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Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 1 febbraio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 1 febbraio 2025Cielo nuvoloso o molto nuvoloso, con precipitazioni diffuse sul settore centro-occidentale, localmente anche a carattere di rovescio; i fenomeni saranno in esaurimento nelle ore serali e notturne; quota neve superiore a 1300 metri; visibilità ridotta nelle ore serali per la presenza di foschia.

Temperature minime tra 6 e 8 gradi; massime in aumento, comprese tra gli 8 gradi sulle aree di pianura e i 12 gradi sulla costa. Venti deboli, di direzione variabile, con temporanei rinforzi di raffica sulle aree di crinale nelle ore serali. Mare poco mosso sotto costa e mosso al largo.

(Arpae)

Payback sui dispositivi medici, in Emilia-Romagna slitta al 31 dicembre la scadenza degli avvisi di pagamento

Payback sui dispositivi medici, in Emilia-Romagna slitta al 31 dicembre la scadenza degli avvisi di pagamento
Colla e Fabi

La Regione Emilia-Romagna proroga la scadenza degli avvisi di pagamento del payback sui dispositivi medici, con la possibilità di rateizzazione. E annuncia l’attivazione immediata di un tavolo tecnico regionale permanente con le rappresentanze del biomedicale.

La discussione sarà inoltre portata dal vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e dall‘assessore regionale alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi, nelle rispettive Commissioni della Conferenza delle Regioni, così da proseguire la pressione di istituzioni e imprese sul Governo affinché venga abrogato il meccanismo che mette in difficoltà e nell’incertezza una filiera strategica per l’economia regionale e nazionale. Infine, previsto un incontro nel distretto biomedicale di Mirandola di tutti i soggetti coinvolti.

All’orizzonte, il prossimo 11 febbraio è prevista la prima udienza di merito del Tar del Lazio.

La decisione è stata condivisa dalla Regione con le associazioni di rappresentanza del comparto biomedicale durante un incontro svoltosi oggi pomeriggio a Bologna.

Al confronto, insieme al vicepresidente, Vincenzo Colla, e all’assessore, Massimo Fabi, i vertici delle associazioni di categoria emiliano-romagnole: Agci, Comitato unitario delle professioni intellettuali degli ordini e dei collegi professionali (Cuper), Commissione Regionale Abi, Confagricoltura, Confapi Emilia, Confapindustria, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Cna, Confesercenti, Confimi Romagna, Confindustria, Confprofessioni, Legacoop, Anci, Unioncamere, Uncem e Confsal.

La Regione, per non infrangere i termini di legge, nei giorni scorsi, quale atto dovuto ha inviato alle imprese emiliano-romagnole la richiesta di pagamento del payback sui dispositivi medici.

“Abbiamo portato al centro del dibattito una norma che, comunque la si consideri, rischia di creare gravi problemi sia al sistema pubblico che a quello privato. Continueremo a batterci per una revisione del meccanismo- spiegano Fabi e Colla- e insieme alle imprese del settore e alle loro rappresentanze proseguirà la pressione della Regione sul Governo per la sua abrogazione. Questo a salvaguardia della tenuta del Sistema sanitario nazionale e della tutela della salute delle persone, oltre che per scongiurare situazioni di incertezza e difficoltà delle imprese e per l’intera filiera del biomedicale, strategica per l’Emilia-Romagna e per il Paese”.

Il payback

Il sistema del payback sui dispositivi medici è stato introdotto con una normativa nel 2011, stabilendo un tetto alla spesa pubblica per i dispositivi medici sia a livello nazionale che regionale. Nel caso di sforamento del tetto, le Regioni dovevano coprire i costi in eccesso. Nel 2015, con una modifica di legge, è stato previsto che le aziende fornitrici di dispositivi medici partecipassero al “ripiano” del debito, contribuendo fino al 50%. Questo per il periodo 2015-2018.

Il biomedicale in Emilia-Romagna

Sono oltre 500 le aziende del comparto in Emilia-Romagna. Impiegano 14mila lavoratori e rappresentano circa il 23% del Pil regionale. Le grosse multinazionali medtech insediate in regione sostengono una filiera di centinaia di Pmi locali e 5mila posti di lavoro.

Nasce una cabina di regia tra Emilia-Romagna e Toscana per le linee ferroviarie appenniniche Direttissima, Faentina e Pontremolese

Nasce una cabina di regia tra Emilia-Romagna e Toscana per le linee ferroviarie appenniniche Direttissima, Faentina e Pontremolese
Stefano Baccelli e Irene Priolo

Allargare in tempi rapidi la cabina di regia sulla linea ferroviaria Direttissima (la Bologna-Prato) anche alle linee faentina e pontremolese e, sul versante stradale, lavorare insieme a una programmazione dei principali itinerari di valico appenninico.

Questi i principali punti emersi dal confronto stamattina tra gli assessori alla Mobilità e Infrastrutture di Emilia-Romagna e Toscana, Irene Priolo e Stefano Baccelli. Un incontro che fa seguito alla lettera di intenti e di collaborazione siglata dai presidenti delle due regioni, Michele de Pascale ed Eugenio Giani, lo scorso 18 gennaio.

“Lavoreremo insieme per lo sviluppo sinergico dei due sistemi regionali– affermano Priolo e Baccelli-, che passa naturalmente attraverso una sempre più forte integrazione e connessione infrastrutturale tra i nostri due territori. Per questo abbiamo deciso di istituire subito una cabina di regia estesa, che convocheremo già il prossimo 20 febbraio, in modo da tenere insieme tutti gli attori interessati anche alle due linee ferroviarie al momento più in sofferenza, la Pontremolese, importante dorsale di collegamento per passeggeri tra Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna, e la faentina che collega Ravenna, Faenza e Firenze”.

“Proprio su quest’ultima tratta- aggiungono Priolo e Baccelli– cogliamo le preoccupazioni di cittadini e amministratori e, per questo motivo, chiederemo insieme a Trenitalia, in generale, un’indispensabile regolarità del servizio scongiurando assolutamente eventuali soppressioni e una non prorogabile maggiore puntualità, nonché un potenziamento del servizio di sostituzione con mezzi su gomma durante le allerte meteo, quando è prevista l’interruzione della linea su ferro, oltre al potenziamento del sistema di comunicazione ai cittadini dell’attivazione e disattivazione dei servizi sostitutivi”.

“Oltre a questo– concludono– lavoreremo insieme sul versante stradale, con il coinvolgimento anche di Anas e Autostrade, per una programmazione condivisa degli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza dei principali itinerari di valico appenninico”.

Granchio blu, dalla Regione un ulteriore milione di euro di fondi straordinari a sostegno delle imprese colpite

Granchio blu, dalla Regione un ulteriore milione di euro di fondi straordinari a sostegno delle imprese colpiteLa Regione ha previsto nel bilancio 2025 un ulteriore stanziamento di un milione di euro di risorse regionali per far fronte all’emergenza granchio blu. Fondi che saranno dedicati a coprire le spese sostenute dalle imprese per il suo smaltimento e trasporto, e che si aggiungono ai due milioni complessivi già finanziati nel 2023 e 2024, tra ristori e rimborsi. E alle porte c’è anche una collaborazione con l’università di Bologna per sperimentare un progetto, totalmente green e biologico, di contrasto al crostaceo attraverso il popolamento in specifici ambiti marini di polpi, che riuscirebbero- questo è l’auspicio- a contenere il moltiplicarsi dei granchi.

Il massimo impegno della Regione è stato ribadito a Goro dal presidente Michele de Pascale e dall’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, che hanno incontrato le associazioni delle imprese e delle cooperative locali, insieme alla sindaca Marika Bugnoli e al primo cittadino di Comacchio, Pierluigi Negri. Proprio Goro e i canali adduttori di Comacchio sono le aree maggiormente colpite in Italia dalla diffusione del granchio blu: qui venivano prodotte circa 16mila tonnellate di vongole- che corrispondono al 55% della produzione italiana e al 40% di quella europea- con un’occupazione di circa 1.700 addetti.

“E’ in corso una vera e propria emergenza economica e sociale, con decine e decine di famiglie che rischiano di perdere quella che è la loro fonte di reddito principale- hanno sottolineato de Pascale e Mammi-. Come Regione non abbiamo mai fatto mancare il nostro appoggio a queste comunità e continueremo a sostenerle e aiutarle, lo dimostra anche quest’ultimo stanziamento. Ma è evidente che serve mettere in pratica il Piano nazionale annunciato dal commissario straordinario Caterino, perchè le nuove misure entrino a regime il prima possibile. Per questo gli abbiamo anche chiesto di venire a presentarlo qui in Emilia-Romagna”.

Nel bilancio 2025 è stato confermato un finanziamento di 1 un milione di risorse regionali per venire incontro alle spese sostenute dalle imprese di acquacoltura per la gestione e l’organizzazione delle operazioni di trasporto e smaltimento del granchio blu. Si tratta del terzo stanziamento straordinario previsto dalla Regione negli ultimi due anni: nel 2023 era stato messo a disposizione un milione di euro di ristori per le imprese produttrici di vongole colpite pesantemente dalla crisi e nel 2024 un indennizzo regionale di 1,5 euro al chilo per le imprese che si erano impegnate nella raccolta dei granchi, fino a 1 milione di euro di contributi complessivi, già liquidati. “La Regione ha sempre fatto la propria parte- hanno proseguito de Pascale e Mammi-, perché preservare una zona, come il delta del Po, che è leader a livello nazionale ed europeo nella produzione di vongole, significa salvaguardare un grande patrimonio economico e la sua tenuta sociale”. Dunque, hanno concluso, “serve intervenire presto, con tempestività e con una strategia condivisa anche a livello nazionale, che dovrà vederci tutti impegnati anche nei prossimi mesi. Ringraziamo le imprese e le associazioni di pesca per il continuo confronto e la volontà di trovare soluzioni condivise”.

Il progetto ‘Octo-Blu’

Proposto dall’Università di Bologna all’interno del Feampa (Fondo Europeo degli Affari Marittimi della Pesca e dell’Acquacoltura), prevede un ripopolamento dell’area colpita dal granchio blu con paralarve di polpo destinate a contenere e controllare la sua diffusione, apportando benefici alla biodiversità ed alla sostenibilità ambientale.

La Regione, pertanto, ha attivato una collaborazione istituzionale con l’Università di Bologna (attraverso il centro universitario di produzioni ittiche di Cesenatico), per la realizzazione di un progetto pilota, che intende sviluppare un processo di riproduzione in cattività del polpo.

Saranno successivamente identificati specifici siti di rilascio strategico. Le zone, comprese in un tratto della costa Romagnola da Ravenna a Cattolica, potranno essere scelte in base a specifiche esigenze di abbondanza di granchio blu e alla presenza di habitat idonei per i polpi. Durante tutto il periodo di durata del progetto, verrà eseguito un costante monitoraggio e controllo delle attività svolte, per garantire il rispetto delle tempistiche e dei risultati attesi. La verifica dei risultati potrà avvenire conducendo monitoraggi regolari nelle aree di rilascio per valutare la presenza e la distribuzione dei polpi rilasciati e del granchio blu.

Danni da maltempo a Fiorano Modenese su edifici pubblici

Danni da maltempo a Fiorano Modenese su edifici pubblici
danni alla copertura del campo da tennis

Dopo il maltempo di martedì scorso, a Fiorano Modenese si fa il censimento dei danni subiti da edifici e impianti pubblici, causati dalle forti raffiche di vento, fortunatamente senza danni alle persone.

Presso il Centro sportivo Menotti la copertura di uno dei due campi da tennis si è rotta e ha provocato lo scoperchiamento dell’area. Tale rottura ha reso inagibile anche il campo adiacente.

Alla piscina di Spezzano è stata danneggiata una delle uscite di sicurezza lungo la recinzione perimetrale; mentre al castello di Spezzano hanno subito danni i telai delle cinque finestre della Galleria delle Battaglie.

Al cimitero di Spezzano si è verificato uno scivolamento ed innalzamento della copertura in tegole e al cimitero di Fiorano sono stati rilevati danni alla lattoneria di copertura.

A questi si aggiungono un paio di alberi caduti, oltre a rami rotti in diverse parti del territorio cittadino.

 

Maxi evasione sui carburanti, il commento di Faib Confesercenti Modena

Maxi evasione sui carburanti, il commento di Faib Confesercenti Modena

FAIB Confesercenti Modena interviene, con un commento del Presidente Provinciale Franco Giberti, in merito all’operazione della Guardia di Finanza di Modena, su delega della Procura Europea – ufficio di Bologna che ha portato al sequestro preventivo di una società con sede a Maranello e operante nel settore della commercializzazione di prodotti petroliferi.

“L’intervento della Guardia di Finanza rappresenta un passo importante verso la legalità e la trasparenza. Questi fenomeni distorsivi – commenta Franco Giberti, Presidente Provinciale FAIB Confesercenti Modena – hanno un impatto negativo sui livelli di trasparenza del settore della distribuzione dei carburanti, sulla corretta concorrenza tra i soggetti imprenditoriali e sul bilancio dello stato. È quindi fondamentale attuare azioni di contrasto a tali fenomeni, che alterano le normali condizioni di pricing finale. A questi problemi si aggiunge una diffusa illegalità contrattuale, che assume le caratteristiche di un vero e proprio caporalato petrolifero. La nostra Federazione di categoria FAIB Confesercenti ha sempre contrastato e denunciato questi fenomeni in tutte le sedi opportune”.

Sabato all’Auditorium di Maranello un concerto per bolle di sapone

Sabato 1 febbraio torn, anche nel modenese, l’appuntamento di Sciroppo di Teatro®, il progetto di ATER Fondazione che mette in rete gli Assessorati alla Cultura, alla Sanità e al Welfare della Regione Emilia-Romagna per promuovere il teatro per famiglie come strumento di welfare culturale e coesione sociale.

All’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello alle ore 16:00 lo Studio Ta Daa presenta lo spettacolo Ouverture des saponettes – Un concerto per bolle di sapone, un’esperienza teatrale unica adatta ai bambini dai 3 anni in su. Con un eccentrico direttore d’orchestra come guida, il pubblico sarà trasportato nel magico e delicato mondo delle bolle di sapone, dove l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Attraverso strumenti stravaganti, bolle giganti, bolle rimbalzine e bolle da passeggio prendono vita in un’esplosione di fantasia e creatività. Un vero e proprio concerto visivo che promette di incantare e sorprendere grandi e piccini.

Prenotazioni e informazioni: T 0536 943010 – e-mail auditoriumferrari@gmail.com

Fiorano Modenese aderisce alla campagna “Stop alle bombe sui civili”

Fiorano Modenese aderisce alla campagna “Stop alle bombe sui civili”Il Comune di Fiorano Modenese aderisce alla “Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo”, che si celebra il 1° febbraio per mantenere viva la memoria dei conflitti del passato e richiamare l’attenzione sul dramma che vivono i civili coinvolti nei conflitti armati attuali.

L’Amministrazione fioranese ha raccolto l’invito dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG) e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) anche ad aderire alla campagna “Stop alle bombe sui civili”.

Per l’occasione, nella serata del 1° febbraio, piazza Ciro Menotti verrà illuminata di blu, un gesto simbolico che vuole essere un appello alla comunità internazionale per garantire il rispetto del diritto umanitario internazionale e la protezione dei civili.

Quest’anno, la “Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo” assume un significato ancora più urgente alla luce del tragico aumento delle vittime civili nei conflitti armati globali. Secondo il rapporto annuale 2024 di Action on Armed Violence (AOAV), si è registrato un aumento del 67% delle vittime civili rispetto al 2023, con un totale di 61.353 morti e feriti. Di questi, i civili uccisi sono aumentati del 51%, mentre i civili feriti sono cresciuti dell’81%.

L’adesione alla campagna e la piazza illuminata vogliono essere un invito per tutti i cittadini a riflettere sull’importanza della protezione dei civili e a riaffermare il valore della pace e della solidarietà.

Domani viale della Pace a Sassuolo chiuso al traffico

Domani viale della Pace a Sassuolo chiuso al trafficoDomani mattina, venerdì 31 gennaio, City Green Light effettuerà un intervento urgente di messa in sicurezza di un palo dell’illuminazione pubblica compromesso dal forte vento di martedì scorso.

A partire dalle ore 8,30 e fino al termine dell’intervento, previsto per la mattinata, viale della Pace sarà completamente chiuso al traffico.

 

 

Tre autori locali in biblioteca a Formigine

Tre autori locali in biblioteca a FormigineSabato 1 febbraio, alle ore 17 presso la biblioteca comunale di Formigine torna “Km Zero”, la rassegna letteraria a tre voci con autrici e autori del territorio, per parlare dei loro libri e di poetica, di ambizioni e di quotidianità. Una vetrina locale che è anche un punto di partenza verso il mondo intero… perché il viaggio più lungo inizia comunque dal Km 0!

Ospiti dell’incontro, condotto dal rettore dell’Università Popolare di Formigine Mario Agati, saranno Marina Cagossi con “Abbi fortuna e dormi”, Stefano Frigieri con “La classe” e Marcella Spaggiari con “Brandon. I racconti misteriosi”.

Meno trattamenti e aumenti della redditività dei terreni del 25%. Entra nel vivo il progetto Tornatura: intelligenza artificiale nell’agricoltura

Meno trattamenti e aumenti della redditività dei terreni del 25%. Entra nel vivo il progetto Tornatura: intelligenza artificiale nell’agricolturaEntra nel vivo “Tornatura”, il progetto che porta l’intelligenza artificiale nell’agricoltura per automatizzare l’analisi del rischio, allertare i gestori delle aziende agricole e le organizzazioni nazionali e contenere gli effetti delle emergenze fitosanitarie.  Una soluzione che consentirà di ottimizzare i trattamenti riducendo l’utilizzo di prodotti impattanti sulla biodiversità di circa il 30%.

Tornatura è un progetto selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale e sostenuto da Google.org. È promosso da International Foundation Big Data And Artificial Intelligence For Human Development (IFAB), in collaborazione con Legacoop Bologna, Confcooperative Emilia-Romagna, CNR ISAC, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna e Leithà Unipol Group.

Il primo evento del progetto, con l’illustrazione del piano di lavoro dei prossimi due anni ai rappresentanti delle aziende agricole del territorio emiliano che sono state invitate a prendere parte attiva a Tornatura, è stato ospitato da Granarolo. Nell’occasione è stato anche condiviso il questionario che ha dato il via alla fondamentale fase di raccolta dati da parte delle aziende agricole appartenenti all’ecosistema cooperativo.

L’impostazione della survey è stata elaborata in collaborazione con il partenariato guidato da IFAB e grazie al coinvolgimento di tecnici agronomi informatici delle due associazioni di rappresentanza cooperative, Legacoop Bologna e Confcooperative Emilia-Romagna.

Legacoop Bologna è attiva in questa prima fase di indagine delle esigenze degli agricoltori e nel reclutamento delle cooperative che svolgeranno le prime attività di test e sperimentazione. Attraverso attività di disseminazione e identificazione dei bisogni, infatti, l’associazione garantirà l’applicazione sperimentale e lo scaleup della soluzione. Per Legacoop Bologna, l’obiettivo di lungo termine da raggiungere è quello di permettere alle associate di gestire concretamente il cambiamento.

“L’integrazione delle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale con il know-how delle imprese del settore agricolo rappresenta un’innovazione fondamentale per un comparto per noi cruciale, in un momento storico in cui l’impatto del cambiamento climatico produce effetti evidenti, perlopiù fortemente negativi, sull’economia primaria del nostro territorio – dichiara Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna  – L’implementazione di questi strumenti è un processo complesso e non banale che troverà in Tornatura il sistema di competenze adeguato alla sua realizzazione fattiva, la cui implementazione riteniamo avrà nelle sinergie dell’ecosistema cooperativo un acceleratore sostanziale”.

All’incontro è intervenuto anche Eros Gualandi, presidente de Il Raccolto Soc.Coop. Agricola, per testimoniare i benefici che il progetto Tornatura porterà al lavoro degli agricoltori. Si ipotizza infatti che la soluzione permetterà di ridurre i danni dei patogeni alla produzione ortofrutticola e alimentare, generando un aumento di profitto del 25% per ettaro.

Il sistema AI che verrà creato nell’ambito di Tornatura, espresso tramite un’applicazione web, sarà uno strumento di supporto alle decisioni degli agricoltori per monitorare e prevenire il rischio fitosanitario e consentire una pianificazione più efficiente, grazie a proiezioni stagionali e strumenti di diagnosi precoce.

Il progetto è stato selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale nell’ambito del bando “crescerAI”, sostenuto da Google.org. Attraverso “crescerAI” sono stati selezionati progetti rivolti allo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale di tipo open source destinate alle piccole e medie imprese del Made in Italy, incluse le imprese sociali. Per maggiori informazioni www.fondorepubblicadigitale.it.

 

 

 

Acquedotto di Formigine, al via i lavori di collegamento alla rete idrica di Castelnuovo Rangone

Acquedotto di Formigine, al via i lavori di collegamento alla rete idrica di Castelnuovo Rangone
immagine di repertorio

Garantire l’interscambio di acqua tra i comuni di Formigine e Castelnuovo Rangone, per una rete idrica sempre più efficiente e affidabile a servizio dei cittadini delle due comunità. E’ l’obiettivo dell’importante intervento di rinnovo e potenziamento dell’acquedotto di Formigine che partirà il 3 febbraio, a cura del Gruppo Hera, per un investimento di circa 500mila euro a carico della multiutility che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio.

I lavori, che avranno una durata di circa 6 mesi, consistono nella posa di una condotta in ghisa lunga oltre un chilometro e mezzo che collegherà la rete acquedottistica formiginese con quella del vicino comune di Castelnuovo, permettendo l’interscambio della risorsa idrica in caso di esigenze da parte dei due Comuni. L’intervento si inserisce in un ampio programma di manutenzione straordinaria e rinnovo delle reti acquedottistiche gestite da Hera, condiviso con l’amministrazione comunale, per garantire un servizio sempre più performante attraverso sistemi di interconnessione idrica.

Il cantiere insisterà principalmente su via Sant’Antonio (strada provinciale 16 di Castelnuovo Rangone) a Formigine nel tratto compreso tra via Salviola e via Stradella. I lavori interesseranno anche la stessa via Stradella, nel tratto compreso tra via Sant’Antonio e via Gatti, e un piccolo tratto di quest’ultima, tutte nel territorio comunale di Formigine.

Durante l’esecuzione dei lavori saranno necessarie modifiche alla viabilità, stabilite dall’amministrazione comunale con apposita ordinanza: per tutto il mese di febbraio è prevista la sospensione della circolazione su via Stradella nel tratto compreso tra il civico 4 e l’intersezione con via Fontanile (sempre garantito il passaggio ai residenti e ai mezzi di soccorso). Nella seconda fase del cantiere, saranno istituiti restringimenti di carreggiata con sensi unici alternati e chiusure stradali nelle altre vie interessate dai lavori, che verranno puntualmente comunicati.

Saranno inoltre possibili brevi interruzioni della fornitura del servizio. In caso di interruzioni prolungate, gli utenti saranno preventivamente avvisati.  Hera ricorda che in caso di urgenza è gratuito e attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette, il numero di pronto intervento 800.713.900 per i servizi acqua, fognature e depurazione.

 

Studente argentino ospite a Maranello

Studente argentino ospite a MaranelloDall’Argentina a Maranello per approfondire la passione per i motori. E’ arrivato nei giorni scorsi a Maranello Gaspar Capurro, 18 anni, studente a Balcarce, la città che ha dato i natali a Juan Manuel Fangio e con cui Maranello è unita da un Patto di Amicizia: il giovane studente, originario di Santiago del Estero e da poco diplomato alla scuola superiore Escuela de Educación Secundaria Tecnica N. 1 Lucas Kraglievich, inizierà in marzo a frequentare il primo anno in una facoltà di ingegneria meccanica in Argentina, e in questi giorni si trova nella città del Cavallino ospite presso una famiglia maranellese, dove trascorrerà due settimane, nell’ambito delle iniziative di scambio culturale e formativo previste dal Patto.

Gaspar ha incontrato nei giorni scorsi il sindaco Luigi Zironi e la giunta comunale al completo, e durante la sua permanenza a Maranello avrà la possibilità di frequentare alcune lezioni all’Istituto di Istruzione Superiore “A. Ferrari”, scuola di eccellenza nell’ambito della formazione tecnico-motoristica. La visita del giovane studente a Maranello rientra tra le azioni previste dal Patto di Amicizia tra Maranello e Balcarce, da poco rinnovato, un progetto con al centro le opportunità culturali ed economiche offerte dallo scambio bilaterale tra Italia e Argentina, che ha il suo nucleo nel legame che unisce Maranello, città sede della Ferrari, con Balcarce, città natale di Juan Manuel Fangio, tra i più grandi campioni della Formula 1, vincitore del titolo mondiale nel 1956 su una monoposto del Cavallino. Uno scambio che coinvolge più ambiti, da quello turistico e motoristico con il Museo Ferrari di Maranello e il Museo Fangio di Balcarce a quello enogastronomico, dalle opportunità culturali alla formazione delle nuove generazioni, con il coinvolgimento delle scuole superiori delle due città. Un progetto che prevede una serie di azioni per continuare a creare relazioni istituzionali, potenziare gli scambi culturali, linguistici ed economici come fonte di opportunità per i cittadini. Tra gli obiettivi, lo sviluppo di iniziative su formazione e innovazione (con particolare riferimento a progetti di scambio formativo nel settore dell’automotive tra aziende, istituti di istruzione superiore e università), sport e tempo libero (collaborazione sugli sport motoristici e sulla organizzazione di gemellaggi sportivi e competizioni amichevoli), arte, cultura e memoria (valorizzazione di forme artistiche, manifestazioni culturali, ricorrenze storiche legate alla memoria), turismo delle radici e promozione delle eccellenze dei rispettivi territori.

Cgil Emilia-Romagna: “Nel 2024 boom di cassa integrazione in regione (+54,7%)”

Cgil Emilia-Romagna: “Nel 2024 boom di cassa integrazione in regione (+54,7%)”È stato pubblicato ieri l’Osservatorio INPS sulle ore autorizzate di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) nel 2024. I dati confermano e aggravano le preoccupazioni sollevate in questi mesi a livello nazionale e regionale.

Nel 2024 in Emilia-Romagna sono state autorizzate 60,5 milioni di ore di CIG (Cigo – Cigs – Cigd), in aumento del 54,7% rispetto ai 39 milioni di ore autorizzate nel 2023. Si tratta dei dati più elevati dalla fine dell’emergenza pandemica.

Dati che si inseriscono in un trend nazionale che dovrebbe destare allarme nel Governo: in Italia nel 2024 sono state autorizzate 495.518.268 ore di cassa integrazione, in aumento rispetto al 2023 (+21,1%) e al 2022 (+5,8%).

 

Nello specifico, nel 2024 in Emilia-Romagna sono state autorizzate:

  • 44.947.336 ore di Cigo (cassa ordinaria), in aumento rispetto alle 29.494.653 del 2023 (+52,4%);
  • 15.546.346 ore di Cigs (cassa straordinaria), in aumento rispetto alle 9.609.352 del 2023 (+61,8%).

Particolarmente allarmanti sono i dati degli ultimi mesi dell’anno: nell’ultimo quadrimestre (settembre-dicembre) sono state autorizzate 26.505.520 di ore di CIG, contro le 15.760.265 di ore autorizzate nello stesso periodo del 2023 che corrispondono ad una crescita vertiginosa del 68,2%.

A questi dati vanno sommati i dati che riguardano il settore della somministrazione di lavoro: nel 2024 ad oggi in Emilia-Romagna sono stati attivati 393 AIS (ex TIS) che coinvolgono 2.171 lavoratrici e lavoratori.

La crisi sta colpendo con particolare forza il comparto artigiano, ovvero il tessuto di piccole e piccolissime imprese, fondamentale per l’economia della nostra Regione. Da FSBA (fondo bilaterale per l’erogazione degli ammortizzatori nel comparto artigiano) arrivano dati molto preoccupanti: nei primi 11 mesi dell’anno l’utilizzo di FSBA in Emilia-Romagna è aumentato del 90% rispetto allo stesso periodo del 2023. Una crescita trainata dal settore del tessile, abbigliamento e arredamento, dal settore delle pelli/cuoio e calzature e dal settore metalmeccanico. L’utilizzo di FSBA ha riguardato oltre 1.500 imprese artigiane della regione e coinvolto oltre 10mila lavoratrici e lavoratori.

 

(In coda dati suddivisi per territorio e settore)

“I dati rilasciati dall’INPS – commenta il Segretario Generale CGIL Emilia Romagna Massimo Bussandri – sono gravi e preoccupanti. Contesto internazionale, crisi della manifattura tedesca e rallentamento dell’economia italiana stanno mettendo a dura prova la tenuta del sistema manifatturiero a livello nazionale e regionale.  La crisi industriale dovrebbe essere la priorità del Governo, che invece ripropone la ricetta inutile e dannosa dell’austerità, come sempre pagata dai più deboli. Chiediamo da mesi risposte concrete su investimenti, politiche industriali e ammortizzatori sociali ma il Governo appare completamente disinteressato alle condizioni reali dell’economia e del lavoro del Paese.”

“A livello nazionale – aggiunge Paride Amanti della Segreteria CGIL Emilia Romagna – i dati ISTAT parlano chiaro: 22 mesi consecutivi di calo della produzione industriale, in calo a novembre 2024 del 3,2% sullo stesso periodo del 2023 e con veri e propri crolli nei settori della fabbricazione dei mezzi di trasporto (-10,4%) e delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-9,9%), mentre si registrano cali diffusi in molti settori che rappresentano filiere fondamentali anche per la manifattura regionale (gomma-plastica, metallurgia, fabbricazioni di macchinari e attrezzature, ecc.). Anche un settore fondamentale come la chimica di base è nel pieno di un progetto che punta sostanzialmente alla dismissione da parte di ENI di un settore strategico per tutta la manifattura e che in Emilia-Romagna occupa migliaia di posti di lavoro nei petrolchimici e in tutto l’indotto.”

È ora – conclude Bussandri – che il Governo metta da parte la propaganda con cui cerca di distogliere l’attenzione dai suoi fallimenti. Servono risposte e servono con urgenza. Servono ammortizzatori in deroga per i settori maggiormente colpiti e servono politiche industriali in grado di accompagnare il sistema produttivo nella transizione ecologica e nella rivoluzione tecnologica. È quanto mai urgente una regia pubblica di questi processi, altrimenti il rischio è un vero e proprio processo di desertificazione industriale che, come Organizzazione Sindacale, contrasteremo in ogni modo. La difesa dell’occupazione e del sistema produttivo regionale sarà per noi una priorità assoluta anche nel confronto con la nuova Giunta regionale e nell’ambito del Patto per il Lavoro e per il Clima. Bene ha fatto prima delle festività il Presidente de Pascale a scrivere al Governo una lettera, condivisa nei contenuti nel Patto, richiedendo al Governo impegni e azioni concrete. L’apertura da parte del Governo alla proroga dell’ammortizzatore in deroga per il comparto della moda non è tuttavia sufficiente. Devono arrivare risposte per tutti i settori in crisi, a partire dal metalmeccanico e dall’automotive.”

 

DATI TERRITORIALI (CIGO-CIGS-CIGD) – Periodo gennaio-dicembre 2024:

  • Bologna: 13.704.300 ore, rispetto alle 7.977.834 ore del 2023 (+71,8%)
  • Ferrara: 4.796.094 ore, rispetto alle 4.916.572 ore del 2023 (-2,5 %)
  • Forlì-Cesena: 3.739.678 ore, rispetto alle 3.497.351 ore del 2023 (+6,9 %)
  • Modena: 13.153.810 ore, rispetto alle 8.626.282 ore del 2023 (+52,5%)
  • Parma: 1.863.811 ore, rispetto alle 1.339.483 ore del 2023 (+39,1%)
  • Piacenza: 1.182.475 ore, rispetto alle 988.126 ore del 2023 (+19,7%)
  • Ravenna: 3.958.897 ore, rispetto alle 2.853.391 ore del 2023 (+38,7%)
  • Reggio Emilia: 11.663.827 ore, rispetto alle 4.936.936 ore del 2023 (+136,3%)
  • Rimini: 6.430.859 ore, rispetto alle 3.971.186 ore del 2023 (61,9%)

 

DATI SETTORIALI (CIGO-CIGS-CIGD) – Periodo gennaio-dicembre 2024:

  • Pelli cuoio e calzature: 1.736.830 ore, rispetto alle 673.899 ore del 2023 (+157%)
  • Attività meccaniche: 39.641.142 ore, rispetto alle 19.208.162 ore del 2023 (+106,4%)
  • Attività metallurgiche: 1.563.334 ore, rispetto alle 918.890 ore del 2023 (+70,1%)
  • Industria alimentare: 1.460.933 ore, rispetto alle 1.149.827 ore del 2023 (+27,1%)
  • Industrie dell’abbigliamento: 2.575.228 ore, rispetto alle 1.586.577 ore del 2023 (+62,3%)
  • Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche: 3.967.592 ore, rispetto alle 2.727.556 ore del 2023 (+45,5%).

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 31 gennaio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 31 gennaio 2025Cielo coperto o molto nuvoloso, con precipitazioni deboli-moderate, localmente anche a carattere di rovescio che dal settore centro-occidentale, si estenderanno dal pomeriggio-sera su tutto il territorio. Quota neve intorno ai 1400/1500 metri.

Temperature quasi stazionarie, con minime tra 2 e 5 gradi; massime tra 7/8 gradi della pianura occidentale e 10/11 gradi della costa. Venti inizialmente deboli variabili, tendenti a ruotare da est nel pomeriggio. Mare poco mosso o quasi calmo.

(Arpae)

Maranello: decreto di sequestro per evasione milionaria nel settore del commercio di prodotti petroliferi

Maranello: decreto di sequestro per evasione milionaria nel settore del commercio di prodotti petroliferiNei giorni scorsi, su delega della Procura Europea (EPPO) – Ufficio di Bologna, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso il 10 dicembre 2024 dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Modena, fino alla concorrenza di circa 14 milioni di euro, nei confronti di una società con sede a Maranello operante nel settore della commercializzazione di prodotti petroliferi, e del proprio rappresentante legale, gravemente indiziato del reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, con riferimento agli anni d’imposta dal 2016 al 2019.

Relativamente a quest’ultima annualità, nei confronti della società si procede anche in relazione alla disciplina prevista in materia di responsabilità amministrativa degli enti, avendo tratto un vantaggio economico dalla commissione del reato tributario.

L’indagine ha avuto origine dalle risultanze di una verifica fiscale condotta nei confronti della società modenese dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena, nell’ambito della quale erano stati approfonditi gli acquisti di carburante per autotrazione effettuati a un prezzo particolarmente vantaggioso tramite una serie di intermediari. Nel dettaglio, questi ultimi, in molti casi, presentavano tutte le caratteristiche dei soggetti economici che vengono utilizzati come schermi per il compimento di frodi nel settore, quali la mancanza di una sede o di un’adeguata struttura societaria, un’operatività limitata nel tempo e il mancato adempimento agli obblighi dichiarativi e di versamento delle imposte.

La Procura Europea (EPPO), interessata in ragione della rilevanza degli importi delle transazioni che riguardavano operazioni commerciali transnazionali, disponeva l’esecuzione di indagini che consentivano di acquisire ulteriori elementi per qualificare gli intermediari – persone fisiche e imprese dislocate su tutto il territorio nazionale – quali società cartiere (c.d. missing trader) e/o imprese-filtro (buffer) utilizzate come soggetti economici fittiziamente interposti, ovvero come veicoli necessari per la realizzazione della frode fiscale in materia di IVA, per consentire l’acquisto di prodotti petroliferi a prezzi inferiori a quelli di mercato, praticabili solo in ragione dell’evasione delle imposte.

Nel mese di ottobre 2024, sempre su delega della citata Procura Europea, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena eseguiva un decreto di perquisizione presso la sede della società rinvenendo, occultati all’interno dell’autovettura in uso al rappresentante legale della stessa, oltre 120.000 euro in contanti, che venivano sottoposti a sequestro.

Sulla base del decreto emesso dal G.I.P. del Tribunale di Modena, sono stati sequestrati beni mobili e immobili, disponibilità finanziarie e monetarie, oltre all’intero compendio aziendale, per un importo complessivo pari a circa 5 milioni di euro.

Al fine di assicurare l’amministrazione e la continuità dell’azienda in sequestro, su richiesta della Procura Europea – Ufficio di Bologna, il G.I.P. nominava un amministratore giudiziario dell’azienda stessa e delle relative quote sociali.

Le indagini, svolte dalla Guardia di Finanza di Modena sotto il coordinamento della Procura Europea, testimoniano l’impegno profuso a presidio della sicurezza e della legalità economico-finanziaria del Paese e dell’Unione Europea, con particolare riferimento al contrasto delle frodi IVA.

Si evidenzia che la misura cautelare reale è stata emessa nell’ambito della fase delle indagini preliminari, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie, e, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza dell’indagato.

Post alluvione, sopralluogo del presidente della Regione ai cantieri di messa in sicurezza lungo il torrente Idice nel bolognese

Post alluvione, sopralluogo del presidente della Regione ai cantieri di messa in sicurezza lungo il torrente Idice nel bologneseLa prima rottura dell’argine a maggio 2023, con il crollo del Ponte della Motta, e l’avvio di lavori immediati di ripristino in somma urgenza per 32 milioni. Un cantiere danneggiato dalla seconda rottura dopo le piogge di settembre 2024, nel tratto a valle rispetto a quello su cui si era intervenuti. Infine, lo “sfioro” del 20 ottobre scorso, in corrispondenza della finestra di salvaguardia, con cui si sono evitate nuove rotture degli argini nella parte cantierata. Ma nonostante gli effetti devastanti delle piogge e delle piene, non si è mai smesso di lavorare lungo il torrente Idice, neppure nel periodo invernale, nel tratto compreso fra la parte a valle del Ponte della Motta e il Ponte Ferrovia.

E si continua a farlo anche in queste settimane, con una serie di interventi per oltre 30 milioni complessivi. Obiettivo: ricostruire tratti di argine, rinforzarli con diaframmature, intervenire sulle erosioni delle sponde e risagomare il torrente. Cantieri, questi, oggetto di un nuovo sopralluogo, ieri, del presidente della Regione Michele de Pascale, insieme alla sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini, nella pianura bolognese. Presenti i sindaci Carlo Gubellini (Castenaso), Debora Badiali (Budrio) e Bruno Bernardi (Molinella).

Prima tappa Castenaso, con sopralluogo all’abitato di Fiesso, dove lo scorso autunno si sono verificati numerosi allagamenti; poi via Marconi, la Bassa Benfenati e il Sentiero Idice. Seconda tappa Budrio, al Ponte di via Rabuina: qui l’Idice è uscito nel tratto non arginato lo scorso ottobre, con l’acqua che è arrivata da un lato a Vigorso, dall’altro a Budrio paese. Poi il cantiere del Ponte della Motta, dove il torrente ha “rotto” la prima volta a maggio 2023 e una seconda volta a settembre 2024 (nel tratto a valle rispetto a quello su cui si era intervenuti), per poi uscire dallo sfioro a ottobre senza compromettere l’integrità degli argini. Terza e ultima tappa Molinella, con la frazione alluvionata di Selva Malvezzi, e la riunione in Municipio.

“L’Idice è una delle priorità di intervento su cui ci si è concentrati da subito e l’attenzione non è mai calata- commentano de Pascale e Rontini-: qui è stato aperto un cantiere di somma urgenza immediatamente, tra estreme difficoltà e, nonostante i danni dovuti alle successive alluvioni, i lavori, complessi e onerosi, si sono conclusi a dicembre 2024. Ricostruire il Ponte della Motta- proseguono presidente e sottosegretaria- è fondamentale per la viabilità e la mobilità delle decine di migliaia di persone che in questo territorio vivono e si spostano per andare a lavorare o portare i figli a scuola. Anche la struttura commissariale condivide questa necessità e stiamo lavorando con la Città metropolitana per snellire procedure e tempi di realizzazione”.

Gli interventi, conclusi e in corso

Sono stati completati i lavori di somma urgenza per il ripristino e la messa in sicurezza lungo l’Idice, tra Molinella e Budrio, nei pressi del Ponte della Motta, crollato a causa dell’alluvione del maggio 2023. Lavori che hanno visto un investimento totale di 32 milioni di euro, per la ricostruzione degli argini e la realizzazione di barriere impermeabili (diaframmature plastiche) all’interno degli stessi.

Attualmente sono in corso altri cantieri, a partire da un intervento di somma urgenza da 6 milioni di euro per il ripristino dell’integrità dei rilevati arginali del torrente a valle della località La Motta, in comune di Budrio, in seguito all’evento alluvionale del 19 settembre 2024. Al momento è stata completata la ricostruzione dell’argine, raggiungendo la quota di sommità; successivamente si procederà con la diaframmatura del tratto ricostruito e la realizzazione di una scogliera di protezione della parte di sponda che è a continuo contatto con l’acqua, con lo scopo di prevenire eventuali erosioni.

Sempre in corso un intervento da 2 milioni di euro per la ripresa di erosioni delle sponde e la risagomatura del torrente Idice nel comune di Budrio, da Vigorso a Ponte Ferrovia; tutto questo per risolvere criticità che si sono verificate dopo gli eventi di maggio 2023.

Si sta lavorando anche (intervento da 2,5 milioni) per realizzare la diaframmatura del tratto in destra idraulica dell’Idice a valle della rotta del 2023; parallelamente, si interviene (con 1 milione) con il taglio della vegetazione all’interno dei corsi d’acqua del bacino dell’Idice. Tra i corsi interessati dai lavori, oltre all’Idice, anche il tratto arginato del torrente Quaderna, che corre all’interno del territorio del comune di Molinella per circa 7 chilometri.

All’interno di un finanziamento complessivo da 700mila euro dedicato ai tratti non arginati dei corsi d’acqua dei bacini dei torrenti Idice e Sillaro, si sta lavorando per diradare il verde ed effettuare tagli e rimozione di piante, a terra o a rischio caduta, nel tratto dell’Idice in comune di Castenaso, a monte dell’abitato.

Infine, l’intervento in corso da 20 milioni di euro, nei comuni di Budrio e Molinella, per completare il ripristino dei corpi degli argini nel tratto del torrente Idice danneggiato dalla rotta di maggio 2023 e nelle parti danneggiati negli eventi alluvionali del 2024.

CCNL Edilizia, intesa sul rinnovo

CCNL Edilizia, intesa sul rinnovoIntesa raggiunta nella notte. I sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e parti datoriali Ance, Legacoop, Confcooperative e Agci, hanno rinnovato la parte salariale del contratto collettivo nazionale di lavoro industria e cooperative dell’edilizia. Il contratto interessa oltre un milione di addetti. L’aumento salariale al secondo livello (operaio qualificato) è pari a 210,60 euro, diviso in tre tranche: 93,60 euro dal 1° febbraio e altre due tranche da 58,50 euro ciascuna dal 1° marzo 2026 e dal 1° marzo 2027, con un recupero inflattivo dell’11% e un aumento sui minimi del 18%.

Il contratto avrà decorrenza dal 1° febbraio 2025 e scadrà il 30 giugno 2028. “Archiviata la parte economica – come scritto nell’accordo – c’è l’impegno di concludere entro il 28 febbraio 2025 sui temi rimasti ancora aperti: accordi su catalogo formativo nazionale, sorveglianza sanitaria, istanze del settore, premialità; denuncia unica edile ed F24 con lavori della Commissione entro sei mesi; trasferta nazionale; lavoro straordinario; non sovrapponibilità dei cicli contrattuali; prevedi; commissione classificazione. Di notevole interesse sarà la definizione della denuncia unica, trasferta ed FF24: elementi dirimenti sia in termini di semplificazione, che di ulteriore contrasto al lavoro irregolare”. “Questo accordo conferma il valore importante delle relazioni industriali del settore. Ancora una volta le parti sociali scelgono la strada della regolarità e legalità attraverso lo strumento delle casse edili – dichiarano le segreterie nazionali di Feneal, Filca, Fillea. Quindi, “con questa firma – spiegano Feneal, Filca e Fillea – siamo riusciti ad assicurare un aumento salariale davvero significativo agli addetti del settore, che consenta loro di tutelare e rafforzare il potere di acquisto”.

Operaio ferito in un infortunio sul lavoro stamane a Sassuolo

Operaio ferito in un infortunio sul lavoro stamane a Sassuolo
immagine d’archivio

Un operaio edile 62enne è rimasto gravemente ferito in un infortunio sul lavoro avvenuto in un cantiere di via Regina Pacis a Sassuolo. E’ successo questa mattina intorno alle 10:30. L’uomo, inciampando, sarebbe cauto a terra sbattendo la testa e riportando un forte trauma cranico. I sanitari, arrivati sul posto con automedica ed ambulanza, hanno provveduto al trasporto dell’operaio all’ospedale di Baggiovara: ricoverato in prognosi riservata non sarebbe in pericolo di vita. Intervenuti la Medicina del lavoro e i carabinieri di Sassuolo.

Confcooperative Emilia Romagna a Bruxelles

Confcooperative Emilia Romagna a BruxellesTransizione ecologica, inclusione e sostenibilità ma anche agroalimentare, credito, welfare, casa e appalti. Sono stati tanti i temi trattati durante la visita istituzionale, tenutasi ieri e oggi, del Consiglio di presidenza di Confcooperative a Bruxelles in occasione dell’Anno Internazionale delle Cooperative proclamato dall’ONU per il 2025. Presente nella delegazione anche il presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Francesco Milza, insieme ai cooperatori emiliano-romagnoli membri del Consiglio di presidenza nazionale.

Per l’occasione i rappresentanti di Confcooperative hanno incontrato Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione Europea; Tommaso Foti, ministro per gli Affari Europei, per il Sud, le Politiche di coesione e per il PNRR; Sandra Gallina, nuovo capo della Direzione Generale per la salute e la sicurezza alimentare; Francesco Corti, membro del Gabinetto della Commissaria Roxana Mînzatu, vicepresidente esecutiva della Commissione Europea e commissario europeo per le competenze, l’istruzione, la cultura, il lavoro e i diritti sociali; l’ex presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta, che ha parlato del suo rapporto “Molto più di un mercato”. Altri incontri sono avvenuti con alcuni europarlamentari italiani dei vari schieramenti.

“Sono stati due giorni intensi e molto proficui – commenta Francesco Milza -, durante i quali abbiamo potuto toccare con mano la dimensione europea del modello di impresa cooperativa in un contesto storico mondiale reso sempre più complesso dagli attuali sviluppi geopolitici, che comportano scelte di indirizzo forti e significative da parte dell’Unione Europea. Abbiamo apprezzato molto l’assegnazione di una delega specifica per l’Economia Sociale al Commissario europeo Roxana Mînzatu, a sottolineare l’importanza di un ambito in cui ci riconosciamo pienamente: non a caso la Regione Emilia-Romagna è stata la prima e unica istituzione nel panorama nazionale ad assegnare, su nostro impulso, una delega all’Economia Sociale all’interno della sua Giunta, in particolare al vicepresidente Vincenzo Colla”.

I numeri dell’Economia Sociale, evidenziati dal presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini durante la visita a Bruxelles, confermano l’importante peso che il mondo cooperativo italiano riveste all’interno di questo sistema. Da quanto emerso, infatti, l’Economia Sociale rappresenta una componente fondamentale dell’economia europea con 4,3 milioni di imprese e oltre 11,5 milioni di occupati, e le cooperative ne sono parte integrante con 4,5 milioni di occupati. Di questi 1,3 milioni sono occupati dalla cooperazione italiana e circa la metà di loro lavora nelle 16.500 imprese associate a Confcooperative, che rappresentano il 4% del PIL. “Le cooperative sono un grande strumento di coesione sociale – conclude Milza – e possono giocare un ruolo chiave nel presidio e nella valorizzazione del territorio. Ma non solo. A Bruxelles abbiamo ribadito la necessità di perseguire policy di sviluppo legate alla sostenibilità oltre che alla competitività, tenendo conto dei livelli di specificità che il mondo della cooperazione esprime nei diversi settori che tocca, dall’agricolo al sociale passando per la casa e gli appalti, contribuendo a dare valore aggiunto a tutte le nostre comunità”.

Turismo: la crescita non si ferma: oltre 40,5 milioni le presenze nel 2024 in Emilia-Romagna (+3,6%), 11,8 milioni gli arrivi (+2,7%)

Turismo: la crescita non si ferma: oltre 40,5 milioni le presenze nel 2024 in Emilia-Romagna (+3,6%), 11,8 milioni gli arrivi (+2,7%)Non si arresta la crescita del turismo in Emilia-Romagna. Lo confermano i dati relativi al 2024 con oltre 40,5milioni di presenze, in aumento del +3,6% rispetto al 2023, mentre gli arrivi sfiorano gli 11,8 milioni, pari al +2,7%, sempre sull’anno scorso.

Una crescita trainata in particolare dall’aumento dei turisti stranieri che fanno segnare un +9,2% degli arrivi (3.537.387) e un +9,8% dei pernottamenti (12.171.605). Aumenti più contenuti per quelli italiani, che rappresentano comunque il 70% del movimento turistico complessivo: +0,2% gli arrivi, +1,1% le presenze.

Dati complessivamente positivi anche rispetto al periodo pre-pandemico. Il confronto con il 2019, l’anno boom del turismo emiliano-romagnolo, evidenzia infatti un +1,6% per gli arrivi e un +0,5% per le presenze, considerando sia il turismo interno che quello dall’estero.

È quanto risulta dai primi dati provvisori Istat raccolti ed elaborati dall’Ufficio statistica della Regione Emilia-Romagna relativi al periodo gennaio-dicembre 2024.

“Questi dati descrivono il potenziale e l’attrattività dell’Emilia-Romagna, frutto di una strategia integrata pubblico-privato- affermano il presidente, Michele de Pascale, e l’assessora regionale al Turismo, commercio e sport, Roberta Frisoni-. Un risultato positivo che va ricondotto alla qualità dell’offerta complessiva, alla professionalità degli operatori, alla capacità di investire per innovare e qualificare, alla collaborazione con i territori. È chiaro però che questi dati non riflettono le difficoltà di un settore alle prese con inflazione, aumento dei costi delle materie prime ed energetiche, la redditività stesse delle imprese. Temi che abbiamo ben presente e che vogliamo affrontare insieme, lavorando al fianco degli operatori, delle Destinazioni turistiche, di Apt e di tutti gli enti pubblici e privati. Così come vogliamo continuare a promuovere la destagionalizzazione e implementare l’accessibilità del nostro territorio dai mercati internazionali, sia quelli consolidati, sia quelli che stanno dimostrando di avere sempre più interesse nella nostra destinazione. Da qui la necessità, più volte richiamata, di ragionare anche su una strategia integrata del nostro sistema aeroportuale regionale e sul potenziamento dei collegamenti ferroviari”.

Le destinazioni

Bene il turismo nelle località costiere, con la Riviera emiliano-romagnola che si conferma di gran lunga la meta più gettonata con quasi 6 milioni di arrivi (+2,3% sul 2023) e 27,4 milioni di presenze (+2,8 sempre sul 2023). Significativi i numeri anche delle città d’arte con 3,7 milioni di arrivi (+2,9%) e 8 milioni di presenze (+6,8%). Il 2024 conferma l’attrattività delle località collinari (+7,8% gli arrivi e + 5,5 % le presenze sul 2023) e appenniniche (+4,3%, + 2,3%). In ripresa sullo scorso anno le località termali con +2,1% gli arrivi e +5,2% le presenze. In buona salute il turismo nelle altre località: +2,8% e +1,3%.

I dati sul turismo dall’estero

Sempre più turisti stranieri scelgono l’Emilia-Romagna. Il bilancio del 2024 sul 2023 lo evidenzia per tutte le destinazioni, a partire dalle località collinari e appenniniche (+12,7% e +2,2% gli arrivi; +12,8% e +10% le presenze). Molto bene anche le città d’arte (+8,6% gli arrivi, +13,3% le presenze), la Riviera (+8,3% e +7,8%) e le località termali (+8,7% e +11,1%). Non fanno eccezioni le altre località: +13,4% gli arrivi e +10% le presenze.

Il confronto con il 2019

Un bilancio positivo, come si è detto, anche rispetto al periodo precedente la pandemia (+1,6% gli arrivi e +0,5% le presenze). Rispetto al 2019, anno record del turismo emiliano-romagnolo, da sottolineare la fortissima crescita del turismo dall’estero: +13,3% e +14,7% arrivi e presenze. Così come il successo delle città d’arte (+5,6% gli arrivi e +16,9% le presenze) e delle località collinari (+19,5% e + 14,1%). Mentre resta negativo il bilancio pre-pandemico (-5,5% gli arrivi, -2,2% le presenze) per l’Appennino e le località termali (-13,5% gli arrivi, -13,8% le presenze).

I dati provvisori Istat saranno disponibili da domani sul Portale statistica

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