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mercoledì, 9 Luglio 2025
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Donna soccorsa in piena notte in centro a Sassuolo da Guardie Giurate

Donna soccorsa in piena notte in centro a Sassuolo da Guardie GiurateQuesta notte poco dopo le 3:00, una pattuglia di Guardie Giurate Sicuritalia impegnata in un giro ispettivo intorno a Piazza Martiri Partigiani, avrebbe prestato soccorso ad una donna di nazionalità straniera di circa 40 anni, che avrebbe riferito di essere stata vittima di una violenza fisica da poco subita da parte di estranei, il cui numero è rimasto imprecisato.

Lo rende noto l’azienda Sicuritalia stessa a mezzo ufficio stampa.

“La donna – riferisce la nota – in forte stato confusionale, riportava evidenti segni di aggressione sul corpo, in particolare sul collo e su di un braccio, ed era senza scarpe. Accertata la situazione di estremo disagio psichico e fisico, le Guardie Giurate Sicuritalia hanno contattato immediatamente le Forze dell’Ordine e il personale sanitario, celermente giunti sul posto. La donna è stata presa in consegna dal personale del 118 e dalle Forze dell’Ordine per tutti gli accertamenti del caso”.

 

 

Agroalimentare, valorizzare le eccellenze dei prodotti emiliano-romagnoli in Italia e all’estero

Agroalimentare, valorizzare le eccellenze dei prodotti emiliano-romagnoli in Italia e all’esteroOltre 14 milioni di euro per sostenere la promozione dell’agroalimentare emiliano-romagnolo a livello nazionale e internazionale, rafforzare la competitività delle imprese e consolidare il ruolo delle filiere regionali sui mercati, in Italia e all’estero.

La Regione Emilia-Romagna apre una nuova stagione di bandi pubblici destinati a Consorzi, Imprese ed Enti Locali, con l’obiettivo di accompagnare le produzioni a indicazione geografica, biologiche e di qualità certificata in percorsi strutturati di valorizzazione, posizionamento e promozione internazionale.

Nel dettaglio, si tratta di nuovi bandi strategici che arriveranno entro l’anno a un totale di 12,1 milioni di euro, per la promozione dei prodotti agroalimentari a indicazione geografica e a qualità regolamentata, sia sul mercato europeo sia in Paesi extra-Ue, di cui 7,1 milioni di euro destinati al settore vitivinicolo. A queste risorse si aggiungono oltre 900mila euro per supportare la partecipazione a fiere, manifestazioni internazionali e altre attività assieme alle Imprese e ai Consorzi di produttori, 770mila euro per la promozione dei vini a qualità regolamentata dell’Emilia-Romagna insieme a 359mila euro già in fase di liquidazione per progetti legati alle Strade dei Vini e dei Sapori.

Completano il quadro i fondi regionali previsti dalla Legge regionale 16/95, “Promozione economica dei prodotti agricoli ed alimentari regionali”, pari a 350mila euro per il biennio 2025-2026, attualmente in fase di concessione, a sostegno delle attività promozionali legate ai prodotti Dop e Igp in Europa e 100mila euro, destinati ai Comuni e alle Unioni di Comuni, per la promozione sul territorio regionale, sempre delle Dop e delle Igp. Il pacchetto delle misure e la suddivisione delle risorse disponibili sono stati illustrati oggi, in conferenza stampa, dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi.

“Oggi più che mai– ha sottolineato Mammi– sostenere l’agroalimentare vuol dire dare supporto al reddito delle imprese, valorizzare il lavoro dei territori e presidiare i mercati sottoposti alle incertezze internazionali. La miglior difesa è sempre l’azione. Le nostre imprese devono affrontare contemporaneamente l’aumento dei costi energetici, le fluttuazioni dei prezzi internazionali, le conseguenze legate all’incertezza dei dazi e le difficoltà logistiche. La promozione dei nostri straordinari prodotti di qualità in questo contesto è uno strumento essenziale per rafforzare il posizionamento sul mercato e generare valore lungo tutta la filiera, che per l’export vale 10,5 miliardi di euro”.

“Con queste risorse– ha aggiunto– diamo continuità a un impegno preciso: costruire strumenti stabili, accessibili e mirati per chi produce, lavora nei consorzi e porta avanti progetti di promozione strutturati. Investiamo per favorire l’aggregazione tra imprese, la partecipazione alle fiere internazionali e la crescita di modelli organizzativi capaci di sostenere la qualità nel tempo. La Regione crede nella promozione come leva di sviluppo economico: una leva che produce export genera valore economico sul territorio e occupazione, presenza stabile sui mercati e rafforza il legame tra territorio e prodotto”.

I bandi nel dettaglio

Le risorse, che saranno a fine anno complessivamente 14,6 milioni di euro, verranno rese disponibili attraverso bandi pubblici, con tempi e modalità differenziate. Il primo bando, dedicato al settore vitivinicolo, prevede una disponibilità finanziaria pari a 7,1 milioni di euro per progetti di promozione dei vini emiliano-romagnoli nei Paesi al di fuori dell’Unione europea, a partire dal prossimo autunno. L’intervento rientra nella misura OCM vino ed è finalizzato a rafforzare la presenza del comparto sui mercati internazionali, per valorizzare le denominazioni di origine, i vini biologici e varietali del territorio. Per presentare domanda c’è tempo fino alle ore 13 di venerdì 11 luglio 2025.

A questi si affianca il bando previsto dalla Legge regionale 16/95, con uno stanziamento complessivo di 350mila euro per il biennio 2025-2026, destinato a sostenere attività promozionali legate ai prodotti Dop e Igp e alle produzioni biologiche sul mercato interno dell’Unione europea. Il bando è già stato pubblicato e le concessioni sono in fase di completamento.

Altri 100mila euro sono destinati ai Comuni e alle Unioni di Comuni per la promozione dei prodotti Dop, Igp e le produzioni biologiche sul territorio dell’Emilia-Romagna.

Inoltre, è in fase di liquidazione il contributo assegnato nell’ambito del bando rivolto alle Strade dei Vini e dei Sapori, per un totale di 359mila euro destinati alla promozione enogastronomica attraverso itinerari turistici riconosciuti, materiali informativi e iniziative pubbliche.

Entro fine anno si stima di raggiungere una dotazione complessiva di 5 milioni di euro per la promozione dei prodotti agroalimentari di qualità certificata – come Dop, Igp, biologici e altri regimi riconosciuti – sui mercati dell’Unione europea. Il bando sarà finanziato nell’ambito del Complemento regionale allo Sviluppo rurale 2023-2027 e sarà attivo tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Destinatari dell’intervento saranno, tra gli altri, gruppi e organizzazioni di produttori, consorzi di tutela, reti d’impresa e cooperative, che potranno realizzare campagne di informazione, partecipare a fiere, organizzare seminari e produrre materiali promozionali, anche attraverso strumenti digitali.

Completano il pacchetto di risorse, 450mila euro destinati alla promozione dell’agroalimentare in collaborazione con il sistema enogastronomico nazionale e internazionale, 770mila euro per la promozione dei vini a qualità regolamentata dell’ Emilia-Romagna presso fiere nazionali, europee e nei paesi terzi, e quasi 470mila euro destinati a supportare attraverso le azioni regionali missioni di sistema che vedono la partecipazione delle Imprese e dei Consorzi  di produttori a fiere e manifestazioni di rilievo nazionale e internazionale, come il Summer Fancy Food di New York,  Expo 2025 a Osaka, Vinitaly, Macfrut,  Tramonto Divino, Cheese a Bra insieme a Slow Food, Sana a Bologna, il Meeting di Rimini, la Settimana Internazionale della Cucina Italiana, e altre, oltre a eventi di rilievo pubblico, anche in collaborazione con realtà come Apt Servizi, Alma, Casa Artusi, AIS, CheftoChef, e gli artisti Andrea Barbi e Marco Ligabue. In tutte queste attività la presenza delle eccellenze agroalimentari emiliano-romagnole rappresenta un’occasione di visibilità, posizionamento e racconto dei territori, rafforzando la visibilità delle eccellenze emiliano-romagnole in contesti strategici per l’export.

 

Emilia-Romagna: 638 chili di plastica e rifiuti rimossi in 5 eventi Plastic Free per le Giornate mondiali dell’Ambiente e degli Oceani

Emilia-Romagna: 638 chili di plastica e rifiuti rimossi in 5 eventi Plastic Free per le Giornate mondiali dell’Ambiente e degli OceaniCinque appuntamenti in tre province, 72 volontari coinvolti, 638 kg di plastica e rifiuti rimossi dall’ambiente, 54 studenti sensibilizzati. Sono i numeri della mobilitazione Plastic Free in Emilia-Romagna, organizzata tra il 5 e l’8 giugno in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente e degli Oceani. Le iniziative hanno preso il via mercoledì 5 giugno a Ferrara con una giornata di sensibilizzazione nelle scuole, per poi proseguire sabato 7 giugno con attività di clean up a Cesena e Modena. Domenica 8 giugno si è chiuso il ciclo con due importanti interventi ambientali nei comuni ferraresi di Argenta e Bondeno.

In Plastic Free crediamo fortemente nel cambiamento: quale occasione migliore della Giornata Mondiale dell’Ambiente per sensibilizzare e agire concretamente?dichiara Angelica Pantarelli, referente regionale Plastic Free In Emilia-Romagna lo abbiamo fatto con cinque appuntamenti che hanno unito cittadini e territorio in un unico obiettivo: tutelare l’ambiente. Un ringraziamento speciale va a tutti i volontari che, con passione e costanza, rendono possibile tutto questo”.

Ogni evento rappresenta un’occasione per sensibilizzare e agire concretamente, portando benefici immediati all’ambiente e creando comunità consapevoli. Partecipare è semplice: basta visitare la sezione Eventi del sito www.plasticfreeonlus.it e iscriversi gratuitamente all’iniziativa più vicina. Il cambiamento è possibile, ma richiede l’impegno di tutti – a partire dai piccoli gesti quotidiani.

Comunicazione avvio lavori sul Ponte di Veggia e possibili disagi in occasione degli Esami di Stato

Comunicazione avvio lavori sul Ponte di Veggia e possibili disagi in occasione degli Esami di StatoIn vista dell’ormai imminente chiusura del Ponte di Veggia per i lavori di riqualificazione dell’impalcato superiore della struttura che comporterà la chiusura totale al traffico dal 16 giugno al 16 di agosto, i Presidenti delle due province – Modena e Reggio – unitamente ai Sindaci dei Comuni coinvolti – Sassuolo (Capofila), Casalgrande e Castellarano – hanno inviato una lettera ai Dirigenti scolastici interessati in vista delle prove scritte dell’Esame di Maturità previste per il 18 e 19 giugno.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare famiglie e maturandi sui disagi alla circolazione stradale che la chiusura del ponte comporterà e sulla necessaria opportuna organizzazione sugli spostamenti per poter sostenere in modo puntuale le prove d’esame.

 

IL TESTO DELLA LETTERA

Gentili Dirigenti,
con la presente vi informiamo che a partire dal 16 giugno avranno inizio i lavori di
riqualificazione e messa in sicurezza del Ponte di Veggia, che collega i territori di Sassuolo e
Casalgrande, che comporteranno la chiusura completa dello stesso per circa 60 giorni.
Al termine di un percorso che ha coinvolto Enti pubblici, Associazioni di categoria, Organizzazioni sindacali e mondo imprenditoriale, è stato deciso di concentrare la chiusura nei sessanta giorni che intercorrono tra il 16 giugno ed il 16 agosto approfittando della fine delle lezioni scolastiche e dell’inizio del periodo estivo che porta ad una minor concentrazione di traffico sulle nostre strade.
Siamo però consapevoli che tale intervento potrà comportare criticità rilevanti sulla viabilità, in particolare nei giorni 18 e 19 giugno, in cui si terranno le prove scritte degli Esami di Maturità. La chiusura del ponte potrebbe infatti causare ritardi negli spostamenti degli studenti, sia per coloro che utilizzeranno mezzi propri sia per quelli che usufruiranno del trasporto pubblico, il quale non potrà garantire i consueti tempi di percorrenza.
Per cercare di limitare il più possibile il congestionamento del traffico, soprattutto sulla
Pedemontana, sono state individuate soluzioni che passano attraverso una viabilità alternativa, nuovi orari e nuove tratte temporanee del trasporto pubblico. Soluzioni che sono concentrate nella brochure che vi alleghiamo invitandovi a condividerla il più possibile con tutti gli interlocutori interessati.
Vi chiediamo, pertanto, di volere gentilmente informare gli studenti e le famiglie
della situazione, invitandoli a:

  •  prevedere maggiori tempi di percorrenza,
  • organizzarsi con mezzi alternativi, ove possibile
  • considerare soluzioni personali per garantire la puntuale presenza alle prove d’esame.

Scusandoci quindi per i disagi che sappiamo comporterà questo cantiere, seppur necessario, siamo convinti che con il senso di responsabilità e lo spirito di collaborazione che hanno sempre contraddistinto le nostre comunità, potremo insieme ridurre al minimo gli impatti negativi ottenendo, entro l’estate, una nuova infrastruttura più sicura e fruibile per tutti.
Rimanendo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento o esigenza particolare e confidando nella vostra collaborazione, si porgono
Cordiali saluti.

Presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia – Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – Sindaco di Sassuolo, Matteo Mesini – Sindaco di Casalgrande, Giuseppe Daviddi e il Sindaco di Castellarano, Giorgio Zanni

In A14 chiuso per una notte il tratto tra l’allacciamento A13 Bologna-Padova e Bologna San Lazzaro

In A14 chiuso per una notte il tratto tra l’allacciamento A13 Bologna-Padova e Bologna San LazzaroSulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 21:00 di mercoledì 11 alle 5:00 di giovedì 12 giugno, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento A13 Bologna-Padova e Bologna San Lazzaro, verso Ancona.

Di conseguenza, sarà chiusa la stazione di Bologna Fiera, in entrata verso Ancona e non sarà raggiungibile l’uscita per chi proviene dalla A1 (Milano/Firenze) e dalla A13 (Padova).

Inoltre, per chi proviene dalla A13 Bologna-Padova, sarà chiusa l’immissione sulla A14 Bologna-Taranto verso Ancona.

In alternativa si consiglia

per la chiusura del tratto:

per le provenienze da Firenze, dopo l’uscita a Bologna Casalecchio sul Raccordo di Casalecchio, percorrere la Tangenziale di Bologna, verso San Lazzaro/A14 ed entrare in A14 alla stazione di Bologna San Lazzaro; per chi proviene da Milano, dopo l’uscita alla stazione di Bologna Borgo Panigale, sulla A14 Bologna-Taranto, percorrere il Ramo Verde, la Tangenziale di Bologna, verso San Lazzaro/A14 ed entrare in A14 alla stazione di Bologna San Lazzaro;

per la chiusura dell’entrata di Bologna Fiera, verso Ancona, entrare a Bologna San Lazzaro;

in alternativa all’uscita della stazione di Bologna Fiera, utilizzare la stazione di Bologna Borgo Panigale sulla A14, Bologna Arcoveggio, sulla A13 Bologna-Padova, oppure Bologna Casalecchio sul Raccordo di Bologna Casalecchio; per la chiusura dell’allacciamento A13/A14, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio sulla A13, percorrere la Tangenziale di Bologna, verso San Lazzaro/A14 ed entrare in A14 alla stazione di Bologna San Lazzaro.

 

La Perla, è l’americano Peter Kern l’acquirente dello storico marchio bolognese di lingerie di lusso

La Perla, è l’americano Peter Kern l’acquirente dello storico marchio bolognese di lingerie di lusso
Giovanni Paglia assessore Regione Emilia-Romagna

“Oggi si conclude per La Perla una lunga fase di incertezza e si riprende la scrittura di una storia che viene da lontano e ha l’ambizione di durare nel tempo. Se possiamo raccontarla, il merito è delle lavoratrici che hanno lottato e resistito, anche quando scelte imprenditoriali scellerate rischiavano di compromettere un grande patrimonio del nostro Paese”.

Così l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, esprimendo soddisfazione per il traguardo raggiunto nella vertenza de La Perla, marchio simbolo del Made in Italy, un pezzo di storia della moda italiana con una tradizione di oltre 70 anni.

Questa mattina a Roma al Ministero delle Imprese e del Made in Italy la presentazione del piano industriale e finanziario dell’investitore Peter Kern, ex vicepresidente e amministratore delegato di Expedia. Alla presentazione al Mimit, anche la sottosegretaria del ministero del Lavoro, Fausta Bergamotto, le istituzioni (Regione e Città metropolitana), curatori, liquidatori e commissari delle procedure italiane ed inglesi, sindacati e rappresentanti delle lavoratrici.

“Siamo felici che un grande imprenditore di profilo globale come Peter Kern abbia scelto di impegnarsi nella sfida del rilancio, consolidando così il legame che da anni ha con l’Italia- ha aggiunto Paglia-. Potrà contare sulla Regione Emilia-Romagna, sulla città di Bologna e soprattutto sulla straordinaria capacità delle lavoratrici”.

“Fondamentale- conclude Paglia- il piano industriale, presentato dal futuro amministratore delegato Vannucchi, che già aveva ricoperto lo stesso ruolo dal 2017 al 2019, e che prevede 30 milioni di investimenti in 2 anni, la valorizzazione di tutti gli occupati e 40 nuove assunzioni. Importante anche l’annuncio del Governo di introdurre nel prossimo Consiglio dei ministri il recupero degli ammortizzatori sociali atteso da mesi”.

Entroterre Festival 2025, dal 9 luglio al 6 settembre la manifestazione in Emilia-Romagna, Toscana e Lazio

Entroterre Festival 2025, dal 9 luglio al 6 settembre la manifestazione in Emilia-Romagna, Toscana e LazioUn modo diverso di godere delle performance dal vivo, con uno sguardo attento alla rigenerazione culturale e sociale, immersi nella bellezza del territorio: prende il via dal 9 luglio, fino al 6 settembre, la decima edizione di Entroterre Festival, manifestazione diffusa in Emilia-Romagna, Toscana e Lazio.

Ideato e organizzato da Fondazione Entroterre, ente bolognese del Terzo settore, con la direzione artistica di Luca Damiani e il sostegno della Regione Emilia-Romagna, il cartellone si declina in oltre 70 eventi in tre regioni italiane.

Oggi la presentazione a Bologna con l’assessora alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Gessica Allegni. Hanno partecipato la sindaca del Comune di Budrio e delegata alla Cultura di Città metropolitana di Bologna, Debora Badiali, il presidente di Fondazione Entroterre, Claudio Borgianni, il direttore artistico Entroterre Festival Luca Damiani, il sindaco del Comune di Bertinoro (Fc) Filippo Scogli, l’assessore alla cultura del Comune di Canossa (Re) Paolo Mega.
Erano presenti i sindaci di Pieve di Cento (Bo) Luca Borsari e di Cento (Fe) Edoardo Accorsi, l’assessore alla Cultura del Comune di Castel San Pietro Terme (Bo) Claudio Carboni e la presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, Raffaella Cavicchi.

La programmazione include alcuni dei più grandi nomi dello spettacolo internazionale, tra cui Goran Bregović, Irene Grandi, Alex Britti, Ron, Ermal Meta, La Rappresentante di Lista, la compagnia di danza Aterballetto, danzatori come Giacomo Luci, l’attrice Sonia Bergamasco e artisti emergenti della scena musicale indie italiana.

“Il festival- afferma l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni- è espressione di territori di straordinaria vitalità e vivacità culturale, in cui le tradizioni popolari hanno saputo reinventarsi e arricchirsi. Entroterre unisce artisti emergenti e autori italiani ed emiliano-romagnoli, per celebrare attraverso la musica un’intera comunità e coinvolgere pubblici sempre diversi”.

“La manifestazione e l’attività di Fondazione Entroterre- prosegue Allegni- operano a supporto di politiche di welfare culturale regionale che, più che mai quest’anno, hanno identificato nella cultura uno strumento d’importanza strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”.

“L’arte e la cultura non sono un lusso ma una risorsa fondamentale per il benessere individuale e collettivo, con impatti positivi sulla salute fisica, mentale e sociale- commenta il presidente della Fondazione Entroterre Claudio Borgianni-. Il festival nasce da una profonda collaborazione tra pubblico e privato e da un approccio rigenerativo dei territori dove operiamo, per raggiungere traguardi culturali e sociali”.

Il festival

Per l’Emilia-Romagna, gli spettacoli si snodano dalla provincia di Reggio Emilia, con il comune di Canossa, passando per la Città Metropolitana di Bologna, con Budrio, Castel San Pietro e Pieve di Cento, poi Zocca in provincia di Modena, Bertinoro (Forlì-Cesena) e Cento (Fe).

In Toscana si terranno a Chiusdino, in provincia di Siena, e a San Cassiano di Controne, in provincia di Lucca.

Nel Lazio, gli eventi si svolgeranno in sei comuni della Città metropolitana di Roma.

Entroterre Festival, sostenuto dalle tre Regioni che ospitano gli eventi e dalle amministrazioni locali, continua così la sua ascesa tra le manifestazioni che coniugano grande spettacolo dal vivo, la scoperta delle realtà locali e la dimensione del benessere, in un progetto culturale realizzato assieme ai territori, all’insegna della sostenibilità.

Tra le novità di quest’anno, vanno segnalate le nuove isole bar di Entroterre, che accolgono gli spettatori con una selezione di prodotti del territorio.

Numerose inoltre le attività esplorative – racchiuse nelle Entroterre Experience – che affiancano gli eventi,  come la visita guidata e virtuale delle terre e monumenti matildici You are Matilde, abbinata ai principali concerti all’Arena Bosco dell’Impero, e le altre possibilità segnalate sul sito della manifestazione, tra cui la visita alla pinacoteca Il Guercino di Cento o la pinacoteca di Budrio, al museo interreligioso di Bertinoro, alla Rocca di Trevignano, all’Abbazia di San Galgano a Chiusdino e alla spada nella roccia custodita nell’Eremo di Montesiepi.

Tutte le informazioni su Fondazione Entroterre

Biglietti disponibili sul sito web del Festival

L’industria ceramica italiana nel 2024 fattura 7,5 miliardi di euro con 248 imprese e oltre 26.000 addetti diretti ed altrettanti nell’indotto

L’industria ceramica italiana nel 2024 fattura 7,5 miliardi di euro con 248 imprese e oltre 26.000 addetti diretti ed altrettanti nell’indottoConfindustria Ceramica ha presentato le indagini statistiche per l’anno 2024 relative alle imprese attive nella produzione di piastrelle e lastre, ceramica sanitaria, porcellana e stoviglieria, materiali refrattari, ceramica tecnica e laterizi. Complessivamente sono 248 le aziende in Italia, che occupano 26.211 addetti diretti e fatturano oltre 7,5 miliardi di euro. L’internazionalizzazione produttiva in Europa e Nord America, da parte di aziende controllate da ceramiche italiane, sfiora il miliardo di euro di fatturato. Nel pomeriggio l’Assemblea sarà chiamata a rinnovare il Consiglio Generale, il Collegio dei Revisori Contabili ed i Probiviri.

Le piastrelle di ceramica prodotte in Italia.
Sono 122 le aziende presenti in Italia che nel corso del 2024 hanno prodotto 369,8 milioni di metri quadrati (-1,1%) ed occupano 18.009 addetti diretti. Le vendite complessive sono state di 378,3 milioni di metri quadrati (+2,5%), con l’Italia che supera gli 84,7 milioni di metri quadrati (+0,4%) mentre l’export si attesta 293,5 milioni di metri quadrati (+3,1%). Il fatturato totale delle aziende italiane di piastrelle sfiora i 6,1 miliardi di euro (-1,8%), derivanti per 5 miliardi dalle esportazioni (-1,4%; quota del 82% sul fatturato) e per 1,1 miliardi di euro da vendite in Italia. Gli investimenti a 382 milioni di euro, in calo del 19,4%, pari al 6,3% del fatturato.

La ceramica sanitaria.  
Sono 31 le aziende industriali produttrici di ceramica sanitaria in Italia, di cui 28 localizzate nel distretto di Civita Castellana (Viterbo). L’occupazione complessiva è di circa 2.700 dipendenti diretti, la produzione è pari a 3,2 milioni di pezzi. Il fatturato è di 414 milioni di euro, con vendite sui diversi mercati esteri per circa 165 milioni di euro (40% del totale).

L’industria dei materiali refrattari.
Le 30 aziende attive nella produzione di materiali refrattari occupano 1.546 addetti, con una produzione di 270.500 tonnellate. Il fatturato totale è in leggero recupero rispetto allo scorso anno (348 milioni di euro; +1%) e deriva da vendite sul territorio nazionale per circa 160 milioni di euro, con esportazioni superiori ai 188 milioni.

Il settore dei laterizi.
Il settore dei produttori italiani di laterizi si compone di 57 imprese, la cui occupazione ammonta a 3.000 addetti: nel 2024 il fatturato è stato di 700 milioni di euro, principalmente realizzato sul mercato italiano. La produzione totale ammonta a 4,1 milioni di tonnellate.

Le stoviglie in ceramica.
Le 8 aziende industriali occupano 668 dipendenti, per una produzione 9.600 tonnellate e con vendite di prodotto finito pari a 9.500 tonnellate. L’attività sul mercato domestico rappresenta il 75% delle vendite totali. Il fatturato 2024 è pari a 57,8 milioni di euro (+3%), il 63% in Italia.

Dichiarazione del Presidente di Confindustria Ceramica Augusto Ciarrocchi.
Grazie agli ingenti investimenti fatti nel corso del tempo, l’industria ceramica italiana – ha dichiarato Augusto Ciarrocchi, Presidente di Confindustria Ceramica – ha raggiunto i più bassi livelli di emissione al mondo e non è prevedibile oggi un ulteriore salto tecnologico. Il livello delle quotazioni ETS ed il suo meccanismo applicativo rendono le quote pagate una pesante ‘tassa sulla produzione’ che, passando dai 10 euro del 2018 ai 75 attuali, vale 120 milioni di euro all’anno di extra costi. Valori che drenano risorse preziose agli investimenti in efficienza ed innovazione delle imprese. Per fronteggiare questa situazione chiediamo di essere ricompresi tra i settori ammessi alla compensazione dei costi indiretti e di sospendere la riduzione delle quote gratuite prevista dal 2026, in attesa di poter disporre di una reale alternativa tecnologica. A livello nazionale chiediamo di azzerare il differenziale tra PSV e TTF, che oscilla tra i 2 ed i 4/5 euro per MWh, e l’attuazione di una Gas Release adeguata alle possibilità operative, che risponda in modo strutturale alle necessità delle imprese.

Il commercio internazionale è un altro ambito di tensione. L’accordo Usa – Ue sui dazi rappresenta un passaggio essenziale, da traguardare il prima possibile. Una delle cosiddette ragioni per le quali l’Amministrazione Trump ha posto i dazi è di riportare le fabbriche negli Stati Uniti, cosa che la ceramica italiana ha fatto da tempo arrivando oggi a coprire un terzo della produzione statunitense. Prosegue poi la crescita delle importazioni di ceramica indiana in Europa, con prodotti che incorporano aiuti di Stato, dumping economico, ambientale e sociale: aumentate del 67% nel 2023, sono rimaste sostanzialmente stabili nel 2024 per poi riprendere a salire del 10% nel primo trimestre 2025. Il livello dei dazi antidumping esistenti oggi in Europa è troppo basso e viene sistematicamente assorbito: appare indispensabile un intervento senza indugi e che la discussione per la creazione di un’area di libero scambio UE – India escluda la ceramica fino alla risoluzione dei problemi. Ciò che sarebbe veramente necessario è l’introduzione, anche in Europa, di una legislazione sulla denominazione di origine dei prodotti, per informare e rendere consapevole delle scelte il consumatore europeo.

Le infrastrutture sono un problema per tutti i distretti e la prossima chiusura al traffico del ponte sul fiume Secchia lo renderà ancor più palese. Il tavolo costituito tra le amministrazioni locali, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali ha individuato una serie di azioni volte a ridurre i disagi. Le nostre aziende, su base volontaria, hanno dato la propria disponibilità ad allungare l’accesso ai magazzini per la consegna delle materie prime, in modo da ridurre la pressione sul traffico nelle ore di punta. E’ stata anche divulgata una informativa alla clientela ed ai trasportatori italiani ed esteri. Auspico che passata l’emergenza si possa procedere speditamente alla realizzazione del terzo ponte sul Secchia nella fascia pedemontana, all’avvio dei cantieri della Bretella autostradale Campogalliano – Sassuolo e delle strade e raccordi connessi, a partire dal raddoppio della Pedemontana nel Comune di Sassuolo – vero collo di bottiglia lungo l’asse est – ovest.

La 42° edizione di Cersaie registra, a tre mesi dall’avvio, già il tutto esaurito su 155.000 metri quadrati, 10.000 metri in più rispetto al 2024, grazie anche alla apertura del Padiglione 19 dedicato al mondo della posa. Lo spazio dedicato all’arredobagno in questa edizione è aumentato, grazie sia alle riconferme degli espositori delle passate edizioni che di diversi nuovi ingressi per questo comparto. Cersaie conferma la sua capacità di attirare investimenti delle nostre aziende perché resta il miglior luogo di interazione tra produzione, distribuzione e mondo del progetto.

Infarto, nei pazienti seguiti da infermieri esperti si riduce del 30% il rischio di recidiva

Infarto, nei pazienti seguiti da infermieri esperti si riduce del 30% il rischio di recidivaPer chi ha già avuto un infarto il rischio di recidiva si riduce del 30% se è seguito da un infermiere esperto. È il risultato del progetto “Allepre”, condotto in sette centri cardiologici della regione Emilia-Romagna, che ha valutato l’efficacia di un programma di prevenzione secondaria completamente gestito da infermieri esperti insieme ai medici per ridurre nel tempo il rischio di eventi cardiovascolari come infarto e ictus, e di abbassare la mortalità.

Una importante ricerca a livello internazionale per numero di partecipanti, con oltre duemila persone seguite da infermieri per un periodo continuativo di cinque anni, che ha coinvolto sette centri cardiologici emiliano-romagnoli: U.O. Cardiologia Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma (capofila), U.O. Cardiologia Ospedale di Vaio Fidenza, U.O. Cardiologia Ospedale Guglielmo da Saliceto Piacenza, U.O. Cardiologia Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, U.O. Cardiologia Castelnovo Monti (RE), U.O. Cardiologia Ospedale di Carpi (MO), U.O. Cardiologia Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Estense, Baggiovara (MO).

“Questo studio – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi- ha potuto contare sulla capacità di fare rete della sanità emiliano-romagnola, grazie all’impegno e alle competenze di sette centri cardiologici. La riduzione del 30% delle recidive comporta una migliore qualità di vita per i pazienti e un impatto significativo sul nostro sistema sanitario. Gli infermieri sono un anello importante nella catena della continuità assistenziale, e rivestono un ruolo insostituibile per la cura, l’assistenza e la gestione dei pazienti. Siamo contenti sia dei risultati conseguiti da questa ricerca, sia per il modo con cui è stata condotta, con un grande lavoro di squadra coordinato dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma”.

I risultati dello studio, presentati recentemente al congresso internazionale di cardiologia American College of Cardiology a Chicago, evidenziano come l’infermiere sia un elemento cruciale nel percorso di cura: da un lato è il primo punto di contatto con pazienti e famiglie in un momento di particolare vulnerabilità, dall’altro contribuisce a instaurare un rapporto di fiducia per adottare comportamenti più salutari e prevenire le recidive. Circa il 20-30% dei pazienti che hanno subito un infarto, infatti, rischia di affrontarne un secondo entro due anni. Nonostante l’adozione di uno stile di vita sano e il controllo dei fattori di rischio siano strategie efficaci contro le recidive, dopo un anno un paziente su quattro interrompe le terapie prescritte.

 

La metodologia

La ricerca ha coinvolto soprattutto uomini di circa 64 anni ricoverati per condizioni cardiache gravi quali infarto miocardico acuto o angina instabile. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi, uno seguito da infermieri esperti insieme ai medici attraverso un programma strutturato e l’altro curato con l’assistenza standard.

Nel gruppo di intervento, i pazienti hanno partecipato a nove sessioni educazionali individuali durante le quali gli infermieri hanno valutato complessivamente il rischio cardiovascolare, offrendo consulenze mirate per modificare lo stile di vita e favorire l’adesione alle terapie. Un team multidisciplinare composto da diabetologi, nutrizionisti, specialisti antifumo e psicologi ha fornito supporto aggiuntivo in base alle necessità individuali.

 

Il gruppo di ricerca

Il progetto, nato a cura del prof. Diego Ardissino, già primario del reparto di Cardiologia dell’Ospedale Maggiore di Parma, si è sviluppato con la collaborazione della direttrice delle attività didattiche professionalizzanti del corso di laurea in infermieristica Rachele La Sala e dell’infermiere Giuseppe De Stefano, del Direttore della struttura di Cardiologia prof. Giampaolo Niccoli insieme alla ricercatrice Giulia Magnani. Hanno contribuito alla realizzazione dello studio Caterina Caminiti, direttrice della struttura Ricerca clinica ed Epidemiologica e il biostatistico Giuseppe Maglietta.

Centri sportivi, palazzetti, campi da gioco: la Regione finanzia con 20 milioni di euro 49 nuovi progetti per riqualificarli

Centri sportivi, palazzetti, campi da gioco: la Regione finanzia con 20 milioni di euro 49 nuovi progetti per riqualificarliOltre 20 milioni di euro per 49 progetti di riqualificazione e ampliamento degli impianti sportivi in Emilia-Romagna.

A metterli a disposizione la Regione che continua il proprio impegno per piscine, palazzetti, campi da calcio, spazi attrezzati all’aperto più sicuri e funzionali.

Nella scorsa seduta il via libera al nuovo programma della Giunta regionale, che, su proposta dell’assessora al Turismo e sport, Roberta Frisoni, ha approvato la graduatoria degli interventi ammessi a finanziamento.

“La Regione Emilia-Romagna continua ad investire sullo sport al fianco degli enti locali per migliorare l’impiantistica sportiva. Sappiamo che lo sport permette di acquisire corretti stili di vita, è fonte di benessere ed è anche un’occasione straordinaria di incontro e condivisione tra le persone, a tutte le età- afferma Frisoni-. Questo bando, che si aggiunge all’altra linea di finanziamento con cui la Regione ha già messo a disposizione 3,5 milioni di euro per impianti sportivi oggetto di forme di partenariato pubblico-privato, rappresenta la prosecuzione di un impegno forte da parte della Regione per sostenere lo sport di base in tutte le sue declinazioni”.

Le risorse a disposizione – per l’esattezza 20 milioni e 500 mila euro – permetteranno di sostenere, con contributi fino ad un massimo di 500mila euro progetti in tutte le province, movimentando su tutto il territorio emiliano-romagnolo investimenti che sfiorano i 40 milioni di euro.

Gli interventi per provincia
Sono nove gli interventi finanziati nel territorio della Città metropolitana di Bologna per un contributo complessivo di circa 3 milioni 749 mila euro. I Comuni interessati sono Casalecchio di Reno, Castel San Pietro Terme, Castel Maggiore, Castel d’Aiano, Mordano, Imola, Casalfiumanese, Pieve di Cento, Borgo Tossignano.

In provincia di Ferrara sono stati finanziati quattro progetti per 1 milione 769 mila euro nei Comuni di Copparo, Ferrara, Cento e Tresignana.

Quattro quelli in provincia di Forlì- Cesena per un contributo complessivo di 2 milioni di euro. I Comuni sono Gambettola, Bertinoro, Savignano sul Rubicone, Cesena.
Sette gli interventi ammessi a finanziamento nel Modenese, per 2 milioni 840 mila euro nei Comuni di Modena, Soliera, Savignano sul Panaro, Carpi, Serramazzoni, Castelvetro, Montefiorino.

In provincia di Parma sono stati finanziato cinque interventi di riqualificazione nei Comuni di Collecchio, Bardi, San Secondo Parmense, Parma, Bore. L’importo complessivo assegnato è di 2 milioni 104 mila euro.

Anche nel Piacentino sono cinque gli interventi per 1 milione 611 mila euro. Questi i Comuni interessati: Castel San Giovanni, Ziano Piacentino, Calendasco, Cadeo, Vernasca.

Quattro i progetti in provincia di Ravenna nei comuni di Lugo, Faenza, Cervia e Russi. I contributi ammontano a oltre 1 milione 907 mila euro.

Sei gli interventi in provincia di Reggio Emilia. I comuni sono quelli di Vetto, Quattro Castella, Rolo, Albinea, Reggio Emilia, Boretto, per un finanziamento di circa 2 milioni 746 mila euro.

Infine, Rimini dove verranno finanziati cinque progetti per 1 milione 770 mila euro a Riccione, Rimini, Saludecio, Bellaria-Igea Marina, Maiolo.

Le risorse assegnate provengono in parte dai Fondi sviluppo e coesione (18 milioni) e in parte da finanziamenti del ministero dell’Economia e Finanze (2,5 milioni).

 

Imola, calendario di Formula Uno 2026: dichiarazione del presidente de Pascale e del sindaco Panieri

Imola, calendario di Formula Uno 2026: dichiarazione del presidente de Pascale e del sindaco Panieri“L’esclusione di Imola dal calendario 2026 del mondiale di Formula 1 non rappresenta la parola fine. Come istituzioni siamo già al lavoro per presentare una proposta strutturale per il 2027 ed eventualmente a subentrare a Madrid in qualsiasi momento già dal prossimo anno”.

A sottolinearlo il presidente della Regione, Michele de Pascale, e il sindaco di Imola, Marco Panieri, alla luce del calendario reso noto questa mattina in via ufficiale.

“E’ una notizia di cui eravamo consapevoli e che comprensibilmente all’esterno genera interrogativi, dispiacere e un senso di amarezza, perché in questi anni il nostro territorio ha dato prova di saper ospitare un evento straordinario con numeri record, capace di unire prestigio internazionale, promozione del Made in Italy, della Motor Valley e ritorni concreti per il sistema economico e turistico della nostra terra e di tutto il Paese- sottolineano de Pascale e Panieri-. Infatti, il Gran Premio a Imola è uno dei più amati e apprezzati da tifosi e piloti, com’è stato manifestato con forza anche nei giorni successivi all’evento, ed è stata evidente la sua unicità nel mondo: quella di unire la gara in pista con il territorio circostante, a cominciare da un centro storico tutto da vivere”.

“Tuttavia- proseguono ancora il presidente e il sindaco-, vogliamo essere molto chiari: questa notizia non rappresenta affatto la parola fine. Per la Regione e il territorio, il percorso intrapreso da Imola e dal Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna non si chiude qui”.

Anche se, “siamo consapevoli della complessità delle dinamiche legate al calendario e che il quadro era molto complicato fin dall’inizio. Il contratto siglato nel 2021 – che allora in pochi credevano possibile – prevedeva il ritorno stabile del Gran Premio a Imola fino al 2025. Come Regione e Comune, fra i partner promotori, abbiamo fatto veramente tutto quello che si poteva fare in questa fase. Abbiamo evidenziato più volte, a più riprese, con diverse modalità, a tutti gli attori coinvolti, l’importanza e la strategicità della questione. Lo abbiamo fatto con trasparenza, chiarezza, massima disponibilità e collaborazione istituzionale. Inoltre il territorio, come Regione Emilia-Romagna e come Comune di Imola / Consorzio territoriale Con.Ami, aveva confermato da oltre un anno la propria disponibilità e stanziato a bilancio le risorse necessarie anche per il 2026, come era stato chiesto dagli altri partner istituzionali e sportivi dopo l’impegno assunto di recuperare il prossimo anno la mancata edizione del 2023 a causa dei drammatici eventi alluvionali”.

Tuttavia, rimarcano de Pascale e Panieri, “questo non è il tempo delle polemiche, degli scaricabarili e di abbandonarsi alla rassegnazione. Ora è il tempo, per tutti, di assumersi le proprie responsabilità e riprendere i ragionamenti per un ritorno in calendario. Ecco perché nei giorni scorsi, già dal 26 maggio, abbiamo chiesto al Governo e all’autorità sportiva un Tavolo Istituzionale per approfondire con precisione termini e modalità di sostegno e lavoro congiunto per riportare il Gran Premio di Formula 1 a Imola”.

E sarà nell’ambito di questo Tavolo “e in linea con l’attenzione che il Governo ha sempre dimostrato nei nostri confronti, proseguiremo il percorso per tornare protagonisti, come Paese, come Made in Italy, come Regione e come territorio nel calendario di Formula 1. La visione di una sempre maggiore polifunzionalità dell’Autodromo come centro di crescita, diplomazia sportiva, sviluppo, innovazione e cultura, resta una garanzia e mantiene al circuito un calendario ricco, attrattivo e internazionale. Oggi rivendichiamo questa visione, che ha riportato il circuito al centro di attenzione ed interesse”.

“In questi anni- concludono-, abbiamo apprezzato le possibilità straordinarie, uniche al mondo, che abbiamo. Continueremo a coltivarle. A chi vive e ama Imola, l’Emilia-Romagna e questo Gran Premio diciamo che in un momento in cui sarebbe facile cedere a polemiche inutili e alla delusione, è invece il tempo della tenacia e dell’impegno costruttivo sempre più largo da parte di tutti. La partita non finisce qui e fino ad ora abbiamo fatto cose che solo pochi anni fa sembravano impossibili. Continuiamo a crederci, con convinzione e lucidità, con l’orgoglio di un territorio che, insieme agli altri partner istituzionali, ha dimostrato di saper sognare in grande e costruire concretamente opportunità”.

Formigine, un anno di amministrazione Parenti: nuovi progetti per il futuro

Formigine, un anno di amministrazione Parenti: nuovi progetti per il futuroA un anno dalle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno 2024, l’Amministrazione comunale di Formigine traccia un primo bilancio del lavoro svolto. Il 10 giugno, lo spoglio ha sancito l’elezione del sindaco Elisa Parenti, sostenuta da una coalizione di centro-sinistra con il 63,41% dei consensi. Dodici mesi segnati da un impegno costante su più fronti, con l’obiettivo di costruire una comunità coesa e attenta ai bisogni di tutti.

Particolare attenzione è stata riservata all’infanzia e alle famiglie. Sono stati attivati 29 nuovi posti nido grazie a un finanziamento regionale, è stato riaperto il nido Alice di Corlo, rinnovato dal punto di vista sismico, e nei locali del Conventino ha aperto il nuovo nido privato Maria Ausiliatrice, che ha aggiunto 6 posti in convenzione. Prosegue inoltre l’iter per la realizzazione del polo per l’infanzia Prampolini a Casinalbo, sostenuto dalla Fondazione di Modena con un contributo di 900mila euro.

Sul tema casa, attenzione a giovani coppie e famiglie in difficoltà. Nel comparto ex Maletti a Casinalbo sono iniziati i lavori per il nuovo borgo San Luigi (78 alloggi ad alta sostenibilità, di cui 18 ERS). Attualmente a Formigine sono presenti 133 alloggi ERP, con nuove assegnazioni avvenute nel 2024. 104 famiglie hanno beneficiato del Fondo Affitti e il progetto “Affitti in garanzia” continua a favorire la locazione sicura, con il Comune che si propone come soggetto garante. In via Focherini a breve verranno avviate le procedure per la vendita del diritto di superficie del lotto urbanizzato destinato alla realizzazione di 12 nuovi alloggi ERS, così come già stato fatto in precedenza per il lotto di via Aurora Fornaciari. Infine, sono in corso acquisizioni e riconversioni di immobili da destinare a edilizia pubblica.

La sicurezza è rimasta prioritaria. Sono iniziate le passeggiate serali con Polizia Locale e volontari, ed è cresciuta la rete del “volontariato partner”, composta da gruppi di controllo del vicinato (oggi 40 attivi), Associazione Nazionale Carabinieri, Alpini, GEV, Ecovolontari e Volontari della Sicurezza. È in corso anche il Corso di formazione per Volontari della Sicurezza. Sul piano tecnologico, 80mila euro sono stati investiti nella pubblica illuminazione, mentre la rete di videosorveglianza è arrivata a quasi 200 telecamere. Infine, per potenziare l’organico della Polizia Locale, questa estate entreranno in servizio tre nuovi agenti e un ispettore.

Sono state portate avanti importanti azioni per valorizzare lo sport e le frazioni. A Magreta è stata inaugurata la palestra Ferraguti, completamente riqualificata, mentre a Casinalbo sono in corso i lavori sulla palestra Ascari. A Colombaro è stato completato un intervento sul campo da calcio a 11 e a Tabina, in un’ex cava confiscata, sono stati realizzati quattro percorsi ciclabili off-road grazie a un finanziamento regionale.

Anche sul fronte della mobilità sostenibile si registrano risultati concreti: a Casinalbo è stato realizzato il tratto ciclo-pedonale di via Palazzi e sono stati approvati i progetti di fattibilità per due nuovi percorsi ciclopedonali in via della Stazione (Formigine) e tra via Copernico e via Palazzi (Casinalbo). Inaugurata inoltre la nuova pista ciclabile lungo via Nuova Estense, che collega Colombaro a Montale Rangone. In ambito ambientale, sono stati completati due impianti fotovoltaici (sede comunale e palestra Carducci) e piantati 700 nuovi alberi grazie ai progetti “Un albero per ogni nato” e “Kilometro della Salute”. Nonostante alcuni abbattimenti necessari per motivi di sicurezza, il verde pubblico è aumentato del 4%.

Uno sguardo particolare è stato rivolto ai giovani. Sono stati organizzati incontri aperti anche a genitori ed educatori per affrontare il tema del benessere e della prevenzione, come quello che ha visto protagonista la criminologa Roberta Bruzzone. Intenso il lavoro quotidiano degli operatori dell’educativa di strada, punto di riferimento per adolescenti e famiglie. Nei prossimi mesi verrà inaugurata l’ex Casa del Custode: uno spazio che sarà restituito alla comunità come luogo di incontro, creatività e partecipazione giovanile.

In tema di promozione territoriale, a Villa Clementina a Magreta è partito il cantiere che la trasformerà in museo e laboratorio-officina grazie a una convenzione tra Comune e nuova proprietà. La Torre dell’Acquedotto è poi tornata a essere visitabile, con aperture programmate che ne stanno rilanciando il valore storico e culturale.

Attenzione anche al commercio. Il Comune ha presentato la candidatura per l’hub urbano “Formigine Centro Verde Vivo”, per recuperare spazi sfitti e incentivare formule innovative come i temporary store. Approvato anche uno studio per estendere il modello alle frazioni.

Dichiara il Sindaco Elisa Parenti: “Questi primi dodici mesi sono stati impegnativi ma ricchi di soddisfazioni. Abbiamo cercato fin da subito di dare concretezza agli impegni presi, investendo in modo responsabile su ciò che riteniamo fondamentale: educazione, casa, sicurezza, ambiente, sport, lavoro di comunità. La partecipazione e la collaborazione con cittadini, associazioni e imprese sono state il vero motore di questo anno. Nonostante le difficoltà che alle volte possiamo incontrare sul percorso, andiamo avanti con determinazione, consapevoli della fiducia che ci è stata accordata e con l’entusiasmo di chi guarda al futuro, certi di lavorare sempre per il bene della nostra città”.

In A1 chiusa per una notte l’entrata della stazione di Reggio Emilia

Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica verticale, dalle 22:00 di venerdì 13 alle 6:00 di sabato 14 giugno, sarà chiusa la stazione di Reggio Emilia, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Milano.

In alternativa si consiglia di entrare alle seguenti stazioni: verso Bologna Modena nord, sulla stessa A1, o Campogalliano sulla A22 Brennero-Modena; verso Milano Terre di Canossa Campegine, sulla stessa A1.

 

Lapam Confartigianato, Confindustria Ceramica e CNA studiano proposte per ridurre il transito sul Ponte della Veggia

Lapam Confartigianato, Confindustria Ceramica e CNA studiano proposte per ridurre il transito sul Ponte della VeggiaLa prevista chiusura temporanea del Ponte della Veggia, un’arteria cruciale per la viabilità del distretto ceramico e non solo, sta mobilitando associazioni di categoria, operatori logistici e imprese per cercare di minimizzare l’impatto sul settore. Il ponte sarà interdetto al traffico dal 16 giugno al 16 agosto prossimi per consentire lavori di consolidamento dell’impalcato.

Per affrontare la situazione, nei giorni scorsi si è svolto un incontro tecnico a cui hanno preso parte Commissione Trasporti e Materie Prime di Confindustria Ceramica, rappresentanti delle società Dinazzano Po, GL&T Cargo, DB Cargo Transa Italia FLS, i rappresentanti di Lapam Confartigianato, CNA e delegati di numerose imprese e consorzi di autotrasporti.

«L’obiettivo primario dell’incontro – affermano i presenti – era rispondere alla richiesta delle amministrazioni territoriali di ‘incentivare ogni misura utile a ridurre gli spostamenti veicolari negli orari di punta’. Le fasce orarie considerate più critiche sono quelle tra le 6:00 e le 8:30, tra le 12:00 e le 14:00 e tra le 17:00 e le 18:30. Per raggiungere questo scopo, si è valutata la possibilità di revisionare la pianificazione logistica, anche attraverso l’anticipazione o l’estensione degli orari di utilizzo dello Scalo di Dinazzano. Durante la discussione sono emerse diverse linee operative di intervento concrete per affrontare l’emergenza. La società Dinazzano Po ha comunicato che si sta coordinando per garantire l’anticipo alle ore 6:00 delle operazioni di scarico, dal lunedì al venerdì. Questa misura, che partirà già dal 16 giugno, sarà potenzialmente estesa per tutto il periodo di chiusura del ponte e il suo andamento sarà monitorato settimanalmente. Gli operatori GL&T Cargo e DB Cargo Transa Italia FLS cercheranno di dare priorità alla preparazione dei camion destinati al versante reggiano del distretto. Le aziende ceramiche verificheranno la propria disponibilità a modulare ed estendere gli orari di ricevimento. Inoltre abbiamo suggerito di valutare, dopo la prima settimana di operatività, la possibilità di anticipare ulteriormente le operazioni di carico e di considerare operatività nelle giornate di sabato o in orari notturni, previa verifica con le Prefetture. Per i traffici di prodotto finito non direttamente controllati dalle aziende, si è evidenziata la necessità di fornire un’informazione diretta alla clientela internazionale e ai trasportatori esteri. Si predisporrà un’informativa multilingue per raccomandare l’utilizzo dei caselli autostradali di Modena e Reggio Emilia che non comportino l’attraversamento del ponte. Ciò che ci preme sottolineare è la necessità che venga rispettata rigorosamente la tempistica programmata di 60 giorni. Un’eventuale proroga, infatti, comporterebbe un prolungamento significativo dei disagi alla viabilità e ulteriori, pesanti ripercussioni economiche a carico delle imprese del settore».

“Mons Gibulus 1326 – La riconquista”, Montegibbio torna indietro nel tempo

“Mons Gibulus 1326 – La riconquista”, Montegibbio torna indietro nel tempoDue giorni in cui Montegibbio tornerà indietro nel tempo, al 1326. Si terrà sabato e domenica prossimi, 14 e 15 giugno, “Mons Gibulus 1326 – capitolo: la riconquista”, la rievocazione storica medievale al Castello di Montegibbio.

Un vero e proprio tuffo nel passato che inizierà già alle 15 di sabato 14 Giugno con l’apertura del villaggio medievale, banchi, mercati e antichi mestieri. Cantastorie, giochi per bambini, intrattenimento giullaresco con ‘Li Nadari giullari’

Alle 16 “Mons Gibulus è Libero”: la rappresentazione delle sconfitta e cacciata di Rainaldo Bonacolsi ad opera delle truppe di Versuzio Lando (battagliola presso la corte del Castello) a cura della ‘Lega della Rosa’ e del gruppo teatrale ‘MaMiMò’.

Seguiranno lo spettacolo e divertimento con ‘Li Nadari giullari’, esibizioni della ‘Corte di Giovedia’ (in Corte), giochi per bambini. Battesimomo del Lupoa cura del gruppo ‘I Lupi feudi’ e la cena Medievale a cura del Circolo Boschetti con intrattenimento de ‘Li-Nadari giullari’ e spettacolo di focoleria con l’artista ‘Germano coli’

Alle 21 “Il Ritorno della Rosa”: la rappresentazione del ritorno della famiglia Della Rosa in corteo. Sfilata di nobili, armati, arcieri, combattenti. Saluto del capitano di guerra ai Della Rosa e insediamento a Mons Gibulus.

Chiuderà la giornata, alle 21,30: “Le chiavi e la Rosa” – Arrivo del Cardinale Bertando dal Poggetto. Interventi recitati dei protagonisti commensali, a cura della ‘Lega della Rosa’ e del gruppo teatrale ‘MaMiMò’

Domenica 15 giugno si ripartirà alle ore 9 con l’apertura campi e mercato medievale

Dalle 9,30 i tornei: Torneo di lancio asce e coltelli – In corte, Torneo di tiro con l’arco – Nel Bosco, Torneo di scherma.

Alle ore 17 da “Mons Gibulus” a Montegibbio: il castello tra passato e presente, divulgazione storica a cura del Prof. Alberto Monti

Alle 18: grande torneo marziale di lotta con la grande cerimonia di premiazione dei vincitori dei tornei con l’attribuzione del palio alla scuola del torneo di lotta, con la straordinaria partecipazione dello scrittore Enrico Della Rosa.

Alle 21: Cena con spettacolo di focoleria e intrattenimento con l’artista Germano Coli e ‘Li Nadari giullari. Chiusura con il saluto e il proclamo di Obizzo Della Rosa..

Concorso per il reclutamento di 4.918 allievi carabinieri

Concorso per il reclutamento di 4.918 allievi carabinieriL’Arma dei Carabinieri ha previsto l’assunzione di un numero significativo di giovani che andranno a rafforzare l’organico dell’Istituzione, contribuendo alla sicurezza del territorio e alla tutela della collettività.

Sono iniziate le procedure per la selezione e l’arruolamento di 4.918 Allievi Carabinieri in ferma quadriennale del ruolo appuntati e carabinieri dell’Arma.

Gli aspiranti potranno presentare, entro il 7 luglio, la domanda online attraverso il sito www.carabinieri.it nell’area concorsi, seguendo l’apposito iter e sostenendo le prove previste dal bando (scritta di selezione, di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici per la verifica dell’idoneità psicofisica e attitudinali).

Al concorso possono partecipare i cittadini italiani in possesso del titolo di diploma/in grado di conseguirlo nell’anno scolastico 2024/2025 che, alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande, abbiano compiuto il 17° anno di età e non abbiano superato il 24° anno di età. Per i volontari in ferma prefissata iniziale (VFI) e quelli in ferma prefissata in servizio da almeno 12 mesi (VFP1 e VFP4) il limite è 25.

I vincitori frequenteranno un corso di formazione della durata di sei mesi presso le Scuole Allievi Carabinieri (Roma, Reggio Calabria, Iglesias, Torino, Campobasso e Taranto) che consentirà loro di acquisire una preparazione militare, giuridica e professionale, tale da poter ricoprire i delicati incarichi nei vari reparti dell’Arma, tra cui le Stazioni Carabinieri: presidio di ascolto e accoglienza.

È possibile, inoltre, esprimere preferenza per la formazione e per l’impiego nelle specializzazioni in materia di tutela forestale, ambientale e agroalimentare.

Il percorso formativo, altamente qualificante e stimolante, consentirà ai futuri Carabinieri di affrontare con passione e determinazione le quotidiane sfide di una professione vocata alla salvaguardia del bene dei cittadini.

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 11 giugno 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 11 giugno 2025Cielo sereno o poco nuvoloso per nubi alte e sottili che non impediranno un buon soleggiamento. Addensamenti pomeridiani ad evoluzione diurna sui rilievi.

Temperature minime stazionarie o in lieve aumento, comprese tra 18 e 20 gradi; massime in lieve aumento, tra 27 gradi della costa riminese e 35 gradi della pianura centro-occidentale. Venti deboli variabili a regime di brezza. Mare poco mosso.

(Arpae)

“Capriccio musicale” a San Venanzio

“Capriccio musicale” a San VenanzioGiovedì 12 giugno alle ore 21 a San Venanzio, sul Sagrato della Chiesa Parrocchiale, è in programma “Capriccio musicale”, concerto con Gen Llukaci e Denis Biancucci ad ingresso gratuito. Un incontro brillante tra stili, esperienze e sensibilità diverse: è questo lo spirito di “Capriccio Musicale”, un concerto che unisce il talento di due musicisti d’eccezione in un viaggio attraverso generi e atmosfere differenti – dal tango al musical, fino alla musica classica – dove gioco e divertimento sono i veri protagonisti.

Il maestro Gen Llukaci, violinista istrionico e preparato, diplomato con il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Tirana, ha fatto parte dei primi violini dell’Orchestra della Radio Televisione Albanese, dell’orchestra dell’opera e balletto e della Filarmonica di Durazzo e Tirana. Dal 1992 vive in Italia, dove svolge un’intensa attività concertistica. Il maestro Denis Biancucci, pianista e direttore d’orchestra, si è diplomato al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e perfezionato alla Guildhall School of Music and Drama di Londra. Ha diretto musical di successo come La Bella e la Bestia, Mamma Mia! e La Febbre del Sabato Sera, oltre ad aver accompagnato in tournée il gruppo Oblivion.

Referendum 8-9 giugno, Cgil: non c’è stata la vittoria del quorum. Modena e l’Emilia meglio del resto del Paese

Referendum 8-9 giugno, Cgil: non c’è stata la vittoria del quorum. Modena e l’Emilia meglio del resto del Paese“Sui 5 referendum lavoro e cittadinanza dell’8-9 giugno, il voto a Modena e provincia sfiora il 40% (39,37%) degli aventi diritto, il 9% in più della media nazionale (30,58%) e l’1% in più della media regionale (38,09%). Il voto a Modena città si attesta al 43,88%, significative le percentuali anche in altri Comuni: Nonantola (46,23%), San Cesario (45,99%), Soliera (44,49%), Campogalliano (44,01), Castelfranco (43,88), Carpi (42,49%), Ravarino (42,45%)” – così Daniele Dieci, segretario Cgil Modena.

“In provincia di Modena – prosegue Dieci –  il risultato si traduce in 206.000 persone che si sono recate alle urne, attestando una forte partecipazione, non troppo distante da quella vista per le elezioni regionali del novembre 2024.

La consultazione referendaria sul piano nazionale non ha raggiunto l’obbiettivo del quorum e quindi l’obiettivo di cancellare leggi – ne siamo ancora convinti – che peggiorano le condizioni di vita e lavoro delle persone”.

“A Modena possiamo dire che il risultato è comunque incoraggiante e ci consegna un’ulteriore responsabilità per non deludere le persone che sono andate a votare. Non c’è stato il raggiungimento del quorum, ma il risultato è un punto di partenza, tutti i problemi posti dai referendum (lavoro stabile, dignitoso, tutelato e cittadinanza) rimangono in campo. I modenesi, uomini, donne, giovani, anziani hanno considerato i temi del lavoro e della cittadinanza importanti per loro stessi e per un’idea solidale di società. Ripartiamo dalla partecipazione e dai bisogni della gente. Garantiamo che già da oggi la Cgil sarà di nuovo nei luoghi di lavoro e nelle piazze per confermare la propria presenza su questi temi, per ascoltare le persone, per affrontare paure e insicurezze della società.

Ringraziamo il Comitato referendario modenese e tutte le associazioni aderenti che hanno messo in campo una grande campagna di sensibilizzazione. Ringraziamo i tanti volontari, i cittadini e le cittadine che hanno creduto in questa battaglia. La loro partecipazione ci dà speranza e forza per il futuro. Garantendo che continueremo a fare la nostra parte”. conclude il segretario Cgil Modena.

 

Formigine che studia: chiuso l’anno accademico dell’Università Popolare

Formigine che studia: chiuso l’anno accademico dell’Università PopolareSi è tenuta nei giorni scorsi la cerimonia di chiusura dell’anno accademico 2024/2025 dell’Università Popolare di Formigine, istituto autonomo e apartitico che da anni rappresenta un punto di riferimento per la formazione culturale e personale della cittadinanza.

Con una proposta formativa ampia e articolata, l’Università Popolare offre corsi che spaziano dall’area umanistica e letteraria (con ben cinque lingue straniere tra quelle insegnate), all’area storico-filosofica, fino a quella scientifica, con discipline come economia, astronomia, psicologia e matematica. Non mancano i corsi artistici e i laboratori pratici, dalla scrittura creativa alla chitarra, dal disegno alla pittura. Non si tratta di semplici conferenze, ma di vere e proprie lezioni frontali, in cui si ascolta, si prende appunti, si interagisce con il docente e si partecipa attivamente. L’Università Popolare di Formigine non è un’università della terza età: è un luogo aperto a tutti, fondato sull’idea che non sia mai troppo presto né troppo tardi per imparare.

I numeri dell’anno appena concluso confermano il successo di questa realtà: sono stati 702 gli iscritti, con un aumento del 14% rispetto all’anno precedente. Il 47% proviene da Formigine, mentre il 53% arriva da altri comuni. L’età dei partecipanti varia dagli 11 ai 92 anni. I corsi attivati sono stati 127, per un totale di 1.366 ore di lezione, grazie all’impegno di 39 docenti. A queste si aggiungono 5 viaggi culturali in città d’arte e 21 serate di informazione e divulgazione a ingresso libero. Tra queste ultime, si segnala l’iniziativa in programma per domani, martedì 10 giugno, in occasione della Sagra di Sant’Antonio: alle ore 19.30, presso la sala del Museo della Civiltà Contadina, sarà proiettato un video dedicato alle 12 formelle della Porta della Pescheria del Duomo di Modena, che raccontano i lavori contadini di mille anni fa. Il commento sarà a cura di Beppe Manni, con la presentazione degli antichi strumenti agricoli e l’accompagnamento musicale del giovane violinista Gabriele Braglia.

Dichiara l’Assessore alla Cultura Marco Casolari: “L’Università Popolare di Formigine è una straordinaria realtà di cui siamo profondamente orgogliosi. Dal 2013 a oggi è cresciuta grazie all’impegno di tante persone che hanno scelto di investire nel proprio arricchimento culturale e personale. Un sentito ringraziamento va al presidente Franco Richeldi, al rettore Mario Agati e a tutte le persone che rendono possibile ogni anno questo percorso condiviso. Un grazie particolare anche per il dono del nuovo impianto audio destinato alla Sala Loggia, segno concreto di quanto l’Università sia parte attiva e generosa della nostra comunità”.

Il presidente della Regione de Pascale incontra l’ambasciatore dell’Azerbaigian Rashad Aslanov

Il presidente della Regione de Pascale incontra l’ambasciatore dell’Azerbaigian Rashad AslanovSi è tenuto oggi in Regione, a Bologna, il primo incontro istituzionale tra il presidente Michele de Pascale e l’ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian, Rashad Aslanov, accompagnato dal consigliere vicario Vugar Hajiyev e dalla referente in Emilia-Romagna, Alessandra Anguillari.

Al centro del colloquio i temi dell’energia, della logistica, dell’agroalimentare e dell’università.

Nel quadro dei rapporti già consolidati tra i due Paesi a livello nazionale, il confronto tra presidente e ambasciatore ha messo in luce le possibili relazioni e collaborazioni tra la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica dell’Azerbaigian, con particolare riferimento all’approvvigionamento energetico, allo sviluppo delle infrastrutture logistiche e dei flussi commerciali tramite il porto di Ravenna, nonché alla cooperazione universitaria, soprattutto nel settore agroalimentare.

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