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Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 28 marzo 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 28 marzo 2025Ampie schiarite in pianura, nuvolosità variabile sui rilievi con possibilità di qualche debole precipitazione. Tendenza ad aumento della nuvolosità nel corso della sera/notte sul settore orientale.

Temperature Minime senza variazioni di rilievo e comprese tra 7 e 11 gradi, massime in lieve aumento attorno a 19 gradi sulle zone interne e tra 15/17 gradi sulle coste. Venti deboli variabili in pianura, moderati settentrionali sui rilievi in progressiva attenuazione. Mare da mosso a poco mosso.

(Arpae)

Bilancio 2025-2027, via libera in Aula: 14,3 miliardi di euro di cui oltre 10 per la sanità

Bilancio 2025-2027, via libera in Aula: 14,3 miliardi di euro di cui oltre 10 per la sanitàVia libera al Bilancio di previsione 2025 e triennale al 2027 della Regione Emilia-Romagna, il primo della XII Legislatura, definito dalla Giunta regionale guidata dal presidente Michele de Pascale, che chiude contestualmente l’esercizio provvisorio e fa entrare l’Ente nella piena operatività.

L’Assemblea legislativa ha approvato oggi la manovra – illustrata in Aula dall’assessore al Bilancio, Davide Baruffi – unitamente alle disposizioni in materia tributaria e a quelle collegate alla legge regionale di stabilità per il 2025. Ammonta a 14,3 miliardi di euro di cui oltre 10 per la sanità, recepisce le priorità del Programma di mandato presentato da de Pascale ed esce rafforzata dal lavoro consiliare in Aula e grazie al contributo arrivato dal confronto con le organizzazioni sindacali confederali emiliano-romagnole, come il ridimensionamento nel triennio dell’incremento Irpef e l’esclusione di interventi sui ticket farmaceutici per gli esenti.

La manovra prevede nuovi investimenti per 1,9 miliardi di euro su lavoro, imprese e comunità. Tra le risorse regionali, europee e statali, comprese quelle del Pnrr, il Bilancio 2025-2027 vede una crescita di contributi e investimenti: 168 milioni per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e dell’ambiente, 114 milioni per l’agricoltura, 57,6 milioni per il turismo, 875 milioni per i trasporti, viabilità e mobilità, 268 milioni per lo sviluppo economico e la competitività, 293 milioni per le politiche per il lavoro e la formazione professionale, 72 milioni per l’assetto del territorio e l’edilizia abitativa, 18,7 milioni per le politiche giovanili, lo sport e il tempo libero, 73 milioni per l’istruzione e il diritto allo studio, 113 milioni per l’energia e la diversificazione delle fonti energetiche, 137 milioni per i diritti, le politiche sociali e la famiglia e 59 milioni per la tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali.

“Quella approvata è una manovra che si rivolge all’intero sistema emiliano-romagnolo, in un momento di grandi difficoltà internazionali- sottolineano il presidente de Pascale e l’assessore al Bilancio, Davide Baruffi-. Ci siamo assunti la responsabilità di difendere prioritariamente il servizio sanitario e tutelare le fragilità, a fronte di una politica nazionale che taglia risorse a Regione e Enti locali e non garantisce un adeguato finanziamento alla salute pubblica. E al contempo puntiamo a mettere in sicurezza il territorio raddoppiano i fondi per la manutenzione e la prevenzione del rischio idrogeologico, oltre a sostenere la crescita sostenibile del sistema emiliano-romagnolo. Nel percorso verso la sua approvazione, grazie al confronto col tessuto socioeconomico emiliano-romagnolo e il contributo delle forze politiche dell’Assemblea legislativa, il Bilancio diviene ancora più robusto confermando la nostra impostazione di base. Saranno ancora più forti gli investimenti nel lavoro e nelle reti di protezione sociale, nel sostegno alle imprese che innovano e creano buona occupazione. In questo modo possiamo fronteggiare l’attuale contesto di decelerazione della crescita economica. Per il fondo affitto nel 2025 sono previsti 10 milioni di euro, lo stesso importo che il governo ha stanziato per il Paese”.

“Solo così si possono creare le condizioni per un consolidamento economico e sociale dell’Emilia-Romagna, con uno sguardo attento alle zone colpite dall’alluvione, promuovendo- chiudono de Pascale e Baruffi- il presidente- politiche di investimento, da realizzare prevalentemente in autofinanziamento, rafforzando la spesa sociale, consolidando il livello dei servizi, utilizzando al meglio le risorse europee e del Pnrr a disposizione delle Regioni”.

A 25 anni dalla grande piena del Po, in un seminario all’università di Parma il punto sui progressi fatti e le strategie per tutelare il territorio

A 25 anni dalla grande piena del Po, in un seminario all’università di Parma il punto sui progressi fatti e le strategie per tutelare il territorio“Cosa ci hanno insegnato le piene del Po? A 25 anni dalla piena del 2000”: questo il titolo del seminario tecnico-scientifico promosso da AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), Autorità di bacino distrettuale del fiume Po e Università di Parma che si è svolto stamattina presso il Campus Scienze e Tecnologie dell’Università di Parma.

Il seminario è stato organizzato nel 25° della grande piena del Po del 2000 ed è stata l’occasione per illustrare una pubblicazione sulle piene del Grande Fiume curata dal geom. Lino Coratza, già dipendente del Magistrato per il Po (ora AIPo).

Dopo i saluti di Gianpaolo Bottacin, Assessore all’Ambiente e Protezione civile della Regione Veneto e Presidente del Comitato di indirizzo AIPo, e di Michele De Pascale, Presidente della Regione Emilia-Romagna, sono intervenuti Paolo Martelli, Rettore dell’Università di Parma, Alessandro Bratti e Andrea Colombo Segretario generale e dirigente dell’ Autorità di bacino distrettuale fiume Po, il Gianluca Zanichelli, Mirella Vergnani, Marco La Veglia, Massimo Gioana, Remo Passoni e Alberto Agnetti di AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), Paolo Mignosa dell’ Università di Parma, Elisa Comune di ARPAE, Lino Coratza, già funzionario del Magispo.

Nel suo saluto l’Assessore e Presidente AIPo Gianpaolo Bottacinha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalle strutture tecniche al fine di fornire gli elementi indispensabili per assumere le strategie e le decisioni più corrette da parte dei livelli politico-amministrativi. Rispetto al 2000 i sistemi di previsione e monitoraggio hanno avuto un notevole sviluppo, ma occorre proseguire nelle attività di prevenzione e nelle opere di protezione.

Il Presidente Michele De Pascale ha evidenziato come nelterritorio della regione Emilia-Romagna la gestione delle acque sia da sempre un tema fondamentale. Come dimostrato anche dalle alluvioni degli ultimi anni, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico – ha affermato – deve diventare una priorità nazionale, con la programmazione di adeguati finanziamenti.

Per Paolo Martelli, Rettore dell’Università di Parma, la collaborazione tra ricerca universitaria e lavoro degli enti tecnici è estremamente importante, sia per capire come incrementare la sicurezza dai fenomeni alluvionali, sia per affrontare i periodi siccità, in un contesto di conclamato cambiamento climatico.

Il segretario generale AdbPo Alessandro Bratti ha affermato che gli odierni quadri conoscitivi tecnico-idraulici ci consentono di comprendere innanzitutto dove intervenire e quali siano le opere strategiche più efficaci; questo monitoraggio costante del bacino idrografico del Po e dei suoi affluenti, unitamente alla modellistica avanzata, permette una proficua prevenzione sia in fase di pianificazione che di realizzazione delle opere più adeguate di mitigazione del rischio”.

Gianluca Zanichelli (Direttore AIPo) e gli altri ingegneri dell’Agenzia hanno proposto un excursus sulla piena del 2000, una delle più ingenti mai accadute lungo il Po, che fu contenuta in gran parte dell’asta fluviale grazie al notevole impegno di tutti gli apparati tecnici dei vari enti e grazie all’aiuto di molti volontari. Da allora si sono sviluppati nuovi  e sempre più affidabili sistemi di conoscenza e di previsione, anche se l’incertezza non può mai essere del tutto azzerata. Molto importante, oltre che le conoscenze tecnico-scientifiche, è l’esperienza sul campo, che risulta comunque fondamentale per assumere le decisioni più corrette in corso di evento. I funzionari del  servizio di piena AIPo hanno messo in luce la fondamentale attività di previsione che vede tutti gli enti preposti collaborare al fine di condividere e diffondere sul territorio gli scenari attesi, sulla base delle rilevazioni dei sensori e alle elaborazioni di sofisticati sistemi di modellistica.

Il professor Paolo Mignosa (Università di Parma) ha mostrato come sulla base di studi a scala europea, le piene del Po attualmente definite con tempo di ritorno di 100 anni – quindi molto pericolose – potrebbero verificarsi con tempi dimezzati, cioè ogni 50 anni. Ciò richiede un’attenta riflessione su quali siano le azioni più opportune da mettere in campo, considerato che non è più possibile alzare ulteriormente gli argini in modo generalizzato; per questo va considerata la possibilità di individuare aree allagabili.

Andrea Colombo dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po ha ricordato che non solo il Po ma anche molti affluenti rappresentano un fattore di rischio, come dimostrato dalle molte rotture arginali degli ultimi decenni su fiumi del bacino. Negli ultimi 25 anni la quantità di dati conoscitivi sul territorio è enormemente aumentata e questo aiuta a una sempre migliore pianificazione. Anche se complesso e delicato, è importante iniziare ad approfondire anche il tema di possibili aree adibite alla tracimazione controllata.

Elisa Comune di ARPAE ha illustrato l’articolato sistema di acquisizione e rielaborazione dei dati (meteo, neve, pioggia, livelli dei fiumi, portate) che consentono con tempistiche sempre più ravvicinate di poter fornire previsioni su quanto sta accadendo e probabilmente accadrà quando inizia a svilupparsi un evento critico. Assieme all’ulteriore sviluppo delle tecnologie e delle conoscenze, La messa a sistema di tutte le reti disponibili e il continuo interscambio di informazioni sono uno degli aspetti fondamentali per gestire al meglio possibile le situazioni emergenziali.

Lino Coratza ha ricordato il suo impegno professionale a servizio della sicurezza idraulica, iniziato nel 1963 nel Genio Civile e proseguito al Magistrato per il Po. L’ex funzionario, in pensione da diversi anni, ha illustrato in sintesi la pubblicazione che ha voluto curare, raccogliendo moltissime informazioni utili sulle caratteristiche delle diverse  piene del Po e corredandole con una mappa esplicativa. Alla fine del suo intervento, i numerosi partecipanti all’incontro gli hanno tributato un lungo e caloroso applauso, segno eloquente di stima e gratitudine per la passione e la dedizione dimostrata in decenni di attività e che continuano anche oggi.

 

 

La Polizia di Stato intensifica i controlli nelle stazioni e sui treni dell’Emilia Romagna

La Polizia di Stato intensifica i controlli nelle stazioni e sui treni dell’Emilia RomagnaContinuano le attività di controllo da parte della Polizia Ferroviaria dell’Emilia Romagna per garantire la sicurezza dei viaggiatori, anche attraverso operazioni straordinarie di controllo del territorio, coordinate a livello nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria del Ministero dell’Interno.

Venerdì 21 marzo la Polfer dell’Emilia Romagna, nell’ambito dell’operazione “viaggiare sicuri”, ha svolto in 37 stazioni della Regione, servizi straordinari impiegando 151 operatori e utilizzando in alcuni casi anche con le unità cinofile antidroga. Le attività sono state effettuate altresì a bordo di treni del trasporto regionale, soprattutto nelle fasce orarie caratterizzate da maggior numero di pendolari.

Le attività, finalizzate a incrementare i livelli di sicurezza in ambito ferroviario, a tutela dei viaggiatori e dei lavoratori operanti nelle stazioni oltre che a bordo dei treni, hanno tra l’altro anche consentito la segnalazione all’Autorità Amministrativa di 2 persone trovate in possesso di sostanza stupefacente.

Amministrazione condivisa, al via il bando regionale per il Terzo settore, che in Emilia-Romagna conta oltre 11mila enti

Amministrazione condivisa, al via il bando regionale per il Terzo settore, che in Emilia-Romagna conta oltre 11mila entiFavorire la collaborazione tra enti pubblici, privati e Terzo Settore e promuovere processi di innovazione sociale per un nuovo approccio al welfare.

La Regione Emilia-Romagna lo fa con un bando che mette a disposizione un milione di euro di risorse europee del fondo Fse+ 2021/2027 Priorità 3 Inclusione sociale-Obiettivo specifico K, finalizzato a rendere l’economia sociale maggiormente competitiva e a rispondere ai bisogni della collettività con strumenti più efficaci e sostenibili.

Con il via libera nell’ultima seduta di Giunta, attraverso questo strumento vengono così finanziate tutte le azioni e le attività previste dalla legge regionale 3/23, “Norme per la promozione ed il sostegno del Terzo settore, dell’amministrazione condivisa e della cittadinanza attiva”, che punta proprio all’amministrazione condivisa quale elemento di innovazione e coesione dei sistemi di welfare locali.

“Questa misura- sottolinea l’assessora regionale al Welfare, Isabella Conti- era attesa da molto tempo dalle associazioni e ora, dopo un lavoro di confronto e condivisione, mettiamo a disposizione risorse del Programma Fse+ per contribuire attivamente allo sviluppo di soluzioni innovative, attraverso la promozione di una cultura dell’apprendimento e di una comunità della conoscenza. In Emilia-Romagna il Terzo settore, pilastro del nostro welfare e leva di sviluppo della nostra comunità, avrà a disposizione uno strumento in più per affrontare le trasformazioni e generare sviluppo sostenibile e inclusivo. Una connotazione importante di questo bando- chiude Conti- è che le proposte devono essere presentate in partenariato con Enti locali e del Terzo settore e Centri di servizio per il volontariato: un impulso a lavorare bene insieme, nell’interesse della comunità”.

In Emilia-Romagna, infatti, operano più di 11mila enti del Terzo settore. L’amministrazione condivisa, una delle più significative attuazioni del principio di sussidiarietà orizzontale previsto dalla Costituzione, si presenta come un nuovo approccio al welfare che potenzialmente è in grado di generare innovazione, collaborazione, democrazia, partecipazione e inclusione sociale.

In particolare con il bando voluto dalla Regione viene sostenuta l’attivazione di percorsi e opportunità informative/formative volte ad accompagnare e qualificare l’applicazione di pratiche di amministrazione condivisa; momenti di scambio, confronto, collaborazione fra gli attori del sistema pubblico e degli enti del Terzo settore; infine, azioni di accompagnamento, supervisione e valutazione di pratiche di amministrazione condivisa “sul campo” come parte integrante del processo di apprendimento collaborativo.

Proposte delle candidature

Le candidature dovranno essere articolate in tre distinte Operazioni riferite, ciascuna, a una delle seguenti Azioni: Azione 1 – Informazione e Sensibilizzazione (momenti informativi e di sensibilizzazione strutturati come webinar); Azione 2 – Formazione Permanente (offerta di percorsi modulari di formazione permanente); Azione 3 – Azione di Sistema (accompagnare e qualificare le diverse fasi di progettazione di dettaglio, realizzazione e valutazione, anche intermedia dei risulti conseguiti).

Le attività seminariali, informative e formative dovranno essere rivolte alle persone che, indipendentemente dalla propria posizione occupazionale, sono potenzialmente interessate ad acquisire conoscenze e competenze funzionali.

Chi può partecipare

Potranno candidare operazioni gli organismi accreditati per l’ambito “Formazione per l’accesso all’occupazione, continua e permanente FC”, come previsto dalla delibera di Giunta regionale n. 201/2022 o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tale ambito.

Le Operazioni dovranno essere candidate in partenariato con Enti locali e del Terzo settore e Centri di servizio per il volontariato valorizzando le loro forme di rappresentanza e coordinamento, e dovrà essere allegato un Accordo di partenariato riportante i ruoli dei diversi soggetti coinvolti.

I tempi e le modalità

Le Operazioni dovranno essere compilate esclusivamente online, attraverso la piattaforma disponibile all’indirizzo https://sifer.regione.emilia-romagna.it e dovranno essere inviate per via telematica entro e non oltre le ore 12 del 21 maggio 2025, pena la non ammissibilità.

Al termine delle procedure di istruttoria e valutazione sarà approvata una sola candidatura.

Le Aziende Casa dell’Emilia-Romagna: soluzioni sostenibili per il futuro

Le Aziende Casa dell’Emilia-Romagna: soluzioni sostenibili per il futuro
Giovanni Paglia assessore Regione Emilia-Romagna

Cispel Emilia-Romagna, associazione di servizi che riunisce le Acer emiliano-romagnole, venerdì 28 marzo, alle ore 10, organizza un convegno, a Bologna nell’Aula Magna della Regione (via Aldo Moro 30), dal titolo “Le Aziende Casa dell’Emilia-Romagna: soluzioni sostenibili per il futuro”.

L’iniziativa, aperta al pubblico (in presenza o in diretta on line), intende fare il punto sull’evoluzione delle Acer, strumenti dei Comuni per l’attuazione delle politiche per la Casa diventate vere e proprie aziende di servizi, e si rivolge ad Amministrazioni e Istituzioni pubbliche, Terzo settore, Associazioni di categoria e Sindacati.

I lavori della giornata, coordinati dalla giornalista di Radio24 Laura Bettini, saranno aperti dal coordinatore delle ACER dell’Emilia-Romagna Marco Corradi e dal presidente di Federcasa Marco Buttieri che introdurranno le ricerche elaborate da ART-ER, società consortile dell’Emilia-Romagna, e da Nomisma.

La ricognizione sullo stato del patrimonio pubblico edilizio e il cambiamento demografico delle famiglie che vi risiedono o in attesa di alloggio nelle graduatorie pubbliche, sarà presentata da Serena Maioli, responsabile dell’Unità Ecosistemi Urbani e Innovazione, nell’ambito della ricerca “Come cambia l’edilizia residenziale pubblica: caratteristiche, fragilità e nuovi bisogni”

L’analisi di Nomisma si concentra su Il valore sociale generato dalle ACER della Regione Emilia-Romagna”. Chiara Pelizzoni, senior project manager dell’Osservatorio immobiliare Nomisma porterà all’attenzione di istituzioni e stakeholder un patrimonio aggregato ricchissimo di informazioni quantitative e qualitative la cui rielaborazione potrà fornire indicazioni chiare per la realizzazione delle Politiche per la Casa dei prossimi anni.

Lo stato dell’arte degli “Strumenti e azioni per le Politiche abitative della Regione Emilia-Romagna” saranno illustrati da Giulia Angelelli, dirigente delle Politiche abitative della Regione, a cui seguirà l’intervento dell’on. Irene Tinagli, neo presidente della Commissione per le Politiche per la Casa del Parlamento Europeo, che spiegherà “Politiche e programmi dell’unione Europea per le Politiche abitative”.

L’attuale ruolo delle Aziende Case per la realizzazione delle Politiche abitative degli enti locali sarà quindi al centro del confronto tra il presidente di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) della Regione Emilia-Romagna Marco Panieri, il presidente di UPI (Unione delle Province d’Italia) della Regione Emilia-Romagna Giorgio Zanni e il presidente di Cispel Emilia-Romagna Marco Bertuzzi.

Le conclusioni, alle ore 12.30, saranno affidate all’assessore alle Politiche abitative della Regione Emilia-Romagna Giovanni Paglia.

Kerakoll Group ha inaugurato il nuovo impianto produttivo a Jaipur, il secondo del Gruppo in India

Kerakoll Group ha inaugurato il nuovo impianto produttivo a Jaipur, il secondo del Gruppo in IndiaÈ stato inaugurato a Jaipur, nello stato del Rajasthan, a nord-ovest dell’India, il nuovo stabilimento di Kerakoll Group, azienda Società Benefit e certificata B Corp, attiva a livello internazionale nel settore dell’edilizia.

L’impianto rappresenta la seconda area produttiva di Kerakoll in India, dove è già presente dal 2014 con uno stabilimento a Vadodara, nello stato del Gujarat. Il nuovo polo, realizzato in meno di due anni, risponde all’obiettivo di intercettare in modo ancora più efficace la domanda fortemente dinamica che caratterizza il Paese, coprendone al meglio l’intero territorio con una presenza logistica efficiente in termini di tempi di consegna e servizio offerto.

Jaipur si trova, infatti, in una posizione strategica per servire il nord dell’India, baricentro di una zona di elevato interesse per i mercati di riferimento, situata in prossimità del corridoio merci Western Dedicated Freight Corridor e ben connessa con il resto dell’India tramite la più lunga autostrada del Paese e la rete ferroviaria.
Per Kerakoll, l’India costituisce uno dei mercati più rilevanti a livello globale, dove nel 2023 il Gruppo ha realizzato ricavi consolidati per 33 milioni di euro, rispetto ai 31 milioni del 2022, con una crescita media annua del 18% negli ultimi cinque anni e una quota di mercato nel Paese che si attesta ad oggi al 7% (con l’obiettivo di crescere al 10% nel prossimo quinquennio).

Il nuovo stabilimento ha richiesto un investimento complessivo pari a 30 milioni di euro (circa 2.700 milioni di Rupie) per l’acquisto del terreno e la costruzione dell’impianto. Il terreno si estende su una superficie totale di 51mila mq, 28mila dei quali utilizzati per l’area produttiva, il magazzino e gli uffici, con un impianto dotato di una capacità produttiva di 150 mila tonnellate annue, eventualmente raddoppiabili a regime, che sarà dedicato principalmente alla produzione di adesivi cementizi per la posa di ceramiche e pietre naturali.

La struttura è stata realizzata secondo i più avanzati standard costruttivi di sostenibilità e attenzione all’ambiente tipici dell’industrial footprint di Kerakoll, attraverso l’impiego di impianti fotovoltaici per una capacità installata di 1.185 kW, in grado di produrre annualmente 1.492 MWh di energia, pari al fabbisogno elettrico equivalente di 1.036 abitazioni ogni anno, determinando una riduzione di emissioni di carbonio di 1.268 tonnellate all’anno. I carrelli elevatori utilizzati nello stabilimento sono alimentati a batteria al 100% e, inoltre, l’edificio è stato progettato per massimizzare l’uso della luce naturale.
Il complesso è anche dotato di un sistema di raccolta dell’acqua piovana, con una capacità di 670mila litri al giorno durante il periodo dei picchi di pioggia (pari al fabbisogno idrico di 150 famiglie l’anno).

Fabio Sghedoni, Vice Presidente di Kerakoll Group, ha espresso “grande soddisfazione, a nome della famiglia Sghedoni e di tutto il Gruppo, per il nuovo importante investimento realizzato in India a Jaipur, dopo quello per l’headquarter di Mumbai e per le strutture a Vadodara. Un passo che conferma ancora una volta il percorso di coerenza di Kerakoll, attuando i piani di sviluppo programmati per la regione Asia-Pacific. La realtà indiana rappresenta uno dei principali assi di sviluppo strategico per il Gruppo e, mediante l’ampliamento e la diversificazione produttivo-commerciale, Kerakoll intende consolidare la posizione di azienda di riferimento all’interno del mercato indiano delle costruzioni.”
“L’inaugurazione di Jaipur aggiunge per Kerakoll un tassello ulteriore nel percorso di sviluppo internazionale di Gruppo” ha commentato Marco Zini, Group CEO di Kerakoll. “L’India rappresenta un mercato strategico, grazie alla sua rapida urbanizzazione, agli ambiziosi piani infrastrutturali e alla crescente domanda di materiali sostenibili per l’edilizia: già da molti anni Kerakoll ha individuato qui, in un Paese con quasi un miliardo e mezzo di abitanti, un luogo in cui impegnarsi per un modello di crescita responsabile e sostenibile a lungo termine”.

“Nessuno mi capisce”: percorso di confronto attraverso la metodologia teatrale dedicato agli adulti di riferimento

“Nessuno mi capisce”: percorso di confronto attraverso la metodologia teatrale dedicato agli adulti di riferimento
Credito immagine: Roberto Brancolini

Avere a che fare con l’adolescenza pone molte domande agli adulti, proprio per questo il Centro per le Famiglie del Distretto ceramico attiva un inedito percorso che mira ad aiutare le figure di riferimento di ragazze e ragazzi dagli 11 anni in su (genitori in primis, ma anche insegnanti, educatori, allenatori…), che abbiano voglia di approfondire e mettersi in gioco.

Gli incontri si svolgeranno giovedì 27 marzo e giovedì 3 aprile dalle 18.30 alle 20 presso la sede di Casinalbo del Centro per le Famiglie (via Landucci 1) e saranno condotti da Enrico Lombardi dell’Associazione Quinta Parete, esperto di teatro e di lavoro con i teenagers.

Lombardi guiderà i partecipanti attraverso esercizi teatrali che serviranno a far emergere le difficoltà che possono esserci nel dialogo con le ragazze e i ragazzi, con particolare attenzione agli aspetti legati all’affettività e alla sessualità.

Il percorso si concluderà il 5 di aprile con un momento aperto al pubblico che si svolgerà dalle 17 alle 18.30 in cui i partecipanti ed Enrico Lombardi, insieme a Giorgia Silvestri, Responsabile della cooperativa sociale Aliante e Progetto Zone e Silvia Bertoncelli, Coordinatrice del Centro per le Famiglie del Distretto Ceramico, si confronteranno sul mondo degli adolescenti.

Per iscriversi ai due incontri del 27 marzo e del 3 aprile si può telefonare al numero 059416106 o scrivere a: centroperlefamiglie.formigine@distrettoceramico.mo.it.

 

175 futuri medici di medicina generale in Emilia-Romagna

175 futuri medici di medicina generale in Emilia-Romagna175 futuri medici di medicina generale in Emilia-Romagna: la Giunta regionale ha approvato ed emanato il bando per il concorso di ammissione al Corso triennale di formazione specifica in medicina generale, relativo al triennio 2025/2028, il cui avvio è previsto per il mese di dicembre.

Sarà la stessa Regione, con le quote del Fondo sanitario nazionale assegnate dal ministero della Salute per questa specifica finalità, a provvedere alle borse di studio dei partecipanti e alle spese di realizzazione, per un totale di 7,65 milioni di euro, di cui: 6,61 garantiti dal ministero per la copertura delle borse e 1 milione di euro di fondi residui destinati dalla Regione alle spese di organizzazione.

C’è tempo fino alle ore 13 del trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale, prevista entro il mese di maggio 2025, per fare domanda e come unica modalità di presentazione potrà essere utilizzata la piattaforma appositamente realizzata da Lepida Scpa, accessibile dal portale all’indirizzo https://selezionecorsommg.regione.emilia-romagna.it/ (che sarà aggiornata una volta avvenuta la pubblicazione del bando in Gazzetta).

“È fondamentale puntare su nuovi ingressi, anche per fronteggiare la carenza di medici di medicina generale e il problema del ricambio generazionale che contraddistinguono l’intero Paese, Emilia-Romagna compresa- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi-. Il medico di famiglia è una figura di primaria importanza, un pilastro del nostro servizio sanitario pubblico e universalistico, il primo punto di riferimento per i pazienti e le famiglie. Bene che si avvii questo nuovo corso, l’organizzazione regionale è pronta”.

Per partecipare alla selezione pubblica i candidati devono essere in possesso del diploma di laurea in medicina e chirurgia e dell’abilitazione all’esercizio della professione medica sul territorio nazionale, oltre all’iscrizione all’albo professionale dei medici chirurghi di un ordine provinciale sulla base delle indicazioni contenute nel bando.

L’avvio del corso di formazione specifica in medicina generale 2025-2028 è previsto entro dicembre 2025, ha una durata di 36 mesi effettivi e comporta l’impegno a tempo pieno dei partecipanti, con obbligo di frequenza.

Il triennio formativo prevede un totale di almeno 4.800 ore tra attività di natura pratica e teorica da svolgersi in strutture del servizio sanitario nazionale e/o nell’ambito di uno studio di medicina generale individuati dalla Regione.

Attualmente le disposizioni normative consentono di riconoscere, a tutti gli effetti, quale attività formativa pratica del corso, l’attività lavorativa svolta (ai sensi dell’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale vigente), durante la frequenza del corso stesso.

Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni sul Bollettino ufficiale della Regione, ma per fare domanda occorrerà attendere la successiva pubblicazione per estratto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica.

Nuoto, Modena, Maranello e Vignola: tutti ok ai regionali esordienti

Nuoto, Modena, Maranello e Vignola: tutti ok ai regionali esordienti
Finalisti Maranello Nuoto e Circolo GdF

Lo Stadio del nuoto di Riccione ha visto lo svolgimento del Torneo invernale esordienti 2025, definizione che per la parte di stagione in vasca corta, altri non è che il campionato regionale delle promesse del futuro.

Tre sessioni di gara per un weekend di finali riservate alle categorie esordienti A e B per i migliori 10 tempi di ogni specialità usciti dalle lunghe qualifiche provinciali.

Nove i podi per gli Amici Nuoto VVF Mo. Protagonista dei biancorossi Arianna Miselli, categoria A2, con 3 ori:  50 – 100 stile libero,  200 dorso,  ai quali aggiunge l’argento nei 100 dorso.

Per Sabrina Montorsi (B1) due argenti 100 – 200 stile libero e un bronzo nei 50 stile libero. Completano il medagliere gli argenti di Rebecca Esposito (A2) nei 200 farfalla e Stefano Montorsi (A2) nei  200 dorso.

Otto medaglie per Maranello Nuoto. Anche per la formazione gialloblu un tris d’oro: merito di Beatrice Savigni  (A2) che vince 200 delfino, 200 misti, 100 delfino e il bronzo nei 400 stile libero.

Giulia Savigni  (B1) si aggiudica l’oro nei 50 e 100 rana oltre al bronzo dei 100 misti e Gloria Gianni (A1)  con l’argento nei 100 rana  chiude il bottino.

Per Olimpia Vignola sono  Filippo Rossi (A1) oro nei 400 stile libero argento 100 misti e bronzo 100 stile libero, con Matilde Monduzzi Donazzi  (B2) oro nei  50 stile libero e bronzo nei 100 a riportare sul podio la formazione  ai vertici regionali.

Anna Iaccheri (B1) è l’unica atleta sul podio per il Circolo Sportivo GDF Modena. Per lei 2 argenti centrati nei 50 – 100 farfalla e il bronzo nei 100 stile libero.

Finalisti Amici Nuoto – Vvf

“Crogiolo 25: visioni contemporanee”: venerdì 28 marzo il primo appuntamento

“Crogiolo 25: visioni contemporanee”: venerdì 28 marzo il primo appuntamentoConto alla rovescia per il primo appuntamento della rassegna “Crogiolo 25: visioni contemporanee”: venerdì 28 marzo, a partire dalle 21 con ingresso gratuito al Crogiolo Marazzi lo scrittore e giornalista Riccardo Staglianò presenterà un monologo tratto dal suo ultimo libro “Hanno vinto i ricchi. Cronache di una lotta di classe” (Einaudi, 2024).

Mentre i ricchi guadagnano sempre di più e pagano sempre meno tasse, l’Italia raggiunge nuovi record di povertà. Oltre a essere l’unico Paese europeo in cui, negli ultimi trent’anni, i salari sono diminuiti. Fino a quando ci sembrerà normale?

L’evento sarà ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su Eventbrite.

Quello di venerdì 28 marzo sarà il primo di quattro appuntamenti, quattro testimonianze di autori che con le loro inchieste portano alla luce storie nascoste che meritano un finale diverso.

Le sfide globali della contemporaneità, lo sguardo sul mondo delle carceri, la richiesta di riportare al centro delle nostre vite le cose importanti e non quelle urgenti: questo è il fil rouge di una rassegna che nasce dalla collaborazione fra il Comune di Sassuolo e Marazzi Group che grazie al suo contributo e sostegno mostra come il legame con il territorio sia un valore indispensabile ed imprescindibile per la nostra comunità.

I prossimi appuntamenti saranno:

  • Giovedì 10 aprile, sempre alle ore 21, Mario Calabresi in “Il tempo del bosco”
  • Domenica 13 aprile, alle ore 18, Stefano Nazzi in “Canti di guerra e altre storie”
  • Domenica 11 maggio, alle ore 18, Daria Bignardi in “Ogni prigione è un’isola”.

 

Pace e dialogo tra i popoli: la Regione sostiene con un bando i progetti di Enti locali, Università e Organizzazioni della società civile

Pace e dialogo tra i popoli: la Regione sostiene con un bando i progetti di Enti locali, Università e Organizzazioni della società civileSocietà inclusive, nelle quali sia diffusa e praticata la cultura dei diritti umani e della pace. E dove le cittadine e i cittadini abbiano chiari diritti e doveri della cosiddetta cittadinanza globale, sviluppando il dialogo interreligioso e l’accoglienza interculturale anche attraverso il ruolo delle comunità dei migranti e dei rifugiati.

Sono gli obiettivi del nuovo bando, approvato dalla Giunta regionale guidata dal presidente Michele de Pascale, finanziato con 220mila euro per sostenere i progetti di Enti locali (Comuni, Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna, Province e Città metropolitana), università e organizzazioni della società civile e altri soggetti senza finalità di lucro (organizzazioni non governative, organizzazioni di utilità sociale, volontariato, promozione sociale, enti del terzo settore non commerciali, cooperative sociali e fondazioni) con sede legale o operativa in Emilia-Romagna.

“Oggi più che mai, non solo guardando ovviamente le immagini dei conflitti internazionali in corso, ma anche i tanti singoli episodi di intolleranza veicolati dai social e che accadono nelle nostre città, riteniamo un dovere per le istituzioni contribuire a diffondere sempre più una cultura della pace e del dialogo fondati sul rispetto dell’altro- sottolinea l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni-. Conoscere e conoscersi, confrontarsi senza pregiudizi, vuol dire vivere in comunità più aperte e inclusive, aumentando così il benessere di tutte e tutti. Questo bando, che apre a un mese dall’Ottantesimo Anniversario della Liberazione- conclude l’assessora-, vuole essere anche un segnale per ricordare e fare memoria del sacrificio di tante ragazze e ragazzi di allora che si batterono proprio per farci vivere in un mondo dove ognuno, con la propria identità e cultura, potesse esprimersi e trovare casa”.

 

Il bando

Saranno ammesse a finanziamento le iniziative culturali, educative, informative, didattiche e di ricerca in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Particolare attenzione sarà riservata alle iniziative che coinvolgano i giovani fin dalla fase di progettazione e che favoriscano la riduzione dei divari territoriali con interventi nelle aree interne e montane del territorio regionale.

I progetti si dovranno concludere entro il 31 dicembre 2025 e potranno contare su un contributo fino al 70% delle spese ritenute ammissibili, da un minimo di 5mila a un massimo di 20mila euro.

Le proposte dovranno essere inviate online dalle ore 12 di lunedì 31 marzo fino alle ore 15 di mercoledì 23 aprile 2025 tramite la piattaforma Siber.

Per maggiori informazioni è possibile consultare la delibera pubblicata qui.

Difesa della sanità pubblica, welfare e sicurezza del territorio: ecco le priorità del DEFR 2025-2027, varato dall’Assemblea legislativa

Difesa della sanità pubblica, welfare e sicurezza del territorio: ecco le priorità del DEFR 2025-2027, varato dall’Assemblea legislativaGli obiettivi della programmazione regionale, le politiche, i risultati attesi e, ancora, gli indirizzi a enti strumentali e società controllate e partecipate. La Regione Emilia-Romagna adotta il Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2025-20257, varato ieri in tarda serata dall’Aula in attesa di affrontare, nella seduta di oggi, la manovra di Bilancio.

Un documento che viene delineato in piena coerenza col Programma di mandato della XII legislatura, presentato dal presidente, Michele de Pascale, all’Assemblea legislativa il 10 gennaio scorso e con le priorità in esso contenute.

Prima tra queste la tutela della salute delle persone e la difesa della sanità pubblica, quindi il rafforzamento sistemico delle politiche di Welfare, a partire dal sostegno alla non autosufficienza.

Terza priorità è la sicurezza del territorio, che necessita della riorganizzazione e del potenziamento delle strutture dedicate e delle politiche di prevenzione e adattamento.

A queste priorità si aggiungono il supporto al trasporto pubblico locale, il rafforzamento e l’innovazione delle politiche per la casa, il sostegno ai servizi educativi, di conciliazione e di inclusione rivolti alle famiglie, con particolare riferimento alla fascia di età 0-3 anni, ai centri estivi e all’assistenza scolastica per studenti con disabilità.

“È il primo documento di programmazione strategica di legislatura che arriva in aula dopo un lungo e approfondito percorso di confronto nelle commissioni   assembleari. Le priorità che assume, articolate in 85 obiettivi strategici – commenta l’assessore al Bilancio, Davide Baruffi, presentando il DEFR in Assemblea legislativa – tengono conto tanto della complessità del quadro geopolitico e dell’incertezza dello scenario economico, quanto di una cornice di finanza pubblica fortemente compressa dal nuovo Patto di Stabilità europeo e dalle decisioni del Governo nazionale circa le modalità per corrispondervi”.

“Per quanto attiene in particolare il contesto macroeconomico globale- aggiunge Baruffi-, le tensioni geopolitiche, le fluttuazioni dei mercati finanziari e le dinamiche inflazionistiche continuano a influenzare le previsioni economiche. In particolare, l’andamento dei tassi di interesse e le politiche fiscali dei principali attori globali e, in prospettiva, l’introduzione di nuovi dazi e barriere tariffarie al commercio internazionale, potrebbero avere impatti rilevanti sulla nostra economia regionale”

“È anche per attrezzarci ad affrontare al meglio questa situazione di grande incertezza – conclude Baruffi – che la settima scorsa abbiamo avviato insieme ai firmatari del Patto per il lavoro  e per il Clima il  cantiere  per la condivisione di  nuovo Patto per l’Emilia-Romagna,   secondo passo decisivo nella definizione della programmazione strategica  regionale”.

Il DEFR e le previsioni di crescita

Per quanto attiene le previsioni, Prometeia negli scenari Economie Locali (edizione gennaio 2025) stima la crescita del Pil reale regionale attorno al +0,6% sia nel 2024 che nel 2025, con prospettive di leggero rafforzamento nel 2026 (+1,0%). Nel 2025 la crescita sarà maggiore per i consumi delle famiglie (+0,9%) mentre gli investimenti fissi lordi dovrebbero ridursi del -0,4%, sempre a valori reali. Dopo la contrazione del 2024, nel 2025 sia le esportazioni regionali sia le importazioni di beni dovrebbero invertire la dinamica, facendo segnare una crescita reale pari, rispettivamente, al +2,2% e al +2,6%.

Quanto alla cornice di finanza pubblica, sono almeno tre gli elementi di grande preoccupazione. Il primo è il persistere del sottofinanziamento del sistema sanitario con un’incidenza del Fsn sul Pil che scende dal 6,1% del 2024, al 6% del 2025 e 2026, fino al 5,9% del 2027. Il secondo è l’aggravarsi del contributo alla finanza pubblica richiesto agli Enti locali e alle Regioni: per l’Emilia-Romagna era pari a 40,8 mln nel 2024, ora ammonta a 68,5 mln per il 2025, a 101,3 mln per il triennio 2026-2028 e a 111,5 mln per il 2029. Il terzo attiene alla scelta del Governo di definanziare per il prossimo decennio gli investimenti per Enti locali e Regioni per oltre 8 miliardi di euro.

Sassuolo: aperte le iscrizioni ai Nidi d’Infanzia per l’anno educativo 2025/2026

Sassuolo: aperte le iscrizioni ai Nidi d’Infanzia per l’anno educativo 2025/2026

A partire da lunedì prossimo, 31 Marzo, e fino al 18 Aprile, sono aperte le iscrizioni ai Nidi d’Infanzia per l’anno educativo 2025/2026.

Potranno fare domanda le famiglie dei bambini nati nel 2023, 2024 e che nasceranno entro il 30 giugno 2025: la richiesta d’iscrizione dovrà essere presentata online sul portale entranext https://portalesassuolo.entranext.it/home

Ecco tutte le strutture presso le quali si potrà fare domanda:

NIDI COMUNALI:

Rodari – Via Indipendenza 15- Tel . 0536880652

Peter Pan Mezzavia – Via Braida 341 Tel.0536880670

NIDI COMUNALI IN APPALTO :

Parco – Via Madre Teresa 24 – Sede provvisoria fino al 31/12/2025, dal 01/01/2026 – sede c/o Nido Parco, via Padova 0536/880776

S.Agostino – Via Udine 65, Tel. 0536/880674

  1. Carlo – Via S.Marco 48, Tel. 0536/880672

NIDI PRIVATI CONVENZIONATI :

Babygiò – Via Cavallotti 132, Tel. 0536/582048

Cipì – Via Castelfidardo 20,Tel. 0536/582048

Gesù Bambino – Via SS. Consolata 105, Tel: 0536/872265

I Folletti – via Milazzo 117, Tel. 0536/811877

Il Girotondo – Via Montanara 124, Tel. 0536/804359

Il Sole e la Luna – Via Mazzini 170/D Tel. 0536/885251

San Giuseppe – Via Farosi, 26Tel. 0536/807962

Le graduatorie provvisorie saranno pubblicate sul sito del Comune di Sassuolo entro il 31 Maggio 2025 .

Tutte le informazioni necessarie sono reperibili sul sito del Comune di Sassuolo nella sezione Educazione e Formazione , Nidi d’infanzia (0-3 anni) .

Turismo, la formazione per lo IAT diffuso

Turismo, la formazione per lo IAT diffuso

Prosegue il progetto “IAT diffuso”, il percorso di formazione rivolto agli operatori e alle attività della ricezione proposto dal Sistema Turistico Territoriale Intercomunale dei Comuni di Maranello, Fiorano Modenese, Formigine, Frassinoro, Montefiorino, Palagano e Prignano sulla Secchia.

Al Museo Ferrari di Maranello si è tenuta la giornata conclusiva per gli operatori che hanno svolto il corso nel 2024 – una quindicina tra agriturismi, bed and breakfast, hotel e altri – a cui sono stati assegnati attestati di partecipazione, vetrofanie e materiale informativo; per tutti anche la presenza online nella pagina dedicata sul portale web turistico Maranello Plus.

Il percorso si apre ora per le nuove attività che hanno aderito – una ventina – e hanno avuto modo di conoscere i contenuti della proposta durante l’incontro di presentazione: per loro sono previste venti ore complessive di formazione che porteranno al riconoscimento della qualifica di ufficio “diffuso” di informazione e accoglienza turistica. L’attività gratuita di formazione rivolta alle imprese locali ha l’obiettivo di integrare il sistema dell’offerta di informazione turistica. La formazione riguarda diversi aspetti, finalizzati ad arricchire le conoscenze degli operatori del comparto turistico, commerciale e artigiano in merito alle ricchezze turistiche, culturali, alle tradizioni e ai prodotti tipici del proprio territorio, al fine di sensibilizzare e rendere le attività partecipanti protagoniste attive del sistema dell’informazione e dell’accoglienza; previste anche lezioni di lingua inglese. Un ulteriore tassello nel progetto Maranello Plus di promozione dei territori, che vede il Comune di Maranello capofila, e che recentemente ha visto l’ufficio IAT Terra di Motori ospitato presso il Museo Ferrari acquisire la qualifica di IAT Reservation.

Consiglio comunale del 27/03: tre interpellanze, 11 mozioni e la surroga del dimissionario consigliere Andrea Zanni, a cui subentra Alessia Nizzoli

Consiglio comunale del 27/03: tre interpellanze, 11 mozioni e la surroga del dimissionario consigliere Andrea Zanni, a cui subentra Alessia Nizzoli

Si riunirà giovedì 27 marzo alle 20.30 presso le sale del Castello il Consiglio comunale di Formigine, sotto la presidenza di Antonietta Vastola. All’ordine del giorno dei lavori sono iscritte tre interpellanze (contrasto del gioco d’azzardo, recupero delle ex Carducci, interventi di manutenzione negli edifici scolastici), una delibera di modifica dei componenti delle commissioni consiliari, e undici mozioni proposte dai gruppi consiliari.

In apertura dei lavori il consiglio voterà la surroga del consigliere Andrea Zanni (Movimento 5 Stelle) dimessosi per nuovi importanti impegni professionali, il cui posto verrà preso da Alessia Nizzoli. Come di consueto sarà disponibile la trasmissione della seduta in diretta streaming grazie al sistema audio-video in alta definizione sul canale YouTube del Comune di Formigine alla sezione “Live”.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 27 marzo 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 27 marzo 2025Nuvolosità a tratti anche consistente al mattino sul settore orientale della regione con possibili deboli piogge sulla Romagna fino alle prime ore del mattino. Nuvolosità irregolare sul resto del territorio con tendenza a schiarite.

Temperature minime comprese tra 5/6 gradi sul settore centro-occidentale e 10 gradi lungo la costa. Massime che oscillano tra i 14 ed i 19 gradi. Venti deboli nord-orientali con rinforzi sul mare lungo la costa ed aree orientali della regione. Mare mosso o localmente molto mosso.

(Arpae)

Sassuolo-Reggiana: tifosi granata pronti alla protesta fuori dallo stadio

Sassuolo-Reggiana: tifosi granata pronti alla protesta fuori dallo stadio

La sfida tra Sassuolo e Reggiana, valida per la 31^ giornata di campionato di Serie B, si sta trasformando in un vero e proprio caso di ordine pubblico. Quella che avrebbe dovuto essere una partita di richiamo per il torneo cadetto è ora al centro di discussioni e polemiche, con i tifosi della Reggiana pronti a manifestare il loro dissenso rimanendo all’esterno dello stadio per l’intera durata del match.

I tifosi del Sassuolo saranno collocati in curva sud, mentre ai sostenitori della Reggiana saranno riservati il settore ospiti (curva nord) e la Tribuna Est settore nord. Una suddivisione già anticipata nei giorni scorsi con l’avvio della prevendita dei biglietti.

In segno di dissenso per la decisione di non invertire le curve (come richiesto dai tifosi della Reggiana) è arrivato l’annuncio sui canali granata di un non ingresso allo stadio, preferendo restare (si legge), fuori dall’impianto per contestare la scelta della società neroverde.mapei

Inaugurata la mostra “Vent’anni di Ospedale, gli strumenti di cura”

 

Una ‘piccola’ mostra dedicata alla storia della fondazione dell’Ospedale di Sassuolo SpA, nel 2005, e all’evoluzione della Medicina e della tecnica ospedaliera. Partendo dal ‘ricordo’ del medico condotto e ortopedico Francesco Ruini, scomparso nel 1965, a cui è intitolata la via su cui sorge il nuovo ospedale.

E’ questa l’iniziativa pubblica, promossa dall’ospedale nell’ambito delle iniziative del ventennale (2005/2025), che ha l’obiettivo di ripercorrere e celebrare, utilizzando fotografie e giornali dell’epoca e grazie all’esposizione di alcuni ‘strumenti’ chirurgici e medici, la storia di successo nata con la fusione tra la Casa di Cura Privata ‘Villa Fiorita’ e il vecchio ospedale civile di Sassuolo. In 5 teche e 3 pannelli espositivi, posti sulle scale centrali di ingresso del nosocomio, i visitatori e gli utenti possono conoscere più da vicino alcuni aspetti oggi poco noti delle realtà ospedaliere, come le prime sonde ecografiche manuali o le prime pionieristiche tecniche di anestesia locale.

E leggere gli articoli dedicati all’inaugurazione dell’ospedale, avvenuta nel 2005. A fianco, un televisore, tramette anche una video-guida curata dal Dr. Renato Baldi, otorinolaringoiatra, che spiega nel dettaglio i ‘ferri’ del mestiere racchiusi nelle varie teche.

Sanità, dal 2 maggio 2025 i nuovi ticket sui farmaci

Sanità, dal 2 maggio 2025 i nuovi ticket sui farmaciUn contributo richiesto sull’acquisto dei farmaci, con le fasce più vulnerabili, per reddito o patologia, comunque esentate per quanto riguarda i farmaci correlati alla patologia, secondo quanto attestato dal medico mediante la prescrizione.

Partirà dal 2 maggio 2025 la riforma dei ticket introdotta dalla Regione Emilia-Romagna per continuare a garantire la sostenibilità e la qualità del sistema sanitario regionale, pubblico e universalistico, e far fronte ai tagli del Governo.

Anche a seguito di un confronto con le Organizzazioni sindacali, la Giunta ha approvato la delibera che introduce una misura di compartecipazione alla spesa farmaceutica per i cittadini assistiti in Emilia-Romagna: a partire dal 2 maggio è previsto un ticket di 2,20 euro a confezione di medicinale, fino a un massimo di 4 euro per ricetta.

Ma continueranno a essere esentati dal pagamento 1 milione e 650mila cittadini, circa 1 su 3, tra cui i pazienti oncologici, con patologie croniche o rare, invalidi, disoccupati e persone in situazioni di disagio economico. Una riforma resa indispensabile anche per far fronte all’aumento costante della spesa farmaceutica, prevista in crescita anche per il 2025, imputabile da un lato all’introduzione di farmaci particolarmente innovativi e al contempo molto costosi, dall’altro all’invecchiamento della popolazione.

“Una decisione definita anche a seguito di un positivo confronto con le Organizzazioni sindacali-spiegano il presidente, Michele de Pascale, e l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi-, volta a continuare a garantire la qualità e la sostenibilità economica del servizio sanitario regionale, messo a dura prova dal sottofinanziamento statale, e necessaria anche in seguito all’introduzione di farmaci e terapie altamente innovativi, che consentono di curare meglio tante patologie ma che sono al contempo molto dispendiosi. Un contributo da cui rimangono esenti, comunque, tutte le persone che anche adesso lo sono e che per ragioni economiche o di salute possiamo definire le più vulnerabili. Con l’obiettivo di continuare non solo a garantire a tutti gli assistiti dell’Emilia-Romagna servizi e cure di qualità, ma anche di rafforzarli in virtù delle nuove risorse che entreranno. Un impegno che ci siamo assunti e che onoreremo: la risposta della comunità servirà a tutelare tutti, a partire dai più fragili. Naturalmente- chiudono de Pascale e Fabi- è una riforma che monitoreremo con la massima attenzione per valutarne l’efficacia dopo un primo periodo di applicazione”.

I cittadini esentati saranno complessivamente circa 1 milione e 650mila. Di questi, 373mila sono esenti per patologia cronica, 766mila per condizione di disagio economico, 200mila tra malati oncologici, trapiantati e affetti da malattie rare.

Ulteriore novità è quella relativa alle prime visite specialistiche per le famiglie con almeno due figli a carico: resteranno gratuite solo per i figli fino ai 14 anni compiuti.

28 marzo: la giornata mondiale che illumina le storie silenziose dell’endometriosi

28 marzo: la giornata mondiale che illumina le storie silenziose dell’endometriosiIn occasione della Giornata Mondiale dell’Endometriosi il 28 marzo, l’Associazione Progetto Endometriosi (A.P.E.) traccia un bilancio importante del suo ventennale percorso di sensibilizzazione e supporto. Nata nel 2005, l’associazione ha sviluppato un percorso significativo nella lotta contro questa patologia che colpisce milioni di donne in tutto il mondo.

Nei suoi 20 anni di attività, A.P.E. ha realizzato 13 corsi di formazione rivolti a medici, ginecologi e operatori sanitari, interamente finanziati grazie ai fondi del 5 per Mille. Un impegno concreto per migliorare la comprensione e la diagnosi precoce di una condizione che ancora oggi rappresenta un enigma per molti professionisti della salute.

La presidente Annalisa Frassineti sottolinea l’importanza del lavoro svolto: «Da vent’anni l’A.P.E. è al fianco delle donne che convivono con l’endometriosi. Abbiamo fatto passi da gigante nella sensibilizzazione, nella formazione dei medici e nel supporto alle pazienti, ma il nostro lavoro non è ancora finito. Troppe donne ricevono una diagnosi tardiva, troppe soffrono in silenzio senza risposte adeguate. In questa Giornata Mondiale vogliamo ribadire che stare male non è normale. Chiediamo maggiore attenzione alla ricerca, più formazione per i professionisti sanitari e un concreto supporto alle pazienti. Il nostro impegno continua, perché ogni donna merita ascolto, cura e rispetto».

Negli ultimi mesi, A.P.E. ha anche intensificato la formazione per i farmacisti, con corsi mirati a migliorare la comprensione dell’endometriosi. Questi corsi mirano a ridurre il ritardo diagnostico e a migliorare le cure offerte alle pazienti affette da endometriosi.

L’endometriosi rappresenta ancora oggi un problema complesso sul fronte dei diritti e dell’assistenza sanitaria. Nonostante l’inserimento nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), la condizione rimane sottovalutata, specialmente per quanto riguarda il riconoscimento dell’invalidità civile e la tutela nel mondo del lavoro.

Le donne con endometriosi frequentemente si scontrano con significative barriere occupazionali. I datori di lavoro tendono a ignorare le legittime richieste di adattamenti lavorativi, come il telelavoro, anche quando supportate da documentazione medica ufficiale. Questo atteggiamento alimenta un clima di discriminazione e mancato riconoscimento delle difficoltà reali vissute da queste pazienti.

La vice-presidente Jessica Fiorini aggiunge: «Sul versante sanitario, emerge una forte disparità territoriale. La disponibilità di centri specializzati e percorsi diagnostico-terapeutici varia sensibilmente tra le diverse regioni italiane. Le zone settentrionali, ad esempio, mostrano tassi di ricovero per endometriosi significativamente più elevati rispetto ad altre aree del Paese. Tali differenze evidenziano un’urgente necessità di standardizzazione a livello nazionale. L’obiettivo deve essere garantire un accesso omogeneo a diagnosi precoci e trattamenti adeguati, indipendentemente dalla regione di residenza, assicurando così un’effettiva tutela della salute femminile».

A.P.E. ha promosso anche progetti nelle scuole, formando le nuove generazioni perché comprendano l’importanza della salute femminile e del riconoscimento precoce dei sintomi.

L’endometriosi continua a essere una sfida complessa: in Italia sono oltre 3 milioni le donne colpite, con una media di circa 10 anni necessari per ottenere una diagnosi definitiva. Numeri che raccontano non solo una condizione medica, ma un percorso di sofferenza e incomprensione che A.P.E. si impegna a trasformare in consapevolezza e supporto concreto.

L’impegno dell’associazione prosegue con determinazione, con l’obiettivo di ridurre il ritardo diagnostico e migliorare la qualità di vita delle donne che convivono con questa condizione. Un lavoro capillare che passa attraverso la formazione, la ricerca e la sensibilizzazione, per restituire voce e dignità a migliaia di storie personali troppo spesso nascoste.

 

Cos’è l’endometriosi? L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa il 10% della popolazione femminile in età fertile, anche se i dati sono estremamente parziali e probabilmente sottostimati. I sintomi più diffusi sono: forti dolori mestruali ed in concomitanza dell’ovulazione, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, dolori ai rapporti sessuali, infertilità nel 35% dei casi. Per una malattia di cui non si conoscono ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, per limitare i danni che l’endometriosi provoca, è fondamentale fare informazione per creare consapevolezza! 

L’A.P.E. è una realtà nazionale che da 20 anni informa sull’endometriosi, nella consapevolezza che l’informazione sia l’unica prevenzione ad oggi possibile. 

Sul sito dell’APE – www.apendometriosi.it – ci sono tutte le informazioni utili e i progetti per aiutare concretamente le donne affette da endometriosi e per entrare a far parte della rete nazionale.

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