Un evento, che diventerà annuale, del Terzo Settore, in giugno a Bologna; un bando da un milione di euro, a marzo, per favorire la collaborazione con gli enti pubblici e privati; 100mila euro in più per il Servizio civile regionale.
Il Terzo Settore è al centro delle politiche della Regione Emilia-Romagna: lo ha ribadito oggi l’assessora al Welfare Isabella Conti, annunciando queste novità durante l’assemblea del Forum Terzo Settore Emilia-Romagna, a Bologna.
Nel capoluogo felsineo si svolgerà dunque, a giugno e per la prima volta in assoluto, l’evento annuale del Terzo settore, occasione di confronto e scambio di idee e buone pratiche, ma anche di valorizzazione di questa realtà, che per l’Emilia-Romagna rappresenta un patrimonio di enorme valore. In programma a marzo, invece, l’uscita di un bando da un milione di euro che, come previsto dalla legge regionale 3/23, mette a disposizione risorse per favorire la collaborazione tra enti pubblici, privati e Terzo Settore e per promuovere processi di innovazione sociale. E proprio per rafforzare il sostegno in questo ambito, saranno aumentati i contributi per il Servizio civile regionale, che passano da 933mila a 1 milione e 33mila euro, 100mila euro in più, per un incremento di oltre il 10%.
“In Emilia-Romagna- ha affermato l’assessora Conti nel suo intervento- il Terzo settore è una leva delle nostre comunità, è diventato nel tempo un pilastro della nostra economia e del nostro welfare. Per questo va sostenuto e la Regione fa la propria parte confermando totalmente le risorse a bilancio. Occorre dare più valore a quanti da anni erogano servizi e sono diventati punto di riferimento prezioso e insostituibile per il territorio. Il Terzo settore necessita di specializzazione dei suoi volontari, e servono anche bandi di durata maggiore per consentire alle associazioni di assumere personale ed avere prospettive progettuali più ampie. Stiamo vivendo un periodo complesso- ha aggiunto Conti- in cui la qualità della vita delle persone è a rischio. Insieme dobbiamo costruire con fiducia un futuro dignitoso per tutti”.
Tra le altre novità annunciate, la convocazione, il prossimo 7 marzo, del Consiglio regionale del Terzo Settore, strumento di confronto e partecipazione tra gli Enti di questo ambito e la Giunta regionale, e l’avvio del percorso per l’istituzione dell’Osservatorio Regionale del Terzo settore, che ha finalità di studio e approfondimento, entrambi istituiti con la legge regionale 3/2023.
“Si cambia radicalmente approccio verso il mondo agricolo che, finalmente, da imputato diventa un alleato per la sicurezza alimentare, per la competitività europea e per le sfide della transizione ambientale, sociale e digitale”.
Così dal Parlamento europeo a Bruxelles, l’assessore all’Agricoltura e ai Rapporti con l’Ue, Alessio Mammi, commenta la nuova strategia in ambito agricolo per tutti i territori dell’Unione, che mette al centro l’agricoltura come parte della soluzione per il contrasto al surriscaldamento globale e ai danni causati dal cambiamento climatico, la tutela delle aree rurali e il ricambio generazionale: “Una nuova visione dell’agricoltura che segna un’inversione di tendenza, mettendo al centro il reddito degli agricoltori, senza il quale non è possibile garantire produzione e lavoro, e la reciprocità sugli standard commerciali import/export. Si tratta- ha aggiunto Mammi- di obiettivi strategici soprattutto per la nostra Regione, a forte vocazione agricola e agroalimentare”.
La strategia sulle politiche agricole è stata illustrata proprio nelle giornate in cui si apre anche l’insediamento per il mandato 2025-30 del Comitato europeo delle Regioni. Le riunioni della plenaria si svolgono all’interno dell’emiciclo del Parlamento; oltre ad eleggere la nuova presidente Kata Tutto, consigliera comunale di Budapest, e il primo vicepresidente Manuel Moreno Bonilla, presidente dell’Andalusia, sono anche l’occasione per un confronto con rappresentanti delle istituzioni europee. Nella prima riunione di oggi, infatti, l’assessore Mammi ha preso parte a un dibattito con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa.
Domani, giovedì 20, il confronto sarà con due commissari europei: il vicepresidente esecutivo della Commissione Raffele Fitto, sul tema del ruolo degli enti locali e delle Regioni nella futura politica di coesione, e il Commissario all’energia e alla casa Dan Jorgensen sulle politiche locali per affrontare la crisi abitativa. In chiusura della giornata di domani si terrà anche la cerimonia di assegnazione del premio intitolato a Pawel Adamowicz, sindaco della città polacca di Gdansk assassinato nel 2019 da un estremista di destra per le sue politiche di accoglienza e integrazione. Il premio, attribuito a sindaci che si sono distinti nella promozione della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà, sarà quest’anno assegnato al sindaco di Kiev Vitali Klitschko che interverrà in plenaria insieme alla vedova di Adamowicz.
Il Comitato europeo delle Regioni
Il Comitato europeo delle Regioni rappresenta gli enti locali e regionali dell’Unione europea e ha una funzione consultiva su tutti i provvedimenti che hanno un impatto sui territori (il 70 % di tutta la legislazione dell’Ue). Il CdR è composto da 329 membri titolari e 329 supplenti, in carica per 5 anni. La Commissione europea e il Consiglio dell’Unione europea sono tenuti a consultare il Comitato durante tutte le fasi del processo legislativo dell’Ue ogni volta che vengono avanzate proposte relative a coesione economica, sociale e territoriale, fondi strutturali, Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo, occupazione e affari sociali, istruzione, gioventù, formazione professionale, cultura e sport, ambiente, energia e cambiamenti climatici, trasporti, reti transeuropee e salute pubblica. Al di fuori di questi settori, la consultazione del Comitato è facoltativa. Con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona del 2009 il Comitato può rivolgersi alla Corte di giustizia europea laddove ritenga che le sue prerogative istituzionali, o i governi nazionali, regionali e locali siano stati ignorati. Il CdR può inoltre adottare raccomandazioni su progetti di atti legislativi dell’Ue e proporre nuove politiche.
“La Regione Emilia-Romagna ritira la proposta di autonomia differenziata, una scelta che avviene in totale trasparenza, dato che lo avevamo già indicato durante la campagna elettorale”. Ad annunciarlo, intervenendo in Assemblea Legislativa, il presidente della Regione, Michele de Pascale, che ha aperto la discussione in Aula sul tema dell’Autonomia differenziata in base all’articolo 116 della Costituzione, procedura avviata in Emilia-Romagna nel 2017.
“Non azioneremo quella leva, perché trovo sia la strada sbagliata. E quindi non lo dico in tono polemico verso il Governo- ha spiegato de Pascale-. Lavoreremo, invece, per un’autonomia amministrativa e funzionale, a realizzare un’amministrazione di prossimità, che avvicini il momento decisionale ai cittadini, e penso soprattutto alle sindache e ai sindaci dell’Emilia-Romagna: se di autonomia vogliamo parlare, deve vedere come protagonisti assoluti Comuni e Province, che sono i veri enti di prossimità”.
L’auspicio del presidente della Regione è che questo percorso “possa essere trasversale e coinvolgere altre Regioni, anche perché penso sia chiaro ormai a tutti che non ci sarà alcuna autonomia differenziata. Ormai l’autonomia differenziata viaggia su un binario morto, un rigoroso e serio piano B deve essere un tavolo per la riforma del Titolo V”.
Dunque, ha concluso de Pascale, “penso che in questo Paese non serva maggior autonomia legislativa, serve invece avvicinare l’amministrazione al territorio e si può fare con una legge ordinaria. Sarebbe molto intelligente riprendere in mano il Titolo V, capire se ci sono competenze che lo Stato dovrebbe riprendere, così come valutare se possano esserci, invece, altri ambiti che potrebbe aver senso devolvere”.
Al via la dodicesima edizione di UniCredit Start Lab, la piattaforma di business creata dalla banca per supportare startup e PMI innovative, alla quale è possibile partecipare iscrivendosi entro il prossimo 7 aprile (link: https://www.unicreditstartlab.eu/it/startup/iscrizione.html).
In 11 anni di attività, attraverso il progetto Start Lab, UniCredit ha valutato oltre 8 mila progetti imprenditoriali, ha accompagnato 630 start-up italiane verso percorsi di crescita (con 4,2 miliardi di investimenti raccolti) e ha selezionato 35 startup quali partner e fornitori di servizi alla banca stessa. Questo percorso ha portato UniCredit a diventare negli anni banca di riferimento per le start-up e PMI innovative italiane “Tech”, con oltre 2.300 neoimprese finanziate.
Nell’edizione 2024 di UniCredit Start Lab, cha ha visto il coinvolgimento di circa 200 partner a livello nazionale tra incubatori ed acceleratori, sono state avanzate oltre 650 candidature da parte di start up e PMI innovative; di queste, 115 (circa il 18%) sono giunte da imprese con sede nell’area Centro Nord che ricomprende Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Qui la percentuale di start-up a guida femminile candidate è stata del 18%; e quella relativa al Digital è la categoria per la quale è pervenuto il maggior numero di progetti (40%).
Oltre trenta i progetti presentati lo scorso anno da start up e Pmi innovative dell’Emilia Romagna. Tra questi si è distinto quello della modeneseSymboolic che ha ricevuto una menzione speciale nel settore Digital.
Dichiara Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord di UniCredit: “Il Politecnico di Milano rimarca che nel 2024 gli investimenti in equity alle startup italiane sono tornati a crescere, registrando un aumento del 32%, un dato significativo che vede l’Italia distinguersi nel contesto europeo. Il perimetro Centro Nord, caratterizzato da un capillare e dinamico ecosistema dell’innovazione, con atenei, incubatori, acceleratori, imprese attente a tali dinamiche e pronte ad investire, può giocare un ruolo importante. UniCredit si impegna a sostenere questo processo di ricerca e crescita, leva di sviluppo per i nostri territori e per le nostre comunità.In questi ultimi 11 anni, grazie a UniCredit Start Lab, abbiamo accompagnato in tal senso centinaia di imprese nel loro percorso e continueremo a favorire la creazione di un sistema aperto e inclusivo, capace di far nascere e sostenere nuove realtà imprenditoriali con una matrice tecnologica”.
Confermati anche per quest’anno i 5 settori di riferimento per UniCredit Start Lab: Clean Tech (Energie rinnovabili, Efficienza energetica, Mobilità sostenibile, Trattamento dei rifiuti), Innovative Made in Italy (Agrifood, Fashion & Design, Nanotecnologie, Robotica, Meccanica, Turismo e Industria 5.0), Digital (AI, SaaS, B2B Services& Platform, Hardware, Fintech, IoT), Life Science (Biotecnologie, Farmaceutica, Dispositivi Medici, Digital Health, Tecnologie di assistenza) e Impact Innovation (Prodotti e servizi innovativi capaci di generare un impatto sociale o ambientale).
Le 10 startup selezionate per ognuna delle 5 categorie potranno accedere alla piattaforma di Start Lab che prevede:
Partecipazione ad attività di business e investment matching con controparti industriali e finanziarie del network di UniCredit (95 le iniziative organizzate negli anni scorsi).
Accesso alla piattaforma internazionale di UniCredit, banca paneuropea leader in 13 Paesi, attraverso la partecipazione a Tech Day internazionali, l’accesso prioritario al Global Startup Program promosso da ICE e a una rete di investitori esteri.
Piattaforma a impatto composta da iniziative ad hoc per female founders, un verticale di dedicato all’impact innovation e la partecipazione a diversi ESG TECH DAY organizzati da UniCredit.
Training manageriale avanzato, tramite la Startup Academy e workshop tematici.
Programma di mentorship personalizzata con professionisti ed esperti dell’ecosistema dell’innovazione; l’assegnazione di un gestore UniCredit dedicato al supporto alla crescita.
Premio di di 10.000 euro per la prima classificata di ogni categoria
Quasi il 30% in più di cornee trapiantate rispetto al 2023. Al 31 dicembre 2024, infatti, la Banca delle Cornee dell’Emilia Romagna, che opera all’interno dell’Azienda USL di Bologna, ha raggiunto l’importante traguardo registrando oltre 1000 interventi: 1017 cornee trapiantate, di queste 995 interventi sono stati eseguiti da 19 centri di trapianto della nostra regione e 22 da Ospedali fuori regione.
Il risultato è stato raggiunto grazie alla generosità di 1126 donatori e alla sensibilità dei loro familiari che, in un momento così doloroso come il decesso di un caro, hanno deciso di compiere un atto di altruismo per ridare la vista a chi è in lista d’attesa per un trapianto di cornea.
Un obiettivo conseguito anche grazie all’impegno e alla professionalità sempre più elevata di infermieri e medici dei coordinamenti ospedalieri procurement, che lavorano per selezionare i donatori, e alle competenze tecniche all’avanguardia che negli ultimi anni la Banca Cornee dell’Emilia Romagna ha raggiunto.
Il Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna, in particolare, coordina da oltre 25 anni l’intero processo. Il possibile donatore di cornee viene infatti sottoposto a specifici criteri di valutazione: una volta ricevuta l’idoneità ed effettuato il prelievo, le cornee “viaggiano” dalla sede donativa alla Banca all’interno di dispositivi di ultima generazione, geolocalizzati e a temperatura controllata, grazie al sistema trasporti integrato governato dal 118.
A seguire, i professionisti della Banca valutano se la qualità morfologica delle cornee è idonea al trapianto. Le procedure chirurgiche innovative degli ultimi anni hanno permesso di ottimizzare l’utilizzo dei tessuti donati e di usare una parte delle cornee non idonee per la preparazione di frammenti di sclere da impiegare nella cura del glaucoma, patologia che ormai rappresenta la seconda causa di cecità irreversibile nel mondo.
Il trend di crescita dei trapianti di cornea è inoltre supportato dall’impiego di tecnologie all’avanguardia, come dimostra la recente acquisizione da parte dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola (principale centro trapiantologico regionale, con 337 impianti eseguiti nel 2024) di un laser a femtosecondi per interventi di altissima precisione.
Proprio oggi pomeriggio, a partire dalle 14.30, l’Aula Barbara dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola ospita l’evento formativo promosso dal CRT “Donazione di tessuti: innovazione, ricerca e applicazione clinica. Nuove frontiere di cura nella rete trapiantologica”.
“I tagli imposti dal Governo ai Comuni, come quello di Sassuolo, mettono a rischio servizi essenziali per i cittadini. È inaccettabile che si penalizzino gli enti locali, specialmente quelli più virtuosi, costringendoli a ridurre investimenti su welfare, scuola, cultura e sport”.
Lo dichiara la senatrice modenese Enza Rando, della segreteria nazionale del Partito Democratico.
“Il sindaco Mesini ha ragione a lanciare l’allarme: senza risorse, le amministrazioni non possono garantire servizi di qualità. Il Governo continua a chiedere sacrifici ai territori, mentre ignora le vere esigenze delle comunità,” aggiunge Rando.
“Questa politica di tagli danneggia i cittadini, rende più difficile rispondere alle necessità quotidiane e riduce la qualità dei servizi e quindi della sicurezza in città. Il PD è al fianco dei sindaci nella battaglia per difendere i fondi per le attività locali e contrastare scelte che penalizzano chi lavora per il bene delle comunità,” conclude la senatrice.
Da sx Maletti, Burani, Zironi, Reggiani, Mesini, Ronchetti, Di Tella
Sono passati 20 anni da quando, per l’esattezza il 29 gennaio del 2005, venne inaugurato l’Ospedale di Sassuolo in via Francesco Ruini 2, strada intitolata al medico chirurgo sassolese scomparso nel 1965, padre del cardinale Camillo. Con l’inaugurazione prese avvio un’innovativa gestione per la neonata società ‘mista’ pubblico-privato.
Tecnologicamente avanzato, accogliente, perfettamente integrato con la rete ospedaliera provinciale, l’Ospedale di Sassuolo S.p.A. nacque dalla fusione tra l’ospedale civile – che per 2 secoli fu ospitato nell’ex monastero di S. Chiara – e la casa di cura privata accreditata ‘Villa Fiorita’, oggi sede dei servizi del Distretto Sanitario.
Oltre 40 mila metri quadrati di superficie, 246 posti letto, più di 800 professionisti in servizio per un bacino d’utenza che supera le 120 mila persone nel solo Distretto Ceramico (8 Comuni). Una solida realtà che può contare su 8 sale operatorie, 2 tac, 3 risonanze magnetiche, 3 ambulatori chirurgici, 3 sale endoscopiche e 23 specialità chirurgiche, mediche e assistenziali. Ogni anno, qui, sono garantiti per il Servizio Sanitario circa 17 mila ricoveri, 8 mila operazioni chirurgiche. Oltre a ciò, l’ospedale è dotato di un Pronto Soccorso che gestisce più di 44 mila accessi l’anno e un reparto di ostetricia che ha superato le 1.300 nascite. Sono questi alcuni dati di ciò che è, oggi, l’Ospedale di Sassuolo S.p.A. che, mantenendo una governance autonoma dall’Azienda USL di Modena, è punto di riferimento per i bisogni di salute di tutta l’area Sud della Provincia di Modena, in stretta sinergia coi servizi sanitari territoriali.
Per tutto il 2025, l’Ospedale promuoverà iniziative pubbliche per raccontare una storia che ha contraddistinto la sanità modenese, sempre all’insegna dell’innovazione e della sperimentazione. Saranno allestite 2 mostre, una dedicata alla storia di VolontariArte e una sul primo anno di attività della struttura; sarà pubblicato un libro edito dalla Casa Editrice Incontri con racconti di medici e infermieri e alcuni contributi di scrittori locali; sarà realizzato un docu-film a cura dell’emittente televisiva TRC e verrà organizzato un evento al teatro Carani insieme al Comune, per ripercorrere le vicende, i volti e le tappe di questo percorso, unico nel suo genere. A dicembre, inoltre, sarà promosso un concerto natalizio all’interno dell’ospedale per ‘chiudere’ l’anno di celebrazioni.
Il programma di eventi, in costante aggiornamento, è stato co-finanziato da 20 sponsor e partner che hanno voluto contribuire alla realizzazione delle diverse iniziative e ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, della Provincia di Modena e del Comune di Sassuolo.
“È un grande onore, per me, poter vivere questo particolare anno di festeggiamenti – spiega il Direttore Generale Dr. Stefano Reggiani. L’Ospedale di Sassuolo, nel quale sono arrivato nel 2021, è da sempre un fiore all’occhiello per il sistema sanitario, tanto che anche da altre Regioni e altre prestigiose realtà sanitarie sono venuti a studiarne il modello organizzativo. Tra le tante specificità di questa azienda, credo che uno dei più importanti valori aggiunti sia la sua considerevole capacità di investimento, anche grazie a profondi e radicati rapporti col tessuto produttivodel Distretto Ceramico, sempre attento e disponibile a finanziare un bene comune importantissimo: la salute. D’altra parte, l’Ospedale di Sassuolo è anche un esempio in ambito di efficienza delle risorse. E, al suo interno, è molto forte il senso di appartenenza delle persone. Sia da parte degli operatori sanitari che dei singoli cittadini. Anche per questo crediamo sia doveroso, oltre che emozionante, restituire in questa occasione un percorso condiviso di eventi e iniziative che valorizzino al meglio l’unicità di Sassuolo. Il suo passato, certo, ma anche il suo presente e il suo prossimo futuro”.
LA STORIA DELL’OSPEDALE DI SASSUOLO S.P.A.
La società “Ospedale di Sassuolo S.p.A.” viene fondata nel 2002. La compagine sociale è così composta, da Statuto: il 51% delle azioni è di proprietà dell’Azienda USL di Modena, il 49% è di proprietà di “To Life Spa”, di cui fanno parte 18 soci, tra i quali anche Vittorio Fini, Bper e Villa Rosa. L’avvio delle attività per la gestione del nuovo ospedale, di proprietà dell’Azienda USL, viene autorizzata dalla Regione Emilia-Romagna come sperimentazione gestionale e il trasferimento dei servizi del vecchio ospedale e di Villa Fiorita si compie nel corso del 2005, dopo l’inaugurazione del nuovo plesso in via Ruini avvenuta a gennaio dello stesso anno. Nel 2009 la Regione conferma positivamente la gestione ‘mista’, con una delibera di Giunta. Nel 2012, poi, la quota privata ridisegna il proprio assetto e diventa “Atrikè Spa”. Al suo interno restano: Coop Estense, Bper, Sofinco e Piero Ferrari. Col passaggio definitivo delle quote della società Atriké, avvenuto il 26 maggio 2022, l’Azienda USL di Modena è diventata il socio unico dell’Ospedale di Sassuolo S.p.A.
CHI C’ERA… NEL 2005?
Una nota storica, una curiosità… Nel 2005, al momento inaugurale, insieme a molte altre autorità, erano presenti anche:
Giorgio Mazzi, Direttore Sanitario dell’Azienda USL di Modena
Roberto Rubbiani, Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena
Antonio Guidi, Sottosegretario Ministero della Salute
Graziano Pattuzzi, Sindaco di Sassuolo
Emilio Sabattini, Presidente della Provincia di Modena
Vittorio Fini, Presidente ‘To Life SpA’
Roberto Ferrari, Presidente Ospedale di Sassuolo SpA
Giovanni Bissoni, Assessore regionale alla sanità Emilia-Romagna
Vasco Errani, Presidente Regione Emilia-Romagna
Adriano Caprioli, Vescovo di Reggio Emilia e Guastalla
“I primi vent’anni dell’Ospedale di Sassuolo – sottolinea Luigi Zironi, Sindaco di Maranello e Consigliere della Provincia di Modena – rappresentano una storia che merita di essere raccontata: per il coraggio con cui, nel 2005, è stata intrapresa questa avventura, puntando inizialmente su una gestione ‘mista’ condivisa tra pubblico e privato, e per l’efficienza raggiunta negli anni da questa struttura, perfettamente inserita nella rete sanitaria modenese e regionale. Una ricorrenza come quella di oggi rappresenta un ulteriore stimolo ad affrontare assieme le sfide che ci aspettano con ancora più energia, innanzitutto sullo sviluppo di servizi sempre più capillari sui territori”.
«Al momento non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione di criticità o di richiesta di spazi aggiuntivi da parte degli istituti scolastici superiori provinciali, in merito alle nuove iscrizioni per il prossimo anno. Siamo in costante contatto con l’Ufficio scolastico provinciale e attendiamo i dati definitivi sulle nuove iscrizioni alle classi prime, così da poter pianificare quello che serve per assicurare la migliore fruibilità agli studenti».
Lo dichiara il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia in merito alle iscrizioni all’anno scolastico 2025/2026 che sono attualmente in corso di elaborazione e gestione da parte dell’Ufficio scolastico provinciale (l’ex Provveditorato agli studi).
Dai primi dati diffusi dall’Ufficio scolastico regionale, in provincia di Modena gli iscritti al primo anno delle scuole secondarie di secondo grado (studenti attualmente iscritti al terzo anno della scuola media inferiore) sono 7.256, di cui 3.161 hanno scelto un liceo, 2.777 un istituto tecnico e 1.318 un istituto professionale. Inoltre, di questi 7.211 si sono iscritti alla scuola statale e i restanti 45 alla scuola paritaria.
Lo scorso anno, nello stesso periodo dell’anno, gli iscritti complessivi alla classe prima erano 7.322 (66 studenti in più), confermando quindi un calo provvisorio in linea con il trend demografico attuale.
In particolare il presidente Braglia sottolinea che «i numeri sui nuovi iscritti sono ancora in elaborazione, perché proprio in questi giorni, gli uffici del Provveditorato stanno assegnando gli studenti alle varie scuole in funzione delle preferenze date in fase di iscrizione. Occorre quindi attendere ancora un po’ per avere i numeri definitivi, che come tutti gli anni, saranno disponibili nelle prossime settimane, oltre al fatto che nel corso dell’estate ci potranno essere ulteriori assestamenti sui numeri. Quello che possiamo però dire – conclude Braglia – è che al momento le scuole non ci hanno segnalato particolari situazioni su cui intervenire, relativamente alla disponibilità di spazi aggiuntivi, segno che, al di là di tutto, si intreccia al trend demografico in calo che attraversa il nostro Paese e anche il nostro territorio provinciale».
Attualmente, per l’anno scolastico 2024/2025 gli studenti iscritti alle scuole superiori della provincia di Modena sono 35.920 distribuiti in 1.562 classi.
Domenica prossima 23 febbraio, presso la “Piscina Comunale di Sassuolo Orestina Zazzarini”, si disputerà la decima edizione del “Trofeo Città di Sassuolo”, a cui prenderanno parte 22 società provenienti in gran parte dall’Emilia-Romagna, ma anche da Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Toscana. Gli atleti iscritti, regolarmente tesserati per Società affiliate alla F.I.N. e alla F.I.N.P. per la stagione 2024-25, sono 547 per un totale di 1657 prove gara, numeri in aumento rispetto all’ultima edizione, che confermano il meeting tra gli appuntamenti di riferimento per il nuoto regionale e nazionale.
La manifestazione natatoria interregionale si svolgerà nella moderna vasca da 25 mt. a 8 corsie di Sassuolo, munita di blocchi di partenza di ultima generazione e cronometraggio elettronico. Durante il meeting, saranno a disposizione le quattro corsie della vasca scuole di 12 X 6 mt., per il riscaldamento e lo scioglimento muscolare degli atleti.
La gestione della manifestazione sarà a cura della Società Team Nuoto Modena A.S.D., con la collaborazione di ASD Nuoto Club Sassuolo e Olimpia Vignola, il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Sassuolo e il supporto di Nuova Sportiva, gestore dell’impianto.
Le categorie ammesse a partecipare saranno: Ragazzi Femmine (anno di nascita 2011 – 2012), Maschi (anno di nascita 2009-2010-2011); Assoluti Femmine (anno di nascita 2010 e precedenti), Maschi (anno di nascita 2008 e precedenti).
Il programma prevede le seguenti gare, con gli atleti che saranno suddivisi in batterie, in ragione dei tempi di iscrizione, mentre le classifiche verranno stilate per categorie:
50 FA – 50 DO – 50 RA – 50 SL – 100 FA – 100 DO – 100 RA – 100 SL – 100 MX – 200 SL – 200 DO – 200 RA – 200 FA 200 MX – 400 SL – 400 MX – 800 SL – 1500 SL
Per l’assegnazione del 10° Trofeo Città di Sassuolo sarà stilata una classifica per società, che andrà a premiare le prime tre squadre classificate, considerando i punteggi di tutte le gare, conseguiti dagli atleti di tutte le Categorie, mentre verrà aggiudicato il “3° Trofeo Zazzarini Orestina” alla squadra vincitrice della categoria Ragazzi, che comprende gli atleti di età più giovane.
Anche quest’anno il “10° Trofeo Città di Sassuolo” abbinato al “49° Trofeo Nazionale Città di Modena”, che si svolgerà presso la piscina scoperta da m 50 di Modena, consentirà di partecipare al “3° Gran Prix Modena “, che combinerà le classifiche delle due manifestazioni, attribuendo importanti premi in denaro alle prime tre società classificate.
Durante la manifestazione le tribune saranno riservate agli atleti, mentre il pubblico potrà sostare nell’area attigua al bar, che sarà funzionante durante tutta la giornata, guardando lo svolgimento delle gare dall’ampia vetrata prospicente la vasca.
Team Nuoto Modena, organizzatore dell’evento, ringrazia tutte le società partecipanti, l’Amministrazione Comunale e l’Assessorato allo Sport della Città di Sassuolo, Nuova Sportiva, la Federazione Italiana Nuoto e la Federazione Cronometristi per la preziosa collaborazione prestata, indispensabile per l’ottimale riuscita della 10^ edizione del “Trofeo Città di Sassuolo”.
A Fiorano Modenese è in fase di realizzazione la copertura con fibra ottica fino a 1.000 Mbits/s in download da parte di operatori di telecomunicazioni. L’Amministrazione comunale fioranese in questi anni si è adoperata per arrivare a questo risultato, reso possibile anche grazie a finanziamenti da fondi nazionali ed europei .
Sono già diverse le zone del territorio cablate con banda ultralarga, con collegamenti ad Internet fino a 10 Gigabit/s, in particolare ad oggi risultano coperti quasi tutto il villaggio artigiano di Spezzano, dove sono concentrate molte importanti aziende, e buona parte dei centri di Fiorano e Spezzano.
Per la posa della fibra ottica vengono utilizzate, laddove possibile, le infrastrutture già esistenti. Quando è stato necessario fare scavi l’Amministrazione comunale si è adoperata per limitare il disagio alla cittadinanza e procedere speditamente con la realizzazione della nuova rete.
La rete super-veloce consentirà di accelerare i processi di digitalizzazione sul territorio, a beneficio di cittadini e imprese, consentendo la fruizione di servizi video ad alta definizione, la didattica ed il lavoro a distanza da parte di più persone, la condivisione di contenuti, la gestione di videocamere e sensori da remoto ed i servizi di realtà virtuale di ultima generazione. Inoltre, la fibra ottica contribuirà ad aiutare l’ambiente grazie alla riduzione delle emissioni di CO2.
Anche nella frazione di Nirano è arrivata la possibilità di connettersi in internet con tecnologia radio FWA a 30 mega.
“Finalmente riusciamo a ridurre il digital divide infrastrutturale che da diversi anni penalizzava uno dei distretti produttivi più importanti della nazione e lasciava isolata l’intera frazione di Nirano. Ovviamente questo è un ulteriore passo importante in direzione di una cittadinanza digitale che in futuro speriamo riesca ad abbracciare tutta la nostra città, dal singolo cittadino alla grande impresa.”, sottolinea l’assessore alla digitalizzazione del Comune di Fiorano Modenese, Luca Busani.
Per sapere dove la fibra è stata posata e quindi dove gli operatori di telecomunicazioni potrebbero renderla disponibile a imprese e privati occorre collegarsi al sito dell’Osservatorio Connettività della regione Emilia Romagna: https://osscon.lepida.it/cabled
Sabato 22 febbraio, la città di Maranello accoglie Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti. L’evento, che si terrà alla biblioteca comunale di Maranello alle ore 21, offre l’opportunità di conoscere da vicino l’artista, il suo lavoro e il suo percorso creativo.
Fumettibrutti – pseudonimo di Josephine Yole Signorelli – è una fumettista italiana diventata famosa per le sue strisce ironiche e irriverenti che raccontano la vita quotidiana con un linguaggio diretto e autentico. Il suo stile unico e la sua capacità di affrontare temi universali con leggerezza e profondità hanno conquistato un vasto pubblico, soprattutto tra i giovani.
L’incontro al Mabic sarà occasione per scoprire il suo ultimo libro, “Tutte le mie cose belle sono rifatte” (Feltrinelli Comics), e per approfondire i temi a lei cari, che spaziano dalla precarietà lavorativa alle relazioni sentimentali, passando per le sfide della vita moderna. Dopo la “Trilogia Esplicita”, Fumettibrutti torna a raccontare la sua storia con una maturità rinnovata, affrontando temi profondi con l’ironia che la contraddistingue. Un memoir intenso e personale che segna una nuova fase della sua carriera artistica.
L’evento, ad anticipare la prossima edizione della rassegna Ready to Read, è organizzato dal Comune di Maranello in collaborazione con TILT Associazione Giovanile APS e sostenuto dalla Fondazione di Modena.
Residua nuvolosità alta e stratificata fino al primo mattino, poi sereno o poco nuvoloso su tutta la regione. Temperature minime in diminuzione con valori intorno allo zero nei centri urbani, di qualche grado superiori nel riminese e leggermente inferiori in aree extraurbane. Massime in lieve aumento con valori intorno a 8/9 gradi. Venti deboli o quasi assenti dai quadranti settentrionali. Mare poco mosso.
Con il grande evento di lancio F1 75 andato in scena a Londra la stagione di Formula 1 2025 è ufficialmente incominciata. Alla O2 Arena la Scuderia Ferrari HP ha presentato la livrea della nuova monoposto alla presenza del CEO Benedetto Vigna, del Team Principal, Fred Vasseur, dei piloti Charles Leclerc e Lewis Hamilton e dei rappresentanti dei partner. Oggi è previsto il debutto effettivo in pista della SF-25 che girerà a Fiorano, a porte chiuse, per uno shakedown da 200 km che costituirà il primo collaudo della vettura che poco dopo partirà per il Bahrain dove è prevista l’unica sessione di test pre-stagionale, dal 26 al 28 febbraio.
Continuità e cambiamenti. La SF-25, nome in continuità con quello degli ultimi due anni a sottolineare la stabilità regolamentare, è la settantunesima monoposto di Formula 1 realizzata dalla Ferrari, la quarta della seconda generazione di auto ad effetto suolo introdotta nel 2022, ma è una vettura del tutto nuova, con soluzioni tecniche in discontinuità con il passato. La modifica più evidente messa in atto dal team tecnico diretto da Loic Serra è senz’altro la sospensione anteriore, che passa dallo schema push rod a quello pull rod. A guidare questo cambio di architettura la necessità di rendere più pulito il flusso d’aria che investe la vettura e ampliare i margini per lo sviluppo aerodinamico, che con la precedente soluzione erano ormai stati sfruttati appieno. La vettura rappresenta un’evoluzione sotto ogni aspetto della monoposto dello scorso anno, che ne è stata buona base di partenza. È stata realizzata con lo scopo di massimizzare il potenziale del pacchetto in un campionato che, con un regolamento ormai maturo e giunto alla sua ultima stagione, vedrà valori estremamente ravvicinati e in cui anche i millesimi potranno fare la differenza.
Ottimizzazione. Dal punto di vista della power unit, la 066/15 non prevede innovazioni tecniche dal momento che l’architettura del propulsore è congelata per regolamento dal 2022. Ciò non significa, tuttavia, che non ci sia stato margine per lavorare allo scopo di migliorare ancora. La stabilità dei regolamenti ha infatti permesso di spostare l’attenzione verso un’ulteriore ottimizzazione della strategia di utilizzo dei propulsori, nel tentativo di adattarla ad ogni singola condizione del fine settimana di gara e di estrarre il massimo potenziale dalle sue prestazioni nominali. L’affidabilità è un lavoro senza fine e durante l’inverno, nonostante un’ulteriore riduzione delle ore consentite di funzionamento al banco prova motore, si è lavorato per analizzare e rivedere ogni processo e lezione appresa dalla stagione 2024, con l’obiettivo di continuare a migliorare ogni singola area sul fronte dell’affidabilità.
Colori e dettagli. Come si è potuto ammirare questa sera a Londra, anche la livrea è cambiata in maniera significativa e presenta un’ideale fusione tra passato, presente e futuro che nel contempo vuole essere una dichiarazione di stile, potenza e tradizione. Il Racing Red 2025, di tonalità più scura e con finitura opaca, racconta decenni di sfide ispirandosi ai toni intensi degli albori della Scuderia. Su di esso si staglia una fascia bianca inclinata, audace e decisa. Un tratto distintivo che attraversa la monoposto simboleggiando il dinamismo e la visione proiettata al futuro. A intervallare i volumi, dettagli che parlano di equilibrio tra tradizione e modernità: una fascia in rosso lucido e una bianca, sottili ma essenziali, che richiamano la cura sartoriale che si ritrova sulle uniformi e sulle auto che Ferrari produce ogni giorno. Riflessi e contrasti tra bianco e rosso sono un tributo alla storia e all’identità del marchio, ma anche alla continua evoluzione dello stile Ferrari: un manifesto di sportività raffinata ed estetica senza tempo. Il dettaglio lucido sulla carrozzeria, inoltre, trova la sua diretta corrispondenza inversa – dettaglio opaco su vernice lucida – sulla 499P Hypercar impegnata nel World Endurance Championship, a sottolineare il comune DNA delle due vetture costruite a Maranello per i più importanti campionati automobilistici. Interamente in rosso sono stati verniciati anche i cerchi, mentre i numeri di Charles e Lewis saranno in bianco nel font ufficiale Ferrari, il Ferrari Sans.
Test e poi in pista. Come detto, dopo lo shakedown di Fiorano, la SF-25 partirà per il Bahrain dove sarà impegnata nell’unico test ufficiale in vista del via della stagione, previsto in Australia il prossimo 16 marzo.
Fred Vasseur, Team Principal
“Il lancio della nuova monoposto è un momento di grande emozione e orgoglio per tutto il team. La SF-25 è il risultato di mesi di lavoro intenso che tutta la squadra ha portato avanti con grande dedizione a Maranello e siamo entusiasti di vedere il frutto dei nostri sforzi concretizzarsi ed essere ormai pronto a scendere in pista. La scorsa stagione ci ha visto lottare fino all’ultima curva per il titolo Costruttori, e siamo determinati a costruire partendo da quella solida base, con l’obiettivo di puntare alla conquista di entrambe le classifiche. Abbiamo una nuova line-up, con Lewis che è arrivato ad affiancare Charles in squadra e ci sentiamo pronti a compiere come squadra quel passo avanti che ci manca per essere i migliori. Siamo consapevoli delle sfide che ci attendono, ma siamo pronti a dare il meglio per competere ai massimi livelli forti anche della passione e dell’entusiasmo dei nostri tifosi che sono una fonte inesauribile di ispirazione. Ora è il momento di iniziare a concentrarsi e di lasciare parlare la pista. Non vedo l’ora di incominciare la stagione”.
Loic Serra, Technical Director Chassis
“La SF-25 è un’evoluzione della SF-24, che è stata una eccellente base di partenza. Detto questo, abbiamo lavorato duramente, cambiando il 99% della monoposto, evolvendone l’architettura in maniera di massimizzarne le prestazioni. La sospensione anteriore pull rod è solo il più evidente dei tanti cambiamenti significativi che abbiamo apportato. La stagione che ci attende proporrà una sfida serratissima, nella quale ogni millesimo potrà contare. Siamo dunque pronti a fare del nostro meglio per trovare quei guadagni, anche marginali, che potranno fare la differenza. Non vediamo l’ora di scendere in pista”.
Enrico Gualtieri, Technical Director PU
“Questo momento è il culmine di settimane di duro lavoro e passione, e siamo pronti a iniziare la nuova stagione con grande entusiasmo. La power unit del 2025 è stata sviluppata in un contesto di regolamenti congelati ormai dal 2022, ma il nostro impegno a estrarre il massimo potenziale da ogni componente non è mai cambiato. Abbiamo lavorato intensamente su tutte le strategie di controllo e sulle procedure per garantire che ogni singolo componente possa esprimere il meglio su ogni circuito ed evento. L’affidabilità rimane una priorità assoluta, e continuiamo a concentrarci su preparazione, qualità e coerenza degli elementi per poterci esprimere al massimo livello in pista. La stagione 2025 presenta sfide uniche, ma siamo pronti ad affrontarle con attenzione maniacale a ogni dettaglio. Siamo fiduciosi che la SF-25 ci permetterà di giocarci le nostre carte per raggiungere i nostri obiettivi”.
Charles Leclerc #16
“Sono estremamente carico per il lancio della SF-25. Ogni anno ce la mettiamo tutta per migliorare e so che la squadra ha lavorato senza sosta per mesi. La scorsa stagione è stata molto combattuta e siamo arrivati vicinissimi al titolo. Quest’anno, il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo vincere il campionato Costruttori e, personalmente, desidero fortemente il titolo Piloti. In squadra è arrivato Lewis con il quale abbiamo già iniziato a lavorare in maniera molto affiatata e credo che la sua esperienza e il suo approccio differente saranno per me fonte di ispirazione. Mi sento fisicamente e mentalmente molto pronto per affrontare la nuova stagione e non vedo l’ora di calarmi in abitacolo con l’obiettivo di riportare la Scuderia Ferrari HP al vertice.”
Lewis Hamilton #44
“Le mie prime settimane come pilota della Scuderia Ferrari HP sono state assolutamente incredibili ed è stato fantastico poter toccare con mano la passione e la dedizione di tutto il team. Per questo l’evento di questa sera con la presentazione della mia prima Ferrari è stato davvero emozionante. È stato fatto un lavoro enorme per essere pronti alla stagione che ci attende e non potremmo essere più determinati nel raggiungere i risultati che vogliamo. Ho iniziato l’anno con tanta aspettativa per questo nuovo capitolo che si apre, e ora sono ancora più energizzato dallo spirito e dalla fiducia di tutti quelli che ho incontrato nell’ultimo mese. Non potrei essere più orgoglioso di essere parte di questa avventura insieme a loro. Non vedo l’ora di scendere in pista con Charles, spingerci a vicenda e fare tutto il possibile per portare il team al vertice”.
Luca Mazzitelli e il Sassuolo, una storia di andata e ritorno, fatta di emozioni, esperienze e un legame che va oltre il campo. Il centrocampista classe ‘95 ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera e il suo rapporto con la squadra neroverde, ricordando con affetto il primo approdo in Emilia.
Un episodio curioso segna il suo primo trasferimento a Sassuolo: “Era l’ultimo giorno di mercato e mentre stavano guardando un film di Leonardo DiCaprio, mi hanno chiamato per dirmi che dovevo trasferirmi. Il film era The Revenant, e da quel momento ho sempre associato l’attore a quel ricordo speciale“, racconta Mazzitelli.
Da quel primo passo, il percorso è stato intenso e ricco di soddisfazioni. L’esordio europeo contro il Lucerna nei preliminari di Europa League resta un’emozione indelebile, così come le sfide nei gironi contro squadre del calibro di Genk e Rapid Vienna. Ma il momento più bello? “Il mio primo gol in Serie A contro il Napoli al Mapei Stadium. Un’emozione incredibile, un ricordo che porterò sempre con me”.
Mazzitelli è maturato nel corso degli anni, fino a vestire la fascia da capitano: “Un orgoglio e una responsabilità. Ho cercato di essere un punto di riferimento, ispirandomi a Magnanelli, un esempio perfetto di leader”. Il centrocampista sa bene quanto sia importante motivare anche chi gioca meno: “Far sentire tutti parte del progetto è fondamentale per il successo di una squadra”.
Oggi, a 29 anni, si sente nel pieno della sua maturità calcistica: “L’esperienza ti fa crescere. Ho vissuto momenti belli e difficili, ma sono orgoglioso del mio percorso”. Rientrato a Sassuolo dopo cinque anni, ha ritrovato un ambiente familiare: “È una società che lavora con serietà, e il nuovo centro sportivo ha alzato ulteriormente il livello”.
Un pensiero speciale va a Domenico Berardi: “Un talento incredibile, tra i migliori attaccanti esterni in Italia. Ha scelto di restare qui e ora ha anche un ruolo più maturo, da chioccia per i giovani”. E proprio il gruppo attuale lo convince: “C’è tanta competizione interna, ma è un aspetto positivo. I risultati arrivano perché tutti si sentono coinvolti”.
Ora, dodici giornate separano il Sassuolo dall’obiettivo stagionale: “Bisogna affrontarle una alla volta, senza fretta. Sono tornato qui perché so come lavora questa società e voglio dare il massimo. Il futuro? Lo vedremo, ma ora conta solo il presente e aiutare la squadra fino alla fine della stagione”.
Determinazione, esperienza e voglia di lasciare il segno: Mazzitelli è pronto a vivere al massimo questa nuova avventura neroverde.
Con la messa in funzione del nuovo ascensore, si completa oggi la riqualificazione della stazione di Guastalla, a servizio delle linee Reggio Emilia-Guastalla e Parma-Suzzara, gestita da FER – Ferrovie dell’Emilia-Romagna.
E’ l’ultimo tassello di un programma di rinnovamento che è iniziato con le nuove pensiline, che servono il secondo e terzo binario, i nuovi marciapiedi, i percorsi per le persone ipovedenti, il sottopasso ciclopedonale e il rinnovamento dei binari.
Nel complesso la riqualificazione, per cui FER – Ferrovie dell’Emilia-Romagna ha svolto il ruolo di stazione appaltante e direzione lavori, ha impegnato risorse per 9,3 milioni di euro: di cui 2,1 di fondi della Regione Emilia-Romagna e 7,1 circa di fondi FSC (2021-27).
“Infrastrutture più accessibili e a misura di passeggero rappresentano un elemento fondamentale per incentivare l’utilizzo del trasporto su ferro- sottolinea l’assessora alla Mobilità, Irene Priolo-: oltre a treni più comodi, anche stazioni più accoglienti sono un obiettivo del nostro programma di mandato, in cui si inserisce l’intervento alla stazione di Guastalla, un nodo strategico importante per tutto il territorio reggiano e non solo”.
“Siamo molto contenti di essere arrivati alla conclusione dei lavori di riqualificazione della stazione ferroviaria di Guastalla, sollecitati fin dalle prime settimane dalla consigliatura e sui quali FER si è spesa sempre in modo collaborativo- aggiunge il sindaco di Guastalla, Paolo Dallasta-. Ora prendere il treno sarà più comodo e sicuro per tutti. Se questi investimenti hanno permesso di rinnovare completamente la stazione, ora dovremo lavorare sulla manutenzione e sull’abbellimento del sottopasso, affinché diventi una porta di ingresso accogliente per la nostra città”.
Il progetto di rinnovamento
Gli interventi hanno riguardato in primis la rimozione della passarella metallica che sovrastava i binari e la realizzazione, al suo posto, di un sottopasso ciclopedonale, che collega l’ingresso principale di piazzale Marconi con i binari e prosegue poi fino all’uscita di via Sacco e Vanzetti, assicurando di fatto una ricucitura urbana tra i due versanti della stazione.
Altra opera rilevante è stata il rifacimento del piano dei binari, che ha significato una riprogettazione dei binari esistenti e un’ottimizzazione dei relativi collegamenti con la rete regionale.
Da segnalare inoltre la costruzione di un nuovo marciapiede – il cui accesso è garantito attraverso l’ascensore – che ha ora le caratteristiche idonee all’incarrozzamento delle persone con mobilità ridotta; l’ampliamento degli altri marciapiedi preesistenti; e il posizionamento dei percorsi tattili per ipovedenti.
Per il quarto anno consecutivo anche il CONI dell’Emilia Romagna, insieme alle proprie federazioni sportive, sarà presente dal 21 al 23 febbraio a Liberamente, il Salone del tempo libero, del divertimento, dello sport e della vita all’aria aperta.
Ben 22 le federazioni sportive, discipline associate ed enti di promozione presenti, negli 8000 metri quadri dei padiglioni 28 e 29 per soddisfare la massiccia presenza di pubblico e la promozione dello sport, dai più piccoli ai più grandi.
SCUOLE:
Tra venerdì 21 e sabato 22 mattina saranno oltre 1000 le presenze degli studenti in rappresentanza di 17 istituti scolastici, che arriveranno alla Fiera di Bologna da tutta la regione. Se la maggior parte delle scuole giungeranno dal comune di Bologna, non mancano quelle della collina, come Castello di Serravalle o dalla montagna come Monzuno. Ma le prenotazioni sono giunte pure da Ferrara, Reggio Emilia, San Cesario sul Panaro o Santa Maria di Codifiume.
INAUGURAZIONE:
Il primo momento ufficiale sarà venerdì 21 febbraio alle 11 quando il Villaggio dello Sport sarà inaugurato, alla presenza delle mascotte delle Olimpiadi di Milano-Cortina, dal presidente del CONI dell’Emilia Romagna Andrea Dondi, Luciano Rizzi per Bologna Fiere e Giuseppe Tanesini, Project manager eventi di Multimedia Tre, l’assessora allo sport della regione Roberta Frisoni, quella del comune di Bologna Roberta Li Calzi e don Massimo Vacchetti, responsabile della pastorale per lo sport per la chiesa di Bologna, oltre ai testimonial Martina Santandrea bronzo olimpico con le farfalle a Tokyo, la campionessa del mondo di pattinaggio Rebecca Tarlazzi, il campione mondiale di immersione Umberto Pelizzari e la mezzofondista Francesca Bertone.
FEDERAZIONI PRESENTI:
Le federazioni che hanno scelto di unirsi al CONI per presentarsi al grande pubblico sono la vela, le bocce con la petanque, la federciclismo con ciclismo, bike polo e pump track, quindi l’atletica leggera, la fijlkam con le sue specialità, lotta, judo, karate e tutte le arti marziali, la Fipe con la pesistica, il pentathlon moderno con la scherma e il laser run, quindi la pesca, la federazione sport equestri con i simulatori, ma pure i pony in una location esterna ai padiglioni. Per gli sport rotellistici sarà presente uno skate park, quindi il simulatore di tiro a volo. Un ampio spazio sarà dedicato alla federtennis, l’ACSI proporrà ancora il pickleball. Ci sarà poi il simulatore per il volo libero dell’aeroclub, il bushcraft survival proposto da Cimone outdoor e i go kart gestiti dall’ACI Bologna. Ancora modo di divertirsi con la pallamano, il parkour per la ginnastica, la pista portatile di bowling, tavoli da biliardo e il tunnel del baseball.
Presso lo stand del CONI sarà presente un’ampia vetrina allestita dalla biblioteca regionale dello sport che ricorderà il lavoro svolto dalla sua fondatrice, recentemente scomparsa, Olga Cicognani.
APPUNTAMENTI:
Tra gli appuntamenti da segnalare, sabato mattina alle 12 è previsto il consiglio del CONI regionale mentre al termine, dalle 14, la scuola regionale dello sport presenterà il convegno “21 tappe per l’equità di genere nello sport italiano” con i saluti del presidente Andrea Dondi e di Andrea Vaccaro, vice presidente vicario e direttore scientifico della scuola. Seguiranno gli interventi di Carlotta Toschi (Tutela e benessere dei minori: responsabilità e buone pratiche nel safeguarding), Andrea Vaccaro (Impatto sociale dello sport e degli esport), Cosimo Palazzo (Linee guida del Cio sulla rappresentazione nello sport e training program), Claudia Giordani (oltre gli stereotipi: il ruolo della comunicazione nello sport di genere), infine Giovanni Tieghi e Fabio Bovo parleranno di Multisport e parità di genere: inclusione, opportunità e crescita attraverso i progetti Centri Coni ed Educamp.
Anche gli alunni e le alunne delle prime classi delle scuole primarie di Formigine (prime e seconde) stanno ricevendo le borracce con il logo del Comune da poter utilizzare per l’acqua distribuita dagli erogatori installati nei diversi plessi scolastici.
Si tratta del proseguo del progetto volto alla riduzione dei rifiuti plastici e all’utilizzo dell’acqua proveniente dall’acquedotto pubblico; una risorsa controllata, batteriologicamente pura, conforme ai requisiti previsti dalla normativa e quindi sicura per la salute.
Ma c’è di più. Sono stati installati e saranno tutti funzionanti – una volta terminate le opere elettriche – nove impianti a parete per l’erogazione di acqua microfiltrata e sanificata mediante trattamento con lampada UV presso le scuole dell’infanzia del territorio comunale.
Il costo del progetto è di circa 20mila euro, dei quali l’80% finanziati dall’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti.
A consegnare le borracce ad alcune classi delle scuole Carducci, questa mattina, il Sindaco Elisa Parenti, il Vicesindaco Marco Casolari e l’Assessore all’Ambiente Giorgia Lombardo, che sottolinea: “L’intervento si inserisce in un contesto più generale di azioni messe in campo dall’Amministrazione comunale con l’obiettivo della riduzione a monte della produzione di rifiuti plastici e della promozione di buone pratiche e comportamenti virtuosi. L’utilizzo dell’acqua di rete è un atto ecologico quotidiano, semplice, concreto, a beneficio dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini, utile a favorire comportamenti individuali e collettivi responsabili a partire dalla scuola, istituzione educativa per eccellenza”.
A Fiorano Modenese oltre 300 studenti saranno coinvolti negli appuntamenti di “Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole”, iniziativa del Centro per il libro e la lettura, nata da un Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero della Cultura, a cui ogni anno aderiscono scuole italiane di ogni ordine e grado, sia sul territorio nazionale che all’estero.
Per una settimina, fino a sabato 22 febbraio 2025, le letture ad alta voce sono in programma alla scuola d’infanzia paritaria Coccapani (con appuntamenti aperti anche alle famiglie), alla scuola primaria Enzo Ferrari e alla scuola secondaria di primo grado Giacomo Leopardi del Comprensivo Fiorano 1, in collaborazione il BLA (biblioteca, ludoteca e archivio storico) di Fiorano Modenese e con l’associazione Librarsi odv. Anche i ragazzi del Gruppo Babele hanno aderito all’iniziativa, mettendo in scena una lettura teatralizzata per i piccoli della scuola Coccapani.
Saranno principalmente insegnati, genitori, ma anche ex alunni a leggere ad alta voce per bambini e ragazzi, partendo dal tema istituzionale di questa edizione (Intelleg(g)o) e dai tre filoni tematici collegati: Intelleg(g)o… dunque sono, Intelleg(g)o… dunque sento, Intelleg(g)o… dunque faccio.
Ricco il calendario alla scuola d’infanzia Coccapani che prevede anche un laboratorio di lettura e realizzazione lanterne con mamma e papà (18 febbraio) e “La notte dei racconti a scuola” con letture a cura dei genitori e degli insegnati con distribuzione del kit delle storie (21 febbraio).
Il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini esprime tutta la sua preoccupazione riguardo ai recenti provvedimenti governativi che impongono significativi tagli ai bilanci dei comuni. In particolare, il Decreto del MEF del 20 gennaio 2025, aggiornato il 12 febbraio 2025, prevede per Sassuolo una riduzione di risorse pari a 1 milione di euro nei prossimi cinque anni:
2025: € 102.401
2026: € 204.801
2027: € 204.801
2028: € 204.801
2029: € 346.587
Crescono le spese per i servizi da un lato e il governo toglie risorse importanti. Tagli che si sommano a quelli già annunciati nel luglio 2024, che ammontano a € 750.000 per il nostro Comune nei prossimi cinque anni. Queste risorse sono fondamentali per garantire servizi essenziali come welfare, istruzione, cultura, sport e sicurezza.
“Insieme ad altri sindaci – sottolinea il Sindaco – abbiamo già espresso la nostra contrarietà al Decreto “Spending Review” a luglio del 2024, che penalizza fortemente gli enti locali, specialmente quelli più virtuosi. Abbiamo colto le opportunità offerte dai fondi PNRR per costruire nuove strutture per la comunità, come scuole e asili nidi, ma senza le risorse necessarie, rischiamo di non poterle rendere operative.
Tagliare sulla spesa corrente ulteriori risorse ai Comuni significa togliere servizi ai cittadini. Sassuolo vuole essere al passo con la sua produzione, con la sua cultura, con quel terzo settore che rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’intera provincia: un milione di euro in meno in cinque anni significa togliere risorse su quei servizi che sono indispensabili, sulle risposte alle domande concrete che i cittadini si aspettano”.
“Già nel bilancio approvato a fine 2024 abbiamo letteralmente fatto i salti mortali – aggiunge il Sindaco – per programmare investimenti senza minimamente toccare la tassazione perché farlo, in un momento di congiuntura economica come quello che stiamo attraversando, avrebbe significato creare un enorme disagio alle famiglie ed alle imprese. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per proseguire su questa strada, ma il taglio annunciato dal Governo mette un ulteriore macigno e a farne le spese sono tutti i cittadini”.
Riparte Coo.de – Cooperative digital education, il percorso formativo che unisce teoria e pratica per rafforzare le competenze digitali di neolaureati e professionisti del settore educativo, sociale e culturale. L’iniziativa è promossa da Alma Vicoo, il Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Bologna e Open Formazione, in collaborazione con Legacoop Bologna, Open Group, Fondazione Barberini e Fondazione Pico.
Quest’anno il focus è sull’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di esplorarne le opportunità nell’ambito della formazione e dello sviluppo di competenze digitali.
In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale sta trasformando il mondo del lavoro, anche il terzo settore deve coglierne i vantaggi, senza perdere di vista i valori fondamentali della cooperazione e dell’inclusione. Le nuove tecnologie possono potenziare l’impatto sociale delle cooperative, migliorare l’accessibilità dei servizi e supportare gli operatori nelle attività quotidiane mantenendo al centro la dimensione delle relazioni e il valore della comunità.
Rita Ghedini
“L’innovazione digitale rappresenta una leva strategica per il mondo cooperativo. La condizione per un utilizzo coerente con i valori di democrazia e partecipazione, che hanno al centro le persone, è la garanzia di un’adeguata formazione, non solo tecnica, ma anche cognitiva e relazionale, che ne valorizzi le potenzialità, comprendendone i limiti – commenta Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna – Con Coo.devogliamo offrire un percorso che metta la tecnologia al servizio delle persone, rafforzando le competenze di chi opera nel settore educativo e in quello socio-culturale. La grande partecipazione a questa edizione dimostra quanto sia forte il bisogno di strumenti concreti per affrontare le sfide della trasformazione digitale in un’ottica di partecipazione e cooperazione”.
Il programma di Coo.de prevede quattro moduli indipendenti di 10 ore ciascuno, incentrati su creatività, comunicazione, cooperazione e benessere. Durante il percorso, i partecipanti avranno la possibilità di interagire con esperti universitari, professionisti del settore e aziende, esplorando strumenti, metodologie e framework teorici utili per affrontare le sfide tecnologiche del futuro.
Il corso è aperto ai dipendenti delle cooperative italiane e ai laureandi e neolaureati dell’Università di Bologna. Il successo dell’iniziativa è testimoniato dall’elevato numero di iscritti, con oltre 90 partecipanti da tutta Italia e altrettanti in lista d’attesa, segno anche della crescente necessità di formazione sulle competenze digitali nei settori culturale e socioeducativo.
La terza edizione di Coo.de è stata presentata oggi, nell’Aula Magna dell’Università di Bologna, con interventi di esperti e rappresentanti istituzionali che hanno analizzato il ruolo del digitale nel futuro delle professioni educative e sociali.
Piero Ingrosso
Dopo i saluti istituzionali di Rita Ghedini (Legacoop Bologna), Claudio Melchiorri (Alma Vicoo e Università di Bologna) e Ira Vannini (Università di Bologna), il programma è entrato nel vivo con la presentazione del corso, curata da Luca Ferrari (Università di Bologna) e Claudia Iormetti (Open Group). A seguire, Piero Ingrosso di Fondazione Pico ha tenuto una lezione su “La cooperazione come dispositivo di innovazione digitale, sostenibile e inclusiva”, mentre la chiusura è stata affidata a Pier Cesare Rivoltella (Università di Bologna) con una relazione su “Intervento e competenze per le professioni educative nella condizione postmediale”.
Il festival Crossroads è come un grande appello del jazz italiano e internazionale: un programma mastodontico, con più di 60 concerti (per circa 400 musicisti) che accolgono big ed emergenti, senza preclusioni di stile e con una notevole quota di presenze femminili. Tratto distintivo della manifestazione è la sua natura di festival itinerante, che si sposta sull’intero territorio dell’Emilia-Romagna, facendo tappa in oltre venti comuni dall’1 marzo all’1 agosto. In questa sua 26a edizione troveranno spazio, tra i tanti, celebrità come Stefano Bollani, Cécile McLorin Salvant, Richard Galliano e gli Avion Travel, esponenti storici della musica improvvisata (Uri Caine, Enrico Rava), nomi pronti a esplodere nel firmamento concertistico internazionale (Nduduzo Makhathini, Lèon Phal, Frida Bollani Magoni) oltre a un’incredibile panoramica di cantanti (Sarah Jane Morris, Jazzmeia Horn, Carmen Souza, Simona Molinari, Petra Magoni, Rossana Casale, Karima).
Crossroads 2025 è organizzato come sempre da Jazz Network ETS in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero della Cultura e di numerose altre istituzioni e con il patrocinio di ANCI Emilia-Romagna.
“Crossroads anche in questa nuova edizione presenta un programma di grandissima qualità, con concerti ed eventi realizzati in tante città e luoghi dell’Emilia-Romagna in un arco temporale di diversi mesi” ha sottolineato l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni. “Si conferma quindi una realtà artistica solida, e un appuntamento irrinunciabile dove i tanti appassionati della nostra regione possono assistere a spettacoli di artisti italiani e stranieri di ogni parte del mondo, di tradizione o sperimentazione. Una vera ricchezza per il nostro territorio”.
“Crossroads è molto più di un festival: è un lungo viaggio attraverso sonorità, culture e territori multiformi” aggiunge Sandra Costantini, direttrice artistica di Crossroads. “Per cinque mesi, l’Emilia-Romagna diventa una grande orchestra aperta, dove le molteplici voci del jazz si incontrano, dialogano e si arricchiscono a vicenda, narrando un’unica grande storia. Crossroads non è solo un insieme di concerti, è un laboratorio di idee, uno spazio di confronto e condivisione, un invito a esplorare le infinite possibilità dell’improvvisazione. Un ponte tra tradizione e innovazione, tra radici locali e orizzonti globali. Crossroads è il biglietto per questo viaggio senza confini”.
Residenze artistiche
Alcuni dei più affermati solisti del jazz italiano sono talmente di casa a Crossroads da venire ‘adottati’ come artisti residenti, impegnati in una molteplicità di concerti con progetti e gruppi sempre diversi.
Fabrizio Bosso, il diamante dei trombettisti jazz nazionali, calcherà tre volte i palchi del festival: il 23 marzo (Fusignano, Auditorium Corelli) per un omaggio a Pino Daniele in duo con il pianista Julian Oliver Mazzariello; il 29 marzo (Massa Lombarda, Sala del Carmine) come special guest del quartetto del sassofonista Alessandro Scala; il 15 aprile (Budrio, Teatro Consorziale) per presentare “Welcome Back”, il nuovo programma del suo Spiritual Trio.
Anche Mauro Ottolini stabilisce uno standard di eccellenza per il nostro jazz, in questo caso per il trombone. Varie le occasioni per ascoltarlo: come solista aggiunto nell’omaggio a Mingus dei Quintorigo (1 aprile, Medolla, Teatro Facchini); con il suo poetico Osaki Trio (17 aprile, Modena, La Tenda); con le seducenti canzoni multietniche del policromo organico “Nada màs fuerte” (17 maggio, Correggio, Teatro Asioli). Ottolini comparirà in due occasioni anche a Ravenna, sotto la bandiera di Ravenna Jazz: con i pirotecnici Alligator Bogaloo (10 maggio, Mama’s Club) e come solista, assieme al direttore Tommaso Vittorini, il beatboxerAlien Dee, il sassofonista Mauro Negri e una enorme compagine orchestrale e corale di giovanissimi musicisti, nella produzione originale “Pazzi di Jazz” dedicata a Miriam Makeba (12 maggio, Teatro Alighieri).
Il sassofonista Javier Girotto è l’anima latina del jazz italiano, come dimostrerà in duo col fisarmonicista Vince Abbracciante (5 aprile, Dozza, Teatro Comunale); con gli Aires Tango, che celebrano il trentennale con la loro inesauribile verve ritmica (22 maggio, Correggio); in trio con Peppe Servillo e Natalio Mangalavite, coi quali rispolvera l’ormai storico “Amico di Cordoba” (6 luglio, Lugo, Arena del Carmine).
Il più recente acquisto nel cast degli artist in residence è la cantante Karima: si esibirà nell’ambito di Ravenna Jazz con il quartetto Soulville (6 maggio, Teatro Socjale di Piangipane); a Parma in duo con il pianista e cantante Walter Ricci (11 giugno, Casa della Musica); a Rimini con “Canta Autori”, omaggio in quartetto alla canzone italiana (1 agosto, Corte degli Agostiniani).
Ravenna Jazz
Nel cartellone di Crossroads confluisce il programma di Ravenna Jazz, che si terrà dal 2 al 12 maggio, dando vita a un festival nel festival.
I concerti principali si svolgeranno al Teatro Alighieri: il suadente New York Tango Trio del fisarmonicista francese Richard Galliano (9 maggio) e l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti in una produzione originale dedicata alla musica dei Beach Boys con ospite il gruppo vocale Baraonna (l’11).
Oltre ai già citati concerti con gli artisti residenti di Crossroads, nei piccoli teatri e club ravennati si alterneranno nomi tutti da scoprire e artisti di ampia fama. Il Teatro Socjale di Piangipane ospiterà la cantante svizzera Tatiana Eva-Marie, in ‘missione’ con la sua Avalon Jazz Band per diffondere il verbo del gypsy jazz (4 maggio), e il crooner britannico Hugh Coltman (l’8).
Al Mama’s Club si aprirà una finestra sul golfo di Napoli con l’omaggio alla canzone partenopea del cantante e chitarrista Joe Barbieri (il 2).
Il Cisim di Lido Adriano è il palco per gli ascolti più intraprendenti: il quintetto del sassofonista franco-svizzero Lèon Phal, col suo inaudito dancefloor acustico (il 3); il guru della batteria Mark Guiliana, impegnato in un solo tra una miriade di percussioni (il 5); un altro vate dei tamburi, Famoudou Don Moye, con un trio che sa riattualizzare il suo enorme retaggio storico (il 7).
The American Way
Dalla terra madre del jazz, gli Stati Uniti, arriveranno musicisti di ‘fascia alta’, nomi che stabiliscono lo standard artistico col quale tutti si dovranno poi misurare. La cantante Cécile McLorin Salvant si è ormai conquistata una posizione d’onore nel pantheon delle grandi dive della jazz song afroamericana: si esibirà a Imola (11 marzo, Teatro Ebe Stignani). Altrettanto si può dire di Jazzmeia Horn, che sarà in quartetto a Rimini (3 luglio). Su un fronte più sperimentale si pongono invece il Lux Quartet, guidato dalla pianista Myra Melford e la batterista Allison Miller (22 marzo, Ferrara, Jazz Club Torrione San Giovanni), e il trio che affianca il vocalist Eric Mingus (figlio di Charles e come lui audace esploratore dell’epopea afroamericana), la contrabbassista Silvia Bolognesi e il percussionista Griffin Rodriguez (16 aprile, Castel San Pietro Terme, Cassero Teatro Comunale). Ponte tra avanguardia e tradizione è invece il solo del pianista Uri Caine, che inaugurerà il festival (1 marzo, Casalgrande, Teatro Fabrizio De André).
Pur se guidato da un italiano, il trio del pianista Antonio Faraò suona profondamente yankee grazie alla ritmica stellare fornita da John Patitucci e Gene Jackson (19 maggio, Correggio).
Jazz tricolore
Oltre alla girandola di concerti proposta dagli artisti residenti, fioccano le partecipazioni dei pesi massimi del made in Italy jazzistico. Al Teatro Carani di Sassuolo si assisterà a una sorta di ‘affare di famiglia’ con le esibizioni di Stefano Bollani in un duo pianistico con Iiro Rantala (13 marzo), della giovane cantante-pianista Frida Bollani Magoni assieme al vibrafonista Mark Glentworth (15 marzo) e della vocalistPetra Magoni assieme all’Arkè String Quartet per la prima assoluta del progetto “Subversion” (19 marzo). Petra Magoni tornerà poi il 3 aprile in duo col pianista Andrea Dindo con un mix di songs tra Weill, Gershwin e Porter (Fusignano).
In arrivo ulteriori band dal particolare carisma. Il trombettista Enrico Rava, sempre più nume tutelare per le nuove generazioni, sarà con i suoi Fearless Five a Correggio (16 maggio). Con 45 anni di carriera, gli Avion Travel daranno prova della loro eterna giovinezza musicale (30 aprile, Russi, Teatro Comunale). Figura fondamentale della musica fuori da ogni omologazione è il sassofonista Daniele Sepe, con il suo omaggio alle colonne sonore jazzistiche dei film di Totò (22 giugno, Medicina, Parco Ca’ Nova). Repertori peculiari sono anche quelli proposti dai futuristici Pericopes (18 aprile, Fusignano); dal trio di Francesco Bearzatti, Stefano Risso e Mattia Barbieri (una reinvenzione tecnologica della colonna sonora di Ellington per Anatomia di un omicidio; 26 aprile, Modena); dal trio Accordi Disaccordi, col loro manouche in parte puro in parte ripassato di elettronica (6 giugno, Bagnacavallo, Chiostro del Complesso di San Francesco); dall’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti e con le presenze solistiche del trombettista Flavio Boltro e di Walter Ricci (un omaggio jazz-sinfonico a Nat King Cole; 15 luglio, Rimini). Figure distintive della nostra musica improvvisata sono Rita Marcotulli e Dado Moroni, impegnati in un duetto di pianoforti (24 aprile, Russi).
Il jazz in rosa prosegue con altre numerose avventure nell’ambito della musica vocale. Primadonna sui palcoscenici classici e lirici, Cristina Zavalloni è anche una delle più peculiari voci del nostro jazz: sarà l’8 marzo a Massa Lombarda con il suo omaggio a Édith Piaf in sestetto. Cantanti che hanno calamitato il pubblico, appartenenti a generazioni diverse, sono Simona Molinari (12 giugno, Parma) e Rossana Casale (13 giugno, Parma). Voce tra le più ammalianti per pronuncia, fraseggio e controllo è quella di Vanessa Tagliabue Yorke, che si potrà ascoltare in duo (6 aprile, Dozza) e in quartetto (25 aprile, Ferrara). Tra le figure in più rapida ascesa ci sono poi la chitarrista e cantante Eleonora Strino, in duo col pianista Claudio Vignali (10 aprile, Modena), e la pianista-cantante Francesca Tandoi, in trio il 9 aprile a Massa Lombarda. Costanza Alegiani canterà un omaggio a Carla Bley accompagnata da Fabrizio Puglisi (pianoforte) e Dan Kinzelman (sax) il 27 aprile a Piacenza (Milestone). La scena musicale emiliano-romagnola sarà rappresentata dalle voci di Eloisa Atti (in quintetto il 7 marzo a Fusignano), Ada Flocco in duo col chitarrista Saverio Zura (22 aprile, Mordano, Teatro Comunale) e Sara Zaccarelli assieme al chitarrista Aldo Betto (28 aprile, Mordano).
L’On Time Contest permetterà di ascoltare alcune delle più promettenti band del giovane jazz italiano: il 18 maggio a Correggio si assisterà all’esibizione in concerto dei finalisti del concorso, seguita dalla rivelazione del vincitore.
Dal cuore dell’Europa
Francia, Gran Bretagna, area austro-tedesca: dal cuore del continente europeo arrivano proposte musicali che, pur conservando tratti distintivi della loro origine geografica, sanno porsi su una dimensione estetica internazionale.
La cantante inglese Sarah Jane Morris con “The Sisterhood” realizza una raccolta di brani originali dedicati alle interpreti tra jazz e pop che più l’hanno ispirata (27 marzo, Imola). Il jazz britannico più disinvolto e ammiccante giungerà il 29 aprile a Medolla con il cantante e sassofonista Ray Gelato assieme ai suoi Giants.
Dalla Germania arriva il brioso manouche del trio del chitarrista Joscho Stephan (7 aprile, Meldola, Teatro Comunale Dragoni) mentre giunge dall’Austria il trio Random/Control del pianista David Helbock, alla cui enciclopedica strumentazione si aggiunge la voce dell’afro-tedesca Fola Dada (29 maggio, Correggio).
Il duo voce e pianoforte formato da Laurianne Langevin e Cyrille Doublet è un puro concentrato di pariginità, a partire dalle scelte di repertorio (11 aprile, Bologna, Camera Jazz&Music Club). A rinforzare l’accento jazz francese arriverà poi un altro duo di squisita fattura, con il sassofonista Émile Parisien e il fisarmonicista Vincent Peirani (28 maggio, Correggio).
Suoni esotici
Crossroads getta sempre lo sguardo oltre i confini abituali della musica afroamericana, andando alla ricerca di proposte provenienti dagli angoli più lontani e talvolta meno rappresentati del globo.
Ed ecco quindi, dalla penisola iberica, la cantante portoghese, di origini capoverdiane, Carmen Souza (6 marzo, Casalgrande) e poi il cantautore portoghese Tiago Nacarato, che assieme al chitarrista brasiliano Cainã Cavalcante fonde le culture musicali dei rispettivi paesi (28 marzo, Fusignano). E ancora il cantante e sassofonista andaluso Antonio Lizana, fautore di un’inedita fusione coreografata tra flamenco e jazz (24 maggio, Correggio).
C’è poi una ‘delegazione diplomatica’ brasiliana: il pianista Amaro Freitas, col suo jazz incredibilmente emerso dalle favelas di Recife carico di echi folclorici (31 maggio, Correggio); Tati Valle, che arriva dal Paranà e forma, con Cristina Renzetti, il duo di voci, chitarre e percussioni As Madalenas (20 marzo, Solarolo, Oratorio dell’Annunziata); Daniella Firpo, cantautrice di Salvador (Bahia) in duo con il chitarrista Daniele Santimone (14 aprile, Mordano). Il filone latino-americano trova un ulteriore alfiere nel pianista cubano Aruán Ortiz, che lavora in maniera futuristica sulle proprie radici (13 aprile, Castel San Pietro Terme).
Arriva dal Sudafrica, ma suona quasi extraterrestre: è il pianista Nduduzo Makhathini, sciamanico e spirituale, arcano e visionario (in trio il 20 maggio a Correggio).