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mercoledì, 17 Dicembre 2025
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Maltempo, la relazione della presidente Priolo in Assemblea legislativa

Maltempo, la relazione della presidente Priolo in Assemblea legislativa“Purtroppo una nuova ondata di maltempo ha colpito duramente una parte importante del nostro territorio e, come prima cosa, voglio rinnovare la solidarietà della Giunta a tutte le cittadine e i cittadini che hanno visto la loro vita sconvolta e i loro beni danneggiati o distrutti, in alcuni casi nuovamente per la terza volta. Abbiamo fronteggiato un evento che sia per quantitativi di pioggia in intensità puntuale, sia per valori cumulati nelle 24 e nelle 48 ore, è stato sicuramente maggiore di entrambe le alluvioni di maggio 2023. Ma l’estensione dei territori colpiti è stata inferiore e gli effetti meno devastanti grazie anche agli interventi di messa in sicurezza completati in questi mesi”. Così la presidente facente funzione della Regione, Irene Priolo, nella sua informativa in Assemblea Legislativa sugli eventi di maltempo che hanno colpito la Romagna la scorsa settimana, col passaggio del ciclone Boris.

In apertura di seduta la presidente ha ripercorso la risposta del sistema di Protezione Civile durante l’emergenza a partire dall’assistenza alla popolazione fino ai lavori di prima messa in sicurezza nelle ore successive. “Se si afferma che i soldi ci sono e la Regione e i Comuni non li spendono, non solo si dice il falso, ma si inietta nel sistema e nel dibattito pubblico un virus mortale sia per la collaborazione istituzionale, sia per la coesione sociale- ha sottolineato Priolo -. La nostra Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile sta svolgendo un’attività che per qualità e intensità non ha paragoni nel resto del Paese, numeri alla mano. I Comuni e le Province, accanto all’attività ordinaria, in meno di un anno e mezzo sono stati chiamati a svolgere una mole di lavori che non ha riscontro. E per svolgere questa attività straordinaria, all’Agenzia regionale il Governo ha assegnato zero personale aggiuntivo”.

Priolo ha voluto ricordare come “a fronte di una grave situazione, non posso tacere la distanza che separa la generosità, l’abnegazione e la professionalità eccezionali che come sempre hanno contraddistinto l’operato sul campo, giorno e notte, delle nostre donne e dei nostri uomini, dalla spregiudicatezza e dal cinismo che ha contrassegnato una polemica a caldo scatenata proprio da chi, per funzione istituzionale, avrebbe il dovere di collaborare lealmente per il supporto alla popolazione. C’è un tempo per tutto, anche per la polemica politica e la propaganda elettorale, ma è la prima volta che la polemica politica entra direttamente nella gestione di un’emergenza. Attenzione: se le istituzioni non collaborano i cittadini se la prenderanno con tutti. Ho apprezzato che la presidente Meloni abbia voluto chiudere la polemica e mi ha confortato, in quel frangente, la solidarietà e la vicinanza del Quirinale”. Adesso, “ci aspetta un lavoro immane e non sarei sincera se dicessi che non sono preoccupata. Il ripetersi un anno dopo di un evento di questo portata non fa che confermare le peggiori previsioni: è cambiata la scala e con essa deve cambiare il paradigma del nostro assetto. Se vogliamo che la Romagna, e con essa tutta l’Emilia-Romagna sia messa in sicurezza, occorre non solo riparare i danni provocati dalle due alluvioni, ma mettere in campo da subito uno sforzo straordinario – ha concluso Priolo – per realizzare in tempi straordinariamente brevi opere straordinariamente complesse se non vogliamo, ancora una volta, essere sopraffatti dagli eventi”.

 

 

INTERVENTI E FORZE IN CAMPO
Gli interventi
Immediate le attività messe in campo per chiudere le rotte ed evitare ulteriori fuoriuscite di acqua dai fiumi. Contemporaneamente hanno visto la gestione delle acque esondate grazie anche ai Consorzi di bonifica che hanno messo a disposizione 17 pompe mobili installate sul territorio di competenza della Renana (5) e della Romagna Occidentale (12). Importante l’attività della pompa ad alta capacità che, tra Bagnacavallo e Glorie, sta lavorando per drenare acqua nelle campagne. Per il ripristino dei danneggiamenti alle arginature, sono stati attivati 13 cantieri di somma urgenza già dalle ore immediatamente successive alla prima emergenza, circa 24 milioni di euro e stanno utilizzando circa 9.000 tonnellate di massi ciclopici.

Lamone, cantiere in corso a Traversara
A Traversara di Bagnacavallo è in corso un cantiere per l’intervento di chiusura della rotta in sinistra idraulica e la ripresa delle lesioni arginali che si sono verificate in destra. Domenica si è completata la coronella che ha interrotto il flusso d’acqua. Ora si sta procedendo con il consolidamento della riparazione e la ricostruzione del rilevato dell’argine. Opere in corso anche per sistemare le lesioni a monte, verso il confine tra Bagnacavallo e Russi (Ponte della Madrara). A valle di Traversara, fino a località Borghetto, in sinistra idraulica, sempre domenica è stato avviato un altro cantiere per il ripristino degli argini dopo le lesioni causate dal maltempo (lato Villanova di Bagnacavallo). Ieri sono partiti due ulteriori cantieri: a Boncellino per riprendere le erosioni causate dall’ultima piena sull’argine (che questa volta ha tenuto) e nella zona del Ponte della Castellina, a valle di Faenza. Oggi, martedì, si prevede invece l’avvio delle opere di sistemazione del muretto alla confluenza tra Marzeno Lamone sotto il Ponte Rosso di Faenza.

Marzeno, lavori al via oggi
È partito ieri, lunedì, l’intervento di ripristino dell’officiosità idraulica con la rimozione del materiale da sovralluvionamento fluitato e ripristino sponde, nel tratto collinare.
Senio, già conclusa la chiusura della coronella arginale
Sul Senio sono cinque i nuovi cantieri post alluvione. Da sabato non esce più acqua a Cotignola. Le opere ora proseguono con la posa di massi e terra e la ripresa delle lesioni degli argini nel tratto di Cotignola e a monte di Castel Bolognese. Due le ulteriori opere, sempre sul Senio nel tratto ponte Autostrada Ponte Chiusaccia a tutela dei territori di Faenza, Cotignola e Solarolo, e a monte di Alfonsine.

Montone, già conclusi a Forlì i primi lavori
A Forlì si sono conclusi i lavori per il primo ripristino della sagoma e della quota dell’argine rotto dal Montone in destra idraulica; ormai ultimati anche quelli in sinistra.
Idice, subito attivato il cantiere
Da subito si è attivato il cantiere per la riparazione della rotta sull’Idice con 4 ditte al lavoro simultaneamente. Domenica è stata conclusa la tura con massi e terra. Le opere continuano per completare la prima ricostruzione dell’argine. Sillaro, dove minori sono stati i danneggiamenti, si è conclusa la prima ricostruzione dell’argine
Sul Quaderna sono chiusi gli interventi di ripristino della quota.

Operazioni di pulizia
Hera ha messo a disposizione 23 mezzi per la raccolta dei rifiuti in Romagna e 7 nel bolognese. Attualmente sono 7 le piazzole di stoccaggio dei rifiuti (a Faenza, Bagnacavallo, Cotignola, Pianoro, Castenaso, San Lazzaro e Castelguelfo). Sono 26 i mezzi impiegati per la pulizia delle strade, delle caditoie e delle fognature. Nel ravennate, la mole di lavori più significativa è quella di Faenza. Entro domani, mercoledì, le operazioni di pulizia dovrebbero essere concluse. A Bagnacavallo si opera intensamente, ma resta la situazione più complessa. Nel forlivese, a Modigliana, gli interventi di somma urgenza hanno permesso di rimuovere i detriti provocati dai ruscellamenti. Anche a Forlì risulta terminata la pulizia delle strade.

Gli sfollati ad oggi
Dopo aver toccato il picco di 2.400, scende rapidamente il numero degli evacuati che attualmente sono circa 600, soprattutto cittadini di Traversara, complessivamente solo 19 risultano assistiti dai Comuni negli hub di accoglienza. Sono 6 le unità di assistenti sociali – volontarie di protezione civile attivate per garantire adeguato supporto ai servizi sociali territoriali ed è tornato pienamente operativo anche l’ospedale. Nella frazione di Traversara di Bagnacavallo sono intanto stati attivati 2 camper con infermieri e medici della Continuità assistenziale; da ieri è presente anche il medico di medicina generale il cui ambulatorio è stato danneggiato dalla alluvione. Sul territorio del Distretto sociosanitario operano 2 psicologi per l’assistenza alla popolazione.

Le forze in campo
Il COR, Centro operativo regionale, è rimasto operativo H24 a partire dal 16 settembre. Sempre attivi anche i 3 Ccs (Centri coordinamento soccorsi) convocati e coordinati dalle Prefetture di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena, che hanno attivato tutte le forze statuarie, Vigili del fuoco, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Esercito, in stretto raccordo con il Dipartimento nazionale di Protezione civile. Costantemente operative anche le Sopi (Sale operative integrate) nelle stesse province e ben 66 i Coc (Centri operativi comunali). Da mercoledì 18 settembre oltre 900 Vigili del Fuoco hanno attuato oltre 1.600 interventi, impegnando sul campo più di 700 unità di personale e 150 mezzi, 60 provenienti da fuori regione. Si aggiungono le oltre 300 (286) unità di personale degli altri Corpi dello Stato: Esercito, Carabinieri, Polizia, Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Carabinieri Forestali. 72 i mezzi utilizzati per l’emergenza, a cui si aggiungono 6 elicotteri per i salvataggi e i recuperi di persone e animali in difficoltà. In tutto, nell’arco di 3 giorni – dal 18 al 20 settembre – hanno svolto 28 missioni per un totale di oltre 42 ore di volo, recuperando 123 persone, oltre a 4 cani e 5 gatti.

I volontari
Per l’emergenza sono intervenuti finora 810 volontari di protezione civile. Per la maggior parte tra sistema nazionale e regionale. Per la maggior parte sono volontari dei Coordinamenti emiliano-romagnoli. Nella fase di preparazione e nell’immediatezza dell’evento, le squadre hanno operato per sorveglianza, monitoraggio e sacchettature, e successivamente con mezzi e moduli per rischio idraulico e attrezzature accessorie.

I lavori post alluvione 2023
A poco più di un anno dall’alluvione del maggio 2023, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha avviato o programmato 402 cantieri di ripristino sui corsi d’acqua per circa 343 milioni di euro, finanziati con le Ordinanze del Commissario Figliuolo. Sono 130 i cantieri già completati; 158 quelli in corso e 114 in progettazione. Altri 298 interventi di difesa idraulica per 267,5 milioni di euro sono stati finanziati ai Consorzi di Bonifica (di cui la metà già conclusi) e 78 sono in capo ad AiPo per 39,2 milioni. Rispetto ai collegamenti viari, gli interventi sono in tutto 3.369, per 793,5 milioni di euro, principalmente in capo agli Enti locali.

Il confronto con il 2023. Le piogge del 17-19 settembre 2024 hanno interessato territori già coinvolti dagli eventi di maggio 2023. Dal punto di vista pluviometrico, come detto, l’evento in esame è stato sicuramente maggiore di entrambi gli eventi di maggio, sia per quantitativi di pioggia in intensità puntuale che per valori cumulati nelle 24 e nelle 48 ore.
La pioggia in sole 48 ore dell’evento di settembre 2024 è stata la massima della serie storica dal 1961 su tutti i bacini dall’Idice al Montone, ma dal punto di vista degli effetti sul territorio, il confronto tra le mappe delle aree allagate a seguito dei due eventi di maggio 2023 e dell’evento di settembre 2024 mostra chiaramente come, nonostante l’evento del 2024 abbia avuto una magnitudo maggiore dal punto di vista pluviometrico, l’estensione dei territori colpiti sia stata invece di gran lunga inferiore.

Al via oggi, presso il quartiere fieristico di Rimini, la nuova edizione di Tecna

Al via oggi, presso il quartiere fieristico di Rimini, la nuova edizione di Tecna

Al via oggi una nuova edizione di Tecna, organizzata da Italian Exhibition Group in collaborazione con Acimac, fino al 27 settembre, presso il quartiere fieristico di Rimini. Convegni, tavole rotonde, speech, workshop, premiazioni, approfondimenti tecnici, percorsi tematici, momenti di networking.

Ad inaugurare il cartellone è stato come sempre il convegno d’apertura, quest’anno particolarmente atteso per il tema trattato e i relatori invitati: “Mercati Mondiali. Conflitti, energia, rivoluzione digitale: le sfide della manifattura”.

E’ seguito poi l’evento di presentazione di We Are Acimac, il nuovo brand di promozione internazionale di Acimac, che punta a mettere in luce l´eccellenza italiana nella produzione di macchine e accessori per la ceramica. Per We Are Acimac, Tecna rappresenta la prima tappa di un world tour. L’evento ha sottolineato l’importanza della collaborazione e dell’identità collettiva nel promuovere l´industria nazionale su scala globale.

La giornata di domani, 25 settembre, si aprirà con un seminario particolarmente atteso, visto che tratta l´argomento del momento in ambito machinery: il Piano Transizione 5.0. Gli esperti di Acimac esporranno i concetti chiave del nuovo Piano, tra aspetti tecnici, certificazioni e l´accompagnamento verso il credito d´imposta (ore 10.30, presso l´Innovation Arena). Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16.15, si svolgerà un momento di premiazioni che guardano al passato e al futuro. Prima, si svolgerà il premio intitolato alla memoria dello storico Presidente di IEG Lorenzo Cagnoni, che sarà consegnato alle start-up più innovative presenti in fiera presso l´Innovation District. Seguirà la seconda edizione dei TecnAwards, che tornano dopo il successo del 2022. In questo frangente Tecna premia i migliori investimenti tecnologici realizzati dalla clientela internazionale nel periodo 2022-24 e sottolinea il suo ruolo di ponte tra il mondo della fornitura e la manifattura ceramica. L´evento è organizzato da Acimac in collaborazione con la rivista Ceramic World Review.

Giovedì 26 settembre alle ore 10.15 la fiera organizza, insieme a Società Ceramica Italiana, il Materie Prime Day, dedicato alla gestione sostenibile delle risorse e alle nuove strategie di approvvigionamento. Segue alle 12.30 il seminario di Acimac sulla cybersicurezza delle macchine, tra nuovi obblighi e procedure di vigilanza del mercato. Alle ore 14.30 si parla di innovazione territoriale nell´evento ´Ecosistema Territoriale di Innovazione dell´Emilia-Romagna´. Il Centro Interdipartimentale per la Ricerca Industriale Meccanica Avanzata e Materiali dell´Università di Bologna e il Tecnopolo di Rimini presentano casi studio nel settore ceramico legati al PNRR, dimostrando come la ricerca e l´industria possano collaborare per il progresso del settore.
Alle ore 16.00 SBS-Scuola Beni Strumentali e Acimac presentano ´L´evoluzione dei servizi post-vendita nel settore machinery´. Partecipano Asap e Digital Industries World, che offriranno spunti preziosi su come le aziende possono migliorare la loro offerta di servizi, a partire dall´Osservatorio ´Digital Servitization nel settore machinery´ completato quest´anno con la collaborazione di numerose aziende del settore.

L’ultima giornata di Tecna, come da tradizione, sarà dedicata alla formazione, con la visita degli studenti di vari istituti tecnici della regione e con ´Green Jobs & Skills´, l’evento che guarda al futuro del lavoro nel settore, esplorando le nuove competenze richieste in un’industria sempre più orientata alla sostenibilità.

Accanto al cartellone eventi, i le giornate di Tecna si svilupperanno anche attraverso  percorsi tematici, tra i quali  Innovation District, Finishing e Decortech. L’Innovation District è il percorso tematico volto a valorizzare le ultime novità e stimoli in ambito di Industria 4.0 e che quest´anno mette al centro le start-up e le scale-up, promuovendo la sinergia tra aziende. Saranno 18 gli espositori tra start-up e scale-up, di cui 2 stranieri, che presenteranno al mercato le loro innovazioni negli ambiti cari al settore come industria 4.0, software ed efficienza energetica.
La Decortech per due giorni richiamerà presso la Decortech Arena vari brand specializzati in ricerca estetica e tecnologie per la decorazione digitale. Ogni azienda terrà uno speech per raccontare la propria esperienza e know-how nel cercare di conferire alle superfici la migliore qualità estetica possibile, un valore aggiunto che esalta la competitività del prodotto.

Il programma completo è consultabile sul sito ufficiale https://www.tecnaexpo.com/

Auto in fiamme sulla Modena – Sassuolo, disagi alla circolazione

Auto in fiamme sulla Modena – Sassuolo, disagi alla circolazioneIntorno alle 18:00, la sala operativa dei vigili del fuoco è stata sollecitata da numerose chiamate per un incendio di autovettura sulla tangenziale Modena – Sassuolo, direzione sud all’altezza dell’uscita 16bis. L’autovettura, una Fiat 500X, è rimasta coinvolta nella parte anteriore dalle fiamme. Sul posto una squadra dei Vigili del fuoco dalla centrale  con due automezzi, oltre alla Polizia locale che ha provveduto alla gestione della viabilità con deviazione del traffico al raccordo precedente. Non vengono segnalati feriti.

Coppa Italia, il Sassuolo sbanca il Via del Mare

Coppa Italia, il Sassuolo sbanca il Via del Mare
foto: sassuolocalcio.it

Il Sassuolo si qualifica al terzo turno della Coppa Italia 2024-2025. Termina infatti 2-0 per i neroverdi la sfida con il Lecce. I gol, uno per tempo, di Muharemovic e di D’Andrea.

Al 13’ rete di Tarik Muharemovic che indirizza la palla nell’angolo in basso a destra. Assist di Nicholas Pierini con cross da calcio d’angolo.
Al 79’ la seconda rete con Luca D’Andrea: un tiro di sinistro con palla indirizzata nell’angolo in basso a sinistra. Assist di Luca Moro.

Il match si conclude senza che i salentini riescano a ridurre le distanze. In virtù di questo risultato il Sassuolo stacca il pass per gli ottavi di finale, dove incontrerà il Milan.

Formigine: alla guida in stato di ebbrezza, cerca di eludere il controllo

Formigine: alla guida in stato di ebbrezza, cerca di eludere il controlloLa scorsa notte, i Carabinieri della Stazione di Fiorano Modenese, impegnati in un controllo alla circolazione stradale nel comune di Formigine, hanno controllato gli occupanti di un’autovettura che, dopo aver notato l’auto militare, cercavano di eludere il possibile fermo di Polizia cambiando repentinamente direzione di marcia.

Il conducente, un uomo 39enne colto peraltro in stato di ebbrezza alcolica, è stato sottoposto a perquisizione personale e trovato in possesso di diverse quantità di stupefacente suddivise in dosi, per un peso complessivo di circa 22 grammi. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire e sequestrare ulteriore quantità di droga, sempre di diversa specie, per circa 13 grammi, oltre ad un bilancino di precisione e la somma contante di euro 900, tutto occultato all’interno di un comodino.

La chiara destinazione allo smercio illecito dello stupefacente trovato nella disponibilità dell’interessato, ha consentito ai militari di procedere al suo arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ stato inoltre segnalato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza, con contestuale ritiro della patente di guida.

Nella mattinata odierna l’indagato è stato giudicato con rito direttissimo e il Giudice del Tribunale di Modena, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei suoi confronti l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

 

Biomedicale: Payback sui dispositivi sanitari, la Regione chiede la totale abrogazione della norma

Biomedicale: Payback sui dispositivi sanitari, la Regione chiede la totale abrogazione della normaIl meccanismo del payback sanitario va abolito. “A salvaguardia della tenuta del Sistema sanitario nazionale e della tutela della salute dei cittadini”, ma anche per evitare che possa crearsi “una fonte di incertezza per le imprese e per l’intera filiera produttiva”.

A metterlo nero su bianco gli assessori regionali Vincenzo Colla (Sviluppo economico, green economy e lavoro) e Raffaele Donini (Politiche per la salute) che, dopo l’incontro nel pomeriggio di ieri con i rappresentanti regionali e territoriali di Cna, Confindustria e Lapam Confartigianato, hanno scritto ai ministri delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e della Salute, Orazio Schillaci.

“Abbiamo trovato una grande condivisione trasversale per salvaguardare questa filiera strategica per la nostra regione e per il Paese, e al tempo stesso non penalizzare la sanità pubblica- affermano Colla e Donini-. La situazione che si è venuta a creare non solo non risolve il problema della spesa sanitaria delle Regioni, ma mette in crisi tutto un sistema produttivo d’eccellenza. Durante il covid abbiamo visto cosa può significare l’insufficienza dei dispositivi medici e la difficoltà di un comparto produttivo a dare risposte adeguate e in tempi rapidi. Se questo sistema va a fondo non diventa solo un problema economico e sociale, ma determinerà la mancanza di autosufficienza sanitaria. È dunque indispensabile e urgente- chiudono- fermare la macchina infernale del payback e ripartire da zero con una nuova discussione che ripensi al futuro del settore insieme a tutti gli attori in campo”.

La lettera, condivisa con i rappresentanti delle associazioni di settore, spiega che, sebbene il payback abbia come obiettivo la razionalizzazione della spesa sanitaria per l’acquisto di dispositivi medici, la sua applicazione rischia di mettere in crisi non solo il comparto biomedicale e tutto l’indotto, ma anche il sistema sanitario e ospedaliero che si troverebbe in estrema difficoltà nella cura delle persone con nuovi prodotti e tecnologie.

Le ricadute negative sono chiare: per le imprese medio piccole è impossibile reperire le risorse da restituire alla Regione, quelle grandi che operano a livello globale cominciano a considerare l’Italia un Paese poco interessante per le forniture, programmando una veloce uscita dal mercato.

Le ripercussioni sul Sistema sanitario nazionale, con il fallimento di molte Pmi e l’uscita dall’Italia dei grandi gruppi globali, peserebbero sulla qualità e la disponibilità di dispositivi medici anche innovativi con evidenti riflessi negativi sulla possibilità di curare pazienti e cittadini. Una situazione che potrebbe comportare anche una spinta verso la sanità privata, con la possibilità di cura garantita solo a chi ha i soldi per permettersela.

In tutto questo, lo Stato vedrebbe distrutta una filiera che conta oltre 4.400 imprese di alta qualità, con circa 119mila occupati e genera circa 12 miliardi di fatturato.

In virtù di queste considerazioni, Colla e Donini chiedono al Governo, a nome della Giunta regionale, che la norma venga cancellata dall’ordinamento con effetto a partire dal 2019. Con riferimento al quadriennio 2015-2018, chiedono inoltre al Governo che vengano stanziate ulteriori risorse per azzerare l’onere a carico delle imprese e salvaguardare i bilanci della Sanità.

Maltempo, la presidente Priolo incontra il Commissario Figliuolo

Maltempo, la presidente Priolo incontra il Commissario Figliuolo“Servono risposte straordinarie, adesso, realizzando opere strategiche subito, mentre programmiamo gli interventi da completare nel medio periodo. Ci sono risposte da dare adesso alle persone e alle comunità colpite, costrette a vivere in una costante emergenza, e a tutti i territori, consapevoli che i cambiamenti climatici ci mettono tutti a rischio e di fronte a sfide inedite. Al Governo, dunque, chiediamo procedure straordinarie e immediate: se è stato fatto per ricostruire il Ponte Morandi a Genova, perché non lo si può replicare in Emilia-Romagna? Qui stiamo realizzando centinaia di cantieri come Regione con l’Agenzia regionale di Protezione civile, insieme ai Comuni, spesso piccoli, ma senza strumenti straordinari è come fronteggiare eventi estremi sempre più frequenti con le mani e i badili: si può continuare così? Si può anche solo pensare di fronteggiare sfide eccezionali con strumenti ordinari?”.

La presidente facente funzioni della Regione, Irene Priolo, chiede una svolta decisa nelle opere di messa in sicurezza del territorio durante un incontro con il Commissario di Governo alla ricostruzione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, e con i Ministeri dell’Ambiente, Infrastrutture e Trasporti, Economia e Finanze, svoltosi questa mattina. Perché dopo il passaggio del ciclone Boris e i nuovi drammatici eventi in Romagna dei giorni scorsi, servono risposte immediate e procedure efficaci. E’ quanto ribadito dalla presidente, insieme al sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, affiancati dai tecnici regionali, che stanno già individuando le opere straordinarie che andranno realizzate subito per ciascun bacino: interventi che la Regione propone vengano finanziati immediatamente su progettazione e cantierizzazione.

La proposta è stata recepita dal Commissario Figliuolo. La struttura commissariale si è inoltre impegnata a rivedere l’ordinanza del PNRR alla luce degli eventi della scorsa settimana, che verrà comunque approvata in tempi rapidi: contiene l’elenco delle opere da realizzare entro il 30 giugno 2026, da affiancare agli interventi urgenti e a quelli necessari alla messa in sicurezza dei territori, attesi da sindaci e comunità locali.

La Regione in pochi giorni invierà alla Struttura commissariale l’elenco delle prime opere straordinarie dei Piani speciali da anticipare rispetto ai tempi previsti: alcune di ambito idraulico e altre relative a ponti che ormai rappresentano situazioni insostenibili rispetto al deflusso regolare delle acque.

La presidente Priolo ha anche chiesto che vengano approvati al più presto i Piani speciali per la Ricostruzione, che prevedono opere per 4,5 miliardi di euro necessarie alla sicurezza idrogeologica dell’Emilia-Romagna, oltre a 1,9 miliardi sulle infrastrutture, da realizzare nel medio-lungo periodo, a partire dalle casse di espansione e laminazione. Il Commissario Figliuolo ha garantito che, ricevuti i pareri necessari, procederà al via libera al documento, che dovrà poi essere finanziato dal Governo.

Un’ultima verifica è stata chiesta dalla Regione sui soggetti attuatori esterni: anche in questo caso è necessaria una accelerazione da parte loro nella progettazione e realizzazione degli interventi programmati, oltre all’individuazione di grandi operatori che possano accrescere ulteriormente la capacità di attuazione dei cantieri.

Alcune chiusure programmate sull’A14 nel bolognese

Alcune chiusure programmate sull’A14 nel bologneseSulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di mercoledì 25 alle 6:00 di giovedì 26 settembre, sarà chiusa la stazione di Bologna Borgo Panigale, in uscita per chi proviene dalla A1 Milano-Napoli.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Valsamoggia, sulla A1 Milano-Napoli o di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio.

Nella suddetta notte, la stazione di Bologna Borgo Panigale sarà chiusa in uscita anche per chi proviene da Ancona/Padova, vista la chiusura, sulla stessa A14, del tratto compreso tra l’allacciamento A13 Bologna-Padova e Bologna Borgo Panigale, verso la A1/Milano, per lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale.

 

Sempre sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, nella notte tra mercoledì 25 e giovedì 26 settembre, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura: con orario 21:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio “Sillaro ovest”, situata nel tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e Castel San Pietro, verso Ancona/Pescara; con orario 22:00-6:00, sarà chiusa la stazione di Castel San Pietro, in uscita per chi proviene da Bologna.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Bologna San Lazzaro o di Imola.

 

 

Bologna intitola un parco a Pierangelo Bertoli

Bologna intitola un parco a Pierangelo BertoliMercoledì 25 settembre alle 9.30 il Parco dei Pini, in via Emilia Ponente 487, sarà intitolato al cantautore Pierangelo Bertoli. Insieme al figlio Alberto Bertoli saranno presenti il sindaco Matteo Lepore, Stefano Bonaccini, europarlamentare, Daniele Ara, assessore alla Scuola, Elena Gaggioli, presidente del Quartiere Borgo Panigale-Reno.

Il Settembre formiginese finisce in Irlanda

Il Settembre formiginese finisce in IrlandaIl Settembre formiginese è ormai agli sgoccioli, dopo aver proposto quasi 200 appuntamenti per tutti i gusti e le fasce di età e aver attirato in città moltissimo pubblico. Associazioni locali, commercianti, esercenti e altre diverse realtà hanno come sempre dato il meglio di sé, a dimostrazione di una comunità vitale, attrattiva e coesa.

Ma le proposte non finiscono qui…

Nell’ultimo fine settimana di Settembre (dal 27 al 29), piazza Calcagnini e via San Francesco si coloreranno di verde e si animeranno con le note, i sapori, le tradizioni e le danze irish; celebrando, come da tradizione, il gemellaggio con Kilkenny.

Durante la tre giorni, si alterneranno sul palco gruppi di musica folk e non mancherà la buona cucina con un ristorante dedicato a tutti i piatti della tradizione e stand che propongono fish & chips e sandwich.

Tra i concerti serali, venerdì 27 settembre alle 20.30 si recupera lo spettacolo di Marco Baroni, inizialmente previsto a inizio settembre ma rinviato a causa del maltempo. Seguono gli gli “Espana Circo Este”.

Sabato 28 saliranno sul palco alle 21 i Drunken Lullabies e domenica 29 “Les Irlandiis”. Per informazioni, è possibile consultare la pagina Facebook “Irlanda In Festa” e l’evento “Irlanda in Festa Formigine”, o scrivere a info@estragon.it

Nei pressi del parco Ducale di Sassuolo si rimuovono alcuni alberi ammalorati

Nei pressi del parco Ducale di Sassuolo si rimuovono alcuni alberi ammaloratiPartiranno da martedì 24 settembre le operazioni di potatura e rimozione di alcuni pioppi cipressini morti o in grave stato di ammaloramento, per la messa in sicurezza e la fruibilità dell’area, di competenza della Provincia di Modena, nella zona che solitamente ospita il Festival giovanile, nei pressi del parco Ducale di Sassuolo.

Le lavorazioni, eseguite dalla Provincia di Modena in collaborazione con il Comune di Sassuolo e affidate ad una ditta specializzata nella gestione del verde, riguardano circa otto alberi presenti sulla “Provana” del parco ducale di Sassuolo nel tratto a Sud di Viale Palestro.

Nell’ambito dell’appalto dei lavori, inoltre, è prevista la rimozione delle principali ceppaie, l’allacciamento all’impianto di irrigazione del Comune di Sassuolo, la sistemazione del piano carraio del percorso.

É prevista poi la piantumazione delle nuove piante, in sostituzione di quelle che saranno rimosse, che sarà eseguita successivamente, nel periodo più idoneo per garantire il corretto attecchimento della pianta stessa, tra alcuni mesi.

Ferrovia Modena-Sassuolo, il Consigliere Regionale Cuoghi: “E’ stato installato il sistema controllo marcia treno?”

Ferrovia Modena-Sassuolo, il Consigliere Regionale Cuoghi: “E’ stato installato il sistema controllo marcia treno?”A chiederselo il Consigliere Regionale e candidato per Fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali Luca Cuoghi che riporta notizie contrastanti in tal senso.

“Col sistema attivo, infatti, il Capotreno non avrebbe più l’obbligo di restare in cabina e potrebbe svolgere meglio la sua vera funzione al servizio dei viaggiatori, ma questo non sta avvenendo.

Anzi, da informazioni raccolte – prosegue Cuoghi – sarebbero sorti problemi nel Comune di Modena ed il Sistema Controllo Marcia Treno, previsto già dal 2021, non è stato completato nemmeno questa volta!”

Cuoghi ha pertanto presentato un’interrogazione in Regione per fare chiarezza in merito.

“Quel che è peggio, non è solo il fermo estivo della linea, che a questo punto è stato inutile, ma che un dispositivo di sicurezza venga ripetutamente posticipato nel tempo, senza una previsione credibile di attivazione”.

Renga e Nek al Teatro EuropAuditorium di Bologna con ben 3 appuntamenti

Renga e Nek al Teatro EuropAuditorium di Bologna con ben 3 appuntamentiDopo il lunghissimo tour in tutta Italia che li ha visti protagonisti la scorsa estate, i due speciali appuntamenti SOLD OUT all’Arena di Verona e al Forum di Milano e le date nei principali teatri italiani, RENGA e NEK tornano nuovamente ad esibirsi insieme dal vivo, con ben 3 appuntamenti al Teatro EuropAuditorium a Bologna, il 29,30 settembre e il 1° ottobre 2024.

È in radio e disponibile in digitale, “DOLCEVITA (Epic / Sony Music), il nuovo singolo di RENGA e NEK, che dà il via alla loro estate 2024 e il cui video è disponibile al link https://youtu.be/vQqOfw8Asm0?si=t7AfUXJKpLPilScu.

Fin dal titolo, e grazie ai numerosi riferimenti presenti nel testo, si viene proiettati subito in un mondo fatto di auto cabriolet e vento tra i capelli, di notti estive e di cinema all’aperto. Un immaginario preciso, una vera e propria fotografia, che si sposa perfettamente con il sound uptempo del brano.

DOLCEVITA (testo di F. Camba, D. Coro, D. Mancino) va ad arricchire la versione digitale del loro album “RENGANEK, già contenente dodici brani, tra qui il singolo sanremese “PAZZO DI TE”.

info@teatroeuropa.it – 051.372540

Messineo, emozioni per il ricordo nel 50° anniversario

Messineo, emozioni per il ricordo nel 50° anniversarioUna giornata per ricordare Emanuele Messineo nel cinquantesimo anniversario della scomparsa. A cinquanta anni esatti di distanza la comunità maranellese ha commemorato il giovane carabiniere ucciso a Maranello il 23 settembre 1974 nel tentativo di sventare una rapina, a cui il Consiglio Comunale cittadino, lo scorso 29 luglio, ha conferito la Cittadinanza Onoraria.

Una giornata ricca di appuntamenti rivolti a tutta la cittadinanza, organizzata dall’amministrazione comunale e dall’Arma dei Carabinieri, che ha preso il via al Parco degli Artisti in via Vittorio Veneto, dove è collocato il murale dedicato a Messineo, con un incontro tra l’amministrazione comunale e i ragazzi e le ragazze delle scuole medie di Maranello. Nel pomeriggio la commemorazione ufficiale alla presenza delle autorità e dei famigliari del carabiniere, a cui è stata consegnata la pergamena con la cittadinanza onoraria: la cerimonia si è svolta in Piazzetta Messineo, sede della banca in cui nel 1974 il carabiniere fu ucciso mentre cercava di fermare un rapinatore. “Per tutti noi”, ha affermato il sindaco Luigi Zironi nel suo intervento, “è un dovere morale ricordare il sacrificio di Emanuele Messineo, che a distanza di mezzo secolo continua a rappresentare l’integrità e il coraggio dell’Arma, sulla quale la nostra città sa di poter contare nel momento del bisogno.

Con questo spirito il Consiglio Comunale di Maranello ha deciso all’unanimità di attribuire la Cittadinanza Onoraria ad Emanuele Messineo, che ha dato la propria vita per difendere la nostra comunità”. Tra le testimonianze di quanti all’epoca assistettero a quel tragico episodio, particolarmente toccante il ricordo del Dott. Riccardo Francesco Martucci, il medico di Maranello che soccorse Messineo e il cui studio era adiacente alla banca: presente alla cerimonia, ha raccontato con emozione quei momenti così drammatici. Le celebrazioni si sono poi concluse all’Auditorium Enzo Ferrari con il concerto della Fanfara della Scuola Allievi Marescialli e Brigadieri dell’Arma dei Carabinieri di Firenze. Una giornata solenne e ricca di emozioni, dunque, per ricordare la figura del giovane carabiniere scomparso a Maranello il 23 settembre 1974: nato a Marianopoli in provincia di Caltanissetta il 6 marzo 1949, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, Emanuele Messineo, all’epoca dei fatti appena venticinquenne, era in servizio a Maranello da tre anni. L’emozione per la sua morte fu tale che ai funerali parteciparono quindicimila persone. Oltre alla piazzetta e al murale, il Comune di Maranello gli ha intitolato la palestra delle scuole medie Ferrari, e nel luglio di quest’anno, con il voto unanime del Consiglio Comunale, gli ha conferito la Cittadinanza Onoraria, “per l’eroico gesto compiuto sacrificando la propria vita a tutela dell’incolumità della comunità maranellese”.

Alcune chiusure previste in Tangenziale di Bologna, A14 e sul Raccordo di Casalecchio

Alcune chiusure previste in Tangenziale di Bologna, A14 e sul Raccordo di CasalecchioSulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di mercoledì 25 alle 6:00 di giovedì 26 settembre, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 10 Zona Industriale Roveri e lo svincolo 12 SS65 della Futa, verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.

Di conseguenza, gli svincoli 11 San Vitale e 11 bis Castenaso, saranno chiusi in entrata verso San Lazzaro/A14 e non saranno raggiungibili in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 10 Zona Industriale Roveri, percorrere la viabilità ordinaria: via del Terrapieno, via dell’Industria, via Pederzana, via Villanova, via Galeazzo Marescotti, via Giovanni II Bentivoglio e rientrare in Tangenziale attraverso lo svincolo 12 SS65 della Futa.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna Borgo Panigale e l’allacciamento A13 Bologna-Padova, nei seguenti giorni e con le seguenti modalità:

 

DALLE 22:00 DI MARTEDI’ 24 ALLE 6:00 DI MERCOLEDI’ 25 SETTEMBRE

-sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna Borgo Panigale (km 4+800) e l’allacciamento con la A13 Bologna-Padova (km 14+400), verso Ancona/Pescara.

Di conseguenza, sarà contestualmente chiuso anche il Raccordo di Casalecchio, nel tratto compreso tra Bologna Casalecchio e l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto, in direzione Ancona/Pescara.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:

per chi proviene da Milano ed è diretto verso Ancona, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Borgo Panigale, percorrere il Ramo Verde, la Tangenziale di Bologna e rientrare in A14 alla stazione di Bologna Fiera o di Bologna San Lazzaro;

per chi proviene da Milano ed è diretto verso Padova, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Borgo Panigale, percorrere il Ramo Verde, la Tangenziale di Bologna ed entrare in A13 alla stazione di Bologna Arcoveggio;

per chi proviene da Firenze ed è diretto verso Padova, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Casalecchio, percorrere la Tangenziale di Bologna ed entrare in A13 alla stazione di Bologna Arcoveggio;

per chi proviene da Firenze ed è diretto verso Ancona/Pescara, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Casalecchio, percorrere la Tangenziale di Bologna, per entrare sulla A14 alla stazione di Fiera o di Bologna San Lazzaro.

 

DALLE 22:00 DI MERCOLEDI’ 25 ALLE 6:00 DI GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE

-sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento A13 Bologna-Padova e Bologna Borgo Panigale, verso la A1 Milano-Napoli (direzione Milano e Firenze).

Di conseguenza sarà chiuso lo svincolo che dalla A13 Bologna-Padova immette sulla A14 Bologna-Taranto, in direzione della A1.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, al km 0+600 della A13, percorrere la Tangenziale di Bologna ed entrare sul Raccordo di Casalecchio attraverso la stazione di Bologna Casalecchio, per proseguire poi verso Milano o in direzione di Firenze.

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Sul Raccordo di Casalecchio (R14), sarà chiusa la stazione di Bologna Casalecchio, in entrata verso la A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione del cavalcavia di svincolo, nei seguenti giorni e orari:

-dalle 10:00 alle 20:00 di mercoledì 25 settembre;

-dalle 10:00 alle 20:00 di domenica 29 settembre.

In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Bologna Borgo Panigale, sulla A14 Bologna-Taranto, o alla stazione di Bologna Arcoveggio, sulla A13 Bologna-Padova.

Sassuolo: dal 1 ottobre aperte le iscrizione all’albo scrutatori di seggio

Sassuolo: dal 1 ottobre aperte le iscrizione all’albo scrutatori di seggioDal 1 al 31 ottobre è possibile iscriversi all’Albo dei Presidenti di Seggio e dal 1 ottobre al 30 novembre all’Albo degli scrutatori.

Sul sito istituzionale del Comune di Sassuolo, nelle apposite sezioni https://www.comune.sassuolo.mo.it/servizi/anagrafe-e-stato-civile/albo-presidenti-di-seggio-iscrizione e https://www.comune.sassuolo.mo.it/servizi/anagrafe-e-stato-civile/albo-scrutatori-di-seggio-iscrizione è attivo il servizio di iscrizione online.

Le iscrizioni ad entrambi gli Albi effettuate in questo periodo sono valide  dal 2025 in poi, salvo espressa richiesta di cancellazione.

“Mens sana in corpore sano”: prepararsi all’inverno!

“Mens sana in corpore sano”: prepararsi all’inverno!È stato ripetuto fin dall’infanzia, lo confermano medici, giornali e televisioni, e gli antichi già lo avevano intuito: praticare un’attività fisica fa bene al corpo e non solo, migliorando il benessere psicofisico generale. Molti lo avranno sicuramente già sperimentato: quando si pratica uno sport, ci si sente meglio. La salute migliora, i piccoli dolori e fastidi scompaiono, così come i fastidiosi “acciacchi”.

Dal punto di vista estetico, anche la forma fisica ne trae giovamento: l’aspetto migliora, la massa grassa si riduce, i muscoli si rinforzano, le forme si modellano, la postura migliora e tutto il corpo risulta più tonico e in forma. È evidente che subito dopo aver fatto movimento e nei periodi in cui si è particolarmente attivi, ci si sente più leggeri, dinamici e con più voglia di fare, rispetto ai momenti di inattività dovuti a pigrizia o “mancanza di tempo”.

L’attività fisica sembra trasmettere una carica extra, che consente di affrontare meglio e con più energia la vita quotidiana, il lavoro e la routine. È fondamentale mantenere il corpo attivo in modo regolare e continuativo, e che questa attività non diventi un peso o una “fatica doverosa”, ma che, idealmente, regali anche divertimento, relax e piacere.

È meglio scegliere con cura dove, come e quando allenarsi. Le opzioni sono molte: alcuni, quasi senza accorgersene, praticano attività fisica quotidiana andando al lavoro a piedi, in bicicletta o evitando l’ascensore. Altri preferiscono giocare a calcio, tennis o praticare yoga, mentre c’è chi sceglie di indossare una tuta da ginnastica o un costume da bagno.

È importante scegliere un’attività fisica che sia flessibile rispetto agli impegni e gusti personali, che sia adatta alle proprie capacità fisiche, divertente e che non affatichi troppo, permettendo di variare a seconda delle stagioni e delle esigenze personali. Affidarsi a professionisti esperti, che sappiano guidare con passione e metodo, è essenziale per immergersi nel meraviglioso mondo del benessere.

Il benessere fisico e mentale non può prescindere da un corretto rapporto con l’alimentazione. Non significa seguire una dieta rigida, ma mangiare in modo equilibrato, variando spesso i cibi presenti sulla tavola, privilegiando prodotti freschi e di stagione, abbondando con frutta e verdura e facendo cinque pasti al giorno. È inoltre fondamentale bere tanta acqua durante l’arco della giornata.

Prendersi cura di sé, fare attività fisica, mangiare sano, dormire a sufficienza e divertirsi di più significa seguire uno stile di vita orientato al benessere: uno stile di vita WELLNESS. Con sole due ore di attività fisica alla settimana e qualche piccola modifica all’alimentazione, è possibile vivere meglio e sentirsi “FELICI DI BENESSERE”.

Al centro sportivo CA’ MARTA ci si allena, e invita chiunque a unirsi per vivere con più vitalità. Basta fare un piccolo sforzo iniziale: “fare la borsa”  la prima volta, e poi i risultati, il benessere e la gioia delle proprie emozioni faranno il resto, portando regolarmente sui campi da calcetto, tennis, padel, in piscina, palestra o sala massaggi per momenti di relax.

Per ulteriori dettagli, si possono seguire gli aggiornamenti su Facebook, Instagram e sul sito, dove si trovano offerte e la possibilità di praticare sport in base ai propri desideri e impegni.

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 25 settembre 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 25 settembre 2024Iniziali condizioni di cielo poco nuvoloso con aumento della nuvolosità alta e sottile dal pomeriggio. Addensamenti più consistenti sui rilievi.

Temperature valori minimi compresi tra 13 gradi della pianura occidentale e 18 gradi della costa riminese. Massime fra 22 e 25 gradi. Venti inizialmente deboli variabili, tendenti a divenire sud-occidentali e a rinforzare sui rilievi dal tardo pomeriggio-sera. Mare poco mosso, mosso al largo.

(Arpae)

Aperta oggi la 41ª edizione di Cersaie

Aperta oggi la 41ª edizione di Cersaie

La 41ª edizione di Cersaie si è aperta oggi, dopo il taglio del nastro a The Square nel Centro Servizi, con il convegno “Transizione energetica e competitività internazionale per la ceramica italiana” tenutosi presso l’Europauditorium del Palazzo dei Congressi di BolognaFiere. Moderati dalla giornalista Monica Maggioni, insieme al presidente di Confindustria Ceramica Augusto Ciarrocchi sono intervenuti sul palco il presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Green Economy, Lavoro, Formazione e Relazioni Internazionali  Vincenzo Colla, l’amministratore delegato di SIMEST Regina Corradini D’Arienzo, il direttore della Fondazione Edison Marco Fortis e il presidente di ICE Agenzia Matteo Zoppas.

Dopo i saluti iniziali del presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, Augusto Ciarrocchi – presidente di Confindustria Ceramica – ha delineato la flessione di mercato della ceramica italiana. “L’industria ceramica italiana continua a risentire delle gravi crisi che perdurano a livello internazionale e della mancanza di certezze nel settore dell’edilizia nazionale. Per le piastrelle di ceramica ma anche per gli altri nostri comparti, a fronte di volumi che si confermano in linea con il primo semestre dello scorso anno, il fatturato estero complessivo cala del 4% circa. Il mercato italiano mostra una riduzione più marcata, con un fatturato in calo nell’ordine del 6% a fronte di volumi stabili.

Siamo un sistema industriale preso a modello nel mondo, che però oggi corre seri rischi di delocalizzazione a causa di tutta una serie di fattori, quali il sistema ETS e gli appesantimenti di costi che comporta per finire con il necessario miglioramento della certezza del diritto in campo fiscale e la garanzia dei tempi nella realizzazione delle infrastrutture, che scoraggiano le nostre imprese a continuare ad investire nei nostri territori. Ci chiamano “hard to abate”, ma sarebbe meglio dire ”hard to decarbonize”, perché in realtà è molto facile “abbattere” un settore con politiche che sono corrette nell’obiettivo, ma sbagliate nel merito.

Il sistema ETS dopo 20 anni avrebbe bisogno di una seria verifica di efficacia che consideri più i fatti che non le opinioni. Siamo a favore di una transizione energetica che tenga assieme lo sviluppo sostenibile, gli equilibri di bilancio e la salvaguardia dell’occupazione di qualità tipica dei nostri territori.
È davvero urgente che la politica mantenga obiettivi alti, ma superi approcci ideologici e scelte fatte “a priori”, senza verificare se una soluzione è razionale ed adatta a tutti i settori e senza considerare gli effetti delle decisioni prese sulla possibilità delle imprese di stare con mercati sempre più concorrenziali.

Un tema non ancora toccato – ha concluso Augusto Ciarrocchi – è quello del made in. Non è possibile che nel mercato europeo non si trovi una regolamentazione nel far sapere ai consumatori l‘origine del prodotto. Il Giappone e gli Stati Uniti lo fanno, mentre l’Europa lascia entrare prodotti senza che sia individuata l’origine della merce ed il consumatore non è in rado di fare una scelta a ragion veduta. Io credo che questo sia un fattore estremamente importante per tutelare la competitività delle ceramiche italiane e, più in generale, della manifattura italiana”.

Il contesto internazionale è stato descritto dal direttore della Fondazione Edison Marco Fortis che ha rilevato come la situazione sia curiosa perché la manifattura non è mai stata così competitiva. “Grazie a questa grande crescita di competitività, l’Italia è oggi il quarto Paese esportatore al mondo, ha realizzato una specializzazione multiforme nonostante il rallentamento economico mondiale”.

Riguardo al tema della decarbonizzazione, Fortis ha precisato che nel primo mandato Ursula Von der Leyen ha posto una serie di obiettivi ambientali, condivisibili sul piano dell’impostazione generale, che hanno portato al fatto che i primi venti Paesi al mondo con sviluppo umano sostenibile appartengono quasi tutti all’Unione Europea. Traguardi molto ambiziosi per ridurre la CO2 che comportano il rischio di arrivarci attraverso una deindustrializzazione dell’Europa che non farebbe bene nemmeno al continente stesso, qualora le produzioni dei settori energivori venissero decentrate in aree con livelli di tutela ambientale e sociale più limitate. Questo piano di transizione energetica dell’Europa non tiene conto dell’importanza della manifattura europea. L’Unione Europea a 27 ha un surplus commerciale col resto del mondo di circa 38 miliardi di euro, con la sola industria delle piastrelle di ceramica che vale il 5% di questo surplus: un valore minacciato dagli obiettivi di transizione energetica, ma soprattutto dai tempi e dai modi secondo cui si dovrebbe realizzare la transizione energetica. Questo – ho proseguito l’economista – sarebbe un errore strategico clamoroso. Il Rapporto Draghi indica la strada ma con le decisioni prese non ci si si rende conto che stiamo facendo del male con le nostre mani alla manifattura tradizione, a settori gioiello come quello delle piastrelle italiane che invece andrebbero assolutamente tenuti in considerazione, anche per il contributo che danno dal punto di vista della bilancia commerciale.

“Le persone dei nostri territori – ha sottolineato Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Transizione Ecologica – sanno esprimere competenze e manualità che hanno consentito al nostro tessuto imprenditoriale di far entrare l’Italia tra i Paesi del G7. Sono un patrimonio importante che non deve andare disperso perché rappresenta un nostro centrale punto di forza.

Dobbiamo continuare a mantenere l’impegno a favore della sostenibilità, sebbene il nostro paese emetta solo lo 0,7% del totale delle emissioni del pianeta, consapevoli che lo sviluppo di continenti come l’Africa peggiorerà la situazione generale. Dobbiamo perseverare nell’obiettivo arrivando a correggere distorsioni, come nel caso dell’automotive dove la costruzione di motori elettrici, più semplici rispetto a quelli termici, sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza di intere filiere della subfornitura.

Abbiamo sostituito quasi completamente l’import di gas russo – ha proseguito il Ministro dell’Ambiente – con fornitore da Algeria ed Azerbaijan. Non sono tanto preoccupato dal rimanente 5% o in generale delle quantità necessarie al nostro Paese – e questo grazie anche al fatto che da gennaio 2025 il rigassificatore al largo di Ravenna entrerà in funzione – quanto dal livello dei prezzi. Nel caso in cui la Russia decida di interrompere in autunno il flusso che attraverso l’Ucraina, i prezzi europei del gas potrebbe schizzare in alto.
Il TAR ha tolto dal tavolo il PITESAI. La Gas release richiede la definizione di un nuovo percorso dove i produttori, da un lato, ed i grandi consumatori dall’altra si mettano intorno ad un tavolo, assieme e al Ministero e a Confindustria, per trovare un accordo.
Per il futuro, ha concluso Gilberto Pichetto Fratin, positive indicazioni emergono dalla sperimentazione a Ravenna sulla cattura della C02, una tecnologia sperimentale che può essere di aiuto lungo il percorso della decarbonizzazione”.

L’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Green Economy, Lavoro, Formazione e Relazioni Internazionali  Vincenzo Colla ha ricordato come questa regione stia facendo investimenti incredibili sull’efficienza e l’autonomia energetica. A partire dal rigassificatore a Ravenna, un’operazione condivisa con Governo e con il territorio con l’obiettivo principale di aiutare l’intero Paese. La Regione Emilia Romagna ha deciso di investire su un sistema energetico che guarda a tutte le fonti rinnovabili, dall’eolico al fotovoltaico, dal biogas e biometano all’idrogeno, che può contribuire a dare risposte anche a un settore energivoro come quello ceramico.

Per la ceramica è fondamentale anche il tema della logistica: la Bretella Campogalliano-Sassuolo è un progetto dentro il piano industriale dell’Autostrada del Brennero e ci risulta che entro l’anno è attesa la manifestazione di interesse. Per favorire l’aumento di competitività, tuttavia, è fondamentale che l’Europa cambi: guardare agli investimenti e non solo dazi, come ha evidenziato Draghi, ma soprattutto intervenire per calmierare i prezzi, perché non è accettabile mantenere ad Amsterdam una borsa sull’energia che fa solo speculazione finanziaria senza guardare all’economia reale”.

L’amministratore delegata di SIMEST, Regina Corradini D’Arenzio, ha dichiarato; “Il settore della ceramica rappresenta a pieno l’eccellenza italiana nella sua capacità di innovare processi e prodotti con effetti virtuosi sulla competitività e sulla sostenibilità non solo ecologica ma anche sociale, visto l’impatto che è in grado di produrre sulla comunità locale in virtù della forza del distretto.
L’Italia, leader mondiale per la produzione di ceramiche di alta qualità, registra esportazioni pari all’80% della produzione totale, posizionandosi al primo posto tra i Paesi esportatori. Come SIMEST, società del gruppo CDP, stiamo supportando le imprese esportatrici della ceramica – e la relativa filiera – sia attraverso la finanza agevolata in convenzione con il MAECI, favorendo i loro investimenti innovativi e sostenibili, sia come partner istituzionale di minoranza nei loro investimenti all’estero.

Continueremo a fornire il nostro supporto finanziando anche la crescita del capitale umano in azienda grazie anche a una misura come il “Plafond Africa” all’interno del piano Mattei che permette alle imprese di formare giovani africani da impiegare in Italia colmando una richiesta di manodopera ad oggi carente. Le nuove professionalità potranno quindi essere impiegate non solo in Africa ma anche negli stabilimenti italiani.
Oltre a ciò stiamo pensando ad ulteriori innovazioni che, tra l’altro, siano in grado di sostenere le imprese energivore così penalizzate sui mercati globali visto l’incidenza dei maggiori costi”.

Matteo Zoppas, presidente Agenzia ICE “Le piattaforme fieristiche si confermano essere uno dei principali strumenti di promozione del Made in Italy e di sviluppo soprattutto tra le piccole e medie imprese che affrontano per la prima volta un percorso di internazionalizzazione e hanno bisogno di entrare in contatto con buyer qualificati. andiamo all’estero facendo partecipare gli imprenditori italiani alle collettive presso le maggiori fiere estere e al contempo portiamo operatori internazionali ad eventi in Italia per fare business matching.
Agenzia ICE ha una rete di 87 uffici in 74 Paesi a cui le aziende possono rivolgersi per avere informazioni e sostegno necessari rispetto al Paese e al mercato d’interesse: contatti di potenziali clienti, assistenza legale, doganale e per l’espletamento degli obblighi burocratici, oltre alla soluzione di eventuali criticità.

Come evidenziato da un’indagine ISTAT, le aziende che si sono rivolte all’Agenzia hanno avuto un aumento di export del 5% in più rispetto a quelle che non si sono rivolte a noi. Il comparto della ceramica per architettura e arredobagno è, in questo momento in difficoltà: l’export del 2023 ha perso, rispetto al 2022, circa il 15% ma in leggero recupero nei primi mesi del 2024 a -4%.

Dobbiamo serrare i ranghi, lavorando insieme al resto del Sistema Paese, con SACE, SIMEST, CDP, in stretta coordinazione con la Diplomazia della crescita promossa dal MAECI a cui si aggiungono le attività per creare le condizioni per una maggiore competitività del Mimit.
Molto importante poi il messaggio lanciato dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini durante la scorsa Assemblea per l’inaugurazione di una fase di dialogo e collaborazione costruttiva con il Governo”.

Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, dopo aver sottolineato la vicinanza dell’Associazione alle popolazioni colpite dall’alluvione in Romagna, ha detto che “dobbiamo far capire anche all’Europa che è necessario porre attenzione alle nostre imprese. Per noi l’industria ceramica è una eccellenza e non potevamo non essere qui a sostenerlo: è fondamentale supportare questa industria così importante per il Paese, leader del nostro made in Italy. Questo settore sa benissimo quanto è centrale l’ambiente avendo investito negli ultimi anni 2 miliardi, per arrivare al 100% di riciclo di acqua e scarti di produzione. Sono numeri importantissimi, è un settore attento all’ambiente e quindi è fondamentale che ci sia un riconoscimento”.

“Bisogna che gli 800 miliardi necessari per la transizione energetica non vengano presi alle imprese, che già adesso sono in difficoltà, e che vengano definiti i tempi – ha proseguito il Presidente di Confindustria -. E’ indispensabile avere come obiettivo la neutralità tecnologia, avendo cura di salvaguardare la manifattura e le filiere italiane della subfornitura. Abbiamo bisogno che anche la ceramica sai competitiva rispetto altri Paesi e, perché lo sia, serve che l’Europa prenda decisioni.  Sulla competitività non possiamo permetterci di perdere pezzi, quando dobbiamo registrare che lo scorso anno il 63% delle vendite indiane di ceramiche era diretto in Europa, quando il costo dell’energia elettrica ha in Italia un prezzo superiore del 40% rispetto all’Europa o quando dobbiamo comprare l’energia elettrica dalle centrali nucleari francesi”.

“Il taglio del cuneo fiscale è una delle nostre principali richieste al Governo – ha concluso Emanuele Orsini -. Bisogna dare capacità di spesa a chi lavora nelle nostre imprese. Crediamo che quella sia la via ed è una delle prime cose che abbiamo chiesto al Governo. Crediamo anche che il Piano casa per i giovani sia uno dei temi fondamentali, perché esiste una necessità soprattutto da parte dei neoassunti di trovare una casa ad un costo sostenibile. E noi abbiamo il dovere sociale e crediamo giusto dare una mano su questi temi. Abbiamo avviato le prime interlocuzioni con il Governo e pensiamo possa dare una spinta, soprattutto in alcune città dove il problema è particolarmente forte”.

Calcio, le parole di grosso prima di Lecce – Sassuolo in Coppa Italia

Calcio, le parole di grosso prima di Lecce – Sassuolo in Coppa Italia
foto: sassuolocalcio.it

Sono state affidate ad un video sul canale ufficiale della squadra le parole dell’allenatore alla vigilia della prossima sfida di coppa Italia per il Sassuolo.

“Abbiamo una bella opportunità contro una squadra di valore e di livello, per provare a conquistare un altro turno nella Coppa Italia. Noi siamo preparati stiamo bene e cercheremo di fare il massimo per provare ad ottenere il miglior risultato possibile”.

Sui prossimi avversari del suo Sassuolo così ha dichiarato l’allenatore: “Il Lecce è una squadra forte che ha tecnica, gamba e ha anche ottimi interpreti difensivi che la rendono forte difensivamente parlando. Inoltre viene da una delusione in campionato in cui meritava i tre punti e dunque la troveremo anche un po’ arrabbiata”.

Sui cambi di modulo e le sue scelte Fabio Grosso la pensa così: “Mi piace utilizzare i giocatori che ho disposizione dando anche delle opportunità per far salire il livello di tutto il gruppo. Ritengo che sia molto importante che cresca tutto il gruppo e che tutto il gruppo sia pronto ad affrontare ogni gara. Faremo così anche contro il Lecce.

Sugli indisponibili per la sfida al Via del Mare: “Berardi e Lovato non sono disponibili e ovviamente qualcuno dovremmo lasciarlo a casa ma chi verrà verrà per fare una grandissima partita”.

Claudio Corrado

Omicidio di Spezzano: il figlio confessa davanti alle telecamere di aver ucciso la madre

Omicidio di Spezzano: il figlio confessa davanti alle telecamere di aver ucciso la madre“L’ho strangolata perché non ce la facevo più”: così, davanti alle telecamere di “Pomeriggio 5”, il figlio di Loretta Levrini, la donna di 80 anni trovata priva di vita nel pomeriggio di ieri nell’appartamento di Piazzale delle Rose a Spezzano di Fiorano.

A 24 ore dal ritrovamento del cadavere della donna, il figlio 50enne, principale sospettato per l’omicidio fin dall’inizio delle indagini, è tornato in piazzale delle Rose, sotto l’abitazione in cui abitava assieme alla madre, e davanti alle telecamere di “Pomeriggio 5”, trasmissione di Canale 5, ha confessato di aver ucciso la madre, ancor prima di essere trovato dai carabinieri, contattati proprio dalla trasmissione televisiva.

“Ho ucciso io mia madre, dopo sono andato fino a Pavullo… non ho dormito tutta notte… Ho provato a ucciderla prima con il cuscino, poi con la federe e alla fine l’ho strangolata con i nastrini”. “Mia madre era affetta da una patologia a metà tra Alzheimer e la demenza e a volte diceva cose…non riuscivo più a gestirla…”.

L’uomo, visibilmente provato, si è poi consegnato ai carabinieri.

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