dell’endometriosi dell’Emilia-Romagna. L’équipe medica, dedicata specificamente alla diagnosi e al trattamento della malattia endometriosica, è composta da ginecologi formati presso i principali centri di riferimento nazionali, in particolare la responsabile dell’ambulatorio Alba Manzo, Matteo Generali, Tabatha Petrillo e Rosamaria Pellegrini. L’ambulatorio, grazie a percorsi dedicati, collabora con le radiologie degli ospedali dell’Area Nord, con le chirurgie degli ospedali di Carpi e di Mirandola, con l’Urologia dell’Ospedale di Carpi e con i consultori dell’Area Nord, oltre che con i centri regionali di secondo e terzo livello. Nel 2024 sono state eseguite 110 visite, con il 40% di prime diagnosi e il 60% di follow-up.

 

 

Domenica al Carani la Compagnia H.O.T. Minds con il musical “Hèros”

Domenica al Carani la Compagnia H.O.T. Minds con il musical “Hèros”Domenica 30 marzo, alle ore 16:00 e alle ore 20:00, la Compagnia H.O.T. Minds torna in scena al Teatro Carani di Sassuolo con il recente grande musical: Hèros, ispirato al mito di Ercole e al film di animazione disneyano.

Lo spettacolo musicale “Hèros” è un avvincente racconto di eroismo, coraggio e amore che promette di incantare il pubblico. La storia segue le avventure di Ercole, il leggendario semidio dalla forza sovrumana. Rapito dall’Olimpo per mano del malevolo Ade, Ercole viene costretto a vivere sulla Terra come un comune mortale. Ma il destino ha in serbo per lui un percorso straordinario. Con l’aiuto del saggio satiro Filottete e dell’amore travolgente di Megara, Ercole si imbarca in un epico viaggio di autoscoperta. Affronterà pericoli mitologici e ostacoli insormontabili, cercando di dimostrare il suo valore e di guadagnarsi un posto tra gli Dei. Riuscirà a superare queste prove e a comprendere il vero significato dell’essere un eroe?

Gli H.O.T. Minds presentano questo spettacolo con musiche eseguite dal vivo, arricchite per la prima volta da traduzioni in italiano e da canzoni inedite. Il pubblico sarà trasportato in un viaggio emozionante tra mito e magia, immergendosi nell’affascinante mondo dell’antica Grecia! Con scenografie spettacolari e un cast di talentuosi artisti, “Hèros” offre un’esperienza teatrale indimenticabile che celebra la potenza dei miti e la bellezza della musica.

Le scene e la regia di questo spettacolo sono curate con maestria da Sarah Conventi e Giorgia Burani. La direzione musicale è affidata agli esperti Marco Prampolini e Matteo Camellini, mentre le coreografie sono create dalla talentuosa Anna Busani. La direzione corale è nelle capaci mani di Mattia Veroni, e l’orchestra è diretta dal rinomato Roberto Marra.

Il prezzo del biglietto intero è di € 20, ridotto € 15 (under 18) prenotabile tramite biglietteria del Teatro Carani di Sassuolo.

A Spezzano “Vedo, Sento Parlo”

A Spezzano “Vedo, Sento Parlo”L’impegno del Comune di Fiorano Modenese per sensibilizzare le giovani generazioni alla legalità e al contrasto alle mafie prosegue, nell’ambito del GAL, venerdì 28 marzo a Casa Corsini con un’iniziativa dal titolo “Vedo, Sento, Parlo”, organizzata dall’associazione studentesca Renovatio Crew e associazione culturale Rock’s.

Una serata di divulgazione dei valori di solidarietà, legalità e bellezza attraverso la performance artistica vista come strumento di trasmissione di principi e valori indispensabili ad una società equa e collaborativa. Saranno coinvolti gli studenti del liceo A.F. Formiggini e dell’Istituto Volta di Sassuolo.
Dalle ore 20 alle 24 negli spazi di Casa Corsini saranno organizzati live painting, installazioni video e installazioni 2d e 3d (Vedo) per mostrare il lavoro in progress del recupero urbano del cortiletto intitolato ad Angelo Vassallo a Fiorano, a cui l’associazione collabora da anni. Ci sarà musica dal vivo e dj set (Sento) e, alle ore 21.30, l’associazione studentesca condividerà il lavoro svolto in questi anni a Fiorano Modenese e ad Acciaroli (Parlo). Seguirà la proiezione del video blog “21 marzo a Trapani” di Gabriele Arcuri e il video messaggio di Domenico Berardi, attaccante del Sassuolo e conterraneo di Dodò (Domenico Gabriele), vittima innocente della mafia.

Sempre nell’ambito del GAL, continua fino al 29 marzo la mostra fotografica “Macelleria Palermo” di Franco Lannino e Michele Naccari, visitabile a Villa Cuoghi, in via Gramsci 32, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30, il sabato e la domenica dalle 15 alle 17.30. Altre foto sono esposte a Formigine, Maranello e Sassuolo.

Sassuolo, 495 giovani a lezione di sicurezza stradale

Sassuolo, 495 giovani a lezione di sicurezza stradaleAncora oggi, in Italia, l’incidente stradale è la prima causa di morte per i giovani dai 15 ai 29 anni. Quando i formatori di Autostrada del Brennero e della Polizia stradale rivelano questo dato, durante la prima tappa dell’ABC l’Autostrada del Brennero in Città, ragazze e ragazzi sgranano gli occhi sorpresi. Perché sembra impossibile, perché a quell’età ci si sente invincibili e la morte è, per fortuna, un pensiero lontano. Per tenerlo davvero lontano però, quando si è alla guida e in generale quando si è in strada o in autostrada bisogna avere una granitica consapevolezza dei rischi e seguire alcune importanti regole.

Proprio per disseminare questa cultura della sicurezza fra chi è prossimo alla patente è nato il progetto didattico portato avanti insieme da Autobrennero e Polizia stradale che in 10 edizioni ha permesso di formare ben 32.804 ragazzi e ragazze degli istituti superiori delle province attraversate dall’A22. Dopo Trento e Reggio Emilia, l’edizione numero 11 è approdata oggi al teatro Carani di Sassuolo, coinvolgendo ben 495 studenti, 367 in
presenza e 128 da remoto, delle scuole della provincia. La rassegna toccherà nel corso dei mesi di aprile e maggio gli altri tre centri delle altrettante province attraversate dall’A22 con l’obiettivo di avvicinare gli studenti al codice della Strada, offrire loro gli strumenti per una corretta valutazione del rischio e promuovere un comportamento responsabile quando si viaggia in autostrada.

Da vent’anni – ha commentato l’Amministratore Delegato di Autobrennero Diego Cattoni – Autostrada del Brennero può vantare tassi di incidentalità eccellenti e di gran lunga sotto la media nazionale. Questi numeri sono il risultato concreto di un impegno a 360 gradi che va dalle manutenzioni programmate e costanti a una gestione della mobilità fondata su continue innovazioni tecnologiche fino alle attività formative come il progetto ABC. Nonostante questi ottimi risultati non ci accontentiamo ed essere qui oggi, dopo 10 anni, lo dimostra: il nostro obiettivo è lavorare per ottenere valori di incidentalità prossimi allo zero”.

“L’incidente stradale – ha osservato la Dirigente del Compartimento Polizia Stradale Emilia Romagna Simonetta Lo Brutto – rimane ancora oggi la principale causa di morte per le fasce di età giovanili, in Italia e in Europa; per questo diventa imprescindibile educare e sensibilizzare i giovani a comportamenti consapevoli e responsabili affinché la strada non sia un teatro di tragedie ma un luogo di vita sereno e spensierato – Questo progetto, che ci vede ancora una volta accanto ad Autobrennero, va proprio in questa direzione. L’azione sinergica di chi sulla strada lavora e ne conosce i rischi, attraverso iniziative come questa, promuove la cultura della sicurezza stradale, nella profonda convinzione che partecipazione e condivisione siano le strategie vincenti”.

La giornata si è aperta con i saluti istituzionali: “La sicurezza stradale non è un gioco – ha affermato il sindaco di Sassuolo Matteo Mesini – è fondamentale educare soprattutto i più giovani a questi temi in maniera coinvolgente, attiva e dinamica. È questa l’idea del progetto “ABC – L’Autostrada del Brennero in città” di Autobrennero che ci ha trovato entusiasti sin dal primo momento di patrocinare l’iniziativa. Una giornata in cui i ragazzi delle scuole sassolesi potranno articolarsi tra le varie postazioni della stessa Autostrada del Brennero, Polizia Stradale, Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana, AUSL, PAS Croce Blu, ACI Modena e Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, per conoscere, capire e in futuro mettere in pratica consigli ed avvertenze ricevute da chi, tutti i giorni, si trova ad affrontare le tragedie che quotidianamente si verificano sulle strade di tutta Italia”.

La viceprefetto aggiunto Irene De Francesco ha letto ai ragazzi un messaggio del prefetto, Fabrizia Triolo: “Affinché i comportamenti pericolosi e superficiali alla guida siano modificati è necessario che questa consapevolezza sia approvata dal contesto sociale di riferimento. È dunque fondamentale che la scuola, le famiglie, le istituzioni diano continuità operativa a iniziative di sensibilizzazione come questa. Cari ragazzi – ha concluso – non mettete a rischio la vostra vita per un’imprudenza, non cancellate il vostro futuro”.

Il Presidente della Provincia Fabio Braglia ha inviato un video saluto: “Oggi – ha detto – vi aspetta una giornata particolare, avrete l’occasione di poter capire quali sono tutti gli aspetti che ruotano attorno al tema della mobilità, i rischi e le opportunità di utilizzare un mezzo in una strada dove ci sono anche gli altri e dove quindi abbiamo tutti delle responsabilità. Mi raccomando, state attenti, contiamo su di voi”.

La mattinata formativa si è articolata come sempre in due momenti, un primo, più teorico, gestito da due formatori, uno di Autostrada del Brennero e uno della Polizia Stradale e un altro, più pratico, dove i partner dell’iniziativa hanno fatto vivere ai ragazzi, negli stand del villaggio della sicurezza in piazza Garibaldi, alcuni frammenti dell’esperienza di un incidente. Niente lezioni dalla cattedra dunque: il progetto ABC guida i giovani in un viaggio all’interno dei temi della sicurezza stradale. Durante i 100 minuti formativi che hanno scandito la mattinata, i formatori hanno catturato l’attenzione dei ragazzi alternando consigli e informazioni – da come utilizzare correttamente una piazzola di emergenza a cosa fare in caso di guasto al veicolo – con video popolati di toccanti testimonianze o incidenti. Non sono mancate risate e qualche lacrima, a testimonianza di un alto coinvolgimento dei ragazzi, rinforzato dalla partecipazione, per classi, a un quiz in tempo reale sui temi trattati, distribuito attraverso la piattaforma Kahoot!. A rispondere
meglio di tutti la 4C dell’istituto Volta che si aggiudicherà un premio di 1.500 euro in materiale scolastico.

A tessere le fila delle emozioni e della consapevolezza maturate nella mattinata infine l’intervento di Maria Assunta Partesotti dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada, la quale ha raccontato l’episodio che le ha cambiato la vita per sempre: “Mio figlio era un ragazzo preparato. Con una madre come me, che lavora nella polizia locale, conosceva tutte le regole. Ma è bastato infrangerle una sera: ha alzato il gomito e si è messo alla guida. E sono stati i miei colleghi ad avvisarmi che era morto sul colpo, sulla strada. A lui una seconda chance non è stata data: voi che siete ancora in tempo fate buon uso della vostra vita”.

La seconda parte, invece, più pratica ha permesso ai giovani di immergersi nei rischi e nelle
prassi virtuose dello stare al volante. Ben 17 le postazioni allestite nel villaggio della sicurezza in piazza Giuseppe Garibaldi da Vigili del Fuoco, AUSL, Croce Rossa e Croce Blu, ACI, Associazione italiana familiari e vittime della strada, oltre ad Autobrennero e Polizia Stradale. I partner dell’iniziativa hanno fatto vivere a tutti i presenti, nei vari stand, un frammento dell’esperienza di un incidente: dalla prova di sbandata su un percorso ad hoc alle pratiche di soccorso, dalla simulazione – attraverso speciali visori – della guida in stato di ebrezza al pullman azzurro della Polizia Stradale. Piazza Garibaldi si è infine trasformata nel teatro di un vero e proprio incidente simulato, con tanto di auto capottata: gli studenti hanno potuto toccare con mano l’importanza della sinergia fra i vari attori della sicurezza e del soccorso chiamati in campo.

Terminati i lavori in via Palazzi a Casinalbo

Terminati i lavori in via Palazzi a CasinalboSi sono conclusi i lavori di manutenzione straordinaria in prossimità del cimitero di Casinalbo. Siamo in via Palazzi, dove è stato riasfaltato il tratto ciclo-pedonale di circa 200 metri che rappresenta il collegamento con Formigine, ad ovest di via Giardini. Importante intervento per il rallentamento del traffico, la realizzazione di un attraversamento pedonale rialzato in asfalto e l’installazione di un dosso vicino all’ingresso del cimitero.

È stato realizzato anche un altro attraversamento pedonale in prossimità del parcheggio.

Afferma l’Assessore alle manutenzioni Andrea Corradini: “Abbiamo riqualificato un tratto di territorio che presentava da tempo alcune criticità, quali quelle legate all’attraversamento pedonale, e dove si sono verificati alcuni sinistri stradali. Anche la ciclabile è ora più sicura; l’asfalto, infatti, presentava segni di degrado, in parte dovuti al normale invecchiamento dei materiali.

“Proseguiremo con un ulteriore collegamento – conclude Corradini – Quello tra via Palazzi e via Copernico lungo via Radici. L’ipotesi progettuale prevede che il tratto di questa pista ciclabile trovi spazio nell’area adiacente il canale, cioè distante dalla via Radici, in modo da garantire la massima sicurezza possibile”.

La Magnalonga di Corlo diventa maggiorenne

La Magnalonga di Corlo diventa maggiorenneDomenica 4 maggio si terrà la diciottesima edizione della Magnalonga di Corlo, attesissimo percorso enogastronomico a tappe nelle campagne della frazione formiginese.

Da sabato 29 marzo, a partire dalle ore 9, è possibile accedere al sito ufficiale della manifestazione per iscriversi online. Sempre a partire da sabato, è possibile effettuare le iscrizioni anche presso i bar B. B. di Corlo e Seven di Casinalbo.

Affermano gli organizzatori: “Era la primavera del 2005 quando alcuni di noi parteciparono alla Magnalonga di Pedemonte nella zona della Valpolicella. Fu un’illuminazione. Al nostro ritorno il pensiero fisso fu uno solo: come possiamo riprendere questa formula e proporla a Corlo? Iniziammo a pensare al percorso, al menù e alle tappe. Immaginavamo la magia del nostro cibo inserito in un contesto che coinvolgesse i partecipanti non solo nella nostra natura ma anche nella cultura contadina. Perché la visione della campagna è per noi sinonimo di casa e di libertà. Iniziò così la prima Magnalonga Città di Corlo, alla quale parteciparono poco più di 600 persone. Con gli anni siamo cresciuti sempre di più ed è diventata un appuntamento importante per la nostra comunità che sa di poter contare su oltre 400 volontari pronti ad aiutare e supportare questo incredibile progetto. I partecipanti, ormai più di 3000 persone, provengono principalmente dalla nostra regione, da altre regioni italiane e pure dall’estero. Sull’esempio della Magnalonga Città di Corlo sono sorte tante manifestazioni e riceviamo ancora richieste di consigli da varie persone per organizzare manifestazioni simili nei loro paesi”.

“I proventi della Magnalonga – concludono gli organizzatori – vengono devoluti alla Parrocchia e alla comunità di Corlo; nel corso di questi anni sono stati utilizzati per ristrutturare e ammodernare la Scuola d’Infanzia, il Teatro Giovanile e la costruzione della Casa di Soggiorno per Anziani”.

Saranno 11 le tappe e 13 i gruppi in partenza ogni 25 minuti.

 

Limitazioni a transito e sosta a Sassuolo in occasione del Mercato Europeo

Limitazioni a transito e sosta a Sassuolo in occasione del Mercato EuropeoDa domani pomeriggio, venerdì 28 marzo, a domenica 30 compreso, torna a Sassuolo il Mercato Europeo FIVA: tre giorni all’insegna di gusti, sapori e tradizioni di espositori provenienti da ogni parte del mondo.

Saranno interessate le seguenti vie e piazze: piazza Martiri Partigiani, piazza Garibaldi, piazza Libertà, piazzale Teggia, via San Giorgio, via Battisti, via Menotti, via Pia, via Peschiera, via Monzambano, via Goito.

Per consentire il regolare svolgimento della manifestazione, viabilità e sosta nelle aree interessate subiranno temporanee modifiche.

Divieto di transito e sosta dalle ore 14 di venerdì 28 alle ore 24 di domenica 30 marzo con deroga per addetti dislocazione strutture pertinenti all’evento, residenti e commercianti, possessori contrassegno invalidi, in: piazza Martiri Partigiani (escluse cannocchiale centrale e carreggiate perimetrali); Via San Giorgio (transito di residenti e commercianti su quest’ultima consentito fino alle ore 8, dalle ore 12.30 alle 14 e dopo le ore 19), piazza Libertà (escluse carreggiate perimetrali).

Divieto di transito e sosta dalle ore 8 alle ore 20dei giorni 28-29-30 Marzo 2025  in via Battisti (fronte negozi), salvo addetti dislocazione strutture pertinenti all’evento, con deroga per il transito dalle ore 12.00 alle ore 14.00 di autorizzati ZTL e possessori di contrassegno invalidi.

Divieto di transito e sosta dalle ore 8 alle ore 20 dei giorni 28-29 Marzo 2025 in via Menotti (tratto compreso tra P.zza Garibaldi e Via Crispi) e piazzale Teggia, con deroga per il transito dalle ore 12 alle ore 14di autorizzati ZTL e possessori di contrassegno invalidi.

Divieto di transito e sosta dalle ore 8 alle ore 20 di Sabato 29 marzo 2025 in piazza Garibaldi, con deroga per il transito dalle ore 12 alle ore 14 di autorizzati Area Pedonale e possessori contrassegno invalidi.

Modifiche alla circolazione dalle ore 15 del 28 Marzo alle ore 24 del 30 Marzo 2025, notti comprese: su via Pia da nord verso sud, svolta obbligatoria a destra su via Peschiera; su via Monzambano da ovest verso est, svolta obbligatoria a sinistra su via Pia, ad eccezione di residenti/autorizzati ZTL/commercianti “area evento”; su via Goito da est verso ovest, svolta obbligatoria a destra su via Pia, ad eccezione di residenti/autorizzati  ZTL/commercianti “area evento”.

R14 Raccordo di Casalecchio chiuso stanotte il tratto allacciamento A14-Bologna Casalecchio verso la A1

R14 Raccordo di Casalecchio chiuso stanotte il tratto allacciamento A14-Bologna Casalecchio verso la A1Sul Raccordo di Casalecchio (R14), per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, dalle 22:00 di giovedì 27 alle 6:00 di venerdì 28 marzo, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e Bologna Casalecchio, verso Firenze.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:

per chi proviene da Ancona ed è diretto verso Firenze, uscire alla stazione di Bologna San Lazzaro, al km 22+200 della A14, immettersi sulla Tangenziale in direzione Casalecchio/A1 ed entrare alla stazione di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio;

per chi proviene dalla A13 Bologna-Padova ed è diretto verso Firenze, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, al km 0+600 della A13, immettersi sulla Tangenziale in direzione Casalecchio/A1 ed entrare alla stazione di Bologna Casalecchio, sul Raccordo Casalecchio.

 

Oltre 18 milioni dal Fondo Europeo Agricolo di Garanzia a sostegno dei redditi e delle produzioni di 5.700 aziende agricole emiliano-romagnole

Oltre 18 milioni dal Fondo Europeo Agricolo di Garanzia a sostegno dei redditi e delle produzioni di 5.700 aziende agricole emiliano-romagnoleIn arrivo più di 18 milioni di euro di fondi europei per l’agricoltura dell’Emilia-Romagna. Agrea, l’agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura dell’Emilia-Romagna, ha avviato i pagamenti dei saldi 2024 del I pilastro Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (Feaga). A beneficiarne saranno circa 5.700 aziende su tutto il territorio regionale.

Si tratta di pagamenti diretti, finalizzati a sostenere il reddito degli agricoltori, in particolare degli imprenditori più giovani e delle aziende di piccole dimensioni, incentivare il mantenimento in buono stato delle superfici agricole e tutelare le produzioni aumentandone la qualità, la sostenibilità e la competitività.

Ad oggi sono stati liquidati i premi di cui Agea Coordinamento ha definito l’importo unitario o su cui è terminata la fase istruttoria. Già dalla prossima settimana faranno seguito ulteriori pagamenti, completando le erogazioni dei saldi residui entro il 30 giugno.

“La disponibilità di questi fondi è essenziale per sostenere il reddito delle migliaia di aziende che fanno agricoltura in Emilia-Romagna valorizzando le produzioni di qualità, il territorio e l’identità della regione- ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura, Alessio Mammi-. Si tratta di un risultato importante per la programmazione regionale dei fondi europei che punta a garantire alla nostra agricoltura la possibilità di essere sempre più competitiva, sostenibile e innovativa. A seguire saranno pagati altri 33 milioni di euro dello Sviluppo Rurale”.

Per quanto riguarda gli interventi dello Sviluppo Rurale i pagamenti prenderanno avvio all’inizio di aprile per 4 milioni di euro in favore di circa mille aziende agricole e riguarderanno le misure agroambientali e biologico della programmazione 2014/2022. Seguiranno i pagamenti delle indennità compensative e degli interventi a superficie della programmazione 2023/2027 per ulteriori 29 milioni di euro in favore di circa 16.000 aziende entro il 30 giugno.

La distribuzione dei fondi Feaga per provincia

A livello territoriale i pagamenti sono così distribuiti: 1milione e 591mila euro andranno a 384 aziende agricole della provincia di Piacenza; 1 milione e 482mila a 493 aziende della provincia di Parma; 1 milione e 196mila a 444 aziende della provincia di Reggio Emilia; 1 milione e 378mila a 530 aziende della provincia di Modena; 3 milioni e 871mila a 1108 aziende in provincia di Bologna; 3 milioni e 989mila a 973 aziende in provincia di Ferrara;  3 milioni e 112mila euro a 1200 aziende in provincia di Ravenna; 892mila euro a 355 aziende in provincia di Forlì-Cesena; 232mila euro a 101 aziende in provincia di Rimini e 578mila euro a 100 aziende con sede legale in Emilia-Romagna e i terreni fuori regione.

Torna Romagna in fiore, la rassegna ecosostenibile e diffusa di Ravenna Festival per sostenere i territori più colpiti dalle recenti alluvioni

Nove appuntamenti musicali in altrettante località della Romagna, in alcuni dei territori più colpiti dalle recenti alluvioni. Torna in scena anche quest’anno, dal 10 maggio al 2 giugno “Romagna in fiore”, la rassegna ecosostenibile, diffusa e in dialogo con le comunità creata da Ravenna Festival nel 2024, con un nuovo itinerario di eventi pomeridiani nel fine settimana.

Si ritorna a Faenza, Modigliana, Riolo Terme e Ravenna, ma si raggiungeranno anche Bagnacavallo, (la cui frazione di Traversara è diventata l’immagine-simbolo della forza distruttiva delle acque lo scorso autunno), Mercato Saraceno, Forlì, Castel Bolognese, fino a Borgo Tossignano, vicino a Imola, allargando così lo sguardo a Bologna e i suoi territori, anch’essi drammaticamente interessati dagli eventi. Appuntamenti nel segno del green, con luoghi di spettacolo in spazi all’aperto e di valore paesaggistico o storico che si raggiungono a piedi o in bicicletta, senza ingombranti palcoscenici o luci artificiali.

L’iniziativa questa mattina è stata presentata a Bologna dal presidente della Regione, Michele de Pascale, dall’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni, dal sovrintendente di Ravenna Festival, Antonio De Rosa, e dal direttore artistico di Ravenna Festival, Franco Masotti. Presenti anche i sindaci dei comuni coinvolti.

“Impegno sociale, attenzione all’ambiente e buona musica: ecco gli ingredienti che fanno di Romagna in Fiore una rassegna che riesce a coinvolgere e a parlare in modo positivo alle comunità- affermano il presidente de Pascale e l’assessora Allegni-. Un ricco programma, dove l’inclusione è la parola chiave, che siamo orgogliosi di sostenere. Una rassegna preziosa per i diversi messaggi che veicola e che contribuirà a mantenere accesi i riflettori su territori resi fragili dal cambiamento climatico. Luoghi che hanno sofferto per le recenti alluvioni, al centro delle nostre politiche, ma che conservano intatte le loro bellezze e le loro eccellenze paesaggistiche e culturali. Proprio qui, ne siamo convinti, la qualità della proposta artistica saprà saldarsi con la vicinanza, il calore e l’affetto degli artisti e del pubblico”.

“Romagna in fiore è più di una rassegna: è un modello di buone pratiche per lo spettacolo dal vivo, che unisce attenzione all’ambiente, promozione dei territori e della loro cultura, qualità artistica e coinvolgimento delle comunità della Romagna – sottolineano il sovrintendente di Ravenna Festival, De Rosa, e il direttore artistico, Masotti–. La scelta di luoghi raggiungibili a piedi o in bicicletta, l’assenza di elementi invasivi e l’incontro diretto tra pubblico, paesaggio e musica fanno di questo progetto un’esperienza indimenticabile tanto per gli spettatori quanto per noi addetti ai lavori e per gli stessi artisti in scena, chiamati a trasformare ogni appuntamento in uno stimolante dialogo fra arte e natura. E nei territori resi fragili dagli eventi alluvionali, la musica diventa anche un’opportunità di condivisione e un gesto di vicinanza. A questo proposito vorremmo ringraziare la Regione Emilia-Romagna, tutte le Amministrazioni coinvolte e le aziende che hanno scelto di sostenere il progetto”.

I protagonisti della rassegna sono artisti italiani e internazionali dalla sensibilità green, come i Modena City Ramblers, Raphael Gualazzi, I Patagarri, Quintorigo con John De Leo, Ernst Reijseger & Cuncordu e Tenore de Orosei, PFM, Savana Funk, Fatoumata Diawara, Baba L’ Bluz, Noa, Martino Chieffo, ma soprattutto le comunità locali, con il patrimonio di natura e tradizioni che custodiscono, e il pubblico che si metterà in cammino per condividere una nuova esperienza di spettacolo dal vivo.

La rassegna si apre a Castel Raniero, a Faenza (Ra) il 10 maggio con il cantautore romagnolo Martino Chieffo e a seguire il concerto dei Modena City Ramblers. L’11 maggio Raphael Gualazzi sarà a Traversara di Bagnacavallo (Ra). L’ultimo appuntamento, il 2 giugno, vedrà sul palco a Riolo Terme la cantautrice e attivista israeliana Noa.

I biglietti hanno un costo di 5 euro, omaggio per chi ha subito danni nelle alluvioni. Una quota del carnet sostenitore per i nove concerti (50 euro) andrà in donazione alle piccole biblioteche alluvionate.

Maggiori informazioni sul sito www.ravennafestival.org

Il lavoro in ceramica: a Fiorano due iniziative dedicate al tema per Industria Festival Architettura

Il lavoro in ceramica: a Fiorano due iniziative dedicate al tema per Industria Festival ArchitetturaNell’ambito di “IF Industria Festival Architettura 2025”, promosso dalla Fondazione Architetti, Confindustria Ceramica, sponsor dell’evento, in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese ha organizzato due iniziative dedicate al lavoro in ceramica, nella giornata di martedì 1° aprile 2025: una visita guidata “Dall’argilla al design” al Castello di Spezzano e la proiezione gratuita del documentario “Ceramics of Italy. Un viaggio nella sostenibilità”.

Alle ore 15.30, la visita guidata con Stefania Spaggiari, direttrice del Museo della Ceramica di Fiorano Modenese, farà scoprire la sezione multimediale Manodopera del Museo, ospitata nei sotterranei del Castello di Spezzano. Un’esperienza immersiva nel mondo della ceramica industriale del distretto modenese-reggiano che  racconta la vita dei lavoratori, dalle origini della ceramica alla sua evoluzione, con testimonianze, immagini, video e attrezzi di lavoro. Una segretaria aziendale degli anni Sessanta, come guida virtuale, introduce i visitatori a un’esperienza interattiva, dove piastrelle parlanti e testimonianze virtuali raccontano la storia del distretto.

La visita si completa con la mostra “Le piastrelle da piccole. 1889-1939” che esplora i primi cinquant’anni della ceramica. Le 100 piastrelle esposte narrano le origini delle principali aziende del distretto e riflettono la complessità della produzione di quegli anni e le vicende delle persone coinvolte, offrendo anche uno spunto sul design e i decori dell’epoca. L’ingresso è libero anche se è gradita la prenotazione sul sito ifarchitettura.it. La partecipazione dà diritto a 1 credito formativi per gli iscritti all’Ordine degli Architetti.

In serata, alle ore 21, al teatro Astoria di Fiorano Modenese, è in programma la proiezione gratuita del documentario “Ceramics of Italy. Un viaggio nella sostenibilità”, seguita da una conversazione tra la regista Esmeralda Calabria e Francesco Genitoni, curatore della sezione Manodopera del Museo di Spezzano, dal titolo “Le donne in ceramica. La fabbrica tra passato e futuro”. Conduce Maria Teresa Rubbiani di Confindustria Ceramica.

L’ingresso è libero, fino ad esaurimento posti. La partecipazione dà diritto a 2 crediti formativi per gli architetti.

Il documentario, realizzato nel 2024 e vincitore di due premi nazionali Film Impresa per i documentari di impresa, è un viaggio nelle industrie ceramiche contemporanee attraverso la testimonianza delle donne che vi lavorano e la conversazione che seguirà sarà un’occasione per parlare del lavoro delle donne in ceramica tra passato e futuro.

Saranno presenti per un saluto il sindaco del Comune di Fiorano Modenese Marco Biagini e l’assessore alla Cultura, Marilisa Ruini.

“IF Industria Festival Architettura 2025”, festival itinerante che esplora il futuro dell’industria e dell’architettura attraverso un approccio multidisciplinare, è sostenuto da Festival Architettura – Edizione 3, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Moda, oggi al Centergross di Bologna il Tavolo regionale permanente del settore

Moda, oggi al Centergross di Bologna il Tavolo regionale permanente del settoreSupportare e salvaguardare le imprese della moda, aiutandole a superare la crisi attuale e sollecitando il Governo a introdurre misure di sostegno per il settore. Allo stesso tempo, trasformare i modelli produttivi entro il 2030, puntando su innovazione e nuovi metodi di commercializzazione e consumo, mettendo al primo posto la sostenibilità.

Il futuro delle imprese emiliano-romagnole del settore moda passa attraverso queste politiche industriali, di cui si è discusso oggi nel corso dei lavori del Tavolo regionale permanente della moda, riunito al Centergross di Bologna con un duplice obiettivo: da un lato continuare a sostenere le imprese in un mercato in continua evoluzione e colpito da ripetute crisi; dall’altro sull’innovazione e modelli di produzione, commercializzazione – anche di prossimità – e consumo più sostenibili. Un obiettivo, quest’ultimo, fondamentale per permettere alle imprese di rimanere sul mercato e continuare a essere competitive, puntando, in particolare, sull’innovazione dei processi produttivi, dei materiali e del design e dando sempre più spazio a pratiche di economia circolare che allunghino il ciclo di vita dei prodotti e favoriscano il riciclo dei materiali.

Per raggiungere gli obiettivi, l’indicazione principale emersa dal Tavolo è di riportare quante più lavorazioni possibili in Emilia-Romagna, tra quelle che hanno delocalizzato in altri Paesi, in Italia e in Europa, accorciando quindi le filiere e limitando al massimo il numero di passaggi tra il produttore e il consumatore finale. Solo in questo modo potrà essere possibile ridurre la dipendenza dai paesi extraeuropei, contrastando i rischi legati ai mutamenti degli equilibri geopolitici che in questo periodo stanno condizionando i mercati.

“All’inizio di questa nuova legislatura vogliamo fare un passo avanti- il vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-. E’ giunto il momento, forti dell’esperienza già maturata, di definire una vera e propria strategia in grado di orientare le politiche industriali del settore moda in Emilia-Romagna, che punti al rafforzamento del made in Italy e a una filiera concentrata il più possibile in Europa come risposta concreta ai limiti e alle contraddizioni scaturite dall’eccesso di globalizzazione, che in molti casi è coinciso con l’esportazione di danni sociali e ambientali di cui non possiamo non averne piena consapevolezza”.

“Per ottenere cambiamenti concreti e duraturi- aggiunge Colla- sarà necessario intervenire sull’intero sistema produttivo, coinvolgendo tutti gli attori della filiera: dai fornitori ai consumatori finali, fino alla gestione dei prodotti a fine vita. Per questo motivo, dobbiamo includere le piccole imprese in accordi di collaborazione con grandi marchi, creando una rete più integrata e trasparente. La chiave sarà garantire la tracciabilità dei processi e dei prodotti, promuovendo al tempo stesso l’adozione di certificazioni di qualità”.

Per contribuire al rafforzamento del modello del Made in Italy, il Tavolo della Moda punta alla collaborazione con altre Regioni in cui il settore moda è importante come Toscana, Lombardia, Piemonte, Campania, Marche, ma sono previste anche forme di collaborazione con altri tavoli regionali e iniziative a livello nazionale ed europeo.

E, proprio sul fronte delle relazioni con l’Europa, il Tavolo della moda può contare anche sull’ingresso di Enea, che ha già in corso diverse iniziative a livello nazionale e internazionale e potrà quindi essere importante nel momento della definizione delle politiche europee del Settore.

Punto di riferimento per la definizione di queste politiche sarà il progetto di ricerca sulle filiere produttive della moda, a cui stanno lavorando l’Università di Bologna ed Enea, uno studio che analizza le pratiche di economia circolare delle aziende emiliano-romagnole e l’organizzazione della loro catena di fornitura.

A completare le azioni di supporto al comparto moda, la partecipazione a iniziative e reti europee, oltre al il bando 2024/2025 dei “Laboratori territoriali per l’innovazione e la sostenibilità delle imprese” con tre progetti sulla moda finanziati.

Grazie alla collaborazione del Clust-ER CREATE e dei Centri per l’innovazione della Rete alta tecnologia, le imprese del distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli, dell’Unione Terre d’Argine e del Centergross stanno lavorando su tematiche rilevanti per l’innovazione del settore, tra cui la valorizzazione degli scarti della lavorazione delle scarpe, l’individuazione di competenze e investimenti per l’industrializzazione di filati sostenibili per l’alto di gamma e la tracciabilità dei prodotti attraverso il passaporto digitale.

Al via “Identitas. La cultura rivela”

Al via “Identitas. La cultura rivela”
Sopralluogo Accademia di Belle Arti di Bologna presso Parco Pierpaolo Pasolini

Laboratori didattico-formativi per oltre 80 studentesse e studenti dell’Accademia di Bologna impegnati nel restauro e valorizzazione del complesso scultoreo di Nicola Zamboni che arreda il parco Pier Paolo Pasolini nel quartiere Pilastro di Bologna, grazie al programma operativo biennale “Tre istituzioni e un Patrimonio” ideato e promosso da oltre un decennio dalla Regione Emilia-Romagna e sviluppato ogni due anni, d’intesa con l’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Terzo partner di questa edizione – dedicata all’arte pubblica – il Comune di Bologna e in particolare il Quartiere San Vitale e San Donato quali “titolari” del bene individuato in base a criteri di urgenza conservativa e idoneità logistica e formativa.

“Il programma operativo ‘Tre Istituzioni e un Patrimonio’ in dieci anni è riuscito a creare una rete stabile di collaborazioni nel territorio, facendo emergere le competenze e la creatività di centinaia di giovani e rafforzando il lavoro di squadra- afferma l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni-. Per questo la Regione intende continuare a sostenerlo, in particolare per la sua capacità di agire in favore della difesa, conoscenza e valorizzazione del nostro patrimonio culturale, in un percorso di crescita delle giovani generazioni e di tutta la comunità che incrementa i valori di condivisione, di responsabilità e di riscoperta dei nostri beni culturali nella loro straordinaria varietà e valore identitario. Anche questa nuova esperienza rivolta all’arte pubblica affida un compito prezioso ai giovani dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e degli istituti scolastici, rendendoli protagonisti di un’azione a sistema che investe sulle loro professionalità e contribuisce alla costruzione di una cittadinanza responsabile e inclusiva”.

Il progetto è stato presentato oggi a Bologna presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti, con gli interventi di Rita Finzi e Caterina Coluccio, rispettivamente presidente e vicedirettrice dell’Accademia di Belle Arti di Bologna; Daniele Del Pozzo, assessore alla Cultura del Comune di Bologna; Adriana Locascio, presidente Quartiere San Vitale e San Donato di Bologna; Sara Bolzani, artista e moglie di Nicola Zamboni.

Il complesso di Nicola Zamboni

Circa 200 figure umane a grandezza naturale, disposte dall’artista in una suggestiva sfilata attraverso l’intero parco fino a un teatro anch’esso arredato da quinte con figure in bassorilievo. Tutte le sculture del parco, realizzate negli anni Settanta in cemento e pietra di Vicenza, presentano le tipiche forme di degrado di opere che vivono all’aperto da 50 anni: si prospetta un significativo piano di lavori in loco di analisi conservativa e di interventi di carattere manutentivo. Altro aspetto interessante è il contesto urbano in cui si trova il complesso scultoreo: la grande struttura edilizia detta il Virgolone abbraccia il parco Pasolini con le sue sculture e rappresenta un unicum, una importante sperimentazione residenziale e artistica degli anni Settanta nel quartiere Pilastro che si presta a nuove riflessioni e a laboratori di inclusione e di educazione al patrimonio.

Per la realizzazione di questa edizione di “Tre Istituzioni e un Patrimonio”, la Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto una convenzione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna che la impegna a coordinare tutte le fasi organizzative e a sostenere il progetto con un contributo complessivo di 20 mila euro a favore dell’Accademia.

Nel corso della conferenza stampa sono state presentate le attività previste dal progetto, a cura di Antonella Salvi (ideatrice e referente di “Tre Istituzioni e un Patrimonio” per la Regione Emilia-Romagna) e Camilla Roversi Monaco (coordinamento interno per l’Accademia di Belle Arti di Bologna), con gli interventi dei docenti e degli studenti dei corsi dell’Accademia coinvolti nel progetto.

Sassuolo, da domani fino al 30 marzo torna il Mercato Europeo di Confcommercio

Sassuolo, da domani fino al 30 marzo torna il Mercato Europeo di ConfcommercioDopo il successo delle scorse edizioni, tutto è pronto a Sassuolo per accogliere la quarta edizione del Mercato Europeo che, anche quest’anno, sarà plastic-free: un evento che trasforma il centro della città in una vetrina di prelibatezze gastronomiche e prodotti artigianali provenienti da tutta Europa e oltre.

Venerdì 28 marzo, dalle 18.00 alle 24.00sabato 29 e domenica 30 marzo dalle 9.00 alle 24.00, il cuore di Sassuolo – piazza Libertà, viale San Giorgio, piazza Martiri Partigiani – ospiterà la manifestazione del commercio ambulante dedicata ai prodotti tipici dell’Europa, organizzata da Fiva-Confcommercio, patrocinata dalla Regione Emilia Romagna, dal Comune di Sassuolo e dalla Camera di Commercio.

Oltre cento espositori animeranno le strade sassolesi, offrendo ai visitatori l’opportunità di fare un viaggio tra i sapori e le tradizioni di diversi paesi: Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Regno Unito, Spagna, Paesi extra-europei come Argentina, Brasile e tante regioni italiane.

Un’offerta gastronomica variegata: dalla paella spagnola ai biscotti della Bretagna, dal miele alpino alle specialità siciliane al pistacchio di Bronte, dai tartufi e funghi marchigiani alla birra cruda, dai tradizionali wurstel con crauti e canederli tirolesi, fino ai coccoretti belgi e allo strudel austriaco. Un vero e proprio festival dei sapori che permette ai visitatori di assaporare l’Europa in ogni boccone. Ma il Mercato Europeo non è solo cibo. Ampio spazio sarà, infatti, dedicato ai prodotti artigianali: dalle tele stampate agli oli essenziali francesi, fino alla bigiotteria.

«Essere giunti alla quarta edizione del Mercato Europeo a Sassuolo è motivo di grande orgoglio», dichiara Tommaso Leone, presidente provinciale di Confcommercio Modena. «Quello che abbiamo visto crescere anno dopo anno è diventato ormai un appuntamento atteso con entusiasmo. Questa manifestazione offre l’opportunità di scoprire prodotti nuovi provenienti da tutto il mondo, portando con sé una ventata di vitalità nel centro storico di Sassuolo».

Settore ceramico e dazi Usa, ACIMAC: già colpite alcune tipologie di macchine

Settore ceramico e dazi Usa, ACIMAC: già colpite alcune tipologie di macchineIl 12 marzo 2025 sono entrate in vigore le nuove misure restrittive USA all’importazione di acciaio, alluminio e loro derivati, portando l’aliquota del dazio aggiuntivo dal precedente 10% al 25%.

Le analisi della Task Force istituita dalle quattro associazioni parte di Federazione Confindustria Macchine per Ceramica, Legno, Plastica e Gomma, Imballaggio e Confezionamento, di cui Acimac fa parte, ha evidenziato che le linee di scelta e smaltatura, tra le macchine principali del processo ceramico, rientrano nei prodotti soggetti a dazi.

Oltre a queste macchine, anche alcuni codici doganali per i ricambi utilizzati dagli altri costruttori di beni strumentali potrebbero essere soggetti a dazi.

Un aspetto cruciale da considerare è che la produzione statunitense di piastrelle è a forte impronta italiana: l’assoluta maggioranza delle aziende infatti ha capitale italiano. Questo significa che i dazi, oltre a penalizzare i costruttori di macchine, potrebbero avere un impatto indiretto anche sulla produzione ceramica “made in USA” di matrice italiana.

Permangono incertezze sulle modalità con cui la dogana americana verificherà la corretta dichiarazione del contenuto di acciaio o alluminio dei prodotti soggetti a dazio, un aspetto che potrebbe influenzare i costi e la competitività delle esportazioni europee.

Questa situazione potrebbe avere un impatto significativo sulle esportazioni del settore che sta già attraversando una forte crisi di domanda generalizzata.

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