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sabato, 20 Dicembre 2025
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Chiusura uffici comunali lunedì 1 aprile a Fiorano

Chiusura uffici comunali lunedì 1 aprile a FioranoSi comunica che nella giornata di lunedì 1 aprile (Pasquetta) gli uffici comunali rimarranno chiusi. Per la concessione loculi l’Ufficio economato e polizia mortuaria sarà reperibile  telefonicamente, dalle ore 08.30 alle 12.30, al numero 329/3191683. Per le denunce di morte  e relative autorizzazioni l’Uff. di Stato Civile sarà reperibile, sempre dalle 8.30 alle 12.30, al numero 334/3477589.

Uffici comunali chiusi a Sassuolo il sabato di Pasqua

Uffici comunali chiusi a Sassuolo il sabato di PasquaSabato prossimo, 30 marzo, in occasione della vigilia di Pasqua gli uffici del Comune di Sassuolo saranno chiusi al pubblico ad eccezione del Servizio di Vigilanza Urbana e delle Funzioni di Stato Civile. Gli uffici riprenderanno l’orario di apertura a partire da martedì 2 aprile.

Logistica e infrastrutture per l’Emilia-Romagna: fattori chiave per la competitività

Logistica e infrastrutture per l’Emilia-Romagna: fattori chiave per la competitivitàL’Emilia-Romagna con un indice di sintesi di performance territoriale per le infrastrutture di trasporto e logistiche pari a 121,6, ha un valore superiore di oltre 20 punti rispetto alla media nazionale. E’ la prima regione in Italia per il trasporto ferroviario ed è terza per gli ambiti aeroportuali e nella logistica. E’ al secondo posto nella propensione dei territori verso la diffusione e l’utilizzo delle tecnologie digitali e terza nella speciale classifica Green&Smart per gli aspetti di sostenibilità ambientale e digitalizzazione.

Una regione che chiede la realizzazione della Zona Logistica Semplificata dell’Emilia-Romagna.

Che ha chiari i lavori in corso più urgenti: il potenziamento del nodo di Bologna, la realizzazione della bretella autostradale di Campogalliano-Sassuolo, la messa in sicurezza della E45, la 4° corsia della A14 fra Bologna e la diramazione per Ravenna, la Cispadana, il potenziamento delle connessioni con il porto di Ravenna, l’Alta Velocità asse Adriatico (Bologna-Lecce-Taranto).

E’ quanto emerge dalla nuova edizione del “Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell’Emilia-Romagna” realizzata da Unioncamere Emilia-Romagna e Regione Emilia-Romagna, con il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti. Obiettivo: creare uno strumento di lavoro condiviso ed in continuo aggiornamento alla luce del confronto fra istituzioni,  operatori e rappresentanze economiche.

Un elemento di novità di questa edizione del Libro Bianco sono gli indicatori di performance territoriali (KPI), declinati rispetto alle infrastrutture di trasporto e logistica, a quelle digitali ed energetiche, che misurano il distanziamento di ciascun territorio provinciale rispetto alla media nazionale.

Considerando i KPI relativi alle infrastrutture di trasporto e logistiche, a livello territoriale, Bologna è la provincia che ha il posizionamento migliore eccellendo in quattro delle cinque categorie: con valori dei KPI superiori del 50% rispetto alla media nazionale per le categorie ferroviaria (+50%), aeroportuale (+101%) e logistica (+287%) e di circa il 25% per il KPI stradale. Tra le altre province si distingue Parma con punteggi sopra la media in quattro categorie: stradale, ferroviaria, aeroportuale e logistica nella quale presenta un KPI superiore del 240% alla media nazionale. Tutte le restanti province presentano comunque valori dei KPI superiori alla media Italia in tre delle cinque categorie con punte del +21% di Rimini nella categoria stradale, del +39% di Reggio nell’Emilia nella categoria ferroviaria, del 81% ancora di Rimini nell’aeroportuale e del 95% di Piacenza nella logistica. Ravenna è l’unica provincia della regione con un KPI superiore alla media nazionale (+82%) nella categoria portuale.

Relativamente al KPI digitale, la regione è al secondo posto a livello nazionale con tutte le nove province con un posizionamento sopra la media italiana.

Nella classifica “Green&Smart” che valuta la performance di ciascun territorio in ottica di sviluppo sostenibile, di transizione ecologica e di digitale, l’Emilia-Romagna si colloca al 3° posto tra le regioni con Bologna al 2° posto tra le province italiane.

L’aspetto più rivelante nell’aggiornamento del Libro Bianco è l’individuazione degli interventi prioritari più urgenti che rispondono ai fabbisogni logistici ed infrastrutturali del sistema imprenditoriale, ovvero un elenco di opere indifferibili per il sistema economico regionale composto grazie agli esiti dell’indagine nazionale ed al costante e fondamentale confronto con il territorio.

La metodologia adottata da Unioncamere Emilia-Romagna è stata quella di integrare l’indagine nazionale sui fabbisogni logistici e infrastrutturali del mondo economico, realizzata nel 2023 e che ha coinvolto 917 imprese emiliano-romagnole con la realizzazione di tavoli di confronto a livello territoriale, con il supporto delle Camere di commercio della regione.

Durante i 5 tavoli di confronto sono stati individuati gli interventi classificati come “più urgenti”, emersi dalla partecipazione attiva e dall’ascolto delle necessità territoriali. Dal confronto tra il campione completo dell’indagine nazionale, il campione rappresentato dalle imprese con più di 50 addetti ed i risultati dei tavoli di confronto, sono stati selezionati 6 interventi prioritari “più urgenti“, tra quelli che comparivano nella lista di almeno due delle modalità di interrogazione utilizzate:

  • la realizzazione dell’Alta Velocità asse Adriatico (Bologna-Lecce-Taranto),
  • la realizzazione 4° corsia A14 (Bologna-diramazione per Ravenna)
  • il Potenziamento del nodo di Bologna
  • la realizzazione bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo;
  • la realizzazione dell’autostrada regionale Cispadana
  • l’ammodernamento e messa in sicurezza SS16 (Ferrara-Ravenna).

Si tratta quindi di un “unico macro obiettivo più urgente”: la fluidificazione del traffico stradale in direzione Nord-Sud ed Est-Ovest. Per avere collegamenti rapidi e con tempi ragionevolmente certi, per favorire l’import/export e per mitigare gli effetti sul territorio emiliano-romagnolo dell’attraversamento di merci e persone legate al posizionamento di snodo della regione.

Grazie ai tavoli, sono state inoltre raccolte indicazioni su nuovi interventi e nuove tematiche complementari che saranno organizzate nel lavoro dei prossimi mesi.

Sono però emerse due tematiche di particolare rilevanza per il territorio: l’istituzione della Zona Logistica Semplificata dell’Emilia-Romagna e la criticità rappresentata dal tratto della A1 tra Piacenza e Modena che è oggetto del focus di approfondimento di questa annualità del Progetto Infrastrutture del sistema camerale dell’Emilia-Romagna ovvero la  “Resilienza della tratta Piacenza-Modena della A1”. In particolare i risultati della prima parte dello studio evidenziano che la chiusura totale di sezioni autostradali sull’autostrada A1 non siano sostenibili. La rete stradale risulta non resiliente, cioè non in grado di assorbire i flussi in uscita dall’autostrada alla ricerca di percorsi alternativi. Per quanto tutte le interruzioni determino livelli di congestione non sostenibili sulla viabilità ordinaria si nota che l’interruzione della tratta Parma – Terre di Canossa Campegine risulta quella più critica rispetto al sistema di misura della criticità adottato per lo studio. Date le caratteristiche dei flussi stradali di lunga percorrenza risulta evidente che gli effetti, i disagi, determinati dalle interruzioni interesserebbero porzioni di territorio più estese rispetto all’area di studio analizzata. Nei prossimi passi dell’analisi verranno analizzati gli effetti di chiusure parziali della circolazione.

Accanto a queste tematiche, la tragica esperienza dell’alluvione ha messo in evidenza la necessità della messa in sicurezza delle infrastrutture da eventi scatenati dal cambiamento climatico in atto.

Viene evidenziata anche la necessità di un coordinamento nella programmazione delle opere di manutenzione che possono avere sulla circolazione stradale e autostradale, ed in particolare su ponti e viadotti.

“Abbiamo bisogno di realizzare infrastrutture vitali per l’Emilia-Romagna- ha affermato l’assessore regionale a Mobilità, Trasporti, Commercio, Andrea Corsini-. Dobbiamo alleggerire e fluidificare il traffico per migliorare la rapidità e i tempi di percorrenza delle persone e delle merci nei due assi, nord-sud ed est-ovest, che attraversano la nostra regione al servizio del Paese e come ponte verso l’estero. I progetti e i cantieri che abbiamo pianificato in questi anni vanno in questa direzione, come ci conferma il sistema imprenditoriale ogni giorno, anche per favorire l’import e l’export. Opere che, una volta terminate, porteranno benefici a tutti i cittadini emiliano-romagnoli, migliorando gli spostamenti quotidiani e la qualità dell’aria. Per questo stiamo pressando il Governo, perché finalmente approvi la Zona logistica semplificata e faccia partire lavori definiti di rilevanza nazionale, come il Passante di Bologna, la Cispadana e la bretella Campogalliano Sassuolo. Noi come sempre faremo la nostra parte al fianco delle imprese e dei lavoratori per permettere all’Emilia-Romagna di crescere, garantendo benessere alle comunità”.   

“Il Libro Bianco delle infrastrutture è frutto di un lavoro di partecipazione e condivisione nel quale le Camere di commercio della regione hanno coinvolto tutte le forze produttive della regione – evidenzia Valerio Veronesi, presidente di Unioncamere Emilia-Romagna –  Le indicazioni che ne sono emerse sono ben chiare. Una coinvolge tutti: l’istituzione rapida della Zona Logistica Semplificata dell’Emilia-Romagna determinerebbe condizioni di competitività ed attrattività decisive in un momento di grande cambiamento nelle direttrici di scambio internazionali. Siamo una regione intermodale, in cui il potenziamento delle connessione con il porto di Ravenna è collegato con la quarta corsia della A14, con l’allargamento della A1 tra Modena e Piacenza, con la Cispadana, con il potenziamento dei collegamenti ferroviari fra i poli logistici, con la realizzazione dell’Alta Velocità dell’asse Adriatico e così via. Investire nelle infrastrutture dell’Emilia-Romagna è investire nella competitività e nella sostenibilità ambientale dell’Italia“.

“Utilizzare al meglio e nei tempi previsti le risorse del PNRR; ridurre il gap infrastrutturale con i competitor europei; accorciare i tempi di realizzazione delle opere; sfruttare le opportunità delle Zes e delle Zls; aumentare la resilienza del sistema dei valichi alpini. Queste sono le principali sfide sul fronte infrastrutturale del nostro Paese”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “L’opportunità offerta dal PNRR e dalle risorse stanziate appare unica, ma l’Italia deve saperla cogliere”.

“La nuova edizione del Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell’Emilia-Romagna rappresenta un passo avanti decisivo nell’impegno per un dialogo costruttivo e continuo con il territorio, consolidando il percorso di ascolto e confronto già avviato negli anni precedenti,” ha dichiarato Antonello Fontanili, Direttore di Uniontrasporti. “Il Libro Bianco è pensato come uno strumento dinamico e in costante evoluzione, progettato per integrare e riflettere direttamente i contributi del settore economico alle strategie di sviluppo infrastrutturale a livello territoriale. Attraverso un’attenta analisi e sintesi delle indicazioni raccolte, siamo riusciti a identificare e dare priorità agli interventi più urgenti per l’Emilia-Romagna, aggiornando quanto già individuato nella precedente edizione e acquisendo ulteriori indicazioni dal sistema imprenditoriale della regione”.

La presentazione del “Libro Bianco sulle opere indifferibili dell’Emilia-Romagna” è stata introdotta dal Presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Valerio Veronesi, il Presidente di Unioncamere, Andrea Prete. Sono seguiti gli interventi di Antonello Fontanili, Direttore di Uniontrasporti e di Luca Zanetta, – Responsabile Area Ultrabroadband e 5G Uniontrasporti, che hanno presentato «Il Programma Infrastrutture; obiettivi e risultati» e «Il Libro Bianco: le opere indifferibili per il sistema economico dell’Emilia-Romagna». Nella seconda parte dell’incontro i panel coordinati da Morena Pivetti: «Resilienza della tratta Piacenza-Modena della A1» con gli interventi di Luigi Costalli, Direttore Tecnico Aleph, Federica Ropa, Responsabile Viabilità, Logistica, Vie d’acqua e Aeroporti, Regione Emilia-Romagna e Marilisa Conte, Direttore Engineering & Technical Coordinator Autostrade per l’Italia. Il secondo panel «La ZLS dell’Emilia-Romagna: a che punto siamo?», è stato caratterizzato dagli interventi di Giorgio Guberti,  Presidente Camera di commercio Ferrara Ravenna e Paolo Ferrecchi, Direttore Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente, Regione Emilia-Romagna.

Conclusioni finali di Andrea Corsini, Assessore alla Mobilità e Trasporti, Infrastrutture, Turismo, Commercio – Regione Emilia-Romagna.

L’iniziativa rientra nel secondo “Roadshow camerale” nazionale sui temi infrastrutturali che coinvolge i 19 territori regionali aderenti al Programma Infrastrutture promosso da Unioncamere attraverso il Fondo di Perequazione 2021-2022 e prosegue il percorso avviato nel 2021.

Esercizio del diritto di voto dei cittadini comunitari residenti a Sassuolo

Esercizio del diritto di voto dei cittadini comunitari residenti a SassuoloI cittadini dell’Unione Europea residenti a Sassuolo possono partecipare alla votazione per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale; gli stessi cittadini possono inoltre candidarsi alla carica di Consigliere Comunale.

Per esercitare questo diritto i cittadini comunitari residenti dovranno iscriversi nell’apposita lista elettorale aggiunta, compilando una specifica domanda che va presentata personalmente o spedita con raccomandata, insieme a copia di un documento di identità, all’Ufficio Elettorale del Comune di residenza, entro il 30 APRILE 2024 . Questo termine è PERENTORIO. Significa che le domande che perverranno oltre NON POTRANNO ESSERE ACCOLTE.

L’Ufficio Elettorale provvederà ad iscrivere nelle liste aggiunte coloro che ne hanno diritto ed a consegnare a ciascuno la tessera elettorale necessaria per partecipare alla votazione.

I cittadini dell’Unione Europea già iscritti nella lista aggiunta in occasione di precedenti elezioni amministrative e che non sono stati cancellati, possono esercitare il diritto di voto per le Elezioni amministrative 2024, senza dover presentare una nuova domanda.

 

Per informazioni dettagliate, l’Ufficio Elettorale è a disposizione nei seguenti orari:

  • Lun, Mart, Merc, Ven, dalle ore 9,00 alle ore 12,30
  • Giovedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle 15,00 alle ore 18,30
  • Sabato dalle ore 9,00 alle ore 12,30

Tel. 0536 844732 – 844967 – elettorale@comune.sassuolo.mo.it

Dopo il Giappone, la Corea del Sud: l’Emilia-Romagna lancia un nuovo ponte verso l’Asia

Dopo il Giappone, la Corea del Sud: l’Emilia-Romagna lancia un nuovo ponte verso l’AsiaGli incontri al Kaist, l’Istituto Coreano di Scienza e Tecnologia avanzata e al National Supercomputing Center – due delle realtà più avanzate dell’Asia nel campo dell’Intelligenza artificiale e dei Big data  – e alla Naver Corporation che gestisce l’omonimo motore di ricerca, definito “Il Google della Corea del Sud”,  e il gemello digitale di Seoul.

E poi le visite al Daejeon Technopark, polo di innovazione specializzato nei settori dell’aerospazio e delle biotecnologie. E a Hyundai Motor, una delle principali case automobilistiche del mondo, tra le prime a investire massicciamente nei veicoli elettrici e a idrogeno.

Continua e si avvia a conclusione la missione della Regione in Corea del Sud, tra la capitale Seoul e la città di Daejeon, considerata la capitale coreana della scienza, con l’assessore allo sviluppo economico e Relazioni internazionali, Vincenzo Colla, e la partecipazione delle Università di Bologna, Parma, Modena e Reggio Emilia; i Clust-Er, l’Associazione Big Data; Confindustria Emilia-Romagna; Aica (Associazione italiana costruttori auto attrezzature).

L’obiettivo, della visita – guidata nei primi due giorni dal presidente Stefano Bonaccini, rientrato prima per impegni istituzionali – è avviare e rafforzare le relazioni tra uno dei paesi a più alto tasso di innovazione al mondo quale la Corea del Sud e la Data Valley emiliano-romagnola.

A partire dal Tecnopolo di Bologna, con il Supercomputer Leonardo, oggi il più potente d’Europa e uno dei primi al mondo e il Data Center del Centro Europeo per le previsioni a medio termine. Oltre alla prossima apertura della sede dell’Università Onu, dedicata a Big data e studio dei cambiamenti climatici e del Mit-Senseable City Lab del MIT di Boston con cui la Regione ha siglato un accordo per ospitare un distaccamento stabile.

“Con questa missione abbiamo voluto aprire un canale diretto per instaurare un rapporto strutturale con un paese che è il secondo al mondo per spesa in ricerca e innovazione- ha spiegato Colla-. Abbiamo incontrato, e invitato a venire in Emilia-Romagna, realtà di grande qualità, all’avanguardia nella ricerca nei settori di alta specializzazione a cui stiamo guardando per lo sviluppo futuro del nostro territorio, come l’aerospazio, le biotecnologie, i nano conduttori, l’agro-industria, l’intelligenza artificiale e i Big data.  E ovunque abbiamo registrato un grande interesse per l’Emilia-Romagna e le sue eccellenze”.

“Siamo la regione italiana con il più alto valore di export e numero di brevetti pro capite e un patrimonio manifatturiero molto sviluppato, grazie alla sua capacità di tenere insieme sistema pubblico e privato- ha aggiunto l’assessore-.  In questi giorni abbiamo gettato le basi per accordi, collaborazioni, partenariati, scambi di esperienze e competenze che potranno consentirci di mantenere le nostre filiere nel mondo. Consolidare queste relazioni internazionali, sia istituzionali che industriali e accademiche, significa per noi guardare non solo alla qualità del nostro sviluppo ma anche delle nostre comunità, come garanzia di pace fra i popoli”.

Relazioni anche a livello istituzionale, che sono state al centro dell’incontro tra Colla e il vicesindaco di Daejeon, Chang Ho-Jong, che ha annunciato presto un viaggio nella nostra regione per definire un possibile gemellaggio.

Big Data, Intelligenza artificiale, aerospazio, automotive

L’intelligenza artificiale e il calcolo ad alte prestazioni sono stati al centro degli appuntamenti che Colla ha avuto ieri con Kyung-Soo Kim, vicepresidente dell’Istituto Coreano di Scienza e Tecnologia avanzata (Kaist); Jaesoo Kim, presidente del Korea Institute of Science and Technology Information (Kisti); Sik Lee, direttore generale del National Supercomputing Division. A tutti gli interlocutori era ben noto l’investimento sul supercomputer Leonardo al Tecnopolo di Bologna e le tre istituzioni hanno manifestato interesse per avviare una collaborazione.

Ieri anche la visita di Colla all’Aerospace and Ict Centre del Daejeon Technopark, dove è emersa l’intenzione a firmare presto un protocollo d’intesa. Un tema quello della space economy – affrontato anche nel corso dell’incontro che la delegazione regionale ha avuto oggi presso la Korea Aerospace Industry Association (KAIA)- strategico per le ricadute che la ricerca in questo settore può avere per le filiere produttive emiliano-romagnole e già al centro delle missioni in Giappone, a Washington e a Houston, cuore mondiale dell’economia aerospaziale.

E che grazie alla collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e la texana Axiom Space ha permesso a tre aziende emiliano-romagnole – Barilla, Dallara e Gvm – di partecipare alla spedizione della prima stazione orbitante privata, proprio all’inizio di quest’anno.

Tra gli incontri di oggi anche quello presso Naver, il conglomerato coreano che ha debuttato nel 1999 come il primo portale web in Corea del Sud, primo operatore al mondo a introdurre la funzione di ricerca completa,  che raccoglie i risultati della ricerca da varie categorie e li presenta in un’unica pagina.

Dalla Regione oltre 3,2 milioni di euro alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per iniziative di contrasto alla ludopatia

Dalla Regione oltre 3,2 milioni di euro alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per iniziative di contrasto alla ludopatiaPercorsi familiari, sportelli d’ascolto, laboratori nelle classi, attività di formazione per genitori e docenti. E ancora, gruppi terapeutici e di mutuo aiuto, iniziative in collaborazione con centri antiusura e sportelli sovra-indebitamento.

L’Emilia-Romagna continua a rafforzare il proprio impegno nella lotta al gioco d’azzardo attraverso il Piano d’azione contro la ludopatia 2022-2024: la Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha approvato la ripartizione delle risorse alle Aziende sanitarie del territorio, da Piacenza a Rimini, per l’attuazione di iniziative di sensibilizzazione, prevenzione, formazione e assistenza, pari a oltre 3,2 milioni di euro. Più di 10 milioni di euro considerando gli ultimi 3 anni.

Un Piano d’azione suffragato dalla Legge regionale numero 5 del 4 luglio 2013 che, come conferma uno studio condotto dall’Amministrazione regionale sull’attuazione della normativa a livello territoriale, ha dato risultati importanti: negli ultimi 10 anni, dall’entrata in vigore della legge a novembre 2023, data dell’ultima rilevazione, in Emilia-Romagna sono diminuite del 45,2% le attività con gioco d’azzardo situate a meno di 500 metri da luoghi sensibili; si tratta, ad esempio, di scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori.

“Un risultato significativo- sottolineano gli assessori regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e al Commercio, Andrea Corsini – che ci sprona a fare ancora di più per contrastare e ridurre il rischio della dipendenza da gioco d’azzardo, e tutelare le fasce di popolazione più vulnerabili, a partire dai giovani. Lo facciamo agendo direttamente sul territorio, in collaborazione con le Aziende sanitarie, i Comuni e le associazioni, per informare e sensibilizzare i cittadini sulle conseguenze che la ludopatia può comportare, per loro stessi e per i propri cari, a livello economico ma anche sociale, di salute e benessere. I dati ci dicono, purtroppo, che le persone assistite dai Serdp, i Servizi per le dipendenze, sono in aumento: dobbiamo continuare a fare ogni sforzo per contrastare questo fenomeno”.

La legge regionale contro il gioco d’azzardo

La legge regionale 5/2013 ha introdotto misure drastiche di dimensionamento dell’offerta legata al gioco d’azzardo, mediante l’imposizione del vincolo di chiusura o delocalizzazione per le attività di sale gioco e sale scommesse situate nei pressi di luoghi ritenuti sensibili. Oltre alla diminuzione del 45,2% delle attività con gioco d’azzardo situate a meno di 500 metri dai luoghi sensibili, molti Comuni hanno ampliato l’elenco dei luoghi nei pressi dei quali vietare queste attività, includendo biblioteche, teatri o cinema (20 Comuni), aree verdi o spazi pubblici all’aperto (15 Comuni), e non meno importanti luoghi di aggregazione, come circoli, associazioni, centri sociali, o spazi educativi. Dal 2013 al 2023, inoltre, in Emilia-Romagna sono stati emanati 225 provvedimenti di chiusura per violazione della normativa sul gioco d’azzardo, e 483 attività hanno chiuso. 41 sono le attività che hanno delocalizzato e 290 sono le sanzioni comminate per il mancato rispetto della normativa. Con il coinvolgimento di Comuni ed esercizi commerciali, è stato anche istituito il marchio “Slot Free ER”, rilasciato agli esercenti di attività commerciali, ai gestori di circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento che scelgono di non installare nel proprio esercizio gli apparecchi per il gioco d’azzardo.

Gli assistiti per gioco d’azzardo patologico in Emilia-Romagna

Nel 2022, in Emilia-Romagna sono stati spesi 8 miliardi e 904 milioni di euro al gioco d’azzardo, con una spesa pro-capite di 1.997 euro l’anno. Sono soprattutto uomini (8 su 10, l’81,6%), di cittadinanza italiana (92,1%), con età media di 49 anni: si tratta dei cittadini che più spesso si sono rivolti ai Servizi per le dipendenze dell’Emilia-Romagna per ricevere aiuto. In totale coloro che si sono rivolti al servizio nel 2022 sono stati 1.247, il 143% in più rispetto ai 513 del 2010. Nel 57,2% dei casi (713 su 1.247), si è trattato di nuovi assisti.

Altra quota importante è quella degli over 65, che costituiscono il 16% degli assistiti. Minore, invece, la quota degli under 25, che costituiscono il 4,3%. Rispetto alle tipologie di gioco con premi in denaro, il 37,8% delle persone che hanno ricevuto aiuto dal Serdp preferiva i videogiochi nei bar o nelle sale gioco e il 13,8% il Lotto, il Superenalotto, Lotterie, Totocalcio e Gratta&vinci, in entrambi casi in uguale misura tra uomini e donne.

Prettamente maschile, invece, la scelta di scommettere (sul calcio ma non solo), preferita dal 7,9% degli assistiti Serdp, e il gioco d’azzardo online (3,9%). Per quanto riguarda i luoghi di gioco, il 49,3% dei giocatori si recava al bar o dal tabaccaio per giocare, il 25% nelle Sale giochi/Snai e il 16,1% usava piattaforme online a casa propria o altrui.

Pace e diritti umani: la Regione stanzia 220mila euro per sostenere iniziative culturali, educative, informative, didattiche e di ricerca

Pace e diritti umani: la Regione stanzia 220mila euro per sostenere iniziative culturali, educative, informative, didattiche e di ricerca
Mauro Felicori (Copyright Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Sostegno a iniziative culturali, educative, informative, didattiche e di ricerca per sensibilizzare la comunità regionale ai valori della pace, dei diritti umani, dell’educazione alla cittadinanza globale e della solidarietà internazionale.

Al via un bando della Regione per progetti promossi da Enti locali, Università, Terzo settore e fondazioni, per sostenere una cultura della pace e dei diritti, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile.

La Regione ha messo a disposizione 220mila euro per il bando, che è aperto a Enti locali (Comuni, Unioni comunali, Province e Città metropolitana), Università e soggetti senza finalità di lucro (Organizzazioni non governative, di utilità sociale, volontariato, promozione sociale, cooperative sociali e fondazioni), con sede legale o operativa in Emilia-Romagna.

“Sono temi che non sono mai stati attuali come oggi- ha commentato l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-, il moltiplicarsi dei conflitti e delle zone di crisi, anche alle porte dell’Europa, sono lì a ricordarcelo quotidianamente. Anche per questo credo ci sia bisogno che la Regione contribuisca a costruire percorsi e iniziative che possano far crescere una cultura della pace e dei diritti nella nostra comunità”.

Saranno ritenute prioritarie le iniziative per i giovani e quelle per la riduzione dei divari territoriali tra aree interne e montane del territorio regionale.

Le domande di contributo online per le iniziative possono essere inviate, tramite la piattaforma Siber, fino alle ore 16 del 18 aprile 2024.

I progetti si dovranno concludere entro l’anno e potranno contare su un contributo fino al 70% delle spese ritenute ammissibili, da un minimo di 5mila a un massimo di 20mila euro.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 29 marzo 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 29 marzo 2024Nuvoloso sul settore occidentale, dove al mattino non si escludono deboli ed irregolari precipitazioni, irregolarmente nuvoloso sul resto del territorio. Temperature in aumento, con valori minimi compresi tra i 6 gradi del settore occidentale ed i 14 gradi della costa; valori massimi tra 19 e 23 gradi.

Venti deboli-moderati, prevalentemente meridionali, con rinforzi localmente ancora di forte intensità lungo le aree di crinale appenninico nelle prime ore del mattino, in successiva attenuazione. Ventilazione meridionale tendente a disporsi dai quadranti orientali sulle pianure nel corso della giornata. Mare mosso.

(Arpae)

Trovati con oltre 80 kg di hashish. A Maranello la sede dell’attività di spaccio

Trovati con oltre 80 kg di hashish. A Maranello la sede dell’attività di spaccioLa Polizia di Stato di Bologna e Modena ha tratto in arresto due soggetti marocchini per detenzione di oltre 80 kg di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. L’arresto scaturisce da un’indagine iniziata nelle settimane precedenti, in esito a prolungati servizi di osservazione predisposti nella zona Bolognina, dove i poliziotti della squadra mobile di Bologna individuavano ed arrestavano diversi soggetti di origine marocchina coinvolti in attività di spaccio.

Nell’ambito di tale attività, gli investigatori hanno notato un soggetto che si recava di frequente a Maranello, dove risultava avere un’abitazione probabile sede di attività di spaccio. I poliziotti delle Squadre Mobili di Bologna e Modena effettuavano quindi un servizio di osservazione nei confronti del soggetto e di un altro giovane marocchino che spesso lo accompagnava.

I due venivano quindi fermati, a bordo di due autovetture diverse che viaggiavano a poca distanza l’una dall’altra, presso il casello di Modena Sud, di rientro dalla Lombardia. A bordo della seconda autovettura venivano rinvenuti, adagiati sul sedile posteriore, due voluminosi pacchi contenenti hashish del peso rispettivo di Kg 39,2 e 39,4 lordi. Sulla prima autovettura, noleggiata al fine di fare da staffetta per segnalare la presenza di forze di Polizia, non veniva trovato stupefacente; tuttavia il conducente deteneva le chiavi di una terza autovettura, posteggiata nei pressi dell’abitazione di Maranello dove dimorava, all’interno della quale veniva scoperto un sottofondo che si apriva mediante un congegno elettromeccanico all’interno del quale erano occultati altri 9 kg di hashish e oltre 90 grammi di cocaina. Presso l’abitazione di uno dei due veniva trovato altro hashish per circa 800 grammi, oltre alla somma di 1000 euro.

I due cittadini marocchini venivano pertanto tratti in arresto e le due autovetture utilizzate per il trasporto e stoccaggio venivano sottoposte a sequestro.

Maranello: rubano prodotti alimentari per un valore di più di mille euro, arrestati

Maranello: rubano prodotti alimentari per un valore di più di mille euro, arrestatiNella serata di ieri i Carabinieri della Stazione di Maranello hanno tratto in arresto due cittadini originari della Romania, rispettivamente di 48 e 44 anni. I due, che avevano raggiunto il parcheggio di un supermercato del posto a bordo di un’utilitaria, sono stati trovati in possesso di refurtiva per oltre 1.000 euro.

I militari, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno notato movimenti sospetti all’esterno del parcheggio dell’esercizio commerciale, fino a quando i due hanno raggiunto l’auto in sosta.

All’esito dell’identificazione, le due uomini sono stati sottoposti ad un controllo più accurato, che ha consentito di recuperare varia refurtiva, composta da diversi salumi, pezzi di formaggio e prosciutto, del valore complessivo di 1.100 euro, rubati dagli scaffali del supermercato, previa rottura delle etichette antitaccheggio e poi nascosti sotto gli indumenti.

La refurtiva è stata restituita al responsabile dell’esercizio commerciale, mentre i due uomini sono stati tratti in arresto per furto aggravato in concorso.

Confabitare esprime forte preoccupazione per le recenti modifiche normative sui bonus edilizi, e pone attenzione sulla rimozione delle barriere architettoniche come priorità urbana e sociale

Confabitare esprime forte preoccupazione per le recenti modifiche normative sui bonus edilizi, e pone attenzione sulla rimozione delle barriere architettoniche come priorità urbana e socialeConfabitare, associazione proprietari immobiliari, esprime una profonda preoccupazione per le recenti modifiche apportate dall’ultimo Consiglio dei Ministri, dove con un colpo di accetta l’esecutivo vieta la possibilità di utilizzare lo sconto in fattura e la cessione del credito ed elimina la possibilità di utilizzare la remissione in bonis che aveva come data ultima il 15 ottobre.

Le disposizioni di questo decreto sono un duro colpo per tutte quelle persone che hanno deciso di ristrutturare la propria abitazione sfruttando i Bonus Edilizi, così come già accaduto, con la chiusura dell’acquisto dei crediti da parte di Poste a fine 2022, anche questa volta, nel giro di una nottata, il governo cambia lo scenario col quale si possono gestire i bonus edilizi.

Tanto per fare un esempio – commenta il presidente nazionale di Confabitare, Alberto Zanni – in questo momento un proprietario di casa che nel suo mini condominio con grande sforzo è riuscito a terminare e pagare i lavori entro la fine dell’anno e si è ritrovato con  60.000 euro di crediti maturati, riuscendo a cederne 40.000 a Poste Italiane, poichè non era possibile superare questo tetto, si ritrova con 20.000 euro di crediti da cedere ad aziende, istituti o liberi professionisti. Mettiamo che con estrema fatica sia riuscito a trovare un’azienda disposta ad acquistarglieli, e sapendo di non riuscire a fare l’iter burocratico entro i primi di aprile abbia deciso di farlo dopo pagando i 250 euro della remissione in bonis, questa mattina si sveglia sapendo che quella operazione non è più possibile. Il governo tende a parlare della questione superbonus citando freddi numeri, senza considerare che in realtà stiamo parlando di persone e famiglie. Allora io mi chiedo – continua Zanni – dopo che il bonus psicologico 2024 è stato esaurito in poche ore, il governo così facendo mette a dura prova la tenuta psicologica di molti suoi cittadini incolpevoli. Lo stop allo sconto in fattura colpisce anche il terzo settore, le onlus, le case popolari, praticamente le fasce deboli che si voleva ancora tutelare”.

Confabitare si è sempre distinta per la particolare attenzione data all’abbattimento delle barriere architettoniche, ed evidenzia con preoccupazione l’impedimento nell’utilizzo dello sconto in fattura per interventi mirati alla rimozione di tali barriere, soprattutto per una fascia di persone con limitate capacità economiche:“non è corretto paragonare il bonus barriere architettoniche ad altri bonus edilizi – commenta Zanni – perché quest’ultimo è un beneficio sociale fondamentale per coloro che affrontano difficoltà economiche nell’accesso all’abitazione. La possibilità di sconto in fattura per interventi di rimozione delle barriere architettoniche dovrebbe essere garantita: in genere sono gli anziani a richiedere questo incentivo, spesso privi di risorse finanziarie sufficienti per installare dispositivi di accessibilità, per loro tale bonus rappresenta un’opportunità unica per una vita più indipendente e inclusiva. Rimuovere questa possibilità mina profondamente la dignità e i diritti fondamentali di chi vive una disabilità rendendo la sua vita ancora più difficile e isolata”.

Lo stop agli sconti in fattura e alla cessione del credito influenza notevolmente la capacità delle famiglie e delle imprese di finanziare e gestire interventi volti alla rimozione delle barriere architettoniche, senza questi incentivi, sarà più difficile affrontare i costi necessari per rendere gli spazi urbani più inclusivi e accessibili per tutti i cittadini. “È essenziale – conclude Zanni – che la rimozione delle barriere architettoniche rimanga una priorità nella pianificazione e nella gestione urbana”.

 

Commercio e turismo: economia urbana più forte e dinamica

Commercio e turismo: economia urbana più forte e dinamica
Andrea Corsini (foto Ballardini Pietro) Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G.

Accrescere l’attrattività turistica e commerciale del territorio emiliano-romagnolo e rilanciare l’economia urbana attraverso l’innovazione gestionale e il miglioramento dei sistemi di vendita e dei servizi. anche introducendo avanzate tecnologie digitali e informatiche. Ma anche l’allestimento, la riqualificazione, la ristrutturazione e ampliamento dei locali dove sono svolte le attività.

Sono questi, in sintesi, gli obiettivi del bando della Regione che ha stanziato 10 milioni di euro, risorse europee del Por Fesr 2021-2027, per il sostegno all’innovazione e agli investimenti delle imprese del commercio, di vicinato e ambulante, dell’intrattenimento e dei pubblici esercizi, anche polifunzionali. La Regione, alla luce delle richieste, si riserva di prevedere ulteriori risorse aggiuntive.

“Puntiamo a favorire la rigenerazione degli spazi e la realizzazione di investimenti che introducano nuovi servizi, processi di cambiamento e di innovazione digitale e tecnologica, necessari ad affrontare la trasformazione dei mercati e le nuove tendenze nei comportamenti dei consumatori- ha detto l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini-. Un sostegno importante e concreto agli investimenti ma anche una prima risposta forte al commercio regionale, contribuendo a rendere i centri storici delle nostre città e dei nostri paesi più vivi e capaci di offrire servizi sempre più utili a chi vi abiti e in grado di accogliere chi venga dall’esterno. Il tutto in ottica green e senza consumare un centimetro di nuovo suolo”.

Le domande di contributo dovranno essere inviate alla Regione tramite applicativo Sfinge 2020 dalle ore 10 del 16 aprile 2024 alle ore 13 del 14 maggio 2024.

La finestra di presentazione delle domande sarà chiusa anticipatamente al raggiungimento di un numero massimo di 400 domande presentate.

Previste, inoltre, premialità legate alla collocazione delle attività in aree montane, interne, alluvionate, in caso di rating di legalità, di incremento occupazionale a tempo indeterminato e stabile nonché rilevanza di presenza femminile e giovanile. Maggiori risorse anche se gli interventi previsti nel progetto siano caratterizzati da una rilevante ricaduta rispetto ai temi della disabilità, dell’innovazione sociale e della qualità della vita, dello sviluppo sostenibile, e se si preveda il recupero dei materiali e la conseguente riduzione della produzione di rifiuti.

Il bando
I contributi sono destinati alle Pmi e ai soggetti iscritti al Rea (Repertorio delle notizie economiche e amministrative) negli elenchi delle Camere di commercio delle province dell’Emilia-Romagna che svolgono: attività di commercio al dettaglio in sede fissa avente i requisiti di esercizio di vicinato; commercio al dettaglio ambulante (a esclusione delle attività di commercio su aree pubbliche in forma itinerante); discoteche, sale da ballo e simili; somministrazione al pubblico di alimenti e bevande anche in forma artigianale; esercizi commerciali polifunzionali  limitatamente alle attività di commercio al dettaglio di vicinato e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.

I progetti potranno essere realizzati a partire dalla data di presentazione della domanda ed entro la data del 30 giugno 2025, salvo eventuali proroghe autorizzate nei casi previsti dal bando. Le relative spese, invece, dovranno essere sostenute con fatture emesse e pagate, sempre a partire dalla data di presentazione della domanda ed entro il 30 settembre 2025.

Gli interventi, non inferiori a 20 mila euro, dovranno riguardare l’allestimento, la riqualificazione, la ristrutturazione e l’ampliamento dei locali dove sono svolte le attività, purché non superino il 25% del volume complessivo; l’innovazione gestionale, il miglioramento e l’ampliamento, anche tramite l’introduzione delle più avanzate tecnologie digitali e informatiche, dei sistemi di vendita e dei servizi offerti.

I contributi regionali saranno concessi a fondo perduto, nella misura massima del 40%, e per un importo mai superiore a 70 mila euro, a parziale copertura delle spese ammissibili: per opere edili, murarie e impiantistiche connesse agli interventi di riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento delle unità locali nelle quali si svolge l’attività; per l’acquisto di macchinari, attrezzature e arredi funzionali all’esercizio dell’attività; per l’acquisto di hardware, software e servizi erogati nella soluzione cloud computing e Saas (Software as a service), di licenze; per l’acquisizione di consulenze specialistiche per la realizzazione del progetto (escluse le consulenze per la gestione della domanda).

Diritto alla casa, l’impegno della Regione

Diritto alla casa, l’impegno della RegioneDiritto alla casa. La Regione rafforza il proprio impegno per dare risposte alle fasce più fragili della popolazione,  sempre più in difficoltà a trovare risposte sul mercato privato e,  più in generale, a una domanda dell’ abitare in crescita,  in un territorio fortemente attrattivo per motivi di studio, lavoro, turismo.

Un esempio, solo l’ultimo in ordine di tempo, è il bando Social Housing 2023 che si chiuderà il prossimo 29 marzo. Rivolto a cooperative di abitazione e imprese di costruzioni, mette a disposizione 7 milioni di euro per realizzare alloggi da destinare alla locazione, all’assegnazione in godimento permanente o per un periodo minimo di 10 anni. Alloggi a canone calmierato per la cosiddetta fascia grigia, quelle famiglie cioè con un indicatore Isee fino a 35 mila euro, che non possono accedere all’edilizia pubblica. E da realizzarsi attraverso interventi di rigenerazione urbana, senza consumo di suolo, e con caratteristiche innovative per quanto riguarda le forme di gestione, in grado di favorire pratiche di condivisione e socialità.

A fare il punto oggi a Bologna l’assessora alla Programmazione territoriale, Edilizia e Politiche abitative, Barbara Lori, in occasione del convegno Strategie per l’abitare, le risposte a vecchie fragilità e nuove complessità, con il quale la Regione ha chiamato a raccolta Comuni, Province, Città Metropolitana di Bologna, Anci e Acer, oltre ai rappresentanti regionali di Ance, Confcooperative Habitat, Legacoop, Sunia, Asppi, Confabitare.

“Assistiamo a una domanda abitativa sempre più pressante, particolarmente diversificata e segmentata- ha spiegato Lori-. Le trasformazioni degli assetti familiari, le nuove forme del lavoro, la trasformazione delle città turistiche ed universitarie, richiedono nuove risposte a nuove esigenze e criticità, anche in termini di povertà emergenti. Dentro a questo quadro è fondamentale la collaborazione con gli Enti locali e con gli operatori del settore”.

Dal Patto per la casa: 4,6 milioni di euro per aumentare l’offerta di alloggi in affitto a canone calmierato, con benefici sia per i proprietari, che per agli inquilini. All’impegno sul fronte dell’Edilizia residenziale pubblica, grazie a 30 milioni di euro di risorse regionali che dal 2020 al 2023 hanno permesso di riqualificare e riassegnare quasi 1.400 alloggi pubblici. Ai 38 milioni di rifinanziamento del Fondo affitti per dare un contributo alle famiglie in difficoltà nel far fronte alle spese del canone di locazione nello stesso periodo.

Lori ha sottolineato l’azione della Regione per la casa, ma serve, ha sottolineato : “Un rinnovato impegno del Governo a partire da un organico Piano per la casa, che auspico possa considerare anche le esperienze regionali, di cui questo Paese ha urgentemente bisogno, insieme al ripristino del Fondo per l’affitto e di quello per la morosità incolpevole”.

Il confronto con Istituzioni e associazioni

Temi al centro della tavola rotonda del pomeriggio,  che sarà coordinata da Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma.

Un confronto che coinvolgerà, tra gli altri, Emily Clancy (Comune di Bologna); Davide Agresti (Comune di Faenza); Leonardo Fornaciari (Ance Emilia-Romagna); Marco Galante (Confcooperative Habitat Emilia-Romagna); Massimiliano Manuzzi (Legacoop ER); Valentino Minarelli (SUNIA Emilia-Romagna); Francesco Lamandini (ASPPI Emilia-Romagna); Alberto Zanni (Confabitare); Michele Zazzi (Università di Parma).

Tra gli interventi della mattina quelli di Lanfranco de Franco (Comune di Reggio Emilia e referente ANCI regionale); Marco Corradi (Acer); Ettore Brianti (Comune di Parma); Tamara Calzolari (Tavolo provinciale politiche abitative Modena); Sara Accorsi (Città metropolitana di Bologna).

Marco Biagini: “Mobilità dolce, permeabilità del suolo e sostenibilità ambientale”

Marco Biagini: “Mobilità dolce, permeabilità del suolo e sostenibilità ambientale”S’intitola “Il cuore verde del distretto” il volume che chiarisce i contorni del progetto urbano-strategico per i comuni di Fiorano, Formigine, Maranello e Sassuolo curato dal prof. Dario Costi dell’Università di Parma; presentato in questi giorni al Castello di Spezzano, il volume si pone l’obiettivo di studiare una strategia di ricucitura del territorio del Distretto Ceramico ed è ricco di opportunità ideative anche relative alla mobilità dolce.

«Ci sono elementi importanti in questo studio – afferma Marco Biagini – che disegnano una mappa di opportunità. Occorre “ricucire” il nostro territorio attraverso un sistema modulare di spostamento che comprenda dorsali ciclabili e trasporto pubblico, andando anche a completare le parti ora mancanti della rete ciclopedonale. La mobilità dolce deve poter diventare una scelta realmente percorribile anche per gli spostamenti casa-lavoro. In questo contesto creare o rimettere in gioco percorsi nel verde, utili anche per passeggiate o ragioni turistiche, è fondamentale».

Il tema della mobilità si interseca quindi con quello ambientale, dell’abbattimento delle temperature, della permeabilità del suolo; ma anche con la fruizione degli aspetti paesaggistici con percorsi nella natura.

«C’è da aumentare la permeabilità del terreno e da garantire più verde per motivi ambientali e climatici, oltre che per aumentare la qualità della vita di tutti noi. Possiamo agire per stralci – sottolinea il candidato dem –  partendo dal pubblico ma offrendo anche al privato la possibilità di far parte di un disegno ampio. Ad esempio, abbiamo piazzali e spazi cementificati e asfaltati che potrebbero conservare la propria funzione anche se resi permeabili con soluzioni diverse, prevedere spazi verdi abbatticalore in spazi pubblici, creare nuove vie ciclopedonali come via Ghiarola Vecchia e via Ghiarola Nuova, fondamentali per la connessione tra Comuni e nei percorsi casa-lavoro e ricucire la rete di mobilità dolce dove serve.

Tutti possono scegliere di utilizzare l’auto per gli spostamenti casa-lavoro, ma per chi non può o non vuole farlo servono opportunità concrete e pienamente sicure. Poi, dobbiamo piantumare di più, serve più verde al nostro ambiente e alle nostre vite».

 

 

Infrastrutture verdi e blu per contrastare il cambiamento climatico nelle aree urbane e periurbane dell’Emilia-Romagna

Infrastrutture verdi e blu per contrastare il cambiamento climatico nelle aree urbane e periurbane dell’Emilia-RomagnaNuove aree verdi attrezzate, o miglioramento e rafforzamento ecologico di quelle già esistenti. Interventi di forestazione urbana, di desigillazione del suolo e creazione di pavimentazioni drenanti. E poi giardini della pioggia.

Sono solo alcuni dei 17 progetti finanziati dalla Regione con oltre 21 milioni di euro di risorse europee (Programma Fesr 2021-2027) con il Bando per la progettazione e realizzazione di infrastrutture verdi e blu in aree urbane e periurbane.

Con l’obiettivo di rafforzare la presenza della natura nelle aree urbane, proteggendo e preservando la biodiversità con un modello di pianificazione e progettazione più attento al cambiamento climatico, ricorrendo al verde anche per rimuovere sostanze inquinanti.

Per gli assessori proponenti Mauro Felicori (Cultura e Paesaggio), Vincenzo Colla (Sviluppo economico), Andrea Corsini (Infrastrutture) e Barbara Lori (Parchi e Forestazione), “con questo bando la Regione Emilia-Romagna ha raccolto la sfida per il contrasto al cambiamento climatico, sollecitando un cambio di paradigma nella progettazione delle aree verdi urbane e periurbane. Le nuove infrastrutture verdi e blu possono migliorare sensibilmente la vita delle città e di chi le vive. Un processo di rinnovazione culturale che, auspichiamo, troverà terreno fertile in tutte amministrazioni coinvolte”.

Su 64 domande presentate, 17 sono risultate finanziabili. Gli Enti interessati sono 14 Comuni, una Unione comunale, un Ente Parco e un’Autorità Portuale. Si tratta dei Comuni di Sasso Marconi, San Lazzaro di Savena e Casalecchio di Reno nel bolognese; Sorbolo Mezzani, Sala Baganza e Fidenza nel parmense; Bellaria Igea-Marina, Riccione e Gatteo in provincia di Rimini; Correggio nel reggiano; l’Unione della Romagna Faentina; Ferrara e Argenta; Bertinoro (FC); Nonantola (Mo); l’Ente Di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale.

Gli interventi complessivamente riguardano una superficie di circa 230 ettari e hanno la finalità di rafforzare la protezione e la preservazione della natura, la biodiversità, anche per ridurre tutte le forme di inquinamento. Le infrastrutture verdi saranno realizzate in base alla definizione data dalla Commissione europea nel 2013, e cioè come rete di aree naturali e seminaturali pianificata a livello strategico con altri elementi ambientali, progettata e gestita in maniera da fornire un ampio spettro di servizi ecosistemici. Ne fanno parte gli spazi verdi (blu nel caso degli ecosistemi acquatici) e altri elementi fisici in aree sulla terraferma (incluse le aree costiere) e marine.

Si tratta, infatti, di un modello di pianificazione e progettazione più attento al cambiamento climatico. Gli interventi finanziati prevedono, per esempio, operazioni per la realizzazione di verde attrezzato o di miglioramento e rafforzamento ecologico di verde attrezzato esistente, interventi di forestazione urbana, di desigillazione del suolo e creazione di pavimentazioni drenanti con funzioni di impianto di nuove alberature, realizzazione di giardini della pioggia.

Consiglio comunale del 28 marzo al castello di Formigine

Consiglio comunale del 28 marzo al castello di FormigineSi riunirà domani, giovedì 28 marzo, il consiglio comunale di Formigine presso le sale del castello di Piazza Calcagnini con inizio lavori a partire dalle 20.30. Numerose le proposte di atti in esame: otto delibere e due mozioni proposte dai gruppi consigliari. Si parte con una variazione di bilancio, poi la convenzione su Lepida e quella sul controllo delle nutrie. Altri tre accordi riguarderanno la “Ciclabile del Mito”, il percorso natura sul Secchia e quello sul Tiepido. Si proseguirà esaminando due proposte di permessi di costruire in deroga, nonché l’accordo per i lavori di messa in sicurezza del “ponte delle Casiglie”.

Seguirà la discussione di due mozioni presentate dai gruppi. In apertura verranno anche illustrate le relazioni annuali sull’attività dei consigli di frazione. Come di consueto sarà disponibile la trasmissione in diretta streaming grazie al sistema audio-video in alta definizione sul canale YouTube del Comune di Formigine alla sezione “Live”.

 

Il Comune di Sassuolo capofila in “Game On – Progettare per prevenire”

Il Comune di Sassuolo capofila in “Game On – Progettare per prevenire”È stato presentato oggi, in sala Giunta, “Game On – Progettare per prevenire”, un progetto co-finanziato dalla Fondazione di Modena nell’ambito del Bando Personae 2023. Il progetto, che vede il Comune di Sassuolo come capofila, ha l’obiettivo di consolidare e implementare azioni innovative volte a promuovere l’aggregazione e la socializzazione giovanile, con l’ulteriore scopo di sensibilizzare e prevenire la ludopatia. Attraverso la promozione di attività sportive e educative mirate, Game On si propone di favorire l’acquisizione di valori e stili di vita sani tra i giovani.

A livello mondiale, il mercato del gioco (sia online che offline) è un settore in rapida crescita anche in considerazione dell’aumento della portata del gioco on line. La possibilità di giocare senza un sito fisico è una delle caratteristiche più interessanti offerte dal gioco online che alimenta e invoglia, altresì, i giovani a giocare. L’Europa oggi rappresenta la regione più importante nel settore del gioco online. Regno Unito e Italia sono i due mercati principali, grazie ad una regolamentazione che è sempre stata di supporto allo sviluppo del settore. In Italia, quasi la metà degli utenti (47%) ha meno di 35 anni; in particolare, la maggior parte dei giocatori rientra nella fascia 25-34 anni (29%), mentre solo l’11% ha più di 55 anni. In Emilia-Romagna, il 10% dei residenti ha giocato d’azzardo online almeno una volta nella vita e il comportamento risulta maggiormente diffuso tra i più giovani e fra gli uomini.

 

In particolare, il progetto si articolerà in 3 azioni:

  1. Azione 1: Edugaming

L’azione prevede l’organizzazione di incontri e workshop per rendere consapevoli giovani e genitori dei rischi e delle opportunità del gioco online. I molteplici obiettivi dell’azione sono offrire strumenti di riflessione e analisi per l’utilizzo consapevole del web e del “gaming online”, con particolare attenzione ai fenomeni delle “lootbox”  delle “valute in game”; prevenire il fenomeno degli “hikikomori” incentivando l’aggregazione dal vivo dei giovani a rischio, valorizzare le competenze acquisite dai giovani nei loro contesti di vita informali su temi come la “gamification” del lavoro e l’inclusività; informare genitori ed educatori sui potenziali rischi del gaming per fornire loro gli strumenti atti a prevenire e riconoscere potenziali ludopatie. L’azione prevede anche di realizzare una serie di interventi nelle classi di un istituto scolastico di Sassuolo, con incontri formativi volti all’educazione al gioco sano.

  1. Azione 2: Comics & Sport

L’azione prevede l’organizzazione di eventi itineranti nel territorio dei Comuni partner finalizzati all’aggregazione e socializzazione giovanile, promuovendo sport e gioco sano in commistione con il mondo della cultura nerd e pop che tanto appassiona e coinvolge i giovani di oggi. SI realizza così un percorso sportivo ed educativo mirato all’acquisizione di valori e stili di vita positivi, il tutto nella divertente cornice del mondo dei fumetti, dei manga, del cinema cult anni ’80 – ’90 – 2000, delle serie televisive e dei cartoni animati.

  1. Azione 3: Academy Game Design

L’azione si pone l’obiettivo di proporre uno specifico percorso formativo finalizzato ad accompagnare aspiranti sviluppatori e giocatori in un percorso di apprendimento con l’obiettivo di progettare e realizzare un videogioco. L’obiettivo è quello di utilizzare i videogiochi online non solo come attività di svago ma anche come opportunità educativa e di formazione professionale. Lo scopo è quello, altresì, di colmare il gap esistente tra formazione e mercato del lavoro, fornendo competenze, strumenti e conoscenze concrete per entrare nel mondo e nell’industria dei videogiochi e del Digital Entertainment e per affrontare un futuro sempre più digitale.

Rallenta l’attività dell’industria regionale: il 2023 chiude con una leggera flessione della produzione (-0,5%)

Rallenta l’attività dell’industria regionale: il 2023 chiude con una leggera flessione della produzione (-0,5%)Unioncamere Emilia-Romagna: In Emilia-Romagna è in corso un sensibile processo di concentrazione industriale, tiene l’occupazione, si rafforzano le strutture societarie delle imprese. Bene le esportazioni dei settori che trainano l’export regionale, ma gli altri, anche se con andamenti mediamente migliori della media nazionale, non hanno recuperato l’inflazione. Le difficoltà legate agli scenari internazionali si riflettono sul rallentamento degli ordini anche dall’estero. Sono necessarie politiche di sostegno agli investimenti ed alla crescita dimensionale delle imprese.

Intesa Sanpaolo: Credito alle imprese in calo in misura minore rispetto al dato nazionale. I prestiti all’industria hanno tenuto meglio che nel resto d’Italia. Stabili i depositi. Resta elevato il grado di liquidità delle imprese regionali, indice del significativo rafforzamento della situazione finanziaria conseguito nel tempo.

Confindustria Emilia-Romagna: Buona capacità di tenuta dell’industria. Previsioni positive soprattutto delle aziende di medio-grandi dimensioni. Creare condizioni favorevoli agli investimenti delle imprese, vera forza motrice della crescita economica. Oggi le decisioni di investimento sono frenate dai tassi di interesse ancora elevati e dall’attesa delle agevolazioni di Industria 5.0

Con la primavera del 2023 si è avviata una fase di rallentamento dell’attività dell’industria regionale che ha portato a chiudere l’anno con una leggera flessione della produzione (-0,5%), che ha fatto seguito agli eccezionali aumenti registrati nei precedenti due anni di ripresa post pandemia.

Le imprese minori hanno subito un calo dell’attività (-2,4%) superiore a quello medio regionale ed anche la produzione delle piccole-medie imprese è diminuita dell’1,5%. Al contrario, le imprese medio-grandi hanno mostrato maggiore resilienza (+0,8%).

Le prospettive non sono in positivo per l’avvio del 2024: il processo di acquisizione degli ordini nel complesso ha avuto un rallentamento (-1,4%) ed anche nei mercati esteri gli ordini raccolti hanno subito un arretramento (-1,2%).

Sono questi alcuni dati dell’indagine congiunturale relativa all’anno 2023 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo.

A fronte di un aumento tendenziale dei prezzi industriali del manifatturiero che è stato pari al +1,8%, il fatturato complessivo ha registrato solo un lieve incremento (+0,4%).

Il fatturato estero ha avuto una dinamica positiva leggermente più solida ed ha chiuso l’anno con un +1,1% che ha trainato il risultato complessivo. Considerando però che i prezzi industriali dei beni destinati all’esportazione del manifatturiero hanno avuto un aumento tendenziale dell’1,9%, si può supporre che lo scorso anno anche le vendite sui mercati esteri della manifattura regionale si siano leggermente ridotte in termini reali.

Il rallentamento dell’industria regionale non ha interessato tutti i settori.

La produzione dell’industria alimentare ha continuato a crescere nel 2023 (+2,2%).

Le industrie della moda, che avevano ottenuto un sostanzioso recupero della produzione nel 2022, lo scorso anno hanno mostrato un’elevata capacità di tenuta ed hanno limitato sensibilmente la flessione (-0,4%).

L’industria della metallurgia e delle lavorazioni metalliche, che ha un elevata presenza di imprese di subfornitura, ha registrato un calo della produzione (-2,1%).

L’aggregato delle industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto è riuscito a crescere leggermente anche lo scorso anno (+0,8%), risultato che ha rafforzato ulteriormente il ruolo centrale per il sistema industriale regionale di questo aggregato settoriale.

L’eterogeneo gruppo delle “altre industrie” (che comprende chimica, farmaceutica, plastica e gomma e quelle della trasformazione dei minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro) ha chiuso l’anno in rallentamento (-2,4%).

Le esportazioni regionali

Secondo i dati rilevati dall’Istat nel 2023 le esportazioni della manifattura emiliano-romagnola rilevate a prezzi correnti hanno raggiunto 82.872 milioni di euro, pari al 13,9% dell’export nazionale, con un incremento dello 0,8% rispetto al 2022. Il risultato è positivo ma inferiore rispetto all’aumento dei prezzi alla produzione delle attività manifatturiere per il mercato estero rilevata a livello nazionale nello stesso periodo (+1,9%).

L’export regionale ha avuto risultati migliori rispetto alla media italiana in quasi tutti i settori. Ma l’andamento del valore delle esportazioni – salvo alcune eccezioni come quella importante dei macchinari e altre apparecchiature – si è tenuto al di sotto dell’inflazione.

Alimentari e bevande sono cresciuti del +5,5%.  Le vendite estere del comparto della moda sono leggermente aumentate (+1,3%). L’industria del legno e del mobile ha avuto una flessione del -3,9%.

L’export delle industrie chimica, farmaceutica e delle materie plastiche ha dato il più consistente contributo negativo alle esportazioni regionali (-14,1%), determinato dalla caduta delle vendite estere dei prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-28,1%) dopo il boom post pandemico.

L’industria della lavorazione di minerali non metalliferi ha subito la seconda più rapida flessione (-12,7%), seguita dalla metallurgia e dei prodotti in metallo ridotta del -12%.

Le esportazioni di apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura si sono contratte del -3,2%.

Aumento in doppia cifra, +11,5%, per macchinari e apparecchiature (24.041 milioni di euro). Risultato che porta al 29% l’importanza di quella che è la voce principale dell’export regionale di un settore aumentato anche in termini reali e non solo a prezzi correnti.

Con 11.618 milioni di euro di vendite all’estero, l’industria dei mezzi di trasporto si è confermata il secondo comparto per rilievo della quota dell’export regionale (14%) grazie a una crescita del 6,2%. Le vendite estere di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (9.803 milioni di euro) hanno proseguito una crescita sostenuta (+11,5%), mentre gli “altri mezzi di trasporto” hanno subito una pesante caduta (-10,1%).

Le altre industrie manifatturiere ha avuto un nuovo aumento (+2,9%) determinato soprattutto dalla sensibile crescita (+7,4%) di articoli sportivi e fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche.

Il registro delle imprese

Sulla base dei dati del Registro delle imprese, nell’ultimo anno il processo di concentrazione della base imprenditoriale in corso nell’industria ha prodotto un saldo delle dichiarazioni delle imprese registrate leggermente negativo (-247 imprese). L’intensità del processo è andata lievemente acuendosi rispetto ai due anni precedenti, ma senza avvicinare la forza che aveva assunto negli anni anteriori al 2020.

Il processo di concentrazione è stato più rapido nell’industria della ceramica, del vetro e dei materiali refrattari ove ha originato un saldo di -33 imprese. Ma il più ampio contributo alla riduzione della base imprenditoriale dell’industria è venuto dall’industria della moda (-110 imprese) che vede un’ampia presenza di imprese straniere e di minore dimensione.

Al contrario, l’andamento delle dichiarazioni delle imprese non ha inciso sulla base imprenditoriale dell’industria alimentare e delle bevande, della metallurgia e dell’industria dei prodotti in metallo e dell’altra industria non manifatturiera, rimasta invariata o sostanzialmente tale.

Saldo positivo (+26 imprese) per l’aggregato delle industrie elettroniche, delle apparecchiature elettriche, dei macchinari e apparecchiature, degli autoveicoli e rimorchi, degli altri mezzi di trasporto e della riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature, frutto solo del saldo nell’industria della riparazione e manutenzione di macchine (+152 unità), a fronte di contributi negativi come quello notevole venuto dal fondamentale settore della fabbricazione di macchinari e apparecchiature (-84 imprese).

L’evoluzione della base imprenditoriale negli ultimi 10 anni

Rispetto al 2013 la base industriale regionale si è ridotta del 13,4%, ovvero di 6.406 imprese.

La più ampia riduzione è stata originata dalla diminuzione di 1.938 imprese attive (-26,1%) nelle industrie della moda.

Le industrie meccaniche, elettriche, elettroniche e dei mezzi di trasporto hanno mostrato una maggiore tenuta nel decennio (-726 imprese, -6,6%) ed ora rappresentano il 24,5% dell’industria regionale. Ma solo le imprese attive nella riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature sono aumentate e decisamente (+30,2%, +898 unità). All’opposto la riduzione è stata attorno al -22% per le imprese attive nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali e di misurazione, fabbricazione di apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche e fabbricazione di macchinari.

L’industria della ceramica, vetro e dei materiali edili ha ristretto di oltre un quarto (-25,3%) la numerosità delle sue imprese (-433 unità) e ridotto il suo peso nell’ambito dell’industria regionale al 3,1%.

L’industria alimentare ha limitato la riduzione delle imprese nel decennio (-7,3%, -365 unità) ed ora rappresenta l’11,1% della base imprenditoriale industriale regionale.

Negli ultimi dieci anni l’industria regionale ha decisamente mutato la sua composizione per forma giuridica. Le società di capitale sono aumentate del 10,6% e rappresentano oggi il 42,7%. In parallelo sono diminuite le imprese costituite con ogni altra forma giuridica. Le società di persone sono scese di oltre un terzo (-36,6%), le ditte individuali sono diminuite del 19%, consorzi e cooperative del -17,9%.

L’occupazione

Secondo l’indagine Istat, l’occupazione dell’industria in senso stretto dell’Emilia-Romagna ha chiuso nel 2023 con un nuovo incremento rispetto all’anno precedente (+2%, +10.800 unità) salendo a quota 553 mila. L’andamento è stato pienamente in linea con quello dell’occupazione dell’industria in senso stretto nazionale che ha avuto un incremento analogo (+2%). Nello stesso periodo l’occupazione complessiva in regione è aumentata in misura più contenuta (+1,1%, +21.900 unità).

Il risultato positivo per l’industria è stato determinato dalla crescita degli occupati alle dipendenze (+1,5%, +7.500 unità), che sono giunti oltre quota 508 mila, alla quale si è aggiunto un ben più rapido incremento dell’occupazione autonoma (+7,8%, +3.200 unità) che è arrivata poco oltre quota 44.800 unità.

Previsioni

Secondo la stima elaborata a gennaio da Prometeia in “Scenari per le economie locali”, nel 2023 le difficoltà nelle catene di produzione internazionali, l’inflazione e la contenuta domanda estera hanno ridotto il valore aggiunto reale prodotto dall’industria in senso stretto regionale del 2%. Nel 2024 Il valore aggiunto reale prodotto dall’industria in senso stretto regionale dovrebbe potere riprendersi leggermente (+0,6%). Anche in questa ipotesi, al termine dell’anno corrente, il valore aggiunto reale dell’industria risulterà superiore di solo l’8,5%, rispetto a quello del 2007, il livello massimo precedente la crisi finanziaria del 2009.

Valerio Veronesi, Presidente Unioncamere Emilia-Romagna: «Siamo di fronte ad un settore che viaggia a due velocità. Da un lato l’accelerazione delle grandi realtà. Dall’altro la frenata delle piccole imprese preoccupate dalla diminuzione degli ordini e dai processi di internalizzazione che stanno cambiando le catene di subfornitura. Davanti ad una fase storica in cui l’incertezza e l’instabilità globale potrebbero rappresentare la norma è urgente sostenere le piccole imprese nei processi di aggregazione per salvaguardarne le professionalità e la forza competitiva».

Secondo l’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, il mercato del credito resta caratterizzato da un calo di domanda dovuto a un insieme di fattori congiunti: i tassi d’interesse più alti, il ricorso all’autofinanziamento, il posticipo degli investimenti in un clima contrassegnato da incertezza prospettica. Di conseguenza, i prestiti alle imprese sono rimasti in riduzione in Emilia-Romagna come nel resto del sistema nazionale, mostrando comunque evidenze che il punto di minimo del ciclo negativo del credito potrebbe essere alle spalle. Il 2023 si è chiuso con un calo dei prestiti alle imprese del 5,6% rispetto a fine 2022, in risalita dai minimi toccati nel terzo trimestre (-7,1% a settembre). L’andamento è coerente con l’evoluzione del sistema Italia, rispetto al quale nel corso del 2023 si è osservata una performance locale generalmente migliore, tanto che in media annua i prestiti alle imprese si sono ridotti del 3,1% in regione rispetto al -4,9% nazionale. I prestiti all’industria hanno tenuto meglio che nel resto d’Italia, restando invariati in media annua, mentre a livello nazionale si è registrato un calo del 5,9% medio annuo.

La resilienza del credito alle imprese industriali della regione risulta da un primo semestre 2023 ancora in crescita e una chiusura d’anno con un calo meno intenso della media nazionale (-4,9% e -7,3% a dicembre rispettivamente).

I dati per dimensione d’impresa mostrano che il 2023 è stato un anno a due facce per i prestiti alle imprese dell’Emilia-Romagna con oltre 20 dipendenti, ancora in crescita nei primi mesi e in contrazione da giugno in misura meno intensa del resto d’Italia, del -2,0% in media annua rispetto a una variazione negativa doppia a livello nazionale (-4,4%). Si confermano più deboli i prestiti alle piccole imprese, in flessione del 9,4% anno su anno nell’ultimo trimestre 2023, in linea con il dato nazionale.

Il minore ricorso al credito bancario va letto alla luce di un grado di liquidità delle imprese che rimane elevato in aggregato. Da inizio 2023 e per gran parte dell’anno si è osservata una contrazione dei depositi delle imprese, determinata dall’utilizzo delle riserve disponibili in conto. Tuttavia, l’evoluzione finale ha sorpreso positivamente, risultando migliore delle attese e dei primi otto mesi. In regione, i depositi bancari delle imprese hanno chiuso il 2023 nel segno della stabilità rispetto a dodici mesi prima, accentuando il percorso di risalita dai minimi del trend, segnato anche dal sistema Italia che a dicembre ha registrato una variazione leggermente negativa (-1,6%). Per le imprese dell’Emilia-Romagna il forte apporto di liquidità in conto di fine 2023 ha compensato l’utilizzo nel resto dell’anno. Non è stato quindi eroso l’ampio cuscinetto di liquidità delle imprese dell’Emilia-Romagna, che consente loro di fronteggiare gli impatti negativi del contesto di tassi più alti rispetto al recente passato. Fatto 100 il volume dei prestiti, i depositi delle imprese dell’Emilia-Romagna sono risultati pari al 70% nel quarto trimestre 2023, in linea con il 69% dei due anni precedenti, una quota ben più alta rispetto al 23% di dieci anni prima, indice del significativo rafforzamento della situazione finanziaria conseguito nel tempo dalle imprese.

Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo«Il tessuto economico regionale si conferma solido e reattivo, oggi è ancor più strategico per le imprese cogliere le opportunità di investimento presenti e puntare ad obiettivi di lungo periodo. Intesa Sanpaolo mette in campo tutte le risorse e gli strumenti disponibili per sostenere i loro piani di sviluppo. Nel 2023 abbiamo erogato alle imprese dell’Emilia-Romagna oltre 400 milioni di euro per investimenti con obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale, che salgono a 1,5 miliardi di euro dall’attivazione delle specifiche linee di finanziamento S-Loan e Circular Economy.
Proprio in questi giorni 
– sottolinea Florio – il Gruppo ha lanciato un nuovo programma che mette a disposizione 120 miliardi di euro per accompagnare investimenti e progettualità delle imprese italiane, focalizzandosi su tre ambiti prioritari e trasversali per settori e dimensione aziendale: Transizione 5.0 ed efficientamento energetico, sviluppo all’estero e su nuovi mercati, progresso digitale e cybersicurezza». 

L’indagine di Confindustria Emilia-Romagna relativa al primo semestre 2024 registra un clima di fiducia delle imprese in miglioramento rispetto a metà 2023.

La produzione è attesa in crescita dal 34% degli imprenditori, con un saldo ottimisti/pessimisti di 16 punti, migliore rispetto ai 9 dello stesso periodo del 2023.

Il 32% delle imprese prevede ordini totali in aumento, con un saldo ottimisti/pessimisti di quasi 12 punti, in netto miglioramento rispetto ai 3,6 registrati un anno fa.

Gli ordini esteri sono attesi in aumento dal 24% degli intervistati: il saldo ottimisti/pessimisti è pari a quasi 8 punti, con una decisa salita rispetto ai -5 di metà 2023.

Più di un’azienda su tre prevede un aumento dell’occupazione nel semestre in corso e il 60% una situazione stazionaria.

«L’industria della nostra regione conferma una buona capacità di tenuta – sottolinea la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi – e le previsioni, soprattutto delle imprese di medio-grandi dimensioni, sono positive. Il sistema produttivo emiliano-romagnolo è solido e continua a marciare nonostante molte incognite: il costo dell’energia ancora elevato, una domanda mondiale che resta debole a causa dei conflitti e della frenata di grandi mercati come Stati Uniti e Germania. I tassi di interesse elevati condizionano le decisioni di investimento da parte delle aziende: ci attendiamo un intervento tempestivo da parte della BCE in questa direzione. Anche l’attesa della concreta attuazione delle agevolazioni di Industria 5.0 contribuisce a ritardare gli investimenti delle imprese che sono, insieme alla capacità di export, la vera forza motrice della crescita economica».

Circa la dimensione d’impresa si evidenzia una differenza marcata, comunque sempre in terreno positivo, tra PMI e grandi imprese, con prospettive meno favorevoli da parte delle PMI rispetto alle imprese di maggiori dimensioni. Per la produzione il clima di fiducia è molto positivo tra le grandi imprese. Ottimismo crescente al crescere della dimensione per quanto riguarda i giudizi sull’occupazione: il saldo ottimisti/pessimisti è pari a +28 per le piccole, +42 per le medie e +31 per le grandi imprese.

Rispetto ai settori merceologici si registrano previsioni positive per produzione e ordini nei settori alimentare, meccanica, mezzi di trasporto e chimica.

Alla rilevazione hanno partecipato 412 imprese dell’Emilia-Romagna appartenenti ai settori manifatturiero e servizi, per un totale di oltre 62mila addetti, un fatturato complessivo di circa 20,6 miliardi di euro.

 

Appuntamenti pasquali al Castello e alle Salse

Appuntamenti pasquali al Castello e alle SalsePer le festività pasquali sono previste diverse aperture straordinarie del Castello di Spezzano e del Museo della Ceramica. Innanzitutto sabato 30 marzo dalle 15.00 alle 19.00 la struttura sarà accessibile liberamente. Il giorno seguente (Pasqua), domenica 31 marzo, l’apertura al pubblico sarà dalle 10.30 alle 20.00, con possibilità di visita guidata gratuita senza prenotazione alle ore 16.30, alle 17.30 e alle 18.30, con ritrovo in corte. Stesso discorso varrà per il giorno di Pasquetta lunedì 1 aprile, con accessibilità libera nella fascia 10.30-20.00 e visite guidate previste alle ore 11.30, 15.00, 16.30 e alle 18.00, sempre con ritrovo in corte.

Terminate le festività alcune parti del Castello non saranno accessibili per un periodo necessario ad importanti interventi di restauro dell’intera ala est. Il Museo della Ceramica rimarrà comunque visitabile, anche se non nella sua interezza, solo alcune sale saranno chiuse fino al termine dei lavori.

Negli stessi giorni proseguono gli appuntamenti alle Salse di Nirano. E così domenica 31 marzo ci aspetta “Caccia all’uovo” con ritrovo alle 16.00 presso Ca’ Rossa. Un divertente gioco a squadre alla ricerca delle uova di cioccolato che il coniglietto di Pasqua ha nascosto nella Riserva. Festeggiate insieme a noi con una gara all’ultimo uovo accompagnata da simpatici quiz. Il giorno successivo, lunedì 1 aprile alle ore 16.00 invece è prevista l’attività “Piccoli naturalisti” con ritrovo sempre a Ca’ Rossa. Flora, fauna, tracce, agenti atmosferici non hanno più segreti. Sul tuo quaderno d’osservazione appunta, cataloga e racconta ciò che vedi con l’aiuto di una guida esperta!

Entrambe le iniziative alle Salse sono dedicate ai bambini dai 6 ai 12 anni e sono a ingresso libero. Info: salse.nirano@fiorano.it oppure 342/8677118. Consigliati abbigliamento comodo e calzature chiuse da ginnastica o trekking per agevolare le escursioni.

Nidi d’infanzia, a Maranello iscrizioni e incontri informativi

Nidi d’infanzia, a Maranello iscrizioni e incontri informativiAl via le iscrizioni ai nidi d’infanzia e allo spazio bambini del Comune di Maranello. Dal 4 al 21 aprile sarà possibile iscrivere bambini e bambine per l’anno educativo 2024-2025. Le iscrizioni si effettuano online sul portale Entranext, accessibile dal sito del Comune; per informazioni o richieste di assistenza alla compilazione è a disposizione il Servizio Istruzione del Comune di Maranello.

Per informare le famiglie sui servizi educativi è in programma una riunione informativa giovedì 4 aprile alle ore 18 presso la Biblioteca Mabic: l’amministrazione comunale, i pedagogisti e le educatrici incontrano le famiglie per la presentazione dei servizi educativi del territorio e l’illustrazione delle modalità di iscrizione. In programma anche due open day nelle strutture: sabato 6 dalle 10 alle 12 e martedì 9 dalle 17 alle 19 si potranno visitare gli spazi, ricevere informazioni sull’organizzazione dei servizi e partecipare insieme ai propri figli ad attività di gioco e laboratori. Il nido d’infanzia è un servizio educativo aperto ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni, al quale si iscrivono i nati nel 2022, 2023 e i bambini che nasceranno entro il 30 settembre 2024. Le modalità di frequenza del nido sono il tempo pieno dalle 7.30 alle 16.30, il part-time dalle 7.30 alle 13.00/13.30 e il prolungamento orario dalle 16.30 alle 18.30. Tre le strutture presenti sul territorio: il Nido L’Aquilone, il Nido Le Coccinelle e il Nido Virgilia. Disponibile per le famiglie anche lo Spazio Bambini, servizio educativo integrativo rivolto a bambini dai 18 ai 36 mesi che non frequentano il nido d’infanzia (potrà essere esteso anche ai bambini a partire dai 12 mesi di età), attivo presso la struttura di via Magellano 17 dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00, senza la somministrazione del pasto.

 

Supervisione di macchinari e utensili, come ottimizzare le prestazioni

Supervisione di macchinari e utensili, come ottimizzare le prestazioniNell’era dell’industrializzazione 4.0, il coordinamento efficace di macchinari e utensili rappresenta un pilastro fondamentale per il successo di un’impresa. Elevare le prestazioni di queste risorse è cruciale per mantenere la competitività e il successo aziendale.

Analisi dei requisiti di supervisione

Innanzitutto ci sono dei requisiti di gestione da contemplare per condurre un’adeguata supervisione. Con un processo che coinvolge la valutazione delle esigenze operative, si può far funzionare una fabbrica in modo efficiente.

Anche la pianificazione delle risorse necessarie e l’identificazione delle aree critiche richiedono meticolose riflessioni. Solo attraverso una comprensione approfondita di queste prescrizioni si può garantire un ambiente di lavoro integro e performante.

Implementazione di protocolli di manutenzione preventiva

Un aspetto che va ponderato per innalzare le performance dei macchinari è l’attuazione di direttive di revisione proattiva. Queste procedure operative prevedono una serie di iter ricorrenti per la verifica, la pulizia e la manutenzione degli impianti e delle attrezzature. Con una manutenzione preventiva consona, si possono ridurre i tempi di inattività non pianificati e migliorare la durata e l’affidabilità dei macchinari.

Ottimizzazione dell’utilizzo degli utensili

Nelll’industria manifatturiera, l’utilizzo produttivo degli arnesi da lavoro è essenziale per massimizzare la produttività e ridurre gli oneri operativi. Gli utensili, come le viti a brugola, sono essenziali per l’assemblaggio delle apparecchiature. Questi ferri del mestiere dispensano precisione e affidabilità nel fissare e assiemare i vari componenti.

Un altro aspetto di notevole rilevanza da vagliare è la corretta selezione degli strumenti in base alle caratteristiche del materiale e degli interventi da eseguire. Ad esempio, nel caso specifico delle viti a testa cilindrica e attacco esagonale, la dimensione e il profilo corretti possono evitare danni ai componenti e garantire un fissaggio sicuro e stabile.

Adozione di attrezzi adeguati e manutenzione per migliorare le operazioni di montaggio

L’impiego di arnesi all’avanguardia come quelli pneumatici o elettrici può rendere più efficace la precisione dell’assemblaggio. Tali attrezzi possono risultare ideali per lo scorrimento rapido nei lavori e per ridurre la fatica degli operatori coinvolti.

Un’adeguata cura e conservazione delle apparecchiature si traduce in una migliore qualità del lavoro. La procedura include la pulizia regolare, la lubrificazione e la sostituzione dei pezzi usurati o danneggiati.

Gestione dell’efficienza operativa dei macchinari

Una produzione continua ed efficace è resa possibile da un’attenta gestione dell’efficienza operativa delle macchine. La prassi racchiude la pianificazione dei flussi di lavori con l’ausilio di tecnologie avanzate come:

  • Automazione: consente l’esecuzione automatizzata di compiti ripetitivi e standardizzati, riducendo al minimo gli interventi umani e aumentando l’efficienza produttiva.
  • Intelligenza artificiale: Grazie a sistemi intelligenti di elaborazione dati, l’AI ottimizza i processi decisionali e predittivi, permettendo una gestione più efficace delle risorse e una migliore adattabilità alle variazioni del contesto produttivo.
  • Analisi dei dati: fornisce insight preziosi sulle prestazioni e sulle tendenze del processo produttivo, consentendo di individuare opportunità di miglioramento e di prendere decisioni informate.

Ruolo della formazione e dell’aggiornamento del personale

Un personale ben addestrato è in grado di utilizzare in modo adeguato gli asset a disposizione. Nei progetti di economia circolare, l’addestramento e l’aggiornamento del personale giocano una posizione significativa nell’ottimizzazione delle prestazioni dei macchinari e degli utensili. Con un indottrinamento adeguato si possono identificare e risolvere tempestivamente eventuali inconvenienti e contribuire al miglioramento progressivo dei processi produttivi.

Monitoraggio delle metriche di produzione e prestazioni

Per valutare l’efficacia delle strategie di supervisione e localizzare eventuali aree con margini di crescita, è necessario vigilare costantemente sulle variabili di analisi del rendimento. Questo include la raccolta e la valutazione dei dati, la qualità del prodotto e le interruzioni.

Monitorando meticolosamente le varie fasi, si può intervenire in qualsiasi momento con misure correttive e tempestive per implementare migliorie alle operazioni di produzione.

 

 

 

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