16.4 C
Comune di Sassuolo
martedì, 20 Maggio 2025
Home Blog Pagina 326

Emergenza meteo: grande preoccupazione dell’ANBI per l’evolversi della situazione in una contingenza climatica ad alto rischio

Emergenza meteo: grande preoccupazione dell’ANBI per l’evolversi della situazione in una contingenza climatica ad alto rischio“L’Italia, che si distende nel Mediterraneo, sta offrendo l’immagine climatica di un vascello in balìa degli eventi meteo, cui solo la buona sorte ha impedito nei giorni scorsi di trasformarsi in disastri annunciati, limitando i pur sempre grandi disagi degli allagamenti. Resta comunque alta la preoccupazione per quanto potrà registrarsi nelle prossime ore di previsto maltempo”.

E’ allarmato il commento di Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) all’evolversi della situazione meteo soprattutto nel Nord Italia, dove cementificazione e sfavorevoli condizioni climatiche limitano fortemente la capacità di assorbimento dei suoli.

A testimoniare le emergenze sfiorate sono i dati del settimanale report dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche: le perturbazioni si sono concentrate soprattutto sulle aree montane dell’Emilia Romagna, della Toscana e della Liguria per poi spostarsi a Nord, coinvolgendo la Lombardia ed il Triveneto, dove le cumulate di pioggia hanno superato i 100 millimetri in una manciata di ore, facendo alzare, il livello dei corsi d’acqua, ben oltre la soglia di guardia.

Molti i fiumi in piena, che hanno fatto temere esondazioni, altresì finora limitate: in Emilia Romagna, il record è del torrente Aveto (bacino del fiume Trebbia), il cui livello è salito di m.4,20 in sole 2 ore e mezza; nella stessa regione, in 9 ore, sono caduti 192 millimetri di pioggia su Bosco Carniglio, in provincia di Parma. Le portate dei fiumi appenninici emiliani registrano valori elevatissimi: oltre a quelli di Nure (mc/s 68,32, record del decennio) e Taro (salito in una settimana da mc/s 7,14 a mc/sec 200,88!), vanno segnalati gli exploit idrologici di Secchia, Enza, Panaro, Parma e Baganza.

Dopo lunghi mesi di sofferenza il fiume Po ha subìto un generalizzato incremento di portata, ma la situazione complessiva è sotto controllo: a Pontelagoscuro, segnato +35% sulla media del periodo.

In Valle d’Aosta cresce la portata della Dora Baltea, mentre i fiumi piemontesi  si sono stabilizzati dopo le impennate a seguito delle piogge dei giorni scorsi; primi innevamenti si registrano sulle vette alpine.

Anche la Lombardia è stata oggetto di nubifragi sparsi su buona parte del territorio regionale con l’esondazione del Seveso, che ha provocato pesanti allagamenti a Milano; lungo il corso del fiume tracimato le cumulate di pioggia hanno superato i 100 millimetri (mm.103 a Seveso); criticità si sono registrate anche sul Mella, nel Bresciano. La crescita repentina del lago di Como, esondato in alcune zone, ha influenzato l’andamento delle portate del fiume Adda, cresciuto fino al 49%; le riserve idriche regionali risultano superiori alla media di circa il 20% (fonte: ARPA Lombardia).

“Le vasche di laminazione, alcune appena inaugurate, nonché i sistemi di telecontrollo e di automazione, che ci permettono di eseguire le necessarie manovre idrauliche con grande rapidità, stanno proteggendo interi comuni – evidenzia Alessandro Rota, Presidente di ANBI Lombardia – Ora però è indispensabile che vengano messe a disposizione le risorse economiche necessarie per dare corpo alle progettazioni previste dal Piano di Efficientamento della Rete Idraulica nella nostra regione come nel resto del Paese.”

In Trentino Alto Adige, dove forti piogge hanno gonfiato gli alvei fluviali, va segnalato l’eccezionale exploit del  torrente Aurino, che in poche ore ha visto aumentare la portata da circa 10 metri cubi al secondo a ben mc/s 135! Anche il fiume Adige ha registrato un innalzamento del livello di m. 4,5 ,mentre l’Isarco è cresciuto di m. 3,5.

In Friuli Venezia Giulia è allarme rosso, così come in Veneto, dove destano preoccupazione soprattutto gli alti livelli raggiunti dai fiumi Livenza (+m.4 rispetto alla scorsa settimana), Bacchiglione (cresciuto di circa 2 metri rispetto a 7 giorni fa), Brenta e Piave (fonte: ARPA Veneto).

Fra i grandi bacini naturali del Nord solo il livello del Benaco è ancora in crescita, mentre per gli altri la situazione si è stabilizzata ampiamente sopra la media con i laghi di Como e Maggiore (rispettivamente al 108,8% e al 129,3% di riempimento) a rischio di localizzati straripamenti.

In Liguria non si sono registrate criticità di rilievo, nonostante le forti piogge, che flagellano la riviera di Levante  da oltre una settimana (su Varese Ligure sono caduti mm. 369 in 6 giorni); ad aggravare la situazione sono state anche le raffiche di vento che, in alcuni casi, hanno superato i 100 chilometri all’ora.

In Toscana sono Garfagnana e Lunigiana, le aree maggiormente colpite da vere e proprie “bombe d’acqua” su territori, che già da oltre una decina di giorni stanno subendo la furia di eventi estremi: è così accaduto che su alcuni comuni del Massese, ma anche di Lucchesìa e Pistoiese, si sono registrate cumulate di pioggia di oltre 140 millimetri in 24 ore, sommatesi agli oltre 550 millimetri caduti nelle settimane precedenti (ad esempio, su Rocca Sigillina e Parana), mettendo in crisi il territorio a causa di frane e smottamenti; sul Passo della Cisa (in provincia di Massa Carrara) sono caduti ben 257 millimetri di pioggia in 24 ore. Fiume Magra e torrente Carrione sono andati in piena con livelli cresciuti di oltre 2 metri in poco tempo, così come i fenomeni meteo hanno fatto schizzare la portata del fiume Serchio a mc/s  291 (la media di ottobre è di mc/s 24 ca.); crescono anche la Sieve e soprattutto l’Arno, la cui portata supera i 100 metri cubi al secondo, mentre assai più contenuto è l’innalzamento dell’Ombrone.

“A Sud della Toscana la situazione è per ora notevolmente diversa – precisa Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – a testimonianza di un’Italia, dove emerge evidente l’esigenza di nuove infrastrutture idrauliche, come invasi e laghetti, capaci di calmierare situazioni fortemente differenziate, trasformando la minaccia idraulica in risorsa idrica per i momenti di bisogno.”

Nelle Marche, i fiumi, tranne la Potenza, hanno portate in calo.

In Umbria, il lago Trasimeno torna ad abbassarsi così come il fiume Nera.

Nel Lazio, i livelli dei laghi di Bracciano e Nemi guadagnano pochi centimetri, così come il fiume Tevere, mentre restano stabili le portate di Aniene e Fiora.

Al Sud continua l’apporto irriguo alle campagne come testimoniano i livelli settimanali dei bacini in Basilicata (-5 milioni di metri cubi circa) e Puglia (quasi 3 milioni di metri cubi in meno).

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 3 novembre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 3 novembre 2023Nuvolosità irregolare con tendenza a schiarite sulle aree di pianura mentre persisteranno addensamenti lungo le aree appenniniche con associati rovesci anche temporaleschi più probabili e intensi sulle aree di crinale centro-occidentali.

Temperature in diminuzione nei valori minimi, compresi tra 8 e 15 gradi; massime quasi stazionarie tra 16 e 19 gradi. Venti moderati sud-occidentali con rinforzi fino a forti sui rilievi, tendenti a diminuire di intensità dalle ore serali. Mare mosso, localmente molto mosso al largo con moto ondoso in attenuazione dal tardo pomeriggio.

(Arpae)

Maltempo: allerta arancione domani, giovedì 2 novembre, in regione

Maltempo: allerta arancione domani, giovedì 2 novembre, in regioneStato di allerta arancione per frane e piene dei corsi minori per la giornata di domani giovedì 2 novembre in tutto l’Appennino emiliano, nello specifico nei territori di montagna delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna. Sempre per frane, piene e temporali, l’allerta è ancora arancione nella bassa collina e nella pianura emiliana.

Secondo il bollettino emesso dall‘Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile sulla base dei dati previsionali Arpae (Agenzia regionale prevenzione, ambiente ed energia), in particolare sono previste precipitazioni intense e persistenti, anche a carattere temporalesco sulle aree appenniniche del settore occidentale a partire dalla mattina e, dal pomeriggio, sulle aree appenniniche del settore centro-orientale e sulle aree di pianura.

Nelle zone montane e collinari si potranno generare diffusi fenomeni franosi e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua montani, con possibili superamenti delle soglie 2.

Si prevede inoltre una generale intensificazione dei venti, con raffiche di burrasca forte, che comporteranno anche mare agitato, in particolare al largo della costa di Ferrara, dove sono previsti anche fenomeni di ingressione marina e di erosione del litorale.

L’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, in stretto raccordo con Arpae E-R, seguirà l’evoluzione della situazione. Si raccomanda di consultare l’Allerta e gli scenari di riferimento sulla seguente piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it.

Aggiornamenti costanti anche sulla pagina Twitter @AllertameteoRER e sul canale Telegram https://t.me/AllertaMeteoEMR che ogni cittadino è invitato a seguire.

Sassolese alla conquista della Nuova Zelanda

Sassolese alla conquista della Nuova Zelanda3000 chilometri a piedi dal sud al nord della Nuova Zelanda attraverso uno dei trekking più difficili al mondo, il tutto raccogliendo fondi per l’Associazione “Per Vincere Domani”. Il ventottenne sassolese Alberto Bellini, nei giorni scorsi, ha incontrato l’Assessore allo Sport ed alle Politiche Giovanili del Comune di Sassuolo Sharon Ruggeri per illustrarle il progetto che farà di lui uno dei primi italiani a tentare l’impresa.

La partenza è prevista per il prossimo 2 dicembre quando Alberto che da anni sogna di affrontare l’impresa, partirà da Bluff, il punto più a sud dell’isola a sud della Nuova Zelanda per arrivare, indicativamente dopo quattro mesi di cammino, a Cape Reinga, il punto più a nord dell’isola a nord della Nuova Zelanda.

Si tratta di uno dei percorsi più difficili al mondo – ha dichiarato – non solo per la distanza ma anche per il fatto che, in quei luoghi, affronti anche dieci giorni consecutivi senza incontrare una persona o una casa, 120-130 km di nulla. Si tratta di un percorso che è gestito dalle piogge: spesso sono talmente forti che ingrossano il letto dei fiumi al punto da rendere impossibile attraversarli per giorni. Un progetto che mi è possibile fare solamente grazie all’aiuto di realtà locali che hanno creduto in me, come Running 3.30, FB Solution, Veggia 13 Arreda, Orbit srl ed officina Rcm; lungo il tragitto, che rendiconterò giorno per giorno, poi, faremo partire una raccolta fondi per l’Associazione Per Vincere Domani Onlus”.

 

 

Completare la Tirreno-Brennero, Corsini: “Un’opera definita strategica dal Governo, che interessa cinque regioni e ponte verso il nord Europa”

Completare la Tirreno-Brennero, Corsini: “Un’opera definita strategica dal Governo, che interessa cinque regioni e ponte verso il nord Europa”
Andrea Corsini (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Il raccordo autostradale Tirreno-Brennero, conosciuto anche come Tibre, deve essere finanziato per permettere il completamento di una infrastruttura che interessa ben cinque regioni: la Liguria e la Toscana – terminali portuali del corridoio tirrenico -, l’Emilia-Romagna – con lo snodo interportuale di Parma -, la Lombardia – interessata dalla maggior parte del tracciato – e il Veneto – terminale nord e porta di accesso verso il Nord Europa.

A preoccupare Emilia-Romagna e Lombardia è il finanziamento del secondo lotto, non ancora previsto nonostante l’opera sia stata inserita dal Governo tra quelle strategiche, che garantirebbe un alleggerimento della viabilità ordinaria di entrambi i territori.

Per questo gli assessori alle Infrastrutture Andrea Corsini (Emilia-Romagna) e Claudia Maria Terzi (Lombardia) hanno inviato al vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, una lettera per chiedere la conferma della volontà di realizzare il prolungamento del Tibre insieme alla copertura economica necessaria per garantirne il completamento.

“Bisogna procedere coi lavori- afferma Corsini- per realizzare un’opera che è parte del Corridoio Tirrenico della rete europea TEN-T Comprehensive e svolge un ruolo fondamentale di collegamento interregionale e raccordo intermodale tra ben cinque regioni. Un’infrastruttura riconosciuta dal Governo come strategica e già inserita nelle pianificazioni di Emilia-Romagna e Lombardia. Ci auguriamo quindi- conclude- che il ministro Salvini accolga la nostra richiesta e ci sostenga nel completamento di un’infrastruttura necessaria non solo per i territori interessati ma per il Paese e come ponte verso il nord Europa”.

In particolare, per l’Emilia-Romagna si tratta dare funzionalità al primo lotto della bretella autostradale per collegare l’infrastruttura al corridoio Cispadano, in parte già in esercizio e in parte in fase di approvazione nell’ambito della concessione regionale dell’autostrada regionale Cispadana, con caratteristiche di strada extraurbana secondaria tra il nuovo casello di Terre Verdiane in comune di Sissa Trecasali e la SP72 Parma-Mezzani.

Sabato prossimo l’iniziativa “Sepolcri: storie antiche di Sassuolo”

Sabato prossimo l’iniziativa “Sepolcri: storie antiche di Sassuolo”Si svolgerà sabato prossimo, 4 novembre, l’iniziativa “Sepolcri: storie antiche di Sassuolo”: visite guidate teatralizzate al Cimitero di San Prospero, a cura dello storico dell’arte Luca Silingardi e con la collaborazione dell’associazione teatrale STED.

L’appuntamento è per sabato 4 novembre  alle ore 15 ed alle ore 16.30, con ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite.

Previsioni meteo, giovedì 2 novembre 2023

Previsioni meteo, giovedì 2 novembre 2023Cielo coperto o molto nuvoloso, con precipitazioni che, a partire dal settore occidentale al mattino, interesseranno progressivamente l’intero territorio regionale nel corso della giornata con fenomeni anche a carattere di rovescio temporalesco. Le precipitazioni, risulteranno più intense e persistenti sui rilievi centro-occidentali dove potranno risultare di forte intensità.

Temperature stazionarie, con valori minimi tra 11 e 16 gradi; massimi tra 17 e 21 gradi. Venti moderati meridionali sulla pianura con rinforzi sulla Romagna. Forti meridionali sulle aree costiere e sul mare. Forti sud-occidentali con ulteriori rinforzi sulle aree appenniniche. Mare mosso; molto mosso dalle ore pomeridiane sulle aree costiere settentrionali.

(Arpae)

Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, le celebrazioni a Formigine

Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, le celebrazioni a FormigineSi rinnova domenica 5 novembre a Formigine l’appuntamento con la “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”. In occasione delle celebrazioni, come sempre, è previsto un corteo che toccherà diversi punti del territorio partendo da piazza Kennedy a Magreta, dove verrà depositata una corona presso il Monumento ai Caduti. Il ritrovo è alle 9 nella piazza della chiesa alla presenza del Sindaco Maria Costi.

Alle 10 ci si sposterà nel parco del Castello di Formigine per l’alzabandiera. Seguirà la partenza del corteo che prevede la deposizione di corone d’alloro presso i monumenti commemorativi e la lettura di alcune parti del discorso tenuto da Nelson Mandela nel 1994 che ha segnato la fine dell’apartheid in Sudafrica. Il testo, letto dal premio Nobel dopo 27 anni di prigionia, è ancora oggi un simbolo di speranza, pace e di libertà; temi quanto mai attuali considerate le guerre che non cessano di causare dolore e vittime nel mondo.

Ad accompagnare i presenti ci sarà l’ormai immancabile Wind Band del Liceo Musicale Sigonio di Modena. Il corteo si chiuderà alle ore 11.15 in centro storico con gli interventi del Sindaco Maria Costi, della Presidente del Consiglio comunale Elisa Parenti e di Emilio Cattabriga dell’Associazione Nazionale Alpini – Gruppo di Formigine.

Concluderà il tutto, alle 11.30, la Messa nella Chiesa di San Bartolomeo.

Venerdì notte, sulla A1, chiusa la stazione di Sasso Marconi nord, in uscita per chi proviene da Bologna

Venerdì notte, sulla A1, chiusa la stazione di Sasso Marconi nord, in uscita per chi proviene da BolognaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, dalle 22:00 di venerdì 3 alle 6:00 di sabato 4 novembre, sarà chiusa la stazione di Sasso Marconi nord, in uscita per chi proviene da Bologna.

In alternativa, si consiglia di uscire alla stazione di Sasso Marconi sulla stessa A1, di Bologna Casalecchio sul Raccordo di Casalecchio o di Bologna Borgo Panigale sulla A14 Bologna-Taranto.

Equipe Cerámicas parte del Gruppo Italcer acquisisce una partecipazione di Opificio Ceramico

Equipe Cerámicas parte del Gruppo Italcer acquisisce una partecipazione di Opificio Ceramico

Il Gruppo Italcer, tra i leader italiani nel settore delle pavimentazioni e dei rivestimenti in ceramica e dell’arredo bagno, annuncia che la propria consociata Equipe Ceràmicas SLU ha acquisito una partecipazione di Opificio Ceramico Srl, azienda modenese specializzata nella vendita di superfici ceramiche di lusso di alta gamma, con particolare attenzione ai piccoli formati artigianali e ai prodotti su misura.

Con tale operazione l’azienda modenese entra a far parte del Gruppo attraverso l’acquisizione da parte della società spagnola Equipe Cerámicas SLU di una quota di minoranza pari al 20%, con già concordata un’opzione call per l’acquisizione della maggioranza.

Il Gruppo Italcer si conferma così uno dei leader del settore ceramico, in Italia e nel mondo, con una proiezione di fatturato per il 2023 che si avvicina ai 400 milioni di euro.

L’operazione sarebbe la nona realizzata in 6 anni dal Gruppo, che vede Mindful Capital Partners, Miura e Capital Dynamics come soci di riferimento ed è guidato da Graziano Verdi. Opificio Ceramico segue, infatti, La Fabbrica-AVA, Elios, Devon&Devon, Rondine, la spagnola Equipe e Fondovalle.

“Opificio Ceramico è una realtà relativamente giovane sul mercato – afferma Graziano Verdi, Amministratore Delegato del Gruppo Italcer – ma che si sta già affermando sul mercato grazie ai loro prodotti unici che si sposano perfettamente con la nostra filosofia produttiva sostenibile. “Con questa operazione – continua Verdi – confermiamo la nostra volontà di creare un hub italiano di design composto da aziende ceramiche alto di gamma attivando significative sinergie sia in Italia che all’estero”.

Opificio Ceramico nasce nel 2018 su iniziativa di Emanuele Marcato, che ha deciso di dar vita ad un nuovo progetto ripartendo dall’intimità della dimensione artigianale e sostenibile con l’obiettivo di creare veri e propri manufatti ‘tailor-made’.

Per gli aspetti legali di gestione dell’operazione Equipe Ceramicas è stata assistita da Pinsent Masons guidata dal socio Francisco Aldavero Bernalte mentre Opificio Ceramico dallo Studio Legale Salardi di Modena guidato dal socio fondatore Stefano Salardi. Opificio Ceramico è stato assistito dallo Studio+Com per gli aspetti fiscali.

Il Gruppo Italcer, primario Gruppo italiano nel comparto di riferimento, guidato da Graziano Verdi e controllato dal Fondo di Investimento Mindful Capital Partners, conta circa 1100 dipendenti, vanta centinaia di progetti realizzati e 15.000 clienti nel mondo. Oggi opera attraverso marchi di alto di gamma e storiche realtà industriali nel settore ceramico che realizzano prodotti d’eccellenza per interni ed esterni e ne fanno parte: Fondovalle, La Fabbrica-AVA, Elios Ceramica, Devon&Devon, Ceramica Rondine, Bottega ed Equipe Cerámicas.

Maltempo: superata la fase più critica delle emergenze di ieri nel parmense e piacentino

Maltempo: superata la fase più critica delle emergenze di ieri nel parmense e piacentinoSuperata la fase di emergenza, stanno rientrando le criticità causate dalle piogge intense e dai temporali delle scorse ore, che avevano portato a ruscellamenti di versante e all’innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua.

Nel parmense, per garantire il deflusso della piena in sicurezza è stata fondamentale la cassa di espansione del torrente Parma che ha invasato 8 milioni di metri cubi d’acqua. Nella mattinata di oggi erano ancora presenti 6 milioni di metri cubi quando è iniziato il rilascio che porterà allo svuotamento nelle prossime 20 ore al massimo. Transiteranno dalla cassa 250 mc/s, a fronte del picco in entrata registrato ieri di 750 mc/s.

Oggi, per fare il punto della situazione la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, ha partecipato in mattinata prima alla riunione del Centro Coordinamento Soccorsi di Parma, poi a quello di Piacenza.

“Nelle scorse ore si è svolto un grande lavoro di squadra, con il coinvolgimento di tutte le Istituzioni e dell’intero sistema di protezione civile- spiega la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo-. Si sono verificati eventi meteo importanti e, per fronteggiarli, si sono rivelati determinanti le fasi di allertamento, gli investimenti in tema di sicurezza del territorio già attuati e il bagaglio di conoscenze accumulato dopo gli eventi importanti del 2014 e del 2015. Due elementi che hanno permesso di gestire al meglio l’emergenza, così come determinante è stata la professionalità e la competenza di tutte le forze in campo”.

Parma
Ieri, come previsto, la piena del torrente Parma è transitata a Colorno con un margine franco significativo di 2 metri. Nella notte è stata, comunque, evacuata la golena in località Copermio, a valle di Colorno, dove sono presenti alcune abitazioni. Oggi è prevista la revoca dell’ordinanza di evacuazione. La golena a monte di Colorno ha invece svolto funzioni di laminazione. In Appennino prosegue il monitoraggio delle situazioni di dissesto idrogeologico. La situazione più grave riguarda il crollo del ponte sul torrente Sporzana, a Ozzanello, in comune di Terenzo.

Piacenza
Sono tutte rientrate nelle loro abitazioni, nella giornata di oggi, le 25 famiglie evacuate in provincia di Piacenza, tutte residenti nella Valle del Nure. Condizioni un po’ più critiche in Appennino per piccole frane e smottamenti che hanno provocato la chiusura di strade, con conseguenze soprattutto sulla viabilità minore, sia nel territorio di Piacenza che nel parmense. Attualmente si sta lavorando per rispristinare la viabilità già nelle prossime ore, in particolare per garantire i collegamenti con alcune frazioni del comune di Ferriere isolate o semi isolate (Cattaragna, Castagnola, Casaldonato).

Meteo
Per domani (mercoledì 1^ novembre) è stata emessa una allerta di colore giallo. Sono ancora possibili rovesci temporaleschi forti, più probabili sul settore centro-occidentale e in particolare lungo la fascia appenninica. In queste aree saranno possibili localizzati fenomeni franosi, ruscellamenti e innalzamenti dei livelli idrometrici del reticolo minore, anche tenuto conto della saturazione dei versanti per effetto delle precipitazioni dei giorni precedenti. La criticità idraulica gialla è riferita al lento esaurimento delle piene sul settore occidentale, in particolare nei tratti arginati di Secchia e Parma, anche per il progressivo svuotamento della cassa di espansione del torrente Parma.

Per ulteriori informazioni si consiglia di consultare il portale AllertaMeteo: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it/

e gli aggiornamenti in tempo reale su canale Telegram: https://t.me/AllertaMeteoEMR

Chiusure notturne programmate sulla Tangenziale di Bologna, sulla A13 e sulla A14

Chiusure notturne programmate sulla Tangenziale di Bologna, sulla A13 e sulla A14Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, dalle 22:00 di giovedì 2 alle 6:00 di venerdì 3 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 2 Borgo Panigale e lo svincolo 1 Nuova Bazzanese, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli.  In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 2 Borgo Panigale, percorrere la viabilità ordinaria: Viale Palmiro Togliatti, Via Gaetano Salvemini, Via Caduti di Casteldebole e l’Asse Attrezzato sud-ovest.

 

Sempre sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, nelle due notti di venerdì 3 e sabato 4 novembre, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 7 bis SS64 Ferrarese e lo svincolo 6 Castelmaggiore, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. Di conseguenza, sarà chiuso lo svincolo 7 Bologna Centro, in entrata verso Casalecchio/A1 e in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. Si precisa che rimarrà regolarmente percorribile il ramo di svincolo che dall’uscita della stazione di Bologna Arcoveggio immette sulla Tangenziale, in direzione di Casalecchio/A1.

In alternativa, si consiglia: per la chiusura del tratto: dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 7bis SS64 Ferrarese, percorrere la viabilità ordinaria: SS64, via Aposazza, via Lipparini, via Stendhal e rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 6 Castelmaggiore; per la chiusura dello svincolo 7 in entrata verso Casalecchio/A1: svincolo 6 Castelmaggiore.

******

Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna Arcoveggio e Bologna Interporto, verso Padova, nei seguenti giorni e orari: dalle 22:00 di venerdì 3 alle 6:00 di sabato 4 novembre; dalle 22:00 di lunedì 6 alle 6:00 di martedì 7 novembre.

Si precisa che la stazione di Bologna Arcoveggio sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni – Padova e Bologna; saranno chiusi gli svincoli che dalla Tangenziale di Bologna immettono all’entrata della stazione di Bologna Arcoveggio e chiuso lo svincolo che dalla A14 – con provenienza Ancona – immette sulla A13 Bologna-Padova, verso Padova.

In alternativa, si consiglia: per la chiusura del tratto: uscire alla stazione di Bologna Fiera sulla A14, percorrere la viabilità ordinaria: SS64 Porrettana, via Guglielmo Marconi, SP3 ed entrare sulla A13 attraverso la stazione di Bologna Interporto; -per la chiusura dell’entrata di Bologna Arcoveggio verso Padova: Bologna Interporto, sulla stessa A13; per la chiusura dell’entrata di Bologna Arcoveggio verso Bologna: Bologna Fiera, sulla A14 Bologna-Taranto.

******

Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di giovedì 2 alle 6:00 di venerdì 3 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e l’allacciamento con la A13 Bologna-Padova, verso la A1 Milano-Napoli. Di conseguenza, la stazione di Bologna Fiera sarà chiusa in entrata verso la A1 e in uscita per chi proviene da Ancona.  In alternativa, si consiglia: -per la chiusura del tratto: dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale di Bologna ed entrare sulla A13 attraverso la stazione di Bologna Arcoveggio; -per la chiusura dell’entrata della stazione di Bologna Fiera verso la A1: Bologna Arcoveggio.

La Regione rilancia il proprio impegno a favore delle Guardie ecologiche volontarie

La Regione rilancia il proprio impegno a favore delle Guardie ecologiche volontarieMaggiori risorse e regole più snelle per l’accesso. La Regione rilancia il proprio impegno a favore delle Guardie ecologiche volontarie, vere e proprie sentinelle dell’ambiente, in grado di intervenire in parchi, aree protette, siti della Rete Natura 2000. E promotrici di iniziative di sensibilizzazione, informazione ed educazione ambientale.

Tra i compiti delle Gev quelli di vigilanza e controllo, compreso l’accertamento di illeciti amministrativi, in materia di flora e fauna minore, raccolta funghi e prodotti del sottobosco, rifiuti. Oltre alla possibilità di operare in caso di emergenza e calamità.

Le novità in arrivo sono contenute in una delibera che è stata approvata dalla Giunta regionale nell’ultima seduta, su proposta dell’assessora regionale alla Programmazione territoriale e paesaggistica, forestazione e parchi Barbara Lori.

“Le Guardie ecologiche volontarie svolgono un servizio di grande valore, in collaborazione con i Comuni, gli Enti parco e la Protezione civile regionale, sul quale vogliamo investire, a tutela di un patrimonio ambientale che in Emilia-Romagna è straordinariamente ricco dal punto di vista della biodiversità- ha spiegato Lori-. Da qui il nostro impegno sul piano economico, ma anche per incentivare l’adesione a questo corpo di volontari, con un’attenzione particolare ai più giovani. A loro vogliamo dire che diventare Guardia ecologica volontaria può essere un modo semplice, ma molto efficace per dare il proprio contributo concreto alla salvaguardia dell’ambiente.”

Cosa cambia

Per diventare Guardia ecologica volontaria occorre partecipare a una specifica attività di formazione teorica e pratica che passa da 97 a 82 ore complessive.

Viene dimezzato l’impegno richiesto su base annuale, che scende da 96 ore a 48 ore di servizio all’anno. Anche in caso di prolungati periodi di inattività, ad esempio per motivi legati al lavoro o alla famiglia, il titolo di guardia ecologica volontaria non sarà revocato, ma sarà sufficiente frequentare un corso di aggiornamento.

Tra le novità in arrivo anche quelle relative al numero minimo di volontari necessari per istituire un raggruppamento Gev, numero che viene ridefinito sulla base della popolazione residente: 30 per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia; 20 per quelle di Ferrara, Forlì-Cesena, Parma, Piacenza, Ravenna, Rimini.

Quanto alle risorse, anche nel 2023 la Regione conferma un impegno crescente, che ha visto aumentare i contributi erogati dai 106mila euro del 2018 ai 208mila del 2023, cui si aggiungono 50mila euro assegnati anche quest’anno per l’acquisto della strumentazione.

Il Servizio volontario di vigilanza ecologica è stato istituito dalla Regione nel 1989. In Emilia-Romagna le Guardie ecologiche volontarie attive, secondo gli ultimi dati disponibili, sono 1.270, organizzate in 16 raggruppamenti territoriali presenti in tutte le province.

Sono 82 a Piacenza, 161 a Parma, 223 a Reggio Emilia, 228 Modena, 311 a Bologna, 58 a Ferrara; 79 a Forlì-Cesena, 70 a Ravenna e infine 58 a Rimini.

Per saperne di più: https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/sistema-regionale/GEV

Le piogge autunnali azzerano il deficit di risorsa idrica accumulato nei mesi precedenti

Le piogge autunnali azzerano il deficit di risorsa idrica accumulato nei mesi precedenti
Porto di Boretto – foto: AIPo, Fabio Cavalli

La disponibilità idrica è più che buona e ha registrato ulteriori incrementi rispetto alla scorsa settimana. Le piogge copiose cadute nel Bacino hanno ingrossato il Po e la gran parte dei suoi affluenti e per questa ragione che il Segretario Generale dell’ADBPo-Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po, Alessandro Bratti, in apertura dell’odierno Osservatorio sugli Utilizzi Idrici – che vede oggi la sua ultima seduta stagionale – ha coinvolto Gianluca Zanichelli, direttore vicario di AIPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, per un’informativa generale sulle condizioni d’allerta idrogeologica nel distretto e nei singoli bacini interessati dalle ondate di piena. Zanichelli ha rimarcato criticità rilevate nelle ore precedenti sul Nure nel Piacentino, Parma, Baganza e Taro nel Parmense, Mella nel Bresciano e sul Seveso che è fuoriuscito nel Milanese. Anche il Po ha subìto un incremento di portata in tutte le sezioni di riferimento, ma la situazione complessiva è sotto controllo.

Nel dettaglio, si sono osservate precipitazioni diffuse sul Bacino del fiume Po, con fenomeni più estesi e consistenti che hanno interessato la parte centro-orientale del Distretto. Il calo termico è stato pressoché generale. Le sezioni principali del fiume Po, come detto, soprattutto negli ultimi giorni hanno registrato un consistente incremento delle portate in transito. I valori di deflusso risultano essere prossimi a quelli tipici del periodo: tutte le sezioni registrano valori superiori a quelli di magra ordinaria. Per i prossimi giorni invece si attende un progressivo aumento dei deflussi. L’indice SFI (Standardized Flow Index), calcolato negli ultimi 30 giorni, identifica una condizione idrologica “nella norma” lungo tutta l’asta. A breve è previsto un ulteriore lieve calo delle temperature con la presenza di precipitazioni ancora diffuse su Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto; fenomeni precipitativi minori, invece, sono attesi sulle aree pianeggianti e collinari del Nord-Ovest.

Prime nevicate di rilievo sulle Alpi. Il valore di SWE (Snow Water Equivalent) complessivo, calcolato per gli ambiti territoriali evidenzia, sulla base dei dati oggi disponibili, la presenza di neve sui principali rilievi alpini. Le altezze idrometriche dei Grandi Laghi risultano essere superiori ai valori tipici del periodo, ad eccezione del Lago d’Iseo, con un andamento però tendente alla riduzione. Soltanto per il Lago di Garda si osserva un trend crescente dell’altezza idrometrica. Le portate erogate risultano essere superiori ai valori di riferimento, ad eccezione del Garda. L’indice standardizzato calcolato negli ultimi 30 giorni per i volumi d’invaso regolati dei Grandi Laghi identifica condizioni idriche “nella norma”.

Oltre l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po i membri dell’Osservatorio sugli Utilizzi Idrici sono: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste; Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Dipartimento della Protezione Civile; Regione Emilia-Romagna; Regione Liguria; Regione Lombardia; Regione Piemonte; Regione Toscana; Regione Valle d’Aosta; Regione Veneto; Provincia Autonoma di Trento; Regione Marche;  ISTAT; ISPRA; CREA; AIPo-Agenzia Interregionale per il Po; Terna Rete Italia; Consorzio del Ticino; Consorzio dell’Adda; Consorzio dell’Oglio; ANBI; UTILITALIA; ANEA; ELETTRICITÀ FUTURA.

 

Celebrazioni per la Giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale

Celebrazioni per la Giornata delle Forze Armate e dell’Unità NazionaleDomenica 5 novembre 2023 si svolgeranno a Fiorano Modenese le celebrazioni per la Giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, che ricorre il 4 novembre di ogni anno. Per l’occasione, l’Amministrazione ricorda il valore supremo della pace e le tragedie a causa di dissennate politiche di guerra.

Alle ore 9.45 è previsto il ritrovo di autorità e partecipanti presso a chiesa parrocchiale di Spezzano, dove verrà celebrata la Santa Messa alle ore 10.00.

Alle ore 11.30 verrà deposta una corona di alloro al Monumento dei Caduti in piazza Ciro Menotti, con accompagnamento della banda Flos Frugi di Fiorano. Seguirà breve intervento del ricercatore storico locale Filippo Barbieri sulla recente individuazione di due giovani fioranesi deceduti durante la Prima Guerra Mondiale: Arturo Dodi e Guglielmo Cuoghi.

Dalle ore 12.00 le autorità comunali procederanno con la deposizione di corone ai restanti cippi presenti nel territorio comunale.

La cittadinanza tutta è caldamente invitata a partecipare.

A Formigine attività di sicurezza partecipata rivolta agli esercenti

A Formigine attività di sicurezza partecipata rivolta agli esercentiLa Polizia Locale di Formigine intraprende una nuova iniziativa di  sicurezza partecipata rivolta, in particolare, agli esercenti di attività commerciali e di servizi del territorio nel capoluogo e nelle frazioni.

Afferma l’Assessore alla Sicurezza urbana e alle Attività produttive Corrado Bizzini: “L’attività di ascolto che gli agenti di Polizia Locale hanno riservato in questi mesi, grazie all’Ufficio Mobile, ai residenti delle frazioni viene ora estesa ai titolari delle attività commerciali e di servizi che verranno raggiunti dagli operatori del Comando per raccogliere le loro segnalazioni e richieste”.

Sicurezza partecipata è la cornice entro la quale s’inserisce anche questa iniziativa, con l’intento di aumentare le occasioni di incontro e confronto tra la Polizia Locale e la cittadinanza.

“I negozi e le attività di servizi in generale sono profondamente radicati nel territorio e possono cogliere segnali e necessità in modo puntuale” – commenta la Comandante Susanna Beltrami – “Per questa motivazione ci rivolgiamo a loro per creare un canale più diretto, rispetto agli altri percorsi di segnalazione al Comune. Questa collaborazione è per noi preziosa perché rappresenta uno strumento particolarmente efficace per continuare a fare di Formigine e delle sue frazioni luoghi del buon vivere in comunità”.

Agli esercenti viene lasciato un biglietto da visita con i riferimenti per i contatti diretti e viene chiesta ai titolari collaborazione a diffondere tra i loro clienti le informazioni sullo “Sportello non da soli”, nato nel 2019 per supportare le vittime di reato sul territorio comunale, ma che dallo scorso anno ha ampliato le fattispecie per le quali i cittadini potranno chiedere un contributo economico, introducendo aiuti per i furti di biciclette e i furti nelle auto. Infine, viene rilasciato materiale utile sulla prevenzione delle truffe, argomento al quale sarà anche dedicata una lezione aperta a tutta la cittadinanza, prevista per il 17 novembre, nel pomeriggio, presso la sala consiliare del Castello di Formigine.

 

Ricerca e formazione per l’innovazione nelle imprese agricole

Ricerca e formazione per l’innovazione nelle imprese agricole
Alessio Mammi (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Fabrizio Dell’Aquila)

L’Emilia-Romagna vede nell’innovazione in agricoltura il motore per accelerare sviluppo e crescita, fronteggiando così le sfide di un settore stretto tra cambiamento climatico, sostenibilità, fitopatologie e fattori esterni che pregiudicano raccolti e produzioni.

Su questo tema si è sviluppato oggi a Bologna l’incontro “Innovazione per l’agricoltura. Imprese agricole, ricerca, formazione e consulenza”, nel corso del quale si sono confrontati 170 partecipanti tra imprenditori agricoli e agroalimentari, ricercatori e rappresentanti del mondo della formazione in vista della prossima pubblicazione del primo bando dello Sviluppo rurale 2023-2027 dedicato ai Gruppi operativi, che metterà a disposizione risorse per 5 milioni di euro.

I progetti di innovazione riguardano il controllo delle avversità con metodi a basso impatto, la riduzione dei rilasci di sostanze inquinanti, l’innovazione di processo, i supporti organizzativi e i servizi di filiera, lo sviluppo di nuove varietà e tipologie di prodotto, l’adattamento dei sistemi colturali ai cambiamenti climatici, la gestione e la sostenibilità degli allevamenti.

“La strategia per fare crescere il sistema agricolo, agroalimentare e i territori rurali dell’Emilia-Romagna- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-, ruota attorno ad alcune parole chiave: qualità, produttività, sostenibilità, innovazione e semplificazione. L’Emilia-Romagna investe per il 2023 oltre 10 milioni di euro per l’innovazione in agricoltura. Siamo la regione con il maggior numero di Gruppi operativi a livello europeo: 234, a cui si aggiungono 18 progetti pilota”.

“Per favorire lo sviluppo sostenibile delle zone rurali- aggiunge Mammi- una leva è senz’altro la promozione e condivisione delle conoscenze e innovazioni, come quelle individuate nell’ambito del nuovo Sviluppo Rurale 2023-27 dai Gruppi operativi con progetti che mirano a una crescita sostenibile in tutte le dimensioni: ambientale, sociale e di mercato”.

 

I finanziamenti nel 2023 su ricerca e formazione

Gli oltre 10 milioni che la Regione investe per l’innovazione in agricoltura nel 2023 sono così ripartiti: 3 milioni e 875mila euro nei bandi per la formazione e la consulenza; 5 milioni di euro messi a disposizione per il primo bando dedicato ai gruppi operativi del nuovo Sviluppo rurale che uscirà entro fine anno.

Infine, in attuazione alla legge regionale 17 del 2022 su interventi urgenti in agricoltura, la Regione ha erogato 2 milioni di euro di contributi a organismi di ricerca e sviluppo sperimentale per 9 progetti (5 nel settore vegetale, 4 in quello animale) di innovazione e trasferimento tecnologico.

La ricerca in agricoltura dal Psr al nuovo Sviluppo rurale

L’Emilia-Romagna, con un investimento di oltre 60 milioni nel periodo 2014-2022 pari al 4% delle risorse totali messe a disposizione dal Psr 2014-2022, è la regione con il maggior numero di Gruppi operativi a livello europeo; i gruppi rientrano nella strategia del Partenariato europeo per l’innovazione (Pei), una delle grandi novità della politica di sviluppo rurale europea. Attraverso l’impegno dei Gruppi è possibile rimuovere uno dei principali ostacoli ai processi innovativi, ovvero la distanza tra i risultati della ricerca e l’adozione di nuove pratiche e tecnologie da parte degli agricoltori e delle imprese.

La percentuale di risorse per conoscenza e innovazione sale poi a quasi il 6% nel periodo 2023-27. La Regione con il proprio Complemento di programmazione regionale sostiene il sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura (in inglese, Akis – Agricultural knowledge and innovation system) con un impegno finanziario complessivo per il periodo 2023-2027 di oltre 51 milioni di euro che corrispondono al 5,58% delle risorse disponibili.

Risorse che verranno impiegate per sostenere la formazione agli agricoltori per 10 milioni di euro, la consulenza alle imprese per 5,5 milioni di euro, la formazione specifica per i consulenti per 820mila euro, i Gruppi Operativi per un impegno di 23 milioni di euro, i progetti pilota per l’innovazione per 8 milioni di euro, azioni di informazione e di dimostrazione per un totale di milioni e 600mila euro.

Dal sito della Regione si può accedere al portale Progetti per l’innovazione — Agricoltura, caccia e pesca (regione.emilia-romagna.it) che ha pubblicato i risultati dei progetti di innovazione finora finanziati.

Per due notti Pedemontana chiusa a Sassuolo

Per due notti Pedemontana chiusa a SassuoloProseguono i lavori d’innalzamento della linea ferroviaria Modena – Sassuolo, per l’eliminazione definitiva del passaggio a livello sulla Pedemontana.

Per consentire il prosieguo delle operazioni in sicurezza per due notti la viabilità della zona subirà una chiusura come disposto dall’ordinanza n° 176 del 31/10/2023 a firma del Comandante della Polizia Locale di Sassuolo Rossana Prandi.

In particolare: dalle ore 20 di questa sera, martedì 31 ottobre, e fino alle ore 7 di mercoledì 1 novembre; poi ancora dalle ore 20 di giovedì 2 novembre alle ore 6 di venerdì 03 novembre, via Pedemontana sarà chiusa al transito nel tratto compreso tra via Circonvallazione Nord-Est e Via Radici in Piano.

In Emilia-Romagna un Piano per la Salute mentale da 40 milioni di euro

In Emilia-Romagna un Piano per la Salute mentale da 40 milioni di euroSostenere concretamente le persone più fragili: quelle, ad esempio, con disabilità intellettive, che soffrono di disturbi dello spettro autistico o di salute mentale, o devono fare i conti – e si tratta soprattutto dei più giovani – con i disturbi del comportamento alimentare o dell’apprendimento.

È una vasta platea di destinatari, dai bambini più piccoli agli adulti, quella a cui dà supporto il “Piano attuativo Salute mentale” 2023 della Regione Emilia-Romagna: a disposizione ci sono anche per quest’anno 40 milioni di euro del Fondo sanitario regionale, ripartiti tra tutte le Aziende sanitarie del territorio. Risorse che servono a finanziare servizi di fondamentale importanza, come dimostrano i numeri: nel 2022 sono state oltre 170.000 (esattamente 170.600) le persone prese in carico dai servizi regionali, il 4,2% in più rispetto al 2021, quando erano state 163.740. E sta tornando ai livelli pre-pandemici tutta l’attività di cura e assistenza.

“40 milioni di euro dalla Regione per curare e assistere le persone più fragili e rendere possibili diagnosi sempre più precoci – spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Non solo, perché uno degli obiettivi del Piano è quello di costruire, secondo il cosiddetto modello del budget di salute, percorsi personalizzati che mettano al centro il paziente.  Parliamo di persone con fragilità diverse, che tante volte riguardano bambini e ragazzi e che abbiamo il dovere di aiutare con tutti gli strumenti, finanziari e di cura, possibili. Confermiamo dunque il nostro impegno e continuiamo a lavorare, anche insieme alle associazioni dei pazienti, per assicurare alle famiglie sostegno e assistenza”.

Sono sette le aree di intervento previste dal Piano e quindi finanziate: fondo “autonomia possibile”, programmi per disturbi alimentari, esordi psicotici, disturbi dell’apprendimento, autismo nell’adulto, che rispetto al 2022 può contare su un milione di euro in più, e nel bambino, disabilità intellettive.

La ripartizione per aree

33milioni e 705mila euro sono destinati al “Fondo per l’autonomia possibile-Salute mentale”: finanzieranno gli interventi di assistenza socio-sanitaria a bassa intensità dei pazienti dei Centri di salute mentale. Tra i destinatari ci sono le persone dimesse dagli ex Ospedali psichiatrici e dalle Rems – Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza – che necessitano di assistenza specifica per la salute mentale, quelle dimesse ma sottoposte a misure di sicurezza non detentiva, le persone soggette a misure alternative alla detenzione e inviate dall’autorità giudiziaria in residenze per la salute mentale degli adulti.

Il programma sottolinea la priorità di destinare tali risorse ai progetti riabilitativi personalizzati realizzati con il budget di salute. Un modello organizzativo-gestionale in campo socio-sanitario già sperimentato con successo dalla Regione e indirizzato non soltanto a persone con severi disturbi mentali, ma in generale a chi abbia bisogni complessi legati a forte marginalità sociale, disabilità, dipendenze patologiche. Il modello punta a mettere le persone al centro delle strategie di intervento e non la loro patologia in quanto tale: il paziente è posto all’interno di un appropriato percorso di cura basato su un programma terapeutico personalizzato, all’insegna della massima integrazione e flessibilità d’intervento dei servizi sanitari e sociali, che si pone l’obiettivo di limitare i ricorsi ai ricoveri nelle strutture sanitarie attraverso il potenziamento degli interventi domiciliari.

820mila euro vengono assegnati al programma per l’assistenza ai giovani tra i 12 e i 25 anni con disturbi del comportamento alimentare e per supportarne l’assistenza residenziale.

Altri 400mila euro sono destinati al programma “Esordi psicotici”, che promuove la salute e il benessere delle persone all’esordio psicotico nei Centri di salute mentale.

Il programma regionale per i disturbi specifici dell’apprendimento è finanziato con 565mila euro, in particolare per l’implementazione della diagnosi precoce e del percorso di presa in carico dei pazienti, e riguarda tanto i giovani (6-18 anni), quanto gli adulti.

Complessivamente 4 milioni e 230mila euro sono riservati al programma Autismo-Pria (“Programma regionale integrato per l’assistenza territoriale alle persone con disturbo dello spettro autistico), sia nei bambini che negli adulti.

Infine, 280mila euro sono previsti per la presa in carico delle persone con disabilità intellettive (fascia 0-17 anni).

La ripartizione per Ausl

Alla Ausl di Piacenza vanno 3.192.564 euro, Ausl Parma 5.888.310 euro, Ausl Reggio Emilia 5.026.392 euro, Ausl Modena 4.358.867 euro, Ausl Bologna 7.032.090, Ausl Imola 3.294.364, Ausl Ferrara 4.453.864, Ausl Romagna 6.753.549.

Da sabato, anche a Sassuolo: “Autunno fuori dal comune”

Da sabato, anche a Sassuolo: “Autunno fuori dal comune”Inizierà sabato prossimo, 4 novembre, l’iniziativa “Autunno fuori dal comune”, promossa dal Territorio turistico Bologna-Modena e con il contributo della Regione Emilia Romagna, che ogni sabato, dal 4 novembre al 2 dicembre, per Sassuolo riguarderà Palazzo Ducale con una visita guidata al Palazzo ed una passeggiata finale alla scoperta del centro storico.

Il palazzo Ducale di Sassuolo rappresenta un gioiello della cultura barocca dell’Italia settentrionale.

Gli ambienti furono dipinti da una équipe di artisti straordinari, che interpretarono lo spirito ambizioso e mecenatistico di Francesco I: il francese Jean Boulanger, pittore ufficiale di corte, Angelo Michele Colonna e Agostino Mitelli, tra i maggiori pittori quadraturisti bolognesi e un gran numero di abili decoratori e plasticatori. Nelle pareti e nei soffitti delle sale si intrecciano temi allegorici ed episodi della storia estense, si incontrano eroi mitologici e della letteratura classica e cavalleresca, tutti uniti per esprimere il programma esaltante della nobiltà e del “buon governo” estense.

Un nuovo allestimento ricostruisce le trasformazioni della prestigiosa residenza degli Estensi, rendendo ancora più spettacolari i maestosi spazi della reggia, collegando la sua storia con il territorio circostante. Cinque sale dell’ala meridionale del Palazzo, dette dell’Appartamento di Orlando e fino ad oggi solo saltuariamente aperte al pubblico, sono state destinate ad illustrare e ricostruire con grandi modelli, disegni ricostruttivi, opere, filmati e grandi immagini, le trasformazioni di questo complesso e del territorio circostante. La visita proseguirà con una passeggiata alla scoperta del centro storico di Sassuolo.

La partecipazione è con prenotazione obbligatoria sul sito visitmodena.it, il biglietto, gratuito fino a 13 anni, ha un costo di € 10.

La quota include: ingresso e visita guidata al Palazzo Ducale di Sassuolo, visita guidata del centro storico di Sassuolo. Punto d’incontro: Ufficio Turistico di Sassuolo, Piazzale della Rosa, 41049 Sassuolo MO.

 

Il Programma:

Ore 15:00 incontro al Palazzo Ducale di Sassuolo. Visita guidata del Palazzo (interno ed esterno) con passeggiata finale nel centro storico di Sassuolo, termine visita alle 18:00 circa.

“Luci e ombre” di Pietro Cavazzoni in mostra alla Galleria d’arte Cavedoni

“Luci e ombre” di Pietro Cavazzoni in mostra alla Galleria d’arte CavedoniSabato prossimo, 4 novembre a partire dalle ore 17 presso la Galleria d’arte Jacopo Cavedoni di Via Fenuzzi 12, si terrà l’inaugurazione della mostra fotografica di Pietro Cavazzoni.

La mostra dal titolo “Luci e ombre” sarà visitabile fino al 15 novembre.

La  Galleria sarà aperta al pubblico nei giorni:

  • Martedì  dalle 10 alle 12
  • Mercoledì dalle 16 alle 19
  • Venerdì, Sabato e Domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
  • Giorni di chiusura Lunedì e Giovedì.
# ora in onda #
...............