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mercoledì, 20 Agosto 2025
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Cinema sotto le stelle, dall’Amministrazione comunale sassolese le motivazioni dell’assegnazione

Cinema sotto le stelle, dall’Amministrazione comunale sassolese le motivazioni dell’assegnazione
immagine di repertorio

Un risparmio per l’Amministrazione comunale pari a 5.000€ e un’offerta culturale più ampia con 10 proiezioni in più in Piazzale Della Rosa e 2 in più nei quartieri cittadini. Sono queste le motivazioni, valutate da una commissione composta esclusivamente da tecnici, così come prevede la Legge in materia, che ha assegnato ad Arci Modena il bando per la gestione del Cinema Sotto le Stelle per l’anno 2025.

Sono due le Associazioni che hanno partecipato al bando in oggetto: nel progetto presentato da Arci Modena figuravano 35 proiezioni in piazzale Della Rosa più 10 proiezioni nei quartieri cittadini, a fronte della richiesta di un contributo comunale pari a €40.000,00. L’altra Associazione ha proposto un progetto che prevedeva 25 proiezioni in piazzale Della Rosa, 8 proiezioni nei quartieri e una richiesta di contributo pari a €45.000,00. La commissione tecnica ha pertanto valutato i due progetti ed ha decretato vincitore quello di Arci Modena con un punteggio di 97/100 contro i 76/100 dell’altra Associazione.

Il Consiglio Provinciale di Arci Modena, così come previsto dallo Statuto, non ha compiti o ruoli esecutivi. Ha una funzione assembleare e non delibera in merito alla partecipazione a bandi né circa la programmazione delle attività, funzioni che sono in capo all’Ufficio di Presidenza. L’ultima seduta del Consiglio si è tenuta in data 3 febbraio 2025. La Vicesindaco Serena Lenzotti, si è dimessa dalla Presidenza di Arci Modena a seguito della sua nomina all’interno della Giunta comunale di Sassuolo ed è membro del Consiglio Provinciale. L’Assessore Federico Ferrari risiede nel Consiglio Provinciale, ma non ha partecipato a sedute nell’ultimo anno.

Dalle valutazioni effettuate dalla Commissione tecnica non sono stati riscontrati conflitti d’interesse o cause d’incompatibilità di alcun genere.

 

 

Alcune chiusure notturne programmate sulla A1 e sulla A14

Alcune chiusure notturne programmate sulla A1 e sulla A14Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, nelle tre notti di lunedì 14, martedì 15 e mercoledì 16 luglio, con orario 21:00-5:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Reggio Emilia e l’allacciamento A22 Brennero-Modena, verso Bologna.

Di conseguenza, l’area di parcheggio Calvetro ovest, situata nel suddetto tratto, non sarà raggiungibile.

In alternativa, si consigliano i seguenti itinerari: verso Bologna: dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Reggio Emilia, percorrere la viabilità ordinaria e rientrare in A1 alla stazione di Modena nord; verso la A22: dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Reggio Emilia, percorrere la viabilità ordinaria ed entrare in A22 a Campogalliano.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, nelle due notti di lunedì 14 e martedì 15 luglio, con orario 21:00-5:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Cesena nord e Forlì, verso Bologna.

L’area di servizio Bevano est, situata nel suddetto tratto, sarà chiusa nelle stesse notti, ma con orario 20:00-5:00.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Cesena nord, percorrere la viabilità ordinaria: SS3 bis via Tiberina, E45, rotonda Paul Harris, SS9 via Emilia, rotonda Diegaro, SS727 bis Tangenziale est, viale della Costituzione e rientrare in A14 alla stazione di Forlì.

 

 

Visita dell’assessora Conti al Pratello e alla sezione distaccata della Dozza, a Bologna, dopo la donazione da parte della Regione di apparecchiature refrigeranti

Visita dell’assessora Conti al Pratello e alla sezione distaccata della Dozza, a Bologna, dopo la donazione da parte della Regione di apparecchiature refrigerantiVentilatori, condizionatori portatili e frigoriferi donati dalla Regione Emilia-Romagna sono già in funzione nel carcere minorile del Pratello e nella sezione distaccata della Dozza, a Bologna: strumenti necessari per fronteggiare il caldo intenso di questo inizio estate. Una fornitura decisa d’urgenza, per rispondere a una precisa richiesta del direttore dell’Istituto penale per i minorenni, Alfonso Paggiarino.

Questa mattina l’assessora regionale al Welfare, Isabella Conti, ha visitato le strutture penitenziarie accompagnata dal direttore Paggiarino insieme alla presidente dell’associazione Red Bologna APS Irene Losi, che nelle scorse settimane aveva a sua volta donato 30 ventilatori. Obiettivo comune, quello di continuare a monitorare le condizioni dei giovani detenuti.

“Non si è trattato solo di rispondere a un bisogno materiale- afferma Conti-, ma di affermare un principio di vicinanza e rispetto. Anche dentro al carcere la tutela dei minori per noi è un principio, e un dovere, irrinunciabile. Le condizioni climatiche estreme, sommate all’inadeguatezza strutturale di questi istituti, hanno reso necessario un intervento tempestivo. Vedere con i propri occhi che qualcosa di concreto si può fare per migliorare la qualità della vita, per chi vive e lavora in carcere, è stato incoraggiante, pur nella consapevolezza delle molte criticità ancora aperte”.

Nel corso della visita, l’assessora ha voluto esprimere un ringraziamento diretto al direttore Paggiarino, ai volontari e ai rappresentanti dell’associazione Red Bologna APS: “Un gesto generoso e concreto- aggiunge l’assessora- che dimostra quanto il Terzo settore possa essere un alleato fondamentale nel rendere più umani i luoghi della detenzione. La collaborazione tra istituzioni e società civile è la strada che vogliamo continuare a percorrere”.

L’andamento del commercio al dettaglio in Emilia-Romagna nel primo trimestre 2025

L’andamento del commercio al dettaglio in Emilia-Romagna nel primo trimestre 2025Fra gennaio e marzo 2025 le vendite del commercio al dettaglio in Emilia-Romagna  sono diminuite del 1,4%. Penalizzate soprattutto le vendite di abbigliamento e accessori che hanno subito una flessione del 4,6%. Ipermercati, supermercati e grandi magazzini hanno incrementato le vendite del +1,3%. Le imprese registrate al 31 marzo sono risultate 41.480, 999 in meno (-2,35%) rispetto a un anno prima.

É quanto emerge dall’indagine sulla congiuntura di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna sul settore del commercio al dettaglio.

 

L’andamento per settore del commercio al dettaglio.

Fra gennaio e marzo 2025 le vendite del commercio al dettaglio in regione sono diminuite del 1,4%.

Quattro imprese su dieci hanno rilevato una contrazione dell’attività. Solo il 2% delle imprese ha ritenuto le giacenze di magazzino scarse rispetto alla domanda.

Il 30% delle imprese prevede un miglioramento nell’andamento delle vendite nel secondo trimestre.

 

L’andamento per tipologie di commercio al dettaglio.

Le vendite dello specializzato alimentare si sono leggermente ridotte (-0,7%), mentre quelle dello specializzato non alimentare hanno accentuato la tendenza negativa e sono diminuite del 2,5% rispetto allo scorso anno.

Penalizzate soprattutto le vendite correnti di abbigliamento e accessori che hanno subito una flessione del 4,6% ed il dettaglio dei prodotti per la casa ed elettrodomestici che ha registrato -4,2%.

Per gli altri prodotti non alimentari la flessione si è fermata all’1,1%.

 

L’andamento per dimensione dell’attività.

La flessione delle vendite è stata analoga, attorno al -2,2% sia nella piccola distribuzione (da 1 a 5 addetti) che nelle  imprese di media dimensione (da 6 a 19 addetti).

L’andamento è stato stazionario, -0,3%, nelle attività di maggiore dimensione, dopo il rimbalzo positivo che avevano avuto in autunno.

Ipermercati, supermercati e grandi magazzini hanno incrementato le vendite del +1,3%.

 

Il Registro delle imprese: iscrizioni e cessazioni.

In Emilia-Romagna nel primo trimestre dell’anno le iscrizioni di imprese del commercio al dettaglio sono state 1.605 poco più che nello stesso trimestre dell’anno precedente, ma sono rimaste ben lontane dai livelli anteriori al 2017.

Le cessazioni dichiarate sono lievemente diminuite scendendo a quota 2.907.

Considerando anche le variazioni di attività, il risultato è un saldo nel trimestre di -567 unità, -1,33%.

Le imprese registrate al 31 marzo sono risultate 41.480, 999 in meno (-2,35%) rispetto a un anno prima.

 

Lo studio completo su: www.ucer.camcom.it

Installati a Formigine tre contenitori interattivi per la raccolta dei mozziconi di sigaretta

Installati a Formigine tre contenitori interattivi per la raccolta dei mozziconi di sigarettaLa campagna #Riciccami, promossa dalla startup Human Maple e sostenuta dal Gruppo Hera e Atersir, è arrivata anche a Formigine. Sono stati installati ieri due contenitori per la raccolta dei mozziconi di sigaretta, mentre un terzo verrà posizionato nel fine settimana. L’iniziativa ha l’obiettivo di ridurre l’inquinamento ambientale causato dai mozziconi e di trasformare questo rifiuto in una risorsa per l’economia circolare.

L’installazione dei contenitori è il risultato di una mozione approvata dal Consiglio comunale, presentata dal consigliere Davide Romani, che ha dato impulso all’adesione del Comune alla campagna. Una scelta condivisa e partecipata che testimonia l’impegno nella promozione di comportamenti responsabili e sostenibili.

Human Maple è una realtà giovane che ha ideato un sistema innovativo per dare nuova vita ai mozziconi, trasformandoli in imbottitura per la moda sostenibile. Il progetto prevede l’installazione di “posacenere sondaggio”, contenitori interattivi pensati per incentivare il corretto conferimento attraverso domande a risposta multipla. Questo approccio ludico e coinvolgente aiuta a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di piccoli gesti quotidiani per la tutela dell’ambiente.

I dati parlano chiaro: dove vengono installati i contenitori della campagna #Riciccami, l’abbandono dei mozziconi si riduce del 46%. Un risultato significativo che testimonia l’efficacia del progetto nella prevenzione dell’inquinamento da cicche, uno dei rifiuti più diffusi e dannosi.

A Formigine, è stato deciso di posizionare i raccoglitori in punti strategici del territorio: due sono già attivi, uno nel centro storico, all’incrocio tra via Trento Trieste e via San Francesco, e l’altro in via Don Maselli a Casinalbo. Un terzo verrà installato domani all’interno del Parco della Resistenza, nei pressi di Villa Gandini. Hera si occuperà dello svuotamento dei contenitori e, in collaborazione con l’amministrazione comunale, promuoverà l’utilizzo corretto degli stessi per evitare la dispersione di sostanze nocive come nicotina, benzene, CO₂, acetato e PLA nell’ambiente.

“Con questa iniziativa – dichiara l’assessora all’Ambiente Giorgia Lombardo – vogliamo rendere ancora più concreta la nostra strategia per un territorio sostenibile. Il progetto #Riciccami unisce innovazione, economia circolare e sensibilizzazione ambientale, dimostrando che anche un gesto semplice come buttare correttamente una sigaretta può contribuire a migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo”.

Confindustria Ceramica Distributor Awards 2025

Confindustria Ceramica Distributor Awards 2025Nell’ambito della Serata Cersaie, vengono conferiti per il XXIX anno consecutivo i Confindustria Ceramica Distributor Awards 2025 ai quattro distributori che si sono contraddistinti nei rapporti con l’industria ceramica italiana. La premiazione si tiene presso Palazzo Bevilacqua nel centro storico di Bologna giovedì 25 settembre.

La giuria, composta da imprenditori e dirigenti dell’industria ceramica italiana, ha scelto di assegnare il premio alle migliori aziende di Francia, Germania, Grecia e Italia. Tra i fattori di scelta, finalizzati a premiare le imprese della distribuzione che meglio hanno costruito rapporti di partnership con il settore ceramico italiano, l’essersi particolarmente distinti per la fedeltà al prodotto italiano, durata dell’attività e volume d’affari, competenza e professionalità dimostrati negli anni, solvibilità e correttezza commerciale e importanti investimenti effettuati a favore della conoscenza e dell’impiego delle piastrelle di ceramica “made in Italy”.

Maison Luciani di Luciani Materiaux ad Ajaccio (Corsica) si è aggiudicata il premio per la Francia. Azienda fondata da Antoine Luciani nel 1970, opera in cinque showroom nelle città di Ajaccio, Bastia, Borgo, Calvi e Porto-Vecchio. Con un personale di 95 unità, l’80% delle vendite totali di piastrelle nel 2024 è costituito da ceramica italiana. Ritira il premio il direttore commerciale José Rabazzani.

Per la Germania viene premiata Artfliesen GmbH & Co. KG di Nürtingen. Fondata nel 2003, conta 100 collaboratori e un fatturato complessivo 2024 di 35 milioni di euro. Presenta 5 showroom in altrettante città e la vendita di piastrelle ceramiche italiane rappresenta il 60% del fatturato complessivo. Ritirano il premio l’amministratore delegato Bernd Gehrung e l’exhibition manager Giuseppe Nanfaro.

In Grecia il miglior distributore 2025 è Georgoulis SA, azienda fondata ad Atene nel 1973. Con un fatturato complessivo di 8 milioni di euro nel 2024, 35 sono i dipendenti che operano in una showroom di 3.000 mq ad Alimo. Le vendite di piastrelle di ceramica italiane rappresentano il 31,57% del fatturato. Ritira il premio il CEO Fivos Georgoulis.

Per l’Italia si aggiudica il premio Ceramiche EDIL CRISCI S.r.l., azienda di Durazzano (BN) fondata nel 1989 da Alessandro Crisci. Con un organico totale di 26 unità ed uno showroom che si sviluppa su un’area di 2.000 mq, le vendite di piastrelle di ceramica italiane rappresentano il 90% del fatturato complessivo. Ritira il premio il CEO e direttore commerciale Carmine Crisci.

Fiorano: Dimondi Clown festeggia 25 anni di attività

Fiorano: Dimondi Clown festeggia 25 anni di attivitàDomenica 13 luglio l’associazione Dimondi Clown festeggia i suoi 25 anni di attività nel parco di Villa Pace a Fiorano Modenese con un evento “Dimondi Festa” aperto a tutti, patrocinato dal Comune di Fiorano Modenese.

A partire dalle 17.30, la manifestazione sarà animata dai clown dottori, ci saranno spettacoli per adulti e bambini, una mostra fotografica dedicata alle attività dell’associazione, cibo e bevande a cura del birrificio BeerBelly. Alle 18.30 è in programma “Magicamente strampalato”, spettacolo di magia comica e clownerie, mentre alle 21 ci sarà Mr. Fred in “Rocambolesco”, spettacolo per famiglie di giocoleria e magia.

L’associazione di volontariato Dimondi Clown onlus (in dialetto tanto, tanto clown) opera sul territorio emiliano attraverso la figura del clown dottore in differenti contesti socio sanitari e culturali, convinta della funzione salutare e di cura del buonumore e della risata, soprattutto nei contesti di maggiore fragilità.

Nasce a Fiorano Modenese, nel 2000, grazie al sostegno di Carisbo che finanzia, fino al 2002, un progetto (all’epoca quasi unico in Italia) per l’ingresso dei ‘clown dottori’ in alcuni reparti del Policlinico Sant’ Orsola a Bologna: neuropsichiatria infantile, pediatria d’urgenza e chirurgia pediatrica. Nel 2006 riceve il Premio Zecchino d’Oro per la sua attività.

Oltre al Sant’Orsola, Dimondi Clown presta servizio all’Ospedale civile di Sassuolo fin dall’apertura nel 2006, principalmente nel reparto di pediatria. L’obiettivo è  migliorare la qualità della degenza dei bambini ricoverati, facilitarne le cure ospedaliere puntando all’ottimizzazione relazionale delle risorse coinvolte nell’intervento.

Negli anni i progetti portati avanti sono stati diversi e non riguardano solo i ricoverati, ma anche persone anziane, con disabilità, studenti, carcerati, anche se il Covid ha purtroppo fatto cessare tutte le attività.

L’Associazione fa parte delle Federazione Nazionale Clown Dottori (FNC) che riunisce organizzazioni no-profit che operano attraverso la figura del ‘clown dottore’ in strutture sociosanitarie ospedaliere in tutta Italia. Le associazioni sposano un codice etico e deontologico comune e aderiscono a un regolamento che ne garantisce elevati standard qualitativi, soprattutto a livello di formazione.

I ‘clown dottori’ di Dimondi Clown sono volontari formati (oltre 220 ore di formazione più tirocinio in ospedale) per operare nei vari contesti socio sanitari. Attraverso la sua delicatezza, la sua sensibilità, ma anche con la sua rumorosa e colorata presenza il clown dottore ha come compito quello innescare la scintilla di cambiamento attraverso la risata e le emozioni positive (come gioia, serenità e spensieratezza) in quei contesti dove, spesso, le emozioni che si incontrano sono di paura, rabbia o tristezza.

Sabato a Maranello in Piazzetta Mandela incontro sul Paese del Sol Levante

Sabato a Maranello in Piazzetta Mandela incontro sul Paese del Sol LevanteBellezza e paura della natura giapponese: a Maranello proseguono gli incontri pubblici dedicati al Paese del Sol Levante. Sabato 12 luglio alle ore 21 nella Piazzetta Mandela all’esterno della Biblioteca Mabic il secondo appuntamento della rassegna condotta da Floriano Terrano, esperto di storia e cultura nipponiche.

“La bellezza della natura del Giappone”, spiega il curatore della rassegna, Floriano Terrano, “è stata celebrata nei secoli da letterati ed artisti giapponesi e di recente dai turisti di ogni parte del mondo. Spesso però la natura del Sol Levante, soprattutto dai turisti stranieri, viene idealizzata sotto una luce di armonia e serenità che si discosta totalmente dalla realtà. La natura giapponese è altresì violenta e irruenta, come dimostrano i frequenti disastri naturali di terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche, inondazioni, tifoni etc. Ma forse è proprio la sua pericolosità e il suo essere spesso terribile a rendere la natura del iappone così unica e straordinaria”.

Binario morto per A22 e Bretella, il comitato “No Bretella” auspica maggior impegno da parte dei Comuni impattati per proposte alternative

Binario morto per A22 e Bretella, il comitato “No Bretella” auspica maggior impegno da parte dei Comuni impattati per proposte alternativeIl Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha prorogato ancora una volta la data per la presentazione delle manifestazioni d’interesse da parte delle aziende che vogliono partecipare alla gara per il rinnovo cinquantennale della concessione dell’autostrada A22 del Brennero. La nuova scadenza è il 30 novembre 2025.

Perché il nuovo rinvio? Perché la Corte di Giustizia dell’Unione Europea non si è ancora pronunciata sul diritto di prelazione per il proponente, prevista dal Bando per il rinnovo della concessione approvato alla fine di dicembre del 2024. La Corte di Giustizia europea dovrà stabilire se tale diritto di prelazione è compatibile con le norme comunitarie in tema di concorrenza e mercato. Che lo sia è più che controverso, tanto che gli uffici dell’Unione Europea, interrogati dal MIT, il 14.5.2025 esprimevano” forti dubbi circa la compatibilità della previsione, contenuta nel bando, di un diritto di prelazione a favore del promotore”.

Che il diritto di prelazione non sia previsto dalle norme comunitarie lo avevamo anche denunciato come Comitato No Bretella Si Mobilità Sostenibile con un esposto alla Commissione Europea nel 2022.

A questo punto non resta che aspettare la decisione della Corte di Giustizia Europea con conseguente allungamento di mesi – se non di alcuni anni – dei tempi per la gara.

Ma i problemi non sono finiti, Autostrade per l’Italia (ASPI) ha anche fatto ricorso al Tar del Lazio chiedendo il ritiro del Bando perché illegittimo, in quanto utilizza lo strumento del progetto di finanza per il rinnovo di una concessione autostradale vietato dalla legge193 del 18.12.2024.

Intanto AutoCS Spa, titolare della concessione per la realizzazione della Bretella Campogalliano-Sassuolo, è partita lentamente a fare i primi espropri, ma non ha alcuna intenzione di partire coi lavori sino a quando il suo socio di maggioranza, Autobrennero Spa, non si sarà aggiudicato la Concessione della A22 e sta temporeggiando con una trattativa col MIT per vedere modificato il Piano economico finanziario della Bretella. È evidente che nonostante nulla osti di burocratico all’avvio dei lavori, questi non partono perché si tratta di un’opera inutile, dato che i volumi di traffico reali non sarebbero in grado di garantire il ritorno dagli investimenti.

I tempi slittano, ma nel contempo non si prendono in seria considerazione le proposte alternative avanzate dal Comitato No Bretella che affrontano seriamente nodi irrisolti della mobilità modenese e reggiana, come ad esempio la realizzazione della ferrovia merci Dinazzano-Cittanova, Il polo logistico intermodale di Cittanova-Marzaglia, il casello autostradale Modena Centro alla confluenza tra l’Autostrada del Sole e la superstrada Modena-Fiorano-Sassuolo, l’adeguamento della Pedemontana a Sassuolo, dove esiste ancora un tratto a sole due careggiate, una per senso di marcia.

Serve maggior impegno dei Comuni impattati. Abbiamo apprezzato la posizione assunta nei giorni scorsi in Consiglio Comunale a Modena dal sindaco Mezzetti, che ha ribadito la posizione presa nella precedente consigliatura a larga maggioranza con cui si chiedeva, prima di procedere con i lavori, una revisione del Progetto della Bretella e una verifica della sua reale utilità alla luce delle consistenti modifiche normative economiche, sociali ed ambientali intervenute dopo il 2005, data di approvazione del progetto definitivo e della VIA, progetto sulla base del quale sono stati avviati gli espropri a Marzaglia. Lo stesso dibattito auspichiamo si apra anche negli altri comuni di Formigine, Sassuolo, Campogalliano, Rubiera, Casalgrande, Castellarano, Fiorano, Maranello, nei Consigli Provinciali di Modena e Reggio Emilia e nell’Assemblea Regionale dell’Emilia-Romagna.

(Per il Comitato No Bretella Si Mobilità Sostenibile Eriuccio Nora e Mauro Solmi)

Ponte Veggia, lavori in anticipo sulla tabella di marcia: si avvicina la riapertura

Ponte Veggia, lavori in anticipo sulla tabella di marcia: si avvicina la riaperturaSi avvicina la riapertura al traffico di Ponte Veggia, con tempistiche che potrebbero anticipare la data inizialmente prevista del 16 agosto, fissata all’avvio del cantiere. Il sindaco di Sassuolo, Matteo Mesini, ha effettuato un nuovo sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori.

«Con il montaggio dei guardrail e la stesura del primo strato di asfalto – spiega il sindaco – siamo ormai a un ottimo punto dell’intervento. In questi giorni stiamo completando l’impermeabilizzazione e la asfaltatura della sede stradale. La prossima settimana saremo pronti per i collaudi».

Nonostante le alte temperature delle ultime settimane, che hanno richiesto l’adozione di un’ordinanza regionale per sospendere i lavori nelle ore più calde, il cantiere è proseguito senza rallentamenti significativi. «I lavori – prosegue Mesini – sono andati avanti con grande efficienza, anche in orario notturno. Questo ci permette oggi di intravedere un traguardo importante. Un ringraziamento particolare va alla ditta esecutrice e agli operai, che hanno lavorato con impegno e dedizione in condizioni meteo difficili, dalla pioggia al caldo estremo, per ridurre al minimo i disagi e restituirci un ponte rinnovato, sicuro e funzionale».

Rispetto all’ultimo aggiornamento settimanale, sono stati completati numerosi interventi strategici:

  • Getto del calcestruzzo portante;
  • Installazione dei nuovi guardrail lungo la carreggiata;
  • Posizionamento della base per la nuova passerella ciclopedonale, larga 125 cm;
  • Inizio dell’asfaltatura su tutta la sede stradale

Nei prossimi giorni si concluderanno l’impermeabilizzazione del tratto carrabile e la stesura dell’asfalto definitivo, passaggi fondamentali per la riapertura del ponte.

Per fare il punto sull’andamento complessivo dell’intervento, il sindaco Mesini ha convocato un sopralluogo congiunto nel cantiere martedì pomeriggio. All’incontro parteciperanno i rappresentanti del Comune di Sassuolo (ente appaltante), del Comune di Casalgrande, della Provincia di Modena e della Provincia di Reggio Emilia, a un mese esatto dalla chiusura del ponte, avvenuta il 16 giugno scorso.

 

Maranello: i bambini di Chernobyl in Municipio

Maranello: i bambini di Chernobyl in MunicipioI bambini di Chernobyl a Maranello. Nella mattinata del 10 luglio un gruppo di bambini bielorussi è stato accolto in municipio dal sindaco Luigi Zironi, nell’ambito del progetto “Accoglienza Solidarietà Pace” promosso dall’Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine.

La visita, che ha visto anche la partecipazione di Paolo Fontana, presidente dell’associazione, e di alcune famiglie del territorio che in queste settimane stanno ospitando i bambini, è stata l’occasione per i saluti tra la delegazione e i rappresentanti del Comune di Maranello, con foto di rito a bordo della Ferrari 575 Maranello nell’atrio del municipio. A Maranello i piccoli bielorussi hanno inoltre visitato il Museo Ferrari e sono stati ospiti a pranzo presso la sede del Gruppo Alpini a Gorzano, dove sono stati salutati anche dal vicesindaco Chiara Ferrari. Una giornata intensa e ricca di emozioni per i quindici bambini e i loro accompagnatori, ospiti per un mese di un gruppo di famiglie del territorio coordinate dall’Associazione Chernobyl.

Prosegue così, nelle modalità consentite dalle condizioni attuali, il progetto di accoglienza che ha permesso in questi ultimi anni a quasi 500 bambini bielorussi di poter usufruire di periodi di vacanze terapeutiche dove si alternano il percorso sanitario a momenti di attività ludiche e di vacanze, con l’obiettivo di garantire il diritto alla salute a bambini che vivono in territori ancora contaminati dopo l’incidente nucleare del 1986 e quindi in condizioni di rischio sanitario. Un progetto di accoglienza che ha coinvolto in questi anni 250 famiglie del territorio e si può realizzare anche grazie ad un contributo della Fondazione di Modena.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 12 luglio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 12 luglio 2025Nuvoloso al mattino, con temporanee schiarite nel pomeriggio eccetto qualche probabile rovescio sul crinale romagnolo, successivamente in estensione verso la costa. In serata nuvolosità variabile, più consistente sui settori occidentali.

Temperature in lieve aumento le minime, comprese tra 18/20 gradi, stazionarie le massime con valori attorno 27/30 gradi. Venti deboli da direzione variabile, con rinforzi da sud-ovest sulla fascia appenninica. Mare poco mosso o temporaneamente mosso a largo.

(Arpae)

‘Aria Aperta Teatro Festival’ 2025 dal 14 al 31 luglio a Sassuolo, Fiorano e Maranello

Dopo l’avvio a Salvaterra, Aria Aperta Teatro Festival 2025 prosegue nel cuore del distretto ceramico con una rassegna diffusa che abita i parchi di Sassuolo, Fiorano Modenese e Maranello, portando il teatro là dove le famiglie vivono e si incontrano.
Il festival è promosso da Quinta Parete APS, con la direzione artistica di Enrico Lombardi, e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Fondazione di Modena e dai Comuni di Sassuolo, Fiorano e Maranello.

Nove appuntamenti per famiglie e giovani spettatori.

  • Lunedì 14 luglio a Villa Pace di Fiorano – Come cucinare uno smartphone (Cabiria Teatro)
    Tra surgelati, ricette improbabili e biscotti della fortuna, Mammina e il piccolo Ciccio finiranno per “cuocere” uno smartphone e ritrovarsi catapultati nei mondi fantastici dei libri. Uno spettacolo surreale e tenero sul valore del tempo condiviso. (Dai 6 anni)
  • Martedì 15 luglio al Parco Vistarino di Sassuolo – debutta la nuova produzione di Quinta Parete Strani Rami. Un’avventura nel cuore della foresta
    Due giovani attori con sindrome di Down e una danzatrice, diretti proprio dal direttore artistico della compagnia e del festival, Enrico Lombardi,  raccontano con movimento, musica e poesia una storia di amicizia e immaginazione. Un progetto che celebra la diversità e l’inclusione. (Consigliato dai dai 3 ai 10 anni)
  • Giovedì 17 luglio al Parco Ferrari di Maranello io secondo debutto del Festival  – Eh! Oh! In marcia per la pace (IAC Teatro)
    Uno spettacolo muto e fisico che racconta un incontro tra una bambina e un soldato in fuga da una guerra. Un viaggio condiviso verso una marcia collettiva per la pace. Ispirato a Brecht.
  • Martedì 22 luglio a Parco Vistarino – Amletino (Kanterstrasse)
    Un’Amleto per i più piccoli: ironico, profondo e giocoso. Il celebre dubbio “essere o non essere” diventa il punto di partenza per un’esplorazione poetica delle scelte.
  • Mercoledì 23 luglio a Villa Pace – Oz (La Filostoccola)
    Teatro d’ombre e narrazione poetica per raccontare il cammino di Dorothy verso la Città di Smeraldo, insieme ai suoi compagni. Un viaggio per scoprire il coraggio, il cuore e il cervello.
  • Giovedì 24 luglio a Parco Ferrari – Il piccolo principe (Matutateatro)
    Due attori e un musicista per restituire con delicatezza la parabola del bambino venuto da un altro pianeta. Uno spettacolo universale per tutte le età.
  • Martedì 29 luglio a Parco Vistarino – Le avventure del Signor Bastoncino (Pandemonium Teatro)
    Signor Bastoncino è un rametto speciale che intraprende un viaggio per ritrovare sé stesso. Un racconto di identità, incontro e ritorno.
  • Mercoledì 30 luglio a Villa Pace – Cenerentola Folk (Teatro Invito)
    Due artigiani con ukulele e chitarra raccontano la fiaba in chiave musicale e popolare. Una Cenerentola ironica e militante, tra teatro canzone e ritmo.
  • Giovedì 31 luglio al Parco delle Città – Non ho chiesto (io) di venire al mondo (ZeroGrammi)
    Performance fisica e musicale sul gioco come atto di resistenza esistenziale. Vincitore Premio Cantiere Risonanze 2024. Sezione Young.

Non solo spettacolo ma anche buon cibo e laboratori per passare l’intera serata insieme. Quest’anno infatti viene proposto il pacchetto “zero pensieri”, che include punto ristoro dalle 19:30, laboratori per bambini e spettacolo teatrale alle 21:15.

Gli spettacoli ospitati presso Villa Pace a Fiorano Modenese si svolgono sul prato: si consiglia di portare un pannetto o telo da picnic.

In caso di maltempo, gli spettacoli si terranno al coperto (info aggiornate sui canali ufficiali).

I biglietti sono disponibili in prevendita su LiveTicket: www.liveticket.it/quintaparete

Programma e aggiornamenti: www.quintaparete.org

Info: 342 9337099 – segreteria@quintaparete.org

 

Riforma Cra, il presidente della Regione, de Pascale: la sospensione degli accreditamenti imposta da Roma

Riforma Cra, il presidente della Regione, de Pascale: la sospensione degli accreditamenti imposta da Roma“La sospensione degli accreditamenti fino al 31 dicembre 2026 è un atto dovuto per l’Emilia-Romagna come per tutte le Regioni, che segue l’approvazione della legge nazionale 193, decisa dal Governo. Di fronte a questo scenario, penalizzante per il nostro territorio, abbiamo però reagito subito e l’assessora Conti ha immediatamente convocato tavoli con sindacati, Anci e gestori, chiedendo pareri legali per tutelare il nostro modello”.

Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, interviene sulla sospensione della delibera  1638/24 e la presa di posizione di Cgil, Cisl e Uil.

“Di fronte a una norma statale così stringente abbiamo inoltrato un quesito formale al Ministero- prosegue de Pascale-, che ci ha risposto di voler avviare un confronto tecnico: finché il Governo non scioglierà il nodo, i termini restano sospesi. Forzare la mano significherebbe esporre i Comuni a ricorsi milionari e bloccare nuovi investimenti. La nostra scelta non è quella della sudditanza ai gestori privati ma è quella della massima tutela del servizio e degli anziani. Su questo punto non arretriamo. Isabella Conti ha la mia fiducia, confermata dal lavoro di concertazione meticoloso che ha condotto con il mondo sindacale senza perdere mai di vista il confronto con il territorio e i suoi servizi per gli anziani”.

Il presidente e l’assessora sottolineano di aver concordato con le sigle sindacali una tabella di marcia precisa, che prevede già a partire dalla prossima settimana l’invio delle simulazioni sull’applicazione graduale della delibera 1638/24 e il 29 luglio, per poi aprire, proprio con l’assessora Conti, una discussione puntuale insieme alle rappresentanze sindacali.  “In quei documenti avremmo mostrato come intendiamo finanziare la formazione e l’assunzione di operatori socio-sanitari in tre anni, a garanzia di un salto di qualità reale nei servizi”.

De Pascale e Conti rimarcano che, nonostante la sospensione imposta da Roma, la Regione ha continuato a mettere risorse sul tavolo: “Abbiamo destinato oltre 135 milioni di euro nel triennio 2025-2027 alla non autosufficienza, potenziato l’assistenza domiciliare con 15 milioni aggiuntivi e stanziato 3 milioni all’anno, misura unica in Italia, per i caregiver familiari”.

“La data per un confronto era già stata fissata dall’assessora Conti con numeri e soluzioni sul tavolo- conclude de Pascale-. Considero il confronto coi sindacati una strada maestra, discutendo dei margini di azione che le leggi e le risorse umane e finanziare ci offrono. Mi auguro quindi che si possa recuperare una discussione serena”.

Riforma dell’accreditamento: la posizione dell’Alleanza delle Cooperative dell’Emilia-Romagna

La decisione della Regione Emilia-Romagna di prorogare a fine 2026 la riforma dell’accreditamento per i servizi per anziani e disabili è coerente con la norma nazionale che non solo stabilisce quei termini ma demanda proprio al livello nazionale la competenza a fissare i criteri del nuovo sistema di accreditamento. La proroga dei contratti con gli attuali gestori dei servizi socioassistenziali è quindi un atto dovuto.

Lo chiarisce l’Alleanza delle Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna, alle cui centrali (Legacoop, Confcooperative e Agci) sono associate la maggior parte delle cooperative che gestiscono i servizi in accreditamento.

Relativamente all’adeguamento delle tariffe, l’Alleanza delle Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna ribadisce che, se nel precedente mandato si era registrato un aumento a parziale copertura dell’inflazione e dei costi energetici, oggi viene riconosciuto il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, firmato da Cgil, Cisl e Uil a inizio 2024. Quel contratto ha previsto un incremento di oltre il 14% dei salari di soci e lavoratori. Si è trattato di una scelta responsabile, adottata per contrastare gli effetti devastanti dell’inflazione e consentire il recupero del potere d’acquisto dei lavoratori. Un impegno assunto in sintonia con le richieste avanzate dal personale.

Negli anni, i gestori dei servizi hanno fatto fronte ai costi crescenti riducendo i margini e impegnando patrimonio accantonato, coerentemente con la propria natura mutualistica.

L’Alleanza delle Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna, pur non volendo entrare nella dialettica tra sindacato e Regione, esprime apprezzamento per il percorso fatto dall’amministrazione regionale a tutela del sistema socio-assistenziale e ribadisce il proprio impegno al miglioramento delle condizioni di lavoro del personale, in gran parte soci delle cooperative, in un momento inoltre in cui si registra una forte crisi del lavoro sociale. Le cooperative sono alla continua ricerca di soluzioni organizzative innovative per aumentare la qualità del servizio e la capacità di dare risposte ai bisogni crescenti delle fasce fragili della popolazione.

 

Cgil, Cisl Uil, Spi Cgil Fnp Cisl e Uil pensionati, Fp Cgil, Cisl Fp e Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs Uil Emilia Romagna su accreditamento servizi sanitari

Dopo mesi di incontri inconcludenti, la giunta de Pascale cala la maschera. La delibera che avrebbe dovuto regolare dal 2025 il nuovo sistema di accreditamento (DGR 1638/2024) con procedure trasparenti e miglioramenti dei servizi per anziani e disabili e per le lavoratrici ed i lavoratori che assicurano le prestazioni, frutto anche di un faticoso percorso di confronto con le OO.SS., è stata sospesa “fino al 31.12.2026, o, comunque, fino all’eventuale nuovo termine disposto da sopravvenute disposizioni normative e atti della competente Amministrazione statale”.

Una resa totale a favore dei gestori dei servizi socio-sanitari accreditati ed a danno dell’utenza e del personale impegnato nelle CRA, nei servizi di assistenza domiciliare, nei centri diurni e nelle strutture socio sanitarie riabilitative.
In pratica i gestori di questi servizi, dopo oltre dieci anni ininterrotti di rinnovi, ottengono un’ulteriore proroga dei contratti di servizio, senza una scadenza precisa e senza che venga loro chiesto alcun miglioramento qualitativo, incassando però tutti gli aumenti di rette richiesti, sia a carico dell’utenza sia a carico del Fondo Regionale per la non autosufficienza, incrementato grazie all’aumento dell’addizionale IRPEF ed all’introduzione dei ticket sui farmaci.

Questa scelta avviene dopo approfondimenti giuridici e richieste di chiarimenti al Ministero, giustificando così, sul piano giuridico, una precisa rivendicazione dei gestori, che fanno capo prevalentemente alle centrali cooperative, venendo meno ad ogni impegno assunto nei confronti di Cgil Cisl Uil come ribadito nell’ambito del complesso confronto sul bilancio 2025 della regione.
Se tutto può restare invariato per almeno due anni, allora la Regione deve avere il coraggio anche di farsi carico dell’aumento delle rette già disposto dal 2024 e che, dal 2025 non può più contare nemmeno sulla restituzione a favore dei redditi medio bassi.

Nel frattempo però, in assenza di qualsivoglia prospettiva di miglioramento delle condizioni di lavoro per Operatori Socio Sanitari ed infermieri, continuerà la fuga da queste professioni, mettendo di fatto in discussione la tenuta stessa del sistema ed il ruolo di governo pubblico indispensabile a fronte dell’impiego di risorse pubbliche, frutto della fiscalità generale che grava quasi esclusivamente su lavoro dipendente e pensioni.

L’assessora Conti smentisce se stessa ad ogni incontro, evidenziando una palese difficoltà ad affrontare una delle sfide più rilevanti di questo tempo, quella dell’invecchiamento e della fragilità, smentendo la storia dell’Emilia Romagna, dove le criticità, che si aggravano giorno dopo giorno, si fronteggiano confrontandosi a viso aperto con le organizzazioni sindacali.

Cgil Cisl Uil non resteranno inermi di fronte a questa deriva e si batteranno a tutti i livelli ed in tutte le sedi, valutando ogni iniziativa utile a difendere i diritti delle persone anziane e con disabilità e delle lavoratrici e dei lavoratori indispensabili ad assicurare servizi di qualità.

Interruzione volontaria di gravidanza, in Emilia-Romagna percorso che garantisce la sicurezza delle donne

“La pillola RU486, utilizzata per l’interruzione volontaria di gravidanza farmacologica, è impiegata da oltre trent’anni in tutto il mondo e gode di una letteratura scientifica vasta e solida, che ne certifica efficacia, sicurezza e accettabilità. In Emilia-Romagna nel 2024 quasi il 73% delle IVG è avvenuto tramite questa modalità. I dati in corso di pubblicazione ci dicono che nel 97,2% dei casi non ci sono state complicanze, mentre solo una minima parte delle donne ha riportato lievi effetti collaterali, a conferma del fatto che dal punto di vista medico è assolutamente certificata e sicura”.

Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, in merito alla revoca, nel comune di Parma, della campagna affissioni anti-RU486 dei Pro Vita: “La Regione Emilia-Romagna- aggiunge- continuerà a difendere la dignità, la salute e la libertà di scelta delle donne, garantendo l’accesso a procedure sicure, scientificamente fondate e rispettose della persona”.

Proprio in virtù della sua sicurezza, la Regione ha voluto estendere a ottobre 2024 il percorso di assunzione domiciliare della RU486, una misura pensata per ampliare la libertà di scelta delle donne e rendere ancora più esigibile il loro diritto a una sanità pubblica accessibile, rispettosa e informata.

Per quanto riguarda la campagna dall’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus l’assessore ricorda come “la competenza in materia di affissioni sia esclusivamente comunale”, sottolineando l’estraneità della Regione Emilia-Romagna da qualsiasi potere autorizzativo o impeditivo in merito. Tuttavia, ribadisce con fermezza “la totale infondatezza scientifica e la pericolosità sociale della campagna contestata”.

“I toni allarmistici usati nella campagna di affissione promossa dall’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus rappresentano una forma di violenza psicologica e morale nei confronti delle donne- aggiunge Fabi- Si tratta di un messaggio teso unicamente a incutere timore su una procedura medica sicura, certificata e sempre più diffusa”.

E sulle recenti dichiarazioni fatte da un consigliere nel corso del dibattito in Aula, l’assessore conclude: “Sono parole inqualificabili, volgari e indegne nei confronti non solo della procedura sanitaria, ma soprattutto delle donne che, con consapevolezza e dolore, si trovano a dover affrontare una scelta difficile. Non è accettabile che il dibattito politico su temi così delicati venga avvelenato da toni ideologici, disinformazione e giudizi moralistici”.

Avviata a Formigine la pulizia dell’area dietro ai campi da tennis

Avviata a Formigine la pulizia dell’area dietro ai campi da tennisSono iniziati oggi i lavori di pulizia dell’area situata dietro ai campi da tennis di viale dello Sport a Formigine. Lo spazio, attualmente inaccessibile a causa dell’abbandono di materiale vario e della presenza di arbusti e alberi secchi, presenta infatti condizioni che ne compromettono la sicurezza e la fruibilità. L’intervento mira a restituire alla comunità un’area riqualificata, più decorosa e salubre, contribuendo altresì al miglioramento della vivibilità e della sicurezza per i residenti della zona.

L’opera rientra in un più ampio programma di rigenerazione urbana che coinvolge via Gramsci, in particolare nel tratto successivo all’incrocio con viale dello Sport. Dopo gli interventi già realizzati negli scorsi anni, il piano proseguirà con ulteriori lavori su questo tratto, dove successivamente si prevede anche il potenziamento dell’illuminazione pubblica e l’installazione di telecamere di videosorveglianza.

Dichiara l’Assessore all’Urbanistica, manutenzione del territorio e delle frazioni e alla Sicurezza Andrea Corradini: “Dopo la riqualificazione della Torre dell’Acquedotto, inaugurata lo scorso anno, e dell’impianto da tennis di viale dello Sport, proseguiamo con il progetto di riqualificazione di questa zona della città. In particolare, con riferimento a via Gramsci, nel tratto successivo all’incrocio con viale dello Sport in direzione ovest, oltre alla pulizia in corso dell’area posta dietro ai campi da tennis, successivamente l’intenzione è quella di potenziare l’illuminazione pubblica nel tratto iniziale e di installare telecamere di videosorveglianza. Interventi pensati anche per dare una risposta concreta alle richieste dei cittadini residenti, in una zona già colpita da furti nelle abitazioni. L’obiettivo è quindi migliorare la sicurezza, riqualificare il territorio e promuovere una maggiore qualità della vita urbana”.

Approvati dalla CTSS i bilanci economici preventivi delle aziende sanitarie modenesi

Approvati dalla CTSS i bilanci economici preventivi delle aziende sanitarie modenesi
Altini e Baldino (repertorio)

Nel corso della Conferenza territoriale sociale e sanitaria di ieri sono stati presentati i bilanci economici preventivi 2025 delle Aziende Sanitarie modenesi, deliberati lo scorso 4 luglio.

La CTSS col voto contrario dei Sindaci di Pavullo e di Polinago e l’astensione dei Sindaci di Cavezzo e Fiumalbo, ha dato parere favorevole ai due documenti che, sulla base delle risorse assegnate ad oggi per l’esercizio, consentono la programmazione annuale per la complessiva gestione delle aziende. Al pari dello scorso anno, in questa fase non si è pervenuti, in sede di Conferenza Stato-Regioni, ad un’intesa in merito al riparto delle disponibilità finanziarie complessive per l’anno 2025. Inoltre la Regione Emilia-Romagna non ha ancora definito le ulteriori manovre di sostegno alle Aziende sanitarie. A livello di contesto generale, l’incremento dei costi che si prevede di sostenere continua a non essere compensato da un analogo incremento del finanziamento a livello nazionale.

La perdita complessiva stimata per l’anno 2025 risulta pari a 106.872.539 € per l’Azienda USL di Modena e 52.902.00 € per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Nella lettura del documento occorre tenere presente che nel Bilancio Preventivo non sono registrati tutti i ricavi, che come detto sono in attesa di futura assegnazione, ma al contempo sono già iscritti tutti gli oneri sia di certa che di presunta realizzazione, come prevedono le norme di contabilità.

Concorrono in estrema sintesi al risultato di esercizio una forte contrazione dei contributi riconosciuti in sede di bilancio preventivo 2025 (a garanzia dell’equilibrio e a sostegno di specifiche progettualità); inoltre sul versante della spesa il 2025 si presenta particolarmente critico in ragione del sensibile impatto dei rinnovi contrattuali per il triennio 2025-2027 che gravano interamente sul livello di finanziamento del SSN; dei notevoli incrementi attesi per la maggior spesa farmaceutica sia ospedaliera che convenzionata dovuta all’aumento dei consumi soprattutto dei farmaci innovativi per la cura delle patologie croniche ed oncoematologiche e malattie rare; della maggior spesa dovuta all’impatto sull’anno 2025 del nuovo nomenclatore tariffario per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica entrato in vigore il 30 dicembre scorso; nonché per la maggior spesa imposta dal permanere delle condizioni rilevanti sui costi energetici ed inflattivi che producono ricadute significative sui costi tecnico-logistici e manutentivi.

I bilanci si presentano dunque in deficit in linea con quanto già concordato dalle Aziende Sanitarie con la Regione nei periodici incontri di monitoraggio. Il potenziale disavanzo risulta in crescita rispetto allo scorso anno, visto che l’anno 2025 (come richiamato nella delibera regionale di programmazione e finanziamento), si presenta particolarmente critico, in ragione del fatto che il livello di finanziamento del fabbisogno sanitario standard incrementa complessivamente del +1,8% a fronte di una spesa sanitaria che aumenta in misura ben superiore (stimato un + 3,6%) per i notevoli incrementi attesi.

 

Il bilancio di Previsione 2025 dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena evidenzia la criticità dell’attuale situazione, nella quale ad oggi manca ancora l’intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni sul riparto delle risorse complessive del FSN, non ancora raggiunta né in merito alla distribuzione della quota indistinta, né della quota premiale, né degli obiettivi di piano. Le indicazioni del bilancio previsionale 2025 debbono, dunque, necessariamente ritenersi provvisorie e desinate ad essere riviste a seguito dell’Intesa Stato-Regioni e dei successivi atti regionali. In particolare, le risorse a garanzia dell’equilibrio economico-finanziario non sono ancora distribuite, così come le risorse che derivano dai meccanismi del pay-back farmaceutico saranno inserite nella programmazione in relazione agli effettivi incassi che si realizzeranno in corso d’anno.

Le principali dinamiche del bilancio economico preventivo 2025, illustrate dal direttore generale Luca Baldino, sono correlate – quanto al valore della produzione – a minori ricavi per 41,7 milioni circa, e – quanto ai costi della produzione – a maggiori costi per 11,2 milioni circa.

Come detto, i minori ricavi sono da collegarsi ai contributi non ancora assegnati, mentre i maggiori costi individuati per il 2025 rispetto all’esercizio 2024, si riferiscono ai seguenti fattori produttivi: acquisto ospedaliero di farmaci, acquisto di dispositivi medici, personale atipico, personale dipendente.

In questi ambiti sono state individuate azioni aziendali destinate sia al contenimento degli incrementi dovuti ad aumento di prezzi, a nuovi prodotti, ad adeguamenti inflattivi, sia al recupero di margini di efficienza. L’incremento ripartito sui Farmaci e sui Dispositivi Medici è coerente con i tetti economici assegnati all’Azienda dalla Regione e con le assegnazioni per farmaci innovativi e antibiotici reserve.

Sul personale, in particolare, preso atto dell’esigenza di mettere in campo operazioni di revisione della struttura dei costi, sono state impostate azioni che consentano di raggiungere gli obiettivi di budget salvaguardando i bisogni connessi con la garanzia di funzionalità delle strutture e di corretta gestione del personale.

“Si tratta di una situazione che appare oggi critica in ragione principalmente della mancata intesa Stato regioni e della conseguente non ancora avvenuta assegnazione dei contributi – ha chiarito il DG AOU -. In tale contesto l’Azienda ha introdotto un continuo monitoraggio dei costi e azioni specifiche al fine di garantire in ogni caso elevati standard di qualità nell’erogazione dei servizi. È possibile oggi prevedere, a valle dell’intesa Stato Regioni, un progressivo miglioramento del risultato oggi stimato. Sono auspicabili, in ogni caso, ulteriori azioni a livello nazione per rendere adeguato il livello di finanziamento nazionale a fronte delle nuove opportunità di salute che il sistema sanitario sempre più è in grado di offrire ai cittadini”. 

Anche il bilancio di Previsione 2025 dell’AUSL di Modena conferma le difficoltà dell’attuale situazione economico finanziaria, nella quale ad oggi manca ancora l’intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni sul riparto delle risorse complessive del FSN, a fronte di notevoli incrementi di costo già concretizzatisi.

In particolare, le principali dinamiche del bilancio economico preventivo 2025, illustrate dal direttore amministrativo Luca Petraglia, sono correlate – quanto al valore della produzione – a minori ricavi per 54 milioni circa, (dovuti alla parziale assegnazione di finanziamenti regionali), e – quanto ai costi della produzione – a maggiori costi per 31 milioni circa, dovuti all’acquisto di beni sanitari (farmaci, dispositivi) e di servizi sanitari (prestazioni di ricovero e specialistica ambulatoriale). Contribuisce infine l’accantonamento per circa 21 ml per i rinnovi contrattuali sia del personale dipendente che del personale convenzionato. L’Azienda si impegna, per l’anno 2025, ad un contenimento complessivo dei costi operativi per efficientare i diversi fattori produttivi a maggior assorbimento di risorse, perseguendo l’equilibrio complessivo tra voci incrementali e decrementali.

In coerenza alla programmazione regionale, l’anno 2025 vede l’Azienda USL di Modena, pur a fronte dei prospettati minimi livelli di finanziamento, impegnata nella realizzazione del piano di contenimento dei tempi di attesa, nella riorganizzazione del sistema emergenza urgenza, nello sviluppo dell’assistenza territoriale pur nella difficoltà di reclutamento di risorse umane, nel mantenimento degli accordi di fornitura con Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, con l’Ospedale di Sassuolo s.p.a. e con tutto il privato accreditato per la realizzazione di un potenziamento delle attività chirurgiche, al fine di potenziare la rete dell’offerta, nell’ulteriore e progressiva realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare gli investimenti previsti nel Piano per il triennio 2025/2027 ammontano a circa 194 milioni per l’area dell’edilizia sanitaria, a circa 8 milioni per quanto riguarda le attrezzature biomediche e a circa 2,6 milioni per le attrezzature informatiche.

 “L’anno 2025 si presenta particolarmente critico in ragione degli incrementi di spesa, anche per mantenere elevati standard di qualità nell’erogazione dei servizi, in un contesto di carenza di professionisti medici in alcune discipline ma anche delle professioni sanitarie – ha dichiarato il DG Mattia Altini -. Il contesto regionale è contrassegnato dalla limitazione delle risorse disponibili, in relazione alla situazione economico-finanziaria nazionale e al livello di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale. Le Aziende si impegnano comunque a portare avanti tutte le attività e le progettualità in corso, secondo una logica di prossimità ed equità, a favorire l’innovazione del sistema sanitario e a monitorare con molta attenzione gli obiettivi economici di contenimento dei costi all’interno di budget definiti. In molte circostanze potremo rispondere ancora meglio ai mutati bisogni di salute, sfruttando la spinta positiva che deriva dalle nuove tecnologie e dalle giuste sollecitazioni professionali grazie anche al PNRR e alle risorse derivanti dalla manovra regionale. Su questo non cederemo di un millimetro, ma non chiedeteci di restare fermi, di guardare il modello di servizio cui siamo affezionati che si è stratificato nel tempo senza rimodernarlo, rivalutarlo, aggiornarlo. Rivalutare o cambiare la forma con cui si risponde ai bisogni non significa tagliare: è l’unico modo di rendere ancora sostenibile e quindi possibile la sfida di una sanità pubblica equa, universalistica, solidale. Non chiedeteci di fermare la storia evolutiva della medicina: chi ha tentato questa strada apparentemente più agevole è giunto al razionamento dei servizi o ha consegnato la sanità al mercato. L’auspicio è che a questo nostro grande impegno sia regionale che aziendale possa trovare un corrispondente senso di responsabilità nazionale sul livello di finanziamento, per garantire la continuità e lo sviluppo del sistema sanitario pubblico”.

Prima della votazione l’intervento di diversi Sindaci e del presidente dei Comitati consultivi misti Luciano Sighinolfi, che hanno espresso preoccupazioni rispetto alla situazione economica e alla conseguente difficoltà a programmare in assenza di risorse certe e hanno chiesto una maggiore attenzione alla pianificazione distrettuale dei servizi e degli investimenti, coinvolgendo i territori e aprendo tavoli di lavoro per capire dove intervenire per rimodulare le risorse per essere più efficaci.

Anche Fabio Braglia, Presidente della Provincia e Vicepresidente CTSS, ha sottolineato la preoccupazione degli amministratori, ma anche “la responsabilità di dare la possibilità alle Aziende sanitarie di continuare a lavorare. Mi auguro che ci prendiamo insieme questa responsabilità – ha osservato – e dall’altra parte da questa CTSS deve uscire un messaggio molto forte al governo perché giungano le risorse che mancano”.

Il presidente Massimo Mezzetti, associandosi alle preoccupazioni dei Sindaci intervenuti precedentemente, ha colto l’invito a richiedere pubblicamente come CTSS un adeguato livello di finanziamento per la sanità da parte del Governo: “Ancora una volta ci ritroviamo ad approvare i bilanci preventivi alla luce di un forte ritardo nella comunicazione del riparto nazionale, un elemento di incertezza molto forte che permane da anni. I dati che ci sono stati forniti rilevano che a fronte di un aumento nazionale della spesa sanitaria del 3,6%, dallo Stato arriva meno della metà del fabbisogno. La nostra Regione farebbe bene ad andare avanti con la proposta di un progetto di legge in Parlamento per portare la spesa sanitaria nazionale al 7,5% del Pil. Dobbiamo ripartire da qui per richiamare il Governo alle proprie responsabilità perché è evidente che non si sta investendo nella sanità pubblica. Io ringrazio i direttori generali per il lavoro svolto e per la direzione strategica che ci stanno fornendo alla quale aggiungo un contributo come sindaco di Modena nella consapevolezza che il grosso della spesa sanitaria della provincia è nella città capoluogo. Dobbiamo razionalizzare ed efficientare questa spesa, un argomento che ho già iniziato a porre e che riprendo: non significa tagliare i servizi ma compiere una razionalizzazione strategica che affronti il corpo grosso delle spese e superi un’organizzazione sanitaria in città che agisca su quella che spesso è una doppia offerta di prestazioni. Su questo io mi metto a disposizione per affrontare un tema non più rinviabile e lavorare in questa direzione con i direttori generali e i sindaci di tutto il territorio modenese“.

Non solo giornalismo: Néa Quotidiano torna con un’altra festa

Non solo giornalismo: Néa Quotidiano torna con un’altra festaLa Redazione giornalistica Under 25 di Néa Quotidiano prosegue nelle sue attività all’interno del Comprensorio Ceramico, vagando da un Comune all’altro mentre continuano le pubblicazioni su Instagram.

Dopo la festa di presentazione al Temple Bar, lo scorso marzo, e varie partecipazioni ad iniziative sul territorio – dalle moderazioni di rassegne culturali alla comunicazione del festival “Essenziale / Presente” a Fiorano – torna con un altro Néa Party a Maranello.
L’evento si terrà questo venerdì 11 luglio, dalle 20:00, all’Arena del Parco Ferrari (pochi metri a piedi dal parcheggio di Piazza Enzo Ferrari), in collaborazione con il Chiosco Ferrari, che somministrerà bevande e cibo con uno stand dedicato, e con il patrocinio del Comune di Maranello.

Prima di una serata all’insegna della musica di La Grüv DJ (nome d’arte di Gianluca Debbia), i coordinatori dei venti ragazzi che fanno parte della Redazione, Gabriele Arcuri e Alessio Bastai, terranno un breve ‘talk’ culturale, nel quale racconteranno in toto il progetto: dalla vittoria del Bando dell’Unione “GECO 13” al futuro del gruppo informale che, di qui a poco, diventerà associazione.
Un perfetto esempio di come lasciare libertà artistica alla Generazione Z, con il sostegno delle Amministrazioni Comunali, non può che far bene al tessuto associativo locale.

Servizio civile regionale: aumentano in Emilia-Romagna posti disponibili e risorse

In Emilia-Romagna aumentano i posti disponibili per il servizio civile regionale, che sono 244 (27 in più rispetto al 2024) su tutto il territorio. E aumentano anche le risorse stanziate dalla Regione, che per la prima volta superano 1 milione di euro (1 milione e 33mila), contro i 933mila dello scorso anno.

Fino al 18 luglio le ragazze e i ragazzi tra i 18 e i 29 anni potranno fare domanda, esclusivamente online: un’importante opportunità, che si affianca al consolidato servizio civile universale, il cui prossimo bando è atteso in dicembre.

I progetti hanno una durata variabile tra gli 8 e gli 11 mesi, prevedono un impegno settimanale da 20 a 25 ore, con un assegno mensile fino a un massimo di 550,20 euro, e spaziano in diversi settori: dall’assistenza alla tutela ambientale, dalla cultura all’educazione, al patrimonio storico e artistico.

‘Il nostro intento è di ampliare le opportunità di accesso al servizio civile e valorizzare il protagonismo giovanile sul territorio per la collettività- dichiara l’assessora a Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia, Scuola, Isabella Conti-. Per questo abbiamo deciso di aumentare i fondi regionali, che per la prima volta superano il milione di euro. Il servizio civile è una delle esperienze più formative che un giovane possa intraprendere. Oggi più che mai, in un tempo attraversato da disuguaglianze, fragilità e conflitti, abbiamo bisogno di creare opportunità in cui le ragazze e i ragazzi possano ampliare le competenze ma anche fare un esercizio quotidiano di cittadinanza. Progetti concreti per formarsi, partecipare e costruire legami di comunità che vedono la luce grazie all’impegno e alla collaborazione con altri enti pubblici e organizzazioni non profit, a cui va il nostro grazie”.

Dei 244 posti disponibili in 110 sedi in tutta l’Emilia-Romagna, 54 sono riservati a giovani con minori opportunità (bassa scolarizzazione, neet, residenti o domiciliati nelle aree montane o interne, in disagio economico-sociale con presa in carico del servizio pubblico competente). Questa la distribuzione dei posti tra tutte le province: 18 a Piacenza, 39 a Parma, 33 a Reggio Emilia, 27 a Modena, 28 a Bologna, 12 a Ferrara, 3 a Ravenna, 66 a Forlì-Cesena e 18 a Rimini. I Co.Pr.E.S.C. (Coordinamenti provinciali Enti servizio civile) sono presenti sul territorio per promuovere la conoscenza e la partecipazione al servizio civile; possono essere contattati per orientare i giovani nella scelta del progetto e nella presentazione della domanda.

Quest’anno la proposta di cittadinanza attiva vede 2.487 ore complessive di formazione tra formazione generale sul senso del servizio civile (891 ore) e formazione specifica sulle attività (1.596 ore); oltre 194.000 ore di servizio civile regionale.

Come partecipare

Per iscriversi al servizio civile regionale basta essere domiciliati o residenti in Italia, senza distinzione di cittadinanza.

Le persone interessate, tra i 18 e 29 anni (30 non compiuti) entro le ore 14 del 18 luglio 2025 devono presentare online domanda di partecipazione all‛Ente titolare del co-progetto scelto, tramite la piattaforma HeliosERGiovani dove sono a disposizione tutte le proposte disponibili.

È possibile presentare una sola domanda per una sede d’attuazione di un unico progetto o co-progetto. L’Ente effettuerà la selezione tra le domande ricevute, secondo le modalità contenute nel progetto stesso, e i giovani selezionati saranno avviati al servizio civile regionale il 1^ settembre o il 1^ ottobre, in base al progetto scelto.

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Tutte le informazioni sui progetti attivi, i requisiti e le modalità di candidatura sono disponibili sul sito della Regione Emilia-Romagna (https://sociale.regione.emilia-romagna.it/servizio-civile), nella mappa open street predisposta dall’Ufficio regionale servizio civile, sui siti dei Co.Pr.E.S.C. e sulla piattaforma HeliosERGiovani per il servizio civile regionale.

 

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