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Panorama: solidarietà ai lavoratori dal Sindaco, che convocherà la proprietà

Panorama: solidarietà ai lavoratori dal Sindaco, che convocherà la proprietà«Solidarietà ai lavoratori di PANORAMA che stanno rischiando di perdere il posto di lavoro». Così Gian Francesco Menani, Sindaco di Sassuolo, attraverso la sua pagina facebook, a proposito della vertenza che vedrà, domani mattina, un presidio all’esterno dell’ipermercato. «Già martedì – scrive il Primo Cittadino – convocherò proprietà per cercare di scongiurare questa ipotesi come ho già fatto alcuni anni fa».

 

Formigine: approvata la realizzazione in via Coppi di sei nuovi alloggi per famiglie in difficoltà abitativa

Formigine: approvata la realizzazione in via Coppi di sei nuovi alloggi per famiglie in difficoltà abitativaGrazie alla deliberazione del consiglio di ieri, arriveranno a Formigine nuovi sei alloggi (almeno per un totale di una ventina di posti letto complessivi) che arricchiranno il patrimonio pubblico di immobili disponibili a condizioni agevolate per famiglie in difficoltà abitativa. Quando il cantiere sarà completato – l’immobile necessita di lavori di ristrutturazione che dureranno alcuni mesi – sarà pubblicato un bando per l’assegnazione degli alloggi in locazione.

L’operazione è frutto della approvazione di un permesso di costruire in deroga, con cambio di destinazione d’uso da uffici ad abitazione, in virtù dell’interesse pubblico creatosi per la disponibilità della proprietà a ristrutturare gli alloggi a proprie spese, impegnandosi a mettere gli stessi alloggi (completamente arredati e pronti all’uso) a disposizione dei servizi sociali per 15 anni, a fronte di un canone di affitto calmierato che sarà corrisposto dagli inquilini (e coperto da garanzia pubblica). Si tratta di uno dei primi esempi di interventi per l’emergenza abitativa fatti sfruttando la riconversione di spazi esistenti e non utilizzati.

In tema di conti pubblici, approvata una variazione con 275mila euro di disponibilità per le manutenzioni ordinarie. Significative anche le due convenzioni approvate in tema di manutenzione per i percorsi natura sul fiume Secchia e sul torrente Tiepido. Gli accordi vedono coinvolti il Comune di Formigine e la Provincia insieme ad altri comuni toccati dai due corsi d’acqua. In base a questi atti si rinnova in convenzione l’impegno manutentivo della Provincia di Modena, la collaborazione fra gli enti in occasione di emergenze con la chiusura dei percorsi in capo al comune in caso di emergenza meteo.

Sempre con la Provincia è sottoscritta la convenzione approvata per il controllo delle nutrie e quella per la realizzazione della caratterizzazione e segnaletica del completamento della “Ciclovia del Mito” che congiungerà Modena e Maranello.

Approvati anche la convenzione quadro per il controllo di Lepida spa, un permesso di costruire in deroga per Villa Clementina a Magreta e l’accordo per la messa in sicurezza del ponte “delle Casiglie” (situato fra via Regina Pacis a Sassuolo e via Fossa a Formigine).

Approvate infine due mozioni, a tema “sensibilizzazione all’educazione sessuale e affettiva e relativa implementazione di iniziative e progetti pubblici” ed una ad oggetto “Prolungamento dell’asse autostradale A22 bretella Campogalliano – Sassuolo secondo i parametri della sostenibilità e della utilità pubblica”.

 

 

Coop annuncia il rinnovo del contratto di lavoro nella distribuzione cooperativa

Coop annuncia il rinnovo del contratto di lavoro nella distribuzione cooperativaNella giornata di oggi, 29 marzo 2024, è stato siglato, da parte delle Associazioni Cooperative ANCC-COOP, CONFCOOPERATIVE CONSUMO E UTENZA, A.G.C.I Settore consumo e le Organizzazioni Sindacali FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTuCS, l’accordo di rinnovo del CCNL per i dipendenti da imprese della Distribuzione Cooperativa. L’accordo per il rinnovo del contratto di lavoro nella distribuzione cooperativa è stato raggiunto al termine di una lunga e complessa trattativa. Ad essere interessati sono gli oltre 60.000 lavoratori delle Cooperative di consumatori, tra cui la comunità di oltre 16 mila lavoratrici e lavoratori di Coop Alleanza 3.0 dal Friuli-Venezia Giulia alla Puglia.

“È motivo di orgoglio l’aver raggiunto questo accordo, ancor più perché il punto d’incontro è stato trovato nello scenario difficile e complesso che oggi caratterizza la grande distribuzione – dichiara il presidente di Coop Alleanza 3.0, Mario Cifiello – Questo nuovo contratto di lavoro – che ha tra i suoi punti cardine non solo la tutela ma anche il rafforzamento di diritti e welfare – è la migliore risposta che si potesse dare a due istanze che nel dibattito pubblico troppo spesso risultano contrapposte, una giusta quantificazione del lavoro delle persone e la tenuta economica dell’impresa. Penso che oggi abbiamo dato chiara dimostrazione che questa dicotomia può essere superata e che per superarla occorrono dialogo invece che contrapposizioni, ponti invece di barricate”.

“Per noi, per la nostra storia, per i nostri valori – continua Cifiello – i processi dell’immaginare e dell’attuare una “buona occupazione”, sana e di lungo periodo, passano attraverso il confronto con le organizzazioni sindacali. Così come in passato, anche in questa occasione rimanere al tavolo, mettere a sistema prospettive e complessità ha portato a raggiungere il risultato auspicato di un accordo soddisfacente per tutti e sono certo che, mantenendo questo approccio, insieme potremo affrontare e vincere anche le sfide future”.

L’accordo, che avrà vigenza fino al mese di marzo 2027, prevede un aumento retributivo a regime di 240 euro lordi al quarto livello ed una indennità una tantum di 350 euro riparametrati e riproporzionati per tutte le posizioni.

Grande rilevanza, nell’ambito del nuovo CCNL, rivestono la tutela della dignità e della parità di genere e le misure a sostegno della genitorialità con l’introduzione di norme volte ad aumentare le tutele previste dalle leggi vigenti, con l’aumento dei permessi di paternità. Nuove norme per facilitare alle neomamme la scelta di trascorrere col proprio figlio tutto il primo anno di vita, un incentivo economico al padre che decide di fruire del congedo facoltativo al posto della mamma, facilitazioni per i ricongiungimenti famigliari e per la fecondazione assistita. Inoltre, sono stati introdotti congedi e facilitazioni per le donne vittime di violenza.

Sul diritto alla salute è stato riconosciuto un mese di congedo retribuito per i malati oncologici al termine del periodo di comporto. Ulteriore investimento delle cooperative nel welfare aziendale, con l’aumento del contributo di ulteriori 36 euro annui per lavoratore finalizzati al consolidamento e al miglioramento delle prestazioni sanitarie.

Siamo soddisfatti dell’accordo, è il contratto nazionale di lavoro più impegnativo degli ultimi 30 anni: permetterà un importante recupero del potere di acquisto dei lavoratori delle cooperative, in una fase di  grande incertezza economica, inflazione e rincari energetici – è il commento di Marco Pedroni, Presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) – L’accordo assicura alle imprese cooperative gradualità nelle dinamiche del costo del lavoro nei prossimi anni, in un quadro quindi di sostenibilità economica. Contempla elementi importanti anche in termini di supporto alle famiglie e alla genitorialità e consolida le prestazioni di assistenza sanitaria erogate dal Fondo Coopersalute. Sono ulteriori elementi di distintività cooperativa rispetto al resto della grande distribuzione”.

La cooperazione di consumatori è uno dei protagonisti dell’economia nazionale, con oltre 60.000 dipendenti, 1,8 miliardi di retribuzioni e oneri sociali versati, oltre il 90% di contratti di lavoro a tempo indeterminato, 20 milioni di risorse investite in percorsi formativi.

Transizione energetica, digitalizzazione, nuovi modelli di sviluppo: l’impegno della Regione a sostegno di occupazione e crescita sostenibile

Transizione energetica, digitalizzazione, nuovi modelli di sviluppo: l’impegno della Regione a sostegno di occupazione e crescita sostenibileSono 400mila le imprese che hanno scelto di investire in Emilia-Romagna, aprendo qui i propri stabilimenti e assumendo qui la propria forza lavoro.

Un patrimonio manifatturiero a sostegno del quale la Regione ha messo a disposizione, tra gli altri, bandi per l’efficientamento energetico, investimenti sulle infrastrutture tecnologiche, a partire dalla Rete dei Tecnopoli, progetti di digitalizzazione, ricerca e sviluppo, per promuovere e accompagnare la transizione digitale e l’innovazione tecnologica delle attività produttive, anche attraverso l’approvazione – prima Regione in Italia – della legge regionale per attrarre e trattenere giovani talenti.

Con positive ricadute sul territorio in termini di impatto economico, sostenibilità ambientale e sociale, sostenendo l’attrattività, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione complessiva del sistema produttivo dell’Emilia-Romagna. E, non ultimo, favorendo nuovo lavoro di qualità, in linea con il Patto per il Lavoro e per il Clima.

A parlarne, nella quinta puntata di “La Regione risponde”, il nuovo format di video interviste alla Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini volte ad approfondire alcune delle tematiche ritenute più di attualità dagli utenti social sui profili istituzionali dell’Amministrazione regionale, è l’assessore allo Sviluppo economico, lavoro e green economy, Vincenzo Colla. Il video è già disponibile online sulle pagine Facebook e Instagram della Regione.

“In Emilia-Romagna abbiamo 400mila imprese attive- spiega Colla- un patrimonio incredibile, una manifattura eccezionale che si relaziona con il mondo. E stiamo lavorando per attrarne altre, e per far crescere quelle presenti. Abbiamo attivato bandi per l’efficientamento energetico, investimenti sulla transizione tecnologica e digitale, stiamo cambiando i modelli di sviluppo e questa è la vera grande sfida. Pensiamo di poterla vincere con un grande sistema di digitalizzazione, grandi infrastrutture, la rete dei Tecnopoli, a partire da quello di Bologna. Ed anche attraverso un cambio di processo, di prodotto, per creare lavoro. Una trasformazione che è già in atto- aggiunge l’assessore-, un’operazione di sistema che portiamo avanti anche attraverso il dialogo con le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali”.

Obiettivi che vanno di pari passo con la buona occupazione e il benessere delle comunità, la nuova chiave di lettura di Industria 5.0, la road map europea per l’industria del futuro. Anche per questo la Regione è impegnata attivamente per la tutela del lavoro e delle sedi produttive, assieme alle parti sociali, sindacati e associazioni imprenditoriali, e per affrontare le crisi che interessano i territori.

“Il dialogo è fondamentale per gestire il cambiamento, e per gestire anche le crisi- afferma l’assessore-. Ogni crisi ha la sua modalità, i suoi problemi e la sua identità: ci sono crisi dovute all’incapacità dei soggetti, legate a scelte di multinazionali fatte in un’altra parte del mondo, ci sono crisi in quanto non governate da politiche industriali di Stato e ci sono crisi finanziarie legate ai fondi. Quando non c’è un soggetto imprenditoriale si fa fatica a discutere di industria, ma attenzione: le imprese hanno sempre bisogno di finanza, purché sia una finanza paziente, che fa investimenti strutturali nel tempo. Non di speculazioni”.

Il punto sulle vertenze La Perla, Industria Italiana Autobus e Magneti Marelli

É il caso della vertenza La Perla: “Una crisi frutto della speculazione, che non c’entra nulla con la produzione- spiega Colla-. Parliamo di un marchio internazionale, fatto da competenze eccezionali, per il quale speriamo di trovare soluzioni, ovvero collocare il marchio a un soggetto industriale che sia in grado di operare un vero rilancio. Proprio in queste ore sono stati approvati tutti gli ammortizzatori sociali, abbiamo messo in sicurezza almeno i contribuiti e un minimo vitale per le lavoratrici”.

Un’altra vertenza sul tavolo dell’assessorato riguarda Industria Italiana Autobus. “Una crisi di Stato- ricorda l’assessore- perché la maggioranza del controllo è nelle mani di Leonardo e Invitalia. E il paradosso è che, mentre facciamo appalti in tutti i Comuni per operazioni ‘green’ nelle nostre città, a partire dalla mobilità, l’unica azienda in Italia che produce autobus l’abbiamo messa in crisi e le risorse Pnrr le stiamo consegnando all’estero. Il Governo deve dirci cosa vuole fare, a partire dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, competente nella gestione di questa crisi. Occorre che ci sia trasparenza, un progetto industriale che comprenda innovazione, ingegnerizzazione, e la possibilità di garantire la piena occupazione per tutti i lavoratori”.

Ancora, Magneti Marelli: “La multinazionale ha deciso di chiudere lo stabilimento di Crevalcore, nonostante non vi fossero problemi, anzi, nonostante fosse una sede molto innovativa, anche dal punto di vista della ricerca e dello sviluppo. In questo caso, la reazione delle lavoratrici e dei lavoratori e la compattezza delle istituzioni hanno permesso di far ragionare la multinazionale. Oggi siamo in dirittura d’arrivo per trovare un imprenditore serio, con un progetto industriale in grado di dare una risposta imprenditoriale e lavorativa”.

La Regione risponde: il nuovo format

Un video-faccia a faccia con gli assessori e le assessore per dare risposta diretta ai cittadini su alcuni dei quesiti maggiormente espressi sui profili social della Regione, partendo dai temi più di attualità che interessano l’Emilia-Romagna. In altre parole, “La Regione risponde”, il nuovo format di video-interviste realizzato dall’Agenzia di informazione e comunicazione, in collaborazione con LepidaTv. I video sono disponibili online sulle pagine Facebook e Instagram della Regione.

In Emilia-Romagna al nido il 40% delle bambine e dei bambini 0-3 anni: la percentuale più alta degli ultimi 10 anni

In Emilia-Romagna al nido il 40% delle bambine e dei bambini 0-3 anni: la percentuale più alta degli ultimi 10 anniIl 40% delle bambine e dei bambini 0-3 anni in Emilia-Romagna va al nido. Un servizio reso gratuito in montagna e nelle aree interne, con ben 2.350 nuovi posti creati per abbattere le liste d’attesa. E poi l’approccio alla lingua inglese, attività sempre più diffusa nelle strutture di tutto il territorio.

La rete dei servizi educativi e delle scuole per l’infanzia è il tema dell’approfondimento che si può trovare online da oggi sul nuovo sito tematico dedicato al Patto per il Lavoro e per il Clima, sottoscritto dalla Regione nel 2020 con oltre 60 tra istituzioni e forze economiche e sociali.

Con notizie, video e una campagna social che raccontano gli obiettivi e le politiche realizzate negli ultimi quattro anni, spiegandone anche l’impatto sulla società emiliano-romagnola.

Investire sulla rete dei servizi educativi e delle scuole per l’infanzia è una delle linee di intervento condivise con i firmatari del Patto per il Lavoro e il Clima nell’obiettivo ‘Emilia-Romagna, regione della conoscenza e dei saperi’. Nel documento si indica con chiarezza la necessità di sviluppare e rafforzare la rete dei servizi 0-6 anni, assicurando che siano accessibili a tutte le bambine e i bambini e diffusi su tutto il territorio regionale attraverso l’abbattimento progressivo delle liste d’attesa e il costo a carico delle famiglie, alzando la qualità dell’offerta dell’intero sistema integrato, anche estendendo le esperienze di avvicinamento alla lingua inglese nei nidi e nelle scuole d’infanzia.

D’altra parte, l’Emilia-Romagna è un pezzo fondamentale della storia italiana in questo settore. È la regione in cui sono nati i primi nidi comunali, quella delle materne studiate in tutto il mondo, in cui grandi pedagogisti hanno dimostrato che la scuola dell’inclusione e dell’innovazione didattica genera innovazione sociale. Si può anche dire che, se il sistema socioeconomico ha raggiunto performance di eccellenza nel Paese e in Europa, un merito va anche al modello educativo per l’infanzia realizzato qui in oltre mezzo secolo. Soprattutto cura ed educazione di qualità per lo sviluppo cognitivo e sociale dei bambini fin dalla prima infanzia. Ma anche conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e opportunità di emancipazione delle donne favorendo la loro partecipazione al mondo del lavoro che in Emilia-Romagna, storicamente, registra uno dei tassi più alti del Paese.

In Emilia-Romagna borse di studio per oltre 25mila studenti delle superiori

In Emilia-Romagna borse di studio per oltre 25mila studenti delle superioriStudiare è un diritto e in Emilia-Romagna sono sempre di più gli studenti che possono contare su un aiuto economico durante il proprio percorso didattico e formativo. Sono complessivamente oltre 25mila, esattamente 25.108, le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori che riceveranno borse di studio grazie a 5 milioni di euro di risorse, sia regionali che statali.

Di questi, 13.443 sono beneficiari delle borse finanziate dalla Regione per l’anno scolastico 2023-24 (143 in più rispetto all’anno scolastico precedente) grazie allo stanziamento, voluto dalla Giunta, di quasi 2,8 milioni di euro (2.780.965 euro, 30mila in più rispetto all’a.s. 2022/2023). Finanziamenti destinati agli studenti del primo e del secondo anno delle scuole secondarie di secondo grado o iscritti ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) degli enti del sistema regionale.

Ad essi si aggiungono gli 11.665 studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado che riceveranno le borse di studio finanziate con oltre 2,2 milioni (2.224.422 euro) di risorse statali.

“Anche quest’anno- commenta l’assessora alla Scuola, Paola Salomoni- la Regione garantisce il proprio impegno a sostegno del diritto allo studio con una dotazione finanziaria che accresce le risorse già aumentate lo scorso anno. Come abbiamo sempre fatto, anche oggi riusciamo ad assicurare questo beneficio al 100% di coloro che ne hanno diritto, mantenendo stabili gli importi nonostante l’aumento dei beneficiari”.

L’ammontare delle borse di studio

Le borse di studio finanziate con risorse regionali, di importo pari a 183 euro, saranno erogate direttamente dalle Province e dalla Città metropolitana di Bologna a tutti gli aventi diritto, ossia ragazzi e ragazze appartenenti a nuclei familiari con Isee inferiore a 15.748 euro. La borsa di studio maggiorata del 25%, pari cioè a 229 euro, sarà assegnata in particolare agli studenti che hanno conseguito una media pari o superiore al 7 e a quelli con disabilità.

L’importo unitario delle borse finanziate con risorse statali è di 190,50 euro; saranno erogate con modalità comunicate dal ministero dell’Istruzione e del Merito.

La distribuzione delle borse di studio regionali, per provincia

Le 13.443 borse di studio assegnate da Piacenza a Rimini per un importo complessivo di 2.780.965 euro sono così suddivise sul territorio: 2.727 quelle assegnate in provincia di Bologna per un ammontare di 560.773 euro, 2.547 a Modena per 525.993 euro, 1.696 a Reggio Emilia per 351.814 euro, 1.432 a Forlì-Cesena per 297.522 euro, 1.371 a Parma per 282.725 euro, 1.107 a Ravenna per 231.285 euro, 1.046 a Rimini per 216.672 euro, 807 a Piacenza per 166.955 euro, 710 a Ferrara per 147.226 euro.

Controlli dei Carabinieri presso un autolavaggio sassolese. Una denuncia e sanzioni per oltre 12mila €

Controlli dei Carabinieri presso un autolavaggio sassolese. Una denuncia e sanzioni per oltre 12mila €Nella giornata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Sassuolo e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, nell’ambito dei controlli finalizzati a garantire il rispetto della normativa a tutela dei lavoratori e delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, hanno effettuato una verifica presso un autolavaggio, con sede operativa a Sassuolo, rilevando gravi irregolarità in materia di sicurezza.

Il controllo ha consentito di individuare l’impiego al lavoro “in nero” di un lavoratore straniero, sprovvisto del permesso di soggiorno. Nella circostanza, sono state rilevate numerose inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, tra le quali la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi e l’omessa sorveglianza sanitaria della salute dei lavoratori, la mancata formazione ed addestramento in materia di sicurezza dei dipendenti e l’omessa adozione di idonee protezioni per rischi elettrici.

Per le gravi violazioni accertate, il responsabile della società è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Modena ed è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Complessivamente sono state applicate sanzioni e ammende per oltre 12.000 euro.

 

 

Controlli antidroga dei Carabinieri a Formigine

Controlli antidroga dei Carabinieri a FormigineLa notte scorsa, i Carabinieri della Compagnia di Sassuolo hanno eseguito una serie di controlli finalizzati alla prevenzione e al contrasto della diffusione dello spaccio e dell’uso di sostanze stupefacenti, con mirati servizi predisposti nei luoghi più frequentati dai giovani.

Nell’ambito di tale attività, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Formigine ha fermato tre giovani che a piedi si aggiravano, con fare sospetto, lungo le vie isolate di Magreta. Durante le procedure di identificazione i tre, poco più che ventenni, si mostravano piuttosto nervosi.

All’esito di un più accurato controllo, due di loro sono stati trovati in possesso di una modica quantità di hashish, detenuta per uso personale, e per tale motivo sono stati segnalati alla Prefettura di Modena.

I controlli, sia nel capoluogo che in provincia, proseguiranno per tutto il periodo delle festività pasquali.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 30 marzo 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 30 marzo 2024Nuvolosità irregolare al mattino con ampie schiarite; tendenza ad aumento della copertura nuvolosa dal pomeriggio, associata a deboli precipitazioni sparse più probabili ed intense sul settore centro-occidentale dove potranno assumere anche carattere temporalesco. Temporanea attenuazione durante la notte.

Temperature minime comprese tra 9 e 13 gradi; massime tra 16 e 23 gradi. Venti deboli orientali sulle pianure, con rinforzi da sud-est lungo le aree costiere e sul mare. Moderati con rinforzi da sud-ovest lungo le aree appenniniche. Mare mosso, molto mosso al largo.

(Arpae)

Gruppo Romani presenta le Smart Tiles, lastre ceramiche intelligenti

Gruppo Romani presenta le Smart Tiles, lastre ceramiche intelligenti

Gruppo Romani, fra i leader nella produzione di piastrelle ceramiche Made in Italy, presenta le prime Smart Tiles, piastrelle intelligenti capaci di dialogare con i più moderni sistemi di domotica. Frutto di oltre quattro anni di ricerca e di investimenti per circa 10 milioni di euro, il progetto è stato finanziato dal Mise per la sua coerenza verso logiche di investimento in ricerca e sviluppo sostenibile, con il coinvolgimento di partner tecnici quali Sacmi, Iprel, CNR, Trebax e Studio-IOT.

Nato dalla volontà di Gruppo Romani di trasformare la concezione naturale delle lastre ceramiche in elementi intelligenti e smart, in grado di monitorare sé stessi e l’ambiente circostante, il project concept relativo alle piastrelle ceramiche attive per il monitoraggio di strutture edilizie, per il quale sono state depositate due domande di brevetto industriale, in Italia e in Europa, apre la strada al futuro della progettazione, sia per quanto riguarda le pareti ventilate che per i pavimenti sopraelevati.

In particolare si tratta di lastre ceramiche che integrano, in un apposito alloggiamento realizzato sul retro della piastrella, una micro scheda elettronica con sensori MEMS (micro electromechanical system), in grado di inviare all’interno di un cloud i dati rilevati. La piastrella sensorizzata, oltre a garantire le caratteristiche tecniche previste dalle norme UNI EN 14411 e la qualità estetica che contraddistingue la produzione del Gruppo Romani, permette il monitoraggio integrato dei parametri programmati. Nel caso di applicazione in parete ventilata, ad esempio, si potrà rilevare la temperatura, l’umidità, il grado di rugiada, gli urti o la deformazione indotta da eventi sismici. Un altro tipo di sensore, installato nel caso di posa di pavimenti galleggianti, potrà rilevare eventuali sovraccarichi, monitorare il flusso delle persone, accendere allarmi perimetrali e dialogare con il sistema di illuminazione per far accendere le luci al calpestio.

“Oggi assistiamo alla rivoluzione 5.0, – spiega Giorgio Romani, presidente di Gruppo Romani -, e questa invenzione proietta il nostro Gruppo verso l’esplorazione di nuovi ambiti applicativi delle lastre ceramiche. La principale destinazione d’uso a cui abbiamo lavorato è stata il rivestimento di pareti ventilate di edifici residenziali e commerciali. L’innovativa caratteristica di trasmettere le informazioni dei parametri strutturali ed ambientali più importanti può aprire scenari di interesse in un’ottica di messa in sicurezza e prevenzione di molti edifici, costituendo una valida soluzione, ad alto valore aggiunto, attualmente unica nel suo genere.”

Le Smart Tiles di Gruppo Romani verranno prodotte nel formato 120×120 cm, on demand e customizzate sulle specifiche esigenze dei committenti.

“Per la buona riuscita di questo ambizioso progetto – conclude Paolo Romani, AD del Gruppo – devo ringraziare i due co-inventori, il nostro Direttore Industriale, Ing. Alessandro Berselli, quale responsabile del progetto, e il Dr. Marco Bonvino dello Studio IOT, che ha sviluppato la parte di microelettronica, oltre naturalmente i nostri collaboratori che hanno partecipato a tutte le fasi sperimentali, di prototipazione e di test.”

“Aesthetic side”: l’anima delle superfici

“Aesthetic side”: l’anima delle superfici

Un altro passo di Stylgraph nel segno dell’innovazione, con la ferma volontà di evolversi con lo sguardo puntato al futuro. E’ con queste premesse che l’azienda vuole condurre i suoi clienti attraverso un viaggio che illustri una nuova “bellezza” o – ancora meglio – un nuovo “lato estetico” nelle progettazioni per floor e wall covering.

Il risultato di una meticolosa ricerca per la creazione di superfici dal design riformatore in cui anima e cuore si uniscono in Aesthetic Side”: nuovo open house attualmente in corso e che continuerà nelle prossime settimane presso la sede sassolese di Via Valle d’Aosta.

Un’occasione unica per scoprire gli ultimi prodotti realizzati, che incontrano e rappresentano al meglio la bellezza che prende vita dalle superfici.

Una profonda investigazione cromatico-materica, connubio perfetto tra tendenza e studio di esigenze di mercato, che attraverso la realizzazione di nuove texture e collezioni, si pone l’obiettivo di comunicare emozioni, sensazioni e percezioni tattili.

Ancora una volta Stylgraph ha il piacere di presentare ai clienti che ne visiteranno gli spazi espositivi, una vasta gamma di materiali, tradizionali ad al tempo stesso all’avanguardia, nati dall’intreccio del sapere fare manuale allo studio grafico e progettuale del prodotto. Valorizzare ed esaltare ogni singola identità̀ materica è il giusto imput per esplorare nuove strade progettuali.

Con “Aesthetic Side” vogliamo narrare di ciò che i progetti possano raccontare in un equilibrio tra ricerca del design e rappresentazione dell’anima del prodotto. Tasselli fondamentali all’interno di questo processo: la finitura e la resa estetica, ma soprattutto tecnica, dei prodotti.

Non a caso cogliamo l’occasione per presentare con orgoglio anche il lato più tecnologico che ha reso possibile la realizzazione di prodotti finiti che i clienti potranno personalmente toccare con mano all’interno della Gallery “World of Finishes” appositamente dedicata alla valorizzazione del processo realizzativo ed alle più svariate soluzioni di finitura brevettate dalle aziende partner.

Una brillante collaborazione in essere tra STYLGRAPH, SACMI, BMR e SURFACES GROUP, con il supporto imprescindibile di diversi colorifici ceramici, capace di esaltare e dare vita all’anima strutturale delle nostre progettazioni. Arte e tecnologia si incontrano in un cerchio perfetto che crea il circuito più completo dallo schizzo creativo alla piastrella, dal disegno grafico alla sua ineccepibile realizzazione.

Non possiamo che essere entusiasti di un altro traguardo che Stylgraph aggiunge ad una storia tutta Made in Italy, intrisa di tradizione e passione per il design e tutte le sfaccettature che lo compongono, con l’obiettivo di continuare a portare la propria voce nel mondo della progettazione di superfici.

 

Aceto balsamico, riconoscimento Patrimonio Unesco. Mammi: “C’è bisogno di chiarezza”

Aceto balsamico, riconoscimento Patrimonio Unesco. Mammi: “C’è bisogno di chiarezza”
Alessio Mammi (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Fabrizio Dell’Aquila)

“Facciamo chiarezza. Il percorso per intitolare ‘La Tradizione del Balsamico tra socialità, arte del saper fare e cultura popolare’ a patrimonio culturale immateriale Unesco è partito diversi anni fa, e nasce da un’azione dal basso portata avanti dalla Consorteria dell’aceto balsamico tradizionale con sede a Spilamberto (Mo), dalla Confraternita dell’aceto balsamico tradizionale che ha sede a Scandiano (RE) e dei tre Consorzi Dop e Igp”.

Così l’assessore regionale all’Agricoltura e agroalimentare Alessio Mammi interviene sulle recenti dichiarazioni relative al sostegno espresso dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e alla ’paternità’ della domanda di riconoscimento.

“È necessario- rimarca Mammi- legittimare in modo corretto questo iter che coinvolge persone, famiglie, imprese, le comunità locali delle province di Modena e Reggio Emilia, perché rappresentano la tradizione, la storia, l’identità del balsamico nei nostri territori. Bisogna mantenere il percorso per il riconoscimento del titolo di patrimonio Unesco sui giusti binari, per non snaturarlo e perchè torni in una logica territoriale e condivisa”.

La domanda è stata presentata da un Comitato territoriale che comprende oltre a Consorteria e Confraternita i soggetti titolari per legge delle attività di promozione, ovvero i Consorzi di tutela degli aceti balsamici Dop e Igp, con il supporto della Regione Emilia-Romagna, ai Ministeri dell’Agricoltura e della Cultura. Nel 2022 ‘La Tradizione del Balsamico tra socialità, arte del saper fare e cultura popolare dell’Emilia centrale’ è stata iscritta nell’Inventario nazionale del Patrimonio agroalimentare italiano (Inpai).

Il 5 aprile a Fiorano un incontro con l’Arma dei Carabinieri contro le possibilità di truffa

Il 5 aprile a Fiorano un incontro con l’Arma dei Carabinieri contro le possibilità di truffa
Carabinieri impegnati in campagna preventiva

Si avvisa la cittadinanza che venerdì 5 aprile alle 17.00 è previsto l’incontro “Io non ci casco – Consigli pratici per evitare le truffe” presso il bocciodromo di Spezzano in Largo Morandi 1. Da parte dell’Arma dei Carabinieri saranno illustrati i casi più diffusi di truffe e raggiri a danno delle persone anziane e saranno forniti suggerimenti su quali precauzioni adottare per difendersi. La partecipazione è libera e gratuita.

A1 Milano-Napoli: chiuso per una notte il tratto Sasso Marconi-allacciamento Raccordo Casalecchio

A1 Milano-Napoli: chiuso per una notte il tratto Sasso Marconi-allacciamento Raccordo CasalecchioSulla A1 Milano-Napoli, per consentire attività di ispezione e manutenzione della galleria Monte Mario, dalle 00:00 alle 6:00 di venerdì 29 marzo, sarà chiuso il tratto compreso tra Sasso Marconi e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Bologna.

Si precisa che la stazione di Sasso Marconi nord sarà regolarmente aperta in entrata verso Bologna e sarà regolarmente aperta anche l’area di servizio “Cantagallo est”.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, si consiglia di percorrere il Raccordo di Sasso Marconi (R43), la SS64 Nuova Porrettana, l’Asse Attrezzato ed entrare sul Raccordo di Casalecchio attraverso la stazione di Bologna Casalecchio.

Dal 4 al 23 aprile, online, le iscrizione ai nidi d’infanzia formiginesi

Dal 4 al 23 aprile, online, le iscrizione ai nidi d’infanzia formiginesiA partire da giovedì 4 aprile e fino a martedì 23 sono aperte le iscrizioni ai nidi d’infanzia e ai servizi educativi integrativi per l’anno educativo 2024/2025.

Le domande di iscrizione dovranno essere presentate esclusivamente online accedendo al sito del Comune di Formigine (“servizi online”) con le credenziali SPID o CIE. Il personale del Servizio istruzione è a disposizione di coloro i quali necessitano di supporto, prendendo un appuntamento presso lo Sportello del Cittadino (sito in via Unità d’Italia 26) al numero 059/416167.

I servizi educativi integrativi sono organizzati all’interno del Centro per bambini e famiglie “Villa Bianchi” di Casinalbo e sono dedicati ai bambini da 0 a 12 mesi (servizio Primi Passi) e a quelli da 12 a 36 mesi (Centro Bambini e Famiglie tradizionale). La frequenza è riservata a chi non è iscritto ad altri servizi educativi per la prima infanzia.

I servizi educativi per la prima infanzia hanno invece una capienza che ammonta a 272 posti messi a disposizione dal Comune per le famiglie, dei quali 159 in concessione, 49 a gestione diretta e 64 convenzionati nei nidi privati. A questi, si aggiungono 65 posti privati presso i gestori dei servizi già in concessione/convenzione con il Comune. Con l’obiettivo di aumentare sempre di più i posti a disposizione delle famiglie, lo scorso anno è stato inaugurato il nido Colibrì in via Sant’Onofrio ed è stato convenzionato con il Comune da gennaio 2024. Nel frattempo sono in via di conclusione i lavori di adeguamento sismico del nido Alice di Corlo che riprenderà l’attività educativa da settembre 2024.

Ad iscrizioni avvenute potrà essere valutata, compatibilmente con le risorse di bilancio e con la eventuale riproposizione da parte della Regione Emilia-Romagna della misura volta all’ampliamento dei posti dei nidi d’infanzia, la possibilità di aumentare per il prossimo anno educativo i posti in concessione e/o convenzione.

In Emilia-Romagna il settore delle costruzioni continua a crescere

In Emilia-Romagna il settore delle costruzioni continua a crescereLe costruzioni sono decisive per l’economia dell’Emilia-Romagna, determinando il 7,5% del Pil regionale. Attualmente il settore conta oltre 65mila imprese, pari a circa il 15% di tutte le imprese attive nella regione. In generale, sono positivi i principali indicatori, dall’occupazione al saldo delle aziende attive. Tuttavia, la crescita registrata nel 2023 è stata inferiore rispetto all’incremento record del biennio 2021-2022, e nel 2024 potrebbe esserci una lieve contrazione. Pesa lo stop al Superbonus 110%, non compensata dall’avvio della nuova stagione dei lavori del PNRR che stanno scontando forti ritardi nella realizzazione delle nuove opere. Il Piano è particolarmente importante per la regione, a cui sono stati assegnati fondi per €7,23 miliardi.

Di questo e non solo si è discusso oggi durante la conferenza stampa di presentazione di SAIE, La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti (9 – 12 Ottobre, BolognaFiere), dal titolo Quale futuro per l’edilizia senza una vera politica industriale.

 

Volumi e occupazione: la fotografia di ANCE EMILIA Area Centro

Come sta andando nel dettaglio il settore? Delle oltre 65mila imprese attive in Emilia-Romagna, circa 4.600 sono nate nel 2023, per un saldo complessivo che rimane positivo: rispetto al 2022, nella regione si contano 1.464 imprese in più. Per quanto riguarda il volume d’affari, i dati Prometeia mostrano come il settore delle costruzioni in Emilia-Romagna abbia chiuso il 2023 con una crescita complessiva del +1,9%, inferiore rispetto al 2021 (+7,4%) e al 2022 (+5,3%), ma ancora in campo positivo. Sempre le stime Prometeia prevedono una lieve recessione nel 2024, con una prevista diminuzione del valore aggiunto del -3,2%.

Sul fronte occupazione, secondo Unioncamere, il settore edile a livello regionale ha registrato una crescita occupazionale per il terzo anno consecutivo. Al secondo trimestre 2023, gli addetti alle costruzioni sono 141.476, con un incremento, rispetto al 2022 del +2,7% (+3.726 unità).

 

Il PNRR in Italia e in Emilia-Romagna: l’impatto sulle costruzioni

Dei €45,6 miliardi di spesa totale in tutta Italia a fine 2023, il 59% è relativo al settore delle costruzioni. Superbonus 110% e lavori pubblici coprono il 56% della spesa sostenuta al 31 dicembre 2023 con €14 miliardi e €10,1 miliardi rispettivamente. Inoltre, è stata aggiunta una Missione 7 Repower EU, con una dotazione di €11,2 miliardi di cui €8,3 miliardi derivanti da definanziamenti di altre Missioni e €2,9 miliardi di nuovi fondi EU.

Alla Regione Emilia-Romagna, a fine 2023, sono stati assegnati complessivamente €7,23 miliardi del PNRR. Di questi, €2,4 miliardi riguardano il territorio di Bologna, €834 milioni Modena e €597 milioni Ferrara.

Nonostante i numeri importanti, i lavori del PNRR stanno scontando forti ritardi nella realizzazione delle nuove opere. Dalla quarta relazione semestrale sullo stato di attuazione del Piano presentata dal Governo nella cabina di regia con Regioni ed enti locali emerge, infatti, che, a livello nazionale “la spesa effettuata nel 2023 è stata di €21,1 miliardi”. In realtà, la somma prevista dalla Nadef 2022 era pari a €40,9 miliardi. Allo stato attuale, risulta necessaria un’accelerazione della spesa per rispettare le scadenze del piano è ancora tutta da realizzare.

 

Le posizioni dei protagonisti della conferenza stampa di SAIE 2024

Alla conferenza stampa hanno partecipato Paola Marone, Presidente Federcostruzioni; Matteo Lepore, Sindaco di Bologna; Leonardo Fornaciari, Presidente ANCE EMILIA Area Centro; Angelica Donati, Presidente ANCE Giovani; Antonio Bruzzone, Ceo BolognaFiere Group; Ivo Nardella, Presidente di Senaf e del Gruppo Tecniche Nuove ed Emilio Bianchi, Direttore Generale di Senaf/SAIE.

Paola Marone, Presidente di Federcostruzioni ha commentato: “Oltre al clima di incertezza dovuto alle tensioni geopolitiche e determinato dalle scelte monetarie europee che impattano sull’andamento del mercato, il Governo ci lascia sconcertati dall’ultimo cambiamento normativo in materia di bonus fiscali. Nella valutazione delle informazioni pervenute, in attesa del testo normativo definitivo, pare sia eliminata la possibilità, per le nuove operazioni, di utilizzare la cessione del credito e lo sconto in fattura nei casi in cui oggi è ancora consentita. In ogni caso, tale eliminazione non ha effetti retroattivi. Queste modifiche, se confermate, rischiano di destabilizzare ulteriormente il mercato già in affanno, inasprendo la situazione dei crediti incagliati e non tutelando le fasce deboli e abbandonando le imprese a nuove incertezze economiche, con rischio di chiusure e perdita dei posti di lavoro come testimoniano dati convergenti da diversi settori della filiera e indicati nell’anticipazione del Rapporto annuale Federcostruzioni. Federcostruzioni reputa quindi necessarie una serie di misure concrete di politica industriale, per sostenere la competitività della filiera delle costruzioni in Italia e all’estero, e permettere al Paese di rispettare gli impegni internazionali ed europei sul clima. Serve urgentemente un sistema di incentivi accessibili alle famiglie con la cessione dei crediti almeno per i redditi bassi, una visione complessiva e un sostegno pubblico adeguato per la filiera industriale delle costruzioni per la promozione degli investimenti per la transizione verde e la riduzione delle emissioni di CO2, il rafforzamento del meccanismo di adeguamento CBAM (Carbon BorderAdjustment) rafforzando la sua efficacia di difesa delle produzioni europee e la rapida attuazione dell’energyrelease e gas release, una maggiore concorrenza nei servizi di ingegneria abbassando la soglia per gli affidamenti diretti.”

Matteo Lepore, Sindaco di Bologna ha commentato: “Bologna sta vivendo un periodo eccezionale di grandi trasformazioni urbane, con importanti investimenti pubblici e privati per rispondere alla domanda di case e per rendere la città sempre più attrattiva e vivibile, con i diversi progetti di rigenerazione urbana che stiamo avviando. Con il piano per l’abitare, ad esempio, realizziamo dieci mila nuovi alloggi entro i prossimi dieci anni; mentre il nuovo distretto ‘Tek’, che abbiamo presentato negli scorsi giorni, rappresenta una grande opportunità per un’area della città con un forte tasso di innovazione e sviluppo economico. Questi progetti sono strettamente legati agli impegni internazionali e nazionali sul clima, che ci vede – con Bologna Missione Clima – tra le cento città europee che stanno sperimentando modelli avanzati per la transizione ecologica. Su questi progetti in particolare siamo impegnati in un dialogo costruttivo con le realtà economiche del settore delle costruzioni. Il Saie, da questo punto di vista, si rivela ad ogni edizione uno spazio prezioso di confronto con i diversi attori di uno dei settori economici trainanti per il paese”.

Leonardo Fornaciari, Presidente ANCE EMILIA Area Centro ha commentato: “SAIE rappresenta un’occasione importante per il settore delle Costruzioni, offrendo una piattaforma di dialogo su temi come la transizione ecologica e digitale. In questo momento, è fondamentale soprattutto valorizzare il ruolo dei giovani per innovare il settore, un aspetto che esploreremo con ANCE Giovani in fiera, dove metteremo a disposizione una area hospitality per incontri con la pubblica amministrazione, gli stakeholder e i professionisti. Per vincere le sfide del futuro occorre rafforzare inoltre la collaborazione tra imprese di tutto il tessuto produttivo del Paese, evidenziata anche dal gemellaggio con ANCE Bari-BAT. Il settore necessita stabilità e investimenti a lungo termine, lontani da soluzioni temporanee. È essenziale definire una strategia che garantisca regole chiare per i prossimi anni, per rispondere alle esigenze del paese e assicurare la crescita sostenibile. La nostra azione ora determinerà il futuro del settore, facendo leva sull’esperienza e l’affidabilità delle nostre imprese per crescere, consentire i giusti investimenti, formare i lavoratori e rendere sempre più sicuri i luoghi di lavoro. Il tutto senza cadere nella trappola dei provvedimenti spot, presi sull’onda delle emozioni e senza una vera visione a lungo termine.”

Angelica Donati, Presidente di ANCE Giovani ha dichiarato: “Sostenibilità, innovazione e formazione, i temi che saranno al centro della prossima edizione del SAIE, sono anche quelli che, come ANCE Giovani, abbiamo individuato da tempo come driver per il futuro del settore edile. Ne abbiamo dibattuto a fondo con le istituzioni e gli stakeholder di settore durante il nostro ultimo convegno nazionale tenutosi lo scorso novembre. Ci troviamo in un momento storico in cui le scelte che verranno fatte dal legislatore nei prossimi due anni detteranno il futuro a lungo termine del nostro comparto. Con la direttiva Case Green, l’Italia ha l’opportunità di scrivere un piano industriale di settore con una visione a lungo termine al 2050, che permetta alle costruzioni di continuare a trainare la crescita del Paese e metta le imprese finalmente nelle condizioni di investire sul futuro. Un futuro che deve essere sempre più sicuro, sostenibile, innovativo ed inclusivo, e che sarà possibile solo se verrà scardinata una volta per tutte la logica di gestione emergenziale che attualmente ci sottopone a continue varianti normative. Come ANCE Giovani siamo felici di portare la nostra prospettiva e le nostre idee a sostegno delle attività del SAIE.”

Per Antonio Bruzzone, Ceo BolognaFiere Group: “SAIE è un evento di grande importanza per BolognaFiere e siamo felici di dare nuovamente il benvenuto alle imprese e agli operatori del settore delle costruzioni. Il Salone è da sempre un’occasione per confrontarsi, conoscere, tracciare piani di sviluppo. Come sempre la piattaforma SAIE sarà il punto di riferimento per operatori e imprese, chiamati a discutere dei temi più importanti del settore delle costruzioni: sostenibilità, innovazione e digitalizzazione in un periodo di grande cambiamento per il Paese. L’alternanza strategica con la Nuova Fiera del Levante di Bari, di cui siamo partner industriali, nell’ospitare il SAIE, consente alla manifestazione di Senaf una copertura completa del territorio, vicina a tutte le realtà del settore delle costruzioni.”  

Ivo Nardella, Presidente del Gruppo Tecniche Nuove e di Senaf, società organizzatrice di SAIE ha affermato: “La nuova edizione di SAIE segna un ulteriore passo in avanti nel nostro impegno verso il mondo delle costruzioni. In un momento in cui l’innovazione tecnologica e l’applicazione dell’intelligenza artificiale diventano sempre più centrali nelle agende politiche e imprenditoriali, il settore si trova al crocevia di sfide e opportunità senza precedenti. Con un occhio attento alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, SAIE si rinnova, proponendo soluzioni all’avanguardia e promuovendo un dialogo costruttivo tra le istituzioni e i professionisti del settore. La fiera di quest’anno è progettata per essere un hub di networking e innovazione, dove i partecipanti possono scoprire le ultime tendenze, tecnologie e materiali che plasmeranno il futuro. Oltre a moltiplicare le occasioni di business, SAIE è un momento fondamentale di formazione e aggiornamento professionale, offrendo incontri, workshop e seminari. Il successo delle precedenti edizioni e la risposta entusiasta del mercato, sia nelle edizioni di Bologna che di Bari, ci spingono a superare i confini tradizionali. Per noi SAIE è più di una fiera: è un movimento, una community che guarda al futuro con determinazione, pronta ad accompagnare la filiera delle costruzioni ‘Made in Italy’ nella messa a terra dei molti progetti del PNRR già territorializzati e che, con il passare del tempo, si accingono a diventare cantieri, posti di lavoro e sviluppo di nuove professionalità.”

SAIE 2024: il ritorno della Fiera delle Costruzioni a Bologna

I trend emersi durante la conferenza stampa saranno protagonisti all’interno di SAIE 2024, che ritorna in Emilia-Romagna dopo il successo del 2022, con oltre 430 aziende espositrici e 37mila visitatori, proseguendo l’alternanza strategica annuale con Bari. A Bologna, SAIE proporrà una formula dinamica e immersiva grazie alla combinazione di spazi espositivi, convegni formativi, aree dimostrative e contest ad alta interazione. Un appuntamento che per gli addetti ai lavori significa aggiornamento sulle ultime novità, ma anche e soprattutto nuove opportunità di mercato e networking. Quattro i settori tematiciProgettazione e Digitalizzazione; Edilizia; Impianti; Servizi e media – che, insieme alle numerose iniziative speciali, metteranno al centro il cantiere e i temi che determineranno il futuro delle costruzioni: sostenibilità, infrastrutture, formazione e innovazione. Dal 9 al 12 ottobre, aziende protagoniste del mercato, professionisti, politica e associazioni, si confronteranno, nel dettaglio, sui principali temi dell’edilizia, dell’impiantistica e delle costruzioni: infrastrutture, calcestruzzo, serramenti, sismica, efficienza energetica del costruire, digitalizzazione del cantiere, offsite e nuove tecniche del costruire finiture e colore, macchine e attrezzature e tanto altro. Ampio spazio sarà, inoltre, dedicato alle recenti modifiche agli incentivi statali, alle novità del PNRR, alla transizione energetica, alla riqualificazione urbana e alla formazione degli operatori.

 

Transizione industriale, digitale ed ecologica: dalla Regione 10 milioni di euro per rafforzare le competenze degli addetti delle attività economiche dell’Emilia-Romagna

Transizione industriale, digitale ed ecologica: dalla Regione 10 milioni di euro per rafforzare le competenze degli addetti delle attività economiche dell’Emilia-RomagnaUna nuova opportunità, rivolta a chi svolga una attività economica in Emilia-Romagna, per rafforzare le competenze dei propri addetti così da affrontare al meglio la transizione industriale, digitale ed ecologica innovando, al contempo, i metodi di produzione e di organizzazione, i materiali e i processi produttivi.

Una possibilità per sviluppare nuove abilità manageriali ma soprattutto attrarre e trattenere talenti e, in generale, rafforzare il proprio capitale umano. Questo anche con il coinvolgimento delle Università, dei laboratori accreditati della Rete Alta Tecnologia, degli enti e degli organismi di ricerca, dei centri per l’innovazione, dei Tecnopoli, delle associazioni Clust-ER regionali, della Bologna Business School e degli Its.

La Regione Emilia-Romagna, nel corso dell’ultima seduta di Giunta regionale ha approvato un bando e stanziato a sostegno della misura un contributo di 10 milioni di euro di risorse europee del Pr Fesr 2021-2027, nell’ambito della Strategia di specializzazione intelligente S3.

Il bando prevede che i progetti debbano avere particolare attenzione alla parità di genere, alle nuove competenze Stem e a quelle in grado di operare per il raggiungimento degli obiettivi propri della nuova Agenda Onu 2030. Previste inoltre premialità legate alla collocazione del personale in aree montane, interne, alluvionate e in caso di possesso di rating di legalità.

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione tramite applicativo Sfinge 2020 dalle ore 10 del 10 aprile alle ore 13 del 7 maggio 2024.

“La misura punta a selezionare proposte di investimenti di rilevanza occupazionale strategica, in coerenza con quanto definito nella Smart specialisation strategy- afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla-. Una scommessa decisiva, nella cornice del Patto per il Lavoro e per il Clima, per garantire la crescita complessiva del nostro sistema puntando decisamente sui talenti e sull’alta specializzazione delle competenze, elementi fondamentali per costruire una crescita socioeconomica solida e sostenibile”.

Il bando
L’investimento minimo previsto dal bando dovrà essere di 30 mila euro: i progetti dovranno illustrare un piano triennale di strategia aziendale finalizzata a perseguire uno o più obiettivi indicati.

L’intensità dell’aiuto sarà nella misura massima del 75% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a 50mila euro.

A tale percentuale potrà essere aggiunto un ulteriore 10%, nel caso in cui si inseriscano nuovi talenti in organico e un ulteriore 5% qualora si possieda una delle diverse premialità previste dal programma Fesr (zone alluvionate, aree interne, aree montane, rating di legalità e le aree ricomprese dall’Ue nella carta nazionale degli aiuti di stato a finalità regionale).

Possono presentare domanda di contributo le Pmi e i soggetti iscritti al Rea (Repertorio economico amministrativo) negli elenchi delle Camere di commercio delle province dell’Emilia-Romagna.

Abbattimento alberi, Bagni (PD): “Dopo via Cilea quali altre?”

Abbattimento alberi, Bagni (PD): “Dopo via Cilea quali altre?”“In questi anni abbiamo assistito al taglio dei pioppi e delle querce nel Parco Ducale, alla rimozione di alberi nella scuola dell’infanzia Rodari, nell’asilo Nido Parco e di quelli che mitigano l’inquinamento nei viali cittadini, comprese le strade a lungo scorrimento come via Palestro e via Radici. Ora tocca a via Cilea: poi a quali altre?”. Così Nicoletta Bagni, Segretaria del Pd di Sassuolo, interviene sull’ennesimo taglio di alberi ad opera della giunta Menani.

“L’amministrazione – sottolinea la Segretaria Dem – continua a ignorare le richieste di incontro e le proteste dei cittadini adducendo semplicemente la pericolosità degli alberi e la necessità di rifare i marciapiedi: dimostra di non sapere cosa sia la partecipazione, non si confronta. Rimangono i ceppi a testimoniare una frettolosità ed una indifferenza per il verde urbano; alla città è trasmesso il messaggio che il verde è inutile o pericoloso. L’eliminazione delle barriere architettoniche e l’allargamento dei marciapiedi sono obiettivi primari per il Partito Democratico: gli interventi tuttavia devono avvenire tenendo in considerazione anche l’aspetto ambientale che è un bene di tutti e il diritto dei cittadini di conoscere le motivazioni e il piano del verde”.

Nicoletta Bagni spazza il campo da ogni giustificazione messa in campo dalla giunta uscente sul tema: “Il piano di piantumazione? Sconosciuto.  In generale sono stati sostituiti alcuni alberi, ma con piante giovanissime, passeranno anni prima che svolgono la funzione di ombreggiare e di combattere l’inquinamento. Inutile poi richiamare le piantumazioni di alberi “per ogni nuovo nato”, effettuate in luoghi isolati e che peraltro sono imposte da una legge nazionale e sostenute anche da risorse regionali. Questa giunta lascerà a Sassuolo solo ceppi, indifferenza per il verde e poco o nessun rispetto per la partecipazione dei cittadini: è veramente ora di cambiare”.

Infrastrutture, Cuoghi (FdI): a 3 mesi dall’inaugurazione, ancora cantieri sul ponte sopra la Pedemontana a Sassuolo

Infrastrutture, Cuoghi (FdI): a 3 mesi dall’inaugurazione, ancora cantieri sul ponte sopra la Pedemontana a Sassuolo
immagine d’archivio

“Alla presenza delle istituzioni, il 4 dicembre 2023 è andata in scena la cerimonia di inaugurazione del ponte ferroviario sopra la Pedemontana. L’intervento, costato 14,4 milioni di euro, ha ricompreso anche la riqualificazione della fermata Sassuolo-Quattroponti. Un’opera moderna che ha consentito di eliminare un passaggio a livello dove era forte il traffico veicolare, che sicuramente è stata progettata per migliorare la sicurezza e potrà servire meglio il distretto ceramico di Sassuolo, asset economico strategico della regione”. Tuttavia, “nonostante l’inaugurazione di inizio dicembre il cantiere, avviato a giugno 2022 e completato i primi di dicembre 2023, presenta ancora un’area recintata e la segnaletica provvisoria, in particolare in corrispondenza della rotatoria della Pedemontana. In quel punto passano ogni giorno decine di migliaia di veicoli ed è pertanto un pericolo”, ha chiesto il Consigliere Luca Cuoghi durante la seduta di Aula di mercoledì 27 marzo.

A rispondere, l’assessore alla Mobilità e trasporti Andrea Corsini: “Interpellata la società di gestione abbiamo appurato che, per alcune lavorazioni in appalto, come finiture esterne, opere di drenaggio, arredi urbani e aree verdi, risulta opportuno attendere la migliore stagione primaverile – ha spiegato l’assessore -. Tali opere saranno ultimate entro gli inizi di maggio”.

“Ringrazio l’assessore per essersi adoperato celermente nei confronti della società esterna. Tuttavia, salta agli occhi come i vari rinvii e ritardi abbiano fatto slittare i tempi di ultimazione di queste lavorazioni. L’intervento, avviato nel giugno 2022, avrebbe dovuto chiudersi entro un anno. Lo slittamento a dicembre ha determinato ritardi anche sul resto dei lavori. Auspico che queste ultime opere siano terminate in fretta visto che ci troviamo su un’arteria molto trafficata, percorsa da 30mila veicoli al giorno, di cui 7mila pesanti. Avere una segnaletica confusa e provvisoria non è certo il modo migliore di presentare una strada”, chiosa il Consigliere Sassolese.

 

Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil Modena: sciopero lavoratori Distribuzione Moderna Organizzata sabato 30 marzo

Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil Modena: sciopero lavoratori Distribuzione Moderna Organizzata sabato 30 marzoSorpresa amara nell’uovo di Pasqua per le lavoratrici e i lavoratori della Distribuzione Moderna Organizzata (DMO) che da 51 mesi non vedono rinnovato il loro contratto nazionale di lavoro. In due giornate di trattativa non stop (26 e 27 marzo), Federdistribuzione ha posto condizioni inaccettabili. Inevitabile è stata dunque la rottura da parte dei sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil”. E’ quanto dichiarano in una nota gli stessi sindacati.

“E’ stato proclamato sciopero nazionale di 8 ore a sostegno della vertenza per sabato 30 marzo con presidi territoriali. Nella nostra provincia il presidio è previsto davanti a Pam Panorama Sassuolo (via Archimede,9) dalle ore 10 alle 12, a cui parteciperanno gli addetti di tutte le insegne coinvolte.

Lo sciopero interessa infatti gli addetti di grandi catene di distribuzione quali, Metro, Ovs, Esselunga, Zara, Kiko, Conbipel, Conforama, Pam Panorama, Obi, Acqua & Sapone, A&O, Unes, Famila, iN’s Mercato, Ikea, Max Mara, Kasanova, Douglas, Brico Center, MARR, Lidl, Arcaplanet, Tecnomat.

In Italia il contratto di Federdistribuzione riguarda 240.000 lavoratori e lavoratrici.

Un sabotaggio che vuole ancora più precariato. Per essere ancora più chiari e permettere ai consumatori di conoscere quel che accade, vogliamo sottolineare che Federdistribuzione sta sabotando il rinnovo del contratto attaccando con richieste insostenibili i diritti e le garanzie attualmente previsti. Pretende che un lavoratore  precario sia ancora più ricattabile, applicandogli una estrema  flessibilità che va oltre i limiti di legge, attraverso l’estensione dei contratti a termine oltre i 24 mesi”.

Rincarano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil “Ancora: Federdistribuzione, inseguendo un modello che non ha nulla né di etico né di buona organizzazione del lavoro, aggredisce la professionalità dei suoi dipendenti cercando di classificare ai livelli più bassi le lavoratrici e i lavoratori che hanno responsabilità all’interno di un negozio, di un punto vendita ecc…

Inoltre, non è stata data alcuna disponibilità alle richieste sindacali su appalti e terziarizzazioni, né sul franchising.

I sindacati e i lavoratori vogliono un rinnovo contrattuale dignitoso che rispetti diritti e condizioni lavorative. Il contratto ci spetta!

Filcams Fisascat Uiltucs auspicano un segnale immediato di ravvedimento da parte di Federdistribuzione e la ripresa al più presto del tavolo di trattativa per restituire dignità a lavoratrici e lavoratori del settore e arrivare a una sottoscrizione del contratto così come già avvenuto nei giorni scorsi con Confesercenti e Confcommercio”, conclude la nota dei sindacati.

Collegio imprenditori edili dell’Emilia: “Il Decreto approvato ieri crea confusione e va a destabilizzare un intero settore”

Collegio imprenditori edili dell’Emilia: “Il Decreto approvato ieri crea confusione e va a destabilizzare un intero settore”“L’improvvisa approvazione del decreto legge sul Superbonus rappresenta un atto di irresponsabilità governativa e determina, per il settore edile, uno scenario normativo caotico oltre che in contrasto con le regole fissate nel Codice degli Appalti e nella Legge sulle Emergenze”. Sono le parole, dense di frustrazione e rabbia, di Claudio Candini, presidente del Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia, all’indomani di quello che appare come un vero e proprio blitz messo in atto senza aver avviato nessun tipo di confronto con le parti interessate.

Per l’ennesima volta il settore edile rischia di subire conseguenze negative molto pesanti per un approccio complessivo errato e per scelte che aumentano le incertezze da parte di chi guida il Paese. Operare in modo prevalente attraverso decreti d’urgenza dimostra una grave mancanza di attenzione rispetto alle conseguenze a lungo termine sul settore edile e, più in generale, sull’economia. Questa pratica impedisce una pianificazione efficace e mette a rischio la sostenibilità dell’attività imprenditoriale e dei progetti in corso, violando i principi di buona amministrazione.

“Continui e repentini cambiamenti normativi hanno sulle imprese edili conseguenze destabilizzanti e hanno un effetto deterrente rispetto alla voglia di investire, perché si mina la fiducia degli imprenditori – prosegue Candini – compromettendo la pianificazione a lungo termine delle attività, in violazione dei principi della certezza del diritto e della tutela della libertà di impresa.”

Tutto questo si aggiunge, sottolinea il Collegio Imprenditori dell’Emilia, alla recente introduzione di normative complesse e poco chiare, come la patente a crediti, che ha ulteriormente aggravato le incombenze burocratiche che ricadono sulle imprese senza apportare benefici tangibili alla qualità degli interventi e alla sicurezza sul lavoro. Se si vuole il bene delle imprese che operano in modo serio e corretto occorre attuare un cambiamento radicale nel processo decisionale del Governo che includa una consultazione preventiva e reale con le parti interessate, conformemente ai principi di sussidiarietà e collaborazione tra enti pubblici e privati. Con riferimento specifico alle aree del territorio modenese colpite dal terremoto il presidente del Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia conclude sottolineando l’importanza di proteggere gli investimenti e gli sforzi già compiuti nel settore della ricostruzione post-sisma nell’area modenese. “L’incertezza normativa – lo ripeto – mina la fiducia degli investitori e mette a rischio la realizzazione di importanti progetti di ricostruzione, violando i principi di solidarietà e coesione territoriale. La richiesta urgente è quella di un dialogo costruttivo e di un impegno concreto da parte del Governo per garantire la stabilità e la crescita del settore edile anche nel territorio modenese, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e inclusione sociale”.

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