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sabato, 5 Luglio 2025
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Lite tra stranieri, un ferito nei presi della stazione dei treni per Reggio Emilia. Indentificato l’aggressore

Lite tra stranieri, un ferito nei presi della stazione dei treni per Reggio Emilia. Indentificato l’aggressore

Un ferito, trasportato in ospedale ferito, ma in condizioni non gravi e un aggressore nei  confronti del quale il cerchio si stringe: le forze lo avrebbero già individuato grazie alle testimonianze e ai sistemi di videosorveglianza che hanno ripreso l’accaduto. Questo il bilancio di una lite tra due stranieri andata in scena, poco prima delle 19, nella zona delle stazioni, e segnatamente a ridosso del Sassuolo Terminal per Reggio Emilia.

Ignoti i motivi della lite, più noto l’epilogo, con l’aggredito, ferito ad un braccio con un coccio di bottiglia, in ospedale, e l’aggressore in fuga, pare ancora per poco. Sul posto, per ricostruire la dinamica dell’accaduto, Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Municipale, personale sanitario, oltre al vicesindaco Alessandro Lucenti, che ha preso informazioni circa l’accaduto.

Biomedicale, Payback sui dispositivi sanitari: la Regione chiede al Governo una proroga per le imprese fino a giugno, in attesa del pronunciamento della Corte costituzionale

Biomedicale, Payback sui dispositivi sanitari: la Regione chiede al Governo una proroga per le imprese fino a giugno, in attesa del pronunciamento della Corte costituzionale“La Regione è pronta a chiedere un intervento del Governo. Attraverso il ministro alle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, formalizzeremo la richiesta al Consiglio dei ministri per una proroga, fino a giugno prossimo, dei pagamenti a carico delle imprese del biomedicale. È, inoltre, urgente fare chiarezza sulle coperture per il ripiano del payback sui dispositivi medici, sia per quanto già dovuto che per quello che si sta concretizzando con la legislazione vigente”.

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine di un incontro a Bologna nella sede della Regione sul tema del payback dispositivi sanitari richiesto da Cna di Modena, Cna Emilia-Romagna, Confindustria Emilia Area Centro e Lapam-Confartigianato imprese di Modena e Reggio Emilia, aree dell’Emilia-Romagna dove è sviluppato il distretto del biomedicale.
La richiesta al Governo di una proroga viene avanzata anche alla luce di un’attesa sentenza sul profilo di legittimità della norma da parte della Corte costituzionale, la cui udienza è stata già fissata per il prossimo 22 maggio.

L’iniziativa  di Colla si affianca a quella fatta da tempo dall’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, al ministro Schillaci, in cui chiedeva al Governo “di intervenire su due piani: da una parte bisogna garantire alle Regioni la copertura della voce di spesa legata al payback sui dispositivi medici e, dall’altra, va data garanzia della copertura economica per tutte le imprese coinvolte”.

“Ringrazio i rappresentanti delle associazioni di categoria – ha aggiunto Colla- per il confronto leale e la discussione di grande qualità, da cui sono emersi con chiarezza i problemi che stanno creando grande preoccupazione nel distretto biomedicale, in particolare nell’area nord di Modena. Parliamo di una zona di valenza internazionale, dove sono insediate eccellenze italiane e straniere del settore e da cui dipende una filiera importante e tanta occupazione di qualità”.

“Durante il confronto– chiude l’assessore Colla- è emersa la massima responsabilità da parte di tutti per l’importanza di tutelare sia la sanità pubblica che le centinaia di imprese del biomedicale, evitando così di rompere il rapporto di fiducia fra pubblico e privato in un settore così delicato e in grande evoluzione tecnologica”.

Smog, Coldiretti: arrivano piante mangia polveri e salva polmoni

Smog, Coldiretti: arrivano piante mangia polveri e salva polmoniPer combattere l’emergenza smog che assedia le città italiane, dove sono scattate le prime misure di limitazione del traffico, arrivano le piante mangia polveri per ripulire l’aria inquinata dalle emissioni di Co2 e salvare i polmoni dei cittadini. È quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’inaugurazione di Myplant&Garden di Milano dove sono esposte, in collaborazione con Assofloro, le specie di piante più adatte a catturare i gas a effetto serra responsabili dei cambiamenti climatici, ma anche di limitare l’inquinamento all’interno delle abitazioni, alla presenza del presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini e del Governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana.

Una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili – sottolinea Coldiretti – mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno, secondo una analisi della Coldiretti. Promuovere essenze con il Leccio, la Fotinia, il Pittosforo, il Lauro o l’Eleagno aiuta dunque a rendere le strade più vivibili. Ma è importante anche il ruolo dell’Acero Riccio. Dodici piante assorbono – spiega Coldiretti – l’equivalente della CO2 emessa da un’auto di media cilindrata che percorre 10 mila km/anno. E piante antismog sono anche la Betulla, il Cerro, il Ginkgo Biloba, il Tiglio, il Bagolaro, l’Olmo campestre, il Frassino comune e l’Ontano nero.

Ma ci sono anche – continua la Coldiretti – le piante da appartamento che possono ridurre del 20% l’anidride carbonica in case, scuole, uffici e ospedali e del 15% il quantitativo di polveri sottili PM 2,5. Si va dalla Sansevieria alla Yucca, dalla Camadorrea alla Schefflera, dal Pothos alla Diffenbacchia, dallo Spatifillo fino ad arrivare all’Anturium. Un modo efficace di combattere l’inquinamento dell’aria negli ambienti chiusi, talmente diffuso da essere descritto come “Sindrome dell’edificio malato”, causando l’insorgere di mal di testa e problemi respiratori.

Per ridurre l’inquinamento e mantenere l’impegno a contrastare i cambiamenti climatici bisogna, dunque, intervenire in modo strutturale sugli ambienti metropolitani ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato. Questo considerato che In Italia ogni abitante dispone di appena 32,5 metri quadrati di verde urbano con una situazione preoccupante per i grandi centri dove si va dagli 18,5 metri quadrati pro capite di Milano ai 16,9 di Roma, ai 13,5 di Napoli, dai 9,4 di Bari ai 12 metri quadrati di Palermo, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.

L’analisi sottolinea anche come la presenza di aree verdi sia anche un baluardo contro il caldo, considerando che un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 gradi rispetto a zone dove non ci sono piante o ombreggiature verdi. Gli alberi infatti rinfrescano gli ambienti in cui si trovano grazie sia all’ombreggiatura che creano e sia alla traspirazione e fotosintesi del fogliame diventando dei grandi condizionatori naturali: un’area verde urbana di 1500 metri quadrati raffredda in media 1,5 gradi e propaga i suoi positivi effetti a decine di metri di distanza. Una spinta positiva in tale ottica è arrivata dal Bonus Verde, fortemente sostenuto da Coldiretti, che prevede una detrazione ai fini Irpef del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni (giardini, terrazze), per la realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili. La misura è in scadenza il prossimo 31 dicembre 2024 ed è importante che venga rinnovata con la Legge di bilancio, portando possibilmente al 50% la detrazione e/o innalzandola da 5.000 a 10.000 euro.

“La valorizzazione del ruolo del verde a tutela della salute dei cittadini rappresenta una nuova opportunità per promuovere un settore cardine per l’economia italiana”, ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. “Puntare sulla filiera 100% italiana garantisce alla biodiversità locale di crescere – ha aggiunto – e alle nostre città di avere un alleato in più contro l’inquinamento. Puntiamo sulla giusta retribuzione delle piante, nel massimo rispetto della legge contro le pratiche sleali”.

 

Chiusure programmate su A14, Ramo Verde e Tangenziale di Bologna

Chiusure programmate su A14, Ramo Verde e Tangenziale di BolognaSulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori propedeutici previsti nell’ambito del lotto 0 del Passante di Bologna, dalle 22:00 di giovedì 22 alle 6:00 di venerdì 23 febbraio, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna Borgo Panigale e Bologna Fiera, verso Ancona/Pescara.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: da Milano verso Ancona, dopo l’uscita alla stazione di Bologna Borgo Panigale, percorrere il Ramo Verde (Raccordo stazione Borgo Panigale-Tangenziale), la Tangenziale di Bologna e rientrare sulla A14 attraverso la stazione di Bologna Fiera o di Bologna San Lazzaro;  da Milano verso Padova, dopo l’uscita alla stazione di Bologna Borgo Panigale, percorrere il Ramo Verde, la Tangenziale ed entrare sulla A13 alla stazione di Bologna Arcoveggio.

Di conseguenza, sarà chiuso il Raccordo di Casalecchio, tra Bologna Casalecchio e l’allacciamento con la A14, verso Ancona-Bologna e, nella stessa direzione, sarà chiuso anche lo svincolo che dalla A13 Bologna-Padova immette sulla A14. In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: da Firenze verso Padova, dopo l’uscita alla stazione di Bologna Casalecchio, percorrere la Tangenziale ed entrare sulla A13 alla stazione autostradale di Bologna Arcoveggio;  da Firenze verso Ancona, dopo l’uscita alla stazione di Bologna Casalecchio, percorrere la Tangenziale ed entrare sulla A14 alla stazione di Bologna Fiera o di Bologna San Lazzaro; da Padova verso Ancona, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale ed entrare sulla A14 alla stazione di Bologna Fiera o di Bologna San Lazzaro.

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Sempre per consentire lavori propedeutici previsti nell’ambito del lotto 0 del Passante di Bologna, dalle 22:00 di venerdì 23 alle 6:00 di sabato 24 febbraio, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e l’allacciamento con la A13 Bologna-Padova, verso la A1 Milano-Napoli.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale di Bologna ed entrare sulla A13 alla stazione di Bologna Arcoveggio. Di conseguenza, la stazione di Bologna Fiera sarà chiusa in entrata verso la A1 e non sarà raggiungibile in uscita per chi proviene da Ancona.  In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Arcoveggio, sulla A13.

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Per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di sabato 24 alle 6:00 di domenica 25 febbraio, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento A13 Bologna-Padova e Bologna Borgo Panigale, verso la A1 Milano-Napoli.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: da Ancona verso Milano, uscire sulla A13 alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale, il Ramo Verde della Tangenziale e rientrare sulla A14 attraverso la stazione di Bologna Borgo Panigale, per immettersi poi sulla A1 verso Milano; da Ancona verso Firenze, uscire sulla A13 alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale con ingresso alla stazione di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio, per immettersi poi sulla A1 verso Firenze.

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Sul Ramo Verde (Raccordo stazione Bologna Borgo Panigale-Tangenziale di Bologna), per consentire lavori di manutenzione delle barriere antirumore, dalle 22:00 di venerdì 23 alle 6:00 di sabato 24 febbraio, sarà chiuso, per chi proviene dall’uscita della stazione di Bologna Borgo Panigale, il tratto compreso tra lo svincolo SS9 via Emilia e lo svincolo 3 Ramo Verde, verso la Tangenziale. Di conseguenza, saranno chiusi anche i rami di allacciamento che dalla SS9 via Emilia immettono sul Ramo verde, per chi proviene da Bologna e da Modena ed è diretto sulla Tangenziale. Inoltre, sarà chiuso lo svincolo di San Giovanni in Persiceto, in entrata verso la Tangenziale.

In alternativa, percorrere la SS9 via Emilia, viale Alcide De Gasperi ed entrare in Tangenziale attraverso lo svincolo 2 Borgo Panigale.

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Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori propedeutici previsti nell’ambito del lotto 0 del Passante di Bologna, sarà chiuso lo svincolo 5 Quartiere Lame, nei seguenti giorni e con le seguenti modalità: dalle 22:00 di venerdì 23 alle 6:00 di lunedì 26 febbraio, in modalità continuativa, in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.  In alternativa si consiglia di entrare allo svincolo 6 Castelmaggiore

Nelle tre notti di venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 febbraio, con orario 22:00-6:00, in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. In alternativa si consiglia di uscire allo svincolo 6 Castelmaggiore.

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Per consentire attività di ispezione e manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di venerdì 23 alle 6:00 di sabato 24 febbraio, sarà chiuso lo svincolo 7 bis SS64 per Ferrara, in entrata verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. In alternativa si consiglia di entrare allo svincolo 8 Fiera/Via Michelino o 7 Bologna Centro.

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Per consentire lavori di manutenzione cavalcavia, dalle 22:00 di venerdì 23 alle 6:00 di sabato 24 febbraio, per chi percorre la Tangenziale di Bologna e proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, sarà chiuso il ramo di allacciamento sul Raccordo A13 Bologna-Padova-Tangenziale di Bologna (R13), all’entrata della stazione di Bologna Arcoveggio.

In alternativa si consiglia di proseguire sulla Tangenziale, verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto, uscire allo svincolo 8 bis Granarolo CAAB e rientrare dallo stesso in direzione opposta, Casalecchio/A1/A13.

Smog, Bonaccini-Priolo: Questione nazionale da affrontare con un Piano e investimenti straordinari per il Paese

Smog, Bonaccini-Priolo: Questione nazionale da affrontare con un Piano e investimenti straordinari per il Paese
Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Liviana Banzi

“In Regione Emilia-Romagna abbiamo approvato il nuovo ‘Piano aria integrato’, particolarmente ambizioso: condiviso con tutte le rappresentanze del sistema regionale e i soggetti interessati, potrà contare su risorse per quasi 155 milioni di euro. Deve però essere chiara una cosa: siamo di fronte a una questione nazionale e non si può pensare di potersela cavare con le sole limitazioni, non si può pensare di far ricadere tutto quanto su cittadini, famiglie, imprese.

La transizione ecologica è una priorità per il Paese, altro che negare il cambiamento climatico come ci si ostina ancora a fare da più parti, bisogna accelerare nella sua realizzazione e va completata tenendo insieme ambiente e lavoro, ma per farlo servono un piano e investimenti nazionali straordinari. Non si risolve la situazione a pezzi, coi singoli territori che agiscono ognuno in solitudine. Per questo, da anni, e va sottolineato da anni, abbiamo avanzato proposte per la trasformazione di tutti i fattori inquinanti e processi di conversione, stanziando fondi straordinari e accompagnando imprese e famiglie: è il momento che arrivino risposte concrete. Per questo, chiediamo di nuovo al Governo di confrontarci insieme alle Regioni del Bacino Padano, per adottare misure strutturali e non dover agire sempre e solo nell’emergenza: in Emilia-Romagna stiamo facendo la nostra parte e siamo pronti a dare il nostro contributo, ma servono risposte da dare al Paese”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la vicepresidente con delega all’Ambiente, Irene Priolo.

Dal presidente Bonaccini sta per partire una richiesta indirizzata al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, per un incontro urgente nel quale affrontare col Governo il tema inquinamento insieme ai presidenti delle Regioni del Bacino Padano.

La situazione

Nel frattempo, in Emilia-Romagna e non solo, il perdurare delle condizioni di stabilità meteo e la conseguente mancanza di “rimescolamento” dei bassi strati dell’atmosfera ha comportato e comporta una stagnazione degli inquinanti nei bassi strati e la formazione di nuovi inquinanti di natura secondaria (che derivano, cioè, da reazioni chimico-fisiche in atmosfera). Una situazione, questa, aggravata dalla presenza di fenomeni di inversione termica, tipica delle situazioni invernali, contraddistinta dalla presenza di aria più fredda vicino al suolo e di aria più calda in quota, che comporta ulteriormente il ristagno di umidità e inquinanti. Ne consegue il peggioramento della qualità dell’aria e la formazione di nebbie. Per la giornata di venerdì è previsto l’arrivo di una perturbazione che dovrebbe contribuire a migliorare la situazione. Per questo motivo oggi è stato emesso da Arpae un bollettino verde ed è rientrata l’allerta dei giorni precedenti.

Il Pair 2030

Ridurre le emissioni sia di inquinanti primari sia di precursori degli inquinanti secondari; agire simultaneamente sui principali settori emissivi – combustione di biomasse (PM₁₀), agricoltura (NH₃, ammoniaca), trasporti (NOₓ, ossidi di azoto) -; intervenire sia su scala locale che estesa, dal bacino Padano al livello nazionale. Ancora, prevenire gli episodi di inquinamento acuto al fine di ridurre i picchi locali. Questa, in estrema sintesi, la strategia del Pair 2030, recentemente approvato in Assemblea, per cui sono stati identificati gli ambiti di intervento e le misure collegate. Un Piano pensato e costruito non nell’ottica delle restrizioni ma delle opportunità, e che, per la prima volta, parte con una dotazione di risorse volte al miglioramento della qualità dell’aria, a cui concorreranno anche finanziamenti e misure delle programmazioni e pianificazioni settoriali.

Pere, campagna produttiva 2024: consentita la rottura del manto erboso tra i filari per prevenire la maculatura bruna

Pere, campagna produttiva 2024: consentita la rottura del manto erboso tra i filari per prevenire la maculatura brunaLa difesa delle pere passa anche attraverso la lavorazione del terreno tra i filari, per rimuovere la vegetazione spontanea presente, attraverso la rottura del manto erboso. È infatti nella vegetazione graminacea che cresce tra i filari che può annidarsi il fungo responsabile della maculatura bruna, una delle più pericolose avversità del pero, in grado di causare danni economici rilevanti colpendo le foglie, i frutti, i piccioli e i rametti.

La disposizione è contenuta nelle indicazioni messe a punto dalla Regione per la campagna produttiva 2024 in difesa delle varietà di pero sensibili agli attacchi del fungo Stemphylium vesicarium (maculatura bruna).

“Tra le misure agronomiche preventive – ha ricordato l’assessore regionale  all’Agricoltura Alessio Mammi – è fondamentale anche per il 2024 dare seguito a questa disposizione, poiché l’inerbimento è considerato fonte di diffusione primaria della malattia. La rottura e l’interramento del tappeto erboso tra i filari dei pereti e il mantenimento, attraverso lavorazioni superficiali, del terreno del frutteto sgombro da erbe spontanee è un provvedimento vitale. Oltre agli investimenti sulla protezione meccanica dei frutteti da brina e grandine, anche questo provvedimento serve a preservare le produzioni”.

La disposizione, temporanea, è indicata per la difesa delle varietà di pero Abate fetel, Angelys, Conference, Decana del comizio, Falstaff, Kaiser, Passa crassana, risultate particolarmente sensibili agli attacchi di maculatura bruna.

Le attività di ricerca e sperimentazione hanno evidenziato che la sola difesa con prodotti fitosanitari non garantisce di poter scongiurare il debellamento del patogeno fungino nelle varietà di pero suscettibili alla malattia, per le quali sono necessarie misure agronomiche preventive di sanificazione per ridurre il rischio infettivo.

Per prevenire le infezioni era stata emessa anche l’anno scorso la deroga per le aziende che aderiscono ai disciplinari di produzione integrata, che consente di effettuare la rottura del manto erboso della coltura del pero sull’intero territorio regionale. Ma l’abbattimento del patogeno per una singola stagione non è considerato sufficiente a garantire un efficace e duraturo controllo dell’avversità per la prossima stagione produttiva.
Dunque, dato il carattere di eccezionalità delle infezioni causate dal microrganismo fungino Stemphylium vesicarium in Emilia-Romagna, e solo per le varietà di peri più soggette agli attacchi, tale intervento andrà rinnovato anche per la campagna produttiva 2024.

Al BLA “Tutta la mia città”

Al BLA “Tutta la mia città”Sono disponibili ancora posti per l’incontro formativo gratuito in programma al BLA di Fiorano Modenese, sabato 24 febbraio alle ore 9.30.

Tutta mia la città” è il titolo del workshop per riflettere sugli spazi, pubblici e privati e acquisire metodi e idee per attività legate all’abitare, a cura di Laura Brambilla, formatrice e curatrice. Una mattinata in biblioteca tra teoria e attività, spunti di riflessione, buone pratiche e albi illustrati, che lascerà lo spazio anche ad un laboratorio volto alla rielaborazione, in chiave personale, dei contenuti e degli strumenti appresi nella prima parte dell’iniziativa.

E’ questo l’ultimo appuntamento della rassegna Leggere&Crescere, proposta dal Comune di Fiorano Modenese e dall’associazione Lumen, che vuole generare nuove curiosità, soprattutto a partire da punti di vista, ricordi ed esperienze individuali e collettive, che daranno vita a una nuova mappa della città, che renda possibile un maggiore processo di identificazione negli scenari del nostro quotidiano.

“Tutta mia la città” è un appuntamento pensato per insegnanti, educatori, genitori ma è aperto a tutti coloro che hanno il desiderio di mettersi in gioco e imparare anche attraverso il fare.

Per partecipare è necessaria la prenotazione, telefonando allo 0536 833403 oppure scrivendo una mail a biblioteca@comune.fiorano-modenese.mo.it.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 22 febbraio 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 22 febbraio 2024Nuvoloso con deboli precipitazioni che interesseranno in prevalenza i rilievi centro-occidentali; dalla serata piogge deboli e sparse si estenderanno all’intero territorio. Temperature in aumento le minime comprese tra 7 e 9 gradi, massime in lieve diminuzione tra 11 e 14 gradi. Venti deboli da sud-est in pianura, moderati da sud-ovest con rinforzi e raffiche anche consistenti sui rilievi, in particolare sui crinali. Mare poco mosso, mosso al largo.

(Arpae)

Il mistero del liceo classico: conferenza della professoressa Martucci al BLA di Fiorano

Il mistero del liceo classico: conferenza della professoressa Martucci al BLA di FioranoE’ ricominciato il ciclo di incontri che ogni anno il liceo Formiggini, tramite l’ APS Renovatio Crew, organizza presso il BLA di Fiorano Modenese, con il patrocinio del Comune.

Una rassegna di conferenze dedicate a riflessioni filosofiche, sociologiche, pedagogiche e storiche tenute dagli insegnanti della scuola superiore e sempre molto apprezzate dai partecipanti per i temi e la qualità dei contenuti.

Tutti gli incontri di febbraio e marzo sono ad ingresso libero e gratuito e si tengono il giovedì presso la biblioteca comunale di Fiorano Modenese, dalle ore 20.30.

Giovedì 22 febbraio 2024 è in programma il secondo incontro del ciclo 2024, dal titolo “Il mistero del liceo classico. Il senso degli studi classici nel Duemila.”, con la professoressa Mariasole Martucci.

Fin dall’inizio il programma di studi proposto dai gesuiti suscitò polemiche sull’utilità e sull’attualità dello studio delle cosiddette lingue morte, ma in realtà il grande successo educativo spinse molti ad imitarne l’impianto che è tuttora alla base del nostro liceo classico e che trae origine dalla cultura del pensiero astratto del mondo greco antico.

Il prossimo appuntamento sarà giovedì 29 febbraio, sempre alle ore 20.30, con il professor Gianpaolo Anderlini che parlerà di “Educare in tempo di crisi. L’insegnamento del rabbi Kalonymus Shapira, rebbe del ghetto di Varsavia.”

Inaugurazione teatro Carani, modifiche a circolazione e sosta in centro a Sassuolo

Inaugurazione teatro Carani, modifiche a circolazione e sosta in centro a SassuoloSabato 2 marzo il Teatro Carani riaprirà alla città con l’inaugurazione ufficiale prevista dalla mattina, alle ore 10, in piazza Garibaldi alla presenza delle Autorità.

Per consentire il regolare svolgimento della manifestazione, la Comandante della Polizia Locale di Sassuolo Rossana Prandi ha emesso un’ordinanza, la n° 45 del 20/02/2024 in pubblicazione all’Albo Pretorio, che modifica viabilità e sosta nelle aree circostanti.

In particolare:

Piazza Garibaldi: chiusa al traffico veicolare e divieto di sosta dalle ore 15 di venerdì 1 marzo alle ore 24 di sabato 2 marzo eccetto addetti alla dislocazione delle strutture pertinenti all’evento

Via Rocca: divieto di sosta dalle ore 7,30 alle ore 11 di sabato 2 marzo;

Via Farosi: divieto di sosta dalle ore 7,30 alle ore 15 di sabato 2 marzo;

Via Cesare Battisti: tratto di strada chiusa al traffico veicolare dalle ore 7,30 alle ore 15 di sabato 2 marzo; divieto di sosta dalle ore 7,30 alle ore 15 di sabato 2 marzo;

Via Mazzini (tratto compreso tra piazza Garibaldi e viale XX Settembre): tratto di strada chiusa al traffico veicolare dalle ore 7,30 alle ore 15 di sabato 2 marzo; divieto di sosta dalle ore 7,30 alle ore 15 di sabato 2 marzo;

Viale XX Settembre (tratto compreso tra via Mazzini e via del Pretorio): tratto di strada chiusa al traffico veicolare eccetto mezzi autorizzati dalle ore 7,30 alle ore 15 di sabato 2 marzo; divieto di sosta dalle ore 7,30 alle ore 24 di sabato 2 marzo;

Viale XX Settembre (tratto compreso tra via Pretorio e traversa Barozzi) Lato Ovest parcheggio riservato autorizzati dalle ore 7,30 alle ore 15 di sabato 2 marzo; via Del Pretorio (tratto compreso tra viale XX Settembre e Via Fenuzzi) parcheggio riservato autorizzati dalle ore 7,30 alle ore 15 di sabato 2 marzo.

Bus e treni, la Regione destina risorse per la sostenibilità

Bus e treni, la Regione destina risorse per la sostenibilitàSconti sui titoli di viaggio del trasporto pubblico, bus e treni, per i residenti in comuni sede di estrazione di idrocarburi. Riparte in Emilia-Romagna la misura realizzata dalla Regione che va a destinare risorse del “Fondo idrocarburi” ad azioni di sostenibilità ambientale.

L’iniziativa è rivolta a utenti con abbonamenti annuali acquistati dal 1^ agosto 2023 al 31 luglio 2024: i beneficiari avranno diritto a un rimborso sulla spesa effettivamente sostenuta per l’acquisto del titolo di viaggio. Misura che sarà estesa anche al 2024-2025.

Gli sconti, frutto di un accordo siglato dalla Regione Emilia-Romagna con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e con il ministero dell’Economia e delle Finanze, sono riservati a residenti nei Comuni interessati da estrazione e produzione di idrocarburi.

I comuni interessati
L’opportunità riguarda i territori comunali di Castelfranco Emilia, Novi di Modena, San Possidonio, Spilamberto, Lama Mocogno, Palagano, Montefiorino, Modena, Fanano, Mirandola e S. Cesario sul Panaro nel modenese; Imola, Medicina, Lizzano in Belvedere, Gaggio Montano, Alto Reno Terme (ex Porretta Terme), Castel di Casio e San Benedetto Val di Sambro nel bolognese; Fornovo di Taro, Corniglio e Salsomaggiore Terme  nel parmense; Vigolzone, Rottofreno e Podenzano; Ravenna; Misano Adriatico (Rimini).

Le modalità
La percentuale di rimborso riconosciuta è diversificata: per i residenti under 26, che non beneficino della misura ‘Salta su’ è previsto un rimborso pari al 100% delle spese sostenute, per gli altri utenti il rimborso è pari al 70% delle spese sostenute.

La richiesta di rimborso va presentata alla società che ha emesso il titolo di viaggio dal 21 febbraio fino al 14 aprile 2024, per gli abbonamenti acquistati dal 1^ agosto 2023 al 31 gennaio 2024, e dal 15 aprile al 31 agosto 2024 per gli abbonamenti acquistati dal 1^ febbraio al 31 luglio 2024.

Per informazioni è possibile rivolgersi agli Uffici Urp della Regione Emilia-Romagna, dei Comuni e delle società di trasporto pubblico (Trenitalia Tper, Tper, Seta, Tep, Start Romagna e Mete).

Scuola, pluriclassi in Appennino: successo del bando della Regione Emilia-Romagna

Scuola, pluriclassi in Appennino: successo del bando della Regione Emilia-RomagnaPluriclassi in Appennino, il progetto si allarga all’intero territorio regionale: sono state soddisfatte tutte le richieste presentate da Comuni e Unioni che hanno partecipato al bando della Regione.

L’obiettivo è quello di sostenere azioni che permettano di qualificare e arricchire, con il pieno coinvolgimento delle comunità locali, le opportunità di bambine e bambini delle scuole primarie iscritti alle pluriclassi nei comuni montani dell’Emilia-Romagna, anche in una logica di innovazione sociale per lo sviluppo territoriale.

Superano i 700mila euro (esattamente 705.400) le risorse, del Fondo Sociale Europeo Plus, che serviranno a finanziare i progetti: la Giunta regionale ha chiuso l’iter di approvazione delle candidature, rendendo disponibile anche l’ultima tranche di risorse con cui viene quindi soddisfatto il 100% delle domande presentate.

Salgono così a 43 i territori montani (Comuni e Unioni di Comuni) coinvolti, con 109 pluriclassi che, da Piacenza a Rimini, potranno contare per l’anno scolastico in corso (2023-2024) su questi contributi. Destinati a progetti innovativi che i Comuni, singoli o in partenariato tra loro, e le Unioni s’impegnano a realizzare insieme a istituzioni scolastiche, enti e organizzazioni del territorio. Proprio per valorizzare la collaborazione di rete e sostenere una progettazione congiunta tra i Comuni coinvolti, infatti, alcuni territori montani hanno individuato un Comune capofila.

“Tutti i bambini e le bambine- sottolineano gli assessori regionali alla Scuola, Paola Salomoni, e alla Montagna, Igor Taruffi- hanno diritto a un’istruzione di qualità, indipendentemente dall’area geografica e dal contesto socio-economico in cui vivono. Siamo molto soddisfatti della risposta ottenuta dal bando, perché in questo modo si estende a tutto il territorio appenninico un progetto avviato in via sperimentale due anni fa. Un altro strumento con cui questa Giunta si è impegnata per l’intero mandato a favorire l’attrattività delle zone appenniniche. Le risorse che abbiamo messo a disposizione degli Enti locali- chiudono gli assessori- sono state di stimolo per far decollare progetti e servizi innovativi, a vantaggio di studenti, famiglie e delle intere comunità interessate partendo da un servizio fondamentale come quello scolastico”.

Centrato, dunque, attraverso questo bando, l’obiettivo della Regione: sostenere le classi composte da studenti e studentesse di età diversa che costituiscono una realtà tipica delle aree montane; mantenere attivi i piccoli istituti appenninici che devono spesso fare i conti con un numero basso di iscritti; garantire servizi innovativi agli alunni e alle famiglie che vogliono restare o hanno deciso di andare a vivere in montagna.

Il progetto delle pluriclassi era stato avviato in via sperimentale a inizio dell’anno scolastico 2022-2023 in 6 plessi scolastici e 12 pluriclassi di montagna delle province di Reggio Emilia (Comune capofila Ventasso) e Forlì-Cesena (Comune capofila Portico e San Benedetto), grazie a un contributo di 69mila euro, e ora viene esteso, con questo bando, a tutto il territorio. Un’iniziativa che si inserisce nell’ambito dei cosiddetti “Patti di Comunità” – nati per rafforzare l’alleanza tra scuole e territorio e per sostenere i servizi educativi che si fondano sul modello delle pluriclassi nelle aree montane – ed è stata definita con la condivisione dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna.

Il sostegno finanziario garantito dalla Regione va quindi da un minimo di 8.500 euro nel caso di un singolo Comune con una sola pluriclasse facente parte di un unico plesso scolastico, fino a 86.000 euro nel caso di progetti più ampi facenti capo ad un’Unione di Comuni, con molteplici pluriclassi attivate e più di un plesso scolastico coinvolto.

Matteo Orlandi Lista Civica Uniti per Crescere Fiorano: “Lavori pubblici per fini elettorali”

Matteo Orlandi Lista Civica Uniti per Crescere Fiorano: “Lavori pubblici per fini elettorali”“Dieci anni di promesse elettorali disattese e magicamente, a ridosso delle elezioni amministrative di Giugno, prende vita una delle rotatorie previste.
Inutile sottolineare che si tratta di un goffo tentativo di riportare l’attenzione mediatica sulle opere pubbliche nella vana speranza influire sull’opinione dei cittadini rispetto all’ormai inevitabile bilancio negativo sull’operato di questa giunta uscente targata PD”, è quanto dichiara in una nota Matteo Orlandi Lista Civica Uniti per Crescere.

“Sabato 17 scorso abbiamo assistito alla posa della prima pietra, (o al taglio dell’ultimo albero che dir si voglia), della nuova scuola materna; non certamente un altro bell’esempio di competenza e di cura del territorio.
Oltre ad un elevato numero di alberi tagliati, (circa un centinaio), che non verranno mai più sostituiti, siamo ormai costretti ad accettare forzature urbanistiche di un certo livello: deroghe ai regolamenti per poter costruire vicino ad un cimitero o permessi per nuove aree abitative su terreni precedentemente ad uso unicamente agricolo, senza contare poi che il recente spostamento di ubicazione ha fatto lievitare i costi di realizzo oltre ogni ragionevole limite; si conteggia infatti una spesa ulteriore di 600.000,00 euro per realizzare un nuovo parcheggio in sostituzione dell’esistente.
Per arrivare a questo sono comunque serviti dieci anni, e nel frattempo gli altri plessi scolastici continuavano ad avere bisogno di manutenzioni importanti senza però ricevere la dovuta attenzione. Noi non siamo mai stati contrari a nuove scuole, ma non abbiamo condiviso e non condividiamo tuttora la scelta dell’ubicazione”.

“Ad oggi comunque – continua Orlandi – facciamo notare che il cantiere è nuovamente fermo, viene quindi da pensare che la data scelta, in coincidenza, guarda caso, con la presentazione del nostro candidato sindaco, sia stata scelta con un secondo fine
molto preciso.
L’8 e 9 di Giugno avremo la possibilità di decretare la fine di questo lungo periodo di malagestione, riportando al centro della funzione amministrativa il territorio e i bisogni concreti nei nostri cittadini, attraverso una idoneità che è rimasta sconosciuta sino ad ora, ossia la competenza”, conclude  Matteo Orlandi, Lista Civica Uniti per Crescere.

MM Company porta la danza al Teatro Carani con Bolero/Ballade

Arriva anche la danza a coronare il cartellone di appuntamenti della stagione inaugurale del Teatro Carani, la cui riapertura dopo quasi dieci anni di stop è sempre più prossima. Il 10 aprile alle 21:00 MM Dance Company presenta in un unica sera due delle loro più indovinate coreografie con “Bolero/Ballade”. Se Bolero esplora l’amore e la distanza con un ritmo che incanta, in Ballade rivive l’euforia e la rinascita degli anni ’80 attraverso alcune delle musiche più iconiche di quel decennio.

 

Il “Bolero” di Maurice Ravel, con la sua struttura ripetitiva e crescendo ipnotico, rimane uno dei pezzi più iconici della musica classica. Oltre al suo inconfondibile ritmo, l’opera suscita immagini di sensualità e complessità emotiva, rendendola perfetta per interpretazioni coreografiche. La coreografia di Michele Merola del “Bolero”esplora la tensione e l’intimità dei rapporti umani, riflettendo sulla distanza e sulle connessioni tra individui. Questa fusione di musica e danza invita gli spettatori in un viaggio attraverso le sfumature dell’interazione umana, offrendo una potente espressione artistica che parla sia al cuore che alla mente.

Ballade” si ispira agli anni ’80, decennio di vibrante espressione culturale e artistica. Questa creazione di Mauro Bigonzetti per la MM Contemporary Dance Company cattura l’essenza di un’epoca attraverso una coreografia che intreccia la nostalgia con la rinascita. Attraverso movimenti che evocano le sensazioni di una generazione, “Ballade” esplora temi di amore, dolore, abbandono e rinascita, offrendo uno sguardo intimo sui sogni e le disillusioni collettive. La partitura musicale, ricca di riferimenti eclettici, dalla poesia di Leonard Cohen all’anarchia di Frank Zappa, contribuisce a creare un’atmosfera unica, invitando il pubblico a un viaggio emotivo e sensoriale nei ricordi e nelle speranze di un tempo passato ma ancora vivo nei cuori di molti.

Biglietti

I biglietti per Bolero/Ballade hanno un prezzo di €23 in Platea, €20 in I Galleria.

È possibile acquistare online su www.teatrocarani.it oppure in persona presso la biglietteria temporanea del Teatro Carani presso Paggeriarte e Turismo in Piazzale della Rosa a Sassuolo.

Maggiori informazioni sono disponibili scrivendo all’indirizzo biglietteria@teatrocarani.it oppure telefonando al 3513772794

Bolero/Ballade

Coreografie di Michele Merola e Mauro Bigonzetti, Bolero – coreogr. Michele Merola, Produzione MM Contemporary Dance Company, Coproduzione Ballade: Teatro Comunale di Modena

Con il sostegno di ATER Fondazione, Comune di Correggio / Centro di Documentazione Pier Vittorio Tondelli – Correggio / Ministero della Cultura / Regione Emilia-Romagna / Comune di Reggio Emilia / Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto / Centro Permanente Danza – Reggio Emilia

Junior TIM Cup | Keep Racism Out riparte da Sassuolo

Junior TIM Cup | Keep Racism Out riparte da Sassuolo
foto Sassuolocalcio.it

L’U.S. Sassuolo Calcio ha ospitato, presso il Mapei Football Center, la prima tappa della Junior TIM Cup | Keep Racism Out, il torneo giovanile di calcio a 7 promosso da Lega Serie ATIM e Centro Sportivo Italiano, che quest’anno festeggia l’undicesima edizione. I rappresentanti del Club neroverde hanno accolto al Mapei Football Center i ragazzi della Parrocchia dell’Ancora e della Parrocchia Madonna di Sotto, che hanno potuto trascorrere una giornata indimenticabile a fianco di alcuni dei protagonisti della Serie A TIM.

A prendere parte all’incontro targato “Keep Racism Out”, la campagna volta a sensibilizzare i giovani e non solo sul fenomeno del razzismo e di ogni forma di discriminazione, sono stati il Direttore Organizzativo Andrea Fabris e i calciatori Pedro Obiang e Annahita Zamanian, che hanno raccontato ai ragazzi presenti la propria esperienza calcistica, sottolineando l’importanza del rispetto e della collaborazione nello sport come nella vita. I giovani atleti hanno quindi donato ad Obiang e Zamanian la maglia “1 di Noi”, simbolo della competizione JTC | KRO. Presenti all’appuntamento, a sottolineare la sinergia a cui si aspira tra sport di base e professionistico, anche i ragazzi del settore giovanile del Sassuolo.

Fratellanza, cooperazione ed integrazione sono infatti i valori di cui lo sport in generale e la Junior TIM Cup | Keep Racism Out in particolare vogliono farsi portavoce, guidando le giovani generazioni in un percorso che metta accoglienza e fairplay sempre al primo posto.

Andrea Fabris, Direttore Organizzativo dell’U.S. Sassuolo Calcio: “Per la nostra Società è sempre importante partecipare a questo genere di iniziative. Come club siamo da sempre vicini alle giovani generazioni al fine di sensibilizzarli in tematiche di questo genere, proprio per questo abbiamo avviato diversi anni fa il Progetto Generazione S”.

Pedro Obiang, centrocampista dell’ U.S. Sassuolo Calcio: “Incontri di questo genere sono utili per sensibilizzare i giovani a tematiche importanti come il razzismo e la discriminazione. Prima si approccia a materie così delicate e prima arriverà il cambiamento. Siamo consapevoli che c’è ancora tanta strada da fare”.

Annahita Zamanian, centrocampista dell’U.S. Sassuolo Calcio femminile: “Provenendo da un altro paese ho avuto la possibilità di conoscere molte culture diverse dalla mia, provo gratitudine per questo. Rispettare il prossimo è fondamentale per aprirci agli altri e crescere come persone”.

La Junior TIM Cup, dalla sua nascita nel 2013 fino al 2023, ha coinvolto oltre 90.000 giovani, più di 6.650 oratori e fatto disputare circa 35.000 partite. Negli ultimi due anni la Junior TIM Cup ha sposato la campagna di Lega Serie A “Keep Racism Out” e anche quest’anno coinvolgerà gli oratori del CSI su tutto il territorio nazionale in incontri di riflessione e attività educative, che vedranno i campioni dei Club della Serie A TIM, educatori ed esperti interagire con i giovani partecipanti under 14 del torneo.

Continueranno nelle prossime settimane gli appuntamenti del torneo under 14 rivolto agli oratori delle città le cui squadre militano nella Serie A TIM 2023/2024. I giovani atleti verranno coinvolti in incontri di sensibilizzazione con i campioni del grande calcio, oltre ad essere ospiti dei Club nei tour degli stadi del massimo campionato e in occasione delle partite della JTC | KRO che si disputeranno nei pre-gara dei match della Serie A TIM.

Premio Emilia-Romagna Cultura: la cantante lirica Kabaivanska e l’architetto Bini i premiati nella prima edizione

Premio Emilia-Romagna Cultura: la cantante lirica Kabaivanska e l’architetto Bini i premiati nella prima edizioneLa cantante lirica Raina Kabaivanska, di origine bulgara, da tempo in Emilia-Romagna e l’architetto Dante Bini, emiliano di nascita ma che opera negli Stati Uniti: sono le due personalità cui la Regione Emilia-Romagna ha deciso di assegnare il Premio Emilia-Romagna Cultura.

Il riconoscimento, istituito dalla Regione Emilia-Romagna, alla prima edizione, è stato consegnato oggi nel corso di una cerimonia pubblica dal presidente, Stefano Bonaccini, e dall’assessore alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori. Presente tra gli intervenuti la Console generale di Bulgaria a Milano, Ana Paskaleva.

Per la cantante Raina Kabaivanska la motivazione del premio è legata agli straordinari meriti artistici della sua carriera e all’impegno appassionato per la formazione di nuovi talenti; nel caso dell’architetto Dante Bini, sono stati riconosciuti i risultati di eccellenza conseguiti nella ricerca architettonica e nello sviluppo di tecniche costruttive innovative.

Il Premio Emilia-Romagna Cultura sarà assegnato annualmente a una donna e a un uomo che si siano particolarmente distinti in ambito culturale, scelti tra le persone in vita che siano nate e/o residenti, vivano o lavorino in Emilia-Romagna, che abbiano dato lustro alla regione nel corso della loro vita.

“Il genio creativo e il talento di donne e uomini, emiliano-romagnoli di nascita o che qui lavorano e operano, arricchiscono la nostra regione- hanno detto Bonaccini e Felicori-. Crediamo sia giusto attribuire ad alcuni di essi un riconoscimento che sottolinei quanto sia importante il loro apporto e che dimostri la gratitudine di noi tutti”.

Il premio consegnato oggi è un’opera della linea ‘Cielo’ di due ceramisti faentini, selezionati dalla direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche, Claudia Casali, Ilaria Biffara e Giampaolo Santoddì di Pantoù ceramics, marchio fondato nel 2020 a Faenza, con uno studio aperto al pubblico in centro storico. La recente alluvione ha interessato fortemente il laboratorio e la loro abitazione, e da maggio 2023 sono ospiti di Palazzo Muky Matteucci, realtà culturale gestita dal MIC Faenza.

Nell’occasione, il sindaco di Castelfranco Emilia, Giovanni Gargano, ha consegnato all’architetto Dante Bini il Premio della Città di Castelfranco Emilia, rappresentato dall’ “Aes Signatum”, il riconoscimento che viene conferito dall’amministrazione comunale a cittadini e cittadine illustri che si sono contraddistinti per i risultati conseguiti con la loro attività. L’architetto Mario Cucinella ha omaggiato l’architetto Bini di un originale cappello a forma di cupola.

Nuova rotatoria sulla circonvallazione di Fiorano Modenese

Nuova rotatoria sulla circonvallazione di Fiorano ModeneseCominciano i lavori per realizzare la nuova rotatoria all’incrocio tra via San Giovanni Evangelista e via del Crociale a Fiorano Modenese.

Si tratta di un intervento importante che va nella direzione di una maggiore fluidità e sicurezza del traffico, diminuendo al contempo l’inquinamento.

La rotatoria verrà realizzata dal privato a scomputo di oneri di urbanizzazione. I lavori prenderanno il via giovedì 22 febbraio e saranno realizzati per fasi, fino alla conclusione prevista per luglio 2024.

“Quest’ opera, già completamente finanziata, rappresenta il passo decisivo verso la totale eliminazione dei semafori sulla circonvallazione.” – sottolinea il sindaco Francesco Tosi – “Appena sarà in funzione questa rotatoria, potrà essere eliminato anche il semaforo dell’incrocio con via Ferrari Carazzoli, introducendo l’obbligo di svolta a destra. L’unico semaforo che resta è  all’incrocio con via Canaletto, che verrà eliminato grazie a nuova rotatoria, anch’essa già finanziata, in ritardo per complesse situazioni di esproprio e di successioni ereditarie.

All’inizio del mio primo mandato, la Circonvallazione aveva un’unica rotatoria, quella di fronte all’Iperfamila: ora, con questo cantiere, si arriva a sei rotatorie, con grande beneficio per la sicurezza e la fluidità del traffico.”

Le strade interessate dal cantiere sono molto trafficate e pertanto i lavori avranno impatto anche sulla viabilità che sarà modificata in base alle diverse fasi di intervento.

A partire dalle ore 7.00 di giovedì 22 febbraio verrà chiusa una carreggiata di via San Giovanni Evangelista (parte sud) da Sassuolo verso Maranello, dall’intersezione con via Ferrari Carazzoli all’intersezione con via del Crociale.

Via Crociale sarà chiusa all’intersezione con via Flumendosa fino a via San Giovanni Evangelista e sarà ugualmente chiusa all’intersezione con via Cameazzo . Il transito in via del Crociale sarà consentito esclusivamente ai residenti, ai mezzi di soccorso e ai veicoli diretti a ditte e esercizi commerciali

Il traffico proveniente da via San Giovanni Evangelista verrà deviato in via ferrari Carazzoli, via Flumendosa, via Statale, via Mondaini e in via San Giovanni Evangelista direzione Sassuolo – Maranello.

E’ istituito il limite di velocità di 30 km orari nel tratto di via San Giovanni Evangelista interessato ai lavori. Il termine della prima fase dei lavori è previsto per domenica 25 febbraio, salvo imprevisti.

La seconda fase dei lavori prenderà il via da lunedì 26 febbraio 2024 e prevede la chiusura della parte sud di via San Giovanni Evangelista, all’intersezione con via del Crociale.

Nella parte nord del tratto stradale interessato ai lavori sarà istituita una corsia per ogni senso di marcia, con il limite di velocità di 30 km/h, mentre verrà mantenuta la chiusura di via del Crociale da via Flumendosa con transito solo per mezzi di soccorso, residenti e veicoli diretti a ditte e esercizi commerciali. Il termine di questa seconda tranche di lavori è previsto indicativamente per il 10 maggio 2024

I lavori continueranno poi, nella terza fase, dall’11 maggio al 30 giugno 2024 (date indicative) con la chiusura della parte nord di via San Giovanni Evangelista, all’intersezione con via del Crociale, mentre nella parte sud del tratto stradale, interessato ai lavori, sarà istituita una corsia per senso di marcia, con il limite di velocità di 30 km/h. Verrà chiuso il tratto di via del Crociale dall’intersezione con via Cameazzo all’intersezione con via San Giovanni Evangelista, eccetto per mezzi di soccorso, residenti e veicoli diretti a ditte e esercizi commerciali.

Nell’ultima fase (1° luglio – 31 luglio) le corsi per ogni carreggiata verranno ridotte da due a una nel tratto interessato ai lavori di via San Giovanni Evangelista con limite di velocità di 30 km/h.

Veicoli distrutti o danneggiati dagli eventi di maggio 2023: prosegue l’erogazione dei contributi della raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”

Veicoli distrutti o danneggiati dagli eventi di maggio 2023: prosegue l’erogazione dei contributi della raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”
Paolo Calvano (foto di Pietro Ballardini – copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G.)

Ulteriori tre milioni di euro in arrivo per la sostituzione di 686 veicoli danneggiati dall’alluvione e per la riparazione di altri 140. È la nuova tranche di liquidazioni che la Regione Emilia-Romagna è pronta ad assegnare da questa settimana, nell’ambito dello stanziamento complessivo di 27 milioni: risorse disponibili grazie alla raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna” che l’Ente aveva avviato subito dopo gli eccezionali eventi del 16-17 maggio, prima cioè della nomina del generale Figliuolo a Commissario per la ricostruzione. I contributi vengono erogati per la sostituzione dei mezzi rottamati o venduti, fino a 5mila euro per le auto e 700 euro per i ciclomotori o motocicli, o per la loro riparazione, fino a 2 mila euro.

“Con le nuove erogazioni al via, supera i 4 milioni e mezzo il totale dei contributi messi nelle disponibilità dei cittadini messi a dura prova dagli eventi meteo eccezionali: l’ulteriore tranche di finanziamenti in arrivo si unisce infatti alle prime liquidazioni, dal valore complessivo di 1milione 178mila euro, già effettuate lo scorso anno”, spiegano la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione Civile, Irene Priolo e l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano. “Anche nei mesi a venire, l’obiettivo è continuare ad agire con celerità: le erogazioni proseguiranno velocemente, man mano che saranno concluse le fasi istruttorie, anche a seguito dei riscontri da parte di Aci relativamente ai dati sulle vendite, la rottamazione o la riparazione dei mezzi danneggiati o distrutti”. “Grazie alla generosità di chi ha fin da subito sostenuto le popolazioni coinvolte dall’ondata di maltempo della scorsa primavera, – concludono Priolo e Calvano-, è assicurata una risposta importante e concreta alle necessità delle famiglie, in un ambito non coperto dai rimborsi dello Stato”.

L’erogazione ai cittadini avviene attraverso un bando pubblico ancora aperto per i veicoli distrutti o danneggiati. Gli interessati devono presentare domanda on line.

Trasporto pubblico: digitale, intermodale e a portata di app

Trasporto pubblico: digitale, intermodale e a portata di appOrganizzare, prenotare e pagare il proprio viaggio comodamente online, tramite un’app. Con la possibilità di utilizzare diversi mezzi di trasporto – dal treno, al bus, ai servizi di car e bike sharing, passando anche da taxi e parcheggi – e di spostarsi da una regione all’altra.

Si chiama “Mobility as service for Italy” il progetto del Piano nazionale di ripresa e resilienza che punta ad arrivare a una completa digitalizzazione e intermodalità del trasporto pubblico locale su scala nazionale.  E l’Emilia-Romagna è una delle Regioni scelte dal ministero dei Trasporti per la prima sperimentazione.

Un progetto che consente alla Regione di rispondere alle esigenze di sviluppare una piattaforma standard dal punto di vista tecnologico, partendo da una base costituita dagli importanti risultati regionali già raggiunti negli anni scorsi con la piattaforma Roger che vede il coinvolgimento di 350 mila utenti sul territorio regionale.

A disposizione 2,3 milioni di euro che si affiancano agli 11,5 milioni di euro di un progetto sostenuto dal Programma Por Fesr 2021-2027, grazie ai quali la Regione potrà adeguare la necessaria dotazione tecnologica delle Aziende di trasporto pubblico locale e di Fer.

“Questo progetto ci consente di imprimere una forte accelerazione alla digitalizzazione del trasporto pubblico locale. Per renderlo un’alternativa sempre più competitiva al mezzo privato, con indubbi vantaggi per l’ambiente, la qualità della vita nelle nostre città, oltre che per gli stessi cittadini, che potranno spostarsi più agevolmente e risparmiando- ha sottolineato l’assessore alla Mobilità, Andrea Corsini-. In Emilia-Romagna non partiamo da zero. Metteremo in valore l’esperienza molto avanzata realizzata con il sistema di bigliettazione digitale Roger, ma con l’ambizione di estenderla, rafforzarla e arricchirla di nuovi servizi. E per dare gambe a questo progetto abbiamo destinato una parte significativa delle risorse europee per la mobilità sostenibile proprio a rafforzare la dotazione tecnologica delle nostre aziende di trasporto pubblico”.

Alla presentazione oggi a Bologna Giuseppina Gualtieri, presidente di Tper; Alberto Cirelli, presidente di Seta; Roberto Sacchetti, presidente di Start; Valeria Sghedoni, vicepresidente di Tep.

Due interventi complementari, dunque, per una rivoluzione del modo di muoversi, con la possibilità in prospettiva di usufruire – oltre alla dematerializzazione e unificazione dei titoli di viaggio – di premialità, bonus e abbonamenti, app multilingue e per non vedenti. E di abbinare all’acquisto del biglietto di trasporto quello per eventi culturali e pacchetti turistici.

Gli investimenti della Regione

Da parte della Regione un impegno che continua: 626 milioni di euro il totale dei piani di investimento per il trasporto su gomma dal 2019 al 2033, pari a 2.240 nuovi bus (la flotta è di 3.300 bus), di cui 1.410 entro il 2026. Mentre per quanto riguarda i treni regionali tra il 2019 e il 2021 si è proceduto al rinnovo totale della flotta con 86 nuovi mezzi e un investimento di 750 milioni. Sono inoltre in servizio dal 2022 quattro treni bipiano acquistati grazie a un contributo regionale di 41 milioni, mentre nel 2025 sarà completata l’elettrificazione del servizio con 12 nuovi treni elettrici e un investimento di oltre 72 milioni di euro.

Il progetto Pnrr

Si chiama Regional access point (RAP) ed è la piattaforma regionale gestita da Lepida che a regime dovrà raccogliere e trasmettere al Ministero i dati in tempo reale delle posizioni di autobus, treni, mezzi della sharing mobility. Dati che il Ministero metterà a sua volta a disposizione dei Maas Operator, le società che potranno offrire agli utenti pacchetti intermodali di viaggio.

La sperimentazione partirà nel 2024 per proseguire fino a gennaio 2025, in relazione a diverse fasce di utenza: turisti, lavoratori pendolari e studenti, dipendenti di grandi aziende in aree a forte vocazione industriale. Insieme all’Emilia-Romagna le altre Regioni che partecipano al progetto sono Abruzzo, Campania, Piemonte, Puglia, Veneto, oltre alla Provincia Autonoma di Bolzano.

“Mobilità come servizio” prosegue l’esperienza già fatta con Roger, il sistema di dematerializzazione dei titoli di viaggio già in funzione su bus e su treni, ampliando i soggetti coinvolti per arrivare alla piena integrazione di tutti gli operatori con particolare riguardo a quelli di sharing, dei servizi turistici, di cooperative taxi e auto a noleggio con conducente, oltre ad altri servizi a chiamata.

L’iniziativa coinvolge tutto il sistema del trasporto pubblico emiliano-romagnolo. Oltre alla Regione, Comuni e Province, le quattro Aziende di trasporto pubblico locale Tper, Seta, Tep e Start riunite in Consorzio, le Agenzie per la mobilità, Fer, Trenitalia Tper, Lepida, con la collaborazione delle Federazioni regionali delle persone con disabilità FISH e FAND. Referente scientifico è l’Università di Bologna.

Gli interventi di adeguamento tecnologico

Dispositivi di rilevazione satellitare e di bigliettazione elettronica, software per la gestione degli orari, la sicurezza bordo e l’informazione all’utenza. A disposizione 11,5 milioni di euro di finanziamenti europei che la Regione ha scelto di destinare espressamente al settore della mobilità intelligente per rafforzare la dotazione tecnologica delle Aziende di traporto pubblico locale e di Fer. Tra gli interventi più significativi quello – sostenuto da 8,6 milioni di euro e da altrettanti messi a disposizioni dalle Aziende di trasporto pubblico – per estendere a tutta la flotta di autobus la dotazione di sistemi di bigliettazione elettronica (EMV), con possibilità di pagamento con bancomat e carta di credito Europay, Mastercard e Visa, e per rinnovare i sistemi satellitari (AVM) di monitoraggio degli spostamenti dei veicoli. Per quanto riguarda i treni, l’intervento principale – sostenuto da 2 milioni di euro della Regione a copertura del 100% dei costi – riguarda la realizzazione di un sistema di infomobilità di ultima generazione per la gestione degli orari e l’informazione all’utenza.

Sicurezza idrogeologica: lavori in corso a Formigine

Sicurezza idrogeologica: lavori in corso a FormigineProseguono i lavori di messa in sicurezza dei corsi d’acqua sul territorio comunale di Formigine. Gli interventi, realizzati dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, riguardano il torrente Fossa a Magreta e il fiume Secchia a Colombarone.

Nello specifico, sul torrente Fossa, in corrispondenza con l’abitato di Magreta, proseguono i lavori di ripristino delle difese spondali. Per rispondere alle necessità del contesto urbano, il progetto prevede la realizzazione di un muro rivestito in pietra, in continuità con quanto già fatto precedentemente. I lavori, iniziati in dicembre, si concluderanno entro la primavera. L’intervento ha un costo di 450mila euro.

Sul fiume Secchia, invece, le operazioni, iniziate a fine 2023 e di una durata di circa 6 mesi, si concentrano sulla risagomatura dell’alveo e il ripristino delle difese spondali con opere in masso ciclopico sciolto. Questi interventi riguardano specifici tratti interessati da fenomeni erosivi significativi, derivanti dall’impatto della corrente sulle sponde. La sponda, anziché essere ripristinata verticalmente, sarà realizzata con una pendenza più dolce, agevolando il flusso naturale dell’acqua. I lavori, realizzati al confine tra il Comune di Formigine e il Comune di Sassuolo, porteranno alla riapertura della pista ciclabile che da Colombarone arriva a Sassuolo, chiusa da diversi anni a causa per motivi di sicurezza legati al corso dell’acqua. Il costo totale dell’intervento è di 1 milione e 100mila euro.

Dichiara l’Assessore all’ambiente Giulia Bosi: “La sicurezza dei corsi d’acqua, come evidenziato anche dalle emergenze meteorologiche dello scorso anno, è una priorità imprescindibile. Investire nella manutenzione degli argini e delle difese spondali è un pilastro fondamentale per proteggere le nostre comunità da potenziali inondazioni e pericoli. Grazie all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, ente attuatore dei lavori, per questi interventi vitali per la sicurezza pubblica”.

Agricoltura: gelate tardive, impianti antibrina e attrezzature per la difesa delle coltivazioni

Agricoltura: gelate tardive, impianti antibrina e attrezzature per la difesa delle coltivazioni
immagine di repertorio

Con l’ultimo bando appena chiuso – attraverso il quale sono stati concessi 11,5 milioni di euro, e tutte le aziende in graduatoria sono state ammesse a contributo -ammontano a quasi 24 milioni di euro i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione per i bandi antibrina e per la posa di strumenti meccanici utili a contrastare nelle campagne gli effetti del gelo sulle piante da frutto.
Si tratta di investimenti in difesa attiva, attraverso contributi a fondo perduto per la realizzazione di impianti antibrina e attrezzature per la difesa delle coltivazioni, erogati attraverso tre bandi dal 2020 al 2023.

I fondi provengono dal Piano di sviluppo rurale, nel quale, già a giugno 2020, a seguito dell’aumento del numero medio di gelate primaverili e dell’aggravarsi degli effetti negativi del gelo anomalo sulle produzioni frutticole, la Regione ha proposto l’inserimento del nuovo tipo di operazione per la prevenzione dei danni al potenziale produttivo frutticolo da gelate primaverili.

“Il sistema ortofrutticolo dell’Emilia-Romagna- commenta l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi- rischia di uscire seriamente compromesso da tutti gli effetti dei cambiamenti climatici che si sono riversati nelle campagne nel corso del 2023: parliamo di una filiera strategica per il paese, di migliaia di posti di lavoro, della produzione e lavorazione di prodotti italiani, buoni, sicuri e di qualità. Le imprese agricole possono uscire da questa situazione che si profila sempre più complessa, solo se adeguatamente sostenute anche attraverso un piano strategico nazionale per l’ortofrutta”.

Le risorse per il settore dell’ortofrutta

Le imprese agricole del settore frutticolo sono state colpite pesantemente dalle gelate di fine aprile 2023, che si sommano alle gelate degli anni precedenti e agli eventi alluvionali di maggio, e al maltempo di luglio. I raccolti in molte zone dell’Emilia-Romagna hanno subito perdite fino al 90%. In particolare risultano molto colpite le produzioni di pere, le drupacee e altre specie. Le ingenti perdite di prodotto si registrano nelle province di Ravenna, Ferrara, Rimini, Modena e Reggio Emilia.

Nel 2022 sono stati garantiti, tramite l’Organizzazione comune di mercato, 160 milioni di euro a sostegno dei programmi operativi delle 43 Organizzazioni di produttori, che associano complessivamente oltre 16.100 produttori, di cui 8.200 in Regione e 7.900 localizzati in aree al di fuori dell’Emilia-Romagna.
Per il 2023, la ripartizione delle risorse approvate in ambito Ocm è pari a 181 milioni di euro a sostegno dei programmi operativi delle Organizzazioni di produttori e loro associazioni del settore ortofrutticolo.

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