31.4 C
Comune di Sassuolo
lunedì, 21 Luglio 2025
Home Blog Pagina 321

Automobili Lamborghini presenta in Regione un piano di investimenti sullo stabilimento di Sant’Agata Bolognese

Automobili Lamborghini presenta in Regione un piano di investimenti sullo stabilimento di Sant’Agata BologneseAutomobili Lamborghini apre all’elettrico con l’investimento più ingente nella storia dell’azienda per lo stabilimento nel bolognese. Il prestigioso marchio di automobili apprezzate in tutto il mondo ha presentato alla Regione Emilia-Romagna un proprio progetto di sviluppo che punta su sostenibilità ambientale, risparmio energetico e nuove esperienze di guida.

Gli interventi, che saranno tutti realizzati nello storico sito produttivo di Sant’Agata Bolognese, riguardano l’ampliamento della capacità produttiva di veicoli elettrici e la creazione di un Centro di ricerca ad hoc sull’elettrificazione della gamma, con laboratori per validare le soluzioni tecnologiche predisposte. E con la previsione di nuove assunzioni di alti profili professionali, circa 500 persone, con ricadute positive sui fornitori e sull’intera filiera dell’automotive dell’Emilia-Romagna.

Questo, in sintesi, il Contratto di Sviluppo Cor Tauri presentato da Automobili Lamborghini al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per accedere a un contributo di oltre 100 milioni di euro, e sul quale la Regione Emilia-Romagna è stata chiamata a esprimere un parere in merito alla coerenza della proposta con la programmazione regionale.

Il via libera di viale Aldo Moro, notificato ufficialmente oggi a Invitalia, delegata alla procedura dal Mimit, è arrivato dopo la presentazione da parte del management di Automobili Lamborghini all’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla.

“Progetti come quello presentato da Automobili Lamborghini- commentano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore Colla- sono uno straordinario contributo per continuare a far crescere l’Emilia-Romagna Motor Valley guardando alla sostenibilità ambientale. È la strada giusta per competere nel mondo con le nostre eccellenze, creando nuovo sviluppo, nuove competenze e occupazione stabile e di qualità”.

Per la Regione il programma di investimento presentato da Automobili Lamborghini è pienamente coerente con la programmazione regionale, soprattutto per quanto attiene il rafforzamento delle specializzazioni presenti in Emilia-Romagna in materia di elettrificazione del settore automotive e di connettività dei veicoli. Investimenti in linea con la legge regionale 14 del 2014 per la promozione degli investimenti in Emilia-Romagna, oltre che con la programmazione regionale prevista dal Patto per il Lavoro e per il Clima, con la Strategia di specializzazione intelligente S3 e i Programmi regionali per la ricerca industriale, l’innovazione e il trasferimento tecnologico e per le attività produttive.

“Continua l’ambizioso programma Direzione Cor Tauri -ha affermato Stephan Winkelmann, Chairman & Ceo di Automobili Lamborghini-. L’accesso a questo contributo previsto dal Ministero delle Imprese e dei Made in Italy dimostra la qualità del nostro progetto. Questa somma contribuirà a implementare le fasi di ricerca e sviluppo e a inquadrare nuove assunzioni da inserire nello specifico contesto dell’elettrificazione”.

La proposta

Il Contratto di Sviluppo presentato da Automobili Lamborghini Spa rappresenta un programma di investimento che punta a rafforzare il posizionamento dell’azienda nel settore dell’auto elettrica e ibrida e della connettività relazionata all’esperienza di guida, alla guida autonoma e alla sicurezza. Il programma, oggetto della proposta di Contratto di sviluppo, rientra in una più vasto piano industriale che ha come obiettivo l’ibridizzazione di tutta la gamma e lo sviluppo di un ulteriore modello del marchio, una Gran Turismo 2+2 che rappresenterà la prima vettura di serie full-electric prodotta a Sant’Agata Bolognese (Bo).

Centri assistenza urgenza: al 7 gennaio, oltre 23mila accessi nei 19 CAU da Piacenza a Rimini

Centri assistenza urgenza: al 7 gennaio, quasi 34mila accessi nei 19 CAU da Piacenza a Rimini

Sono 23.291 gli accessi (con date differenti) nei 19 CAU – Centri Assistenza Urgenza da Piacenza a Rimini. Solo 5.885 nella prima settimana di gennaio, dall’1 al 7.

Sono i numeri, al 7 gennaio 2024, di questa prima fase di attività di 19 Centri di assistenza urgenza dell’Emilia-Romagna, dei 20 già attivi su tutto il territorio. L’ultimo ad aprire quello di Podenzano, in provincia di Piacenza, l’8 gennaio.

I numeri riguardano, in particolare, i CAU di Piacenza, Bobbio (PC); Parma, Fidenza (PR); Reggio Emilia, Correggio (RE); Castelfranco Emilia, Finale Emilia (MO); Budrio, Vergato, Bologna Navile e Casalecchio di Reno (BO); Imola; Comacchio, Copparo, Ferrara e Portomaggiore (FE); Cervia (RA) e Cattolica (RN).

“I nuovi dati – sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- confermano che i CAU stanno diventando un punto di riferimento per i cittadini per le prestazioni urgenti di bassa criticità. La riorganizzazione dell’emergenza urgenza ha intercettato un bisogno delle nostre comunità e siamo certi che, grazie al lavoro dei professionisti impegnati nei CAU e nella Continuità assistenziale, i CAU diventeranno presto un luogo di cura sempre più in sintonia con i territori”.

Gli accessi per territorio

Sono complessivamente 23.291 gli accessi nei 19 CAU attivi in Emilia-Romagna dall’apertura (con date differenti) e 5.885 nell’ultima settimana, 1-7 gennaio 2024. Di seguito il dato complessivo per provincia e per CAU.

In provincia di Piacenza gli accessi complessivi sono stati 2.985 (2.676 al CAU di Piacenza – aperto dal 4 dicembre – e 309 a quello di Bobbio, aperto il 1^ dicembre), nella prima settimana di gennaio 525 a Piacenza e 63 a Bobbio.

In provincia di Parma 1.775 cittadini si sono rivolti al CAU: 268 a quello di Fidenza (dal 28 dicembre) e 1.507 a quello di Parma (dal 19 dicembre). Nella settimana 1-7 gennaio il CAU di Fidenza ha registrato 171 accessi e 531 quello di Parma.

In provincia di Reggio Emilia i due CAU attivi, nel capoluogo dal 20 dicembre e a Correggio dal 27 dicembre, hanno registrato 2.721 accessi (2.194 Reggio e 527 Correggio). Di questi, nell’ultima settimana, 792 in quello di Reggio Emilia e 310 in quello di Correggio.

I due CAU attivi in provincia di Modena, Castelfranco Emilia dall’11 dicembre e Finale Emilia dal 18, hanno registrato 1.383 accessi. Di questi nella settimana 1-7 gennaio 186 a Castelfranco e 148 a Finale.

Ai quattro attivi in provincia di Bologna si sono rivolti 7.114 cittadini: 2.880 a Budrio (dal 1^ novembre), 1.153 a Vergato (dall’8 novembre), 1.131 a Casalecchio (dal 18 dicembre), 1.950 a Bologna Navile (dall’11 dicembre). In particolare, nella settimana 1-7 gennaio 330 a Budrio, 142 a Vergato, 418 a Casalecchio e 504 a Navile.

Al CAU di Imola, invece, dal 21 dicembre sono stati 1.101 gli accessi (441 in questa prima settimana del 2024).

Sono stati 4.767 gli accessi complessivi nei quattro CAU in provincia di Ferrara: 2.398 a quello di Ferrara San Rocco, 880 al CAU di Comacchio, 1.108 a quello di Copparo (tutti già attivi prima del 1^ novembre) e 381 a quello di Portomaggiore (dal 10 novembre). Nella settimana 1-7 gennaio 2024: 421 accessi a Ferrara San Rocco, 150 a Comacchio, 208 a Copparo e 77 a Portomaggiore.

Infine, in Romagna: 1.445 accessi dal 18 dicembre, di cui 812 al CAU di Cattolica (RA) e 633 a quello di Cervia (RN). La scorsa settimana 276 accessi al primo e 192 al secondo.

I CAU di prossima apertura

Nelle prossime settimane è prevista l’apertura di altri CAU: il 15 gennaio a Fornovo, in provincia di Parma, a Santarcangelo di Romagna (RN), Cesenatico e Mercato Saraceno (FC); il 18 a Langhirano, nel Parmense; il 29 gennaio a Fanano, in provincia di Modena; il 22 gennaio a Ravenna, San Piero in Bagno (FC) e Santa Sofia (FC), il 29 a Novafeltria (RN).

Prosegue, intanto, la campagna di comunicazione promossa dalla Regione per informare i cittadini. Tra i materiali disponibili la sezione Domande/Risposte, ovvero Faq Frequently asked questions – domande poste frequentemente, https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza/domande-frequenti  all’interno della pagina web dedicata alla riforma del sistema emergenza urgenza sul sito della Regione https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza.

4 posti per il Servizio Civile Universale nel Comune di Sassuolo

4 posti per il Servizio Civile Universale nel Comune di SassuoloCome tutti gli anni anche il Comune di Sassuolo apre al Servizio Civile Universale mettendo a disposizione quattro posti in due sedi.

È stato, infatti,  pubblicato il bando del servizio civile universale 2023 con scadenza fissata alle ore 14 del 15 febbraio 2024 per complessivi n. 4 posti in 2 sedi del Comune di Sassuolo, accreditate in convenzione con l’Ente nazionale Arci servizio civile:

  • 3 posti nella sede nido d’infanzia comunale “Parco” – servizio Istruzione – progetto “Aiutare per crescere 2023” – area di intervento: animazione culturale verso i giovani;
  • 1 posto nella sede Servizi Demografici – via del Pretorio 18 – progetto “UBUNTU” – area di intervento: attività interculturali.

Martedì 23 gennaio alle ore 18 si terrà un incontro on-line informativo sul bando Servizio Civile Universale, a cura degli esperti di Arci servizio civile di Reggio Emilia, aperto a tutti i giovani interessati: per iscrizioni e ricevere il link è necessario inviare una e-mail all’indirizzo reggioemilia@ascmail.it.

L’impegno richiesto dai diversi progetti di Servizio Civile Universale è di 25 ore settimanali, per 12 mesi, retribuite con un compenso mensile di euro 507,30.

Entro il mese di marzo 2024 saranno realizzati i colloqui di selezione dei candidati e si prevede l’inizio delle attività dei candidati selezionati a partire dal mese di maggio/giugno 2024.

 

 

Dal 18 gennaio iscrizioni alle scuole d’infanzia sassolesi, primarie e secondarie di primo grado

Dal 18 gennaio iscrizioni alle scuole d’infanzia sassolesi, primarie e secondarie di primo gradoDa giovedì 18 gennaio e fino al 10 febbraio sarà possibile effettuare le iscrizioni alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado per l’anno scolastico 2024/2025.

 

Scuola dell’infanzia:

possono essere iscritti i bambini nati nell’anno 2021; può inoltre essere richiesta l’iscrizione anticipata anche per i bambini nati dal 1° gennaio al 30 aprile 2022: tale domanda potrà essere accolta al termine del periodo delle iscrizioni solo se risulteranno disponibili posti residui ed in presenza di condizioni adeguate alla frequenza. L’iscrizione alle scuole d’infanzia dovrà essere presentata direttamente alla segreteria dell’Istituto di prima scelta, attraverso la compilazione di un apposito  modulo cartaceo.

 

Scuola primaria:

devono  essere iscritti i bambini nati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018; possono  essere iscritti anticipatamente anche i bambini nati tra il 1° gennaio ed il 30 aprile 2019.

Scuola secondaria di primo grado:

devono  essere iscritti gli alunni che terminano la scuola primaria con esito positivo nell’a.s. 2023/2024 (di norma i nati nell’anno 2013).

 

Le iscrizioni alle scuole primarie e secondarie sono da presentare on line, attraverso l’area riservata della Piattaforma Unica (https://unica.istruzione.gov.it/it/orientamento/iscrizioni) alla quale è possibile accedere, utilizzando le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature).

Le  segreterie degli Istituti Comprensivi di Sassuolo stanno inviando in questi giorni alle famiglie interessate la comunicazione con tutte le informazioni utili sulle modalità di iscrizioni per l’a.s. 2024/2025.

 

Per maggiori informazioni è possibile contattare direttamente le segreterie delle scuole di Sassuolo ai seguenti recapiti:

Scuole Statali:

Istituto Comprensivo 1 – Centro Est – https://www.icsassuolo1centroest.edu.it/

Istituto Comprensivo 2 – Nord – https://www.ic2sassuolonord.edu.it/

Istituto Comprensivo 3 Sud – https://www.icsassuolo3sud.edu.it/

Istituto Comprensivo 4 Ovest – https://www.icsassuolo4ovest.edu.it/

 

Scuole Paritarie:

Scuola Paritaria San Giuseppe – Via Farosi, 26 – https://www.scuolaparitariasangiuseppe.it/news/

Scuola Paritaria Gesù Bambino – Via SS. Consolata, 105 – http://www.scuolagb.it/

Scuola Paritaria V. Spallanzani – Via Padova, 28 –  https://www.vladimirospallanzani.it/it; Email:info@donmagnani.it

Scuola Paritaria S. Anna –  Via F. Cavallotti , 107 –  TEL. 0536 885248 ; Email: asilos.anna@libero.it

 

La richiesta di iscrizione ai servizi scolastici comunali (trasporto scolastico, mensa, pre e post scuola) dovrà essere effettuata secondo i tempi e le modalità che saranno in seguito comunicati dal Servizio Istruzione.

 

 

Maltempo, Coldiretti: allarme gelo per ortaggi e frutta

Maltempo, Coldiretti: allarme gelo per ortaggi e frutta
immagine di repertorio

Il brusco abbassamento delle temperature con l’arrivo del freddo e del gelo danneggiano le coltivazioni di verdure e ortaggi all’aperto dopo un anno bollente che ha ingannato la natura favorendo anche fioriture precoci che rischiano di essere bruciate dal crollo della colonnina di mercurio. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti per l’arrivo del ciclone d’aria gelida.

L’arrivo del maltempo con il freddo artico si abbatte sull’Italia dopo un 2023 che – sottolinea la Coldiretti – ha fatto registrare un dicembre bollente con la temperatura che è stata di 1,05 gradi superiore la media storica nei primi undici mesi dell’anno secondo Isac Cnr che lo classifica al secondo posto tra i più caldi dal 1800.

L’arrivo del grande freddo – sottolinea la Coldiretti – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, e broccoli che reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni. A preoccupare – continua la Coldiretti – è anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell’impennata della bolletta. La discesa della colonnina di mercurio con il gelo rischia peraltro di bruciare fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti dopo che – ricorda la Coldiretti – il caldo anomalo di dicembre lungo tutta la Penisola ha favorito in alcuni territori come la Toscana il risveglio anticipato delle varietà piu’ precoci di pesche e susine.

Il cambiamento climatico – precisa la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che hanno superato nel 2023 i 6 miliardi di euro.

Dai Comuni del Distretto sostegno all’inclusione

Dai Comuni del Distretto sostegno all’inclusioneSostegno all’inclusione delle persone con disturbi dello spettro autistico e supporto ai caregiver. Sono le due tematiche al centro di altrettante delibere approvate recentemente dal Comitato di Distretto dell’area ceramica, organo che garantisce un costante confronto tra gli otto sindaci del Distretto e l’Ausl sui servizi socio-sanitari attivi sul territorio.

Il primo atto formalizzato dal Comitato riguarda le risorse del Fondo autismo, stanziato dalla Regione a favore dei Distretti con l’obiettivo di dare un supporto che possa alleviare, almeno in parte, le problematiche affrontate ogni giorno da tante famiglie.

Per l’area ceramica modenese la cifra erogata tramite l’Ausl ammonta quest’anno a 201mila euro e la delibera del Comitato di distretto rende operativi diversi interventi che andranno a potenziare in tempi brevi i servizi già esistenti a sostegno di chi soffre di disturbi autistici. Agendo contemporaneamente su più fronti: assistenza socio-sanitaria alle famiglie – anche attraverso l’assegno di cura -, percorsi di assistenza alla socializzazione dedicati ai minori e all’età di transizione fino ai ventuno anni, progetti sperimentali di formazione. In quest’ultimo ambito l’Ausl e i Servizi sociali dell’Unione dei Comuni del distretto Ceramico, in collaborazione con il terzo settore, stanno mettendo a punto iniziative di inclusione, socializzazione e attività sportive in base alle risorse disponibili, in co-progettazione con le Associazioni dedicate.

L’altra delibera approvata dal Comitato di distretto riguarda invece il sostegno ai caregiver attraverso le pause di sollievo, che vedono il personale dei Servizi sociali impegnato a far rifiatare per alcune ore alla settimana chi si prende cura quotidianamente di una persona non autosufficiente.

Più nel dettaglio, con l’atto formalizzato nei giorni scorsi, viene confermata l’eliminazione della soglia ISEE per l’accesso a questo sostegno, provvedimento preso all’inizio della pandemia e che ora si è deciso di prorogare, garantendo tale servizio a tutti i caregiver, senza alcune distinzione.

Inoltre, con la medesima delibera di fatto parte la programmazione delle cosiddette ‘pause di sollievo di gruppo’, che in via sperimentale prevedono per i caregiver attività socializzanti e di animazione occupazionale da svolgere in piccoli gruppi.

«La collaborazione con l’Ausl è costante – spiega Luigi Zironi, presidente dell’Unione dei Comuni del distretto Ceramico – ed è improntata al miglior supporto possibile delle persone fragili, per quanto ci viene consentito dalle risorse a disposizione, che ogni anno cerchiamo di incrementare nel nostro bilancio d’Unione. Infatti continuiamo a rivolgere la nostra attenzione lungo due direttrici: quella che porta all’intercettazione di fondi utili ai progetti di sostegno, e allo stesso tempo quella della loro programmazione, finalizzata ad aumentarne l’efficacia per chi ne usufruisce. In tale ambito la flessibilità delle soluzioni e l’integrazione tra i servizi possono risultare utili per migliorare il nostro intervento adattandolo alle esigenze specifiche di chi ha bisogno di un aiuto».

«Di fondamentale importanza la collaborazione con il terzo settore e l’Unione distretto Ceramico – sottolinea Federica Ronchetti, direttrice del Distretto sanitario di Sassuolo – per la co-progettazione delle risorse destinate a persone fragili e alle loro famiglie. L’obiettivo è rispondere a bisogni e necessità che ogni giorno le persone portano nei nostri servizi. La sinergia ed il lavoro di rete sono un valore aggiunto per il territorio».

Raccordo di Casalecchio: chiusa per sei ore l’entrata della stazione di Bologna Casalecchio

Raccordo di Casalecchio: chiusa per sei ore l’entrata della stazione di Bologna Casalecchio
(immagine di repertorio)

Sul Raccordo di Casalecchio, nell’ambito delle attività di rifacimento del cavalcavia di svincolo, sarà necessario chiudere la stazione di Bologna Casalecchio, in entrata verso la A14 Bologna-Taranto, dalle 10:00 alle 16:00 di giovedì 11 gennaio.

In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Bologna Borgo Panigale o di Bologna San Lazzaro sulla A14 Bologna-Taranto, o, in ulteriore alternativa, alla stazione di Bologna Arcoveggio sulla A13 Bologna-Padova.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 11 gennaio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 11 gennaio 2023Iniziali condizioni di cielo nuvoloso con rasserenamenti a partire da ovest in estensione su tutta la regione nel corso della mattinata. Nel pomeriggio generali condizioni di cielo sereno salvo locali addensamenti sui rilievi orientali e collina Romagnola.

Temperature minime stazionarie o in lieve diminuzione comprese tra 0 e 3 gradi sui principali capoluoghi, valori inferiori di qualche grado sulle aree di pianura con possibile formazione di gelate. Massime quasi stazionarie intorno a 4-5 gradi. Venti deboli variabili in pianura, moderati da nord-est sui rilievi e settore meridionale costiero con temporanei rinforzi. Mare da poco mosso a mosso.

(Arpae)

Cristiano Gugliucci, candidato sindaco con la Lista civica “Per Sassuolo – programma rilancio”

Cristiano Gugliucci, candidato sindaco con la Lista civica “Per Sassuolo – programma rilancio”Cristiano Gugliucci, tributarista e titolare di uno Studio a Sassuolo, con la Lista civica “Per Sassuolo – programma rilancio” si presenterà alle prossime elezioni comunali quale candidato Sindaco. Gugliucci si propone come novità a chi è già nel panorama politico sassolese da vari anni. Una lista nuova di persone sassolesi che hanno aderito con entusiasmo alle varie iniziative a sfondo benefico e non solo.

Il programma, ben strutturato e dettagliato, verrà presentato in campagna elettorale ma pare che tra gli addetti ai lavori stia già raccogliendo molti consensi in città. La riqualificazione del territorio sassolese e lo studio di una nuova politica di raccolta rifiuti i temi che da mesi sono in fase di studio da parte del candidato. Quindi la revisione della viabilità per consentire di ridurre l’inquinamento atmosferico e la costruzione di nuove piste ciclabili che possano collegare la periferia al centro ed ai suoi punti di interesse culturale. Soluzioni anche per la zona del polo scolastico alle piscine che diventa impercorribile al mattino per via dell’intenso traffico.

“Le politiche sociali e la sanità sono altri temi al vaglio di studio della lista civica, visto anche le recenti difficoltà che sta affrontando il nuovo Ospedale di Sassuolo in questo periodo di maggiori contagi dovuti alle influenze stagionali. La struttura è al collasso – spiega il candidato Sindaco – pazienti sistemati sulle brandine per mancanza di posti in reparto e la scarsa qualità dei pasti preoccupano oltre misura i cittadini”.

“Attraverso programmi in collaborazione con imprenditori sassolesi, stiamo studiando attività volte ad introdurre i nostri giovani al mondo del lavoro. Al vaglio pure lo studio di nuove politiche con le quali vogliamo rivalutare le attività commerciali e i mercati del nostro territorio. Lo spazio a disposizione dei nostri giovani non è sufficientemente utilizzato ad ospitare nuovi eventi culturali e musicali sebbene le strutture non manchino. Migliorare e potenziare i servizi offerti dai trasporti pubblici. Intervenire sui servizi di sicurezza per rendere più vivibile la nostra città. Queste e tante altre sono le proposte che presenteremo alla prossima campagna elettorale, poiché crediamo nelle grandi potenzialità che ci può offrire la nostra città” – conclude Gugliucci.

Gioco d’azzardo, a Maranello un talk per svelarne i meccanismi

Gioco d’azzardo, a Maranello un talk per svelarne i meccanismi
(Foto: Taxi1729)

Uno spettacolo sul gioco d’azzardo, aperto alle scuole e alla cittadinanza. Martedì 16 gennaio all’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello va in scena “Fate il nostro gioco”, talk-spettacolo proposto da Taxi1729, in mattinata per gli studenti delle scuole cittadine e in serata alle 21 per tutta la cittadinanza, ad ingresso gratuito.

Lo spettacolo nasce con l’obiettivo di svelare le regole, i piccoli segreti e le grandi verità che stanno dietro all’immenso fenomeno del gioco d’azzardo in Italia, utilizzando la matematica e la psicologia come antidoti logici per creare consapevolezza intorno al gioco e svelare i suoi lati nascosti.
Il talk si fonda su un ampio studio della matematica e della psicologia del gioco d’azzardo, completamente originale, ideato da Taxi1729, una società di divulgazione scientifica torinese. Il progetto nasce grazie a una mostra dedicata alla matematica del gioco d’azzardo, e da allora si è sviluppato trasformandosi in molte diverse esperienze: una conferenza, un laboratorio, una mostra, un format tv, un corso di formazione per insegnanti e operatori sanitari e un libro.
“In un’ora e mezza circa”, spiegano gli organizzatori, “smontiamo alcune delle più diffuse false credenze sul gioco d’azzardo e restituiamo il senso delle reali probabilità di vincere attraverso simulazioni di gioco, video e una continua interazione con il pubblico. E’ qualcosa che va oltre la tradizionale conferenza, che unisce divulgazione matematica e denuncia sociale in una forma coinvolgente e divertente, è una performance dal vivo più pop di una conferenza, più seria di uno show”.
L’attività si inserisce all’interno del Piano locale GAP (prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico) ed è organizzata dal Comune di Maranello e dall’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico.

Granchio blu: nuovo stanziamento per un ulteriore milione di euro di fondi regionali

Granchio blu: nuovo stanziamento per un ulteriore milione di euro di fondi regionaliUn nuovo contributo regionale da un milione di euro per sostenere la raccolta del granchio blu e la richiesta di un incontro al Governo per tornare ad auspicare la concessione in tempi stretti dello stato di emergenza nazionale o di crisi del settore. È quanto ribadito dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha nuovamente incontrato a Goro, nel ferrarese, imprese e cooperative del comparto della pesca delle vongole. La sopravvivenza di attività e allevamento è a fortissimo rischio, dopo la devastazione dell’ecosistema dove si sviluppa la produzione di vongola verace e viene prodotto il 55% del pescato in Italia.

All’incontro hanno partecipato anche gli assessori regionale Paolo Calvano (Bilancio) e Alessio Mammi (Agricoltura), oltre a Maura Tomasi, vicesindaco di Comacchio, Marica Bugnoli, sindaca di Goro, e il Prefetto di Ferrara, Massimo Marchesiello.

“Siamo venuti nuovamente qui di persona perché è necessario tenere i riflettori accesi su questa emergenza. A rischio c’è un comparto unico non solo in Emilia-Romagna ma nel Paese e in Europa, pezzi fondamentali di intere comunità- ha dichiarato Bonaccini-. Per questo rinnoviamo al Governo la richiesta dello stato di emergenza nazionale, altrimenti non sarà possibile adottare le necessarie misure straordinarie. E chiediamo un incontro all’Esecutivo- ha chiuso-, perché questo silenzio alla nostra richiesta è inaccettabile”.

La Regione ha inoltre confermato la volontà di sostenere investimenti su interventi strutturali alla Sacca di Goro e di sostegno alle cooperative e alle imprese.

“Questa è una battaglia complessa e lunga, ma vogliamo continuare a portarla avanti con decisione, non molliamo di un centimetro- ha detto l’assessore Mammi-. Il riconoscimento dello stato di crisi e di calamità è necessario per mettere in campo provvedimenti indispensabili come la sospensione dei mutui, la cassa integrazione per chi ne avrà bisogno, ristori e interventi economici, anche da parte del sistema del credito”.

Il milione di euro di stanziamento prevederà un contributo da 1,5 euro al chilo per la raccolta del granchio blu. Inoltre, entro febbraio verranno erogati i ristori, anch’essi da un milione di euro di fondi regionali, previsti dal bando pubblicato a ottobre.

Post alluvione: conclusi due cantieri sul fiume Savio a Cesena e Mercato Saraceno

Post alluvione: conclusi due cantieri sul fiume Savio a Cesena e Mercato Saraceno
Nell’immagine di archivio operazioni di soccorso dei VVF a Cesena

Il muro in cemento armato sotto il ponte in via Europa, a Cesena, per contenere le piene del Savio. La briglia selettiva per intercettare il materiale portato dalle acque del fiume prima del ponte della Strada provinciale 53, sul rio Valle a Linaro di Mercato Saraceno.

Sono i due cantieri appena conclusi, dal valore complessivo di 800mila euro, che segnano il completamento delle opere di somma urgenza finanziate direttamente dalla Regione nel cesenate, in particolare sul fiume Savio, dopo l’alluvione dello scorso maggio. Altri 4 milioni di euro sono stati destinati ad opere urgenti lungo il Rubicone; 650mila euro sul Pisciatello.

“Complessivamente, la Regione ha investito in questo territorio quasi 5 milioni e mezzo di euro per 6 cantieri: risorse, queste, destinate a fronteggiare le situazioni di maggiore criticità, quindi a riparare le brecce arginali, rimuovere occlusioni del letto del corso d’acqua, ricostruire le rive dove erano state erose- spiega Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Protezione civile e Difesa del suolo-. Mentre si continuava a lavorare per ultimare le opere aperte, è partita anche la progettazione degli interventi urgenti, non appena è arrivato il relativo finanziamento con l’ordinanza del commissario Figliuolo. Saranno queste- conclude Priolo- le prossime opere a essere realizzate: in tutto 7 cantieri per 8 milioni 200 mila euro nel cesenate”.

Le somme urgenze per la sicurezza idraulica
Il finanziamento da 800mila euro che ha riguardato le opere a Linaro e al ponte Europa di Cesena ha anche permesso all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile di consolidare il muro idraulico in via Roversano e portare a termine i ripristini delle rotture arginali del Savio in via Ficchio/via Viola Maestà, via Ancona, via Larga, località Sant’Anna e del rio Casalecchio, in prossimità della confluenza nel Savio stesso.

Sono invece in via di conclusione le somme urgenze attivate sul fiume Rubicone, per la sistemazione della scarpata tra il ponte di via Galeazza e via Bastia a Savignano (1milione e 200mila euro) e per il ripristino delle sponde e del muro idraulico tra via Rubicone e via Rubicone destra, nel centro di Fiumicino, nella frazione di Gatteo (800mila euro).
Già concluse le altre somme urgenze sul Rubicone (2milioni di euro) e sul Pisciatello (650mila euro).

Gli interventi urgenti
Sono in tutto 19 gli interventi urgenti finanziati per il territorio forlivese-cesenate con l’ordinanza n. 8 del commissario alla ricostruzione Figliuolo, per un investimento di quasi 29 milioni di euro. Si contano 15 cantieri di sicurezza idraulica, riguardanti fiumi e corsi d’acqua; altri 4 sono relativi a frane e dissesti. Nel cesenate, in particolare, sono 7 per 8 milioni 200mila euro: 4 milioni sul Savio, 4.2 milioni su Rubicone e Pisciatello.

In scadenza le iscrizioni al corso mascherato di Formigine

In scadenza le iscrizioni al corso mascherato di FormigineUltima chiamata per l’iscrizione al corso mascherato del Carnevale di Formigine per carri, automobili, carrozze e gruppi di maschere. Le date sono giovedì 8, domenica 11 e martedì 13 febbraio 2024.

Giunta alla 66esima edizione, e organizzata dall’Associazione per la gestione del Carnevale dei Ragazzi, la festa coinvolge ogni anno l’intera cittadinanza, unendo grandi e piccoli nella magica atmosfera del travestimento e dell’allegria.

Afferma l’Assessore alla Cultura Marco Biagini: “Oltre a richiamare i residenti, il Carnevale di Formigine attira ogni anno numerosi visitatori provenienti da fuori che giungono in città desiderosi di partecipare, in particolare, alla spettacolare e caratteristica sfilata dei carri e dei gruppi mascherati. La festa che ne scaturisce è un evento che fa incontrare diverse generazioni e le unisce per celebrare insieme un’esperienza che va oltre il semplice divertimento. Il Carnevale è spirito di condivisione, appartenenza. È trasformare per un giorno una semplice maschera in un simbolo di libertà che permette ad ognuno di esprimere la propria individualità, esorcizzare una paura, mettere in luce un’ambizione. Ed è, soprattutto, un’occasione speciale per rinsaldare i legami della comunità e per rendere la città un vivace palcoscenico dove la tradizione, il divertimento e l’unità si fondono”.

Per partecipare alla sfilata in maschera come carri, automobili, carrozze e gruppi di maschere, è dunque possibile compilare l’apposito modulo presente nella sezione avvisi del sito Internet del Comune e inviarlo entro il 10 gennaio a cultura@comune.formigine.mo.it.

 

Il Centro per le Famiglie arriva a Fiorano Modenese

Il Centro per le Famiglie arriva a Fiorano ModeneseNel Comune di Fiorano Modenese apre una nuova sede del Centro per le Famiglie Distretto Ceramico, spazio dedicato a genitori e figli del territorio nella splendida cornice di Villa Cuoghi. L’inaugurazione si terrà sabato 13 gennaio alle ore 10.00 proprio presso la struttura, sita in via Gramsci 32.

Ci aspetta una mattina ricca di proposte, tra cui: un laboratorio creativo con l’utilizzo di materiale di recupero a cura di Fantasmagoriche, momenti di gioco rivolti a famiglie con bambini di tutte le età, merenda con cioccolata calda proposta dall’associazione ACAT e della buona musica curata dagli Amici della musica “Nino Rota”. Durante la mattinata verranno consegnati i kit di benvenuto ai nuovi nati del Comune fioranese, iniziativa che ha preso avvio lo scorso anno. L’ingresso è libero e gratuito. Partecipano e collaborano all’evento le associazioni: ArteVie, Auser, Circolo Nuraghe, Club “Amici di Fiorano“, Dimòndi Clown Onlus, Rotary Club Sassuolo.

Dal 15 gennaio la sede sarà aperta gratuitamente al pubblico il lunedì e il martedì dalle 9.00 alle 13.00 con “Spazio aperto” e si potrà accedere al Centro per giocare e socializzare con altre famiglie, mentre ogni mercoledì mattina (9.00-13.00) sarà dedicato a iniziative per futuri e neogenitori (0-12 mesi).

“Il 2024 – commenta l’assessore Luca Busani – si apre con una nuova buona notizia per le famiglie fioranesi: dopo aver chiuso il 2023 con un ulteriore aumento di posti nei nidi comunali, inauguriamo la sede fioranese del Centro per le Famiglie, perché è importante offrire nuovi strumenti educativi a quanti più bambini possibile. Sostenere il loro presente significa infatti consolidare il nostro futuro”.

I contatti del Centro relativi alla sede fioranese sono: tel. 0536/940920, mail centroperlefamiglie.fiorano@distrettoceramico.mo.it. Per rimanere aggiornati sulle novità del Centro per le Famiglie Distretto Ceramico si possono seguire le pagine social relative o consultare il sito web.

Proseguono i controlli dei Carabinieri per tutelare la sicurezza stradale

Proseguono i controlli dei Carabinieri per tutelare la sicurezza stradaleI Carabinieri del Comando Provinciale di Modena in questi giorni stanno intensificando i servizi che interessano sia il centro urbano del capoluogo, sia le zone periferiche della provincia. Nella giornata dell’8 gennaio, nell’ambito di questi servizi rinforzati sul territorio, sono stati eseguiti mirati controlli alla circolazione stradale, finalizzati a contrastare i reati di guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, spesso causa di sinistri stradali in cui si mette a rischio la propria incolumità, oltre a quella degli altri utenti della strada.

Ed è questo il caso di una 65enne che, a metà dicembre, era rimasta coinvolta in un sinistro stradale autonomo, fuoriuscendo dalla carreggiata mentre era alla guida della propria utilitaria. Sul posto era intervenuta una pattuglia della Stazione Carabinieri di San Felice sul Panaro.

I militari, dopo aver soccorso la conducente, avevano riscontrato una condizione alterata, presumibilmente dovuta all’abuso di alcol. Gli accertamenti di laboratorio, eseguiti dopo il suo trasporto in ospedale, hanno confermato un tasso alcolemico ben superiore a quello consentito dalla legge.

La donna è stata segnalata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modena per il reato di guida in stato di ebbrezza alcolica e nel contempo i Carabinieri hanno proceduto al ritiro della sua patente di guida.

Nel corso dei controlli su strada, i militari della Stazione di Formigine hanno identificato un 24enne del luogo, che è stato trovato in possesso di un piccolo quantitativo di marijuana, detenuta per uso personale.

Stessa sorte è toccata a un 22enne che, sottoposto a controllo dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pavullo nel Frignano, è risultato in possesso di una modica quantità di hashish.

Nei confronti di entrambi è stata contestata una violazione amministrativa con contestuale segnalazione alla Prefettura.

Gas, Federconsumatori ER: il Governo cancella i sostegni alle famiglie, 2024 all’insegna dei forti rincari

Gas, Federconsumatori ER: il Governo cancella i sostegni alle famiglie, 2024 all’insegna dei forti rincariIl 2024 si apre all’insegna di forti rincari per i consumatori. Come abbiamo denunciato già da diverso tempo  infatti, in assenza del mantenimento dello sconto sull’IVA al 5% sul gas, l’esito era scontato e risulta davvero pesante per le tasche dei cittadini.

Il Governo è rimasto sordo alle nostre sollecitazioni  per cui dal 1 gennaio l’IVA passa dal 5% al 10% per i primi 480 mc consumati e al 22% per i consumi eccedenti: va considerato che il consumo medio annuo è pari a 1400 mc. L’abbassamento del prezzo della materia prima del 6,7% registrato sull’indice PSV, che è l’indice di riferimento per i contratti del Servizio di tutela delle vulnerabilità (ex Servizio di maggiore tutela) e per la quasi totalità dei contratti variabili a libero mercato reso noto da Arera, è ben lontano dal compensare l’incremento dell’IVA. Con l’abolizione delle agevolazioni finora previste per IVA e oneri di sistema, ogni famiglia, subirà un aggravio di circa +102,15 euro annui sulla bolletta del gas.

Per non parlare degli incrementi dovuti al passaggio sul mercato libero che determineranno, secondo le nostre valutazioni, aggravi delle bollette pari al  +11% per le offerte sul mercato del gas a prezzo variabile e +49% per quelle a prezzo fisso. Situazione ancora peggiore per gli utenti con contratto a prezzo fisso che non beneficiano di nessuna riduzione del costo del gas e risentono interamente dell’aumento della tassazione.

In condizione ancora peggiore si ritrovano quegli utenti, non certo ricchi, con un reddito ISEE compreso tra € 9.531 e € 15.000 che dal 1 gennaio perdono il bonus energia perché il Governo non ha rifinanziato neppure questa misura.

Le promesse governative di non abbandonare i cittadini sono un lontano ricordo, la realtà è che sono lasciati alla deriva.

In assenza di nuovi interventi, che dovrebbero presentare anche elementi di innovazione rispetto al passato e senz’altro essere più mirati, le difficoltà generali delle famiglie medie sono destinate ad appesantirsi e faranno scivolare le fasce sociali più deboli verso la linea della povertà energetica e della povertà in senso generale, entrambe da tempo in incremento.

Pensare che lo sconto fiscale sull’IRPEF, peraltro di entità modesta e a tempo determinato, sia la sola e unica risposta che viene offerta significa non dare risposte. L’incremento del costo del gas di questo mese di gennaio la riduzione dell’IRPEF se lo è già “mangiato” e se si sommano tutti gli altri aumenti dei prezzi e delle tariffe e i tagli alla spesa sociale, le prospettive del 2024 sono davvero nere.

Ricordiamo che il 10 gennaio finisce servizio di maggiore tutela. Per i clienti cosiddetti “vulnerabili”  – che hanno compiuto 75 anni; in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio, percettori di bonus); soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 104/92; per utenza che serve una abitazione di emergenza a seguito di eventi calamitosi –  è possibile continuare ad usufruire tariffe amministrate dall’autorità. Precisiamo anche che nel caso fossero passati al mercato libero, potranno rientrare nel mercato tutelato.

Mentre i non vulnerabili dovranno invece scegliere il gestore ed il contratto a mercato libero più conveniente.

Siamo a disposizione con i nostri sportelli sul territorio regionale per informare ed orientare i cittadini che ne avessero necessità.

Day Hospital Oncologico di Sassuolo: inaugurato il nuovo punto accoglienza dell’Associazione ‘Per Vincere Domani’

Day Hospital Oncologico di Sassuolo: inaugurato il nuovo punto accoglienza dell’Associazione ‘Per Vincere Domani’Il Day Hospital Oncologico di Sassuolo potenzia gli spazi a disposizione dei pazienti e lo fa grazie all’associazione ‘Per Vincere Domani’, che da anni offre gratuitamente attività e servizi agli utenti che accedono al Day Hospital situato all’interno del Poliambulatorio adiacente dell’Ospedale. E’ stato inaugurato questa mattina, martedì 9 gennaio, il nuovo punto punto accoglienza dell’associazione, all’ingresso del DH Oncologico, intitolato alla fondatrice Tiziana Orsini Rovatti. Avendo rimodulato gli spazi dedicati in precedenza all’associazione, il Day Hospital sarà inoltre  dotato di una spaziosa sala medici con 3 postazioni con pc, fondamentale per l’attività quotidiana di aggiornamento e di ricerca clinica.

L’associazione, che a proprie spese si è occupata del progetto, è stata ringraziata durante un momento speciale a cui hanno partecipato la Direttrice Generale dell’Azienda USL, Anna Maria Petrini; la Direttrice del Distretto sanitario di Pavullo, Federica Ronchetti; il Direttore dell’Ospedale di Sassuolo Spa, Stefano Reggiani; la Responsabile dell’Unità operativa di Oncologia Area Sud Ausl di Modena, Lucia Longo; e Claudia Pigoni dell’Associazione ‘Per Vincere Domani’. Presenti anche sindaci e rappresentanti dei Comuni del Distretto ceramico.

L’associazione ‘Per Vincere Domani’, che già in passato aveva ristrutturato il DH Oncologico dell’Ospedale di Sassuolo rendendolo più luminoso e accogliente per i pazienti, è da anni impegnata a proporre ai pazienti oncologici servizi ed attività, tra cui trasporti a domicilio, ballo terapeutico, yoga e tanto altro.

“L’impegno costante e instancabile dei volontari è una risorsa fondamentale per il funzionamento del sistema sanitario locale e nazionale – dichiara Anna Maria Petrini, Direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena -. Nel caso dell’associazione ‘Per Vincere Domani’, che ringrazio, questa presenza tra e al servizio dei pazienti si traduce anche nella volontà di contribuire in prima persona a migliorare gli spazi di cura, creando così un valore aggiunto in più per fare sentire a loro agio le persone”.

“Rivolgo un sentito ringraziamento all’associazione ‘Per Vincere Domani’ per il costante e continuo supporto che offre ai nostri servizi – afferma Federica Ronchetti, Direttrice del Distretto sanitario di Sassuolo -. La loro attenzione, la sensibilità, la generosità ed il contributo nel rendere più accoglienti gli spazi di cura, sono un valore aggiunto per tutto il Distretto Ceramico”.

“Con questa ulteriore donazione vogliamo proseguire nel solco tracciato dalla nostra fondatrice Tiziana Orsini Rovatti – sottolinea Claudia Pigoni dell’associazione ‘Per Vincere Domani’ -. Siamo un’associazione nata ormai più di trent’anni fa per stare vicino ai pazienti e rappresentare una ‘boccata d’aria’ nei momenti più difficili. Quando subentra  la preoccupazione, un po’ di stanchezza per le terapie, siamo lì per regalare un sorriso alle persone e per questo è fondamentale per noi continuare e confermare la nostra presenza all’interno del Day Hospital Oncologico. Ringraziamo le imprese che ci hanno aiutato in questo intervento -Studio CGroup, Altaluce, Torreggiani, Il Mastro Cartongessi, Luce Trend, La Rinnova e Gianni Anderlini – e tutte le altre realtà come l’associazione Alpini di San Michele, Gli Amici dell’Aceto Balsamico alla vecchia maniera e il Salotto Regina di Sassuolo per averci aiutato a raccogliere i fondi sufficienti”.

La Giunta regionale istituisce il Premio Emilia-Romagna Cultura

“La cultura e il patrimonio culturale sono arricchiti dal lavoro, dal genio creativo e dai talenti di tanti uomini e donne ed è interesse della Regione Emilia-Romagna e della collettività riconoscere e attribuire il giusto riconoscimento a chi si sia distinto in modo speciale per l’apporto individuale alla crescita e alla definizione delle identità culturali del territorio”. Così l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, spiega la decisione della Giunta regionale di istituire il Premio Emilia-Romagna Cultura, da assegnare annualmente a una donna e a un uomo che si siano particolarmente distinti in ambito culturale, scelti tra le persone in vita che siano nate e/o residenti, vivano o lavorino in Emilia-Romagna, che abbiano dato lustro alla regione nel corso della loro vita.

Il premio, di natura simbolica, per la prima edizione è stato assegnato alla cantante lirica Raina Kabaivanska, di origine bulgara, che da tempo vive in Emilia-Romagna, e all’architetto emiliano Dante Bini, che vive da tempo in California. Per la cantante la motivazione del riconoscimento è legata agli straordinari meriti artistici della sua carriera e all’impegno appassionato per la formazione di nuovi talenti; nel caso dell’architetto, per i risultati altrettanto straordinari conseguiti nella ricerca architettonica e nello sviluppo di tecniche costruttive innovative.

La consegna del Premio sarà effettuata dal Presidente della Regione Stefano Bonaccini in occasione di una cerimonia pubblica nel prossimo febbraio.

 

Le biografie dei premiati

La Giunta regionale istituisce il Premio Emilia-Romagna Cultura
immagine fornita da Modena Città del Belcanto

Raina Kabaivanska

Nata a Burgas (Bulgaria), sul Mar Nero, vive da decenni in Emilia-Romagna, a Modena, ed è una delle cantanti liriche più importanti dei nostri tempi. Diplomata in canto e pianoforte al conservatorio di Sofia, nel 1957 debutta all’Opera Nazionale Bulgara. L’anno successivo ottiene una borsa di studio per studiare canto presso il Bolshoi di Mosca, ma chiede e ottiene di studiare canto in Italia, dove segue gli insegnamenti di Zita Fumagalli Riva a Milano.

Il suo debutto al Teatro alla Scala nel 1961 è l’inizio di una splendida carriera sui palcoscenici di tutti i grandi teatri e sale di concerti del mondo: dal Covent Garden di Londra all’Opera di Parigi, dal Metropolitan Оpera di New York al Teatro Colon di Buenos Aires, dal Bolshoj di Mosca all’Opera di Tokio, al Festival di Salisburgo e molti altri. Raina Kabaivanska è molto attiva in Italia, dove canta in tutti i grandi teatri e in molti altri più piccoli – La Fenice di Venezia, l’Arena di Verona, i teatri lirici di Torino, di Genova, di Parma, di Bologna, di Modena, l’Opera di Roma. Partner di Raina Kabaivanska sono alcuni tra i più grandi tenori del Novecento – Mario del Monaco, Jon Wickers, Carlo Bergonzi, Alfredo Kraus, Plácido Domingo, José Carreras, Luciano Pavarotti. Durante i suoi 55 anni di carriera Kabaivanska interpreta ruoli indimenticabili di un repertorio che colpisce per la sua ampiezza. L’amore per il belcanto l’ha portata a dedicarsi con passione all’insegnamento in Francia, Spagna, Bulgaria. In Italia ha insegnato all’Accademia Chigiana e, in particolare, presso il Conservatorio Vecchi-Tonelli di Modena. Qui, da oltre 20 anni, è attiva la sua Masterclass in tecnica vocale e interpretazione del repertorio, corso che è stato recentemente inserito tra le più prestigiose iniziative di formazione del protocollo Modena Città del Belcanto, un accordo tra più enti per la formazione professionale dei cantanti lirici, la promozione e la valorizzazione dell’offerta culturale del territorio.

Tra i suoi allievi figurano cantanti oggi ai vertici del panorama operistico internazionale come Maria Agresta, Andrea Carè, Veronica Simeoni, Vittoria Yeo e numerosi altri.

Binishell

Dante Bini

Nato a Castelfranco Emilia (Modena) il 22 aprile 1932, occupa un ruolo di assoluto rilievo nel panorama culturale internazionale, per la sua incessante attività di sperimentazione nel campo dell’architettura contemporanea. Dante Bini si laurea in Architettura presso l’Università di Firenze nel 1962. Precursore di tecniche costruttive innovative, si inserisce a pieno titolo nei movimenti d’avanguardia italiani come Archizoom e Architettura Radicale e nelle ricerche portate avanti dal gruppo di architetti di Arcosanti in Arizona.

La ricerca di Dante Bini spazia in differenti settori dell’architettura: dalle case di abitazione popolare alla progettazione di case temporanee per il sopraggiungere di calamità naturali, dagli edifici specialistici fino alla forma urbana, arrivando a prototipi di abitazione per stazioni satellitari. Questa sua versatilità lo porta a viaggiare in diversi continenti, dagli Stati Uniti all’Unione Sovietica all’Australia. Alla visionarietà e sperimentazione Dante Bini coniuga un pragmatismo “emiliano”, sviluppando più di un centinaio di brevetti sull’automazione di cantiere. Fra questi, hanno assunto fama mondiale le Binishell (1969), semicupole realizzate sfruttando l’aria. Ce ne sono migliaia nel mondo, forse la più celebre è la Casa/Cupola di Michelangelo Antonioni e Monica Vitti in Sardegna. Dal 1981 si stabilisce negli Stati Uniti, applicandosi in particolare allo sviluppo di modelli urbani complessi caratterizzati da sistemi altamente tecnologici e sostenibili per la mobilità urbana collettiva, dove il motivo dominante della ricerca progettuale si fonde su un nuovo concetto di ecologia dell’abitare, l’arcologia.

Infezioni respiratorie, forte sinergia delle Aziende sanitarie

Infezioni respiratorie, forte sinergia delle Aziende sanitarieSono diverse le azioni messe in campo durante le ultime settimane dall’Azienda USL di Modena, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e l’Ospedale di Sassuolo Spa per monitorare l’andamento delle epidemie di virus respiratori e garantire l’assistenza necessaria ai cittadini colpiti, soprattutto nella fase delle festività e in vista del picco dei contagi che sarà raggiunto, presumibilmente, in queste settimane. Il quadro generale risulta differente rispetto al 2022 quando i casi covid erano più diffusi ma a bassa sintomatologia e l’ondata epidemica influenzale aveva registrato un andamento più contenuto con il picco a fine gennaio.

Tutte le azioni definite dalle tre Aziende sanitarie modenesi sono possibili grazie all’impegno di tutti i professionisti che, specialmente in questi giorni di festa, hanno sempre garantito l’assistenza ai numerosi pazienti arrivati nei Pronto Soccorso o ricoverati negli ospedali e la disponibilità a integrare i turni, dato che purtroppo anche tra il personale sanitario si sono registrati casi di malattia legati soprattutto a virus respiratori.

“E’ doveroso – osservano i Direttori generali delle tre Aziende sanitarie – un ringraziamento a questi nostri professionisti, a partire da quelli impegnati nei PS, passando per tutte le strutture ospedaliere e territoriali della nostra Provincia: non si sono risparmiati, nonostante i giorni di turnover per le meritate ferie abbia coinciso con momenti di grande afflusso di pazienti. Ancora una volta la struttura sanitaria sta tenendo attraverso gli sforzi organizzativi messi in campo, l’integrazione sempre più forte tra i diversi contesti di cura, ma soprattutto grazie a coloro che quotidianamente prestano servizio nel nostro sistema per garantirne l’operatività.

Chiediamo ai cittadini di essere vicini alla sanità e ai suoi professionisti, di non manifestare comportamenti che possono rallentare le operazioni sanitarie e, ancora una volta di utilizzare le misure di prevenzione e protezione delle vie respiratorie (igiene delle mani e mascherina rimangono preziosi alleati contro la diffusione delle infezioni). Soprattutto quando si visitano persone fragili, è bene adottare tutti quei comportamenti responsabili necessari per ridurre la circolazione virale e alleggerire la pressione sugli ospedali”.

Queste le azioni principali messe in campo sinergicamente dalle aziende sanitarie e i dati sull’evoluzione degli accessi.     

  • E’ stato avviato il monitoraggio puntuale degli accessi nei Pronto Soccorsi e dello stato di occupazione dei posti letto: dalle analisi risulta che, pur all’aumentare degli accessi in PS, nelle strutture Ausl la percentuale dei pazienti per cui è stato ritenuto necessario un ricovero è in linea coi dati dell’anno precedente, pari al 12%, a dimostrazione di una buona capacità di filtro dei Pronto Soccorso. Anche i Pronto Soccorso gestiti dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena hanno dovuto far fronte a una crescita importante degli accessi, riuscendo comunque a fornire al cittadino risposte per ogni tipologia di codice colore assegnata in fase di triage.
  • Si è lavorato, attraverso i due CAU (Centri di Assistenza e Urgenza) attivati recentemente a Castelfranco Emilia e Finale Emilia, per la risposta ai bisogni episodici urgenti ma non gravi, con una quota di accessi che in passato sarebbero confluiti direttamente nei PS (dati nel comunicato Ausl inviato il 6 gennaio, ndr).
  • E’ stata attivata una cabina di regia interaziendale per il costante monitoraggio dei posti letto disponibili negli ospedali della Provincia, come avvenuto nelle precedenti stagioni di picco influenzale o durante la pandemia da covid. Sulla base dei dati sono stati predisposti posti letto internistici integrativi all’interno degli ospedali e in Osservazione breve intensiva, e sono state confermate le disponibilità di posti letto nelle strutture private accreditate. A ciò si è aggiunta la verifica in tempo reale dell’occupazione dei posti letto nelle strutture intermedie come Osco e Hospice e nelle strutture residenziali.
  • È stata garantita (anche durante l’attacco hacker con sistemi informatici e telefonici alternativi) la gestione dei percorsi di dimissione dagli ospedali da parte della Centrale Operativa Territoriale (COT), contribuendo alla pronta disponibilità dei posti letto.
  • E’ stato garantito il servizio di Assistenza domiciliare Infermieristica su tutto il territorio provinciale con una copertura H12, 7 giorni su 7, compresi dunque i festivi, con attivazione diretta dal Pronto Soccorso su casi specifici oltre che direttamente dai pazienti, famigliari e dal servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia medica). Le persone assistite attualmente dal servizio di Assistenza domiciliare Infermieristica sono circa 11mila.
  • La Centrale unica di Continuità Assistenziale, raggiungibile al numero 800 032032, ha garantito l’attività sui casi urgenti gestito fino a 900-1000 chiamate dei cittadini in una sola giornata, pur in presenza di alcune difficoltà tecniche.
  • Nel periodo compreso tra il 23 dicembre e il 1° gennaio sono stati un migliaio i bambini che sono ricorsi alle cure dell’Accettazione pediatrica del Policlinico di Modena, con picchi di oltre 120 bambini nei giorni festivi. Settantasei bambini (8% degli accessi all’Accettazione pediatrica) hanno avuto la necessità di ricovero determinando un ‘occupazione dei posti letti superiore al 180%, cui si è fatto fronte attivando letti supplementari predisposti in previsione dell’ondata epidemica e utilizzando tutti gli operatori sanitari a disposizione. Solo in rare occasioni, che si contano sulle dita di una mano, si è dovuti ricorrere al trasferimento di pazienti presso altri ospedali della provincia modenese. Nella maggior parte dei casi i bambini ricoverati erano affetti da insufficienza respiratoria causata da virus (in particolare virus influenzali, virus respiratorio sinciziale, coronavirus COVID-19) e che ha comportato la somministrazione di ossigeno ad alti flussi e in casi fortunatamente rari la necessità di ricovero in Terapia Intensiva Neonatale. Anche in queste condizioni di estrema difficoltà organizzativa è comunque regolarmente proseguita l’attività dell’Oncoematologia pediatrica e delle branche specialistiche pediatriche.
  •             Poco meno di un migliaio sono anche gli accessi registrati dal Pronto Soccorso Pediatrico del reparto di Pediatria e Neonatologia di Area Nord (Carpi e Mirandola) dell’Azienda USL di Modena.

L’andamento dell’epidemia

I casi di influenza e COVID-19 nella provincia di Modena sono in crescita: dal Sistema di sorveglianza integrata dei virus respiratori si rileva il passaggio da 19.15 casi ogni mille assistiti della 51esima settimana del 2023 a 21.44 casi della 52esima settimana, l’ultima dell’anno. Ci si avvicina al picco di diffusione dei virus respiratori che verosimilmente sarà nei prossimi giorni di gennaio.

Come ogni anno anche quest’anno l’incidenza più alta è nei bambini rispetto agli adulti in particolare nella fascia età 0-4 anni che ha visto nell’ultimo mese un incremento fortissimo dei casi che sono quasi quadruplicati. Il fenomeno trova diverse spiegazioni dato che spesso i bambini frequentano le comunità (asili, scuole), sono meno attenti alle misure igieniche come lavarsi le mani o soffiarsi il naso e perché in questa categoria la copertura vaccinale è molto bassa. La popolazione pediatrica è stata particolarmente colpita da virus respiratori che hanno causato malattie influenzali o simil influenzali con decorso che può essere anche lungo.

“L’influenza stagionale è una malattia comune durante i mesi più freddi – chiarisce Alessandra Fantuzzi del Servizio di Igiene pubblica Ausl – ma quest’anno si è verificato un aumento dei casi tardivo rispetto agli anni precedenti complice il clima caldo dell’autunno, e il picco è atteso per gennaio 2024. Per limitare la diffusione dell’influenza, è consigliabile adottare alcune precauzioni tra cui evitare, quando possibile, il contatto con persone sintomatiche che manifestano i comuni sintomi come febbre, tosse, naso che cola, mal di gola ecc, coprirsi la bocca e il naso sia utilizzando la mascherina quando si è malati che utilizzando correttamente i fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani. Si ricorda che la vaccinazione antinfluenzale è il modo più efficace per proteggersi dall’influenza e che è ancora possibile consultare il proprio medico per ottenere il vaccino”.

Le attività dei medici sentinella a Modena sono fondamentali per monitorare l’andamento dell’influenza e delle infezioni simil-influenzali nella città. Attualmente, sono attivi 26 medici sentinella distribuiti su tutto il territorio che raccolgono tamponi e segnalano i casi di influenza e infezioni respiratorie simili all’influenza. I campioni di tamponi da pazienti con sintomi influenzali vengono inviati per l’analisi di laboratorio al fine di identificare il tipo di virus responsabile dell’infezione. Dai dati della sorveglianza virologica emerge che l’influenza di tipo A H1N1 è la forma virale maggiormente presente.

“Oltre all’influenza – prosegue Fantuzzi – la diffusione del COVID-19 continua ad essere seguita dai medici e, data la via di trasmissione del virus principalmente attraverso le goccioline di saliva rilasciate quando una persona infetta tossisce, starnutisce o parla, per limitarne la diffusione è consigliabile seguire le medesime misure valide per altri virus respiratori, come l’influenza, compresa la vaccinazione. È possibile effettuare l’anti Sars-Cov-2 a distanza di 6 mesi dall’infezione o dall’ultima somministrazione. Seguire queste misure precauzionali – conclude -consente di limitare la diffusione dei virus respiratori e proteggere la propria salute e quella degli altri”.

Al via la prevendita del nuovo centro GimFIVE di Sassuolo: prezzo bomba

Al via la prevendita del nuovo centro GimFIVE di Sassuolo: prezzo bombaCon l’inizio del nuovo anno si è soliti fare bilanci di quello appena passato, GimFIVE non può che essere soddisfatta di quanto sin qui raggiunto, il suo format vincente, resta infatti il fitness più conveniente d’Europa, ha portato il Presidente Gambaccini ed il suo team a poter contare oggi 13 palestre già attive dislocate su Emilia Romagna, Umbria e Toscana. Ma GimFIVE nel 2023 non si è accontentata affatto ed anzi ha anzi continuato la sua ascesa sbalorditiva verso il successo, sono infatti 4 i centri ulteriori in cui è partita la prevendita.

Tra le nuove ‘stelle’ nate in GimFIVE, vi è la palestra di Sassuolo sita in via Circonvallazione Nordest 181, proprio di fianco all’Esselunga, ove appunto è iniziata la prevendita, questo è davvero il momento propizio per tutti gli incerti, dato il prezzo lancio incredibile, per mettere da parte tutte le esitazioni e pensare ad un 2024 all’insegna del benessere e della salute fisica e mentale, ricordiamo che i latini dicevano ‘mens sana in corpore sano’. Troppo spesso per mancanza di tempo, costi alti e voglia, si continua a rimandare l’iscrizione in palestra, ora i residenti di Sassuolo e aree limitrofe non avranno più alcuna scusa, il prezzo per poter acquistare il proprio abbonamento, per chi approfitterà della prevendita, è di 9.90 al mese.

Le tessere in prevendita saranno chiaramente limitate e si procederà fino ad esaurimento scorte, vi consigliamo dunque di non perdere l’occasione di iscrivervi in un centro all’avanguardia con nuove attrezzature.

Ricordiamo chiaramente che al nuovo centro potranno anche accedere tutti coloro che già hanno abbonamenti attivi su altre palestre GimFIVE, si pensi a coloro, ad esempio, che frequentano la palestra di Fiorano, distante solo pochi minuti dalla nuova ‘nata’. Per i già tesserati è infatti possibile frequentare tutti i centri in Italia a marchio GimFIVE.

Ancora ci pensi? Spargi la voce tra i tuoi conoscenti, invita amici e parenti ‘pigroni’ e mettiti in gioco per un 2024 all’insegna della salute, ti aspettiamo!  Per accaparrarti una delle ultime tessere a soli €9,90 al mese passa in palestra, per scoprire orari e modalità, puoi facilmente consultare il sito www.gimfive.com.

Maranello, la misteriosa storia dell’aereo fantasma

Maranello, la misteriosa storia dell’aereo fantasmaSabato 13 gennaio alle 17 appuntamento al Mabic di Maranello con “Il deserto del tempo”, conferenza di Giorgio Viola, Direttore del Museo del Combattente di Modena, dedicata alla figura dell’aviere Giovanni Romanini. Classe 1916, Romanini era parte dell’equipaggio del bombardiere leggero ‘Sparviero’ che sparì dai radar sopra la Libia durante la seconda Guerra Mondiale, nel 1941: sopravvissuto allo schianto, camminò per novanta chilometri nel deserto alla ricerca d’aiuto ed ora riposa al Cimitero di Collecchio (Parma). I resti del velivolo furono ritrovati nel deserto soltanto nel 1960.

Quella dello “Sparviero fantasma” è uno dei misteri più noti degli aerei scomparsi durante la seconda guerra mondiale. Il 21 luglio 1960, alcuni tecnici della compagnia CORI del gruppo Eni vicino alla pista che stavano percorrendo tra Gialo e Giarabub, in Libia, trovarono lo scheletro di un aviere, identificabile dai bottoni dell’uniforme. Oltre ad una pistola lanciarazzi, sullo scheletro vi era una chiave con la piastrina metallica di Giovanni Romanini, primo aviere di Parma. Il 5 ottobre un’altra squadra ritrovò i resti di un aereo sul quale risultava visibile il numero di matricola e l’identificativo di squadriglia, la 278ª Aerosiluranti. L’aereo era decollato il 21 aprile 1941 al comando del capitano pilota Oscar Cimolini per una missione di aerosiluramento, ma scomparve nel nulla, finendo nell’elenco dei dispersi con il suo equipaggio: oltre a Cimolini, il maresciallo pilota Cesare Barro, il tenente di vascello osservatore Franco Franchi, il sergente maggiore marconista Amorino De Luca, il 1º aviere motorista Quintilio Bozzelli, il 1º aviere armiere Romanini.
Il relitto dell’aereo si presentava in buone condizioni generali, con le eliche danneggiate, il muso sfondato e le gambe di forza del carrello, evidentemente estratto per l’atterraggio, che avevano sfondato le ali. L’aereo era quindi atterrato coi motori funzionanti. Non si può dire se gli apparati ricetrasmittenti funzionassero durante il volo, ma di fatto l’aereo oltrepassò la costa per addentrarsi nel deserto per oltre 400 km. Romanini andò in cerca di soccorsi, ma morì nel tentativo (marciò per oltre 90 km e mancò di poco un deposito d’acqua del Long Range Desert Group, poi spirò, dopo aver verosimilmente sparato un razzo di segnalazione, a soli 8 km dalla trafficata strada Gialo-Giarabub), mentre i corpi di altri tre membri dell’equipaggio, mai identificati, furono trovati uno all’interno del relitto (il pilota, probabilmente Cimolini, ucciso o gravemente ferito nell’atterraggio: lo scheletro presentava vistose fratture, ed i comandi mostravano ancora tracce di sangue) e due al suo esterno (uno dei quali sotto un’ala, probabilmente per ripararsi dal sole). Le salme di altri due uomini non furono mai ritrovate; il fatto che sul corpo di Romanini fu trovato un secondo orologio, oltre al suo, fa pensare che almeno un altro superstite avesse tentato l’attraversamento del deserto, ma fosse morto durante la marcia. Il motivo per il quale l’equipaggio non si rese conto del macroscopico errore di rotta non potrà mai essere spiegato completamente.

# ora in onda #
...............