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domenica, 17 Agosto 2025
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Fp Cgil e Uil Fpl ER: “Serve un provvedimento immediato per le educatrici! I servizi educativi sono da preservare, non da affossare”

“Quanto si sta verificando, in Emilia Romagna e nel Paese, in queste settimane è assurdo, oltre che indegno.

Il non riconoscimento, da parte delle università, delle lauree conseguite nel periodo 2017-2019 interviene pesantemente nella vita di persone che hanno regolarmente conseguito un titolo valido in quegli anni, emesso dalle stesse università che oggi lo disconoscono.

Il non riconoscimento delle lauree, oltre a gettare centinaia di persone nello sconforto, è da considerarsi un comportamento offensivo nei riguardi di professionalità acquisite, che permettono la crescita e l’educazione di bambini e per tutte le persone interessate da processi educativi.

I servizi educativi, e le loro professionalità, sono da preservare e non da affossare!

Per questo motivo vanno bene le prime disponibilità del Governo ad emettere una soluzione per via normativa, ma questa deve essere una soluzione “tombale”, totalmente risolutiva ed immediata per evitare che si generino problemi ulteriori riguardo ai posti di lavoro e ai requisiti di accesso ai concorsi pubblici e che consenta alle persone coinvolte di vedersi riconosciuto il titolo come abilitante per l’accesso ai nidi e alle scuole dell’infanzia.

Per questo motivo FP CGIL e UIL FPL hanno scritto anche all’ANCI regionale richiedendo uno specifico incontro, chiedendo non solo una presa di posizione da parte dei Comuni della regione nei confronti del Governo, in modo da rafforzare la necessità di una soluzione immediata, ma anche di non ostacolare l’accesso alla professione da parte di chi è coinvolto in questa spiacevole vicenda.

Nella richiesta di incontro FP CGIL e UIL FPL hanno chiesto di affrontare anche l’assetto complessivo dei servizi educativi all’infanzia, riguardo alla tenuta della gestione pubblica; a processi di reinternalizzazione dei servizi; all’equiparazione dei trattamenti economici e normativi tra chi svolge la medesima attività a prescindere dalla tipologia contrattuale.

È indispensabile che tutti si adoperino nella medesima direzione per risolvere positivamente la questione”.

A Formigine lo Sportello del Cittadino si rinnova

A Formigine lo Sportello del Cittadino si rinnovaDa venerdì 18 a lunedì 21 luglio compresi, lo Sportello del Cittadino di via Unità d’Italia a Formigine resterà chiuso al pubblico per consentire l’avvio di lavori di ristrutturazione finalizzati a riorganizzare gli spazi e garantire una maggiore tutela della privacy.

Il progetto prevede la suddivisione dell’attuale spazio, ora occupato dallo Stato civile, in due ambienti separati dall’open space, con un miglioramento dell’insonorizzazione interna, così da garantire una maggiore privacy per utenti e operatori, anche nella gestione di pratiche che richiedono riservatezza. Contestualmente, verrà completato anche il processo di accorpamento dei servizi, con l’ingresso dell’Ufficio elettorale all’interno della stessa area: una scelta pensata per concentrare in un unico punto tutte le attività rivolte al cittadino.

Durante i quattro giorni di chiusura temporanea, tutti i servizi, l’URP e il centralino dello Sportello resteranno attivi telefonicamente, così come il numero per la prenotazione degli appuntamenti. L’Ufficio di Stato Civile garantirà comunque la reperibilità in caso di emergenze, gestite esclusivamente previo contatto telefonico e valutazione della non differibilità.

Accreditamento socio sanitario, Cgil, Cisl e Uil ER: ripristinare i miglioramenti dei servizi ai cittadini e del lavoro

Accreditamento socio sanitario, Cgil, Cisl e Uil ER: ripristinare i miglioramenti dei servizi ai cittadini e del lavoroSospendere in toto l’applicazione della delibera 1638/2024 significa “parcheggiare con le quattro frecce” tutto il sistema di accreditamento socio sanitario della nostra Regione, mandando a monte il lavoro di anni di confronto.

Per CGIL CISL e UIL il punto fondamentale è difendere i diritti delle persone anziane e con disabilità e delle lavoratrici e dei lavoratori indispensabili ad assicurare servizi di qualità, in un sistema a forte governance pubblica.

Non si tratta quindi di “mettere a rischio i Comuni”, né tantomeno di esporli a ricorsi, oltre agli aspetti procedurali relativi all’avvio delle procedure ad evidenza pubblica per la gestione dei servizi, nella delibera c’è tanto altro, che può e deve essere messo concretamente in atto per il miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi, per migliorare le condizioni di chi all’interno dei servizi lavora e di chi viene assistito e, ancora di più, per dare una risposta a centinaia di famiglie che in questo momento si fanno carico totalmente dell’assistenza dei propri cari.

Si tratta di tradurre concretamente gli impegni presi con percorsi da attuare subito, senza aspettare fantomatiche scadenze nazionali, visto che sono stati promessi già da tempo, per poter ragionare rispetto alle opportunità di formazione di nuovo personale, difficilmente reperibile in questo momento storico, di implementare l’assistenza domiciliare, di migliorare i rapporti personale/utenti, di garantire le corrette applicazioni contrattuali e tutte le innovazioni di processo previste nella delibera.

Si tratta quindi di rendere esplicita con atti concreti una volontà politica finora ambigua,  sulla quale si può lavorare e programmare a garanzia del sistema a prescindere dai vincoli nazionali. Ci auguriamo che l’incontro convocato con l’Assessora Conti per fine mese, alla presenza del Presidente de Pascale, consenta di fare chiarezza, in un quadro di prospettiva che sappia assicurare qualità al sistema socio-sanitario regionale.

Il terzo appuntamento con i Giovedì sotto le stelle

Il terzo appuntamento con i Giovedì sotto le stelleTerzo appuntamento, domani 17 Luglio, con i “Giovedì sotto le Stelle”: la kermesse estiva di Sassuolo che, nelle serate dei giovedì di luglio, propone negozi aperti con promozioni, eventi, spettacoli e mercatini dalle ore 20 alle ore 24. Il Comitato dei Commercianti del Centro Storico e tantissime associazioni, circoli e parrocchie animano il centro storico della città con il patrocinio dall’Amministrazione Comunale e la collaborazione di Sgp.

 

Questo il programma di domani, giovedì 17 luglio

Julive Music Fest: manifestazione musicale dedicata ai giovani talenti e artisti emergenti del Distretto Ceramico promossa dal Comune di Sassuolo, a cura di Marco Dieci, Sonus Academy e CTG, con il sostegno di Fondazione di Modena. Piazza Martiri Partigiani, Piazzale della Rosa e Temple Bar a partire dalle ore 20;

Mostra d’arte “Collettiva d’Estate”: a cura del Gruppo Pittori Sassolesi Jacopo Cavedoni presso la Galleria Jacopo Cavedoni, Via Fenuzzi 12/14 dalle 20;

Insieme per la vita: una serata speciale nel cuore di Sassuolo: i ristoranti del centro si uniscono per sostenere il reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Sassuolo, grazie all’iniziativa dell’Associazione “Non è colpa mia” dalle 20;

Giochi sotto le Stelle: stand, laboratori e gonfiabili per bambine e bambini in piazza Martiri Partigiani dalle 20;

Fabrizio Dal Borgo: cover ’70-’80-’90, cena e animazione presso il bar Luana in piazza Risorgimento 31 dalle 20;

Si fes…Teggia: Raduno ed esposizione moto con aperitivo, visita guidata alla Distilleria Roteglia 1848 e dj set in piazzale Teggia dalle 20,30;

Narra-letture: incontro mensile del gruppo di lettura della Biblioteca N. Cionini dedicato a “Il mio anno di riposo e oblio” di Ottessa Moshfegh presso la corte di Villa Giacobazzi, Parco Vistarino dalle ore 20,30;

Siamo Soli Band: tributo a Vasco Rossi. Concerto di musica live in piazza Garibaldi dalle 21;

Summer Dance Party: mercatini, musica e negozi aperti in via Cavallotti dalle 21;

Raduno Harley Davidson con musica live della band Firewood in viale XX Settembre dalle 21,15;

Anima Zero Acoustic Tribute: tributo a Renato Zero presso il bar Stella, Via Mazzini 71 dalle 21,30

DJ set di Simona Gee DJ in piazza Garibaldi dalle 22,30

 

Il Parmigiano Reggiano si conferma il più importante prodotto Dop ottenuto in montagna

Il Parmigiano Reggiano si conferma il più importante prodotto Dop ottenuto in montagnaIl Parmigiano Reggiano è il più importante prodotto Dop ottenuto in montagna, con oltre il 21,7% della produzione totale. Lo confermano i nuovi dati forniti dal Consorzio in occasione della conferenza stampa di presentazione della 59a Fiera del Parmigiano Reggiano a Casina (1-4 agosto): nel 2024 la produzione degli 84 caseifici di montagna della Dop (situati nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna a sinistra del fiume Reno) ha superato le 884.000 forme, con un aumento del +2,6% sul 2023 e del +15,4% sul 2016, anno in cui è stata inaugurata la politica del Consorzio di rilancio e valorizzazione di questa produzione. In crescita anche la produzione di latte, con oltre 425.000 tonnellate (+1,6% sul 2023 e +11,9% sul 2016) fornite da più di 800 allevatori attivi in montagna.

Inoltre, nel 2016 il Consorzio ha lanciato la certificazione aggiuntiva Parmigiano Reggiano “Prodotto di Montagna” per dare maggiore sostenibilità allo sviluppo di quest’area di produzione e offrire ai consumatori garanzie aggiuntive legate all’origine e alla qualità del formaggio. Stando agli ultimi dati disponibili, il “Prodotto di Montagna” ha superato le 230.700 forme, con un aumento del +1,78% sul 2022 e del +29,6% sul 2016. Novità del 2025 è la modifica al regolamento del progetto che prevede il riconoscimento di un premio fisso di circa 50 cent/kg (20 euro/forma), quando viene bollata a fuoco per certificarla come “Prodotto di Montagna”, ovvero dopo la selezione e l’analisi sensoriale che il regolamento fissa a 20 mesi di stagionatura. Tale provvedimento ha l’obiettivo di rafforzare il valore commerciale della certificazione e promuoverne il valore aggiunto, per avere un posizionamento nel mercato che riesca a rendere sostenibile tale produzione nel tempo.

Tutti forti segnali che la politica del Consorzio continua a invertire una tendenza alla decrescita che aveva colpito il comparto fino al 2014. Nel decennio 2000-2010, infatti, nei territori di montagna della zona di origine si è assistito alla chiusura di ben 60 caseifici e a una riduzione del 10% della produzione del latte. Deficit che è stato azzerato a partire dal 2014 grazie all’avvio del Piano di Regolazione Offerta che, tra le altre misure, ha previsto sia sconti specifici per produttori e caseifici situati in zone di montagna, sia il bacino “montagna” per le quote latte.

È proprio per valorizzare e promuovere il Parmigiano Reggiano di Montagna che da venerdì 1 a lunedì 4 agosto si terrà la 59a Fiera del Parmigiano Reggiano a Casina: quattro giorni di concerti, dj set, balli, show cooking, visite guidate al castello di Sarzano, gare di tiro con l’arco, fuochi d’artificio e spettacoli per tutti, adulti e bambini. Nel corso della kermesse, verrà annunciata ufficialmente la nomina di Casina a Città del formaggio da parte di ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio) come località rappresentativa a livello nazionale per la produzione di Parmigiano Reggiano. Istituito nel 2020, l’Albo delle Città del Formaggio, che oggi conta 43 luoghi simbolo in Italia, premia l’impegno del Comune nella promozione della propria tradizione casearia, riconoscendo il ruolo centrale che Casina ha nella produzione di formaggio della dorsale appenninica e il lavoro intrapreso per comunicare questa identità proprio tramite la fiera.

Durante la quattro giorni, saranno ben 45 i caseifici di montagna, quindi più della metà di quelli presenti nel comprensorio, a presentare i propri “gioielli”, offrendo a tutti i visitatori degustazioni con la possibilità di acquisto. Sarà inoltre presente uno stand in cui si potrà partecipare a degustazioni in abbinamento con vini, cocktail, mieli, aceti e altre eccellenze gastronomiche da tutta Italia curate da APR (Associazione Assaggiatori Parmigiano Reggiano), e comprare il Parmigiano Reggiano di montagna prodotto nelle quattro province della zona geografica.

L’appuntamento più atteso è la 13a edizione del Palio del Parmigiano Reggiano “Città di Casina”, lunedì 4 agosto alle ore 20:00 in piazza IV Novembre, nel quale i 45 caseifici competeranno con i Parmigiano Reggiano di montagna 24 mesi, e 12 di essi si sfideranno anche con il 40 mesi, tutti valutati da una giuria composta da assaggiatori certificati della APR. I vincitori delle due competizioni verranno poi celebrati insieme agli altri 11 vincitori dei Palii del Parmigiano Reggiano 2025 con una serata evento in cui gli verrà consegnato il Casello d’Oro. Dopo i fasti della prime due edizioni del premio, svoltesi rispettivamente a Parigi e Londra, la sede della prossima è stata annunciata a Madrid a inizio febbraio 2026. Durante la fiera, si terrà inoltre l’8a gara di taglio della forma: sotto gli occhi dei giudici e del pubblico, i mastri casari si sfideranno nel tagliare una forma in porzioni sempre più piccole, dalla mezza forma a un ottavo, sino ad arrivare a punte il più possibile vicine al chilo di peso l’una. È una gara che mira sia alla bellezza e alla nettezza del taglio, sia alla bravura nella porzionatura manuale della Dop.

«Il Parmigiano Reggiano si riconferma un elemento chiave per fortificare l’economia e preservare l’unicità dell’Appennino emiliano», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. «È il più importante prodotto Dop ottenuto in montagna, con più del 21,7% della produzione totale concentrata in ben 84 caseifici sui 291 totali. È stato fondamentale che il Consorzio introducesse interventi per la diffusione e la valorizzazione del “Prodotto di Montagna”, e che continui a farlo anche negli anni a venire: queste aree soffrono di condizioni svantaggiate e maggiori costi, ma la permanenza di una solida produzione agricola-zootecnica rappresenta un pilastro economico e sociale di interesse non solo per la comunità locale, ma per tutti. Il Parmigiano Reggiano rende possibile il mantenimento dell’agricoltura in zone altrimenti abbandonate e contribuisce allo sviluppo di una società modernamente agricola e di un paesaggio riconoscibile e apprezzato sia dai suoi abitanti, sia dal circuito del turismo di qualità. Per il Consorzio, sono il territorio e la comunità che lo abita i beni più preziosi e il nostro intento è quello di impegnarci sempre di più per preservarli ed essere un modello di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Inoltre, certificazioni come il “Prodotto di Montagna” e iniziative locali come la Fiera di Casina si inseriscono a pieno titolo nel quadro del progetto per diventare un vero brand iconico globale. La valorizzazione delle distintività della Dop e il legame con il territorio sono due dei pilasti di crescita e di costruzione per rendere il Parmigiano Reggiano un love brand, amato dai consumatori di tutto il mondo per i valori che rappresenta: naturalità, sostenibilità e qualità assoluta».

«Siamo felici di essere a fianco del Consorzio nell’annunciare la 59a edizione di questa rassegna unica», ha dichiarato Stefano Costi, sindaco di Casina. «Quest’anno si tratterà di una fiera particolarmente memorabile: per il numero record di caseifici partecipanti, oltre la metà di quelli presenti nel comprensorio di montagna; per l’ampio ventaglio di degustazioni in cui il Parmigiano Reggiano verrà abbinato a prodotti provenienti da tutta Italia; per la nomina di Casina a Città del formaggio ONAF, in quanto luogo rappresentativo a livello nazionale proprio per la produzione della Dop. Sarà un’occasione irrinunciabile non solo per far conoscere il nostro territorio, ma anche per comunicare il Parmigiano Reggiano di montagna: un prodotto di immenso valore non solo finanziario, dato che la Dop è la colonna portante dell’economia di montagna e una delle principali attrazioni per il turismo enogastronomico, ma anche e soprattutto sociale, dato che dà un contributo fondamentale al mantenimento delle comunità in zone altrimenti a rischio abbandono».

 

Fognature Hera, Volpari (Lega): spese a carico dei cittadini e convocazioni lampo, la giunta PD resta a guardare

Fognature Hera, Volpari (Lega): spese a carico dei cittadini e convocazioni lampo, la giunta PD resta a guardare

“L’ennesimo esempio di disorganizzazione, pressappochismo e totale assenza di tutela per i cittadini arriva con la comunicazione inviata dal Comune in data 7 luglio, appena sette giorni prima di un incontro tecnico fissato per il 14 luglio alle ore 19:00, per discutere dei lavori di rifacimento della condotta fognaria del Rio San Marco (via D’Annunzio, via Alfieri, via Boiardo).

I lavori, gestiti da Hera, avrebbero richiesto una concertazione preventiva, incontri informativi con adeguato preavviso e soprattutto una difesa chiara dei diritti dei residenti. Invece, la giunta a trazione PD ha scelto ancora una volta la strada più comoda: lasciare campo libero ad Hera e scaricare oneri e spese sugli utenti, senza alcuna tutela o mediazione.

Nel documento si parla apertamente di “importanti comunicazioni sugli allacci privati alla pubblica fognatura”. Parole che suonano come un avvertimento: saranno i singoli cittadini a dover mettere mano al portafoglio, per eseguire interventi su proprietà private, spesso costosi e complessi, senza che nessuno dall’Amministrazione comunale si sia premurato di informare per tempo, studiare possibili agevolazioni o anche solo ascoltare le famiglie coinvolte. E parliamo di migliaia e migliaia di euro non di cifre irrisorie.

Questo non è governare, è voltarsi dall’altra parte. Il Comune si limita a fare da passacarte tra Hera e i cittadini, assumendo un ruolo da spettatore silenzioso, quando dovrebbe essere scudo, garante e voce dei sassolesi.
Ma il PD non lo ha fatto. Ed è così che lavori importanti diventano un incubo, e la responsabilità politica finisce sotto il tappeto.

La Lega Sassuolo denuncia con forza questo atteggiamento gravemente lesivo e poco rispettoso per i cittadini, in quanto la città non è proprietà della multiutility, che nonostante dopo il malcontento della raccolta porta a porta, continua a dettare legge nelle tasche dei cittadini.

E Sassuolo non può essere amministrata in silenzio”.

Luca Volpari (Lega Sassuolo)

Presentato oggi a Bologna il Rapporto IdroMeteoClima 2024 di Arpae

Presentato oggi a Bologna il Rapporto IdroMeteoClima 2024 di ArpaeTemperature record, piogge abbondanti, ondate di calore e alluvioni. Il 2024 è stato l’anno più caldo in Emilia-Romagna dal 1961, con un’anomalia di +1,6 °C rispetto alla media storica e un incremento delle notti tropicali e delle giornate con forte disagio bioclimatico, con 19 giorni in pianura e fino a 54 in ambito urbano.

Un quadro reso ancora più critico dalle precipitazioni: mai così abbondanti da oltre sessant’anni – oltre 1.200 millimetri su base annua – con numerosi episodi intensi, inclusi eventi orari superiori a 30 millimetri e piogge giornaliere estreme. Complessivamente sono stati 19 gli eventi meteo rilevanti: temporali, grandinate, un tornado, ondate di calore e due drammatiche alluvioni, dal 17 al 19 settembre e dal 17 al 20 ottobre nel bolognese e in diverse province Romagna. In crescita anche i livelli delle acque sotterranee, che in diversi corsi d’acqua hanno raggiunto i massimi assoluti dal 2002.

È il quadro delineato dal Rapporto “IdroMeteoClima” curato da Arpae e relativo al 2024, che contiene gli ultimi dati sull’andamento meteorologico, climatico, idrologico e marino-costiero in Emilia-Romagna. Il report è stato presentato oggi a Bologna, nella Sala 20 maggio della Terza Torre. Ad aprire i lavori, la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini.

“I cambiamenti climatici– afferma la sottosegretaria Rontini– non sono più una previsione lontana, ma una realtà già in atto, che modifica profondamente il nostro territorio, i nostri ecosistemi e la vita quotidiana delle persone. La politica ha il dovere di riconoscere questa sfida e affrontarla con strumenti nuovi, mettendo al centro la sicurezza delle comunità e la tenuta del territorio. Dobbiamo rivedere le nostre politiche urbanistiche, agricole, di gestione delle risorse idriche e di protezione civile. Serve un approccio integrato, che unisca prevenzione, pianificazione, gestione del rischio e capacità di intervento, e che coinvolga cittadini, istituzioni e imprese in un percorso condiviso e lungimirante”.

“L’Emilia-Romagna– prosegue– è già al lavoro su questo fronte, ma il nostro obiettivo è accelerare ancora, rafforzando gli strumenti di pianificazione, il coordinamento tra enti locali e tecnici, la manutenzione del reticolo idrografico e gli interventi strutturali per la messa in sicurezza del territorio. È una sfida impegnativa, che richiede responsabilità, scelte chiare e un impegno condiviso”.

“Con il Rapporto, che curiamo ogni anno- spiega Pier Paolo Alberoni, responsabile della Struttura Idro-Meteo-Clima di Arpae-, forniamo un’analisi di dati e indicatori fondamentali per descrivere l’evoluzione nel tempo del clima dell’Emilia-Romagna. Si tratta di aspetti molto importanti per la tutela ambientale e per il supporto alle politiche di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, alla pianificazione territoriale e alle attività di protezione civile”.

Il Rapporto “IdroMeteoClima – dati 2024

Il 2024 si conferma come l’anno più caldo mai registrato in Emilia-Romagna dal 1961 per temperatura media e minima, mentre si colloca al terzo posto per quanto riguarda la temperatura massima, superato solo dal 2022 e dal 2023. Un andamento che si accompagna al secondo valore più elevato nella serie storica per le cosiddette notti tropicali – con un numero compreso tra 50 e 75 nei principali centri urbani – e al massimo numero di giornate con disagio bioclimatico registrato nelle aree di pianura dal 2001, con punte fino a 54 giorni in contesti urbani come Ferrara.

Anche sul fronte delle precipitazioni, il 2024 ha fatto registrare dati eccezionali: con una media regionale di 1.208,2 millimetri, si tratta del valore più alto dal 1961. Numerosi gli episodi di piogge intense e fenomeni temporaleschi di rilievo, con un totale di 19 eventi meteo rilevanti, tra cui supercelle, un tornado e due alluvioni significativem dal 17 al 19 settembre e dal 17 al 20 ottobre nel bolognese e in Romagna.

Le portate fluviali sono risultate complessivamente superiori alla norma: il fiume Po ha registrato valori ben al di sopra della media, e lo stesso vale per i principali corsi d’acqua regionali, seppur con deflussi variabili nelle diverse aree. In crescita anche il livello delle acque sotterranee, che in diversi corpi idrici ha raggiunto i massimi assoluti dal 2002, segnando un deciso aumento rispetto al 2023.

Per quanto riguarda l’ambiente marino-costiero, le temperature medie mensili del mare sono risultate simili o superiori ai valori climatici di riferimento per il periodo 2008-2023. Nell’arco dell’anno si sono verificate 19 mareggiate, nessuna delle quali classificata come severa. I livelli medi del mare si sono mantenuti pressoché stabili.

Ue, European Scoreboard 2025: l’Emilia-Romagna seconda regione italiana per tasso di innovazione

L’Emilia-Romagna è la seconda regione italiana per performance di innovazione, con un indice superiore alla media europea. Il dato emerge dall’European Innovation Scoreboard 2025, il report diffuso dalla Commissione europea che si basa su 32 indicatori che analizzano una serie di parametri delle regioni europee, tra cui il contesto generale, i livelli di investimento, le attività innovative e gli effetti sull’economia, sull’ambiente e sulla società.

Per l’Emilia-Romagna, preceduta solo dalla Provincia Autonoma di Trento, la classificazione attribuita è quella di “forte innovatore”, che è il secondo scaglione, dopo “leader”, attribuito alle regioni in ambito europeo. Nella speciale graduatoria seguono poi altre due classificazioni, quella di regione a moderata performance – dentro cui ricadono tutte le altre regioni italiane – e quella di emergenti.

L’Emilia-Romagna ha fatto registrare un indice di performance di 115,4 punti, superiore alla media europea di 112,6, in aumento di 4 punti grazie soprattutto al numero di pubblicazioni scientifiche internazionali congiunte, agli investimenti pubblici e privati in ricerca, alla percentuale della popolazione di età compresa tra 25 e 64 anni che partecipa ad attività di apprendimento permanente, alle pubblicazioni scientifiche che rientrano tra il 10% delle più citate a livello mondiale e alla percentuale di famiglie con accesso a internet a banda larga.

“Il Report certifica la solidità delle nostre politiche di innovazione: investire in ricerca, formazione e infrastrutture digitali porta risultati concreti– dichiara Vincenzo Colla, assessore regionale allo Sviluppo economico–. Il miglioramento rispetto al 2024 premia anche la capacità di lavorare in sinergia tra istituzioni, università, imprese e cittadini. L’innovazione è una leva strategica dello sviluppo e, come Regione, continueremo a sostenere il nostro ecosistema della ricerca per ogni attività in questa direzione”.

Nidi e Scuole dell’infanzia. 34 milioni di euro nel 2025 per sostenere e rafforzare, in Emilia-Romagna, la qualità dell’offerta educativa

Nidi e Scuole dell’infanzia. 34 milioni di euro nel 2025 per sostenere e rafforzare, in Emilia-Romagna, la qualità dell’offerta educativaBambine e bambini al centro delle politiche della Regione Emilia-Romagna: per consolidare e qualificare il sistema dei servizi 0/6, in particolare i Servizi educativi 0/3, e migliorare ulteriormente la qualità dell’offerta educativa puntando sempre più sulla formazione del personale e sulla possibilità di valorizzare le azioni innovative, con quote di incremento per i comuni montani e  in cui sono presenti bambini con disabilità.

Obiettivi da conseguire anche grazie a 34 milioni di euro, destinati per il 2025 alla qualificazione del sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni: quasi 26 milioni (esattamente 25.926.185 euro) provengono dal Fondo nazionale, e altri 8 milioni sono stati stanziati dalla Regione, in aumento rispetto al 2024. Il doppio via libera, alla programmazione delle risorse statali e alla ripartizione tra Comuni e Unioni, è arrivato nell’ultima seduta dalla Giunta, che a fine giugno, con un altro provvedimento, aveva già approvato l’assegnazione sul territorio dei contributi regionali.

“Gli investimenti per la prima infanzia- sottolinea l’assessora a Welfare, Scuola e Politiche per l’infanzia, Isabella Conti- rappresentano uno dei punti cardine del nostro programma di mandato: sia i Nidi che le Scuole d’infanzia sono realtà fondamentali non solo per la cura dei bambini e delle bambine e per il supporto che forniscono alle famiglie, ma anche per la crescita, l’educazione, la socializzazione e l’integrazione dei più piccoli, in una fase molto importante e delicata della loro vita. Tali scelte contribuiscono peraltro a rendere attrattivo il territorio regionale anche in termini di investimento, sviluppo e lavoro”.

“Con precedenti interventi abbiamo stanziato 15 milioni di euro, 4 in più rispetto al 2024, per l’ampliamento dei servizi educativi tra 0 e 3 anni- aggiunge Conti- e aumentato le risorse per ridurre i costi delle rette a carico delle famiglie, che passeranno da 28 a 30 milioni. Investire sull’infanzia e sul sistema integrato di educazione e istruzione significa investire sul futuro, per costruire una comunità più giusta, coesa, capace di offrire pari opportunità a tutti i cittadini, già dai primi anni di vita. L’Emilia-Romagna è una regione dove questo sistema ha sempre rappresentato un modello, ma continuiamo a lavorare, e a investire, sia per l’ampliamento dell’accesso ai servizi, sia per l’ulteriore qualificazione dell’offerta”.

Il sistema educativo integrato per la prima infanzia in Emilia-Romagna

Come emerge dai dati del Sistema informativo servizi Prima infanzia regionale – SPI.ER, per l’anno educativo 2024/2025 in Emilia-Romagna si contano 1.297 servizi educativi di varie tipologie, con un’accoglienza di circa 38.800 bambini. In particolare sono 1.078 i Nidi d’infanzia, che comprendono anche 53 micronidi e 151 sezioni Primavera, per un totale di quasi 36.500 bambini; 219 sono i Servizi educativi integrativi, con un’accoglienza di circa 2.300 bambini, che comprendono Spazi bambino, Centri per bambini e famiglie, Servizi domiciliari (Piccoli gruppi educativi) e Servizi sperimentali. Circa il 48% dei bambini (17.520) ha un’età tra i 3 e i 23 mesi (n. 17.520), e il 52% (18.980) è in età 24-36 mesi. La diffusione territoriale dei servizi educativi raggiunge l’85% di copertura dei Comuni e Unioni di Comuni (282 su un totale di 330), e per le Scuole d’infanzia statali e paritarie, comunali e private, l’indice di presa in carico risulta, da fonti Istat, essere pari al 90,19%.

Le risorse disponibili

I 26 milioni di euro dello specifico Fondo nazionale assegnati quest’anno alla Regione Emilia-Romagna sono suddivisi secondo i criteri stabiliti dall’Assemblea legislativa e sono destinati per il 93% (24 milioni 111mila euro) a sostenere il consolidamento dei Servizi educativi (comprese le sezioni primavera che accolgono bambini 24/36 mesi) e delle Scuole d’infanzia paritarie, sia comunali che private. Il 7% dei finanziamenti statali servono a qualificare l’offerta, attraverso la formazione del personale, il coordinamento pedagogico e le azioni innovative. Sono previste quote di incremento per i Comuni montani (+2,8% del budget per le spese di gestione) e per il numero di bambini con disabilità certificata presenti nei servizi educativi e nelle scuole (+2,1%).

Gli 8 milioni di provenienza regionale – anch’essi ripartiti tra Comuni e loro forme associative – sono destinati ad ampliare, consolidare e qualificare il sistema integrato dei servizi educativi per la prima infanzia, quindi Nidi e Servizi integrativi al nido per bambini da 0 a 3 anni, pubblici e privati convenzionati accreditati.

Caso laurea degli educatori, Cisl scuola: “Pronti alla tutela legale dei professionisti”

Caso laurea degli educatori, Cisl scuola: “Pronti alla tutela legale dei professionisti”“La laurea ce la siamo sudata, voi ce l’avete negata”.
È la frase che in questi giorni riassume il senso di frustrazione e abbandono di centinaia di educatori ed educatrici. Persone che hanno completato un percorso universitario serio e coerente, e che oggi si trovano escluse da ciò per cui si sono formate.

“Una situazione che la Cisl Scuola Emilia Centrale segue fin dall’inizio insieme alla segreteria confederale e sulla quale continua ad intervenire con determinazione. Oggi non solo ribadiamo la necessità di una sanatoria ministeriale in tempi rapidi per questi professionisti. Oggi diciamo forte e chiaro che Cisl Scuola è e sarà al fianco di queste lavoratrici e lavoratori. Anche nelle sedi legali, se necessario. Perché il rispetto del percorso formativo e della dignità professionale non può essere oggetto di interpretazione. È un diritto. E va difeso”, commenta Ciro Fiore, segretario generale aggiunto della categoria.

LE TAPPE DELLA VICENDA
Tra il 2017 e il 2019, oltre 350 studenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia hanno conseguito la laurea in Scienze dell’Educazione (L-19), convinti – a ragione – che fosse abilitante per lavorare nei servizi per l’infanzia. L’introduzione del DM 65/2017, sopraggiunta mentre i corsi erano in corso o appena terminati, ha però cambiato tutto, imponendo requisiti aggiuntivi che l’Ateneo non era ancora in grado di offrire.

Chi si è laureato in quegli anni si ritrova con un titolo “non più valido”. Una mail, inviata a distanza di anni, informa che servono nuovi esami, una tesi, e un contributo economico per sanare un percorso che era, all’epoca, pienamente conforme. Il tutto mentre molte di queste persone lavorano già nei nidi, con anni di servizio alle spalle.

 

“IL VALORE DELLA LAUREA? DIPENDE DAL CODICE POSTALE”
“Cisl Scuola Emilia Centrale ritiene inaccettabile che siano i laureati a pagare per un vuoto normativo e istituzionale. Quella laurea era un diritto, non un favore. Chiedere ora agli educatori di reimmatricolarsi, a proprie spese, per colmare lacune di sistema, rappresenta una grave distorsione giuridica. È una violazione del principio di legittimo affidamento e un colpo alla dignità professionale di chi ha agito sempre nel rispetto delle regole”, prosegue Fiore, segnalando anche un altro elemento decisivo: “La gravissima disparità che si sta consumando tra territori. In molte regioni, quegli stessi titoli sono stati riconosciuti, altrove no. Non si può accettare che il valore di una laurea dipenda dal codice di avviamento postale. Il diritto al lavoro deve valere ovunque allo stesso modo”.

Ecco perché Cisl Scuola sostiene la necessità di una sanatoria risolutiva, costruita con buon senso e responsabilità, che metta fine a questo contenzioso e tuteli tanto gli interessi individuali quanto quelli collettivi.
La Ministra Bernini ha dichiarato di essere al lavoro in tale direzione, che è l’unica possibile per “riconoscere con equilibrio e giustizia il valore del percorso di studi compiuto e restituisce serenità a chi, in questi anni, ha lavorato con professionalità nei servizi educativi”, conclude Fiore.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 17 luglio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 17 luglio 2025Da poco nuvoloso a nuvoloso con addensamenti più consistenti sui rilievi centro-orientali e sulle pianure limitrofe in mattinata . Assenza di pioggia. Dal pomeriggio generali rasserenamenti.

Temperature minime quasi stazionarie comprese tra 20 e 23 gradi, massime in lieve diminuzione comprese tra 28 gradi della costa riminese e 33 gradi della pianura occidentale. Venti deboli, in prevalenza dai quadranti orientali, con temporanei rinforzi sul crinale in mattinata. Mare poco mosso, con moto ondoso in aumento dalla notte.

(Arpae)

Ponte Veggia: collaudi in corso, riapertura entro fine luglio.

Ponte Veggia: collaudi in corso, riapertura entro fine luglio.

“Ad un mese esatto dalla chiusura dell’importante infrastruttura che collega i territori di Sassuolo e Casalgrande – commenta il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini – questo pomeriggio abbiamo svolto un sopralluogo congiunto al cantiere alla presenza del Sindaco di Casalgrande e dei Presidenti delle province di Modena e Reggio Emilia che hanno riconosciuto l’ottimo lavoro svolto in sede di coordinamento dei lavori da parte del Comune di Sassuolo.

In questi giorni – prosegue il Sindaco – si stanno svolgendo i collaudi alla struttura che, sino ad ora, hanno dato esito positivo: fiducia per la conferma di una riapertura entro fine luglio.

Prosegue l’istallazione del parapetto che proteggerà la grande novità di questo ponte: un marciapiedi, separato dalla carreggiata, in grado di consentire l’attraversamento del ponte in sicurezza a pedoni e ciclisti.

Un ringraziamento particolare va al grande lavoro portato avanti in queste settimane dall’impresa e dai tecnici del Comune di Sassuolo che per mesi hanno lavorato nella progettazione del cantiere e nel coordinamento dei lavori in grado di realizzare, nel minor tempo possibile, quella che sarà un’infrastruttura completamente rinnovata, sicura ed accessibile”.

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L’occasione è stata propizia, ha detto il Sindaco Giuseppe Daviddi, per fare un punto analitico sullo stato di avanzamento dei lavori. Che è estremamente soddisfacente.

In particolare a seguito delle prove di sbalzo che si sono compiute oggi, attraverso l’utilizzo di un autotreno di 44 tonnellate e 6 recipienti da 1000 litri d’acqua, posti sul ciglio della parte carrabile, il risultato è stato estremamente soddisfacente.

Oltre a questo, sono in pieno svolgimento i lavori di posa dei giunti sulla sede stradale, la messa in opera dei parapetti per la parte camminabile ciclabile della struttura, unitamente al trattamento della parte superficiale della parte pedonabile. Per finire con l’illuminazione e la segnaletica stradale, oltre alle attività di finitura per completare il manufatto.

“Quello che si sta concretizzando è un risultato storico: entro fine mese il Ponte di Veggia verrà riaperto – annuncia il Sindaco Giuseppe Daviddi -. E’ il frutto di un lavoro di squadra di tutte le componenti che hanno preso parte a questa riqualificazione. Un ringraziamento a tutti i tecnici, tra cui, in primis quelli del Comune di Casalgrande, e a tutti gli operai che hanno davvero messo anima e corpo per consegnarci l’opera finita in tempi così stretti”.

“Voglio ringraziare, e lo farò in ogni occasione possibile, tutta la comunità di Casalgrande. Il supporto psicologico, l’aiuto a ‘restare sul pezzo’ in tutto questo tempo l’abbiamo sentito forte ed è stata motivazione e sprone per arrivare a questo risultato incredibile per un cantiere con criticità evidenti che ha creato non pochi disagi a tutti – aggiunge il Primo Cittadino -. Un grazie, infine, agli agenti della Polizia locale dell’Unione Tresinaro Secchia, che anche dopo un mese sono ancora sulle strade a gestire una viabilità complicata e a tutte le associazioni di volontariato che li stanno coadiuvando in un’attività essenziale per tutta la nostra cittadinanza”

Per promuovere e valorizzare le eccellenze Dop e Igp, la Regione lancia un bando a sostegno di eventi/iniziative organizzate dai Comuni

Per promuovere e valorizzare le eccellenze Dop e Igp, la Regione lancia un bando a sostegno di eventi/iniziative organizzate dai Comuni
Alessio Mammi (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Fabrizio Dell’Aquila)

Salumi, formaggi, prodotti della terra. Il ricco paniere della tradizione emiliano-romagnola, protetto dai marchi Dop e Igp, merita di essere valorizzato sempre più, a tutti i livelli. Ed è per questo che la Regione ha deciso di mettere a bando, per la prima volta, 100mila euro di contributi per attività di promozione di questi prodotti, nell’ambito di eventi promossi dai Comuni.

“Siamo la prima regione italiana per numero di prodotti Dop e Igp: un patrimonio da salvaguardare e valorizzare, ancora di più di fronte alla minaccia di nuovi dazi e tariffe- ricorda l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi-. È una ricchezza enorme, anche a livello culturale, e per questo abbiamo scelto di lavorare insieme agli enti locali per sostenere l’attività di promozione e la gestione di iniziative promozionali. Sempre più dobbiamo concentrarci nella promozione unitaria del nostro territorio, e tanti enti locali si stanno proprio muovendo in questa direzione: le nostre eccellenze gastronomiche e alimentari sono un biglietto da visita unico. Si tratta- ha concluso l’assessore- di una novità molto attesa, che ci auguriamo possa aprire la strada a nuove iniziative in quest’ambito”.

Il bando

Può essere presentata domanda di contributo per spese riferite esclusivamente all’attività di promozione di Dop o Igp nell’ambito di un’iniziativa, e precisamente per l’affitto di locali e relativi servizi (acqua, luce, pulizie, servizi di sicurezza), costi di allestimento spazi, pubblicità all’evento. Se invece la Dop o Igp non è protagonista, ovvero l’iniziativa non è interamente a dedicata al prodotto, le spese di promozione sono ammissibili purché sussista almeno una di queste condizioni: lo spazio riservato alla Dop o Igp dev’essere evidente (per esempio, lo stand dedicato); se la Dop o Igp è utilizzata in cucina, il menù deve prevedere più ricette a base del prodotto oggetto di promozione.

Il periodo di eleggibilità delle spese decorre dalla data di presentazione della domanda fino al 31 dicembre 2025. Possono accedere ai contributi tutti i Comuni dell’Emilia-Romagna. Il livello del contributo è pari al 100% delle spese ammissibili. Ciascun beneficiario può presentare un’unica domanda di contributo per una singola iniziativa. La spesa minima non può essere inferiore a 3mila euro e la massima non può superare i 15mila euro.

A esaurimento delle risorse, il bando verrà chiuso e ne verrà data comunicazione sul sito della Regione Emilia-Romagna, alla pagina “Leggi Atti Bandi – Agricoltura, caccia e pesca” (https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/bandi).

Per accedere al contributo, il soggetto interessato deve presentare domanda, sottoscritta dal legale rappresentante con firma digitale, tramite posta elettronica certificata (PEC) all’ indirizzo agrapa@postacert.regione.emilia-romagna.it a partire dalla data di approvazione del bando fino a esaurimento delle risorse disponibili, e comunque non oltre il 30 ottobre 2025.

Progetto Pulse: parte la raccolta di idee dei giovani su affettività e sessualità

Progetto Pulse: parte la raccolta di idee dei giovani su affettività e sessualitàPrende il via in occasione del festival musicale Fiorachella (18 e 19 luglio 2025) la fase sperimentale del Progetto Pulse, promosso dall’Amministrazione comunale di Fiorano Modenese, in collaborazione con l’Educativa di strada distrettuale.

L’obiettivo è coinvolgere ragazze e ragazzi tra i 18 e i 25 anni su temi come affettività e sessualità, partendo dai loro bisogni, interessi e linguaggi. Durante il Festival sarà allestito un banchetto informativo dove i giovani potranno compilare un questionario anonimo, disponibile sia in versione cartacea sia digitale (tramite QR code), per condividere esperienze, dubbi e proposte.

Per rendere più riconoscibile lo Spazio Pulse verranno distribuiti gadget realizzati con materiali di riciclo, grazie alla collaborazione con il FabLab di Casa Corsini.

“Siamo molto soddisfatte per questo importante percorso di ascolto e raccolta di informazioni da parte dei giovani. – dichiarano Marilisa Ruini, assessore alle Politiche per le giovani generazioni e Giulia Muia, consigliera delegata per le Pari Opportunità, promotrici del progetto – Pulse vuole essere uno spazio pensato con loro e per loro, per costruire insieme percorsi educativi realmente utili e condivisi. Promuovere iniziative di educazione all’affettività e alla sessualità rivolte ai giovani è fondamentale per favorire una crescita consapevole, responsabile e rispettosa nelle relazioni interpersonali. L’intenzione dell’Amministrazione è quella di offrire ulteriori opportunità, che si integrano con quanto già promosso dall’Unione del Distretto Ceramico e Ausl,  per offrire spazi e strumenti di conoscenza e dialogo fra pari che non solo aiutano a prevenire situazioni di rischio, ma promuovono anche il rispetto reciproco, l’uguaglianza e la lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza. Investire in queste iniziative significa lavorare per migliorare il benessere psicofisico dei giovani e accompagnarli ad essere cittadini consapevoli  e protagonisti delle proprie scelte”

Il questionario, proposto al Fiorachella, verrà diffuso, nei prossimi mesi successivi tra gruppi informali giovanili del territorio e durante altri eventi dedicati ai giovani, con l’obiettivo di raccogliere il maggior numero di contributi e dare voce a una generazione spesso poco ascoltata su questi temi.

Il Progetto Pulse rappresenta un primo passo concreto verso una progettazione partecipata di iniziative su affettività e sessualità, costruita insieme ai giovani, partendo dai loro vissuti e dalle loro esigenze.

Per informazioni rivolgersi al servizio Politiche Giovanili del Comune di Fiorano Modenese: cultura@comune.fiorano-modenese.mo.it, 0536 833192.

 

Teatro per bambini a Maranello con uno spettacolo contro la guerra

Teatro per bambini a Maranello con uno spettacolo contro la guerraUn racconto senza parole contro la guerra: a Maranello debutta “Eh! Oh! In marcia per la pace”, spettacolo teatrale per bambini e famiglie. Aria Aperta Teatro Festival 2025 arriva a Maranello con un debutto carico di emozione e significato. Giovedì 17 luglio alle ore 21.15, presso il Parco Ferrari, va in scena “Eh! Oh! In marcia per la pace” della compagnia IAC Teatro.

Liberamente ispirato alla “Crociata dei bambini” di Bertolt Brecht, lo spettacolo racconta l’incontro tra un soldato e una bambina, sopravvissuti a un bombardamento. In un mondo in macerie, i due imparano a fidarsi l’uno dell’altra, fino a unirsi a una marcia invisibile fatta da bambini di tutto il mondo che scelgono di camminare insieme per la pace. Una narrazione non verbale, condotta solo attraverso gesti, sguardi, movimento e immagini visive. Un linguaggio universale, adatto anche ai più piccoli, che lascia spazio all’immaginazione e alla riflessione. Un piccolo racconto dentro un grande dramma, per dire no alla guerra con tenerezza, intelligenza e poesia.

L’evento fa parte di Aria Aperta Teatro Festival, a cura di Quinta Parete APS, con la direzione artistica di Enrico Lombardi, realizzato con il sostegno del Comune di Maranello, della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione di Modena. Biglietti e prevendite su LiveTicket, è possibile acquistare il pacchetto “zero pensieri” che include cena, laboratorio per bambini e spettacolo.

Via libera della Regione ai percorsi del sistema Ie formazioni professionali per l’anno scolastico 2025/26

La Regione investe sulla formazione di migliaia di ragazze e ragazzi per creare quelle competenze professionali richieste sui mercati e combattere il fenomeno dei Neet, ovvero quella parte di popolazione che non lavora e nemmeno cerca un’occupazione.

E lo fa con uno stanziamento pubblico di oltre 70,5 milioni di euro. Obiettivo: dare la possibilità a oltre 8mila giovani di acquisire una qualifica professionale o un diploma professionale, sviluppando competenze in coerenza con le opportunità occupazionali del territorio e con le professionalità richieste dalle imprese, con uno specifico riferimento ai processi legati alla transizione ecologica e digitale.

Il via libera al pacchetto di misure è stato approvato dalla giunta regionale nel corso dell’ultima seduta, su proposta del vicepresidente con delega alla formazione professionale, Vincenzo Colla, e dell’assessore regionale alla Scuola, Isabella Conti.

“Si tratta di misure fondamentali che rappresentano una vera politica di sviluppo in grado di affermare sempre più il diritto alla conoscenza e alle competenze, riducendo così le disuguaglianze culturali, sociali, economiche e territoriali- spiegano Colla e Conti-. Percorsi che contribuiscono in forma determinante anche ad abbattere la dispersione scolastica e possono generare buona occupazione, indispensabili per non lasciare indietro nessuna ragazza e ragazzo e per dare a ognuno un’opportunità di sviluppo personale e individuale. Vogliamo fare in modo che ogni ragazza o ragazzo in Emilia-Romagna possa raggiungere i propri obiettivi di realizzazione individuale attraverso il lavoro”.

L’offerta del sistema Istruzione e formazione professionale, Iefp, per l’anno scolastico 2025/26 prevede un investimento pubblico complessivo di 70,5 milioni, di cui oltre 59 milioni di risorse europee del Programma Fse+ 2021/2027. Oltre 8.100 le ragazze e i ragazzi emiliano-romagnoli che il 15 settembre 2025 saranno accolti nell’offerta regionale di IeFp, realizzata dagli enti di formazione professionale accreditati. La Giunta ha, inoltre, approvato e finanziato specifiche misure di sostegno e accompagnamento per garantire la piena partecipazione degli allievi con disabilità certificata e misure di personalizzazione per accompagnare tutti i giovani al successo formativo.

L’offerta si completa con i programmi curati da 44 Istituti professionali, statali e paritari, che in regime di sussidiarietà offrono ai propri studenti, oltre ai percorsi di istruzione professionale, anche percorsi di IeFP per conseguire una qualifica o un diploma. Anche per l’anno scolastico 2025/26 viale Aldo Moro ha approvato un finanziamento di 4,1 milioni per sostenere le scuole nella progettazione realizzazione della componente professionalizzate dei percorsi e accompagnare i giovani agli esami conclusivi.

E, infine, è previsto un investimento per contrastare il fenomeno dei Neet: un‘offerta di percorsi della durata di 990 ore che programmati e approvati in corso d’anno permette di corrispondere in modo tempestivo alla domanda dei giovani che possono rientrare in formazione anche attraverso il contratto di apprendistato di primo livello. Dall’inizio dell’anno 2025 sono stati approvati 19 percorsi per l’acquisizione del diploma professionale e 4 percorsi per la qualifica professionale con un investimento ulteriore di oltre 2,6 milioni del programma FSE+. La giunta aveva anche approvato due ulteriori Avvisi per garantire la continuità dell’offerta di questi percorsi aggiuntivi con uno stanziamento di 6 milioni di euro, sempre con risorse europee del Programma Fse+ 2021/2027, con una presentazione a sportello con la prima scadenza fissata il 25 settembre 2025.

Formigine, rintracciati dai Carabinieri due minori scomparsi in città per un’ora

Formigine, rintracciati dai Carabinieri due minori scomparsi in città per un’oraAlle 18.30 di domenica 13 luglio, i Carabinieri della Compagnia di Sassuolo sono tempestivamente intervenuti a Formigine in seguito alla denuncia di scomparsa di un minore, presentata presso la locale Stazione da un papà residente in città, che aveva segnalato l’improvviso allontanamento del figlio convivente, un bambino di 9 anni, insieme ad un coetaneo residente a Sassuolo.

Entrambi i bambini, fino a poco prima, si trovavano in sua compagnia presso il parco ciclopedonale “Campani” adiacente via Pirandello (cosiddetto “parco dell’anello”).

L’immediato dispositivo di ricerca attivato dai Carabinieri ha consentito, intorno alle ore 19:30, di rintracciare i due minori in buono stato di salute, mentre si trovavano a piedi lungo via Trento Trieste, a circa due chilometri dal luogo della scomparsa. I bambini sono stati così subito riaffidati ai rispettivi genitori.

L’episodio testimonia l’importanza dell’immediata attivazione delle ricerche nei casi di scomparsa di minori ed il costante impegno dell’Arma dei Carabinieri nella tutela dei più piccoli e delle fasce vulnerabili della popolazione.

Nasce HERAcquaModena: la nuova società gestisce il servizio idrico integrato in 27 comuni della provincia di Modena

Nasce HERAcquaModena: la nuova società gestisce il servizio idrico integrato in 27 comuni della provincia di ModenaSi chiama HERAcquaModena la nuova società del Gruppo Hera che dal 1° luglio gestisce il servizio idrico integrato nei 27 comuni della provincia di Modena attualmente gestiti da Hera Spa.

La newco, a cui sono state trasferite le attività riguardanti la gestione di 7.300 chilometri di reti al servizio di circa 470.000 cittadini, opera nei comuni di Modena, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Fiorano Modenese, Formigine, Frassinoro, Guiglia, Lama Mocogno, Maranello, Marano sul Panaro, Montecreto, Montefiorino, Montese, Palagano, Pavullo nel Frignano, Pievepelago, Polinago, Prignano sulla Secchia, San Cesario sul Panaro, Sassuolo, Savignano sul Panaro, Serramazzoni, Sestola, Spilamberto, Vignola e Zocca.

Si tratta di una delle gestioni di eccellenza del servizio idrico integrato del Gruppo, posizionatasi ai primi posti a livello nazionale sugli indicatori di qualità tecnica individuati da Arera, ottenendo già dal 2020 riconoscimenti significativi grazie alle performance in ambiti come le perdite idriche, la qualità dell’acqua potabile e depurata, l’adeguatezza del sistema idrico e fognario/depurativo.  In particolare, gli ultimi dati evidenziano un valore di perdite idriche lineari pari 9,99 metri cubi dispersi per chilometro al giorno rispetto ad una media nazionale di 17,9: il dato sul territorio modenese gestito da Hera è inferiore del 44% rispetto al dato medio nazionale.

Gli utenti di questi territori in provincia di Modena saranno avvisati tramite una lettera allegata all’ultima bolletta inviata da Hera Spa con i consumi fino a giugno 2025. Le fatture successive saranno quindi spedite da HERAcquaModena.

Per i clienti non cambia nulla: rimangono invariate le condizioni contrattuali, così come le domiciliazioni bancarie, l’adesione al fondo fughe, le modalità per richiedere prestazioni (allacciamenti, volture, subentri, autolettura, rateizzazioni, ecc.), gli sportelli clienti a cui rivolgersi e i servizi online, compresa l’app MyHera. Le pratiche già avviate saranno automaticamente prese in carico dalla nuova società e rimarrà in vigore la Carta del Servizio idrico integrato, che costituisce parte integrante del contratto di utenza e rappresenta il documento in cui sono specificati i livelli di qualità dei servizi erogati e la loro modalità di fruizione.

L’unica variazione riguarda il Pronto Intervento Acqua che dal 1° luglio 2025 risponde al numero verde 800.713.888, riportato anche nelle bollette.

Torna allo Sporting di Sassuolo il Torneo Internazionale di tennis Under 14 Combined

Torna allo Sporting di Sassuolo il Torneo Internazionale di tennis Under 14 CombinedSi terrà dal 19 al 26 luglio il Torneo Internazionale di tennis Under 14 Combined maschile e femminile dello Sporting Club, Memorial Angelo Rossini – Trofeo BPER Banca, inserito nel Circuito Tennis Europe Junior Tour e patrocinato dal Comune di Sassuolo.

In Italia solo pochi circoli hanno l’approvazione dalla Tennis Europe per l’organizzazione di questa manifestazione: è prestigioso per lo Sporting e per la Città di Sassuolo far parte di questo circuito e ci rende fieri che la Federazione Italiana Tennis e Padel ci confermi ogni anno questo tradizionale appuntamento tennistico.

Al via ci saranno oltre 120 atleti. Sia il tabellone maschile che femminile, infatti, comprendono 18 tennisti del main draw con classifica internazionale più alta, 8 provenienti dalle qualificazioni, 4 wild cards (una di diritto dello Sporting, le altre decise dalla Federazione Italiana Tennis e Padel) e 2 eventuali Special Exempt (atleti che possono richiedere l’entrata di diritto, se impegnati in semifinali o finali di altrettanti tornei).

Gli 8 atleti delle qualificazioni provengono a loro volta da un tabellone di 32 nomi che cominceranno a sfidarsi sabato 19 luglio e, dopo due incontri a testa, saranno individuati gli otto atleti maschi e le otto femmine che entreranno nel tabellone principale.

Da quel momento cominceranno i match che porteranno poi alle semifinali e al gran finale di sabato mattina 26 luglio sul campo centrale dello Sporting Club Sassuolo.

Per quanto riguarda i partecipanti al torneo, a guidare il seeding vi sono rispettivamente Ana Cerovic, 2012, croata, n°280 della classifica, e il russo Aleksandr Ponomarev, 2011, dal best ranking di 81 Tennis Europe. I Tecnici Nazionali under 14 Thomas Tenconi per il maschile e Luca Ronzoni per il femminile assegneranno le WC spettanti al settore tecnico della FITP, mentre lo Sporting Club Sassuolo avrà a disposizione uno slot nel tabellone principale e due slot in quali. I nomi verranno svelati nella giornata di giovedì in base alla lista definitiva dei giocatori che avranno accesso e tra questi potremmo avere alcuni dei giovani tennisti sassolesi come Matteo Grotti, under 13 in forte ascesa in questa stagione.

L’obiettivo dello Sporting Club Sassuolo con questa manifestazione internazionale è quello di dar spazio ai giovani tennisti e tenniste che possano trovare un trampolino di lancio per il loro futuro e scalare le classifiche! Una grande e spettacolare settimana di tennis, a ingresso libero e gratuito per tutti, anche per gli appassionati di sport non soci del Club.

Coldiretti: la tecnocrazia della Von Der Leyen costa più dei dazi USA

Coldiretti: la tecnocrazia della Von Der Leyen costa più dei dazi USAColdiretti scende in piazza per denunciare il tentativo dei tecnocrati europei, guidati da Ursula Von der Leyen, di distruggere l’agricoltura, la produzione di cibo e la sicurezza alimentare in Europa, mettendo a rischio le fondamenta stesse della democrazia. Una protesta che arriva a pochi giorni dall’annuncio della stangata sui dazi che vede ancora una volta la Von der Leyen indiziata numero uno di un immobilismo che sta affossando l’economia europea con rischi ora per l’agricoltura dieci volte più gravi dei danni che potrebbero causare i dazi di Trump.

Questi potrebbero essere gli effetti delle nuove proposte di bilancio che la Commissione presenterà domani, a partire da un fondo unico tra politiche di coesione e politica agricola. Per la prima volta dal 1962 l’Europa non avrebbe più un budget destinato con chiarezza al sostegno della produzione di cibo e alla sicurezza degli approvvigionamenti alimentari.

Così, con un messaggio chiaro “Abbiamo bisogno dell’Europa come il pane, ma questa non è l’Europa che vogliamo”, Coldiretti ha dato vita ad un’azione coordinata da Bruxelles a Roma, per dare il benvenuto a “Vonderland”, una landa autocratica che vede un’Europa sempre più distante dalla realtà, dai cittadini e dalla terra.

L’iniziativa ha coinvolto centinaia di giovani agricoltori di Coldiretti, che hanno esposto striscioni raffiguranti Ursula Von der Leyen nella sua “Vonderland” appunto, accompagnati da messaggi chiari come: “non spegnere la democrazia!”, “non spegnere la salute” “non spegnere l’agricoltura” sempre più minacciata da una Commissione Europea che ignora sistematicamente le scelte del Parlamento europeo e agisce senza confronto democratico.

Gli striscioni, oltre ad essere stati esposti dal palazzo di Farm Europe a Bruxelles a pochi passi da quello di Berlaymont sede della Commissione Europea, sono stati alzati in cielo anche in alcuni luoghi iconici di Roma come il Colosseo, Fontana di Trevi e Piazza Navona, e con valore anche politico come il Senato.

“Siamo scesi in piazza perché è in gioco molto più del nostro futuro: è in gioco la democrazia e la stessa idea di Europa – dichiara da Bruxelles il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini –. Di fronte all’arroganza di una burocrazia europea che, sotto la guida della presidente Von der Leyen, calpesta ogni giorno il lavoro degli agricoltori e ignora sistematicamente la volontà dei cittadini. Un’Europa che toglie risorse alla produzione di cibo per destinarle al riarmo, che apre le porte a prodotti stranieri privi di garanzie, che firma accordi senza reciprocità e impone regolamenti scollegati dalla realtà agricola. Questa non è l’Europa che vogliamo. Un’Europa che in questo momento si ritrova a trattare con la minaccia di dazi USA al 30% figli di un’incapacità della Von der Leyen di negoziare in prima persona e di difendere la nostra economia. Ennesimo tassello di una politica economica e produttiva totalmente fallimentare, che sta facendo chiudere interi settori europei, avvantaggiando paesi come la Cina. Oggi gli agricoltori non chiedono privilegi, ma rispetto: per chi ogni giorno garantisce sicurezza alimentare, tutela dell’ambiente e presidio del territorio. Non accetteremo più decisioni imposte dalla Presidente, senza confronto, senza ascolto, senza dignità”.

“Lo diceva Sant’Agostino: la speranza ha due figli, lo sdegno e il coraggio. E oggi è il tempo di entrambi – afferma da Roma il segretario generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo –. Sdegno per un’Europa tradita da chi, come Ursula von der Leyen, pretende di governarla ignorando le posizioni del Parlamento, degli Stati membri e dei suoi stessi Commissari. Facendo scelte che vanno contro le esigenze dei cittadini e delle imprese. Coraggio, perché dobbiamo fermare chi vuole smantellare la Politica Agricola Comune per finanziare i carri armati al posto del pane. Una tecnocrazia cieca e arrogante, chiusa nei palazzi della Commissione, sta stravolgendo lo spirito originario dell’Unione, nata per unire i popoli e non per opprimerli. Ma noi non ci stiamo: senza agricoltura non c’è sovranità, senza cibo non c’è pace, c’è solo guerra. Coldiretti si mobilita per difendere il cuore dell’Europa vera: quella delle campagne, del lavoro, delle comunità. Non possiamo lasciare che l’Europa si trasformi in Vonderland. E ricordiamo a tutti: contro i contadini non si governa!”.

UniCredit prima grande banca in Europa a lanciare pagamenti in valuta veloci e sicuri tramite la partnership con Wise Platform

UniCredit annuncia il lancio di un nuovo servizio di pagamento internazionale per i clienti retail, sviluppato in partnership con Wise, società tecnologica globale specializzata in pagamenti transfrontalieri. Questa collaborazione fa di UniCredit la prima banca in Italia a integrare una soluzione veloce, sicura e trasparente per i pagamenti in valuta estera direttamente nella sua app di mobile banking.

Il nuovo servizio consente di effettuare trasferimenti internazionali da euro a diverse valute estere, con la stessa velocità e semplicità dei pagamenti nazionali. Nella maggior parte dei casi, i fondi vengono accreditati al destinatario in pochi secondi[1], con prezzi chiari e competitivi e un’esperienza utente semplificata.

Attraverso il nuovo servizio, i clienti italiani di UniCredit possono inviare pagamenti in modo semplice e veloce a destinatari in selezionati Paesi[2], tra cui Regno Unito (GBP), Svizzera (CHF), Hong Kong (HKD), Singapore (SGD) e India (INR), con altre valute in fase di sviluppo.

L’iniziativa fa leva anche sulle soluzioni di pagamento all’avanguardia di UniCredit, tra cui l’introduzione del cambio incorporato quando si effettuano o ricevono pagamenti in oltre 120 valute attraverso UC PayFX, nonché la gestione avanzata dei cambi e il monitoraggio delle transazioni attraverso UC PayFX Webservice.

 

Raphael BarisaacGlobal Head of Payments & Cash Management di UniCredit, ha commentato: “La nostra missione è trasformare i pagamenti in un’esperienza agile e senza ostacoli, con la velocità e la trasparenza di una fintech. I nostri clienti si aspettano soluzioni semplici, veloci e trasparenti a costi accessibili anche quando si tratta di transazioni complesse come i bonifici internazionali. Questo nuovo servizio è stato creato per rispondere esattamente a tali esigenze e rappresenta un passo fondamentale in quella direzione.”

Steve NaudéGlobal Managing Director di Wise Platform ha dichiarato“Questa partnership segna una pietra miliare per milioni di persone e imprese che si affidano a UniCredit per le loro esigenze bancarie quotidiane. Wise e UniCredit condividono una visione chiara e un forte orientamento al consumatore e non vediamo l’ora di offrire ai clienti di UniCredit un’esperienza di pagamenti internazionali ancora più fluida, veloce ed efficiente”.

Laddove le offerte bancarie tradizionali per i pagamenti internazionali si basano su reti di banche corrispondenti, richiedono tempo per l’elaborazione e possono comportare costi imprevedibili, la nuova soluzione si avvale della presenza in loco di Wise e dell’accesso diretto ai sistemi di pagamento locali per facilitare un processo significativamente più rapido e trasparente.

Il servizio sarà messo a disposizione dei clienti di UniCredit in Italia a partire dal 21 luglio 2025, con l’intenzione di estenderne la disponibilità ad altri Paesi nel prossimo futuro.

 

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