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mercoledì, 7 Maggio 2025
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Manifestazione d’interesse per la riqualificazione, a Sassuolo, di via Circonvallazione 189

Manifestazione d’interesse per la riqualificazione, a Sassuolo, di via Circonvallazione 189Allo scopo di procedere alla riqualificazione del Comparto “Circonvallazione Est – ex 189” il Comune di Sassuolo intende avviare un intervento di riqualificazione con il supporto e con la compartecipazione di operatori economici privati nella veste di soggetti attuatori, per cui attraverso un avviso pubblico, intende incoraggiare la presentazione di contributi costituenti “manifestazione di interesse” ai fini sopra esposti.

Recita così la delibera n°23 approvata dalla Giunta del Comune di Sassuolo lo scorso 13 febbraio ed in corso di pubblicazione all’Albo Pretorio.

“La riqualificazione del palazzaccio di via Circonvallazione 189 – afferma il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – è stato un nostro obiettivo sin dall’insediamento della Giunta: un iter lungo, complesso e difficile ma che, finalmente, si sta incanalando verso la fine. L’immobile di via Circonvallazione 189, una volta simbolo della microcriminalità, è oggi un vero e proprio monumento al degrado, all’incuria e al lassismo di una sinistra allora al governo cittadino, proprio in una delle principali porte d’accesso della città: per questo la sua demolizione è un obiettivo prioritario e riqualificarlo è più che mai indispensabile”.

Le manifestazioni di interesse costituiscono apporti partecipativi al processo di costruzione e successiva attuazione delle previsioni del PUG, fermo restando l’esercizio della discrezionalità pubblica nella definizione di quali, tra le proposte pervenute, potranno risultare di interesse strategico.

Possono presentare proposta: i proprietari degli immobili situati nel Comparto; gli operatori economici, singolarmente o in eventuale Raggruppamento, interessati all’attuazione dell’obiettivo di riqualificazione dell’area in conformità alla Strategia del PUG in corso di approvazione, che siano disposti a farsi carico dei costi di realizzazione degli interventi privati proposti ai fini della riqualificazione del comparto, in conformità agli istituti della L.R. n.24/2017 in tema di Accordi Operativi ed Accordi con i privati.

Le proposte costituenti manifestazioni di interesse, unitamente alla documentazione prevista, dovranno pervenire, pena la non valutazione delle medesime, entro il termine di 45 giorni a partire dalla data di pubblicazione dell’Avviso, al seguente indirizzo di posta certificata: comune.sassuolo@cert.comune.sassuolo.mo.it; il modulo di domanda dovrà essere debitamente firmato e gli allegati dovranno essere in formato PDF.

È altresì ammesso l’inoltro in formato cartaceo; in tal caso la documentazione dovrà pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Sassuolo, Settore II, Ambiente e Territorio, Via Caduti sul Lavoro 1, 41049, Sassuolo.

In entrambi i casi nell’oggetto deve essere indicato “Manifestazione di interesse Circonvallazione Est – ex 189”.

Fiorano, il sindaco Tosi incontra il maresciallo Luigi Ragozzino

Fiorano, il sindaco Tosi incontra il maresciallo Luigi RagozzinoIeri, il sindaco di Fiorano Modenese, Francesco Tosi, ha incontrato, nel suo ufficio in Municipio, il maresciallo Luigi Ragozzino, che ha sostituito il maresciallo Annalisa Valente, come responsabile della locale stazione carabinieri della Guardia Forestale.

Il maresciallo Annalisa Valente, presente all’incontro, infatti è stata da poco trasferita da poco in altra sede nel reggiano. I carabinieri hanno regalato al Sindaco il calendario dell’Arma.

“Sono grato ad Annalisa Valente,  anche a nome dell’intera comunità fioranese,  per il servizio prestato sul nostro territorio con impegno e passione. – ha detto il sindaco Francesco Tosi – La ringrazio per lo spirito di collaborazione che ha caratterizzato il suo rapporto con l’Amministrazione comunale e Le auguro un buon lavoro nella Sua nuova sede di servizio.

Sono poi lieto di dare il benvenuto al nuovo comandante Luigi Ragozzino e lo ringrazio fin d’ora per il lavoro che svolgerà a favore del nostro territorio. La buona collaborazione dell’Amministrazione comunale di Fiorano con l’unità forestale dei carabinieri è radicata nel tempo, a patire dalla messa a disposizione della sede, con comodato gratuito, da parte dell’Amministrazione, a partire da dieci anni fa”.

I Carabinieri parlano di legalità ai ragazzi della scuola Toddlers di Casinalbo

I Carabinieri parlano di legalità ai ragazzi della scuola Toddlers di CasinalboNel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Sassuolo, sono intervenuti per parlare di legalità ai ragazzi della scuola “Toddlers” di Formigine – frazione Casinalbo.

Circa 30 bambini della classe quinta della scuola primaria di bilinguismo Toddlers, hanno assistito ed interagito con i militari sul delicatissimo tema del Bullismo e del Cyberbullismo, passando anche per argomenti diversi come l’uso consapevole dei social, body-shaming, l’uso del parental control nei videogiochi, e brevi cenni sulla pedopornografia. L’interazione con i ragazzi ha permesso di approfondire le tematiche emerse, anche per quanto concerne il fenomeno virale che vede giovani rapper postare video impugnando armi, dinanzi a mazzette di denaro; è stato rilevato un proficuo interesse da parte dei ragazzi – i quali hanno anche esternato padronanza nelle tecnologie informatiche e l’utilizzo di piattaforme social.

L’incontro, tenuto dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Sassuolo, Cap. Michele Ognissanti, coadiuvato dal Maresciallo Capo Giuseppe Caccavo, è stato arricchito dalla partecipazione dei giovani alunni, oltre che dal contributo offerto dalle insegnanti e dalla direttrice/coordinatrice della scuola, dr.ssa Monica Frasca.

Dal Brasile a Modena per conoscere i servizi sanitari della provincia

Dal Brasile a Modena per conoscere i servizi sanitari della provinciaE’ stata una giornata intensa quella della delegazione brasiliana, che ieri – mercoledì 14 febbraio – è tornata a fare visita ai servizi sanitari del territorio modenese, nell’ambito del Laboratorio Italo-Brasiliano di formazione, ricerca e pratiche in salute collettiva lanciato dalla Regione Emilia-Romagna che, attraverso la cooperazione inter-istituzionale tra università, enti e servizi sanitari dei due Paesi, mira a offrire occasioni di crescita e confronto in un’ottica di reciproco miglioramento. In particolare, la visita si è concentrata sulle esperienze locali e le progettualità dedicate all’invecchiamento e ai disturbi cognitivi. Il gruppo è composto dagli “agenti di comunità”, volontari che, nel paese sudamericano, dedicano del tempo per il benessere della popolazione a fianco degli operatori sociali e sanitari.

Nella prima tappa la delegazione ha fatto visita all’Officina della Memoria di Formigine, progetto che ha preso corpo nell’ambito del progetto europeo dei Meeting Center, realizzato nel più ampio contesto delle Dementia Friendly Community (Comunità Amica delle persone con demenza) di cui Formigine fa parte. Il gruppo è stato accolto dalla sindaca di Formigine, Maria Costi.

L’obiettivo dell’incontro coi referenti del servizio è stato quello di verificare la possibilità di riadattare e applicare il modello, così come gli altri contesti di cura visitati successivamente dal gruppo, nel panorama dei servizi di assistenza primaria brasiliani. L’Officina della memoria si configura come un efficiente modello di presa in carico integrata delle persone con demenza, sviluppato grazie ad una fattiva collaborazione ed integrazione tra Enti ed Istituzioni locali, sociali e sanitari, soggetti privati e il mondo del volontariato.

Successivamente, la delegazione brasiliana ha raggiunto Modena dove ha visitato la Casa della Comunità ‘G.P. Vecchi’ incontrando, tra gli altri, il Direttore del Distretto sanitario di Modena, Andrea Spanò, e Ilaria Ghelfi delle Cure Primarie. E’ stata l’occasione per raccontare al gruppo il funzionamento della struttura e l’importanza che riveste per tutta la comunità modenese.

Nel pomeriggio, la delegazione brasiliana è arrivata al Centro Disturbi Cognitivi e Demenze di Modena, diretto dal dottor Andrea Fabbo, per ascoltare la presentazione della rete territoriale di assistenza, un approfondimento sul ruolo dei caregiver e conoscere i progetti principali dedicati alla presa in carico e al contrasto del decadimento cognitivo: tra questi le Palestre della Memoria, la terapia occupazionale, i programmi con le associazioni dei familiari, Immidem, che mira a caratterizzare il fenomeno della demenza e dei disturbi cognitivi nella popolazione migrante in Italia.

Sassuolo femminile conquistata la poule scudetto della serie A

Sassuolo femminile conquistata la poule scudetto della serie A

Importantissimo traguardo raggiunto oggi dalle ragazze di Mister Piovani che, a seguito dei risultati maturati nel completamento della 17ma giornata, hanno matematicamente conquistato con un turno d’anticipo l’accesso alla poule scudetto della Serie A femminile eBay.

Sabato allo Stadio Ricci alle ore 12:30 di disputerà l’ultima giornata della regular season che vedrà le neroverdi affrontare la Sampdoria.

Il calendario della poule scudetto sarà definito nei prossimi giorni; l’inizio della stessa è previsto per il weekend del 16 Marzo.

Torna Crossroads, un giro dell’Emilia-Romagna al ritmo del grande jazz con 60 concerti per oltre 400 musicisti

Torna Crossroads, un giro dell’Emilia-Romagna al ritmo del grande jazz con 60 concerti per oltre 400 musicistiIl festival Crossroads festeggia la sua 25a edizione con un nuovo giro attorno al mondo delle musiche improvvisate (jazz e affini), con divagazioni etniche, cantautorali, sperimentali. E oltre a viaggiare simbolicamente da un continente all’altro grazie agli artisti ospiti, percorrerà invece assai concretamente tutta l’Emilia-Romagna: col suo dna di festival itinerante, dal 3 marzo al 13 luglio farà tappa in oltre venti comuni sull’intero territorio regionale con più di 60 concerti (per oltre 400 musicisti). Un programma talmente vasto da lasciare spazio alle grandi star italiane e internazionali (Enrico Rava, Paolo Fresu, Abdullah Ibrahim, Richard Galliano…), alle giovani promesse già in aria di celebrità (Matteo Mancuso, Frida Bollani Magoni), alle figure storiche (Don Moye, Uri Caine), ai nomi di più raro ascolto nel circuito festivaliero, ai talenti del territorio locale.

Crossroads 2024 è organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno del Ministero della Cultura e di numerose altre istituzioni. Crossroads fa parte di Jazzer powered by Gruppo Hera.

“Uno straordinario calendario di appuntamenti distribuiti in tanti luoghi della Regione, con nomi di primissimo piano e numerosi progetti e residenze”, commenta l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori. “Al giro di boa del quarto di secolo, Crossroads si conferma una realtà solida nel panorama musicale dell’Emilia-Romagna, un appuntamento irrinunciabile che porta a vivere intensamente la magia dei concerti dal vivo, un’eccellenza della produzione culturale in regione. Il cartellone come al solito rispecchia la ricchezza e la varietà del jazz, proponendo un programma realmente di grande qualità e rappresentativo della musica creativa e improvvisata. Insomma, una vera festa per i tanti appassionati della nostra Regione: complimenti e auguri”.

“Nel nome il destino. Crossroads non smette di indagare in ogni direzione gli incroci, i crocevia, i bivi delle musiche creative come del territorio regionale. Ne esce ogni volta una mappa intricata di viali, strade, vicoli che si intrecciano l’un l’altro in mille rivoli, conducendo in luoghi, reali e ideali, disparati, molteplici, vari e variegati…” dichiara Sandra Costantini, direttrice artistica di Crossroads. “Man mano vedo crescere il calendario sotto gli occhi e quando questo festival nomade prende finalmente forma, ecco ripetersi la magia: percorsi zigzaganti tra le meraviglie di un vasto territorio, musica da ogni dove, interpreti da ogni latitudine, echi di mille influenze, una vera comunità artistica multipolare e democratica in un mondo che non lo è. Una boccata di ossigeno”.

 

Residenze artistiche

Crossroads prosegue nella consolidata abitudine di adottare alcuni dei più affermati solisti del jazz italiano, facendone quasi degli artisti “della casa”, coinvolgendoli in una girandola di concerti con progetti musicali sempre diversi.

Fabrizio Bosso, trombettista che stabilisce il canone aureo del jazz nostrano, si presenterà con progetti sia nuovi (come il duo col chitarrista Bebo Ferra: 27 aprile, Meldola, Teatro Comunale Dragoni) che ben collaudati, come il trio “Drumpet” con Lorenzo Tucci e Daniele Sorrentino (16 giugno, Bagnacavallo, Chiostro del Complesso di San Francesco) e la partnership con gli ottoni del Quartetto Saxofollia (27 giugno, Lugo, Arena del Carmine).

Un altro esuberante strumento d’ottone che spicca nel panorama nazionale è il trombone di Mauro Ottolini, musicista dall’incontenibile inventiva. Lo si ascolterà in un importante omaggio a Lester Bowie con un nonetto co-diretto assieme a Enrico Rava (5 aprile, Imola, Teatro Ebe Stignani); con i Licaones, scatenato quartetto con Francesco Bearzatti, Oscar Marchioni e Paolo Mappa (18 aprile, Modena, La Tenda); in un omaggio a Mingus con gli archi elettrificati dei Quintorigo (13 giugno, Parma, Casa della Musica); con la sua variopinta Orchestra Ottovolante, con tanto di ballerini di Gardadanze Studio, in una serata a suon di mambo e altri ritmi esotici (23 giugno, Rimini, Corte degli Agostiniani).

 

Ravenna Jazz

La presenza degli artisti residenti caratterizza anche il festival Ravenna Jazz, che si terrà dal 3 al 13 maggio e il cui programma confluisce nel cartellone di Crossroads. Ritroveremo infatti Mauro Ottolini in ben due occasioni: come ospite speciale, assieme alla pianista Francesca Tandoi, del quintetto del sassofonista Alessandro Scala (11 maggio, Mama’s Club), e poi ancora assieme al direttore Tommaso Vittorini, il beatboxer Alien Dee e il sassofonista Mauro Negri in “Pazzi di Jazz”, una produzione originale dedicata a Harry Belafonte che coinvolgerà una enorme compagine orchestrale e corale di giovanissimi musicisti (13 maggio, Teatro Alighieri).

L’Alighieri ospiterà gli appuntamenti di massimo rilievo del festival, caratterizzati da forti contrasti nelle dimensioni (dalle orchestre extralarge al solo) come nei contenuti musicali. Oltre a “Pazzi di Jazz” si ascolteranno infatti il pianista Abdullah Ibrahim, sommo rappresentante del jazz sudafricano (9 maggio), e l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti con ospiti il cantante John De Leo e la pianista Rita Marcotulli, impegnati in una produzione originale dedicata a Elvis Presley (il 3).

Nei piccoli teatri e club cittadini spazio ad ascolti scapigliati e intraprendenti. Il Teatro Socjale di Piangipane ospiterà la torrenziale musicalità della violoncellista e cantante cubana Ana Carla Maza in duo (il 5); la voce di Petra Magoni e il contrabbasso Ferruccio Spinetti, ovvero il blasonato duetto Musica Nuda (il 7); una delle più autorevoli regine del canto afroamericano, Jazzmeia Horn (il 12). Ancora più peculiari gli ascolti al Cisim di Lido Adriano: le acrobazie canore del settetto vocale a cappella Anonima Armonisti (il 4); i virtuosismi in stile manouche senza limite di velocità del chitarrista tedesco Joscho Stephan, in trio (il 6); i lisergici ballabili al rallentatore del duo Opez (l’8); il quintetto del tastierista e cantante Sam Paglia, massima autorità della musica lounge all’italiana (il 10).

 

Jazz e libertà stilistiche all’italiana

Crossroads ha sempre dato ampio spazio alla musica improvvisata e creativa italiana, ospitandone democraticamente i più celebri esponenti, le nuove leve e gli artisti più insoliti. L’edizione 2024 sarà particolarmente ricca di proposte su questo fronte, tanto da comporre un vera guida esplorativa del jazz italiano.

Oltre ai già citati artisti residenti, altri big nazionali sbarcheranno sui palchi del festival: i trombettisti Paolo Fresu, nell’intramontabile duo col pianista cubano Omar Sosa (19 marzo, Sassuolo, Teatro Carani), ed Enrico Rava, con il suo più recente quintetto “The Fearless Five” (21 marzo, Sassuolo); i sassofonisti Javier Girotto, in duo col fisarmonicista Vince Abbracciante (14 marzo, Solarolo, Oratorio dell’Annunziata), Claudio Fasoli, in duo con il pianista Antonio Faraò (13 aprile, Piacenza, Milestone) e Daniele Sepe, col suo sestetto “Sepè le Mokò”, omaggio alle colonne sonore dei film di Totò (27 marzo, Fusignano, Auditorium Corelli). Tra i nomi italiani di primissimo piano va annoverato anche il giovanissimo ‘supereroe’ della chitarra Matteo Mancuso, ormai una star planetaria (col suo trio il 13 luglio a Rimini).

Le celebrità del jazz made in Italy proseguono con il pianista Danilo Rea, protagonista di una carte blanche al Teatro Comunale di Russi: il 25 aprile con un quartetto che affianca padri e figlie, per un gioco musicale d’alto livello in famiglia (con Roberto Gatto alla batteria e le voci di Oona Rea e Beatrice Gatto), e il 30 aprile in duo con il cantante Peppe Servillo per un espressivo binomio “Napoli e Jazz”. Ritroveremo poi sia Roberto Gatto, col nuovo quintetto “Time and Life” che rende omaggio a Tony Williams (17 maggio, Correggio, Teatro Asioli), che Peppe Servillo, in un tributo alle canzoni di Lucio Dalla in trio con Javier Girotto e il tastierista Natalio Mangalavite (22 giugno, Medicina, Parco Ca’ Nova).

Davvero vasto è il catalogo dei cantanti offerto dal festival, vario per nomi, stili, generazioni a confronto. Dalle vocalist che da più tempo dominano incontrastate la scena, capaci di rinnovarsi continuamente, alle voci giovani ma ormai già affermate: Maria Pia De Vito si presenterà in quintetto con un programma dalle tinte femministe (30 marzo, Ferrara, Jazz Club Torrione San Giovanni); in quintetto sarà anche Rossana Casale, col nuovo progetto “Almost Blue” (3 aprile, Medolla, Teatro Facchini); Karima, in quartetto, proporrà invece il suo ben affinato omaggio a Burt Bacharach (11 aprile, Fusignano); Frida Bollani Magoni sarà assieme ad Albert Eno in un duo di strumentisti cantanti, pianista lei, chitarrista lui (12 giugno, Parma). La parata delle voci femminili continua poi con l’omaggio jazzato a Lucio Dalla firmato da Costanza Alegiani, col suo trio Folkways (20 aprile, Dozza, Teatro Comunale); il trio della pianista-cantante Silvia Valtieri (21 aprile, Dozza); il duo della cantante e polistrumentista Eloisa Atti col chitarrista Marco Bovi, che ripercorrono in maniera antologica il loro lungo sodalizio (23 aprile, Mordano, Teatro Comunale); Laura Avanzolini, che esplora il lascito artistico di Carmen McRae in duo col pianista Emiliano Pintori (29 aprile, Mordano); notevole presenza canora maschile è quella di Joe Barbieri, col suo nuovo programma dedicato ai classici della canzone partenopea (19 aprile, Fusignano).

Spazio anche ai grandi organici orchestrali, dove i numeri contribuiscono all’effetto euforico della musica: la strumentazione jazz-sinfonica dell’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti sarà al centro di una produzione originale sulle musiche dei Beach Boys, con le parti canore affidate al gruppo vocale Baraonna (30 giugno, Rimini); un’altra produzione originale sarà presentata dalla On Time Band, all stars del jazz nazionale (19 maggio, Correggio); sarà invece incentrato sul repertorio di Mingus il concerto della Sarti Big Band diretta da Daniele Santimone e Tiziano Negrello (14 aprile, Modena).

Tra le proposte più insolite e ricercate vanno annoverati il quartetto Manomanouche, col suo jazz gitano che prende le mosse da Django Reinhardt (28 aprile, Massa Lombarda, Sala del Carmine); il quartetto Extended Singularity con le sue vorticose improvvisazioni su un repertorio jazz poco esplorato  (16 maggio, Correggio); la band Zenophilia del batterista Zeno De Rossi con l’aggiunta della voce dell’americano Dean Bowman, icona della black music più impegnata (27 maggio, Correggio). Ci sono poi i cinque set che si ascolteranno in due serate al Cassero Teatro Comunale di Castel San Pietro Terme: il 6 aprile l’omaggio a Steve Lacy firmato da Roberto Ottaviano (sax), Danilo Gallo (contrabbasso) e Ferdinando Faraò (batteria) e quello a Gato Barbieri a opera del quartetto del sassofonista Germano Zenga; il 7 aprile il duo con Eugenio Colombo (sax) e Roberto Bartoli (contrabbasso), il solo della pianista Patrizia Scascitelli e il trio che li riunisce tutti per il finale.

 

Musiche di… indicazione geografica tipica

La sovrabbondanza di artisti italiani lascia poi spazio a un’altrettanto numerosa delegazione internazionale.

Gli Stati Uniti saranno rappresentati dal quartetto del pianista Marc Copland per quel che riguarda la madrelingua mainstream (16 marzo, Ferrara), mentre le evoluzioni più moderniste si ascolteranno dal più che espressivo Brass Express Trio del batterista Famoudou Don Moye (15 marzo, Fusignano) e dal trio del pianista Uri Caine con l’aggiunta vocale di Barbara Walker (21 maggio, Correggio).

Scendendo lungo il continente americano si intercettano il furore ritmico del trio del pianista cubano Roberto Fonseca (23 maggio, Correggio), la sovreccitante rivoluzione dei canoni afro-cubani realizzata dal trio del pianista Harold López-Nussa (31 maggio, Correggio) e, molto più a sud, il tango geneticamente modificato delle canzoni dell’argentino Melingo (3 marzo, Casalgrande, Teatro Fabrizio De André). Brasiliani per repertorio e (almeno per metà) anche nell’organico sono gli abbinamenti di voci e chitarre di Tati Valle e Cristina Renzetti (ovvero le As Madalenas: 29 marzo, Bologna, Camera Jazz&Music Club) e di Nilza Costa con Daniele Santimone (16 aprile, Mordano).

Con una sorvolata oceanica si arriva in Australia, da dove proviene la cantante-pianista Sarah McKenzie, il cui quartetto flirta con le sonorità brasiliane (7 marzo, Casalgrande).

C’è poi tanta Europa nei viaggi sonori di Crossroads. Dall’estremo nord del continente arrivano la cantante britannica Sarah Jane Morris, la cui raffinatezza interpretativa sarà adeguatamente sottolineata dalle note del Solis String Quartet (23 marzo, Sassuolo), e il Tingvall Trio, che espande la frontiera emozionale del jazz scandinavo (24 maggio, Correggio).

Dalla penisola iberica giungono varie proposte dall’impronta cantautorale: la voce della catalana Magalí Sare sarà sostenuta dal basso di Manel Fortià (9 marzo, Fusignano), mentre la vocalist portoghese Luísa Sobral (8 marzo, in duo) e suo fratello Salvador Sobral, anch’egli cantante (13 marzo), si esibiranno entrambi a Massa Lombarda. Dalla Spagna giunge anche il trio del pianista Daniel García, che applica l’improvvisazione e uno dei format più classici del jazz sui materiali musicali della sua terra (25 maggio, Correggio).

Dalla Francia arriva Richard Galliano, la cui fisarmonica è ormai oggetto di culto: il suo New York Tango Trio mischia le carte dei generi e della geografia (10 aprile, Imola). Il duo formato dalla cantante Laurianne Langevin e il pianista Cyrille Doublet ripercorre invece la storia della canzone francese (28 marzo, Modena). La cantante Cyrille Aimée è artefice del più attuale connubio tra jazz e pop song, col quale ha conquistato le scene statunitensi (30 maggio, Correggio).

La cantante svizzera Tatiana Eva-Marie si ispira esteticamente al jazz gitano, musica di matrice tipicamente francese, da lei esportato negli USA, dove ha formato la Avalon Jazz Band (14 giugno, Parma).

E mentre è facile collocare geograficamente nel cuore del continente il duo dei tedeschi Michael e Lorenzo Riessler, fautori di vorticose acrobazie di clarinetto e batteria con elettronica (24 marzo, Fusignano), volutamente molteplice è l’identità geografica ed estetica del trio che unisce gli sperimentatori olandesi Ernst Reijseger (violoncello) e Harmen Fraanje (pianoforte) con il cantante senegalese Mola Sylla (18 maggio, Correggio).

 

Salgono a 31 i Centri assistenza urgenza in Emilia-Romagna

Salgono a 31 i Centri assistenza urgenza in Emilia-Romagna
foto Paolo Righi

Dopo poco più di tre mesi di attività, dal 1^ novembre 2023 all’11 febbraio 2024, si registrano 52.043 accessi ai CAU, che superano i 63mila (esattamente 63.325) se si contano anche quelli di Ferrara, i primi a partire in via sperimentale come ambulatori a bassa complessità.

Le cifre restituiscono un bilancio che si conferma positivo. Cresce infatti il numero dei Centri di assistenza e urgenza dell’Emilia-Romagna (31 all’inizio di febbraio) e contemporaneamente calano i tempi di attesa: nell’ultima settimana i cittadini hanno aspettato in media 40 minuti prima di essere visitati.

Oltre la metà degli accessi è legata a problemi ortopedici o intestinali oppure a disturbi minori: è un segnale che i cittadini hanno compreso che questi centri sono stati pensati dalla Regione per dare risposta alle patologie meno complesse, mentre per i casi più gravi resta necessario recarsi nei Pronto soccorso.

Continua ad essere l’orario diurno quello a maggior affluenza: l’81% degli accessi avviene tra le 8 e le 20, nel 68% dei casi da parte di persone tra i 18 e i 64 anni. Rimane stabile e sempre molto alta – 83% – la percentuale delle persone che trovano assistenza e cura direttamente all’interno della struttura. Considerando l’età media dei medici che ci lavorano, il CAU si presenta come una struttura giovane: il 60% ha meno di 35 anni.

“A tre mesi e mezzo dall’avvio e con 31 CAU operativi sul territorio, un ringraziamento va alle Aziende sanitarie e ai professionisti coinvolti per il lavoro eccellente che stanno facendo, sia in termini di organizzazione che di presa in carico dei pazienti- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Risultati raggiunti anche grazie ai cittadini, che evidentemente stanno comprendendo qual è la missione del CAU, cioè dare risposta alle patologie meno complesse, affinché i Pronto soccorso prendano in carico i casi più gravi. Solo due pazienti su dieci vengono indirizzati dal CAU al Pronto soccorso, anche questo, come i tempi medi di attesa, è un dato incoraggiante”.

Dati 1^novembre-11 febbraio

Questi, in sintesi, i numeri dell’attività svolta dal 1^ novembre all’11 febbraio nei 31 CAU aperti e monitorati: 52.043 accessi (63.325 considerando anche quelli di Ferrara, i primi a partire in via sperimentale come ambulatori a bassa complessità), l’81% dei quali in orario diurno (compresi 3 Centri del ferrarese e quelli di Imola, Podenzano, Santa Sofia, Bagno di Romagna e Correggio aperti solo di giorno); in media 16 accessi al giorno al mattino (dalle 8 alle 14) e 13 il pomeriggio (dalle 14 alle 20); variano invece da un minimo di 1 a un massimo di 31 gli accessi giornalieri in orario notturno (dalle 20 alle 8).

8 pazienti su 10 (esattamente l’83%) sono inviati al medico curante a conclusione del percorso, quindi con assistenza e cura prestata in loco; i tempi di attesa continuano a scendere: 40 minuti nell’ultima settimana di monitoraggio, da un minimo di 6 minuti a un massimo di 1 ora e 49 minuti, e mediamente di un’ora nelle settimane precedenti; casistica per la maggior parte (53%) ortopedica, gastro-intestinale e relativa a disturbi minori; nel 68% dei casi gli accessi sono effettuati da persone tra i 18 e i 64 anni. Infine, il 60% dei medici che lavorano nei CAU ha meno di 35 anni.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 16 febbraio 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 16 febbraio 2024Condizioni di variabilità con cielo irregolarmente nuvoloso. Possibile persistenza di banchi di nebbia lungo la fascia costiera e sulla zona del delta.

Temperature stazionarie, con le minime nei principali centri urbani comprese tra 3 e 5 gradi, valori inferiori nelle aree extraurbane; massime tra 11 e 14 gradi. Temperature sensibilmente superiori alla media in montagna. Venti deboli dai quadranti settentrionali. Mare poco mosso.

(Arpae)

Riparte il vivaio di Zerina nel comune di Imola

Riparte il vivaio di Zerina nel comune di ImolaRiparte e si rafforza l’attività del vivaio forestale di Zerina nel comune di Imola, che affiancherà alla coltivazione e distribuzione di piante autoctone certificate – a partire da quelle che i Comuni mettono a dimora per ogni bambino nato – un nuovo impegno sul fronte della   divulgazione ed educazione ambientale rivolta a scuole e cittadini.

Una nuova stagione resa possibile dalla convenzione approvata dalla Giunta regionale nell’ultima seduta, su proposta dell’assessora alla Forestazione, Barbara Lori.

Da un lato, dunque, l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità della Romagna e il Comune di Imola, proprietario dell’area, che collaboreranno nella gestione. Dall’altro la stessa Regione che manterrà funzioni di coordinamento e supporto alle pratiche di coltivazione, oltre a stanziare i finanziamenti: 150mila euro per l’anno 2024 (90mila all’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità della Romagna e 60mila al Comune di Imola) per l’avvio delle opere di coltivazione; 90mila euro per gli anni successivi.

“Un importante passo avanti nel rilancio della vivaistica forestale regionale, a partire da quella pubblica, di cui vogliamo valorizzare il ruolo prezioso a favore dell’ambiente e della biodiversità, in linea con la nuova strategia forestale e con gli obiettivi del progetto Mettiamo radici per il futuro, per fare dell’Emilia-Romagna il corridoio verde d’Italia”, ha sottolineato Lori.

“Siamo molto orgogliosi di questa opportunità e siamo grati alla Regione per avere voluto rilanciare il vivaio Zerina – hanno sottolineato il sindaco di Imola Marco Panieri e l’assessora all’Ambiente Elisa Spada -. Come Amministrazione crediamo fortemente nel valore del verde urbano per la mitigazione e l’adattamento climatico, nonché per incrementare la biodiversità. Il vivaio è facilmente raggiungibile con la ciclovia del Santerno e dà la possibilità di conoscere e toccare con mano le specie arboree tipiche del nostro territorio. Vogliamo fare del vivaio Zerina un polo educativo in sinergia con l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità della Romagna, per promuovere l’esperienza diretta di questa bellezza e fare cultura sul tema ambientale”.

Anche il presidente dell’Ente, Antonio Venturi e il direttore, Nevio Agostini esprimono il proprio impegno ed entusiasmo per la collaborazione con il Comune di Imola nella gestione del vivaio Zerina “Oltre agli obiettivi sopracitati e agli aspetti di carattere ambientale, agronomico e divulgativo previsti dall’accordo, contribuiremo a rendere il vivaio un’ eccellenza naturalistica, un luogo nel quale produrre alberi e arbusti per la messa a dimora di boschi, siepi e impianti dedicati al ripristino di ambienti naturali e seminaturali degradati. Parte del vivaio, potrà inoltre essere dedicata alla produzione diretta dei semi attraverso i quali propagare le piante forestali che saranno successivamente distribuite”.

Oltre a quello di Zerina in Emilia-Romagna ci sono altri due vivai regionali, quello di Castellaro di Galeata (FC) e quello di Scodogna a Collecchio (PR).

Cosa prevede l’accordo

Il vivaio di Zerina potrà dunque riprendere la coltivazione e la distribuzione delle piante forestali autoctone di origine locale accertata, per promuoverne la tutela e la diffusione sul territorio regionale.  Una distribuzione che è a titolo gratuito ed è rivolta prioritariamente agli enti pubblici delle province di Modena, Ferrara, Bologna e Ravenna, oltre che alla stessa Regione Emilia-Romagna.

Parallelamente la convenzione prevede lo svolgimento di una serie di importanti impegni di carattere ambientale, agronomico e divulgativo, che vanno dalla salvaguardia della biodiversità vegetale e del patrimonio genetico del territorio regionale, alla promozione di programmi didattici e di ricerca nell’ambito dell’educazione ambientale, oltre che delle tecniche di coltivazione vivaistiche e dell’arboricoltura. All’interno del vivaio verrà creato un bosco dove poter osservare le specie arboree nella loro crescita.

Maranello: Marco Pantani, la leggenda in una fiaba illustrata

Maranello: Marco Pantani, la leggenda in una fiaba illustrataUna fiaba illustrata ispirata a Marco Pantani: a vent’anni dalla scomparsa del campione di ciclismo, sabato 17 febbraio alle ore 17.15 alla Biblioteca Mabic di Maranello è in programma la presentazione, alla presenza degli autori, di “Ventocontrovento”, fiaba per bambini e adulti ispirata alla vita di Pantani, scritta da Morgana Montermini e Marco Smiraglio con le illustrazioni di Gabriele Montagnani e pubblicata da Tomolo Edizioni.

Un racconto sulla vicenda umana e sportiva del ciclista, tra i campioni più amati dello sport italiano, al quale Morgana Montermini ha anche dedicato la canzone “Il pirata”. E proprio da quel brano, come grazie ad un improvviso e fulmineo colpo di pedali nato dalla geniale inventiva del Pirata, ha preso vita magicamente la fiaba dedicata ad uno sportivo capace di imprese che rimangono scolpite nella memoria collettiva: dotato di abilità straordinarie, Pantani trascinava le folle, coinvolgendo con quell’aria semplice e dolce, tra grandezza e fragilità. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Maranello, è ad ingresso gratuito.

 

Nelle immagini: la copertina del libro

YF Studio, il futuro della comunicazione è Made in Sassuolo

YF Studio, il futuro della comunicazione è Made in SassuoloDue menti creative di Sassuolo che hanno trasformato le proprie passioni in un’agenzia di comunicazione di successo, dicendo addio al posto fisso nel bel mezzo della crisi Covid. Background differenti, ma accomunati dall’esperienza lavorativa nel settore ceramico e dalla voglia di mettersi in gioco, Tommaso Simonini ed Enrico Bellei, classe 1989 il primo, 1991 il secondo, nel 2021 hanno dato vita a YF Studio che, dopo soli 3 anni di attività, conta ben 12 dipendenti e 3 collaboratori con una media di età di 29 anni e un tasso di turnover pari a 0. E sono pronti a lanciarsi un una nuova sfida: sfatare il mito che la comunicazione si fa solo a Milano. La nuova sede, in centro a Sassuolo, che inaugurerà venerdì 15 marzo, ne è la testimonianza.

650 metri quadrati su tre livelli, un’area creativa di 200 metri pronta ad ospitare shooting, set fotografici ma anche eventi aziendali, un’area relax per i dipendenti oltre agli uffici. Un luogo per stimolare la creatività del team guidato dai due giovani soci.

Com’è nata la vostra collaborazione?

Ci conosciamo dal 2010 e avevamo già collaborato nel mondo dell’associazionismo. Nel 2012 abbiamo lanciato, insieme a un gruppo di amici, Youth Festival. Sassuolo offriva poco ai giovani a livello di eventi e così abbiamo dato vita a una due giorni di musica con un chiosco per la birra. Ogni anno abbiamo voluto offrire qualcosa di diverso, alzando l’asticella e senza mai ripeterci e così, senza neppure accorgercene, ci siamo trovati in mano, dopo 10 anni, uno dei maggiori festival del Nord Italia, considerato da Rolling Stones addirittura uno dei migliori di Italia. Abbiamo sempre creduto nella comunicazione senza sapere che questo sarebbe diventato il nostro lavoro. Nel corso degli anni alcune aziende, vedendo i risultati conseguiti dallo Youth Festival ci hanno chiesto una mano e da lì ci è venuta l’idea di avviare una società. Entrambi non eravamo più appagati dal lavoro che svolgevamo, ci trovavamo bene a collaborare. Ma la nostra era un’idea in fase embrionale. Poi con la pandemia il mondo si è fermato, abbiamo avuto modo di riflettere e abbiamo fatto un salto nel vuoto.

E com’è andata?

Siamo andati in controtendenza, lasciando il posto a tempo indeterminato proprio nel momento in cui la pandemia aveva tolto ogni certezza alla maggior parte delle persone. Non è stato un momento facile: abbiamo affrontato una sfida importante sentendoci addosso tanta responsabilità nei confronti delle persone che lavoravano per noi. Ma siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto finora. Siamo partiti in una stanza di 20 metri quadri ma nell’arco di 3 anni abbiamo inserito nel nostro organico tante persone e, ora, per insufficienza di spazi ci siamo trasferiti in una grande sede, in centro a Sassuolo, che dà subito l’impatto di quello che siamo. Uno spazio fluido e dinamico che può ospitare eventi aziendali con un’area creativa per poter organizzare qualsiasi tipo di attività: un luogo che stimola la creatività.

Quante persone lavorano in YF Studio?

Oltre a noi, altre 15. Sono risorse importantissime: da subito il nostro investimento è stato sulle persone. Sono con noi a tempo pieno e cerchiamo di dare loro sicurezza e garanzia di crescita affiancando risorse junior a risorse senior. Le selezioniamo personalmente perché quello che cerchiamo non è l’esperienza ma lo stimolo e la voglia di mettersi in gioco.  Se si inserisce in azienda solo chi ha già avuto esperienza si taglia fuori una grande fetta di persone competenti che hanno voglia di fare.

Come riuscite a mantenere alta la motivazione e ad avere un tasso di turnover pari a 0?

Facciamo un lavoro creativo e dinamico e partiamo avvantaggiati: da noi non ci si annoia mai. Ma cerchiamo di spaziare con i progetti in settori diversi, proponiamo programmi di riunioni di confronto ogni 2 settimane e gare interne sui progetti: ne beneficia la qualità del progetto e la motivazione del team. E poi cerchiamo di rendere l’ambiente di lavoro positivo e favorevole, proponendo anche momenti di svago. Ogni anno passiamo una giornata infrasettimanale al mare insieme, oltre ai momenti extra lavoro come cene e aperitivi nel corso nell’anno. Ma, soprattutto, facciamo in modo che il lavoro resti confinato nell’orario di ufficio. Ci impegniamo a non disturbare i ragazzi nelle ore serali e il weekend e tendiamo a instaurare un rapporto con clienti che rispetti questo concetto.  Il lavoro è importante ma prima c’è altro e deve continuare ad essere così perché una persona che sta bene e non è stressata rende molto di più.

Qual è il progetto al quale siete maggiormente legati?

Sicuramente allo Youth Festival: per noi è un biglietto da visita non indifferente. La comunicazione è stata fondamentale per il suo successo ed essere riusciti a portare a Sassuolo 100mila persone in cinque giorni per partecipare all’evento è segnale del fatto che il nostro lavoro è stato fatto al meglio.

Quanto conta il territorio da cui provenite nel modo di affrontare la vostra sfida imprenditoriale?

Quello che ha sempre contraddistinto i sassolesi è l’operosità: questa era una zona depressa e da una terra di allevatori e contadini è diventata una terra di imprenditori, lavorando a testa bassa, per creare qualcosa che prima non c’era. Noi proviamo a fare lo stesso, con umiltà ma al tempo stesso anche tanta convinzione. Questa voglia di fare è nel nostro DNA.

Quali sono i prossimi progetti o iniziative che YF Studio ha in serbo per il futuro?

Restare al passo con i tempi e sapersi innovare in un settore in costante evoluzione. YF Studio mira a rimanere innovativa e trasversale nei diversi settori, espandendosi a livello nazionale ed esplorando nuove opportunità. Vogliamo dimostrare che le nuove tendenze possono nascere anche dalla Provincia, non solo dalle agenzie milanesi.  E ora, con l’apertura della nuova sede, inizia una nuova sfida: da azienda piccola, esplosa nel corso di questi 3 anni e con una gestione snella, iniziamo a confrontarci con numeri importanti. Ma, nel corso di questa esperienza, abbiamo capito che se ci si mette in gioco e si lavora a testa bassa i risultati arrivano. E siamo solo all’inizio.

Viareggio Cup: il Sassuolo vince e accede agli ottavi

Viareggio Cup: il Sassuolo vince e accede agli ottavi

Il Sassuolo di Francesco Pedone batte 6-1 i newyorkesi del Westchester United nel secondo match della 74^ Viareggio Cup e conquista matematicamente il passaggio del turno con una giornata d’anticipo. Succede quasi tutto nel primo tempo. Subito ritmi elevati e neroverdi che passano in vantaggio al 21’ grazie ad un calcio di rigore concesso per fallo su Gjyla e trasformato dallo stesso attaccante. Passa un solo minuto e arriva il pari, è un gran gol quello di Maricic, il suo sinistro a giro dal limite dell’area all’incrocio dei pali non lascia scampo a Viganò. Al 25’ Acosta entra duro su Sow, l’arbitro estrae il cartellino rosso, Westchester in dieci. Prima dell’intervallo sale in cattedra Danciutiu che con una tripletta, tre reti in fotocopia con tiri ravvicinati dopo le respinte di Smith sui tiri di Weiss e Gjyla, manda il Sassuolo al riposo in vantaggio 4-1.

Nella seconda frazione di gioco i neroverdi, forti anche della superiorità numerica, vanno a caccia di altri gol. Al 60’ ci va vicino Chiricallo, il suo tiro si stampa sulla traversa. Al 69’ va in rete il neoentrato Negri ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Lo stesso Negri trova il varco giusto all’80’ con un diagonale mancino che si infila all’angolo sul palo lontano per il 5-1. Nel finale da segnalare un’occasione anche per il Westchester United con il palo colpito da Dickinson e il gol annullato per fuorigioco a Sow. Chiude il match Negri al 90’ con un colpo di testa su cross dalla destra di Anastasini. Finisce 6-1.

L’ultimo incontro del girone eliminatorio il Sassuolo lo giocherà venerdì 16 febbraio alle ore 15 a Lerici, l’avversaria sarà la Lucchese.

Fine vita. Donini: “La delibera della Giunta è pienamente valida”

Fine vita. Donini: “La delibera della Giunta è pienamente valida”“La delibera della Giunta sul fine vita è pienamente valida”. Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.

“Come sempre in questi casi- prosegue- valuteremo le osservazioni formali contenute nel parere della Presidenza del Comitato nazionale di bioetica, peraltro già emerse nella discussione in Aula di ieri”.

“I nostri uffici faranno gli approfondimenti dovuti e se serviranno revisioni o integrazioni tecniche le faremo, rispetto a un atto che, ripeto, è confermato nella sua validità, in coerenza con l’obiettivo che ci siamo dati: applicare la sentenza della Corte Costituzionale e garantire un diritto del malato ignorato a causa dell’assenza di una legge nazionale, come ribadito anche dall’Alta Corte”.

Pnrr, professionisti autonomi impiegati nel progetto ‘1000 esperti’, il Tribunale di Bologna respinge le loro richieste e dà ragione alla Regione

Pnrr, professionisti autonomi impiegati nel progetto ‘1000 esperti’, il Tribunale di Bologna respinge le loro richieste e dà ragione alla RegioneCorretta e rigorosa la gestione delle risorse umane e del Pnrr da parte della Regione Emilia-Romagna. E’ quanto si ricava dal pronunciamento della Sezione Lavoro del Tribunale di Bologna, con le prime quattro sentenze su sette ricorsi di ex collaboratori della Regione stessa, presentati contro il mancato rinnovo di contratti di lavoro autonomo al termine del primo anno di incarico nell’ambito del progetto ‘1000 esperti’ Pnrr.

La Sezione Lavoro del Tribunale di Bologna ha respinto tutte le richieste dei ricorrenti, dal reintegro al risarcimento del danno, che sostenevano la presunta illegittimità della decisione della Regione di non procedere al rinnovo sulla base di un “non positivo contributo al progetto”.

In particolare, è stata riconosciuta la piena legittimità dell’operato dell’Amministrazione regionale, dotata di una discrezionalità nella scelta dei collaboratori da rinnovare al termine dell’anno di vigenza del contratto, “sempre che i risultati siano stati raggiunti (requisito oggettivo) e il collaboratore abbia ricevuto una valutazione positiva (requisito soggettivo)”, si legge nella sentenza. Scelta operata in termini di facoltà, collegata all’interesse pubblico finalizzato al raggiungimento dei risultati del progetto, ma non di obbligo, come sostenuto anche dal Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Respinta, quindi, la censura dei ricorrenti laddove collegavano in maniera automatica il rinnovo al raggiungimento di risultati previsti a livello nazionale e alla valutazione positiva delle attività svolte.

Le sentenze riconoscono che non si configura alcun diritto soggettivo al rinnovo per il ricorrente “anche nel caso in cui i risultati siano stati raggiunti e pure laddove la Regione abbia valutato positivamente la sua performance”.

Concorso “CosmoGiani”, ecco i vincitori

Filippo Janez Bertoni, Aleksandr Vladimirovich Nuss, Gaetano Palermo, Hernán Paulitti: ecco i quattro artisti under 40 vincitori del concorso “CosmoGiani: un atlante sensoriale”, indetto dalla Regione Emilia-Romagna nel secondo centenario della morte di Felice Giani, celebre pittore e decoratore, vissuto tra il 1758 e il 1823 e tuttora considerato uno dei massimi esponenti del neoclassicismo.

Il concorso, rimasto aperto dal 7 settembre 2023 al 19 gennaio 2024, era rivolto ad artisti under 40 che operano nel territorio regionale, senza limiti di nazionalità. All’iniziativa, che ha l’obiettivo di far conoscere l’opera di questo grande maestro a un ampio pubblico, hanno partecipato 50 artisti, di cui 34 nella categoria “Arti visive”, 11 nella categoria “Performance”, 2 nella categoria “Sound art”, 3 nella categoria “Video”.

Ogni artista ha partecipato presentando un’opera (edita o inedita), o un progetto di opera, per una delle categorie previste: per ognuna di esse è stato assegnato un premio di 2.000 euro.

“Grazie agli artisti coinvolti dal concorso- ha commentato l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori- la Regione Emilia-Romagna ha dato concretezza all’omaggio dovuto a Felice Giani, invitandoli a misurarsi dal loro punto di osservazione e con il loro stile di azione con l’opera di un maestro originale, così da creare un nuovo ‘atlante sensoriale’, come fece nelle nostre terre il celebre pittore tra il secolo dei Lumi e l’età romantica”.

 

Gli artisti e le opere selezionate:

Per le “Arti visive” Aleksandr Vladimirovich Nuss (nome d’arte e di origine di Alessandro Cavicchioli) con l’opera “Il tempo di volgersi. Respiro”, che grazie alla tecnica della processualità abrasiva evoca la spinta verso l’alto delle scene dipinte da Giani.

Per la “Performance” Gaetano Palermo e il suo collettivo con “Aquaeductus – Still”, che partendo dai temi iconografici gianiani, in particolare dai disegni, li connette attraverso il tema dell’acqua.

Per la “Sound art” Hernán Paulitti con “Paesaggio Interiore”, che utilizza il field recording e le voci gregoriane per tradurre in paesaggio sonoro la visione artistica del maestro neoclassico.
Per il “Video” Filippo Janez Bertoni con “Artemide Efesia (Urbana)”, che indaga sulla funzione della mitologia nell’opera di Giani per giungere al tema attuale del cambiamento climatico.

La giuria è stata composta da Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo – Museo d’arte moderna di Bologna, Gino Gianuizzi, docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna, Roberto Paci Dalò, tutor, artista e direttore di Usmaradio – Centro di ricerca per la radiofonia dell’Università della Repubblica di San Marino, Enrico Pitozzi, coordinatore del corso di laurea magistrale in Discipline della musica e del teatro all’Università di Bologna e Oderso Rubini, musicista e scrittore.

Gli artisti selezionati parteciperanno alla mostra collettiva che si terrà a Bologna nella sede della Fondazione Zucchelli, da venerdì 12 a domenica 14 aprile 2024, a cura di Design People.

La produzione artistica di Giani è particolarmente significativa in Romagna: il pittore fece base a Faenza, sua seconda patria dopo Roma, e qui, oltre che a Forlì e a Cesena, operò a più riprese in numerosi cantieri pubblici e privati tra la fine del Settecento e gli ultimi anni di vita. Ma anche l’Emilia, con Imola, Bologna, Ferrara e Modena, può vantare testimonianze preziose della sua abilità nella decorazione di interni e della sua vastissima produzione di disegni e dipinti, documentata dalle numerose risorse disponibili online.

Tra le varie iniziative organizzate per il bicentenario si segnala anche il progetto “Sulle tracce di Felice Giani in Emilia-Romagna”, la rassegna di appuntamenti realizzata grazie alla convenzione siglata tra Regione e Fai Emilia-Romagna per migliorare la divulgazione e la fruizione pubblica del patrimonio storico-artistico locale. Nell’ambito del progetto è stato realizzato il video “Felice Giani, il Neoclassicismo in Emilia Romagna”, che viene presentato al pubblico oggi 14 febbraio a Bologna, in Palazzo Dall’Armi Marescalchi, sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti, Paesaggio.

Per informazioni ulteriori, oltre a consultare il sito web dedicato a “CosmoGiani: un atlante sensoriale”, si può contattare il supporto organizzativo via email (cosmogiani@design-people.it) o telefono (051 305 960 / 333 405 4231).

Diramazione per Ravenna: regolarmente aperto il tratto Fornace Zarattini – Bagnacavallo, verso la A14

Diramazione per Ravenna: regolarmente aperto il tratto Fornace Zarattini – Bagnacavallo, verso la A14Sulla D14 Diramazione per Ravenna, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra Fornace Zarattini e Bagnacavallo, verso la A14 Bologna-Taranto, prevista dalle 22:00 di questa sera, mercoledì 14, alle 6:00 di giovedì 15 febbraio. Di conseguenza, sarà regolarmente aperta l’area di servizio “Sant’Eufemia est”, situata all’interno del suddetto tratto.

I giovedì del Formiggini 2024. Gli incontri avranno luogo presso il BLA di Fiorano Modenese

I  giovedì  del Formiggini 2024. Gli incontri avranno luogo presso il BLA di Fiorano ModeneseRiprende il ciclo di conferenze “I giovedì del Formiggini”, iniziativa organizzata dall’APS studentesca Renovatio Crew e dall’associazione Rock’s, per conto del Liceo “A.F.Formiggini” di Sassuolo.

 

“Presente, passato, quale futuro?” è il titolo  proposto per questa nuova edizione.

Gli incontri avranno luogo presso il BLA di Fiorano Modenese  e il Foyer del Teatro Carani di Sassuolo.  Il teatro cittadino,  finalmente ristrutturato dopo un decennio di chiusura,  riapre il sipario e ritorna a essere un significativo punto di riferimento culturale  e un luogo di  aggregazione di tutta la cittadinanza;  è senza dubbio un grande onore tenere le conferenze presso una tale istituzione che ringraziamo per l’ospitalità.

Ringraziamo anche il comune di Fiorano e quello di Sassuolo per il sostegno all’iniziativa e per averci accordato l’utilizzo di due ambienti così prestigiosi.

Si inizia giovedì 15 febbraio alle ore 20:30, al BLA di Fiorano Modenese, con la  prof.ssa Antonia Bertoni, già docente presso il Liceo Formiggini, che terrà una conferenza dal titolo: “ LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE – Una prospettiva storica e sociale.”.

La storia mostra sin dalle epoche più antiche che la violenza è un fenomeno connaturato all’esperienza delle relazioni di individui e gruppi nel mondo occidentale. Anche la violenza contro le donne, dunque, ne è parte.

L’incontro si propone di far conoscere il ruolo che la ricerca storica da un lato e le scienze sociali dall’altro hanno svolto e svolgono nell’accrescere la conoscenza del fenomeno della violenza alle donne, nel concettualizzarla   e inserirla nel contesto delle relazioni in cui sorge, nel contribuire alla sua prevenzione.

L’attenzione della ricerca storica per la violenza alle donne è stata preparata dal filone di studi di storia della famiglia e dall’analisi della subordinazione storica delle donne all’interno di essa, ma è solo a partire dagli studi di storia di genere e storia delle donne che ha assunto il risalto di campo di ricerca autonomo.

Anche per le scienze sociali la violenza alle donne è divenuta oggetto degno di ricerca e di interesse solo a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, sulla scia delle riflessioni teoriche del movimento delle donne.

Nel corso della serata si ripercorreranno alcune tappe di quel cammino di consapevolezza, ponendo in evidenza come l’apporto della cultura e della conoscenza al dibattito pubblico sul fenomeno della violenza alle donne sia una fondamentale azione di prevenzione primaria.

Gli organizzatori e i relatori ripartono con l’entusiasmo di sempre, fiduciosi che la partecipazione all’iniziativa otterrà il medesimo successo dell’anno scorso.

I dati del report Pendolaria di Legambiente

I dati del report Pendolaria di LegambienteIn Italia i servizi ferroviari regionali e il trasporto pubblico sono un tema del tutto secondario, insieme al Mezzogiorno e ai finanziamenti ad oggi insufficienti. Intanto mentre il numero dei viaggiatori torna a salire, il governo Meloni risponde con tagli e rimodulazioni. Nell’ultima legge di bilancio, approvata lo scorso dicembre, per la prima volta dal 2017 non sono stati neanche previsti fondi per il trasporto rapido legato a metro, tramvie, e filovie, così come per la ciclabilità e la mobilità dolce.

È quanto denuncia Legambiente con il nuovo report di Pendolaria, presentato oggi a Reggio Calabria nell’ambito della campagna Clean cities, che racconta in sintesi di un Paese caratterizzato da nodi irrisolti tra ritardi, convogli vecchi e lenti, e un divario sempre più forte tra nord e sud su qualità e quantità del trasporto su ferro.

Grande dimenticato è il Mezzogiorno: qui le corse dei treni regionali e l’età media dei convogli sono ancora distanti dai livelli del resto d’Italia. Al Sud i treni sono più vecchi, l’età media dei convogli è di 18,1 anni e in alcune regioni le corse sono inferiori alle 500 al giorno.

 

La situazione in Emilia Romagna

L’Emilia Romagna con 822 corse giornaliere si pone decisamente in vantaggio rispetto ad altre regioni del Nord, come il Piemonte (716 corse) o il Veneto (768 corse), ma siamo ancora molto indietro rispetto alle 2173 della Lombardia. L’età media dei convogli è di 9,9 anni, un dato assolutamente positivo visto che l’età media dei convogli nel Nord Italia supera i 14 anni. Nota positiva anche per quanto riguarda il tasso di elettrificazione, che vede 1420km elettrificati sul totale dei 1679 della rete regionale, uno dei maggiori in Italia. Tasto dolente invece gli investimenti: nel 2022 sono stati lo 0,69% del bilancio regionale, di cui 60,50 mln per l’acquisto di materiale rotabile e 54,4 mln per il servizio, incluse le agevolazioni tariffarie.

 

Le criticità

Tra le linee peggiori segnalate quest’anno nel rapporto è stata inserita la Bologna-Ravenna. Tra gennaio e giugno 2023 circa un treno su 5 sulla tratta Bologna-Rimini via Ravenna ha avuto ritardi, mentre il 10% dei treni è stato soppresso. Anche escludendo i dati di maggio e giugno 2023 (in cui il tratto è stato interrotto a causa dell’alluvione), la puntualità rimane invariata attorno all’80%, mentre il target regionale dovrebbe essere superiore al 90% e, in rapporto al numero di passeggeri trasportati, la direttrice Ravenna-Bologna è senza dubbio quella che apporta maggiori disagi al maggior numero di persone.

La linea Portomaggiore-Bologna, inserita nel rapporto precedente tra le 10 peggiori linee ferroviarie d’Italia, continua a mostrare molte criticità a causa dei lavori sulla linea che procedono a rilento. Asse molto frequentato da pendolari da e verso il capoluogo, negli ultimi anni ha visto notevoli disagi e progressivo abbandono a favore dell’auto privata.

Sull’asse strategico nazionale si sottolinea, come da diversi anni a questa parte, la linea Pontremolese, La Spezia-Parma, nodo strategico per il collegamento del porto della Spezia con il centro Europa, in ritardo da decenni. Tratta che vede per altro notevoli disagi per i pendolari verso le due città. L’ammodernamento di questa linea procede a rilento da 40 anni, con solo un terzo della tratta completato, e nonostante gli stanziamenti del 2021, siamo ancora in attesa dell’avvio dei lavori sul tratto Parma – Vicofertile.

Oltre alle linee citate fra le peggiori d’Italia, ci teniamo a segnalare disagi nel collegamento Alto Reno Terme – Pistoia, che dal 2011 ha subito drammatiche riduzioni con autobus sostitutivi al posto delle corse ferroviarie. Tratto che peraltro è fermo da diversi anni per quanto riguarda il collegamento diretto Bologna-Pistoia: un’occasione mancata per il turismo e per incrementare l’offerta per i pendolari tra lavoratori e studenti delle due regioni.

“Gli anni che abbiamo davanti sono cruciali per portare avanti il progetto del Green Deal europeo sulla nostra regione” – commenta Legambiente Emilia-Romagna – “E’ necessario potenziare il trasporto ferroviario e incentivarne l’utilizzo. Certamente il progetto “MiMuovo in Emilia Romagna” con biglietti e abbonamenti a integrazione tariffaria su scala regionale è un’ottima azione, ma occorre aumentare la frequenza e la puntaulità delle corse. Occorre poi investire per portare dove possibile le tratte a doppio binario e completare il Servizio Ferroviario Metropolitano che da troppo tempo attende di essere concluso. Occorre poi fermare la costruzione di autostrade regionali: l’autostrada Cispadana, la bretella Campogalliano-Sassuolo e il Passante di Bologna. Si tratta di infrastrutture che non solo andranno a consumare suolo  e a contribuire  ai problemi di inquinamento, ma porteranno ad uno spreco di denaro pubblico. Il tutto quando esistono alternative più economiche e di minor impatto, come nel caso del completamento della strada di scorrimento tra Reggiolo e Ferrara sud, già costruita per 25 km e con progetto preliminare approvato, al posto della Cispadana.”

 

 

 

 

 

Rinnovati fino al 2029 i dazi antidumping sulle importazioni di piastrelle di ceramica cinesi

Rinnovati fino al 2029 i dazi antidumping sulle importazioni di piastrelle di ceramica cinesiLa Commissione europea ha prorogato fino al febbraio 2029 le misure antidumping sulle importazioni di piastrelle di ceramica originarie della Repubblica Popolare Cinese, confermando le aliquote già in vigore. Inizialmente imposte nel 2011, i dazi sono stati già prorogati una prima volta nel 2017.

A seguito della richiesta da parte della CET – federazione europea dei produttori di piastrelle di ceramica – e con il supporto di Confindustria Ceramica, il 30 giugno 2022 la Commissione europea annunciò l’apertura di un’indagine. Dopo aver esaminato un campione di produttori esportatori della Repubblica Popolare Cinese e di produttori dell’Unione, la Direzione Generale del Commercio della Commissione ha riscontrato il rischio di reiterazione di pratiche di dumping, già provate dalle precedenti indagini, che avrebbero potuto causare un danno all’industria dell’Unione.

L’indagine ha concluso che, senza il rinnovo delle misure – date le elevate capacità produttive inutilizzate dai produttori cinesi e l’attrattività del mercato UE – il mercato interno sarebbe inondato di ceramiche cinesi a basso prezzo e prodotte con standard di sostenibilità nettamente inferiori a quelle europee. Al fine di ristabilire le corrette condizioni di concorrenza, l’Unione Europea ha pubblicato il Regolamento esecutivo 2024/493 che proroga i dazi antidumping su tali importazioni, mediamente pari al 30,6% per le aziende collaboranti ed al 69,7% per tutte le altre.

L’industria delle piastrelle di ceramica dell’UE rappresenta un fatturato annuo di €13,6 miliardi, con produttori in 25 Stati Membri che forniscono 55.000 posti di lavoro diretti. L’80% del settore è composto da PMI che svolgono un ruolo essenziale per l’occupazione a livello locale. L’industria europea è rinomata a livello mondiale per la sua qualità, le tecnologie di produzione avanzate e l’innovazione e il design.

«Per l’industria ceramica italiana, che esporta l’85% della propria produzione nazionale in tutti i paesi del mondo – afferma Filippo Manuzzi, Presidente della Commissione Relazioni Commerciali di Confindustria Ceramica –, il poter operare all’interno di mercati in cui vengono sempre rispettate le regole del fair trade è un fattore essenziale per tutelare la competitività delle nostre aziende».

Transizione digitale e digitalizzazione. Quattro corsi gratuiti presso Cescot Modena

Transizione digitale e digitalizzazione. Quattro corsi gratuiti presso Cescot ModenaUna serie di corsi per incentivare lo sviluppo delle competenze digitali in vari ambiti lavorativi, organizzati e promossi da Cescot Modena, il centro di formazione di Confesercenti Modena specializzato nella formazione professionale delle piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi.

“Cescot Modena – spiega Francesca Sola, Direttore Cescot Modena – propone, da fine febbraio, una vasta gamma di corsi di formazione sul tema del digitale, in tutte le sue sfaccettature e a tutti i livelli, completamente gratuiti, finanziati dal Fondo Sociale Europeo plus e dalla Regione Emilia Romagna. Oggi approcciarsi al mondo del digitale è diventato imprescindibile e, attraverso i nostri percorsi di apprendimento, garantiamo formazione per tutti: donne, disoccupati, aziende di tutte le dimensioni e professionisti titolari di p.iva”.

 

I CORSI

Donne e competenze digitali: opportunità per il futuro del lavoro – Rif. PA 2023-20167/RER” dedicato alle donne che intendono accrescere le proprie competenze in ambito digitale attraverso un percorso formativo che include corsi sui software maggiormente richiesti per ufficio, grafica e comunicazione sui social network; “Competenze digitali per l’occupabilità: opportunità per il futuro del lavoro – Rif. PA 2023-20166/RER” rivolto invece ai non occupati con l’obiettivo di fornire loro gli strumenti per collocarsi o ricollocarsi nel mondo del lavoro; “Città accoglienti sostenibili e connesse: competenze per un sistema integrato di servizi commerciali, turistici e ristorativi – Rif. PA 2023-29485/RER” e “Nuove competenze per l’ecosistema delle imprese – Rif. PA 2023-29486/RER” indirizzato alle imprese per rafforzare le competenze degli imprenditori, delle figure chiave delle imprese e dei professionisti e rispondere, così, alla richiesta di innovazione dei settori commercio, distribuzione, turismo e ristorazione. Infine, il corso “Professionisti dell’intermediazione commerciale e immobiliare: strumenti e competenze per l’innovazione – Rif. PA 2023-20424/RER” destinato ai liberi professionisti, agenti di commercio e immobiliari per rafforzare le competenze nel settore immobiliare in relazione al digitale e alle nuove frontiere del web.

“Nel contesto lavorativo odierno, – continua Sola – acquisire competenze digitali è diventato cruciale per adattarsi alle richieste del mercato in continua evoluzione, garantendo competitività, flessibilità e accesso a opportunità di lavoro in settori sempre più digitalizzati e globalizzati. Per queste ragioni, Cescot Modena, attraverso i propri consulenti esperti, metterà a disposizione questi corsi, trasferendo a tutti coloro che sceglieranno di cogliere questa opportunità, competenze essenziali per accrescere la competitività delle imprese e delle persone che vi lavorano”. 

 

Tutti i corsi si svolgono presso la sede di Cescot Modena, in via Rainusso 144 e sono gratuiti. Per maggiori informazioni su iscrizioni, orari, durata e lezioni è possibile consultare il sito www.cescotmodena.com oppure contattare il numero 059/892643 o mandare una email: info@cescotmodena.com.

 

Non sono perfetto ma sono accogliente: oggi a Sassuolo consegnato il primo kit

Non sono perfetto ma sono accogliente: oggi a Sassuolo consegnato il primo kitÈ stato consegnato ed istallato questa mattina, presso l’Erboristeria Fresia in piazza Libertà, il primo kit del progetto “Non sono perfetto ma sono accogliente” che punta alla diffusione di una buona prassi dell’accoglienza.

“Si tratta solamente del primo kit – afferma l’Assessore al Commercio ed al Centro Storico del Comune di Sassuolo Massimo Malagoli – altri sei sono pronti per la consegna e diversi altri esercizi commerciali hanno aderito: è una grande soddisfazione per l’Amministrazione Comunale  per un progetto che punta all’inclusione ed al superamento delle barriere architettoniche molto presenti in centro e che limitano le possibilità di chi soffre di problemi di deambulazione o di disabilità in genere. Un progetto che portiamo avanti da tempo e che è arrivato al suo momento più importante, con la consegna di quei kit che renderanno gli esercizi commerciali di Sassuolo più accoglienti ed inclusivi, senza gravare economicamente in alcun modo sui titolari. Mi auguro che sempre più realtà cittadine, che si trovano con barriere architettoniche  che limitano o addirittura impediscono l’accesso a chi soffre di disabilità, aderiscano per rendere la nostra città sempre più aperta ed inclusiva”.

“Non sono perfetto ma sono accogliente” è un progetto in cui le persone con disabilità diventano protagoniste dell’inclusione sociale prevedendo il coinvolgimento di cittadini, turisti, city users con disabilità e operatori commerciali.

L’obiettivo è quello di superare le barriere strutturali e culturali favorendo l’accessibilità di ogni persona con disabilità per creare una comunità davvero inclusiva, contro ogni forma di discriminazione.

Il kit consegnato questa mattina all’Erboristeria Fresia di piazza Libertà è composto da una vetrofania che permette la riconoscibilità del negozio accogliente; una rampa mobile richiudibile in poco spazio e facilmente trasportabile; un campanello esterno (wi-fi) di chiamata, per richiedere un ausilio all’ingresso dell’esercizio.

Il progetto è sostenuto da Fondazione di Modena nell’ambito del Bando Personae 2021, con capofila il Comune di Sassuolo e in partenariato con: Anffas Sassuolo, Cerpa Italia Onlus, Concresco, Fuori Campo 11, Meteaperte, Modenaamoremio, Nuova Cerform, Pro Loco Sassuolo, Stars & Cows; e con il supporto di: Comune di Modena, Dipartimento di Salute Mentale – AUSL di Modena, Comune di Modena, Comitato dei Commercianti del Centro Storico di Sassuolo, Associazioni di Categorie del Commercio e dei Servizi: CNA, Confcommercio, Confesercenti, Lapam.

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