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domenica, 17 Agosto 2025
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Si rinnova e si amplia la collaborazione tra la Regione e le Università di Modena e Reggio Emilia e di Bologna per il monitoraggio delle frane e delle aree a rischio idrogeologico

Si rinnova e si amplia la collaborazione tra la Regione e le Università di Modena e Reggio Emilia e di Bologna per il monitoraggio delle frane e delle aree a rischio idrogeologico
frana Cà Lita (Foto di Cristina Gaddi)

Le principali situazioni di dissesto idrogeologico in Emilia-Romagna, a partire dalle frane più minacciose, in movimento e di grandi dimensioni, come quelle di Boccassuolo, nel modenese, e di Ca’ Lita, nel reggiano. Sono le realtà su cui già lavorano insieme, da tempo, attraverso specifiche convenzioni, la Regione (tramite l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile) e le Università di Modena e Reggio Emilia e di Bologna, per garantire in modo sempre più efficace la tutela del territorio e di chi lo abita.

Ora questa collaborazione viene ulteriormente rinnovata. Con un accordo pluriennale, che si amplia e riguarderà anche altre situazioni ad alto rischio e con necessità di continuo monitoraggio, come la frana di Cà di Sotto, a San Benedetto Val di Sambro (BI), e quella della Rupe di San Leo, nel riminese.

Gli accordi pluriennali hanno durata fino al 2028 e vedono coinvolti il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia (UniMORE) per le aree dell’Emilia centro-occidentale, e il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna per le zone afferenti al bacino del fiume Reno e la Romagna. I due Atenei assicurano all’Agenzia un supporto tecnico-scientifico mirato al miglioramento delle capacità di previsione, prevenzione, gestione del rischio idrogeologico e alla predisposizione di misure organizzative per rendere più efficace la pianificazione di protezione civile e la gestione delle situazioni di crisi. La valutazione delle possibili evoluzioni dei dissesti è fondamentale per attuare le migliori azioni di mitigazione del rischio.

I temi oggetto dell’intesa spaziano dalle valutazioni del rischio da frana, residuo e in corso d’emergenza, con l’ausilio di metodi, tecniche e tecnologie innovative e integrate (dati satellitari, droni, analisi delle condizioni di saturazione dei suoli, e così via) ai sopralluoghi e rilievi sul posto, dall’implementazione di sistemi di monitoraggio (anche automatico) sul posto al supporto al miglioramento della pianificazione comunale di protezione civile e l’individuazione di misure di mitigazione del rischio da frana a servizio delle autorità locali. Sono oggetto di collaborazione tra gli enti anche il supporto alla predisposizione di progetti speciali (compresi quelli finanziati dal Pnrr) e lo sviluppo di procedure d’analisi per realizzare un sistema di monitoraggio integrato delle frane a scala regionale. È poi prevista un’idonea formazione del personale dell’Agenzia e uno specifico supporto alla comunicazione del rischio ai fini della gestione dei fenomeni.

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 16 luglio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 16 luglio 2025Nuvolosità alta e stratificata in pianura con discrete condizioni di soleggiamento; nuvolosità cumuliforme sui rilievi e fascia collinare nelle ore centrali della giornata, con associati rovesci anche a carattere temporalesco e possibilità di estensione dei fenomeni nelle pianure limitrofe; esaurimento dei fenomeni in serata.

Temperature stazionarie, con valori minimi compresi tra 20 e 23 gradi e massime comprese tra 29/32 gradi delle aree costiere ed attorno a 33 gradi sulle pianure interne. Venti inizialmente deboli variabili, tendenti a ruotare e a rinforzare da nord-est. Mare poco mosso con moto ondoso in aumento dalla serata.

(Arpae)

FLC CGIL ER sulle immissioni in ruolo: “serve stabilità per la scuola, non annunci scollegati dalla realtà”

FLC CGIL ER sulle immissioni in ruolo: “serve stabilità per la scuola, non annunci scollegati dalla realtà”“Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara dopo l’autorizzazione del MEF ha firmato il decreto che autorizza l’immissione in ruolo di 48.500 docenti tra posti comuni e di sostegno. Ma la realtà, anche quest’anno, racconta un’altra storia”, dichiara Monica Ottaviani Segretaria Generale FLC CGIL Emilia Romagna.

“In Emilia Romagna, su oltre 4300 posti vacanti (dato calcolato da noi non essendo ancora disponibili i dati ufficiali), saranno autorizzati circa 4000 ruoli, escludendo dal contingente una parte significativa dei posti in organico di fatto e/o in deroga. Le criticità più significative riguardano i posti di sostegno in deroga che, come avviene ormai ogni anno, continua la sindacalista, saranno più di quelle autorizzate in organico di diritto e che saranno coperte da personale supplente.
A queste criticità ne vanno aggiunte ulteriori: l’incapienza delle graduatorie in alcune classi di concorso, i numerosi posti non coperti sul sostegno e l’assenza di assunzioni per educatori e personale ATA, che rappresentano oltre un terzo del personale scolastico.
Un silenzio, quest’ultimo, che definire eloquente è dir poco. Criticità che faranno aumentare i posti non coperti da stabilizzazioni.
Occorre prioritariamente dare stabilità, ponendo fine al gioco di prestigio dei posti autorizzati in deroga di anno in anno, e rivedere i sistemi di reclutamento dei docenti, ad oggi farraginosi con la sovrapposizione di diverse procedure concorsuali da gestire in tempi eccessivamente stretti e che ledono i diritti del personale scolastico” – scrive la FLC CGIL Emilia Romagna.

“A tal proposito, nella nostra regione, abbiamo già rilevato gravi anomalie nelle nomine per le classi AB24 e AB25 (concorso 2020 e concorsi PNRR), con surroghe non effettuate, graduatorie errate e una gestione delle procedure che crea incertezza e disorientamento tra gli aspiranti docenti. Per questo, abbiamo chiesto all’USR dell’Emilia Romagna chiarimenti urgenti e un ulteriore confronto per affrontare le questioni emerse e più volte sollevate.
Restano in piedi tutte le nostre rivendicazioni che con coerenza e determinazione continuiamo a sostenere: l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili; la stabilizzazione dei posti di sostegno in deroga; l’implementazione degli organici di docenti ed ATA, per dare finalmente prospettive certe a chi, da anni in condizione di precarietà e che garantisce il funzionamento quotidiano delle nostre scuole.

La scuola dell’Emilia Romagna – conclude la Segretaria Regionale FLC CGIL Emilia Romagna – aspetta ormai da tempo risposte che garantiscano la qualità del sistema scolastico pubblico, anche con riferimento al tempo scuola e la garanzia del diritto allo studio delle studentesse e degli studenti”.

 

Con i Giovedì sotto le stelle di Sassuolo torna l’evento “Insieme per la vita”

Con i Giovedì sotto le stelle di Sassuolo torna l’evento “Insieme per la vita”L’associazione ‘Non è Colpa Mia’ per il sesto anno consecutivo ha organizzato l’evento “Insieme per la vita”, una raccolta fondi con la partecipazione dei ristoranti del centro storico, in occasione dei “Giovedì sotto le stelle di Sassuolo”.

Dal 2020, anno della pandemia, l’associazione ha voluto dare un segnale forte di vicinanza alla cittadinanza e ad alcune delle categorie che sono state maggiormente coinvolte in quel periodo, sostenendo in modo concreto e supportando la Sanità locale.

Da qui è nata l’iniziativa “Insieme per la vita”: sono stati coinvolti i ristoranti del centro storico in occasione dei “Giovedì sotto le stelle di Sassuolo” e in accordo con i ristoratori, viene fatta  una raccolta fondi l’ultimo giovedì del mese di luglio. I ristoranti aderenti donano una parte dell’incasso della serata ed il ricavato viene destinato appunto alla Sanità Locale.

In particolare, negli anni precedenti, i fondi raccolti sono stati donati come segue:

  • nel 2020 sono stati donati € 1.500,00 al reparto di Neonatologia dell’Ospedale di Sassuolo;
  • nel 2021 sono stati donati € 1.000,00 alla Fondazione dell’Ospedale di Sassuolo per l’acquisto di un ecoendoscopio;
  • nel 2022 sono stati donati € 1.600,00 per il reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Sassuolo;
  • nel 2023 sono stati donati € 1.500,00 per la sezione oncologica presente all’interno dell’Ospedale di Sassuolo (Day Hospital oncologico);
  • nel 2024 sono stati donati € 1.200,00 all’Ospedale Civile di Sassuolo per supportare concretamente nuovi progetti in via di sviluppo all’interno dell’Ospedale.

Quest’anno la raccolta fondi sarà destinata al reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Sassuolo.

L’evento sarà giovedì 17 luglio 2025 e vedrà il coinvolgimento di diversi ristoranti del centro storico che devolveranno una parte del loro ricavato alla causa.

L’evento è patrocinato dal Comune di Sassuolo e dall’Ospedale di Sassuolo.

I ristoranti che partecipano all’iniziativa sono: Aragosta – Bottega Frank – Broletto –      Caffe commercio – Garibaldino – Giannico – La Bolla – Negresco – Piadineria Zero536 – Salumeria Piazza Piccola.

A Sassuolo una settimana di Cinema sotto le Stelle

A Sassuolo una settimana di Cinema sotto le Stelle
immagine di repertorio

Dopo il maltempo della scorsa settimana che ha portato all’annullamento della proiezione di “Per un pugno di dollari”, inizia domani la collaborazione tra la rassegna “Cinema sotto le Stelle” e la Cineteca di Bologna che porterà ogni settimana, in piazzale Della Rosa, alla proiezione di film restaurati dalla Cineteca in proiezione ad ingresso gratuito.

Domani, martedì 15 luglio a partire dalle ore 21,30, verrà proiettata la pellicola “Elephant Man” di David Lynch, Gran Bretagna 1980 – 125’ drammatico con Anthony Hopkins, John Hurt.

John Merrick è un uomo che dalla nascita si porta dietro una malformazione al corpo, per questo tutti lo chiamano l’uomo elefante. Viene trattato come fenomeno da baraccone da un individuo senza scrupoli, ma Il Dottor Treves decide di prendersi cura di lui.

La rassegna “Cinema Sotto le Stelle”, poi, proseguirà il giorno dopo, mercoledì 16 luglio con “Fuori”, che rientra nel programma Cinema Revolution, con il costo del biglietto ridotto a 3,50 €. Il film, di Mario Martone, Italia/Francia 2025 con Valeria Golino e Matilda de Angelis, è vincitore del Nastro d’argento per la Migliore attrice protagonista a Valeria Golino e per la Migliore attrice non protagonista a Matilda De Angelis e Elodie.

Venerdì 18 luglio, poi, “Giurato numero Due” di Clint Eastwood, USA 2024

Domenica 20 luglio: Lilo & Stitch di Dean Fleischer – Camp, USA 2025, anch’esso nell’ambito di Cinema Revolution.

Dazi, l’assessore all’Agricoltura, Mammi: “L’Emilia-Romagna è tra le regioni che rischiano di più, l’agroalimentare il settore che sarà più penalizzato”

Dazi, l’assessore all’Agricoltura, Mammi: “L’Emilia-Romagna è tra le regioni che rischiano di più, l’agroalimentare il settore che sarà più penalizzato”“I dazi sono a tutti gli effetti tasse che si pagano allo Stato americano. Se questo provvedimento verrà confermato, l’Emilia-Romagna sarà una delle regioni che ne pagherà il prezzo più alto: il nostro export è tra i più apprezzati nel mondo e siamo la regione che esporta di più negli Stati Uniti. Servono contromisure solide e rapide: chiediamo all’Unione Europea e al Governo una strategia unitaria, forte e ragionata per difendere la presenza sul mercato statunitense delle nostre produzioni, azioni che al momento mancano”.

Così l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, sull’annuncio dell’amministrazione degli Stati Uniti che prevede l’applicazione di dazi e tariffe doganali al 30% per i prodotti europei a partire dal 1^ di agosto.

“I dazi sono, a tutti gli effetti, tasse: aumentano il costo dei prodotti, generano sfiducia e incertezza nei mercati, comprimono le economie, fanno salire l’inflazione ed erodono il potere d’acquisto, sia dei cittadini europei sia degli americani- prosegue l’assessore-. Non c’è solo un impatto immediato sui prezzi, ma può generarsi un rischio di rallentamento delle economie, perdita di valore delle borse, e conseguenze negative nel medio e lungo periodo: questi soldi finiscono nelle casse dello Stato americano, ma non vanno né alle imprese né ai lavoratori. Inoltre, nella lettera inviata dagli Stati Uniti si sceglie di ingnorare l’enorme valore dei servizi, dei fondi di investimento e della finanza americana che già beneficia enormemente del mercato europeo”.

Dunque, continua Mammi, “rappresentano un problema molto serio per l’Italia e particolarmente pesante per la nostra regione, che è tra quelle che esportano di più negli Stati Uniti, oltre 10,5 miliardi di euro. Serve, quindi, una reazione forte, ragionata e unitaria da parte dell’Europa e del Governo italiano. Occorre inoltre constatare che non ci sono relazioni ‘speciali’ tra Italia e Stati Uniti, come il Governo ha provato a far credere in questi mesi: siamo tutti europei, tutti nella stessa situazione, e nessuno può permettersi approcci individuali o fughe in avanti”.

“Accanto alla reazione diplomatica e commerciale– aggiunge l’assessore- serve subito anche un piano concreto di sostegno alle imprese e alle filiere più colpite, per aiutarle a essere più competitive e assorbire il contraccolpo dei dazi. A partire dalla riduzione degli oneri fiscali e sul lavoro, da misure per migliorare la logistica e l’energia, garantendo vantaggi soprattutto per le aziende energivore, e dal sostegno per promuovere il Made in Italy negli Stati Uniti, un mercato fondamentale che non possiamo permetterci di perdere, anche grazie alla forte domanda e alla presenza di 20 milioni di cittadini che vantano origini italiane. E, mentre difendiamo la nostra presenza negli USA- conclude Mammi-, dobbiamo anche guardare avanti: investire su nuovi mercati, come Sudamerica e Asia, per aprire nuovi sbocchi commerciali, senza rinunciare a quello americano, oggetto al momento di una fase molto perturbata”.

L’importanza del mercato statunitense per il settore agroalimentare dell’Emilia-Romagna e nazionale

Con un valore di 10 miliardi e mezzo di euro di prodotti esportati nel 2024, gli Stati Uniti sono il primo mercato di destinazione dei beni prodotti dalle imprese emiliano-romagnole. Di questi circa un miliardo (985 milioni) arriva dai prodotti agroalimentari. Una tendenza confermata anche nel primo trimestre del 2025, con esportazioni pari a 263,1 milioni di euro, pari al 10,4% dell’export regionale negli Stati Uniti, l’11,9% in più rispetto al 2024.

Secondo una stima di Coldiretti i prezzi al consumo dei prodotti italiani negli Usa subirebbero rincari del 45% per i formaggi, del 35% per i vini e del 42% per conserve e marmellate. Che potrebbero costare alle famiglie americane e al settore agroalimentare nazionale 2,3 miliardi di euro. Sempre secondo Coldiretti, al danno immediato in termini di calo delle esportazioni, si aggiungerebbe quello della mancata crescita di un settore che puntava per quest’anno a superare quota 9 miliardi di esportazioni. Alcune aziende hanno già cominciato a rafforzare la produzione sul suolo americano, mentre chiedono all’Ue una semplificazione delle regole per restare competitive in un contesto globale sempre più instabile.

Anche l’associazione Origin Italia sottolinea come gli Stati Uniti rappresentino il principale mercato extra-Ue per le produzioni Dop e Igp italiane dove assorbono circa il 25% dell’export totale del comparto certificato. In valore assoluto, lo scorso anno la quota di prodotti top venduti oltreoceano ha sfiorato i 3 miliardi di euro sui 12 miliardi di esportazioni nel resto del mondo.

Grazie al 118, in Emilia-Romagna oltre 1.400 pazienti assistiti al giorno, più di 527mila all’anno, in forte crescita

Grazie al 118, in Emilia-Romagna oltre 1.400 pazienti assistiti al giorno, più di 527mila all’anno, in forte crescitaOltre 1.400 persone assistite ogni giorno nel 2024, più di 527mila l’anno, con un tempo medio di intervento di 15 minuti, quindi 4 minuti al di sotto della media nazionale, come certificano i dati dell’Osservatorio Ministeriale.

Una media di 14mila interventi ogni 100mila abitanti, dato che pone l’Emilia-Romagna in cima a questa classifica tra tutte le regioni italiane. Grazie alla presenza di un mezzo di soccorso avanzato, sia con infermiere che con medico, ogni 29.678 abitanti, il doppio di quello che prevede il Decreto ministeriale 70/2015 che stabilisce il tetto massimo di un mezzo ogni 60mila abitanti.

E poi le professionalità e le competenze del personale: 3.770 i medici e gli infermieri impegnati nel servizio, a cui si aggiungono 500 autisti soccorritori e una squadra di quasi 40mila volontari, che, solo nel 2024, ha permesso di effettuare da Piacenza a Rimini 512.028 interventi e di soccorrere esattamente 527.310 pazienti.

Come? Utilizzando una flotta di centinaia di mezzi, di cui 272 tra ambulanze e auto mediche e infermieristiche pronte a partire con l’equipaggio a bordo 24 ore su 24, e 4 elicotteri, uno dei quali con tecnologia NGV per consentire il volo notturno e due con verricello.

Sono i risultati dell’impegno solido e confermato della Regione, che finanzia ogni anno il 118 con circa 180 milioni di euro, di cui 105 destinati alle Aziende sanitarie per il personale, le centrali operative, l’Elisoccorso e le tecnologie, e 75 milioni alle associazioni di volontariato convenzionate per i trasporti.

Il 118, nato proprio in Emilia-Romagna, ne rappresenta il cuore del sistema dell’emergenza-urgenza, capace di innovarsi e di rispondere alle sempre nuove sfide a cui è chiamato. Come quella del Numero Unico Europeo di Emergenza 112, attivo a partire dal 1^ aprile 2025 su tutto il territorio, che ha già superato il milione di chiamate ricevute con un tempo di risposta medio di circa 6 secondi.

A fare il punto sul sistema dell’emergenza-urgenza in Emilia-Romagna oggi in conferenza stampa, l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, e il coordinatore della rete regionale dell’emergenza 118 e del 112, Antonio Pastori.

“Necessario, sicuro e sostenibile. Così deve essere il sistema dell’emergenza-urgenza – spiega Fabi-. Il 118, nato proprio in Emilia-Romagna, ha fatto scuola come modello di coordinamento dei soccorsi ed è poi diventato lo standard da adottare in tutta Italia. Oggi quel modello è chiamato a nuove sfide della sanità pubblica. A partire da quella del 112 Numero Unico di Emergenza, che dalla sua attivazione sta dando prova di essere un servizio molto importante per il nostro territorio e per i cittadini, con risultati in linea con le aspettative grazie anche al prezioso lavoro svolto insieme alle altre istituzioni. Siamo chiamati a far fronte alla carenza di personale sanitario e a una sempre maggiore domanda di prestazioni. Occorre- prosegue Fabi- continuare a investire in tecnologie e nella formazione del personale, ma anche in una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini e in un ruolo sempre più attivo del volontariato. I numeri sul nostro 118, certificati dal ministero, ci dicono che è sempre più un servizio di riferimento, che è cresciuto e si è rafforzato nel tempo sia come interventi effettuati, che come pazienti assistiti, ma anche per mezzi, tecnologie e personale. Siamo pronti a rispondere alle nuove sfide che abbiamo davanti, per fare ancora meglio e ancora di più”.

Le azioni future

I prossimi obiettivi a cui guarda la Regione sono l’ulteriore valorizzazione delle risorse umane, sia a leadership infermieristica che medica, e dell’associazionismo: si sta costruendo il percorso per arrivare a un accordo quadro con le Organizzazioni di volontariato per la creazione di un partenariato più efficace. Inoltre, si continuerà a investire sulla formazione per rafforzare le competenze specifiche degli operatori impegnati nel soccorso.

Saranno aumentati gli investimenti per l’interconnessione digitale tra territorio e rete ospedaliera con informazioni in real time e implementata la rete di defibrillazione. Grazie alle nuove tecnologie, l’Intelligenza Artificiale sarà integrata nei sistemi operativi di risposta all’emergenza per potenziarne l’efficienza, affiancandosi e non sostituendosi al personale, e saranno utilizzati modelli predittivi integrati (Big Data) per la gestione proattiva di eventi pandemici e maxi-emergenze, al servizio della Protezione Civile.

Infine, un ruolo importante lo avranno le cittadine e i cittadini: proseguirà e si rafforzerà la campagna di comunicazione per migliorare la conoscenza delle modalità di contatto e accesso alle strutture e ai servizi sanitari, a partire dal NUE 112.

Il 118 in Emilia-Romagna: i dati 2024

Da 35 anni il 118 è il numero che salva la vita grazie a un’intera comunità di medici, infermieri, operatori sanitari, volontari soccorritori pronti ogni giorno, 24 ore su 24, a prestare soccorso ai cittadini in situazioni di emergenza.

Il numero dei pazienti assistiti è passato dai 451.978 del 2020 ai 527.310 (1.445 al giorno) del 2024. Di questi: 303.141 (pari al 57%) in codice verde, 82.598 (16%) in codice bianco, 120.778 (23%) in codice giallo, 12.524 (2,3%) in codice rosso e 8.269 deceduti.

Con 14mila interventi per 100mila abitanti l’Emilia-Romagna è tra le regioni che svolgono il maggior numero di interventi.

Quanto ai tempi di soccorso, nel 2024 la media in Italia è stata di 19 minuti, mentre in regione continua ad essere di 15 minuti, tempo che la colloca al secondo posto a livello nazionale. Quello dell’Emilia-Romagna è un trend stabile, ma si sta osservando un recupero medio di almeno 30 secondi. Come certificano i dati del Ministero della Salute, nel 75% degli interventi effettuati il tempo è stato inferiore a 13 minuti per Emilia Ovest, a 16 per Emilia Est e a 15 per la Romagna (a livello provinciale Piacenza 13 minuti, Parma 14, Modena e la Romagna 15, Bologna 16 e Ferrara 19 minuti).

C’è, poi, un dato che mostra quanto sia importante intervenire rapidamente per salvare una vita, quando si tratta di patologie tempo dipendenti: nel 75% dei casi di ictus i minuti che passano dal primo squillo al 118 all’intervento in ospedale sono meno di 66, per l’infarto meno di 60 e per il trauma meno di 76 minuti. E anche per effetto di questa prontezza del sistema 118 nel prestare soccorso, l’Emilia-Romagna è tra le regioni con mortalità più bassa a un anno dall’evento per ictus ischemico e a 30 giorni per infarto miocardico acuto, come certificano i dati del Programma Nazionale Esiti di Agenas.

Il NUE – Numero Unico Emergenza 112

In Emilia-Romagna bastano 6,1 secondi per ricevere una risposta in caso di emergenza. Questo grazie al Numero Unico Europeo 112, che dal 3 dicembre 2024 al 1^ aprile 2025 è stato attivato progressivamente su tutto il territorio regionale, e permette di richiedere l’intervento della Polizia di Stato, dei Carabinieri, dei Vigili del fuoco, del Soccorso sanitario e del Soccorso in mare.

Il numero delle chiamate ricevute dalle due Centrali Uniche di Risposta, una a Bologna e una a Parma oltrepassa il milione. Circa il 44%, sono state filtrate, ovvero smaltite perché non riguardano vere e proprie emergenze, liberando così le centrali di secondo livello che possono, invece, dedicarsi alla gestione delle emergenze. Delle chiamate inoltrate, le richieste riguardano per principalmente Emergenza sanitaria (46%), Carabinieri (28%), Polizia di Stato (16%) e Vigili del Fuoco 7%).

Alcune delle chiusure previste su A1, A13 e A14

Sulla A14 Bologna-Taranto e sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, nelle due notti di mercoledì 16 e giovedì 17 luglio, con orario 21:00-5:00, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

 

Sulla A14 Bologna-Taranto

-sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e Bologna Borgo Panigale, verso la A1 Milano-Napoli.

Di conseguenza, l’uscita di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio, non sarà raggiungibile.

Saranno chiuse, in entrata verso la A1, le stazioni di Bologna San Lazzaro e di Bologna Fiera, sulla A14; inoltre, quest’ultima non sarà raggiungile in uscita per chi proviene da Ancona.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:

per chi da Ancona deve raggiungere Milano, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, il Ramo Verde e rientrare in A14 a Bologna Borgo Panigale;

per chi da Ancona deve raggiungere Firenze, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli ed entrare sul Raccordo di Casalecchio a Bologna Casalecchio;

per chi da Ancona deve raggiungere Padova, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di San Lazzaro, percorrere la Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli ed entrare in A13 a Bologna Arcoveggio.

 

Sulla A13 Bologna-Padova 

-per chi proviene da Padova, sarà chiuso  il ramo di immissione sulla A14 Bologna-Taranto, verso la A1 Milano-Napoli.

In alternativa si consiglia di anticipare l’uscita alla stazione di Bologna Arcoveggio, al km 0+600 della A13, percorrere la Tangenziale di Bologna verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e  chi è diretto verso Firenze potrà entrare a Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio, mentre, chi è diretto verso Milano, potrà immettersi sul Ramo Verde ed entrare in A14 a Bologna Borgo Panigale.

 

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Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 21:00 di giovedì 17 alle 5:00 di venerdì 18 luglio, sarà chiusa la stazione di Modena nord, in uscita per chi proviene da Bologna e da Milano. In alternativa si consiglia d uscire alle seguenti stazioni:

per chi proviene da Bologna: Modena sud, al km 170+800 della stessa A1;

per chi proviene Milano: Reggio Emilia, al km 137+100 della stessa A1.

Si potrà utilizzare anche la stazione di Campogalliano, sulla A22 Brennero-Modena.

 

Il sindaco sui dazi Usa: “Vicini alle imprese reggiane, serve risposta decisa”

Il sindaco sui dazi Usa: “Vicini alle imprese reggiane, serve risposta decisa”“La scelta del presidente americano Donald Trump di imporre dazi al 30% sulle importazioni dall’Europa, a partire dal 1° agosto, rappresenta un atto economico molto pesante e aggressivo, che si aggiunge ad una svalutazione del dollaro che di suo pesa per un 12-13%; tutte le forze politiche, a tutti i livelli, hanno il dovere di schierarsi.

Secondo alcune stime a livello nazionale i dazi al 30% brucerebbero oltre 12 miliari di export (circa il 20% del totale) e porterebbero alla perdita di oltre 150.000 posti di lavoro.

Come amministrazione comunale esprimiamo grande preoccupazione per un territorio come il nostro il cui tessuto economico ha nell’esportazione verso gli USA un fondamentale canale commerciale per molti prodotti di grande qualità.

I settori interessati sono tanti. Pensiamo all’agroalimentare, con il Parmigiano-Reggiano e le sue 16mila tonnellate di export oltre oceano, il lambrusco e l’aceto balsamico, tra i prodotti più apprezzati dal mercato americano. Il re dei formaggi, con i dazi al 30% potrebbe costare in USA fino a 58 euro al chilo, limitando di molto il mercato dei potenziali consumatori.
Da Reggio Emilia verso gli Usa partono ogni giorno anche molto macchinari, apparecchiature e componenti per l’industria, con quote in aumento negli ultimi anni, o ancora articoli in gomma, materie plastiche e ceramica, apparecchi elettrici, abbigliamento di qualità e molto altro.

Tra il 2018 e il 2023, l’incidenza dell’export verso gli USA su tutto l’export della provincia di Reggio è passata dal 9,0% all’11,3% per complessivi 1.572 milioni, mentre l’incidenza delle importazioni è rimasta sostanzialmente stabile, sui 71.3 milioni complessivi. Si tratta di un delta significativo che evidenzia la nostra forte propensione all’export.

I dazi e gli ipotetici controdazi europei avranno un effetto recessivo e toccheranno anche la capacità di spesa delle famiglie italiane, già messa a dura prova dai rincari di questo periodo.

La città di Reggio Emilia è al fianco di tutti gli imprenditori e gli operatori che operano nei settori toccati da una manovra che appare come un atto unilaterale, arrogante e inaccettabile e chiede al governo e a tutte le istituzioni nazionali ed europee una risposta decisa, coordinata e coesa, che tuteli chi fa impresa e crea lavoro e benessere”.

 

Marco Massari, Sindaco di Reggio Emilia

Fiorachella 2025 il 18 e 19 luglio a Villa Pace musica live ad ingresso gratuito

Fiorachella 2025 il 18 e 19 luglio a Villa Pace musica live ad ingresso gratuitoVenerdì 18 e sabato 19 luglio 2025, nel parco di Villa Pace, a Fiorano Modenese, ritorna il ritmo e il divertimento di  Fiorachella, il festival della musica giovane, giunto alla sua sesta edizione, organizzato dall’associazione Fiorano Free Music aps (FFM) e Radio Antenna 1, in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese e il sostegno di sponsor del territorio.

Sul palco artisti emergenti e altri più conosciuti nel panorama nazionale e anche europeo, per fare il pieno di musica live, tra luci, colori e voglia di ballare, in un evento che richiama persone da ogni parte della provincia e che unisce socialità e musica. L’ingresso è, come sempre, libero e gratuito.

“Fiorachella è nato come un festival a Fiorano ed oggi è diventato uno dei modi con cui fioranesi e non solo vedono la nostra città; un appuntamento molto atteso, dove musica dal vivo, bella compagnia e una comunità intergenerazionale di volontari e partecipanti si spende e dà vita ad un fine settimana fresco, positivo e con un pizzico di magia”, dichiara il sindaco di Fiorano Modenese, Marco Biagini.

Ed è proprio grazie alla collaborazione di volontari di tutte le età che il Festival è cresciuto negli anni. “Siamo partiti in due, tre e oggi siamo una trentina di volontari che lavorano tutto l’anno animati dalla passione musicale e dalla voglia di offrire serate piacevoli ai giovani, ma anche a famiglie e adulti. Senza di loro questo tipo di attività non sarebbe possibile – aggiunge Simone Zocchi, presidente di Fiorano Free Music – Quest’anno abbiamo cercato anche la collaborazione di altri festival del territorio, perché fare rete è cruciale.”

Così è nata “Music Valley” che unisce diversi festival del distretto ceramico (Fiorachella, Moninga Onlus, Electronic BBQ, Unknwn Festival), una collaborazione organizzativa e artistica per creare spazi e momenti di aggregazione, relazioni e bellezza la cui parola d’ordine sia ‘musica’.

Quest’anno il Festival fioranese si allarga e si arricchisce di un secondo palco, la DEF Arena, una tensostruttura con dj set da altri festival: venerdì dalle 19 Cherrie DJ e sabato dalle 18 Dj Adam e Schenna Dj, che si esibiscono prima degli spettacoli live. Nella stessa zona del parco, più tranquilla, a partire dalle ore 19.00, si potrà anche accedere a diversi punti ristoro, pronti a servire buon cibo e bevande. Inoltre sono disponibili magliette e altri originali gadget dedicati all’evento, i cui proventi andranno a sostegno della manifestazione.

Sul palco principale, nella serata di venerdì 18 luglio, si esibirà Jesse The Faccio da Padova con lo sguardo oltreoceano, un cuore lo-fi, testi che sanno di provincia e un modo tutto suo di raccontare le relazioni, i giorni liberi, il tempo perso. Seguirà Pellegrino & Zodyaco, dj e songwriter napoletano, pioniere del sound ‘napoliterraneo’, conosciuto in Francia e Inghilterra che, tra funk, disco, italo disco, vibrazioni mediterranee e jazz, fonde tradizione partenopea e sonorità internazionali. Chiude Andrea Nocetti, dj local ma con stile internazionale, tra funk, disco, house e sorprese che fanno muovere anche i più statici, fino alle 2 di notte.

Sabato 19 luglio aprono la serata i Delicatoni, quattro anime, un equilibrio di contrasti: dall’estetica neoclassica di Vicenza alle sonorità digitali, dai caldi suoni jazzy al lo-fi più sperimentale. Segue Elasi, cantautrice e producer tra chitarre classiche, beat e sintetizzatori. Infine Ceri Wax musicista a tutto tondo che porta sul palco del Fiorachella una visione sonora fresca, curata, in continuo movimento.

Altra novità di quest’anno saranno alcuni eventi collaterali in collaborazione con realtà del territorio. Venerdì 18 luglio, alle 19.30 parte la prima camminata Fiorachella, in collaborazione con Gianni Sport (ritrovo nel parcheggio antistante il negozio), una passeggiata leggera aperta a tutti che terminerà nell’area eventi del Festival. Ci sarà anche un Safer Space, spazio di cura e rispetto gestito in collaborazione con la cooperativa Aliante, dove rivolgersi per segnalare il mancato rispetto delle regole di comportamento che Fiorachella si è dato, per trovare ascolto e supporto in caso di disagio, molestie, discriminazioni (tel. 3337924557).

Il Festival 2025 sarà inoltre l’occasione per avviare la fase sperimentale del Progetto Pulse, promosso dall’Amministrazione comunale di Fiorano Modenese in collaborazione con l’Educativa di Strada Distrettuale, dedicato ai giovani dai 18 ai 25 anni.

Infine attenzione alla sostenibilità e mobilità dolce: i partecipanti saranno inviatati ad arrivare in bicicletta o ad utilizzare il car sharing e sarà predisposta una apposta area di raccolta dei mezzi a due ruote.

Per arrivare comodamente al Fiorachella è disponibile l’ampio parcheggio dell’Iperfamila di Fiorano (via Circondariale S. Francesco) e quello di piazza De Gasperi.

Si consiglia ai partecipanti l’uso di repellenti per insetti, visto che si sosterà a lungo in area verde.

Per maggiori info consultare il sito www.fiorachella.it o la pagina fb e instagram del Festival.

 

Sassuolo, Giavelli (FdI): “Pattume sotto le stelle”

Sassuolo, Giavelli (FdI): “Pattume sotto le stelle”“Oltre una settimana fa, di fianco ai cassonetti di Viale Gramsci/Piazza S D’Acquisto, ignoti incivili hanno abbandonato un divano su cui, altri maleducati, nel frattempo hanno conferito sacchi vari, che adesso occupano anche parte della carreggiata.

Che si tratti di maleducazione di qualcuno è indiscutibile, ma Comune ed Hera non possono girarsi dall’altra parte (nel frattempo Hera ha fatto la raccolta in tale zona dei sacchi gialli e blu pertanto non può non sapere!) e devono provvedere celermente affinché i cittadini onesti e civili (fortunatamente la maggior parte) non siano ostaggio di chi non rispetta gli altri e si trovino obbligati a vivere in una discarica a cielo aperto, oltretutto in pieno centro”.

Così Stefania Giavelli, consigliere comunale FdI che aggiunge “Un degrado simile, inoltre, rappresenta un vergognoso biglietto da visita per Sassuolo e i sassolesi nei confronti di chi viene da fuori. Auspico un intervento urgente, (comunque ormai tardivo) visto che tale situazione è così da oltre una settimana (nel frattempo degenerata perchè il degrado attira degrado) ed è già stata segnalata inutilmente da vari cittadini, giustamente stanchi di degrado e mancanza di decoro e di pulizia. (Io stessa in data odierna ho fatto segnalazione all’Urp)”.

Montagna e aree interne, la Regione sostiene con un bando i progetti delle cooperative di comunità

Montagna e aree interne, la Regione sostiene con un bando i progetti delle cooperative di comunitàProgetti in campo turistico, agricolo, culturale, sociale ma anche energetico. E ancora interventi di economia verde, mobilità sostenibile nonché attenzione verso i beni comuni.
Sono alcuni dei settori in cui operano le cooperative di comunità diffuse nelle province dell’Emilia-Romagna: realtà importanti che, grazie all’impegno di cittadini, associazioni di volontariato ed Enti locali, promuovono il benessere collettivo attraverso la gestione condivisa e l’economia circolare in contesti territoriali fragili, a partire dalle aree appenniniche e interne.

Proprio per dare loro un sostegno concreto, la Giunta regionale ha promosso il primo elenco di cooperative di comunità che rispondono ai requisiti della legge regionale 12/22 e ha dato il via libera al bando da 250mila euro per sostenerne progetti e investimenti, online da lunedì 14 luglio. Altri 50mila euro si aggiungeranno con l’approvazione della legge di assestamento di bilancio, facendo salire il finanziamento totale a disposizione a 300mila euro.

“Le Cooperative di comunità sono un modello di innovazione sociale con esperienze in numerose province della regione- afferma l’assessore regionale alla Programmazione, montagna e aree interne, Davide Baruffi-. Con questa misura diamo un aiuto concreto a realtà in cui le cittadine e i cittadini sono produttori e fruitori di beni e servizi. In particolare, nei territori che scontano la scarsità di servizi alla persona e di occasioni occupazionali”.

Possono partecipare società cooperative che operano in contesti territoriali fragili, a partire dalle aree appenniniche e interne, e che si fanno promotrici di progetti in campo turistico, agricolo, sociale, culturale ed energetico.
In Emilia-Romagna sono 30 le prime Cooperative di comunità iscritte al neoistituito Elenco delle cooperative di comunità riconosciute dalla Regione, previsto dalla legge regionale 12/2022 e diventato operativo nel 2025.

Le domande di contributo potranno essere presentate a partire da oggi lunedì 14 luglio, e fino al 26 agosto 2025, attraverso il portale regionale “Bandi e concorsi”, accessibile dal seguente link: https://bandi.regione.emilia-romagna.it/ .

Gli interventi previsti
L’obiettivo del bando è sostenere lo sviluppo delle cooperative di comunità nel 2025 con finanziamenti regionali. Potranno accedere al bando le 30 cooperative già iscritte all’elenco regionale e le quattro cooperative con iscrizione al momento sospesa per adeguamento dello statuto.
Il contributo della Regione è indirizzato a sostenere due tipi di intervento che vanno conclusi entro il 31 dicembre 2025: un primo aiuto riguarda il sostegno all’avviamento e il consolidamento del progetto imprenditoriale (ad esempio spese notarili di avviamento o adeguamento dello Statuto, formazione dei soci, consulenze non specialistiche e ricorrenti etc) con un contributo massimo di 3.200 euro.

Il secondo tipo di intervento copre le spese per investimenti, tra cui il miglioramento della funzionalità di locali dove si svolge l’attività, l’acquisto di attrezzature e arredi, il rinnovo e ampliamento di impianti, l’acquisto di autoveicoli utili per l’attività o, ancora, consulenze qualificate di sostegno all’innovazione. Su queste spese, la Regione riconoscerà un contributo fino al 70% e per un importo massimo di 10mila euro.

Le cooperative di comunità in Emilia-Romagna
Si tratta di realtà che operano in prevalenza nelle aree montane, sebbene ne siano presenti anche 5 attive in contesti urbani e una in un Comune colpito dagli eventi sismici del 2012.
Entrando nel dettaglio della presenza territorio per territorio, ben 9 delle cooperative riconosciute ricadono nella provincia di Reggio Emilia, 8 in quella di Parma, 3 rispettivamente nel bolognese, nel riminese e nel ferrarese, 2 nel modenese, una appartiene alla provincia di Parma e una alla provincia di Forlì-Cesena.

L’elenco completo è consultabile al link: Primo elenco delle cooperative di comunità – Politiche territoriali, europee e cooperazione internazionale .

La prossima finestra temporale per l’iscrizione all’Elenco regionale verrà aperta dal primo settembre 2025. L’iscrizione consente di accedere ai contributi e incentivi previsti dall’articolo 5 della legge regionale n. 12/2022 e di utilizzare la denominazione “Cooperativa di comunità dell’Emilia-Romagna”.

A Bell’Italia arriva il clown su due ruote

A Bell’Italia arriva il clown su due ruoteProsegue Estate Junior, la rassegna di spettacoli per bambini e famiglie nei parchi e nelle frazioni di Maranello: martedì 15 luglio alle ore 21 a Bell’Italia, nel Parco di quartiere di Via Grizzaga, è in programma “Gambiarra”, spettacolo su ruote proposto dalla Compagnia del Buco. Gambiarra è l’arte di reinventare, di trovare soluzioni geniali con ciò che si ha.

Un clown affronta la routine in sella a una bicicletta trasformata, esplorando strade inattese con fantasia e ingegno. Nel suo mondo bizzarro, tra oggetti di riciclo e animali animati, il pubblico diventa parte del gioco. E se la creatività contagiasse le strade, chissà, magari il caos si trasformerebbe in armonia.

Immissioni in ruolo 2025/2026, Cisl Scuola: criticità e incertezze in Emilia-Romagna

Immissioni in ruolo 2025/2026, Cisl Scuola: criticità e incertezze in Emilia-RomagnaDurante l’informativa sindacale che si è tenuta l’8 luglio 2025, il Ministero dell’Istruzione ha illustrato le linee guida relative alle immissioni in ruolo del personale docente, di religione cattolica (IRC) e del personale educativo per l’anno scolastico 2025/2026. Tra i temi affrontati, anche un primo possibile cronoprogramma delle operazioni, sebbene al momento si sia ancora in attesa della comunicazione ufficiale del contingente dei posti autorizzati dal MEF.

In Emilia-Romagna, le operazioni di scelta delle province e successivamente delle sedi di servizio potrebbero prendere il via già oggi, lunedì 14 luglio. Tutte le indicazioni operative saranno pubblicate sul sito dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Nel frattempo, prosegue la pubblicazione delle graduatorie legate ai concorsi PNRR: sono state rese note tutte le graduatorie rimanenti del concorso PNRR1, mentre si è ancora in attesa della pubblicazione di alcune graduatorie relative al PNRR2. La conclusione delle prove orali dei concorsi e la successiva pubblicazione delle graduatorie ha rappresentato, per molti docenti, un percorso estremamente lungo e logorante. Le cause principali risiedono in un sistema di reclutamento giudicato da più parti come inefficiente, farraginoso e privo della necessaria trasparenza.

La Cisl Scuola Emilia Romagna non usa mezzi termini: il segretario regionale Luca Battistelli ha definito l’attuale modello di selezione del personale “fallimentare”, evidenziando come le difficoltà nella costituzione delle commissioni, unite ai frequenti forfait da parte dei commissari – spesso determinati da compensi inadeguati e da un eccessivo carico di responsabilità – abbiano generato pesanti ritardi sia nello svolgimento delle prove sia nella valutazione dei titoli. Una situazione che, secondo la sigla sindacale, compromette l’efficacia del sistema e mina la fiducia dei candidati.

Secondo Battistelli, “l’attuale modello non solo non risolve il problema del precariato nella scuola, ma rischia addirittura di comprometterne l’avvio regolare. E proprio sull’imminente inizio dell’anno scolastico 2025/2026 si addensano nuove nubi”.

Nei giorni scorsi, la Cisl Scuola Emilia-Romagna ha ricevuto numerose segnalazioni relative a errori nella valutazione dei titoli nelle graduatorie del PNRR. In particolare, sono emerse criticità nelle classi di concorso AB25 e AB24 per il PNRR1, e nella A001, A026 per il PNRR2, oltre ad altri casi ancora in fase di verifica.

L’organizzazione sindacale è intervenuta tempestivamente presso l’amministrazione, collaborando con l’Ufficio Scolastico Regionale per la correzione degli errori segnalati. Tuttavia, molte di queste segnalazioni – pur essendo state prontamente inoltrate dagli interessati – non hanno ancora ricevuto una risposta né prodotto effetti concreti sulle graduatorie.

Il segretario regionale della Cisl Scuola, Luca Battistelli, ha chiesto formalmente all’amministrazione di verificare con urgenza le segnalazioni pervenute, onde evitare che gli errori presenti possano invalidare le procedure di assunzione o causare ulteriori ritardi.

“È necessario – afferma Battistelli – che l’amministrazione intervenga in autotutela per porre rimedio a queste situazioni, nell’interesse della trasparenza e del corretto avvio dell’anno scolastico.”

La Cisl Scuola Emilia-Romagna ha annunciato che, qualora le irregolarità non venissero sanate in tempi brevi, si attiverà con azioni di tutela legale a favore degli iscritti e di tutti coloro che hanno presentato reclamo.

Partiti i lavori della ciclopedonale in viale della Stazione a Formigine

Partiti i lavori della ciclopedonale in viale della Stazione a FormigineSono iniziati oggi i lavori per la realizzazione di una nuova pista ciclopedonale in viale della Stazione a Formigine, nel tratto compreso tra via Carandini e via Piave, in prossimità della stazione ferroviaria e a pochi passi dal centro storico. L’intervento rientra in un più ampio progetto di sviluppo della mobilità sostenibile e mira a collegare in modo sicuro e continuo il sistema di piste ciclabili già esistenti.

La nuova infrastruttura, lunga circa 70 metri e larga 2 metri, sarà realizzata sul lato est della carreggiata. Il percorso sarà interamente asfaltato, privo di ostacoli e dotato di illuminazione a led per garantire la visibilità. Saranno inoltre costruite rampe di raccordo in corrispondenza degli accessi carrai e aiuole contenitive in cemento smussato in corrispondenza degli alberi, così da mantenere una larghezza costante del tracciato.

L’opera ha un costo complessivo di circa 75mila euro, di cui quasi 47mila finanziati dalla Regione Emilia-Romagna. Il cantiere si concluderà verso l’inizio di autunno.

Viale della Stazione è una strada a senso unico di marcia, attualmente priva di una pista ciclabile nonostante rappresenti un importante collegamento tra le aree residenziali, il centro storico, la stazione ferroviaria e il sistema ciclabile a nord del territorio comunale. Il progetto prevede quindi il prolungamento della ciclabile di via Carandini fino a via Fiume e a Piazza Calcagnini, completando così un itinerario sicuro e funzionale per gli spostamenti quotidiani e per il tempo libero.

Particolare attenzione sarà riservata al patrimonio arboreo: delle quindici piante esistenti, due saranno abbattute per ragioni di sicurezza, mentre le altre saranno potate. Le due alberature che sarà necessario rimuovere verranno ripiantumate in autunno, periodo ideale per le nuove piantumazioni.

“Con questo intervento – afferma l’Assessore alla mobilità sostenibile Giulia Malvolti – continuiamo a lavorare per una rete di mobilità ciclabile sempre più capillare e sicura. L’obiettivo è cucire i tratti esistenti, creando collegamenti funzionali tra centro, frazioni, servizi e nodi del trasporto pubblico. Offriamo così una reale alternativa all’auto privata e rendiamo la bicicletta uno strumento di mobilità quotidiana, accessibile e sostenibile”.

Non c’è due senza… sette (come le piante cadute nella piazza della Chiesa a San Michele)

Non c’è due senza… sette (come le piante cadute nella piazza della Chiesa a San Michele)“In meno di un mese, il vento ha divelto ieri la 7^ pianta in Piazza della Chiesa a San Michele, a riprova che sussiste un evidente problema sulla stabilità e salute di quelle piante.

A parte la rimozione dei fusti abbattuti, sarebbe opportuno venisse fornito un programma per il reimpianto di specie resistenti al vento e in grado di meglio sopportare lunghi periodi siccitosi sempre più frequenti.

L’effetto “isola di calore” è oramai noto che si combatta con alberi aventi chiome ad ampio sviluppo, in grado di assorbire la radiazione solare, ma di certo non con esili alberelli che, uno dopo l’altro, cadono al soffiar del vento…

Allego due foto scattate ieri.

Grazie per l’attenzione”.

(lettera firmata)

Previsioni meteo Emilia Romagna, martedì 15 luglio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, martedì 15 luglio 2025Cielo da sereno o poco nuvoloso in pianura, a irregolarmente nuvoloso per locali addensamenti cumuliformi sui rilievi, che potranno essere associati a rovesci nelle ore centrali della giornata.

Temperature minime in lieve aumento comprese tra 19 e 22 gradi; massime in aumento tra 29 e 32 lungo le aree costiere con punte fino a 34 gradi sulle pianure interne. Venti deboli di direzione variabile ed a regime di brezza sulla costa. Mare poco mosso.

(Arpae)

Carnuccio (Responsabile provinciale Fratelli d’Italia: “A Sassuolo è nulla, Sassuolo impara da Castellarano”

Carnuccio (Responsabile provinciale Fratelli d’Italia: “A Sassuolo è nulla, Sassuolo impara da Castellarano”“In questi giorni abbiamo assistito a una scena emblematica: decine e decine di ragazzi sassolesi hanno attraversato il Secchia per andare a Castellarano, dove si è svolto il BBQ Festival, una manifestazione completamente gratuita, promossa e organizzata dal Comune. Un evento fresco, partecipato, ben organizzato. Un evento giovane, per i giovani.

Il paradosso? Che Castellarano, con i suoi numeri e le sue dimensioni da piccolo Comune, è riuscito dove Sassuolo – città da oltre 40.000 abitanti – ha fallito. Fallito nel dare continuità a una proposta culturale e ricreativa dedicata ai giovani. Fallito nel costruire un’offerta estiva attrattiva. Fallito, infine, nel comprendere che la partecipazione giovanile non nasce da slogan o post social, ma da scelte politiche concrete.

Il BBQ di Castellarano non è solo una festa ben riuscita. È una dichiarazione politica, forte e chiara: quando c’è visione, anche nei piccoli Comuni si possono costruire grandi esperienze. E qui sta l’amara riflessione per Sassuolo. Perché chi amministra questa città – una delle più importanti dell’Emilia-Romagna – ha permesso che tutto ciò accadesse, lasciando che a vincere fossero l’inerzia, la mancanza di coraggio, l’assenza di progettualità.

Lo Youth Festival, lo ricordo, è stato per anni il più importante evento giovanile della nostra regione. Un orgoglio sassolese, capace di portare qui artisti, associazioni, energie. Certamente, come ogni grande macchina organizzativa, ha conosciuto difficoltà, ma invece di affrontarle, invece di rilanciarlo, si è preferito lasciarlo morire. E il risultato oggi è sotto gli occhi di tutti: un evento cancellato, un vuoto mai colmato, un’intera generazione lasciata senza punti di riferimento.

Dispiace, davvero, vedere una città come Sassuolo perdere il passo, perdere idee, perdere il futuro. Perché quando i giovani scelgono di andare altrove, quando trovano vitalità e attenzione a pochi chilometri da casa, la responsabilità è solo politica.

Castellarano ci ha dato una lezione. Una lezione di amministrazione concreta, di attenzione vera, non di facciata. Una lezione che dovrebbe far riflettere chi guida oggi Sassuolo: non basta sedersi sulla poltrona, serve visione. E chi non ha visione, inevitabilmente, fa il vuoto attorno a sé….ma si vede che ora la giunta di Sassuolo preferisce altre feste e altre attenzioni…”.

(Federica Carnuccio, Responsabile provinciale Fratelli d’Italia)

Incendio all’Old Wild Wes di Sassuolo

Incendio all’Old Wild Wes di SassuoloNel pomeriggio di oggi un incendio, innescato probabilmente da un corto circuito, ha interessato parte dei locali magazzino dell’Old Wild West in via 5 Giornate di Milano a Sassuolo. Il pronto intervento dei Vigili del fuoco ha evitato che le fiamme si propagassero all’intero stabile. Non si segnalano feriti.

NAS, sicurezza alimentare: il bilancio dei primi sei mesi del 2025

NAS, sicurezza alimentare: il bilancio dei primi sei mesi del 2025Nei primi sei mesi del 2025, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.) di Parma hanno condotto un’attività di controllo serrata lungo l’intera filiera alimentare delle province di Parma, Reggio Emilia e Modena, oltre che Piacenza. In tutto il semestre sono stati effettuati 279 accessi ispettivi; in 106 casi – vale a dire oltre un terzo delle verifiche – sono emerse irregolarità. Le violazioni hanno portato all’emissione di 187 sanzioni amministrative per complessivi 294.364 euro e al sequestro di più di 70.000 kg di prodotti alimentari non conformi, per un valore commerciale stimato di 1.256.050 euro.

Dietro a questi numeri c’è un lavoro quotidiano, svolto spesso insieme ai Carabinieri dell’Arma Territoriale, Forestale e degli altri reparti specializzati, alle Aziende U.S.L. e agli ispettori dell’I.C.Q.R.F. (Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agro-alimentari), che ha consentito di bloccare sul nascere situazioni potenzialmente pericolose per la salute dei consumatori.

Nel territorio della provincia di Parma, dove i controlli sono stati 111, le ispezioni hanno riscontrato 39 non conformità e fatto scattare 73 sanzioni amministrative per 61.936 euro.

A titolo di esempio: a inizio anno, in centro città, su proposta dei N.A.S., l’Azienda U.S.L. ha imposto la sospensione di un ristorante etnico dopo aver trovato cucine in pessimo stato di pulizia e 62 kg di derrate scadute o prive di tracciabilità. Pochi giorni dopo, la reiterazione di analoghe violazioni ha determinato la chiusura immediata di un market etnico già segnalato negli anni precedenti. Nella zona pedecollinare, invece, un controllo in un ristorante-pizzeria ha portato al sequestro di 100 kg di conserve di pomodoro prive di documentazione di origine, a conferma di quanto la tracciabilità resti una criticità ricorrente.

In provincia di Modena i controlli sono stati 62: in 23 casi sono emerse irregolarità, con 42 sanzioni per 54.504 euro.

A titolo di esempio: nel capoluogo i militari hanno sequestrato 78 kg di carni scadute in un ristorante etnico, infliggendo 3.000 euro di multa al gestore. Nel distretto ceramico un supermercato esponeva preparazioni di carne oltre la data di scadenza e ha ricevuto una sanzione di 10.000 euro. Nella Bassa modenese, invece, i NAS hanno bloccato 6.000 litri di mosto non conforme a denominazioni tutelate e comminato 5.400 euro di ammenda alla cantina responsabile.

La provincia di Reggio Emilia ha totalizzato 53 controlli, con 20 non conformità e 36 sanzioni che raggiungono 126.750 euro.

A titolo di esempio: nell’Appennino Reggiano, i N.A.S. hanno scoperto una vera e propria macellazione clandestina all’interno di un’azienda agricola: sequestrati locali, attrezzature e 226 kg di formaggi privi di tracciabilità; il responsabile è stato denunciato e sanzionato. Sempre in montagna, un ristorante è stato trovato con 8 kg di carne di cinghiale senza etichette di origine e condizioni igieniche precarie; al gestore sono state irrogate sanzioni per 2.500 euro. A Reggio città, invece, un controllo in una pizzeria ha messo in luce pavimenti unti, ragnatele e ghiaccio stratificato nei congelatori, costando al titolare 1.000 euro.

I risultati conseguiti tra gennaio e giugno testimoniano l’attenzione costante dell’Arma dei Carabinieri – attraverso il N.A.S. di Parma – alla sicurezza degli alimenti che arrivano sulle tavole dei cittadini e alla corretta gestione delle attività che li somministrano o li vendono. Le ispezioni proseguiranno con la stessa intensità anche nella seconda parte dell’anno, in sinergia con gli altri enti di controllo, con l’obiettivo di innalzare ulteriormente il livello di sicurezza e di legalità di uno dei comparti più strategici del Made in Italy.

Grande partecipazione a Sassuolo per l’evento “Torniamo ad essere umani”

Grande partecipazione a Sassuolo per l’evento “Torniamo ad essere umani”Sassuolo ha risposto con cuore e partecipazione all’appello dell’umanità e della solidarietà. Venerdì 11 luglio, nonostante il caldo e l’inizio del weekend estivo, circa 500 persone hanno sfilato in modo colorato e pacifico nel centro cittadino, dal Parco Ducale fino a Piazza Garibaldi, partecipando all’iniziativa “Torniamo ad essere umani”, fortemente voluta dal Movimento Cinque Stelle Sassuolo e coordinata dal consigliere comunale Alberto Bonettini insieme al gruppo locale.

Una manifestazione corale che ha saputo unire oltre 20 tra comitati, associazioni, cittadini e rappresentanti politici (M5S, PD, City Lab, PID  e lista Mesini Sindaco) in un messaggio chiaro di pace, solidarietà e coscienza civile. Al grido di “Free Palestine”, si sono susseguiti sul palco interventi profondi e toccanti: il Sindaco Matteo Mesini, che ha accolto i manifestanti con parole chiare e inequivocabili sul dramma in corso nella Striscia di Gaza, ricordando l’articolo 11 della Costituzione — “L’Italia ripudia la guerra…” — e rivolgendosi con riconoscenza alla comunità palestinese, da anni parte integrante e produttiva del tessuto sassolese.

Sono poi intervenuti i rappresentanti di Emergency e dell’associazione Le Ali di Camilla, seguiti dalle drammatiche testimonianze delle famiglie palestinesi oggi ospitate in strutture locali. A chiudere, il commovente racconto della deputata del Movimento 5 Stelle, Stefania Ascari, reduce da una visita al valico di Rafah.

Sassuolo si è confermata una città viva, sensibile e culturalmente aperta, capace di costruire ponti anziché muri, dando ancora una volta prova del valore della partecipazione e del dialogo.

Il Movimento 5 Stelle di Sassuolo ringrazia di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questa importante giornata: una vera espressione di civiltà, empatia e impegno collettivo.

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