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mercoledì, 21 Maggio 2025
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Il Comune di Formigine festeggia Halloween con tante iniziative organizzate su tutto il territorio

Il Comune di Formigine festeggia Halloween con tante iniziative organizzate su tutto il territorioDa domani (sabato 28 ottobre) a martedì 31 Proform organizza le iniziative in centro storico. Tutti i giorni a partire dalle 9 ci saranno mercatini e stand dei commercianti. Il pomeriggio, dalle 15, sarà dedicato al tradizionale dolcetto o scherzetto.

Sabato 28, domenica 29 e martedì 31 piazza Calcagnini suonerà a ritmo di dj Chiarly a partire dalle 16. Per il gran finale, martedì alle 17, si terrà la sfilata in maschera per bambini (iscrizioni presso la casetta di Halloween dalle 15.30) con musica a tema, spettacolo di fuoco, artisti di strada e premiazione della maschera più bella.

A fare da cornice agli eventi, giochi e balli delle streghe, animazione per bambini, artisti, musica, cosplayer, area ristoro con vin brulè, castagne, zucchero filato, hot dog, gnocco fritto, caldarroste e aperitivi fantasmagorici nei bar del centro.

Domenica 29 ottobre, il canile-gattile intercomunale Punto e Virgola di Magreta (strada Nuova Pederzona 101) farà un open day dalle 11 alle 17. Tatuaggi lavabili, truccabimbi, laboratori, giochi, angolo delle torte e, naturalmente, la possibilità di conoscere qualcosa di più degli ospiti della struttura (l’ingresso è libero ma per ragioni logistiche non è possibile entrare con i propri cani).

Martedì 31 ottobre, alle 16.30 al Centro di Educazione Ambientale (via Sant’Antonio 4/A) si terrà “La tela del ragno”, laboratorio ludico-creativo per bambini da 6 a 10 anni. La narrazione di leggende e tradizioni sarà la cornice perfetta per giochi, sfide e laboratori creativi per scoprire e costruire insieme uno degli animali simbolo di questa festa. Info e prenotazioni: 0522 343238 – ceasformigine@gmail.com.

Sei appuntamenti anche in biblioteca e al castello, che tuttavia hanno fatto registrare il tutto esaurito a pochi giorni dall’apertura delle iscrizioni, con 165 bambini e ragazzi coinvolti, oltre ad altre 190 persone dell’Associazione Bimbi col camper in visita a Formigine.

Lettera aperta del Sindaco di Fiorano a insegnanti e genitori circa la proposta di modifica dell’orario scolastico alle scuole medie

Lettera aperta del Sindaco di Fiorano a insegnanti e genitori circa la proposta di modifica dell’orario scolastico alle scuole medieA seguire il testo integrale della lettera aperta che il Sindaco di Fiorano, preoccupato per le conseguenze che potrebbe avere se venisse accettata, ha inviato a insegnanti e genitori in merito alla proposta di modifica dell’orario scolastico alle scuole medie.

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Lettera aperta a insegnanti e genitori sulla proposta di modifica dell’orario scolastico alle scuole medie 

Stimati docenti e gentili genitori,

la decisone che verrà assunta dai due comprensivi di Fiorano sulla proposta della cosiddetta settimana corta per la scuola secondaria di primo grado, cioè portare a sei ore di lezione la giornata scolastica dal lunedì al venerdì con riposo il sabato, ha delle conseguenze sul piano didattico, a mio giudizio, molto impattanti sulla qualità della scuola e sulla preparazione dei ragazzi.

Confesso di essere molto preoccupato per la possibilità che la proposta venga accettata. Si tratta di una decisione di competenza esclusiva della scuola e cioè del corpo docente. Per questo, in qualità di Sindaco non potrò che prendere atto di ciò che verrà deciso, ma ciò non toglie che io abbia elementi di giudizio su una siffatta questione, soprattutto come persona che ha lavorato per una buona parte della propria vita nell’insegnamento e che considera la scuola il pilastro di una civiltà  e del suo futuro in quanto condizione della qualità di vita futura di chi oggi la frequenta.

Ho sempre ritenuto che un ragazzo, quando è stato in classe per cinque ore consecutive, abbia fatto forse anche troppo. Quando insegnavo, speravo che non mi venisse mai assegnata la quinta ora di lezione, perché la differenza di rendimento, sia mio che dei ragazzi tra le prime e le ultime ore della mattinata, era fuori discussione. Pretendere di ricevere la stessa piena attenzione dei ragazzi dalle 12 alle 13, dopo aver già passato quattro ore di lavoro, è una cosa ingiusta prima ancora che assurda,  come dimostra ogni evidenza di tipo psicologico e didattico. Ora si parla di aggiungere la sesta ora, dalle 13 alle 14.

Ho sempre pensato che la finalità principe della scuola, ciò a cui ogni insegnante deve aspirare, sia di appassionare il ragazzo al sapere, far sì che il ragazzo desideri imparare, in quanto la scuola gli ha fatto gustare il vero sapere, degno di essere da lui posto tra le finalità della vita. Soprattutto per questo motivo troverei incomprensibile per chi conosce la didattica e la scuola non sapere che prolungare le lezioni dalle 13 alle 14, per ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, è un controsenso, un affronto alla qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento. Dal mio punto di vista, ritengo impossibile per un docente sostenere che con le seste ore di lezione, e di conseguenza con pomeriggi più brevi oberati peraltro da maggior lavoro per il giorno successivo, la qualità della scuola e la preparazione dei ragazzi migliorino.

Oltre infatti alla difficoltà di far trascorrere la sesta ora nella inevitabile stanchezza con minore o nessuna capacità di attenzione, lo studente , oltre a rientrare a casa più tardi e più stanco, avrà un maggior carico di lavoro pomeridiano per il giorno successivo. Quale sarà il risultato? Ovviamente l’orario scolastico non è l’unico elemento capace di condizionare la qualità della scuola, ma in un momento in cui, credo, la scuola dovrebbe ricevere un nuovo impulso verso una appropriata preparazione dei ragazzi in linea con un mondo sempre più complesso, l’introduzione della sesta ora di lezione non conduce di certo a quella direzione.

D’altra parte chiedo:  un docente davvero interessato all’efficacia del proprio lavoro sulla formazione dei ragazzi, potendo scegliere, sceglierebbe di fare lezione le ultime ore della mattinata? Mi rifiuto di pensare che qualcuno faccia eccezione a una risposta negativa. Perché allora?

Ogni scelta ha un prezzo e i prezzi si pagano, nel bene e nel male. Il problema però è che in questo caso a pagare sarebbero i nostri ragazzi.

Nel rispetto delle opinioni di ciascuno, auguro a chi deve scegliere di farlo con la massima saggezza, nell’esclusivo interesse della qualità dell’insegnamento e quindi della maggiore efficacia per la formazione dei ragazzi.

Francesco Tosi

 

Fiere d’Ottobre sassolesi: gli appuntamenti di sabato 28

Fiere d’Ottobre sassolesi: gli appuntamenti di sabato 28Inizia domani, sabato 28 ottobre, il quinto weekend di ottobre che culminerà domenica con la Féra di Stumpài: l’ultimo appuntamento con le Fiere d’Ottobre di Sassuolo che, grazie all’organizzazione di Comune di Sassuolo, ProLoco Sassuolo, Comitato Commercianti del Centro Storico, Sgp e le tante associazioni del territorio, porterà appuntamenti ed occasioni già a partire dal pomeriggio di domani.

Il programma

TEDxSassuolo: conferenze e incontri con le idee e le menti più sorprendenti e innovative, a cura di Le idee del Distretto Aula Magna Polo Scolastico (piazza Falcone e Borsellino) dalle ore 14.30

La causa politica ed umanitaria del Popolo Saharawi: inaugurazione della mostra fotografica, proiezione del filmato e conferenza sul tema a cura del Circolo Alete Pagliani presso il circolo Arci Alete Pagliani aps dalle ore 16.30

Rassegna in Auditorium: Soundtrack. La musica per immagini a cura del Corpo Bandistico La Beneficenza presso l’Auditorium P. Bertoli dalle ore 17

Leggiamoci: libri, vita e storie. Sandro Campani presenta “Alzarsi presto (il libro dei funghi e di mio fratello)”, Einaudi 2023 Biblioteca Cionini dalle ore 17

 

Ricostruzione post alluvione: la vicepresidente Priolo incontra in Regione quaranta imprese di Conselice

Ricostruzione post alluvione: la vicepresidente Priolo incontra in Regione quaranta imprese di ConseliceUn incontro tra Regione e i rappresentanti del Comitato “Proteggiamo Conselice”, il cui appello è stato sottoscritto da circa 40 aziende. Un confronto sull’andamento della ricostruzione e sui problemi e le esigenze di chi vive, lavora e investe a Conselice, comune duramente colpito dall’alluvione.

Ieri a Bologna, in serata in viale Aldo Moro, la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile e Ambiente, Irene Priolo, ha ricevuto una delegazione delle aziende insieme alla sindaca di Conselice, Paola Pula, alla presenza di operatori e tecnici dell’Autorità Distrettuale di Bacino del Fiume Po, del servizio regionale di Difesa del suolo e deli uffici territoriali di Bologna e Ravenna dell’Agenzia regionale per la sicurezza del territorio e la protezione civile.

Tra gli argomenti trattati durante il confronto, le opere strutturali urgenti e gli interventi straordinari e ordinari programmati; gli interventi infrastrutturali di più lungo corso previsti per il contenimento dei rischi da allagamento e la sicurezza idraulica; le azioni da mettere in campo con la collaborazione delle aziende locali.

“Ringrazio per lo spirito costruttivo di questo incontro- ha detto Priolo- è importante per le Istituzioni avere un rapporto diretto con il tessuto produttivo che è stato purtroppo duramente colpito dal maltempo di maggio. Ed è altrettanto importante far comprendere che non ci sono risposte semplici a problemi complessi: occorre mettere in campo più strategie contemporaneamente, sia per quanto riguarda gli interventi urgenti che per i progetti speciali previsti dal Commissario straordinario, anche ragionando su ipotesi innovative che consentano di dare maggiore spazio ai fiumi. Dobbiamo continuare a lavorare insieme e a confrontarci attivamente”.

“Stiamo pensando al futuro e alla salvaguardia dei cittadini e dei centri urbani- ha detto la sindaca Pula-. Abbiamo commissionato uno studio altimetrico del nostro territorio, per capire gli interventi necessari alla messa in sicurezza ed Hera sta studiando il nostro sistema fognario. Abbiamo bisogno di un approccio coordinato, che dia garanzie alle imprese e che le faccia sentire sicure restando a Conselice”.

Durante l’incontro sono stati illustrati anche gli interventi che l’Agenzia regionale di Protezione civile sta portando avanti in questo territorio tra le provincie di Bologna e Ravenna, in totale di 94 interventi per circa 98 milioni di euro tra somme urgenze, interventi urgenti e altri cantieri della programmazione regionale o di altre risorse straordinarie di protezione civile, anticipati e già avviati.

Ecco le nuove “Linee guida” regionali per misurare la qualità nutrizionale e la sostenibilità della ristorazione scolastica in Emilia-Romagna

Ecco le nuove “Linee guida” regionali per misurare la qualità nutrizionale e la sostenibilità della ristorazione scolastica in Emilia-RomagnaLa tutela della salute passa anche da una corretta alimentazione, ed è nell’infanzia che si impara a mangiare sano. In questo contesto, la famiglia e la scuola assumono un ruolo strategico: è in classe, infatti, che le bambine e i bambini trascorrono gran parte della propria giornata.

Proprio per fornire uno strumento che su tutto il territorio regionale consenta l’applicazione di standard nutrizionali e di sostenibilità in grado di migliorare la qualità degli alimenti somministrati nelle scuole, ridurre i cibi non salutari e favorire l’equilibrio energetico dei più giovani, la Regione Emilia-Romagna, assieme al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna, ha elaborato le nuove Linee Guida.

Uno strumento di lavoro – “Linee Guida per l’offerta di alimenti e bevande salutari e sostenibili nelle scuole e strumenti per la sua valutazione e controllo” – che è stato presentato ieri in occasione del convegno “Nuove prospettive per la ristorazione scolastica”, organizzato a Bologna, nella Terza Torre, dalla Regione.

Dopo l’intervento di apertura dell’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, si sono alternati relatori e relatrici della Commissione europea, della dirigenza scolastica, del Servizio sanitario regionale, dell’Università e degli Enti locali, con l’obiettivo di tracciare nuove linee di indirizzo condivise per il futuro del settore, raccogliendo le voci di tutti i soggetti che a vario titolo ne fanno parte.

“Queste nuove Linee guida costituiscono uno strumento importante di valutazione, utile a ‘misurare’ la qualità nutrizionale dei pasti e la dimensione ambientale e sociale del servizio di ristorazione – spiega Donini -. Un’alimentazione scolastica di qualità non contribuisce solo alla salute degli studenti che ne usufruiscono, ma è anche un investimento sul loro futuro. Consente, infatti, di insegnare ai più giovani corretti e sani stili di vita, di incrementare la loro consapevolezza rispetto a una buona alimentazione, di contrastare le disuguaglianze sociali e migliorare le abitudini alimentari, riducendo al contempo gli sprechi. È un impegno che, come Regione Emilia-Romagna, portiamo avanti da tempo – chiude l’assessore – anche in collaborazione con i territori, con l’obiettivo di contribuire a costruire, per le giovani generazioni, un futuro che sia sempre più sostenibile da tutti i punti di vista, a partire da quello sanitario, sociale ed ambientale”.

“Il convegno e lo sviluppo delle nuove Linee guida si inseriscono in un contesto più ampio, quello del Laboratorio di Ristorazione Sostenibile (Lariso). Un esperimento di progettazione partecipata volto a riunire ad uno stesso tavolo i diversi soggetti locali che lavorano nel settore di ristorazione collettiva per definire politiche dal basso – afferma il professor Matteo Vittuari, tra i coordinatori del Laboratorio -. All’interno del Laboratorio ci siamo dati l’obiettivo di sperimentare azioni per rendere la ristorazione collettiva, in questo caso scolastica, uno spazio dove rispondere ai bisogni dell’utenza in modo inclusivo e innovativo. Lariso lavora per stimolare comportamenti virtuosi e scelte più sane e sostenibili a partire, ad esempio, dalla lotta contro lo spreco alimentare. Il comparto ristorativo è detentore di un importantissimo potere decisionale sui nostri sistemi alimentari. Per questo, se amministrato virtuosamente, può davvero contribuire allo sviluppo di comunità che guardino al consumo alimentare, non soltanto come a un gesto di nutrizione e piacere, ma anche di impegno, rispetto e tutela”.

Un toolkit per la valutazione dei menù scolastici

Le nuove Linee guida, indirizzate ad un’amplia platea di utenti, dai bambini di pochi mesi di età degli asili nido fino ai ragazzi delle mense universitarie, hanno molteplici obiettivi: da un lato, tutelare la qualità e la validità nutrizionale della ristorazione scolastica, anche rispetto alla cultura gastronomica locale; promuovere comportamenti alimentari corretti; prevenire gli sprechi; tutelare l’ambiente e dare garanzia di qualità al servizio. Dall’altro costituiranno un utile riferimento, sia per i bandi di affidamento dei servizi, sia per le realtà operanti nel settore, non solo per la predisposizione di menù equilibrati dal punto di vista qualitativo e quantitativo, ma anche per effettuare controlli e verifiche sull’adeguatezza dei pasti forniti a scuola, e degli alimenti e bevande disponibili nei distributori automatici o nei bar situati all’interno degli istituti.

Novità importante è il “Toolkit di valutazione di sostenibilità integrata”, a disposizione degli operatori Sian, il Servizio di igiene degli elementi e della nutrizione, per analizzare sia la qualità nutrizionale del cibo, sia la dimensione sociale e ambientale del servizio di ristorazione, attraverso parametri come la stagionalità degli alimenti e il loro impatto ambientale, la raccolta differenziata o l’adesione a iniziative per l’educazione alimentare. L’obiettivo del toolkit è quello di effettuare misurazioni semplici e comprensibili che permettano di stimolare un virtuoso percorso di miglioramento per le realtà scolastiche coinvolte; uno strumento semplice, che può essere utilizzato anche dalle ditte di ristorazione e dalle amministrazioni comunali per la formulazione di menù nutrizionalmente equilibrati e sostenibili.

Altre novità comprendono gli standard di frequenza e di qualità per il pasto scolastico, che riguardano i bambini che frequentano i nidi d’infanzia, con approfondimenti sull’alimentazione complementare fino ai pasti somministrati nelle mense universitarie, le indicazioni per la prevenzione del rischio di soffocamento da cibo in età prescolare e un approfondimento sulle diete speciali.

Maltempo luglio 2023: contributi fino a 5mila euro per i privati e 20mila euro per le imprese

Maltempo luglio 2023: contributi fino a 5mila euro per i privati e 20mila euro per le imprese

Via alle procedure per i rimborsi – fino a 5mila euro per i privati e 20mila per le imprese – destinati ai cittadini e le aziende che, dal 22 al 27 luglio scorsi, sono stati danneggiati dall’ondata di maltempo. Venti di burrasca, grandinate, allagamenti e frane avevano colpito i territori delle province di Parma, Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, per i quali era stato deliberato lo stato di emergenza nazionale.

La firma del decreto da parte del presidente Stefano Bonaccini, commissario delegato dal Governo per la gestione dell’emergenza, apre adesso il percorso per ottenere gli indennizzi, secondo passaggi e tempistiche dettate dalla normativa nazionale.

C’è tempo fino al 15 dicembre per presentare le domande, direttamente al Comune di residenza: le richieste verranno quindi trasmesse alla Protezione civile nazionale per lo stanziamento. Quelli che saranno assegnati sono primi rimborsi a cui potrà seguire una seconda tranche di indennizzi, in caso di stanziamento di ulteriori risorse da parte dello Stato.

Tra le spese ammissibili a rimborso: quelle per la pulizia da fango e detriti; il ripristino strutturale e funzionale di abitazioni principali e imprese danneggiate, pertinenze e parti comuni; la sistemazione o la sostituzione di mobili ed elettrodomestici, impianti, macchinari, attrezzature, scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti riguardanti l’attività aziendale. Tutti gli interventi dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2024, pena la perdita del contributo.

La procedura per l’erogazione dei fondi

Entro 40 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande di contributo, fissata per il 15 dicembre 2023, il Comune dovrà concludere l’istruttoria, con controlli a campione per verificare la veridicità delle dichiarazioni rese dagli interessati.

Entro il 31 gennaio 2024, quindi, gli Enti locali dovranno inviare gli elenchi riepilogativi delle istanze ammissibili a contributo all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.

L’ammontare del fabbisogno finanziario risultante dagli elenchi riepilogativi sarà comunicato al Dipartimento nazionale della Protezione civile ai fini del necessario stanziamento finanziario. Avvenuta l’assegnazione dei fondi, l’Agenzia provvederà entro 30 giorni a ripartire e assegnare le risorse ai singoli Comuni, per la successiva concessione e liquidazione dei contributi a chi ne ha diritto.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 28 ottobre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 28 ottobre 2023Sereno o poco nuvoloso. Dalle ore pomeridiane e serali locali addensamenti lungo i rilievi potranno dar luogo ad isolate precipitazioni sulle aree di crinale appenninico centro-occidentali. Temperature temperature quasi stazionarie o in locale flessione; minime comprese tra 10 gradi della pianura occidentale e 15/16 gradi della costa; massime fra 18 e 22 gradi. Venti moderati o forti sud-occidentali sui rilievi e sulla Romagna. Deboli variabili altrove. Mare poco mosso sotto costa, mosso al largo.

(Arpae)

Raccolta porta a porta, lista Macchioni risponde a Menani: “non è mai troppo tardi per stare dalla parte dei cittadini”

Raccolta porta a porta, lista Macchioni risponde a Menani: “non è mai troppo tardi per stare dalla parte dei cittadini”

Non è passato che un qualche mese da quando il Sindaco Menani accusava noi, come lista Macchioni, di fare demagogia, e i cittadini di Sassuolo di essere degli incivili.

Una battaglia nostra e della lista civica Noi Siamo Sassuolo, che ha visto nel tempo e nelle varie iniziative, anche di carattere popolare, sempre il costante diniego da parte dell’Amministrazione e del Sindaco, ad una collaborazione fattiva per tornare alla precedente modalità di raccolta rifiuti stradale, abbandonando di fatto il metodo porta a porta fallimentare per numerosi aspetti.

Ad oggi – sottolinea Macchioni – ci fa piacere apprendere che il Sindaco ha preso coscienza di questa situazione di assoluto degrado e malcontento generale; e che il Comune può avere un suo ruolo nella raccolta dei rifiuti, come abbiamo sempre ribadito.

Ci auguriamo che l’amministrazione abbia finalmente deciso di abbandonare la liturgia di HERA a favore di una strada che riporti, come è avvenuto già in diverse altre città, al ripristino nella sua totalità dei precedenti contenitori per la raccolta stradale di tutte le frazioni merceologiche.

Allo stesso tempo dispiace che ad oggi, da parte di Menani, non ci sia ancora stato nei nostri confronti un riconoscimento per essere sempre stati in prima linea e dalla parte del giusto su questa vicenda.

Per un Sindaco stare dalla parte dei cittadini non è mai troppo tardi, ma farlo a pochi mesi dalla fine di un mandato elettorale – conclude Macchioni – lascia l’amaro in bocca ed il sospetto di rincorrere quei consensi dei tanti sassolesi che hanno dimostrato nel tempo di non essere più con lui alle prossime amministrative.

Questa mattina a Sassuolo il convegno “Tridimensionalità nuova sfida tecnologica”

Questa mattina a Sassuolo il convegno “Tridimensionalità nuova sfida tecnologica”

Si è svolto questa mattina (giovedì 26 Ottobre) presso la sala conferenze di Confindustria Ceramica a Sassuolo, il convegno intitolato “Tridimensionalità” nuova sfida tecnologica.  Organizzato da Società Ceramica Italiana (I.Cer.S), il convegno ha visto la partecipazione di numerosi relatori che alternandosi al microfono hanno portato importanti contributo sul tema della decorazione tridimensionale nell’industria ceramica.

La mattinata si è aperta con il saluto del Presidente I.Cer.S Michele Dondi e poi si sono man mano alternati al tavolo i relatori.  Per primo a preso la parola il Dott. Annovi di Tecnoferrari con uno spech dal titolo molto accattivante come “la Terra non è piatta”.   Antonella Baglio e Riccardo Pignatti di Colorobbia hanno presentato Forma Plus mentre Rita Cagnoli (System Ceramics) ha parlato di nuove superfici e tecnologie applicative.

Presente al convegno anche VETRICERAMICI nella persona di Michele Bettoli che ha preso la parola sul tema “ 3D Before&After e il valore nella Diversità”.  La TRIDIMENSIONALITA’ nella superficie ceramica industriale è stata la trattazione di cui si sono occupati Cristian Venturelli per SITI e Domenico Sottile per PROJECTA.  SICER ha scelto come tema l’innovazione digitale nelle strutture ceramiche con l’intervento di Alan Nappa e Riccardo Mazzi.

Sì è parlato di materia, naturalezza e sostenibilità con Luca Pinotti (DURST) e di valorizzazione della tridimensionalità del prodotto con la tecnologia CONTINUA+ di Sacmi (A.Onorato). Al termine degli interventi c’è stato spazio per alcune domande e chiarimenti e un buffet di saluto per tutti gli intervenuti.

SAIE – La Fiera delle Costruzioni ritorna a BolognaFiere nel 2024

SAIE – La Fiera delle Costruzioni ritorna a BolognaFiere nel 2024

Un’edizione da record per SAIE, la Fiera delle Costruzioni – progettazione, edilizia, impianti – che ha salutato lo scorso sabato Bari dopo tre giorni di networking, approfondimento ed esposizione per la community delle costruzioni di tutta Italia e non solo. La terza edizione di SAIE nel capoluogo pugliese ha registrato i numeri più alti di sempre: le aziende in esposizione sono state 407, +64% rispetto a SAIE Bari 2021, e i professionisti in visita 25.527 (+35%). La strategia d’alternanza annuale tra i poli di Bari e Bologna, confermatasi sempre più vincente, proseguirà anche in futuro. La prossima edizione di SAIE si terrà, infatti, a Bologna dal 9 al 12 ottobre 2024, per poi fare ritorno a Bari nel 2025. È anche grazie alla collaborazione tra BolognaFiere e Nuova Fiera del Levante di Bari che SAIE si conferma quindi come l’appuntamento di riferimento per le aziende e i professionisti del comparto delle costruzioni.

La tre giorni barese si è aperta all’insegna del confronto tra le istituzioni e gli attori della filiera: durante l’evento inaugurale è stato presentato l’ultimo Rapporto Federcostruzioni, che dopo il biennio 2021-2022 di grande crescita, prevede un ulteriore aumento del +4% nella produzione a fine 2023. Nel corso del convegno, la Presidente di Federcostruzioni Paola Marone e il Vice Presidente di ANCE, Domenico De Bartolomeo hanno sottolineato l’importanza di essere a SAIE ed espresso la loro felicità per l’andamento della filiera, evidenziando le criticità per il domani, a partire dall’inflazione, fino all’instabilità geopolitica e, soprattutto, al taglio al Superbonus 110%, che secondo l’Osservatorio SAIE ha avuto un impatto rilevante sul 37% delle aziende. Parliamo di una situazione che ha generato, secondo una stima di ANCE, 30 miliardi di crediti incagliati a cui proprio la Regione Puglia, con una nuova legge, sta dando una soluzione tramite le società compartecipate. Al confronto hanno partecipato anche Antonio Decaro, Sindaco di Bari; Stefano Lacatena, consigliere delegato della Regione Puglia; Andrea Barocci, Presidente ISI; Gaetano Frulli, Presidente Nuova Fiera del Levante e Ivo Nardella, Presidente di Senaf (la società del Gruppo Editoriale Tecniche Nuove che organizza SAIE). Alla conclusione del convegno inaugurale si è tenuto anche il passaggio di consegne tra le città di Bari e Bologna, alla presenza, oltre che del Sindaco di Bari, anche di Nicola Bonerba, Presidente di ANCE Bari e Bat e Leonardo Fornaciari Presidente di ANCE Emilia.

Oltre che per le aree espositive e per le sessioni formative che hanno valorizzato le migliori innovazioni presenti sul mercato e offerto una interessante analisi sui più recenti aggiornamenti tecnico-formativo, grande successo di pubblico anche per i Cassa Edile Awards, l’evento annuale che premia le imprese e i lavoratori più virtuosi, organizzato dalla Commissione Nazionale Paritetica delle Casse Edili e promosso da SAIE. Un riconoscimento innovativo, che non vuole affermare primati, ma che premia i valori della sana imprenditorialità e della professionalità al fine di creare un circolo virtuoso all’interno della filiera. Ma sono state tante le attività che hanno reso straordinaria questa edizione di SAIE, che ha potuto contare su 123 convegni formativi e 25 iniziative speciali, oltre che sul supporto di 75 associazioni di categoria. Tra le kermesse più seguite c’è stata sicuramente la finale di Ediltrophy, il tradizionale torneo di arte muraria organizzato da FORMEDIL in collaborazione con le eccellenze delle scuole edili italiane. A SAIE 2023 si è tenuta, inoltre, la prima edizione degli Stati Generali del Calcestruzzo, che aveva l’obiettivo di analizzare lo stato dell’arte del comparto e di approfondire i temi e le innovazioni principali del calcestruzzo.

Grande curiosità attorno al concorso fotografico pensato per Instagram “Il bello delle Infrastrutture – Ponti e Viadotti”, che in un momento storico di grande importanza delle infrastrutture grazie agli investimenti del PNRR, ha valorizzato e celebrato il ruolo di ponti e viadotti come elementi estetici e strutturali, con uno sguardo fisso sulla sostenibilità.

L’edizione di SAIE appena terminata è stata un successo su tutti i fronti: dalla partecipazione del pubblico, alla soddisfazione delle aziende e delle associazioni di categoria partecipanti, fino al coinvolgimento di istituzioni e delle scuole edili nazionali– ha dichiarato Emilio Bianchi, Direttore di SAIE. Uno degli scopi principali della manifestazione è proprio permettere lo scambio reciproco tra espositori e visitatori, così da dare visibilità alle più importanti innovazioni di prodotto e favorire quel networking di valore che fa la differenza all’interno della filiera. Quest’anno abbiamo registrato numeri da record, che intendiamo replicare sia l’anno prossimo a Bologna, dove confermeremo il format inserendo ulteriori novità tematiche, sia nel 2025 quando torneremo a Bari. Un grande grazie va a tutti coloro che hanno reso possibile questa fiera, alle associazioni partner, agli espositori che hanno creduto nell’importanza di questo momento e ai professionisti in visita che hanno animato i padiglioni in queste giornate. Continueremo a lavorare per mettere a disposizione della filiera un appuntamento efficace e di sviluppo per l’intero mercato delle costruzioni.”

“Sono molto soddisfatto del risultato qualitativo e quantitativo che Saie ha ottenuto qui a Bari in Nuova Fiera del Levante. Ha confermato il suo ruolo di manifestazione leader in Italia nel settore delle costruzioni, essendo stata un’opportunità di business fondamentale per imprese e professionisti, oltre al ruolo strategico di promuovere la conoscenza delle eccellenze del settore. Noi di Nuova Fiera del Levante siamo molto soddisfatti del rapporto di grande partnership che si sta consolidando con le persone di Senaf e di BolognaFiere, che ci porterà a raggiungere traguardi sempre più ambiziosi e gratificanti” – ha commentato il Presidente della Nuova Fiera del Levante Gaetano Frulli.

Mondo politico, associativo e imprese all’interno del bt-SPACE per discutere il tema della transizione ecologica nel settore ceramico

Mondo politico, associativo e imprese all’interno del bt-SPACE per discutere il tema della transizione ecologica nel settore ceramico

Il bt-SPACE è lo spazio inaugurato nel 2018 da Gruppo B&T per diffondere la cultura della ceramica e gli eventi marketing del Gruppo. Una vocazione importante che ha avuto la sua massima espressione nei giorni scorsi in occasione del convegno “bt-GREEN. La voce del Distretto“. L’iniziativa, organizzata da Gruppo B&T con il patrocinio di Acimac, ha voluto essere momento di approfondimento insieme al mondo istituzionale, associativo e alle imprese in merito al tema della transizione ecologica alla luce della normativa europea che impone di ridurre le emissioni entro il 2030.

La mattinata, a dimostrazione dell’importanza e dell’urgenza dei temi affrontati, ha registrato un grande successo di pubblico; trovando tutti gli interlocutori d’accordo su diversi punti tra cui la necessità di creare infrastrutture adeguate e di formare il personale specializzato per sostenere e supportare quella che a più riprese è stata definita una vera e propria “rivoluzione industriale green“. Fondamentale, per tutti i presenti, è e sarà evitare che la corsa verso la sostenibilità si trasformi in una forbice generatrice di disuguaglianza, penalizzando chi, come l’Italia e in particolare il Distretto Ceramico, adotta da anni comportamenti virtuosi in questo senso. Per farlo, uno dei punti di partenza sarà modificare la regolamentazione delle ETS; sistema per lo scambio di quote di emissioni di gas valido solo in Europa che per un Distretto che fa dell’export la sua fetta principale non può funzionare con le modalità attuali.

Dichiara l’Amministratore Delegato e Presidente di Gruppo B&T Fabio Tarozzi: “Ad oggi i costruttori di macchine sono pronti per questo grande cambiamento, le tecnologie sono già esistenti. Manca però tempo e infrastrutture. Quello che abbiamo voluto fare organizzando questo evento è stato parlare direttamente a e con il Distretto di come conciliare l’attività industriale di un settore così specializzato come quello della ceramica con le esigenze della sostenibilità e della transizione ecologica. Il settore della ceramica italiana ha il merito, rispetto ad altri Paesi, di aver individuato le giuste strategie. In particolare, come Gruppo B&T crediamo nella tecnologia ad idrogeno per i processi termici e stiamo investendo in questo senso perché siamo convinti che questa sia la strada. Per non farci schiacciare da questo enorme cambiamento però le tecnologie non bastano: servono una serie di condizioni particolari, servono infrastrutture, serve una politica industriale adeguata che vada alla stessa velocità delle imprese“.

Dopo i saluti da parte di Fabio Tarozzi e della Sindaca di Formigine Maria Costi, l’evento è entrato nel vivo con due tavole rotonde. La prima, composta dalla parte politica e associativa, ha visto salire sul palco il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la Presidente del Forum Europeo della Ceramica Elisabetta Gualmini, il Senatore Michele Barcaiuolo, il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani e il Presidente di Acimac Paolo Lamberti. A seguire hanno preso la parola i tecnici e gli esperti del settore: Alessandro Bianchini, Direttore Tecnico di Gruppo B&T; Franco Manfredini, Presidente di Casalgrande Padana; Andrea Ronchi, CEO CO2 Advisor di Principal Aramix Datrix Group; Armando Meletti, Country Manager Italia di Altadia Group; e Marcello Romagnoli, Professore dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Direttore del Centro Ricerca H2 MO.RE.

Bar dei Tigli: riapre il chiosco storico di via San Francesco a Formigine

Bar dei Tigli: riapre il chiosco storico di via San Francesco a FormigineUn luogo simbolo del centro storico di Formigine che riprende vita e torna ad animare la città. Si terrà sabato 28 ottobre alle ore 18 l’inaugurazione del rinnovato “bar dei Tigli”, storico chiosco di via San Francesco che già dagli anni ’50 era un punto di riferimento per molti ragazzi.

Il locale, dopo essere stato chiuso alcuni anni, torna finalmente a vivere con una veste completamente nuova e una nuova gestione guidata da due giovani imprenditori, Fabio Fontana e Andrea Bellei. Già titolari di altre attività sul territorio, i due soci proporranno un servizio destinato a un target giovane con l’obiettivo non solo di ridare vita ad un’attività storica, ma anche di animare una zona iconica del centro storico. Come richiesto dal bando pubblicato dal Comune di Formigine, il locale mira a diventare un luogo di ritrovo per gli adolescenti che spesso si trovano a passare dal centro nel percorso da e verso la stazione. L’offerta comprenderà il servizio di colazioni, pranzi e aperitivi, oltre all’organizzazione di iniziative di animazione e intrattenimento in collaborazione con il Comune e con le associazioni del territorio.

Dichiara l’Assessore alle Attività produttive Corrado Bizzini: “Dopo la presentazione del ristorante Le Loggette, adesso ufficialmente aperto al pubblico, finalmente inauguriamo anche il bar dei Tigli, ampliando ulteriormente l’offerta del nostro centro storico. Un locale pensato appositamente per i più giovani, in modo che, di fianco al Polo di Villa Gandini dove sono presenti la biblioteca, l’hub, la sala prove e, presto, anche la riqualificata Casa del Custode, i ragazzi potranno contare su un nuovo luogo in cui ritrovarsi in centro. Ci tengo a ringraziare questi imprenditori che ammiro per il coraggio e la voglia di scommettere sul nostro centro storico, che anche grazie a loro diventa sempre più attrattivo”.

Filiera dell’olio, bando per l’ammodernamento e la meccanizzazione dei frantoi

Filiera dell’olio, bando per l’ammodernamento e la meccanizzazione dei frantoi
Alessio Mammi (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Fabrizio Dell’Aquila)

Un finanziamento di 658mila euro per contributi a fondo perduto alle imprese della filiera olearia. Tra le novità del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) ci sono anche interventi per l’ammodernamento dei frantoi con l’obiettivo di un miglioramento complessivo della qualità dell’olio extra-vergine d’oliva e della filiera olivicolo-olearia e una maggiore efficienza energetica degli impianti.

Il bando rientra nel finanziamento dell’Unione europea-Next Generation Eu, con un riparto di 500 milioni complessivi a livello nazionale, di cui 400 milioni di fondo per la meccanizzazione e 100 milioni per i frantoi.
Il ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare è il titolare dell’intervento, la Regione è il soggetto attuatore.
Per gli investimenti in mezzi e impiantistica per agricoltura di precisione e a basso consumo energetico il Pnrr riserva all’Emilia-Romagna quasi 30 milioni di euro, mentre per la filiera olearia il finanziamento è di 658mila euro per contributi a fondo perduto alle imprese del settore.

“L’Emilia-Romagna ha aree di olivicoltura interessanti- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi-  come dimostrano le produzioni Dop Brisighella e Colline di Romagna e vede crescere di anno in anno sia le superfici coltivate a olivo sia la cultura della qualità dell’olio extravergine di oliva. L’occasione del bando Pnrr va nella direzione di un rinnovo delle tecnologie dei frantoi, per una maggiore sostenibilità degli impianti di lavorazione e valorizzazione delle produzioni”.

Sono ammessi interventi di innovazione degli impianti di lavorazione, delle procedure di stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva. I contributi saranno pari al 65% dell’importo dei costi di investimento ammissibili. Nel caso di imprese condotte da giovani agricoltori la percentuale di aiuto sale all’80%.
Le proposte di investimento dovranno andare da un minimo di 30mila euro a un massimo di 300mila.

I dettagli del bando
Potranno fare domanda le aziende agricole e le imprese agroindustriali, le loro associazioni e cooperative, i titolari di frantoi oleari, produttori di olio extravergine di oliva e in possesso delle autorizzazioni ambientali per lo svolgimento delle attività aziendali.

Il bando finanzia investimenti per la sostituzione e l’ammodernamento degli impianti più obsoleti dei frantoi oleari con l’introduzione di impianti di molitura ed estrazione a 2 o 3 fasi, interventi per lo stoccaggio e il confezionamento dell’olio extravergine di oliva e dei relativi sottoprodotti e reflui di lavorazione, al fine di migliorare la sostenibilità ambientale dell’azienda, soprattutto nella fase di produzione e gestione di sanse e acque di vegetazione.

Inoltre, sono ammissibili le spese sostenute dai beneficiari per l’ammodernamento o ampliamento di fabbricati nella misura strettamente necessaria all’introduzione di nuovi impianti e tecnologie per un massimo del 30% della spesa ammessa e nel rispetto del principio Dnsh (Do no significant harm, acronimo per indicare che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino danni significativi all’ambiente), fondamentale per accedere ai finanziamenti.
Le domande vanno presentate entro il 15 gennaio 2024 sulla piattaforma  Sian, il sistema informativo agricolo nazionale

L’olio in Emilia-Romagna
L’olivo, pur non essendo tra le colture principali della regione, è prevalentemente diffuso nelle zone collinari, anche con elevate pendenze e proprio in queste aree è importante sotto l’aspetto paesaggistico, economico e ambientale. Nel territorio regionale è stato ottenuto il riconoscimento di due Dop: “Brisighella” e “Colline di Romagna”.

In base ai dati Istat la superficie a oliveto è di circa 3.800 ettari di cui 1.600 coltivati in provincia di Rimini, oltre 1.300 in provincia di Forlì-Cesena, e 550 in provincia di Ravenna (Brisighella). Le principali varietà sono: Correggiolo, Leccino, Rossina (o Selvatico) a Rimini e Forlì-Cesena; Nostrana, Ghiacciola e Colombina nella zona di Brisighella (Ravenna).

Sulla Tangenziale di Bologna, sabato notte, chiuso il tratto tra gli svincoli 10 e 8 verso Casalecchio

Sulla Tangenziale di Bologna, sabato notte, chiuso il tratto tra gli svincoli 10 e 8 verso CasalecchioSulla Tangenziale di Bologna, dalle 22:00 di sabato 28 alle 6:00 di domenica 29 ottobre, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 10 Zona Industriale Roveri e lo svincolo 8 Fiera, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. Di conseguenza, sarà chiuso lo svincolo 8 bis Viale Europa Caab, in entrata verso Casalecchio/A1; si ricorda che lo svincolo 9 San Donato sarà chiuso in entrata verso Casalecchio/A1, dalle 22:00 di sabato 28 ottobre alle 6:00 di giovedì 2 novembre, in modalità continuativa, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 10 Zona Industriale Roveri, percorrere la viabilità ordinaria: via dell’Industria, SP86 via Bertolazzi, viale Europa, per rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 8 Fiera.

Sanità. Riforma emergenza-urgenza: entro fine anno in Emilia-Romagna i primi 30 CAU

Sanità. Riforma emergenza-urgenza: entro fine anno in Emilia-Romagna i primi 30 CAU“Lunga vita alla sanità pubblica”. Un messaggio semplice, un obiettivo importante.

Entro fine 2023 partono in Emilia-Romagna i primi 30 Centri di Assistenza e Urgenza (CAU), che fanno parte della più ampia riorganizzazione delle cure primarie territoriali e del sistema di emergenza-urgenza regionale.

Rappresentano il nuovo modello di sanità territoriale potenziata pensato per rispondere alla gran parte dei bisogni e delle urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale, sgravando così i Pronto soccorso, dove far confluire solo i casi più gravi. Per una presa in carico più veloce e appropriata. Sono strutture territoriali – a regime almeno una per ogni Distretto sanitario – dotate di équipe medico infermieristiche adeguatamente formate, che, quando il percorso sarà completato, saranno attive H24 7 giorni su 7, con un bacino d’utenza tra 35.000 e 75.000 abitanti. L’obiettivo, infatti, è garantire a tutti i cittadini la cura migliore e un percorso di assistenza personalizzato, in tempi rapidi e senza lunghe attese.

Già illustrati in tutta l’Emilia-Romagna attraverso le Conferenze territoriali socio-sanitarie e molteplici incontri che l’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha avuto con le organizzazioni sindacali, i professionisti della sanità e le Aziende sanitarie e ospedaliere, ora vengono fatti conoscere più da vicino anche ai cittadini, con la campagna di comunicazione.

Una campagna di comunicazione, anche multimediale, pronta a partire da mercoledì 1^ novembre, che la Regione ha messo a punto per spiegare come funzionano e a quali bisogni danno risposta i CAU.

Rivolta a tutta la popolazione, in cinque lingue (italiano, inglese, francese, arabo e cinese) spiega le finalità della riorganizzazione, le caratteristiche della nuova rete, la tempistica di attivazione, dove sorgeranno e come funzioneranno i CAU, per quali patologie sono indicati. Con una sezione Domande/Risposte disponibili online per chiarire eventuali dubbi dei cittadini. L’obiettivo, infatti, è accompagnare le persone lungo questo percorso di cambiamento e miglioramento del sistema sanitario regionale, cercando di arrivare a tutti, con informazioni semplici e chiare, utilizzando i tanti strumenti disponibili.

“I Centri di Assistenza e Urgenza- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- danno una risposta più veloce ai pazienti con basse criticità, ma la qualità della presa in carico, del servizio e della cura non cambiano. Anzi, siamo convinti che questa riorganizzazione possa migliorare ulteriormente sia l’appropriatezza, sia i tempi della presa in carico, tanto per le emergenze, che continueranno ad essere gestite unicamente nei Pronto soccorso, quanto per le urgenze, che troveranno risposta adeguata nei CAU”.

“Prende avvio qui in Emilia-Romagna- aggiunge Donini- un modello profondamente innovativo, che potrebbe aprire una nuova strada nel Paese, in una fase in cui il servizio sanitario nazionale è costretto a cambiare, perché in ballo c’è la sua stessa sopravvivenza. La campagna di comunicazione vuole accompagnare i cittadini lungo questo percorso, che sarà graduale, con tutti gli strumenti possibili, da quelli tradizionali a quelli multimediali”.

 

Dove sorgeranno i CAU, la mappa per provincia

Sono complessivamente 30 i primi CAU che saranno attivati su tutto il territorio regionale entro il 2023. Alcuni saranno ospitati nelle Case della comunità, per altri saranno riconvertiti gli attuali Punti di primo intervento e per altri ancora saranno predisposti spazi adiacenti ai Pronto soccorso.

In provincia di Piacenza sono tre i CAU: uno nella Casa della comunità di Podenzano, uno nel Punto di primo intervento di Bobbio e uno adiacente al Pronto soccorso di Piacenza.

Quattro quelli in provincia di Parma: due nelle Case della comunità di Fornovo e Langhirano e due adiacenti ai Pronto soccorso di Parma e Fidenza.

Due nel Reggiano: uno a Reggio Emilia nella Casa della comunità e uno a Correggio nel Pronto soccorso che sarà riconvertito appunto in CAU.

Nel Modenese sono tre e tutti attivati nei Punti di primo intervento Finale Emilia, Castelfranco e Fanano.

A Bologna i cittadini potranno rivolgersi ai CAU nella Casa della comunità al quartiere Navile o a quella di Casalecchio di Reno. Altri due saranno attivati a Budrio e Vergato, presso le sedi degli ex PS.

A Imola sarà la futura Casa della Comunità presso l’ospedale Vecchio ad ospitarlo.

Quattro quelli previsti nel Ferrarese e anche questi tutti nelle Case della comunità di Ferrara, Comacchio, Copparo e Portomaggiore.

Infine, nove per la Romagna e saranno così distribuiti: cinque nei Punti di primo intervento di Cervia, Cesenatico, Mercato Saraceno, Cattolica, Santarcangelo, tre adiacenti ai Punti di primo intervento di Novafeltria, San Piero in Bagno, Santa Sofia, uno adiacente al Pronto soccorso di Ravenna.

 

La campagna di comunicazione

Una campagna di sensibilizzazione ed una informativa: è strutturata così la campagna di comunicazione che parte mercoledì 1^ novembre in occasione dell’avvio dei primi CAU.

Al claim della campagna di sensibilizzazione, “Lunga vita alla sanità pubblica”, si affianca “La sanità pubblica non si ferma”, il messaggio informativo che ha come tema il riordino della rete di emergenza-urgenza e che sarà declinato di volta in volta per informare i cittadini sui vari punti della riforma e sulle nuove modalità di erogazione dei servizi.

Il rosso e il verde, come il logo della Regione Emilia-Romagna, utilizzati in una versione fluorescente per sottolineare il carattere di urgenza del messaggio, sono i colori che caratterizzano i materiali della campagna. E che, tra l’altro, corrispondono anche a due dei codici di accesso del Pronto soccorso. Un QR Code punta direttamente alla Guida Servizi del portale Salute regionale, dove sarà possibile acquisire tutte le informazioni utili.

Molteplici gli strumenti messi a punto: affissioni, web, social, spot tv e radio, inserzioni sui quotidiani. Per raggiungere i cittadini in maniera capillare nei circuiti dei luoghi di cura (ospedali, Case della comunità, CAU, Urp, etc.) sarà distribuito anche un pieghevole informativo.

Pensata per raggiungere quante più persone possibili, è in cinque lingue: italiano, inglese, francese, arabo e cinese.

 

Una pagina web dedicata alla riforma, con le Domande/Risposte sui CAU

Una riforma che apre la strada a possibili domande e richieste di informazioni. Ad esempio: Come faccio a capire se per il mio malessere devo rivolgermi al CAU o al Pronto soccorso? Se vado al CAU, devo pagare il ticket? Chi mi darà assistenza nei CAU? Come vi si accede?

Proprio per questo la Regione ha pensato a una serie di possibili domande a cui viene data risposta nella sezione Domande/Risposte, ovvero Faq Frequently asked questions – domande poste frequentemente, https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza/domande-frequenti all’interno della pagina web dedicata alla riforma del sistema emergenza urgenza sul sito della Regione https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza  che sarà via via implementata con tutte le informazioni utili e il materiale realizzato per la campagna di comunicazione.

Infine, per far conoscere esperienze simili che hanno fatto da apripista ai CAU in alcuni territori della regione (Ferrara, Comacchio e Cervia), l’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Giunta ha curato due speciali, disponibili online (https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/sanita-piu-territoriale-gli-ambulatori-a-bassa-complessita-di-ferrara-e-comacchio e https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/punto-di-primo-intervento-a-cervia).

Pas Croce Blu Sassuolo inaugura una nuova ambulanza e presenta la sede provvisoria

Pas Croce Blu Sassuolo inaugura una nuova ambulanza e presenta la sede provvisoriaLa Pubblica Assistenza Sassuolo Croce Blu OdV (Organizzazione di Volontariato) è presente sul territorio da alcuni decenni. E’ noto ed apprezzato il servizio svolto a favore della collettività, tramite un adeguato parco mezzi e grazie al meraviglioso contributo fornito gratuitamente da circa un centinaio di Soci Volontari, tutti formati e certificati.

“Da luglio scorso, a seguito degli accadimenti di cui anche gli organi di informazione si sono occupati – spiega in una nota l’Organizzazione – abbiamo detto addio alla nostra sede storica (via Ancora 205) e ci siamo trasferiti, auspichiamo per un breve periodo, nell’attuale sede di via Radici in Piano 463, ubicata a fianco del centro commerciale COMET.

Per la sede definitiva della nostra Associazione sono state vagliate diverse opzioni proposte dal Comune di Sassuolo, a cui va il nostro ringraziamento. Su una di queste – prosegue la PAS – abbiamo concentrato gli sforzi reciproci per addivenire ad una soluzione soddisfacente e funzionale alla nostra attività istituzionale, che non si è  mai interrotta, neanche nel corso delle disavventure in cui siamo incappati nostro malgrado.

Sulla vecchia sede rimangono aperte alcune questioni sulle quali, non essendo intervenuto alcun accordo bonario con l’attuale proprietario, abbiamo deciso di intraprendere le azioni legali ritenute opportune”.

“Sabato 28 ottobre alle ore 10,15, nella splendida cornice di Piazza Garibaldi, presentiamo l’ultimo veicolo dei quali ci siamo dotati, una nuova ambulanza, la PAS 14, che ci consentirà di dare ulteriori risposte ed maggiore assistenza alla collettività. L’occasione è pertanto favorevole per invitare tutti coloro che vorranno stringersi in un abbraccio con la realtà del Volontariato, di cui la P.A. Sassuolo Croce Blu è una componente estremamente significativa. In quella sede – conclude l’Organizzazione di Volontariato – avremo cura di ringraziare gli amici presenti e futuri, il cui sostegno non ci è mancato neanche nei momenti difficili, così come speriamo non ci manchi anche nei giorni a venire”.

 

 

 

 

Fotografare le stelle alla Torre della Strega

Fotografare le stelle alla Torre della StregaQuando la fotografia racconta la notte: a Maranello proseguono gli appuntamenti con la fotografia notturna e l’astrofotografia a cura di Luca Fornaciari e Valentina Zilibotti. Venerdì 27 ottobre alle 20.45 alla Torre della Strega di Fogliano una serata di osservazione del cielo al telescopio, con osservazione della Luna e dei pianeti con tradizionali telescopi astronomici e con strumenti in grado di mostrare in diretta dettagli e colori di lontane galassie e nebulose del cielo, e con i racconti di Luca Fornaciari alla scoperta della natura e dell’origine dei fenomeni che regolano l’universo.

Sabato 28 ottobre alle ore 17 alla Biblioteca Mabic Fornaciari terrà una conferenza fotografica per adulti e ragazzi dedicata alla fotografia notturna, dalle rampe di lancio di Cape Canaveral ai deserti più aridi, alla ricerca di un’emozione fotografica itinerante che ricerca i luoghi più caratteristiche per raccontare l’astronomia. Previsto in contemporanea anche un laboratorio per bambini (6-9 anni) con Valentina Zilibotti di Progetti di Carta in cui i più piccoli potranno divertirsi alla scoperta dell’universo attraverso quiz, giochi e altre attività a tema spazio e astronomia (prenotazione al numero: 333 7087928). E al Mabic fino al 3 novembre prosegue la mostra di fotografia notturna e astrofotografia di Luca Fornaciari.

 

Controlli straordinari presso gli hub e le fermate del trasporto pubblico, a tutela della sicurezza dei cittadini

Controlli straordinari presso gli hub e le fermate del trasporto pubblico, a tutela della sicurezza dei cittadiniDalle prime ore del mattino di ieri, sono iniziati controlli presso gli snodi/fermate del trasporto pubblico comunale ed intercomunale della provincia, disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Modena, nell’ambito di un progetto finalizzato a contrastare la diffusione delle sostanze stupefacenti e prevenire fenomeni di devianza giovanile e altre forme d’illegalità diffusa.

Gli hub e le fermate dei trasporti pubblici, in particolare quelle situate nelle periferie, possono diventare, infatti, un luogo di ritrovo per spacciatori di sostanze stupefacenti, che sovente preferiscono agire presso luoghi affollati e facilmente raggiungibili dagli assuntori oltreché attingere a occasioni di aggregazione dei gruppi giovanili.

I controlli sono stati focalizzati su 114 fermate del trasporto pubblico, ubicate nei 47 comuni del territorio modenese, in una strategia di prevenzione per la tutela della sicurezza pubblica, che muove dal controllo delle persone che utilizzano i mezzi di traporto, sino all’identificazione di quelle che gravitano nelle immediate adiacenze, così da accertare l’eventuale presenza di persone sospette, ricercate per provvedimenti restrittivi dell’Autorità Giudiziaria o comunque ritenute pericolose per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.

I Carabinieri delle Tenenze e Stazioni della provincia di Modena, con il supporto degli equipaggi dei Nuclei Operativi e Radiomobile, per tutto l’arco della giornata, hanno controllato n. 270 persone, 41 delle quali sono risultate gravate da precedenti.

L’Arma di Modena, con questa nuova fase di controlli, si prefigge lo scopo di garantire la sicura fruibilità di tutti i trasporti pubblici, prevenendo e scongiurando ogni forma di criminalità e di aggregazione antisociale, che in passato ha visto coinvolti anche i più giovani fruitori di tali servizi.

 

Nei capoluoghi dell’Emilia-Romagna partono i servizi informativi per l’accoglienza e l’attrazione di talenti ad alta specializzazione

Nei capoluoghi dell’Emilia-Romagna partono i servizi informativi per l’accoglienza e l’attrazione di talenti ad alta specializzazioneAl via servizi informativi ad hoc, necessari ai talenti che vogliano arrivare o restare in Emilia-Romagna. Luoghi dove si potranno trovare informazioni qualificate e soluzioni di accompagnamento per alloggi e residenzialità, trasporto pubblico locale, welfare familiare (servizi educativi, formativi e per il lavoro), offerta culturale, partecipazione all’associazionismo regionale e alle attività del Terzo settore nonché, se stranieri, ciò che serve a ottenere una sufficiente conoscenza della lingua italiana.

La Giunta regionale ha approvato progetti per la sperimentazione nei contesti locali di servizi di accoglienza e attrazione di talenti  a elevata specializzazione, rivolti anche ai loro familiari. Proposte presentate dai Comuni con sedi universitarie e dalla Città metropolitana di Bologna e per le quali la Regione ha stanziato un contributo di 1 milione e 785mila euro.

Nel dettaglio, Cesena 176mila, Città Metropolitana di Bologna 216mila, Ferrara 170mila, Forlì 176mila euro, Modena 176mila, Parma 175.208, Piacenza 176mila, Ravenna 170mila, Rimini 176mila e a Reggio Emilia sono andati 174.534 euro.

“Puntare decisamente sui talenti e sull’alta specializzazione delle competenze è un elemento decisivo per costruire una crescita socioeconomica solida e duratura -ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, lavoro, formazione e relazioni internazionali Vincenzo Colla e l’assessore all’Università e Ricerca Paola Salomoni-. In una regione come l’Emilia-Romagna, che offre già una buona qualità di vita ed esprime eccellenze uniche al mondo, scommettiamo sull’attrazione e la valorizzazione di persone altamente specializzate, così da supportare i nostri settori di punta, dall’automotive all’agroalimentare, dalla Data Valley ai settori culturali e creativi. Siamo stati la prima Regione in Italia ad approvare una legge per attrarre e trattenere talenti. E questi progetti presentati dalle città emiliano-romagnole rappresentano una misura concreta coerente anche con il Patto per il Lavoro e il Clima, per coniugare crescita sostenibile, innovazione e ricerca, nuova e buona occupazione”.

La misura rappresenta la prima attuazione della legge regionale su “Attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti ad elevata specializzazione in Emilia-Romagna” e si inserisce nell’Anno europeo delle competenze, promosso dall’Unione europea, che si concluderà a maggio 2024 e punta a rilanciare l’importanza della formazione quale elemento decisivo per cogliere le opportunità offerte dalla transizione verde e digitale nonché dalla ripresa economica.

Migranti e Balcani, un film e un incontro a Maranello

Migranti e Balcani, un film e un incontro a MaranelloDomenica 29 ottobre alle 16.30 all’Auditorium Enzo Ferrari è in programma la proiezione gratuita del film-documentario sul tema dei migranti “Trieste è bella di notte”, proposta nell’ambito del Festival della Migrazione 2023. Dopo la proiezione, seguirà l’intervento dell’Avvocato Gianfranco Schiavone, Presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà, ex vicepresidente ASGI Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, autore di numerosi studi in materia di immigrazione e diritto d’asilo. Coordina l’incontro Roberta Biagiarelli, artista multidisciplinare ed esperta di Balcani. Ingresso libero.

“Trieste è bella di notte” è un film di Andrea Segre, Stefano Collizzolli e Matteo Calore. In un confine interno dell’Unione Europea, quello tra Italia e Slovenia, pochi chilometri sopra Trieste, i migranti asiatici della rotta balcanica che riescono ad attraversare la frontiera rischiano di essere fermati dalle forze dell’ordine italiane e rispediti indietro fino in Bosnia, senza venire identificati e senza avere la possibilità di fare richiesta di asilo. Il Ministero dell’Interno definisce queste operazioni “riammissioni informali” e le ha introdotte nel maggio 2020. A gennaio 2021 il Tribunale di Roma le ha sancite come illegali e sono state sospese fino al 28 novembre 2022, quando il Ministero dell’Interno le ha riattivate. Come avvengono queste operazioni? Cosa succede a chi le subisce? A raccontarlo sono nel film alcuni dei migranti respinti. Le loro storie si intrecciano con le immagini realizzate con i telefonini durante i lunghi viaggi e con le contraddizioni e il dibattito all’interno delle Istituzioni italiane. Intanto in una casa abbandonata a Biha?, in Bosnia, un gruppo di pakistani e afghani vuole partire, direzione Italia. Cosa succederà loro? Quale risposta daranno l’Italia e gli altri Stati europei? Continueranno a sfidare la loro stessa legge per respingere migranti considerati illegali?

Torna l’ora solare: nel weekend dovremo spostare indietro le lancette dell’orologio

Torna l’ora solare: nel weekend dovremo spostare indietro le lancette dell’orologioL’ora solare 2023 ritornerà durante l’ultimo weekend di ottobre, quando guadagneremo un’ora di sonno in più. Il passaggio quest’anno avverrà nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre. Precisamente alle ore 3 quando le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora indietro.
Avremo più luce al mattino, ma il buio calerà prima. In primavera, nella notte tra il 30 e il 31 marzo 2024, le lancette dovranno essere spostate un’ora in avanti e tornerà l’ora legale.

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