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mercoledì, 17 Dicembre 2025
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Viabilità polo scolastico: risposta a Lista Macchioni e FdI

Viabilità polo scolastico: risposta a Lista Macchioni e FdILe ultime due interrogazioni, discusse nel corso del Consiglio Comunale di lunedì sera, riguardavano la viabilità al polo scolastico e sono state unificate nella discussione e nella risposta.

Entrambe le interrogazioni avevano ad oggetto disagi viabilità in zona polo scolastico, la prima a firma del consigliere Macchioni (Lista Macchioni), la seconda a firma del consigliere Lucenti ed altri (Fratelli d’Italia).

 

Ha risposto l’Assessore alla Rigenerazione Urbana David Zilioli.

“La situazione della viabilità di accesso al Polo scolastico in concomitanza dell’inizio e fine delle attività didattiche ha un livello di criticità insostenibile e dannoso sia per chi lì lavora e studia, ma anche per la mobilità di tutto un importante quadrante della città  di Sassuolo.

L’attuale Amministrazione Comunale non vuole ne’ sminuire ne` tanto meno negare l’esistenza del problema, che dovrà` essere necessariamente risolto, o almeno attenuato, attuando tutti gli strumenti possibili, sia in termini di opere pubbliche, sia in termini di diversione modale che gestionale.

Il problema non nasce da un evento imprevisto o imprevedibile e si aggiunge ad una situazione di criticità storica derivante da una mancanza di sinergia tra la realizzazione degli istituti provinciali e le relative opere di urbanizzazione, che non possono che procedere in sincronia (o meglio ancora sarebbe anticipare le opere di urbanizzazione, quali appunto le strade di accesso).

Ricordiamo innanzitutto che cosa non è stato fatto.

Agli atti comunali, alla data di insediamento della nuova giunta, non ci risulta nessun progetto di opere pubbliche finalizzato alla risoluzione del problema in oggetto, ulteriore a quello per la stabilizzazione della sperimentazione.

L´ampliamento del liceo Formiggini ha avuto la seguente cronologia: progettazione esecutiva anno 2021, inizio delle opere giugno 2022. Costo complessivo di oltre 9 milioni di euro. Tale opera porta un incremento (non imprevisto, anzi già prevedibile numericamente dal progetto) di ulteriori mille utilizzatori (tra studenti, insegnati e indotto). L’unico finanziamento comunale pertinente sono i 50.000 euro di contributo per il progetto da 300.000 euro complessivi (cofinanziati da Provincia per altri 50.000 euro e in modo prevalente da Agenzia per la Mobilità di Modena per i rimanenti 200.000 euro) per la messa a regime degli esisti del progetto / sperimentazione attuato virtuosamente dagli studenti del Istituto Volta (sperimentazione e quindi relativo cantiere eseguiti, è bene ricordarlo, sulla base delle dinamiche di fine anno scolastico, senza cioè` i nuovi ulteriori mille utenti). Tale progetto/sperimentazione è stato anche da noi considerato giusto e opportuno (lavorando infatti sulla priorità data al trasporto pubblico), ma sicuramente non risolutivo rispetto all’ordine di grandezza del problema, come già` anticipato durante la nostra comunicazione alle scuole del 12 settembre scorso .

La cosiddetta “Bretella”, segnalata anche pubblicamente dalla precedente amministrazione come soluzione al problema non esiste agli atti. Si è trovato, infatti, solo una lettera di dicembre 2023 indirizzata al Ministero dei Trasporti con allegata una planimetria con poche pagine di corredo (dove tra l’altro si auto-segnalava in esplicito la presenza di vincoli territoriali sia comunali che provinciali per la realizzabilità´ dell’opera). La risposta, dopo 7 mesi, del Ministero delle infrastrutture, datata 25.05.2024, segnala che tale opera non è finanziabile dalle attuali strumenti statali. Lo scrivente stima che una opera di tale entità (circa 2,4 chilometri di collegamento tra via Circonvallazione Sud e via San Michele, passante per il Polo scolastico e attraversante il Parco Ducale) sia di alcune decine di milioni di euro di quadro economico. Stiamo quindi parlando, a prescindere dalla mancanza di fattibilità’ normativa o dall’importante impatto territoriale, di un opera non realizzabile, almeno entro i prossimi 10 anni. In ogni caso non ne esiste neppure il progetto e pertanto riteniamo non corretto segnalare alla città tale opera come soluzione al problema.

E` stata quindi per noi una gestione non condivisibile quella di non pianificare alcuna attività’ di prevenzione di un problema certo e previsto con anni di anticipo.

Comunichiamo, per concludere, che cosa abbiamo fatto in questi primi tre mesi e soprattutto che cosa abbiamo pianificato nel breve-medio periodo a fronte del problema.

E` stato realizzato il cantiere durante il mese di agosto (il progetto è arrivato solo a luglio), per la messa in attuazione degli esiti della sperimentazione.

E` stato realizzato, in aggiunta al progetto della sperimentazione, un altro accesso ciclo pedonale anche sul fronte ovest (tra bocciofila e asse ducale) per differenziare i punti di accesso.

Verrà realizzato entro fine anno un attraversamento con isola centrale a maggiore protezione dei pedoni ciclisti nell´attuale attraversamento dell´asse ducale presso la circonvallazione.

E` già’ previsto a bilancio un “fondo progettazione opere pubbliche” per “giocare d’anticipo”, programmando cioè le nuove opere strategiche per Sassuolo, tra cui il tema prioritario dell’accesso al Polo Scolastico.

E` inoltre già previsto, per la prima volta a bilancio comunale un budget di un milione di euro per una nuova opera pubblica sostanziale: un sistema di connessioni ciclopedonali tra la città, le zone residenziali e il Polo scolastico a valere sul bando regionale ciclabilità 2024.

Oltre a questa “programmazione” delle opere pubbliche funzionali al Polo scolastico si attiverà` inoltre, in concerto con le Istituzioni scolastiche e del quelle del trasporto pubblico, opportuni strumenti gestionali inerenti la ottimizzazione tempistica di entrata/uscita oltre a politiche per incentivare il passaggio di quote crescenti dal traffico privato a quello della mobilità sostenibile (trasporto pubblico e mobilità ciclabile)”.

 

Interrogazione di FdI sulla pedonalizzazione piazza Martiri Partigiani: risponde l’Assessore Zilioli

Interrogazione di FdI sulla pedonalizzazione piazza Martiri Partigiani: risponde l’Assessore ZilioliLa quarta interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di lunedì sera è stata presentata dal Consigliere Caselli ed altri di Fratelli d’Italia, avente ad oggetto “Richiesta di quale posizione politica ed amministrativa l’Amministrazione Comunale di Sassuolo vuole adottare, circa la pedonalizzazione di piazza Martiri Partigiani”.

Ha risposto l’Assessore alla Rigenerazione Urbana David Zilioli: “Confermiamo le volontà espresse in campagna elettorale: Un percorso partecipato definirà il futuro di Piazza Grande.

È però riduttivo e improprio chiedere oggi se il percorso partecipativo porterà ad una completa o parziale pedonalizzazione e con quale tempistica o quale articolazione spaziale. Questo non toglie, anzi conferma, che l’orientamento della nostra coalizione abbia come riferimento chiaro e condiviso il fatto che questo luogo sia sempre più una “piazza” e non solo un “parcheggio” (scelta che non avrebbe giustificato un importante – e condiviso – progetto di pavimentazione lapidea della piazza, in alternativa ad una semplice possibile asfaltatura). Il tema non è tanto quindi come sarà’ alla fine la nostra piazza, quanto come sarà il percorso partecipato che porterà alle scelte su come, quando e dove attivare migliorie rispetto all’assetto attuale.

L’immagine (il cosiddetto “render” citato nell’interrogazione) è stato uno dei tanti strumenti utilizzati in campagna elettorale per essere ancora più chiari nel rispetto dei cittadini circa l’orientamento per le future scelte sulla città: una sorta di “programma per immagini”, che ha il coraggio di immaginare anche soluzioni e percorsi diversi da quelli che potevano prevedere una facile capitalizzazione elettorale. Senza coraggio e visione avremmo forse ancora le auto parcheggiate in piazza piccola, come ci ricordano alcune fotografie scattate negli anni sessanta.

E` interessante considerare come la stessa immagine si possa prestare a diverse “letture” a seconda di chi la osservi. La lettura dell’interrogazione pone in evidenza una sorta di “mancanza”, quella delle automobili parcheggiate nella zona più storica e delicata della piazza, quella davanti alla Guglia e soprattutto davanti alla chiesa di San Giorgio. La nostra lettura, della stessa immagine, la vede invece una piazza piena di gente e di attività`. Una analisi più attenta della immagine scopre che non è la visione di un solo progetto ma di molti progetti: un centro a misura per le persone, con meno barriere architettoniche, con del verde e dell’arredo urbano, dove chi è stanco può’ fermarsi… una città’ quindi più abitata e vissuta, per dare più’ sicurezza e vitalità anche ai piccoli negozianti che sono un elemento importante del centro storico.

Chi studia come rigenerare i centri storici sa bene che la dotazione di parcheggi e meglio ancora la raggiungibilità è solo uno dei tanti strumenti da poter e dover utilizzare. La tutela del piccolo commercio ad esempio avviene soprattutto facendo “sistema” anche con un piano multidisciplinare del centro storico e soprattutto, questa tutela, avviene non sbilanciando (per quantità` e localizzazione) il sistema della offerta tra grande distribuzione in una zona della periferia e piccolo commercio in centro storico, con pesanti impatti sul numero di negozi sfitti anche nelle aree centrali della nostra città.

La novità sarà pertanto il “percorso partecipato” (farlo insieme e in modo palese) per aggiornare i vari strumenti pianificatori che non sono stati non conclusi dalla scorsa amministrazione (a partire dal PUG, fino appunto al piano della sosta). Quello di migliorare e soprattutto di ultimare questi fondamentali strumenti per la gestione di ogni città sono un atto dovuto per i cittadini ma anche per chi ha investito e vuole investire in questo territorio.

Per concludere la sequenza delle prossime tappe che attiveremo sarà: partecipazione nella progettazione dell’aggiornamento degli strumenti urbanistici, progettazione e realizzazione di alternative per la raggiungibilità centro storico (quali la realizzazione di nuovi parcheggi scambiatori, come ad esempio quello multi-piano di via Pia, di cui è stata appena firmata la convenzione lo scorso 18.09.2024, con una dotazione di oltre 250 posti auto), passando quindi alla progettazione di come e in quali fasi migliorare il funzionamento del centro, non escludendo anche l’ampliamento di zone pedonali o comunque protette”.

 

 

Ripetitori 5G sul territorio comunale sassolese: la risposta a Fratelli d’Italia

Ripetitori 5G sul territorio comunale sassolese: la risposta a Fratelli d’ItaliaLa terza interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di lunedì sera era a firma del Consigliere Caselli ed altri di Fratelli d’Italia, avente ad oggetto: “Richiesta di quale posizione politica ed amministrativa, l’Amministrazione Comunale di Sassuolo vuole adottare, circa l’installazione di ripetitori 5G sul territorio comunale”.

Ha risposto l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale Chiara Tonelli: “Con riferimento all’interrogazione in oggetto si comunica che la presente Amministrazione non ha rilasciato nessuna autorizzazione di installazione su suolo pubblico di ripetitori 5G e tratta con grande sensibilità ed interesse la questione, come dimostrato negli incontri pubblici convocati dal Sindaco e dalla Giunta per confrontarsi direttamente con i cittadini e i quartieri coinvolti.

Si ritiene tuttavia doverosa una premessa normativa, al fine di poter meglio inquadrare l’ambito d’azione del Comune.

Le Stazioni Radio Base (SRB) per la telefonia mobile, ai sensi dell’art.43 comma 4 e dell’art.51 comma 1 del Codice delle comunicazioni elettroniche (D.Lgs. n. 259/2003 e ss.mm.ii.), sono assimilate ad ogni effetto alle opere di urbanizzazione primaria, in quanto infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione, e come tali rientrano nella categoria delle opere di pubblica utilità.

La L. n.36/2001 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”, all’art.8 comma 6 prevede quanto segue:

6. I comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, di incidere, anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingibili e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità, riservati allo Stato ai sensi dell’articolo 4.

Il Comune di Sassuolo all’interno del Regolamento Edilizio, all’art.146, ha normato gli impianti per le telecomunicazioni prevedendo in particolare al comma 3 quanto segue:

3. Le localizzazioni di nuovi impianti per la telefonia mobile sono vietate nelle zone destinate ad attrezzature sanitarie, assistenziali e scolastiche, nelle zone “A” destinate a parco e nelle riserve naturali, nonché su edifici di valore storico-architettonico e monumentale nel Centro Storico. La localizzazione di nuovi impianti di telefonia mobile è vietata nei parchi storici, per la loro indubbia rilevanza paesaggistica: Parco Ducale, Parco di Villa Vistarino e Parco del Castello di Montegibbio.

Per quanto sopra esposto, nel rispetto delle normative vigenti e in funzione delle necessità dei gestori di copertura del territorio, non è possibile vietare l’installazione di nuove stazioni radio base sul territorio comunale in modo generalizzato. Ne è un esempio il caso che l’Amministrazione precedente si è trovata a gestire a Borgo Venezia, dove il Gestore ha individuato un’area privata e ha inviato un’istanza autorizzativa per l’installazione della stazione radio base (caso analogo a quello di Casa Buccelli a San Michele). In questo caso l’Amministrazione precedente non ha ritenuto, immagino in seguito alle considerazioni normative sopra riportate, di poter negare l’autorizzazione come non ha ritenuto di informare maggiormente la cittadinanza, che è venuta a conoscenza della nuova stazione a procedura conclusa e a lavori avviati, quindi al di fuori dei termini per potersi costituire in Comitato e partecipare al procedimento come parte interessata. Accogliamo con piacere la rinnovata sensibilità sul tema da parte dei Consiglieri impegnati nella precedente Amministrazione e oggi firmatari di questa interrogazione.

In merito al secondo punto, ovvero all’intenzione di promuovere sul tema un momento di pubblico confronto con tutta la cittadinanza, si segnala che, in accordo con le linee di mandato che prevedono partecipazione e trasparenza, l’attuale Amministrazione ha già promosso incontri pubblici con la cittadinanza sul tema:

•          in data 24 luglio presso il Circolo Alete Pagliani abbiamo incontrato i residenti del quartiere Borgo Venezia, per rispondere alle perplessità e alle preoccupazioni dei cittadini derivanti dalla nuova stazione radio base, realizzata su area privata, in prossimità del fiume, ed autorizzata dalla precedente Giunta;

•          in data 27 agosto presso la sala civica di San Michele abbiamo incontrato i residenti della frazione, al fine di informarli circa la domanda di installazione su area privata di una nuova stazione radio base in via Casa Buccelli.

Ulteriori incontri pubblici saranno promossi in caso di ricezione di nuove istanze autorizzative per l’installazione di infrastrutture di telefonia mobile, al fine di informare prontamente i cittadini e gli eventuali portatori di interessi nei termini loro concessi per accedere al procedimento e fornire adeguata informazione alla cittadinanza. Ai prossimi incontri saranno invitati tutti gli Enti preposti a fornire pareri all’interno del procedimento, quali ad esempio ARPAE e AUSL.

Il Comitato “No dritti ma Diritti”, costituitosi tra i residenti di San Michele dei Mucchietti per presentare in modo coordinato osservazioni e perplessità circa la proposta di realizzazione della nuova SRB in via Casa Buccelli (agli atti prot. 41076 del 03/09/2024) è stato incontrato dall’Amministrazione presso gli uffici tecnici comunali in data 17 settembre e in tale occasione è stato fornito un primo aggiornamento circa lo stato del procedimento ed un primo riscontro informale circa i temi posti.

Ad oggi di fatto il procedimento autorizzativo della SRB di via Casa Buccelli è sospeso, in attesa di integrazioni richieste dal Comune in merito all’autorizzazione paesaggistica e allo svincolo idrogeologico.

Per quanto attiene i potenziali rischi per la salute umana preme evidenziare che ARPAE, in fase preventiva al rilascio dell’autorizzazione, ha stimato il campo elettrico al fine di verificarne gli effetti nell’intorno (200 metri) e, in assenza di luoghi coinvolti dal superamento dei limiti di legge in materia di inquinamento elettromagnetico (20 V/m limite di esposizione, 15 V/m valore di attenzione), ha espresso il proprio parere favorevole (prot. 40983/2024). Tali verifiche preventive condotte da ARPAE vengono eseguite in condizioni particolarmente cautelative, in quanto il rispetto dei limiti normativi è controllato in base alle caratteristiche tecniche dell’impianto, considerando tutte le antenne di progetto in funzione h24 alla loro massima potenza.

Riteniamo le osservazioni pervenute durante gli incontri svolti, la costituzione del Comitato e le ulteriori comunicazioni che sono state ricevute, essere importanti contributi attivi al processo partecipativo che intendiamo perseguire, non solo laddove ci siano progetti di sviluppo e miglioramento dei beni e del territorio comuni ma anche dove i temi trattati siano particolarmente cari alle sensibilità dei cittadini e oggetto di critiche all’Amministrazione. La sensibilizzazione dell’Amministrazione sui problemi esposti dai cittadini e dal Comitato, qualora non già presente, è l’obiettivo principale della trasparenza e della partecipazione, il cui scopo è la condivisione dei procedimenti e delle scelte, nel rispetto delle norme cogenti.

In merito all’ultimo quesito posto dall’interrogazione, con la presente si informa che non sono previste nuove installazioni di stazioni radio base su terreno pubblico mentre è pervenuta in data 25/09/24 una richiesta per installazione su area privata, della quale si stanno verificando vincoli e completezza prima di procedere all’avvio o sospensione del procedimento secondo i termini di legge. All’avvio del procedimento di questa ed eventuali ulteriori nuove istanze per la realizzazione di nuove stazioni radio base, il Comune ne darà comunicazione mediante pubblicazione dell’Avviso di deposito all’Albo pretorio, sul sito istituzionale dell’Ente nella sezione dedicata (www.comune.sassuolo.mo.it/servizi/ambiente/approfondimenti/telefonia-mobile/avvisi-di-deposito-srb-1) e alla cittadinanza tramite organizzazione di incontro pubblico”

 

Risposta all’interrogazione di Fratelli d’Italia su di un’eventuale cambiamento, a Sassuolo, del sistema di raccolta rifiuti

Risposta all’interrogazione di Fratelli d’Italia su di un’eventuale cambiamento, a Sassuolo, del sistema di raccolta rifiutiLa seconda interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di lunedì sera era a firma del consigliere Caselli ed altri di Fratelli d’Italia, avente ad oggetto: “Richiesta parere all’Amministrazione Comunale di Sassuolo circa la presa di posizione del Sindaco di Modena, Mezzetti Massimo, in merito al cambiamento del sistema di raccolta dei rifiuti ed eventuale adesione a tale modificazione”.

Ha risposto l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale Chiara Tonelli : “L’Amministrazione Comunale di Sassuolo osserva con attenzione e interesse il percorso intrapreso dal Comune di Modena per valutare ogni miglioria del servizio che possa essere applicata anche a Sassuolo al fine di agevolare i cittadini.

Fissiamo invece un punto circa il ritorno al vecchio sistema di cassonetti. Nemmeno la precedente Amministrazione, di cui alcuni dei Consiglieri scriventi l’interrogazione in oggetto facevano parte, pur essendo contraria al nuovo sistema, ha ritenuto di poterlo bloccare e non ha intrapreso nessuna azione per tornare indietro.

Perché? Abbiamo chiesto risposta scritta ad ATERSIR sulle possibilità che abbiamo di poter introdurre modifiche al contratto in essere. In attesa della risposta ufficiale, dalle interlocuzioni avvenute risulta che se ad oggi uno o più Comuni del bacino di gara volessero cambiare dei servizi alla base del nuovo contratto si incorrerebbe nei seguenti rischi:

1.richiesta di rimborso da parte del Gestore per i cespiti non ammortizzati (la durata della concessione è di 15 anni per permettere al Gestore cespiti rinnovati almeno ogni 8 anni e cicli di ammortamento regolari) e per il personale assunto e non più necessario, con conseguente considerevole esborso da parte del Comune e quindi dei cittadini mediante TARI;

2.ripercussione sul bacino di gara sia in termini economici che di obiettivi, che dovrebbero comunque essere raggiunti con il nuovo sistema eventualmente implementato;

3.necessità di discutere delle modifiche a livello di consiglio locale e successivamente di consiglio d’ambito: un singolo Comune non ha la facoltà di introdurre modifiche ai servizi alla base del contratto;

4.variazioni contrattuali significative, come il ritorno ad un sistema di raccolta a cassonetti, sono previste solo in seguito a variazione degli atti di pianificazione o variazioni normative che devono essere obbligatoriamente recepite. Una variazione al di fuori di queste casistiche rischierebbe di essere in contrasto con la normativa sugli appalti perché potrebbe inficiare i servizi che erano stati posti a base di gara.

Non si ritiene quindi attualmente percorribile, per gli ingenti costi a carico di Comune e quindi dei cittadini, per le difficoltà di intraprendere l’iter all’interno dei consigli locale e di ambito e per il rischio di entrare in contrasto con la normativa sugli appalti, una variazione sostanziale al contratto. Restiamo invece aperti alle valutazioni su eventuali modifiche su situazioni puntuali, quali la possibilità di introdurre dotazioni o carrellati su richiesta e/o in accordo con i grandi condomini al fine di evitare grossi cumuli di sacchi. Soluzioni simili sembrano essere quelle in studio sul territorio del Comune di Modena”.

 

La risposta all’interrogazione di Menani (Lega) sul “porta a porta” a Sassuolo

La risposta all’interrogazione di Menani (Lega) sul “porta a porta” a SassuoloLa prima interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di lunedì sera era a firma di Gian Francesco Menani (Lega), avente ad oggetto “Criticità di attuazione del sistema “porta a porta” nel Comune di Sassuolo”.

Ha risposto l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale Chiara Tonelli:

“Le segnalazioni dei cittadini sono state la base della relazione presentata in data 04/09/2024 al Gestore in cui sono state evidenziate tutte le criticità presenti sul territorio dall’introduzione del sistema, che tutt’ora non hanno trovato soluzione, e gli obiettivi della Giunta tra i quali:

–           Riprendere le attività di comunicazione rivolte alla cittadinanza, alle scuole e ad altre categorie di destinatari per promuovere e radicare corrette modalità di effettuazione delle raccolte differenziate, nonché di utilizzo delle dotazioni e dei servizi;

–           Ridurre il tempo di permanenza dei sacchi in strada;

–           Ridurre le scorrette esposizioni (es. tramite informative, tutoraggi dedicati, accertamenti, …);

–           Ridurre e contrastare gli abbandoni (migliorare l’efficacia e l’efficienza del servizio di raccolta, prevenire il fenomeno con incontri o sopralluoghi mirati/tutoraggi, …);

–           Garantire un’adeguata pulizia intorno alle isole di base e dei punti di esposizione;

–           Migliorare i servizi di spazzamento, pulizia dei parchi e svuotamento dei cestini urbani;

–           Migliorare la pulizia del centro storico dal rifiuto minuto;

–           Garantire un adeguato servizio di spazzamento in concomitanza del periodo autunnale caratterizzato dalla presenza delle foglie;

–           Migliorare i servizi al cittadino presso la stazione ecologica Arcobaleno.

In merito alla risposta del Gestore alle criticità evidenziate si segnala l’impegno dello stesso nel risolvere insieme i punti condivisi e nel partecipare a un tavolo periodico quindicinale che abbiamo istituito per entrare nel merito dei singoli punti e studiarne le migliorie applicabili. Riteniamo che serva tempo per intervenire in tutti i settori e valutare se i miglioramenti introdotti stiano dando risultati, ma restiamo costantemente a disposizione per tenere informato tutto il Consiglio Comunale e la cittadinanza sull’andamento del processo.

Al fine di superare le criticità attuali, oltre al tavolo tecnico periodico con il Gestore e alle nuove sperimentazioni che si stanno attuando, la Giunta ha incontrato ATERSIR insieme ai comuni di Fiorano Modenese, Formigine e Maranello, allo scopo di sottoporre alla stazione appaltante quesiti interpretativi sul contratto, la verifica del servizio, la definizione di un regolamento condiviso ed ogni chiarimento circa limiti e condizioni su eventuali modifiche del sistema.

Riguardo i riflessi sui costi della TARI, comunico che nessun servizio integrativo è stato attivato ad oggi dalla presente Amministrazione. Riteniamo fondamentale ottenere il pieno rispetto delle condizioni contrattuali da parte del Gestore e ottimizzare al meglio il servizio con le risorse attualmente impiegate prima di acquistare servizi integrativi il cui costo si ripercuote interamente sulla TARI e quindi sulle tasche dei cittadini. Ad oggi l’efficacia dei servizi integrativi introdotti dalla precedente Giunta, tra cui uno spazzino di quartiere interamente dedicato al nostro territorio sette giorni su sette, non è dimostrabile e misurabile. Riteniamo inoltre che aumentare il recupero degli abbandoni tramite servizi integrativi senza investire nel tentativo di risolvere a monte il problema degli abbandoni non sia la soluzione: aumenta la TARI al cittadino; si nasconde il problema; non si persegue l’obiettivo di differenziare i rifiuti. Gli abbandoni riteniamo debbano essere contrastati con tutti gli strumenti a disposizione: informazione continua; accertamenti; controlli tramite videocamere; sanzioni.

L’Amministrazione osserva con attenzione e interesse il percorso intrapreso dal Comune di Modena per valutare ogni miglioria del servizio che possa essere applicata anche a Sassuolo al fine di agevolare i cittadini.

Fissiamo invece un punto circa il ritorno al vecchio sistema di cassonetti. Nemmeno la precedente Amministrazione, di cui lei è stato Sindaco, pur essendo contraria al nuovo sistema, ha ritenuto di poterlo bloccare e non ha intrapreso nessuna azione per tornare indietro.

 

Perché? Abbiamo chiesto risposta scritta ad ATERSIR sulle possibilità che abbiamo di poter introdurre modifiche al contratto in essere. In attesa della risposta ufficiale, dalle interlocuzioni avvenute risulta che se ad oggi uno o più Comuni del bacino di gara volessero cambiare dei servizi alla base del nuovo contratto si incorrerebbe nei seguenti rischi:

1.         richiesta di rimborso da parte del Gestore per i cespiti non ammortizzati (la durata della concessione è di 15 anni per permettere al Gestore cespiti rinnovati almeno ogni 8 anni e cicli di ammortamento regolari) e per il personale assunto e non più necessario, con conseguente considerevole esborso da parte del Comune e quindi dei cittadini mediante TARI;

2.         ripercussione sul bacino di gara sia in termini economici che di obiettivi, che dovrebbero comunque essere raggiunti con il nuovo sistema eventualmente implementato;

3.         necessità di discutere le modifiche a livello di consiglio locale e successivamente di consiglio d’ambito: un singolo Comune non ha la facoltà di introdurre modifiche ai servizi alla base del contratto;

4.         variazioni contrattuali significative, come sarebbe il ritorno ad un sistema di raccolta a cassonetti, sono previste solo in seguito a variazione degli atti di pianificazione o variazioni normative che devono essere obbligatoriamente recepite. Una variazione al di fuori di queste casistiche rischierebbe di essere in contrasto con la normativa sugli appalti perché potrebbe inficiare i servizi che erano stati posti a base di gara.

Non si ritiene quindi attualmente percorribile, per gli ingenti costi a carico del Comune e quindi dei cittadini, per le difficoltà di intraprendere l’iter all’interno dei consigli locale e di ambito e per il rischio di entrare in contrasto con la normativa sugli appalti, una variazione sostanziale al contratto. Restiamo invece aperti alle valutazioni su eventuali modifiche su situazioni puntuali, quali la possibilità di introdurre dotazioni o carrellati su richiesta e/o in accordo con i grandi condomini al fine di evitare grossi cumuli di sacchi.

Soluzioni simili sembrano essere quelle in studio sul territorio del Comune di Modena”.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 3 settembre 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 3 settembre 2024Molto nuvoloso o coperto con precipitazioni deboli e sparse in mattinata sul settore occidentale, più intense e continue sul settore centro-orientale; dal pomeriggio intensificazione delle precipitazioni in particolare sul settore centro-orientale dove potranno assumere anche carattere di rovescio e/o temporale. Attenuazione dei fenomeni in nottata.

Temperature in generale flessione; minime comprese tra 13/14 gradi delle pianure interne e 16 gradi della costa riminese; massime attorno a 16/17 gradi, fino a 19 gradi lungo la costa riminese. Venti deboli variabili sulla pianura con residui rinforzi sui rilievi in esaurimento in prima mattinata. Dal pomeriggio nuova intensificazione della ventilazione sui rilievi e sulla costa dove avremo rinforzi anche consistenti di bora. Mare inizialmente poco mosso sotto costa, mosso al largo. Moto ondoso in rapido aumento fino a divenire molto mosso dal tardo pomeriggio.

(Arpae)

PSA, Coldiretti: subito indennizzi e stop rate mutui per allevamenti colpiti

Garantire gli indennizzi per i danni diretti e indiretti agli allevamenti colpiti dalla peste suina africana e la sospensione immediata del pagamento delle rate dei mutui. Sono le richieste avanzate dalla Coldiretti nel corso del secondo incontro, dopo quello di circa un mese fa, con il Commissario Straordinario per la Psa Giovanni Filippini, alla presenza del Presidente Ettore Prandini e del Segretario Generale Vincenzo Gesmundo, che hanno sottolineato come “questi ristori siano necessari anche per non abbattere la speranza degli allevatori” e devono andare a rinforzare l’intervento del dl omnibus prevedendo un incremento di risorse.

Oltre 500 imprenditori si sono collegati in modalità web per esprimere al Commissario tutte le loro preoccupazioni per una situazione “di grave crisi per l’intero settore”. L’appuntamento è stato fissato per fare il punto della situazione su un’emergenza che sta mettendo a rischio un intero settore che vale oltre 20 miliardi di euro e la sopravvivenza di alcune delle eccellenze norcine più note dell’agroalimentare Made in Italy.
Coldiretti è tornata a sollecitare l’erogazione immediata dei risarcimenti per i danni causati dalla peste suina, con l’abbattimento di decine di migliaia di animali e le restrizioni alla movimentazione che hanno di fatto paralizzato la normale attività aziendale. Oltre a quelli diretti, legati alla perdita dei capi, occorre includere anche quelli indiretti, con gli allevamenti costretti ad interrompere completamente tutte le attività, comprese quelle di ripopolamento. Essenziale anche la sospensione del pagamento delle rate dei mutui delle imprese colpite e proprio in tale ottica Coldiretti scriverà una lettera all’Abi, l’Associazione bancaria italiana, per sollecitare un intervento.

Nel corso dell’incontro il Commissario Filippini ha illustrato la situazione attuale, che vede 29 focolai attivi (20 in Lombardia, 8 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna), e il nuovo piano di azione condiviso e approvato con la Commissione europea che prevede 4 macroazioni: prelevamento, depopolamento cinghiali, sorveglianza e biosicurezza allevamenti, oggetto di una apposita ordinanza. L’obiettivo è il controllo e il confinamento del virus nelle zone di restrizione.
Resta il fatto che troppo a lungo si è sottovalutata una situazione che Coldiretti ha denunciato già anni fa, consentendo la proliferazione incontrollata dei cinghiali, che rappresentano il primo vettore di diffusione della Psa.

Claudia Guidi nuova presidente dei Giovani di Confagricoltura Emilia Romagna

Claudia Guidi nuova presidente dei Giovani di Confagricoltura Emilia Romagna
da six Damiano Roncari Claudia Guidi Riccardo Garuti

Ha 30 anni ed è imprenditrice agricola a Codigoro (Fe), la nuova presidente dei Giovani di Confagricoltura-Anga Emilia Romagna, Claudia Guidi.

Sarà affiancata da due Vice: Riccardo Garuti, presidente dei giovani di Confagricoltura-Anga Modena, attivo nell’azienda di famiglia a Solara dove si coltivano 10 ettari di frutteto, 8 di vigneto e orticole destinate al punto vendita interno e Damiano Roncari, presidente dei giovani di Confagricoltura-Anga Reggio Emilia che produce latte per il Consorzio del Parmigiano Reggiano oltre a curare i campi di foraggio e cereali per l’alimentazione delle bovine.

«Sono molto onorata di poter rappresentare i Giovani di Confagricoltura-Anga Emilia Romagna nel prossimo triennio», ha dichiarato appena eletta dall’assemblea dei delegati svoltasi a Bologna, sottolineando che l’Associazione nazionale dei giovani imprenditori agricoli-ANGA da sempre rappresenta la fucina di idee di Confagricoltura e il bacino di reclutamento e formazione dei futuri dirigenti. «Vogliamo garantire rappresentanza, supporto e conoscenze ai giovani che fanno impresa, che sono il futuro del comparto: una voce che non può restare inascoltata».

Viviamo in un’epoca di cambiamenti rapidi e significativi per il primario, prosegue la nuova presidente regionale dei Giovani di Confagricoltura. Il pensiero va soprattutto all’alluvione che ha colpito la Romagna tre volte, in sedici mesi, aggiungendo ulteriori danni diretti e indiretti all’agricoltura già martoriata, ma anche alla peste suina africana che minaccia gli allevamenti della filiera suinicola regionale, quindi le pregiate carni Dop e Igp, fino alla crisi frutticola che da anni sferza la Fruit Valley italiana. «Vorremmo, come giovani agricoltori, trasformare le difficoltà in opportunità. È essenziale unire le forze per affrontare le questioni cruciali che ci toccano da vicino, l’innovazione e la sostenibilità, la formazione e l’accesso al credito, finanche la penetrazione dei mercati, dialogando con le istituzioni e progettando strategie per facilitare il ricambio generazionale e l’ingresso dei giovani in agricoltura».

L’impegno dei Giovani di Confagricoltura Emilia Romagna sarà rivolto a promuovere nuovi paradigmi d’impresa: moderne tecnologie, aggregazione e creazione di reti. «Insieme ai miei vice – conclude – darò voce ai bisogni e alle sfide degli imprenditori “under 40”, puntando a politiche per la crescita con attenzione alla marginalità aziendale ma anche alla sostenibilità purché sia economica e ambientale, verso un sistema agricolo più forte e coeso.”

Guidi, che succede alla modenese Alice Consoli, ha iniziato il suo percorso sindacale nel 2016 come vicepresidente dei Giovani di Confagricoltura-Anga Ferrara, poi salita al vertice nel 2019; già vicepresidente dei Giovani di Confagricoltura-Anga Emilia Romagna nel mandato 2021-2024 e attuale vicepresidente di Confagricoltura Ferrara.

 

Campi da calcio, piscine e palestre: nuovo bando regionale da 24 milioni di euro per l’impiantistica sportiva

Campi da calcio, piscine e palestre: nuovo bando regionale da 24 milioni di euro per l’impiantistica sportivaCampi da calcio, palestre, piscine, palazzetti, ma anche nuovi spazi all’aperto più attrezzati, funzionali e sicuri. Per fare in modo che praticare un’attività sportiva sia sempre di più un’opportunità alla portata di tutti, nelle grandi città così come nei piccoli centri.

Non si ferma l’impegno per la diffusione dello sport a opera della Regione Emilia-Romagna, grazie a un nuovo bando per 24 milioni di euro destinato all’ampliamento e alla riqualificazione della rete impiantistica di base.  I finanziamenti- di cui 18 milioni dai Fondi sviluppo e coesione e 6 milioni di origine regionale- sono destinati a Comuni, Unioni di Comuni, Province e alla Citta Metropolitana di Bologna, per realizzare nuove strutture o adeguare quelle esistenti.

Gli Enti interessati possono presentare le domande fino alle ore 17 del 28 novembre.

Compie dunque un altro passo avanti il Piano regionale per l’impiantistica sportiva, che, avviato nella passata legislatura, ha permesso fino a oggi di cofinanziare circa 170 interventi da Rimini a Piacenza, grazie a uno stanziamento regionale complessivo di quasi 50 milioni che hanno mobilitato sul territorio oltre 120 milioni di euro di investimenti. Uno stanziamento, che grazie a questo nuovo bando arriva ora a superare i 70 milioni.

“La legislatura finisce com’era iniziata: con un nuovo fortissimo finanziamento a disposizione degli enti locali per investire nello sport di base- sottolineano la presidente facente funzioni della Regione Irene Priolo e Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidente della Regione -. In questi anni abbiamo dato vita a un Piano di riqualificazione degli impianti sportivi davvero senza uguali, sia per quantità, sia per qualità degli interventi. Continuiamo su questa strada, per rendere concreto il diritto allo sport, partendo proprio dai luoghi in cui praticare un’attività motoria è più difficile, come i piccoli centri o le aree interne”.

Il bando finanzia progetti, del valore di almeno 300mila euro, per la realizzazione di nuovi impianti o la riqualificazione di quelli esistenti. Tra i lavori previsti: il recupero funzionale, la manutenzione straordinaria, il miglioramento e l’adeguamento sismico, l’efficientamento e la messa in sicurezza degli impianti.

Due le linee di intervento: la prima, che ha a disposizione 20 milioni di euro, riguarda progetti realizzati direttamente dagli Enti locali; la seconda, che potrà contare sui rimanenti 4 milioni, è dedicata a progetti che prevedano forme di  partenariato e di collaborazione pubblico-privato.

Venti milioni per interventi degli Enti locali. Le risorse per provincia

In questo caso è prevista una ripartizione su base provinciale dei 20 milioni di euro a disposizione, con una quota fissa del 35% assegnata in parti uguali e una del 65% suddivisa in base alla popolazione residente.

Questi, dunque, gli importi assegnati sul territorio: 3,7 milioni di euro all’Area metropolitana di Bologna; 1,6 milioni di euro alla provincia di Piacenza; 2,1 milioni di euro alla provincia di Parma; 2,3 milioni di euro a quella di Reggio Emilia; 2,8 milioni di euro a quella di Modena, 1,8 milioni al territorio di Ferrara.  E ancora: la provincia di Forlì-Cesena potrà contare su 1,9 milioni di euro, la provincia di Ravenna su 1,9, infine quella di Rimini su 1,8 milioni di euro.

Il contributo massimo previsto per gli interventi è del 70%; che potrà arrivare all’ 85% per i progetti, che interessano comuni montani e aree interne e, comunque per ciascun beneficiario non potrà superare i 500mila euro. Sono previste nove graduatorie provinciali.

Quattro milioni per interventi in partenariato pubblico-privato

Saranno invece assegnati in base a un’unica graduatoria regionale i quattro milioni di euro della seconda linea di finanziamento, destinati a progetti realizzati tramite forme di partenariato e collaborazione pubblico-privato.

In questo caso il contributo regionale non potrà essere superiore a un terzo del costo totale dell’opera e non potrà superare l’importo in conto capitale a carico all’Ente Locale, con un importo massimo per ciascun beneficiario di 1,5 milioni di euro.

Le domande

Le domande dovranno essere presentate alla Regione Emilia- Romagna esclusivamente per via telematica sulla piattaforma all’indirizzo https://fsc.regione.emilia-romagna.it,  a partire dalle ore 10 del 30 settembre e fino alle ore 17  del 28 novembre 2024.

La graduatoria dovrà essere approvata entro 90 giorni dal termine di presentazione delle domande.

 

 

Le capsule di caffè usate potranno essere riciclate

Le capsule di caffè usate potranno essere riciclateUn progetto innovativo per uno smaltimento ecosostenibile delle capsule esauste di plastica o di altri materiali, utilizzate per le macchinette del caffè.

Verrà avviato entro la fine dell’anno in Emilia-Romagna, grazie a un protocollo d’intesa, sottoscritto dalla Regione insieme ad Atersir, Nestlé, Illycaffè, Logica e Gruppo Hera. L’intesa discende dall’adesione di viale Aldo Moro al progetto «ReCap – Recuperiamo insieme le capsule di plastica», avviato nel 2021 da Regione Friuli Venezia Giulia, Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa Fvg), Illycaffè e Nestlé. L’obiettivo è intervenire sulla particolare e diffusa tipologia di rifiuto, le capsule esauste di caffè che oggi, in assenza di un sistema strutturato e integrato di raccolta differenziata e recupero dedicato, viene gestita come indifferenziato e con la termovalorizzazione come destinazione principale.

Il progetto pilota
La raccolta differenziata delle capsule esauste di caffè in plastica avverrà in alcuni centri di raccolta; presso un impianto idoneo verrà poi separato l’imballo dal contenuto, in modo da poter recuperare tutte le frazioni separate.

I materiali, che costituiscono l’involucro delle capsule esauste (plastica e altri quali alluminio, carta, film plastici), se opportunamente raccolti possono, infatti, essere recuperati, mentre la miscela di acqua e polvere di caffè verrà destinata a compostaggio o altre forme di riciclo.

Il monitoraggio relativo all’attuazione del Protocollo, che impegna tutti i sottoscrittori, sarà finalizzato anche a valutare possibili estensioni del bacino di utenza tramite nuovi centri di raccolta, la fattibilità tecnica ed economica dell’intera filiera del recupero delle capsule esauste in plastica, nonché possibili efficientamenti per la gestione di capsule in materiali diversi.

Annullate le chiusure della stazione di Modena nord sulla A1

Annullate le chiusure della stazione di Modena nord sulla A1Sulla A1 Milano-Napoli, sono state annullate le chiusure della stazione di Modena nord, che erano previste nelle sei notti di martedì 1, mercoledì 2, venerdì 4, sabato 5, domenica 6 e lunedì 7 ottobre.

Rimane confermata la chiusura della suddetta stazione, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Milano e in uscita per chi proviene da Milano, dalle 22:00 di giovedì 3 alle 6:00 di venerdì 4 ottobre.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Modena sud o di Reggio Emilia, sulla stessa A1, o la stazione di Campogalliano, sulla A22 Brennero-Modena.

Settimana mondiale dell’allattamento materno, al via tante iniziative in tutta la provincia

Settimana mondiale dell’allattamento materno, al via tante iniziative in tutta la provincia
Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Andrea Samaritani

Quasi un mese di eventi per sottolineare l’importanza dell’allattamento materno per la salute di mamma e bambino. Prende il via anche in provincia di Modena la Settimana mondiale dell’allattamento materno (SAM), promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità, con iniziative, che si svolgeranno in tutto il territorio per un periodo che va ben oltre l’arco temporale di una settimana. Gli eventi sono organizzata dall’Azienda USL di Modena assieme alle tante associazioni di mamme volontarie che promuovono l’allattamento materno e aiutano le mamme con consigli e supporto, e i Comuni.

L’evento più significativo è, come sempre, il flash mob regionale che si svolgerà il 5 ottobre in vari comuni della provincia in diversi orari, oltre a tanti altri incontri di approfondimento con i professionisti sanitari e associazioni organizzati durante tutto il mese di ottobre.  Il programma completo è in corso di aggiornamento e consultabile sul sito web di Ausl Modena nella pagina https://www.ausl.mo.it/servizi-e-prestazioni/percorsi-di-cura-e-assistenza/percorso-nascita/puerperio/allattamento/.

 

A Modena l’appuntamento con il flash mob è alle 11 in piazza Mazzini, dove saranno presenti le ostetriche dell’Ausl e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e gli studenti dell’istituto superiore Venturi e delle scuole medie Calvino che realizzeranno elaborati grafici sul posto. Gli elaborati degli studenti delle scuole medie Calvino sono stati esposti anche nella Casa della comunità di Modena. A Carpi il flash mob è in programma alle 11.30 in corso Alberto Pio di fronte al Comune, e in corso Alberto Pio, per tutta la mattina, saranno presenti banchetti informativi con le ostetriche del Consultorio e associazioni di volontariato. Tra gli eventi carpigiani si segnala anche la serata di giovedì 3 ottobre ‘Nascere insieme….sotto le stelle’: dalle 17.30 alle 20 nel consultorio nella Casa della comunità le ostetriche del Consultorio e dell’Ospedale accoglieranno i futuri genitori per presentare il punto nascita e tutti i servizi del territorio.

Nel Distretto di Mirandola appuntamento con il flash mob  nel Centro per le famiglie di Medolla, alle 11.30, mentre alle 10, sempre nello stesso luogo, tavola rotonda con famiglie  e professionisti sanitari

Nel Distretto di Castelfranco Emilia appuntamento con il flash mob sempre sabato 5 ottobre a Nonantola alle ore 10 in piazza Abbazia, saranno presenti le professioniste sanitarie del Consultorio e associazioni di volontariato. A Sassuolo ritrovo per il flash mob dalle 10 alle 12 nel parco Amico in via Caduti senza croce, dove si terrà anche l’evento ‘Narrazioni di allattamento’ con le professioniste sanitarie del Consultorio.

A Vignola, tra i vari eventi, si terrà il 5 ottobre il flash mob e una baby passeggiata con partenza alle 10 dalla Biblioteca in via San Francesco e si segnala anche l’incontro con una educatrice in programma il 3 ottobre a Marano sul Panaro nel teatro di Kia, dalle 17 alle 19.

Spostandoci a Pavullo il flash mob del 5 ottobre si terrà nel pomeriggio, alle 15.30 nel piazzale di Palazzo Ducale e per tutto il pomeriggio ci saranno punti informativi dell’Ausl e iniziative per i bambini.

Al via AmbientAzioni, il bando del Comitato Territoriale Iren di Reggio Emilia per sviluppare nuovi progetti di sostenibilità

Al via AmbientAzioni, il bando del Comitato Territoriale Iren di Reggio Emilia per sviluppare nuovi progetti di sostenibilitàDa oggi è online sul sito www.irencollabora.it il nuovo bando AmbientAzioni, promosso dal Comitato Territoriale Iren di Reggio Emilia. Il bando, che rientra nelle finalità del Comitato di realizzare iniziative concrete per la sostenibilità del territorio, è finalizzato a selezionare e a realizzare fino ad un massimo di tre progetti inerenti: il risparmio di risorse energetiche e idriche, la riduzione della produzione di rifiuti, la riduzione della produzione di CO2, la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici e la promozione della fruibilità e della valorizzazione ambientale del territorio provinciale.

La partecipazione è gratuita e aperta a cittadini maggiorenni, Istituti Scolastici e Universitari, Enti e Associazioni di persone o di imprese che alla data di pubblicazione del bando, abbiano sede o residenza o siano studenti (anche non residenti) nella Provincia di Reggio Emilia. La partecipazione può avvenire come singoli o come gruppi.

La richiesta di partecipazione dovrà essere inviata entro e non oltre il 31 gennaio 2025, compilando in tutte le sue parti il form online sulla piattaforma dei Comitati Territoriali Iren www.irencollabora.it, previo caricamento di tutto il materiale richiesto, come da istruzioni.

Il bando mette a disposizione complessivamente € 24.000 che possono essere destinati alla realizzazione di un massimo di tre progetti, ciascuno di valore compreso tra un minimo di € 3.000 e un massimo di € 24.000.

Tutti gli elaborati progettuali pervenuti nei termini previsti e in regola con le disposizioni del bando verranno esaminati da apposita giuria che selezionerà un massimo di tre progetti da realizzare sulla base di criteri legati alla coerenza al bando, alla originalità e innovatività̀ del progetto e alla fattibilità tecnico-economica.

Il Comitato Territoriale Iren di Reggio Emilia è disponibile per qualsiasi ulteriore chiarimento al seguente recapito: comitatiterritoriali.re@gruppoiren.it.

I Comitati Territoriali sono un innovativo canale di dialogo, confronto e progettazione tra il Gruppo Iren e tutti i portatori di interesse delle comunità locali in merito ai servizi dell’azienda e ai temi della sostenibilità ambientale e sociale. I Comitati sono costituiti su base provinciale e corrispondono alle aree geografiche di distribuzione dei servizi di Iren, ovvero Genova, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Torino.

 

Tecna: IEG e Acimac annunciano un’edizione di successo

Tecna: IEG e Acimac annunciano un’edizione di successo

A Rimini Fiera, si è conclusa con grande soddisfazione della community la 28esima edizione di Tecna, il Salone Internazionale delle Tecnologie e delle Forniture per le Superfici organizzato da IEG (Italian Exhibition Group) e Acimac (Associazione Costruttori Italiani di Macchine e Attrezzature per la Ceramica).

Tecna da un lato si è confermata come la fiera internazionale col più alto tasso di innovazione del settore, dall’altro ha registrato un flusso di visitatori analogo alla precedente edizione. Un successo connotato soprattutto dalla soddisfazione dei 350 brand espositori che nei rispettivi stand hanno accolto operatori e buyer qualificati da oltre 100 paesi (tra i quali spiccano Spagna, Turchia, India, Brasile, Algeria, Egitto, Messico, Polonia, Iran, Indonesia, Argentina, Russia, Marocco e Vietnam) per parlare di progetti futuri da sviluppare con le loro ultime innovazioni declinando al meglio il saper fare del made in Italy della manifattura. Forte anche la rappresentanza del continente africano, con operatori provenienti in particolare da Ghana, Uganda, Etiopia, Nigeria, Sudafrica, Tanzania, Kenya, Mozambico, Sudan, Ruanda, Angola e Camerun.

Intelligenza artificiale, digitalizzazione, energy saving e sostenibilità sono stati gli ambiti nei quali i reparti ricerca&sviluppo delle aziende presenti hanno mosso la loro azione per presentare un’offerta che guarda al futuro dell’industria: forni alimentati da fonti di energia alternative, linee sempre più automatizzate e ottimizzate sotto il profilo delle emissioni e applicazioni per la decorazione digitale hanno catturato l’attenzione dei visitatori.

L’attenzione degli operatori internazionali per le tecnologie in mostra è stata confermata anche dai 1600 business meeting, organizzati con la collaborazione di ICE-Agenzia per valutare le migliori possibilità di investimenti, con 150 top hosted buyer provenienti da 36 paesi.

I 4 giorni di fiera sono stati animati anche dal ricco panel di eventi. Tra questi spiccano il convegno inaugurale e i TecnAwards. Il primo ha offerto alla platea un importante momento di approfondimento sulle dinamiche geopolitiche che condizionano l’export delle aziende italiane del settore, grazie alle analisi e ai possibili scenari internazionali descritti dagli esperti Paolo Magri e Marco Taisch. I TecnAwards nella loro seconda edizione hanno portato a Rimini il gotha della ceramica mondiale, per il ritiro dei premi assegnati dalle aziende italiane costruttrici di macchinari ai migliori investimenti effettuati dalla clientela nazionale e internazionale nell’ultimo biennio.

Seconda edizione anche per la Decortech Conference, l’evento che ha riunito aziende leader nei rispettivi settori che sviluppano tecnologie volte a conferire alle superfici la migliore qualità estetica possibile, un valore aggiunto che esalta la competitività del prodotto. Le aziende sponsor hanno offerto presso la Decortech Arena una panoramica completa delle più recenti innovazioni per la decorazione e la finitura di varie tipologie di superfici per l’architettura e il design, destando grande interesse.

Numerosi infine i convegni tecnici, ospitati sul palco dell’Innovation Arena, dedicati a temi strategici: la gestione delle materie prime, la servitization, la cybersicurezza, l’industria 5.0. L’Innovation District è stata poi la casa delle start-up, celebrate con il Premio Lorenzo Cagnoni alle tre idee di business più innovative.

Non solo start-up: Tecna ha guardato al futuro del settore anche sul lato della formazione, con il coinvolgimento di numerosi istituti tecnici della regione, invitati nei padiglioni della fiera per una giornata – quella di venerdì – alla scoperta delle professioni legate a un settore in salute e che è eccellenza del made in Italy. Presenti oltre 350 studenti.

L’appuntamento ora è per settembre 2026.

Le Fiere di Ottobre sassolesi 2024

Le Fiere di Ottobre sassolesi 2024Torna anche quest’anno l’appuntamento con le Fiere d’Ottobre di Sassuolo che, per quattro fine settimana, animeranno le vie e le piazze del centro cittadino con iniziative ed occasioni.

Era il 24 Maggio 1503 quando,  su pressante richiesta d’Eleonora Bentivoglio, vedova di Gilberto I Pio, Alfonso I d’Este concede di poter fare una fiera “… per di octo a Saxolo, libera da tutti li dacii de li loci de Vostra Excellentia…”. Da allora la fiera è un porto franco, un luogo dove le merci possono essere scambiate liberamente, senza dazi né pedaggi. Con il passare del tempo lo spirito delle fiere si è arricchito con esibizioni, manifestazioni, concerti, con le mostre di mezzi, quadri, opere d’arte ed aceto balsamico; ma non ha mai dimenticato l’essenza iniziale: il commercio.

“Le Fiere non sono solo uno dei momenti commerciali più importanti dell’anno – affermano il Sindaco Matteo Mesini e l’Assessore alla Cultura ed al Commercio Federico Ferrari – ma dovranno diventare sempre più un motore di conoscenza, turismo, esplorazione e scoperta. Un momento in cui Sassuolo si mostra e accoglie. Quest’anno abbiamo deciso di fare nostro il motto delle Olimpiadi, nella sua versione aggiornata, omaggiando campioni olimpici e paralimpici, sassolesi e non solo: più veloce, più in alto, più forte – insieme”

La grande novità di questa edizione, infatti, lega piazza Garibaldi alle Olimpiadi ed alle  Paralimpiadi, trasformando il “salotto” di Sassuolo in un “Piazza Olimpica” in cui, saranno presenti protagonisti assoluti dello sport quali Elisa Iorio, Ekaterina Antrópova, Stefano Baldini, Claudio Vandelli, Francesco Messori e Ana Maria Vitelaru.

“Abbiamo voluto mettere al centro le persone – proseguono Sindaco e Assessore – partendo già dalla nuova grafica: un programma che punta alla promozione del territorio e delle sue eccellenze, iniziando dalla Banda, i tanti spettacoli e appuntamenti musicali, la promozione delle eccellenze del nostro territorio in viale XX Settembre, la storia, la cultura e le tradizioni della nostra Sassuolo. Un ringraziamento particolare va al Comitato Commercianti del Centro Storico, Sgp, Senior, gli uffici comunali che, tutti insieme, in poche settimane hanno reso possibile un programma che vuole essere nuovo  e di prospettiva”

Il programma del primo fine settimana: la Féra di Curiàus.

Sabato 5 ottobre

Camminata Rosa lungo il percorso Natura del Secchia: ritrovo nel parcheggio Gazzotti in Via Muraglie – ore 8.45

Passi verdi: attività di plogging (raccolta rifiuti) nel parco Amico di Braida

A cura di Fuoricampo 11 e La Comune del Parco di Braida dalle ore 10

Settimana mondiale allattamento 2024: narrazioni di allattamento e flash mob, al Parco Amico dalle 10 alle 12

Aristocratiche Passeggiate per parchi a Sassuolo: Un tè con i Conti Giacobazzi.

Passeggiata al Parco Vistarino con Luca Silingardi, accompagnata da interventi teatrali a cura di Quinta Parete. Partenza da Villa Giacobazzi alle ore 15,30 e 17

Freestyle motocross mototerapia: giornata dedicata al freestyle motocross e alla mototerapia per persone con disabilità dalle 10 alle 18,30: stand gastronomici e musica

ore 11 e ore 15: spettacolo di freestyle e mototerapia  presso la sede di Sassuolo dell’azienda Mineraria di Boca – Via Strada Secchia

Tè con l’editore – Incontro con NNE in Biblioteca N. Cionini – Ore 17

Inaugurazione della mostra del concorso d’arte “Arte in Città” a cura del Gruppo Pittori presso la Galleria d’Arte Cavedoni – Via Fenuzzi 12/14 – Ore 17

 

Domenica 6 ottobre

Ingresso gratuito al Palazzo Ducale Nell’ambito dell’iniziativa #domenicaalmuseo del Ministero della Cultura – Ore 10.00 -18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)

Viale20 a ruota libera: esposizione di auto nuove dei concessionari e saloni di Sassuolo ed esposizione e vendita di moto, bici e cargo bike. Viale XX Settembre – tutto il giorno

Mercatino delle Scuole via Aravecchia – tutto il giorno

Prove di tiro con l’arco a cura di Arcieri Val Secchia, nel campo di tiro con l’arco presso il Circolo Cinofili – dalle 9.30 alle 12.30

Cento metri di solidarietà: pranzo di beneficenza a favore e a cura di Concresco Cooperativa Sociale.  Viale XX Settembre – dalle ore 12.30

Gnocco fritto con Alpini di San Michele e Associazione Orti sul Secchia. Piazza Martiri Partigiani – nel pomeriggio

Fusion Dance Show: spettacolo di danza di Fusion Dance Academy. Animazione e DJ set a cura di Mago Blu. In piazza Martiri Partigiani – ore 15.30

Piazza Olimpica: Talk con Elisa Iorio e Ekaterina Antrópova. Con l’intervento di Vis Academy, Armonia Art Academy e Mya. In caso di pioggia l’evento sarà spostato presso l’Auditorium P. Bertoli. Piazza Garibaldi – ore 16.30

41ͣ  Rassegna bandistica “Città di Sassuolo” con la partecipazione della Banda Città di Russi (RA), della Banda civica di Bienno (BS) e del Corpo Bandistico La Beneficenza di Sassuolo. Piazzale della Rosa – Ore 16

Spettacoli di strada, musica, mercatini e negozi aperti con promozioni a Cura del Comitato dei commercianti del centro storico di Sassuolo per tutto il giorno.

Area bimbi in piazza della Libertà – nel pomeriggio

MODIFICHE A  CIRCOLAZIONE E SOSTA

Per consentire il regolare svolgimento delle Fiere d’Ottobre 2024, nelle domeniche 6, 13, 20 e 27 ottobre l’ordinanza n°243 del  25/09/2024 impone modifiche a circolazione e sosta nelle vie:

Via  Menotti (completa);

Piazzale Teggia;

Via Farosi;

Via 23 Aprile;

Via Cavedoni;

Via Crispi (tratto prospiciente Via Menotti);

Via Papa Giovanni XXIII (tratto compreso il civ. 36 e Via Menotti);

Via San Giorgio; Vicolo Mole;

Piazzale Della Rosa;

Via Rocca;

Piazzale Avanzini;

Piazzale Roverella;

Via Cavallotti  (tratto compreso P.zza martiri Partigiani e P.le Porrino);

Piazzale Gazzadi;

Vicolo Conce;

Via Clelia;

Via Fenuzzi (tratto compreso tra Via Clelia e Via Lea);

Via Pretorio (tratto compreso tra via Fenuzzi e via Aravecchia);

Viale XX Settembre (tratto compreso tra Via Mazzini e Traversa Barozzi);

Via Aravecchia;

Via Mazzini (tratto compreso tra V.le Gramsci e P. Garibaldi).

DIVIETO DI SOSTA E TRANSITO dalle ore 06:00 alle ore 21:00

Residenti /autorizzati ZTL potranno transitare per raggiungere le proprietà private, o per uscirne: fino alle ore 08:00 e dalle ore 13:30 alle 14:30 e dalle ore 19:30 in poi.

Piazza Libertà, terminato il mercato ambulante, tornerà ad essere disponibile per il parcheggio nella porzione nord.

Gli operatori ambulanti del mercato abbandoneranno l’area percorrendo via Pia verso nord, sulla quale nell’occasione la circolazione si svolgerà a doppio senso anche sul tratto tra P.zza Martiri Partigiani/via Goito-via Monzambano

 

 

A Formigine unico grande evento culturale internazionale interamente dedicato al mondo del cane da lavoro

A Formigine unico grande evento culturale internazionale interamente dedicato al mondo del cane da lavoroLa V edizione di Attacchi di Design tornerà il 5 e 6 ottobre 2024 (dalle 8 alle 19, ingresso libero) sempre nella spettacolare cornice del Parco della Resistenza di Formigine (Mo) dove, su ben 10 ettari, potrete ammirare i cani da lavoro al lavoro, guidati dai loro conduttori: che siano Forze dell’Ordine, Forze Armate, Enti privati, Associazioni o Allevatori, come sempre daranno dimostrazione della bravura del binomio cane-uomo e voi vi incanterete a guardarli.

Anche quest’anno ci sarà un sensibile aumento delle partecipazioni da parte degli esperti cinofili e delle associazioni nazionali e internazionali di cinofilia: alla seconda partecipazione la Germania – Esercito Tedesco Bundeswehr, con la Bundeswehr School of Dog Handling; e gli Stati Uniti d’America – Polizia Militare dell’Aeronautica, con la 31ST Sfs Usaf – United States Air Force Military Police; nonché i Lions Club International – Servizio cani guida Lions e ausili per la mobilità dei non vedenti, e i Detection Dogs Ticino per la ricerca sostanze particolari.

 

Novità 2024

  1. La Marina Militare presenterà in esclusiva una dimostrazione di attività maingate, immobilizzazione di intruso in installazione militare
  2. Per la prima volta parteciperanno ad Attacchi di Design i Paesi Bassi (Netherlands) – Aeronautica dei Paesi Bassi, CLSK Expertise Centrum Diensthonden, con la Royal Military School Air Force e la presentazione Unità Cinofile Aeronautica.
  3. Dobermann! Enrico Alessi, Tecnico Cinowork Fidasc, Figurante Ufficiale Enci/Fci, Formatore Cinofilo US Acli, EC – EsCAC UNI 11790 parlerà del Dobermann, istruzioni per l’uso, con dimostrazioni sportive di Utilità e Difesa.
  4. Grigione vs. Pastore tedesco da bellezza! Giacomo Garatti, allevatore e addestratore, presenterà le differenze fra il Grigione e il Pastore Tedesco da bellezza, con dimostrazione sportiva di Utilità e Difesa.
  5. Cani da gregge! Manuel Gradellini – GB Lavezzi parlerà del cane da conduzione greggi.
  6. Conoscere meglio i cani delle forze armate! Rinaldo Brega – Global K9 Italia, Centro Scienze Cinofile – Università di Padova, vi racconterà il mondo delle unità cinotecniche delle forze di polizia e forze armate italiane.

 

Che cos’è Attacchi di Design

Attacchi di Design è l’unico grande evento culturale italiano dedicato al mondo del cane da lavoro, ideato e realizzato da Anna Lorenza Berghella e Andrea Oscar Governatori, designer freelance dello studio di progettazione Design4Pet e fondatori dell’associazione di volontariato non profit Simbiosi odv, che si occupa di promuovere la corretta relazione uomo-animale.

Attacchi di Design infatti ha l’obiettivo di divulgare informazioni corrette sulle buone pratiche cinofile, creare un polo di riferimento internazionale per i professionisti della cinofilia; migliorare l’interazione tra uomo e cane nel rispetto dei principi di benessere animale; educare i più giovani al rispetto dell’ambiente e degli animali; contrastare le fake news che circolano sulle razze da utilità e difesa; diffondere gli sport cinofili di relazione con il cane; promuovere la nascita di un polo di eccellenze del pet, tecnico e culturale nel comprensorio modenese e bolognese.

Sarà possibile vedere dal vivo le diverse razze, osservarle al lavoro durante dimostrazioni e simulazioni, e conoscere la storia delle loro origini e dei club di razza. I conduttori e i professionisti del settore saranno a disposizione di tutti i visitatori che desiderano conoscere l’affascinante mondo dei cani da lavoro, per approfondire le proprie conoscenze cinofile o per accostarsi al mondo del cane nel caso dei neofiti.

A Formigine si potranno ammirare simulazioni operative delle unità cinofile ed equestri di Forze Armate e Forze dell’Ordine da tutto il mondo, e vivere momenti di didattica e di avvicinamento al cane e al suo mondo, con spiegazione dettagliata delle diverse razze presenti.

 

Più veloci, sicuri e green: dieci nuovi treni di ultima generazione entrano in servizio in Emilia-Romagna per una flotta ancora più giovane e sostenibile

Più veloci, sicuri e green: dieci nuovi treni di ultima generazione entrano in servizio in Emilia-Romagna per una flotta ancora più giovane e sostenibileCresce e si rinnova la flotta dei treni regionali dell’Emilia-Romagna. Entro il 2025 entreranno in servizio dieci nuovi ‘Pop’, i treni elettrici monopiano di ultima generazione, che circoleranno anche sulle linee che stanno ancora completando il processo di elettrificazione.

I nuovi convogli, di cui tre già entrati in servizio, sono stati acquistati da Trenitalia Tper con un investimento di 60 milioni e 350mila euro, di cui 16,7 milioni messi a disposizione dalla Regione, 33,5 milioni da fondi Pnrr e oltre 10 milioni dal Ministero delle Infrastrutture e trasporti.

Il parco mezzi regionale sarà composto, così, da 116 nuovi treni elettrici: 43 ‘Rock’ a doppio piano e 47 ‘Pop’ monopiano, acquistati con un investimento complessivo di circa 700 milioni di euro. A questi si aggiungono 26 moderni ETR 350 e il prossimo anno due ulteriori treni Pop acquistati da Tper.

I nuovi treni sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa in stazione a Bologna dall’Assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini, insieme al viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Galeazzo Bignami, l’amministratore delegato di Trenitalia Luigi Corradi e l’ad di Trenitalia Tper Alessandro Tullio. E’ intervenuta anche la consigliera delegata alla Mobilità sostenibile della Città Metropolitana, Simona Larghetti.

“E’ un ulteriore ampliamento e rinnovamento di quella che è già oggi la flotta più giovane d’Italia- ha sottolineato Corsini-. Confermiamo così l’impegno ad avere treni sempre più ecologici e a misura di utente, con l’obiettivo di migliorare il servizio per i cittadini. Comfort, sicurezza e sostenibilità sono le caratteristiche che cerchiamo per realizzare e sviluppare un sistema di trasporto pubblico locale su ferro, in linea con gli standard più avanzati e con le politiche regionali di sostenibilità ambientale”.

“Negli ultimi tre anni sono stati investiti oltre 2 miliardi di euro- ha ricordato Corsini- con l’obiettivo di diminuire del 20% il traffico sulle strade e avere un servizio ferroviario regionale a zero emissioni e più sicuro. A questi investimenti si sono sommati gli incentivi regionali con i quali lo scorso anno oltre 250mila studenti hanno viaggiato gratis, grazie a uno stanziamento annuale della Regione di 25,5 milioni di euro”. “Tutto questo- ha concluso- con l’obiettivo di compiere quel salto di qualità nel miglioramento del servizio tale da convincere i cittadini a scegliere il treno e a lasciare a casa l’auto, per un futuro più verde per tutti”.

I nuovi Pop, con oltre 300 posti a sedere, hanno consumi ridotti del 30%, riciclabilità fino al 97%, maggiori servizi di bordo ed elevati livelli di comfort, oltre alla possibilità di viaggiare su reti attrezzate con ERTMS (il sistema più evoluto di RFI per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni). I treni effettueranno servizio in tutta la regione, in particolare sulle linee a media frequentazione e potranno viaggiare agganciati in coppia per aumentare il numero dei posti a sedere nelle fasce orarie più frequentate.

Inclusione: approvati i primi quattro progetti finanziati dalla Regione Emilia-Romagna

Partiranno a Bondeno, Portomaggiore, Argenta, nel ferrarese, e a Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) i primi quattro progetti finanziati dalla Regione Emilia-Romagna per favorire l’integrazione ed il protagonismo dei giovanissimi tra i 3 e i 18 anni.  Realizzati dai Comuni, avranno una particolare attenzione a ragazze e ragazzi di origine straniera, attraverso laboratori, sport, musica e arte.

I progetti, approvati dalla Giunta, sono necessari per aderire al bando sperimentale rivolto a 19 Comuni dell’Emilia-Romagna, che hanno tra 10mila e 25mila abitanti e con una forte presenza di giovanissimi stranieri. Gli interventi vengono sostenuti dalla Regione con 1 milione di euro del Fondo sociale europeo Plus. Il bando è ancora aperto, fino al 20 novembre.

“È fondamentale riconoscere alle giovani generazioni, con un retroterra familiare migratorio, pari dignità, diritti e possibilità di crescita dei loro coetanei italiani. I Comuni sono gli enti territoriali più vicini a questi ragazzi e ragazze- spiegano gli assessori alla Scuola, Paola Salomoni, alle Politiche giovanili, Igor Taruffi e alla Formazione, Vincenzo Colla- e con questo bando abbiamo chiesto loro di mettere a disposizione idee e progetti. La risposta è stata repentina: abbiamo già approvato le prime quattro proposte che partiranno presto e siamo convinti di riceverne ancora nelle prossime settimane. È la dimostrazione dell’esistenza di una sensibilità diffusa sul territorio: gli amministratori e gli educatori sanno come sia necessario intervenire negli spazi giovanili maggiormente frequentati per renderli luoghi di accoglienza e integrazione per tutti i giovani e le giovani della comunità”.

La linea di azione si colloca nel quadro delineato da due leggi regionali: la n. 12 del 2003 sull’accesso al sapere attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale e la n. 5 del 2004, sull’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati.

I primi 4 progetti approvati

Il progetto del Comune di Bondeno si chiama ‘Nutrire comunità, tra dialogo interculturale e partecipazione’: per finanziarlo sono disponibili circa 48mila euro.  Prevede la realizzazione di attività di mediazione interculturale nei contesti scolastici, ma anche in contesti extrascolastici come per esempio i doposcuola. Saranno inoltre predisposti laboratori di insegnamento e potenziamento linguistico, laboratori digitali per realizzazione di contenuti video in collaborazione con associazioni giovanili, azioni educative estive. Infine, saranno messi a disposizione contributi economici sotto forma di buoni spesa per garantire a studenti e studentesse in condizione di disagio economico l’accesso ai servizi extrascolastici.

A Portomaggiore il Comune investirà 48mila euro del bando per mettere in atto ‘Diverso da chi’: nei corridoi dell’istituto comprensivo un educatore svolgerà azioni di tutoraggio e di sostegno educativo e didattico ai ragazzi in difficoltà all’interno della scuola all’interno della scuola, a diretto contatto con gli studenti, ma fuori dalle aule di lezione. Saranno poi allestiti servizi di mediazione interculturale e laboratori di lettura di testi specifici che affrontano il tema della diversità. Verranno inoltre realizzati laboratori di lettura, come occasioni di valorizzazione delle diversità e dei diritti dell’infanzia.

Argenta, ha intitolato il suo piano di attività ‘Argenta Open-Soft-Hard: Opportunities-Skills For All’, per il quale saranno investiti 55mila euro. Opportunità inclusive per tutti, dunque, per chi voglia partecipare a corsi per fare esperienze di pratica motoria, per chi voglia avvicinarsi alla pratica di discipline quali il tennis, la pallavolo, il nuoto, le bocce. Sono poi in programma laboratori di avvicinamento al linguaggio musicale, di educazione all’immagine attraverso la fotografia e laboratori tematici creativi e artistici. Infine, lo spazio di aggregazione giovanile e lo spazio multifunzionale ospiteranno attività di animazione e laboratori esperienziali.

Savignano sul Rubicone infine metterà in scena ‘Includi-Amo Savignano’: laboratori di teatro per studenti delle scuole medie e superiori e corsi di musica a cura della scuola comunale. Inoltre, sarà attivo un progetto di educativa di strada nei mesi estivi, con laboratori di arte e socialità per giovanissimi nei parchi e nei luoghi già frequentati dai ragazzi. Ci saranno poi attività didattiche interculturali nelle biblioteche comunali e nel vicino Museo Archeologico del Compito, oltre che attività sportive. A disposizione del Comune sono stanziati 60mila euro.

205 atleti dell’Emilia Romagna alla nona edizione del Trofeo Coni Under 14 a Catania e Palermo

Tutti a Milano, quindi in volo per la Sicilia. I 205 atleti/e dell’Emilia Romagna con i loro 69 accompagnatori sono vicini alla partenza per la nona edizione del Trofeo CONI, la più grande manifestazione sportiva under 14 in Italia, che porterà le delegazioni regionali in Sicilia, suddivisi tra le sedi di gara di Palermo e Catania. Partiranno dall’aeroporto di Linate e arriveranno in Sicilia giovedì 3 ottobre, per gareggiare insieme ad altri 4000 atleti/e di tutta Italia di 39 Federazioni sportive e cinque discipline associate, tra venerdì e sabato. Venerdì alle 18.30 nella piazza Università a Catania, è prevista la cerimonia inaugurale alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre sabato alle 18 nella nell’area Foro Italico Umberto I a Palermo si svolgerà la cerimonia di chiusura con l’emozionante annuncio della regione vincitrice.

Obiettivo primario della manifestazione è quello di far fare ai ragazzi l’esperienza della competizione, facendogli acquisire sicurezza in se stessi e abituandoli a vivere la gara in maniera sana preparandoli a quelle che potranno essere le possibili sfide future. Ogni anno, migliaia di giovani atleti si sfidano nelle diverse competizioni prima a carattere regionali, quindi rappresentando la propria regione alla finale nazionale, divertendosi, socializzando con altri giovani che provengono da tutte le regioni d’Italia, conoscendo nuovi luoghi ed abitudini, sognando il traguardo olimpico.

I ragazzi dell’Emilia Romagna saranno divisi, per federazioni, in 22 hotel a Catania, mentre per chi gareggerà a Palermo l’ospitalità sarà presso due villaggi a Terrasini. Due i capi delegazione: la segretaria del CONI dell’Emilia Romagna Claudia Vacchi seguirà i ragazzi a Catania, mentre Antonio Arisi, coordinerà tutte le federazioni regionali presenti su Palermo.

Saranno 42 le discipline sportive nelle quali saranno impegnati gli atleti Emiliano romagnoli: 27 vengono da Modena, 38 da Bologna, 26 da Rimini, 19 da Reggio Emilia, 8 da Piacenza, 17 da Ferrara, 19 da Parma, 15 da Ravenna, 22 da Forlì-Cesena, mentre 15 risiedono fuori regione pur gareggiando per squadre dell’Emilia Romagna.

Ad attenderli in Sicilia il presidente del CONI Emilia Romagna Andrea Dondi e il vice presidente vicario Andrea Vaccaro: “Sarà un’altra occasione per crescere attraverso lo sport – ha affermato Andrea Dondiè un momento di grande divertimento per i ragazzi, ma ognuno di loro arriva anche adeguatamente preparato per poter competere ai migliori livelli agonistici e dunque è giusto avere come obiettivo quello di competere per le posizioni più alte del podio, per cercare di migliorare il terzo posto del 2018 quando abbiamo ospitato la manifestazione a Rimini. Il nostro compito sarà quello di stare loro vicino, facendo capire ai ragazzi, alle ragazze e ai loro tecnici che il CONI dell’Emilia Romagna non li lascia soli”.

Decima edizione del Premio Innovatori Responsabili, i quattro vincitori

Decima edizione del Premio Innovatori Responsabili, i quattro vincitoriIl recupero della coltivazione tradizionale dell’ortica nell’alto Appennino modenese per produrre capi di abbigliamento naturali e sostenibili a opera di Ortika, società Cooperativa di comunità di Modena. Un progetto che punta a superare i limiti dei laboratori fisici attraverso il digitale, così da supportare e rafforzare la qualità didattica, prima, e la fase produttiva poi, messo in campo da Applied Srl di Bologna. E ancora un’iniziativa per coniugare ambiente, comunità e rigenerazione urbana contrastando al contempo le disuguaglianze proposto da Gruppo ingegneria Srl, società Benefit di Bologna. E infine il progetto dell’impianto di Herambiente per il riciclo dei materiali compositi in carbonio come alternativa allo smaltimento in discarica, in modo che la fibra rigenerata mantenga le caratteristiche di resistenza di quella vergine e sia pronta per essere riutilizzata in un ciclo potenzialmente ripetibile all’infinito.

Sono questi i quattro progetti vincitori della X/a edizione del ‘Premio Innovatori Responsabili 2024’, iniziativa promossa dalla Regione Emilia-Romagna, cui si aggiungono altri 22 riconoscimenti, tra menzioni e premi speciali a realtà economiche, sociali e istituzionali di tutta la regione. La cerimonia di premiazione si è svolta ieri a Bologna al Tecnopolo, alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Green economy, Lavoro e formazione, Vincenzo Colla.

“Quelle presentate, sono iniziative tutte all’altezza delle grandi sfide che il sistema emiliano-romagnolo si trova ad affrontare– dice l’assessore Colla. – Progetti e interventi coerenti con il Patto per il Lavoro e per il Clima e il suo modello di sviluppo in grado di creare, nella transizione digitale ed ecosostenibile, lavoro stabile, qualificato e inclusivo. In questi anni, l’azione della Regione ha contribuito a sostenere concretamente queste transizioni anche grazie alle risorse messe a disposizione della programmazione europea 2021/27. Il sistema economico emiliano-romagnolo ha pienamente compreso la portata del cambiamento e sta investendo in modo deciso sull’innovazione e sulle competenze, per continuare a essere competitivo, solido, resiliente, guardando al futuro”.

“A sei anni dal traguardo fissato dall’Agenda Onu 2030– conclude Colla – la ricchezza di progettualità espresse dagli innovatori responsabili, anche attraverso l’applicazione delle nuove tecnologie, ci restituisce l’immagine di una regione con un forte sistema integrato di relazioni, che rappresenta davvero un modello. Un territorio che, grazie all’impegno quotidiano di imprenditori, professionisti e lavoratori, istituzioni, finanza, formazione e ricerca, è pronta a costruire un futuro realmente più sostenibile per tutti, che coniughi benessere economico e sociale con il lavoro di qualità e un uso razionale delle risorse naturali”.

Il Premio quest’anno ha registrato 59 candidature (Pmi, Grandi imprese, Cooperative sociali, Liberi professionisti, Scuole superiori ed Enti di formazione), per un ventaglio di progetti che anche nell’edizione 2024 sono stati ricondotti ai quattro pilastri del Patto per il Lavoro e per il Clima: lavoro, imprese e opportunità, diritti e doveri, conoscenza e saperi nonché transizione ecologica.
Come per le precedenti edizioni, la Regione darà ampia visibilità ai progetti pubblicando le esperienze raccolte nel volume Innovatori responsabili 2024.

Gli altri riconoscimenti
Sono stati assegnati per la prima volta il Premio speciale “Attrazione dei talenti” andato a Crif Spa di Bologna e il premio per la “Migliore strategia per lo sviluppo sostenibile”, vinto da Italcer Spa di Reggio Emilia.
Per il secondo anno consecutivo assegnato il Premio Cer che è andato all’Istituto Enrico Mattei di Fiorenzuola D’Arda (Pc).

La Giuria ha proposto, inoltre, un Premio Scuole che è stato assegnato all’Istituto Einaudi – R. Molari” di Santarcangelo di Romagna e al Liceo Scientifico “Manfredo Fanti” di Carpi

Il Premio Ged (Gender Equality and Diversity Label) è andato a Mondo Donna, società Cooperativa sociale di Modena con il progetto ‘LEI ROOMS – Legalità Emancipazione Indipendenza’, iniziativa in continua evoluzione dal 2021 che accompagna le donne ad acquisire competenze per il raggiungimento di un’autonomia economica.

I 10 anni del Premio
Dal 2015 a oggi, il Premio ha valorizzato le esperienze più significative realizzate da imprese, liberi professionisti, scuole e università, in linea con gli obiettivi indicati dall’Onu con la strategia regionale per l’Agenda 2030.
Dalla prima edizione sono stati candidati oltre 800 progetti, realizzati in ogni angolo della regione.
Tra i premi speciali quello relativo al Ged Gender & Equality, istituto con legge regionale e promosso dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia.

Festa dei Nonni, iniziative in biblioteca a Maranello

Festa dei Nonni, iniziative in biblioteca a MaranelloFesta dei Nonni: in occasione della ricorrenza del 2 ottobre, istituita per legge il 31 luglio 2005 dal Parlamento Italiano, a Maranello una iniziativa dedicata ai bambini e alle bambine dai 6 ai 10 anni. Sabato 5 ottobre alle 17 alla Biblioteca Mabic è in programma “Racconti con i nonni”,  letture per festeggiare insieme “i nonni migliori del mondo”. E’ previsto anche un laboratorio per la realizzazione di una coccarda per premiare i propri nonni. Posti limitati, prenotazione obbligatoria: 0536/240028 biblio.maranello@comune.maranello.mo.it.

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