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martedì, 20 Maggio 2025
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Domani al Mast di Bologna incontro dedicato alla nuova Rete Oncologica ed Emato-oncologica della Regione

Fa tappa a Bologna il ciclo degli incontri promossi nei mesi scorsi dall’assessorato alle Politiche per la salute per presentare la Rete Oncologica ed Emato-oncologica della Regione Emilia-Romagna e per confrontarsi sulle prospettive e il comune impegno – di istituzioni, professionisti e cittadini – nella lotta contro il cancro.

L’appuntamento “Uniti contro il cancro: prospettive, terapie e ricerca” è domani, giovedì 9 novembre, alla Fondazione Mast (via Speranza, 42), alle ore 21 con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. La nuova data recupera l’incontro del 19 maggio scorso, annullato a causa dell’alluvione.

In occasione dell’incontro sarà distribuito il libro “Uniti contro il cancro”, curato e realizzato dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute per illustrare attraverso le parole degli esperti come funziona la Rete, che ha nell’oncologia di prossimità, nella telemedicina e nella ricerca alcuni dei suoi punti di forza.

“In questi mesi – commenta l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini- abbiamo incontrato cittadini, volontari, professionisti e associazioni per spiegare questo nuovo modello organizzativo messo a punto dalla Regione, che permette un’integrazione sempre più stretta tra l’ospedale e il territorio, a vantaggio dei cittadini. La Rete Oncologica ed Emato-oncologica dell’Emilia-Romagna è pensata, infatti, per una sanità sempre più vicina al paziente e che possa garantire i migliori livelli di cure, assistenza e servizi per le persone ammalate di tumore”.

La lotta al cancro è un impegno comune che mette insieme istituzioni, medici, ricercatori e associazioni di volontariato. Per questo il format della serata è quello del dialogo tra l’assessore, i clinici e i pazienti che interverranno, perché sono fondamentali l’esperienza e il contributo di tutti.

All’incontro, oltre all’assessore Donini, intervengono: Antonio Maestri (direttore Unità Operativa Complessa Interaziendale di Oncologia del Territorio Metropolitano di Bologna all’Ospedale Bellaria – AUSL di Bologna), Claudio Zamagni (direttore dell’Oncologia Medica senologica e ginecologica dell’IRCCS Policlinico Sant’Orsola), Alessio Giuseppe Morganti (direttore Unità Operativa di Radioterapia dell’IRCCS Policlinico Sant’Orsola), Riccardo Masetti (Unità operativa Complessa di Oncoematologia Pediatrica dell’IRCCS Policlinico Sant’Orsola), Enrico Franceschi (direttore della UOC di Oncologia del Sistema Nervoso dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche), Toni Ibrahim (direttore della Struttura Complessa di Oncologia Medica “Osteoncologia, Sarcomi dell’Osso e dei Tessuti Molli e Terapie Innovative” dell’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli), Michele Cavo (direttore dell’Ematologia dell’IRCCS Policlinico Sant’Orsola), Pier Luigi Zinzani (direttore del programma dipartimentale di Diagnosi e terapie dei linfomi e delle sindromi linfoproliferative croniche all’Istituto di Ematologia e Oncologia Medica “L. e A. Seràgnoli” IRCCS Policlinico Sant’Orsola) e Francesca Bonifazi (direttrice programma trapianto e terapie cellulari avanzate IRCCS Policlinico S. Orsola). Inoltre, nel corso della serata saranno trasmesse video interviste ai medici e agli infermieri.

Il prossimo incontro è in programma al Teatro Maria Luigia di Parma il 23 novembre (sempre con inizio alle ore 21).

Iscrizione e crediti formativi

L’evento è accreditato ECM dall’Area Formazione dell’IRCCS AOU di Bologna; se i professionisti desiderano i crediti, devono iscriversi sulla piattaforma Gru-WHR, codice corso 5412.

Rifiuti, Bargi (Lega): “Proprio una bella differenziata: si “brucia” sempre più e le bollette non calano”

Rifiuti, Bargi (Lega): “Proprio una bella differenziata: si “brucia” sempre più e le bollette non calano”“Proprio una bella differenziata quella modenese: sia nel comune capoluogo che a Sassuolo si continua a bruciare sempre più e le bollette non calano di un cent”.
Il consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi, esprime “preoccupazione” riguardo alla gestione dei rifiuti nella provincia di Modena e oggi ha depositato un atto ispettivo nel quale “chiede alla giunta regionale se non sia il caso di privilegiare, nell’ambito della raccolta differenziata, il riciclaggio al conferimento dei rifiuti nel termovalorizzatore di via Cavazza, il che consentirebbe di arginare il degrado nel quale è piombata la città, garantendo al medesimo tempo una riduzione dei costi dei cittadini”.

“Nel territorio modenese – spiega il leghista – è operativo un impianto di termovalorizzazione gestito da Herambiente SpA dal 1980, il quale svolge un ruolo cruciale nello smaltimento dei rifiuti non pericolosi. Tuttavia, nonostante l’implementazione di un nuovo sistema di raccolta differenziata, la quantità di rifiuti indifferenziati bruciati nell’inceneritore è aumentata, comportando una maggiore emissione di inquinanti e un’assenza di vantaggi economici per i cittadini”.

Il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, che pure in provincia di Modena ha generato molte polemiche e notevoli disagi, ha aumentato la percentuale di raccolta differenziata portandola dal 58% del 2022 al 75,1% del luglio 2023.
Nello stesso periodo di tempo, però, i rifiuti urbani indifferenziati provenienti sia dalla provincia di Modena che da fuori provincia sono aumentati (da 59.500 a 60.993 tonnellate i primi e da 13.536 a 21.6060 tonnellate i secondi), portando la quantità totale di rifiuti conferiti dall’inceneritore dalle 108.178 tonnellate dei primi 7 mesi del 2022 alle 129.834 tonnellate dello stesso periodo del 2023.
A questi aumenti, va aggiunto il salto nei numeri dei rifiuti speciali inceneriti nel termovalorizzatore, passati dalle 35.117 tonnellate del luglio 2022 alle 47.235 tonnellate del luglio 2023.

Bargi ricorda che “il Piano regionale gestione rifiuti ed economia circolare Emilia-Romagna 2022-2027 mira a incrementare la raccolta differenziata all’80% e migliorare la qualità, con l’obiettivo di riciclaggio al 70% entro il 2027. Tuttavia, i dati recenti sui rifiuti bruciati sembrano contraddire questi obiettivi”.
Da qui l’atto ispettivo col quale il consigliere leghista chiede alla Giunta regionale “lumi sulla coerenza dei dati sull’incenerimento dei rifiuti con gli obiettivi del Piano Regionale sull’economia circolare e lo sviluppo sostenibile” e ribadisce “l’opportunità di privilegiare il riciclaggio nella raccolta differenziata piuttosto che il conferimento nel termovalorizzatore”.

Gli appuntamenti sassolesi in occasione della Giornata Mondiale del Diabete

Gli appuntamenti sassolesi in occasione della Giornata Mondiale del DiabeteAnche a Sassuolo, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete – che ricorre ogni anno il 14 novembre nel giorno del compleanno del fisiologo canadese Frederick Grant Banting, scopritore dell’insulina – ci sarà una giornata di sensibilizzazione sulla malattia.

Due saranno le attività in programma in città domenica 19 novembre, organizzate dall’Associazione Star Bene e TILT Associazione Giovanile APS con il patrocinio del Comune.

A partire dalle ore 8 in Piazza Garibaldi si terrà la colazione della salute: un momento di confronto fra la cittadinanza con i medici e gli infermieri della diabetologia dell’Ospedale Civile di Sassuolo con la possibilità di fare gratuitamente lo stick glicemico e fare colazione a base di carboidrati integrali e frutta. A seguire si terrà la consueta camminata nei parchi cittadini.

Alle 21 all’Auditorium Bertoli arriverà come ospite Giulia Mengolini, giornalista di Sky News e Sky TG24. In dialogo con Federico Ferrari, autore fra le altre del libro Io e D edito da Incontri editrice, Giulia Mengolini racconterà della sua esperienza con il diabete di tipo 1 e delle tante attività di informazione che fa sulla malattia a partire dalla pagina Instagram Senza Zuccheri Aggiunti (www.instagram.com/senzazuccheri_aggiunti/) e il podcast I funamboli realizzato insieme a Irene Barrese. I Funamboli racconta il diabete di tipo 1 attraverso le testimonianze di chi ogni giorno e ogni notte sa che il suo primo esercizio è quello dell’equilibrio, e attraverso le voci degli esperti che li affiancano e li guidano.

 

Presentato il Calendario Storico dei Carabinieri, realizzato con il contributo di Gramellini e di Pininfarina, e i prodotti editoriali del 2024

Presentato il Calendario Storico dei Carabinieri, realizzato con il contributo di Gramellini e di Pininfarina, e i prodotti editoriali del 2024Il Comandante Generale, Gen. C.A. Teo Luzi, nella mattinata odierna, ha presentato il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri ed. 2024. A illustrare l’opera, realizzata dallo studio di design Pininfarina con il contributo dell’editorialista Massimo Gramellini per la creazione dei testi, è il celebre conduttore televisivo Amadeus, nella splendida cornice dell’Auditorium Parco della Musica.

Il Calendario Storico 2024 è dedicato al tema ”I Carabinieri e le Comunità” e in particolare alla figura del Carabiniere come punto di riferimento della collettività. Una presenza costante accanto alla cittadinanza, da momenti storici per il nostro Paese – come il referendum tra Monarchia e Repubblica nel 1946 – a quelli della vita quotidiana – come la recente alluvione in Romagna. La vicinanza, la capacità di contatto e di ascolto, le tante attenzioni, piccole e grandi, ai bisogni delle persone, dalle città metropolitane fino ai borghi più remoti di provincia, con le quali i Carabinieri corrispondono alle istanze di rassicurazione sociale proprie di ogni comunità, sono il fil rouge che caratterizza da sempre l’operato dell’Arma e che ci accompagna attraverso i 12 racconti del Calendario 2024.

Le storie, descritte dalla penna di Gramellini, narrano alcune delle gesta più eroiche – come il sacrificio consapevole compiuto a Fiesole – ed altre appartenenti alla vita di tutti i giorni – come il sostegno alle persone più fragili nella quotidianità o durante eventi straordinari come la pandemia da Covid19. Storie che il Comandante Generale definisce “così edificanti che sembrano inventate, e sono invece episodi reali” sottolineando come “i Carabinieri sono sempre presenti, attori protagonisti dei soccorsi dopo una calamità, della speranza dopo lo sconforto, dell’ordine dopo il caos, della giustizia dopo un torto. Il senso del dovere, da duecentodieci anni guida ideale di ogni intervento, è lo spirito che anima il nostro servizio”.

Le 12 storie – eterogenee per epoca storica, ambientazione geografica e avvenimenti narrati – sono unite dalla capacità di ascolto e di vicinanza dell’Arma, “filo conduttore” che attraversa l’intera narrazione del Calendario: una banda rossa creata dalla matita di Pininfarina che parte dalla Fiamma – emblema dell’Arma dei Carabinieri – e avvolge l’intera opera attraverso uno dei segni distintivi più significativi e storici dell’uniforme dell’Arma, che caratterizza i pantaloni del Carabiniere. Una banda che, nell’immaginario delle italiane e degli italiani, è diventata simbolo di una forza amica, sempre presente nei momenti e nei luoghi delle nostre vite. Le illustrazioni che compongono le 12 tavole sono disegnate a matita, tratto che contraddistingue la fase creativa delle opere di Pininfarina – dalle auto sportive ai progetti di architettura – e che valorizza e porta alla luce l’arte presente nell’operato quotidiano dei Carabinieri, come evidenziato dal Comandante Generale “non è immediato pensarci, eppure c’è un’analogia evidente, fra le gesta compiute da persone in divisa, e il talento di chi le descrive o le illustra. Anche ad un carabiniere, in fondo, si richiede ciò che fanno gli artisti: aggiungere bellezza”.

Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario Storico dell’Arma, oggi giunto a una tiratura di 1.200.000 copie, di cui oltre 16.000 in otto altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo, nonché in sardo e friulano), è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita sia della profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere”. Iniziata nel 1928, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 91^ edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia.

Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2024 dell’Agenda illustrata attraverso quattro racconti dai quali si evince l’essenza del nostro operato. Si tratta di storie di fantasia ispirate alla realtà e capaci di tratteggiare la vera anima del Carabiniere esaltando il messaggio del servizio a favore della cittadinanza e della fiera consapevolezza di adempiere ad un ruolo sociale indispensabile. L’attività di un’unità cinofila impegnata in operazioni di soccorso dopo una calamità naturale, il Carabiniere appena arrivato di rinforzo alla Caserma di un paesino mal collegato e molto distante dai centri maggiori e dai servizi essenziali, la vita di un Ufficiale dell’Arma, ancora ignaro futuro Comandante Generale e inconsapevole protagonista di una pagina di storia della nostra unificanda Nazione. E ancora l’altruismo di un giovane Comandante di Stazione che trae in salvo una donna che stava annegando.

Altre due opere completano l’offerta editoriale dell’anno 2024.

Il Calendario da tavolo, dedicato anche quest’anno al tema “i Carabinieri nei Borghi più Belli d’Italia”, riguarda piccole gemme arroccate fra gli scorci più suggestivi del Belpaese, il Paese dell’Arte, della Letteratura, dell’Ingegno italico. Sono state selezionate 12 immagini, una per mese, con Carabinieri ritratti in uno dei tanti borghi che impreziosiscono l’Italia, i quali restituiscono un quadro d’autore fatto di geografia, architetture e uniforme.

Tra le località più suggestive, è stata inserita la splendida cornice di Monte Isola (BS), punto panoramico sul Lago d’Iseo e sulla Franciacorta, una vera e propria perla che si caratterizza per un’atmosfera senza tempo. Sono state individuati borghi dell’Italia meridionale, dove l’Arma è impegnata quotidianamente, oltre che nelle attività di controllo del territorio, anche nel contrasto della criminalità organizzata, come quelli di Monte Sant’Angelo in provincia di Foggia, Stilo in provincia di Reggio Calabria e Gangi in provincia di Palermo.

La scelta del tema celebra il concetto della prossimità della Benemerita al cittadino e la sua presenza capillare sul territorio nazionale, permeata anche in quei centri abitati soltanto da poche migliaia di anime, che individuano nella Stazione dei Carabinieri il loro sicuro punto di riferimento. L’intero ricavato della vendita di questo calendarietto da tavolo è devoluto, come accaduto negli anni precedenti, all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri.

Il Planning da tavolo, in scia con le altre opere, è incentrato anch’esso sul tema del “controllo del territorio”. Anche stavolta il ricavato sarà devoluto ad un reparto pediatrico, individuato quest’anno nel Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria.

Tale opera editoriale, in apertura, racconta una storia redatta da personale dell’Arma con il titolo “Il Carabiniere in bicicletta”. È ambientata agli inizi del ‘900 e narra di un Maresciallo dell’Arma che svolgeva il suo servizio per la comunità a bordo di una bicicletta garantendo, con gentilezza e garbo, rassicurazione sociale e compagnia agli abitanti del piccolo paesino.

Inoltre, il planning è organizzato con una pagina calendario all’inizio di ogni mese affiancata da un’immagine raffigurante le attività svolte dai reparti delle varie specialità dell’Arma (cinofili, sciatori, elicotteristi).

 

Prefazione del Comandante Generale al

Calendario Storico ed. 2024

Ogni volta che ammiro un’edizione del nostro Calendario, sono colpito dalla bellezza delle sue immagini e delle parole che le accompagnano: un insieme armonioso, quasi perfetto, a cui sono lieto di contribuire con il mio intervento.

E certamente anche quest’anno, dai testi di Massimo Gramellini, come dalle tavole curate dallo studio di design Pininfarina, è di nuovo questa l’impressione che ricevo. Alle domande che l’arte ripropone, su cosa valga davvero nella vita, trovo risposta nel nostro impegno quotidiano. Quella risposta è pure qui, in storie così edificanti che sembrano inventate, e sono invece episodi reali.

Non è immediato pensarci, eppure c’è un’analogia evidente, fra le gesta compiute da persone in divisa e il talento di chi le descrive o le illustra. Anche a un carabiniere, in fondo, si richiede ciò che fanno gli artisti: aggiungere bellezza. Quella del soccorso dopo una calamità, della speranza dopo lo sconforto, dell’ordine dopo il caos, della giustizia dopo un torto. Se siamo riusciti a donarla al nostro prossimo, al netto di errori e imperfezioni sempre possibili, abbiamo forse meritato un oggetto così pregiato. Il senso del dovere, guida ideale di ogni intervento, è la “linea rossa” che percorre l’intero Calendario. Quel filo conduttore, che abbiamo voluto evidenziare anche graficamente, ha collegato gli slanci individuali componendo un’opera mirabile.

Perché cos’è, se non un capolavoro, restituire un figlio che si stava perdendo all’amore e all’orgoglio di suo padre?

Trovare le sole parole capaci di strappare una donna all’abisso, su di un ponte, quando più niente la richiama alla vita? Sorvolare la neve con un elicottero in condizioni avverse, oltrepassando la montagna per portare il cibo a chi, rimasto isolato, ne ha un bisogno assoluto?

Questa pubblicazione, che raccoglie dodici racconti, uno per ciascun mese dell’anno, ci ricorda cos’è importante sulla terra, e come i fatti importanti trasformino la cronaca in storia.

Cos’hanno in comune il salvataggio in battaglia di Carlo Alberto e le pensioni recapitate durante l’emergenza pandemica a chi da solo non poteva ritirarle? Cosa unisce i Martiri di Fiesole del 1944 ai loro colleghi che qualche mese fa, in quel di Faenza, hanno portato tre anziani in salvo a nuoto, sfidando un’alluvione?

I duecentodieci anni che siamo giunti a festeggiare sono costellati di simili azioni: centinaia, migliaia di gocce portate all’oceano da donne e uomini semplici, animati però da sentimenti sinceri. L’ideale dell’ascolto, della vicinanza, in una parola del “servizio”.

Per raccontare tutto ciò, da operatori del sociale quali siamo, ci occorreva la forza di testi e illustrazioni maneggiati da esperti dei due settori. A loro va la più grande ammirazione, la più sentita gratitudine, che non possiamo non estendere a quanti, dalle nostre fila, ci hanno offerto esempi di cosciente abnegazione. Grazie a un grande giornalista e scrittore, che ancora una volta è riuscito a emozionarci con la sua penna, al tempo stesso sensibile e affilata. Grazie a un marchio di riconosciuto valore, che conferisce eleganza, colore e luce a

tutto ciò che tocca. Grazie ai carabinieri che riempiono di umanità queste pagine e di sicurezza le più sperdute contrade d’Italia: al loro silenzioso sacrificio, al coraggio più forte di ogni timore, alla dedizione generosa e fattiva, all’incrollabile amore verso gli altri. Grazie a Voi, cari Lettori, che prima di essere tali siete la nostra gente, la nostra missione, il senso stesso della nostra uniforme. Con gli auguri più affettuosi, per un nuovo anno sereno e ricco di soddisfazioni.

www.calendario.carabinieri.it

 

Fiorano: l’associazione Pedalpino ha un nuovo presidente

Fiorano: l’associazione Pedalpino ha un nuovo presidenteNegli scorsi giorni è stato eletto il nuovo Presidente dell’Associazione Pedalpino, ossia la realtà associativa che gestisce il Circolo dedicato al gioco della Ruzzola, situato a Spezzano di Fiorano.

Il nuovo presidente Stefano Giuliani, che entrerà in carica a gennaio 2024, subentra al predecessore Francesco Mammi, il quale ha portato avanti la presidenza per oltre 25 anni. È per questo motivo che lo ringraziamo per il lavoro svolto a vantaggio della collettività.

I componenti della Pedalpino sono inoltre i vincitori del torneo di ruzzola a squadre dell’Emilia Romagna di categoria C, svoltosi in 4 giornate.

 

Fai da te, tre serate ecosostenibili a Maranello

Fai da te, tre serate ecosostenibili a Maranello
Mabic (foto Oscar Ferrari)

Tre incontri dedicati all’autoproduzione ecocostenibile, per imparare a curare un giardino domestico, a compostare e a realizzare detersivi ecologici. Il Comune di Maranello propone il ciclo di appuntamenti formativi “Parola d’ordine: fai da te!” aperti a tutta la cittadinanza: tre appuntamenti dedicati all’autoproduzione ecocostenibile a cura di Ecosapiens, in programma alle 20.30 alla Biblioteca Mabic con ingresso gratuito e su prenotazione (info sul sito del Comune).

Si parte martedì 14 novembre con “La potatura del giardino domestico”, serata dedicata alle tecniche e alle strategie migliori per prendersi cura delle piante ornamentali e da frutto. Martedì 28 un incontro per “imparare a compostare”, corso di compostaggio domestico con esempi pratici di avviamento, fasi di maturazione e gestione del compost. Si chiude martedì 12 dicembre con “Dall’olio esausto al sapone da bucato”, incontro dimostrativo su come trasformare gli oli esausti da frittura in sapone liquido e solido per bucato attraverso ricette specifiche, video tutorial e esperienza diretta.

Formigine: 79enne muore investita da auto

Formigine: 79enne muore investita da auto
immagine di repertorio

Tragedia oggi poco dopo le 18 a Formigine in via Ferrari dove un’anziana ha perso la vita dopo essere stata investita da un’auto.

Sul posto sono intervenuti oltre agli agenti della Polizia Locale anche i sanitari del 118 che hanno trasportato in codice rosso l’anziana all’ospedale di Baggiovara dove è deceduta all’arrivo al Pronto soccorso.

L’Emilia-Romagna approva la proposta di legge alle Camere sulla salvaguardia del sistema sanitario nazionale

L’Emilia-Romagna approva la proposta di legge alle Camere sulla salvaguardia del sistema sanitario nazionale

“La nostra sanità, per continuare a essere pubblica e universalistica, ha bisogno di risorse certe e adeguate. L’approvazione della proposta di legge alle Camere oggi in Assemblea legislativa, che abbiamo presentato come Giunta, va in questa direzione. Il via libera al testo, approvato anche da Piemonte e Toscana, un inedito assoluto, arriva in tempo utile per sollecitare il Parlamento ad intervenire con la nuova legge di bilancio dello Stato, la manovra 2024. È il senso della nostra battaglia per salvaguardare la salute, la prevenzione e l’accesso alle cure di tutti i cittadini, senza differenza sociale o di censo: un impegno diffuso a difesa del sistema sanitario pubblico nazionale, vero patrimonio di questo Paese”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, dopo il via libera dell’Assemblea legislativa alla proposta di legge alle Camere sul sostegno finanziario al Sistema sanitario nazionale. Approvato dalla Giunta lo scorso 31 luglio, il testo di legge intende infatti portare al 7,5% del Pil il finanziamento annuale del Servizio sanitario nazionale per evitare il collasso finanziario della sanità italiana e continuare a dare risposta ai bisogni di cura e assistenza dei cittadini. E, contestualmente, prevede di togliere i vincoli che impediscono oggi di assumere personale sanitario nelle Aziende sanità locali.

Ora il testo sarà inviato alle Camere per essere iscritto tra gli atti depositati e saranno i singoli Uffici di Presidenza a decidere se avviare l’iter e assegnarlo alla Commissione competente.

“Abbiamo bisogno di più sanità pubblica- aggiungono Bonaccini e Donini-, l’abbiamo toccato con mano durante la pandemia: il nostro Sistema sanitario nazionale è fondamentale e ora siamo chiamati, tutti, a lavorare per la sua sostenibilità, messa seriamente a rischio. Siamo di fronte a risorse insufficienti, che compromettono l’accesso da parte dei cittadini ai servizi sanitari e sociosanitari e per questo occorre che il Governo si impegni a portare al 7,5% del Pil nominale il finanziamento del fondo sanitario nazionale. Le 30mila firme raccolte in poche settimane sono un incoraggiamento importante: ringraziamo i cittadini, i professionisti, i sindacati, i sindaci e le associazioni e quanti si sono mobilitati in queste settimane. La nostra proposta di legge- concludono- chiede risorse stabili su un ambito pluriennale perché la spesa sanità, oggi, è inadeguata, e nella previsioni del Governo scenderà ulteriormente nei prossimi anni, verso il 6%. Serve un cambiamento radicale perché in gioco c’è la salute di tutti”.

Cosa prevede il progetto di legge

Sono tre i punti della proposta di legge di iniziativa regionale, che si inserisce in un contesto in cui la domanda di servizi sanitari e sociosanitari è in aumento per il progressivo invecchiamento della popolazione e il Servizio sanitario nazionale, già oggi sottofinanziato rispetto alle necessità della popolazione, è in affanno rispetto alla copertura dei costi delle Regioni determinati dalla pandemia.

Il primo riguarda l’incremento del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard, a cui concorre lo Stato, su base annua dello 0,21% del prodotto interno lordo dal 2023 al 2027 fino a raggiungere una percentuale di finanziamento annuale non inferiore al 7,5% del prodotto interno lordo. Obiettivo che comporta un sostanzioso, ma necessario, incremento delle risorse: 4 miliardi di euro l’anno in più per avvicinare l’Italia al livello di altri Paesi europei (come ad esempio Francia, Germania e Regno Unito).

Altro punto cardine del progetto di legge approvato, il superamento per le Regioni dei vincoli di spesa per il personale degli Enti del Servizio sanitario nazionale imposti dalla legge nazionale, e con esso anche il superamento del limite relativo al trattamento accessorio per il personale. Impedire le assunzioni in un momento in cui mancano proprio medici e infermieri è una contraddizione in termini, così come lo è non adeguare gli stipendi del personale nel momento in cui i professionisti scelgono addirittura di passare alla sanità privata. Il provvedimento affronta quindi alla radice il grave problema della carenza di professionisti sanitari, che insieme alla mancanza di risorse adeguate costituisce un nodo fondamentale da sciogliere per la tenuta dell’intero sistema.

Il terzo articolo del progetto di legge riguarda, infine, la copertura finanziaria, garantita in prima battuta da maggiori risorse che dovessero rendersi disponibili dalla crescita economica prevista dalla Nota di aggiornamento al DEF – novembre 2022 e, in seconda battuta, da risorse derivanti dal contrasto all’evasione ed elusione fiscale e contributiva.

Ospedale Civile: un nuovo elettrobisturi grazie alla generosità del mondo imprenditoriale del Distretto

Ospedale Civile: un nuovo elettrobisturi grazie alla generosità del mondo imprenditoriale del DistrettoUn nuovo Elettrobisturi VIO 3 di ultima generazione è stato installato in questi giorni all’Ospedale Civile di Baggiovara grazie a un’importante donazione da parte di Florim, Kerakoll Group e Modula raccolta da Rock No War. L’apparecchiatura è fondamentale per la diagnosi precoce ed il trattamento delle lesioni pre-neoplastiche e neoplastiche superficiali dell’apparato gastroenterico. L’elettrobisturi ha anche alcune importanti applicazioni in Chirurgia Generale e in Neurochirurgia grazie alla funzione ERBEJET dedicata alla dissezione selettiva dei tessuti.

La nuova acquisizione è stata presentata nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i rappresentanti dei donatori: Giorgio Amadessi di Rock No War, Claudio Lucchese, di Florim, Emilia Sghedoni, di Kerakoll Group, Alice Belelli e Giovanni Cariani di Modula SpA.

Desidero ringraziare Rock No War, Florim, Kerakoll Group e Modula per la sensibilità mostrata ancora una volta nei nostri confronti – spiega Claudio Vagnini, Direttore AOU Modena – Come già avvenuto per la Sala Ibrida e per la recente pandemia, la vicinanza del mondo imprenditoriale della nostra Provincia è decisivo per aiutare il Sistema Sanitario Pubblico a dotarsi di attrezzature sempre più evolute al servizio dei cittadini. Il nostro compito è far fruttare al meglio questa generosità.”

Per il sindaco di Modena e presidente del Ctss Gian Carlo MuzzarelliLa generosità di queste imprese del territorio, in collaborazione con Rock No War, rappresenta un esempio, l’ennesimo, di come la comunità contribuisce a sostenere e qualificare la sanità pubblica, a tutela della salute di tutti i cittadini. E rendendo la nostra comunità più forte e coesa“.

Il ruolo di Rock No War – commenta il Presidente Giorgio Amadessiè stato quello di coordinare una nuova e generosa iniziativa di solidarietà a supporto del territorio, facendo da collante per raccogliere i fondi, acquistare la strumentazione e donarla all’AOU di Modena per l’Ospedale di Baggiovara. Ci tengo a ringraziare di cuore le tre realtà imprenditoriali che ancora una volta hanno dato il proprio sostegno economico – rappresentate per questo progetto da Claudio Lucchese di Florim, dalla famiglia Sghedoni di Kerakoll Group e da Franco Stefani di Modula – le stesse che nel 2020 avevano fornito il loro prezioso contributo a favore degli ospedali modenesi nella lotta al Covid19. Nel 2018, insieme ad altri donatori, avevano sostenuto anche il progetto della Sala Operatoria Ibrida”

Rispetto a un elettro-bisturi tradizionale, la nuova workstation integrata VIO 3 ottenuta grazie alla donazione è una tecnologia d’avanguardia che ha la possibilità di implementare trattamenti multimodali. È composta da una Power unit erogatrice di nuove modalità di taglio e coagulo necessarie alle resezione mucosale, alla dissezione sottomucosa e all’escissione di tessuto a tutto spessore e da un idrodissettore ERBE Jet, che consente la rapida e sicura creazione di cuscinetto sottomucoso necessario all’esecuzione di interventi del terzo spazio, come la resezione e la dissezione di polipi e neoplasie superficiali oltre al trattamento di patologie organiche quali l’acalasia esofagea, il diverticolo di Zenker, la gastroparesi refrattaria. Questi componenti intervengono in numerosi interventi terapeutici e diagnostici che ogni giorno il medico endoscopista si trova ad eseguire (tra cui asportazione di polipi, tumori superficiali, esofago di Barrett displastico (lesione precancerosa), displasia gastrica, tumori sottoepiteliali. Grazie alla sua precisione la tecnica water-jet assicura una dissezione “a freddo” senza danno termico ed una preparazione del tessuto selettiva, con tempi ridotti d’intervento, consentendo di preservare vasi sanguigni, nervi ed organi, avere elevata selettività operativa, margini precisi e lineari lungo la linea di dissezione e ottima visione dell’area d’intervento grazie ad un sistema integrato di aspirazione continua.

La diagnosi precoce e il trattamento delle lesioni pre-neoplastiche – spiega la dottoressa Rita Conigliaro, Direttore della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’Ospedale Civile – rappresentano le sfide principali che una moderna gastroenterologia deve affrontare.

Tra le lesioni più diffuse e con potenziale di trasformazione maligna ricordiamo i polipi del colon, l’esofago di Barrett e la displasia gastrica; in particolari condizioni queste lesioni sono difficili da individuare e se fino a pochi anni fa richiedevano interventi chirurgici complessi, oggigiorno possono giovarsi di trattamenti endoscopici conservativi e mininvasivi. Le più moderne procedure di resezione endoscopica che si eseguono presso i centri di terzo livello, richiedono formazione e aggiornamento continuo del personale medico-infermieristico e al tempo stesso necessitano di macchine ed attrezzature all’avanguardia. Tra queste, un ruolo di primaria importanza è rivestito dalla work station composta da power unit ad elettrobisturi integrato, idrodissettore ed erogatore di gas Argon Plasma. Il generatore di Aron Plasma Coagulation di ultima generazione, che tra le varie funzioni consente di eseguire ablazioni profonde e permanenti dell’Esofago di Barrett. Un calcolo approssimativo prevede che la work station VIO 3 impatti. in modo significativo. su un’ampia percentuale di pazienti trattati ed in valore assoluto il beneficio clinico riguarderebbe oltre 300 procedure per anno. Siamo molto grati ai donatori che realmente con la loro generosità e lungimiranza permettono un miglioramento importante nella pratica chirurgica mininvasiva a vantaggio dei cittadini del nostro territorio e non solo”.

“I vantaggi dell’applicazione della tecnologia water-jet in chirurgia generale – aggiunge la dottoressa Micaela Piccoli, Direttore della Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie dell’Ospedale Civile – sono più evidenti negli interventi chirurgici mini-invasivi avanzati (resezioni del colon-retto, colecistectomie difficili eseguite in urgenza per colecistiti, resezioni epatiche). L’idrodissezione permette un effetto preciso <<a freddo>> senza danno termico con una preparazione del tessuto selettiva, in continua aspirazione mantenendo il campo sempre ben visibile in assenza di fumi (preservazione dei vasi sanguigni e dei nervi, riduzione dei sanguinamenti, margini precisi e lineari lungo la linea di dissezione senza necrosi). Tutto ciò con notevoli vantaggi per il paziente non solo per i tempi ridotti d’intervento ma anche per la riduzione ulteriore di possibili complicanze intra e postoperatorie”.

Durante la chirurgia dei tumori cerebrali – ricorda il dottor Giacomo Pavesi, Direttore della Neurochirurgia dell’Ospedale Civile – la funzione di idrodissezione consente di separare il tessuto tumorale da quello sano minimizzando il trauma termico da coagulazione bipolare, riducendone la necessità di utilizzo durante la dissezione microscopica; di conseguenza l’impatto dell’idrodissezione comporta una attenuazione del rischio di danno neurologico nel contesto di una maggiore speditezza e chiarezza di visione durante l’asportazione delle lesioni cerebrali”.

Ricostruzione post alluvione: una task force di esperti per contrastare il dissesto idrogeologico e il rischio idraulico

Ricostruzione post alluvione: una task force di esperti per contrastare il dissesto idrogeologico e il rischio idraulico
Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Roberto Brancolini

ioneUn accordo per dar vita a una task force che andrà a coordinare gli interventi di contrasto al rischio idraulico e al dissesto idrogeologico anche in conseguenza degli eventi del maggio 2023. Ma anche un tavolo di lavoro per fornire elementi utili all’aggiornamento e all’attuazione della pianificazione sui bacini del Reno, regionali romagnoli e Conca Marecchia, recentemente entrati a far parte del Distretto del Po.

Questo attraverso una collaborazione istituzionale tra Regione Emilia-Romagna, l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile e l’Associazione nazionale delle bonifiche delle irrigazioni e dei miglioramenti fondiari (Anbi).

L’avvio del gruppo di lavoro è arrivato dalla Giunta regionale che ha approvato lo schema d’accordo che sarà sottoscritto dai soggetti coinvolti.

A questa attività si aggiungono quattro convenzioni che l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha messo in campo con le Università di Parma, di Padova e con il Politecnico di Milano per analizzare lo stato dei corsi d’acqua in relazione al territorio circostante, modificato nel suo assetto idraulico dall’evento alluvionale di maggio scorso nonché con l’Università di Modena e Reggio Emilia per il censimento e l’analisi dei fenomeni franosi.

“L’evento di maggio ha completamente sconvolto il nostro territorio- ha commentato la vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente e Protezione Civile, Irene Priolo-, su un’area di 16mila metri quadrati sono caduti quasi 4 miliardi e mezzo di metri cubi d’acqua, a partire dai crinali, con interi versanti che si sono riversati nei fiumi e sono stati trascinati dalla forza della corrente fino a valle. Ha attivato oltre 60mila nuove frane”.

“Davanti all’evidenza di eventi estremi come questo– prosegue Priolo– che saranno purtroppo sempre più frequenti, dobbiamo ripensare tutto. Le nostre infrastrutture idriche non sono state pensate ed elaborate basandosi su tempi di ritorno di oltre 200 anni. Per fare questo dobbiamo aggiornare le nostre conoscenze e questo gruppo di lavoro avrà proprio lo scopo di approfondire quel background di informazioni su cui implementare le azioni più efficaci che sappiano coniugare prevenzione e gestione del rischio idraulico con l’importante valore degli ecosistemi e della biodiversità. Questi elementi dovranno essere alla base dei piani per la ricostruzione post alluvione, che dovranno anche prevedere approcci innovativi contenenti un mix di soluzioni di carattere infrastrutturale, di mitigazione del rischio, di miglioramento della qualità ambientale del nostro territorio fino ad arrivare, se necessario, a nuove scelte di governance. Naturalmente metteremo tutte queste informazioni anche a disposizione del commissario Figliuolo”.

L’accordo in questione partirà dalla data di sottoscrizione tra le parti e avrà una durata complessiva fino al 30 giugno 2025, con uno step intermedio al 30 giugno 2024.

Dalla Regione oltre 1,4 milioni di risorse straordinarie per la tutela e conservazione della biodiversità e per la fruizione sostenibile dei parchi e delle aree protette

Dalla Regione oltre 1,4 milioni di risorse straordinarie per la tutela e conservazione della biodiversità e per la fruizione sostenibile dei parchi e delle aree protetteGestione e ripristino di habitat naturali, azioni e campagne di comunicazione per la valorizzazione degli ambienti naturali protetti, interventi di manutenzione delle strutture e infrastrutture di visita all’insegna della fruizione diffusa e sostenibile, come sentieri e percorsi ciclabili e pedonali.

Sono alcuni dei progetti che saranno realizzati nei prossimi mesi con l’obiettivo di tutelare e migliorare ulteriormente lo stato di conservazione e far conoscere sempre più ai cittadini lo straordinario patrimonio delle aree protette dell’Emilia-Romagna. Il tutto grazie a oltre 1,4 milioni di euro di risorse finanziarie straordinarie messe a disposizione dalla Regione per il 2023 a favore degli enti di gestione di parchi regionali, riserve naturali e altre tipologie di aree protette.

Contributi per le spese di gestione che si vanno ad aggiungere ai 4,5 milioni di euro stanziati per la realizzazione del programma ordinario di investimenti, sempre per l’anno in corso.

“Con questo finanziamento di carattere straordinario- sottolinea l’assessora alla Programmazione territoriale e paesaggistica, Forestazione, Parchi, Unesco, Barbara Lori- mettiamo a disposizione degli enti di gestione delle aree protette regionali risorse aggiuntive, per potenziare gli interventi di conservazione e valorizzazione della biodiversità. Fondi che si aggiungono a quelli già stanziati per la manutenzione ordinaria delle strutture e infrastrutture di visita, dai percorsi pedonali alle piste ciclabili. Un pacchetto complessivo di quasi 6 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, per sostenere una fruizione sostenibile e consapevole dei parchi e delle aree protette dell’Emilia-Romagna”.

 

La ripartizione delle risorse

L’ammontare dei fondi straordinari è di 1.416.209 euro, suddivisi tra gli enti di gestione in base al numero e alla superficie delle aree protette naturali e all’impegno finanziario delle amministrazioni comunali nel cui territorio ricadono le stesse aree protette.

Nel dettaglio all’Ente di gestione dell’Emilia Occidentale, che gestisce 5 parchi, 4 riserve naturali e 1 paesaggio naturale e seminaturale, sono stati assegnati 389.277,45 euro; all’Ente di gestione dell’Emilia Centrale, competente per 2 parchi regionali, 5 riserve naturali e un paesaggio naturale e seminaturale protetto, vanno 243.596,71 euro; all’Emilia orientale, che gestisce 5 parchi regionali, 1 riserva naturale e  1 paesaggio naturale e seminaturale protetto, attribuiti  353.597,76 euro; alla Romagna, competente per 1 parco regionale, 3 riserve naturali e 1 paesaggio naturale e seminaturale protetto, sono destinati 117.534,08 euro; all’Ente di gestione del Parco del Delta del Po, competente per l’omonimo parco oltre a 3 riserve naturali ed 1 paesaggio naturale seminaturale protetto, vanno 255.494 euro; infine all’Ente gestore del Parco interregionale Sasso Simone e Simoncello, in  condivisione con la Regione Marche, vengono assegnati 56.759 euro.

In Emilia-Romagna la superficie protetta è di 366.974 ettari, pari al 16,3% del territorio regionale. Area alla quale si aggiungono, in mare, il Sito di interesse comunitario dell’Adriatico settentrionale Emilia-Romagna e la Zona speciale di conservazione del Relitto del Paguro – al largo di Lido di Dante nel Ravennate – per un totale di 31.226 ettari.

Domenica a Fiorano presentata e distribuita la pubblicazione sul lavoro delle donne a Fiorano prima della ceramica

Domenica a Fiorano presentata e distribuita la pubblicazione sul lavoro delle donne a Fiorano prima della ceramicaLe Pari Opportunità del Comune di Fiorano Modenese hanno promosso una ricerca su ‘Il lavoro delle donne a Fiorano prima della ceramica. 1861/1961’, affidandola all’associazione Lumen che ha coinvolto il giornalista Alberto Venturi.

L’associazione Fiorano in Festa si è impegnata a realizzarne la pubblicazione, edita da Artestampa Fioranese con il contributo delle Officine Vandelli, che viene presentata e distribuita domenica 12 novembre 2023 alle ore 11, presso il Centro Culturale Via Vittorio Veneto. Sono previsti gli interventi del sindaco Francesco Tosi e dell’assessore Morena Silingardi, della consigliera delegata alle pari opportunità Maria Luisa Cuoghi, dell’autore Alberto Venturi e della scrittrice e fotografa Annalisa Vandelli, con letture di Gian Carla Moscattini.

La presentazione è il primo dei tre appuntamenti previsti nella rassegna ‘Donne protagoniste invisibili’, che prosegue poi martedì 21 novembre 2023, alle ore 20.30, presso il Circolo Nuraghe a Villa Cuoghi, incontrando Roberta Pinelli, autrice del ‘Dizionario biografico delle donne modenesi’ e lunedì 27 novembre 2023, sempre al Nuraghe alle ore 20.30, con la prof.ssa Antonia Bertoni per parlare di ‘Le donne nella Resistenza’.

Se si chiede ai Fioranesi del lavoro femminile prima della ceramica, si riceve sempre la stessa risposta: fornace Carani, maglificio Cuoghi, la risaia. Quasi nessuno si ricorda delle insegnanti, delle postine, delle bottegaie, della levatrice, delle donne a servizio e proprio nessuno di ricorda delle casalinghe, come se abbiano dovuto soltanto curare la casa e i figli, quando invece condividevano molti dei lavori degli uomini e poi c’era il telaio, l’allevamento dei bachi da seta, la cura degli animali da cortile, la realizzazione delle fibre per il  truciolo.

Le stesse statistiche si limitano a definirle casalinghe o massaie, ovvero “donne che attendono in casa propria alle faccende domestiche e non hanno altra professione”.  E’ vero non avevano altra professione, ma molte mansioni nascoste sotto il ‘curare le faccende domestiche’. Il contributo femminile era negato, un lavoro non riconosciuto a livello economico, sociale, di diritti e tale rimarrà fino dopo la seconda guerra mondiale, in particolare nei comuni prevalentemente agricoli come Fiorano.

La pubblicazione comprende un capitolo nel quale si dà conto dei documenti reperiti nell’archivio comunale, in altri archivi e di biblioteche, relativi al lavoro delle donne nel periodo dal 1861, quando venne costituito il Comune di Fiorano Modenese, al 1961, quando l’arrivo della ceramica ha rappresentato il vero ingresso del paese nel XX secolo.

Un secondo capitolo è un’antologia di testimonianze di donne fioranesi, già pubblicate in diversi libri e riproposte.

Come viene scritto in premessa: “Indagare sul lavoro delle donne a Fiorano Modenese, prima che la ceramica negli anni Sessanta lo trasfor­masse in polo industriale con grande necessità di mano d’opera femminile, significa scoprire una narrazione diversa da quella ufficiale, incentrata sulle vicende del Santuario della Beata Vergine del Castello. Significa lasciare il colle, la sua importanza artistica e devozionale, i pellegrini, per scendere nel paese, nelle campagne, nelle case sparse di Spezzano, Cameazzo, Ubersetto, Nirano e trovarsi in una realtà ‘popolare’, fatta di contadini e camaranti, con alcuni, pochi, ad­detti ai servizi o al commercio, quasi sempre di vici­nato”.

Domenica a Fiorano presentata e distribuita la pubblicazione sul lavoro delle donne in paese prima della ceramica

Domenica a Fiorano presentata e distribuita la pubblicazione sul lavoro delle donne a Fiorano prima della ceramicaLe Pari Opportunità del Comune di Fiorano Modenese hanno promosso una ricerca su ‘Il lavoro delle donne a Fiorano prima della ceramica. 1861/1961’, affidandola all’associazione Lumen che ha coinvolto il giornalista Alberto Venturi.

L’associazione Fiorano in Festa si è impegnata a realizzarne la pubblicazione, edita da Artestampa Fioranese con il contributo delle Officine Vandelli, che viene presentata e distribuita domenica 12 novembre 2023 alle ore 11, presso il Centro Culturale Via Vittorio Veneto. Sono previsti gli interventi del sindaco Francesco Tosi e dell’assessore Morena Silingardi, della consigliera delegata alle pari opportunità Maria Luisa Cuoghi, dell’autore Alberto Venturi e della scrittrice e fotografa Annalisa Vandelli, con letture di Gian Carla Moscattini.

La presentazione è il primo dei tre appuntamenti previsti nella rassegna ‘Donne protagoniste invisibili’, che prosegue poi martedì 21 novembre 2023, alle ore 20.30, presso il Circolo Nuraghe a Villa Cuoghi, incontrando Roberta Pinelli, autrice del ‘Dizionario biografico delle donne modenesi’ e lunedì 27 novembre 2023, sempre al Nuraghe alle ore 20.30, con la prof.ssa Antonia Bertoni per parlare di ‘Le donne nella Resistenza’.

Se si chiede ai Fioranesi del lavoro femminile prima della ceramica, si riceve sempre la stessa risposta: fornace Carani, maglificio Cuoghi, la risaia. Quasi nessuno si ricorda delle insegnanti, delle postine, delle bottegaie, della levatrice, delle donne a servizio e proprio nessuno di ricorda delle casalinghe, come se abbiano dovuto soltanto curare la casa e i figli, quando invece condividevano molti dei lavori degli uomini e poi c’era il telaio, l’allevamento dei bachi da seta, la cura degli animali da cortile, la realizzazione delle fibre per il  truciolo.

Le stesse statistiche si limitano a definirle casalinghe o massaie, ovvero “donne che attendono in casa propria alle faccende domestiche e non hanno altra professione”.  E’ vero non avevano altra professione, ma molte mansioni nascoste sotto il ‘curare le faccende domestiche’. Il contributo femminile era negato, un lavoro non riconosciuto a livello economico, sociale, di diritti e tale rimarrà fino dopo la seconda guerra mondiale, in particolare nei comuni prevalentemente agricoli come Fiorano.

La pubblicazione comprende un capitolo nel quale si dà conto dei documenti reperiti nell’archivio comunale, in altri archivi e di biblioteche, relativi al lavoro delle donne nel periodo dal 1861, quando venne costituito il Comune di Fiorano Modenese, al 1961, quando l’arrivo della ceramica ha rappresentato il vero ingresso del paese nel XX secolo.

Un secondo capitolo è un’antologia di testimonianze di donne fioranesi, già pubblicate in diversi libri e riproposte.

Come viene scritto in premessa: “Indagare sul lavoro delle donne a Fiorano Modenese, prima che la ceramica negli anni Sessanta lo trasfor­masse in polo industriale con grande necessità di mano d’opera femminile, significa scoprire una narrazione diversa da quella ufficiale, incentrata sulle vicende del Santuario della Beata Vergine del Castello. Significa lasciare il colle, la sua importanza artistica e devozionale, i pellegrini, per scendere nel paese, nelle campagne, nelle case sparse di Spezzano, Cameazzo, Ubersetto, Nirano e trovarsi in una realtà ‘popolare’, fatta di contadini e camaranti, con alcuni, pochi, ad­detti ai servizi o al commercio, quasi sempre di vici­nato”.

Reati “predatori” e quelli pertinenti il Codice della Strada nel mirino dei Carabinieri

Reati “predatori” e quelli pertinenti il Codice della Strada nel mirino dei CarabinieriI Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassuolo, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modena, un 32enne per ingresso e soggiorno illegale sul territorio dello Stato.

L’uomo è stato fermato ieri sera in una via del centro abitato di Sassuolo, dove era stato notato aggirarsi con fare sospetto. Sottoposta a controllo di polizia, è risultato privo di documenti validi per soggiornare sul territorio nazionale. In mattinata è stato accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Modena, dopo le procedure amministrative, è stato collocato presso un centro di permanenza per il rimpatrio.

I militari della Stazione di Maranello hanno proceduto al controllo di un conducente che, sottoposto all’esame dell’alcol test, ha rivelato un tasso alcolemico oltre il limite consentito, cosa che ha comportato nei suoi confronti il ritiro del documento di guida per la successiva sospensione e la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modena per la guida in stato di ebbrezza alcolica.

I Carabinieri di Savignano sul Panaro, unitamente a personale dei Forestali Carabinieri di Fiorano Modenese, hanno proceduto al controllo di un autocarro che trasportava dei sacchi neri contenenti rifiuti edili, privi di autorizzazione. Il controllo è stato effettuato, in quanto in una zona del comune di Savignano sul Panaro era stato segnalato in un terreno l’abbandono di rifiuti analoghi. L’esito degli accertamenti si è concluso con 3 persone denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modena per il reato di concorso in raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti in mancanza delle prescritte autorizzazioni.

 

Ancora chiusure programmate su A1, A13, A14 e Tangenziale di Bologna

Ancora chiusure programmate su A1, A13, A14 e Tangenziale di BolognaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di venerdì 10 alle 6:00 di sabato 11 novembre, sarà chiusa la stazione di Reggio Emilia, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Milano. In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Terre di Canossa Campegine o di Modena nord.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiuso il tratto compreso tra Altedo e Ferrara sud, verso Padova, nei seguenti giorni e orari: nelle due notti di venerdì 10 e sabato 11 novembre, con orario 20:00-6:00; dalle 22:00 di domenica 12 alle 6:00 di lunedì 13 novembre. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Altedo, percorrere la viabilità ordinaria: SP20 via Chiavicone, SS64, Superstrada dei Lidi, per rientrare sulla A13 alla stazione di Ferrara sud.

Sempre sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica, dalle 22:00 di questa sera, martedì 7, alle 6:00 di mercoledì 8 novembre, sarà chiuso il ramo di immissione sulla A4 Torino-Trieste, per chi proviene da Bologna ed è diretto verso Venezia. In alternativa si consiglia di anticipare l’uscita sulla A13 alla stazione di Padova Zona Industriale ed entrare sulla A4 attraverso la stazione di Padova est, per proseguire in direzione di Venezia.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di mercoledì 8 alle 6:00 di giovedì 9 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A13 Bologna-Padova e Bologna Borgo Panigale, verso la A1 Milano-Napoli. Di conseguenza, per chi percorre la A13 Bologna-Padova e proviene da Padova, sarà chiuso anche lo svincolo di immissione sulla A14 Bologna-Taranto verso la A1, mentre il Raccordo di Casalecchio non sarà raggiungibile per chi proviene da Ancona o da Padova.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: per chi proviene da Ancona ed è diretto verso Milano, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, sulla A13, percorrere la Tangenziale di Bologna, il Ramo Verde e rientrare sulla A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale; per chi proviene da Ancona o da Padova ed è diretto verso Firenze, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, sulla A13, percorrere la Tangenziale di Bologna e rientrare sul Raccordo di Casalecchio alla stazione di Bologna Casalecchio.

Sempre sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di questa sera, martedì 7, alle 6:00 di mercoledì 8 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e l’allacciamento con la A13 Bologna-Padova, verso la A1 Milano-Napoli. Di conseguenza, la stazione di Bologna Fiera sarà chiusa in entrata verso la A1 e in uscita per chi proviene da Ancona.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale di Bologna ed entrare sulla A13 attraverso la stazione di Bologna Arcoveggio; per la chiusura dell’entrata della stazione di Bologna Fiera, verso la A1: Bologna Arcoveggio sulla A13.

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Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 5 Quartiere Lame e lo svincolo 4 bis Aeroporto Marconi, verso Casalecchio di Reno/AA1 Milano-Napoli, nei seguenti giorni e orari: dalle 22:00 di giovedì 9 alle 6:00 di venerdì 10 novembre;  dalle 22:00 di sabato 11 alle 6:00 di domenica 12 novembre.

Si precisa che lo svincolo 4 Triumvirato non sarà raggiungibile in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 5 Quartiere Lame, percorrere la viabilità ordinaria: via Cristoforo Colombo, rotonda Arnaldo Forni, via Paolo Fortunati, Via Antonio Baldacci, rotonda Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, via Francesco Zanardi, via Umberto Terracini, rotonda Tommasina Guidi, rotonda 35° Reggimento Fanteria Pistoia, viale Vittorio Sabena, rotonda Granatieri di Sardegna, via Prati di Caprara, viale Sandro Pertini, viale Palmiro Togliatti e rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 2 Borgo Panigale; per la chiusura dell’uscita dello svincolo 4 da San Lazzaro/A14, uscire allo svincolo 4 bis Aeroporto Marconi.

Per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura: dalle 22:00 di venerdì 10 alle 6:00 di sabato 11 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 7 bis SS64 per Ferrara e 5 Quartiere Lame, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. Di conseguenza, saranno chiusi gli svincoli 7 Bologna Centro e 6 Castelmaggiore, in entrata verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 7 bis SS64 per Ferrara, percorrere la viabilità ordinaria: via Aposazza, via Shakespeare, via Colombo, per rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 5 Lame;

Dalle 22:00 di domenica 12 alle 6:00 di lunedì 13 novembre, sarà chiuso il tratto tra lo svincolo 6 Castelmaggiore e lo svincolo 5 Quartiere Lame, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 6 Castelmaggiore, percorrere la viabilità ordinaria: via Corticella, via Stendhal, via Shakespeare, via Bentini, via Fabbri, via Colombo, per rientrare sulla Tangenziale attraverso lo svincolo 5 Quartiere Lame.

A Fiorano sanzioni e attività di sensibilizzazione per evitare l’abbandono dei rifiuti

A Fiorano sanzioni e attività di sensibilizzazione per evitare l’abbandono dei rifiuti
immagine di repertorio

A fine settembre erano 160 le sanzioni comminate dalla Polizia locale di Fiorano Modenese per abbandono di rifiuti. Tuttavia l’attività sanzionatoria è solo una piccola parte degli sforzi fatti dal Comune e dal gestore del servizio in termini organizzativi, partecipativi e formativi per aiutare i cittadini ad adottare con consapevolezza la raccolta differenziata, tra cui anche il potenziamento del ritiro a chiamata di rifiuti ingombranti, confermando che il contrasto all’abbandono dei rifiuti tiene insieme la gestione e il monitoraggio, la sensibilizzazione e la deterrenza. Tutte attività che hanno prodotti ottimi risultati in termini di percentuali di differenziazione, 83% (dato medio da inizio anno a fine agosto 2023).

Le 160 violazioni contestate sono il risultato degli accertamenti fatti tramite cinque fotocamere, le cosiddette “fototrappole”, installate sul territorio comunale fioranese al fine di contrastare il fenomeno dell’abbandono rifiuti.

Tre di queste sono utilizzate per il controllo degli ingressi delle isole ecologiche, dove è considerato abbandono anche il lasciare rifiuti davanti al cancello negli orari di chiusura della struttura. Le restanti due sono impiegate a rotazione nei luoghi dove gli abbandoni avvengono più frequentemente, in base alle valutazioni della Polizia Locale, dell’Ufficio Ambiente ed alle segnalazioni.

A queste sanzioni si aggiungono una decina di accertamenti fatti dal gestore del servizio, Hera Spa, per abbandoni presso le batterie di contenitori. Si tratta di un numero per ora limitato di verbali perché, in accordo con il Comune di Fiorano Modenese, Hera ha lasciato alcuni mesi di tempo per consentire ai cittadini di abituarsi al nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, partito a inizio anno, prima di cominciare a comminare sanzioni.

“La grande maggioranza dei cittadini sta affrontando con serietà il nuovo sistema di raccolta rifiuti,  con buoni risultati complessivi, e di questo siamo fieri. – sottolinea il sindaco di Fiorano Modenese, Francesco Tosi – Purtroppo c’è ancora chi non ha ritirato il tesserino per aprire il cassonetto, nonostante i solleciti, e registriamo infatti degli abbandoni  di sacchetti  fuori dal cassonetto.

Ormai sono passati diversi mesi dall’avviamento di questo tipo di raccolta, per cui ora non si può, purtroppo, non ricorrere a delle sanzioni per chi non rispetta le regole e il decoro del territorio. Questa è la ragione per  cui queste trasgressioni e forme di maleducazione vengono ora sanzionate. Avevamo detto fin dall’inizio che avremmo atteso alcuni mesi che la gente familiarizzasse col nuovo sistema ma che, a un certo punto, se proprio un cittadino non capisce le parole, si sarebbe proceduto con le multe, nell’interesse di tutti.

Ci tengo a far sapere che i proventi delle sanzioni vanno tutti a diminuire l’importo delle bollette e cioè vengono utilizzati per pagare il servizio, a beneficio dunque di tutti i cittadini oltre che dell’ambiente”.

Conferita la cittadinanza onoraria a 18 bambini residenti a Formigine e nati in Italia da genitori stranieri

Conferita la cittadinanza onoraria a 18 bambini residenti a Formigine e nati in Italia da genitori stranieriChe cos’è la pace? La pace è volersi bene, essere amici. La pace è la calma del mondo, è non farsi la guerra. E come dice Papa Francesco, per farla bisogna alzarsi in piedi e darsi la mano.

Sono state queste alcune delle risposte date dai bambini delle classi quinte delle scuole primarie del territorio oggi, martedì 7 novembre, all’Auditorium Spira mirabilis, dove si è tenuta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria ai bambini residenti a Formigine e nati in Italia da genitori stranieri. A porre loro questa domanda è stato Andrea Iacomini, portavoce di UNICEF Italia che anche quest’anno ha partecipato a questo importante appuntamento organizzato non a caso nel mese di novembre, quando si celebra anche la Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

La cerimonia, giunta alla seconda edizione, è frutto di una mozione approvata a fine 2021 dal Consiglio comunale nella quale si impegnava la Giunta a conferire ogni anno la cittadinanza onoraria ai minori residenti a Formigine e nati in Italia da genitori stranieri come riconoscimento per la positiva differenza che portano nella comunità e dell’impegno pubblico per creare le condizioni per una loro piena integrazione civile e sociale. A ricevere la pergamena, quest’anno, sono stati 18 bambini, arrivati in Auditorium insieme alle loro famiglie e alle loro classi.

“Nonostante oggi abbiamo potuto consegnare solo un titolo onorifico, – dichiara il Sindaco Maria Costi – questa cerimonia si pone l’obiettivo di far sentire i bambini accolti dalla comunità e di inviare un segnale politico al legislatore affinché questo tema diventi prioritario. In particolare, in un momento come questo in cui è in atto una vera e propria strage di innocenti che vede migliaia di bambini in pericolo, è necessario ribadire che la pace è l’unica strada percorribile, facendo comprendere anche ai più piccoli quanto sia importante nutrire pensieri di unità, accettazione e accoglienza dell’altro. Grazie ancora una volta ad Andrea Iacomini di UNICEF per avere preso parte a questa giornata e per il lavoro che sta portando avanti con l’Ente che rappresenta, attivo in quasi 200 paesi nel mondo per difendere i diritti dell’infanzia”.

Prosegue la Presidente del Consiglio comunale Elisa Parenti: “Nel mese della Giornata Internazionale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, su mandato del Consiglio comunale conferiamo la cittadinanza onoraria a 18 bambini. Si tratta di una mozione che ha riscosso una larga maggioranza in Consiglio e che, seppur si concretizzi in una cittadinanza solo simbolica, assume un grandissimo valore per tutta la collettività. Un segnale politico e simbolico di vicinanza e lotta alle discriminazioni e un modo per puntare i fari su un tema quanto mai urgente che deve essere affrontato nelle sedi opportune al più presto”.

Aggiunge il Vicesindaco con delega a Formigine Città dei Bambini Simona Sarracino: “Questa giornata nasce dalla collaborazione tra Pubblica Amministrazione e istituzione scolastica come dimostrazione di gratitudine per la differenza portata da questi bambini, per i quali ci auspichiamo una piena integrazione civile e sociale. In un mondo in cui purtroppo i diritti dell’infanzia vengono troppo spesso calpestati, vogliamo farci portavoce di uguaglianza e fraternità, lavorando per essere una comunità che non crea divisioni ma anzi promuove e valorizza le diversità”.

Conclude Andrea Iacomini di UNICEF Italia: “Questa cerimonia ha rappresentato un segnale necessario. Oggi i bambini, seppur simbolicamente, sono diventati cittadini del nostro paese e idealmente del mondo. Noi adulti abbiamo il compito di dare ai bambini l’occasione di cambiare il pianeta e la giornata di oggi è l’inizio di un percorso per fare cittadinanza, parlare di pace, raccontare cosa succede dall’altra parte del globo: sarà questo ad insegnare ai più piccoli a lottare per un mondo migliore”.

 

In Emilia Romagna l’export dei Distretti continua a crescere

In Emilia Romagna l’export dei Distretti continua a crescere

Nel primo semestre 2023 le esportazioni dei distretti industriali emiliano-romagnoli sono state pari a 11,3 miliardi di euro, in crescita del 7,3% rispetto al primo semestre 2022, pari a 769 milioni di euro. Dopo un primo trimestre di crescita a doppia cifra (+11,8%), il secondo trimestre ha visto un andamento ancora positivo, ma di crescita più contenuta (+3,3%). Si tratta del dodicesimo trimestre consecutivo di crescita.

I distretti emiliano-romagnoli hanno mostrato un andamento superiore alla media dei distretti industriali italiani nel confronto con il secondo trimestre 2022 (-2,1%). In leggero calo i distretti della Romagna (-1,3%), pesantemente colpita dall’alluvione nel mese di maggio, anche se l’arretramento è da ricondurre ai soli distretti della Moda e, nel periodo in oggetto, l’andamento dell’Ortofrutta romagnola si è mantenuto positivo. Questi i dati principali contenuti nell’analisi periodica della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

“Le specializzazioni dei distretti dell’Emilia-Romagna confermano ancora una volta la loro capacità di risposta e l’elevata competitività sui mercati internazionali, facendo segnare nei primi sei mesi dell’anno una crescita superiore alla media dei distretti italiani, nonché il dodicesimo trimestre consecutivo di crescita – sottolinea Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo -. In un contesto geopolitico di incertezza, export, innovazione e sostenibilità si confermano pilastri per la crescita delle nostre aziende. Occorre restare focalizzati e fare sistema su questi asset e noi, come prima banca italiana, siamo impegnati a supportare al meglio gli investimenti delle imprese in tal senso. Solo nell’ambito dei finanziamenti S-Loan, che vantano un meccanismo di premialità al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità e digitalizzazione, ad oggi abbiamo erogato alle imprese emiliano-romagnole oltre 1,3 miliardi di euro”.

 

Buona crescita dei distretti della meccanica (+978 milioni di euro) e dell’agro-alimentare (+219 milioni), mentre calano quelli del sistema casa (-331 milioni) e del sistema moda (-96 milioni). Sono in crescita, rispetto al primo semestre dello scorso anno,13 distretti su 19.

Performance positiva per tutti i distretti della meccanica, guidati dalle Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena (+177 milioni di euro, +52,4%), spinte dalle vendite in Francia che sono più che raddoppiate, nonché dal balzo di flussi verso la Turchia.

Cresce la Food machinery di Parma (+169 milioni, +26,4%), grazie al massiccio aumento dell’export negli Stati Uniti, in Francia, Germania e Messico (primi quattro mercati di riferimento), con un balzo delle vendite in Egitto.

Ottimo l’andamento delle Macchine per l’imballaggio di Bologna (+296 milioni, +24,8%), grazie al successo negli Stati Uniti e dal buon andamento in Francia, Regno Unito, Belgio, Polonia, India, Repubblica Ceca e Irlanda.

Buona performance nel primo semestre per i Ciclomotori di Bologna (+74 milioni, +17,9%) nonostante il calo nel secondo trimestre (-0,8%), grazie al traino di Stati Uniti (+31,1%), Germania (+34,1%), Francia (+24%) Regno Unito (+29,6%) e ad un balzo di vendite in Argentina.

In aumento le esportazioni del distretto delle Macchine per il legno di Rimini (+36 milioni, +14,4%), grazie a Stati Uniti, Polonia, Spagna, Canada, Belgio, Portogallo e Turchia. Le Macchine utensili di Piacenza (+8 milioni, +10,2%) sono spinte dall’espansione delle vendite in Francia e Germania.

Bene la Meccatronica di Reggio Emilia (+218 milioni, +9,2%) grazie di Stati Uniti (+10,3%), Germania (+20,4%) Francia (+15,4%) ed ai i risultati positivi ottenuti in Turchia.

Quattro dei sette distretti dell’agro-alimentare monitorati hanno raggiunto risultati positivi nel primo semestre, solo due presentano esportazioni in calo nel confronto col primo semestre 2022 e un terzo rimane in sostanziale stabilità. Il distretto agro-alimentare che ha conseguito la maggior crescita in valore è l’Alimentare di Parma, che chiude il periodo con un aumento di 120 milioni di euro, pari a +16,4%, ottenuto grazie alle vendite in Germania, Francia, Regno Unito e Australia.

Ottima performance dell’Ortofrutta romagnola (+50 milioni, +17%), sostenuta da Germania (principale mercato che da solo acquista il 36,5% delle vendite estere del distretto), Paesi Bassi, Francia e Spagna. Nonostante l’alluvione che ha colpito la Romagna a maggio il risultato dell’export del distretto nel secondo trimestre 2023 è decisamente positivo (+15,3%; se consideriamo solo le province di Ravenna e Forlì-Cesena il progresso è stato del +4,5%), in virtù lo svuotamento dei magazzini della merce già raccolta. Gli effetti concreti della calamità sulle esportazioni del distretto si potranno meglio valutare nel terzo e quarto trimestre, in quanto sono state fortemente colpite le produzioni ortofrutticole di frutta estiva (nettarine, albicocche e susine) e pere.

I Salumi del modenese (+30 milioni, + 7,4%) sono trainati da Francia, Danimarca e dal balzo dei flussi verso Vietnam e Filippine. I Salumi di Parma (+33 milioni, +15,4%) crescono grazie a Francia, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Paesi Bassi e Spagna.

I Salumi di Reggio Emilia (-6 milioni, -4,8%) nonostante la ripresa nel secondo trimestre (+4,1%) restano penalizzati dal drastico calo delle vendite nella maggior parte dei principali mercati di sbocco, in primis Paesi Bassi, Germania), Brasile e Spagna.

Non performanti anche i distretti del Lattiero-caseario: quello parmense (-5,3%), a causa della fcontrazione delle vendite nel primo mercato di sbocco del distretto, gli Stati Uniti (-22,1%), e in Canada, che hanno superato l’aumento delle vendite nei Paesi Bassi e in Portogallo. Quello di Reggio Emilia rimane sostanzialmente stabile (-0,1%): i cali diffusi e specialmente nei Paesi Bassi e Australia compensano l’ottimo andamento nel Regno Unito, Stati Uniti e Spagna.

In calo in entrambi i distretti del sistema casa. Le Piastrelle di Sassuolo hanno conseguito una performance negativa (-318 milioni, pari a -13,2%) a causa del calo delle esportazioni nei primi quattro mercati di riferimento del distretto (Francia, Germania, Stati Uniti e Belgio), non compensata dal balzo di vendite in Algeria.
I Mobili imbottiti di Forlì (-13 milioni, -6,3%) hanno risentito del calo in Cina, negli Stati Uniti e in Corea del Sud; non è bastato il buon andamento in Francia.

L’Abbigliamento di Rimini ha aumentato l’export di +12 milioni di euro (+4,9%), grazie alle vendite in Russia (principale mercato di sbocco), in Kazakistan e nelle Filippine.
Anche il distretto delle Calzature di San Mauro Pascoli ha mostrato un dato positivo seppur contenuto (+1 milioni, +0,6%), sostenuto dalla crescita in Russia, Hong Kong, Emirati Arabi Uniti e Turchia, che hanno compensato le perdite negli USA.
In calo invece la Maglieria e abbigliamento di Carpi, (-108 milioni, -34,4%), a causa dell’andamento negativo in Germania, Spagna, Polonia, Stati Uniti, Belgio, Irlanda, Austria, Corea del Sud e Svezia.

Nel complesso, i poli tecnologici dell’Emilia-Romagna hanno chiuso il semestre con export in aumento di 78 milioni, per una variazione tendenziale del 10,6%.

Le esportazioni sono aumentate di 29 milioni di euro per il Polo ICT dell’Emilia-Romagna (+8,6%), grazie agli incrementi registrati negli Stati Uniti, in Germania, Francia e Repubblica Ceca. Il Biomedicale di Mirandola ha registrato un incremento di 56 milioni di euro (+24,6%), grazie ai buoni risultati in Germania, Stati Uniti, Belgio, Svizzera, Svezia, Messico, Canada e Australia. Il Biomedicale di Bologna mostra un arretramento di 7 milioni di euro (-3,6%).

L’andamento delle esportazioni distrettuali risulta buono sia verso i nuovi mercati (+10,7%), trainati da Turchia, India, Algeria e Romania, sia verso i mercati maturi (+5,8%) con Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Spagna e Australia in testa. Tra i principali sbocchi commerciali le contrazioni dell’export più intense (superiori ai 10 milioni di euro) hanno riguardato Cina e Hong Kong, Belgio, Ungheria e Paesi Bassi.

Cot distrettuale di Sassuolo, iniziati i lavori di manutenzione e ampliamento dei locali

Cot distrettuale di Sassuolo, iniziati i lavori di manutenzione e ampliamento dei locali
La coordinatrice della Cot di Sassuolo Rossella Di Feo (al centro) con l’equipè

Ha preso il via nei giorni scorsi il cantiere per dotare la Centrale Operativa Territoriale (COT) del Distretto sanitario di Sassuolo di ambienti ancora più confortevoli e funzionali alla propria attività. La sperimentazione del servizio attivo su tutto il territorio del distretto ceramico, che vede coinvolto anche l’Ospedale di Sassuolo, è iniziata lo scorso luglio e prevede una sinergia tra i professionisti sanitari del territorio, aggiornati in tempo reale sullo stato di salute del paziente, con un’attenzione sia sull’ambito sanitario che su quello sociale.

La COT, ubicata presso la Casa della Comunità di Sassuolo in via Fratelli Cairoli 19, è attiva dal lunedì al sabato, dalle ore 7.00 alle ore 19.00. L’accesso alla Centrale Operativa Territoriale avviene su chiamata del servizio.

I lavori appena avviati prevedono la manutenzione straordinaria di alcuni locali situati in un’ala del piano seminterrato, che verrà dedicato al servizio, oltre ad un intervento sull’area esterna per l’installazione di un impianto di ventilazione meccanica che provvederà ad estrarre l’aria dagli ambienti per espellerla a quota copertura e contemporaneamente ad immettere negli stessi aria primaria. Il progetto finale vedrà la realizzazione di due ampi locali con 6 postazioni di lavoro, uno studio medico e il servizio igienico dedicato

Il modello organizzativo della COT trova le sue radici all’interno del DM77 e rappresenta la chiave per l’integrazione interna tra la filiera dei servizi e i professionisti coinvolti nei diversi luoghi e livelli di cura, assicurando continuità, accessibilità e complementarietà dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria.

Il processo si colloca nell’ambito del processo di riorganizzazione dell’assistenza territoriale distrettuale, per il miglioramento dell’appropriatezza e della continuità della riposta ai bisogni della popolazione.

Sabato in Auditorium a Sassuolo torna “Liricamore”

Sabato in Auditorium a Sassuolo torna “Liricamore”Sabato prossimo, 11 novembre a partire dalle ore 17 presso l’Auditorium Pierangelo Bertoli in via Pia, il Circolo Amici della Lirica presenta: “Liricamore”, concerto lirico giunto alla sua 12^ edizione.

Il soprano Nadia Ponte e il tenore Luca Pacini, accompagnati al pianoforte dal Maestro Claudia Rondelli, eseguiranno alcune fra le più famose e conosciute arie tratte dal repertorio melodrammatico italiano e non solo.

L’iniziativa è realizzata nell’ambito della ”Rassegna in Auditorium 2023” a cura del Comune di Sassuolo.

Entrata libera con prenotazione obbligatoria mediante whatsapp o telefono al 335.5348.339.

 

 

 

Continua a crescere l’export dei distretti dell’Emilia Romagna, ma cala quello delle Piastrelle di Sassuolo

Continua a crescere l’export dei distretti dell’Emilia Romagna, ma cala quello delle Piastrelle di SassuoloNel primo semestre 2023 le esportazioni dei distretti industriali emiliano-romagnoli sono state pari a 11,3 miliardi di euro, in crescita del 7,3% rispetto al primo semestre 2022, pari a 769 milioni di euro. Dopo un primo trimestre di crescita a doppia cifra (+11,8%), il secondo trimestre ha visto un andamento ancora positivo, ma di crescita più contenuta (+3,3%). Si tratta del dodicesimo trimestre consecutivo di crescita.

I distretti emiliano-romagnoli hanno mostrato un andamento superiore alla media dei distretti industriali italiani nel confronto con il secondo trimestre 2022 (-2,1%). In leggero calo i distretti della Romagna (-1,3%), pesantemente colpita dall’alluvione nel mese di maggio, anche se l’arretramento è da ricondurre ai soli distretti della Moda e, nel periodo in oggetto, l’andamento dell’Ortofrutta romagnola si è mantenuto positivo. Questi i dati principali contenuti nell’analisi periodica della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

“Le specializzazioni dei distretti dell’Emilia-Romagna confermano ancora una volta la loro capacità di risposta e l’elevata competitività sui mercati internazionali, facendo segnare nei primi sei mesi dell’anno una crescita superiore alla media dei distretti italiani, nonché il dodicesimo trimestre consecutivo di crescita – sottolinea Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo -. In un contesto geopolitico di incertezza, export, innovazione e sostenibilità si confermano pilastri per la crescita delle nostre aziende. Occorre restare focalizzati e fare sistema su questi asset e noi, come prima banca italiana, siamo impegnati a supportare al meglio gli investimenti delle imprese in tal senso. Solo nell’ambito dei finanziamenti S-Loan, che vantano un meccanismo di premialità al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità e digitalizzazione, ad oggi abbiamo erogato alle imprese emiliano-romagnole oltre 1,3 miliardi di euro”.

 

Buona crescita dei distretti della meccanica (+978 milioni di euro) e dell’agro-alimentare (+219 milioni), mentre calano quelli del sistema casa (-331 milioni) e del sistema moda (-96 milioni). Sono in crescita, rispetto al primo semestre dello scorso anno,13 distretti su 19.

Performance positiva per tutti i distretti della meccanica, guidati dalle Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena (+177 milioni di euro, +52,4%), spinte dalle vendite in Francia che sono più che raddoppiate, nonché dal balzo di flussi verso la Turchia.

Cresce la Food machinery di Parma (+169 milioni, +26,4%), grazie al massiccio aumento dell’export negli Stati Uniti, in Francia, Germania e Messico (primi quattro mercati di riferimento), con un balzo delle vendite in Egitto.

Ottimo l’andamento delle Macchine per l’imballaggio di Bologna (+296 milioni, +24,8%), grazie al successo negli Stati Uniti e dal buon andamento in Francia, Regno Unito, Belgio, Polonia, India, Repubblica Ceca e Irlanda.

Buona performance nel primo semestre per i Ciclomotori di Bologna (+74 milioni, +17,9%) nonostante il calo nel secondo trimestre (-0,8%), grazie al traino di Stati Uniti (+31,1%), Germania (+34,1%), Francia (+24%) Regno Unito (+29,6%) e ad un balzo di vendite in Argentina.

In aumento le esportazioni del distretto delle Macchine per il legno di Rimini (+36 milioni, +14,4%), grazie a Stati Uniti, Polonia, Spagna, Canada, Belgio, Portogallo e Turchia. Le Macchine utensili di Piacenza (+8 milioni, +10,2%) sono spinte dall’espansione delle vendite in Francia e Germania.

Bene la Meccatronica di Reggio Emilia (+218 milioni, +9,2%) grazie di Stati Uniti (+10,3%), Germania (+20,4%) Francia (+15,4%) ed ai i risultati positivi ottenuti in Turchia.

Quattro dei sette distretti dell’agro-alimentare monitorati hanno raggiunto risultati positivi nel primo semestre, solo due presentano esportazioni in calo nel confronto col primo semestre 2022 e un terzo rimane in sostanziale stabilità. Il distretto agro-alimentare che ha conseguito la maggior crescita in valore è l’Alimentare di Parma, che chiude il periodo con un aumento di 120 milioni di euro, pari a +16,4%, ottenuto grazie alle vendite in Germania, Francia, Regno Unito e Australia.

Ottima performance dell’Ortofrutta romagnola (+50 milioni, +17%), sostenuta da Germania (principale mercato che da solo acquista il 36,5% delle vendite estere del distretto), Paesi Bassi, Francia e Spagna. Nonostante l’alluvione che ha colpito la Romagna a maggio il risultato dell’export del distretto nel secondo trimestre 2023 è decisamente positivo (+15,3%; se consideriamo solo le province di Ravenna e Forlì-Cesena il progresso è stato del +4,5%), in virtù lo svuotamento dei magazzini della merce già raccolta. Gli effetti concreti della calamità sulle esportazioni del distretto si potranno meglio valutare nel terzo e quarto trimestre, in quanto sono state fortemente colpite le produzioni ortofrutticole di frutta estiva (nettarine, albicocche e susine) e pere.

I Salumi del modenese (+30 milioni, + 7,4%) sono trainati da Francia, Danimarca e dal balzo dei flussi verso Vietnam e Filippine. I Salumi di Parma (+33 milioni, +15,4%) crescono grazie a Francia, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Paesi Bassi e Spagna.

I Salumi di Reggio Emilia (-6 milioni, -4,8%) nonostante la ripresa nel secondo trimestre (+4,1%) restano penalizzati dal drastico calo delle vendite nella maggior parte dei principali mercati di sbocco, in primis Paesi Bassi, Germania), Brasile e Spagna.

Non performanti anche i distretti del Lattiero-caseario: quello parmense (-5,3%), a causa della fcontrazione delle vendite nel primo mercato di sbocco del distretto, gli Stati Uniti (-22,1%), e in Canada, che hanno superato l’aumento delle vendite nei Paesi Bassi e in Portogallo. Quello di Reggio Emilia rimane sostanzialmente stabile (-0,1%): i cali diffusi e specialmente nei Paesi Bassi e Australia compensano l’ottimo andamento nel Regno Unito, Stati Uniti e Spagna.

In calo in entrambi i distretti del sistema casa. Le Piastrelle di Sassuolo hanno conseguito una performance negativa (-318 milioni, pari a -13,2%) a causa del calo delle esportazioni nei primi quattro mercati di riferimento del distretto (Francia, Germania, Stati Uniti e Belgio), non compensata dal balzo di vendite in Algeria.
I Mobili imbottiti di Forlì (-13 milioni, -6,3%) hanno risentito del calo in Cina, negli Stati Uniti e in Corea del Sud; non è bastato il buon andamento in Francia.

L’Abbigliamento di Rimini ha aumentato l’export di +12 milioni di euro (+4,9%), grazie alle vendite in Russia (principale mercato di sbocco), in Kazakistan e nelle Filippine.
Anche il distretto delle Calzature di San Mauro Pascoli ha mostrato un dato positivo seppur contenuto (+1 milioni, +0,6%), sostenuto dalla crescita in Russia, Hong Kong, Emirati Arabi Uniti e Turchia, che hanno compensato le perdite negli USA.
In calo invece la Maglieria e abbigliamento di Carpi, (-108 milioni, -34,4%), a causa dell’andamento negativo in Germania, Spagna, Polonia, Stati Uniti, Belgio, Irlanda, Austria, Corea del Sud e Svezia.

Nel complesso, i poli tecnologici dell’Emilia-Romagna hanno chiuso il semestre con export in aumento di 78 milioni, per una variazione tendenziale del 10,6%.

Le esportazioni sono aumentate di 29 milioni di euro per il Polo ICT dell’Emilia-Romagna (+8,6%), grazie agli incrementi registrati negli Stati Uniti, in Germania, Francia e Repubblica Ceca. Il Biomedicale di Mirandola ha registrato un incremento di 56 milioni di euro (+24,6%), grazie ai buoni risultati in Germania, Stati Uniti, Belgio, Svizzera, Svezia, Messico, Canada e Australia. Il Biomedicale di Bologna mostra un arretramento di 7 milioni di euro (-3,6%).

L’andamento delle esportazioni distrettuali risulta buono sia verso i nuovi mercati (+10,7%), trainati da Turchia, India, Algeria e Romania, sia verso i mercati maturi (+5,8%) con Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Spagna e Australia in testa. Tra i principali sbocchi commerciali le contrazioni dell’export più intense (superiori ai 10 milioni di euro) hanno riguardato Cina e Hong Kong, Belgio, Ungheria e Paesi Bassi.

 

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