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mercoledì, 16 Luglio 2025
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La popolazione a Formigine: stabile il numero dei cittadini, aumenta quello delle famiglie

La popolazione a Formigine: stabile il numero dei cittadini, aumenta quello delle famiglieNella settimana in cui il Sindaco Maria Costi ha portato gli auguri di tutta Formigine alla cittadina più anziana, Rachele D’Amato di 104 anni, arrivano anche dagli uffici anagrafici i dati sul quadro demografico.

Al 31/12/2023 i cittadini formiginesi erano 34.587, 8 in meno rispetto alla stessa data dell’anno precedente. I nati sono 222, i morti 327, facendo registrare un saldo naturale negativo, come da trend nazionale. Continua invece a crescere in maniera significativa il numero di famiglie: dal 2021 al 2022 erano cresciute di un centinaio, e di altre 154 nell’ultimo anno, raggiungendo le 14.654 famiglie. I matrimoni (civili e religiosi) e le unioni civili ammontano a 129.

La distribuzione del numero di cittadini per frazione è la seguente: 19.908 residenti a Formigine e nella parte di Ubersetto afferente al Comune di Formigine, 6.041 a Casinalbo, 4.564 a Magreta, 2.434 a Corlo, 1.640 a Colombaro.

Crescono ancora le nazionalità di provenienza dei 2.281 cittadini stranieri: ben 91. Tra queste, la più rappresentata è la Romania (364 persone), seguita dal Marocco (310 persone), con una netta inversione rispetto all’anno precedente che vedeva quella marocchina la comunità più numerosa.  Segue l’Albania con 227 persone che prende il posto del Ghana (al quarto posto, con 168 persone).

Afferma il Sindaco Maria Costi: “Il numero sempre più alto di nazionalità presenti sul nostro territorio è segnale di una comunità che ha fatto della convivenza pacifica un valore. Anche il numero sempre più alto di famiglie dimostra che Formigine rimane un luogo accogliente dove far crescere le giovani generazioni. Questo ci impone di tenere sempre alta la qualità dei servizi, a partire dalla necessità di sostenere le famiglie con figli”.

Il Sindaco Costi con Rachele D’Amato

Biotecnologie, via libera in Commissione a Bruxelles del regolamento sulle nuove tecniche genomiche

Biotecnologie, via libera in Commissione a Bruxelles del regolamento sulle nuove tecniche genomiche
Alessio Mammi (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

“Il primo via libera di Bruxelles alla regolamentazione delle biotecnologie in agricoltura rappresenta un risultato importante. Ora attendiamo che la misura sia approvata definitivamente da parte del Parlamento europeo entro la fine della Legislatura”.

Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, che esprime la soddisfazione della Regione Emilia-Romagna per l’approvazione in Commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare (Envi) del Parlamento europeo della relazione emendativa al Regolamento sulle nuove tecniche genomiche (Ngt, New genomic techniques).

Una nuova regolamentazione autorizzerà la coltivazione di nuove varietà ottenute da tecniche di evoluzione assistita (Tea), misura che si inserisce a pieno nel quadro della transizione verde e della riduzione degli agrofarmaci.
Il provvedimento dovrebbe arrivare all’assemblea plenaria del Parlamento Ue già il prossimo 6 febbraio.

“Per garantire produttività e sostenibilità dell’agricoltura– ha aggiunto Mammi- le nuove tecniche genomiche sono fondamentali. Si tratta di tecniche innovative, che possono dare un contributo essenziale per far fronte alle sfide della transizione verde ma anche come strumento indispensabile contro le fitopatie e i cambiamenti climatici che già oggi, da soli, spiegano tra il 20% e il 50% delle fluttuazioni del rendimento agricolo”.

“Le biotecnologie– conclude l’assessore- sono già autorizzate in diversi Paesi e senza una apposita legislazione dell’Unione europea, ricerca e investimenti potrebbero essere attratti proprio da Paesi extraeuropei”.

Via alla viabilità sperimentale al polo scolastico del “Volta – Don Magnani” e del “Formiggini”

Via alla viabilità sperimentale al polo scolastico del “Volta – Don Magnani” e del “Formiggini”

A Sassuolo, da lunedì 29 gennaio 2024 e fino a domenica 11 febbraio 2024, prenderà il via la sperimentazione della nuova viabilità al polo scolastico dell’istituto “Volta – Don Magnani” e del liceo “Formiggini” in via Falcone e Borsellino.

In particolare, i veicoli diretti ai due istituti scolastici non potranno accedere a via Falcone e Borsellino, potendo dunque arrivare fino alla rotatoria presente alla fine di via Nievo. Saranno accessibili i tre parcheggi (piscine, Palapaganelli e palestra) ai quali i veicoli dei genitori saranno indirizzati per scaricare e caricare gli studenti, evitando la sosta non consentita lungo il tratto di via Nievo, mentre le fermate degli autobus urbani ed extraurbani verranno tutte spostate davanti all’ingresso dell’istituto Volta.

La polizia municipale di Sassuolo ed i volontari che già prestano quotidianamente il loro contributo gestiranno il nuovo flusso di transito con l’ulteriore supporto della Polizia Provinciale.

Gli istituti scolastici metteranno a disposizione “pass” per il personale docente e non docente che potrà accedere e parcheggiare in via Falcone e Borsellino; sarà inoltre libero l’accesso ai disabili (ed infortunati), ai mezzi di soccorso e forze dell’ordine, ed a tutti i cicli e motocicli.

La proposta, sarà adottata in via sperimentale per due settimane così da verificarne l’effettiva capacità di miglioramento e recepire tutte le informazioni di dettaglio utili alla migliore definizione del progetto.

La soluzione adottata è stata elaborata con il supporto del corso di “Logistica e Trasporti” dell’istituto Volta che ha messo in atto un progetto didattico ad hoc, i tecnici della Provincia e del Comune insieme alla Polizia municipale di Sassuolo, a seguito del percorso “partecipato” di collaborazione tra la Provincia stessa, il Comune di Sassuolo, Agenzia per la mobilità di Modena nonché i due istituti presenti nel campus con l’obiettivo condividere strategie per il miglioramento della viabilità.

Successivamente, a partire dal prossimo settembre 2024, verrà adottata la soluzione definitiva e più idonea, contestualmente al trasferimento di circa 33 classi del Liceo Formiggini dalla attuale sede principale di via Bologna alla nuova di via Falcone e Borsellino in corso di realizzazione.

Conferme, evergreen ma anche alcune novità: ecco alcuni degli appuntamenti sassolesi del 2024

Conferme, evergreen ma anche alcune novità: ecco alcuni degli appuntamenti sassolesi del 2024Inizio d’anno tempo di programmazione anche per gli eventi che nel corso del 2024 si svolgeranno su tutto il territorio del Comune di Sassuolo, tra conferme ed evergreen ma anche con alcune novità.

“Siamo partiti alla grande con il tutto esaurito per Morgan al Crogiolo Marazzi a cui farà seguito il già previsto tutto esaurito per Giannini sabato, sempre al Crogiolo – commenta l’Assessore al Turismo del Comune di Sassuolo Massimo Malagoli – per un programma di 5 appuntamenti, tutti ad ingresso gratuito, capaci di calamitare l’interesse del pubblico come non mai.

È la stagione del Teatro Carani – prosegue l’Assessore – che sarà il vero e grande evento del 2024 già partendo dall’inaugurazione prevista per il prossimo 2 marzo.

La Fondazione Teatro Carani, oltre ad aver acquistato, ristrutturato e donato alla città quello che non è solamente un contenitore culturale ma un vero e proprio punto di riferimento per intere generazioni di sassolesi, e di questo l’intera Sassuolo non potrà mai ringraziarli a sufficienza, ha allestito una grande stagione di appuntamenti, presentata a fine 2023, a cui si aggiungerà anche la ripresa delle proiezioni cinematografiche.

Sono tante altre, poi, le iniziative, gli appuntamenti, le occasioni di incontro, approfondimento e divertimento, che si svolgeranno durante tutto il 2024 grazie alla straordinaria collaborazione con le tante associazioni culturali, commerciali, giovanili presenti a Sassuolo”.

Si inizierà con Sassuolo Comics & Sport ed il Mercato Europeo nel fine settimana del 20 – 21 aprile, per poi proseguire ininterrottamente fino al Natale 2024 con il Sassolina Day di metà dicembre.

Concours d’Elegance e Parole in città il 4-5 maggio. Sassuolo in Fiore 11 e 12 maggio. Sassmagna il 25 maggio

Youth Festival il 26-30 Giugno

Tade Week il 4-7 luglio. Giovedì sotto le Stelle il 4, 11, 18 e 25 luglio

Festivalfilosofia – il cui tema sarà Psiche – il 13-14-15 settembre

Fiere di Ottobre il 6, 13, 20 e 27 ottobre

Natale a Sassuolo tutti i fine settimana di Dicembre

Il programma sarà poi integrato, nelle prossime settimane, con le proposte risultanti dai bandi in uscita: Sassuolo Città Attiva ed Eventi Culturali 2024.

 

Le celebrazioni sassolesi per la “Giornata della Memoria”

Le celebrazioni sassolesi per la “Giornata della Memoria”
immagine d’archivio

Si svolgerà sabato, 27 gennaio, il momento istituzionale per la ”Giornata della Memoria”, in occasione del 79° anniversario della liberazione del campo di sterminio di  Auschwitz, per ricordare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico, dei deportati militari e politici nei campi nazisti.

Si inizierà alle ore 10 presso il Parco delle Rimembranze, in viale XX Settembre, con la “Cerimonia pubblica e commemorazione delle vittime dei campi di sterminio e degli ex internati militari e civili”, alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentanti delle Associazioni d’Arma, dei Deportati, ex Internati e Combattenti e della Resistenza.

Ci si trasferirà poi, indicativamente alle ore 10,45, presso la sede di via Bologna del Liceo A.F. Formiggini per “Meditate che questo è stato”: la consegna del Giardino dei Giusti ad una classe prima.

Nel pomeriggio le celebrazioni proseguiranno alle ore 18,30 presso il Circolo Alete Pagliani di via Monchio, con “C’era la neve lassù”: la mostra del fumetto con le letture di brani e poesie in compagnia degli autori Enrico Trebbi e Stefano Massari. Introducono Serafino Prudente e Ivana Taverni. A cura di Circolo A.Pagliani e CGIL-SPI.

 

Centri assistenza urgenza, 28 i CAU aperti da Piacenza a Rimini

Centri assistenza urgenza, 28 i CAU aperti da Piacenza a Rimini
foto Paolo Righi

In quasi tre mesi di attività, dall’1^ novembre 2023 al 21 gennaio 2024, sono 32.674 gli accessi ai CAU, e superano i 44mila (esattamente 44.323) considerando anche quelli di Ferrara, i primi a partire in via sperimentale come ambulatori a bassa complessità.

I Centri di assistenza e urgenza dell’Emilia-Romagna aumentano, raggiungendo ad oggi il numero di 28, il monitoraggio effettuato dalla Regione prosegue (24 le strutture su cui è stata effettuata l’ultima analisi), restituendo costantemente dati positivi. Rimane stabile e sempre molto alta – 84% – la percentuale delle persone che trovano assistenza e cura direttamente all’interno della struttura, e continua a scendere il tempo medio di attesa, che nell’ultima settimana si attesta sui 45 minuti.

I motivi di accesso più frequenti (54%) sono sempre legati a problemi ortopedici, gastrointestinali e disturbi minori, segno che nella grande maggioranza dei casi le persone si rivolgono ai CAU proprio per quelle urgenze a bassa complessità per cui la Regione li ha pensati. Continua ad essere l’orario diurno quello a maggior affluenza: l’82% degli accessi avviene tra le 8 e le 20, nel 69% dei casi da parte di persone tra i 18 e i 64 anni.

Un altro dato interessante arriva dall’età media dei medici che lavorano nei CAU: il 60% ha meno di 35 anni. Complessivamente (nei 24 Centri monitorati al 21 gennaio) il personale medico ammonta a 288 unità: 123 donne e 165 uomini.

I numeri riguardano in particolare i CAU di Piacenza, Bobbio, Podenzano (PC); Parma, Fidenza, Fornovo (PR); Reggio Emilia e Correggio (RE); Castelfranco Emilia e Finale Emilia (MO); Budrio, Vergato, Navile, Casalecchio di Reno e Imola (BO); Comacchio, Copparo, Ferrara e Portomaggiore (FE); Cervia (RA); Cattolica e Santarcangelo di Romagna (RN); Mercato Saraceno e Cesenatico (FC).

“La prossima settimana saliranno a 30 i CAU aperti su tutto il territorio- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. E a quasi tre mesi dall’avvio, il monitoraggio della Regione continua a restituirci dati positivi sotto tutti gli aspetti: le strutture sono ben organizzate, funzionano e vengono utilizzate in modo appropriato. E ci sono tanti giovani medici, con meno di 35 anni, che lavorano nei CAU, un altro dato di cui siamo contenti. Diciamo grazie a loro, a tutto il personale ma anche ai cittadini, che mostrano di comprendere quando è meglio rivolgersi ai Centri di assistenza e urgenza piuttosto che al Pronto soccorso”.

In sintesi, dal 1^ novembre al 21 gennaio nei 24 CAU monitorati i numeri sono: 32.674 accessi (44.323 considerando anche i CAU di Ferrara), l’82% dei quali in orario diurno (compresi i 4 Centri del ferrarese e quelli di Imola e Correggio aperti solo di giorno); in media 19 accessi al giorno al mattino (dalle 8 alle 14) e 16 il pomeriggio (dalle 14 alle 20); variano invece da un minimo di 1 a un massimo di 33 gli accessi giornalieri in orario notturno (dalle 20 alle 8). 8 pazienti su 10 (esattamente l’84%) inviati al medico curante a conclusione del percorso, quindi con assistenza e cura prestata in loco; tempi di attesa che continuano a scendere: 45 minuti nell’ultima settimana di monitoraggio, con punte massime di 1 ora e 41 minuti; casistica in maggior parte (54%) ortopedica, gastro-intestinale e relativa a disturbi minori; accessi per la maggior parte (69%) effettuati da persone tra i 18 e i 64 anni.

I CAU sul territorio

A oggi sono 28 i Centri assistenza urgenza operativi sul territorio, con date di inizio attività differenti.

Provincia di Piacenza: Bobbio 1 dicembre, Piacenza 4 dicembre, Podenzano 8 gennaio

Provincia di Parma: Parma 19 dicembre, Fidenza 28 dicembre, Fornovo 15 gennaio, Langhirano 18 gennaio

Provincia di Reggio Emilia: Reggio Emilia 19 dicembre, Correggio 27 dicembre

Provincia di Modena: Castelfranco Emilia 11 dicembre, Finale Emilia 18 dicembre

Provincia di Bologna: Budrio 1 novembre, Vergato 8 novembre, Navile-Bologna 11 dicembre, Casalecchio-Bologna 18 dicembre, Imola 21 dicembre

Provincia di Ferrara: Ferrara, Comacchio, Copparo, tutti già attivi prima del 1^ novembre, e Portomaggiore 13 novembre

Provincia di Ravenna: Cervia 18 dicembre, Ravenna 22 gennaio

Provincia di Forlì-Cesena: Mercato Saraceno e Cesenatico 15 gennaio, San Piero in Bagno e Santa Sofia 22 gennaio

Provincia di Rimini: Cattolica 18 dicembre, Santarcangelo di Romagna 15 gennaio

Lunedì 29 gennaio è prevista l’apertura di altri 2 CAU: a Novafeltria, nel riminese, e a Fanano, in provincia di Modena.

La campagna di comunicazione della Regione

Prosegue, intanto, la campagna di comunicazione, anche multimediale, che la Regione ha messo a punto per spiegare come funzionano e a quali bisogni danno risposta i CAU.

Rivolta a tutta la popolazione, in cinque lingue (italiano, inglese, francese, arabo e cinese) spiega le finalità della riorganizzazione delle cure primarie territoriali e del sistema di emergenza urgenza regionale, le caratteristiche della nuova rete, dove sorgono e come funzionano i CAU, per quali patologie sono indicati.

Tra i materiali disponibili la sezione Domande/Risposte, ovvero Faq Frequently asked questions – domande poste frequentemente, https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza/domande-frequenti  all’interno della pagina web dedicata alla riforma del sistema emergenza urgenza sul sito della Regione https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza.

Giorno della Memoria, il presidente Bonaccini: “L’orrore della Shoah e dei crimini d’odio del nazifascismo un monito da ricordare, sempre e ovunque”

Giorno della Memoria, il presidente Bonaccini: “L’orrore della Shoah e dei crimini d’odio del nazifascismo un monito da ricordare, sempre e ovunque”
Autore immagine: Contini Federico – Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G.

“Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, ci obbliga ogni anno a guardare dentro l’abisso dell’umanità. Ricordiamo le vittime dell’Olocausto e l’orrore della Shoah, lo sterminio degli ebrei voluto dal nazismo nel cuore dell’Europa. E di tutti i deportati nei campi di concentramento nazisti. Una tragedia epocale, e non esistono aggettivi sufficienti a descriverla, che cancellò vita, diritti e speranze di milioni di donne, uomini e bambini e di cui anche l’Italia, con le leggi razziali fasciste del 1938, contribuì a disegnarne i più atroci confini. Farne memoria oggi vuol dire ribadire – sempre e ovunque – quell’orrore, perché non debba mai più ripetersi. E conoscere la storia, essere consapevoli di quanto accaduto, può e deve renderci capaci di respingere ogni forma di antisemitismo. Anche oggi, mentre il conflitto in Medio Oriente ha aperto una nuova, drammatica fase, l’obiettivo deve essere quello di perseguire pace, democrazia e la convivenza fra i popoli e gli Stati”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in occasione della Giornata internazionale a memoria dello sterminio della popolazione ebraica e di tutti i deportati nei campi di concentramento nazisti, nel giorno in cui, nel 1945, venne liberato il campo di concentramento di Auschwitz. Un appuntamento che in Emilia-Romagna viene celebrato con una miriade di eventi, molti sostenuti anche dalla legge regionale sulla memoria.

A Ferrara, venerdì 26 gennaio, nella Sala Estense della Prefettura, l’assessore regionale Paolo Calvano parteciperà alla cerimonia di consegna delle 432 medaglie d’onore del Presidente della Repubblica agli ex internati militari e civili i nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto. Sarà presente il prefetto di Ferrara, Massimo Marchesiello.

Il capo della segreteria politica della Presidenza di Giunta, Giammaria Manghi, sarà invece oggi a Reggio Emilia alla deposizione della corona commemorativa davanti alla sinagoga.

Nell’Assemblea legislativa della Regione (Bologna, viale Aldo Moro, 50) è aperta fino al 28 febbraio la mostra “Ritorno alla Vita”, che costituisce uno degli esiti del percorso educativo sulla memoria sviluppato dall’Istituto Comprensivo 6 di Imola, in collaborazione con lo Yad Vashem di Gerusalemme. Un racconto fotografico dei sopravvissuti alla Shoah dal giorno in cui furono liberati dai campi di sterminio fino a quando riuscirono a ricostruirsi una vita degna di essere vissuta.

 

La legge regionale sulla Memoria dell’Emilia-Romagna

Approvata nel marzo 2016, la legge sostiene la conoscenza di fatti e avvenimenti storici avvenuti nel corso del Novecento in ambito emiliano-romagnolo. Unica nel panorama nazionale, promuove ricerche e approfondimenti storici ma anche progetti culturali e artistici che attraverso i diversi linguaggi, affrontano avvenimenti e tematiche storiche. La legge è intervenuta sia a sostegno delle attività degli Istituti storici regionali che di soggetti pubblici e privati.

Maranello: contributi per eliminare le barriere architettoniche in edifici privati dove risiedono disabili

Maranello: contributi per eliminare le barriere architettoniche in edifici privati dove risiedono disabili
foto Meridiana Immagini – Autore Elisa Pozzo

E’ possibile fare richiesta al Comune di Maranello per accedere ai contributi per la regolarizzazione di opere per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici privati. Il termine per presentare le domande è il 1 marzo. I contributi, a fondo perduto, sono previsti da normative statali e regionali e riguardano la regolarizzazione di opere finalizzate al superamento e alla eliminazione delle barriere architettoniche in edifici privati dove risiedono portatori di handicap.

Per accedere ai contributi si può presentare richiesta decidendo se aderire alla graduatoria regionale, a quella nazionale o ad entrambe, utilizzando la modulistica predisposta, disponibile sul sito Internet del Comune (sezione Avvisi). Per le informazioni e chiarimenti e per la presentazione della domanda gli interessati possono rivolgersi, su appuntamento, al Servizio Pianificazione e Gestione Territorio, in Via Vittorio Veneto 9 nei giorni di apertura al pubblico: lunedì ore 8.30 – 13.00; mercoledì ore 8.30 – 13.00; giovedì ore 14.30 – 18.30. Per informazioni: 0536 240085.

Presentato oggi a Bologna, per la prima volta in forma unitaria, il bilancio sociale delle Asp operative in regione

Presentato oggi a Bologna, per la prima volta in forma unitaria, il bilancio sociale delle Asp operative in regioneI servizi socio-sanitari gestiti dalle 36 Asp operative in Emilia – Romagna (cui si aggiungono due Ipab) valgono complessivamente oltre 478 milioni di euro (dati riferiti ai bilanci 2022), con oltre 50.000 persone prese in carico e un’offerta di posti letto pari a 9.475 unità, di cui 6.139 accreditati.

Dal punto di vista occupazionale, impiegano circa 6.000 addetti, di cui l’80% sono donne, che in oltre la metà delle aziende ricoprono il ruolo di direttore e nel 40% dei casi sono le amministratrici uniche.

I costi dei servizi forniti sono coperti per il 35% dalle rette pagate da famiglie e comuni, per il 33% da rimborsi Asl, per il 26% dal Fondo regionale per la Non Autosufficienza (FRNA) e il restante 6% con altri ricavi.

Sono questi i dati principali contenuti nel Bilancio Sociale delle Asp (riunite nel coordinamento ASP_ER all’interno dell’associazione regionale Cispel – Confederazione italiana Servizi Pubblici Enti Locali) che oggi è stato presentato, per la prima volta in forma unitaria, presso la sala 20 Maggio della Regione Emilia – Romagna, con l’intervento del presidente Stefano Bonaccini.

Dai nidi alle case residenza per anziani, dai servizi sociali alle strutture per disabili, fino all’accoglienza degli stranieri, al trasporto sociale e all’assistenza a donne vittime di violenza: i servizi socio-sanitari in capo alle Asp rappresentano la diversità dei bisogni che ogni comunità affronta per la gestione di vecchie e nuove fragilità, collaborando, in tutta la regione, con circa 300 associazioni di volontariato e del terzo settore.

Il tutto in un’ottica che, oltre alla sostenibilità economica e all’efficienza gestionale guarda ad esperienze di innovazione sociale, applicando alla cura anche le nuove tecnologie. Vanno in questa direzione le buone pratiche raccontate all’interno del bilancio come l’Iot (Internet of Things) per il supporto a persone con demenza e ai loro caregiver, utilizzata nel bolognese, all’impiego dell’arte per il benessere dell’anziano a Reggio Emilia fino al laboratorio di ristorazione inclusiva attivato nel basso ferrarese e al progetto di supporto alle neomamme in condizioni di fragilità a Forlì – Cesena.

 

MARCO BERTUZZI – PRESIDENTE CISPEL ER

“Le Asp dell’Emilia – Romagna rappresentano uno strumento fondamentale per l’attuazione e il buon funzionamento delle politiche di welfare sul territorio regionale. Avere un quadro complessivo delle attività svolte, come si è cercato di fare con la redazione del Bilancio Sociale Unitario, significa mettere a fuoco sempre meglio la loro mission che è quella di mettere al centro la persona e il suo benessere, al di là del bisogno che rappresenta, erogando servizi di qualità, con professionalità e competenza.

Siamo consapevoli che la scelta non semplice né indolore di aumentare le rette, deliberata dalla Regione a fine dicembre dello scorso anno, avrebbe comportato disagi e tensioni ma l’adeguamento tariffario, fermo da 15 anni, ha permesso di evitare riduzioni di posti o chiusura di servizi, dopo anni in cui tutto il sistema dei servizi socio-sanitari ha dovuto operare in un contesto difficilissimo, prima con l’emergenza Covid e poi con il generale aumento dei costi. Non dimentichiamo poi, quanti non riescono ad accedere ai servizi accreditati e che, di conseguenza, pagano da sempre servizi onerosi”.

 

MARCO FRANCHINI – RESPONSABILE COORDINAMENTO ASP – ER

“Da Piacenza a Rimini abbiamo unito le forze per raccontare il tanto che silenziosamente ciascuna Asp fa. Non solo numeri ma servizi, persone e passioni. Al di là delle cifre rappresentate oggi, che fotografano anche la dimensione economica e occupazionale dell’offerta pubblica di servizi, l’unità di misura su cui il nostro bilancio deve misurarsi è l’utente, con il suo bisogno di dignità e benessere e, in generale, la comunità a cui le Asp si rivolgono con la loro offerta di servizi.

Dobbiamo coniugare l’innovazione sociale, come ben rappresentato dalle best practice del documento, con la sostenibilità economica: le Asp hanno necessità di affrontare questo tema risolvendo l’ingiustificabile onerosità che la forma giuridica di azienda pubblica porta con sé. La nostra identità è e deve rimanere pubblica ma dobbiamo liberare risorse sui servizi e sul personale. Abbiamo sfide complesse davanti a noi: trasformiamole in opportunità di crescita. Per tutti”.

Mostra di pittura presso Challenger Sassuolo

Mostra di pittura presso Challenger SassuoloIn occasione del quarantesimo anniversario dalla fondazione, Challenger promuove una serie di esposizioni di diversi artisti, presso la propria sede di Sassuolo.
Questa iniziativa è nello spirito della valorizzazione delle eccellenze del nostro territorio, dove viene prodotta Challenger da 40 anni.
Tiziana Paganelli è la prima a presentare i suoi lavori allo Store Challenger, a partire da sabato 27 gennaio 2024. Le opere rimarranno esposte per una settimana.

“La bellezza è il nostro mestiere – sostiene Angelo Giovani titolare e tra i fondatori di Challenger, per spiegare cosa ci fa una mostra di pittura in mezzo all’abbigliamento -.
In realtà i nostri mondi non sono distanti come sembra; ci unisce il territorio e la passione per quello che facciamo.
La Passione è indispensabile per creare un’opera d’arte quanto lo è per produrre Parmigiano Reggiano, Aceto Balsamico o abbigliamento di qualità.
La passione è nel DNA di noi emiliani, come lo è il piacere di condividere, il piacere di una buona compagnia, senza mai prendersi troppo sul serio”.

Prosegue anche la liquidazione totale del 40° anniversario. Le collezioni North Sails, Wrangler, Marlboro Classic e Challenger sono scontate.

CHALLENGER – nuovo store a Sassuolo in via Regina Pacis 92/A.

Aperto dal lunedì al sabato: 09:00-13:00 e 16:00-20:00, chiuso il giovedì pomeriggio.
Per appuntamenti o per esigenze particolari telefonare al numero 0536 811275 oppure ad Angelo 335 8020183 – https://it-it.facebook.com/modachallenger

Iniziato il progetto “Filogogia” a scuola

Iniziato il progetto “Filogogia” a scuolaMartedì 23 gennaio si è tenuta la formazione degli insegnanti delle classi coinvolte nel progetto sperimentale di innovazione didattica “Filogogia”, che coinvolgerà nelle prossime settimane quasi 300 bambini delle scuole primarie dei Comprensivi fioranesi “Fiorano 1” e “Francesca Bursi”, diretti da Simona Simola e Ilaria Leonardi e dell’IC “Sassuolo 1”, diretto da Loredana Bilardi.

Filogogia nasce da un progetto di ricerca di Tina De Falco, docente di scuola primaria ed  esperta di arte infantile e Laura Corallo, pedagogista e formatrice. Unendo le rispettive competenze, hanno elaborato un percorso che integra la didattica con la pianificazione di ambienti di apprendimento basati su modelli di pensiero ispirati alla pedagogia classica e al dialogo filosofico come strumento educativo.

Dopo la formazione le due formatrici affiancheranno per tre mesi le insegnanti all’interno delle classi, per l’applicazione del metodo tramite laboratori pratici in classe finalizzati allo sviluppo di pensiero critico, competenze logico-argomentative, capacità di astrazione e creatività, unite ad abilità di tipo etico-relazionale.

Il progetto si concluderà in primavera con un evento al teatro Astoria di Fiorano Modenese.

“Per la sua trasversalità, il pensiero critico viene applicato in numerosi campi di insegnamento e apprendimento ed è una delle abilità più importanti e ricercate, in tutte le fasce d’età, nel lavoro e nella vita. – spiegano Tina De Falco e Laura Corallo -Esiste un rapporto stretto tra lo stile di pensiero cognitivo e l’apprendimento, in quanto gli stili cognitivi influenzano l’apprendimento e la capacità di risoluzione dei problemi. Per questo le differenze nell’apprendimento non sono solo legate ai livelli di abilità, ma anche ai differenti modi di strutturare il proprio pensiero e usare la propria intelligenza”.

“Prima ancora dei contenuti – aggiunge l’assessore alle Politiche educativo-scolastiche del Comune di Fiorano Modenese, Luca Busani – una buona scuola deve insegnare ai nostri ragazzi metodi e strumenti che vadano a costruire una forma mentis, che poi li aiuti ad affrontare in modo consapevole e critico ogni aspetto della loro vita presente, passata e futura: progetti innovativi come questo vanno proprio in questa direzione, e pertanto meritano di trovare il giusto spazio all’interno delle nostre scuole e della nostra comunità.”

“Anche Sassuolo, con l’adesione di classi del Comprensivo 1 parteciperà a questo progetto sperimentale – sottolinea Alessandra Borghi, assessore alla Pubblica Istruzione e Formazione del Comune di Sassuolo – che si pone l’obiettivo di approfondire e indagare  il  legame tra  pensiero e apprendimento finalizzato al miglioramento delle capacità di     risoluzione di problemi. Problematica estremamente importante proprio per migliorare la capacità di pensiero critico dei bambini”.

“Scene da Romeo e Giulietta” al teatro di Crociale: prima restituzione pubblica esito del 3°anno del corso

“Scene da Romeo e Giulietta” al teatro di Crociale: prima restituzione pubblica esito del 3°anno del corsoDomenica 28 gennaio alle ore 18:30 al Teatro del Crociale di Fiorano Modenese va in scena “Scene da Romeo e Giulietta”, la prima restituzione pubblica esito del 3° anno del corso di teatro professionalizzante Quinta Parete per ragazzi dai 14 ai 20 anni diretto da Enrico Lombardi.

“Scene da Romeo e Giulietta”, la restituzione pubblica del corso di teatro professionalizzante che doveva andare in scena lo scorso 17 dicembre è stata rimandata. I giovani attori del corso di Quinta Parete recupereranno la data e saliranno sul palco domenica 28 gennaio alle ore 18:30 al Teatro del Crociale di Fiorano Modenese.

II corso di teatro professionalizzante, organizzato per il terzo anno di seguito da Quinta Parete, sostenuto dalla Legge 14 della Regione Emilia Romagna e dal Comune di Fiorano Modenese, è una proposta unica e originale per tutto il territorio del Distretto Ceramico.

Il corso professionalizzante per ragazzi dai 14 ai 20 anni è un progetto che nasce nel 2021 dalla volontà di Quinta Parete di offrire ai giovani una nuova opportunità socio-educativa che, oltre ad andare a colmare un buco nella rosa di offerte esistenti, sia capace di favorire il riconoscimento e lo sviluppo delle competenze degli adolescenti anche attraverso il loro diretto coinvolgimento.

“Dopo l’esperienza molto positiva degli scorsi anni che hanno visto la partecipazione di una decina ragazzi, abbiamo deciso di proseguire il progetto per continuare a dare un’opportunità che non esisterebbe ai più di 10 mila adolescenti del territorio del Distretto Ceramico. Il corso professionalizzante vuole essere uno spazio in cui i giovani possono mettersi alla prova, incontrare professionisti ed approcciarsi ad un percorso professionale” racconta il direttore artistico Enrico Lombardi.

Offrire un corso teatrale di questo tipo significa offrire ad un territorio di provincia un nuovo servizio che al momento esiste solo in alcune grandi città, un’occasione per i ragazzi di quest’età di poter seguire un percorso più intensivo rispetto ad un percorso base di teatro, con lo scopo di dotarli di competenze professionali nell’ambito attoriale, formando una generazione di nuovi giovani attori che in futuro possono diventare risorse importanti sul territorio sia come performer che come educ-attori.

Nella prima metà di quest’anno i ragazzi, seguiti da due esperti, si sono esercitati sulla tecnica vocale e fisica dell’attore. Hanno lavorato sulla creazione e messinscena di una restituzione pubblica “Scene da Romeo e Giulietta” diretti da Clelia Cicero e Matteo Carnevali, docenti di voce e corpo.

Per restituire al pubblico la sintesi del lavoro fatto, gli insegnanti hanno deciso di far sperimentare ai ragazzi queste due discipline applicandole ad alcune scene iconiche prese dall’opera “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare. In “Scene da Romeo e Giulietta” gli allievi racconteranno le stesse situazioni tratte dalla prima parte dell’opera con un uso consapevole ed espressivo della voce e la stessa cosa faranno usando il corpo, il movimento e il linguaggio non verbale. Saliranno sul palco Alan Bradascio, Cristina Pezzi, Leonardo Manzotti, Lucia Rivoli, Marta Iacheri, Rebecca Duzzi Ferroni, Samuele Casoni e Sara Paoli.

Il percorso proseguirà anche nella prima parte del 2024 e si concluderà con uno spettacolo nell’aprile 2024 con la regia di Julio Dante Greco.

Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi al 342/9337099 o alla mail segreteria@quintaparete.org

Minori affetti da disturbi dello spettro autistico, presentato il Percorso provinciale

Minori affetti da disturbi dello spettro autistico, presentato il Percorso provincialeE’ stato presentato questa mattina il documento condiviso per migliorare il percorso di diagnosi, presa in carico e assistenza delle persone autistiche a livello provinciale. L’occasione è stata il convegno “Percorso diagnostico terapeutico assistenziale del disturbo dello spettro autistico (PDTA) per la fascia d’età 0-17 anni” tenutosi presso il Centro Servizi Unimore in via Largo del Pozzo 71.

L’appuntamento – organizzato dall’Azienda USL di Modena insieme all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, l’Ospedale di Sassuolo Spa e l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – era rivolto a tutto il gruppo di lavoro che negli ultimi mesi ha partecipato alla stesura del PDTA, recependo le linee di indirizzo del “Programma Regionale Integrato per l’assistenza Territoriale alle persone con disturbo dello spettro autistico (PRIA): obiettivi 2023-2027”.

In particolare, si tratta di professionisti sanitari di Ausl, Aou e Ospedale di Sassuolo, rappresentanti di enti locali, Ufficio Scolastico Provinciale, Terzo settore, privato accreditato, volontari e famiglie, molti dei quali sono intervenuti come relatori dell’evento.

L’obiettivo principale del PDTA presentato questa mattina, è il miglioramento del percorso di diagnosi, della presa in carico, dei trattamenti e della continuità assistenziale, all’interno delle reti interdisciplinari territoriali ed ospedaliere che garantiscono la costruzione di un ‘sistema curante’. Il documento sarà attuato e monitorato nel tempo in stretta sinergia con le famiglie, le associazioni, le istituzioni scolastiche, i servizi sociali e disabili, nel rispetto dei valori di equità, autodeterminazione ed empowerment delle persone affette da disturbi dello spettro autistico.

Il convegno è stato introdotto dal Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e dipendenze patologiche dell’Azienda USL di Modena, Fabrizio Starace, e il professore di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Antonio Persico. E’ seguito il saluto delle autorità, tra cui il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, i Direttori Generali delle tre aziende sanitarie modenesi e il rettore di Unimore, Carlo Adolfo Porro.

Nel corso della mattinata sono stati approfonditi diversi temi, tra cui le attività istituzionali dedicate ai disturbi dello spettro autistico, il PRIA regionale, i gruppi di lavoro che hanno definito il PDTA e il punto di vista di utenti e familiari. Al convegno si è collegato anche l’Assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, che ha plaudito al lavoro fatto in questi mesi a livello territoriale e sottolineato l’importanza di avere definito un percorso di cura sinergico e integrato.

Consiglio comunale il 25 gennaio al castello di Formigine

Consiglio comunale il 25 gennaio al castello di FormigineSi terrà giovedì 25 gennaio la prossima seduta del consiglio comunale di Formigine presso le sale del castello di Piazza Calcagnini. All’attenzione dei consiglieri cinque proposte di deliberazione e due mozioni. Si parte con l’aggiornamento del DUP (Documento Unico di Programmazione), a cui seguirà la discussione di una variazione al bilancio di previsione 2024/26. Gli altri temi in ordine del giorno sono i patti parasociali di Hera Spa, posteggi in Piazza Italia, una convenzione con la Provincia di Modena in tema di espropri. Le due mozioni presentate dai gruppi riguarderanno una proposta di cittadinanza onoraria e la circolazione nei parchi rurali. Si inizia alle 20.30 e come di consueto sarà disponibile la trasmissione in diretta streaming grazie al sistema audio-video in alta definizione sul canale YouTube del Comune di Formigine alla sezione “Live”.

 

Giorno della Memoria a Fiorano Modenese

Giorno della Memoria a Fiorano ModeneseIl Comune di Fiorano Modenese ricorda la “Giornata della Memoria, anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, con due iniziative.

Sabato 27 gennaio alle ore 17, presso la Sala delle Vedute del castello di Spezzano, il Circolo Culturale Artemisia presenta “Donne contro il mostro” testimonianze femminili della Shoah 1946/1948, recital di Rita Turrini. Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

Luciana Nissim, Giuliana Tedeschi, Liana Millu e Wanda Jakubowska hanno vinto la battaglia contro il “mostro” prima per la sopravvivenza e poi per la vita. Con parole e immagini condividono  l’orrore di Auschwitz e dimostrano che trovare la forza di esprimerlo è il passo necessario per tornare a vivere da donne, non solo liberate, ma finalmente libere. Letture di Elena Turrini, Sonia Turrini e Giulia Capra con intermezzi musicali di GypsinDuo (Claudio Ughetti e Gio Stefani)

Domenica 28 gennaio, il Centro Culturale di Via Vittorio Veneto a Fiorano propone un concerto con il Maestro Gen Llukaci al violino e il Maestro Claudio Ughetti alla fisarmonica, che presentano, tra le altre, musiche Yiddish e di Goran Bregovic.

L’iniziativa, nell’ambito della rassegna “Concerti al Centro” è a cura del Comitato Fiorano in Festa, col patrocinio del Comune di Fiorano Modenese.

Lunedì riprendono a Sassuolo gli interventi di potatura

Lunedì riprendono a Sassuolo gli interventi di potaturaRiprenderanno da lunedì prossimo, 29 gennaio, gli interventi di potatura delle alberature stradali, sospesi questa settimana per consentire l’esecuzione delle operazioni di piantumazione in programma.

Le potatura, la prossima settimana, riguarderanno le alberature stradali poste su via Radici in Monte, via G. Marconi, viale Matteotti, viale Muratori, area verde Porrino-Ducale (lato via Cavallotti), area verde collegamento via Circonvallazione Sud-via Refice, via Marie Curie.

Nel rispetto degli scopi primari che si prefigge la gestione del verde, le operazioni manutentive sulle essenze arboree avranno l’obiettivo di: provvedere alla rimozione dei possibili rischi verso i fruitori (schianti, cadute, ecc.), nonché assicurare la massima longevità possibile delle piante evitando loro mutilazioni immotivate della chioma; ridurre al minimo disagi e pericoli, prevedendo una serie d’interventi cesori mirati, in grado di migliorare le condizione delle piante attraverso operazioni di diradamento ed eliminazione delle branche danneggiate; limitare l’occultamento della pubblica illuminazione ed in genere i disagi causati dalla eccessiva vicinanza degli alberi alle abitazioni ed alle arterie di traffico urbano; eseguire interventi di riduzione della chioma, in conseguenza dei lavori edili di rifacimento di marciapiedi e aiuole di contenimento che possono aver provocato lesioni all’apparato radicale con conseguenti sintomi di stress e deperimenti fisiologici delle alberature.

 

Confindustria Ceramica vince il Media Key Venice Award 2024 nella categoria ‘Sustainability e Green – Integrated Campaign’

Confindustria Ceramica vince il Media Key Venice Award 2024  nella categoria ‘Sustainability e Green – Integrated Campaign’La campagna di comunicazione ‘Ceramics of Italy fo Sustainability’ si aggiudica il primo premio nella categoria ‘Sustainability e Green – Integrated Campaign’ del Media Key Venice Award, consegnato nella splendida cornice della Scuola Grande della Misericordia a Venezia.

Il progetto, ideato dall’Agenzia Exprimo in collaborazione con Confindustria Ceramica, nasce da un imponente lavoro di ricerca – sviluppato da Focus Lab e supportato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e da Ice Agenzia – finalizzato a raccogliere tutte le informazioni disponibili, anche attraverso focus group con operatori italiani ed esteri, relative alla percezione presente e futura della sostenibilità nell’uso della ceramica italiana.

Tutti i contenuti prodotti da Exprimo sono stati declinati sul web, sui suoi social e adv out-of-home. Una sezione appositamente progettata sul sito ceramica.info – declinato in cinque lingue – ha accolto oltre 90 articoli informativi, 20 video che analizzano le misure normative e il contesto legislativo, e 20 tutorial rivolti ai professionisti (architetti, designer, rivenditori, posatori) per guidarli alla scoperta delle ultime innovazioni di settore. Un posting organico ha supportato la diffusione dei contenuti su Instagram, Facebook e LinkedIn, mentre una serie di 8 illustrazioni ispirate ai maestri pubblicitari italiani ha sintetizzato i concetti principali – per citarne alcuni: riciclo delle acque, abbattimento delle emissioni, rispetto delle persone, certificazione della filiera. A queste si aggiunge una attività di affissioni outdoor e la diffusione delle cartoline a Cersaie 2023, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno tenutosi a settembre.

La direzione creativa è stata curata da Roberto Valentini e realizzata dal team operativo composto dagli art director Marianna Cattaneo e Matteo Capirossi, dal copywriter Massimo Canta e dal project manager Marco Poli.

Il Media Key Venice Award 2024 si articola in diverse categorie. Tra le aziende vincitrici di questa edizione Lavazza, Red Bull, Barilla, TIM, Gruppo Montenegro mentre tra le agenzie ci sono Armando Testa, Ogilvy, Lorenzo Marini Group e PubliOne.

Esenzione ticket per visite ed esami: la Regione rinnova il sostegno ai cittadini delle fasce deboli, in situazioni di crisi o residenti nei Comuni del sisma 2012

Esenzione ticket per visite ed esami: la Regione rinnova il sostegno ai cittadini delle fasce deboli, in situazioni di crisi o residenti nei Comuni del sisma 2012Rinnovata anche per il 2024 l’esenzione del ticket per visite ed esami specialistici a favore di chi vive e lavora nei territori colpiti dal sisma 2012 in situazione di forte disagio.  Stessa esenzione, prorogata fino al 31 marzo in linea con la scadenza di validità delle autocertificazioni, per le persone, e i rispettivi familiari a carico, coinvolte in situazioni di crisi.

La Giunta regionale conferma le misure di sostegno ai cittadini in maggiore difficoltà, per i quali anche la compartecipazione alla spesa sanitaria può rappresentare un costo rilevante: è di questi giorni l’approvazione delle delibere con cui viene rinnovato il duplice impegno, che corrisponde a un mancato introito complessivo di circa 200mila euro.

“Continuiamo di anno in anno a rinnovare il sostegno concreto a chi si trova in situazioni di difficoltà e crisi economica, consapevoli che vedersi garantite queste prestazioni da parte del sistema sanitario significa avere un pensiero in meno- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Anche in considerazione del momento storico che stiamo vivendo ci sono persone che hanno perso il lavoro, che hanno dovuto chiudere una propria attività, o che non hanno superato completamente le conseguenze economiche del terremoto del 2012. Non pagare il ticket per le prestazioni sanitarie è un piccolo aiuto, ma ha un valore simbolico per il sistema sanitario pubblico e universalistico nel quale fortemente crediamo”.

Esenzione per lavoratori e residenti nelle zone terremotate 

A seguito della proroga dello stato di emergenza per il sisma 2012 la Giunta ha approvato fino al 31 dicembre 2024 la prosecuzione degli interventi in materia di compartecipazione alla spesa per l’accesso alle prestazioni di specialistica ambulatoriale, farmaceutica e assistenza termale nei territori colpiti dal terremoto.

Nel dettaglio l’esenzione si applica alle prestazioni di natura ambulatoriale (visite ed esami specialistici) usufruite presso strutture sanitarie pubbliche e private accreditate situate sul territorio regionale, all’assistenza termale e ai farmaci di fascia C compresi nei prontuari delle Ausl territoriali e in distribuzione diretta, con modalità definite dalle singole Ausl.

L’agevolazione è a beneficio dei residenti nei Comuni terremotati che si trovano in situazioni di particolare disagio in quanto costretti a lasciare la propria abitazione, studio professionale o azienda, in seguito ad ordinanza del sindaco di inagibilità e/o sgombero dei locali, e si estende ai componenti del loro nucleo famigliare o comunque ai parenti di primo grado di persone decedute a causa del sisma e ai dipendenti di aziende che operano nei comuni colpiti, anche se non residenti in quelle zone.

Sono interessati dal provvedimento cittadini e lavoratori dei Comuni di Fabbrico, Reggiolo, Rolo, Guastalla e Luzzara in provincia di Reggio Emilia; Bastiglia, Bomporto, Bondeno, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, San Felice sul Panaro, Medolla, Mirandola, Ravarino, Novi di Modena, San Possidonio, San Prospero, Finale Emilia e  Soliera, in provincia di Modena; Ferrara, Cento, Poggio Renatico, Terre del Reno e Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara; infine Crevalcore, Pieve di Cento, Galliera e San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna.

Il provvedimento riguarda circa 700 persone, con un onere a carico del servizio sanitario regionale stimato in 50.000 euro.

Sostegno alle famiglie indigenti

Più ampia, rispetto ai cittadini dei territori interessati dal sisma, la fascia di popolazione esentata dal pagamento del ticket sanitario in quanto convolta in situazioni di crisi oppure appartenente a determinate fasce deboli. Per il momento il rinnovo dell’esenzione è prorogato fino al 31 marzo, in linea con la scadenza della validità delle autocertificazioni e in vista di un aggiornamento del quadro normativo.

Per le famiglie indigenti individuate dai Servizi sociali dei Comuni è confermata la distribuzione gratuita dei farmaci in fascia C compresi nei prontuari delle singole Ausl fino al 31 dicembre 2024.

L’onere per il mancato gettito del ticket per queste fasce di popolazione corrisponde a circa 150mila euro.

Alberi monumentali, in Emilia-Romagna 36 nuovi ingressi

Alberi monumentali, in Emilia-Romagna 36 nuovi ingressiSi arricchisce l’elenco degli alberi monumentali in Emilia-Romagna. Piante selezionate in base ad una serie di caratteristiche – età e dimensione, rarità botanica, per ricordare le principali – che fanno di questi patriarchi della natura  esemplari unici e di grande fascino. Giganti della natura il cui valore naturalistico si accompagna a quello storico e culturale.

Le nuove tutele sono 36 per complessivi 85 alberi monumentali. La tutela, infatti, può riguardare un albero singolo, ma anche esemplari che si trovano in gruppo o in filare. Nello specifico, le nuove tutele inserite nell’Elenco regionale degli Alberi monumentali regionali (Amr) riguardano 28 alberi singoli, 6 gruppi e 2 filari. Grazie questi nuovi ingressi salgono a 658 le tutele complessive in Emilia-Romagna, considerando anche gli Alberi monumentali d’Italia (AmI) presenti sul territorio regionale.

“Questi alberi costituiscono un bene comune di grande valore ambientale e storico. Esemplari giunti fino a noi da epoche lontane e che ospitano spesso uno straordinario patrimonio di biodiversità – spiega l’assessora regionale ai Parchi e forestazione Barbara Lori -. E merita di essere sottolineato il fatto che tutte le nuove tutele siano frutto di segnalazioni di cittadini e Comuni. La dimostrazione di una sensibilità e di un’attenzione in crescita, che, come Regione, vogliamo accompagnare, anche rafforzando l’azione di salvaguardia come abbiamo fatto con la nuova legge da poco approvata”.

 

La presenza sul territorio

Le nuove tutele derivano dall’attività di periodico censimento che il Settore Aree protette, Foreste e Zone montane della Regione svolge anche alla luce della “Disciplina per la conservazione degli alberi monumentali e dei boschi vetusti”, la nuova legge regionale appena approvata, che definisce nuove modalità di salvaguardia di queste eccellenze ambientali. Delle 36 nuove tutele, 16 sono in provincia di Bologna, 10 in provincia di Ferrara, 4 in quella di Reggio Emilia, 2 in quella di Forlì-Cesena, 2 nella provincia di Piacenza, 1 nella provincia di Ravenna e 1 nella provincia di Rimini.

Un censimento quello compiuto dalla Regione che avviene anche partendo dalle segnalazioni di singoli cittadini, associazioni, scuole, oltre a Comuni ed Enti territoriali, grazie a una scheda disponibile on line nella quale è possibile indicare oltre al tipo di albero, anche la sua circonferenza, la sua localizzazione e le caratteristiche salienti, allegando la relativa documentazione fotografica.

 

L’identikit di un albero monumentale

Sono diverse le caratteristiche che concorrono a definire un albero monumentale: l’età dunque, ma anche la dimensione, la rarità botanica e la specie. E poi il valore ecologico, la posizione dominante nel paesaggio, tale da renderlo unico e riconoscibile, ma anche il legame con rilevanti avvenimenti storici, culturali e religiosi. Gli alberi monumentali possono trovarsi sia in ambito urbano che in ambito rurale o in bosco. Possono inoltre essere localizzatiin spazi pubblici o all’interno di proprietà private e per questo non sempre è possibile visitarli.

Il regime di particolare tutela e conservazione cui sono sottoposti ne comporta di fatto l’intangibilità con l’individuazione di un’area di rispetto chiamata Zona di Protezione dell’Albero (Zpa) e il divieto di interventi di qualunque tipo. Fatti salvi ovviamente quelli conservativi e di salvaguardia e quelli di abbattimento solo per casi motivati, improcrastinabili e solo dietro apposita autorizzazione regionale.

Informazioni: https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/sistema-regionale/flora/alberi-monumentali

Per segnalare un albero monumentale: https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/sistema-regionale/flora/alberi-monumentali/la-segnalazione-di-un-albero-monumentale-di-pregio-regionale

Ponte delle Casiglie: il punto della situazione dopo la chiusura a causa delle forti piogge dello scorso maggio

Ponte delle Casiglie: il punto della situazione dopo la chiusura a causa delle forti piogge dello scorso maggioLo scorso 2 maggio, a causa delle piogge torrenziali che hanno colpito la nostra Regione, per ragioni cautelative è stato interdetto l’accesso al “Ponte delle Casiglie”, collegamento tra via Regina Pacis nel Comune di Sassuolo e via Fossa nel territorio formiginese.

Le forti piogge hanno causato una consistente erosione spondale e fondale del torrente Fossa, che ha portato alla chiusura del ponte al fine della messa in sicurezza.

A fine ottobre, con un’ordinanza firmata dal Commissario straordinario Generale Francesco Paolo Figliuolo, l’opera rientra nel “Piano degli interventi di messa in sicurezza e ripristino della viabilità delle infrastrutture stradali” nell’ambito della ricostruzione post-alluvione, per un totale di 700mila euro.

Il Comune di Sassuolo e il Comune di Formigine, che condividono la proprietà del ponte, hanno preso accordi per avviare la “Verifica dell’Interesse Culturale dei beni immobili (V.I.C.)” presso la Soprintendenza di Bologna e hanno contemporaneamente avviato l’iter

dell’accordo per la progettazione ed esecuzione delle opere di consolidamento che utilizzeranno i fondi straordinari stanziati dal Commissario Figliuolo.

Testimoni di Geova, “vittime dimenticate” del regime nazista

Il 27 gennaio 2024 ricorre il Giorno della Memoria che commemora le vittime dell’Olocausto. La data scelta corrisponde all’anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau, il più grande campo di concentramento e sterminio nazista.

Il Giorno della Memoria è stato istituito per informare il pubblico sull’Olocausto e commemorare ufficialmente tutte le vittime del regime nazista. Tra queste si contano 6 milioni di ebrei e milioni di altre persone, tra cui polacchi, slavi, rom e sinti, omosessuali e persone con disabilità.

Un altro gruppo che è stato vittima di persecuzione sono i Testimoni di Geova.

Il professor Detlef Garbe, ex direttore del Memoriale del campo di concentramento di Neuengamme, ha spiegato: “I testimoni di Geova, che nel Terzo Reich subirono un’implacabile persecuzione, sono tra le cosiddette vittime dimenticate del regime nazista. Per decenni sono stati ignorati […] nonostante il fatto che un considerevole numero di testimoni di Geova subì persecuzione e morte”.

I Testimoni furono oppressi perché si rifiutarono di imbracciare le armi o di conformarsi all’ideologia nazista dell’odio.

“I testimoni di Geova erano l’unico gruppo cristiano sotto il Terzo Reich a essere contrassegnato da un simbolo specifico per i prigionieri: il triangolo viola. Erano perseguitati solo sulla base delle loro convinzioni religiose”, dice Roberto Guidotti, portavoce dei Testimoni di Geova. “I nazisti offrirono loro la libertà se avessero rinunciato alla loro fede e avessero sostenuto il regime. Eppure hanno avuto il coraggio di attenersi ai valori cristiani: la lealtà a Dio e l’amore per il prossimo”.

Alcune statistiche sulla persecuzione dei Testimoni di Geova sotto il regime nazista:

  • Dei circa 35.000 Testimoni che si trovavano nell’Europa occupata, circa 13.400 furono vittime della persecuzione nazista.
  • Circa 11.300 persone furono arrestate.
  • Circa 4.200 furono mandati nei campi di concentramento.
  • Più di 1.250 testimoni di Geova vittime della persecuzione nazista erano minorenni.
  • Circa 600 figli di testimoni di Geova furono sottratti ai loro genitori dal governo nazista.
  • Almeno 72 testimoni di Geova furono uccisi con l’eutanasia.
  • Almeno 548 Testimoni, alcuni dei quali minorenni, morirono per esecuzione o omicidio volontario.
  • In totale circa 1.600 Testimoni persero la vita a causa della persecuzione nazista.
  • Si stima che circa 6.000 Testimoni fossero detenuti in prigioni o campi di concentramento durante il periodo dell’Olocausto.

Per saperne di più sui Testimoni di Geova, visitate jw.org. Tutti i contenuti sono gratuiti e non è richiesta alcuna registrazione.

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