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domenica, 4 Maggio 2025
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Foreste: potenziare la gestione sostenibile per rigenerare l’economia

Foreste: potenziare la gestione sostenibile per rigenerare l’economiaCome migliorare la gestione forestale, valorizzando il patrimonio boschivo, per contrastare la crisi climatica e allo stesso tempo creare nuove possibilità per l’economia?

La risposta arriva dal progetto europeo Life CO2PES&PEF, cofinanziato dal Programma Life della Commissione europea, che ha l’obiettivo di coniugare la conservazione della foresta, dei suoi processi e dei suoi servizi ecosistemici, aumentando gli assorbimenti di CO2 (visto che già oggi boschi e foreste italiane immagazzinano 1,24 miliardi di tonnellate di carbonio), diminuendo le perdite di carbonio per eventi estremi e massimizzando la crescita forestale, con la garanzia di poter continuare a fornire input (prodotti, legname, etc.) al sistema industriale, creando reddito e benessere per le comunità locali.

Un progetto che, grazie ai risultati ottenuti nelle aree di intervento scelte, il Demanio Forestale Forlivese e il Consorzio Comunalie Parmensi, in Emilia-Romagna, oltre alla proprietà regionale di Fusine nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha prodotto un modello virtuoso ed efficace di protocollo di gestione forestale applicabile a tutto il patrimonio boschivo italiano, in linea con la strategia forestale nazionale.

I primi esempi di successo arrivano infatti dalle due Regioni partner di progetto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, che hanno tradotto le attività svolte in specifiche azioni, replicabili anche a livello nazionale e internazionale.

“Una opportunità per nuove e fondamentali analisi sui percorsi che dobbiamo intraprendere per rendere il territorio regionale maggiormente consapevole delle opportunità e delle complessità dell’irreversibile percorso che traguardi la tutela del pianeta e sappia cogliere al meglio le potenzialità di sviluppo economico e sociale dei territori montani- ha spiegato l’assessora regionale a Programmazione territoriale e paesaggistica, Forestazione, Parchi, Barbara Lori-. La necessaria riduzione dei gas climalteranti e l’adozione di pratiche capaci di aumentare in modo rilevante la capacità di assorbimento dei boschi e delle foreste d’Appennino, rappresenta la sfida principale per una vera e propria valorizzazione degli ecosistemi forestali che consenta una drastica inversione dell’attuale tendenza in cui il saldo tra emissioni e assorbimenti risulta ancora sbilanciato”.

“Il progetto Life- chiude Lori- ha permesso di capire come orientare le azioni regionali per raggiungere questi obiettivi intervenendo sulla gestione forestale, sulle pratiche applicate nella filiera foresta legno, sull’utilizzo del legname estratto e, soprattutto, ha aperto nuovi orizzonti per orientare in modo coerente la strategia forestale regionale”.

Con quasi 11 milioni di ettari, pari a un terzo dell’intero territorio nazionale, le foreste rappresentano l’infrastruttura verde più importante d’Italia, una straordinaria ricchezza ambientale e naturalistica che cresce in termini di superficie occupata e valore ecologico. Eppure, solo circa il 15% è oggetto di un piano di gestione (dati inventario forestale nazionale). Uno degli strumenti per invertire la tendenza è incrementare il valore ecosistemico ed economico delle foreste tramite una gestione forestale sostenibile e una valorizzazione delle filiere locali.

Il protocollo ha lo scopo di fornire suggerimenti utili per promuovere il prelievo di legno dai boschi presenti sul territorio nazionale favorendone un utilizzo a “cascata” per un assorbimento duraturo di CO2 che prevede l’utilizzo del legno in più fasi, usato come materia prima o materiale da costruzione, prolungandone così il ciclo. Un vantaggio dal punto di vista ecologico ed economico. E un obiettivo portato avanti anche grazie al contributo di FederlegnoArredo, partner che ha partecipato al progetto per analizzare e valutare i servizi ecosistemici forestali, definire metodologie di contabilizzazione del carbonio nei legni segati, misurare e migliorare l’impronta ambientale dei prodotti legnosi e contribuire alla definizione di uno standard di certificazione dei servizi ecosistemici.

Non solo, nell’ambito di Life CO2PES&PEF, è stata sviluppata – sotto il coordinamento del team di FederlegnoArredo – una piattaforma web interattiva, grazie alla quale è possibile utilizzare il “Carbon Tool”, uno strumento finalizzato al calcolo dello stock netto di carbonio nel legno segato, in relazione alle diverse specie legnose tipiche dei boschi italiani ed europei. Inoltre, tra le policy sperimentate ci sono stati i “Pagamenti per i Servizi Ecosistemici”, uno strumento ancora poco diffuso nelle politiche di gestione territoriale, che intende facilitare il riconoscimento economico e un’integrazione del reddito per chi intraprende pratiche forestali “climaticamente intelligenti”.

Life CO2PES&PEF si è anche inserito nello spiraglio di un’iniziativa più ampia: il Crea, il principale ente italiano di ricerca agroalimentare, ha consegnato al ministero delle Politiche agricole il documento (solo relativo alle foreste) che è di fatto il decreto attuativo della legge 41/2023, quella che istituisce il registro italiano dei crediti di carbonio derivanti da attività agroforestali, come azioni di incremento dello stoccaggio di CO2, di prevenzione del dissesto idrogeologico e degli incendi.

Grazie a questo registro, le aziende potranno investire e sostenere iniziative con ricadute positive e dimostrabili su un territorio specifico. Le imprese troveranno sul portale coordinato dal Crea una mappa di tutti i progetti attivi e in cui possono investire su benefici che vanno oltre la cattura di CO2, come il miglioramento della biodiversità, della ricettività turistica, la lotta alla siccità.

“Gli ecosistemi forestali offrono servizi vitali come regolazione idrica, biodiversità, cattura di carbonio e produzione di legno- ha affermato il professore della Scuola Superiore Sant’Anna, capofila di progetto, Fabio Iraldo-. Pertanto, è essenziale migliorare la loro resilienza contro il cambiamento climatico, compresi incendi e siccità, per garantire la sostenibilità a lungo termine di questi benefici ambientali ed economici. A questo fine, è necessario valorizzare la filiera legno, creando una filiera più collaborativa e promuovendo l’uso a cascata del legno. Inoltre, è essenziale attribuire un valore monetario ai servizi ecosistemici, ad esempio il carbonio assorbito attraverso azioni di gestione sostenibile delle foreste, attirando investimenti da parte di imprese e soggetti privati che possano incrementare la conservazione degli ecosistemi forestali.”

Le potenzialità del registro sono già state dimostrate dal progetto Life CO2PES&PEF, che, insieme all’ente internazionale Pefc, partner di progetto, ha sviluppato uno standard che detta le modalità per intervenire sulle foreste e ne calcola la CO2 assorbita o evitata.

Ad esempio, il Consorzio Comunalie Parmensi ha già venduto mille crediti (ossia mille tonnellate di CO2 equivalente) a Dallara automobili e 8mila crediti a Leroy Merlin Italia.

Questi i Partner del progetto: Scuola Superiore Sant’Anna (capofila), Consorzio Comunalie Parmensi, FederlegnoArredo, Legambiente, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Regione Emilia-Romagna, Unione dei comuni della Romagna Forlivese e Università degli Studi di Milano.

Per info: www.lifeco2pefandpes.eu

Iren, il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2023

Iren, il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2023Il Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. ha approvato in data odierna i risultati consolidati al 30 settembre 2023.

“I risultati appena approvati, con la crescita dell’EBITDA del 13%, confermano ancora una volta l’efficacia del modello multi-business di Iren che consente la rapida integrazione delle società acquisite, accelerando ulteriormente il raggiungimento degli obiettivi industriali – dichiara Luca Dal Fabbro, Presidente esecutivo di Iren – Il Gruppo ha rafforzato ulteriormente la leadership nei territori storici in cui opera, anche attraverso l’assunzione di 400 persone, dimostrando grande capacità adattiva ai mutati scenari economici e una naturale propensione a generare valore per azionisti e stakeholder.”

“I positivi risultati comunicati negli scorsi mesi vengono consolidati a fine settembre con un incremento dell’utile netto del 26%, anche grazie ai costanti investimenti che consentono a Iren di progredire verso gli ambiziosi obiettivi del Piano Industriale. – afferma Paolo Signorini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Iren – Il nostro impegno proseguirà nei prossimi anni, rafforzando ulteriormente il ruolo di Iren quale partner di riferimento nella transizione energetica e nello sviluppo dei territori e delle comunità.”

Principali indicatori
• Margine Operativo Lordo (EBITDA) pari a 857 milioni di euro (+13% rispetto a 759 milioni di euro al 30/09/2022). L’incremento dell’EBITDA è principalmente determinato dal recupero della marginalità della BU Mercato, dalla crescita organica dei business regolati (+20 milioni di euro) e dall’integrazione delle società acquisite (+20 milioni di euro) in un contesto caratterizzato da maggiori costi per effetto dell’inflazione, minor contributo dal teleriscaldamento e dalla vendita di energia sul mercato dei servizi di dispacciamento (MSD).
• Risultato operativo (EBIT) pari a 325 milioni di euro (+1% rispetto ai 321 milioni di euro al 30/09/2022), in quanto risente dei maggiori accantonamenti al fondo rischi per 41 milioni di euro relativi al Decreto Legge Sostegni ter riguardante il “price cap” sui prezzi dell’energia elettrica generata da fonti rinnovabili, di cui 14 milioni di euro riferiti al 2022 e 27 milioni di euro riguardanti il 2023.
• Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 177 milioni di euro (+26% rispetto a 141 milioni di euro al 30/09/2022).
• Investimenti tecnici e lavori di efficienza energetica pari a 781 milioni di euro in crescita del 4% rispetto al 2022, volti principalmente allo sviluppo delle infrastrutture territoriali, a migliorare la qualità del servizio, in particolare nel settore idrico, e a sostenere la transizione energetica.
• Indebitamento finanziario netto pari a 3.930 milioni di euro (+17% rispetto a 3.347 milioni di euro al 31/12/2022) sostanzialmente in linea (+10 milioni di euro) con il valore al 30 giugno 2023. Rispetto al 31 dicembre 2022 si tratta di un incremento riconducibile prevalentemente agli investimenti realizzati nel periodo e all’incremento temporaneo del capitale circolante.
• Ottimi risultati degli indicatori di performance ESG in linea rispetto alle previsioni di Piano e in miglioramento rispetto al 2022: +30% di materia recuperata negli impianti del Gruppo, +72% di produzione di biometano, raccolta differenziata pari al 71% e calo del -5% dei prelievi idrici per abitante al giorno.
• Organico complessivo pari a 10.979 dipendenti, in incremento di circa 400 persone rispetto al 31/12/2022.

Bando cultura, sport e sociale 2023/2024 del Comune di Fiorano

Bando cultura, sport e sociale 2023/2024 del Comune di FioranoNella giornata dell’8 novembre è stato pubblicato il bando per la richiesta di contributi economici 2024 al fine di sostenere i progetti e le iniziative di chi opera a vario titolo in ambito artistico, culturale, musicale, sportivo e sociale (in modo complementare e sussidiario rispetto ai servizi comunali). Questi progetti dovranno realizzarsi indicativamente tra dicembre 2023 e il primo semestre del 2024, con priorità alle iniziative pensate in occasione delle festività natalizie.

Il bando – facilmente rintracciabile sul sito comunale nella sezione Trasparenza-Altri Bandi e Avvisi – è rivolto a enti, associazioni, istituti, comitati, gruppi spontanei e privati, e prevede l’invio (o la consegna) della domanda entro e non oltre domenica 26 novembre 2023. Partecipare al bando è possibile solo attraverso l’apposita modulistica reperibile sul sito, con apposte data e firma.

I richiedenti sono invitati a presentare la domanda prioritariamente via mail, all’indirizzo: sport@fiorano.it, allegando fotocopia del documento d’identità del legale rappresentante. È inoltre consentito consegnarla anche a mano preferibilmente previa richiesta di appuntamento, presso il Servizio Cultura (Palazzo Astoria 3° piano, Piazzetta Martiri Partigiani Fioranesi 1 – 41042 Fiorano Modenese).

Per informazioni: Ufficio Associazionismo 0536/833433 o 339/7501725; Ufficio sport sport@fiorano.it o 0536/833415 (per società sportive).

 

Granchio blu, le ricette di chef stellati per cucinarlo insieme ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna

Granchio blu, le ricette di chef stellati per cucinarlo insieme ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia-RomagnaDalla pizza al risotto, dalla zuppa al gelato: ingrediente principale, un ospite indesiderato dell’Adriatico, il granchio blu, in un matrimonio di sapori con alcuni dei 44 prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna e le eccellenze ittiche dell’Adriatico.

Sono le ricette realizzate da chef stellati del calibro di Igles Corelli, Fulvio Pierangelini, Gianfranco e Paola Vissani, Philippe Leveille, Valentino Marcattili, Salvatore Tassa e Filippo Venturi (miglior pizzaiolo emergente 2023 per il Gambero Rosso), presto disponibili online su un’apposita pagina del sito dell’Assessorato regionale all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna.

Un ricettario realizzato anche in versione cartacea e distribuito nei canali della ristorazione regionale, in quello Horeca e a fiere ed eventi turistici, supportato anche da una campagna social per contrastarne la presenza in Adriatico, favorendone la commercializzazione e il consumo domestico oramai stanziale, che costituisce un serio pericolo per l’ecosistema marino e le attività ittiche locali.

Basti pensare che il Callinectes Sapidus (questo il nome scientifico del granchio blu) sta fortemente mettendo a repentaglio l’“oro grigio” della zona di Goro e Comacchio, gli allevamenti di vongole locali (circa 60 le cooperative di pescatori attive con 1.700 addetti) che con 16mila tonnellate annue rappresentano il 50% della produzione italiana e il 40% di quella europea. Nello scorso agosto le semine di novellame (i neonati delle vongole) sono andate in gran parte distrutte, mettendo a rischio la produzione 2024.

Senza considerare i danni a reti di pesca e lo squilibrio della catena alimentare marina generato da questo mollusco, proveniente dall’Oceano Atlantico e velocemente adattatosi alle condizioni del nostro Adriatico, la cui femmina può deporre fino a 8 milioni di uova.

“Con questo evento promosso assieme allo chef Igles Corelli, la Regione vuole mettere in evidenza le possibilità di consumo alimentare del granchio blu, un prodotto già largamente consumato in altri Paesi del mondo- commentano il presidente Bonaccini e l’assessore Mammi-. Allo stesso tempo sono diverse le azioni che abbiamo messo in campo in accordo con i consorzi, le cooperative di pesca, le associazioni dei pescatori in questi mesi, non ultimo un bando già attivo che mette a disposizione 1 milione di euro di ristori, per il sostegno al reddito delle imprese di pesca. Come Regione siamo fortemente impegnati nella difesa del patrimonio colturale marino, e di un equilibrato ecosistema che sta venendo messo a repentaglio dalla proliferazione di questo predatore – continuano-. Ribadiamo la richiesta che venga riconosciuto lo stato di emergenza o di crisi di questo settore in modo da attivare provvedimenti come la proroga e la sospensioni dei mutui, altrimenti rischiamo di mettere in ginocchio il lavoro di tantissime imprese e cooperative”.

“Il comune di Goro si è attivato fin dai primi giorni a fianco delle cooperative di pesca, di fronte a un problema che rischia seriamente di pregiudicare l’economia di un intero territorio- ha ricordato la sindaca di Goro, Maria Marika Bugnoli-. Questo evento è importante perché accende i riflettori su una situazione problematica della nostra comunità e mette in luce una possibile opportunità. Senza dimenticare che pescatori e acquacoltori e le loro famiglie hanno necessità in primis di vedersi garantiti indennizzi a tutela del reddito e della sostenibilità economica del loro lavoro quotidiano. Le istituzioni sono unite per raggiungere questo obiettivo”.

“Grazie alla Regione Emilia-Romagna per l’attenzione e l’impegno nei confronti delle marinerie di Comacchio e Goro, a fronte di questo problema che continua a presentarsi in modo massiccio- ha detto il sindaco di Comacchio, Pierluigi Negri-. Servono subito ristori e indennizzi per le nostre imprese e cooperative, per il sostegno delle attività in crisi e delle famiglie. È fondamentale che venga dichiarato al più presto lo stato di emergenza nazionale”.

Le ricette sono state presentate oggi dagli chef nel corso di un evento a Goro, nel ferrarese, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dell’assessore Regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Alessio Mammi, della sindaca di Goro, Maria Marika Bugnoli, del sindaco di Comacchio, Pierluigi Negri, dei rappresentanti di Chef to Chef Emilia-Romagna Cuochi, oltre a operatori della pesca e dell’acquacoltura, della ristorazione della Riviera Romagnola e biologi esperti del settore, tra cui anche Giuseppe Castaldelli del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione dell’Università di Ferrara.

L’iniziativa fa seguito a un’altra importante azione di contrasto avviata dalla Giunta regionale: un milione di euro di ristori per le imprese produttrici di vongole che abbiano subìto forti perdite economiche. Risorse messe a disposizione anche per compensare i costi derivati dallo smaltimento dei granchi blu finiti nelle reti (tra luglio e ottobre sono state sbarcate circa 800 tonnellate del Callinectes Sapidus tra Goro e Comacchio). La Regione ha inoltre chiesto da mesi una strategia di contrasto al granchio blu più strutturata a livello nazionale, anche attraverso il tavolo tecnico istituito dal Ministero con le Regioni, le associazioni delle cooperative di pesca e i principali istituti nazionali.

Sassuolo: 15enne brutalmente aggredito da coetanei

Sassuolo: 15enne brutalmente aggredito da coetanei
immagine di repertorio

E’ finito in ospedale, ricoverato con 30 giorni di prognosi causa una frattura cranica, un ragazzino 15enne di origini marocchine residente a Sassuolo, vittima di una brutale aggressione avvenuta nel pomeriggio di sabato scorso nei pressi di via Regina Pacis a Sassuolo. La vittima, fortunatamente, non corre pericolo di vita. Gli aggressori, due coetanei nordafricani, per colpire il ragazzino avrebbero utilizzato addirittura una morsa. Entrambi i giovani sono stati denunciati per lesioni aggravate al Tribunale dei minori.

Diritto allo studio universitario: via libera dal ministero dell’Università a quattro nuove residenze cofinanziate dalla Regione

375 nuovi posti letto da realizzare a Bologna, Modena, Ferrara e Parma per dare ospitalità agli studenti fuori sede, in possesso dei requisiti economici e di merito richiesti, iscritti agli Atenei emiliano-romagnoli. A questi, in presenza di ulteriori risorse nazionali, se ne aggiungeranno altri 170 in due strutture di Reggio Emilia e Bologna. Per un investimento statale complessivo di 60,5 milioni, oltre alla quota di cofinanziamento regionale di 1 milione e 400mila euro.

È l’esito del V bando di edilizia universitaria del ministero dell’Università e della Ricerca (bando legge 338/2000 – decreto MUR 30 novembre 2021 n. 1257), la cui istruttoria si è chiusa con la firma del decreto. Approvate dunque le candidature presentate nel maggio dell’anno scorso dalla Regione in partnership con le Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma e Ferrara: 6 in totale, di cui 4 ammesse e 2 “ammesse con riserva”.

Si tratta di progetti per l’apertura nei prossimi anni di 4 nuovi studentati: uno a Bologna (San Giuseppe Sposo in via Bellinzona), due a Modena per l’Università di Modena e Reggio Emilia, che fanno parte di un unico progetto (residenze Bonacorsa e San Barnaba), uno a Parma (ex convento dei Frati Cappuccini – borgo Santa Caterina) e uno a Ferrara, che sorgerà dalla ristrutturazione del complesso edilizio dell’Ippodromo comunale. Il tutto, grazie al finanziamento statale di 38,5 milioni di euro e al cofinanziamento di 816mila euro della Regione attraverso ER.GO, l’Azienda regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia-Romagna.

Gli altri due progetti candidati per ulteriori 170 posti letto – lo studentato “Re Viola” a Bologna, in via Filippo Re (90 posti) e la trasformazione della palazzina già sede della Direzione delle ex Officine Meccaniche Reggiane a Reggio Emilia (80 posti), di proprietà di Acer Azienda Casa Emilia-Romagna – sono stati ammessi con riserva, cioè, hanno superato la valutazione di ammissibilità, ma saranno realizzati in presenza di ulteriori risorse del MUR. In questo caso il finanziamento statale è di 22 milioni (11,5 per Bologna e 10,6 per Reggio Emilia) e il cofinanziamento regionale di 583mila euro (350mila per Bologna e 233mila per Reggio Emilia).

“La forte attrattività dei nostri Atenei spinge giustamente in alto la richiesta di alloggi che noi vogliamo garantire per rendere effettivo il diritto allo studio dei tanti giovani che desiderano laurearsi qui- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessora regionale all’Università, Paola Salomoni-. Grazie al lavoro di squadra svolto con ER.GO e le nostre Università, tutti i progetti presentati sono stati accolti e, nei prossimi anni, potremo incrementare ancora di più l’offerta destinata ai fuori sede. Dal 2020 al 2027 i posti letto aumenteranno di oltre il 40%, passando da poco più di 3.500 a oltre 5.000. E con un impegno di risorse regionali che complessivamente, tra progetti in fase di realizzazione e futuri, supererà i 16,6 milioni di euro. Ci auguriamo ora- chiudono Bonaccini e Salomoni- che anche il Governo faccia la sua parte finanziando i due studentati di Bologna e Reggio Emilia che, pur approvati, al momento non hanno copertura”.

Grazie agli investimenti messi in campo dalla Regione attraverso ER.GO, la disponibilità di alloggi sul territorio regionale è passata da 3.533 posti letto nel 2020 a 3.811 nel 2023. A questi si aggiungono i posti già completamente finanziati che diverranno disponibili nei prossimi anni, fino a un totale di 5.010 previsti nel 2027. In caso di ulteriori finanziamenti a sostegno dei due progetti ammessi ma ancora non coperti a livello ministeriale, si arriverebbe a 5.180 posti letto complessivi.

I progetti approvati

Dei quattro progetti che hanno avuto semaforo verde dal MUR quello su Bologna, denominato S. Giuseppe Sposo, nascerà dalla riconversione dell’attuale Convento dei Frati Cappuccini, in via Bellinzona. L’immobile andrà in usufrutto all’Alma Mater a seguito di un accordo con la proprietà e la Fondazione Cassa di Risparmio. È prevista la realizzazione di 89 posti letto, oltre ai servizi annessi (mensa, sale studio, ecc.). L’investimento complessivo supera i 14,5 milioni di euro, con un cofinanziamento statale di circa 6,9 milioni di euro e un contributo regionale di oltre 115.000 euro.

A Parma il nuovo studentato da 61 alloggi, più servizi di supporto, sorgerà dalla riconversione dell’ex Convento dei Frati Cappuccini di Santa Caterina, edificio storico situato in centro città.  L’investimento sfiora i 13,5 milioni di euro, il cofinanziamento statale è di circa 8,5 milioni di euro, il contributo regionale di 233.000 euro.

A Ferrara il progetto candidato dall’Ateneo estense in partnership con la Regione riguarderà il restauro e risanamento conservativo dell’edificio principale e di due scuderie dell’ex Ippodromo comunale. La nuova residenza universitaria darà ospitalità a 119 fuorisede. È l’investimento più consistente tra quelli candidati al V bando ministeriale sull’edilizia universitaria, per un costo di circa 20,9 milioni di euro. Il cofinanziamento richiesto al MUR è di 13,1 milioni di euro, il contributo regionale di 233.000 euro.

A Modena il protocollo d’intesa siglato tra Regione Emilia-Romagna-ER.GO e Università di Modena e Reggio Emilia consentirà il recupero di due edifici nel centro storico della città della Ghirlandina per la nascita rispettivamente di 70 (residenza Bonacorsa) e 36 (residenza San Barnaba) nuovi posti letto. I due interventi fanno parte di un unico progetto, del costo complessivo di oltre 22,6 milioni di euro. La quota di cofinanziamento statale supera i 10,8 milioni di euro, il contributo regionale è di 233.000 euro.

In attesa di finanziamento da parte del ministero dell’Università e della Ricerca sono i progetti dello Studentato Re Viola-Via Filippo Re dell’Università di Bologna, cofinanziato dalla Regione con 350.000 euro, e della Palazzina che ospitava la Direzione delle ex Officine Meccaniche Reggiane, proposto da Acer – Azienda Casa Emilia-Romagna, cofinanziato dalla Regione con 233.334 euro. Progetti che porterebbero alla realizzazione rispettivamente di 90 e 80 posti letto.

Progetti in corso di realizzazione

Proseguono intanto i lavori per la realizzazione di 6 nuove residenze universitarie sul territorio regionale grazie ai finanziamenti del IV bando Legge 338 del Ministero, per un totale di 785 nuovi posti letto che saranno gradualmente aperti nei prossimi anni a partire dal 2024. A Bologna studentati Battiferro (131), Baricentro (59) e Lazzaretto (382); Osservanza (51 posti) a Imola; Parma (S. Francesco, 87 posti), Reggio Emilia (Villa Marchi, 75 posti). Infine, a Forlì nella residenza ex Enav sono stati realizzati 64 posti, di cui i primi 25 già assegnati.

Diabete, in Emilia-Romagna il glucagone spray Baqsimi continuerà a essere gratuito per i pazienti a rischio di ipoglicemia grave

Diabete, in Emilia-Romagna il glucagone spray Baqsimi continuerà a essere gratuito per i pazienti a rischio di ipoglicemia graveLa Regione Emilia-Romagna si fa carico del costo del glucagone spray Baqsimi, riclassificato dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, in fascia C, quindi non più a carico del Servizio sanitario nazionale, per continuare ad assicurare ai pazienti diabetici a rischio di ipoglicemia grave l’accesso gratuito a un medicinale che può salvare loro la vita.

Una decisione che la Giunta regionale ha preso subito dopo il passaggio del farmaco dalla classe A alla C, effettivo dal 24 ottobre scorso, determinandone così la non rimborsabilità da parte del Servizio sanitario nazionale e, di conseguenza, rendendolo interamente a carico del cittadino.

Grazie all’intervento dell’Amministrazione regionale il farmaco salvavita, che costa 84,17 euro a dose, continuerà invece a essere reso disponibile gratuitamente in Emilia-Romagna per i bambini e gli adolescenti con diabete di tipo 1 e per i pazienti adulti con diabete mellito in terapia insulinica intensificata che abbiano manifestato almeno un episodio di ipoglicemia grave nell’ultimo anno e che potrebbero trovarsi in contesti in cui non sia possibile una somministrazione intramuscolo.

La misura è stata illustrata oggi in conferenza stampa dall’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, a cui ha partecipato anche una delegazione della Federazione Diabete Emilia-Romagna (Feder), guidata dal presidente Daniele Bandiera e dalla vicepresidente, Rita Lidia Stara.

“Una scelta doverosa, da parte della Regione – sottolinea Donini – per continuare ad assicurare ai pazienti diabetici a rischio di grave ipoglicemia il pieno accesso a un farmaco che può contribuire, in termini di gestione della malattia, a migliorare sensibilmente la qualità della loro vita, garantendo efficacia e sicurezza dell’intervento terapeutico in emergenza”.

Considerati i dati di consumo del 2022 e del 2023, sono 2.750 le confezioni di glucagone spray Baqsimi erogate annualmente in Emilia-Romagna, la metà delle quali a pazienti diabetici minorenni.

“Una scelta che riguarda in particolar modo le famiglie – prosegue l’assessore – dal momento che sono i bambini e gli adolescenti a utilizzare il farmaco in modo prevalente. E che da fine ottobre avrebbero dovuto spendere più di 84 euro per ogni dose da somministrare ai loro figli. Anche da misure come questa si conferma la volontà di mantenere la sanità pubblica e universalistica. E proprio per questo abbiamo già presentato una richiesta ad Aifa affinché sia rivalutata quanto prima la classificazione di questo medicinale salvavita in fascia A”.

“Esprimiamo il nostro apprezzamento per la volontà della Regione di continuare a supportare questa fascia di pazienti e le loro famiglie garantendo la fornitura gratuita di questo farmaco – afferma Bandiera -. Subito dopo lo spostamento del glucagone spray in fascia C, tutte le Associazioni della regione che si occupano di diabete mellito T1 si erano molto allarmate e hanno subito chiesto aiuto alla Feder, che li rappresenta, e che già a ottobre 2021 aveva raggiunto un accordo con l’assessorato per la distribuzione gratuita del farmaco per i pazienti che sono a rischio di ipoglicemia, minori di 18 anni, ma anche adulti. E, anche in questo caso, l’assessore ci ha ricevuti, individuando la soluzione, di cui siamo grati”.

Il glucagone spray Baqsimi

Il glucagone Baqsimi è l’unico farmaco salvavita che, in caso di ipoglicemia grave, consente di ristabilire il livello di zuccheri nel sangue del paziente con un semplice spruzzo nel naso, al posto di un’iniezione intramuscolare. Tale formulazione, unita al fatto che il farmaco non deve essere conservato in frigorifero, può facilitarne significativamente la somministrazione, anche in contesti extra clinici, soprattutto quando i malati di diabete sono bambini o adolescenti. L’uso viene preceduto da un’adeguata formazione di coloro che lo somministrano, e dunque sanitari, operatori, caregiver, personale del mondo educativo-scolastico, per garantire appropriatezza, efficacia e sicurezza dell’intervento terapeutico in urgenza.

Disponibile in Italia dal 2020 e riclassificato in fascia A dal 2021, a seguito della valutazione della Commissione prezzi e rimborso di Aifa, il glucagone Baqsimi è tornato in classe di rimborsabilità C a partire dal 24 ottobre scorso, al costo di 84,17 euro per confezione monodose. Grazie all’intervento della Regione, il farmaco sarà quindi interamente a carico del Servizio sanitario regionale e continuerà a essere erogato gratuitamente ai cittadini dell’Emilia-Romagna.

Giornata dell’Albero domenica alle Salse di Nirano

Giornata dell’Albero domenica alle Salse di Nirano

Si festeggia la Giornata nazionale dell’Albero, domenica 12 novembre, alla Riserva naturale delle Salse di Nirano a Fiorano Modenese.

Appuntamento all’ecomuseo di Cà Rossa, alle ore 14.30, per bambini e ragazzi. Verranno posizionati alcuni semi già in germoglio in vasi realizzati con materiali di recupero. Le piantine potranno essere messi a dimora nei giardini della case dopo l’inverno. I genitori o altri accompagnatori adulti potranno degustare una tisana, leggendo narrazioni e favole a tema all’interno dell’Ecomuseo.

Iniziativa gratuita a cura di Ente Parchi Emilia Centrale.

Prenotazione obbligatoria su https://bit.ly/prenota-alle-salse. Il form è reperibile sul sito Fiorano Turismo o sulla pagina Fb della Riserva di Nirano.

 

Inserimento e aggiornamento al lavoro: la Regione stanzia 4,5 milioni di euro del Fondo regionale disabili

Inserimento e aggiornamento al lavoro: la Regione stanzia 4,5 milioni di euro del Fondo regionale disabili
Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Riccardo Gallini

Percorsi mirati all’inserimento al lavoro delle persone con disabilità, per acquisire o aggiornare conoscenze e competenze necessarie a entrare e rimanere nel mercato del lavoro. La Regione ha approvato progetti per 4,5 milioni di euro del Fondo regionale disabili per garantire su tutto il territorio regionale le stesse opportunità alle persone con disabilità certificata in cerca di lavoro, iscritte al collocamento mirato ma anche già occupate.

“Gli interventi finanziati renderanno disponibile un’offerta di corsi con diversi contenuti e durata- spiega l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Vincenzo Colla- per consentire modularità, flessibilità e percorsi personalizzati in base alle esigenze di ognuno e garantire il pieno diritto all’occupazione di tutti. Questi investimenti rafforzano il progetto di economia sociale”.

 

I corsi
I percorsi di formazione saranno realizzati su alfabetizzazione informatica (durata di 16-40 ore) e linguistica (16-40 ore), competenze necessarie per permanere nelle organizzazioni di lavoro (12-16 ore) e competenze tecnico professionali (48-64 ore).

I settori produttivi coinvolti dai progetti sono quello agroalimentare e della gestione del verde, l’ambito della meccanica, meccatronica e motoristica, il settore dell’edilizia, delle costruzioni e della produzione di arredamento, quello della moda, tessile e abbigliamento. Percorsi anche nell’ambito dei servizi alle imprese (Ict, logistica, grafica), dei servizi alle persone (commercio e distribuzione, turismo e ristorazione) e processi trasversali come la gestione di impresa.

I corsi saranno articolati in modo da permettere la costruzione di percorsi personalizzati e modulari.

Prevedono un’indennità di frequenza e, se necessario, servizi aggiuntivi e di tutoraggio, compresa per esempio la mediazione linguistica individuale e la lingua dei segni.

Le risorse disponibili (4,5 milioni) sono state ripartite ai nove ambiti territoriali dei Centri per l’Impiego della Regione Emilia-Romagna, in funzione del numero e delle caratteristiche della potenziale utenza. A Bologna sono stati assegnati 875 mila euro, a Ferrara 383 mila, a Forlì-Cesena 453 mila, a Modena 649 mila, a Parma 513 mila, a Piacenza quasi 300 mila, a Ravenna 364 mila, a Reggio Emilia 491 mila, a Rimini 468 mila.

L’elenco dei corsi attivati si può trovare a questa pagina del sito Formazione Lavoro della Regione Emilia-Romagna.

Emilia-Romagna sempre più Sport Valley: oltre 1 milione di euro e 88 progetti finanziati per eventi regionali e a sostegno dell’attività motoria

Emilia-Romagna sempre più Sport Valley: oltre 1 milione di euro e 88 progetti finanziati per eventi regionali e a sostegno dell’attività motoriaEmilia-Romagna sempre più Sport Valley. Crescono nel 2023, rispetto allo scorso anno, gli eventi proposti da associazioni e società sportive sostenuti dalla Regione: tornei di calcio, di volley, gare di ciclismo, feste dello sport, di atletica, rugby, pattinaggio, nuoto, ma anche maratone per adulti e bambini.

Un ventaglio molto ampio di manifestazioni che vedono al centro altrettante discipline sportive, di cui diverse paralimpiche, per promuovere l’attività sportiva e la salute.

Sono 88 (su 174 domande) le iniziative per la promozione dell’attività motoria ammesse al finanziamento e sostenute dalla Regione con oltre 1 milione di euro (1.046.700).  Il bando regionale, coordinato dal capo della Segreteria politica della Presidenza Giammaria Manghi, prevedeva inizialmente una dotazione di 546.700 euro, aumentata poi di ulteriori 500mila euro, in sede di assestamento di bilancio, per rispondere alle numerose richieste.

I progetti, a carattere locale, regionale e sovraregionale realizzati nel 2023, sono stati presentati da associazioni e società sportive dilettantistiche o di promozione sociale, e hanno ottenuto contributi pari al 50% del costo complessivo, al netto degli incassi.

“La nostra regione è terra di sport – commenta il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-, dai grandi eventi che attraggono qui migliaia di appassionati, alle attività che coinvolgono sempre più persone di ogni età. È quindi con soddisfazione che sosteniamo e accompagniamo le iniziative delle tante associazioni sportive dilettantistiche che, nel nostro territorio, costituiscono una straordinaria ricchezza per lo sport di base, anche come opportunità di tutela della salute e aggregazione sociale.”

“In questi anni- aggiunge il presidente- abbiamo messo la pratica sportiva al centro delle nostre politiche, con l’obiettivo di dare a tutti – giovani, adulti e anziani -, l’occasione di praticare un’attività motoria nelle migliori condizioni. E abbiamo avviato anche un grande piano per la riqualificazione degli impianti sportivi, sostenendo le famiglie per le spese di iscrizione dei figli alle attività sportive. Progetti che stanno contribuendo, in modo positivo, a definire sempre meglio l’Emilia-Romagna come Sport Valley”.

I progetti per provincia

Nel dettaglio, in provincia di Bologna sono stati finanziati 30 progetti per 393.123 euro; in provincia di Piacenza 3 progetti per 41.350 euro; in provincia di Parma 7 progetti per 88.013 euro. Nel Reggiano i progetti finanziati sono 8 per un ammontare complessivo di contributi pari a 55.942 euro; nel Modenese 12 per 138.948 euro; nel Ferrarese 5 per 65.558 euro. Infine, in provincia di Ravenna sono stati finanziati 6 progetti per 61.459 euro, in quella di Forlì-Cesena 11 per 122.150 euro e in quella di Rimini 2 per 50.500 euro.

Sono stati finanziati infine con un contributo di 29.650 euro anche due progetti che pur essendo presentati da enti esterni alla regione si svolgeranno in Emilia-Romagna.  Il primo è presentato da Uisp Aps Roma (contributo di 14.650 euro) e si svolgerà a Rimini e nei comuni limitrofi, e il secondo è organizzato da Sportemotion, società polisportiva dilettantistica di Milano (contributo di 15mila euro), e si realizzerà a Igea Marina.

L’impegno della Regione per lo sport

Con questa graduatoria, che segue il bando pubblicato lo scorso mese di maggio, salgono a quasi 390 gli eventi e le manifestazioni sportive finanziati dall’inizio della legislatura con oltre 4,5 milioni di euro.

Mentre, sempre a partire dal 2020, sono quasi 150 i progetti di promozione dell’attività sportiva sostenuti con oltre 3 milioni di euro.

Risorse che si affiancano agli oltre 13 milioni di euro che la Regione tra 2020 e 2022 ha previsto sotto forma di interventi straordinari per far fronte all’emergenza Covid: bonus una tantum e ristori alle società sportive, ma anche voucher alle famiglie per le spese di iscrizione dei figli.

Prosegue intanto il piano senza precedenti per riqualificare la rete di impianti sportivi avviato già nel precedente mandato: quasi 180 interventi per uno stanziamento complessivo di circa 52 milioni di euro e un investimento generato sul territorio di oltre 113 milioni di euro”.

Paolo Ruffini al Crogiolo Marazzi il 16 novembre

Paolo Ruffini al Crogiolo Marazzi il 16 novembreTorna giovedì prossimo, 16 novembre, la Rassegna al Crogiolo, l’ultimo appuntamento con la stagione culturale 2023 del Crogiolo a cura di Mismaonda, grazie alla collaborazione con Marazzi Group.

Giovedì 16 novembre alle ore 21, Paolo Ruffini con “Dal social a sociale” ci accompagnerà in un viaggio tra ironia e riflessioni, qualche volta sognanti, qualche volta amare, per riflettere sui nostri tempi e per invitarci ad essere un po’ meno social e un po’ più sociali.

Ingresso gratuito senza prenotazione, fino ad esaurimento posti disponibili.

Gli studenti del “Volta” di Sassuolo in Provincia incontrano i tecnici per discutere della viabilità del polo scolastico

Gli studenti del “Volta” di Sassuolo in Provincia incontrano i tecnici per discutere della viabilità del polo scolasticoCondividere un progetto di trasporti e logistica con l’obiettivo di risolvere le problematiche di traffico che riguardano la viabilità del comparto scolastico di via Nievo a Sassuolo. E’ quanto hanno presentato martedì 7 novembre in Provincia gli studenti della classe 5L dell’istituto superiore Alessandro Volta di Sassuolo, accompagnati dai professori dell’indirizzo di Trasporti e logistica, alla presenza dei tecnici della viabilità ed edilizia della Provincia di Modena.

Gli studenti hanno illustrato le analisi dei flussi di traffico elaborate da loro e una proposta progettuale che possa migliorare la situazione dei trasporti nel distretto scolastico, con soluzioni originali e innovative.

Per i tecnici della Provincia «gli studenti hanno svolto un lavoro encomiabile, con grande attenzione nel capire quali dinamiche e quali vincoli – sia tecnici sia economici – intervengano nella realizzazione di un progetto viabilistico, avviando una discussione operativa che ha dimostrato la maturità tecnica e professionale che  raggiunta nel corso dei cinque anni di studi».

Ampia soddisfazione è stata dimostrata dai tecnici della Provincia, che hanno ringraziato, oltre agli studenti, anche i professori «per aver svolto un’attività che non è semplicemente a scopo didattico, ma che darà un prezioso contributo per il miglioramento della qualità di quanti ogni giorno vivono il polo scolastico».

A questo primo incontro ne seguiranno altri, sulla base delle indicazioni che i tecnici della Provincia hanno fornito alla classe, così da fornire loro il quadro completo degli aspetti normativi e di vincolo che riguardano la zona interessata.

Il polo scolastico di via Nievo a Sassuolo attualmente ospita gli istituti superiori Volta don Magnani e Formiggini, con un numero di studenti complessivo di oltre 4mila ragazzi, a cui si aggiungeranno altri 700 studenti dal prossimo settembre, in concomitanza della fine dei lavori di ampliamento della sede dell’istituto Formiggini.

Nassiriya, domenica a Maranello ricordo dei caduti a vent’anni dalla strage

Nassiriya, domenica a Maranello ricordo dei caduti a vent’anni dalla strageMaranello ricorda i caduti di Nassiriya. Domenica 12 novembre, a vent’anni esatti dall’attentato terroristico in Iraq, l’amministrazione comunale organizza una cerimonia commemorativa in onore delle vittime.
Il 12 novembre 2003 un attacco terroristico colpì una delle sedi della missione di pace italiana in Iraq. Un attacco dal bilancio tragico: 28 morti dei quali 19 nostri connazionali, tra Carabinieri, militari e civili.

Dal 2011 il Comune di Maranello ne ricorda il sacrificio nel “Luogo della Memoria per i Caduti di Nassiriya”, spazio commemorativo realizzato dall’amministrazione comunale in Via Vignola, di fronte alla stazione dei Carabinieri.
Domenica 12 novembre, presso il “Luogo della memoria”, la cerimonia commemorativa in memoria dei caduti, a vent’anni di distanza dall’attentato: saranno presenti il sindaco di Maranello Luigi Zironi, rappresentanti dell’amministrazione comunale, delle autorità militari e delle associazioni del territorio.
Alle 9.15 è previsto un momento di raccoglimento con la posa della corona presso il Luogo della Memoria, cui seguirà alle 10 la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa di Torre Maina in suffragio di tutti i caduti. Dopo la messa, sul sagrato della Chiesa i bambini e le bambine di torre Maina parteciperanno con il canto dell’inno nazionale e il volo dei palloncini.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 10 novembre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 10 novembre 2023Molto nuvoloso con precipitazioni irregolari che tenderanno ad interessare soprattutto il settore orientale fino al primo mattino. Nel pomeriggio, addensamenti più compatti daranno luogo a isolate precipitazioni, deboli in pianura, più intense sul crinale. Dalla serata generali schiarite.

Temperature minime in aumento, comprese tra 7 e 11 gradi; massime con valori compresi tra 13 gradi della pianura occidentale e 16 gradi della costa. Venti deboli occidentali sulle pianure, da sud-ovest sui rilievi con rinforzi sull’Appennino romagnolo nelle ore pomeridiane. Mare mosso al primo mattino ma con moto ondoso in attenuazione.

(Arpae)

Chiusure programmate sulla A14 Bologna-Taranto

Chiusure programmate sulla A14 Bologna-TarantoSulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di giovedì 9 alle 6:00 di venerdì 10 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e Castel San Pietro, verso Ancona. Si precisa che la stazione di Bologna San Lazzaro sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni, Ancona e Bologna. Nella stessa notte, ma con orario 21:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio “Sillaro ovest”, situata nel suddetto tratto.

In alternativa, si consiglia:  per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la viabilità ordinaria: via degli Stradelli Guelfi, SP19, per rientrare sulla A14 alla stazione di Castel San Pietro;  per la chiusura dell’entrata della stazione di Bologna San Lazzaro, verso Ancona: Castel San Pietro;  per la chiusura dell’entrata della stazione di Bologna San Lazzaro, verso Bologna: Bologna Fiera.

Sempre sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, nelle due notti di giovedì 9 e venerdì 10 novembre, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Valle del Rubicone e Cesena, verso Bologna. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Valle del Rubicone, percorrere la viabilità ordinaria: SP33, SS9 Via Emilia, SS726, Via Golgi, Via Cervese, per rientrare sulla A14 alla stazione di Cesena.

Dal 27 al 30 giugno 2024, all’Adriatic Golf Club di Cervia, l’81^ edizione dell’Open d’Italia

Dal 27 al 30 giugno 2024, all’Adriatic Golf Club di Cervia, l’81^ edizione dell’Open d’ItaliaL’81^ edizione dell’Open d’Italia si giocherà dal 27 al 30 giugno 2024 in Emilia-Romagna, all’Adriatic Golf Club di Cervia (Ravenna). Dopo tre appuntamenti consecutivi nel Lazio, il grande golf sceglie dunque la Sport Valley emiliano-romagnola, con un nuovo prestigioso appuntamento che conferma l’impegno della Regione e di un intero territorio per lo sport, anche come volano di crescita, sviluppo, attrattività turistica.

Dal passato che diventa storia, a poche settimane dal grande successo della 44^ edizione della Ryder Cup a Roma, al futuro che diventa presente, dunque, con l’Open d’Italia. Per uno sport sempre più seguito e praticato, capace di regalare emozioni e spettacolo. E una gara cruciale che si disputerà a un mese dal via delle Olimpiadi di Parigi.

Un anno dopo, il più grande show del golf tricolore sarà invece protagonista con l’Open d’Italia 2025 in Toscana, all’Argentario Golf Club di Monte Argentario (Grosseto).

Un segnale di vicinanza a due regioni colpite da una drammatica alluvione, a conferma della valenza sociale dello sport e del golf.

L’annuncio del duplice appuntamento è arrivato oggi a Bologna, in una conferenza stampa presso la sede della Regione, cui sono intervenuti il presidente Stefano Bonaccini; il presidente della Federazione Italiana Golf, Franco Chimenti; il sindaco di Cervia, Massimo Medri; il vicepresidente esecutivo Sport Sky Italia, Marzio Perrelli. A moderare gli interventi Francesca Piantanida, giornalista di Sky Sport.

I due tornei, gli Open d’Italia 2024 e 2025, con il supporto dell’official advisor della FIG, Infront Italy, saranno inseriti nel calendario del DP World Tour, il massimo circuito continentale maschile.

Trentuno anni dopo la prima volta, l’Open d’Italia torna in Emilia-Romagna

Per la seconda volta nella sua storia, trentuno anni dopo l’ultima – nel 1993 al Modena Golf & Country Club dove a imporsi fu il neozelandese Greg Turner – l’Open d’Italia tornerà dunque a giocarsi in Emilia-Romagna.  Accendendo i riflettori su un territorio che proprio in quei giorni sarà al centro di grandi eventi sportivi. A partire dal Tour de France che per la prima volta nella sua storia il 29 giugno prenderà il via dall’Italia con la Grande Partenza Firenze-Emilia-Romagna e le tre tappe Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna, Piacenza-Torino, per un omaggio a tre campionissimi come Gino Bartali, Marco Pantani e Fausto Coppi.

Incendio distrugge il chiosco dei fiori davanti al cimitero di Sassuolo

Incendio distrugge il chiosco dei fiori davanti al cimitero di Sassuolo
foto archivio

Potrebbe essere stato causato da un guasto all’impianto elettrico l’incendio che, la scorsa notte poco dopo le 3:00, ha completamente distrutto il chiosco dei fiori ubicato di fronte al cimitero nuovo di Sassuolo. Nonostante l’intervento dei vigili del fuoco, del negozio non è rimasto nulla.

Sulla A1 regolarmente aperto il tratto allacciamento A14-allacciamento Raccordo Casalecchio, verso Firenze

Sulla A1 regolarmente aperto il tratto allacciamento A14-allacciamento Raccordo Casalecchio, verso FirenzeSulla A1 Milano-Napoli, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Firenze, prevista dalle 22:00 di domenica 12 alle 6:00 di lunedì 13 novembre.

Cà Longa a Casinalbo va verso una soluzione definitiva con l’acquisto dell’immobile da parte del Comune

Cà Longa a Casinalbo va verso una soluzione definitiva con l’acquisto dell’immobile da parte del ComuneSi sblocca la situazione di Cà Longa a Casinalbo. Il Consiglio nella seduta del 7 novembre ha infatti deliberato all’unanimità l’acquisto dell’immobile ammalorato situato in via Giardini nei pressi della rotonda, immobile di proprietà privata su cui anche il consiglio di frazione e i residenti avevano auspicato negli anni iniziative in grado di riqualificare l’edificio. Alla determinazione del valore di acquisto (circa 350 mila euro) si è giunti grazie ad una stima dell’Agenzia delle Entrate.

Una volta acquisito il fabbricato ed entrato nel patrimonio indisponibile, l’amministrazione comunale inizierà un percorso progettuale per l’impiego in loco di fondi PNRR già deliberati e destinati a iniziative per la disabilità. L’operazione sarà finanziata anche grazie alla vendita di altri terreni. Cà Longa è immobile vincolato dagli anni novanta e non era possibile programmarne la demolizione a causa dei vincoli architettonici: si è scelto quindi di intervenire direttamente (in assenza di una soluzione privatistica) destinando l’immobile ad edilizia sociale, anche grazie alle nuove risorse recuperate nel PNRR. Nel dibattito il Sindaco Maria Costi ha ringraziato tutte le forze politiche per l’approvazione all’unanimità ed evidenziato “che siamo all’inizio di un percorso che va a dare una risposta sia alla frazione di Casinalbo che chiedeva giustamente una soluzione, sia al problema dell’edilizia sociale che in questi mesi e anni rappresenta una delle vere emergenze”.

In tema di programmazione territoriale, approvata anche la delibera sulla Variante al Piano Urbanistico Attuativo di Piazza Kennedy a Magreta: il nuovo layout dell’intervento privato ridisegna il posizionamento dei fabbricati e amplia gli spazi per la futura piazza: con questa nuova convenzione si semplifica la posizione di eventuali privati interessati all’acquisto e alla realizzazione del comparto. Al Comune andranno 240mila euro per la modifica degli spazi, che potranno essere utilizzati per la realizzazione della piazza pubblica. Infine l’aula ha approvato il “regolamento per l’affidamento e la gestione degli impianti sportivi comunali” e il “regolamento per l’assegnazione di contributi agli enti esponenziali delle confessioni religiose derivanti da oneri di urbanizzazione secondaria”. Il consiglio si era aperto con un minuto di silenzio, richiesto dalla conferenza dei capigruppo, per le vittime della recente alluvione in Toscana.

Credito, sostegno della Regione a nuovi investimenti

Credito, sostegno della Regione a nuovi investimentiInvestimenti ‘green’ delle imprese emiliano romagnole per puntare a una riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti. Ma anche per supportare la crescita di nuove imprese, con premialità per quelle femminili.
Sono le azioni che saranno finanziate con risorse stanziate dalla Regione, 50 milioni di euro, attraverso il Fondo regionale multiscopo rotativo di finanza agevolata.

Il fondo è stato costituito dalla Giunta regionale nel febbraio scorso e sarà gestito dall’Ati (associazione temporanea di imprese) composta da Artigiancredito e Artigiancassa fino al 2029. Il Fondo, istituito con risorse dei Fondi europei del Programma regionale Fesr Emilia-Romagna 2021–2027 potrà essere aumentata in caso di esaurimento delle risorse disponibili.

Da oggi, 8 novembre, è aperta la ‘finestra’ per le richieste di finanziamento che rimarrà attiva fino all’11 dicembre 2023 alle ore 13.

“È un’importante boccata di ossigeno, in uno scenario dove il costo del denaro sta salendo e accedere ai finanziamenti sta diventando nuovamente difficile. Per questo– ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla- come Regione abbiamo messo a punto un concreto strumento finanziario a disposizione dell’economia reale dell’Emilia-Romagna, per chi fa impresa, aziende di piccole dimensioni e professionisti che vogliano scommettere su crescita e fronte energetico. Una liquidità necessaria, a garanzia pubblica, che può supportare chi voglia investire”.

Entrambi i prestiti saranno composti da un finanziamento pari al 75% con risorse pubbliche (a tasso zero) e da un finanziamento pari al 25% della richiesta con risorse bancarie, a tasso convenzionato. Nel caso delle imprese femminili del comparto crescita la quota pubblica arriva all’80% del finanziamento.

I beneficiari potranno presentare domanda per l’accesso al Fondo secondo le regole dei bandi ‘a sportello’.
Entrambi i comparti potranno essere incrementati con ulteriori risorse, anche provenienti dalla restituzione dei prestiti attivati con il Fondo multiscopo della programmazione Por-Fesr 2014/2020.

“Il sostegno alle piccole e medie imprese arriva in un momento in cui la stretta economica si somma ai danni causati dalle recenti alluvioni. Artigiancredito e la Regione Emilia-Romagna stanno continuando a lavorare insieme per offrire soluzioni al territorio emiliano-romagnolo, sia per le imprese che vogliono investire, sia per quelle che necessitano di liquidità– sostiene il presidente di Artigiancredito Fabio Petri-. Inoltre, la partnership tra Artigiancredito ed Artigiancassa per la gestione del Fondo nasce dalla scelta strategica di unire soggetti complementari al fine di mixare l’esperienza e la conoscenza del territorio e vocazione innovativa nella gestione di strumenti finanziari che caratterizzano i membri dell’Ati”.

Il fondo Multiscopo
Sono due i comparti su cui agisce il fondo. Uno è il Fondo StartER (comparto crescita) è un fondo finalizzato a supportare la nascita di nuove imprese con una premialità a favore delle imprese femminili. Il fondo finanzia totalmente gli investimenti attivati da piccole imprese, professionisti e soggetti iscritti al Registro imprese, costituiti da meno di 5 anni alla data di presentazione della domanda, operanti in Emilia-Romagna. I finanziamenti dovranno avere un importo tra 20mila e 500mila euro e una durata massima di 8 anni. L’altro è il Fondo EnERgia (comparto GreenER) è un fondo finalizzato a supportare gli interventi di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti per le imprese con sede o unità locale in Emilia-Romagna. I finanziamenti dovranno avere un importo tra 25mila e un milione di euro e durata massima di 8 anni.
Entrambi i prestiti saranno composti da un finanziamento pari al 75% con risorse pubbliche (a tasso zero) e da un finanziamento pari al 25% della richiesta con risorse bancarie, a tasso convenzionato. Nel caso delle imprese femminili del comparto crescita la quota pubblica arriva all’80% del finanziamento.
La gestione del Fondo Multiscopo è stata assegnata ad una Ati formata da Artigiancredito Soc. Coop, uno dei più rappresentanti consorzi italiani di garanzia per l’accesso al credito delle Pmi e Artigiancassa Spa, banca di riferimento delle micro, piccole e medie imprese da sempre attiva nel ramo agevolativo, nei prodotti creditizi e nei servizi di consulenza.
Per informazioni e dettagli sul fondo sono a disposizione i siti www.fondoenergia.artigiancredito.it  e www.fondostarter.artigiancredito.it

La Regione Emilia-Romagna a Montreal per la quinta edizione del Business Forum Italia-Canada sull’Intelligenza Artificiale

La Regione Emilia-Romagna a Montreal per la quinta edizione del Business Forum Italia-Canada sull’Intelligenza Artificiale
L’assessora con la delegazione del ClustER innovative

Dalla Terra allo Spazio e ritorno, con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale (AI). Le nuove opportunità date dall’applicazione dell’AI alla Space economy, cioè quel settore dell’economia che partendo dalla ricerca, sviluppo e realizzazione delle infrastrutture spaziali abilitanti genera prodotti e servizi innovativi a valore aggiunto basati sullo spazio, sono al centro della missione istituzionale della Regione Emilia-Romagna in corso in Canada.

L’appuntamento principale della visita oltre oceano è la quinta edizione del Business Forum Italia-Canada sull’Intelligenza Artificiale, in corso di svolgimento a Montreal dal 7 all’8 novembre. Organizzato dalla Camera di Commercio Italia-Canada per facilitare lo scambio di informazioni e aprire opportunità di collaborazione per centri di ricerca applicata, imprese e start-up, quest’anno il Forum è dedicato alla Space economy.

Come ogni anno, fin dalla prima edizione, la Regione è partner dell’iniziativa ed è presente con una delegazione, guidata dall’assessora all’Agenda Digitale Paola Salomoni, e composta anche da: ART-ER, Clust-ER Innovate, Università di Bologna, Fondazione IFAB, le imprese Imola Informatica, MEEO (Ferrara), Black Composites (Faenza), NPC Space Mind (Imola) e le startup CShark (Piacenza), Safer Places (Rimini) e Wenda (Bologna).

Fin dall’inizio dell’era dell’esplorazione dello Spazio sono moltissime le tecnologie di derivazione spaziale che sono entrate a far parte della nostra vita quotidiana, dalle previsioni del tempo allo sviluppo di nuovi materiali. Un’evoluzione che grazie al contributo dell’AI avrà presto una grande accelerazione. L’Intelligenza Artificiale, infatti, gioca già un ruolo chiave in molteplici ambiti della Space economy e delle contaminazioni tra tecnologie: è utilizzata per analizzare i big data raccolti dai satelliti e identificare pattern e correlazioni utili per l’agricoltura, le telecomunicazioni, la navigazione. Inoltre, l’AI può elaborare i dati raccolti dalle sonde e dalle stazioni spaziali accelerando scoperte scientifiche e sviluppo di nuove tecnologie.

“Grazie alla quinta edizione del Forum Italia-Canada sull’Intelligenza Artificiale proseguiamo il viaggio di esplorazione, innovazione e collaborazione iniziato con il Québec nel 2019, affrontando questa volta l’intersezione tra AI ed economia spaziale- afferma Salomoni-. La nostra Regione e il Québec condividono molti interessi e obiettivi per garantire lo sviluppo e la competitività dei rispettivi territori. Il Quebec si è affermato da tempo come leader globale altamente specializzato in tutti i settori ICT, nonché in Big Data e AI, e nel settore aerospaziale. Allo stesso modo, l’Emilia-Romagna ha creduto fermamente nelle potenzialità dei Big Data e dell’intelligenza artificiale, facendo importanti investimenti per acquisire Leonardo, il quarto supercomputer più potente al mondo”.

Il Forum rappresenta sia il punto di partenza che il risultato di un percorso collaborativo concreto, costruito attraverso la co-progettazione nell’ambito dell’accordo bilaterale che il Governo del Quebec e la Regione Emilia-Romagna vogliono firmare a breve. La co-progettazione potrà concretizzarsi con collaborazioni di ricerca per soluzioni alle sfide condivise, partendo dall’emergenza climatica.

“Insieme al Québec- chiude Salomoni- e grazie alla Camera di Commercio Italiana in Canada, stiamo gettando le basi per una nuova era di collaborazione che sfrutta appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale nell’economia spaziale e oltre, a favore dei nostri territori e delle persone”.

Il programma della missione

Nel corso del Forum saranno illustrate le politiche regionali a supporto della filiera Space Economy dell’Emilia-Romagna. Clust-ER Innovate, assieme ai propri soci, presenterà un White Paper che descrive l’Identity Kit delle “Space Personas”, cioè l’insieme di competenze tecniche e manageriali che costituiscono il talento aerospaziale per profili tecnici e direttivi che entrambi i territori hanno estremo bisogno di formare e mettere a disposizione dei rispettivi ecosistemi. La Regione, inoltre, coordinerà un tavolo di lavoro Emilia-Romagna/Quebec per confrontarsi sul ruolo della sostenibilità e dell’AI nel contesto della Space economy. In questa occasione i due territori avranno occasione di lanciare concrete opportunità di collaborazione internazionale su proposte progettuali di interesse comune.

Numerosi gli incontri che l’assessora Salomoni avrà con i rappresentanti delle istituzioni canadesi e personalità del mondo accademico: Elisa Valentin, Viceministro aggiunto presso il Ministero delle Relazioni Internazionali e della Francofonia, Laurence Fouquette-L’Anglais, Delegata del Quebec a Roma, Andrea Ferrari, Ambasciatore d’Italia in Canada, Enrico Pavone, Console Generale d’Italia a Montréal. In ambito accademico, importante l’appuntamento con il professor Pierre Langlois del Dipartimento di Computer engineering e software engineering del Politecnico di Montreal.

Infine, la delegazione visiterà realtà scientifiche come il CRIM (Computer Research Institute di Montreal), centro di ricerca applicata che fornisce competenze all’avanguardia nel campo dell’Intelligenza Artificiale e delle tecnologie informatiche; l’IVADO, consorzio interdisciplinare e intersettoriale di ricerca, formazione e mobilitazione della conoscenza la cui missione è sviluppare e promuovere un’Intelligenza Artificiale solida, razionale e responsabile; il MILA, comunità di oltre mille ricercatori specializzati nell’apprendimento automatico e dediti all’eccellenza scientifica e all’innovazione.

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