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lunedì, 9 Giugno 2025
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UPI: “Sicurezza delle strade provinciali a rischio”

UPI: “Sicurezza delle strade provinciali a rischio”La sicurezza delle strade provinciali è messa a rischio dai tagli drammatici imposti dalla Legge di Bilancio e dal Milleproroghe ai programmi di investimento che erano state assegnate alle Province. Una situazione di crisi su cui da mesi l’UPI , inascoltata, chiede risposte al Ministero di Salvini e che oggi è al centro dell’Assemblea Nazionale dei Presidenti di Provincia, riuniti a Roma giovedì 15 maggio per definire la piattaforma politica e programmatica dell’Associazione.

«Sulle strade provinciali – ha detto il Presidente UPI Pasquale Gandolfi- si è abbattuto un taglio di 1,7 miliardi. Risorse già assegnate a Province e Città metropolitane e destinate agli investimenti per la  messa in sicurezza e l’efficientamento di 120 mila chilometri di vie che collegano il Paese. Molto grave poi è che si siano tagliate risorse che riguardano investimenti degli anni 2025 e 2026, una riduzione del 70% dei fondi che di fatto sta bloccando cantieri già previsti e concordati con lo stesso ministero, con ripercussioni sulla viabilità e quindi sulla sicurezza dei nostri cittadini».

La riduzione, denunciano i Presidenti delle Province Italiane, si attesta al 50 per cento su tutti i fondi fino al 2029 e a quasi la stessa percentuale per le risorse che erano state assegnate alle Province dal 2030 al 2036.

Per questo l’Assemblea dei Presidenti delle Province italiane ha dato mandato al Presidente Gandolfi di sollecitare ancora il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Salvini, perché si apra subito un tavolo di crisi al Ministero e si proceda a ritrovare nell’immediato i 385 milioni di fondi sottratti per il 2025 e 2026.

Nel corso dell’assemblea è intervenuto anche il presidente di Upi Emilia-Romagna Giorgio Zanni, sottolineando che «stiamo chiedendo da anni un intervento strutturale del Governo sulla riforma delle Province che arrivi a superare la legge 56 del 2014, che per noi è assolutamente indispensabile e prioritario. Tuttavia se da Roma come sembra si continuerà con questa inerzia nel non affrontare il tema della riforma nazionale delle Province, intendiamo parallelamente proseguire il dialogo aperto già nei giorni scorsi con la Regione Emilia-Romagna per avviare un percorso condiviso tra le Province e la Regione con l’obiettivo di ridefinire alcune competenze partendo da una maggiore centralità delle province ER sulla programmazione territoriale di area vasta così come già concepita solo per le Città Metropolitana, che quindi non riguardi solo la programmazione urbanistica (attualmente già in capo alle Province), ma si estenda anche a redigere insieme ai territori un piano triennale strategico d’ambito d’area vasta provinciale, concertato con i Comuni e poi, successivamente, utile anche per la Regione per fare premialità alle strategie condivise tra più Comuni a livello provinciale. Ovviamente mettere in campo queste azioni implica un investimento sul personale, che può realizzarsi solo attraverso un piano assunzionale nazionale di cui il Governo deve occuparsi con tempestività e risolutezza in tutto il Paese».

 

Sabato e domenica il Maggio Fioranese entra nel vivo

Sabato e domenica il Maggio Fioranese entra nel vivoIl Maggio Fioranese entra nel vivo, sabato 17 e domenica 18 maggio, con tantissimi appuntamenti per tutti i gusti in centro a Fiorano Modenese, ad ingresso libero e gratuito.

A cominciare dal mercatini Tipico e Zampettando, dedicati alla prelibatezze enogastronomiche del territorio e all’artigianato, al cibo e ai diritti degli animali domestici, lungo via Vittorio Veneto dalle 18 alle 24 del sabato e dalle 9 alle 22 della domenica.

Dopo la passeggiata tra le bancarelle, ci si può fermare in piazza Martiri partigiani fioranesi (a fianco del Palazzo Astoria) per gustare gnocco e tigelle preparati da La Sfoglia nel punto ristoro aperto il sabato dalle 18 alle 24 e la domenica dalle 11 alle 22.

Sabato 17 maggio, alle 21, sul palco in piazza Ciro Menotti si esibirà la band rock Rats, pronta ad infiammare il pubblico con il suo inconfondibile sound.

Per chi ama invece le atmosfere latine, nel giardino di Villa Cuoghi (via Gramsci, 32), arriva il “Quartiere latino” con le serate di balli latino americani animate dalle scuole di danza locali. Sabato, dalle 21, Fusion Dance Academy di Sassuolo con uno show caliente e musiche di Turro Dj.

Domenica 18 maggio, dalle ore 9.30, in piazza Ciro Menotti, arriva la 1° Festa del Busilen, il bensone fioranese, con la possibilità di assaggi e vendita del dolce, donato dal Panificio Al Funer, presso lo stand dell’associazione Amici per la vita. L’incasso sarà devoluto per la realizzazione dell’hospice ‘Casa Giuly’ di Spezzano di prossima costruzione. Dalle 10 la diretta di TRC con “Ci vediamo in piazza” insieme agli allievi della allievi della Scuola alberghiera e di ristorazione IAL di Serramazzoni che prepareranno dal vivo il famoso busilen.

Nell’ambito della Festa, ci sarà anche la gara gastronomica ‘M’inzuppo’: chi volesse partecipare può consegnare il proprio bensone dalle 10 alle 14 sempre in piazza Ciro Menotti. Dalle 15.30 la giuria individuerà i tre busilen migliori, sulla base di vista, olfatto, gusto e test d’inzuppo. Tra i giurati anche lo chef stellato Mattia Trabetti del ristorante Alto di Fiorano. I vincitori saranno premiati sabato 31 maggio, nel corso della serata benefica organizzata dall’associazione Amici per la Vita.

Alle ore 17, al Centro culturale di Via Vittorio Veneto, ultimo appuntamento con la rassegna “A spasso nell’opera” dedicato alle arie più conosciute di Gaetano Donizetti, con i Maestri Gen Llukaci al violino e Alessandro Di Marco al pianoforte. Ingresso ad offerta minima.

Infine, domenica 18 maggio, alle ore 21, in piazza Ciro Menotti, “Una Festa” serata giovani by Luke e Pole con dj set e lancio di magliette “Mattone”, per ballare e divertirsi.

Il ricco calendario del Maggio Fioranese, proposto dal Comitato Fiorano in festa, in collaborazione con il Comune, Gp Eventi, Radio Antenna Uno, Centro culturale Via Vittorio Veneto, diverse associazioni del territorio e grazie al sostegno di associazioni di categoria e sponsor, continua fino al 2 giugno 2025. Sul sito del Comune (www.fiorano.it) è possibile consultare tutto il programma.

Per consentire lo svolgimento degli eventi, sabato 17 e domenica 18 maggio, sono previste modifiche alla viabilità in centro a Fiorano: la chiusura stradale con divieto di transito (eccetto veicoli autorizzati) e l’istituzione di un divieto di sosta con rimozione forzata in piazza Martiri partigiani fioranesi dalle 11 di sabato alle 24 di domenica; in piazza Ciro Menotti, tra via Ferri e via Malatesta, dalle 13 del 17 maggio alle 24 del 18 maggio; in via Vittorio Veneto, da via Santa Caterina/via Statale fino a via Statale ovest/via Marconi, dalle 18 del sabato alle 24 della domenica. Verrà inoltre istituito un doppio senso di marcia con divieto di sosta e rimozione forzata in via Gramsci, da via Vittorio Veneto a via Andrea Doria, dalle 18 di sabato alle 24 di domenica, con obbligo di direzione diritto e divieto di svolta a sinistra per i veicoli proveniente da via del Santuario verso via Vittorio Veneto e doppio senso di marcia dalle 18 del 17 maggio alle 24 del 18 maggio; infine la chiusura di via Avanzini su via Vittorio Veneto dalle ore 18 di sabato alle ore 24 di domenica.

Questa sera in A1 chiusa la stazione di Reggio Emilia, in entrata e in uscita, in modalità alternata

Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione delle essenze arboree, dalle 22:00 di questa sera, giovedì 15, alle 6:00 di venerdì 16 maggio, sarà chiusa la stazione di Reggio Emilia, in entrata e in uscita, in modalità alternata. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Terre di Canossa Campegine, al km 124+400, o di Modena nord, al km 157+600.

Maserati, a Modena la produzione dei modelli GranTurismo e GranCabrio: la soddisfazione della Regione

Maserati, a Modena la produzione dei modelli GranTurismo e GranCabrio: la soddisfazione della Regione“La Motor Valley dell’Emilia-Romagna si conferma polo di eccellenza delle auto di lusso: è una buona notizia il ritorno nello storico stabilimento del tridente di Modena di due modelli di alta gamma. Questo sia perché rappresenta una certezza per il sito produttivo sia per l’intera filiera della componentistica e dell’indotto”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e il vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, hanno espresso soddisfazione per il ritorno, a partire dalla seconda parte del 2025, sotto la Ghirlandina della produzione della gamma GranTurismo e GranCabrio.

“La scelta di tornare a Modena– precisano– è anche legata al fatto che La Motor Valley dell’Emilia-Romagna è un ecosistema innovativo grazie a un know how unico al mondo. È una realtà dove convivono perfettamente artigianalità altamente specializzata e innovazione, fatta di saperi che poggiano su Università, Tecnopoli e centri ricerca”.

“Oltre alla soddisfazione per questo importante ritorno a casa dei due modelli, la Regione- aggiungono de Pascale e Colla- rimane impegnata, sia sul fronte nazionale che europeo, per assicurare un futuro all’automotive, alla mobilità e alle filiere della componentistica collegate, settori strategici dell’Emilia-Romagna. A metà giugno saremo al parlamento Ue a Strasburgo per far partire il ‘progetto automotive europeo’, ovvero un piano ad hoc che preveda anche un fondo sia per sostenere gli ammortizzatori che per supportare gli investimenti innovativi. Contestualmente lavoriamo affinché sia reso efficace il dispiegamento delle risorse stanziate a livello nazionale”.

A Strasburgo il 16-17 giugno, organizzata dalla Regione francese ‘Grand-Est’, si riunirà l’associazione Automotive Regions Alliance (Ara), l’alleanza tra 36 regioni europee (oggi presieduta da Guido Guidesi della Regione Lombardia) impegnate ad agevolare la transizione dell’industria automobilistica e dell’indotto tutelando imprese e posti di lavoro. Agli incontri europei sarà presente la Regione Emilia-Romagna con il vicepresidente Colla.

Zanzara tigre e zanzara comune, Azienda USL in prima linea per contrastare la diffusione

Zanzara tigre e zanzara comune, Azienda USL in prima linea per contrastare la diffusioneÈ operativo il nuovo Piano regionale di sorveglianza e controllo delle Arbovirosi 2025, incentrato sulle attività di contrasto alle zanzare, a partire da quella comune.

Anche quest’anno il piano vede in prima linea l’Azienda USL di Modena, specialmente per tutte le attività di sensibilizzazione verso la cittadinanza e le azioni concrete per arginare la diffusione di questo insetto. Inoltre, diventa ancora più fondamentale l’impegno sulla prevenzione legata alle malattie ‘importate’ dai viaggi all’estero.

In generale, con gli episodi di pioggia dei giorni scorsi e l’aumento graduale delle temperature, si sta creando il clima ideale per la proliferazione in particolare della zanzara tigre, potenziale vettore delle malattie infettive come la febbre di Chikungunya (malattia “spaccaossa”), la febbre di Dengue (con possibili manifestazioni a carattere emorragico), le infezioni da Zika Virus (pericolose se colpiscono donne in gravidanza).

L’Ausl di Modena ha già contattato i Comuni della provincia per invitarli, tra le altre cose, a comunicare un nominativo di riferimento contattabile dal Servizio di Igiene Pubblica (SIP) per effettuare eventuali interventi di emergenza in situazioni di rischio sanitario.

Dallo scorso 1° maggio fino al 31 ottobre, è attivo – 7 giorni su 7 e h24 – il sistema di intervento in emergenza del Servizio di Igiene Pubblica dell’Ausl, che in stretta collaborazione con le Amministrazioni del territorio interviene per prevenire le infezioni delle malattie trasmesse dalla zanzara tigre. La procedura coinvolge, oltre ai Comuni, il personale sanitario, il laboratorio di riferimento regionale presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e il Dipartimento di Sanità Pubblica.

 

West Nile

Continua anche per il 2025 l’attivazione della sorveglianza integrata entomologica, veterinaria ed umana, al fine di identificare precocemente la circolazione del West Nile Virus, trasmesso dalla zanzara comune sul nostro territorio. Rimane fondamentale l’attivazione delle ordinarie misure di contrasto alla proliferazione delle zanzare da parte dei Comuni tramite la lotta antilarvale sul suolo pubblico e la messa in atto da parte dei privati cittadini di interventi e azioni di prevenzione per ridurre il più possibile la proliferazione e moltiplicazione delle zanzare.

 

Vademecum per i cittadini

E’ risaputo che nei contesti urbanizzati, area di grande proliferazione della zanzara tigre, più della metà delle superfici verdi (orti, giardini, parchi) sono di proprietà privata: il contributo e la collaborazione di ogni cittadino nella corretta gestione di queste aree sono quindi indispensabili per proteggere la comunità da questo tipo di rischio sanitario.

 

Ecco le indicazioni principali:

  • Non lasciare all’aperto qualsiasi tipo di contenitore in cui possa raccogliersi l’acqua piovana, procedendo il prima possibile allo svuotamento dei ristagni nel terreno.
  • Effettuare con puntualità i periodici interventi larvicidi in tombini, caditoie, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, anche quelli presenti negli scantinati e i parcheggi sotterranei.
  • Tenere puliti i cortili e le aree all’aperto da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere; svuotare le fontane e le piscine non utilizzate o eseguire gli adeguati trattamenti larvicidi.
  • Tra le azioni da effettuare regolarmente almeno fino a settembre, anche quella di evitare che si formino raccolte d’acqua in aree di scavo, in bidoni e altri contenitori, che devono essere dotati di copertura ermetica o di reti a maglie fitte.

 

Trattamenti con adulticidi

Per il contrasto alle zanzare i trattamenti con adulticidi devono essere considerati azioni straordinarie ad esclusiva valenza sanitaria. Vengono infatti effettuati, secondo azioni programmate dal Servizio Igiene Pubblica, dai Comuni in seguito alla segnalazione di casi anche solo sospetti di infezione trasmesse dalla zanzara tigre attorno al domicilio ed eventualmente al luogo di lavoro (la zanzara tigre è attiva nelle ore di luce). Hanno lo scopo di abbattere questi possibili vettori di infezione che, effettuando il pasto di sangue a danno della persona potenzialmente infetta, potrebbero infettarsi a loro volta e trasmettere quindi il virus ad altre persone.

A disposizione c’è anche una App“ZanzaRER”, che fornisce consigli e informazioni utili per la lotta alle zanzare e dà la possibilità di registrare gli interventi con larvicidi effettuati con un aggiornamento automatico del calendario delle ripetizioni.

La campagna regionale ‘Spuntiamola’ è consultabile all’indirizzo https://zanzaratigreonline.it/

Anche l’Azienda USL di Modena ha predisposto una pagina informativa all’indirizzo: www.ausl.mo.it/dsp/zanzara.

 

Il festival della giustizia penale per la prima volta a Formigine

Il festival della giustizia penale per la prima volta a FormigineSi terrà domenica 18 maggio alle ore 11, all’interno dell’Auditorium Spira mirabilis (via Pagani 25), il primo evento formiginese del Festival della Giustizia Penale. Ospite d’eccezione, la criminologa Roberta Bruzzone.

Il Festival, ideato e organizzato dall’Associazione Festival Giustizia Penale ETS, è un progetto culturale che si propone di avvicinare i cittadini ai temi della giustizia, del diritto e della legalità, attraverso una serie di incontri, dibattiti e approfondimenti multidisciplinari.  Nato e sviluppato nel territorio modenese, il Festival intende favorire un confronto aperto, rigoroso e accessibile sui principi del giusto processo penale, coinvolgendo giuristi, studiosi, operatori del settore, giornalisti e rappresentanti della società civile. L’obiettivo è quello di rendere la giustizia una responsabilità collettiva, capace di incidere sulla qualità democratica della convivenza e sulla tutela dei diritti fondamentali di ogni cittadino.

Roberta Bruzzone, psicologa forense e criminologa investigativa, ha analizzato la scena del crimine nei più eclatanti casi di cronaca nera italiani degli ultimi anni. È presidente di Sos Vittima Onlus, che si occupa dei casi di manipolazione affettiva e dell’Aisf (Accademia internazionale delle scienze forensi). Insegna Criminologia, Psicologia investigativa e Scienze forensi all’Università LUM Jean Monnet di Bari e negli istituti di formazione della Polizia di Stato e dei Carabinieri. In tv, dal 2007 è ospite fissa di “Porta a Porta” per i casi di cronaca nera.

Il tema dell’intervento sarà “Essere genitori al tempo delle baby gang”, una riflessione urgente e complessa su uno dei fenomeni sociali più delicati del nostro tempo.

L’incontro si aprirà con il saluto istituzionale del sindaco Elisa Parenti e con una presentazione del Festival a cura di Elena Lenzini. A guidare il dialogo sarà Roberto Mirabile, presidente dell’Associazione La Caramella Buona, realtà attiva da anni nella lotta contro gli abusi sui minori, di cui Roberta Bruzzone è presidente onoraria. Le conclusioni sono a cura dell’avvocato Guido Sola.

L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.

Finanza pubblica, siglata una convenzione tra Regione, Sezione regionale di controllo della Corte dei conti e Consiglio delle Autonomie Locali

Finanza pubblica, siglata una convenzione tra Regione, Sezione regionale di controllo della Corte dei conti e Consiglio delle Autonomie LocaliL’accordo relativo all’esercizio delle funzioni di controllo e consultiva (legge 131/2003) ha
formato oggi l’oggetto dell’intesa tra Regione, Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna della Corte dei conti e Consiglio delle autonomie locali.

La convenzione è stata sottoscritta oggi a Bologna dal presidente della Regione, Michele de Pascale, dal presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per l’Emilia-Romagna, Marcovalerio Pozzato, e dalla presidente del Consiglio delle autonomie locali, Katia Tarasconi.
Tramite questa collaborazione tra le istituzioni dell’Emilia-Romagna si intende in particolare
promuovere un’attività sinergica in ordine alla predisposizione degli atti istruttori concernenti pareri, da parte della Sezione di controllo, relativi agli Enti locali.
La Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, dal proprio canto, intende avvalersi della collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e con il Consiglio delle autonomie locali per valorizzare un percorso lineare, dal punto di vista istruttorio, che agevoli la tempestività e l’esaustività della documentazione a supporto della richiesta di pareri da parte degli Enti locali.
“Ringrazio il presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per l’Emilia Romagna Marcovalerio Pozzato – afferma de Pascale- per aver promosso questo protocollo condiviso, la cui firma rappresenta un passaggio strategico per rafforzare la trasparenza, l’efficienza e il buon governo in Emilia-Romagna. In un tempo in cui il rispetto delle regole e l’equilibrio dei conti pubblici sono condizioni imprescindibili per garantire servizi di qualità ai cittadini, rafforzare la collaborazione tra Regione, Corte dei conti e Consiglio delle Autonomie Locali assume un valore ancora più significativo. Siamo convinti che il dialogo istituzionale, fondato su legalità, responsabilità e condivisione, sia la via maestra per accompagnare e sostenere gli enti locali nell’esercizio delle loro funzioni. Questa convenzione è anche un esempio virtuoso di collaborazione tra soggetti diversi,
ognuno con il proprio ruolo e la propria competenza, uniti dall’obiettivo comune di tutelare il bene collettivo e rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. È questo lo spirito con cui la Regione sottoscrive questo accordo: per una Pubblica Amministrazione sempre più vicina alle comunità, capace di affrontare le sfide con competenza, coerenza e trasparenza, nel rispetto della legalità e dei principi costituzionali”.
“Valorizzare l’esperienza del Consiglio delle autonomie locali- spiega Pozzato- non solo reca il significato di attuare compiutamente l’art. 123, c. 4, della Costituzione, ma implica dare concretezza al concetto di collaborazione istituzionale tra la Corte dei conti e gli Enti territoriali, dando contenuto al principio del buon andamento della Pubblica Amministrazione, rendendo effettivo il confronto il coordinamento fra la Regione, la Corte dei conti e il sistema degli Enti locali. La convenzione è tesa a garantire ulteriore protezione a tutti quegli interessi che non fanno capo a un soggetto pubblico determinato ma che appartengono all’intera comunità. È questo il ruolo di custode delle finanze pubbliche che la Costituzione affida alla Corte dei conti e, nello specifico, alla Sezione di controllo,
indicandola come uno degli organi posti a presidio dei suoi principi supremi. È nella prospettiva di rafforzare questo ruolo che va visto l’accordo di oggi: uno strumento ulteriore per assicurare, attraverso un ausilio istruttorio da parte del CAL, la compiutezza dell’esame della Sezione di controllo nell’emissione dei pareri di competenza”.
“La firma di questa convenzione rappresenta un importante passo avanti nella direzione di una pubblica amministrazione sempre più efficiente, trasparente e vicina ai cittadini- aggiunge Tarasconi-. Grazie alla collaborazione tra Regione, Corte dei conti e Consiglio delle Autonomie Locali, si rafforza il dialogo istituzionale e, cosa non meno importante, si promuove una cultura della legalità e della responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche. Il CAL, in particolare, svolge un ruolo cruciale nel supportare gli enti locali, soprattutto i più piccoli, nell’affrontare sfide normative e contabili sempre più complesse. Questa intesa non solo valorizza l’esperienza e le competenze presenti sul territorio, ma rappresenta anche un modello di sinergia virtuosa tra istituzioni, finalizzato a garantire
servizi pubblici di qualità e a tutelare l’interesse collettivo”.
La Regione Emilia-Romagna, la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti e il Consiglio delle Autonomie locali puntano, inoltre, a valorizzare la programmazione, ponendo in evidenza le questioni di carattere generale inerenti all’esercizio dei controlli nei confronti di singoli enti locali dell’Emilia–Romagna, con particolare riferimento a referti relativi a profili settoriali e specifici della gestione estesi a categorie di Enti. In questo contesto, CAL può porre all’attenzione della Sezione regionale profili della gestione sugli Enti locali di cui ritiene opportuno l’inserimento nel programma dei controlli annualmente predisposto dalla stessa Sezione.

Ricostruzione post alluvione. Due anni dopo l’emergenza, si continua a lavorare senza sosta

Ricostruzione post alluvione. Due anni dopo l’emergenza, si continua a lavorare senza sostaDue anni fa la serie di alluvioni senza precedenti che colpì l’Emilia-Romagna. Il ricordo e il dolore che non passa per le 17 vittime. Gli 8,5 miliardi di danni, certificati anche dall’Unione Europea. Un territorio che si scopre all’improvviso fragile e la consapevolezza che, di fronte all’impatto dei cambiamenti climatici, servono azioni radicali per la messa in sicurezza di famiglie e imprese.

Così, la fine di quell’emergenza è diventata l’inizio di una nuova fase.

Dal maggio 2023, in Emilia-Romagna si continua a lavorare senza sosta: complessivamente, sono stati programmati interventi per più di 2,7 miliardi di euro solo per la ricostruzione pubblica, di cui 490 milioni dedicati al finanziamento delle prime opere di somma urgenza. Oltre 2mila gli interventi sulla viabilità, per 1,36 miliardi. E degli oltre 52 milioni recuperati tramite la raccolta fondi ‘Un aiuto per l’Emilia-Romagna’, circa la metà sono stati destinati a chi ha avuto il veicolo distrutto o danneggiato, un’altra parte a integrare i fondi a favore di chi ha installato paratie e protezioni alle proprie abitazioni.

Proprio a ridosso del secondo anniversario, all’Emilia-Romagna è stato riconosciuto un fattore di rischio più elevato rispetto alla media nazionale. Questo attraverso il nuovo decreto-legge approvato il 30 aprile scorso dal Consiglio dei ministri, che prevede ulteriori disposizioni urgenti per affrontare gli straordinari eventi alluvionali e l’istituzione di un fondo pluriennale, a partire dal 2027, per la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico.

Il punto della situazione è stato fatto oggi, in conferenza stampa, dal presidente Michele de Pascale e dalla sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. Era presente anche lo scrittore Cristiano Cavina, originario di Casola Valsenio (RA), che ha da poco pubblicato “Tropico del fango”: un memoir tra ironia e poesia della sua esperienza da alluvionato.

“Le alluvioni del 2023 hanno cambiato per sempre la percezione del nostro territorio: ci siamo scoperti improvvisamente più fragili, di fronte a eventi climatici senza precedenti e a rischi che non immaginavamo di poter correre- spiegano de Pascale e Rontini-. La reazione della nostra gente è stata eccezionale: una dimostrazione di dignità e solidarietà che non finisce di commuoverci, così come lo straordinario contributo dei tecnici e dei volontari della Protezione civile, delle forze dell’ordine, del personale delle istituzioni”.

“Da allora- proseguono il presidente e la sottosegretaria- sono cambiate molte cose: il nostro dovere è accelerare sulle opere di messa in sicurezza e aiutare chi ha subito danni ingentissimi a vedere presto rimborsi degni di questo nome. Non si è mai smesso di lavorare, sempre in un’ottica di confronto e di collaborazione con il Governo e la struttura commissariale, a tutti i livelli; sono stati fatti tanti interventi, ma resta ancora tanto da fare, servono opere strutturali. Per proseguire più speditamente- sottolineano de Pascale e Rontini- c’è bisogno di strumenti più agili, più snelli. Ecco perché la ricostruzione è una delle priorità di questa giunta: vogliamo tenere la barra dritta su quest’impegno e centrare gli obiettivi che ci siamo dati”.

I macro-dati

Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, in seguito agli eventi di maggio 2023, con le risorse della contabilità speciale del commissario straordinario, sono stati programmati complessivamente interventi per più di 2,7 miliardi di euro circa.

Di questi, circa 490 milioni sono stati destinati al finanziamento delle prime opere di somma urgenza messe in campo dagli enti locali e territoriali, il resto a interventi più urgenti in altri ambiti prioritari: la viabilità stradale e ferroviaria (che da sola comporta investimenti per circa 1,5 miliardi di euro), l’edilizia scolastica e sanitaria, l’edilizia residenziale pubblica, i servizi a rete, gli impianti sportivi, gli edifici di culto.

I cantieri: fiumi e strade 

Nel complesso, sono 273 i cantieri in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile che interessano le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Di questi, 126 sono già stati completati, 80 quelli in corso e 67 in progettazione. Il tutto per un investimento totale di circa 373 milioni di euro, tra somme urgenze, urgenze, programmazione regionale anticipata e programmazione da altre fonti.

Oltre a quelli dell’Agenzia regionale, ci sono altri 352 interventi (di cui 162 già conclusi) di difesa idraulica per 353 milioni di euro sempre finanziati dalle ordinanze del commissario in capo ai Consorzi di Bonifica. Altri 78 interventi sono sotto AiPo (Agenzia interregionale per il fiume Po), per 39,2 milioni.

Per quanto riguarda i collegamenti viari, gli interventi sono in tutto 2.210, per 1,36 miliardi di euro, in capo a diversi soggetti (primi fra tutti Comuni, Città metropolitana e Province, anche coadiuvati da società statali in house quali committenze ausiliarie, come Sogesid, Consap, Anas). Ulteriori 1.617 interventi sono stati inoltre attivati con procedure di somma urgenza nelle immediatezze degli eventi, per un importo totale di circa 90 milioni di euro.

Con l’emanazione del decreto legislativo 65/2025, viene superata l’impostazione “per comparti” dei Piani speciali, e chiarito che la ricostruzione pubblica può essere ricondotta a un unico “Piano speciale di ricostruzione” costituito dall’elenco degli interventi fin qui finanziati dalle ordinanze commissariali. Una grande campagna di prevenzione dal dissesto, ritenuta assolutamente necessaria per via del maggior grado di rischio, sarà invece affidata a un “Programma straordinario di interventi per la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico”, in capo ai presidenti delle regioni di Emilia-Romagna, Marche e Toscana, in qualità di commissari di governo per il contrasto del dissesto idrogeologico. Questo “Programma straordinario” verrà finanziato con un miliardo di euro, da ripartire fra le tre Regioni, su base pluriennale del 2027 al 2038.

Un aiuto per l’Emilia-Romagna: la raccolta fondi della Regione

Degli oltre 52 milioni donati tramite la raccolta fondi della Regione, circa la metà sono stati destinati a chi ha avuto il veicolo – auto, autocarro, motociclo e ciclomotore – distrutto, o anche solo danneggiato dall’alluvione. Sono state approvate due edizioni del bando con cui sono stati erogati contributi per un totale di 23 milioni di euro circa. Nell’ambito della prima edizione sono state presentate 6.135 richieste di contributo per circa 20,2 milioni, di cui liquidati quasi 19,4 milioni, corrispondenti a 5245 istanze. Con la seconda edizione sono state ammesse a contributo domande pervenute nell’ambito della prima edizione. Sono state, pertanto, rivalutate 850 istanze per un totale di contributi liquidati pari a quasi 2,4 milioni. Inoltre, sempre in riferimento alla seconda edizione, sono pervenute sull’applicativo regionale circa 520 nuove istanze di contributo, delle quali sono state liquidate 344 per un totale di circa 1,3 milioni. Ad aprile 2025, sono state liquidate tutte le richieste di contributo risultate ammissibili.

Inoltre, sul totale della somma raccolta, 5 milioni sono stati assegnati ai Comuni per famiglie e persone in difficoltà; 5,1 milioni alle imprese; 5,4 milioni di euro al ripristino di infrastrutture per i giovani, lo sport e gli spazi della cultura.

Un importo di 10 milioni, successivamente portato a 13,9 milioni, è stato riservato ai cittadini e alle famiglie a rimborso delle spese per la realizzazione di sistemi di protezione, come paratie e barriere. Il totale delle domande ammonta a 6.902, per un importo massimo assegnabile di 3 mila euro ciascuna. A tre mesi dalla chiusura del bando paratie, sono 2.756 le domande pervenute e già esaminate, riferite ai primi giorni di apertura del bando, dal 30 ottobre al 13 novembre compreso. Di queste, oltre 1.700 sono ammissibili e finanziabili con priorità, perché provenienti dai territori più colpiti, per un totale di quasi 5 milioni di euro di contributi. L’atto definitivo sarà disponibile dal 16 maggio.

Agricoltura: le risorse a disposizione dall’alluvione 2023 

Le alluvioni del 2023 hanno coinvolto 11.300 imprese agricole, di cui 8.300 colpite dall’alluvione e 3.000 dai fenomeni franosi, con danni su oltre 160mila ettari di terreni produttivi. A queste si aggiungono le aziende che hanno subito danni in seguito alle alluvioni di settembre e ottobre 2024, alcune delle quali già colpite l’anno prima.

La Regione ha destinato al comparto agricolo oltre 320 milioni di euro, tra risorse europee, nazionali e regionali. Nel dettaglio, sono stati stanziati 100 milioni di euro dal Fondo di Crisi della Commissione europea (già interamente liquidati); 50 milioni di euro con la legge 100/2023 per il ripristino delle strutture agricole danneggiate e la mancata produzione nel settore zootecnico e apistico (433 domande presentate, 374 ammesse per un importo riconosciuto di 29,4 milioni di euro).

La legge 100/2023 ha inoltre disposto altri 50 milioni di euro per indennizzi per le perdite di produzioni agricole (in capo al sistema nazionale di indennizzo Agricat). Tutte le domande presentate su piattaforma Agricat relative a frane o prive dei requisiti soggettivi per accedere al fondo sono state trasferite alla Regione. Sono stati assegnati 8 milioni di euro complessivamente alle Regioni coinvolte (Emilia-Romagna, Toscana e Marche). Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna sono state trasferite 1.397 domande di richiesta contributi per un importo complessivo di 2,17 milioni di euro, sulle quali la Regione sta effettuando l’istruttoria.

Inoltre, l’amministrazione regionale ha messo a disposizione 15 milioni di euro dal Programma di sviluppo rurale (Psr) 2023-2027 per il ripristino produttivo delle imprese danneggiate e sono stati assegnati all’Emilia-Romagna 106 milioni di euro grazie al fondo di solidarietà delle Regioni italiane, in fase di erogazione tramite bandi, secondo le regole dello Sviluppo Rurale 2023-2027.

Rimborsi alle imprese colpite dagli eventi alluvionali del 2024

Le alluvioni di settembre e ottobre 2024 hanno nuovamente colpito alcune delle aree già danneggiate nel 2023, aggravando la situazione per molte aziende agricole. In alcuni casi, i terreni e le colture erano già stati ripristinati e sono stati nuovamente compromessi; in altri, la situazione aziendale è peggiorata per la mancata possibilità di recupero. Per questi territori, la Regione ha proposto al ministero dell’Agricoltura un sistema di procedure specifiche per la richiesta di rimborso, attualmente in fase di valutazione.

Per far fronte a questa criticità, la Regione ha attivato la misura 23 del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2023-2027, mettendo a disposizione 6,3 milioni di euro per le imprese che hanno subito un danneggiamento del potenziale produttivo a causa delle alluvioni del 2024.

Il nuovo portale con tutti gli interventi e i sopralluoghi della giunta

Il 27 dicembre 2024, il presidente de Pascale e la sottosegretaria Rontini facevano il loro primo sopralluogo in zona alluvionata, e precisamente in val di Zena, alle porte di Bologna. Qualche giorno prima, il 20 dicembre, la sottosegretaria si era recata a San Benedetto Val di Sambro, sulla frana. Da allora i sopralluoghi – occasioni d’incontro e confronto con sindaci, comitati e cittadini, insieme ai tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile – sono proseguiti con cadenza pressoché settimanale, nei vari territori colpiti da esondazioni e dissesti. Tutto il materiale prodotto in quelle occasioni (comunicati, fotografie, video) sono stati raccolti in un nuovo sito, all’indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/territoriosicuro. Non solo: on line sono disponibili, in schede divise per provincia, tutti gli interventi realizzati e in corso sulle principali aste fluviali e sui principali dissesti.

‘Parliamo di’: pillole social con gli esperti del Dipartimento DICAM – Università di Bologna
Sempre sul nuovo portale, è on line anche il nuovo format ‘Parliamo di’, realizzato dall’Agenzia di informazione e comunicazione della Regione insieme con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna (DICAM). Un dialogo non accademico tra accademici, che si confrontano sui temi e sui dubbi che più colpiscono i cittadini per tutto quello che riguarda la sicurezza e la difesa del territorio. Nel primo episodio, intitolato ‘Parliamo di ALLUVIONI’, il professore ordinario in Costruzioni Idrauliche e Marittime e Idrologia, Alberto Montanari, dialoga con la professoressa associata in Costruzioni Idrauliche e Marittime e Idrologia, Serena Ceola. Il format sarà diffuso anche sui canali social della Regione.

La mostra ‘Nei luoghi dell’alluvione – Ascoltare per ricostruire’

Al termine della conferenza stampa sarà inaugurata la mostra fotografica, negli spazi del ballatoio di viale Aldo Moro 52 (piano ammezzato), ‘Nei luoghi dell’alluvione – Ascoltare per ricostruire’, con gli scatti realizzati da Cristina Gaddi durante i sopralluoghi dell’Amministrazione regionale sul territorio colpito dagli eventi alluvionali.

Il podcast con Cristiano Cavina

Lo scrittore romagnolo Cristiano Cavina, che già nel 2023 era stato autore di un’iniziativa speciale con cui ha narrato – attraverso un racconto inedito e un mediometraggio – il primo Natale in Romagna dopo l’alluvione, torna a essere il protagonista di un podcast, on line nei prossimi giorni sulle piattaforme regionali Spreaker e Spotify.

Passaggio del Giro d’Italia: scuole secondarie chiuse il 22 maggio

Passaggio del Giro d’Italia: scuole secondarie chiuse il 22 maggioGiovedì 22 maggio saranno chiuse tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado di Sassuolo. Lo stabilisce l’ordinanza n°91 del 14 maggio a firma del Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini.

“Vista la comunicazione ufficiale degli organizzatori del 108° Giro d’Italia – si legge nell’ordinanza – che prevede per la giornata di 22.05.2025 il transito della XX° tappa attraverso il territorio del Comune di Sassuolo; preso atto che: il tracciato della gara ciclistica attraverserà il centro abitato sulle seguenti strade: Via Po dal confine con il Comune di Fiorano Modenese, Via Braida, Circondario Stazione e Via Radici in Monte fino al confine con il Comune di Casalgrande, con orario stimato di passaggio tra le 13:30 e le 14:00, fascia oraria coincidente con il picco di uscita degli studenti dalle scuole secondarie e con intenso traffico veicolare e pedonale; la prevista affluenza di spettatori, mezzi di comunicazione, nonché del personale e delle Forze dell’Ordine, interesserà tutta la zona coinvolta nel percorso della Tappa con conseguenti ripercussioni in ordine al traffico veicolare cittadino ed alla mobilità in genere; i flussi di traffico determinati dall’ordinario svolgimento delle attività didattiche, educative e formative possono interferire in maniera pregiudizievole sulla complessiva mobilità veicolare e pedonale cittadina, già interessata da significative restrizioni sulla circolazione stradale imposte per l’organizzazione della tappa di arrivo nonché per il transito della carovana del Giro d’Italia; considerato che, come da disposizioni condivise in sede di Tavolo tecnico coordinato dalle Forze dell’Ordine, sarà disposta la chiusura della viabilità ordinaria per un periodo stimato di circa 2 ore e 30 minuti prima del passaggio della gara, fino al completo transito dell’intera carovana; rilevato che tale interdizione stradale coinvolgerà gli assi viari principali e secondari di accesso e attraversamento urbano, determinando criticità logistiche e organizzative sia per l’ingresso sia per l’uscita degli studenti dalle scuole; considerato che, a seguito di confronto tra l’Amministrazione comunale e i Dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado del territorio, è emersa la condivisione unanime sull’opportunità di disporre la sospensione delle attività didattiche per motivi di sicurezza, raggiungibilità e funzionalità organizzativa, anche in ragione della significativa presenza di studenti e personale proveniente da altri comuni; preso atto dei riscontri ricevuti da Agenzia per la Mobilità di Modena e dal gestore SETA S.p.A., i quali segnalano l’impossibilità di anticipare in modo efficace le corse dei mezzi di trasporto pubblico locale a causa della sovrapposizione con altri servizi scolastici già in atto in quel momento e dell’impraticabilità logistica nel rimodulare la rete”.

L’ordinanza impone quindi la chiusura di tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori), statali e paritarie, presenti sul territorio del Comune di Sassuolo per la giornata giovedì 22 maggio 2025. La chiusura non riguarda le scuole primarie (elementari) ad eccezione della scuola primaria Collodi e del CPIA ( Centro Provinciale Istruzione Adulti), le cui attività dovranno essere sospese anticipatamente alle ore 12. Il CPIA potrà riprendere le attività pomeridiane e serali a partire dalle ore 15.

Il Consiglieri Lucenti (Fratelli d’Italia) sulla viabilità a Sassuolo

Il Consiglieri Lucenti (Fratelli d’Italia) sulla viabilità a SassuoloIl Consigliere Alessandro Lucenti, interviene sulla situazione di via Regina Pacis e del traffico sul ponte della Veggia, di cui si parla molto in questi giorni:

Quello che stiamo vivendo – afferma il Consigliere – è il risultato di una gestione approssimativa e poco lungimirante da parte di questa amministrazione. La chiusura del ponte della Veggia era prevista, se ne parlava da tempo, eppure ci troviamo a gestire il caos come se fosse stato un fulmine a ciel sereno. La cosiddetta “sperimentazione” del senso unico tra Casalgrande e Sassuolo — che di fatto favorisce solo l’uscita da Casalgrande verso Modena — è un provvedimento che non tiene conto delle esigenze dei cittadini di Sassuolo”.

Secondo Lucenti: “È lampante che via Regina Pacis, anziché essere un’arteria funzionante al 100%, è vittima dell’immobilismo. È da mesi che ci sono risorse stanziate per intervenire e riaprire anche il ponte verso Magreta, ma non è stato fatto nulla. Un’amministrazione seria avrebbe già pianificato tutto nei dettagli. Invece no: siamo fermi, in stallo completo”.

Il consigliere contesta nello specifico: “L’uscita obbligatoria verso via Radici, ad esempio. Anche in piena emergenza traffico, e con chiusura di una parte di via Pia viene imposta solo la svolta a destra. Una scelta assurda, visto che si potrebbe tranquillamente utilizzare anche l’uscita a sinistra sotto la ferrovia, e snellire così il traffico. È un dettaglio che rivela molto: nessuno in Comune si sta assumendo la responsabilità di decidere, di agire. Ci troviamo con un’amministrazione debole, incapace di affrontare i problemi in maniera seria”.

Secondo Lucenti: “C’era la possibilità di prevedere un ponte provvisorio per limitare i disagi, ma è stato scartato per motivazioni ambientali. Una scelta che, visti i disagi quotidiani, appare oggi miope. Inoltre, nessuno ha preso in considerazione l’ipotesi di richiedere alla ditta che si occupa dei lavori un terzo turno lavorativo per accelerare i tempi. In altre parole: ci si rassegna all’inefficienza invece di combatterla”.

In conclusione, secondo il consigliere di Fratelli d’Italia: “Serve un’amministrazione che abbia coraggio e capacità decisionale. I cittadini di Sassuolo non meritano di essere penalizzati non tanto per i lavori in sé — che sono doverosi — quanto per la totale assenza di una visione strategica e l’incapacità di mettere in campo soluzioni concrete. I problemi vanno affrontati, non subiti”.

A112, il raduno in piazza a Maranello

A112, il raduno in piazza a Maranello
foto del Circolo Blow Up Maranello

Sabato 17 e domenica 18 maggio in Piazza Libertà a Maranello è in programma il settimo raduno internazionale delle A112, evento organizzato dal Club Motori Scuderia Modena Corse con il patrocinio del Comune di Maranello. Prevista la partecipazione di alcune decine di auto, provenienti dall’Italia, Germania, Olanda, Francia e Bulgaria, che si potranno ammirare dalle ore 19 di sabato alle 9 di mattina di domenica.

L’Autobianchi A112 è un’autovettura utilitaria prodotta dalla casa automobilistica italiana Autobianchi dal 1969 al 1986. Venne presentata nel 1969 al Salone di Torino, ottenendo entusiastici consensi. Nella sua lunga carriera subì molti restyling e miglioramenti, che diedero vita a otto serie successive, durante i 17 anni del periodo di produzione. Di particolare rilievo il modello Abarth prodotto dal 1971 al 1985, versione sportiva  impiegata nel corso degli anni in tutte le categorie sportive a ruote coperte, conquistando un palmarès complessivo impressionante e ancora largamente utilizzata nelle gare in salita o nei rally riservati alle vetture storiche.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 16 maggio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 16 maggio 2025Cielo nuvoloso o molto nuvoloso la mattina con ancora piogge o temporali sul settore orientale della regione localmente di forte intensità nelle prime ore del giorno, dalla tarda mattinata prevalenti ampie schiarite prima di un nuovo aumento di nuvolosità dalla serata.

Temperature prevalentemente stazionarie o in locale aumento le minime con valori attorno ai 12/14 gradi, in diminuzione le massime con valori compresi tra i 17/19 gradi della costa e i 20/21 della pianura. Venti orientali o nord-orientali moderati o localmente forti, rinforzi di burrasca o burrasca forte sulle coste e sui crinali appenninici nella prima parte del giorno. Attenuazione della ventilazione, con tendenza a divenire di direzione variabile, dal pomeriggio/sera. Mare molto mosso o localmente agitato con possibili mareggiate, moto ondoso in attenuazione dal tardo pomeriggio/sera.

(Arpae)

Concerto mariano domenica nella Chiesa della Madonna del Ponte di Formigine

Concerto mariano domenica nella Chiesa della Madonna del Ponte di FormigineDomenica 18 maggio alle ore 17:00 nella Chiesa della Madonna del Ponte di
Formigine si terrà il Concerto mariano “Sub Tuum Praesidium”, organizzato dalla
Confraternita di S. Pietro Martire in collaborazione con il Circolo culturale “La
Torre” e con il patrocinio del Comune di Formigine.

Protagonista del concerto sarà il Coro Beata Vergine Assunta, accompagnato al corno
francese da Alberto Bisi, all’organo da Gabriele Bonara e diretto da Simone
Guaitoli, con la partecipazione straordinaria del mezzosoprano Francesca
Provvisionato come voce solista.
Il programma propone alcuni brani celebri della tradizione mariana che spaziano dal
Rinascimento alla produzione contemporanea: dal Regina Coeli del compositore
bavarese seicentesco Gregor Aichinger fino al Magnificat di John Rutter, passando per
le Ave Maria di Caccini, Gounod e Gomez e altre pagine sacre di Rossini, Fauré e Franck.
L’ingresso è libero
Per informazioni: corobeatavergineassunta@gmail.com
Il Coro Beata Vergine Assunta, realtà polifonica comunale, è una formazione
concertistica che conta circa 50 coristi. Ha iniziato e continua ad operare ormai da
quasi 30 anni in veste liturgica, animando le celebrazioni parrocchiali nelle solennità.
Ha prestando saltuariamente servizio in Cattedrale a Modena e alla Chiesa del Voto per
la Messa dell’Artista.
Lo studio continuato, incentivato dal direttore Franco Tardini, ha dato modo al coro di
esibirsi in numerosi concorsi, rassegne e concerti nel nostro territorio e in alcune
prestigiose località italiane, come Venezia, Padova, Roma, Assisi. A Casinalbo organizza
ormai da molti anni il tradizionale concerto la sera di Natale. Nel 2008, ha partecipato
al Festival di cori nella città di Saumur in Francia. Nel 2009 ha organizzato a Formigine
una rassegna internazionale di cori da quattro nazioni. Nel 2010 si è esibito nella
Repubblica Ceca invitata dalla Corale di Tabor, e nel 2011 a Verden in Germania. Alla
fine di novembre del 2013 si è esibito in Polonia invitato ad un meeting internazionale
di cori dalla corale “Cantemus Domino” di Zielona Gora.
Dal 2013 al 2023 la Corale è stata diretta da Mario Tardini e ha affiancato allo studio
del repertorio il perfezionamento tecnico vocale.
Nel suo repertorio la Corale spazia dalle rinascimentali sonorità di Monteverdi, fino
alle odierne armonie di Lauridsen, Rutter e Whitacre, ma anche con particolare
interesse al repertorio classico (Mozart, Rossini, Verdi).
Dal 2024 il Coro è diretto dal Maestro Simone Guaitoli, docente e concertista in
pianoforte.
Francesca Provvisionato è una “gloria locale” per le sue origini, lo studio, e l’affezione
alla città.
Laureata in Lingue e diplomata in Canto e Pianoforte Principale, si è perfezionata sotto
la guida del M° Sergio Bertocchi.
Vincitrice nel 1990 del Concorso Internazionale “Toti Dal Monte” di Treviso, comincia
una rapida carriera che la conduce nei massimi teatri lirici italiani ed europei sotto la
guida di alcuni fra i più importanti direttori d’orchestra.
Oltre che nei prediletti ruoli mozartiani e rossiniani, si è distinta anche nel repertorio
operistico barocco, in quello francese e nella musica del XX secolo.
Accanto a partecipazioni a varie registrazioni discografiche, non ha trascurato di
sondare il mondo della musica da camera accompagnando ad esso una selezionata
attività concertistica in tutto il mondo.

Ripristinata nel pomeriggio in via provvisoria l’erogazione del servizio idrico al condominio Ginko

Ripristinata nel pomeriggio in via provvisoria l’erogazione del servizio idrico al condominio GinkoIl Gruppo Hera ha ripristinato nel pomeriggio di oggi in via provvisoria l’erogazione del servizio idrico al condominio Ginko di via San Pietro 43-49 a Sassuolo.

L’interruzione della distribuzione dell’acqua si era resa necessaria ieri a causa di una situazione di grave inadempienza rilevata dal Gestore, che non consentiva allo stesso di mantenere una posizione di inerzia. In particolare, malgrado il contratto di servizio con il condominio sia cessato da mesi, con la conseguente chiusura del contatore, si sono continuati a registrare, in maniera del tutto irregolare, consumi importanti di acqua, che determinano ricadute negative sull’utenza regolare.

Prima di procedere alla sospensione del servizio la multiutility si era inoltre attivata senza successo per rintracciare l’amministratore di condominio, al fine di sanare la situazione. Il Gruppo Hera accoglie quindi con favore la disponibilità dell’amministrazione comunale di Sassuolo a convocare un tavolo di confronto anche con proprietari e famiglie, al fine di risolvere nel più breve tempo possibile i gravi problemi che hanno portato all’interruzione del servizio.

Moto contro mezzo pesante a Magreta. Grave il centauro

Moto contro mezzo pesante a Magreta. Grave il centauro
immagine d’archivio

Un motociclista 48enne è rimasto gravemente ferito in un incidente stradale avvenuto intorno alle 13:30 lungo via Don Franchini a Tabina di Magreta. Per cause in corso di accertamento a cura della Polizia locale, l’uomo si è scontrato con un mezzo pesante. L’impatto è stato molto violento. Soccorso dai sanitari del 118, sul posto con ambulanza ed automedica, il motociclista è stato trasportato all’Ospedale di Baggiovara in codice di massima gravità.

L’arte inclusiva in mostra a Fiorano Modenese

L’arte inclusiva in mostra a Fiorano ModeneseA Fiorano Modenese è stata inaugurata una mostra di pittura che vede esposti, tra gli altri, anche i quadri realizzati dai ragazzi che frequentano il Centro socio-riabilitativo diurno Fossetta dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, gestito dalla cooperativa Gulliver. La collettiva è stata organizzata dall’associazione Arte Cultura, presso la Casetta delle Arti Vittorio Guastalla, in via Santa Caterina 2 a Fiorano Modenese.

E’ il risultato di un progetto di inclusione attraverso l’arte realizzato con la collaborazione dei volontari  dell’associazione culturale fioranese che, da settembre 2024, hanno dedicato alcune mattine al mese per insegnare ai ragazzi del Centro Diurno distrettuale le tecniche pittoriche di base, accompagnandoli nel realizzare le loro opere esposte ora in mostra, accanto a quelle dei soci di Arte e Cultura.

“Questa collaborazione tra realtà che si occupano di ambiti diversi, apparentemente distanti tra loro, in cui ognuna ha messo a disposizione dell’altra le rispettive risorse e possibilità, ha dato vita a un progetto che è un perfetto esempio di welfare culturale, cosa su cui l’Amministrazione fioranese sta lavorando molto. Un progetto di welfare culturale è infatti quello in cui l’espressione artistica diventa strumento per il benessere individuale e collettivo. Sono molto soddisfatta di questa collaborazione e grata alle due realtà che l’hanno resa possibile.”, sottolinea l’assessore alla Cultura e Associazionismo, Marilisa Ruini.

“Noi volontari abbiamo lavorato bene con i ragazzi del Centro. – afferma Maria Gentile di Arte e Cultura – All’inizio non sapevamo da che parte iniziare, sono stati loro a farci capire fin dove potevamo arrivare. Mettendogli tra le mani un pennello e dei colori hanno realizzato delle opere che per noi sono di grandissimo valore. Ecco perché i loro capolavori sono esposti in mostra insieme ai nostri quadri. L’esperienza continua e stiamo facendo anche dei lavori di gruppo, facendoli interagire tra loro.”

“Una bellissima esperienza di integrazione e inclusione”, ha sottolineato Gledys Campana Aravecchia, coordinatrice del Centro Diurno Fossetta, gestito da Gulliver.

Il programma del “Maggio fioranese in arte”, proposto da Arte e Cultura presso la sede di via Santa Caterina 2, continua sabato 17 e domenica 18 maggio con le visite alla mostra dalle 17.00 alle 19.30 e i laboratori artistici tenuti dai volontari sotto il porticato della Casa delle Arti Vittorio Guastalla.

Nel fine settimana successivo, sabato 24 maggio alle 18.30 ci sarà lo spettacolo musicale “Aspra è la via del cielo” con Domenico Andriani, voce recitante, e Domenico Susca alla chitarra, mentre domenica 25 maggio continua la mostra con i laboratori artistici dalle 17 alle 19.30.

L’ingresso a mostra e spettacoli è libero e gratuito.

Tappetone didattico per l’educazione stradale a Formigine

Tappetone didattico per l’educazione stradale a FormigineFino al 23 maggio, la piazza coperta degli uffici comunali di Formigine si trasforma in un grande laboratorio per l’educazione stradale, grazie al “tappetone” didattico che simula i percorsi con segnaletica.

L’iniziativa rientra nel progetto “Vigile Amico”, proposto dalla Polizia Locale di Formigine alle scuole del territorio. Soltanto in queste settimane, sono circa 400 gli alunni coinvolti delle classi quinte delle scuole primarie e dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.

Ogni giorno le classi si alternano sul tappetone per esercitarsi a piedi e in bicicletta, mettendo in pratica le buone norme della sicurezza stradale. Tutto il materiale necessario (biciclette, caschetti e giubbotti riflettenti) è fornito dalla Polizia Locale.

Il tappetone e gli agenti della Polizia Locale di Formigine sono stati protagonisti anche di recenti appuntamenti pubblici: hanno partecipato all’edizione 2025 di Obiettivo Zero a Mirandola e sono stati presenti in piazza Ravera a Formigine nell’ambito del ciclo di incontri “Infanzia Si-Cura”, un percorso dedicato ai neo genitori, durante il quale si è parlato anche di sicurezza in auto e dispositivi di ritenuta.

Ripristino immediato del servizio idrico per tutte le famiglie coinvolte dal distacco di via San Pietro 43-49

Ripristino immediato del servizio idrico per tutte le famiglie coinvolte dal distacco di via San Pietro 43-49Il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini ha inviato una lettera ad Hera a seguito del distacco della fornitura idrica presso il condominio Ginko in via San Pietro 43-49 nella serata di ieri.

“L’acqua è un bene primario e vitale: conosciamo i problemi di abusivismo e morosità, che si trascinano da un decennio, ma non possiamo accettare una situazione che mette a rischio anche la salute e l’igiene pubblica. Per questo motivo abbiamo chiesto al gestore – chiarisce il Sindaco – di ripristinare immediatamente le utenze che riguardano circa una ventina di famiglie tra le quali alcune con minori.

Ci siamo resi disponibili a convocare immediatamente un tavolo di confronto tra i proprietari, Hera e le famiglie al fine di risolvere nel più breve tempo possibile i problemi di abusivismo e morosità che hanno portato all’interruzione del servizio. La priorità è e deve essere, però, l’immediato ripristino dell’accesso al servizio idrico per una questione di igiene e salute pubblica e per la dignità delle persone”.

A1 chiuso per una notte il tratto Sasso Marconi-allacciamento Raccordo di Casalecchio verso Bologna

A1 chiuso per una notte il tratto Sasso Marconi-allacciamento Raccordo di Casalecchio verso BolognaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire attività di manutenzione dell’impianto elettrico della galleria “Monte Mario”, dalle 21:00 di giovedì 15 alle 5:00 di venerdì 16 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra Sasso Marconi e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Bologna/Milano.

Si precisa che sarà regolarmente aperta l’entrata della stazione di Sasso Marconi nord, verso Bologna/Milano e aperta anche l’area di servizio “Cantagallo est”, situata nel suddetto tratto.

In alternativa alla chiusura del tratto, si consigliano i seguenti itinerari:

per chi è diretto sulla A1 verso Milano, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere il Raccordo di Sasso Marconi (R43), la SS64 Nuova Porrettana, la SS64 Porrettana, l’Asse Attrezzato ed entrare sul Raccordo di Casalecchio alla stazione di Bologna Casalecchio;

per chi è diretto sulla A14 Bologna-Taranto verso Ancona e sulla A13 Bologna-Padova verso Padova, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere il Raccordo di Sasso Marconi (R43), la SS64 Nuova Porrettana, la SS64 Porrettana, l’Asse Attrezzato e la Tangenziale di Bologna verso San Lazzaro/A14, per poi entrare in A13 alla stazione di Bologna Arcoveggio o in A14 alla stazione di Bologna San Lazzaro.

 

Transizione digitale verde e investimenti in ricerca, sviluppo e beni strumentali: al via azioni comuni tra Emilia-Romagna e Lombardia

Transizione digitale verde e investimenti in ricerca, sviluppo e beni strumentali: al via azioni comuni tra Emilia-Romagna e LombardiaL’avvio di una serie di linee di intervento comuni tra le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia. Una sinergia strategica transregionale per ‘fare rete’ con l’obiettivo di supportare sempre più i rispettivi sistemi economico-produttivi, tra i più importanti d’Europa. E poi la richiesta di individuare risorse a livello nazionale ed europeo che riguardano, nello specifico, i temi della transizione digitale e green e il rilancio degli investimenti in ricerca, sviluppo e beni strumentali.

È questo quanto emerso, oggi a Senna Lodigiana (Lo), nel corso di una giornata di lavoro, promossa dal vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, l’assessore regionale della Lombardia allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, per definire azioni comuni da mettere in campo e proposte congiunte da sottoporre al Governo, funzionali a rafforzare la competitività dei rispettivi territori.

Durante l’incontro, preceduto da tavoli tecnici svoltisi il mese scorso, le Regioni Lombardia ed Emilia-Romagna hanno concordato sulla necessità di attivare o implementare bandi specifici per le imprese che devono affrontare le diverse transizioni e i cambi di settori, e sulla necessità di creare strumenti finanziari condivisi in grado di supportare la crescita e lo sviluppo delle aziende, con una particolare attenzione alle imprese incluse in filiere o cluster trasversali ai due territori.

“Un incontro importante – ha detto il vicepresidente Colla – che ha consolidato una progettualità comune per il sistema industriale e dei servizi delle nostre due regioni, che stanno nel mondo in una situazione geopolitica e geoeconomica inedita e in veloce cambiamento. Abbiamo discusso di filiere innovative nei grandi filoni strategici della digitalizzazione dell’automazione e della sostenibilità e abbiamo condiviso la necessità di posizionare proposte ai tavoli ministeriali e in Europa, dando mandato alle nostre strutture tecniche di elaborare soluzioni operative per i settori dell’automotive, delle macchine utensili e dell’avio-spazio”.

“Lombardia ed Emilia-Romagna – ha sottolineato l’assessore Guidesi – sono due territori contigui che presentano molte analogie dal punto di vista del tessuto economico-produttivo: lavoriamo insieme per connettere le eccellenze delle due Regioni, per costruire strumenti di sostegno alle imprese che siano condivisi e per unire le forze rispetto alle richieste comuni da presentare ai tavoli nazionali ed europei. La sinergia può produrre risultati tangibili”.

La sinergia tra Lombardia ed Emilia-Romagna è stata illustrata in un luogo simbolico del Basso Lodigiano al confine tra le due Regioni, ovvero il Transitum Padi in località Corte Sant’Andrea, storicamente centrale rispetto al guado del Po e dunque ai rapporti tra le due sponde del fiume.

“Grande successo per la prima tappa di Sentieri Comuni”: oltre 100 presenze domenica scorsa a Monchio

“Grande successo per la prima tappa di Sentieri Comuni”: oltre 100 presenze domenica scorsa a MonchioSono state 102 le presenze alla tappa Sentieri Comuni a Monchio di domenica 11 maggio, seconda iniziativa dell’iniziativa di questo progetto che è giunto alla sua terza edizione e vede coinvolte dodici associazioni dei comuni di Sassuolo, Casalgrande, Castellarano, Baiso, Toano, Carpineti, Palagano, Montefiorino, Frassinoro, Polinago e Lama Mocogno, coinvolgendo quindi territori pianeggianti, collinari e montuosi della provincia reggiana e modenese.
Un serie di camminate non competitive che toccheranno gli 11 Comuni, in un itinerario che si snoderà su tutto il territorio nel periodo compreso tra maggio e settembre 2025.
Per il sindaco di Palagano Fabio Braglia «questo successo è la testimonianza della bontà dell’iniziativa, che attraverso esperienze di cammino e scoperta mette in connessione luoghi e persone. Ringrazio di cuore Giulia Grossi e tutte le associazioni coinvolte nell’organizzazione di Sentieri Comuni, che con il loro impegno contribuiscono al rilancio della montagna e delle nostre comunità»

Le associazioni coinvolte sono: Proloco Sassuolo, Virtus Casalgrande, Proloco Castellarano e Gers Roteglia, Nordic Walking Baiso, Fra la Secchia e il Dolo, Il Melograno, Palagano Prolocos, Polisportiva Monchio ASD APS, Proloco e Gem Montefiorino, Società sportiva Frassinoro, Team Pifonchi, Proloco Polinago, ASD Monte Cantiere.
Le camminate proposte saranno momenti di divertimento e di approfondimento storico, di conoscenza delle attività locali e di interesse salutistico, di paesaggi e natura ma anche di tradizioni e di conoscenza dei prodotti di eccellenza.
Tutte le camminate proposte sono gratuite, il personale dell’associazione organizzatrice accompagnerà i partecipanti nel percorso e al termine ci sarà un ristoro offerto.
Sul sito internet www.sentiericomuni.it è possibile visionare la descrizione di ogni camminata, mentre per informazioni è possibile scrivere a sentiericomuni@gmail.com

– Montefiorino: domenica 18 maggio ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)
– Toano: domenica 8 giugno ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)
– Castellarano: mercoledì 18 giugno *serale*
– Polinago: mercoledì 2 luglio *serale*
– Baiso: domenica 13 luglio ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)
– Lama Mocogno: domenica 20 luglio ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)
– Palagano: domenica 27 luglio ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)
– Frassinoro: domenica 3 agosto ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)
– Carpineti: domenica 31 agosto ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)
– Sassuolo: 7 settembre ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)

 

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