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venerdì, 26 Dicembre 2025
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Intelligenza artificiale, l’Emilia-Romagna al Canada-Italy Forum: siglato un accordo di collaborazione tra il Clust-ER Build e l’AdapT Research Institute

Intelligenza artificiale, l’Emilia-Romagna al Canada-Italy Forum: siglato un accordo di collaborazione tra il Clust-ER Build e l’AdapT Research InstituteCittà più sicure, sostenibili e adattabili ai cambiamenti climatici e sociali, tecnologie avanzate per la gestione intelligente di infrastrutture ed edifici, scambi di competenze e mobilità dei ricercatori.

Sono alcuni dei punti dell’intesa siglata tra Emilia-Romagna e Canada nel corso della settima edizione del Canada–Italy Forum sull’intelligenza artificiale che si è conclusa oggi a Montréal e che apre una nuova fase di collaborazione tra i due territori sui temi dell’innovazione.
L’evento, avviato nel 2019 dalla Camera di Commercio Italiana in Canada e reso possibile grazie anche all’impegno della Regione Emilia-Romagna, partner sin dalla fondazione, mira a favorire lo scambio di conoscenze sui sistemi resilienti di Information technology e a individuare nuove opportunità di collaborazione tra centri di ricerca applicata, imprese e startup.

Agli incontri ha partecipato una delegazione regionale guidata dall’assessora all’Agenda digitale, Elena Mazzoni, e composta da rappresentanti di Regione, Art-ER, Cineca, Associazione Big Data e Clust-ER (Build, Create, Innovate e Turismo).
Tra i risultati concreti del Forum di Montréal, Mazzoni evidenzia l’accordo di collaborazione tra il Clust-ER Build dell’Emilia-Romagna e l’AdapT Research Institute che si occupa di tecnologie avanzate per la gestione intelligente delle infrastrutture, e fa parte della École de technologie supérieure Montréal, una delle principali università tecnologiche canadesi.
L’intesa segna un nuovo capitolo nel rapporto di cooperazione tra Regione Emilia-Romagna e Québec, che da tempo collaborano su progetti legati a innovazione, transizione ecologica, aerospazio e cultura.

“Si è confermata l’importanza di un dialogo sempre più stretto tra Canada ed Europa- ha commentato nel suo intervento l’assessora regionale all’Agenda digitale, Elena Mazzoni-. Il Paese sta diversificando le proprie relazioni internazionali e guarda con crescente interesse al nostro continente, un orientamento che apre nuove opportunità di collaborazione anche per l’Italia e per l’Emilia-Romagna”.
“Valori comuni come sostenibilità, tutela dei diritti e dei dati, e un approccio etico all’intelligenza artificiale- ha proseguito Mazzoni- rendono il Québec un partner naturale per la nostra Regione. In questo quadro, la promozione di collaborazioni tra i centri di ricerca ospitati al DaMa Tecnopolo di Bologna e centri di ricerca del Québec rappresenta un punto di connessione strategico per lo sviluppo di progetti congiunti di ricerca e innovazione”.

L’accordo tra Clust-ER Build e l’AdapT Research Institute

Focus dell’intesa sono la ricerca applicata e le sperimentazioni comuni nel campo dell’intelligenza artificiale per i sistemi resilienti, cioè soluzioni capaci di rendere infrastrutture, edifici e città più sicuri, sostenibili e adattabili ai cambiamenti climatici e sociali. L’accordo punta anche a favorire scambio di competenze e mobilità dei ricercatori.

Come ha sottolineato Mazzoni, “lavorare insieme su temi come la resilienza urbana e l’intelligenza artificiale significa costruire competenze condivise su sfide globali che riguardano tutti. Questo accordo non solo consolida il legame tra Emilia-Romagna e Québec, ma apre anche nuove prospettive per la creazione di ecosistemi internazionali dell’innovazione”.
Per il Clust-ER Build, che riunisce imprese, università e centri di ricerca attivi nel settore della costruzione sostenibile e delle nuove tecnologie applicate all’edilizia, la collaborazione con il centro canadese rappresenta un’occasione per rafforzare la dimensione internazionale dell’ecosistema regionale dell’innovazione.

Il DG dell’AOU di Modena, Baldino: “Solo l’appropriatezza delle cure è in grado di sostenere il Sistema Sanitario Pubblico”

Il DG dell’AOU di Modena, Baldino: “Solo l’appropriatezza delle cure è in grado di sostenere il Sistema Sanitario Pubblico”Dichiarazione stampa del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, Ing. Luca Baldino sull’appropriatezza delle cure, tema oggi molto discusso:

Il tema dell’appropriatezza è fondamentale. Tutti condividiamo l’importanza di un Sistema sanitario nazionale universalistico, pubblico e gratuito che si regge proprio sull’appropriatezza. Perché esso possa essere sostenibile, infatti, è necessario che le Aziende siano in grado di erogare tutte le prestazioni di cui i cittadini hanno bisogno. È fondamentale, però, che si vadano a erogare solo le prestazioni di cui i cittadini hanno veramente bisogno. Questo è il motivo per cui l’appropriatezza delle cure, quindi è un tema fondamentale per chi si occupa del Sistema Sanitario Nazionale e di chi dirige le Aziende Sanitarie.

Il tema dell’appropriatezza, ovviamente, è una responsabilità dei clinici. Il cittadino non può sapere se una prestazione è appropriata o adeguata ai propri bisogni e quindi non si può addossare a loro questa responsabilità. È un tema che deve essere gestito dalle Aziende e dai professionisti.

La prescrizione del medico è lo strumento che stabilisce l’appropriatezza. Le Aziende hanno diversi strumenti per governare l’appropriatezza di cui il più importante è la formazione dei professionisti. I nostri sanitari devono essere sempre aggiornati sulle ultime evidenze scientifiche e sull’evoluzione della scienza medico-chirurgica per valutare al meglio la prescrizione più appropriata per il paziente in quel momento. Il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta devono parlare e confrontarsi con lo specialista per trovare un accordo. Accanto alla formazione e alla comunicazione tra professionisti, le Aziende hanno anche altri strumenti per favorire l’appropriatezza, sto parlando dell’incentivazione – oggetto di alcune polemiche di questi giorni – e di valutazione.

Non è sostenibile un sistema universalistico e gratuito che non è in grado di valutare quali prestazioni sono necessarie e quali no”.

Pratiche sleali nella filiera agroalimentare, l’assessore Mammi: Bene il nuovo Regolamento Ue

Pratiche sleali nella filiera agroalimentare, l’assessore Mammi: Bene il nuovo Regolamento Ue“Un’ottima notizia il nuovo Regolamento europeo sulla cooperazione tra le autorità di contrasto delle pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e agroalimentare. Il Regolamento rafforzerà la lotta contro le pratiche commerciali sleali fuori dai confini nazionali e contribuirà a rendere più forti, lineari e trasparenti i rapporti commerciali lungo la filiera e a cercare di garantire una giusta remunerazione per il lavoro degli agricoltori e il valore dei loro prodotti. Le pratiche sleali che agricoltori e piccoli produttori subiscono riguardano nello specifico ritardi nei pagamenti, modifiche o cancellazioni degli ordini, rifiuti di contratti di acquisto scritti”.

È quanto afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, in merito all’accordo raggiunto tra Consiglio e Parlamento europeo sul nuovo Regolamento volto a rafforzare la cooperazione per contrastare le pratiche commerciali sleali nella filiera agricola e alimentare. Un’intesa che dovrà ora essere formalmente approvata dalle due istituzioni europee e che nasce dall’esperienza maturata con la direttiva del 2019 e dalla crescente dimensione del commercio alimentare tra Stati membri: circa il 20% dei prodotti consumati in un Paese europeo proviene da un altro Stato membro. La proposta, presentata dalla Commissione nel dicembre 2024, recepisce anche le raccomandazioni del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura.

“Il rafforzamento della collaborazione tra stati membri, tramite l’obbligo per le autorità nazionali di porre fine a qualsiasi pratica sleale- prosegue Mammi-, replica un sistema di controllo sui prodotti che si ispira ai processi di tutela delle Dop e Igp europee, che ha sempre dato buoni risultati. Ci auguriamo che questo Regolamento- conclude- possa essere applicato al più presto per poter proteggere al meglio il nostro agroalimentare, quando viene messo a repentaglio da altri Paesi membri dell’Unione europea, e anche da produttori di Paesi terzi, contro le pratiche commerciali sleali da parte di alcune centrali d’acquisto con sede al di fuori dell’Ue”.

Visite specialistiche, Cgil, Cisl e Uil: “Nessun accordo può comprimere il dovere dei medici”

Visite specialistiche, Cgil, Cisl e Uil: “Nessun accordo può comprimere il dovere dei medici”“In merito all’accordo tra Ausl di Modena e rappresentanze dei medici di famiglia che interviene, tra l’altro, sulle prescrizioni delle visite specialistiche, è necessario riflettere sugli effetti di tale provvedimento.

I numeri sono impietosi e segnalano il problema oggettivo di governo delle prescrizioni specialistiche. Anche perché, nel frattempo, le risorse a livello nazionale per la sanità sono diminuite in rapporto al Pil e all’inflazione, così come sono diminuiti medici e infermieri.

Cgil, Cisl e Uil sottolineano che il medico, indipendentemente dagli accordi, risponde alla sua deontologia professionale e prescrive in base alla sua valutazione clinica. Nessuno accordo può comprimere questo suo dovere, e non è accettabile che questo sia condizionato da uno scambio economico.
Un principio fondamentale che si bilancia con lo scopo del nostro servizio sanitario: garantire non un generico diritto alle cure, ma l’accesso alle cure secondo criteri di appropriatezza ed equità.

Alle Aziende Sanitarie modenesi chiediamo, nel rispetto dell’autonomia negoziale dello specifico tavolo trattante di settore, di allargare la discussione sulle prescrizioni mediche poiché sono misure che vanno a impattare sulla vita di 700.000 modenesi e pertanto devono essere discusse con tutti i soggetti i sociali.

Bisogna proseguire la discussione sulla sanità territoriale, perché crediamo che, nell’integrazione socio-sanitaria, nella presa in carico e nel ruolo pro attivo dei medici di famiglia, si costruiscano le risposte corrette ai bisogni di cura dei cittadini.

Il confronto è la leva più importante per sciogliere nodi divenuti problemi cronici del nostro sistema. A cominciare dalla carenza pesante e diffusa di medici di medicina generale, anello fondamentale del sistema sanitario regionale.

L’Azienda Usl di Modena, ad esempio, ha annunciato un percorso finalizzato a promuovere una gestione più efficiente delle prestazioni sanitarie, favorendo il rispetto di criteri di appropriatezza nella prescrizione di esami specialistici e diagnostici.

Tanto ci sarebbe da dire anche in merito ai criteri nazionali e regionali di appropriatezza, cioè i parametri che forniscono indicazioni su quali visite o esami sono necessari in base alla tipologia di paziente.

Il tema dell’appropriatezza non può essere una responsabilità dei cittadini e dei pazienti bisognosi di un intervento che tocca ai medici inquadrare correttamente. E’ altrettanto evidente che la miscela determinata da tempi eccessivamente dilatati per accedere a visite ed esami e dall’esplosione delle liste d’attesa spinge i cittadini (che se lo possono permettere) a trovare risposte verso lo specialista privato, favorendo una lievitazione della domanda di prescrizioni, che spesse volte ritorna sulla scrivania dei medici di medicina generale. Un fenomeno sul quale altri territori hanno avviato uno screening molto severo.

In termini più ampi, il caso che oggi ci troviamo a discutere affonda le sue radici nel problema della coperta divenuta troppo corta.  Vogliamo contribuire ad una discussione complessiva sul sistema sanitario. Evitiamo  l’errore di affrontare un problema alla volta, perdendo di vista, così, il quadro complessivo.

I sindacati confederali, pertanto, vogliono che si analizzino i problemi in modo rigoroso – a cominciare dalle difficoltà di arruolamento del personale medico, infermieristico e socio sanitario e dalle strategie correttive possibili – così come vogliono aprire una discussione per approfondire e definire quale sarà l’organizzazione delle nuove Case di comunità che si stanno costruendo, quale compito vorranno giocare i medici del ruolo unico (medici di famiglia e medici di guardia) individuando i servizi specifici erogati e le professionalità necessarie, sanitarie assistenziali ed amministrative”.

(Alessandro De Nicola, segretario Cgil Modena – Rosamaria Papaleo, segretaria Cisl Emilia Centrale – Roberto Rinaldi, coordinatore Uil Modena e Reggio Emilia)

 

Assessore e Assessori di 40 città: “Contenti che la casa finalmente abbia la centralità che merita nell’agenda politica”

Assessore e Assessori di 40 città: “Contenti che la casa finalmente abbia la centralità che merita nell’agenda politica”Esultano e incalzano le assessore e gli assessori alle politiche abitative di oltre 40 città italiane che animano l’alleanza municipalista per il diritto alla casa. Una rete di amministratori che negli scorsi anni ha stilato cinque proposte per un piano casa nazionale e si è riunita più volte in presidio a Roma per chiedere di essere convocati dal Ministro Salvini, che recentemente ha ammesso che il piano casa è scoperto finanziariamente sul 2026 e partirebbe – con 660 milioni per tutto il territorio nazionale, solo dal 2027.

“Siamo contenti della centralità che ha finalmente assunto la casa nell’agenda politica, confermata dagli interventi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal Sindaco di Bologna, la città ospitante la 42esima edizione dell’Assemblea Annuale Anci, Matteo Lepore e dal Presidente dell’Anci Gaetano Manfredi, che nella relazione introduttiva alla tre giorni ha ricordato le esigenze dei Comuni ad alta tensione abitativa e ha ricordato che il piano casa non è una spesa, è un investimento. Le città stanno portando avanti Piani per l’Abitare milionari con proprie risorse ma abbiamo bisogno di fondi pluriennali stabili per riqualificare gli oltre 190.000 immobili di edilizia residenziali pubblica sfitti per carenze manutentive sul nostro territorio, acquisire e ristrutturare vuoti urbani in aree dismesse, ripristinare strutturalmente i finanziamenti per Fondo Nazionale Locazione e Fondo Nazionale Morosi Incolpevoli e creare un fondo per le esigenze delle persone senza dimora e in emergenza abitativa. Stiamo provando a regolare con le leve urbanistiche a nostra disposizione gli affitti brevi turistici ma per rispondere a fenomeni globali abbiamo bisogno di una legge nazionale che metta un limite al numero di appartamenti che si può destinare alle piattaforme turistiche e ci aiuti a trovare un miglior bilanciamento fra posti letto per turisti e posti letto per residenti. Tutte queste misure sono fondamentali per la coesione sociale dei nostri territori. Garantire il diritto alla casa significa garantire il diritto al lavoro, alla salute, allo studio.
Chiediamo più risorse per fronteggiare la crisi abitativa che attanaglia le nostre città, a partire dalla prossima legge di bilancio, e di essere ricevuti per discutere del piano casa nazionale che tanto serve al nostro paese”.

Emily Clancy (Vicesindaca di Bologna), Tobia Zevi (Assessore a Roma), Fabio Bottero (Assessore a Milano), Laura Lieto (Vicesindaca di Napoli), Jacopo Rosatelli (Assessore a Torino), Nicola Paulesu (Assessore a Firenze), Costanza Spera (Assessora a Perugia), Anna Puddu (Assessora a Cagliari), Francesca Benciolini (Assessora a Padova), Luisa Ceni (Assessora a Verona), Davide Patrone (Assessore a Genova), Andrea Zini (Assessore a Udine), Ettore Brianti (Assessore a Parma), Mariarosa Devecchi (Assessora a Lodi), Emanuele Manzoni (Assessore a Lecco), Andreina Fumagalli (Assessora a Monza), Lanfranco De Franco (Vicesindaco di Reggio Emilia), Francesca Maletti (Assessora a Modena), Nicola Grasso (Assessore a Bari), Kristian Gianfreda (Assessore a Rimini), Bibiana Chierchia (Assessora a Campobasso), Lauriana Sapienza (Assessora a Castenaso | BO), Enzo Lattuca (Sindaco a Cesena), Maria Aida Episcopo (Sindaca di Foggia), Roberto Corbia (Assessore ad Alghero | SS), Laura Capelli (Assessora a Seregno | MB), Francesco Brendolise (Assessore a Pavia), Massimo Labanca (Assessore a Sesto Fiorentino | FI), Matteo Tosetto (Assessore a Vicenza)

Sabato a Sassuolo in occasione della Giornata Mondiale del Diabete

Sabato a Sassuolo in occasione della Giornata Mondiale del DiabeteIn occasione della Giornata Mondiale del Diabete, sabato 15 novembre in piazza Garibaldi a Sassuolo, dalle 8:00 alle 12:00, per cittadini/e, sportivi/e famiglie, prova della pressione, stick glicemia per la ricerca del diabete, consultazioni con Dott. Dietista e Diabetologo. Colazione offerta dall’Associazione Diabetici. Alle 9:30, per tutti, camminata dei parchi cittadini. Partecipate!!

Nuovo passaggio pedonale in via Ghiarola Vecchia a Fiorano

Lunedì 17 novembre 2025, verranno eseguiti i lavori per la realizzazione di un nuovo passaggio pedonale in via Ghiarola Vecchia a Fiorano Modenese, immediatamente dopo la rotatoria sud con via Pedemontana S.P. 467, all’altezza dell’Oktoberfest.

Il passaggio pedonale avrà un’illuminazione dedicata.

“Con questo nuovo attraversamento pedonale illuminato rendiamo più sicuro e accessibile il collegamento tra la pista ciclabile, che proviene dalle diverse aziende della zona, e il marciapiede che conduce al parcheggio, alle attività e ad una mensa. Un intervento semplice ma importante per favorire la mobilità dolce e migliorare la sicurezza di chi ogni giorno si sposta a piedi o in bicicletta”, afferma l’assessore alla Cura del territorio e Manutenzioni, Sergio Romagnoli.

Nuovo passaggio pedonale in via Ghiarola Vecchia a Fiorano

Per consentire lo svolgimento dei lavori in sicurezza, dalle ore 7.00 alle ore 20.00 del 17 novembre sarà istituito un restringimento della carreggiata e attivato un senso unico alternato, regolato da movieri o semafori mobili, nel tratto interessato di via Ghiarola Vecchia.

Si provvederà a dare diffusione delle informazioni relative alla modifica temporanea della viabilità presso residenti e attività presenti in via Ghiarola Vecchia e via Monelli.

In caso di maltempo o altri imprevisti, l’ordinanza sarà automaticamente prorogata senza necessità di emissione di un nuovo provvedimento.

 

Ferrari, in due libri il “reparto esperienze”: domenica la presentazione dei volumi

Ferrari, in due libri il “reparto esperienze”: domenica la presentazione dei volumiDomenica 16 novembre alle 10.30 all’Auditorium Enzo Ferrari è in programma la presentazione dei due volumi della serie “Reparto Esperienze” pubblicati da Drive Experience con le testimonianze di chi ha lavorato nel “cuore” del Mito Ferrari, contribuendo allo sviluppo di modelli stradali da sogno nella storia del Cavallino Rampante.

Il primo volume, “Reparto Esperienze Vol. 1 – Ingegno e tecnica dal cuore di Maranello”, è scritto da Franco Cimatti con la partecipazione di Maurizio Manfredini e la prefazione di Leo Turrini; il secondo volume, “Reparto Esperienze Vol. 2 – Storie inedite di collaudi e sviluppo”, è di Luca Picco con la partecipazione di Angelo Tazioli e la prefazione di Giuliano Michelotto. Alla presentazione, coordinata da Davide Cironi (Drive Experience) intervengono gli autori e i collaboratori dei libri. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Durante l’evento sarà possibile acquistare i due volumi; i proventi da diritti d’autore saranno devoluti alla LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

Aggiornato il programma di chiusure previste sulla A14

Sulla A14 Bologna-Taranto, è stato aggiornato il programma di chiusura previsto dalle 22:00 di venerdì 14 alle 6:00 di sabato 15 novembre.

In tale orario, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio e Bologna Borgo Panigale, verso la A1 Milano-Napoli, per consentire attività relative al potenziamento e ammodernamento delle barriere di sicurezza.

Di conseguenza, l’area di servizio “La Pioppa est”, sarà regolarmente accessibile.

Si precisa che la stazione di Bologna Borgo Panigale non sarà raggiungile in uscita per chi proviene da Ancona, ma sarà regolarmente aperta in entrata in entrambe le direzioni.

In alternativa, chi proviene da Ancona o da Padova ed è diretto verso Milano, potrà percorrere il Raccordo di Casalecchio ed entrare in A1, verso Milano.

Inoltre, si potrà uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, al km 0+600 della A13 Bologna-Padova, percorrere la Tangenziale, immettersi sul Ramo Verde ed entrare in A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale.

Bretella, Casadei (M5S): “Opera inutile, costosa e distruttiva. Fermare subito i cantieri”

Bretella, Casadei (M5S): “Opera inutile, costosa e distruttiva. Fermare subito i cantieri”L’avvio della cosiddetta “fase esecutiva” della Bretella Campogalliano-Sassuolo, con espropri e taglio della vegetazione già in corso, conferma tutte le preoccupazioni sollevate in questi anni dal Movimento 5 Stelle, e cioè che si procede con un’opera vecchia, inutile e sbagliata, mentre restano irrisolti i nodi sulla concessione A22 e sui rilievi ancora aperti a livello europeo, che potrebbero tradursi in un pesantissimo danno economico per il territorio di Modena, per la Regione e per lo Stato.

La Bretella viene presentata come infrastruttura strategica per il distretto ceramico, ma nella realtà scarica solo costi e impatti su cittadini, ambiente e finanza pubblica. Parliamo di circa 15 chilometri di nuova autostrada che sorgeranno dove oggi ci sono case, campi e alberi secolari, con espropri di abitazioni e terreni, la distruzione di circa 10 ettari di bosco, l’abbattimento di 174 alberi e oltre 4 chilometri di siepi, un patrimonio di verde prezioso per la qualità dell’aria e per la sicurezza idraulica di un’area già fragile, oasi naturali  come i Laghi Curiel e l’Oasi del Colombarone, considerate da chi le vive un vero paradiso di biodiversità, sport all’aria aperta e socialità.

In uno dei territori più inquinati d’Europa, scegliere di aumentare traffico su gomma, rumore ed emissioni significa andare nella direzione opposta rispetto alla transizione ecologica e agli impegni assunti sulla neutralità climatica. Mettere sotto pressione questi ecosistemi con una nuova infrastruttura autostradale significa compromettere un equilibrio costruito in anni di lavoro, volontariato e investimenti pubblici. A questo si sommano gli impatti sociali e abitativi, con famiglie che rischiano di vedere quartieri esposti a inquinamento atmosferico e acustico, una qualità della vita destinata a peggiorare.

Tutto questo mentre non c’è alcuna certezza sulla solidità giuridica e finanziaria della concessione autostradale collegata all’opera. I rilievi dell’Unione europea sulla A22 e sulla procedura di affidamento mettono in dubbio l’intero impianto su cui si regge la bretella, e insistere con cantieri e interventi irreversibili in questa situazione significa esporre il territorio a un potenziale contenzioso miliardario e a una lunga stagione di incertezze, con il rischio concreto di ritrovarsi con un’infrastruttura a metà, devastazioni ambientali compiute e nessuna reale utilità pubblica.

Se l’obiettivo dichiarato è potenziare la competitività del distretto ceramico e migliorare la logistica, la risposta non può essere l’ennesima colata di asfalto. È necessario investire con decisione sul trasporto ferroviario delle merci, sfruttando e potenziando lo scalo di Marzaglia e le infrastrutture già esistenti, collegando in modo efficiente il distretto ai grandi corridoi europei e agli interporti, riducendo il numero di camion sulle strade. Allo stesso tempo bisogna offrire alle persone una vera alternativa all’uso dell’auto privata, migliorando il servizio ferroviario regionale, creando nuove fermate nei quartieri produttivi e residenziali e integrando bus, treni e mobilità dolce in un sistema moderno e capillare.

Il futuro della mobilità in Emilia-Romagna non può essere fondato sul consumo di suolo, sulla frammentazione del territorio agricolo e naturale, sulla penalizzazione di chi abita lungo i tracciati autostradali. Un territorio davvero competitivo è quello che protegge le proprie risorse ambientali, garantisce sicurezza e qualità della vita, rende facile muoversi senza auto, tutela le case e i beni comuni anziché sacrificarli a progetti nati decenni fa e mai aggiornati.

Per queste ragioni è necessario sospendere ogni attività sul campo legata alla Bretella Campogalliano-Sassuolo fino a quando non sarà fatta piena chiarezza sulla concessione A22, sulla sostenibilità economico-finanziaria dell’opera e sulla sua effettiva utilità pubblica, avviando nel frattempo un percorso trasparente con Regione, cittadini, amministrazioni locali e distretto produttivo per definire soluzioni alternative basate sul ferro, sulla logistica intelligente e sulla riduzione del traffico su gomma.

(Lorenzo Casadei – Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle)

Prima edizione di BtoB Awards Modena

Prima edizione di BtoB Awards Modena
Livio Stellati – Unicredit

Nella serata di mercoledì 12 novembre, presso la Camera di Commercio di Modena, si è tenuto il Teaser Event di BtoB Awards Modena 2025, il premio dedicato alla valorizzazione delle eccellenze imprenditoriali della città e della sua provincia. Un format di Hubnet Communication e Esse Editore.

Alla presenza di oltre un centinaio ospiti tra aziende candidate, partner istituzionali, imprenditori e professionisti, è stata presentata la prima edizione, le categorie del concorso e le aziende selezionate.
BtoB Awards Modena 2025 è realizzato grazie al supporto di KPMG, UniCredit, Generali Carpi Modena Sassuolo, F. Veronesi & Figli, Fontana Gruppo, WelfAIre, Hubnet Communication, BtoB Circle, Esse Editore, Porsche – Centri Porsche Bologna Modena Mantova, TRC.
Hanno concesso il loro patrocinio all’iniziativa anche: Regione Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna, Camera di Commercio Modena, Confindustria Emilia Area Centro, Lapam Confartigianato Imprese Modena – Reggio Emilia, Confapi Emilia, Fondazione Etica, Siderweb, Upiveb.

LE AZIENDE NOMINATE
Sono 8 le categorie in gara per ognuna delle quali concorrono 6 aziende, per un totale di 48
imprese in gara. I vincitori per categoria saranno il frutto delle votazioni della giuria istituzionale combinata a quella del voto popolare espresso attraverso il sito www.btobawards.it.

Le nomination:

1. GRANDE IMPRESA:
– AIMAG
– C.M.B. Società Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi
– COPROP – Italia Zuccheri
– Granterre
– Iperceramica
– Nostromo

2. PMI:
– C.F.R.
– Ercopac
– Makeitalia
– PM
– Trascar
– Sada cavi

3. IMPRESE STORICHE:
– Acetaia Giusti
– Casoni
– CPL Concordia
– Gruppo Fabbri
– MENU
– Salami

4. ESG
– Chimar
– Consorzio del Cimone
– Evicarri S.p.a. Società Benefit
– Hansa TMP
– Trenton
– Villani

5. INNOVAZIONE
– Eurosets
– Life
– Medica
– Performs
– RI.MOS.
– Sixtema

6. WORLDWIDE
– Emilceramica
– Florim
– Imalpal Group
– Italvibras G. Silingardi
– Novabell
– Sai

7. FIRST GENERATION
– Cooltech
– Doxee
– Glamora
– Innovative Solutions
– Pulcranet/Holyart
– Socage

8. CONTINUOUS IMPROVEMENT
– A.I.M.E.
– Caseificio 4 Madonne
– Duerre Tubi Style Group
– Gruppo SEM
– Malagoli Aldebrando
– Moulding Service

LE VOTAZIONI
Da oggi fino al 25 novembre la votazione è aperta a tutti sul sito internet dell’iniziativa; il voto verrà combinato con quello dei partner istituzionali; da qui usciranno i nomi dei vincitori di ciascuna categoria e il vincitore assoluto. I vincitori finali verranno proclamati il 2 dicembre nel corso del Gala Event nella prestigiosa cornice dell’Accademia Militare di Modena (partecipazione solo su invito).

I profili di tutte le aziende in gara saranno inseriti in un numero Gold della rivista BtoB, che verrà diffusa in occasione del Gala event, ma le interviste agli imprenditori e manager a capo delle aziende in nomination saranno pubblicate nei prossimi giorni anche sui canali social dedicati all’iniziativa.

 

BTOB AWARDS
Il premio è nato nel 2010 per celebrare le imprese eccellenti per volontà di Hubnet Communication e della rivista Best to Brianza, edita da Esse Editore. Il premio rappresenta per le aziende del territorio uno degli appuntamenti di business più importanti. BtoB Awards cresce inoltre con il progetto Grand Tour, che nel 2025 porta il format di BtoB alla ricerca delle migliori imprese della Brianza (Monza, Como e Lecco), di Brescia e Modena.

 

Iren, il Consiglio di Amministrazione ha approvato i risultati al 30 settembre 2025, che confermano un solido trend di crescita

Iren, il Consiglio di Amministrazione ha approvato i risultati al 30 settembre 2025, che confermano un solido trend di crescitaIl Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. ha approvato in data odierna i risultati consolidati al 30 settembre 2025.

Principali indicatori economico-finanziari

  • Ricavi pari a 4.840 milioni di euro (+16% vs. 30/09/2024). L’incremento dei ricavi riflette lo scenario energetico in crescita e il consolidamento di Egea.
  • Margine Operativo Lordo (EBITDA) pari a 1.003 milioni di euro (+9% vs. 30/09/2024). L’incremento è supportato dal consolidamento di Egea Holding, dalla crescita organica dei business regolati (Reti e Ambiente) e dal piano di sinergie che apporta 16 milioni di euro nel periodo, controbilanciati dai minori volumi e margini della generazione rinnovabile e della vendita gas.
  • Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 219 milioni di euro (+12% vs. 30/09/2024). L’andamento positivo riflette la crescita dell’EBITDA e beneficia del minore utile netto di competenza di terzi per effetto dell’acquisto della quota di minoranza della società Iren Acqua e di un tax rate al 28% in riduzione per effetti straordinari non replicabili.
  • Indebitamento finanziario netto pari a 4.287 milioni di euro (+5% vs. 31/12/2024). L’incremento del periodo è attribuibile principalmente all’espansione stagionale del capitale circolante netto.
  • Investimenti tecnici pari a 613 milioni di euro (+10% vs. 30/09/2024) destinati principalmente all’ammodernamento delle reti idriche ed elettriche, allo sviluppo della filiera della raccolta e trattamento dei rifiuti urbani, all’estensione della rete di teleriscaldamento e ai sistemi informativi del Gruppo.
  • Investimenti finanziari pari a 511 milioni di euro, che includono principalmente l’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua per 283 milioni di euro oltre all’esercizio della call di acquisto del 100% e il consolidamento dell’indebitamento finanziario netto di Egea Holding. Tali investimenti sono stati finanziati dall’emissione, a gennaio 2025, di un bond ibrido da 500 milioni di euro.

Principali indicatori di sostenibilità

  • Investimenti sostenibili (ammissibili alla Tassonomia europea) pari al 68%, in linea con il Piano Industriale
  • Intensità carbonica pari a 320 gCO2/kWh, in lieve calo rispetto allo scorso anno (-1%)
  • Raccolta differenziata pari al 70%, grazie all’estensione delle best practice in tutti i territori serviti
  • Incremento della volumetria teleriscaldata del +12% 30/09/2024 grazie anche al consolidamento di Egea Holding
  • Il numero complessivo dei dipendenti del Gruppo raggiunge quasi le 12.000 persone

 

Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo, ha dichiarato: “I risultati del periodo sono molto positivi e testimoniano l’efficacia della nostra strategia e della qualità della gestione con un Ebitda in crescita del 9% e un Utile netto del 12%. Abbiamo saputo mantenere un equilibrio solido tra crescita organica e inorganica, valorizzando le sinergie tra le diverse aree di business. Confermiamo la guidance per l’esercizio in corso, prevedendo — come già anticipato — una crescita più moderata nella restante parte dell’anno. In particolare, ci attendiamo un Ebitda 2025 di 1.350 milioni di euro, un utile netto di 300 milioni di euro e investimenti tecnici superiori ai 900 milioni di euro”

 

Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo, ha dichiarato: I risultati del periodo confermano la solidità del nostro modello industriale e la capacità del Gruppo di generare valore in modo sostenibile, grazie alla messa a terra di un piano di investimenti tecnici per oltre 610 milioni di euro, destinati principalmente ai business regolati. La crescita di 80 milioni di euro del periodo è stata trainata dal contributo positivo di tutte le linee di business e dall’attuazione del piano di sinergie, che sta producendo effetti concreti in termini di efficienza operativa e marginalità (+16M€). I risultati ottenuti rappresentano una base solida per proseguire nel percorso di sviluppo e nel raggiungimento degli obiettivi del nuovo piano industriale sostenuti anche da un miglioramento del rapporto IFN/EBITDA atteso a fine anno a 3,1x”.

 

Moris Ferretti, Vice Presidente del Gruppo, ha dichiarato: “I risultati in crescita confermano l’impegno e la professionalità delle quasi 12.000 persone che lavorano nel Gruppo Iren e che sono il vero motore dei successi che stiamo riportando. Prosegue, inoltre, con determinazione il nostro percorso di crescita sostenibile, con il 68% di investimenti destinati principalmente a progetti ambientali e sociali, che rappresentano un fondamento strategico in grado di dare ulteriore forza e solidità al modello di sviluppo dell’azienda. In particolare, nel periodo registriamo un incremento del +12% nelle volumetrie teleriscaldate per effetto del consolidamento di Egea e lo stabilizzarsi del 70% della raccolta differenziata grazie all’estensione delle best practice anche negli altri territori serviti.”

Servizi educativi nei territori più fragili dell’Emilia-Romagna, arriva il sostegno della Regione

Strutture e servizi fondamentali per i bambini, le famiglie, le intere comunità. Che a volte corrono il rischio di chiudere, a causa del ridotto numero di bimbi, o perché si trovano in aree territoriali disagiate o fragili, come quelle montane, interne e alluvionate.

Per prevenire e superare queste situazioni, la Regione Emilia-Romagna, su proposta dell’assessorato alla Scuola e Politiche per l’infanzia, ha deciso di garantire il proprio sostegno ai territori con un bando triennale, prevedendo 500mila euro per ciascuna annualità, finalizzato a progetti di consolidamento, riorganizzazione e adeguamento dei servizi scolastici ed educativi per la fascia di età 0-6 anni, in particolare attraverso soluzioni innovative e sperimentali. Il bando è rivolto proprio ai Comuni e alle Unioni di Comuni a rischio spopolamento: montani, situati nelle aree interne o colpiti da eventi critici, come quelli alluvionali di maggio 2023 e settembre 2024 per cui è stato dichiarato lo stato di emergenza dal Governo.

Pubblicato lo scorso agosto, si è chiusa in questi giorni la prima “finestra” del bando (seconda scadenza 14 maggio 2026 e ultima 19 novembre 2026)  con l’approvazione dei progetti finanziabili e l’assegnazione da parte della Regione di oltre 300mila euro per gli anni 2025, 2026 e 2027 ai cinque Comuni che avevano presentato domanda nei tempi stabiliti (25 settembre) e rispettando i criteri previsti: Budrio (Bo) a cui andranno 60.659 euro; Molinella (Bo) 99.476 euro; Frassinoro (Mo) 63.898; Monchio delle Corti (Pr) 43.475 euro; Morfasso (Pc) 47.180 euro. In totale si tratta di 314.688 euro, di cui 79.077 nel 2025, 153.571 nel 2026 e 82.040 nel 2027.

“Una promessa fatta e mantenuta- commenta l’assessora regionale alla Scuola, Politiche per l’infanzia e Welfare, Isabella Conti-. Per la prima volta abbiamo deciso di inserire nel bilancio di quest’anno, confermando la misura anche per i prossimi anni, questo tipo di sostegno, e ne siamo orgogliosi e felici: siamo riusciti a rispondere, in modo concreto e in tempi brevi, a un bisogno molto sentito ed espresso dal territorio. L’obiettivo è quello di sostenere servizi indispensabili per bambini e famiglie ma anche per quei territori fragili e bellissimi in cui i cittadini hanno il diritto di restare. In contesti come quelli interessati dal bando se chiude una scuola si spezza il futuro, i progetti di vita vengono traditi, la democrazia indebolita. La Regione Emilia-Romagna non lo permette”.

“Offrire opportunità educative e scolastiche di qualità ai bambini nella fascia di età 0-6- aggiunge Conti- significa prevenire le diseguaglianze educative e sociali, contrastare lo spopolamento, sostenere le famiglie e favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, in particolare delle donne. Condizioni che a maggior ragione per i territori in situazioni di svantaggio come quelli delle aree montane, interne o alluvionate, la Regione vuole garantire con tutti gli strumenti in suo possesso. Questo bando porta con sé un duplice valore: investire su servizi innovativi e di qualità per i bambini e le bambine e sostenere economicamente gli Enti locali, che spesso non hanno, da soli, le risorse necessarie per mantenere questi presidi e realizzare nuovi progetti, andando anche a favorire l’attrattività di quei territori”.

Il bando regionale

Il bando prevedeva il sostegno a progetti volti a due tipi di intervento: conversione, riorganizzazione e adeguamento di servizi educativi/scuole dell’infanzia già esistenti nel territorio, anche in funzione della creazione di Poli per l’infanzia, con la possibilità di arricchirli attraverso progetti innovativi che coinvolgano e valorizzino il terzo settore, l’associazionismo locale e le risorse della comunità; oppure la realizzazione o il sostegno a servizi e attività di socializzazione, laboratoriali, ricreative e culturali, in complementarità e integrazione con i servizi educativi e le scuole dell’infanzia già presenti, finalizzati a garantire adeguata copertura oraria, continuità della frequenza e flessibilità nell’accesso e al contempo assicurare la sostenibilità e il mantenimento dei servizi, anche a fronte del ridotto numero di bambini iscritti.

Ai Comuni, in particolare di piccole dimensioni, veniva data la possibilità di attivare convenzioni per consentire la frequenza anche a bambini/e non residenti; tra le azioni finanziabili, in relazione alle esigenze territoriali, l’acquisto di attrezzature e arredi specifici per lo svolgimento delle attività progettate e la realizzazione di interventi edilizi per adattare i locali alle funzioni da svolgere, se finalizzate al raggiungimento degli obiettivi del bando.

Capote, Orwell, Carrère e Ferrante: torna “In un’ora al BLA”

Capote, Orwell, Carrère e Ferrante: torna “In un’ora al BLA”Prende il via martedì 18 novembre la nuova edizione di “In un’ora al BLA”, la rassegna sulla grande letteratura proposta dal Comune di Fiorano Modenese, insieme al BLA (Biblioteca Ludoteca Archivio storico) e in collaborazione con l’associazione Lumen. Quattro appuntamenti gratuiti, tutti dalle ore 18.30, dedicati ai grandi autori.

Si apre martedì 18 novembre con Truman Capote, “A sangue freddo: indagine sull’America”, incontro a cura di Elena Lamberti dell’Università di Bologna. Pubblicato nel 1966, il romanzo trasforma un brutale fatto di cronaca – l’assassinio di una famiglia del Kansas – in un ritratto lucido e inquieto dell’America e delle sue contraddizioni, inaugurando la stagione del New Journalism, dove la scrittura letteraria si intreccia all’inchiesta giornalistica per indagare la realtà e i limiti delle sue istituzioni.

Venerdì 28 novembre, sempre alle 18.30, il protagonista è invece George Orwell con l’incontro “Dal ventre della balena”, a cura di Gino Scatasta dell’Università di Bologna. Attraverso i saggi e i romanzi dell’autore, si approfondisce il rapporto tra letteratura e società, mettendo in luce la responsabilità dello scrittore di fronte al proprio tempo e ponendo l’attenzione su tematiche oggi ancora aperte.

Venerdì 5 dicembre, alle 18.30, Luca Martignani (Università di Bologna) sarà il protagonista dell’approfondimento su Emmanuel Carrère. Nei suoi romanzi e reportage, l’autore intreccia autobiografia, cronaca e finzione per raccontare esperienze individuali che riflettono le tensioni del presente. Attraverso temi come il delitto, il carisma, l’estremismo e la ricerca di senso, le sue opere attraversano i traumi della società che spesso si trasformano in nuove forme di coesione e memoria collettiva.

Venerdì 12 dicembre, alle 18.30, la rassegna si chiude con “L’amica geniale” di Elena Ferrante, a cura di Beatrice Basile, dottoranda in Italian Studies presso l’Università della Pennsylvania e visiting PhD student all’Università di Bologna. Un’occasione per riflettere sull’amicizia femminile come spazio di conflitto e riconoscimento reciproco, e sulla scrittura come gesto di emancipazione e consapevolezza. La narrazione intreccia dimensione personale e storia collettiva, mostrando come l’esperienza individuale possa parlare a tutti.

Tutti gli incontri in programma sono gratuiti, l’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Per maggiori informazioni è possibile telefonare allo 0536 833403 oppure scrivere alla mail biblioteca@fiorano.it

Comitato no Bretella: “troppi dubbi, troppe e diverse le posizioni della politica, è urgente fare chiarezza”

Comitato no Bretella: “troppi dubbi, troppe e diverse le posizioni della politica, è urgente fare chiarezza”

Cosi il Comitato No Bretella Si Mobilità Sostenibile: “«La Bretella si farà!» hanno affermato il presidente di AutoCS S.p.A., Emilio Sabattini, e l’amministratore delegato Diego Cattoni, nel recente incontro con i Sindaci dei Comuni interessati dal tracciato e con i Presidenti delle Province di Modena e Reggio Emilia, dichiarando superati tutti i problemi che finora hanno rallentato l’avvio dei lavori.

In realtà permangono numerose e gravi criticità, di natura economico-finanziaria, ambientale e progettuale, che rendono prematuro parlare di “opera avviabile”.

Non è stato chiarito perché nel 2020, anziché dare avvio ai lavori come previsto dal contratto con il Ministero dei Trasporti, AutoCS abbia richiesto la sospensione dei termini di realizzazione per 1.281 giorni e la revisione del Piano Economico Finanziario (PEF), ritenuto allora non più sostenibile.

A distanza di cinque anni, la revisione del PEF non risulta ancora approvata dal Ministero, mentre il costo complessivo dell’opera è lievitato da 422 a 670 milioni di euro. Secondo quanto dichiarato dai vertici di AutoCS, tale importo sarebbe interamente a carico della società, con un prestito statale di soli 200 milioni di euro. Nonostante questo, Sabattini e Cattoni sostengono che oggi la realizzazione della Bretella sia nuovamente sostenibile.

A conferma della volontà di procedere, AutoCS avrebbe annunciato l’impegno dei soci a versare 300 milioni di euro per avviare i lavori. Un’affermazione che suscita forti perplessità, considerando la situazione dei principali azionisti: Autobrennero S.p.A. (51%) rischia di perdere la concessione A22, con la conseguente perdita dei principali introiti; l’Impresa Pizzarotti S.p.A. (31%) risulta, secondo notizie di stampa, gravata da una pesante esposizione debitoria; Coopsette (14,5%) è stata ammessa al concordato preventivo per debiti non liquidati pari a circa 700 milioni di euro.

Resta dunque un mistero come AutoCS intenda reperire i 300 milioni annunciati, e ancor più come preveda di coprire i restanti costi per arrivare ai 670 milioni complessivi.

È bene ricordare, inoltre, che nei progetti di finanza (come la Bretella Campogalliano–Sassuolo), l’approvazione del PEF è condizione imprescindibile per poter avviare la costruzione e la gestione dell’opera. In mancanza di un PEF validato, non esiste un titolo concessorio pienamente efficace, come riconosciuto dalla giurisprudenza prevalente.

Il progetto esecutivo della Bretella risale al 2019 e non è chiaro se sia adeguato agli aggiornamenti del Piano di gestione del rischio alluvioni: un aspetto di estrema importanza, considerata la comprovata fragilità del nodo idraulico modenese e reggiano.

Gravissimo poi, appare il mancato spostamento del pozzo acquedottistico C2 di Marzaglia, interferito dal tracciato della Bretella: una prescrizione che non sembra sia stata ottemperata nemmeno nel progetto esecutivo. Il pozzo, per il basso contenuto di nitrati, è fondamentale per l’approvvigionamento di acqua di qualità alla città di Modena.

L’inadempienza sarà segnalata al Ministero dell’Ambiente, alla Commissione VIA, alla Regione Emilia-Romagna, al Comune di Modena, ad ARPAE e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena.

AutoCS ha rifiutato la modifica del tracciato della cosiddetta “Bretellina”, richiesta dai Consigli comunali di Modena e Formigine, per salvaguardare lo sviluppo dello scalo merci di Cittanova – Marzaglia. L’attuale progetto impedisce infatti l’ampliamento dello scalo e la realizzazione del polo logistico intermodale previsto dall’accordo interprovinciale del 2014, indispensabile per aumentare il trasporto su ferro delle merci prodotte dai distretti industriali modenesi e reggiani fortemente vocati all’esportazione.

Le stime di AutoCS sui flussi di traffico e sulla redditività della Bretella appaiono poco realistiche e non tengono conto dei profondi mutamenti in atto nella logistica europea. Con l’entrata in funzione del nuovo tunnel ferroviario di base del Brennero, prevista per il 2032, i Tir diretti in Germania e nel Nord Europa non potranno più attraversare l’Austria, determinando una drastica riduzione del traffico su gomma lungo le direttrici che la Bretella dovrebbe servire.

In tale scenario, l’infrastruttura risulterebbe non strategica, ma del tutto marginale.

E poco vale evocare la vecchia analisi costi-benefici del 2019, che ha ignorato l’esistenza della superstrada Modena–Fiorano, arteria gratuita, a due corsie per senso di marcia, dalla quale proverrebbe gran parte del traffico oggi ipotizzato per la Campogalliano–Sassuolo. Non è infatti dimostrato che, a fronte del pagamento di un pedaggio verosimilmente elevato e dell’esistenza di un’alternativa gratuita e funzionale, il traffico pesante scelga di abbandonare la Modena–Fiorano per percorrere la nuova Bretella.

Alla luce dei mutamenti produttivi e ambientali, la Bretella si rivela un’opera superata, pensata oltre quarant’anni fa in un contesto radicalmente diverso. Le risorse dovrebbero invece essere indirizzate verso il raddoppio del tratto di Pedemontana tra il ponte sul Secchia e via Radici in Piano a Sassuolo; il collegamento ferroviario tra gli scali merci di Dinazzano e Cittanova–Marzaglia; nuovi sottopassi viari tra via Radici in Piano e via Regina Pacis; la realizzazione di un casello Modena centro che colleghi A1, A22 e la complanare di Modena.

Siamo pertanto favorevoli a soluzioni stradali sostenibili e a basso impatto, che migliorino la viabilità locale, ma riteniamo che il futuro della mobilità e della competitività del territorio passi per il trasporto su ferro, non per una nuova autostrada.

In virtù di queste considerazioni, e del fatto che si stanno registrando posizioni differenti tra amministratori locali e rappresentanti politici, ribadiamo la richiesta di sospendere ogni decisione e di fermare l’avvio dei lavori, al fine di evitare danni irreversibili al territorio e alle proprietà private coinvolte.

Tale sospensione – conclude il Comitato No Bretella Si Mobilità Sostenibile – è necessaria almeno fino a quando non saranno chiariti i dubbi qui esposti e non sarà garantita la piena regolarità tecnico-finanziaria dell’opera, comprese le verifiche sul Piano Economico Finanziario, la tutela ambientale e l’adeguamento del progetto alle più recenti disposizioni in materia di rischio idraulico e alluvionale”.

Disposta l’assegnazione di 300 nuovi Carabinieri alla Legione Emilia-Romagna

Disposta l’assegnazione di 300 nuovi Carabinieri alla Legione Emilia-RomagnaIl Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, nell’ambito della pianificazione volta a garantire un’equilibrata distribuzione delle risorse sul territorio nazionale, ha disposto l’assegnazione di 300 nuovi Carabinieri, appartenenti al 144° Corso di formazione, alla Legione Emilia-Romagna.

La decisione, frutto di un’attenta valutazione delle esigenze operative del territorio, conferma la costante attenzione del Comando Generale nel rafforzare la presenza dell’Arma nelle comunità e nel garantire un servizio sempre più efficiente, vicino ai cittadini e ai loro bisogni di sicurezza.

I giovani Carabinieri, preparati, motivati e animati da forte spirito di servizio, andranno a rinforzare le Stazioni Carabinieri, presidi dello Stato più capillarmente diffusi sul territorio nazionale e che più rappresentano per le collettività un punto di riferimento insostituibile, un presidio di prossimità e di rassicurazione costante, che si traduce in una presenza quotidiana e in un contatto diretto con i cittadini.

L’arrivo dei nuovi militari consentirà di potenziare ulteriormente l’attività di controllo del territorio, di prevenzione e contrasto ai reati, e di garantire una risposta sempre più tempestiva e qualificata alle esigenze di sicurezza delle comunità emiliano-romagnole.

Con questa nuova immissione di personale, la Legione Carabinieri Emilia-Romagna consolida la propria capacità operativa e rinnova il proprio impegno quotidiano al servizio dei cittadini: l’arrivo dei nuovi militari consentirà anche di assegnare risorse preziose ai Nuclei Radiomobili di pronto intervento al fine di migliorare la capacità di immediata risposta alle emergenze.

Ben 67 di questi rinforzi saranno destinati al Comando Provinciale di Bologna e saranno impegnati nei quartieri più sensibili, dove l’impegno richiesto alle Forze dell’Ordine è sempre più intenso in relazione alla complessità del contesto urbano.

 

Plogging al parco Amico con i ragazzi dei centri diurni per diversamente abili

Plogging al parco Amico con i ragazzi dei centri diurni per diversamente abili“Tutti i cittadini possono contribuire alla pulizia e alla bellezza del nostro territorio”: è con questo motto che, ogni mercoledì mattina, i ragazzi ospiti dei centri diurni per persone diversamente abili “Non ti scordar di me” di Sassuolo e “L’Aquilone” di Formigine si impegnano per raccogliere foglie  rifiuti in un parco dei comuni del Distretto Ceramico.

Ieri mattina, raggiunti dall’Assessore all’Ambiente del Comune di Sassuolo Andrea Baccarani, è stata la volta del parco Amico in zona Braida.

“Tecnicamente si chiama plogging – ha affermato l’Assessore – ma in realtà è uno straordinario gesto di altruismo, attaccamento all’ambiente, alla città e al territorio. La testimonianza di come, con poco, chiunque possa fare molto e di questo ringrazio i ragazzi e i responsabili dei Centri Diurni Non ti scordar di me e L’Aquilone, a nome dell’intera città di Sassuolo”.

Domani a Bologna l’Assemblea costitutiva di ALI Emilia Romagna

Domani a Bologna l’Assemblea costitutiva di ALI Emilia RomagnaVenerdì 14 novembre 2025, alle ore 14.30, si terrà a Bologna, presso lo spazio Area Meeting/Workshop (2° piano Officina – c/o DUMBO, Via Camillo Casarini 19), l’Assemblea costitutiva di ALI Emilia Romagna.

L’incontro rappresenta un momento fondamentale per il consolidamento della rete delle autonomie locali nel territorio emiliano-romagnolo e per la nascita ufficiale di una nuova articolazione regionale di ALI – Autonomie Locali Italiane, impegnata nella valorizzazione dei Comuni e delle amministrazioni locali come motore di democrazia, innovazione e sviluppo territoriale.

Dopo i saluti istituzionali di Michele De Pascale, Presidente della Regione Emilia Romagna, di Katia Tarasconi, Sindaca di Piacenza, e di Matteo Lepore, Sindaco di Bologna, saranno illustrati gli adempimenti per la costituzione di ALI Emilia Romagna.

Seguiranno la relazione introduttiva di Valerio Lucciarini De Vincenzi, Segretario generale di ALI, e l’intervento di Alessandro Broccatelli, Presidente di Leganet.

A conclusione del dibattito, si procederà all’elezione del Presidente di ALI Emilia Romagna.

Le conclusioni saranno affidate a Roberto Gualtieri, Presidente nazionale di ALI e Sindaco di Roma Capitale.

L’Assemblea segna un passaggio significativo per rafforzare la presenza di ALI in Emilia Romagna e promuovere un’azione condivisa delle amministrazioni locali sui temi della coesione territoriale, dell’innovazione e della buona governance.

Le iniziative sassolesi in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Le iniziative sassolesi in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donneAnche quest’anno Sassuolo, in collaborazione con i comuni del Distretto Ceramico e le associazioni del territorio, organizza un ricco calendario di appuntamenti in occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”.

“Un calendario denso di appuntamenti culturali e sportivi – commenta l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Sassuolo Maria Raffaella Pennacchia – che avrà il suo culmine il 25 novembre ma che inizierà, per la nostra città, già questo sabato. Voglio personalmente ringraziare, a nome dell’intera Giunta e dell’Amministrazione Comunale, tutte le associazioni che hanno profuso impegno e partecipazione senza eguali, per organizzare un insieme di avvenimenti che catturino la curiosità del pubblico più variegato con un unico grande obiettivo: contribuire a fermare la violenza sulle donne”.

 

Il programma di Sassuolo

Sabato 15 novembre, a partire dalle ore 17 all’Auditorium Bertoli “Cara Jane”: Federica Brunini dialoga con Federica Scaltriti sul romanzo di Jane Austen  “Persuasione”

Alle ore 20.30 al Teatro Andrea Rompianesi “Regina”: lettura teatralizzata in musica a cura di Sted

Venerdì 21 novembre, a partire dalle ore 20.30 Teatro Andrea Rompianesi “Nora”: lettura teatralizzata in musica a cura di Sted

Sabato 22 novembre, a partire dalle ore 15 presso la Saletta Auser in via Respighi 69 “Gridiamo forte: basta violenza alle donne!”: a che punto siamo con la legislazione a tutela delle donne? Incontro con gli onorevoli Stefano Vaccari e Sara Ferrari. Parole e musica di Luciana Ravazzini, interventi dei parlamentari, omaggio floreale a tutte le intervenuti

Alle ore 17  al Crogiolo Marazzi “Sono ancora qui”: convegno spettacolo a cura dell’Associazione “Non è colpa mia”

Domenica 23 novembre a partire dalle ore 17.30 presso lo Studio “Sulla via della pace” in via Fenuzzi 31 “Non e una casa per donne”: evento contro la violenza di genere, con Anarkikka, artista e Chiara Cacciani, giornalista. Saranno presenti il Centro Antiviolenza Tina e associazioni del territorio. A chiusura della mostra di vignette Home Street Home

Lunedì 24 novembre alle ore 10  presso la Sala di quartiere Falcone e Borsellino, Via Refice 23 “Un nastro per Rossana”: gli alunni della classe V della scuola primaria “San Giovanni Bosco” presenteranno, in anteprima assoluta, l’albo Kamishibai realizzato con il supporto delle volontarie di Librarsi ODv.” Seguirà un ulteriore momento di riflessione, attraverso letture a cura di Librarsi ODV

Martedì 25 novembre dalle ore 9  “Marcia contro la violenza “e successivo evento al Crogiolo, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Alle ore 17 presso la Biblioteca Leontine “Sono tutt’orecchi: ti ascolto”: letture e esperienza laboratoriale sul rispetto, a cura delle bibliotecarie. Per bambine e bambini dai 4 agli 8 anni.

Mercoledì 26 novembre ore 20.30 al Teatro Andrea Rompianesi “Io non ci sono”: spettacolo teatrale tratto dalle opere di W. Shakespeare a cura di Sted

Sabato 29 novembre alle ore 11 alla biblioteca Leontine  “C’era una volta … ma adesso basta”: spettacolo, laboratorio e performance a cura di Quinta Parete APS. Per bambine e bambini dai 6 ai 10 anni.

Dalle ore 17 all’Auditorium Bertoli  “Donne che cavalcano il vento”: reading letterario di parole e musicareading spettacolo a cura del Circolo Culturale Artemisia ingresso libero

 

Gli Open Days Sportivi

  • 25/11 Piscina Sassuolo: Attività ginnico motoria in acqua e in palestra, a cura di Nuova Sportiva, rivolta a tutte le tesserate e a chi ha intenzione di tesserarsi
  • 25/11 dalle 8 alle 21.30 Piscina Sassuolo: nuoto libero, rivolto a tutte le donne, a cura di Nuova Sportiva
  • 25/11 e 27/11 dalle 19 alle 20 ASD Boxe Ferraro, Via Matteotti 122a Lezione di prova gratuita di boxe, a cura di ASD Boxe Ferrara
  • 24,26 e 28/11 dalle 19 alle 20 alla Palestra G. Pascoli, Via Aravecchia n. l, Sassuolo Fitnessgym a cura di MYA, ginnastica attiva a corpo libero,
  • 25 e 27/11/25 dalle 18.45 alle 20.15 Bushido Academy ASD, presso palestra scuole medie Ruini, Via Mercadante 4 Ju Jitsu – difesa personale, a cura di Bushido Academy25 e 27/11/2025 dalle 20 alle 21 Bushido Academy ASD, presso palestra scuole medie Ruini, Via Mercadante 4 Allenamento funzionale , a cura di Bushido Academy
  • 26/11/2025 dalle 19 alle 20 Bushido Academy ASD, presso palestra scuole medie Ruini, Via Mercadante 4 Bilance Training (Pilates matwork), a cura di Bushido Academy
  • 19/11 e 26/11 dalle ore 21 alle ore 22.30 Palestra stadio Ricci: Prova di arco a cura di I Falchi del Secchia
  • 25/11 dalle ore 21 alle 23 e 28/11 dalle 20 alle 22 Palestra stadio Ricci Prova di scherma storica a cura di I Falchi del Secchia
  • 25/11 dalle 19 alle 20 Palestra SXtreme, Piazza Jan Palach 9 K-Pop teen a cura di ASD Dancin Perfect
  • 26/11/2025 dalle 16.30 alle 17.45 Danza Classica 4 corso -15/18 anni a cura di ASD Dancin Perfect
  • 26/11 dalle 18.45 alle 20.15 Dancin Perfect, Via Mantova 1 Modem adulti a cura di ASD Dancing Perfect
  • 26/11 dalle 19.45 alle 21.15 Dancin Perfect, Via Mantova 1 Dancehall a cura di ASD Dancin Perfect
  • 28/11 dalle 19 alle 20 Dancin Perfect, Via Mantova 1 Contemporaneo a cura di ASD Dancin Perfect

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 14 novembre 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 14 novembre 2025Sereno al mattino con foschie e locali nebbie nelle prime ore del mattino sulle aree di pianura prossime al corso del Po in diradamento. Tendenza a progressivo aumento della nuvolosità stratificata nel corso del pomeriggio a partire dai settori occidentali.

Temperature pressochè stazionarie con minime tra 7 e 10 gradi e massime tra 17 e 19 gradi. Venti deboli in prevalenza sud-occidentali. Mare da calmo a poco mosso.

(Arpae)

Presentato all’Assemblea Anci in corso a Bologna il “Decalogo per i Comuni cardioprotetti”

La prontezza di un gesto può cambiare il destino di una vita.

È il principio della cardioprotezione, una rete di salvezza diffusa in cui tutte le comunità sono chiamate a diventare protagoniste. Nasce con questo obiettivo il Decalogo per i Comuni cardioprotetti, rivolto alle sindache e ai sindaci e presentato all’Assemblea nazionale Anci, in corso a Bologna, all’insegna del motto ‘Insieme per il bene comune’.

Il documento, curato da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), è stato redatto con il supporto del Servizio Emergenza-Urgenza della Regione Emilia-Romagna, che da anni rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per l’organizzazione integrata dei soccorsi. L’obiettivo è di tradurre la cultura del primo soccorso e della defibrillazione precoce in azione concreta, offrendo a sindache, sindaci e amministratori locali, indicazioni e strumenti operativi per costruire comunità più sicure.

L’assessorato regionale alle Politiche per la salute, presente all’Assemblea con un proprio stand, promuoverà il documento come un impegno condiviso per salvare vite umane, sottolineando il ruolo decisivo dei Comuni nella diffusione della cardioprotezione.

“Con l’aiuto dei Comuni possiamo davvero salvare sempre più vite umane- afferma Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la salute-. Questo decalogo nasce da un’esperienza consolidata nella nostra regione e da una proficua collaborazione con Agenas e Anci. La cardioprotezione non è solo una misura sanitaria, ma un gesto di comunità perché unisce istituzioni, operatori sanitari e cittadini in un’alleanza per la vita. Ci auguriamo che questo strumento possa diffondersi in modo capillare sul territorio nazionale”.

Il decalogo, articolato in dieci punti, invita sindache e sindaci a mappare le aree a maggior rischio, individuando, con il supporto del sistema di emergenza 118, scuole, impianti sportivi, sedi comunali, mercati, stazioni e altri luoghi di aggregazione in cui il rischio di arresto cardiaco extraospedaliero è più elevato, al fine di pianificare la distribuzione ottimale dei Defibrillatori automatici esterni (Dae).

Ogni dispositivo, sottolinea il testo, deve essere installato in spazi pubblici ben visibili e accessibili 24 ore su 24, preferibilmente in teche con telecontrollo e geolocalizzazione, e deve essere collegato alla rete del 118 per garantire la guida telefonica “Chiama-Comprimi-Defibrilla”.

Ampio spazio è dedicato alla formazione: il documento incoraggia i Comuni a organizzare corsi base per l’uso dei defibrillatori rivolti a dipendenti pubblici, operatori di polizia locale, personale scolastico e volontari civici. Diffondere le competenze di primo soccorso è indicato come un dovere civico e un investimento in sicurezza collettiva.

La cardioprotezione deve entrare a pieno titolo nei Piani comunali di protezione civile, con procedure dedicate all’uso dei Dae e al coordinamento con il sistema di emergenza. È inoltre fondamentale comunicare ai cittadini la presenza dei dispositivi attraverso cartellonistica uniforme e mappe interattive sui siti istituzionali.

Il decalogo sottolinea anche la necessità di collaborazioni stabili tra comuni, aziende sanitarie e associazioni di volontariato, per garantire la manutenzione dei Dae, la formazione continua e l’aggiornamento del personale. L’obiettivo è estendere la cardioprotezione anche ai mezzi comunali, agli impianti sportivi e alle aree più periferiche o montane, dove la presenza di reti condivise tra più enti può assicurare una defibrillazione entro cinque minuti dall’evento.

Infine, si richiama l’importanza di mantenere aggiornati stradari e numeri civici e di integrarli nei database geo-topografici regionali e nazionali, così da permettere una localizzazione precisa dell’emergenza e del Dae più vicino.

Con la diffusione del decalogo per i Comuni cardioprotetti, l’Emilia-Romagna conferma il proprio ruolo di laboratorio nazionale di buone pratiche nella promozione della salute pubblica, offrendo agli Enti locali di tutta Italia un modello concreto per costruire comunità più consapevoli, preparate e solidali.

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