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sabato, 27 Dicembre 2025
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Posizioni economiche personale ATA – abbinamenti aule/candidati: Uil Scuola ER esprime preoccupazione

La UIL Scuola Emilia-Romagna esprime forte preoccupazione e contrarietà per le modalità con cui l’Ufficio Scolastico Regionale, in data 24 novembre, ha disposto l’abbinamento aule/candidati per la prova finale di valutazione relativa all’attribuzione delle posizioni economiche del personale ATA.

L’USR ha deciso di distribuire i candidati nelle diverse province seguendo il mero ordine alfabetico – criterio utilizzato nei concorsi ordinari dei docenti – senza considerare la provincia di titolarità. Un criterio che, in questa specifica procedura, sarebbe invece stato il più logico e naturale, poiché lo stesso decreto ministeriale obbliga gli aspiranti a presentare domanda proprio nella propria provincia di titolarità.

Questa scelta sta producendo gravi disagi per decine di lavoratrici e lavoratori, costretti a spostarsi anche per centinaia di chilometri per raggiungere sedi d’esame collocate persino a 200 km dalla propria provincia, con evidenti ripercussioni economiche e personali: spese di viaggio interamente a carico dei candidati, costi per i pasti e – per molti – necessità di pernottare fuori sede pur di raggiungere in orario la sede assegnata.

Una decisione “incomprensibile”, che non risponde a nessuna esigenza organizzativa e che, anzi:

  • non ottimizza il processo organizzativo complessivo;
  • crea difficoltà logistiche e inevitabili assenze dai luoghi di lavoro, con ricadute sulle scuole che in quei giorni dovranno fronteggiare la mancanza di più unità di personale;
  • ignora le reali condizioni dei lavoratori ATA, dimostrando scarsa attenzione verso la loro professionalità;
  • contraddice ogni logica di prossimità e semplificazione amministrativa.

Sarebbe stato sufficiente assegnare ciascun candidato alla provincia di titolarità per garantire tempi, costi e modalità sostenibili sia per il personale sia per le istituzioni scolastiche interessate.

Per queste ragioni, la UIL Scuola Emilia-Romagna:

  • ha già richiesto all’USR un incontro urgente, rammaricandosi che non sia stato attivato un confronto preliminare;
  • chiede di modificare immediatamente il provvedimento, applicando criteri di buon senso e prossimità;
  • sollecita l’Amministrazione a chiarire i criteri utilizzati e a spiegare perché non siano state adottate soluzioni più ragionevoli e rispettose dei lavoratori.

La UIL Scuola Emilia-Romagna resta disponibile al confronto e auspica un rapido intervento correttivo che restituisca equità, coerenza e rispetto a una procedura che, così come impostata, risulta ingiustificatamente penalizzante per il personale ATA.

Sulla A14 giovedì notte chiusa la stazione di Bologna Fiera

Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire attività di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 00:00 alle 5:00 di giovedì 27 novembre, sarà chiusa la stazione di Bologna Fiera, in entrata in entrambe le direzioni, verso Ancona e verso la A1 Milano-Napoli.

In alternativa, si consigliano le stazioni di Bologna San Lazzaro, sulla stessa A14, oppure di Bologna Arcoveggio, sulla A13 Bologna-Padova.

Carmen: la magia e la passione del balletto classico al Teatro Carani di Sassuolo

Carmen: la magia e la passione del balletto classico al Teatro Carani di SassuoloDopo i successi internazionali in Cina, Germania, Austria, Asia Centrale e Cipro, venerdì 28 novembre torna il Balletto di Milano al Teatro Carani di Sassuolo con  Carmen. L’esclusiva versione di Carmen del Balletto di Milano è ispirata alla novella di Prosper Mérimée e all’omonima opera di Bizet e, pur avvalendosi di una modernizzazione della messa in scena firmata da Marco Pesta, non tradisce la tradizione.

Il balletto è ricco di coreografie coinvolgenti di Agnese Omodei Salè e Federico Veratti. Appassionati pas de deux si alternano a vivaci danze d’assieme di Gitani, Soldati e Sigaraie che impegnano tutto l’ensamble in un clima d’energia e passione, sottolineato dalle stupende musiche di Georges Bizet, tratte anche dalle due Suites e dall’Arlesienne n. 2.

Carmen è la prima eroina d’opera ad essere uccisa per mano di un uomo. Muore poiché rifiuta di sottomettersi ad un uomo che dice di amarla e la sua storia riporta ad un tema tristemente noto: quello del femminicidio, causato dall’idea di possesso nei confronti delle donne, di uomini incapaci di gestire abbandoni e sconfitte.

Ai piedi Carmen, ormai senza vita tra le braccia del Destino, figura che nel balletto conduce la vicenda svelandosi man mano attraverso i simboli delle carte, magistralmente interpretato da Alessandro Orlando, i danzatori posano una scarpina rossa, emblema della lotta e dell’indignazione contro questo crimine odioso e di genere.

Nel ruolo della bella e passionale gitana Alessia Sasso; Mattia Imperatore è Don José, Gianmarco Damiani Escamillo e Annarita Maestri Micaela. Ambasciatore della danza italiana nel mondo, il BALLETTO DI MILANO diretto da Carlo Pesta, svolge la propria attività nei maggiori teatri italiani e all’estero dove è presente in teatri ed istituzioni di primo piano.

 

CARMEN – balletto in due atti su musiche di G. Bizet

Coreografie Agnese Omodei Salè e Federico Veratti – scenografie Marco Pesta

I biglietti per Carmen sono disponibili presso la biglietteria di via Mazzini 28 a Sassuolo oppure online su Vivaticket. Maggiori informazioni su www.teatrocarani.it

L’Emilia-Romagna vince il Premio “Buone Pratiche dell’Italia Rurale” con l’agrinido ‘Grappolino’ di Modena

L’Emilia-Romagna vince il Premio “Buone Pratiche dell’Italia Rurale” con l’agrinido ‘Grappolino’ di ModenaUn asilo nido tra i vigneti, dove le finestre si affacciano sul frutteto e la ricreazione avviene tra orti, prati verdi e animali da cortile. Un edificio rurale completamente riqualificato e trasformato in un luogo di crescita, gioco e scoperta, in grado di unire educazione, natura e comunità. È l’Agrinido “Grappolino”, a circa 13 chilometri da Modena: un progetto nato dal legame profondo con la campagna e diventato un modello di innovazione educativa nelle aree rurali riconosciuto a livello nazionale.

Un’esperienza premiata con il riconoscimento “Buone pratiche dell’Italia rurale” 2025, promosso dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste nell’ambito di “Coltiviamo insieme il domani”, l’iniziativa che inaugura la Rete nazionale della Pac e racconta, attraverso le esperienze selezionate, come i fondi europei stiano contribuendo a innovare l’agricoltura e a rafforzare le comunità rurali. L’Agrinido “Grappolino”, presentato dall’Azienda Agricola Chiurato Paolo – Fattoria Sociale, è stato selezionato tra i sei finalisti a livello nazionale e si è aggiudicato il primo Premio, assegnato a Roma.

Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna che, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale, ha messo a disposizione oltre 185mila euro per la riqualificazione di un edificio rurale inutilizzato e la sua trasformazione in uno spazio educativo dedicato alla prima infanzia, progettato in continuità con l’ambiente agricolo che lo circonda e in grado di accogliere 11 bambine e bambini dai 10 ai 36 mesi. L’intervento ha consentito di rendere la struttura sicura dal punto di vista sismico, energeticamente efficiente e capace di dialogare con l’orto, il frutteto e gli animali della fattoria, offrendo alle famiglie della zona un servizio che unisce educazione, natura e comunità.

“Questo riconoscimento conferma la capacità delle nostre imprese agricole di innovare, diversificare e costruire valore, non solo economico, ma sociale e comunitario- sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. L’Agrinido ‘Grappolino’ dimostra come un’azienda agricola possa diventare un presidio educativo, culturale e di inclusione, aprendo i propri spazi alla comunità e mettendo a disposizione un patrimonio di saperi, ambienti e relazioni che appartengono alla storia rurale della nostra regione. È un esempio concreto di agricoltura sociale che tiene insieme educazione, natura e sostenibilità, dando risposte reali alle famiglie che vivono nelle aree rurali e rafforzando il legame tra territorio e qualità della vita”.

Il progetto dell’Agrinido ‘Grappolino’

L’edificio che ospita la struttura era un immobile aziendale inutilizzato, completamente recuperato e trasformato in un luogo pensato per accogliere 11 bambine e bambini dai 10 ai 36 mesi. Gli spazi interni sono stati progettati per garantire luminosità, benessere e continuità con l’esterno: ampie finestre affacciano direttamente sulla vigna e sul giardino attrezzato, mentre gli arredi e i materiali sono stati scelti privilegiando componenti naturali e soluzioni sostenibili. Gli interventi hanno riguardato il miglioramento della sicurezza sismica, l’isolamento termico tramite materiali riciclati, l’installazione di sistemi energetici a basso consumo e la realizzazione di ambienti a temperatura controllata, rendendo la struttura un edificio a consumo energetico quasi zero.

All’esterno, un giardino didattico collega l’agrinido all’orto, al frutteto e agli animali della fattoria, permettendo ai più piccoli di vivere quotidianamente il rapporto con la natura e con il ciclo agricolo attraverso esperienze dirette di cura, osservazione e gioco. La presenza di percorsi verdi e di spazi ombreggiati consente attività educative all’aperto in tutte le stagioni, mentre la vicinanza con l’azienda agricola favorisce un dialogo costante tra il mondo rurale e il progetto pedagogico. Accreditato dal Comune di Modena, l’agrinido nasce dalla collaborazione tra l’impresa agricola e gli enti pubblici del territorio e rappresenta un modello di servizio integrato che unisce crescita, ambiente e comunità, contribuendo a contrastare lo spopolamento delle aree rurali e a sostenere le famiglie che vivono fuori dai centri urbani.

Eissione francobollo Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Eissione francobollo Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donnePoste Italiane comunica che oggi 25 novembre 2025 viene emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo appartenente alla serie tematica “i valori sociali” dedicato alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – Questo non è amore, relativo al valore della tariffa B zona 1 pari a 1,35€.

Tiratura: quattrocentomilacinque esemplari.

Foglio: quarantacinque esemplari.

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva con imbiancante ottico.

Bozzetto a cura del Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

La vignetta raffigura il volto di una donna con lo sguardo basso e con segni di violenza; nel suo atteggiamento il peso di un vissuto complesso. L’illustrazione è stata utilizzata dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato per la campagna di sensibilizzazione alla violenza di genere che ha per claim “…Questo non è amore”. In alto, a sinistra, è presente lo stemma araldico della Polizia di Stato.

Completano il francobollo la legenda “GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B zona1”.

L’annullo primo giorno di emissione è disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Roma V.R.

È stata realizzata anche una cartella filatelica contenente il francobollo, la quartina, la cartolina affrancata ed annullata, la busta primo giorno di emissione e il bollettino illustrativo.

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Verona e sul sito www.filatelia.poste.it.

 

 

In Emilia-Romagna nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale

Già era gratuito l’accesso al Pronto soccorso, ai consultori familiari per la presa in carico e il sostegno psicologico. Ora l’esenzione del ticket viene estesa anche alle visite specialistiche ambulatoriali.

In Emilia-Romagna, per volontà della Regione che ha approvato il provvedimento ieri in Giunta, d’ora in poi le persone vittime di violenza di genere e/o a causa del proprio orientamento sessuale o della propria identità di genere potranno accedere alle cure che si rendano necessarie in conseguenza della subita violenza, senza alcuna compartecipazione alla spesa sanitaria per le prestazioni specialistiche ambulatoriali.

Accanto all’ampliamento delle prestazioni non soggette al pagamento del ticket, viene poi introdotto, per la prima volta, uno specifico codice di esenzione, che ha validità annuale e prevede la possibilità di rinnovo qualora dovessero persistere le condizioni cliniche correlate alla violenza. Il titolo idoneo a documentare il diritto di cittadine e cittadini residenti in Emilia-Romagna al riconoscimento dell’esenzione è il referto di Pronto Soccorso o il certificato specialistico, rilasciato in strutture sanitarie pubbliche.

“Con questo provvedimento, che siamo contenti di adottare proprio nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne- sottolineano gli assessori alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi, e alle Pari opportunità, Gessica Allegni- la Regione prosegue nell’implementazione e nel rafforzamento delle misure di prevenzione e contrasto della violenza di genere. Estendendo la gratuità anche alle visite specialistiche ambulatoriali, vogliamo essere a fianco delle vittime passo dopo passo, per una presa in carico che possa sostenerle nella fuoriuscita da percorsi difficili e dolorosi”.

“Da anni- proseguono Allegni e Fabi- questa Regione è impegnata a contrastare la violenza di genere e le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, ora facciamo un ulteriore passo avanti per il concreto e fattivo sostegno alle vittime”.

25 novembre, l’Istituto Tecnico Agrario ‘Serpieri’ di Bologna sceglie la campagna della Regione

25 novembre, l’Istituto Tecnico Agrario ‘Serpieri’ di Bologna sceglie la campagna della Regione“Se vuole spegnere la tua luce, tu lascialo nel suo buio”. È scritto nero su bianco sulla lavagna all’ingresso della scuola. Quella stessa lavagna che ricorda l’uscita didattica di oggi per la III B e la III C. La scritta, fatta col pennarello in quella grafia curata e tonda che solo gli adolescenti sanno fare, è una delle prime cose che si notano entrando questa mattina all’Istituto Tecnico Agrario ‘Arrigo Serpieri’ di Bologna.

Sulla vetrata accanto c’è poi il manifesto della campagna ‘Non sono tua’ ideata e realizzata dalla Regione Emilia-Romagna per il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Altri manifesti, stampati a colori e in diversi formati, sono affissi in bacheca, sulla scrivania all’ingresso della scuola, nei bagni e nelle aule, dove oggi una parte della giornata è dedicata a riflettere su questo tema.

Sono stati i ragazzi dell’Istituto di formazione superiore che sorge alla periferia di Bologna e conta 155 allieve e 405 allievi, a scegliere ‘Non sono tua’ per questa giornata; un’idea partita proprio da loro, e poi condivisa con le compagne.

“In un momento di riflessione su quelle che dovevano essere le iniziative per questa giornata, studenti e studentesse hanno pensato di adottare la campagna della Regione perché in questi dieci punti riprende ciò di cui loro volevano parlare”, spiega la professoressa Franca Ferroni, docente di Diritto ed economia del biennio e vicepreside dell’Istituto.

Al Serpieri il 25 novembre è iniziato in modo diverso dal solito. Al suono della campanella, alle 7.55, i ragazzi hanno distribuito alle compagne, alle professoresse e al personale della scuola il manifesto di ‘Non sono tua’ “per creare- aggiunge la docente- un momento di riflessione e di discussione su queste tematiche che riempiono e completano lo spirito del nostro Istituto, che è quello dello star bene a scuola e dello star bene con sé stessi. Quindi, lo star bene a scuola e lo star bene con se stessi passa anche questi temi. La Regione ci ha dato uno spunto per completare il percorso che facciamo a 360 gradi e che oggi richiede una riflessione più profonda su queste tematiche. I ragazzi sono consapevoli che il rispetto è alla base di tutto. Anche dell’amore”.

In uno dei laboratori della scuola, poi, dove su una delle pareti è disegnato un grande albero, sono stati affissi i manifesti come se fossero i frutti che crescono nel giardino lì accanto. Frutti che servono per lo studio, per imparare quello che li attende lontano dalle aule.

Gli allievi e le allieve del Serpieri non sono nuovi, infatti, a iniziative per questa giornata. “In tutti questi anni- racconta Federica Chiodi, alunna di V E e rappresentante d’istituto- è sempre stato fatto qualcosa per sensibilizzare anche i ragazzi più piccoli con iniziative sempre diverse. La campagna della Regione può aiutarci a essere più vicini a tutti e ad ampliare notevolmente la nostra iniziativa, per noi bella e importante soprattutto perché finanziata da noi studenti”.

Per i ragazzi la campagna ‘Non sono tua’ è “un promemoria”, come spiega ancora Giacomo Coviello, alunno di V E e rappresentante d’Istituto. Un promemoria per la donna con “dieci comandamenti che possono aiutarla e non farla finire in situazioni poco belle” ma “che serve anche a noi ragazzi”. “So- dice Giacomo- che ci sono situazioni in cui tutto ciò non è scontato e proprio per questo è importante sensibilizzare sempre di più”.

Il kit per scaricare i manifesti della campagna ‘Non sono tua’ è disponibile al link: https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/approfondimenti/2025/nonsonotua

 

Contrasto alle povertà: via libera dell’Assemblea legislativa al nuovo Piano regionale 2025-2027 licenziato dalla Giunta

Contrasto alle povertà: via libera dell’Assemblea legislativa al nuovo Piano regionale 2025-2027 licenziato dalla GiuntaCombattere esclusione sociale, disagio abitativo e povertà alimentare: l’Emilia-Romagna mette in campo 124 milioni di euro di risorse – regionali, nazionali e comunitarie – con il Piano regionale per il contrasto alle povertà 2025–2027 approvato oggi dall’Assemblea legislativa.
Il documento recepisce le indicazioni del Piano nazionale povertà 2024-2026, integrando le misure nazionali con le specificità regionali, per avviare e coordinare gli interventi di prevenzione e contrasto delle condizioni di povertà.

“È essenziale creare le condizioni per aiutare le persone a uscire da condizioni di fragilità ed emarginazione- spiegano il presidente della Regione, Michele de Pascale e l’assessora regionale al Contrasto alle povertà, Elena Mazzoni-. Siamo partiti da questa riflessione per il nuovo Piano che raccoglie e integra le esperienze precedenti, aggiungendo risorse e obiettivi specifici per il prossimo triennio. La lotta alla povertà si fa anche con il riconoscimento della dignità, dell’autonomia e dei diritti fondamentali di ogni persona”.
“Confermiamo le azioni per contrastare le diverse forme di marginalità, utilizzando al meglio le risorse finanziarie di ogni livello, comunitario nazionale regionale- prosegue Mazzoni-. Puntiamo sempre più all’integrazione tra servizi pubblici e soggetti del Terzo Settore, oltre alla scelta di assicurare interventi su fronti che spesso rischiano di rimanere sottotraccia, quali il sovraindebitamento e la povertà alimentare”. “Proprio oggi, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne- conclude Mazzoni- i dati ci dicono che la violenza economica è una delle forme più insidiose di discriminazione, perché limita l’autonomia e la libertà delle donne. In Italia il divario retributivo di genere resta significativo. Secondo le rilevazioni ISTAT e il Gender Gap Report 2025, le donne guadagnano in media circa il 13% in meno rispetto agli uomini sulla retribuzione oraria, con differenze che possono superare il 20% nei ruoli dirigenziali. Inoltre, le donne ricoprono solo il 20-22% delle posizioni dirigenziali, confermando la persistenza di barriere nell’accesso ai ruoli apicali”.

Il Piano

Il Piano adotta una visione complessiva della povertà, che considera non solo il reddito ma anche le nuove vulnerabilità generate dai cambiamenti economici, sociali e culturali.
Per rendere le politiche più mirate ed efficaci, la Regione ha avviato, in collaborazione con le università, uno studio approfondito sui profili di fragilità, valorizzando anche l’algoritmo Amartya e la capacità di calcolo del supercomputer regionale: strumenti che consentono micro-simulazioni più precise, una lettura più accurata dell’evoluzione del disagio e una migliore capacità istituzionale di intercettare tempestivamente i bisogni emergenti.

Le misure principali previste dal Piano prevedono il rafforzamento dei servizi sociali, della presa in carico delle persone in povertà e l’accompagnamento all’iscrizione anagrafica per le persone senza dimora. Di particolare rilievo, inoltre, l’Housing First, cioè l’inserimento diretto in appartamenti di persone senza dimora con problemi di salute mentale o in situazione di disagio socio-abitativo cronico. Garantito anche il cosiddetto Pronto intervento sociale, che allinea i Livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps) su tutto il territorio, riservando risorse vincolate a questo obiettivo. Tutto questo anche attraverso il lavoro di équipe con professionisti del mondo sanitario, sociale e del mondo del lavoro.
La Regione assicura poi, con proprie risorse, il sostegno alle azioni di recupero alimentare e di prevenzione dello spreco, la prevenzione e gestione delle crisi da sovraindebitamento, la garanzia di microcredito sociale regionale, il sostegno alla mobilità per le persone fragili e la promozione delle Comunità energetiche rinnovabili (Cers) a forte valenza sociale.

Le risorse

Il Piano dispone delle risorse del Fondo nazionale povertà (Fnp), che assicura 62,5 milioni di euro per i servizi territoriali, oltre a una quota di 5,2 milioni riservati espressamente alla povertà estrema. A questi si aggiungono 36,5 milioni di euro dal Pnrr e 7,9 milioni dal Fondo sociale europeo (Fse) per interventi di integrazione in favore di persone in condizione di svantaggio, a cui si aggiungono 12,3 milioni per il rafforzamento del Servizio sociale professionale, dedicati all’assunzione di assistenti sociali. In questo caso l’obiettivo nazionale è di almeno un assistente sociale ogni 5mila abitanti, livello che la Regione Emilia-Romagna ha raggiunto da tempo, assicurando già oggi un rapporto di 1 assistente sociale ogni 3.362 abitanti e sul quale investire con ulteriori assunzioni.

Il contesto regionale

In Emilia-Romagna sono quasi 17mila le famiglie raggiunte dalla misura nazionale dell’assegno di inclusione, un dato in calo rispetto ai 39.176 nuclei familiari che percepivano il Reddito di cittadinanza. Le forme di povertà su cui si concentra il Piano riguardano famiglie con caratteristiche diverse: 139mila famiglie (dati 2023) che vivono sul territorio regionale, pari al 6,8% del totale, sono in condizioni di povertà relativa, ovvero con risorse mensili insufficienti per fare fronte a una soglia convenzionale di spesa.
La povertà assoluta viene invece calcolata sulla base di una soglia per la quale le famiglie non sono in grado di acquistare un paniere di beni e servizi essenziali e colpisce soprattutto famiglie numerose, con minori e di cittadinanza straniera.
La povertà alimentare, invece, fa riferimento ai nuclei familiari in cui si concentra una crescente richiesta di aiuti alimentari e che, per l’Emilia-Romagna, riguarda soprattutto le periferie urbane e i piccoli comuni. La povertà estrema, infine, riguarda oltre 8mila persone in Emilia-Romagna che vivono in condizione di grave marginalità, spesso senza dimora, in strutture di accoglienza o a rischio di perdita dell’alloggio.

Sabato l’accensione dell’albero di Natale in piazza a Formigine

Sabato l’accensione dell’albero di Natale in piazza a Formigine
immagine di repertorio

Sabato 29 novembre alle 17, in piazza Calcagnini, Formigine darà ufficialmente il via al Natale con l’accensione dell’albero.

L’abete rosso che accompagnerà la città durante le festività proviene dai lavori di diradamento dei boschi di Sant’Anna Pelago, nel cuore del Parco Regionale dell’Emilia Centrale, grazie alla collaborazione con la Cooperativa Forestale Acque Chiare. Un simbolo autentico, che porta con sé la cura e l’attenzione per il territorio.

Quest’anno il Natale formiginese sarà davvero di tutti, a partire da chi vive questo periodo con entusiasmo inesauribile: i bambini. Sono stati infatti i piccoli delle scuole dell’infanzia e primarie del territorio a decorare le sfere che impreziosiscono l’albero.

La cerimonia sarà accompagnata dai Christmas Carols con Sandra Cartolari e Alessandra Fogliani, in un momento musicale a cura dell’Associazione Il Flauto Magico. In contemporanea, sabato e domenica dalle 10 alle 19, il centro storico sarà animato da Mercanti al Castello, mostra mercato artigianale con tante idee regalo organizzata in collaborazione con ProForm.

“Con l’accensione dell’albero – dichiara l’Assessore agli Eventi e al Turismo Corrado Bizzini – illumineremo anche le vie del capoluogo, completando così l’avvio delle luminarie. Nelle frazioni, invece, la magia del Natale è già accesa da alcuni giorni.

Quest’anno, nell’ambito dell’appalto dedicato all’illuminazione, abbiamo scelto inoltre di installare un albero di Natale illuminato in ogni frazione, un gesto che vuole valorizzare tutta la comunità e creare un legame visibile tra i nostri centri abitati.

Un ringraziamento speciale va ad Angela e Cinzia che con Mercanti al Castello animeranno il centro storico per tutto questo fine settimana.

Sarà un periodo ricco di iniziative: spettacoli capaci di stupire grandi e piccoli, musica, mercatini e le tradizioni più attese, come la discesa di Babbo Natale dalla torre del Castello. Formigine vi aspetta”.

“Recita e danza” all’Astoria venerdì e sabato prossimi

“Recita e danza” all’Astoria venerdì e sabato prossimiVenerdì 28 e sabato 29 novembre sul palco del teatro Astoria di Fiorano Modenese torna l’Accademia della Stravaganza, gruppo teatrale amatoriale fioranese. Alle ore 21 saranno in scena con lo spettacolo teatrale “Recita e danza, ovvero; stra… vacanza!”

Il ricavato delle due serate, con il patrocinio del Comune di Fiorano Modenese, sarà devoluto in beneficienza ad Agape – Il futuro non si improvvisa che si occupa di adozioni a distanza e progetti sociali in Congo e in altri Paesi africani.

I biglietti, al costo di 12 euro, sono disponibili in prevendita presso Alta Definizione (Fiorano), Chierici Sport (Spezzano) e Pilates Sassuolo.

 

Consiglio comunale a Fiorano Modenese giovedì 27 novembre

Consiglio comunale a Fiorano Modenese giovedì 27 novembreLa presidente del Consiglio comunale di Fiorano Modenese, Morena Silingardi, ha convocato la prossima seduta per giovedì 27 novembre 2025, alle ore 19.00, presso Casa Corsini, per la trattazione del seguente ordine del giorno:

1. Interrogazione presentata dal consigliere Casali del gruppo consiliare “Fratelli D’Italia Giorgia Meloni” portante ad oggetto: “Interrogazione su viale Verdi e zone limitrofe – spazzamenti e topi”.

2. Interrogazione presentata dal consigliere Barbolini del gruppo consiliare “Lega Salvini Premier” portante ad oggetto: “Furti al cimitero di Fiorano. Richiesta di installazione di sistema di videosorveglianza interno ed esterno”.

3. Art. 175 D.lgs. 18 agosto 2000 – Variazione al bilancio di previsione finanziario 2025-2027.

4. Convenzione tra il Comune di Fiorano Modenese ed il Comune di Maranello per la Gestione in forma associata del centro di educazione alla sostenibilità ambientale “Cà Tassi” – Rinnovo accordo sino al 31.12.2030.

5. Procedimento unico ai sensi dell’art.53 della L.R. 24/2017 comparto Aps.i – Laminam S.p.a. – Modifica e integrazioni alla convenzione approvata con delibera di Consiglio Comunale n.5 del 31/01/2019.

6. Ordine del giorno presentato dalla consigliera Muià del gruppo consiliare “Attiva Fiorano” portante ad oggetto: “Sottoscrizione della convenzione con il centro documentazione donna di Modena e impegno del Comune per le Pari Opportunità”.

7. Ordine del giorno presentato dal consigliere Arcuri del gruppo consiliare “Partito Democratico” portante ad oggetto: “Riconoscimento del ruolo dei caregiver familiari ed equiparazione ai lavoratori nell’accesso ai servizi comunali”.

8. Ordine del giorno presentato dal consigliere Gualmini del gruppo consiliare “Manfredini Sindaco Ascoltare e Risolvere” portante ad oggetto: “Sala consiliare del nostro Comune”.

9. Ordine del giorno presentato dal consigliere El Kholti del gruppo consiliare del “Partito Democratico” portante ad oggetto: “Installazione di un sistema di controllo della velocità (velo box) lungo via Giardini, Ubersetto (MO)”.

10. Interpellanza presentata dal consigliere Manfredini del gruppo consiliare “Manfredini Sindaco Ascoltare e Risolvere” portante ad oggetto: “Spostamento della scuola materna Villa Rossi”.

E’ stato aggiunto il seguente O.d.G. suppletivo:

11. Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art.194 del D.lgs. n. 267/2000. Spese legali liquidate con sentenza n. 22/2025 della Corte di giustizia tributaria di primo grado di Modena.

La diretta streaming del Consiglio sarà tramessa sul canale you tube del Comune.

 

La Redazione giovanile Under 25 Néa Quotidiano risponde punto per punto e definitivamente

La Redazione giovanile Under 25 Néa Quotidiano risponde punto per punto e definitivamente
Néa – presidente Alessio Bastai

«Negli scorsi giorni, a seguito dell’inchiesta sulla ‘questione Moschea’, Néa Quotidiano è stato al centro di svariati attacchi da parte di partiti politici. Poiché l’obiettivo della Redazione, fin dalla sua nascita, è sempre stato quello di lavorare per una informazione libera e corretta, abbiamo la responsabilità di rispondere nel merito alle varie accuse faziose e arbitrarie».

«Tanto quanto i sottoscritti – spiegano il presidente Alessio Bastai e il vicepresidente Gabriele Arcuri – non hanno mai fatto mistero della propria appartenenza politica o delle proprie cariche pubbliche, siamo tranquilli nell’ammettere che all’interno dei venti giovani della Redazione esistano varie voci: sette collaboratori hanno tessere di partito, che variano dal centrodestra, al centro, al centrosinistra; mentre la maggior parte non ha nessuna affiliazione partitica. Néa nasce per dare spazio ai giovani del Distretto, indipendentemente dal loro colore politico, abbracciando la diversità come un valore piuttosto che come un terreno di scontro. Ci pare tuttavia curioso come, dopo un anno di articoli e progetti, si arrivi ora ad attaccarci strumentalizzando un semplice sondaggio: noi abbiamo raccolto e riportato opinioni; se queste non sono di gradimento a certi esponenti la colpa non è di certo nostra. Il tempismo appare quantomeno sospetto».

È stato inoltre asserito come il questionario fosse «pro-moschea» e «fazioso» e come le risposte suggerite «omettessero dettagli importanti». Riportiamo di seguito le domande incriminate:

  • Hai mai sentito parlare della Moschea di Sassuolo? (Sì/No);
  • Se sì, da dove? (Dai social o Internet/Da conoscenti o parenti/Dai giornali cartacei);
  • Cosa hai sentito in merito? (Verrà costruita una seconda Moschea a Sassuolo/È stata spostata la Moschea di Sassuolo a “I Quadrati”/L’associazione Islamica di Sassuolo (non ancora la Moschea) si è spostata a “I Quadrati”/Non ci sarà più una Moschea a Sassuolo);

Alla domanda, è seguito un fact-checking dove è stata riportata una nota stampa pubblicata dall’Ufficio Stampa comunale. Successivamente:

  • Qual è il tuo pensiero a riguardo? (Soddisfazione/Indifferente/Ansia o paura);
  • Credi che la comunità islamica sassolese abbia diritto ad un luogo di culto in cui pregare? (Sì/No).

Lasciamo ai lettori chiedersi se stessimo «suggerendo interpretazioni della realtà» con questi quesiti.

Viene poi criticato che non si faccia «riferimento in nessun campo all’assenza di un’intesa tra la comunità islamica e lo Stato». Eppure, questo non era un argomento rilevante ai fini dell’inchiesta locale, essendo una questione di carattere nazionale che ha profonde radici storiche, politiche e sociali (ricordiamo però, a fini informativi, che l’intesa è uno strumento di agevolazione e che, se una confessione non la possiede, essa può comunque dotarsi di luoghi di culto tramite il diritto comune).

Infine, specifichiamo che la diffusione del sondaggio è avvenuta tramite canali informali e privati (gruppi WhatsApp e passaparola), senza il coinvolgimento di organi collegiali scolastici o canali ufficiali. Nel questionario i rispondenti hanno utilizzato ambedue indirizzi privati o istituzionali, il che è risultato funzionale a possedere un campione statistico quanto più rappresentativo possibile; la scelta era facoltativa e non mandatoria ai fini della compilazione del sondaggio. I dati raccolti, all’avvenuto completamento degli obiettivi culturali dell’associazione (uscita dell’inchiesta sui media), sono stati conseguentemente eliminati e cancellati in ogni modo e forma. Ci dissociamo inoltre da affermazioni di terzi non tesserati per Néa Quotidiano, come suggerito da eventuali screen di chat postati sui social da esponenti politici.

Néa Quotidiano ritiene di aver fornito tutte le spiegazioni e i dettagli riguardo ai modi, ai mezzi e alle intenzioni dell’inchiesta. Per l’associazione rispondere oltre vorrebbe dire dare adito a dibattiti politici estranei ai nostri scopi associazionistici e al nostro Statuto.

«Noi continueremo nel nostro quotidiano lavoro – commenta la Redazione tutta – contenti del successo della recente inchiesta della rubrica “Piastrelle Rotte”, i cui propositi sono soltanto agli esordi. Rimaniamo aperti a collaborazioni, idee e critiche, ritenendo il dialogo e il giornalismo tra le massime forme di democrazia».

(La Redazione di Néa Quotidiano)

 

 

 

 

Il compleanno di Librarsi

Il compleanno di LibrarsiLa Presidente dell’associazione, Angela Casolari, nel suo saluto ha scritto: “Riflettendo sul lungo percorso compiuto in questi venti anni, è emersa la lungimiranza di chi all’inizio ha avuto l’idea, supportata da uno Statuto dai contenuti ancora estremamente attuali e dalle istituzioni che hanno creduto in essa.

Un’idea vincente che ha avuto la funzione di contrastare la moda impersonale e imperante dei social media attraverso la riscoperta dell’arricchimento individuale della lettura, soprattutto come strumento per la socializzazione e la condivisione. Tanta strada è stata fatta da allora in termini di promozione alla lettura nel distretto! L’evoluzione e la varietà delle attività che si sono aggiunte negli anni si è sviluppata anche per le reti di collaborazione con le associazioni e le istituzioni del nostro territorio. Un risultato che si sta realizzando grazie alla competenza, alla disponibilità degli associati (ora più di centoventi) e allo spirito di iniziativa dei tanti che hanno contribuito alle letture nelle biblioteche, nelle scuole e nei centri diurni.”

Ed ecco, sulla narrazione sintetica della storia di Librarsi, il parere di una volontaria presente alla festa: “Dagli sketch alla musica, alle foto proiettate, alla lettura in diretta dei libri…tutto molto studiato per essere delicato, ironico, emozionante, per arrivare al cuore e alla memoria del pubblico presente!”

E infine la testimonianza di una ex bibliotecaria: “Ho ripercorso anche con toni nostalgici il lavoro fatto in tutti questi lunghi anni. Un lavoro condiviso. Soprattutto mi colpisce il vostro entusiasmo e il vostro spirito che fa trasparire una grande amicizia e una grande solidarietà. Quanto siete bravi e che grande lavoro svolgete per la comunità!”

I saluti istituzionali sono stati portati, all’inizio, dalla vicesindaca Serena Lenzotti. Ha ricordato che anche i suoi figli sono cresciuti con le letture ad alta voce di Librarsi. Durante lo spettacolo è arrivata anche l’assessore Mimma Savigni che, nel corso degli anni, ha assistito a tanti eventi dell’organizzazione, iniziative a cui ora, da nonna, porta le nipotine.   Dunque, una festa in famiglia per la nostra città.

Delegazione Unpli Emilia-Romagna al Parlamento Europeo

Delegazione Unpli Emilia-Romagna al Parlamento EuropeoUna delegazione emiliano-romagnola dell’Unpli (Unione nazionale Pro Loco d’Italia) la scorsa settimana ha raggiunto Bruxelles per visitare il Parlamento europeo e la sede della Regione Emilia-Romagna. Durante la visita istituzionale, i consiglieri regionali Unpli, guidati dal presidente Maximiliano Falerni, hanno visitato il Parlamento europeo, cuore vibrante della democrazia continentale, dove hanno luogo i dibattiti più ampi ed importanti.

Il Parlamento agisce assieme al Consiglio dell’Unione europea – composto da 27 ministri nazionali, uno per Stato – come legislatore; condivide con il Consiglio il potere di bilancio; esercita il controllo democratico sulle istituzioni, compresa la Commissione europea, che rappresenta il potere esecutivo dell’UE.

Dopo la visita all’emiciclo, la delegazione Unpli è stata ricevuta, sempre al Parlamento europeo, dall’europarlamentare Stefano Bonaccini, già presidente della Regione Emilia-Romagna dal 2014 al 2024, il quale ha rimarcato l’importanza delle Pro Loco per la tutela e la promozione dei territori. Presente all’incontro anche l’europarlamentare Alessandra Moretti.

 

La Commissione Agricoltura.

Durante un’altra giornata a Bruxelles, la delegazione Unpli Emilia-Romagna ha potuto assistere al dibattito della Commissione agricoltura e sviluppo rurale, in cui è intervenuto anche Bonaccini, membro della Commissione stessa. Un modo efficace per rendersi conto della complessità dei dibattiti, finalizzati a trovare una posizione comune sui singoli argomenti. Al termine del dibattito della Commissione, per gli agricoltori europei è arrivata una buona notizia: “Abbiamo approvato il pacchetto di semplificazioni della politica agricola comune – ha spiegato Bonaccini -. È un risultato che chi lavora ogni giorno aspettava da tempo. Sarà operativo già dal primo gennaio dopo il via libera che daremo a Strasburgo in seduta plenaria il prossimo dicembre”.

La delegazione Unpli ha poi visitato il Parlamentarium, il centro visitatori del Parlamento europeo che offre un affascinante percorso espositivo autonomo con un’audioguida in 24 lingue e che ripercorre la storia dell’unificazione europea, dalle origini fino ai giorni nostri.

 

La sede della Regione.

Altra tappa importante per la delegazione emiliano-romagnola, la visita alla sede della Regione Emilia Romagna, ospitata in un palazzo che accoglie altre tre Regioni europee: Hessen, Nouvelle-Aquitaine e Wielkopolska. Si tratta di una struttura di collegamento con istituzioni, organi, Agenzie UE e con gli stakeholder europei. La sede di Bruxelles svolge un’attività strategica in tutti gli ambiti UE di interesse regionale, promuovendo l’intero sistema Emilia-Romagna a livello europeo.

In questo caso, la delegazione Unpli ha illustrato ai funzionari della Regione l’attività delle Pro Loco emiliano-romagnole, presentando anche alcuni progetti, tra cui quelli strategici biennali denominati “Il Tempo ritrovato” e “Di Pro Loco in Pro Loco”. Presentata anche “GingER”, una web radio con sede a Riolo Terme (Ravenna) che sarà inaugurata il 30 novembre, trasmetterà in tutto il mondo e sarà la voce delle Pro Loco dell’Emilia-Romagna.

Francesco Errani, che a Bruxelles cura Coesione, Istruzione, Formazione e Lavoro per conto della Regione, ha spiegato al gruppo Unpli in che cosa consiste il lavoro dell’ente: fungere da ponte tra il territorio regionale e l’Unione Europea, rappresentare l’Emilia-Romagna nel contesto UE; influenzare l’agenda UE su politiche e programmi; informare la Regione e gli attori istituzionali su sviluppi e prospettive di policy/normativa/iniziative UE; comunicare l’Europa e orientare gli stakeholders del territorio regionale su politiche, programmi ed opportunità europee.

Le Pro Loco hanno un ruolo fondamentale sul territorio, in termini di promozione, valorizzazione e coesione, e non a caso Errani ha prospettato loro il sostegno della Delegazione regionale presso l’UE, in caso di necessità, citando anche bandi su cui l’Unpli potrebbe lavorare.

 

Le 45 IGP regionali.

Il viaggio della delegazione Unpli a Bruxelles è avvenuto pochi giorni dopo la presentazione, sempre a Bruxelles, delle Dop e delle Igp regionali in concomitanza con la “Settimana della cucina italiana nel mondo”. Sono 44 le produzioni emiliano-romagnole a indicazione geografica protetta, che a breve diventeranno 45 con l’ufficializzazione dell’inserimento dell’Erbazzone reggiano, che si appresta appunto a entrare, nei prossimi mesi, nel gruppo delle eccellenze gastronomiche dell’Emilia Romagna in forza del riconoscimento di Igp.

Ricostruzione post sisma 2012, cantieri abitazioni private: in arrivo un contributo

Ricostruzione post sisma 2012, cantieri abitazioni private: in arrivo un contributoUn contributo aggiuntivo dedicato agli edifici a prevalente uso abitativo già ammessi a finanziamento privato.

A stabilirlo un’Ordinanza, la numero 12 del 24 novembre 2025, firmata da Michele de Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato per la Ricostruzione, che punta a sostenere i beneficiari nella fase di completamento dei cantieri della ricostruzione post sisma 2012.
La misura costituisce un potenziamento del cosiddetto ‘contributo caro-materiali’ (già disciplinato da ordinanze del 2022 e del 2024 che restano comunque attive) e sarà destinata agli edifici che al 31 dicembre 2025 risulteranno non aver ancora presentato l’istanza di saldo finale del contributo ricostruzione.

“Con questa misura si fa un passo decisivo per accompagnare i cittadini verso la conclusione definitiva della ricostruzione post terremoto- afferma l’assessore regionale delegato alla Ricostruzione post sisma, Davide Baruffi-. Il nostro obiettivo rimane quello di chiudere la ricostruzione in modo ordinato, equo e trasparente, assicurando che nessuno resti indietro. È un intervento pensato per sostenere chi, nonostante gli sforzi compiuti, deve ancora far fronte a costi aggiuntivi legati all’aumento dei prezzi e alle ultime lavorazioni necessarie per completare la ricostruzione degli edifici colpiti dal terremoto. Si tratta di un impegno concreto, che rafforza gli strumenti già esistenti e offre una risposta chiara a chi sta portando avanti cantieri complessi in un contesto economico difficile”.

Le domande potranno essere presentate, attraverso la piattaforma Mude, dal 1^ gennaio al 31 marzo 2026, prima del deposito del saldo finale del contributo ricostruzione. I Comuni emetteranno l’ordinanza di concessione entro 30 giorni, mentre l’erogazione avverrà contestualmente ai Sal (stati di avanzamento lavori) residui del contributo ordinario.

Il provvedimento

Sono esclusi dal nuovo beneficio immobili pertinenziali, unità vendute durante i lavori, unità immobiliari finanziate delle Onlus (per le quali sarà approvata una misura dedicata) e nuove unità non presenti alla data del sisma.

L’ordinanza prevede la possibilità di ottenere un contributo aggiuntivo a copertura delle quote rimaste a carico dei beneficiari in relazione a superamenti del costo convenzionale, aumenti dei prezzi dei materiali dal 2021 al 2025 e revisioni dei prezzi di contratto eventualmente pattuiti per le opere ancora da eseguire nel 2026. Il contributo è previsto anche a copertura delle spese tecniche correlate non già coperte dal contributo ricostruzione. Il massimale ammissibile è di 96mila euro per unità immobiliare ed è incrementato del 50% per edifici monofamiliari e del 25% per le unità appartenenti a edifici bifamiliari.

La nuova misura costituisce un sostegno economico per la realizzazione degli interventi, alternativo al ‘superbonus 110%’, anche in ragione della cessazione dell’agevolazione fiscale, per le aree terremotate, al 31 dicembre 2025, per la quale è in ogni caso stata chiesta una proroga a Governo e Parlamento.

La “Marcia Silenziosa” voluta dalle Amministrazione comunali del Distretto Ceramico

La “Marcia Silenziosa” voluta dalle Amministrazione comunali del Distretto Ceramico249 studenti accompagnati da 30 insegnanti hanno preso parte, questa mattina, alla “Marcia Silenziosa” organizzata, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, dalle Amministrazione comunali del Distretto Ceramico.

138 studenti del Volta, 75 dell’Elsa Morante e 42 del Formiggini hanno preso parte alla marcia partita, come da tradizione, da piazzale Porrino per poi attraversare il centro storico, con tappa in piazzale Della Rosa e giungere al Crogiolo Marazzi, accolti dai musicisti della banda La Beneficenza, teatro di un laboratorio formativo.

“Non è colpa mia”, collettivo “Manicure”, “Evoe”, collettivo “Oltre la bolla” ed “Artemisia” sono state le cinque associazioni che, dislocate in un percorso all’interno del Crogiolo, hanno organizzato iniziative a performance per illustrare il loro operato e la situazione locale.

A fare da collante tra tutte, oltre alle Amministrazioni comunali, era infatti il Centro Antiviolenza “Tina” che, nel solo 2024, accoglie 220 donne del distretto vittime di maltrattamenti fisici o psicologici: il 58,5% di loro ha interrotto il rapporto con chi le maltrattava, la restante parte non ha ancora interrotto il rapporto ma sta proseguendo il percorso con le psicologhe del centro.

Al termine della mattinata, ogni classe ha espresso una preferenza per ognuna delle associazioni: quella scelta inizierà un percorso in classe che culminerà il prossimo 8 marzo.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 26 Novembre 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 26 Novembre 2025Al mattino nuvolosità in aumento sulle pianure centro-orientali, in estensione ai relativi rilievi e con precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio, più probabili sul settore costiero. Dal pomeriggio i fenomeni tenderanno ad interessare soprattutto la Romagna ed i rilievi centrali, risultando localmente anche a carattere di rovescio temporalesco. Quota neve in abbassamento fino a 700/800 metri. Non si esclude qualche episodio di pioggia mista a neve o neve tonda anche a quote più basse nei fenomeni più intensi.

Temperature minime stazionarie su valori tra 2 e 5 gradi, localmente inferiori in aree extraurbane; massime in lieve locale aumento, comprese tra 9 e 12 gradi. Venti inizialmente deboli occidentali, tendenti a disporsi da nord-est nel pomeriggio e a rinforzare sul settore costiero, in mare aperto e lungo il crinale appenninico. Mare mosso sottocosta e molto mosso al largo con aumento del moto ondoso in serata.

(Arpae)

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: tutte le azioni in campo da Ausl Modena

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: tutte le azioni in campo da Ausl Modena“Quando lui ti costringe ad installare sul cellulare una app per geolocalizzarti sempre”.

“Quando lui non vuole che tu esca con quella maglia o quel trucco”. “Quando lui ti segue sempre, perché dice che non è che non si fida di te, non si fida degli altri”. Sono tutti ‘campanelli d’allarme’ di violenza contro le donne raccontati come esempi da alcuni ragazzi delle scuole superiori di Modena che partecipano al progetto di educazione tra pari dell’Azienda USL su affettività, sessualità, salute riproduttiva e prevenzione della violenza di genere.

Sono 42 le scuole superiori della provincia di Modena che aderiscono al progetto per un totale di oltre 6000 alunni delle superiori coinvolti nell’anno scolastico 2024/2025.

Il progetto si fonda sulla peer education, educazione tra pari, una metodologia utilizzata da Ausl da molti anni in vari campi della prevenzione: ragazzi che vengono formati dai professionisti sanitari e diventano dei facilitatori per favorire un confronto su comportamenti, atteggiamenti ed opinioni dei compagni sui temi proposti, usando lo stesso linguaggio, lo stesso contesto di riferimento.

Sono 604 gli studenti formati peer educator che nell’anno 2024/2025 hanno partecipato ai progetti, condotti dai professionisti (psicologi, ostetriche, medici) degli Spazi Giovani dei Consultori dell’Ausl di Modena coordinati dalla dottoressa Daniela Spettoli. Grazie alla  collaborazione con le scuole e con i docenti i ragazzi delle classi terze e quarte vengono coinvolti, in modo volontario, per svolgere il ruolo di peer educator nei confronti dei compagni delle seconde classi. I temi proposti per la discussione in classe riguardano, tra gli altri, le emozioni, le relazioni di coppia, con un approccio positivo alle relazioni affettive e alla sessualità, a relazioni rispettose di sé e degli altri, dei diritti umani e della parità.

“E’ dimostrato che, soprattutto in età adolescenziale, attraverso l’educazione tra pari è più facile trasmettere conoscenze, promuovere scelte consapevoli e introdurre nuovi comportamenti sani e salutari – sottolinea Daniela Spettoli coordinatrice dei Consultori Ausl – Ricordo comunque che OMS e UNESCO raccomandano di iniziare prima possibile gli interventi scolastici di educazione affettiva e sessuale per la promozione di relazioni sane, piacevoli e sicure, libere da coercizioni, discriminazioni e violenza. Per questo gli Spazi Giovani si interfacciano con le scuole, i Comuni, i Centri per le famiglie, gli altri enti ed istituzioni del territorio, i genitori singoli o associati per promuovere i progetti anche nelle scuole primarie e secondarie di primo grado”.

I progetti nelle scuole rientrano nelle attività dei Consultori Ausl, un punto di riferimento per il benessere in tutti i suoi aspetti, anche quando si parla di contrasto alla violenza.

Un altro percorso attivo ormai da diversi anni è lo screening in gravidanza per intercettare situazioni di violenza domestica, che viene offerto a tutte le donne durante il percorso di assistenza alla nascita, per la salute della futura mamma e del nascituro.
Nel 2024 sono 177 le donne che in totale sono state prese in carico dalle psicologhe dei Consultori per situazioni di violenza.

“I Consultori Familiari non solo realizzano progetti e percorsi specifici, ma rappresentano un importante nodo della rete per il contrasto alla violenza di genere a cui tutte le donne possono rivolgersi per informazioni, aiuto e eventuale presa in carico psicologica, attraverso un accesso diretto durante gli orari di apertura e accoglienza al pubblico da parte dell’ostetrica. E anche gli uomini possono rivolgersi ai Consultori” sottolinea Spettoli

L’altra fondamentale struttura dei Consultori familiari dell’Ausl di Modena per la violenza di genere è infatti il Centro Liberiamoci dalla violenza (Ldv) dedicato a uomini autori di maltrattamenti che ha sede nel Consultorio di via Don Minzoni a Modena. Nato nel 2011 come primo centro pubblico di questo tipo in Italia e oggi guidato dallo psicologo e psicoterapeuta Michael Fanizza, il servizio segue circa cinquanta uomini all’anno (con età da 19 a 68 anni circa) con percorsi individuali o di gruppo condotti da psicologi: l’obiettivo del percorso (che dura un anno con due successivi follow up) è quello di accompagnare gli uomini verso il cambiamento dei propri comportamenti violenti partendo dalla consapevolezza che questi comportamenti hanno verso i propri partner e figli.  Oltre all’accesso volontario, dal 2019 è in atto un protocollo con la Questura di Modena che, in base alle nuove leggi nazionali (il cosiddetto ‘codice rosso’) prevede l’invio a Ldv degli uomini ammoniti dal Questore per violenza domestica e stalking. Tra i 50 uomini seguiti ogni anno ad oggi più della metà provengono dal percorso giudiziario previsto dal ‘codice rosso’ e questi numeri sono in aumento. Una convenzione è in atto anche con l’Ufficio UEPE (Esecuzione Penale Esterna) del Ministero di Grazia e Giustizia per percorsi di riabilitazione dedicati a detenuti che stanno scontando una pena per reati riguardanti la violenza di genere.

Consultori e Centro Ldv dell’Ausl collaborano sempre di più con gli altri ‘nodi’ della rete provinciale contro la violenza sulle donne, quali i Centri antiviolenza, gestiti da associazioni di volontariato o dai Comuni.

“A febbraio si terrà una formazione con una ricercatrice dell’Università di Pescara, specializzata nella sensibilizzazione degli studenti su tematiche legate alla violenza di genere, che vedrà coinvolti gli operatori del Centro Ldv e dei Consultori familiari che si occupano di interventi nelle scuole e operatrici dei Centri antiviolenza della provincia di Modena – sottolinea il responsabile del Centro Ldv Michael Fanizza – l’obiettivo è quello di formarsi sulle best practices nei percorsi di sensibilizzazione rivolti agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado sul tema della prevenzione della violenza di genere, delle nuove forme di violenza digitale e della promozione del benessere relazionale”

La Giornata contro la violenza sulle donne, tutti gli eventi

Quest’anno il Comitato Unico di Garanzia dell’Ausl di Modena – comitato paritetico che ha l’obiettivo di contribuire a costruire un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di parità e pari opportunità di genere, di benessere organizzativo e dal contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica – ha partecipato all’organizzazione del webinar promosso dalla rete dei CUG sanità e da Arpae, rivolto al personale sanitaro e che sarà reso disponibile successivamente all’esterno sul sito aziendale. Per il riconoscimento delle ore del webinar dal titolo ‘Parliamone, pregiudizi e molestie. Il detto e non detto nei luoghi di lavoro’, i/le dipendenti devono fare l’iscrizione sul portale dedicato.

In tutta la provincia le referenti di promozione salute dell’Azienda USL hanno organizzato eventi di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne in collaborazione con i Comuni. Il programma completo si trova sul sito dell’Ausl di Modena: da segnalare, tra gli altri, nel Distretto di Castelfranco sono previste due camminate (il 23 novembre alle 9.30 a Gaggio e alle ore 15 a Nonantola; a Carpi si cammina contro la violenza lunedì 24 novembre dalle 9 alle 11, a Mirandola l’Ausl ha partecipato all’allestimento della mostra ‘Com’eri vestita’ nella galleria di un centro commerciale, nel Distretto di Vignola l’Ausl ha partecipato ad un ampio programma di eventi dal titolo ‘LiberaTe, le parole per farlo’, si segnala in particolare il corteo del 25 novembre che toccherà il giardino dell’Ospedale di Vignola con letture da parte del personale sanitario del Pronto soccorso e del Consultorio. A Pavullo diverse iniziative tra cui la camminata il 29 novembre alle 15 con partenza dal parcheggio dell’aeroporto organizzata dal gruppo ‘Cammina Frignano’ e diverse iniziative con le scuole.

 

 

I gruppi consiliari di maggioranza: “La destra sassolese chieda tre volte scusa”

I gruppi consiliari di maggioranza: “La destra sassolese chieda tre volte scusa”
immagine d’archivio

A seguire la nota stampa dei gruppi consiliari PD, City Lab, Sassuolo Guarda Avanti e Movimento 5 Stelle:

“La destra sassolese chieda tre volte scusa. E intanto che c’è rifletta sulla tragicomica figuraccia che ha rimediato, sprofondando nelle risate di tutt’Italia”.
E’ compatta la maggioranza consiliare di Sassuolo e risponde a tono, per la prima volta. “Un diluvio di bugie e veleno che Lega e FdI hanno rovesciato sulla Città. Non hanno speso parole per la qualità del lavoro delle imprese sassolesi e dei 27.000 lavoratori che rendono grande la ceramica. Non hanno spinto Sassuolo per avere più finanziamenti dal governo del loro colore. Hanno lanciato fango. Punto.”
Tutti i consiglieri di maggioranza del Sindaco Matteo Mesini desiderano ringraziare per i loro nuovi commenti FdI, Stefano Bargi e la segretaria della Lega Ruggeri che sono andati un anno fa nel centro islamico di via Atene.
“Oggi ci dicono che non era una moschea, mentre un anno fa auguravano una buona preghiera ai fedeli. Nei loro video e comunicati, Bargi e FdI non spiegano nemmeno come hanno fatto ad accelerare l’arrivo della cittadinanza per un fedele, casualmente impegnato nelle loro liste. Mentiva Menani ai mussulmani di Sassuolo per prendere voti o mentite voi? Caro Bargi, la cosa certa è che lei era più divertente da consigliere regionale, quando fu sospeso dalla Lega per aver incassato due volte i ristori Covid, nonostante uno stipendio da consigliere superiore ai 5mila euro al mese.
Capiamo che abbia perso il seggio ma, se ha bisogno di sfogarsi, eviti di prendersela con Sassuolo.”
La vicenda del video in moschea è stata una figuraccia gigantesca per la destra.
“Ora Bargi, Caselli, Lucenti e gli altri dovrebbero chiedere tre volte scusa. Scusa alla Città di Sassuolo, che hanno dipinto come il peggior bronx, proprio come farebbe un ambasciatore al contrario. Chiedano scusa alle imprese che funzionano grazie al lavoro della comunità straniera, perché gli operai non si trovano. E mentre le imprese costruiscono legalità con contratti di qualità e progetti di vita, la destra butta tutti nel calderone del fanatismo religioso. Infine, la destra chieda scusa a sé stessa per essersi ridotta ad una fabbrica di troll che fa video con minareti, muezzin e talebani”.

IL NODO DELLA MOSCHEA
Per i consiglieri di maggioranza è l’ora della verità.
“La ricreazione è finita. Lega e Fdi hanno governato a Sassuolo andando d’accordissimo con la moschea di via Cavour e con il centro culturale di via Atene.”
Il gruppo di maggioranza evidenzia come “i sassolesi moderati e di buon senso, tanti anche a destra, hanno capito che la destra usa i mussulmani quando governa e li bolla come un pericolo quando sta all’opposizione. Visto che con loro era possibile pregare e avere cittadinanze rapide, presenteremo una interrogazione per capire cosa e come abbia controllato la Giunta Menani in cinque anni di governo”.
Infine fanno chiarezza sulla ipotesi nuova Moschea.
“Nessuna nuova moschea. Sul tavolo c’è la richiesta di trasferire da via Cavour i 400 metri quadrati destinati al culto in uno spazio apposito e delimitato all’interno del centro culturale appena aperto ai Quadrati” – concludono i consiglieri – “Non ci sarà nessuna super moschea da 2.000 mq. Qui di super ci sono state solo le bugie che hanno condizionato il giudizio di molti cittadini, male informati e allarmati di proposito, allo scopo di ottenerne il consenso. Per noi l’unica bussola è quella delle regole e del rispetto per chi vuole vivere qui, lavorare qui. Per chi vuole essere sassolese sul serio.
Non un leghista da Instagram”.

Gruppo consiliare PD
Gruppo consiliare City Lab
Gruppo consiliare Sassuolo Guarda Avanti
Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle

 

Giornata contro la violenza sulle donne: nel primo semestre 2025 ai pronto soccorso 204 accessi

Giornata contro la violenza sulle donne: nel primo semestre 2025 ai pronto soccorso 204 accessiDai dati forniti dall’Osservatorio provinciale modenese sulla violenza contro le donne emerge che nel primo semestre del 2025 gli accessi alla Rete dei Pronto Soccorso dell’Azienda USL di Modena di donne vittime di violenza di genere ammontano a 124.

Sempre con riferimento al primo semestre del 2025 si evidenziano 80 accessi di pazienti di sesso femminile nelle strutture di Pronto soccorso dell’AOU di Modena, dei quali 58 al Policlinico di Modena e 22 unità al Nuovo ospedale S. Agostino Estense di Baggiovara.

Si evidenzia quindi un numero complessivo di accessi al Sistema dei Pronto Soccorso modenesi per violenza di genere quantificabile in 204 casi nel primo semestre del 2025 (nel periodo 2021-2024 il numero di accessi al Sistema dei Pronto Soccorso modenesi per violenza di genere è stato in media di circa 400 casi annuali, in tendenziale crescita).

Su base provinciale, circa il 41 per cento degli accessi del primo semestre 2025 riguarda donne con meno di 35 anni di età. Gli accessi relativi a donne con cittadinanza non italiana ammontano complessivamente al 40 per cento del totale.

Nel 2024 hanno avuto accesso ai PS Ausl 276 donne; mentre i dati afferenti alle due macrostrutture (nuovo ospedale S. Agostino Estense di Baggiovara e Policlinico di Modena) evidenziano 140 accessi di donne per violenza di genere nel 2024.

Infine il Centro LDV – Liberiamoci dalla Violenza, attivato dall’Azienda USL di Modena per l’accompagnamento al cambiamento di uomini autori di violenza, ha registrato dalla sua attivazione nel 2011 al 30 giugno 2025, la conclusione del percorso è avvenuta per 236 uomini.

Al 30 giugno 2025 gli uomini inseriti in un percorso di trattamento presso il Centro LDV erano 48, con età dai 19 ai 68 anni.

Il numero dei contatti ricevuti dal Centro LDV, dal 2011 al 30 giugno 2025, ammonta a 1.953 unità. Si tratta prevalentemente di uomini (per avere informazioni e richiedere un appuntamento), di donne (per avere informazioni per possibili invii dei compagni/mariti) e di operatori dei servizi per eventuali invii.

 

BRAGLIA: “CONTRASTARE QUESTO FENOMENO E’ UN DOVERE PER TUTTI”

«Ogni anno, in prossimità della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sale la conta del tragico bilancio delle vittime di femminicidio, che inesorabilmente ogni anno ci mette di fronte a una vera e propria emergenza nazionale che non possiamo più tollerare».

È il commento di Fabio Braglia, presidente della Provincia di Modena, in occasione della Giornata che si celebra sabato 25 novembre.

«Nonostante l’impegno e il lavoro che le istituzioni stanno portando avanti per contrastare il fenomeno e favorire un cambiamento culturale – sottolinea Braglia – i casi continuano a verificarsi con frequenza crescente e con una crudeltà che colpisce profondamente. Come Provincia riteniamo fondamentale proseguire con azioni costanti di formazione, informazione ed educazione, per innescare nella nostra comunità comportamenti virtuosi e promuovere modelli culturali rispettosi e positivi. Siamo pienamente consapevoli che accanto agli strumenti repressivi e punitivi o occorra una forte azione educativa, che coinvolga i giovani e gli adulti, nella promozione di valori e modelli sociali, rispettosi e attenti. Come amministratori abbiamo il dovere di mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché l’approccio culturale ha queste dinamiche cambi radicalmente, contribuendo alla costruzione di una comunità inclusiva e aperta».

Per Simona Sarracino, consigliera provinciale con delega alle pari opportunità «Nel 2024 hanno avuto accesso ai PS Ausl 253 donne; mentre i dati sulle due macrostrutture, ovvero il nuovo ospedale S. Agostino Estense di Baggiovara e il Policlinico di Modena evidenziano 140 accessi di donne per violenza di genere nel 2024. inoltre il Centro LDV – Liberiamoci dalla Violenza, attivato dall’Azienda USL di Modena per l’accompagnamento al cambiamento di uomini autori di violenza, ha registrato che dalla sua attivazione nel 2011 al 30 giugno 2025, la conclusione del percorso è avvenuta per 236 uomini. È la prova che la violenza contro le donne non è un fatto privato, ma una criticità strutturale della nostra comunità. C’è però un segnale da non ignorare: 25 uomini si sono rivolti al Centro LDV per cambiare. È un passo minimo, ma indica la direzione. Per fermare la violenza dobbiamo lavorare su chi la subisce e su chi la agisce. Prevenzione, educazione, protezione: è qui che si misura la tenuta di un territorio».

 

LE INIZIATIVE PROMOSSE DALLA PROVINCIA DI MODENA

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre, sono diversi gli eventi che vedono la partecipazione di Azienda USL di Modena, Provincia di Modena, associazioni di volontariato ed enti locali, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne.

Tra gli eventi promossi dalla Provincia di Modena si segnala che venerdì 28 novembre la Provincia ha in programma un momento di riflessione e condivisione rivolto alle dipendenti e ai dipendenti dell’Ente, che si svolgerà nella sala di Consiglio della sede di Viale Martiri a partire dalle ore 12,00 nel corso del quale sarà presentato il libro “Potevo essere io –  10 regole per salvarci la vita ” di Roberta Roncone, con l’autrice che illustrerà il volume.

Il libro “non è solo un manuale, ma un viaggio emozionante e trasformativo attraverso dieci atti di amore e di resistenza, consigli, suggerimenti, esempi pratici e situazionali, esercizi di autovalutazione per prevenire e contrastare la violenza in genere. Ogni capitolo si apre con le storie vere di vittime che hanno trovato la forza di spezzare le catene della violenza.  Raccolte grazie alla pagina Instagram Potevo_essere_io, queste testimonianze autentiche, dolorose e ispiratrici offrono uno sguardo reale su ciò che significa vivere e superare la violenza. Il libro è quindi un manifesto per la libertà, un invito a rompere il silenzio e a costruire una cultura di rispetto e solidarietà”.

Inoltre, martedì 2 dicembre alle ore 15,00 nella sala di consiglio della Provincia di Modena in Viale Martiri 34, è prevista un’iniziativa aperta alla cittadinanza dal titolo “Chi economica-mente” sulla violenza economica in Provincia di Modena, nel corso della quale verranno illustrati i dati relativi al fenomeno della fragilità socio – economica della popolazione femminile modenese, a cura del servizio statistica della Provincia, con la presenza della Casa delle donne contro la violenza, del Centro antiviolenza Viveredonna e dell’ufficio statistica e pari opportunità della Provincia di Modena.

 

 

Al Mapei il Sassuolo pareggia al 95esimo col Pisa, 2 a 2 il risultato finale

Al Mapei il Sassuolo pareggia al 95esimo col Pisa, 2 a 2 il risultato finale
foto sassuolocalcio.it

Pareggio nel recupero tra Sassuolo e Pisa nell’ultima gara della dodicesima giornata di Serie A. Finisce 2-2 al Mapei, con la squadra di Gilardino raggiunta per ben due volte dai neroverdi guidati da Grosso. I toscani vanno in vantaggio grazie al rigore trasformato da Nzola al 4’, ma vengono subito riacciuffati da Matic al 6’.

Nel finale, Meister firma il momentaneo 2-1 all’81’, ma Thorstvedt, al 94’, a pochi secondi dalla conclusione decretata dall’arbitro Di Marco, impedisce al Pisa di ottenere la seconda vittoria consecutiva in campionato.

Il Sassuolo manca co loccasione di scavalcare la Lazio, restando nono in classifica con 17 punti. Per il Pisa arriva invece il sesto risultato utile consecutivo, che consente alla squadra di salire in sedicesima posizione con un totale di 10 punti.

Nella prossima giornata, l’undici di Grosso affronterà in trasferta il Como di Fabregas (28 novembre, ore 20.45).

Al termine della sfida, il tecnico Fabio Grosso ha parlato così: “Abbiamo ripreso la partita al 5′ ma la bravura nostra deve essere quella di avere più continuità nella gara, dobbiamo cercare di crescere. Abbiamo fatto cose buone e meno buone, siamo contenti di averla recuperata. Nel secondo tempo abbiamo alzato i giri del motore e siamo stati puniti in alcune situazioni”.

Mister Grosso ha poi continuato: “Siamo una neopromossa, so quanto è difficile ottenere l’obiettivo, poi vedremo cosa sarà. Noi possiamo e vogliamo crescere, il campionato è tosto, dobbiamo avere consapevolezza e umiltà. Ogni volta ci dobbiamo preparare per fare grandi partite. Loro fino all’ultimo avevano i tre punti in mano, ma siamo stati noi bravi a riprenderla e ora dobbiamo essere bravi a preparare la prossima”.

Anche il difensore neroverde Jay Idzes è andato ai microfoni: “Siamo sì soddisfatti di averla ripresa ma abbiamo l’amaro in bocca, per la squadra che siamo e per le qualità che abbiamo possiamo fare di più. Siamo una squadra con tanti calciatori nuovi, siamo neopromossi ma vogliamo stare in Serie A e fare bene in questo campionato. Con gli allenamenti e con le partite dobbiamo continuare a migliorare nell’aspetto mentale, analizziamo tanto quello che facciamo ma la mentalità in questo campionato deve essere sempre di vincere tutte le partite e spingerci sempre più su”.

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