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martedì, 16 Dicembre 2025
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Maranello, Regolamento del Consiglio dei Ragazzi, Goldoni (FdI): “serve più chiarezza e coinvolgimento delle scuole”

Maranello, Regolamento del Consiglio dei Ragazzi, Goldoni (FdI): “serve più chiarezza e coinvolgimento delle scuole”Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di Maranello, il Consigliere di Fratelli d’Italia
Barbara Goldoni aveva richiesto alla Giunta un ritiro temporaneo del Regolamento del
Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, dopo aver rilevato importanti criticità nella
sua formulazione.

Il testo faceva riferimento in più punti al coinvolgimento dei dirigenti scolastici delle scuole
medie; tuttavia, come emerso successivamente, tale coinvolgimento non era stato
pienamente strutturato né formalizzato. Una mancanza rilevante, considerato il ruolo
centrale che la scuola riveste all’interno del progetto.
A ciò si aggiungeva un ulteriore elemento di incertezza: la definizione del ruolo del
Facilitatore, figura fondamentale nel percorso educativo e partecipativo dei ragazzi. Nel
regolamento questa figura risultava descritta in modo generico e poco preciso, senza
indicazioni chiare sulle modalità di selezione, competenze richieste e responsabilità
operative. Un limite che rischia di compromettere trasparenza, imparzialità e chiarezza del
processo.
Accolta la richiesta di ritiro, si è tenuta una Commissione specifica alla presenza dei dirigenti scolastici, finalizzata ad approfondire le criticità emerse e favorire una revisione condivisa del testo.
Durante la Commissione sono arrivate conferme significative. La dirigente delle medie
Galilei ha riferito di aver formalmente richiesto chiarimenti sul ruolo del Facilitatore, intuendo fosse emblematica. Il dirigente delle medie Ferrari, dal canto suo, ha espresso
considerazioni non del tutto coerenti con quanto precedentemente comunicato in via
informale, generando un quadro non perfettamente allineato. Una situazione che evidenzia
la necessità di maggiore chiarezza e coordinamento istituzionale, senza mettere in
discussione la professionalità dei dirigenti scolastici, che hanno comunque mostrato
disponibilità al confronto.

“Purtroppo – si legge nella nota di Fratelli d’Italia – anche in questa occasione, l’assessore alle politiche scolastiche ed educative del Comune di Maranello ha mantenuto un atteggiamento più orientato all’autosufficienza che alla collaborazione. Pur presentandosi come se “tutto fosse già definito”, diversi contenuti — quelli che avrebbero dovuto essere oggetto di condivisione sin dall’inizio — risultavano ancora mancanti.
«Questa gestione non garantisce serenità, trasparenza e correttezza in un percorso
educativo rivolto ai giovani, che invece meriterebbero un’istituzione chiara, coerente e realmente aperta al dialogo», afferma Goldoni.
“È ormai evidente che il regolamento sia stato portato avanti con eccessiva frettolosità – prosegue la nota – senza un coinvolgimento sistematico dei principali attori del progetto, sebbene non si intuisca quanto effettivamente interessati. La Giunta continua a preferire percorsi verticali e poco partecipati, invece di valorizzare pienamente la collaborazione con le scuole.
La scuola e i ragazzi non possono essere amministrati con approssimazione, né con
documenti che presentano lacune procedurali e operative. Le modalità di attuazione non
sono a sé stanti rispetto al Regolamento.
I ragazzi meritano di più – aggiunge Fratelli d’Italia – Meritano un progetto serio, trasparente, condiviso e costruito insieme — non un percorso improvvisato”.

«Come Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, continuerò a vigilare con determinazione
affinché il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze nasca davvero come uno spazio
di partecipazione autentica, rispettosa e non politicizzata.
Mi auguro inoltre che i dirigenti scolastici possano sempre esprimersi con piena serenità e
senza alcun timore: se è vero che alcuni aspetti del progetto saranno sostenuti
economicamente dal Comune, non per questo il Comune deve imporre le proprie decisioni.
La scuola deve poter contribuire in modo libero e autorevole, come parte fondamentale e
insostituibile del percorso educativo.
Ribadirò questi concetti con forza nel prossimo Consiglio Comunale», conclude il consigliere
Goldoni.

Natale tra volontariato e solidarietà a Fiorano Modenese

Natale tra volontariato e solidarietà a Fiorano ModeneseSabato 13 e domenica 14 dicembre torna a Fiorano Modenese, come da tradizione, il Natale solidale tra proposte per fare del bene e laboratori creativi e giochi per bambini e ragazzi, proposti dalle associazioni del territorio, nella suggestiva cornice di piazza Ciro Menotti, vestita a festa, con l’albero di Natale, il giardino nordico, il bus di Babbo Natale a due piani, le luminarie e la nuova installazione natalizia di Lunati, dal titolo “Il mondo è nelle tue mani”.

“Il Natale solidale di Fiorano Modenese è uno degli appuntamenti che esprime la vivacità e la bellezza della nostra comunità: anche quest’anno le associazioni del territorio hanno risposto con creatività e generosità, portando in piazza attività, laboratori, giochi e proposte che uniscono divertimento, solidarietà e partecipazione. – sottolinea l’assessora all’Associazionismo, Marilisa Ruini – Vedere così tante realtà collaborare, fianco a fianco, per offrire ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie giornate ricche di valori e di occasioni esprime la capacità di questo territorio di mettere al centro la cura reciproca e il senso di comunità. Ringrazio di cuore tutte le associazioni coinvolte, i volontari, il Comitato Fiorano in Festa e gli uffici comunali per il loro impegno e la loro dedizione. Invito tutte e tutti a partecipare e a vivere insieme questo momento di festa: un Natale che non è solo luci e addobbi, ma soprattutto solidarietà e condivisione.”

Sabato 13 dicembre, il pomeriggio sarà dedicato ai più giovani e alle famiglie: in piazza, dalle 14.30 alle 17 sarà un Natale Free Power con giochi gratuiti a tappe e premi a cura di GET Babele e volontari delle parrocchie, in collaborazione con le associazioni Dimondi Clown, Lumen, Framestorming e Genitori per la Scuola di Fiorano. I bambini e i ragazzi, dagli 8 in su, che desiderano giocare e provare a entrare nella “Magica classifica”, sono attesi alle 14.15 in piazza, dove attraverso una veloce iscrizione e la consegna della scheda di partecipazione, sulla quale raccogliere i punti dei giochi, si darà il via a giochi, al divertimento e alla gara. Alle 17 circa, i 10 partecipanti che avranno raccolto più punti, saranno premiati con fantastici regali. Non mancheranno premi di partecipazione per tutti gli iscritti che riconsegneranno la scheda di partecipazione.

Contemporaneamente, dalle 15 alle 17, per bambini e famiglie ci saranno altre attività ludiche: il laboratorio RiusAmi a cura di Caritas Fiorano e Spezzano, i giochi da tavolo per tutti con Auser Fiorano, il laboratorio di pittura “Aspettando la neve” di Arte e cultura, il set fotografico natalizio a cura di Framestorming e il truccabimbi con giochi per i più piccoli, a cura di Genitori per la scuola.

Sarà possibile gustare una deliziosa merenda proposta da Camper Club e anche popcorn e tisane preparati da Genitori per la Scuola, oltre ad altre specialità degli stand gastronomici presenti, oltre che de “La Sfoglia in piazza”.

Domenica 14 dicembre tra le animazioni del bus di Babbo Natale e gli spettacoli musicali, in piazza Ciro Menotti torna anche il Natale solidale: per tutto il giorno sarà possibile acquistare oggettistica, manufatti e specialità gastronomiche negli stand delle associazioni di volontariato del territorio, per sostenere i loro progetti.

Ci sarà anche la possibilità di fare shopping al mercatino natalizio dell’associazione culturale Talenti, con artigianato e prodotti di qualità. La mattinata sarà anche allietata dal concerto di Natale della banda Flos Frugi, alle ore 10.

Il programma degli eventi in centro a Fiorano è curato dal Comitato Fiorano in Festa, in collaborazione con gli uffici comunali e le associazioni del territorio.

Le iniziative in piazza Ciro Menotti sono tutte gratuite e sostenute da Cesar Ceramiche; AAO Vivai e Azienda agricola Covili hanno allestito l’albero di Natale e il giardino nordico; Smaltochimica l’installazione di Lunati Manufacturing.

Gli appuntamenti natalizi a Fiorano Modenese continuano fino al 6 gennaio 2026. Il programma completo è disponibile sul sito web del Comune: www.fiorano.it.

Gambro Vantive di Medolla, in Regione confronto sulle prospettive dello stabilimento della bassa pianura modenese

Gambro Vantive di Medolla, in Regione confronto sulle prospettive dello stabilimento della bassa pianura modenese

“Prendiamo atto che il gruppo di cui fa parte Gambro Vantive si sia preso tempo fino al 31 di marzo per presentare un piano industriale concreto e fattivo. La Regione intende raccogliere la preoccupazione delle lavoratrici, dei lavoratori e del territorio e seguire tutto il percorso. Ci aspettiamo un piano industriale all’altezza del nostro distretto del biomedicale e che rispetti gli attuali livelli occupazionali”.

Così l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, oggi all’incontro a Bologna del tavolo regionale di salvaguardia occupazionale per lo stabilimento di Medolla della multinazionale Gambro Vantive.

La storica azienda, situata nel cuore del distretto biomedicale della bassa modenese, è attualmente controllata dal fondo statunitense Carlyle. Al confronto convocato oggi dalla Regione, in viale Aldo Moro, hanno partecipato i rappresentanti dell’azienda, di Confindustria Emilia, della Provincia di Modena, il sindaco del Comune di Medolla, Alberto Calciolari, anche a nome dei sindaci del distretto biomedicale, e le organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, i rappresentanti dei lavoratori delle Rsu e l’Agenzia regionale per il lavoro.

I sindacati hanno espresso preoccupazione per l’abbandono delle produzioni di pregio. L’azienda si è impegnata a presentare il nuovo piano industriale entro il 31 marzo.

“L’ambito industriale di cui fa parte Gambro Vantive è un distretto di eccellenza, a cui tutti i livelli istituzionali tengono molto- ha sottolineato Paglia-. È un luogo dove si può investire, per la professionalità dei lavoratori e per il sostegno da parte delle istituzioni del territorio. Per questo chiediamo un piano industriale che garantisca livelli produttivi all’altezza di un polo biomedicale di grande rilievo a livello nazionale, europeo e internazionale e in grado di saturare gli attuali livelli occupazionali. Oltre ad esserci una pressione dei lavoratori e delle lavoratrici, c’è anche tutta l’attenzione delle istituzioni”.

Il Gruppo conta in Italia circa 1.600 dipendenti in quattro stabilimenti di produzione (oltre a Medolla, Grosotto e Sondalo, in provincia di Sondrio e Sesto Fiorentino, nell’area metropolitana di Firenze). Lo stabilimento di Medolla, con oltre 500 dipendenti è un polo di eccellenza per il Servizio tecnico e Distribution Center.

Alcune chiusure previste su A14 e Ramo Verde

Alcune chiusure previste su A14  e Ramo VerdeSulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di venerdì 12 alle 6:00 di sabato 13 dicembre, sarà chiusa la stazione di Castel San Pietro, in uscita per chi proviene da Ancona. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Imola, al km 50+100, o di Bologna San Lazzaro, al km 22+200.

Per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 00:00 alle 6:00 di sabato 13 dicembre, sarà chiusa la stazione di Bologna Fiera, in uscita per chi proviene dalla A1 Milano-Napoli. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, sulla A13 Bologna-Padova, o alla stazione di Bologna San Lazzaro, sulla stessa A14.

Sul Ramo Verde (Raccordo stazione Bologna Borgo Panigale-Tangenziale), per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura: dalle 21:00 di venerdì 12 alle 5:00 di sabato 13 dicembre, sarà chiuso lo svincolo che dall’uscita della stazione di Bologna Borgo Panigale, sulla A14 Bologna-Taranto, immette sulla SS9 via Emilia, verso Modena. In alternativa, si consiglia di utilizzare lo svincolo di San Giovanni in Persiceto.

Dalle 22:00 di sabato 13 alle 6:00 di domenica 14 dicembre, sarà chiuso lo svincolo di San Giovanni in Persiceto, in uscita per chi proviene dalla stazione di Bologna Borgo Panigale, sulla A14 Bologna-Taranto. In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo SS9 via Emilia.

 

Il Gruppo MoMa ha acquisito il Gruppo Ceramiche Ricchetti

Il Gruppo MoMa ha acquisito il Gruppo Ceramiche Ricchetti

Il Gruppo MoMa ha completato l’acquisizione del Gruppo Ceramiche Ricchetti, con l’intento di valorizzare i marchi e garantire la continuità industriale. Gruppo Ceramiche Ricchetti è rinomato a livello internazionale per la produzione e distribuzione di superfici ceramiche da pavimento e rivestimento, sia per interni sia per esterni, proponendo marchi di prestigio italiani e globali come Cisa, Cerdisa e Ricchetti.

La fusione vedrà Gruppo Ceramiche Ricchetti integrarsi nel Gruppo MoMa, mantenendo però l’indipendenza dei propri brand e continuando la produzione nello stabilimento di Maranello. L’operazione include il comparto italiano produttivo e distributivo, mentre le attività internazionali rimarranno sotto la gestione del Fondo QuattroR. La strategia del Gruppo MoMa punta a sviluppare significative sinergie produttive e commerciali con le altre società del gruppo, sostenendo la crescita e il rilancio dei marchi che hanno consolidato nel tempo un forte posizionamento premium. L’obiettivo è promuovere l’elevata qualità dei prodotti, insieme a uno stile unico e distintivo.

Ricostruzione post alluvione: in vigore l’ordinanza semplificazione: procedure di rimborso più snelle per i privati che hanno subito danni fino a 30mila euro

Un alleggerimento della burocrazia, con procedure più snelle per i privati colpiti dalle alluvioni che hanno avuto danni entro i 30mila euro, oltre alle spese tecniche e all’indennizzo per i beni mobili. Contributi suddivisi in tre categorie, a seconda dell’entità del danno. Una nuova articolazione delle erogazioni e la possibilità di accedere ai rimborsi per le cittadine e i cittadini dell’Emilia-Romagna che hanno subito danni a causa delle alluvioni del 2024. Sono alcune delle novità dell’ordinanza commissariale 54 (“Misure per l’integrazione e la semplificazione delle attività di ricostruzione privata”), frutto della revisione dell’ordinanza 14 del 2023, entrata in vigore da pochi giorni.

I contenuti dell’ordinanza sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa, oggi a Bologna, dal presidente della Regione, Michele de Pascale, e dal commissario straordinario alla Ricostruzione dell’Emilia-Romagna, Toscana e Marche, Fabrizio Curcio. Presente la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini.

“Voglio ringraziare il commissario Curcio, con cui abbiamo iniziato da subito a collaborare e confrontarci insieme, avviando un cambio di passo sostanziale, e tutti coloro che hanno lavorato e contribuito alla stesura di quest’ordinanza- ha sottolineato il presidente de Pascale-. Siamo di fronte a un atto che ha recepito le osservazioni presentate da questa Regione: credo sia un risultato davvero importante per tutti, per le istituzioni ma soprattutto per le persone colpite”.

“Con questa ordinanza compiamo un passo decisivo verso una ricostruzione veloce e vicina ai cittadini- ha aggiunto Curcio-. Abbiamo ascoltato le esigenze dei territori e lavorato insieme al Governo, ai Sub-commissari regionali per costruire risposte efficaci. L’ordinanza non è un punto di arrivo, ma un ulteriore passo avanti in un percorso che richiede ancora determinazione e vicinanza alle comunità colpite. Il nostro impegno è chiaro: semplificare senza rinunciare ai controlli, accelerare senza perdere qualità, ricostruire restituendo futuro a questi territori.”

“Proseguiamo in questo percorso, per dare risposte concrete alle persone- ha commentato la sottosegretaria Rontini-. Il metodo è il dialogo, il confronto con le comunità, che continuiamo a visitare, con gli amministratori, i tecnici, con il commissario Curcio. Accanto alla ricostruzione pubblica, deve procedere parallelamente anche quella privata: lo dobbiamo alla gente, che ha il diritto di vivere il più serenamente possibile”.

I contenuti dell’ordinanza
L’ordinanza stabilisce la distinzione dei contributi in tre categorie, a seconda che si tratti di danni minori, danni lievi e danni gravi. Per danni minori, si intende un importo dei lavori inferiore ai 15mila euro, se svolti unicamente in edilizia libera; per danni lievi si intende un importo compreso tra i 15mila e i 30mila euro, se svolti in edilizia libera, o inferiore ai 30 mila euro, se effettuati con titolo edilizio; per danni gravi, è previsto un importo dei lavori superiore ai 30mila euro, per qualsiasi tipo di interventi che superino tale importo.

C’è una nuova articolazione delle erogazioni, in tre parti: un primo acconto, a titolo di anticipazione, nei limiti del 50% del totale del contributo concesso; un secondo acconto, pari al 40% del contributo concesso, su richiesta dell’interessato, che attesti di aver speso non meno dell’80% dell’importo erogato come primo acconto e alleghi la relativa attestazione della spesa; infine, un saldo fino al massimo del 10%.

È previsto uno snellimento delle procedure di presentazione dell’istanza di istruttoria, con una documentazione semplificata. Per i danni minori e i danni lievi viene semplificata sia la presentazione della domanda da parte dei beneficiari, sia quella relativa istruttoria in capo ai Comuni, sia infine la conseguente rendicontazione (su entrambi i fronti).

Per le spese tecniche di supporto all’istanza e alla rendicontazione, dei danni minori, è riconosciuto un corrispettivo omnicomprensivo pari al 6%, calcolato sul costo dell’intervento, e comunque non inferiore a 750 euro. Tra le spese tecniche vengono inserite alcune tipologie precedentemente escluse. C’è anche una semplificazione nell’assegnazione degli incarichi: viene eliminato il vincolo di terzietà rispetto al beneficiario.

Viene introdotta la possibilità, per i danni gravi che comportano cantieri più complessi, di procedere con varianti in corso d’opera, rivedendo, laddove necessario, il contributo assegnato fino a un limite del 20%.

Situazioni di particolare complessità potranno essere esaminate, prima della presentazione delle relative istanze di contributo, nell’ambito delle apposite commissioni tecniche straordinarie costituite, per ciascun territorio regionale interessato, con provvedimento del commissario straordinario.

Particolarità che riguardano la Regione Emilia-Romagna
Viene estesa, per i soli territori dell’Emilia-Romagna, la possibilità di accedere ai contributi anche per le cittadine e i cittadini colpiti dalle alluvioni di settembre e ottobre 2024. Nei casi in cui un immobile sia stato ripetutamente danneggiato e il contributo spettante per gli eventi di maggio 2023 sia stato già concesso – ma gli interventi non risultino ancora ultimati al verificarsi, successivamente, di nuovi danni -, viene riconosciuto un ulteriore contributo. Sempre per la sola Emilia-Romagna, per gli edifici nuovamente danneggiati da eventi calamitosi per i quali i lavori siano definitivamente conclusi in data antecedente al nuovo danno, il soggetto legittimato dovrà formulare una nuova domanda di contributo.

Per gli edifici danneggiati dagli eventi calamitosi del maggio 2023, per i quali siano stati effettuati interventi di riparazione ma non sia stata presentata la domanda di contributo, e che siano stati successivamente nuovamente danneggiati dagli eventi dei mesi di settembre e ottobre 2024, possono essere presentate due distinte domande di contributo, ciascuna relativa alle lavorazioni eseguite e documentate.

Dove fare domanda
A partire da lunedì 15 dicembre, sarà possibile presentare domanda di contributo per i danni subiti tramite la piattaforma dedicata: https://alluvione2023.regione.emilia-romagna.it/.  Per i link di tutte le piattaforme regionali: https://commissari.gov.it/alluvionecentronord2023/campagna-informativa/portale-per-le-domande-di-rimborso/

Sassuolo: irregolare sul territorio nazionale, denunciato ed accompagnato al Centro Rimpatri dalla Polizia

Sassuolo: irregolare sul territorio nazionale, denunciato ed accompagnato al Centro Rimpatri dalla PoliziaIeri mattina, la Polizia di Stato di Modena ha proceduto, in esecuzione del provvedimento di trattenimento del Questore, all’accompagnamento di un cittadino nigeriano di 40 anni presso il CPR – Centro Rimpatri di Torino, da dove verrà definitivamente rimpatriato nei prossimi giorni.

L’uomo è stato rintracciato a seguito di una segnalazione per persona molesta in un negozio, dagli agenti del Commissariato di P.S. di Sassuolo. Privo di documenti di riconoscimento, è stato posto a disposizione dell’Ufficio Immigrazione che, accertatane l’irregolare presenza sul territorio nazionale, ha istruito le pratiche per la sua espulsione.

Nuovi alberi nel parco di Villa Gandini a Formigine grazie al contributo di Unicomstarker

Nuovi alberi nel parco di Villa Gandini a Formigine grazie al contributo di UnicomstarkerSi è svolta questa mattina nel parco di Villa Gandini a Formigine, nei pressi dell’area giochi, la piantumazione di undici nuove piante grazie al contributo dell’azienda ceramica Unicomstarker. Gli alberi (querce, tigli e aceri campestri) messi a dimora sono specie autoctone che garantiranno ombreggiamento nelle stagioni più calde valorizzando uno degli spazi più frequentati dalle famiglie.

L’intervento rientra nel programma annuale di ampliamento e manutenzione del patrimonio arboreo cittadino, che nelle prossime settimane proseguirà con nuove messe a dimora, tra cui quelle previste in via Mazzini, dove saranno piantati dodici alberi a carico del Comune in sostituzione puntuale di piante rimosse dalla medesima via per motivi di sicurezza, come annunciato anche in Consiglio comunale. Nello stesso percorso di attenzione costante al verde pubblico si inserisce anche l’avviso recentemente pubblicato per la ricerca di uno sponsor che si occupi della progettazione, dell’allestimento e della cura dell’area verde posta all’interno della rotatoria tra via Pio Donati, via Ghiarola e via per Sassuolo. In quel punto sorgeva una quercia, abbattuta nei mesi scorsi a causa di un fungo che ne aveva compromesso le radici rendendola pericolosa per la sicurezza; l’amministrazione ha scelto di intervenire rapidamente per restituire qualità paesaggistica alla rotatoria. Lo sponsor selezionato dovrà privilegiare soluzioni basate su essenze autoctone e potrà predisporre un cartello di sponsorizzazione. Le proposte dovranno essere inviate alla Formigine Patrimonio Srl, all’indirizzo PEC formiginepatrimoniosrl@pec.it, entro il 9 gennaio. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito del Comune.

L’assessora ai parchi e alle aree naturalistiche Giulia Malvolti sottolinea come l’impegno sul verde rappresenti una priorità per l’amministrazione: “Il verde è un patrimonio essenziale per la nostra comunità. Oggi Formigine può contare su oltre 926mila metri quadrati di aree verdi, pari a quasi ventisette metri quadrati per abitante. Lo scorso mese abbiamo piantato 226 alberi dedicati ai nati del 2024 e sono state da poco sostituite, grazie all’intervento della società Mutina Arborea, le alberature della Tangenziale Sud che non avevano attecchito. La donazione di Unicomstarker rende il parco di Villa Gandini ancora più accogliente e contribuisce a creare zone d’ombra preziose per le famiglie. Gli alberi migliorano la qualità dell’aria, mitigano le temperature, riducono l’inquinamento acustico e rendono gli spazi più piacevoli da vivere. Anche per questo la collaborazione tra pubblico e privato è fondamentale: lo dimostra l’iniziativa di oggi come l’avviso per la sponsorizzazione della rotatoria di via Pio Donati, strumenti che consentono di arricchire il territorio e di prendersene cura in modo condiviso”.

Un convegno celebra 60 anni di oncologia in Emilia Romagna: nel dicembre 1965 il primo screening

Un convegno celebra 60 anni di oncologia in Emilia Romagna: nel dicembre 1965 il primo screeningNel dicembre 1965 partiva a Bologna il primo screening per il tumore alla cervice uterina in Emilia-Romagna. Voluto fortemente dal professor Cesare Maltoni, quell’intuizione, avanti anni luce rispetto ai tempi, rappresentò un seme che oggi ha dato frutti eccezionali: sessant’anni dopo, infatti, l’Emilia-Romagna registra percentuali tra le più alte in Italia di adesione ai programmi di prevenzione ed è tra le regioni con i migliori dati di sopravvivenza a 5 anni dalle diagnosi di tumore.

La ricorrenza è stata celebrata in un convegno, dal titolo ‘Sessant’anni di Oncologia in Emilia-Romagna’, aperto ddall’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi. Tra i partecipanti anche Carmine Pinto, coordinatore della rete oncologica ed emano-oncologica dell’Emilia-Romagna, che in questi giorni festeggia i primi tre anni di vita, rendendo la propria struttura ancora più forte e radicata nel territorio.

Di tutto questo si parla anche nello speciale ‘Oltre il tumore: 60 anni di oncologia in Emilia-Romagna’, da oggi online sul portale della Regione. Un reportage che ripercorre questi sei decenni, a partire da un video con le voci dello stesso Pinto, di Maurizio Marangolo, ex primario di oncologia a Ravenna, della dottoressa Anna Myriam Perrone, del reparto di Ginecologia oncologica al Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, e di Laura Guerra, sua paziente. E ancora il ricordo di sette grandi maestri dell’oncologia regionale, a partire da Maltoni, tracciato da altrettanti medici di oggi e una panoramica sugli screening e sulla Rete regionale: i testi sono raccolti in un libretto scaricabile anche in versione pdf. Infine, è disponibile sul sito della Rete oncologica ed emato-oncologica un videotutorial per spiegare al pubblico specialista come cercare autonomamente, in Regione, nel Paese o nei Paesi dell’Unione Europea, tutti i centri che stanno conducendo studi clinici, anche oncologici, aperti all’arruolamento di pazienti. La mappa interattiva è stata lanciata da EMA nel 2022 insieme al Sistema di Informazione sugli Studi Clinici e da oggi la Regione Emilia-Romagna intende metterla a disposizione in modo fruibile per tutti i pazienti che ne avessero necessità.

“In questi 60 anni la lotta ai tumori ha compiuto passi da gigante e se solo fino a pochissimo tempo fa, una diagnosi tumorale spesso equivaleva a una sentenza definitiva, oggi non lo è più- ha sottolineato de Pascale-. L’oncologia, ormai, non significa più solo un’imprescindibile attività diagnostica e medica, ma anche la necessità di accogliere e dare fiducia al paziente, accompagnandolo in un percorso che sarà evidentemente duro e doloroso, ma che non affronterà mai da solo. In questo- ha proseguito il presidente della Regione-, l’Emilia-Romagna è da anni all’avanguardia: lo confermano i numeri di adesione agli screening e di sopravvivenza a 5 anni dalle diagnosi, ma anche lo stato di vivacità della rete ematologica e onco-ematologica che rappresenta un modello a livello nazionale. Per questo- ha concluso de Pascale-, continueremo a investire nella prevenzione, che riteniamo un ambito di intervento imprescindibile, che abbraccia tutte le politiche regionali e sarà uno dei tratti distintivi anche di questo mandato”.

“Oggi l’Emilia-Romagna rappresenta un laboratorio avanzato di innovazione sanitaria- ha spiegato Fabi-: dalle nuove frontiere della diagnostica alla costruzione dei percorsi multidisciplinari, dai registri tumori alle reti cliniche integrate, fino all’adozione di modelli organizzativi che oggi consideriamo acquisiti, ma che hanno richiesto, all’inizio, scelte lungimiranti e coraggiose. E’ una strada virtuosa che nasce da lontano- ha proseguito l’assessore- e che grazie all’adozione della rete regionale ci ha permesso di consolidare un modello innovativo di presa in carico, cura e assistenza, sempre più radicato nel territorio e costruito attorno alla persona. Una strada lungo la quale intendiamo continuare a investire, puntando sulla ricerca e sulle nuove opportunità di cura e mantenendo saldo il timore su un servizio che sia sempre in mano pubblica”.

La rete oncologica ed emato-oncologica regionale

In Emilia-Romagna, secondo i dati del Registro Tumori Regionale, si stimano circa 31mila nuovi casi di tumore per anno e 13.600 decessi. I tumori più frequenti nell’uomo sono quello alla prostata, al polmone e al colon-retto, quelli più frequenti nella donna il tumore alla mammella, al colon-retto e al polmone.

L’ampia copertura degli screening oncologici e l’accesso alle cure più appropriate e innovative per le pazienti e i pazienti oncologici in tutto il territorio hanno contribuito a un progressivo miglioramento della sopravvivenza dei pazienti oncologici. Se si considerano il numero osservato di morti causate da tumori dal 2007 al 2019, che risulta inferiore al numero atteso rispetto ai tassi medi degli anni precedenti, si possono valutare in circa 19mila le vite salvate. Nel periodo 2016-2020, la sopravvivenza a 5 anni per tutti i tumori maligni in Emilia-Romagna è di 63% per gli uomini (la media italiana è del 59%) e del 68% per le donne (media italiana 65%).

La prevenzione resta il primo approccio fondamentale per la cura dei tumori e la Regione Emilia-Romagna ha avviato venti anni fa lo screening gratuito del colon-retto e quasi trent’anni fa quelli del collo dell’utero e della mammella. Gli screening femminili hanno segnato un ulteriore miglioramento nell’ultimo anno: 73% per il tumore della mammella contro il 71% dell’anno precedente, 67% per i tumori della cervice uterina (rispetto al 66%), 53% per i tumori del colon-retto (dato stabile).

Il Questore chiude per 15 giorni un bar a Pozza di Maranello

Il Questore chiude per 15 giorni un bar a Pozza di MaranelloNella giornata di oggi, personale della Squadra Amministrativa della Questura di Modena su proposta avanzata dalla Compagnia dei Carabinieri di Sassuolo ha notificato al titolare di un pubblico esercizio a Pozza di Maranello, il provvedimento del Questore di Modena di sospensione della licenza, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, per la durata complessiva di 15 giorni.

Il provvedimento trae origine da una serie di controlli e interventi svolti dai Carabinieri della Stazione di Maranello, che negli ultimi mesi ha documentato come il locale fosse divenuto abituale luogo di ritrovo per persone gravate da precedenti penali e/o di polizia, nonché teatro di episodi di violenza, turbative dell’ordine pubblico e situazioni di concreto pericolo per la sicurezza dei cittadini.

Nel corso delle verifiche sono state identificate numerose persone con gravami per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di sostanze stupefacenti. Tra gli episodi più gravi, le forze dell’ordine evidenziano una lite tra avventori, culminata con l’utilizzo di una zappa da parte di uno dei contendenti, le cui conseguenze sono state ridimensionate dal tempestivo intervento dei Carabinieri.

Ulteriori accertamenti hanno inoltre evidenziato ripetute violazioni amministrative, tra le quali l’inosservanza della normativa relativa agli apparecchi da intrattenimento. Il contesto rilevato avrebbe confermato la presenza di un ambiente idoneo a favorire condotte antisociali e attività illecite, con potenziale riflesso sulla tranquillità pubblica.

Il provvedimento ex art. 100 TULPS ha come ratio quella di impedire, attraverso la temporanea sospensione della licenza, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale, producendo anche un effetto dissuasivo su persone ritenute pericolose le quali vengono avvertite che la loro presenza in tale luogo è oggetto di attenzione da parte delle autorità preposte.

 

La Cucina italiana è patrimonio Unesco, Mammi: Un grande risultato del nostro Paese

La Cucina italiana è patrimonio Unesco, Mammi: Un grande risultato del nostro Paese“La Cucina italiana patrimonio Unesco è un grande risultato del nostro Paese, che ancora una volta mette in rilievo non solo qualità e la bontà dei nostri prodotti e dei nostri piatti ma il valore culturale della nostra cucina, che nasce nelle famiglie, diventa patrimonio delle comunità, si eleva a biglietto da visita internazionale grazie alle competenze e all’arte dei nostri chef e ristoratori, che ne sono interpreti in tutto il mondo”.

Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, sul riconoscimento della Cucina italiana che entra da oggi nei patrimoni culturali immateriali dell’umanità con voto unanime del Comitato intergovernativo dell’Unesco riunito a New Delhi, in India.

“L’Emilia-Romagna è protagonista di questo cammino, grazie alle sue 44 Dop e Igp: prodotti straordinari che ancora una volta mettono in luce la ricchezza enogastronomica del nostro territorio, le sue tradizioni, i produttori, le storie di cucina e di cibo- aggiunge Mammi-. Trovo sia un riconoscimento straordinario, ottenuto grazie all’impegno di tutti, a partire dagli agricoltori, poi da chi trasforma gli alimenti in piatti da gustare ovvero gli chef, e anche di Casa Artusi che da Forlimpopoli porta in tutto il mondo la cultura di Pellegrino Artusi, il padre della cucina italiana, e che ha contributo a costruire il valore e i contenuti di questo importante percorso”.

“Ora credo sia giusto che l’Italia valorizzi al meglio questo riconoscimento- chiude l’assessore-, tutelando i propri prodotti e i propri piatti, e allo stesso tempo promuovendoli in tutto il mondo, raccontando la storia e il valore delle imprese alimentari, dei consorzi, della ristorazione, del sistema enologico. La bellezza del nostro Paese si può raccontare al meglio e promuovere proprio attraverso il cibo”.

Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio

Così Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, ha commentato: «Il riconoscimento UNESCO della cucina italiana è un successo straordinario che ci dota di un’arma in più per valorizzare nel mondo la nostra tradizione gastronomica e la vera cultura del cibo italiano. È un traguardo che premia il lavoro svolto e che può tradursi in nuove opportunità di sviluppo economico per l’intera filiera agroalimentare.

Questo riconoscimento nasce per custodire e tramandare un patrimonio culturale unico, e da oggi ci sprona a guardare avanti con ancora più determinazione. Il nostro sforzo dovrà concentrarsi sul garantire che ciò che arriva in tavola sia autenticamente italiano: servono tracciabilità sempre più solide, certificazioni chiare e una tutela rafforzata dei prodotti di qualità e delle nostre filiere.

Abbiamo una base più forte da cui partire e la responsabilità di trasformare questo prestigioso risultato in un ulteriore impulso alla qualità, all’identità e all’eccellenza della cucina italiana. Un ringraziamento va non solo al Ministro Lollobrigida, ma anche a tutte le istituzioni, le associazioni, le accademie e i rappresentanti del mondo agroalimentare e culturale che hanno contribuito con impegno a questo straordinario risultato, che appartiene a tutto il Paese».

Intelligenza artificiale, sostegno alle imprese, ricerca: oggi a Bologna la missione istituzionale del Québec guidata dal viceministro Sans Cartier

Intelligenza artificiale, sostegno alle imprese, ricerca: oggi a Bologna la missione istituzionale del Québec guidata dal viceministro Sans CartierRafforzare le relazioni istituzionali tra la Regione Emilia-Romagna e il Québec, lavorando per potenziare la collaborazione tra i due territori sui fronti più strategici, con l’obiettivo di continuare a essere competitivi nel mercato globale e puntare a uno sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. Tra le priorità, l’intelligenza artificiale – per la quale è prevista anche una cattedra congiunta tra le Università di Bologna e Montréal – gli scambi commerciali e la ricerca.

Sono questi gli obiettivi principali della visita istituzionale a Bologna della delegazione del governo del Québec, guidata dal viceministro delle Relazioni Internazionali e Francofonia, Alain Sans Cartier, iniziata questa mattina alle 9 con un bilaterale con il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, presente il vicepresidente Vincenzo Colla, e che proseguirà con una serie di incontri durante la giornata.

Il bilaterale tra de Pascale e Sans Cartier dà il via alla missione istituzionale del Governo del Québec in Emilia-Romagna, una collaborazione che ogni anno si rinnoverà attraverso i Dialoghi Transatlantici Emilia-Romagna-Québec un appuntamento che quest’anno al Dama sarà aperto dal vicepresidente Colla, e che è nato dall’Intesa tra le due amministrazioni dedicata al confronto su temi strategici di interesse comune, firmata il 26 febbraio 2024.

“Vogliamo rafforzare la collaborazione tra Emilia-Romagna e Québec su temi quanto mai attuali e che riteniamo fondamentali per lo sviluppo e la crescita sostenibili- dichiara il presidente de Pascale-. La competitività globale richiede alleanze strategiche, condividendo le eccellenze che i territori esprimono. Per questo è importante la visita della delegazione del Québec, che avrà modo di toccare con mano le nostre esperienze sui temi previsti dall’intesa siglata, dall’agroalimentare all’intelligenza artificiale, dagli strumenti di supporto alle imprese alle produzioni culturali, fino alle politiche di welfare e sanità. È in questo modo, guardando e confrontandoci con i Paesi più avanzati, che possiamo continuare a coltivare l’ambizione di costruire un modello di sviluppo più equo e inclusivo anche per le generazioni future”.

“L’Emilia-Romagna è per il Québec un partner prioritario, capace di unire innovazione, tradizione ed eccellenza industriale- ha aggiunto il viceministro Sans Cartier-. Condividiamo la convinzione che conoscenza e innovazione debbano essere al servizio dei cittadini. Non a caso, il tema di etica ed AI è al centro del primo appuntamento dei Dialoghi transatlantici Québec–Emilia-Romagna. A un anno dall’avvio della nostra intesa di collaborazione multisettoriale, i risultati raggiunti dimostrano il valore della nostra relazione. La presenza della Delegazione del Québec in Italia, che quest’anno ha celebrato 60 anni, è una risorsa strategica per rafforzare ulteriormente i nostri partenariati”.

L’intesa tra Regione Emilia-Romagna e Québec elenca gli ambiti di collaborazione, in particolare relazioni istituzionali, sviluppo economico e commercio, economia verde, elettrificazione dei trasporti, agroalimentare, intelligenza artificiale, scienze quantiche, città intelligenti, sicurezza informatica, settore aerospaziale, scienza e ricerca, scienze della vita, educazione e istruzione superiore e cultura.

E proprio su questi temi si sviluppa la serie di incontri della giornata, a iniziare dal “gruppo di lavoro Regione Emilia-Romagna-Québec per l’attuazione dell’Intesa di collaborazione”, in programma alle 10 nella Sala polifunzionale della Regione, che sarà guidato dal vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, e dal viceministro Sans Cartier. Nel corso dell’incontro si farà il punto sui principali risultati conseguiti e sulle prospettive future. Tra i temi in discussione, in particolare, l’internazionalizzazione, la ricerca, l’energia, gli ecosistemi per favorire investimenti, il supporto alle imprese e partecipazione a fiere, oltre alla cooperazione sul fronte culturale.

Alle 12.30 sarà la volta dell’incontro di Sans Cartier con l’assessora regionale a Welfare, Terzo settore, politiche per l’Infanzia e Scuola, Isabella Conti, nel corso del quale si farà il punto, sui rispettivi sistemi educativi, con particolare riferimento ai nidi e ai servizi alle famiglie.

Alle 14.30 è previsto un bilaterale tra il viceministro Sans Cartier e l’assessora regionale all’Agenda Digitale, Elena Mazzoni.

L’intelligenza artificiale, inoltre, è al centro della sessione pomeridiana “Dialoghi Transatlantici Emilia-Romagna-Québec” in programma alle 15,00 a Dama Tecnopolo di Bologna – eccellenza internazionale per il supercalcolo, i Big Data e l’Intelligenza Artificiale – che sarà aperta dal vicepresidente Colla assieme al viceministro Sans Cartier e si focalizzerà in particolare sulle dimensioni etiche, sociali e di governance dell’AI.

Dopo i saluti di apertura, la giornata entrerà nel vivo con una sessione dedicata alla recente creazione della Cattedra congiunta in AI e diplomazia, istituita dai Fonds de Recherche du Québec, con la partecipazione dell’Università di Bologna come partner internazionale.

A seguire una tavola rotonda, che riunirà rappresentanti del settore privato, della pubblica amministrazione e dei cluster dell’Emilia-Romagna e del Québec, per esplorare esperienze e soluzioni concrete legate allo sviluppo responsabile dell’IA. L’assessora Mazzoni, esperti, ricercatori e decisori di entrambe le sponde dell’Atlantico esploreranno insieme le sfide legate all’IA e rifletteranno su una cooperazione rafforzata tra il Québec e l’Emilia-Romagna.

Domenica 14 dicembre modifiche a viabilità e sosta in centro a Sassuolo

Domenica 14 dicembre modifiche a viabilità e sosta in centro a SassuoloDopo l’accensione dell’albero e delle luminarie in piazza Garibaldi, sabato scorso, entra nel vivo il ricco programma natalizio organizzato dal Comune di Sassuolo, Sgp e Sassuololtre, in collaborazione con le associazioni, i comitati e le parrocchie cittadine, per accompagnare la città in questo periodo di festa.

Domenica prossima, 14 dicembre, l’intero centro storico sarà ricco di iniziative ad iniziare dal “Mercato di Natale”, il mercato ambulante straordinario a cura dell’Associazione “I Mercanti dell’Unione” in piazza Garibaldi, per proseguire con Mercatini di Natale in via Menotti, Artigianato e Tradizioni con vin brûlé e panettoni in via Clelia, Mercatino dell’Artigianato con articoli da regalo handmade in via Cavallotti; il Concerto di Natale di Sonus Academy & Coro San Giuseppe in piazzale Teggia e “Dolce Natale”, la giornata dedicata all’enogastronomia natalizia con vendita di prodotti tipici locali, in collaborazione con Coldiretti Modena e Circolo Boschetti Alberti in piazza Martiri Partigiani.

Per consentire il regolare svolgimento di tutte le iniziative, la Comandante della Polizia Locale ha emesso un’apposita ordinanza che regola la viabilità e la sosta per tutta la giornata.

Strade e piazze chiuse a transito e sosta: via Clelia, via del Pretorio, via Cavallotti, P.le Teggia, via Menotti, il settore centrale di P.zza Martiri Partigiani, via Mazzini.

In particolare, per consentire lo svolgimento dell’evento “Dolce Natale”, anche la viabilità di piazza Martiri Partigiani subirà modifiche:  il transito sulla carreggiata ovest sarà consentito solamente per commercianti, residenti e autorizzati ZTL; tutti gli altri avranno la svolta obbligatoria a sinistra nel parcheggio centrale (porzione nord).

 

Revocato lo sciopero degli addetti ai Servizi Igiene Ambientale

Revocato lo sciopero degli addetti ai Servizi Igiene AmbientaleE’ revocato lo sciopero odierno degli addetti dei Servizi Ambientali perché è stata raggiunta ieri sera l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl 2025/2027.

E’ annullato anche lo sciopero di stamattina davanti alla sede Hera di Modena.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 11 dicembre 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 11 dicembre 2025Cielo sereno o poco nuvoloso, salvo la presenza di nubi basse, foschie o nebbie in sollevamento o dissolvimento nelle ore centrali della giornata e di nuovo in formazione dalla sera.

Temperature in lieve aumento nei valori minimi delle zone pianeggianti e compresi, pressoché ovunque, tra i 2 e i 6 gradi; massime senza variazioni di rilievo, o in lieve diminuzione sulle zone di pianura e la costa, ove si attesteranno sugli 8/10 gradi. Venti deboli di direzione variabile. Mare quasi calmo o poco mosso.

(Arpae)

Gli ospedali di Bentivoglio e Fidenza tra i 15 ospedali eccellenti d’Italia

Gli ospedali di Bentivoglio e Fidenza tra i 15 ospedali eccellenti d’Italia
foto Paolo Righi

Bentivoglio, in provincia di Bologna e Fidenza, nel parmense. Sono i due ospedali dell’Emilia-Romagna inserite da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, nell’elenco delle 15 strutture con livello alto o molto alto nell’ultimo rapporto PNE (Programma nazionale esiti) diffuso oggi. L’ospedale di Fidenza risulta valutato per 7 aree su 8, mentre quello di Bentivoglio per 6 su 8.

“Un risultato che ci riempie di orgoglio e rappresenta un’ulteriore dimostrazione del livello di eccellenza della nostra sanità regionale- sottolinea l’assessore alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi-. Ancora più importante, perché la certificazione arriva da un osservatorio autorevole e ‘terzo’ come Agenas, un’agenzia del Governo. Nel report- prosegue Fabi- sono contenuti dati molto positivi in tutte le voci di valutazione e per numerose strutture, a conferma dell’ottimo lavoro portato avanti ogni giorno da medici, infermieri e operatori sanitari della nostra Regione”.

Per quanto riguarda i singoli ambiti clinici, la Regione fa segnare 4 strutture di livello molto alto in quello cardiocircolatorio: Sant’Orsola di Bologna con 7 indicatori valutati ovvero il massimo, Santa Maria delle Croci di Ravenna, Morgagni-Pierantoni di Forlì, Infermi di Rimini con 5 indicatori; 5 in ambito sistema nervoso: Bufalini di Cesena, Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, Aou di Parma, Aou di Modena e Baggiovara con 2 indicatori su 2; 4 in ambito chirurgia oncologica: l’Istituto in tecnologie avanzate di Reggio Emilia, il Morgagni-Pierantoni di Forlì e Aou di Parma con 7 indicatori su 7 e il Ramazzini di Carpi con 4 indicatori; in ambito gravidanze e parto raggiungono il massimo di 4 indicatori su 4 l’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, il Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, il Ramazzini di Carpi, il Maggiore di Bologna, Santa Maria delle Croci a Ravenna, il Bufalini di Cesena, l’Infermi di Rimini, l’ospedale di Sassuolo, l’Aou di Parma, l’Aou di Modena, il Sant’Orsola di Bologna e l’Aou di Ferrara; in ambito osteomuscolare raggiungono il massimo di 6 valutazioni l’ospedale di Borgo Val di Taro, Santa Maria delle Croci di Ravenna, l’Umberto I di Lugo, il Morgagni-Pierantoni di Forlì, il Bufalini di Cesena e il Rizzoli di Bologna, mentre con 5 ci sono l’ospedale di Porretta Terme, l’ospedale di Lagosanto, la Casa di Cura Città di Parma, Villa Laura a Bologna, il Malatesta Novello di Cesena e l’Aou di Modena.

Sostegno al reddito delle imprese, innovazione dei processi produttivi e valorizzazione delle eccellenze dell’Emilia-Romagna

Sostegno al reddito delle imprese, innovazione dei processi produttivi e valorizzazione delle eccellenze dell’Emilia-RomagnaTutelare il reddito delle imprese agricole e agroalimentari, rafforzare la competitività del settore sui mercati nazionali e internazionali, sostenere l’innovazione tecnologica e digitale, migliorare la posizione degli agricoltori nella catena del valore, contribuire alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici e promuovere una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse naturali. Ma anche arrestare la perdita di biodiversità, sostenere le giovani generazioni e lo sviluppo delle aree rurali, valorizzare la qualità dei prodotti agroalimentari in Italia e all’estero e migliorare la risposta del sistema agricolo alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute.

La Regione continua a rafforzare il proprio impegno a sostegno delle imprese e delle filiere agricole e agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura dell’Emilia-Romagna mettendo a bilancio oltre 56 milioni di euro per il solo 2026, con l’obiettivo di accompagnare la crescita del comparto e renderlo più competitivo, innovativo e sostenibile. Le risorse puntano a digitalizzare i processi semplificando le attività di controllo, rafforzare gli strumenti di prevenzione e di gestione del rischio, sostenere la promozione delle produzioni di qualità sui mercati internazionali e consolidare le politiche di tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della fauna

La quota più consistente delle risorse riguarda il Complemento di programmazione dello Sviluppo rurale della Pac 2023-2027, con oltre 30 milioni di euro destinati al cofinanziamento degli interventi, all’assistenza tecnica, agli aggiornamenti cartografici e alla digitalizzazione dei sistemi informativi a supporto dell’Organismo pagatore Agrea. Accanto a queste risorse, la manovra conferma il sostegno all’accesso al credito tramite i Consorzi fidi, l’impegno nella promozione delle produzioni agroalimentari, enologiche e del patrimonio tartufigeno, e gli interventi per la valorizzazione dei distretti del biologico, dei microbirrifici, dell’agricoltura sociale e degli itinerari enogastronomici.

Un capitolo rilevante riguarda inoltre le attività del Servizio fitosanitario regionale, indispensabili per tutelare l’export e prevenire la diffusione delle principali fitopatie, e gli interventi in materia faunistico-venatoria: prevenzione e indennizzo dei danni da fauna selvatica, raccolta e cura della fauna in difficoltà, oltre alle risorse destinate ai piani di controllo affidati alle Polizie provinciali.

Completano il quadro gli stanziamenti rivolti alla pesca e all’acquacoltura, con oltre 3 milioni di euro per l’attuazione delle attività del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, nonché gli accantonamenti speciali destinati a produzioni vegetali, comparto zootecnico e gestione delle specie invasive nelle acque interne e costiere.

“Con questo bilancio mettiamo risorse importanti a disposizione delle imprese agricole e agroalimentari, con l’obiettivo di tutelarne il reddito, favorire gli investimenti e accompagnare l’innovazione in uno dei settori chiave della nostra economia regionale, l’agroalimentare- ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Lo facciamo in una fase segnata dall’aumento dei costi di produzione, dalla volatilità dei mercati e dagli effetti ormai strutturali del cambiamento climatico, che mettono sotto pressione la capacità competitiva delle aziende e la loro continuità produttiva. Rafforziamo quindi gli strumenti che aiutano concretamente le imprese a far fronte a queste difficoltà: dalle misure per la gestione del rischio e le assicurazioni agevolate agli investimenti per modernizzare i processi produttivi, dall’introduzione di tecnologie avanzate alla transizione verso modelli più sostenibili. Il nostro obiettivo è migliorare qualità, efficienza e competitività delle filiere, sostenendo un sistema che deve poter programmare, innovare e affrontare con sicurezza le sfide che ha davanti”.

“Allo stesso tempo- ha aggiunto l’assessore-, investiamo con decisione sulla promozione delle nostre eccellenze, perché la presenza dei prodotti emiliano-romagnoli sui mercati internazionali è un valore aggiunto per l’intera economia regionale, un fattore identitario e un motore di sviluppo che coinvolge imprese, territori e comunità rurali. Valorizzare le nostre produzioni significa creare opportunità lungo tutta la catena agroalimentare, rafforzare il legame con i territori e riconoscere il lavoro di chi contribuisce ogni giorno alla qualità e alla sicurezza alimentare. Vogliamo costruire un sistema agricolo e agroalimentare sempre più competitivo, innovativo e sostenibile, capace di generare valore e di offrire prospettive solide alle imprese agricole e alle comunità rurali dell’Emilia-Romagna”.

Le risorse nel dettaglio

Nel 2026 le risorse destinate allo Sviluppo rurale superano i 30 milioni di euro. La quota principale, pari a 26,6 milioni, finanzia il cofinanziamento degli interventi del Complemento di programmazione della Pac 2023-2027, a cui si aggiungono 3,6 milioni per l’assistenza tecnica e 4,53 milioni per il funzionamento dell’Organismo pagatore Agrea e la digitalizzazione dei sistemi informativi agricoli. A sostegno dell’accesso al credito delle imprese sono inoltre disponibili 2,3 milioni di euro destinati ai Consorzi fidi.

Un capitolo significativo riguarda la promozione delle produzioni agricole e agroalimentari: 3,8 milioni di euro sono destinati alle attività di valorizzazione dei prodotti agroalimentari, enologici e del patrimonio tartufigeno. Completano questo ambito 200mila euro per i distretti del biologico, 50mila euro per l’agricoltura sociale, 30mila euro per i microbirrifici e 146mila euro per i programmi di educazione alimentare.

Le attività del Servizio fitosanitario regionale – fondamentali per la prevenzione e la gestione delle principali fitopatie e per garantire la qualità delle produzioni – dispongono oltre 1 milione di euro. Sul fronte faunistico-venatorio, le risorse ammontano complessivamente a oltre 4,5 milioni di euro: 993.500 euro per le attività venatorie, 1 milione per gli indennizzi dei danni alle produzioni agricole causati dalla fauna selvatica, 800mila euro per la raccolta, la cura e la riabilitazione della fauna in difficoltà e 1,8 milioni per l’attuazione dei piani di controllo affidati alle Polizie provinciali.

Per pesca e acquacoltura sono previsti 3,07 milioni di euro per l’attuazione delle attività del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, cui si aggiungono 546mila euro per le attività di pesca e acquacoltura e altri 1,5 milioni per interventi relativi al contenimento delle specie invasive come il granchio blu, al ripristino degli allevamenti danneggiati e alla compensazione delle perdite subite.

Gli accantonamenti speciali destinati al 2026 ammontano a 3,55 milioni di euro per le produzioni vegetali: 500mila euro per il riso, 700mila per la patata, 1,5 milioni per la barbabietola da zucchero, 700mila per la pera e 150mila per la produzione dell’olio. Al comparto zootecnico sono invece riservati 840mila euro, destinati al miglioramento genetico del bestiame, al mantenimento delle razze autoctone, alla prevenzione delle epizoozie e all’acquisto dei riproduttori. Chiudono il quadro i 30mila euro dedicati alle attività di multifunzionalità agricola.

L’Emilia-Romagna registra il livello di digitalizzazione più elevato tra tutte le regioni italiane

L’Emilia-Romagna registra il livello di digitalizzazione più elevato tra tutte le regioni italianeL’Emilia-Romagna prima in Italia tra le regioni per la digitalizzazione. Lo certifica l’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano che, su ispirazione del DESI (Digital Economy and Society Index – Indice dell’economia e della società digitale) sviluppato dalla Commissione Europea per monitorare i progressi digitali dell’Ue, ha costruito e alimentato un indice DESI regionale che permette di confrontare tra di loro le regioni e le province autonome italiane. Scopo dell’Osservatorio è quello di misurare i progressi interni e le disuguaglianze nella società e nell’economia digitale ed evidenziare le priorità necessarie per ridurre i divari territoriali.

Sulla base dei dati pubblicati dal Politecnico di Milano, nel 2025 Regione Emilia-Romagna registra il livello di digitalizzazione più elevato tra tutte le regioni del nostro Paese, con un indice DESI regionale pari al 59%. Seguono il Trentino-Alto Adige (58%) e la Lombardia (57%).

A novembre 2025 l’Osservatorio ha aggiornato questo strumento di analisi del livello di digitalizzazione delle regioni italiane per allinearlo agli obiettivi della strategia Digital Decade 2030 della Commissione Europea, con un focus sui quattro pilastri che la costituiscono e cioè competenze digitali, infrastrutture digitali, trasformazione digitale delle imprese e digitalizzazione dei servizi pubblici.

In particolare, l’Emilia-Romagna spicca in particolare nei ‘Servizi pubblici digitali’, ossia nella misura della diffusione dell’e-government e dei servizi digitali sanitari.
“In questa specifica dimensione – spiega l’assessora regionale all’Agenda digitale, Elena Mazzoni – siamo la regione italiana con il livello di digitalizzazione più elevato, grazie all’impegno per l’innovazione digitale che in questo territorio si porta avanti da tempo. Il principale strumento di pianificazione regionale e territoriale deputato a orientare l’innovazione digitale e lo sviluppo della società dell’informazione, in coerenza con le cornici strategiche e normative europee e nazionali è l’Agenda Digitale Emilia-Romagna, che per il periodo 2025-29 è nelle fasi conclusive del suo percorso di approvazione, dopo un approfondito percorso partecipato di elaborazione dei principi e delle aree di intervento che la caratterizzeranno”.

La strategia europea Digital Decade 2030
Progetta e disegna un mondo digitale basato sui valori europei: nessuno viene lasciato indietro, tutti godono di libertà, protezione ed equità. Il Decennio digitale europeo è quello in cui Tutti hanno le competenze per utilizzare le tecnologie di tutti i giorni e anche le piccole imprese utilizzano la tecnologia per prendere decisioni aziendali migliori, interagire con i propri clienti o migliorare parti delle proprie attività.
La strategia ha tra i suoi obiettivi anche che la connettività raggiunga le persone che vivono in villaggi, montagne e aree remote, in modo che tutti possano accedere alle opportunità online e partecipare ai vantaggi della società digitale e che i principali servizi pubblici e le procedure amministrative siano online per la comodità dei cittadini e delle imprese.

Sciopero generale Cgil venerdì 12 dicembre contro la legge di Bilancio

Sciopero generale Cgil venerdì 12 dicembre contro la legge di Bilancio“Scioperiamo contro una manovra sbagliata e pericolosa – la quarta di fila di questo Governo – che non dà risposte ai lavoratori e ai pensionati di questo Paese” ha detto stamattina in conferenza stampa il segretario della Cgil di Modena Alessandro De Nicola, insieme ai componenti della segreteria Cgil Daniela Bondi, Aurora Ferrari, Roberta Orfello, Fernando Siena, per presentare lo sciopero generale Cgil di venerdì 12 dicembre.

Lo sciopero sarà di 8 ore (per l’intero di lavoro) e riguarda sia i lavoratori e le lavoratrici del settore privato che pubblico. La manifestazione a Modena prevede il concentramento alle ore 9.30 nei pressi del Policlinico (nel tratto di via Emilia Est compreso tra l’ex hotel Real Fini e il McDonald), per sottolineare come la sanità pubblica sia una vera emergenza per il Paese e il suo maggior finanziamento una delle principali richieste del sindacato. Solo una piccola delegazione di scioperanti partirà simbolicamente con lo striscione di apertura davanti all’ingresso principale del Policlinico. Sarà cura dell’organizzazione Cgil non intralciare gli accessi all’ospedale per i pazienti e i famigliari.
Il corteo si snoderà su via Emilia Est sino largo Sant’Agostino dove si terranno (intorno alle ore 11) i comizi conclusivi, con interventi degli studenti universitari di UduMore, Modena per la Palestina, Sanitari per Gaza, lavoratori e lavoratrici, pensionati. Al termine la parola sarà del segretario generale Alessandro De Nicola. Allo sciopero hanno sinora aderito: Arci, Udi e Modena per la Palestina.

Salari, pensioni, scuola, casa, sanità, fisco e contrasto alle politiche di riarmo: queste le priorità del Paese. Lo sciopero è per contestare scelte ingiuste e sbagliate della Manovra 2026 che non interviene sulle disuguaglianze di reddito e di accesso ai servizi pubblici (in primis la sanità).

La Cgil contesta una Manovra di austerità e riarmo.

Pensioni. Non c’è nessun superamento della legge Fornero, semmai un rafforzamento, visto che si aumentano di 3 mesi i requisiti per accedere alla pensione: si dovrà lavorare 1 mese in più nel 2026 e 2 mesi in più nel 2027. Vengono cancellate tutte le flessibilità in uscita: Quota 103 e Opzione donna, due misure introdotte da altri governi, i cui requisiti di accesso erano già stati peggiorati pur rimanendo in vigore sul 2025, ma dal 2026 non ci saranno più. Con un battuta potremo parlare di Legge Meloni-Salvini-Fornero.

Fisco. Una Manovra per ricchi. La riduzione dell’aliquota dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28mila e 50mila euro l’anno, porta nelle tasche dei lavoratori dai 4 ai 40 euro al mese. Un po’ pochino, si poteva fare di meglio. Metà delle risorse del taglio dell’aliquota finirà per agevolare chi ha più di 50mila euro di reddito (dati Banca d’Italia). Beneficeranno di questa misura anche i lavoratori che pur avendo 50mila euro di reddito da lavoro all’anno cumulano i 200mila euro di reddito complessivo.

Fiscal Drag. Questa misura è comunque insufficiente perché il Fiscal Drag è costato ai lavoratori dipendenti da 700 euro a 2mila euro all’anno negli ultimi tre anni.

Il fiscal drag, o drenaggio fiscale, è quel meccanismo per il quale, nei sistemi a tassazione progressiva, l’aumento dell’inflazione associato all’aumento solo nominale dei salari porta come conseguenza l’effetto di far pagare più tasse senza che il lavoratore abbia effettivamente aumentato la sua ricchezza. Anzi è vittima del processo opposto: l’aumento dell’inflazione e della tassazione gli hanno fatto perdere potere d’acquisto.

E’ certamente una manovra di austerità, ma non serve a salvaguardare i conti pubblici, come qualcuno potrebbe pensare, o come potrebbe far pensare il rapporto debito/Pil inferiore al 3%. No, l’austerità serve ad altro: grazie al rapporto debito/Pil inferiore al 3% che si raggiungerà nel 2026, si vogliono avere le condizioni per indebitarsi per finanziare gli investimenti in armi (si prevedono 23 miliardi in 3 anni per il riarmo, una cifra monstre mai prevista per nessun altro settore).

Una manovra di austerità e riarmo a scapito di investimenti in sanità, welfare, servizi pubblici, istruzione e università.

La Sanità pubblica è una delle emergenze di questo paese, il Governo afferma che ha stanziato 2miliardi e 400milioni in più per il 2026, ma il gap tra finanziamento del Fondo sanitario nazionale le previsioni della spesa sanitaria effettiva è di quasi 7 miliardi di euro. Mancano all’appello circa 5 miliardi che si scaricheranno sulle regioni e come maggiori oneri sui cittadini. I 4,2 miliardi di euro stanziati nel 2025 da spendere nel 2026, più di 3miliardi, sono per i rinnovi contrattuali. Che ricordiamo sono stati firmati a 1/3 dell’inflazione: definita al 5,7% a fronte del 17%.

Questo Governo, da quando si è insediato, ha ricevuto in eredità un finanziamento della sanità pari al 6,4% del Pil e oggi consegna al Paese un finanziamento pari al 6,04% che sarà al 6,15% il prossimo anno e poi calerà al 6,04% nel 2027. I numeri dicono che siamo di fronte a un sottofinanziamento strutturale della sanità.

Oltre al Governo la Cgil si rivolge anche alle Aziende sanitarie modenesi, chiedendo un confronto a partire dal grande problema delle liste d’attesa, molto sentito da lavoratori e pensionati e da tutti i cittadini. Sulla programmazione 2026 serve tener fede al Protocollo 2024 con le parti sociali, vale a dire tenere aperte le agende delle visite per 24 mesi, conoscere il calendario delle prime visite che sono quelle decisive per impostare il percorso terapeutico e di cura, gestire direttamente gli appuntamenti delle visite dei pazienti presi in carico.

Salari e Crisi industriali. Al governo la Cgil chiede aprire un confronto, che fino ad adesso non c’è stato, per aumentare salari e pensioni, per cambiare la manovra. I lavoratori e i pensionati in questi ultimi anni hanno perso circa l’8-9% del potere d’acquisto.

La provincia modenese, a vocazione manifatturiera e all’export, vede nel 2024 tutti i settori industriali calare per ricavi e fatturato sul 2023, con un dato forte della meccanica -18%, e un aumento di + 20% della cassa integrazione (pari a 10.586.080 di ore) tra il periodo gennaio-settembre 2023 sullo stesso periodo del 2024, il 66% (circa 7,5 milioni di ore) della cassa integrazione complessiva (gli oltre 10milioni e mezzo ore) riguarda il settore metalmeccanico.

Il trend modenese è in linea con quello nazionale, 32 mesi di calo della produzione industriale hanno un impatto inevitabile anche sulla nostra provincia e su altri territori dell’Emilia Romagna (Bologna, Reggio Emilia, Ferrara non si distanziano per ore di cassa integrazione autorizzate con la quota maggiore tra 60-79% nel settore meccanico). Di fronte al calo di fatturato dell’industria, crescono i servizi (ma quelli all’industria), ma settori come le pulizia e i servizi alla persona a basso valore aggiunto e competitività, che si gioca tutta sul basso costo del lavoro. Pur a fronte di cali di fatturato e ricavi, nel campione di 115 imprese modenesi analizzate dalla Cgil, nel 2024 le imprese hanno aumentato gli utili del 19%, che è andato principalmente in remunerazione del capitale e investimenti finanziari, perché solo il 2% del fatturato è stato destinato a investimenti e patrimonializzazione delle imprese. I salari italiani dal 2020 al 2024 hanno perso l’8-9% potere acquisto.

Per questo la Cgil chiede al Governo il rilancio di investimenti, sia pubblici che privati. I soldi si possono recuperare dove ci sono: dall’evasione fiscale, da un riequilibrio della tassazione tra lavoro e capitale. E diciamo anche che serve la patrimoniale per redistribuire la ricchezza, proponiamo un contributo del 1% per i contribuenti più ricchi con i redditi superiori a 2 milioni di euro. Già in questo modo si potrebbero recuperare 26 miliardi di euro.

Casa. Altro tema emergenziale è l’abitare con gli affitti che a Modena sono cresciuti più del 30% nell’ultimo anno. In legge di Bilancio è previsto poco o nulla per contrastare il disagio abitativo. Il Governo ha azzerato il fondo per le morosità incolpevoli che sappiamo essere dovute in larga parte a calo di reddito per perdita di occupazione, cassaintegrazione, ecc…
E invece di sostenere le famiglie in difficoltà, Fratelli d’Italia presenta un Ddl vergognoso per accelerare gli sfratti, proponendolo sfratto dopo 2 mesi di canone non pagati. A Modena il 70% degli sfratti che sono per morosità incolpevole (redditi bassi, cassa integrazione), mentre il 15% per finita locazione legata frequentemente alla volontà dei proprietari di destinare gli immobili agli affitti brevi e transitori o di aumentare sensibilmente i canoni.

Campionati Nazionali Assoluti di tennis wheelchair allo Sporting Club Sassuolo

Campionati Nazionali Assoluti di tennis wheelchair allo Sporting Club Sassuolo
premiazione doppio maschile e femminile

Si sono conclusi domenica 7 dicembre i Campionati Nazionali Assoluti di tennis wheelchair promossi dalla Federazione Italiana Tennis e Padel e che lo Sporting Club Sassuolo ha avuto l’onore di ospitare per la prima edizione indoor, con il Patrocinio del Comune di Sassuolo e Fondazione Iris, main sponsor dell’evento sportivo.

Una manifestazione di altissimo livello che ha portato nella cittadina giocatori da tutte le parti d’Italia per sfidarsi nelle rispettive categorie: open maschile e femminile, quad, singolare e doppio, fino al gran finale nel weekend sul campo centrale del circolo.

Sul podio sale Luca Arca che conquista lo scudetto 2025 in entrambe le discipline open maschili! Luca, 32 anni, tesserato per il Tennis Club Terranova di Olbia, ha superato facilmente tutti gli avversari non lasciando neanche un set in singolare: in ordine ha battuto Mario Cabras, Luca Spano, Silviu Culea e in finale l’alto – atesino Ivan Tratter per 6/1 6/3. In doppio, invece, con il compagno e amico Antonio Cippo ha superato la coppia Culea – Tratter per 6/3 6/3.

Scudetto italiano 2025 nella disciplina quad è Alberto Saja: i 4 giocatori della categoria si sono sfidati in un girone all’italiana di singolare e Alberto ha vinto i tre match contro Hegor Di Gioa, Vincenzo Troilo e Maria Grazia Lumini.

Vittoria per Marianna Lauro nel singolare open femminile: Marianna, anche lei proveniente dalla Sardegna, non era la favorita di questa edizione, ma ha saputo adattarsi meglio alla superficie veloce dello Sporting e ha battuto Monica Quassinti per 6/1 6/0, Vanessa Ricci per 6/3 7/6 e domenica in finale Maria Vietti con un netto 6/3 6/1.

La stessa giocatrice in coppia con Elisabetta Barbieri si è laureata campionessa 2025 di doppio dopo un girone tutte contro tutte e una finale strabiliante contro la coppia Morotti – Ricci finita solo al terzo set 2/6 7/6 6/4.

Presenti alle premiazioni il Vice Presidente del Club Claudio Pirazzoli e l’Assessore allo Sport Serena Lenzotti, oltre al Consigliere Nazionale FITP Roberta Righetto, i responsabili del settore wheelchair FITP Gianluca Vignali e Giancarlo Bonasia, che insieme hanno incoronato tutti i vincitori di questa edizione 2025. Un ringraziamento speciale a Fondazione Iris, main sponsor del torneo, che sostiene annualmente l’attività sportiva di questi ragazzi.

Premiazione singolare maschile, femminile, quad

Servizi straordinari dei Carabinieri nel ponte dell’Immacolata nel Distretto Ceramico e nell’Unione Terre Castelli

Servizi straordinari dei Carabinieri nel ponte dell’Immacolata nel Distretto Ceramico e nell’Unione Terre CastelliNel corso della settimana del ponte dell’Immacolata, la Compagnia Carabinieri di Sassuolo ha intensificato nell’intero territorio distrettuale la propria azione di prevenzione, predisponendo un servizio straordinario di controllo finalizzato a contrastare i furti in abitazione e, più in generale, i reati che maggiormente incidono sulla sicurezza dei cittadini.

Le pattuglie delle Stazioni dipendenti e del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno operato nei Comuni di Sassuolo, Formigine, Maranello, Fiorano Modenese, Castelvetro e Vignola, con posti di controllo mirati, interventi nelle aree sensibili, verifiche su strada e attività nei luoghi di aggregazione giovanile.

Nel corso dei controlli alla circolazione, i Carabinieri hanno denunciato diversi conducenti in stato di ebbrezza:

  • un uomo 43enne, di origine georgiana, residente nel distretto di Sassuolo, con tasso alcolemico superiore a 1,8 g/l e veicolo sequestrato ai fini della confisca;
  • un uomo 50enne, di origine francese, residente nel modenese, risultato positivo con valori prossimi ad 1 g/l, con contestuale ritiro della patente;
  • una donna 55enne, residente a Maranello, con tasso superiore a 1,2 g/l e veicolo affidato ai familiari;
  • un uomo 21enne, residente a Pavullo nel Frignano, positivo all’alcoltest con valore pari a 1,23 g/l, rilevato a seguito di un sinistro stradale senza feriti;
  • un uomo 22enne, residente a Sassuolo, fermato con tasso alcolemico superiore a 1,3 g/l e patente ritirata sul posto.

Sempre nell’ambito dei controlli su strada, un uomo 36enne, di origine marocchina, residente nel reggiano, è stato denunciato a Sassuolo per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, poiché trovato in possesso di una mazza da baseball, due cutter, un attrezzo multiuso e un martelletto frangi-vetro, tutto sequestrato.

L’impegno delle pattuglie è stato mirato anche al contrasto all’uso di sostanze stupefacenti, con interventi nei pressi delle scuole, parchi pubblici ed aree di ritrovo.

A Sassuolo, sono stati segnalati per detenzione di stupefacenti ad uso personale:

  • un giovane 18enne residente a Fiorano, trovato all’interno di un istituto superiore con una sigaretta artigianale contenente hashish;
  • un 19enne residente nel distretto è stato trovato con cocaina, mentre un 20enne sassolese è stato trovato con hashish, con sequestro della sostanza e ritiro della patente per uno dei due soggetti coinvolti nel controllo su strada;
  • un 26enne di origini marocchine, residente a Pavullo nel Frignano, sorpreso a piedi in via San Carlo con gr. 0,3 di hashish e gr. 2,0 di cocaina.

A Maranello i Carabinieri hanno controllato due 16enni, residenti nel Frignano, trovati con un grammo di hashish ciascuno all’interno di un parco pubblico, procedendo alla segnalazione amministrativa alla Prefettura ed al sequestro della relativa sostanza.

A Vignola, durante un servizio serale, è stato segnalato un uomo 33enne, di origine tunisina senza fissa dimora in Italia, trovato in possesso di circa un grammo di cocaina; un ulteriore controllo ha riguardato un uomo 45enne, anch’egli di origine tunisina e residente a Modena, trovato con quattro grammi di hashish durante un servizio perlustrativo in via Zenzano.

L’attività complessiva ha consentito di rafforzare il presidio delle aree maggiormente esposte ai furti in abitazione, aumentare la sicurezza stradale rimuovendo dalla circolazione guidatori in stato di ebbrezza, intercettando altresì assuntori di sostanze stupefacenti, anche minorenni, nei principali luoghi di ritrovo del territorio.

La Compagnia Carabinieri di Sassuolo proseguirà anche nelle prossime settimane con servizi straordinari mirati a prevenire i reati predatori e a garantire un controllo capillare delle aree più sensibili, a tutela della sicurezza della collettività.

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