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sabato, 26 Luglio 2025
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Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Lista Macchioni chiedono le dimissioni della consigliera Rossi del PD

Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Lista Macchioni chiedono le dimissioni della consigliera Rossi del PD“Le dichiarazioni della consigliera Rossi nel corso della seduta del Consiglio Comunale di ieri sera sono offensive nei confronti di donne e uomini che ogni giorno rischiano la vita per garantire la sicurezza dei cittadini”. Così i consiglieri di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Lista Macchioni.

“Ha espresso commenti irricevibili sentenziando addirittura la condanna nei confronti di alcuni agenti di Polizia Municipale in servizio a Sassuolo, accusati di un episodio di violenza  (innocenti fino a prova contraria). È gravissimo che un consigliere comunale formuli giudizi definitivi e di condanna (che spettano alla magistratura) con un processo in corso e nei confronti di dipendenti dello stesso Comune che dovrebbe rappresentare.

Infine, il Sindaco, intervenuto nel dibattito nonostante l’Odg fosse stato ritirato, non ha preso le dovute distanze dalle esternazioni inopportune e imprudenti della sua consigliera. Chiediamo pertanto ufficialmente le dimissioni immediate della consigliera Rebecca Sara Rossi”. Concludono i consiglieri di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Lista Macchioni.

Cantando Battisti verso il 2026: il Festival Internazionale Abilità Differenti lancia il prossimo tema

Cantando Battisti verso il 2026: il Festival Internazionale Abilità Differenti lancia il prossimo temaIl maestro Mogol, al secolo Giulio Rapetti, è stato il grande mattatore dello spettacolo “Emozioni”, dedicato alle canzoni da lui scritte sulle musiche indimenticabili di Lucio Battisti, che si è svolto ieri sera, 29 maggio, in un gremitissimo Teatro Carani di Sassuolo, penultimo appuntamento del Festival Internazionale delle Abilità Differenti. Il cantante Gianmarco Carroccia, perfetto interprete di Battisti, accompagnato dall’Orchestra integrata Scià Scià e dall’Orchestra della sezione musicale delle Scuole Medie Alberto Pio di Carpi, ha cantato grandi successi come “Il mio canto libero”, “Acqua azzurra” o “La Canzone del Sole”.

Mogol ne ha spiegato man mano la genesi con racconti personali e ha incitato tutto il pubblico a unirsi al canto perché “cantare insieme fa bene alla salute, è terapeutico, poi si sta meglio”. E così, sulle note delle canzoni eterne di Battisti-Mogol, capaci di unire più generazioni, si è animato, in un “canto libero” collettivo, tutto il Teatro Carani, recentemente restituito alla città in tutto il suo splendore dopo un importante restauro.

La chiusura vera e propria del 27mo Festival Internazionale Abilita Differenti sarà l’evento “Team Ballo” il 4 giugno alle 21,00 al Bistrò 53 a Carpi ma, approfittando del pubblico delle grandi occasioni presente a Sassuolo, Sergio Zini, presidente della Cooperativa Nazareno, in occasione dei ringraziamenti finali, ha letto il saluto conclusivo del Festival, lanciando il tema per il 2026: “Abbiamo iniziato ballando e abbiamo concluso cantando. Ma questo non significa che siamo così irresponsabili da ignorare il fatto che viviamo tempi difficili: tempi segnati dalla miseria, dalle guerre, dai conflitti sociali, da giovani smarriti e anziani trascurati. Siamo forse degli incoscienti? No, affatto. Siamo uomini e donne che cercano di affrontare quel che ci tocca nella vita con ciò che abbiamo, restando saldi su ciò che dà sicurezza. Siamo passati attraverso le storie dei nostri ragazzi preoccupati per il futuro, quelle di don Claudio e dei suoi giovani; abbiamo visto come il teatro dia voce a chi non riesce a parlare, ci siamo confrontati con il fenomeno delle baby gang e con la ricchezza della neurodiversità; ci siamo stupiti delle meravigliose opere di Suresh e dei maiali volanti di Tommy. Perché la vita è complessa, e non si lascia ridurre alle semplificazioni del denaro, del sesso, del potere. Non si esaurisce nella logica del bene contro il male, del politicamente corretto o del culto degli influencer. Non siamo item o risultati di algoritmi creati da plutocrati narcisisti. Siamo esseri umani -uomini e donne semplici -che si danno da fare per costruire quelle due o tre relazioni autentiche che danno senso alla vita. Anime alla ricerca, mosse dalla forza scandalosa del desiderio. E se sapremo ospitare il desiderio che nasce in noi davanti alla bellezza, allora si aprirà uno scenario nuovo, pieno di speranza, capace di ridare dignità a ogni persona.

“Desideri Infiniti, Visioni Altére”: questo sarà il titolo della 28ma edizione del Festival Internazionale delle Abilità Differenti”.

 

Movimento 5 Stelle: “Sassuolo approva i treni diretti per il Cersaie”

Movimento 5 Stelle: “Sassuolo approva i treni diretti per il Cersaie”Il Consiglio Comunale di Sassuolo ieri sera, giovedì 29 maggio 2025, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle che chiede alla Giunta di attivarsi al fine di ottenere treni charter diretti da Sassuolo alla stazione della Fiera di Bologna, in occasione della prossima edizione del CERSAIE, il salone internazionale della ceramica in programma a settembre.

“L’iniziativa – spiega una nota del Movimento 5 Stelle Sassuolo – nasce dalla constatazione della grande partecipazione di cittadini e operatori sassolesi alla fiera, dalla congestione stradale che ogni anno caratterizza il periodo dell’evento e dalla presenza di ulteriori disagi legati ai cantieri stradali attualmente attivi a Bologna.

“Questa proposta rappresenta un’opportunità concreta per offrire un servizio comodo, rapido ed ecologico riducendo il traffico su gomma, limitando l’inquinamento e migliorando la qualità della vita dei cittadini. Sassuolo dispone di due stazioni ferroviarie attive, ed è giusto che vengano valorizzate a beneficio della collettività”. Così il Consigliere Comunale capogruppo del M5S Alberto Bonettini.

Il Movimento sottolinea come l’introduzione di treni speciali rappresenti non solo una risposta pratica alle esigenze logistiche legate al CERSAIE, ma anche un passo importante verso una mobilità più sostenibile, in linea con gli obiettivi ambientali e di vivibilità urbana che da sempre caratterizzano il programma del M5S.

Sassuolo deve saper cogliere questa occasione per dimostrarsi una città moderna, funzionale e a misura di persona» – auspicio condiviso da tutti i consiglieri, che ci hanno espresso un ampio consenso, permettendoci così di dare rapidamente avvio ai contatti istituzionali necessari alla realizzazione del progetto”, Prosegue Bonettini.

Il Movimento 5 Stelle prosegue nel percorso per una nuova mobilità.

Dobbiamo integrare i servizi esistenti, continuare a interagire con tutti i soggetti interessati e proporre una vera alternativa: infrastrutture moderne, sostenibili, compatibili con il tessuto produttivo locale e in grado di connettersi ai flussi europei e internazionali, senza devastare territori né cittadini.

Noi restiamo qui, coerenti, con una visione che non ha mai ceduto alle mode o agli interessi. Perché i cittadini non hanno bisogno di grandi opere, ma di opere giuste, utili e al servizio di tutti.

Questo è un primo passo. Per chi vive e lavora nei nostri territori, l’obiettivo è una rete di trasporti pubblici capillare, comoda, puntuale e continua. Perché è inaccettabile che ancora oggi prendere un mezzo pubblico per recarsi al lavoro o in fiera somigli troppo spesso a un’odissea, fatta di attese, cambi scomodi e tratte inefficaci.

Il cambiamento passa dai fatti concreti, e questo è uno di quelli conclude il Movimento 5 Stelle Sassuolo.

 

Il Gruppo Consiliare ‘Sassuolo Guarda Avanti’ in merito al Consiglio Comunale di ieri

Il Gruppo Consiliare ‘Sassuolo Guarda Avanti’ in merito al Consiglio Comunale di ieri
Matteo Dragonetti

“Il Consiglio Comunale di Sassuolo ha approvato all’unanimità tre ordini del giorno che segnano un passo avanti concreto per la città, puntando su sostenibilità, partecipazione e servizi innovativi per i cittadini“, dichiarano Matteo Dragonetti e Martina Desiante del gruppo Consiliare Sassuolo Guarda Avanti.

“Il primo riguarda l’attivazione di un collegamento ferroviario temporaneo tra Sassuolo e Bologna in occasione del Cersaie, per favorire una mobilità più efficiente e sostenibile. Un’iniziativa che non solo agevola gli operatori del distretto nel partecipare alla fiera, ma porta visitatori e professionisti del settore a conoscere Sassuolo, la città dove la ceramica migliore al mondo è nata ed evolve, promuovendo così il nostro territorio anche a livello internazionale.

Il secondo ordine del giorno, sempre approvato all’unanimità, prevede l’attivazione di un treno tra Sassuolo e Reggio Emilia in occasione delle partite del Sassuolo Calcio. Oltre a facilitare l’accesso allo stadio per i tifosi e a rendere Sassuolo più accogliente per i supporter ospiti, l’obiettivo è più ampio: rafforzare il legame tra Sassuolo e Reggio Emilia, creando nuove opportunità di scambio, collaborazione e mobilità tra i due territori.

Il terzo ordine del giorno approvato riguarda invece la creazione di un regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni urbani attraverso i patti di collaborazione. Un passo importante per valorizzare l’impegno dei cittadini attivi, semplificare i percorsi di collaborazione e favorire una città più partecipata e curata da chi la vive ogni giorno.

Approvato all’unanimità anche l’odg che propone il reperimento di fondi e l’istituzione di un cimitero per animali d’affezione: una risposta concreta a un’esigenza reale e sentita da tante famiglie, che meritano un luogo dignitoso dove poter salutare i propri compagni di vita”.

“Dispiace invece per il ritiro da parte della minoranza dell’odg sull’introduzione del taser nella polizia locale. L’emendamento presentato dalla maggioranza non escludeva l’utilizzo del taser, ma chiedeva che la valutazione e la scelta degli strumenti operativi spettasse a chi ha le competenze tecniche e l’autorevolezza necessaria, come le forze dell’ordine e i tecnici della sicurezza. Un approccio equilibrato e responsabile, che però non ha trovato disponibilità al confronto.

Tutto questo dimostra che la nostra maggioranza è aperta al dialogo, anche sui temi proposti da altri gruppi, e si impegna a migliorarli attraverso emendamenti mirati, per garantirne maggiore efficacia e attuabilità.
Diversa, purtroppo, l’impostazione della minoranza, che sceglie di ritirare i propri odg, privando il Consiglio e la città di un’occasione di discussione costruttiva e di condivisione.

Sassuolo guarda avanti – concludono Matteo Dragonetti e Martina Desiante – con responsabilità, concretezza e una visione condivisa. Il nostro impegno continua, al servizio della città e di chi ogni giorno la rende viva”.

Istruzioni per l’uso alla Democrazia: il 3 giugno a Sassuolo un incontro pubblico contro le fake news, per i 5 Sì

Istruzioni per l’uso alla Democrazia: il 3 giugno a Sassuolo un incontro pubblico contro le fake news, per i 5 SìIl Partito Democratico di Sassuolo promuove un incontro pubblico martedì 3 giugno alle ore 20.30 presso il Circolo ARCI “Alete Pagliani”, in via Monchio 1, per discutere e fare chiarezza sul referendum del prossimo 8 e 9 giugno 2025.

L’iniziativa nasce dalla necessità di contrastare la disinformazione che sta accompagnando il dibattito pubblico sui cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza. L’obiettivo dell’incontro è quello di fornire ai cittadini gli strumenti per un voto informato e consapevole.

Il Partito Democratico di Sassuolo sostiene convintamente le ragioni del “Sì” ai cinque quesiti, perché ritiene fondamentale ricostruire un mercato del lavoro più equo, stabile e rispettoso della dignità delle persone.

Dire “Sì” significa voler abrogare norme che hanno favorito il precariato, rendendo più facili i licenziamenti e indebolendo le tutele contro gli abusi. Significa rimettere al centro il principio di uguaglianza tra lavoratori, superando le disparità tra chi è impiegato tramite contratti a tutele piene e chi invece è soggetto a rapporti meno garantiti. Significa anche promuovere una contrattazione collettiva che sia realmente efficace e rappresentativa, contrastando l’uso improprio dei contratti pirata.

Significa dare riconoscimento a migliaia di persone che vivono, studiano, lavorano, pagano le tasse in Italia che contribuiscono alla nostra collettività nelle associazioni e vivono nel rispetto delle regole comuni, ma che non si possono definire solo giuridicamente italiani.

Attraverso l’incontro del 3 giugno, il Pd Sassuolo vuole, quindi, aprire uno spazio di dialogo con la cittadinanza per approfondire il merito dei quesiti, ma anche per smontare narrazioni distorte e fake news che rischiano di svuotare di significato una consultazione fondamentale per il futuro dell’Italia.

All’evento interverranno la Segretaria del Partito Democratico di Sassuolo, Maria Aceto; il Coordinatore della CGIL di Sassuolo, Alessandro De Nicola; e la consigliera comunale del Pd, Houda Hdily.

L’iniziativa è promossa dal Circolo Pd “Ermanno Gorrieri” e dai Giovani Democratici di Sassuolo, con il supporto del comitato per il “Referendum per la Cittadinanza”.

Fratelli d’Italia: “Inaccettabile ritardo del Comune sul ponte di via Regina Pacis, rischio concreto di perdere il finanziamento”

Fratelli d’Italia: “Inaccettabile ritardo del Comune sul ponte di via Regina Pacis, rischio concreto di perdere il finanziamento”

“Sulla manutenzione straordinaria del ponte di via Regina Pacis, chiuso ormai da mesi, l’amministrazione comunale di Sassuolo ha dimostrato ancora una volta una gestione inaccettabilmente lenta e superficiale delle opere pubbliche. Solo grazie alla nostra interrogazione, presentata da Fratelli d’Italia, il Comune ha iniziato a muoversi, dopo mesi di silenzio e immobilismo.

Il finanziamento da parte della Regione è arrivato a ottobre 2023 e a causa di variazioni di bilancio non utilizzabili praticamente fino alla fine precedente legislatura , ma l’amministrazione ha atteso fino a febbraio 2025 per nominare con assegnazione diretta un tecnico incaricato della progettazione. Ricordiamo che i termini per l’assegnazione dei lavori scadono il 30 giugno 2025: un ritardo che mette seriamente a rischio l’intero finanziamento, conquistato dalla precedente amministrazione a beneficio della nostra comunità.

Ancora più grave è la giustificazione fornita dall’assessore al PNRR, che ha dichiarato in consiglio comunale che ‘l’importante è non perdere il bando’, quasi a voler minimizzare l’urgenza di restituire alla città un’infrastruttura fondamentale per la viabilità e la sicurezza dei cittadini.

A pochi giorni dalla chiusura del ponte della Veggia, che aggraverà ulteriormente la situazione del traffico cittadino, potevamo avere già attiva un’alternativa funzionale in via Regina Pacis. Ma questo non è stato possibile a causa della solita lentezza e inefficienza con cui questa amministrazione continua a trattare i lavori pubblici con la speranza di un celere cambio di rotta

Fratelli d’Italia continuerà a vigilare e a intervenire per difendere gli interessi dei cittadini e per evitare che opportunità come queste vadano perse per colpa dell’immobilismo di chi governa.”

 

Maranello, Barbara Goldoni (FdI): «Parco dello sport, è ora della verità»

Maranello, Barbara Goldoni (FdI): «Parco dello sport, è ora della verità»

“E’ fuori discussione: con una tranquillità e serenità da manuale, la Giunta di Maranello ha presentato nel Consiglio Comunale del 27 maggio una variazione in bilancio di 735.000,00 euro da coprire con avanzo libero. E’ poi fuori discussione che tale variazione si renda necessaria in particolar modo perché è stato realizzato male l’impianto che serve le acque delle piscine del nuovo Parco dello Sport”, così la consigliera di Fratelli d’Italia Barbara Goldoni.

“Due stralci già realizzati, circa sette anni di lavoro, e nessuno si è mai accorto di nulla, questa è la verità – prosegue la consigliera -. La lungaggine dei lavori é l’inizio dei problemi, questa è la verità. Mi chiedo dove andranno a cercare i responsabili, molti magari non più in attività o passati ad altri ruoli. Nessuna supervisione, nonostante dieci persone interessate al controllo del cantiere, ma solo la volontà di adottare il solito modus operandi: proteggersi dietro certificazioni rilasciate per non ritenersi mai responsabili. Questa un’altra verità. Eppure il Sindaco rappresenta la comunità ed è in primis il responsabile di tutto ciò che la riguarda. Lascia quindi esterrefatti il commento dell’assessore Chiara Ferrari ad una variazione di importo così rilevante laddove afferma che non si ritengono responsabili e che hanno aperto un contenzioso con tutti i soggetti coinvolti nell’esecuzione”, afferma Barbara Goldoni.

“Credo che sarebbe stato sicuramente preferibile impiegare le risorse, TUEL permettendo, in nuovi servizi e progetti ai cittadini, aiuto al commercio di vicinato, promozione del turismo, miglioramento della viabilità solo a titolo di esempio, non per rifare impianti che ricordiamo essere stati appena inaugurati. Non dimentichiamo poi che la variazione di 735.000,00 euro è suddivisa tra i 710.000, 00 euro per il rifacimento dell’impianto e 25.000,00 euro per spese tecniche e legali. Dovrà spiegarci l’Assessore Chiara Ferrari se si dovesse perdere un’eventuale causa legale quali saranno i costi aggiuntivi che il Comune dovrà sostenere oltre a non avere diritto ad alcun rimborso”.

“Altra falsità – a dire della Consigliera Goldoni  – é imputare solamente ad ampliamenti e miglioramenti ulteriori l’aumento dai i 6.9 milioni stimati per il progetto originario ai 10.1 milioni del progetto effettivamente eseguito, in quanto per anni hanno imputato in primis tale differenza all’aumento dei prezzi delle forniture causati da Covid e guerre. Quindi delle due l’una. L’assessore Chiara Ferrari mi pare in sintonia con il Collega Nostrini: tutto va bene! Mi dispiace contraddire: nulla va bene! E lo dimostra anche il fatto che si siano adoperati a far sistemare, contestandole ovviamente ai fornitori, tutte quelle criticità che per mesi ed anni hanno ignorato e smentito nei Consigli comunali mentre il centrodestra le elencava e faceva presenti.

E’ infine tutta da dimostrare l’affermazione dello stesso Assessore Chiara Ferrari laddove dice che stanno collaborando con la Maranello Sport su alcuni aspetti organizzativi, proprio a tutela dei dipendenti, e che i dati mostrano un incremento costante di utenti al Centro Nuoto. Secondo noi ha tralasciato in primo luogo i disagi causati all’utenza durante i giorni in cui la piscina é già stata chiusa (ricordo che in diversi cittadini hanno chiesto il rimborso di quanto pagato non potendo poi usufruire del servizio e si sono indirizzati altrove) ed in secondo luogo i mancati introiti che ci saranno durante i lavori di ripristino dell’impianto, che sicuramente non fanno bene sperare per la chiusura della cassa integrazione, che tutti ci auguriamo. Voglio rendere noto che, nonostante la nostra richiesta, nessun rappresentante della Maranello Sport si presenta mai nelle commissioni e nei Consigli.

Questa non é trasparenza, questa non è democrazia”, conclude la consigliera Barbara Goldoni.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 31 maggio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 31 maggio 2025Sereno o poco nuvoloso per velature dovute a nubi alte principalmente durante le ore centrali della giornata. Temperature in leggero aumento, con minime comprese tra 14/16 gradi e massime intorno 24/28 gradi con punte di 29/30 gradi nelle zone di pianura. Venti deboli in prevalenza dai settori orientali. Mare quasi calmo o poco mosso.

(Arpae)

MoVimento 5 Stelle Sassuolo sui patti di collaborazione per la gestione condivisa dei beni comuni urbani

MoVimento 5 Stelle Sassuolo sui patti di collaborazione per la gestione condivisa dei beni comuni urbaniIl Consiglio Comunale ha approvato ieri sera, 29 maggio, un Ordine del Giorno presentato
congiuntamente da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e City Lab, volto a chiedere la
predisposizione di un Regolamento sui Patti di Collaborazione, uno strumento fondamentale per valorizzare l’iniziativa civica e la cura condivisa dei beni comuni.

“I Patti di Collaborazione – spiega il Capogruppo Movimento 5 Stelle Bonettini -permetteranno a cittadini, associazioni e comitati di quartiere di proporre e realizzare attività di gestione, cura e manutenzione di spazi pubblici – come parchi, edifici, fontane o aree verdi – in sinergia con l’amministrazione comunale e con il vasto mondo
del terzo settore.

Attualmente, la gestione di questi spazi avviene quasi esclusivamente tramite bandi promossi dal Comune, che specificano a priori le attività da svolgere. Con l’introduzione dei Patti, si ribalta questa logica: saranno i cittadini a proporre progetti per la valorizzazione dei beni comuni, contribuendo in modo attivo alla vita e alla coesione della comunità”.

Il Movimento 5 Stelle sostiene con convinzione questa iniziativa, considerandola un passo
fondamentale verso una comunità più partecipativa, solidale e inclusiva, in cui nessuno venga lasciato indietro.

“L’obiettivo – conclude Alberto Bonettini – è quello di costruire una città in cui la collaborazione tra istituzioni e cittadini diventi una prassi, in grado di rafforzare il senso di appartenenza, stimolare la responsabilità civica e generare valore condiviso”.

Il Consiglio comunale approva la mozione di Fratelli d’Italia Formigine a sostegno delle Forze dell’Ordine

Il Consiglio comunale approva la mozione di Fratelli d’Italia Formigine a sostegno delle Forze dell’OrdineIl Consiglio comunale di Formigine ha approvato una mozione presentata da Fratelli d’Italia che esprime pieno sostegno alle Forze dell’Ordine, in seguito ai recenti episodi di violenza verificatisi durante alcune manifestazioni, tra cui quella avvenuta l’11 gennaio 2025 a Bologna, in memoria di Ramy Elgaml.

“La mozione – dettagliata e articolata – richiama i valori fondamentali dello Stato di diritto, sottolineando il ruolo delle Forze dell’Ordine, delle Forze Armate e della Polizia Locale nel garantire la sicurezza, il rispetto delle leggi e la tutela della collettività, spesso in contesti ad alto rischio. Il testo condanna in modo netto ogni forma di violenza, fisica e verbale, contro gli operatori della sicurezza, e propone iniziative concrete per rafforzare il legame tra istituzioni e cittadini”, spiega il Capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Borrelli.

Astensione della maggioranza, minoranze compatte a favore

“Durante la seduta, la mozione è passata con il voto favorevole compatto delle forze di minoranza, mentre la maggioranza si è astenuta, segnalando una certa cautela politica pur senza opporsi apertamente al contenuto del documento.
In particolare – prosegue Borrelli –  il testo propone che la Giunta sottoscriva ufficialmente il documento, trasmettendolo ai comandi territoriali come segno di vicinanza e riconoscenza per il lavoro svolto dagli operatori delle Forze dell’Ordine. Inoltre, si chiede di promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione, coinvolgendo scuole e associazioni, per rafforzare la cultura della legalità e il rispetto verso chi opera per la sicurezza della comunità”.

Un segnale politico e istituzionale

“La mozione arriva in un contesto nazionale segnato da episodi di tensione e scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, con un crescente dibattito sull’equilibrio tra diritto alla protesta e tutela dell’ordine pubblico. Le parole del Presidente della Repubblica Mattarella e del Ministro dell’Interno Piantedosi – riportate nel documento – fanno da sfondo istituzionale a una richiesta di unità e condanna trasversale della violenza.
Con l’approvazione del testo, seppure con l’astensione della maggioranza, il Consiglio comunale ha voluto lanciare un messaggio chiaro di solidarietà e riconoscimento verso chi quotidianamente lavora per garantire la sicurezza dei cittadini”, aggiunge Francesco Borrelli.

Il Capogruppo di Fratelli d’Italia “ringrazia tutti i colleghi di minoranza che hanno permesso ciò. Un Grazie va alle nostre Forze dell’ordine che tutti i giorni si impegnano per garantire la nostra sicurezza“, conclude.

Oggi il tredicesimo anniversario della seconda scossa del sisma del maggio 2012

Oggi il tredicesimo anniversario della seconda scossa del sisma del maggio 2012“Il tratto distintivo della ricostruzione dopo il drammatico sisma del 2012 è quello di un percorso amministrativo inedito, che oggi ci consegna un lavoro ormai ultimato e rappresenta un modello nella gestione delle grandi calamità del nostro Paese”.

Così il presidente della Regione, Michele de Pascale che, in occasione del 13^ anniversario della seconda scossa del 29 maggio 2012, ha presieduto al Teatro del Popolo di Concordia sulla Secchia (Mo) il Comitato istituzionale con gli amministratori dei 59 comuni colpiti. Con de Pascale erano presenti anche l’assessore regionale con delega alla Ricostruzione delle aree colpite dal sisma, Davide Baruffi, e il direttore dell’Agenzia per le Ricostruzioni, Enrico Cocchi.

A 13 anni dalle due violente scosse che sconvolsero l’Emilia, la ricostruzione degli immobili privati, ovvero le abitazioni e le attività produttive, è pressoché completata: con un investimento complessivo pari a 8 miliardi di euro, dei quali oltre 7 dei quali già liquidati. Risultati raggiunti attraverso l’impegno condiviso tra istituzioni, rappresentanze economiche e sociali e cittadini, e certificato dal fatto che il 2025 è l’ultimo anno in cui permane lo stato d’emergenza per Emilia-Romagna e Lombardia, colpite dal terremoto del 2012 oltre al Veneto, già uscito dal ‘cratere’.

“I terremoti non se ne vanno mai per sempre, restano dentro chi li ha vissuti, ma il percorso di ricostruzione post-sisma può oggi dirsi sostanzialmente concluso– ha aggiunto de Pascale-. Mentre si completano gli ultimi cantieri dell’edilizia residenziale e produttiva, anche le principali infrastrutture pubbliche sono state ripristinate e riconsegnate alle comunità. Resta più complessa la ricostruzione del patrimonio storico, che richiede tuttora interventi più delicati e specializzati, aggravati negli ultimi anni dagli effetti della pandemia, dall’impatto del superbonus e dall’aumento dei costi dei materiali”.

De Pascale ha ripercorso il modello che ha permesso di ricucire gran parte delle ferite provocate dal sisma: “Una governance condivisa e trasversale, una storia amministrativa non ordinaria- l’ha definita il presidente-. Fin da subito non si pensò a un regime straordinario che accentrasse nelle sole mani del Commissario mezzi e poteri non consueti, sia pure per fronteggiare eventi eccezionali, ma si scelse la concertazione, che portò le istituzioni emiliano-romagnole a scavare sentieri mai battuti prima, inaugurando un nuovo percorso amministrativo destinato a lasciare una propria impronta nella gestione delle grandi calamità del Paese”.

“Per noi o per le generazioni future a fare la differenza sarà la qualità antisismica degli edifici– ha aggiunto Baruffi-. Ecco perché ora in Emilia ‘ristrutturare’ e ‘prevenire’ sono due concetti che viaggiano sempre insieme. La ricostruzione in questa terra è stata realizzata evitando di edificare ex novo e altrove, puntando a riqualificare invece il patrimonio edilizio esistente, migliorandone la sicurezza e l’efficienza energetica. E poi la pervicacia sul puntare alla rinascita dei centri storici che, per la loro valenza identitaria, simbolica e sociale, sono stati ripensati intrecciando funzioni vecchie e nuove, per farli ritornare a vivere”.

Dall’emergenza alla rinascita: in un’intervista inedita il direttore dell’Agenzia per la ricostruzione, Enrico Cocchi, racconta 13 anni di lavoro per ricucire le ferite del terremoto
“Già dalla prima scossa del 20 maggio 2012 capimmo che era accaduta una autentica tragedia. Fummo travolti da un evento senza precedenti per il dramma umano e materiale. Poi una seconda scossa. Ci sentimmo vulnerabili, ma dovemmo rispondere subito e senza esitazione ai bisogni delle persone, e poi organizzare la ricostruzione: l’inizio fu difficilissimo, era tutto nuovo, dovevamo dare delle regole, scoprendo man mano ciò che serviva”.

A 13 anni di distanza dalle due violentissime scosse che sconvolsero l’Emilia, un protagonista di ieri e di oggi, Enrico Cocchi, direttore dell’Agenzia per le ricostruzioni della Regione Emilia-Romagna, ripercorre in una intervista inedita le tappe, dall’emergenza alla rinascita, che hanno segnato quei territori. L’intervista, realizzata nello studio televisivo di viale Aldo Moro 52 dal giornalista dell’Agenzia di Informazione e comunicazione della Regione, Gianni Boselli, è on line su Lepida TV e a disposizione della stampa e delle tv. È possibile scaricarla dalla cartella dedicata.

I numeri della ricostruzione
Circa 20mila abitazioni sono state ripristinate e 28mila persone rientrate nelle proprie case; 570 scuole ripristinate o ricostruite ex novo senza che sia mai stata persa un’ora di lezione. Oltre 6.800 piccole attività commerciali, artigiane e dei servizi sono state rese di nuovo agibili, 3.359 aziende industriali e agricole ristrutturate e altre 2.155 imprese hanno messo in sicurezza i propri stabilimenti o spazi di produzione. Sono quasi 10.000 gli interventi della ricostruzione di edifici privati a prevalente utilizzo abitativo e si attesta a circa 3,2 miliardi di euro l’ammontare dei contributi concessi per la loro realizzazione. A oggi, la quasi totalità dei cantieri risulta conclusa o prossima alla conclusione: gli interventi ammessi a contributo ma non ancora completati sono il 5% del totale.
Circa 1.200 interventi già conclusi e un nuovo bando in corso, per i centri storici, per la riqualificazione o nuove aperture di botteghe, uffici, attività artigianali e professionali. Delle 441 chiese (479 interventi) inserite nel Programma opere pubbliche e beni culturali ne furono chiuse perché inagibili 321, lasciandone completamente o parzialmente aperte 120.
Intanto, proseguono i lavori per completare la realizzazione del Piano delle opere pubbliche e dei beni culturali, condiviso con Soprintendenze e autorità ecclesiastiche, più complessa anche per i vincoli storici e architettonici esistenti.
Nelle prossime settimane, per consolidare l’accelerazione della ricostruzione pubblica, facendo fronte al caro materiali e rispondendo alle esigenze di liquidità dei cantieri in corso affinché non si fermino, il Commissario metterà in campo risorse per circa 10 milioni di euro. Una stessa misura per fare fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime era stata adottata anche nel 2023: uno stanziamento aggiuntivo di 10 milioni di euro per la ricostruzione pubblica che nel corso del 2024 ha permesso di sbloccare cantieri e lavori per oltre 130 milioni di euro.

Nuovo bando regionale per la promozione delle imprese vinicole sui mercati extra-Ue, a disposizione oltre 7 milioni

Nuovo bando regionale per la promozione delle imprese vinicole sui mercati extra-Ue, a disposizione oltre 7 milioniL’Emilia-Romagna continua a investire sulla qualità dei propri vini e rafforza gli strumenti di promozione a disposizione delle imprese per rafforzare la propria presenza sui mercati dei Paesi terzi (extra Ue) e cercare nuovi sbocchi per le produzioni regionali.

E’ stato approvato nell’ultima seduta di giunta il bando regionale per la promozione nei Paesi al di fuori dell’Unione Europea dei vini a marchio Docg, Doc, Igp o Igt delle cantine emiliano-romagnole. A disposizione di produttori, associazioni professionali e consorzi del nostro territorio uno stanziamento di 7,1 milioni di euro, da dedicare a progetti regionali e multiregionali.  A queste risorse si aggiunge anche il bando del Ministero per l’Agricoltura e la sovranità alimentare da 25,7 milioni, riservato a progetti nazionali che coinvolgano almeno 5 regioni diverse.

La presentazione dei progetti per i contributi a valere sulla dotazione regionale dovrà avvenire utilizzando l’applicativo presente sul portale Sia, entro le ore 13 del 11 luglio 2025. Anche per quanto riguarda i contributi nazionali, le domande andranno compilate e presentate attraverso il portale Sian e ci sarà tempo fino alle 12 del 14 luglio 2025.

“L’Emilia-Romagna conferma il proprio impegno per favorire la promozione internazionale e la competitività del settore vitivinicolo regionale– sottolinea l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Le risorse messe a disposizione attraverso questo bando rappresentano un’importante opportunità per valorizzare il vino emiliano-romagnolo e migliorare il posizionamento delle nostre eccellenze sui mercati internazionali fuori dall’Unione Europea. Si tratta -prosegue l’assessore- di uno strumento di sostegno al reddito, che darà un contributo significativo alle nostre aziende per esplorare altri mercati, soprattutto in questa fase di contrazione dei consumi interni a causa dell’inflazione, e di incertezza sulle politiche dei dazi sul mercato degli Stati Uniti, primo per destinazione delle nostre esportazioni”

Il bando regionale

Si rivolge a imprese vinicole singole o associate, consorzi di tutela dei vini, organizzazioni professionali agricole, federazioni o cooperative per progetti finalizzati a favorire la conoscenza, la promozione e la diffusione sui mercati dei Paesi al di fuori dell’Unione Europea dei vini a marchio Docg, Doc, Igp o Igt emiliano-romagnoli.

Le imprese devono avere una sede operativa in Regione, promuovere vini a Denominazione di origine, Indicazione geografica, nonché vini spumanti (anche di qualità aromatica) e vini varietali emiliano-romagnoli in Paesi al di fuori della Unione europea, prevedendo: la partecipazione a manifestazioni e fiere ed esposizioni internazionali; azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità; campagne di informazione sui regimi di qualità dei vini, quali le Denominazioni di origine e Indicazione geografica ma anche il vino biologico.

Sia i soggetti proponenti che partecipanti di progetti regionali devono essere iscritti preventivamente all’Anagrafe delle aziende agricole, cui possono iscriversi sia soggetti agricoli che non agricoli, pubblici o privati.

Le attività di promozione si dovranno svolgere per i progetti annuali dal 16 ottobre 2025 al 30 giugno 2026, ricevendo l’intero contributo dopo aver terminato il progetto ed entro il 15 ottobre 2026 e per i progetti biennali dal 16 ottobre 2025 al 15 ottobre 2026, ricevendo l’80% del contributo ammesso entro il 15 ottobre 2026 presentando una fidejussione bancaria o assicurativa; il restante 20% entro il 15 ottobre 2026.

Sul totale di 7,1 milioni di dotazione regionale, quasi 5 milioni saranno a favore di nuovi progetti regionali e multiregionali, i rimanenti sono indirizzati a pagare i saldi ai progetti ammessi nelle campagne precedenti. I progetti regionali dovranno richiedere una spesa minima di 100mila euro fino ad una spesa massima richiedibile di 8 milioni, con un contributo che verrà riconosciuto al 50%.

I progetti multiregionali devono prevedere la promozione dei vini a marchio Docg, Doc, Igp o Igt, spumanti o varietali di almeno 2 regioni diverse, ed il soggetto proponente deve avere sedi operative in entrambe le Regioni. Ai progetti multiregionali la Regione riserva 300mila euro per finanziare sia la presentazione di progetti aventi capofila la Regione Emilia-Romagna, ma anche per finanziare viticoltori emiliano romagnoli che partecipino a progetti multiregionali aventi capofila altre regioni.

Per quanto riguarda il bando nazionale riservato a progetti nazionali che riguardino almeno cinque regioni, tutte le informazioni sono disponibili sul sito del ministero dell’Agricoltura.

Ogni soggetto richiedente può partecipare ad un solo progetto nazionale, regionale e multiregionale fino ad un massimo di tre progetti complessivi.

Stati generali dell’infanzia e dall’adolescenza: terzo appuntamento ieri a Bologna per la kermesse voluta dalla Regione

Stati generali dell’infanzia e dall’adolescenza: terzo appuntamento ieri a Bologna per la kermesse voluta dalla Regione
Isabella Conti e Marianna Madia (foto: Cristina Gaddi)

Terzo appuntamento, ieri in viale Aldo Moro a Bologna, per gli Stati generali dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Emilia-Romagna, voluti e promossi dalla Regione, che si concluderanno il 6 giugno.

Un dialogo tra l’assessora al Welfare, Terzo Settore, Politiche per l’Infanzia e Scuola, Isabella Conti, e la deputata Marianna Madia, con al centro due temi: la proposta di legge bipartisan all’esame del Senato, e già incardinata alla Camera, che prevede per le piattaforme online l’obbligo di accertare accuratamente l’età dei bambini e di impedire l’accesso ai minori di 15 anni per non incorrere in sanzioni; e il podcast “Schermi pericolosi”, incentrato proprio sull’impatto  dell’iperconnessione sui più giovani, sull’educazione di genitori e figli all’uso consapevole dei social media e sulle responsabilità della politica.

Realizzato da Chora Media in collaborazione con l’associazione Arel-Agenzia di Ricerche e Legislazione, il podcast, disponibile gratuitamente online, si propone come strumento di sensibilizzazione e approfondimento su un fenomeno ormai confermato da numerose ricerche scientifiche. Persuasione, stimolo, azione, ricompensa e investimento: il sistema con il quale le applicazioni degli smartphone, e in particolare i social media, attirano la nostra attenzione e ci sottraggono tempo è ormai investigato e chiarito da tempo. Così come da tempo le voci dei neuropsichiatri infantili denunciano un aumento dei disturbi mentali degli adolescenti, correlabili proprio alla pervasività di questi strumenti: dall’isolamento sociale alla frammentazione dell’attenzione, fino alla vera e propria dipendenza.

“La scienza ci ha dimostrato che il cervello in formazione dei ragazzi non è in grado di difendersi da ferite che le nuove tecnologie moltiplicano e replicano- ha sottolineato Conti-. Dobbiamo rispondere al grido di aiuto dei nostri ragazzi. Non basta però prevedere delle cure, bisogna lavorare sulle cause di quel dolore. Non dobbiamo trovare nuovi posti letto per i ricoveri in neuropsichiatria, dobbiamo affrontare il problema alle radici. E questa legge può rappresentare un messaggio importante che rivolgiamo ai nostri ragazzi: comprendiamo il vostro disagio e vogliamo prenderci cura di voi”.

“La digitalizzazione rappresenta una risorsa fondamentale da sostenere- ha affermato Madia- ma è necessario riconoscerne anche i rischi, soprattutto per i più giovani. Il fenomeno dell’esposizione precoce a contenuti inappropriati o pericolosi è in aumento, anche a causa della carenza di strumenti efficaci di controllo.  Attualmente la verifica dell’età al momento dell’iscrizione è spesso limitata a una semplice autodichiarazione da parte dell’utente, facilmente aggirabile anche da chi non ha ancora raggiunto l’età minima richiesta. È indispensabile colmare questo vuoto normativo per garantire una reale protezione dei minori sul web e sui social network. L’obiettivo della proposta di legge è duplice: da un lato, promuovere un uso consapevole e sicuro delle tecnologie digitali da parte dei minori; dall’altro, responsabilizzare le piattaforme e i fornitori di servizi online affinché implementino sistemi di verifica dell’età solidi e non eludibili”.

Il Centro Meteo di Bologna primo data center al mondo a ottenere la certificazione Leed di livello Platinum

Il Centro Meteo di Bologna primo data center al mondo a ottenere la certificazione Leed di livello PlatinumEccellenti nelle prestazioni energetiche, nella gestione del ciclo dell’acqua, nell’utilizzo dei materiali e nella capacità di riuso virtuoso delle infrastrutture esistenti. Queste le motivazioni alla base della prestigiosa Certificazione Leed di livello Platinum di U.S. Green Building Council, assegnata all’edificio del Centro Meteo di Bologna (Ecmwf) – primo al mondo nella categoria data center ad ottenerla nel 2021 – e di Cineca e Infn che ha raggiunto la certificazione a marzo 2025, entrambi nell’area di Dama-Tecnopolo Data Manifattura Emilia-Romagna. Un riconoscimento che certifica l’orientamento green dell’intera cittadella della scienza di Bologna, che a fronte di un consumo energetico molto rilevante ha messo in campo una meticolosa applicazione dei principi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare, oltre a essere stata edificata con i più moderni criteri antisismici.

Le certificazioni sono state al centro del convegno “Innovazione e sostenibilità: come Dama coniuga tecnologia, ricerca e impatto positivo sull’ambiente”, promosso da Gbc e Airis e in programma oggi, 29 maggio, a Dama, al termine del quale il presidente di Gbc Italia, Fabrizio Capaccioli, ha consegnato le targhe di certificazione Leed a Francesco Ubertini, presidente del Cineca, e a Michele Toni, Senior Site Engineer del Centro Meteo.

“La certificazione Leed Platinum ottenuta dagli edifici Cineca, sede di Leonardo, e Centro Meteo al Tecnopolo-Dama è un risultato di straordinario valore– dichiara Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico-. Questo traguardo unisce il primato tecnologico e la ricerca avanzata con l’eccellenza nella sostenibilità ambientale. Il riconoscimento conferma quindi la validità della visione della Regione Emilia-Romagna nel fare un polo di innovazione avanzata e responsabile. Questo risultato, infine, ha l’obiettivo di rappresentare un modello per il territorio e l’intero Paese e la Ue. La presenza del presidente di GBC Italia rafforza il significato di questo importante traguardo”.

 

Le certificazioni

Le certificazioni dei due edifici sono state ottenute con il supporto di Airis – Ingegneria per l’Ambiente, azienda di progettazione e consulenza per l’ambiente, che ha affiancato Cineca, Regione Emilia-Romagna e Art-Er nell’iter realizzando gli studi ambientali preliminari e fornendo consulenza su temi specifici legati alla sostenibilità.

Il Centro Meteo è stato l’unico data center al mondo nel 2021, il primo in assoluto nell’ambito delle nuove costruzioni o di ristrutturazioni di edifici dismessi, ad aver ottenuto la certificazione Leed Platinum.  In particolare, sono stati premiati aspetti relativi alla prestazione energetica del sistema edificio/impianto, alla gestione del ciclo dell’acqua e all’utilizzo di una vasca esterna extra comparto per la gestione degli eventi meteorologici temporaleschi.

L’edificio di Cineca Infn si colloca invece al 5° posto nel mondo tra i data center che hanno ottenuto la certificazione Leed Platinum. La sua sostenibilità deriva da scelte progettuali che integrano il recupero di un’area urbana dismessa e di un edificio storico con soluzioni impiantistiche e gestionali efficienti, in particolare per la gestione sostenibile del verde e dell’acqua. L’edificio rientra infatti nel comparto complessivo del Tecnopolo in cui è incluso l’uso di specie vegetali autoctone o adattate e prati rustici a basso consumo di acqua. È previsto anche un sistema di irrigazione altamente efficiente con tecnologia ad ala gocciolante e una centralina intelligente per regolare i volumi d’acqua, riducendo gli sprechi. Il progetto energetico è stato ottimizzato per ridurre consumi, obiettivo imprescindibile per attività energivore come i data center. Qui i sistemi altamente efficienti sono integrati da un impianto fotovoltaico di potenza pari a 102 kWp.

Da Torino all’Adriatico in treno: da domenica 15 giugno tornano nei fine settimana i ‘Regionali del Mare’

Da Torino all’Adriatico in treno: da domenica 15 giugno tornano nei fine settimana i ‘Regionali del Mare’Da domenica 15 giugno tornano i Regionali del Mare: i collegamenti diretti nel fine settimana tra il Piemonte e le località della Riviera Romagnola, garantiti da Trenitalia Tper con l’obiettivo di attrarre sempre più turisti anche da fuori regione con collegamenti comodi e veloci.

Otto in totale le corse, quattro il sabato e quattro la domenica, con partenze da Torino alle 6.20 e alle 7 e arrivo a destinazione per l’ora di pranzo. I treni fermeranno anche ad Asti, Alessandria e Voghera per raggiungere senza cambi Rimini, Miramare, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica.

Il rientro prevede l’arrivo nel capoluogo piemontese per le 20.45 e le 21.15. Il treno delle 6.20 effettua, fra Voghera e Bologna, la sola fermata di Piacenza, connotandosi come collegamento privilegiato per le partenze dal Piemonte e dalla Lombardia. Fermate anche a Fidenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Castelfranco Emilia per la corsa delle 7, con una gestione della circolazione che consente comunque di mantenere pressoché invariati i tempi di viaggio.

Si tratta della conferma di un servizio avviato nel 2022 in via sperimentale con sole quattro corse – in seguito a un accordo tra l’Emilia-Romagna e il Piemonte-– e raddoppiato già a partire dal 2023 a fronte del gradimento riscontrato. L’anno scorso i passeggeri che ne hanno usufruito sono stati oltre 95mila, di cui quasi 14mila partiti dal Piemonte. Le otto corse, interamente operate da Trenitalia Tper, sono finanziate dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito delle proprie funzioni di committente e programmatore del servizio ferroviario regionale.

“Questo collegamento è stato una buona intuizione, che abbiamo confermato e rafforzato- sottolinea l’assessora alla Mobilità, Irene Priolo-. Insieme a Trenitalia Tper, abbiamo lavorato per fornire un servizio che garantisse di raggiungere le località della Riviera in modo comodo, veloce e a misura di persona. I numeri ribadiscono, ancora una volta, che investire nel servizio di trasporto pubblico agevola la vita alle persone e rappresenta anche un’azione di sostenibilità ambientale molto importante”, conclude l’assessora.

Più spazio per i bagagli e posti riservati alle biciclette

Il servizio sarà effettuato con i nuovi treni regionali Rock doppio piano, allestiti con una composizione in grado di offrire 600 posti a sedere. Previsti spazi ad hoc per i bagagli, posti riservati alle biciclette e la possibilità di ricarica dei mezzi elettrici e dei propri dispositivi al posto. Tutta la nuova flotta di regionali di Trenitalia Tper garantisce consumi di energia elettrica ridotti del 30% rispetto ai treni di precedente generazione e i convogli sono stati realizzati con materiale riciclabile fino al 97%, caratteristiche che fanno del treno una soluzione ancora più sostenibile e un motivo in più per sceglierlo per le proprie vacanze.

Il ritorno dei collegamenti diretti con Torino si affianca al debutto dei regionali diretti Milano–Ravenna-Rimini, otto corse anch’esse previste nei fine settimana a partire dal 21 giugno e dedicate alle città d’arte di Ravenna e Rimini e alle località balneari della costa romagnola a nord di Rimini. Confermati nei week end estivi anche i quattro regionali diretti fra Venezia, Ravenna e Rimini. Il tutto integrato con i servizi in partenza da Piacenza e Bologna, anch’essi potenziati, che incrementeranno l’offerta dei Regionali del mare di Trenitalia Tper di 45 corse il sabato e 46 la domenica con punte di 28 treni fra le 7 e le 11 del mattino.

Il progetto KC21 si tinge di azzurro: Rossi e Barbieri in Nazionale

Il progetto KC21 si tinge di azzurro: Rossi e Barbieri in Nazionale
Rossi e Barbieri

Un traguardo storico per la squadra KC21: due giovani atleti del team hanno ricevuto la loro prima convocazione in Nazionale, portando con orgoglio i colori del progetto sportivo tra le fila azzurre.

Giuliano Bufacchi, coach della Nazionale Italiana Sindrome di Down, campione d’Europa e del Mondo in carica, per la rassegna continentale (15-22 Giugno, Ferrara) ha puntato anche su Leonardo Rossi, 26enne piacentino, e sul sassolese nonché capitano KC21 Giovanni Barbieri, classe 2002.

La chiamata rappresenta un importante riconoscimento del lavoro svolto dai due atleti in questi anni. “Siamo tutti pieni di gioia per loro” – affermano dallo staff tecnico – “Leo e Gio amano il basket e cercano costantemente di migliorarsi. Danno sempre il 100%. La convocazione in Nazionale per loro è una conferma che il percorso intrapreso va nella giusta direzione”.

I due atleti hanno appena terminato un raduno con il resto della Nazionale a Firenze e si riuniranno al gruppo azzurro il 15 Giugno a Ferrara. Esordio previsto contro la Finlandia il 16 Giugno alle 17.30.

“La Nazionale di Basket C21 è uno dei progetti più seri che io abbia mai visto nello sport per persone con disabilità – dice Marcello Micheloni, coach KC21 – . I ragazzi sono visti come atleti. Punto. E trattati come tali. Quella squadra fa da traino a un movimento sempre più bello e ha ispirato tante realtà come la nostra. Abbiamo seguito tutte le loro partite. Quest’anno, con anche Leo e Gio nel roster, saremo spettatori ancor più emozionati”.

Tutto il calendario su euro2025ferrara.eu

KC21 è una squadra del Distretto ceramico che nasce dalla collaborazione tra Anffas Sassuolo, Libertas Fiorano e Pallcanestro Sassuolo.

 

 

Ultimo fine settimana di Maggio Fioranese

Ultimo fine settimana di Maggio Fioranese
Casadei al Maggio Fioranese

Si chiude, per ora, il Maggio Fioranese 2025 con un lungo fine settimana (dal 30 maggio al 2 giugno) di appuntamenti in centro a Fiorano Modenese.

Venerdì 30 maggio, alle 20.30 va in scena al teatro Astoria lo spettacolo musicale “Per un’era d’amore”, che vede l’incontro tra un’icona della musica italiana, Antonella Ruggiero e la scrittrice fotoreporter, Annalisa Vandelli. Ad accompagnarle Roberto Olzer, al pianoforte e organo liturgico e Roberto Colombo al vocoder e synth basso. I biglietti sono esauriti.

Sabato 31 maggio, alle ore 21, sul palco in piazza Ciro Menotti arrivano Alberto Bertoli e i Tazenda con il concerto “Cercando la luna, cercando”, per una serata ricca di emozioni, in collaborazione con il Circolo Nuraghe Pinuccio Sciola. Ingresso libero e gratuito.

Per chi ama invece le atmosfere latine, nel giardino di Villa Cuoghi (via Gramsci, 32), dalle ore 21, continua “Quartiere latino”, con balli latino americani e show a cura di Happy Dance.

Domenica 1 giugno la serata comincia, alle ore 21, in piazza Ciro Menotti con la premiazione dei tre vincitori della gara gastronomica “M’inzuppo” per il miglior bensone fioranese (busilen). Poi via libera alla comicità con Fausto Solidoro (Mario De Janeiro), Giovanni Cacioppo e Carmine Faraco, presenta la serata Gino Andreoli. Ma non ci sarà solo da ridere a crepapelle, “Una risata per la vita” è anche occasione di sensibilizzazione per la costruzione dell’hospice “Casa Giuly” che sarà realizzato a Spezzano, insieme all’associazione Amici per la vita onlus. Ingresso libero e gratuito.

Sabato e domenica lungo via Vittorio Veneto tornano anche le bancarelle del mercatino “Magic Market” con artigianato e creatività, sabato 31 maggio dalle 18 alle 23 e domenica 1° giugno dalle 10 alle 21.

E dopo la passeggiata tra le bancarelle, ci si potrà fermare in piazza Martiri partigiani fioranesi (a fianco del Palazzo Astoria) per gustare gnocco e tigelle preparati da La Sfoglia nel punto ristoro aperto il sabato dalle 18 alle 24, la domenica e anche lunedì 2 giugno dalle 11 alle 22.

Lunedì 2 giugno, alle 21, in piazza Ciro Menotti, il Maggio Fioranese si chiude con lo spettacolo musicale “Quell’appuntamento senza fine”, una serata dedicata a Ornella Vanoni e Gino Paoli. Paola Notari e Valeria Visconti raccontano e cantano i loro grandi successi dagli anni ‘60 ad oggi, con la regia di Sandro Morra. Ingresso libero e gratuito.

In caso di maltempo gli spettacoli serali si terranno al teatro Astoria.

Gli appuntamenti del Maggio Fioranese sono proposti dal Comitato Fiorano in festa, in collaborazione con il Comune e Gp Eventi, grazie al sostegno di associazioni di categoria e sponsor.

Il Maggio Fioranese torna il 21 giugno con Quarantenna Uno Festival, giornata di musica e concerti in centro a Fiorano.

Per consentire lo svolgimento degli eventi, sabato 31 maggio, domenica 1° giugno e lunedì 2 giugno, sono previste modifiche alla viabilità in centro a Fiorano: la chiusura stradale con divieto di transito (eccetto veicoli autorizzati) e l’istituzione di un divieto di sosta con rimozione forzata in piazza Martiri partigiani fioranesi dalle 11 di sabato alle 24 di lunedì; in piazza Ciro Menotti, tra via Ferri e via Malatesta, dalle 13 del 31 maggio alle 24 del 2 giugno; in via Vittorio Veneto, da via Santa Caterina/via Statale fino a via Statale ovest/via Marconi, dalle 15 del sabato alle 24 della domenica. Verrà inoltre istituito un doppio senso di marcia con divieto di sosta e rimozione forzata in via Gramsci, da via Vittorio Veneto a via Andrea Doria, dalle 15 di sabato alle 24 di domenica, con obbligo di direzione diritto e divieto di svolta a sinistra per i veicoli proveniente da via del Santuario verso via Vittorio Veneto e doppio senso di marcia dalle 15 del 31 maggio alle 24 del 1° giugno; infine la chiusura di via Avanzini su via Vittorio Veneto dalle ore 15 di sabato alle ore 24 di domenica.

Contrasto al lavoro irregolare, lotta alle discriminazioni di genere, rispetto della clausola sociale, sicurezza e tutela della salute

Contrasto al lavoro irregolare, lotta alle discriminazioni di genere, rispetto della clausola sociale, sicurezza e tutela della saluteUn impegno comune a garanzia delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo e della produzione culturale, che siano dipendenti o autonomi, per il contrasto al lavoro irregolare, la vigilanza sugli appalti, la tutela di genere contro ogni discriminazione o molestia, anche verbale, e l’applicazione di buone pratiche contrattuali. Sono i pilastri del protocollo d’intesa siglato tra la Regione Emilia-Romagna e le rappresentanze del settore Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil.

L’accordo si inserisce all’interno della cornice del Patto regionale per il Lavoro e per il Clima e riprende i contenuti del precedente protocollo in materia di legalità e appalti, sottoscritto nel dicembre 2021 e rinnovato a giugno dell’anno scorso.

“Un momento importante, che sancisce alcuni punti fermi dai quali non è accettabile alcuna deroga- lo definisce l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni-: il nostro obiettivo è favorire la stabilità occupazionale in settori così importanti come quelli dello spettacolo e della produzione culturale, partendo dal presupposto che anche in questi ambiti, come in tutto il mondo del lavoro, in questa Regione non c’è spazio per forme di lavoro irregolari, per paghe non dignitose, per subappalti contraddistinti da ribassi inaccettabili, per discriminazioni o violenze di genere e per qualsiasi forma che metta a rischio la stabilità occupazionale di lavoratrici e lavoratori. Ci tengo- prosegue Allegni- a ringraziare le organizzazioni sindacali con le quali abbiamo collaborato in maniera proficua per un protocollo che mi auguro possa rappresentare anche un contributo per un impegno analogo a livello nazionale”.

Le buone pratiche, da promuovere e certificare, prevedono in primo luogo l’applicazione e il rispetto dei Contratti nazionali specifici del settore sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative, l’applicazione della clausola sociale nei cambi d’appalto e il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza.

Altri requisiti da rispettare sono il rispetto dei minimi contrattuali anche per i lavoratori autonomi dello spettacolo e il riconoscimento del lavoro di prova e di preparazione connesso alle giornate di rappresentazione. Il protocollo prevede inoltre la verifica nell’uso dei contratti a intermittenza, l’impiego di tipologie contrattuali coerenti con i versamenti contributivi nel Fondo Lavoratori Spettacolo Inps e il rispetto nei termini di pagamento delle retribuzioni. Si promuove inoltre la presenza dei rappresentanti sindacali nelle Commissioni comunali e provinciali sui locali di pubblico spettacolo.

La Regione collaborerà inoltre con le organizzazioni sindacali nel sollecitare il Governo all’approvazione della riforma del welfare per i lavoratori dello spettacolo, grazie alla quale poter riconoscere anche la specificità del lavoro intellettuale caratteristico di molte figure professionali del settore, impegnate nel lavoro creativo anche quando non fisicamente presenti sul set o sul palcoscenico, ferme restando le necessarie indennità e tutele per la disoccupazione involontaria, la malattia, la maternità.

 

Le dichiarazioni dei sindacati

Per la Cgil e Slc-Cgil, “è stato stabilito un sano principio che condiziona l’erogazione di risorse pubbliche, qualunque titolo abbiano, al rispetto dei Contratti Nazionali di Lavoro e al rispetto dei minimi contrattuali anche per le forme di lavoro autonomo, al riconoscimento delle giornate di prova preparazione pre e post produzione, alla limitazione del lavoro intermittente, al controllo del versamento esclusivo dei contributi previdenziali su ex-Enpals, alla applicazioni di protocolli sulla salute specifici del settore, alla puntualità nei termini di pagamento delle retribuzioni. Il protocollo si è rivelato e sempre più diverrà uno strumento per migliorare le relazioni fra sindacato e operatori della cultura, in un’ottica di riconoscimento della professionalità di chi lavora nella produzione culturale unito all’importanza del rispetto dei diritti del lavoro”.

Anche per Cisl e Fistel-Cisl, “il testo ha potenzialità interessanti, perché si configura come un accordo quadro che vede il coinvolgimento anche della Regione e la speranza è che possa trovare un’effettiva applicazione nelle diverse sfaccettature del mondo dello spettacolo”. Infine, la Uilcom Emilia-Romagna esprime “grande soddisfazione per il protocollo e ringrazia la giunta per la sensibilità dimostrata e in particolare l’assessorato alla Cultura. Riteniamo sia un importante ulteriore tassello per dare una prospettiva di stabilità e sicurezza alle lavoratrici e ai lavoratori del settore auspicando che il Protocollo sottoscritto possa essere mutuato in tutti gli Enti Pubblici della Regione e preso come punto di riferimento da tutti gli attori, anche privati, della produzione culturale”.

La Regione investe 1,2 milioni di euro per sostenere i progetti degli enti locali su cultura della legalità e prevenzione del crimine organizzato

La Regione investe 1,2 milioni di euro per sostenere i progetti degli enti locali su cultura della legalità e prevenzione del crimine organizzatoCultura della legalità e della cittadinanza responsabile per giovani e meno giovani, prevenzione dell’usura, aiuti alle vittime di reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata, recupero dei beni immobili confiscati e loro utilizzo per fini sociali.

Sono solo alcune delle azioni per le quali la Regione prevede contributi agli Enti locali sulla base di progetti e iniziative in tutta l‘Emilia-Romagna: i ‘patti’ stretti da viale Aldo Moro per la prevenzione del crimine organizzato puntano promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile fra i giovani; sostenere gli osservatori locali per il monitoraggio e l’analisi dei fenomeni d’illegalità collegati alla criminalità organizzata e a favorire il riutilizzo sociale dei beni immobili confiscati.

Il nuovo bando, finanziato con risorse pari a 1,2 milioni, è regolato dalla legge regionale 16 del 2016 “Testo unico per la promozione della legalità e la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili”.
I contenuti e le priorità sono stati illustrati oggi in un incontro online aperto a tutte le amministrazioni locali dell’Emilia-Romagna e ai coordinatori delle politiche locali di promozione della cultura della legalità, cui ha partecipato l’assessora regionale alla Legalità, Elena Mazzoni.

“In Emilia-Romagna, sarebbe necessario raddoppiare sia le forze di polizia che l’organico della Direzione distrettuale antimafia per garantire una prevenzione efficace contro la criminalità organizzata. Condivido pienamente- ha affermato Mazzoni- il grido d’allarme lanciato dal pubblico ministero Marco Forte durante il convegno sui beni confiscati organizzato da Libera. Forte ha sottolineato come la lotta alle mafie richieda l’impiego di tutti gli strumenti disponibili, sia tecnologici che umani. Auspico quindi che il Governo intervenga al più presto, ascoltando questo appello e sostenendo concretamente la battaglia contro la criminalità organizzata, non solo a parole ma anche con fatti concreti”.

“Da parte nostra- prosegue Mazzoni- siamo al fianco degli Enti locali per far crescere la qualità di vita delle persone e delle comunità, con iniziative concrete e il sostegno alle vittime di reato. Tra le azioni di punta con le amministrazioni locali, c’è il riutilizzo a fini sociali dei beni immobili confiscati, anche aumentando le risorse per il recupero di un crescente patrimonio sottratto alla criminalità in Emilia-Romagna, che oggi si pone al terzo posto nel Nord Italia per numero di beni immobili confiscati. Possiamo garantire così i valori di giustizia sociale e restituire ai territori una ricchezza immobiliare”.

La nuova vita di capannoni e immobili favorisce l’inclusione sociale di persone in situazioni di povertà, senza fissa dimora, vittime di violenza o la creazione di spazi pubblici per i cittadini con servizi per l’infanzia, i giovani, gli anziani, istruzione, cultura e sport.

Le domande di finanziamento vanno presentate entro il 20 giugno 2025, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: cittasicure@postacert.regione.emilia-romagna.it

Tutte le informazioni sul bando sono disponibili nella pagina web dedicata

 

Il 31 maggio la Giornata mondiale senza tabacco, tutto il servizio sanitario regionale impegnato in attività di sensibilizzazione

Il 31 maggio la Giornata mondiale senza tabacco, tutto il servizio sanitario regionale impegnato in attività di sensibilizzazione
foto di Liviana Banzi (Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G.)

Una battaglia di salute pubblica che si combatte ogni giorno, ma che il 31 maggio, Giornata mondiale senza tabacco, diventa occasione per riflettere, fare il punto e rilanciare azioni concrete. In Emilia-Romagna, dove fuma regolarmente il 23% della popolazione adulta tra i 18 e i 69 anni (oltre 697.000 persone), si registra un calo del numero di fumatori, ma preoccupa la tendenza a iniziare in età precoce, con il 35% dei 17enni che fa uso di tabacco. Parallelamente cresce anche l’utilizzo esclusivo di dispositivi elettronici a base di nicotina.

Per affrontare questa sfida sanitaria e sociale, la Regione Emilia-Romagna rafforza il proprio impegno con un piano integrato di prevenzione e supporto, che punta su tre pilastri: educazione nelle scuole, interventi nei luoghi di lavoro e potenziamento dei Centri Antifumo, oggi 42, attivi su tutto il territorio grazie alle Aziende sanitarie all’interno dei Servizi per le Dipendenze Patologiche (SerDP): oltre 1.900 i pazienti presi in carico nel 2024, per il 67,5% donne e con un’età media di circa 52 anni.

Sul territorio regionale sono tante le iniziative messe in campo in questi giorni dal servizio sanitario regionale per attirare l’attenzione sul tema: l’elenco a questo link, oltre che sui rispettivi siti aziendali https://www.mappadellasalute.it/giornata-mondiale-senza-tabacco-2025-le-iniziative-in-emilia-romagna/

“Ci sono riuscita, perché ce la volevo fare. Volevo fare bella figura, soprattutto con me stessa, ma anche con il gruppo” racconta Lorenza, ex fumatrice, nella prima puntata di Senza Ricetta, il nuovo format video della Regione dedicato alla prevenzione e al benessere, prodotto dell’assessorato alle Politiche per la salute in collaborazione con l’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta. L’episodio, già online sul portale www.costruiamosalute.it, su YouTube, su LepidaTv e sui canali social della Regione (Facebook e Instagram), accende i riflettori su una rete capillare di servizi gratuiti che aiuta ogni anno migliaia di persone a dire addio al fumo.

L’accesso ai Centri Antifumo è semplice e gratuito: non serve la prescrizione medica, basta contattare il centro più vicino (mappa consultabile su www.mappadellasalute.it/senza-fumo). I programmi proposti combinano approcci medico-farmacologici, psicologici e gruppi di auto-mutuo aiuto. I risultati sono incoraggianti: la maggior parte dei partecipanti porta a termine con successo il percorso di disassuefazione, come dimostrano le storie raccolte nella puntata.

“Sono tante le patologie, anche mortali, direttamente collegate al fumo di sigaretta- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi- dobbiamo sconfiggere questa piaga, questa dipendenza così forte che molti dei nostri concittadini hanno e subiscono, e che, come dimostrano i dati, è anche correlata a condizioni sociali di maggiore fragilità. Stiamo potenziando i servizi, coinvolgendo scuole e aziende, e rendendo più efficace la prevenzione attraverso un’azione sistemica. Abbiamo gli strumenti, le strutture e la volontà politica: ora serve il contributo di tutti, dalle famiglie agli insegnanti, dai medici alle imprese, per costruire una cultura libera dal fumo. È una battaglia, non solo sanitaria, che dobbiamo perseguire con unità di intenti e determinazione perché potrà avere una forte incidenza nelle aspettative di vita e nel benessere della popolazione”.

I dati sul consumo di tabacco in Emilia-Romagna

Secondo i dati dell’indagine “Passi” condotta nel biennio 2023-2024, fuma regolarmente il 23% della popolazione adulta tra i 18 e i 69 anni (oltre 697.000 persone), con una maggiore incidenza tra gli uomini (27%) rispetto alle donne (20%). Preoccupano le fasce più giovani, dove il 26% dei 18-24enni fuma, così come i dati tra le persone in difficoltà economiche (43%) e con basso livello di istruzione (29%). In crescita anche l’utilizzo esclusivo di dispositivi elettronici a base di nicotina, che riguarda oggi il 9,5% della popolazione adulta, contro l’1,8% del 2014.

Sul fronte giovanile, i numeri sono allarmanti: secondo l’indagine HBSC 2022, fuma l’1% degli 11enni, il 6% dei 13enni, il 24% dei 15enni e il 35% dei 17enni. La sorveglianza GYTS 2022 rivela inoltre una forte diffusione di dispositivi alternativi al tabacco tradizionale: tra i 13 e i 15 anni, il 17% fuma sigarette, il 15% usa prodotti a tabacco riscaldato e il 18% consuma sigarette elettroniche, con un consumo più frequente tra le ragazze. Malgrado i divieti, un quarto degli adolescenti riesce a comprare sigarette dal tabaccaio, e uno studente su tre ha visto qualcuno fumare dentro la propria scuola.

L’impegno della Regione nelle scuole e nelle aziende

La Regione Emilia-Romagna, grazie alla legge regionale n. 17/2007 e al Piano di intervento contro il fumo varato nel 2008, ha integrato la lotta al tabagismo in diversi ambiti del Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025. Tra questi, il programma “Dipendenze”, quello “Scuole che promuovono salute” – che nell’anno scolastico 2023-2024 ha visto l’adesione di 204 istituti – e il concorso “Scuole libere dal fumo”. Organizzato dal Gruppo regionale Tabagismo in collaborazione con Luoghi di Prevenzione e Istituto Oncologico Romagnolo, ha portato alla realizzazione di prodotti comunicativi multimediali ad opera di studenti e studentesse dell’Emilia-Romagna. I vincitori di questa edizione sono stati: 1^ classificato Liceo artistico Bruno Cassinari di Piacenza, 2^ classificato Istituto comprensivo Matteo Maria Boiardo di Scandiano (RE), 3^ classificato Liceo di Lugo (RA), premio speciale LILT Istituto comprensivo n. 1 Secondaria Pascoli di Mordano (Imola), premio speciale IOR Istituto comprensivo Ezio Comparoni di Bagnolo in Piano (RE).

Anche il mondo del lavoro è parte attiva della strategia antifumo. Tra le azioni del programma “Luoghi di lavoro che promuovono salute”, che coinvolge 256 aziende per un potenziale di oltre 104.000 lavoratori, ci sono infatti iniziative di informazione, formazione e invio ai Centri Antifumo.

Nel biennio 2023-2024, il 34% dei fumatori adulti ha provato a smettere, pari a circa 249.000 persone. Di questi, il 13% ha smesso da oltre sei mesi e un altro 13% non tocca una sigaretta da meno di sei mesi. Tuttavia, solo la metà dei fumatori riceve il consiglio sanitario di smettere, un segnale che evidenzia la necessità di una maggiore sensibilizzazione anche tra i professionisti della salute.

Le iniziative sul territorio regionale

In occasione della Gionata mondiale senza tabacco, in tutta l’Emilia-Romagna il servizio sanitario regionale promuove numerose iniziative, anche in collaborazione con le associazioni. Tra gli eventi previsti ci sono incontri dedicati agli studenti, spirometrie gratuite nelle piazze per valutare la salute polmonare, punti informativi dedicati ai Centri Antifumo e alla prevenzione oncologica, oltre a campagne di promozione di stili di vita sani. L’elenco dettagliato delle attività, organizzate provincia per provincia, è consultabile sui siti web delle Aziende sanitarie e ospedaliere della regione.

Tante occasioni per creare un’alleanza forte e concreta tra cittadini e sistema sanitario regionale per vincere insieme la battaglia contro il tabagismo.

Luca Malagoli confermato segretario del Partito Democratico di Formigine

Luca Malagoli confermato segretario del Partito Democratico di FormigineAlla presenza di Giorgia Rabitti come garante del Partito Democratico provinciale, nel corso di una partecipata Assemblea presso la sala civica di Casinalbo, il 28 maggio, Luca Malagoli è stato rieletto segretario di circolo del PD Formigine.

Malagoli, docente di fisica presso un istituto scolastico superiore di Sassuolo e divulgatore scientifico, è anche capogruppo in Consiglio comunale a Formigine, nonché segretario uscente.

“Il servizio alla propria comunità locale attraverso la politica è impegnativo ma appassionante, – afferma Malagoli – e malgrado la politica abbia una reputazione logora, stare tra le persone, ascoltare i problemi, mediare fra le posizioni per costruire soluzioni e progetti insieme all’amministrazione rimane la forma più alta di impegno per il prossimo. A Formigine e nel distretto ceramico siamo impegnati per assicurare servizi e qualità della vita alle nostre famiglie: casa, sicurezza, sostenibilità, sostegno a giovani, famiglie e fragili rimarranno i temi al centro dell’agenda del Pd del territorio”.

 

 

 

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