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domenica, 27 Luglio 2025
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In consiglio comunale a Modena si è discusso della Bretella Campogalliano-Sassuolo

In consiglio comunale a Modena si è discusso della Bretella Campogalliano-SassuoloIl sindaco Mezzetti ha risposto in Consiglio comunale all’interrogazione di Abrate (Avs) sulle notifiche di esproprio ricevute da diversi cittadini di Marzaglia

“L’Amministrazione resta ferma nel proprio impegno. Continueremo ad agire per promuovere una revisione del progetto attuale, chiedendo che ogni eventuale sviluppo sia valutato alla luce della sua reale utilità pubblica, del suo impatto ambientale e della sua coerenza con le strategie territoriali e nazionali in materia di mobilità sostenibile”. Lo ha detto il sindaco Massimo Mezzetti nella seduta di lunedì 23 giugno del Consiglio comunale rispondendo ad un’interrogazione urgente del consigliere Martino Abrate (Avs) in merito alle notifiche di esproprio ricevute da diversi cittadini della frazione di Marzaglia per la realizzazione della Bretella Campogalliano–Sassuolo.

In particolare, sottolineando l’apparente contraddizione tra l’avvio delle procedure e il blocco dei lavori dell’opera, ferma da anni nonostante l’approvazione del progetto esecutivo nel 2019, Abrate ha evidenziato come l’attuale tracciato non tenga conto delle proposte approvate dal Consiglio comunale. Il consigliere ha inoltre ricordato che l’intera opera appare legata al complesso e controverso iter di rinnovo della concessione dell’autostrada A22, su cui pendono ricorsi al Tar e un’indagine della Commissione Europea. Alla luce di ciò, ha chiesto al sindaco e alla giunta se esistano strumenti giuridici per fermare gli espropri in corso; se sia stato costituito il tavolo di confronto previsto da un ordine del giorno consiliare e con quali esiti; se il Comune disponga di documenti aggiornati sull’opera; se siano state valutate proposte alternative avanzate dai comitati di cittadini; quali azioni l’Amministrazione intenda intraprendere per difendere le indicazioni votate dal Consiglio e se non ritenga necessario convocare al più presto incontri pubblici con la cittadinanza.

Nel rispondere in aula, il sindaco ha colto l’occasione per ribadire che “l’orientamento politico di questa Amministrazione è quello tracciato dall’ordine del giorno approvato nel 2023 dal Consiglio” e coerente con il programma elettorale da cui deriva il suo mandato. Una posizione che – ha sottolineato – punta a coniugare sviluppo economico, sostenibilità ambientale e qualità della vita, promuovendo in particolare il trasporto ferroviario delle merci come alternativa strategica alla mobilità su gomma.

Mezzetti ha chiarito che il Comune non ha alcuna competenza operativa sulle notifiche di esproprio. “AutoCS spa in qualità di soggetto attuatore e concessionario – ha spiegato – ha avviato alcune attività di natura procedurale e formale legate al progetto approvato negli anni passati”. Il ruolo dell’Amministrazione si è limitato alla pubblicazione delle ordinanze sul Bollettino ufficiale regionale, come previsto per legge.

Il sindaco ha inoltre ricordato che “allo stato attuale non risultano ulteriori atti che possano far presagire l’avvio dei lavori”, specificando che eventuali sviluppi sono condizionati dal bando per l’affidamento della concessione dell’A22, con scadenza fissata al 30 giugno 2025, e dai ricorsi pendenti presso il Tar del Lazio e la Commissione Europea.

Sul fronte del confronto istituzionale e della partecipazione cittadina, Mezzetti ha confermato l’impegno dell’Amministrazione a “promuovere una sede di confronto plurale e trasparente con gli attori coinvolti”, annunciando anche “momenti pubblici di aggiornamento e confronto” con i cittadini delle aree interessate.

Particolare attenzione è stata rivolta al potenziamento del trasporto ferroviario. “L’Amministrazione – ha proseguito il sindaco – considera prioritario sostenere lo sviluppo del collegamento ferroviario Cittanova/Marzaglia – Dinazzano e il potenziamento dello scalo intermodale”, evidenziando come la “logistica del ferro rappresenti la chiave per affrontare i problemi di congestione stradale e ridurre le emissioni climalteranti.”

Infine, Mezzetti ha riconosciuto il valore del contributo dei comitati civici. “La consapevolezza ambientale e le alternative ragionate che provengono dalla società civile rappresentano una risorsa che questa Amministrazione intende ascoltare.” E ha concluso riaffermando il proprio impegno a continuare “ad agire per promuovere una revisione del progetto attuale, chiedendo che ogni eventuale sviluppo sia valutato alla luce della sua reale utilità pubblica, del suo impatto ambientale e della sua coerenza con le strategie territoriali e nazionali in materia di mobilità sostenibile.”

A confronto le diverse visioni sull’utilità, l’impatto ambientale e la sostenibilità economica dell’opera viaria

L’interrogazione urgente sulla bretella Campogalliano-Sassuolo, presentata dai consiglieri Abrate (Avs) e Silingardi (M5s), a cui ha risposto in aula il sindaco Massimo Mezzetti, è stata trasformata in interpellanza, dando vita a un ampio dibattito.

Il primo a intervenire è stato Giovanni Silingardi (Movimento 5 Stelle) che si è detto soddisfatto della risposta del sindaco, soprattutto per la precisazione che il Comune non ha competenze sugli espropri. Ha ribadito lo spreco di denaro pubblico e i danni ambientali che l’opera comporterebbe, con particolare attenzione al rischio idrogeologico: la scienza conferma che il consumo di suolo aumenta il rischio di esondazioni. Ha ricordato l’importanza delle falde acquifere e criticato la visione obsoleta del progetto, che continua a privilegiare il trasporto su gomma mentre in Europa si investe sulla ferrovia. Ha quindi invitato a valutare alternative meno costose e più lungimiranti, come i collegamenti ferroviari e un nuovo casello Modena Centro.

Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha ricordato che la bretella è un progetto strategico e non si è detto sorpreso dall’avvio degli espropri, anzi, ritiene che si sia in ritardo. Pur riconoscendo l’attenzione crescente per il trasporto ferroviario, ha sottolineato che con le auto meno impattanti, il mezzo privato potrebbe tornare centrale: le questioni ambientali in futuro perderanno peso. Ha ricordato che il progetto esecutivo non è più modificabile, ma si è detto preoccupato per lo scalo merci di Cittanova, pur confidando che Autobrennero garantirà standard ambientali adeguati. Ha sottolineato il sostegno della Regione Emilia-Romagna e ribadito che, anche se in ritardo, l’opera è utile per alleggerire il traffico.

Per Fratelli d’Italia, Luca Negrini ha dichiarato che la bretella Campogalliano-Sassuolo è un’opera strategica e necessaria e deve essere realizzata. Secondo Negrini, è essenziale dare una risposta concreta alle esigenze delle imprese, che trarrebbero notevoli vantaggi logistici dalla realizzazione dell’opera. Anche Paolo Barani ha espresso pieno sostegno alla bretella, rimarcando come non sia affatto anacronistico parlarne, ma semmai lo è il fatto che non sia ancora stata realizzata. Si è detto sorpreso che ci sia ancora bisogno di discutere di quest’opera. Ha ricordato che nella vicina Reggio Emilia sono state realizzate infrastrutture viabilistiche importanti, mentre il collegamento tra l’A22 e l’A1 a Modena continua a essere in una situazione critica e disorganizzata.

Per Andrea Mazzi (Modena in ascolto) “non si può ricominciare da capo” come nel gioco del Monopoli: il progetto è avviato e modificarlo significherebbe bloccarlo. Né la precedente né l’attuale Giunta hanno assunto atti concreti, un atteggiamento che ha giudicato insufficiente. Ha ironizzato sull’assenza di un vero tavolo di confronto, parafrasando Edoardo Bennato (“il tavolo che non c’è”). Pur riconoscendo la delicatezza ambientale dell’opera, ha sottolineato che il tratto fino a Marzaglia costituirebbe un raddoppio della via Emilia, migliorando l’accesso da ovest senza costi per il Comune, e che si dovrebbe dunque procedere pensando al beneficio per i cittadini.

Per il Partito Democratico Stefano Manicardi ha ricordato come la bretella sia da tempo al centro del dibattito, fra chi la ritiene necessaria e chi, come residenti e associazioni ambientaliste, ne teme l’impatto ambientale. Ha evidenziato criticità sull’espansione dello scalo merci di Cittanova, sull’ambiente di Marzaglia e sulla viabilità secondaria, sottolineando la mancanza di studi aggiornati sulle falde acquifere. Ha inoltre messo in dubbio l’attrattività di un percorso a pedaggio rispetto alle alternative gratuite, invitando a superare le logiche del passato e adottare visioni più moderne e aggiornate. A sua volta Fabio Poggi ha riportato l’attenzione sugli obiettivi principali dell’interrogazione, che a suo avviso sono due: fare il punto sulla sostenibilità ambientale dell’opera e valutare la presunta efficacia della bretella. Ha sottolineato che interrogarsi oggi su questi aspetti è fondamentale. Ha apprezzato l’iniziativa dell’interrogazione e l’impegno del sindaco, ribadendo che restare fermi e inerti non è la posizione del Pd.

Paolo Ballestrazzi (Pri – Azione – Sl) ha ricordato che il dibattito sulla bretella è molto datato e ha definito la progettazione della bretella “vecchia di un secolo”, ormai ingiustificabile anche da un punto di vista macroeconomico. Pur non condividendo le posizioni di chi dice no a prescindere all’opera, come Alleanza Verdi Sinistra e Movimento 5 Stelle, Ballestrazzi ha dichiarato di non sentirsi di opporsi alla bretella qualora fosse inserita all’interno di un piano nazionale di sistema.

In replica Martino Abrate (Avs) si è detto soddisfatto della risposta del sindaco, rammaricandosi perché il progetto non è ancora conosciuto in modo approfondito da tutti e ribadendo che l’interrogazione serviva a far chiarezza sulla sostenibilità ambientale, economica e sull’efficacia dell’opera. Ha riaffermato che la competitività del territorio deve andare di pari passo con lo stop al consumo di suolo, condividendo l’importanza del trasporto ferroviario delle merci e auspicando che i contatti avviati dal sindaco portino a risultati concreti. Ha infine sottolineato il valore delle proposte dei comitati e la necessità di mantenere aperti i canali di ascolto con i cittadini, soprattutto quelli direttamente coinvolti.

Andamento del settore delle costruzioni in Emilia-Romagna, 1° trimestre 2025

Andamento del settore delle costruzioni in Emilia-Romagna, 1° trimestre 2025

  • Volume d’affari sostanzialmente stabile, -0,2%, per il settore delle costruzioni in regione fra gennaio e marzo 2025
  • I risultati migliori fra le medie imprese, +1,7%, mentre le grandi si sono fermate a +0,5%. Fra le piccole continua la fase negativa,-2,1%, anche se migliora il clima di fiducia.
  • Diminuito leggermente, -44, il numero delle imprese. La flessione più significativa fra quelle specializzate nella costruzione di edifici (-74).
  • Il 2025 dovrebbe chiudersi con un arretramento del -1,5% del valore aggiunto prodotto dal settore in regione.

È quanto emerge dall’indagine sulla congiuntura del settore delle costruzioni nel I^ trimestre 2025 in regione realizzata dalle Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.

Sostanziale stabilità per il settore delle costruzioni in regione nel primo trimestre 2025: il volume d’affari segna -0,2%, flessione molto più contenuta di quella degli ultimi mesi del 2024.

Si è ridotta la percentuale delle imprese che hanno registrato una riduzione dell’attività: da una su tre ad una su quattro, mentre è rimasta stabile al 26% la quota di quelle che hanno migliorato i risultati.

In netto incremento anche il saldo fra imprese ottimiste e pessimiste per l’immediato futuro, passato da -11,6% a +7,5%

La dimensione delle imprese

Le piccole imprese, quelle con meno di 9 dipendenti, continuano a registrare difficoltà maggiori, con una nuova riduzione del volume di affari del -2,1%, che è comunque più che dimezzata rispetto a quella degli ultimi mesi del 2024. C’è più fiducia per questi mesi:  il saldo dei giudizi sull’andamento del volume d’affari è risalito da -25,6 di fine 2024 a +6 punti percentuali a fine marzo.

Sono state le medie imprese, quelle fino a 49 dipendenti, a mettere a segno il risultato migliore, +1,7%.

Le grandi si sono fermate a +0,5%, e solo due su dieci in questa classe dimensionale prevede un aumento del volume di affari.

Aperture e cessazioni

Fra gennaio e marzo il numero delle imprese del settore è diminuito di 44 unità, saldo che è lontanissimo da quelli negativi che si registravano nel settore prima del 2020.

La diminuzione più significativa, -74, fra le imprese specializzate nella costruzione di grandi edifici, mentre sono aumentate, +44, quelle che effettuano lavori di costruzione specializzati, le più attive nelle ristrutturazioni e nei piccoli interventi. In leggera diminuzione, -14, le imprese di ingegneria civile.

Previsioni

Secondo la stima elaborata ad aprile da Prometeia in “Scenari per le economie locali” quest’anno il valore aggiunto del settore dovrebbe subire un arretramento del -1,5%.

 

Consiglio comunale a Fiorano Modenese convocato giovedì 26 giugno a Casa Corsini

Consiglio comunale a Fiorano Modenese convocato giovedì 26 giugno a Casa CorsiniLa presidente, Morena Silingardi, ha convocato per giovedì 26 giugno 2025, alle ore 19.00, il Consiglio comunale di Fiorano Modenese, presso Casa Corsini, per la trattazione di 5 punti in ordine del giorno.

  1. Interrogazione presentata dalla consigliera Gilioli del gruppo consiliare “Fratelli d’Italia Giorgia Meloni” portante ad oggetto: “Interrogazione sul comunicato sindacale CGIL Modena per fondazione Luigi Coccapani”.
  2. Interrogazione presentata dal consigliere Nappa del gruppo consiliare “Forza Italia Berlusconi PPE” portante ad oggetto: “Disinfestazione dei parchi e delle aree comunali aperte ai cittadini”.
  3. Interrogazione presentata dal consigliere Manfredini del gruppo consiliare “Manfredini Sindaco Ascoltare e Risolvere” portante ad oggetto: “Smaltimento rifiuti speciali”.
  4. Ordine del giorno presentato dal consigliere Manfredini del gruppo consiliare “Manfredini Sindaco Ascoltare e Risolvere” portante ad oggetto: “Sprechi, incontro annuale”.
  5. Interpellanza presentata dal consigliere Gualmini del gruppo consiliare “Manfredini Sindaco Ascoltare e Risolvere” portante ad oggetto: “Cura del territorio, cura del verde pubblico”.

La diretta streaming del Consiglio sarà tramessa sul canale you tube del Comune.

Lega Sassuolo: Vandelli subentra a Menani come capogruppo in Consiglio comunale

Lega Sassuolo: Vandelli subentra a Menani come capogruppo in Consiglio comunale

Da ieri, il consigliere Vandelli è subentrato ufficialmente a Gian Francesco Menani nel ruolo di capogruppo del partito in Consiglio comunale.

Il segretario della Lega Sassuolo, Sharon Ruggeri, augura a Vandelli un buon lavoro in questo nuovo incarico, auspicando che il percorso prosegua lungo le linee che, in condivisione con la sezione, verranno definite e perseguite con determinazione.

“La nostra attività in Consiglio continuerà con impegno e coerenza – dichiara Ruggeri – e sono molto soddisfatta del lavoro svolto sino ad oggi dal gruppo Lega nei banchi dell’opposizione. È stato un lavoro attento, costruttivo e sempre rivolto alla tutela degli interessi dei cittadini sassolesi.”

Il commento del capogruppo Vandelli Giuseppe:

“Sono grato della fiducia riposta in me dal partito. È un traguardo importante che fa seguito al numero di preferenze ottenute alle scorse elezioni amministrative, che con 84 voti mi hanno consentito di essere il primo eletto in lista.

Un ringraziamento davvero sentito al capogruppo uscente Francesco Menani, che ha dimostrato serietà ed impegno in tutti gli ambiti in cui si è speso in prima persona, vantando alle spalle una lunga esperienza da amministratore e da Sindaco e trasmettendomi consigli preziosi di cui farò certamente tesoro negli anni a venire.

Ad un anno dal voto credo di aver maturato l’esperienza necessaria per poter interpretare questo ruolo al meglio delle mie possibilità e sono pronto a mettermi di nuovo in gioco per Sassuolo.

Rinnovo il mio impegno per un opposizione responsabile, costruttiva, ma senza sconti. All’insegna del pragmatismo e, quando possibile, del dialogo e dell’ascolto reciproco, ma che non conoscerà mezzi termini su alcuni temi di prioritaria importanza per la città.

Primo fra tutti quello della sicurezza urbana, rispetto al quale stiamo assistendo ad una rapida e preoccupante degenerazione e su cui misuriamo in modo allarmante l’inerzia di questa giunta.”

“Incanti di stelle e Corti-letti” mercoledì a Fiorano

“Incanti di stelle e Corti-letti” mercoledì a Fiorano

A Fiorano Modenese continuano gli appuntamenti per bambini, ragazzi e famiglie di “Evviva l’estate!”, la rassegna di giochi, laboratori, letture e spettacoli teatrali proposta dal Comune, in collaborazione con le associazioni Librarsi, Gruppo Babele e Oratorio, Quelli del ’29 e Quinta Parete.

Mercoledì 25 giugno, ritorna Corti-letti, le letture ad alta voce prima della nanna per bambini dai 3 ai 6 anni con i volontari dell’associazione Librarsi. Ritrovo alle ore 20.45 presso l’Oratorio parrocchiale di Fiorano. L’accesso è libero; ai partecipanti si chiede di portare da casa quanto necessario per sedersi sul prato. In caso di pioggia l’evento è annullato. I prossimi appuntamenti saranno mercoledì 9 luglio nel giardino di Villa Cuoghi, per finire martedì 15 luglio nel cortiletto del BLA.

Mercoledì alle ore 21, nel parco di Villa Pace, parte anche la rassegna di teatro per famiglie “Incanti di stelle”, a cura dell’associazione Quelli del 29. In programma lo spettacolo “Il circo dello sport, ovvero le olimpiadi del benessere” della Compagnia Teatrino dell’ES: attorno alla pista del circo bimbi e genitori saranno invitati a gareggiare in sport olimpici fantasiosi e divertenti.

“Incanti stelle” prosegue mercoledì 2 luglio con lo strabiliante spettacolo di magia dal titolo “Il mago Paolo e il tavolino magico”. Infine il 9 luglio arriva lo spettacolo di burattini e pupazzi “L’albero dei segreti” con Teatro laboratorio del Mago.

Gli spettacoli, tutti a ingresso gratuito, si svolgeranno all’interno del parco per cui occorre portare un telo o plaid per sedersi; in caso di pioggia saranno annullati.

La sanità regionale piange il prof. Gabriele Molteni, sassolese

La sanità regionale piange il prof. Gabriele Molteni, sassolese

Le Direzioni dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria e dell’Azienda USL di Modena e dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna si uniscono al cordoglio dei famigliari, degli amici, dei colleghi e della comunità scientifica tutta per la prematura scomparsa, la scorsa notte, del prof. Gabriele Molteni. Sassolese, classe 1980, il prof. Molteni dal 2023 era Direttore dell’Otorinolaringoiatria e Audiologia dell’ospedale bolognese, dove aveva sostituito il suo maestro Livio Presutti. Il prof. Molteni si era Laureato in Medicina e Chirurgia e poi Specializzato in Otorinolaringoiatria presso UNIMORE. Era quindi allievo del prof. Livio Presutti e del prof. Daniele Marchioni che aveva seguito a Verona nel 2014, diventando professore Associato di Otorinolaringoiatria, per poi assumere la guida dell’Otorinolaringoiatria dell’IRCSS dopo il pensionamento del prof. Presutti.

“La scomparsa troppo precoce del prof. Molteni – lo ricorda Chiara Gibertoni, direttore generale del Policlinico di Sant’Orsola – rappresenta un lutto difficile da accettare anche per il Policlinico di Sant’Orsola che si stringe al dolore della famiglia in un forte e sentito abbraccio. Vogliamo ricordando il professionista appassionato, scrupoloso e capace che ha guidato con professionalità e impegno la sua Unità operativa fino all’ultimo momento“.

La scomparsa di questo giovane professionista, stimato da tutti è una tragedia per la quale anzitutto desideriamo esprimere il nostro più profondo cordoglio agli amici e ai famigliari. Il prof. Molteni è cresciuto professionalmente e Modena, prima come studente poi come specializzando al Policlinico e, infine come medico contrattista sia al Policlinico sia sul territorio prima di seguire i propri maestri in sedi altrettanto prestigiose. M mancherà a tutti” – hanno aggiunto Luca Baldino e Mattia Altini a nome delle Direzioni di AOU e AUSL di Modena.

Gabriele era un amico prima che un collega e un eccezionale medico. Per noi è davvero difficile commentare questa notizia ma riteniamo doveroso farlo perché lui lo merita. Lo abbiamo visto crescere come professionista e come uomo in tanti anni di lavoro fianco a fianco e il suo ricordo sarà sempre con noi. Desideriamo stringerci alla famiglia, agli amici e tutti i colleghi delle equipe che hanno lavorato con lui in questi anni. Un abbraccio.” Hanno concluso il prof. Livio Presutti, già Direttore dell’Otorinolaringoiatria dell’AOU di Modena prima e dell’AOU di Bologna poi e il prof. Daniele Marchioni, Direttore dell’Otorinolaringoiatria dell’AOU di Modena.

Oggi inizia la fase di attenzione per gli incendi boschivi: 18 pattuglie di Carabinieri forestali operativi ogni giorno in Emilia-Romagna

Oggi inizia la fase di attenzione per gli incendi boschivi: 18 pattuglie di Carabinieri forestali operativi ogni giorno in Emilia-RomagnaInizia oggi, lunedì 23 giugno, la ‘fase di attenzione’ verso gli incendi boschivi in tutte le province dell’Emilia-Romagna.

Il provvedimento – emanato dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del fuoco, il Comando Regione Carabinieri Forestale e del Centro funzionale Arpae-Simc – resterà in vigore fino alla mezzanotte di domenica 14 settembre.

E in concomitanza con l’avvio della campagna estiva contro gli incendi, è stato approvato nei giorni scorsi anche l’aggiornamento del Piano regionale che rafforza le azioni di difesa di un territorio che, con quasi 640mla ettari, è coperto per il 28% da boschi.

Cosa prevede la fase di attenzione

Con il suo avvio, le pattuglie dei Carabinieri forestali in servizio sul territorio avranno come priorità operativa il controllo dei fuochi e la repressione di tutti i comportamenti illeciti: ogni giorno saranno 18 le pattuglie specificatamente destinate a questo scopo con attività di prevenzione e di indagine. Al momento, sul territorio regionale è stato emesso un bollettino di rischio medio (codice giallo) valido fino al 6 luglio: si raccomanda quindi ai cittadini di gestire con la massima cautela gli abbruciamenti di residui vegetali, che potranno essere effettuati solo in assenza di vento e solo in mattinata. I fuochi dovranno comunque essere spenti entro le ore 11 del mattino. La situazione verrà monitorata e aggiornata periodicamente anche in relazione all’evoluzione delle condizioni meteorologiche.

Con l’avvio della fase di attenzione, riprenderanno le attività pianificate dal volontariato (avvistamenti mobili e fissi), a supporto delle unità dei Vigili del fuoco e dei Carabinieri forestali, che a loro volta innalzeranno il livello di controllo.

Questi i numeri utili per le segnalazioni: 112 – numero unico di emergenza (NUE)1515 – numero dell’Arma dei Carabinieri – specialità forestale, per segnalare illeciti e comportamenti a rischio di incendio boschi.

Apre la Sala operativa unificata permanente

A partire dal 30 giugno, nella sede dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile di viale Silvani a Bologna, aprirà anche la Soup (Sala operativa unificata permanente), a presidio della situazione del territorio.

L’operatività della Sala è prevista, salvo proroghe, fino al 31 agosto. Dalle ore 8 alle 20, sabato, domenica e festivi compresi, nella Soup saranno presenti rappresentanti dei Vigili del fuoco, dell’Arma dei Carabinieri specialità forestale e del volontariato di Protezione civile specializzato nella prevenzione degli incendi, oltre a funzionari dell’Agenzia. Previsto un servizio di reperibilità h24.

Nelle ore notturne la continuità operativa è garantita dal servizio svolto dal personale del Corpo nazionale Vigili del fuoco presso la Sala operativa della Direzione regionale. Contestualmente all’apertura saranno attivate tre squadre dei Vigili del fuoco fino al 18 luglio e poi cinque fino all’8 agosto. Nel periodo centrale di agosto le squadre saranno nove, una per provincia, mentre dal 25 agosto fino alla chiusura della Sala ne sono previste cinque. In campo anche 9 squadre di volontari di Protezione civile adeguatamente formati; 2 i volontari che ogni giorno si alterneranno a presidio della Soup per tutto il periodo.

L’aggiornamento del Piano regionale

Quello di quest’anno si è reso necessario di fronte a un contesto climatico sempre più instabile, con rischi crescenti legati a ondate di calore, siccità estive prolungate e cambiamenti nell’uso del suolo. Il documento rafforza l’intera architettura del Piano d’azione, puntando su interventi selvicolturali e infrastrutturali, coinvolgimento del mondo agricolo, un uso del fuoco (in condizioni controllate) per ridurre il combustibile vegetale, la formazione della cittadinanza e la diffusione della ‘cultura del rischio’.

Il sistema regionale si basa non solo su tecnologie avanzate, come modelli meteorologici predittivi, droni (SAPR) e mappature del rischio, ma anche su un modello di intervento coordinato che coinvolge Protezione civile, Arpae, Vigili del fuoco, Carabinieri forestali, Comuni, Prefetture e organizzazioni di volontariato.

Il sindaco Mesini ringrazia i carabinieri

Il sindaco Mesini ringrazia i carabinieri

“Ancora due interventi che testimoniano come l’attenzione e l’efficienza delle Forze dell’Ordine sul territorio siano presenti e determinanti”.

Il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini, con queste parole, ringrazia i Carabinieri della Stazione di Sassuolo per l’intervento che ha portato all’arresto di un trent’ottenne per minaccia aggravata e danneggiamento presso l’Ospedale di Sassuolo e di un trentatreenne per violazione di domicilio e resistenza a pubblico ufficiale.

“La prontezza dei Carabinieri – prosegue il Sindaco – allertati dalla Polizia Locale, ha fatto in modo che la situazione all’Ospedale non degenerasse e senza feriti. Nel secondo caso, poi, l’intervento dei militari ha posto fine a comportamenti violenti e persecutori nei confronti di una sassolese poi culminati in un’escalation di minacce ed aggressioni.  A nome dell’intera città di Sassuolo voglio ringraziare i militari e tutte le Forze dell’Ordine del territorio che svolgono un lavoro lontano dai riflettori ma più che mai essenziale per la sicurezza di tutti noi”.

33enne arrestato per atti persecutori nei confronti di una donna, residente a Sassuolo, e resistenza a pubblico ufficiale

33enne arrestato per atti persecutori nei confronti di una donna, residente a Sassuolo, e resistenza a pubblico ufficialeNella notte tra il 19 e il 20 giugno 2025, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassuolo hanno arrestato un uomo di 33 anni, di origini nordafricane, senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale, ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti di una donna residente in città, nonché di resistenza a pubblico ufficiale.

L’uomo, un cittadino marocchino già noto alle forze dell’ordine, si è presentato nella notte sotto l’abitazione della donna, danneggiando il portone del condominio e cercando di sfondare la porta dell’appartamento, urlando minacce di morte nei confronti della vittima.

I militari, prontamente intervenuti sul posto dopo la chiamata della donna al “112”, hanno trovato l’uomo in evidente stato di agitazione, presumibilmente dovuto all’abuso di alcol e di  sostanze stupefacenti. Dopo aver minacciato i Carabinieri e tentato la fuga, l’uomo è stato raggiunto ed ammanettato, tuttavia, all’interno della cellula della vettura di servizio ha continuato a dimenarsi battendo ripetutamente il capo contro le parti interne, costringendo gli operatori a contenerlo ulteriormente con l’uso dello spray urticante in dotazione.

Condotto presso il pronto soccorso di Sassuolo, è stato sedato dal personale sanitario, al fine di evitare che la violenta crisi psicomotoria in atto potesse arrecare ulteriori danni alla sua persona ed a terzi.

La vittima, successivamente sentita dai militari, ha sporto querela, descrivendo una lunga sequenza di comportamenti ossessivi e violenti protrattisi per mesi, culminati in un’escalation di minacce ed aggressioni.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Modena, su disposizione della Procura della Repubblica, dove è rimasto anche all’esito dell’udienza di convalida celebrata il successivo 21 giugno.

Incendio alla Gape Due in via Regina Pacis a Sassuolo

Incendio alla Gape Due in via Regina Pacis a Sassuolo

I tecnici di Arpae sono intervenuti nelle prime ore del mattino di oggi lunedì 23 giugno 2025 per un incendio divampato all’interno della Gape Due, in via Regina Pacis 306 a Sassuolo, nell’area industriale. L’azienda produce stampi per l’industria ceramica, svolgendo l’attività in due capannoni contigui. L’incendio ha interessato parzialmente uno dei due fabbricati, danneggiando una delle linee produttive.

Quando i tecnici Arpae sono giunti sul posto hanno verificato che l’incendio era stato domato e le squadre dei Vigili del fuoco stavano procedendo allo spegnimento degli ultimi focolai. Tenendo conto anche della direzione del vento fornita dalla Struttura IdroMeteoclima di Arpae (Sud-Ovest / Nord-Est nelle prime ore della mattina, per poi invertire la direzione nelle ore più calde della giornata), sono state effettuate alcune misurazioni istantanee degli inquinanti tipici della combustione (Composti organici totali, Cot) nelle aree circostanti l’incendio con la strumentazione a lettura diretta, che non hanno evidenziato situazioni di criticità.

Il vento e la prossimità al fiume Secchia potrebbero aver favorito l’instaurarsi di una corrente d’aria verso l’abitato di Modena, fatto confermato da diverse segnalazioni di odore di bruciato, in particolare nella zona Crocetta. Sono stati individuati 3 punti significativi dove posizionare campionatori passivi per svolgere monitoraggi di lunga durata e valutare eventuali ricadute ambientali per composti organici volatili (Cov) e aldeidi. In particolare, i campionatori passivi sono stati collocati presso l’Ospedale di Sassuolo (parcheggio), l’Ospedale di Baggiovara (parcheggio Dipartimento Sanità Pubblica) e la Scuola Media “Guidotti” in via Giardini, 543. I risultati di questi rilievi saranno comunicati appena disponibili.

Nei prossimi giorni, Arpae proseguirà gli accertamenti e le verifiche finalizzate a seguire le operazioni di messa in sicurezza dell’area e di corretto smaltimento dei rifiuti generati dall’incendio.

Magreta: medici di medicina generale, un incontro pubblico per fare il punto della situazione

Magreta: medici di medicina generale, un incontro pubblico per fare il punto della situazione

Mercoledì 25 giugno alle ore 18.15, presso l’Auditorium della scuola Palmieri di Magreta, si terrà un incontro pubblico dal titolo “Medici di medicina generale: l’assegnazione delle zone carenti”.  L’iniziativa sarà l’occasione per approfondire il funzionamento della professione di medico di medicina generale, le modalità organizzative previste dal sistema sanitario, e per fare il punto su quanto è stato fatto sul territorio nei mesi scorsi per affrontare la carenza di professionisti nelle frazioni.

All’incontro interverranno il Sindaco di Formigine Elisa Parenti, il Presidente della Commissione Politiche per la Salute e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna Gian Carlo Muzzarelli, il Presidente dell’Ordine dei Medici di Modena Carlo Curatola, la Direttrice del Distretto di Sassuolo dell’Azienda USL di Modena Federica Ronchetti e la Direttrice del Dipartimento Cure primarie del Distretto di Sassuolo Anna Franzelli.

Dichiara il Sindaco Elisa Parenti: “Siamo consapevoli delle difficoltà che incontrano i cittadini delle frazioni che hanno visto la chiusura di alcuni ambulatori di medicina generale, situazione che riguarda tutto il territorio italiano e che dipende in buona parte dalla necessità di una riforma nazionale che si attende da tempo. Pur non avendo competenze dirette in materia sanitaria, come amministrazione comunale stiamo seguendo con attenzione l’evolversi della situazione, mantenendo un dialogo costante con l’Azienda USL di Modena. I medici di medicina generale sono liberi professionisti convenzionati con il sistema pubblico e hanno autonomia nella scelta della sede e dell’organizzazione del proprio lavoro. L’Azienda USL ha espletato in queste settimane nuove procedure di selezione e speriamo che diano risultati concreti a brevissimo. Nel frattempo, per venire incontro alle difficoltà segnalate da molti cittadini, abbiamo attivato un servizio di trasporto (a chiamata e a basso costo) in collaborazione con le associazioni Astro e Auser. Il servizio, rivolto a chi non può raggiungere autonomamente gli ambulatori di Formigine, è disponibile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 11. Per richiederlo è necessario contattare direttamente le associazioni, che verificheranno disponibilità e modalità di organizzazione”.

Palio di San Giovanni: l’Aceto “comunale” di Fiorano Modenese tra i migliori balsamici tradizionali

Palio di San Giovanni: l’Aceto “comunale” di Fiorano Modenese tra i migliori balsamici tradizionali

L’Acetaia comunale di Fiorano Modenese, sita nella torre pentagonale del castello di Spezzano, ha ottenuto il quarto posto assoluto come miglior Aceto Balsamico Tradizionale al 59° Palio di San Giovanni, promosso dalla Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto, domenica 22 giugno.

Il premio (attestato, targa e medaglia) è stato ritirato da Ginevra Manfredini, presidente dell’associazione Amici del Castello e dal Maestro della Consorteria per il territorio Omer Piretti, che insieme, come volontari, curano con dedizione le batterie dell’Acetaia fioranese. A premiarli il Gran Maestro della Consorteria dell’Aceto Balsamico, Maurizio Fini.

Presente a Spilamberto anche l’assessore alle attività produttive e commercio del Comune di Fiorano Modenese, Sergio Romagnoli che, questa mattina, lunedì 23 giugno, insieme al sindaco Marco Biagini ha ricevuto Ginevra Manfredini per congratularsi del prestigioso risultato.

L’Aceto “comunale” ha ottenuto un punteggio 318,150 punti su 400 e si è imposto su ben 1.739 campioni presentati. Ma i risultati per Fiorano Modenese sono andati ben oltre: l’aceto balsamico tradizionale di Matilde Bertoli è arrivato 12° nella graduatoria finale e quello di Luigi Cuoghi ha vinto il “Premio della Comunità”, superando gli altri campioni fioranesi presentati.

Un risultato importante per il territorio fioranese che testimonia l’impegno, la dedizione e la cura di chi custodisce una importante tradizione ed eccellenza locale, famosa nel mondo.

“Un premio che vogliamo anche dedicare al Maestro Mario Bettini, presidente emerito e fondatore dell’associazione Amici del Castello, scomparso qualche anno fa che si è sempre impegnato con amore nella cura dell’Acetaia comunale, ma più in generale a favore di tutta la nostra comunità.” ha sottolineato l’assessore Sergio Romagnoli.

L’Acetaia comunale fioranese non è nuova a ottimi piazzamenti nel Palio: già nel 2020 l’aceto delle sue botti era arrivato all’8° posto assoluto, mentre nel 2023 aveva vinto il “Premio della Comunità”.

Il risultato è ancora più rilevante perché è stato ottenuto grazie al prodotto estratto dalla batteria didattica dell’Acetaia, una batteria “giovane”, avviata nel 2004 che negli ultimi due anni aveva anche dato qualche problema.

Le tre batterie di botti dell’Acetaia comunale, una delle quali in uso dal 1986, sono collocate al secondo e terzo livello della torre pentagonale del castello di Spezzano, un sottotetto che per le sue temperature risulta il luogo adatto per fermentare e decantare l’aceto balsamico e trasformalo in una prelibatezza.

L’Acetaia comunale è visitabile su prenotazione, con eventuale assaggio del prodotto, acquistabile presso il bookshop del Castello, o durante le visite guidate gratuite ogni ultima domenica del mese. Pannelli descrittivi, documenti originali e strumenti antichi (legati alla cultura contadina), immergono il visitatore nella quotidianità del “maestro acetaio”. A disposizione ci sono anche le ricette di piatti tipici legati all’aceto balsamico. Info e prenotazioni: info@archeosistemi.it, tel. 335 440372.

Sassuolo: minaccia medico e danneggia il pronto soccorso dell’ospedale, arrestato un 38enne

Sassuolo: minaccia medico e danneggia il pronto soccorso dell’ospedale, arrestato un 38enne

I fatti risalgono alla scorsa notte, quando una pattuglia della Stazione Carabinieri di Sassuolo è intervenuta presso piazza Martiri Partigiani, dove era stato segnalato un uomo in evidente stato di agitazione nei pressi degli stand di una fiera locale. L’uomo, in apparente stato di alterazione psicofisica per abuso di alcol, è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale cittadino per accertamenti sanitari.

Durante l’attesa, l’uomo, un cittadino marocchino di 38 anni residente nel bolognese, ha improvvisamente aggredito verbalmente un medico in servizio, minacciandolo gravemente, cercando per giunta di avventarsi fisicamente contro di lui.

Allontanato dalla sala visita, l’esagitato ha proseguito nella sua condotta violenta, danneggiando la porta rapida in pvc per l’accesso delle autolettighe, rovesciando un cartello segnaletico e distruggendo il microfono sul front-office del triage, che ha strappato e scagliato contro il muro. Ha infine afferrato una sedia tentando di colpire la vetrata dell’area infermieristica, ma è stato prontamente bloccato ed ammanettato dai militari.

La scena si è consumata davanti a pazienti ed operatori sanitari, rimasti increduli di fronte a questa improvvisa ed immotivata escalation di violenza.

A seguito dell’accertamento dei fatti, l’uomo è stato arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Sassuolo, su disposizione della Procura della Repubblica di Modena.

Questa mattina, dopo l’udienza di convalida, all’uomo è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Modena.

 

“Tribunale di Modena: giustizia a domicilio del cittadino”. Ufficio di prossimità anche nell’Unione Distretto Ceramico

“Tribunale di Modena: giustizia a domicilio del cittadino”. Ufficio di prossimità anche nell’Unione Distretto Ceramico

Una maggiore efficienza nei rapporti tra il sistema-giustizia ed i cittadini attraverso l’implementazione di sinergie che consentano di beneficiare dell’erogazione di servizi giudiziari senza la necessità di recarsi presso la cancelleria del tribunale.

E’ quanto contenuto nell’accordo che prevede l’apertura, nei prossimi mesi, di un Ufficio di prossimità del Tribunale di Modena presso l’Unione del distretto Ceramico, firmato lunedì 23 giugno nella sede del Tribunale di Modena.

All’atto della firma erano presenti Alberto Rizzo, presidente del Tribunale di Modena, Roberto Mariani, presidente Ordine degli avvocati di Modena e Matteo Mesini, sindaco di Sassuolo e presidente Unione Distretto Ceramico, oltre agli altri sindaci e amministratori del distretto.

Per il presidente del Tribunale Alberto Rizzo «questo nuovo accordo rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di semplificazione dell’accesso ai servizi, grazie all’attivazione di uffici di prossimità che integrano le funzioni di diverse amministrazioni presenti sul territorio. In questo modo, i cittadini potranno usufruire di una serie di servizi giudiziari che non richiedono l’assistenza di un avvocato, evitando lo spostamento fino alla sede del Tribunale di Modena. L’apertura progressiva degli uffici di prossimità consolida l’impegno nel portare la giustizia più vicina alle persone, garantendo un servizio più capillare ed efficiente sull’intero territorio provinciale. Un’iniziativa che rafforza il legame tra istituzioni e cittadini, favorendo una comunità più inclusiva, connessa e solidale».

Sarà attivato un ufficio di prossimità nella Sede del Settore Politiche Sociali dell’Unione, in Via Adda 50/O e tra le finalità previste ci sarà l’informazione o orientamenti sulle procedure giudiziarie, con riferimento alla volontaria giurisdizione e agli istituti di protezione giuridica (tutele, curatele, amministrazioni di sostegno), il supporto alla compilazione della modulistica del Tribunale e alla redazione di istanze ed atti, con la raccolta e verifica degli allegati richiesti, la predisposizione e deposito telematico delle istanze e degli atti per conto dell’utente e le informazioni sullo stato della procedura in cui e coinvolto l’utente.

Il presidente dell’Unione Matteo Mesini sottolinea «come questa iniziativa rappresenti un passo in avanti fondamentale per la nostra comunità, perché avvicina i servizi ai cittadini, laddove spesso per diverse ragioni, è complesso e difficoltoso potervi accedere. Siamo certi che l’implementazione della rete dei servizi ai cittadini sia fondamentale anche per incentivarne la fruizione, rafforzando il concetto che le Istituzioni sono a supporto del territorio e delle persone e diventano perno attorno cui far crescere e promuovere i valori della cittadinanza attiva, della legalità e della cooperazione. Fondamentale poi è il beneficio indotto di questo sportello, ovvero rendere sempre più attrattivi territori periferici come quelli della montagna, che anche grazie alla presenza di servizi come questo possono continuare a crescere e consolidarsi. Un grande ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato a questo importante traguardo, il presidente del Tribunale Alberto Rizzo, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Modena Roberto Mariani».

Il consiglio dell’Ordine degli Avvocati sostiene il progetto e fornirà un servizio orientamento e consulenza alla cittadinanza sull’attività degli uffici di prossimità attraverso specifiche iniziative informative e, come ribadisce il presidente dell’Ordine Roberto Mariani «si rafforza un modello organizzativo che, nei territori dove è già attivo, ha dimostrato grande efficacia. L’obiettivo è garantire una formazione adeguata e un supporto continuo al personale degli uffici di prossimità, come già avvenuto con successo in altre realtà. Sono previste specifiche sessioni formative e momenti di confronto, oltre a un’assistenza costante durante l’attivazione del servizio. Inoltre – conclude Mariani – ci impegneremo a informare i nostri iscritti sugli obiettivi e le caratteristiche dell’iniziativa, per favorirne la diffusione capillare tra i cittadini e promuovere un accesso sempre più semplice e diretto alla giustizia».

Con la firma dell’accordo, il progetto diventa pienamente operativo e a breve sarà definito tra le parti il cronoprogramma per la fase di avvio dell’ufficio di Prossimità, che sarà monitorato con cadenza periodica per verificarne l’efficacia e la fruibilità.

 

Fecondazione assistita: realizzare finalmente il sogno di diventare genitori

Fecondazione assistita: realizzare finalmente il sogno di diventare genitoriSempre più coppie oggi si trovano ad affrontare difficoltà nel concepire un bambino, a causa di problematiche spesso complesse e molto differenti tra loro. Problemi di fertilità possono derivare da numerose cause, sia maschili che femminili: disturbi ormonali, problematiche genetiche, endometriosi, anomalie spermatiche o semplicemente l’età avanzata. Fortunatamente, la medicina moderna ha compiuto enormi passi avanti in questo ambito, grazie a tecniche sempre più avanzate di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Cliniche specializzate offrono oggi percorsi altamente personalizzati e diagnosi precise, supportate da tecnologie all’avanguardia, come la fecondazione in vitro (FIVET), l’inseminazione intrauterina (IUI), la crioconservazione degli embrioni e ovociti, e trattamenti mirati per aumentare significativamente le probabilità di successo.

È importante ricordare, però, che intraprendere un percorso di PMA non riguarda solo l’aspetto medico e tecnico: anche il supporto psicologico riveste un ruolo decisivo. Le coppie che si sottopongono a trattamenti di fecondazione assistita vivono spesso momenti di forte stress emotivo e hanno bisogno di essere accompagnate, ascoltate e comprese lungo tutto il cammino. Non di rado, infatti, le coppie lamentano una sensazione di solitudine e abbandono, che rende l’intero percorso ancora più difficile. Proprio per questo motivo, scegliere una clinica che unisca professionalità, competenze avanzate e un forte supporto emotivo diventa una decisione fondamentale.

Fecondazione assistita a Roma: perché scegliere Raprui

Chi cerca un centro di fecondazione assistita a Roma può affidarsi con serenità a Raprui, uno dei più affermati e riconosciuti centri specializzati della Capitale, che da oltre trent’anni accompagna con successo migliaia di coppie nel loro desiderio di avere un figlio. Raprui si distingue per l’utilizzo delle tecnologie più avanzate e innovative, come tecniche di fecondazione in vitro con diagnostica preimpianto, ovodonazione, crioconservazione, e monitoraggi continui con apparecchiature ad altissima risoluzione.

Un altro punto di forza della clinica è l’attenzione all’aspetto umano: ogni coppia viene seguita da un’équipe multidisciplinare composta da medici, biologi, genetisti, psicologi e personale infermieristico altamente qualificato. Ogni percorso terapeutico viene studiato su misura per ciascun paziente, tenendo conto non soltanto degli aspetti clinici ma anche del benessere emotivo e psicologico della coppia.

Raprui offre inoltre consulenze specializzate per approfondire i fattori di infertilità, test genetici approfonditi e sedute di supporto psicologico che aiutano le coppie a gestire meglio ansie, paure e aspettative legate al trattamento.

Raprui: risultati concreti e affidabilità certificata

Dal 2007 al 2022, il centro di fecondazione assistita a Roma Raprui ha permesso la nascita di ben 1.779 bambini (dati aggiornati al 2022), dimostrando concretamente l’efficacia delle metodiche utilizzate. I numeri, infatti, testimoniano chiaramente l’eccellenza raggiunta da Raprui, diventata un vero punto di riferimento nel campo della PMA in Italia.

Scegliere Raprui significa affidarsi a una struttura che ha fatto della competenza, della professionalità e dell’empatia i propri valori fondamentali, accompagnando le coppie con attenzione, cura e sensibilità in ogni singola fase del percorso verso la genitorialità consapevole.

 

Lunedì 23 giugno l’omaggio ai partigiani Stefano Piccinini e Giorgio Fontana, uccisi nel 1944

Lunedì 23 giugno l’omaggio ai partigiani Stefano Piccinini e Giorgio Fontana, uccisi nel 1944Nella ricorrenza dell’Ottantesimo anniversario, lunedì 23 giugno alle 18.30 al Cippo di Stefano Piccinini, località Poggio del Bue a Levizzano di Baiso e alle ore 19.30 allo Stadio Comunale “Ricci” in Piazza Risorgimento 47, si terrà la duplice cerimonia di commemorazione della morte del partigiano Stefano “Nino” Piccinini di Sassuolo e del partigiano Giorgio “Geppo” Fontana di Castellarano.

La prima corona sarà posata alle ore 18.30 come di consueto dove sorge il cippo a Stefano Piccinini, presso il ponte del Carnione a Levizzano di Baiso (località Poggio del Bue), nel luogo in cui il giovane trovò la morte combattendo.

A seguire, intorno alle 19.30, nel luogo in cui sorge il monumento a lui dedicato presso lo Stadio Comunale”Ricci” di Sassuolo, le amministrazioni comunali di Castellarano e Sassuolo, di concerto con l’amministrazione di Baiso, poseranno una corona per il cittadino di Castellarano Giorgio “Geppo” Fontana, coinvolto nello stesso episodio di “Nino”, catturato, torturato e fucilato a Sassuolo.

Saranno presenti il Sindaco di Castellarano e Presidente della Provincia di Reggio, Il Sindaco di Sassuolo, il Sindaco di Baiso e/o Loro rappresentanze; responsabili di Anpi Baiso, Castellarano, Sassuolo, Fiorano e della Valle del Secchia. La cittadinanza tutta è invitata a partecipare.

Stefano e Giorgio erano due ragazzi saliti in montagna per non rispondere ai bandi della Repubblica di Salò, entrambi figli di genitori impegnati nella lotta al fascismo.

Stefano (“Nino”) era di Sassuolo, aveva 18 anni e frequentava la IV dell’Istituto tecnico comunale a Villa Segrè, fu ucciso dai tedeschi nell’estate del ‘44.

Giorgio (“Geppo”) era di Castellarano, aveva 19 anni, era serio e laborioso, aveva lavorato da garzone e a Roteglia lo conoscevano bene e agghiacciarono quando lo videro passare scalzo e legato al cofano del sidecar che lo portava al luogo di tortura a Palazzo Ducale a Sassuolo e poi alla fucilazione.

Sui fatti è stata lasciata una testimonianza diretta dal partigiano sassolese Vittorio Roncaglia, sopravvissuto miracolosamente, che era parte del manipolo di partigiani che si apprestavano a minare il Ponte del Carnione.

Le Amministrazioni comunali promotrici e le Associazioni combattentistiche invitano la cittadinanza a partecipare nel perenne ricordo dei giovani caduti.

Emergenza 118, in Emilia-Romagna i tempi più rapidi di risposta: tre minuti sotto il target nazionale di 18 minuti

Emergenza 118, in Emilia-Romagna i tempi più rapidi di risposta: tre minuti sotto il target nazionale di 18 minuti“Il sistema di emergenza territoriale dell’Emilia-Romagna è uno dei migliori nel Paese, in termini di livelli di prestazione erogata e di connessione con la rete ospedaliera. Lo certifica anche il ministero della Salute sulla base dei Lea, i livelli essenziali d’assistenza, per quanto riguarda i tempi di risposta, che considerano come allarme-target – cioè il tempo dal primo squillo della telefonata all’arrivo del mezzo – un tempo di 18 minuti in tutto il territorio provinciale. L’Emilia-Romagna è tra le Regioni più rapide: lo scorso anno contro una media italiana di 19 minuti per la risposta, il tempo di intervento medio da noi è stato di 15 minuti, tre minuti sotto il target nazionale. Considerando che la vera attività salvavita nella maggioranza dei casi è il primo intervento, tre minuti in meno vuol dire più vite salvate”.

Il coordinatore regionale del 118, Antonio Pastori, interviene sull’allarme lanciato nei giorni scorsi riguardo l’attività del sistema di emergenza dell’Emilia-Romagna, spiegando con numeri e dati la qualità e la tempestività delle prestazioni.

“Sottolineo che la valutazione della capacità di risposta all’emergenza, come da direttive del Ministero della Salute, deve considerare giustamente l’intero territorio, non i Comuni o parti di esso. In poco più di un’ora riusciamo, nel 75% dei casi, a trasportare e intervenire sul paziente negli ospedali già pre-allertati. E questo fa la differenza in caso di arresto cardiaco, trauma grave, ictus e insufficienza respiratoria grave”.

Nel 2024 sono state oltre 512mila le chiamate registrate dal 118 che hanno generato almeno l’invio di un mezzo e 527.310 i pazienti assistiti.

84mila i codici rossi (16%) in invio dell’ambulanza e solo il 2,5% (12.524 su 527.310) dei servizi è stato classificato come grave nel momento in cui il mezzo di soccorso è giunto sul posto.

I codici verdi (200mila, 39%) e gialli (223mila, 44%) di gravità presunta in chiamata rappresentano l’83% del totale delle chiamate registrate.

Negli ultimi dieci anni il numero di codici gravi (12.524) è stabile, mentre sono aumentati i codici lievi rilevati al momento dell’arrivo del mezzo (303.141).

La Beneficenza di Sassuolo in trasferta per uno scambio culturale a Chatillon (Val d’Aosta)

La Beneficenza di Sassuolo in trasferta per uno scambio culturale a Chatillon (Val d’Aosta)Il corpo bandistico La Beneficenza di Sassuolo, dal 27 al 29 giugno sarà in trasferta a Chatillon, in Val d’Aosta, dove terrà un prestigioso concerto ospite della banda locale. Il gruppo sarà formato da oltre 50 bandisti con diversi accompagnatori/famigliari al seguito. Per la banda sassolese sarà un onore esibirsi in occasione di questo scambio culturale, infatti, quella di Chatillon sarà ospite a Sassuolo il prossimo anno, in occasione delle fiere d’ottobre.

Previsioni meteo Emilia Romagna, lunedì 23 giugno 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, lunedì 23 giugno 2025Sereno o poco nuvoloso. Temperature minime comprese tra 18 e 21 gradi, in aumento le massime comprese tra 29 e 36 gradi. Venti deboli, prevalentemente dai quadranti meridionali. Mare poco mosso.

(Arpae)

Emilia-Romagna Tennis Cup: Taberner “re” di Sassuolo: sua l’edizione 2025

Emilia-Romagna Tennis Cup: Taberner “re” di Sassuolo: sua l’edizione 2025Era la testa di serie numero 1 del torneo e non ha tradito le attese. E’ Carlos Taberner, 27 anni di Valencia, il vincitore dell’Emilia-Romagna Tennis Cup 2025, torneo Challenger ATP 125 organizzato da Master Group Sport in collaborazione con la Regione Emilia Romagna sui campi dello Sporting Club Sassuolo.

Lo spagnolo ha avuto la meglio in finale sul più esperto tennista serbo Dusan Lajovic con il punteggio di 76(1) 62 al termine di un match molto più equilibrato di quanto non dica il punteggio, Taberner è partito subito a marce alte nel primo set strappando il servizio a Lajovic nel terzo game. Il serbo impatta sul 4-4 approfittando di un calo dell’avversario. E’ paradossalmente Taberner a utilizzare maggiormente il gioco a rete e proprio con due colpi al volo annulla due palle break a Lajovic nel decimo gioco. Dopo un’ora di battaglia l’inevitabile epilogo del set al tie break dove Taberner sciorina colpi vincenti che lo portano alla conquista del primo parziale. Taberner parte forte anche nel secondo set strappando subito il servizio al suo avversario e ripetendosi anche nel terzo game. Un doppio break di vantaggio che si dilata sul 5-0 prima che una reazione di orgoglio consenta a Lajovic di avvicinarsi sul 5-2. Ma Taberner è in stato di grazia e chiude il match in poco meno di due ore di gioco conquistando a Sassuolo i punti necessari per rientrare tra i primi 100 al mondo.

«Sono molto contento – le parole a fine match di  Taberner –  Prima di tutto volevo fare i complimenti a Lajovic per il torneo disputato, ha giocato davvero bene. Per quanto mi riguarda, ho avuto un passaggio difficile ai quarti di finale quando ho recuperato un match che sembrava compromesso. Ringrazio tutta l’organizzazione del torneo, è meraviglioso giocare qui. Dedico la vittoria al mio allenatore Victor per tutto il supporto che mi da, a Valencia e nei tornei come qui a Sassuolo». A premiare il vincitore il direttore generale di Master Group Sport Antonio Santa Maria insieme al sindaco di Sassuolo Matteo Mesini e al presidente dello Sporting Club Luca Silingardi. «E’ stata una bella settimana per me qui – le parole di Lajovic – Credo di aver giocato fino alla finale in modo molto solido, mi congratulo con Carlos per la vittoria del torneo e per il suo prossimo rientro nella top100. La mia stagione è un po’ complicata, ma grazie al lavoro del mio team continuo a credere nella risalita in classifica».

A premiare il finalista la vicesindaco di Sassuolo Serena Lenzotti e il vicepresidente dello Sporting Club Claudio Pirazzoli.

Trenitalia Tper attiva un nuovo canale Telegram per informare gli utenti in tempo reale

Nuovo servizio di Trenitalia Tper per garantire ai viaggiatori informazioni tempestive e aggiornate sulla circolazione dei propri treni regionali.

Debutta il canale Telegram Trenitalia Tper Informa, per avvisare in tempo reale gli iscritti di eventuali variazioni al servizio.

Le informazioni riguarderanno sia eventi imprevisti sia modifiche programmate – come potenziamento dell’offerta, variazioni per lavori, scioperi – con lo scopo di garantire un’informazione puntuale alle persone in viaggio e a chi il viaggio lo sta progettando.

A gestire il canale è una squadra di persone selezionate fra quelle con maggiore esperienza nell’assistenza alla clientela e attitudine all’utilizzo dei canali social. Il team lavora a stretto contatto con gli operatori che, all’interno della sala operativa di Trenitalia Tper, già si occupano ogni giorno della programmazione, messa in servizio e monitoraggio di oltre 900 corse giornaliere, compresa la gestione di eventuali emergenze o anormalità.

Per iscriversi è sufficiente cercare Trenitalia Tper Informa o scansionare il QR Code.

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In vacanza con il treno

Negli ultimi anni è cresciuto significativamente l’utilizzo dei treni regionali per spostamenti extra lavoro/studio. In Emilia-Romagna il rinnovo della flotta dei treni di Trenitalia Tper, che garantisce elevati comfort di viaggio, e un’offerta sempre più mirata hanno contribuito allo spostamento dall’auto al treno di molti vacanzieri. Il potenziamento dell’offerta estiva, realizzato da Trenitalia Tper grazie al contributo progettuale ed economico della Regione Emilia-Romagna, prevede la conferma dei servizi aggiuntivi già consolidati, con incrementi fino a 52 treni il sabato e 53 la domenica. Sulle tratte più utilizzate saranno in servizio convogli doppio piano in grado di offrire oltre 600 posti a sedere.

Novità dell’estate 2025 sono otto nuove corse (quattro il sabato e quattro la domenica) che da oggi collegheranno direttamente Milano e le principali città dell’Emilia a Ravenna, Lido di Classe, Cervia, Cesenatico, Gatteo a Mare, Bellaria, Igea Marina, Rimini Torre Pedrera e Rimini.

Confermati e già operativi i collegamenti diretti, (quattro il sabato e quattro la domenica) fra Torino/Asti/Alessandria/Voghera e Rimini, Miramare, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica.

Stessa periodicità anche per i servizi senza cambio fra Venezia e le spiagge della Riviera Romagnola.

Già disponibile il collegamento giornaliero Orobica Line, che anche quest’anno collega Brescia con tutte le località della costa a nord e a sud di Rimini.

In Emilia-Romagna treni regionali di ultima generazione per oltre il 90% delle corse

Il potenziamento dell’offerta si accompagna a un rinnovo della flotta che già oggi consente di effettuare oltre il 90% delle corse con treni di ultima generazione.

Prosegue nel frattempo la consegna e l’entrata in servizio dei dieci nuovi treni monopiano frutto di un recente acquisto da parte di Trenitalia Tper, grazie a risorse del Pnrr e fondi messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla Regione Emilia-Romagna. Con la consegna nei giorni scorsi di un ulteriore convoglio salgono a otto quelli già sui binari, mentre gli ultimi due arriveranno entro la fine del 2025. A questi, si aggiungono due ulteriori mezzi della stessa tipologia acquistati da Tper in qualità di socio di Trenitalia Tper, di cui uno già in servizio.

Obiettivo introdurre treni nuovi anche sulle linee dove il gestore dell’infrastruttura sta completando il processo di elettrificazione e, per questo motivo, servite ancora da mezzi diesel.

  • al via da oggi il nuovo collegamento diretto Milano – Ravenna – Rimini
  • in Emilia-Romagna oltre il 90% delle corse effettuato con treni regionali di ultima generazione
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