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domenica, 8 Giugno 2025
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Migranti: vertice in Prefettura a Bologna con il ministro dell’Interno, Piantedosi, il presidente Bonaccini, i prefetti e i sindaci dei Comuni capoluogo

Un tavolo nazionale tra Governo e Regioni, annunciato ad aprile ma poi non attivato, per concordare un’equa distribuzione sul territorio; un coordinamento regionale permanente sulla gestione dell’accoglienza in Emilia-Romagna da insediare a stretto giro con Prefetti e i sindaci dei Comuni capoluogo, sul modello di quanto già sperimentato positivamente durante il Covid e l’emergenza dei profughi in fuga dall’Ucraina.

E’ quanto emerso dal vertice in Prefettura a Bologna tra il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – accompagnato dal sottosegretario Davide Baruffi e dall’assessore al Welfare, Igor Taruffi -, Prefetti, sindaci e rappresentanti dei Comuni capoluogo dell’Emilia-Romagna.

In apertura dell’incontro, Bonaccini ha presentato un documento condiviso con i primi cittadini, per ribadire le richieste avanzate nei mesi scorsi all’Esecutivo in tema accoglienza dei migranti. Sette i punti principali: oltre all’istituzione di un tavolo tra Stato e Regioni per condividere informazioni e attività necessarie a fronteggiare lo stato di emergenza e il Coordinamento regionale con Prefetti e Comuni, prevede il tempestivo ripristino e la salvaguardia di un’equa distribuzione dei migranti sul territorio nazionale, come peraltro previsto dall’accordo tra Stato, Regioni ed Enti locali del 2014 e riconfermato nel 2016; la riaffermazione della piena centralità e il conseguente potenziamento del sistema dell’accoglienza diffusa (CAS e SAI) a partire dall’adeguamento dei contenuti economici dei capitolati di gara per i posti CAS (con un incremento pari ad almeno il 50%). E ancora, una netta opposizione all’allestimento di grandi centri di accoglienza, che creano enormi problemi anche di sicurezza. Per l’Emilia-Romagna i Centri di permanenza per il rimpatrio (CPR) non sono la risposta ai problemi della gestione degli ingressi né a quelli dell’accoglienza, che hanno portato il Governo a proclamare lo stato di emergenza nazionale. Particolare urgenza richiede infine il rafforzamento del sostegno economico ai Comuni per l’assistenza ai minori non accompagnati.

“Ringrazio il ministro Piantedosi per la disponibilità a tenere un incontro con i rappresentanti delle nostre comunità qui a Bologna: lo abbiamo chiesto perché gli Enti locali e i territori rischiano di non avere i mezzi e le risorse per fronteggiare la situazione- ha spiegato Bonaccini-. Accolgo positivamente l’impegno del ministro ad aprire i due tavoli che abbiamo chiesto, quello regionale e quello nazionale. E’ una pratica che abbiamo già sperimentato positivamente durante la pandemia e la gestione dei profughi dall’Ucraina”. Inoltre, Bonaccini ha sottolineato “l’impegno del ministro a stanziare nei prossimi giorni nuovi fondi per l’accoglienza diffusa, posto che i grandi centri non sono la risposta giusta né per l’accoglienza, né per la sicurezza delle comunità. In questo chiediamo un’attenzione particolare al tema dei minori accompagnati, che oggi grava totalmente sulle spalle dei Comuni in modo ormai non più sostenibile”.

Secondo il presidente della Regione, è necessario proseguire su un modello di accoglienza diffusa: “Va potenziata, mettendo le risorse necessarie affinché i capitolati siano economicamente sostenibili. Oggi le gare per la gestione vanno deserte perché i capitolati sono totalmente inadeguati sia per reperire gli spazi, sia per erogare i servizi indispensabili affinché ci possa essere un minimo di integrazione nel territorio. Se non si fa questo poi si arriva alle tendopoli e noi qui non le vogliamo”. Anche riguardo ai Cpr, Bonaccini ha sottolineato come “si tratta di una questione che non attiene al tema dell’emergenza migranti. Lo stesso Ministro ha chiarito nei giorni scorsi come i Cpr non siano pensati per accogliere: dunque, ribadisco, nulla c’entrano con i problemi che stiamo affrontando nelle città”. Infine, la richiesta di un’equa distribuzione dei migranti sui territori: “L’Emilia-Romagna è pronta a fare la propria parte, come ha sempre fatto e sta facendo, ma se a oggi stiamo accogliendo il numero più alto di persone in relazione alla popolazione, e nonostante la drammatica alluvione di maggio, ci chiediamo se questo vuol dire però che qualche altra Regione non stia facendo lo stesso sforzo. Chiediamo allora chiarezza e lo stesso pretendiamo dai comuni, perché ciascuno faccia il suo”. Dunque, ha concluso Bonaccini, “il Governo ha il dovere di riequilibrare la distribuzione nei territori, anche a livello di singole Province e singoli Comuni. Crediamo sia giusto venga fatto in maniera condivisa, attraverso il confronto costante con le Regioni e gli Enti locali”.

F1, GP del Giappone: per la Ferrari un venerdì nella direzione giusta

F1, GP del Giappone: per la Ferrari un venerdì nella direzione giustaLa Scuderia Ferrari ha completato senza intoppi il programma previsto per la giornata di prove libere del Gran Premio del Giappone: le due SF-23 si sono piazzate al secondo e al quarto posto in entrambe le sessioni. Da questo venerdì sono emerse una buona competitività sul giro secco e la quasi certezza che la corsa sarà su almeno due stop dato l’elevato degrado dei penumatici, un fenomeno previsto ma acuito dalle temperature particolarmente elevate della fine dell’estate giapponese. In entrambe le sessioni la squadra ha impiegato anche alcuni set di pneumatici prototipo messi a punto da Pirelli in funzione della prossima stagione.

FP1. Charles e Carlos hanno iniziato con gomme prototipo prima di passare alle Soft per la simulazione di qualifica. Sainz ha ottenuto il secondo tempo in 1’32”273, mentre Charles – che portava all’esordio una nuova specifica di fondo – ha fermato i cronometri in 1’32”574, assicurandosi la quarta prestazione. Negli ultimi quindici minuti la squadra ha caricato carburante e montato pneumatici Hard per girare in configurazione gara. Carlos ha completato 24 tornate, Charles 25.

FP2. Anche nel turno del pomeriggio i due piloti hanno di nuovo iniziato con gomme prototipo per poi passare alle Medium e alle Soft per la simulazione di qualifica. Ad ottenere il secondo tempo questa volta è stato Leclerc in 1’31”008, mentre Carlos è stato quarto in 1’31”237. Con ancora metà sessione a disposizione la squadra si è quindi dedicata al lavoro in configurazione gara, con i long run che sono stati effettuati con mescola Medium ad un passo costante anche se – al pari di tanti altri piloti – anche Carlos e Charles hanno dovuto fare i conti con il surriscaldamento delle gomme e il conseguente degrado. All’attivo di Charles 23 tornate, una in meno per Carlos. Domani l’ultima sessione di prove libere è in programma alle 11.30 locali (4.30 CET), le qualifiche scatteranno alle 15 (8 CET).

Sporting: di scena il tabellone finale giovanile

Sporting: di scena il tabellone finale giovanileDa venerdì 22 a domenica 24 settembre va di scena il tabellone finale under 12 maschile di tennis e i migliori 8 circoli in Italia si sfidano tra di loro in un tabellone a eliminazione diretta per lo scudetto a squadre 2023. Una manifestazione a cui i bambini tengono in modo speciale e che lo Sporting Club Sassuolo, da sempre in primo piano nella promozione della attività giovanile, ha il piacere di ospitare sui propri campi in terra rossa.

La prima giornata è stata “lunghissima”: la pioggia è stata padrona dell’intera mattinata e i giovani atleti hanno fatto avanti e indietro dai campi prima di completare le partite. Gli incontri sono stati tutti a favore di pronostico tranne per TF Finale Ligure, terza testa di serie, e sconfitta al primo turno da Vavassori Tennis Team. Tennis School Monte Ka’ Tira – Catania, TC Parioli – Roma e Sporting Club Sassuolo vincono entrambi i singoli e si confermano in semifinale!

1° giornata

Tennis School Monte Ka’ Tira vs TC La Signoretta 2-1

TC Parioli vs TC Bolzano 2-1

Vavassori Tennis Team vs TC Finale 2-1

Sporting Club Sassuolo vs TC Tolentino 3-0

2° giornata (semifinali incrociate)

Tennis School Monte Ka’ Tira vs TC Parioli

Vavassori Tennis Team vs Sporting Club Sassuolo

TC La Signoretta vs TC Bolzano

Tc Finale vs TC Tolentino

Ancora un elenco di chiusure programmate su A13, Ramo Verde e Tangenziale di Bologna

Ancora un elenco di chiusure programmate su A13, Ramo Verde e Tangenziale di BolognaSulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

dalle 22:00 di lunedì 25 alle 6:00 di martedì 26 settembre, sarà chiuso il tratto compreso tra Occhiobello e Rovigo sud Villamarzana, in entrambe le direzioni, Padova e Bologna. Nella stessa notte, ma con orario 21:00-6:00, sarà chiusa l’area di parcheggio Quattro vie est, situata al km 50+750.  In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:

verso Padova, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Occhiobello, percorrere la viabilità ordinaria: Via Eridania, Santa Maria Maddalena, SS16 Adriatica, SS434 Transpolesana, per rientrare sulla A13 alla stazione di Rovigo sud Villamarzana;

verso Bologna, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Rovigo sud Villamarzana, percorrere la viabilità ordinaria: SS434 Transpolesana, SS16 Adriatica, Santa Maria Maddalena, Via Eridania, per rientrare sulla A13 alla stazione di Occhiobello;

-nelle due notti di martedì 26 e mercoledì 27 settembre, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Occhiobello e Rovigo sud Villamarzana, verso Padova. Nelle stesse notti, ma con orario 21:006:00, sarà chiusa l’area di parcheggio Quattro vie est, situata al km 50+750.  In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Occhiobello, percorrere la viabilità ordinaria: Via Eridania, Santa Maria Maddalena, SS16 Adriatica, SS434 Transpolesana, per rientrare sulla A13 alla stazione di Rovigo sud Villamarzana;

-dalle 22:00 di giovedì 28 alle 6:00 di venerdì 29 settembre, sarà chiusa la stazione di Rovigo sud Villamarzana, in entrata verso Padova e in uscita per chi proviene da Bologna. In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni:  in entrata verso Padova: Rovigo; in uscita per chi proviene da Bologna: Occhiobello.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di competenza CAV Concessioni Autostradali Venete, nelle tre notti di lunedì 25, martedì 26 e mercoledì 27 settembre, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A4 Torino-Trieste, per chi proviene da Bologna ed è diretto verso Venezia. In alternativa si consiglia di immettersi sulla A4 verso Milano, uscire alla stazione di Padova est e rientrare dalla stessa in direzione di Venezia.

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Sul Ramo Verde della Tangenziale di Bologna (Raccordo stazione Borgo Panigale-Tangenziale di Bologna), per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, dalle 22:00 di lunedì 25 alle 6:00 di martedì 26 settembre, sarà chiuso lo svincolo che dal Ramo Verde immette sulla Tangenziale di Bologna, per chi proviene dalla stazione di Bologna Borgo Panigale ed è diretto verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.

In alternativa si consiglia di percorrere la Tangenziale, in direzione Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, uscire allo svincolo 2 Borgo Panigale e rientrare dallo stesso verso San Lazzaro/A14.

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Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, dalle 22:00 di lunedì 25 alle 6:00 di martedì 26 settembre, sarà chiuso lo svincolo 7 Bologna Centro, in entrata verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli.

In alternativa si consiglia di entrare allo svincolo 7bis SS64 per Ferrara o allo svincolo 6 Castelmaggiore.

 

Lo Sportello Informafamiglie di Formigine arriva in via Unità d’Italia

Lo Sportello Informafamiglie di Formigine arriva in via Unità d’ItaliaNuovo servizio presso lo Sportello del cittadino di via Unità d’Italia a Formigine, che a partire dal 5 ottobre ospiterà tutti i giovedì dalle ore 8.30 alle ore 13 lo Sportello Informafamiglie presente all’interno di Villa Bianchi, sede formiginese del Centro per le famiglie del Distretto Ceramico, con l’obiettivo di accogliere le famiglie dei ragazzi in crisi e in cerca della loro strada.

La decisione di spostare, per un giorno alla settimana, il servizio nella sede comunale nasce per avvicinarsi alle famiglie che non hanno l’abitudine di frequentare Villa Bianchi, dare loro alcuni consigli e fare conoscere tutti i servizi disponibili sul territorio, dall’educativa al counselling individuale e familiare fino ad arrivare a incontri di mediazione familiare. Negli altri giorni della settimana, lo Sportello resterà attivo nella sede di Villa Bianchi seguendo i consueti orari.

“Come tutti sappiamo – dichiara il Sindaco Maria Costi – difficilmente sono gli adolescenti a chiedere aiuto, anche se vivono situazioni di smarrimento mentre sono alla ricerca della propria strada: i momenti di crisi sono parte dei processi di crescita e noi come adulti dobbiamo far sentire la nostra vicinanza. Questo servizio si rivolge in primis alle famiglie, con l’obiettivo di aiutarle ad aiutare i loro ragazzi, e agli stessi giovani, facendo scoprire i tanti servizi che il territorio mette a disposizione e che spesso non si conoscono. Un luogo amichevole, informale e costantemente informato su servizi e opportunità in cui recarsi per avere informazioni e sostegno e che possa accogliere dubbi, perplessità e fatiche per accompagnare il cammino dei ragazzi in una fase della vita così delicata come l’adolescenza”.

Sempre ai giovani è dedicata “Soundform” iniziativa in programma domani (sabato 23 settembre) a partire dalle 16 nel parco della Resistenza. L’evento, gratuito, prevede un allenamento all’aria aperta di parkour e ultimate frisbee, giocoleria, street art, musica, giochi sportivi e animazione. Le attività sono organizzate da Hub in Villa in collaborazione con Associazione TeLa – Teatro Laboratorio APS, ASD Formigine Parkour, Bendésa APS, Progetto Zone – Aliante Cooperativa Sociale.

A Casa Corsini arriva “Note a Margine”

A Casa Corsini arriva “Note a Margine”La Fonoteca Soneek Room di Casa Corsini, dedicata a Massimiliano “Max” Teneggi, torna con cinque appuntamenti serali di musica e approfondimento che toccheranno generi, interpreti ed esperienze molte diverse: da Janis Joplin a Rigoletto, dalla dark ambient fino a Lou Reed. Il tema centrale, affrontato in varie declinazioni e in differenti periodi storici, è quello della musica e della sua connessione con la marginalità, la disparità di opportunità e il disagio.

Tutti gli appuntamenti sono gratuiti, a ingresso libero con inizio alle ore 21.

S’inizia martedì 26 settembre con “La censura delle donne nell’età contemporanea” a cura di Elio Carosone e Angelica Pari che spazierà da Janis Joplin a Tina Turner per arrivare a Destiny’s Child, Bjork e infine ad Elettra Lamborghini e Pussy Riots. In particolare, si parlerà dei requisiti richiesti alle donne per potersi affermare musicalmente come artiste, ponendo come anno cardine il 1968. Lunedì 9 ottobre tocca a “L’opera Queer: castrati e en travesti con Samuele Peruzzi con un percorso oltre il binarismo di genere: dalla figura del castrato del Sei e Settecento, fino allo sviluppo del ruolo femminile dell’en travesti nell’opera lirica ottocentesca. Martedì 24 ottobre sarà la volta di Bianca Giugni Leoni e Ilaria Motta con “Distanze e solitudini: musica sospesa per persone sospese”: partendo dal lavoro di Pluhm, compositore italiano di dark ambient, si aprirà un percorso di esplorazione all’interno delle emozioni che caratterizzano la società attuale in bilico tra frenesia e solitudine. Lunedì 13 novembre tocca a “Il Duca si diverte, Rigoletto no”, una lezione-concerto con musica dal vivo sul Rigoletto di Giuseppe Verdi per comprenderne a pieno il linguaggio musicale ma anche le dinamiche sociali che trovano spazio nell’opera. Chiude la rassegna Nicola Caleffi con “Walk on the wild side” in programma martedì 5 dicembre: una conferenza con ascolti guidati e commentati alla scoperta delle influenze reciproche tra minoranze sociali e le musicalità, a partire dagli anni ’60 e dalla musica di Lou Reed.

La Fonoteca Soneek Room: si trova all’interno di Casa Corsini, a Fiorano Modenese, ed è dedicata a Massimiliano “Max” Teneggi (1966-2010), in arte Soneek Mx Dj.

Teneggi, figura di riferimento per la scena musicale giovanile modenese dagli anni ’80 agli anni 2000, è stato conduttore radiofonico per l’emittente fioranese Antenna Uno Rockstation e dj nei più importanti locali alternativi della provincia (Pakko, Mascotte, Albert Hall, Oasis solo per citare i principali).

Epilessia, in cinque anni consistente aumento in Emilia-Romagna del numero di persone operate nell’Hub regionale

Importante aumento in Emilia-Romagna del numero degli interventi di chirurgia dell’epilessia a partire dal 2018, quando la Regione ha deliberato l’istituzione di un Hub integrato su due sedi per il trattamento chirurgico della malattia, nato sulla base delle evidenze di efficacia della chirurgia dell’epilessia pubblicate dalla letteratura internazionale.

Concepito con l’obiettivo di potenziare la rete regionale dedicata alle persone con epilessia e rendere più efficiente il percorso chirurgico grazie al modello “Hub and Spoke”, l’Hub integrato lavora su due sedi: l’Irccs delle Scienze Neurologiche di Bologna, presso l’ospedale Bellaria, e il dipartimento integrato di Neuroscienze dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, all’ospedale di Baggiovara. A supporto dell’Hub la rete regionale Spoke di riferimento, costituita dalle unità operative di Neurologia per l’epilessia in età adulta e dalle unità operative di Neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza e di pediatria per l’epilessia in età evolutiva.

I due centri insieme, tra il 2018 e il 2022, hanno effettuato 120 interventi (62 a Modena e 58 a Bologna) numero rilevante se si considera che in tutta Italia – secondo i dati diffusi dalla Lega Italiana contro l’Epilessia – sono circa 300 all’anno.

Il percorso chirurgico dell’epilessia viene illustrato oggi nella città felsinea, in viale Aldo Moro, in occasione del convegno “La chirurgia dell’epilessia in Regione Emilia-Romagna”. L’incontro, al quale partecipano gli specialisti delle due sedi dell’Hub e numerosi esperti del settore,ha due obiettivi: informare tutti i professionisti coinvolti nella gestione delle persone con epilessia sui percorsi diagnostici e terapeutici sviluppati in questi anni, e promuovere la ricerca clinica neurologica e neurochirurgica sul trattamento chirurgico dell’epilessia, favorendo al tempo stesso l’integrazione tra l’Hub e gli Spoke, cioè le unità operative di Neurologia e le unità operative di Neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza e di pediatria per l’epilessia in età evolutiva.

“I risultati che abbiamo raggiunto in così poco tempo- commenta l’assessore regionale alla Politiche per la salute, Raffele Donini- indicano che la decisione presa qualche anno fa di potenziare la rete regionale dedicata alle persone con epilessia con la costituzione di un hub regionale integrato su due sedi andava nella direzione giusta. Presso il nostro hub i pazienti trovano una risposta di elevata professionalità e all’avanguardia nel panorama nazionale. Aver incrementato in così poco tempo gli interventi chirurgici effettuati significa aver aumentato le possibilità per queste persone, che spesso vivono una condizione invalidante, di avere una migliore qualità della vita e recuperare l’autonomia personale”.

“L’indagine diagnostica permette di ottenere molteplici e preziose informazioni sul singolo paziente- spiega il professor Stefano Meletti, direttore della Neurologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena- che ci consentono di scegliere la terapia più efficace in base alla lesione encefalica da cui derivano le crisi epilettiche. La nascita del centro hub- prosegue Meletti-mira a concentrare la casistica operatoria in due centri qualificati che costituiscono, rispettivamente, i centri di riferimento delle rispettive Aree Vaste di competenza”.

“L’intervento- precisa il professor Giacomo Pavesi, direttore della Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena- consiste nell’insieme delle procedure di localizzazione e rimozione delle regioni della corteccia cerebrale da cui originano le crisi epilettiche. Si tratta di pazienti con epilessie che solitamente non rispondono in maniera adeguata al trattamento con ifarmaci e per i quali la rimozione chirurgica della zona epilettogena può portare ad un significativo miglioramento della qualità della vita e al completo controllo delle crisi”.

“Da quando è iniziato il nuovo progetto- commenta Roberto Michelucci, direttore Neurologia Ospedale Bellaria IRCCS ISNB Azienda Usl di Bologna – l’Hub di Bologna ha registrato un netto incremento dei pazienti operati con percentuali di successo (inteso come libertà da crisi) in oltre l’80% dei casi, in linea con i principali centri di chirurgia dell’epilessia europei. Inoltre nell’ultimo anno è stata inaugurata a Bologna, grazie al finanziamento regionale e ai Neurofisiologici specificamente formati, l’attività di Stereoelettroencefalografia (SEEG) che consente di individuare l’area epilettogena mediante la registrazione di crisi anche in casi in cui l’EEG di superficie non è risolutivo”.

“Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, il programma di Chirurgia dell’Epilessia ha continuato a svilupparsi – precisa Matteo Martinoni, Neurochirurgo IRCCS ISNB-. Infatti oltre alle consolidate tecniche craniotomiche e di stimolazione vagale, dal 2022 è iniziata presso l’IRCCS l’attività di diagnostica invasiva (SEEG) mediante impianto di elettrodi intracerebrali, con la possibilità di effettuare termocoagulazioni cerebrali in radiofrequenza. Tale metodica è ora possibile grazie alla acquisizione con fondi regionali di un robot ed una TAC intraoperatoria. Tali avanzamenti tecnologici uniti alla costante formazione di personale specializzato rendono il Centro di chirurgia dell’epilessia dell’IRCCS ISNB all’avanguardia in campo italiano e internazionale con la possibilità di fornire una risposta completa al problema della epilessia farmacoresistente”.

Altre chiusure programmate su A1, D14 e Tangenziale di Bologna

Altre chiusure programmate su A1, D14 e Tangenziale di BolognaPer lavori di competenza della Società Autovia Padana, sulla A1 Milano-Napoli sarà necessario chiudere il ramo di allacciamento sulla D21 Diramazione di Fiorenzuola, per chi proviene da Bologna ed è diretto verso Brescia, dalle 20:00 di sabato 23 alle 9:00 di domenica 24 settembre.

Contestualmente, sarà chiuso il ramo di entrata della stazione di Fiorenzuola, verso la diramazione in direzione Brescia. In alternativa si consiglia di percorrere la SP462 verso Cortemaggiore e successivamente la SP10 e la SP588R, per entrare sulla A21 Torino-Piacenza-Brescia alla stazione di Castelvetro. Si ricorda che resterà aperto il ramo di uscita per chi proviene dalla A1 Milano-Napoli verso la stazione di Fiorenzuola.

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Sulla D14 Diramazione per Ravenna, per consentire lavori di pavimentazione, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-dalle 21:00 di lunedì 25 alle 6:00 di martedì 26 settembre, sarà chiuso il tratto compreso tra gli svincoli “Quadrifoglio” di allacciamento con la SS16 adriatica (km 29+800) e Fornace Zarattini (km 26+500), verso la A14 Bologna-Taranto.

Di conseguenza, saranno chiusi i seguenti rami di allacciamento:

-sarà chiuso il ramo di allacciamento dalla SS16 adriatica, con provenienza Rimini, sulla D14 Diramazione per Ravenna, verso la A14;

-sarà chiuso il ramo di allacciamento dalla SS16 adriatica, con provenienza Ferrara, sulla D14 Diramazione per Ravenna, verso la A14.

In alternativa si consiglia di percorrere la viabilità ordinaria: SS16 adriatica, SS67 – Via Ravegnana e rientrare sulla A14 alla stazione di Forlì;

-dalle 21:00 di martedì 26 alle 6:00 di mercoledì 27 settembre, sarà chiuso lo svincolo Fornace Zarattini, in uscita per chi proviene da Ravenna città.

In alternativa si consiglia di uscire allo svincolo di Bagnacavallo;

-nelle due notti di martedì 26 e mercoledì 27 settembre, con orario 22:00-6:00, sullo svincolo “Quadrifoglio” sarà chiuso il ramo di uscita che dalla Diramazione per Ravenna, con provenienza SS309, immette sulla SS16 Adriatica verso Ferrara.

In alternativa si consiglia di uscire allo svincolo di Fornace Zarattini;

-nelle due notti di mercoledì 27 e giovedì 28 settembre, con orario 22:00-6:00, sullo svincolo “Quadrifoglio”, sarà chiuso il ramo di uscita che dalla Diramazione per Ravenna, con provenienza SS309, immette sulla SS16 Adriatica verso Rimini.

In alternativa si consiglia di uscire allo svincolo di Fornace Zarattini.

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In considerazione dell’elevato numero di visitatori atteso in avvicinamento al Quartiere Fieristico di BolognaFiere che ospiterà, da lunedì 25 a venerdì 29 settembre, la quarantesima edizione della manifestazione fieristica “Cersaie”, in accordo con gli Enti locali verrà disposta, nelle stesse giornate dal 25 al 29 settembre, con orario 8:00-10:00 e 17:00-19:00, la chiusura temporanea sulla Tangenziale di Bologna dello svincolo 8 Fiera, in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.
In alternativa si potrà utilizzare lo svincolo 7 Bologna Centro.

Case e studi delle persone illustri: 30 progetti di valorizzazione e promozione finanziati per il 2023

Case e studi delle persone illustri: 30 progetti di valorizzazione e promozione finanziati per il 2023
Casa-Museo Baracca (ph: Regione Emilia Romagna)

Progetti di valorizzazione e attività di promozione. Incremento dell’accessibilità e miglioramento dei percorsi di visita. Potenziamento della fruizione pubblica grazie all’organizzazione di mostre, programmi culturali, progetti digitali e multimediali, residenze per artisti e ricercatori, progetti di educazione al patrimonio culturale. E ancora, promozione del turismo attraverso lo sviluppo di itinerari dedicati.

Sono 30 i progetti finanziati dal bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna per le case e studi degli illustri, case museo, dimore, abitazioni, studi e archivi di artisti, letterati, musicisti, cineasti, scienziati, inventori, collezionisti, personaggi storici e famiglie illustri. Il finanziamento ammonta complessivamente a circa 200mila euro.

I 30 progetti sono stati selezionati in base alla coerenza con gli obiettivi della normativa regionale di riferimento (Legge 2 del 2022), e cioè alla qualità e all’innovatività della proposta, all’estensione e alla ricaduta territoriale dell’intervento, per il coinvolgimento del pubblico giovanile e l’attenzione all’accessibilità, nonché alla sostenibilità finanziaria e alla presenza di risorse aggiuntive.
Di questi, 18 sono stati presentati da Comuni e Unioni comunali (finanziati per un ammontare di 115.900 euro), 12 da privati, associazioni, organizzazioni e istituzioni (83.400 euro).

“In Emilia-Romagna il settore Patrimonio culturale della Regione ha individuato, a oggi, più di 90 realtà- spiega l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-. Esiste un legame molto forte tra i luoghi e le persone che lo hanno abitato, ancora di più quando questi spazi sono stati anche di ispirazione o di creazione, e noi visitandoli possiamo conoscere ancora più da vicino gli artisti e gli illustri che lì hanno vissuto e operato. Per questo crediamo sia importante sostenere i progetti di valorizzazione di questi luoghi”.

Per ulteriori informazioni: Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”.

23enne destinatario di provvedimento restrittivo internazionale arrestato a Fiorano

23enne destinatario di provvedimento restrittivo internazionale arrestato a FioranoNella serata del 19 settembre, una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Fiorano Modenese, nel corso di un servizio perlustrativo, ha proceduto al controllo di una giovane albanese che si aggirava con fare sospetto per le vie del centro abitato.

Nel corso delle operazioni di identificazione, è emerso che nei suoi confronti era pendente un provvedimento di ricerca internazionale, ai fini estradizionali, per conto dello Stato albanese, con mandato di arresto emesso nel gennaio 2023 dal Tribunale Distrettuale di Diber, in quanto ritenuto responsabile di tentato omicidio, con pena massima di anni 10 di reclusione, per avere colpito, mediante l’utilizzo di un cacciavite, un suo connazionale, cagionandogli lesioni gravi. L’uomo, 23enne, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Modena e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Stabile in regione il volume d’affari delle costruzioni

Stabile in regione il volume d’affari delle costruzioniL’indagine sulla congiuntura di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.

L’attività nel trimestre.                                                                                                Il volume d’affari a prezzi correnti delle costruzioni in Emilia-Romagna nel secondo trimestre del 2023 risulta stabile rispetto all’omologo periodo dell’anno precedente (+0,0 per cento). Forti risultano le differenze registrate in base alle dimensioni di impresa. Più in dettaglio, risulta in contrazione il volume d’affari per le imprese di piccole dimensioni, quelle che hanno tra 1 e 9 addetti (-4,9 per cento); mentre è in aumento il corrispondente valore per le imprese di medie dimensioni (quelle con un numero di addetti tra 10 e 49; +2,4 per cento) e per quelle di grandi dimensioni (quelle che hanno tra 50 e 500 addetti; +7,6 per cento). Va comunque precisato che questi dati sono relativi al volume d’affari a prezzi correnti, quindi, risentono degli aumenti dei prezzi che hanno interessato in misura non secondaria questo settore dell’economia.

Nel corso dell’ultimo anno, la variazione del volume d’affari delle costruzioni dapprima abbondantemente positiva, è andata progressivamente smorzandosi fino al valore di questo trimestre. Sulla congiuntura di questo settore hanno certamente pesato una serie di fattori quali il protrarsi della guerra in Ucraina, con la conseguente pressione sui prezzi, l’aumento dei tassi d’interesse BCE per contrastare l’aumento dei prezzi – che ha pesato sia sul costo del denaro per le imprese, sia sulla domanda di mutui da parte delle famiglie per l’acquisto della casa – e – non ultimo – la riorganizzazione dei bonus fiscali che ne avevano sicuramente sostenuto la crescita.

Il registro delle imprese.
Confrontando il numero delle imprese del settore attive nel secondo trimestre di quest’anno con il corrispondente trimestre del 2022, è possibile notare una riduzione del numero delle imprese in regione pari al 2,5 per cento. Sostanzialmente analogo il dato relativo alla variazione del numero delle imprese registrate.

L’occupazione.
La rilevazione campionaria continua delle forze di lavoro di Istat permette di monitorare l’andamento dell’occupazione nel settore. I dati relativi al secondo trimestre dell’anno evidenziano un calo degli occupati rispetto all’anno passato del settore del 5,4 per cento a livello nazionale e del 4,7 per cento in Emilia-Romagna (pari a quasi 5.700 unità).

Anche Sassuolo bocciata la nuova modalità di raccolta rifiuti. Giudizio negativo sul livello di pulizia della città

Anche Sassuolo bocciata la nuova modalità di raccolta rifiuti. Giudizio negativo sul livello di pulizia della cittàQuesto è il quarto rapporto, nell’arco di un anno, che Federconsumatori Modena dedica al tema della soddisfazione dei cittadini per il livello di pulizia della propria città e rispetto al sistema di raccolta dei rifiuti per l’utenza domestica. Dopo Carpi e Modena nell’ottobre 2022, e di nuovo Modena ad agosto 2023, ecco ora Sassuolo, oggetto del presente rapporto.

In un anno oltre 6000 persone si sono espresse compilando i nostri questionari, e fornendo molte migliaia di osservazioni, richieste e consigli attorno alle domande aperte. Un momento democratico, riteniamo, da non sottovalutare. Se la tornata di indagini 2022 consegnava un quadro tutto sommato tranquillo, con un buon risultato su Modena ed uno più problematico su Carpi, ma comunque positivo, il 2023 può essere definito, sul fronte dei rifiuti “L’anno della crisi”. Una crisi nella quale emergono con chiarezza gli errori di progettazione, nella fase di transizione verso i nuovi modelli, commessi dalle Amministrazioni Locali e dal Gestore del servizio. Primo tra tutti il mancato avvio di un progetto partecipativo, che coinvolgesse i cittadini e le loro rappresentanze sin dalle prime fasi. Ci si è limitati all’informazione ai cittadini, che oggi hanno quasi sempre le informazioni sul “come fare”, ma molto raramente sul “perché va fatto”. L’assenza di un “Progetto di Comunità”, la mancata definizione di obbiettivi collettivi, ha contribuito a determinare uno scollamento che influisce negativamente, a Modena e Sassuolo, non solo sullo stretto tema dei rifiuti, ma in generale sul clima sociale nelle due città. Un modello “delicato” come quello introdotto nel 2023 a Modena e Sassuolo meritava ben altro approccio. Meritava la ricerca di una larga condivisione, e meritava la messa in campo di possibili correzioni e cambiamenti. Se questo non è avvenuto non è stato certo per una dimenticanza; il modello era chiuso, predefinito, governato dagli accordi sottoscritti. Un modello quindi ritenuto del tutto immutabile, dove gli spazi democratici non erano compresi e dove il rapporto con i cittadini era meramente informativo. Se queste sono le responsabilità in primis delle Amministrazioni Locali, va detto che si è inserita, nella vicenda, una variabile imprevista: l’incapacità di Hera, almeno nei mesi iniziali, di rispettare correttamente gli standard minimi di servizio. Nonostante le tempistiche dilatate, nonostante il “rodaggio” nelle realtà dove il modello è da tempo attivo, Hera è risultata chiaramente impreparata. Il Gestore, nonostante l’impegno innegabile dei propri operatori, è stato determinante, assieme ai cattivi comportamenti di una parte di cittadini, nel determinare la crisi dei rifiuti che ha coinvolto nel 2023 Modena e Sassuolo. Una crisi che non può essere superata con annunci roboanti rispetto alle dimensioni raggiunte, in pochi mesi, dalla raccolta differenziata, basati solamente su uno o due indicatori. Si tratta, va ricordato, di numeri autorilevati da Hera, rispetto ai quali è opportuno attendere le rilevazioni dei soggetti pubblici a ciò preposti. Nemmeno può essere risolta soltanto con la caccia a quei cittadini che si comportano male; un tema vero, un contrasto ed una dissuasione che debbono crescere, facendo però attenzione a possibili derive. Non possono essere distolte le energie dedicate alla sicurezza urbana, dedicandole sempre di più alla ricerca di quei pessimi cittadini che abbandonano rifiuti in ogni luogo del territorio. Se c’è un problema di modello è sul modello che bisogna intervenire, non su uno degli effetti.

I principali numeri della nostra indagine. La prima indagine sul ciclo dei rifiuti a Sassuolo, condotta da Federconsumatori in collaborazione con la CGIL, restituisce, come anticipato, un quadro caratterizzato da varie ed importanti problematicità. A otto mesi dall’inizio del percorso informativo alla cittadinanza sulle nuove modalità di raccolta e a sei mesi dall’avvio della graduale riorganizzazione dei servizi sul territorio comunale prevalgono nettamente, nel giudizio dei cittadini, le valutazioni negative. Hera ha dichiarato che il nuovo modello sta già registrando buone performance. La differenziata avrebbe già superato l’80%, mentre sono prevedibili risultati ancora più positivi rispetto alla produzione di indifferenziata, che a Sassuolo nel 2022 è stata pari a 241 kg per abitante (contro una media provinciale di 168 Kg, e con i comuni di Cento e Casalecchio di Reno, appartenenti alla stessa fascia demografica, che registrano una raccolta media di indifferenziata pro capite pari a 120-130 Kg/anno). Con il modello attuale Sassuolo può ambire a raggiungere rapidamente gli obiettivi individuati dalla pianificazione regionale in materia di rifiuti. Si tratta di risultati che sarebbero importantissimi, frutto di un lavoro impegnativo, che non può che essere elogiato, ma che rischiano – anche qui – di essere raggiunti senza avere dietro una gran parte dei propri cittadini e cittadine; senza il consenso, senza la condivisione, senza la passione e l’impegno necessari per raggiungere quel risultato. A Sassuolo il dissenso nei confronti della situazione attuale del servizio trova la sua base nella valutazione dell’attuale decoro del territorio comunale. Con riferimento al livello di pulizia della città, quelli rilevati sono numeri durissimi; la percentuale di sassolesi insoddisfatti per il livello di pulizia della città sfiora il 70%. Il giudizio medio, il voto da 1 a 10 sulla pulizia della città, si attesta a 4,2 punti, mentre il 79% dei cittadini ritiene che negli anni il livello di pulizia della città sia peggiorato. E’ forte anche l’insoddisfazione registrata rispetto all’assistenza ai cittadini nella delicata fase di cambiamento di modello della raccolta dei rifiuti; il 70% di chi si è rivolto al Comune o a Hera (soggetti spesso intercambiabili per competenze nell’immaginario di molti utenti) è rimasto insoddisfatto. I sassolesi sono certamente irritati per la forte crescita degli abbandoni di rifiuti, ma oltre ad imputare la cosa all’inciviltà di alcuni concittadini, attribuiscono la responsabilità della crescita di questo fenomeno al modello di raccolta stesso ed in particolare al servizio fornito dal Gestore. Allo stesso tempo a Sassuolo, rispetto a Modena, è decisamente minore il carico polemico dei cittadini rispetto alle responsabilità dell’Amministrazione. Del resto il modello in atto è stato deciso dalla precedente Amministrazione, e più volte l’attuale Sindaco si è smarcato da ogni responsabilità rispetto a tale scelta. Probabilmente gli spazi per cambiare delle cose c’erano anche per la Giunta Menani e questo è avvenuto soltanto per il Centro Storico; ma nella percezione dei cittadini resta largamente, come prima responsabilità, quella di Hera. L’impressione è quella che la crisi in corso potrebbe non essere superata “naturalmente” con il tempo, anzi, la mancata soluzione dei problemi potrebbe innalzare ulteriormente le tensioni. Oggi il 44% dei cittadini e cittadine di Sassuolo esprime un giudizio ultra negativo, demolitorio delle nuove modalità di raccolta dei rifiuti; a loro si aggiunge un 32% fortemente critico, che chiede urgenti cambiamenti. Sono numeri impressionanti, che non possono essere aggirati con facilità, immaginando che con il tempo il modello sarà “digerito” dalla grande maggioranza dei sassolesi. Tra i pochi dati positivi va segnalato l’alto numero di persone che hanno ricevuto informazioni sui cambiamenti introdotti. Quasi l’80% dichiara di aver ricevuto una sufficiente informazione. Tante, tantissime, le osservazioni pervenute dai 357 questionari completi, oltre 450 con quelli compilati parzialmente. Selezioniamo tre osservazioni, sulle seicento complessive, particolarmente significative.

“Così (sporca) non riconosco la mia città” Si intuisce l’amore per la propria città, e si legge bene lo stupore per una condizione inattesa, della quale non si comprende la ragione.

“Non ho capito a cosa servirà tutta questa rivoluzione” L’importante mole di informazioni fornita dal Comune e dal Gestore, attraverso una molteplicità di canali, sembra che non sia riuscita trasferire ai cittadini la visione di insieme di questo progetto, le finalità ultime.

“Spero che Hera e Comune stiano pensando a qualche cambiamento (…) magari ascoltando i cittadini che pagano il servizio.” E’ proprio così, occorre apportare dei cambiamenti condivisi. Bisogna recuperare un percorso democratico che è venuto meno. Bisogna risolvere i problemi. Cambiare come? La prima cosa che va detta è che non si può semplicemente tornare indietro. Ma se non può essere disperso il lavoro fatto fino ad ora, non è nemmeno possibile continuare così: vanno quindi introdotti cambiamenti significativi, che vadano nella direzione di risolvere i problemi e di recuperare contestualmente il rapporto coi cittadini. Per far questo è utile, approfondire quanto accaduto nelle realtà più virtuose, assimilabili a Sassuolo, andando oltre il comune ma inquadrando l’analisi in un’ottica di area vasta. E’ importante esaminare altre realtà dove l’innovazione in materia di raccolta rifiuti ha funzionato, senza produrre tensioni. Su questo tema è necessario marcare una importante discontinuità; se saranno introdotti cambiamenti questi dovrebbero essere accompagnati da una innovativa modalità di partecipazione delle associazioni (ambientaliste, dei consumatori, sindacali, del terzo settore). Oltre alla riorganizzazione del servizio, la partecipazione dovrebbe riguardare anche il secondo pilastro del progetto: la determinazione di una tariffa puntuale equa, da raggiungere per passi, che a nostro parere deve essere condivisa. In conclusione, bisogna prendere atto che una cosa importantissima, strategica per il nostro futuro, non sta funzionando. Sassuolo aveva bisogno di un “abito su misura”, che tenesse conto delle sue molte specificità. Un abito preconfezionato, di modesta qualità, non va bene. Siamo però ancora in tempo per correggere, per cambiare, per migliorare. Siamo ancora in tempo per recuperare l’indispensabile spirito civico con il quale va affrontata, dalla città tutta, una delle molte sfide ambientali che ci attendono, quella della riduzione dei rifiuti e del loro trattamento. Anche Federconsumatori si unisce alla richiesta di cambiare, insieme, al più presto.

Link all’indagine

Lavori nelle scuole: il vicesindaco risponde al PD sassolese

Lavori nelle scuole: il vicesindaco risponde al PD sassoleseQuando l’impegno economico è considerevole, più di due milioni di euro, e la mole degli interventi è considerevole, ci sta che la data di fine lavori possa essere posticipata di alcuni giorni, nonostante i cantieri siano rimasti aperti e funzionanti il sabato, la domenica ed anche il giorno di Ferragosto”. Con queste parole il Vicesindaco di Sassuolo, con delega al Patrimonio, Alessandro Lucenti risponde al Partito Democratico sui lavori nelle scuole.

Abbiamo già ammesso prima dell’inizio dell’anno scolastico – prosegue il Vicesindaco – che i lavori non erano ancora completamente ultimati, ma siamo riusciti a far si che gli studenti entrassero regolarmente in aula in tutta sicurezza, come dimostrato dalle verifiche sia dei Dirigenti scolastici che dagli Rspp. È altrettanto vero che alcuni interventi si sono protratti dopo il 15 settembre, alcuni dei quali sono già comunque terminati come la sistemazione degli infissi alle San Giovanni Bosco, ma il tutto è dovuto a varianti in corso d’opera che hanno aggiunto ulteriori lavori. Si trattava di operazioni necessarie , anch’esse di considerevole impatto economico, per migliorare ulteriormente gli edifici, visto il loro stato vetusto a causa di una manutenzione, ordinaria e straordinaria, che avrebbero dovuto aver nel corso degli anni passati ma che non hanno avuto.

Non abbiamo concesso ferie al personale in Agosto, in modo che i cantieri proseguissero in fretta lavorando il sabato, la domenica ed il giorno di Ferragosto e, a nome dell’Amministrazione, ho seguito personalmente giorno dopo giorno ogni singolo intervento. Più che un attacco politico – conclude il Vicesindaco di Sassuolo Alessandro Lucenti – mi sarei aspettato un aiuto o un sostegno, visto che le scuole non hanno colore politico, sono di tutti e di tutta la città: è un vanto per l’Amministrazione comunale sapere che nessun altro comune, nell’intero comprensorio, ha investito tanto quanto noi quest’estate sugli edifici scolastici e non ci fermeremo, visto che a breve inizieranno la demolizione e costruzione di due nuovi nidi. Le critiche le lascio agli altri noi intanto continuiamo a lavorare per il bene della città!!”

Formigine, “Viaggio tra i rischi”: la Protezione Civile a scuola con dimostrazioni pratiche e punti informativi

Formigine, “Viaggio tra i rischi”: la Protezione Civile a scuola con dimostrazioni pratiche e punti informativiSi è rinnovata anche quest’anno “Viaggio tra i rischi”, l’iniziativa di Protezione Civile organizzata a rotazione nelle scuole secondarie di primo grado del territorio nell’ambito del Settembre formiginese. L’evento quest’anno ha interessato la scuola media Fiori di Casinalbo coinvolgendo le associazioni di volontari che fanno parte del Sistema comunale di Protezione civile (tra cui il Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile, il Gruppo Alpini di Formigine, i Volontari della Sicurezza e le Guardie Ecologiche Volontarie), l’Unità Cinofila, i Vigili del fuoco e Avap Formigine.

La prima parte della mattinata si è svolta all’interno della struttura scolastica con una simulazione: dopo l’attivazione dell’allarme antincendio, gli alunni sono stati fatti evacuare. In seguito all’appello delle professoresse due studenti sono risultati mancanti, attivando prima i Vigili del fuoco e poi unità cinofile e Avap per, rispettivamente, la ricerca dei dispersi e la verifica delle loro condizioni fisiche. Al termine della simulazione gli studenti ancora riuniti negli spazi esterni selezionati dal piano di evacuazione hanno assistito agli interventi degli operatori che hanno spiegato loro l’importanza del lavoro della Protezione Civile in caso di calamità naturali come incendi, frane o terremoti.

Nella seconda parte della giornata, tre classi seconde selezionate dalla scuola si sono spostate in via San Francesco, dove era stata precedentemente allestita un’area con strutture e mezzi di Protezione Civile (tenda pneumatica e veicolo AIB Anti Incendio Boschivo). In centro, i ragazzi hanno vissuto un’esperienza divisa in tre step: didattico, con informazioni sui servizi e sul ruolo della Protezione Civile e le norme di base di autoprotezione in caso di eventi calamitosi, oltre a informazioni di assistenza sanitaria e di primo soccorso, illustrazione allestimenti e dotazioni ambulanza da parte di Avap; attività pratica di spegnimento incendi con l’assistenza degli operatori che hanno fatto provare agli studenti le lance antincendio con getto d’acqua da indirizzare su un bersaglio e, infine, dimostrazioni con unità cinofile per la ricerca di un finto disperso.

“Un’iniziativa importantissima – dichiara il Sindaco Maria Costi – che ci permette non solo di informare i ragazzi sulle preziosissime attività della Protezione Civile, ma di riflesso anche i loro genitori a cui racconteranno questa esperienza e le persone passate in centro storico durante spiegazioni e simulazioni. La Protezione Civile ci aiuta nella previsione e prevenzione dei rischi, nel soccorso, nel contrasto e nel superamento delle emergenze: è nostro compito informare i cittadini su questi servizi e su come muoversi in prima persona per proteggersi in caso di situazioni difficili”.

Trend positivo per il mercato auto usate: +6,6% nel 2023

Il settore delle auto usate negli ultimi anni ha vissuto un periodo piuttosto complicato, tuttavia in particolar modo nel corso di questo 2023 la fase di crescita sta proseguendo in maniera costante il suo sviluppo. Secondo quanto raccolto dagli studi dell’Automobile Club d’Italia relativi al Pubblico Registro Automobilistico, nel mese di giugno dell’anno corrente sono stati registrati ben 242.840 passaggi di proprietà, il che significa che il trend è stato caratterizzato da una crescita del 5,2% rispetto all’anno scorso.

Tuttavia, se guardiamo anche al di fuori del mese di giugno e ci concentriamo in generale sul primo semestre del 2023, vediamo come la crescita rispetto al 2022 sia stata addirittura del 6,6%, con ben 1.468.540 di automobili usate acquistate. Questo a testimonianza di quanto in Italia il mercato dell’usato per quanto concerne le vetture stia vivendo un momento di grande crescita, offrendo ai cittadini la possibilità di risparmiare e di trovare un mezzo di trasporto maggiormente conveniente rispetto ad uno completamente nuovo. Nonostante le alimentazioni più diffuse anche nel mercato dell’usato siano ancora benzina e diesel, tornando al mese di giugno quelle che hanno manifestato un maggiore sviluppo sono state le alimentazioni correlate alle vetture ibride benzina, le quali hanno raggiunto una quota di mercato pari al 34,6%. In questo senso, in questa particolare classifica le ibride benzina hanno scavalcato anche le ibride diesel. Il trend inverso lo stanno seguendo i passaggi di proprietà delle automobili alimentate a metano, questo soprattutto a causa del grande aumento del prezzo del gas per trasporto. Buono l’incremento registrato dalle elettriche, che, nonostante una crescita a rilento nel nostro Paese rispetto ad altri Europei, hanno raggiunto una percentuale superiore del 4% rispetto all’anno scorso.

 

I tipi di auto più acquistati

Seguendo i dati raccolti dalle analisi di UNRAE e prendendo sempre come punto di riferimento il mese di giugno, vediamo come le motorizzazioni diesel, con il 48,7% delle preferenze, siano ancora le più apprezzate. Al secondo posto ci si piazzano i modelli di benzina con il 38,1%, mentre sull’ultimo gradino del podio ci salgono le ibride. A seguire, invece, troviamo i modelli a GPL e quelli a metano. La quota dei trasferimenti netti delle automobili con più di 10 anni, concentrandoci sull’anzianità delle vetture, è del 49,7%, mentre quelle legata alle auto che hanno tra i 6 e i 10 anni è pari al 16%. Mentre si fermano al 6% le vetture da 0 a 1 anno, è in aumento il mercato di quelle tra i 4 e i 6 anni (12,9%).

I vantaggi di comprare un’auto usata

Nelle prossime righe vi sveleremo se acquistare un’auto usata è più conveniente di acquistarne una nuova o meno, ma prima elenchiamo i motivi per i quali viene presa la decisione di rivolgersi al mercato dell’usato. Prima di tutto, banalmente, il prezzo di partenza è sensibilmente inferiore rispetto al nuovo, inoltre c’è anche la possibilità di ricorrere ad un finanziamento, come ad esempio un prestito online veloce, per chiedere un supporto dal punto di vista economico. Con il passare degli anni viene registrata una minore svalutazione e, per chi acquista un’auto usata, c’è l’opportunità di disporre di un modello superiore allo stesso identico prezzo di una nuova; inoltre, efficienza e sicurezza sono assolutamente garantite. Oltre alla pronta consegna, il prezzo dell’assicurazione è più basso e il beneficio ecologico correlato al ciclo di vita della vettura è più alto. In conclusione, affermare che l’acquisto di un’auto usata convenga sia al portafoglio sia all’ambiente significa affermare il vero.

 

Dal 25 settembre la 40ma edizione di Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno

Dal 25 settembre la 40ma edizione di Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’ArredobagnoCersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, torna quest’anno presso il Quartiere Fieristico di Bologna dal 25 al 29 settembre, festeggiando la sua 40ª edizione. Una ricorrenza speciale che racchiude la storia della manifestazione e allo stesso tempo il suo futuro: quattro decenni di innovazioni, di novità ed eccellenze di prodotto, di eventi e personaggi… Quattro decenni di straordinari successi.

Su una superficie di 145.000 mq che segna il tutto esaurito negli spazi espositivi disposti su 15 padiglioni, la significativa partecipazione di 634 espositori – di cui il 39% esteri, provenienti da 27 differenti nazioni – conferma l’interesse e la grande attrattività che l’evento ricopre a livello mondiale.

A stimolare la partecipazione e il coinvolgimento dei visitatori contribuisce anche un ricco programma di iniziative ed eventi supportati dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ICE Agenzia. Tra queste il potenziamento del Cersaie Business, l’azione di incoming internazionale che quest’anno interessa oltre 240 operatori.

L’apertura di Cersaie, segnata dal classico taglio del nastro nel Centro Servizi di BolognaFiere, vede come primo appuntamento in agenda il Convegno inaugurale dal titolo “Cersaie 40: il Made in Italy alla sfida dell’innovazione continua”, presso l’Europauditorium del Palazzo dei Congressi, lunedì 25 settembre alle ore 11.00. Aprono l’incontro i saluti introduttivi del sottosegretario alla Presidenza della Giunta della Regione Emilia-Romagna Davide Baruffi e del presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, a seguire intervengono sul palco l’economista Romano Prodi, l’amministratore delegato del Banco BPM Giuseppe Castagna ed il presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani. Partecipano in video anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Picchetto Fratin, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Modera l’incontro la giornalista Monica Maggioni.

A partire dalle ore 18.00 presso il Palazzo dei Congressi di BolognaFiere si tiene la Conferenza Stampa Internazionale Ceramics of Italy. All’evento, che rappresenta il tradizionale incontro con i media ed i giornalisti di tutto il mondo per illustrare l’andamento attuale e le prospettive future del settore ceramico, porta i saluti istituzionali Maurizio Forte, rappresentante di ICE Agenzia. Relatori dell’incontro sono Emilio Mussini, Armando Cafiero e Cristina Faedi, moderati da Andrea Serri.
Nell’ambito della conferenza stampa internazionale è prevista la cerimonia di consegna del XXVI Ceramics of Italy Journalism Award, il premio per il miglior articolo pubblicato sulle riviste estere dedicato a Cersaie e all’industria ceramica italiana ed alle tre menzioni d’onore ad altrettante testate estere.

Martedì 26 settembre alle ore 17.45 si tiene invece l’Aperitivo Cersaie 40 (su invito) presso Ex GAM Bologna Congress Center, l’evento durante il quale vengono conferiti i Confindustria Ceramica Distributor Awards ai quattro distributori (Francia, Germania, Polonia e Italia) che si sono maggiormente distinti nei rapporti con l’industria ceramica italiana. Durante la serata viene assegnato, per il terzo anno, a due giovani distributori statunitensi, il premio Young Distributor Award. Nel corso dell’evento uno show cooking realizzato dallo chef stellato Luca Marchini anima la serata.

Anche quest’anno il programma culturale ‘costruire, abitare, pensare’, giunto alla sua XIV edizione, richiama a Cersaie nomi di ospiti internazionali del mondo dell’architettura e del design.

Al centro di un convegno che si svolge mercoledì 27 settembre alle ore 11.00 presso il Palazzo dei Congressi sono i progetti del PNRR per la città di Bologna, volti alla riqualificazione di spazi urbani senza consumo di suolo, puntando ad ottenere la neutralità carbonica. L’incontro vede la presenza del sindaco di Bologna Matteo Lepore, del presidente dell’Ordine APPC di Bologna Marco Filippucci e del vice presidente di Confindustria Ceramica Emilio Mussini, moderati da Sebastiano Barisoni di Radio 24.

Mercoledì 27 settembre alle ore 15.00, presso il Palazzo dei Congressi di BolognaFiere, è prevista la conferenza dell’architetto cinese Xu Tiantian dal titolo “Terra Madre”, dedicata alla rivitalizzazione dell’ambito rurale delle campagne cinesi. Con Xu Tiantian l’architettura diventa uno strumento fondamentale per valorizzare la vita agraria locale dei villaggi, integrando le comunità nell’ambiente e nel proprio contesto economico.

Alle ore 17.00 dello stesso pomeriggio, si svolge presso la Hall 37 la cerimonia di consegna dei premi ADI: l’ADI Ceramics and Bathroom Design Award, il riconoscimento attribuito ai prodotti italiani appartenenti ai comparti della ceramica e dell’arredobagno e l’ADI Booth Design Award, il premio agli stand di Cersaie 2023 che meglio promuovono il prodotto e meglio comunicano l’identità e il valore dell’azienda.

Giovedì 28 settembre, alle ore 11.00 sempre presso il Palazzo dei Congressi, si svolge una conferenza che intende celebrare i 50 anni della Sydney Opera House di Jørn Utzon (1973-2023), una delle più importanti opere architettoniche moderne in cui la ceramica gioca un ruolo da assoluta protagonista. Un’esperienza straordinaria, di cui parla la critica e storica francese Françoise Fromonot: le sue caratteristiche vele bianche, realizzate in calcestruzzo prefabbricato rinforzato con acciaio, sono ricoperte da oltre 1 milione di piastrelle di ceramica smaltata.

Nel pomeriggio della stessa giornata di giovedì, alle ore 15.00 presso la Sala Italia del Palazzo dei Congressi, viene presentato il Padiglione Italia Expo 2025 Osaka, ‘La città ideale’. La conferenza vede la presenza di Mario Vattani, Commissario Generale Expo Osaka 2025, del progettista Mario Cucinella, fondatore di MCA – Mario Cucinella Architects che guida il raggruppamento vincitore del concorso di progettazione e costruzione del Padiglione Italia, di Giovanni Savorani ed Emilio Mussini, rispettivamente presidente e vice presidente di Confindustria Ceramica e di Carlo Mandelli, amministratore delegato di Mondadori Media. L’incontro è introdotto e presentato da Gilda Bojardi, direttore del Sistema Interni, partner di comunicazione Padiglione Italia Expo Osaka 2025. Mario Cucinella illustra la sua interpretazione in chiave contemporanea dello sviluppo urbano, riflettendo sull’identità italiana e sui valori alla base della nostra cultura: un’idea dello spazio profondamente radicata nella tradizione di piazza, teatro e giardino e nella cultura del fare, fondata su interazioni reali tra le persone.

Il ritorno – dopo la pandemia – della Lezione alla Rovescia dedicata agli studenti delle scuole superiori si tiene venerdì 29 settembre alle ore 11.00 presso l’Europauditorium di Palazzo dei Congressi con Stefano Mancuso, professore ordinario presso l’Università di Firenze e fondatore della neurobiologia vegetale. Mancuso è tra le massime autorità mondiali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante – creature intelligenti e sensibili capaci di scegliere, imparare e ricordare -, collabora con Renzo Piano ed è impegnato sui temi della sostenibilità ambientale.

In occasione della 40ª edizione, lo spazio di Cersaie viene attraversato da un affascinante percorso espositivo che fa rivivere i 40 anni della propria evoluzione, focalizzandosi su design, tecnologia, prodotti e aziende che hanno fatto la storia. Route 40 permette al visitatore di percorrere i momenti caratterizzanti di questi quattro decenni sottolineando i grandi cambiamenti avvenuti in ambito culturale, sociale, progettuale e produttivo. Curato da Davide Vercelli e progettato da Dario Curatolo, Route 40 si snoda nei percorsi di Cersaie a partire dal Quadriportico – punto di presentazione e di raccordo concettuale del racconto – per proseguire in Galleria 21-22, 25-26 e nel Mall del Padiglione 37 con allestimenti che raccontano ciascun decennio.

All’interno del Centro Servizi, Cersaie – in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri ed ICE Agenzia – ospita anche lo stand dell’Associazione Ucraina della ceramica, un’importante presenza per sviluppare opportunità commerciali e relazioni istituzionali. Il presidente dell’Associazione Sergii Voitenko guida una delegazione composta da una ventina di imprenditori fra produttori di piastrelle, ceramica sanitaria e materie prime, ed operatori della distribuzione settoriale nel Paese.

Tornano i “Café della Stampa” con il loro consueto format, ma in una nuova location – il Mall 29/30 – che vede la partecipazione di 18 importanti testate di architettura e d’interior design: AD Architectural Digest, Chiesa Oggi, DDN, Domus, Elle Decor Italia, Home!, IFDM, Ingenio, IoArch, Interni, l’Arca International, NiiProgetti, Platform, Quotidiano Nazionale, Suite, The Plan, VilleGiardini e Wellness Design.
L’ottava edizione della rassegna, realizzata assieme alle più importanti case editrici, mira ad approfondire attraverso il dialogo tra le testate e gli esperti, tematiche di attualità in termini di design, architettura, wellness e urbanistica nell’ambito della ceramica e dell’arredobagno. Quest’anno il filo conduttore delle iniziative è lo “spazio architettonico” in Italia e nel mondo. Gli incontri, tutti in presenza, sono fruibili anche in diretta streaming sul sito di Cersaie e sulle piattaforme delle varie case editrici.

Si conferma anche quest’anno a Cersaie la “Città della Posa”, il luogo d’incontro di tutti gli operatori italiani e internazionali che operano nel mondo della posa delle piastrellature ceramiche. Per la sua 11ª edizione, in uno spazio di oltre 400 mq ubicato all’interno del Padiglione 32, riserva ai propri visitatori, per ognuno dei cinque giorni di Cersaie, dimostrazioni di posa in opera delle superfici ceramiche attraverso i propri maestri piastrellisti, seminari tecnici sulla posa dei grandi formati rivolti ad architetti e progettisti e i Matinée, iniziative aziendali dedicate alla posa e organizzate dai soci sostenitori Platinum di Assoposa.
Uno spazio importante all’interno della ‘Città della Posa’ è occupato da Assoposa che quest’anno celebra il suo decennale e organizza uno spazio specifico dedicato all’Academy – cuore formativo dell’Associazione – con l’esposizione di ambienti e manufatti di arredamento realizzati con i prodotti ceramici di tutti i formati. Inoltre, la web radio Casa Italia, network specializzato nel mondo della casa e dell’abitare, trasmette per i cinque giorni di Cersaie direttamente dalla “Città della Posa”. Presente anche una postazione di Formedil, ente paritetico nazionale per la formazione, la sicurezza e i servizi per il lavoro.
Infine, nell’area situata tra i Padiglioni 31 e 32 si svolge, nei primi tre giorni di fiera, l’iniziativa “Young Tilers at Cersaie” nella quale 6 giovani ragazzi europei (3 da Italia, 2 da Svizzera e 1 da Germania) mettono in mostra le proprie abilità nella posa delle piastrelle di ceramica di diversi colori, formati e spessori, realizzando 6 piazzole con l’utilizzo delle più moderne attrezzature e metodologie di posa. L’iniziativa è realizzata da Confindustria Ceramica in collaborazione con Assoposa, l’Associazione Svizzera delle Piastrelle e Fachverband Fliesen und Naturstein e con la partecipazione di Mapei, Raimondi, Fila, Progress Profiles e Gigacer.

Cersaie Disegna La Tua Casa”, giunta alla sua 11ª edizione, si tiene quest’anno nella nuova location Mall 29/30 nelle giornate di giovedì 28 e venerdì 29 settembre secondo il classico format che prevede la consulenza ai privati da parte dei progettisti di 13 primarie testate italiane di interior design: 100 Idee per Ristrutturare, Archiproducts, Casa Naturale, CerMagazine, Cose di Casa, Home, I Love Parquet, Il Bagno Oggi e Domani, Quotidiano Nazionale, Ville & Casali, Wellness Design, Youbuild e Youtrade.

Chiusure notturne previste su A1, A13 e A14

Chiusure notturne previste su A1, A13 e A14

Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

nelle due notti di domenica 24 e lunedì 25 settembre, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Firenze. In alternativa, chi proviene da Milano ed è diretto verso Firenze potrà uscire sulla A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale, percorrere il Ramo Verde e la Tangenziale di Bologna verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, per poi entrare sul Raccordo di Casalecchio, attraverso la stazione di Bologna Casalecchio e proseguire in direzione della A1/Firenze.

Dalle 22:00 di martedì 26 alle 6:00 di mercoledì 27 settembre, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio e quello con la A14 Bologna-Taranto, verso Milano. Di conseguenza, sul Raccordo di Casalecchio, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A1 Milano-Napoli, per chi proviene da Ancona (A14) ed è diretto verso Milano.

In alternativa si consiglia:

per la chiusura del tratto, percorrere il Raccordo di Casalecchio, uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, immettersi sulla Tangenziale di Bologna verso San Lazzaro e uscire allo svincolo 3 Ramo Verde, proseguire poi sul Ramo Verde ed entrare sulla A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale;

per la chiusura da Casalecchio verso Milano, utilizzare la stazione di Bologna Borgo Panigale.

Sempre sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiusa la stazione di Terre di Canossa Campegine, in uscita per chi proviene da Bologna, nei seguenti giorni e orari: dalle 22:00 di lunedì 25 alle 6:00 di martedì 26 settembre; dalle 22:00 di venerdì 29 alle 6:00 di sabato 30 settembre. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Reggio Emilia o di Parma.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, dalle 22.00 di sabato 23 alle 6:00 di domenica 24 settembre, sarà chiusa la stazione di Ferrara nord, in uscita per chi proviene da Padova. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Ferrara sud o di Occhiobello.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di lunedì 25 alle 6:00 di martedì 26 settembre, sarà chiusa la stazione di Cesena nord, in uscita per chi proviene da Bologna. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Cesena o di Forlì.

Sempre sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura: nelle due notti di lunedì 25 e martedì 26 settembre, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Rimini sud e Riccione, verso Ancona/Pescara. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Rimini sud, percorrere la viabilità ordinaria: SS72, SS16 Adriatica, Via Enrico Berlinguer, per rientrare sulla A14 alla stazione di Riccione.

Nelle stesse notti, ma con orario 21:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio “Montefeltro ovest”.

Dalle 22:00 di martedì 26 alle 6:00 di mercoledì 27 settembre, sarà chiusa la stazione di Cattolica, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona/Pescara. In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Riccione o di Pesaro.

Nelle due notti di mercoledì 27 e giovedì 28 settembre, con orario 21:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio “Montefeltro est” situata nel tratto compreso tra Riccione e Rimini sud, verso Bologna.

Stazioni Sicure: controlli della Polizia di Stato nelle stazioni dell’Emilia Romagna

Stazioni Sicure: controlli della Polizia di Stato nelle stazioni dell’Emilia RomagnaSi è svolta il giorno 20 settembre la XI° giornata di controlli straordinari in ambito ferroviario denominata Stazioni Sicure, coordinata a livello nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria del Ministero dell’Interno, che ha visto impegnati sull’intero territorio regionale gli operatori della Polizia Ferroviaria.

Il dispositivo adottato in questa particolare giornata è quello relativo al monitoraggio dei comportamenti dei viaggiatori ed alla regolarità dell‘esercizio ferroviario, con il contributo delle unità cinofile della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, in collaborazione con il personale di Protezione Aziendale delle Ferrovie dello Stato Italiane.   

Nel corso della giornata, i controlli effettuati dal personale della Polizia Ferroviaria di Modena hanno consentito di identificare 134 persone, di sanzionare due persone per attraversamento binari, e sono state controllate anche cinque stazioni ferroviarie nella provincia di Modena tra cui Carpi, nonché le stazioni cittadine della linea Modena – Sassuolo, con particolare attenzione a quelle collocate presso gli ospedali Policlinico e Baggiovara.    

Sabato a Maranello in scena una commedia dialettale a sostegno dell’Etiopia

Sabato a Maranello in scena una commedia dialettale a sostegno dell’EtiopiaUna commedia dialettale brillante a Maranello: sabato 23 settembre alle 21 all’Auditorium Enzo Ferrari va in scena “Ona piò dal Dièvel” di Stefano Palmucci nel libero adattamento e regia di Ivana Castagni, proposta dalla compagnia Qui’d Cadross di Castellarano. L’intero ricavato sarà devoluto a sostegno dei progetti in Etiopia H.E.W.O. Modena OdV, associazione di volontariato che opera nel paese africano dal 1985 a favore degli ammalati di lebbra, tubercolosi (TBC) e HIV-AIDS, sostenendo una comunità di ex ammalati che gestiscono servizi sanitari e socio-educativi rivolti alle fasce più povere della popolazione.

L’associazione ha sede a Maranello, dove risiedono molti dei volontari, ma può contare su soci e sostenitori in gran parte della provincia di Modena e in altre regioni italiane. Questa importante realtà di volontariato, divenuta negli anni un’esperienza di fraternità con i poveri e gli ammalati è nata da un gruppo di amici che a Barigazzo nell’estate del 1985 ha dato vita alla prima “Festa dei Lamponi”. Da allora la festa si svolge ogni anno nel mese di agosto e il ricavato viene utilizzato interamente per finanziare i progetti di solidarietà nel paese del Corno d’Africa.

La cerimonia per Emanuele Messineo

La cerimonia per Emanuele MessineoMaranello ricorda Emanuele Messineo, il giovane carabiniere ucciso durante una rapina nei locali del Banco San Geminiano e San Prospero il 23 settembre 1974, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria. La commemorazione del quarantanovesimo anniversario della scomparsa è in programma sabato 23 settembre nella piazzetta intitolata a Messineo antistante la banca, dove è anche collocata una targa a lui dedicata.

La cerimonia, organizzata dal Comando dei Carabinieri di Maranello e dall’Amministrazione Comunale, prevede alle ore 9.30 la posa di una corona di fiori sulla targa che ne ricorda il sacrificio. A seguire alle ore 10 la Santa Messa in suo ricordo presso la Chiesa Parrocchiale di San Biagio a Maranello. Emanuele Messineo fu ucciso all’interno del Banco San Geminiano e San Prospero di Maranello il 23 settembre 1974, nel tentativo di fermare un rapinatore. Il carabiniere originario di Marianopoli (Caltanissetta), all’epoca dei fatti appena venticinquenne, era in servizio a Maranello da tre anni. L’emozione per la sua morte fu tale che ai funerali parteciparono quindicimila persone. Oltre alla piazzetta, il Comune di Maranello gli ha intitolato la palestra delle scuole medie Ferrari e un murale al Parco degli Artisti in via Vittorio Veneto.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 23 settembre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 23 settembre 2023Brevi schiarite al mattino seguite, a partire da ovest, da annuvolamenti irregolari con precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio temporalesco. In serata fenomeni e nuvolosità tenderanno ad insistere sul settore centro-orientale. Temperature in diminuzione, con minime tra 16 e 19 gradi, localmente inferiori nelle are extraurbane e massime tra 21 e 25 gradi.

Venti al mattino deboli sud-occidentali con residui rinforzi lungo il crinale, tendenti a ruotare da nord-ovest al pomeriggio a partire dalle pianure occidentali ed in serata da nord-est con rinforzi sulla costa ferrarese. Mare mosso al largo, poco mosso sottocosta.

(Arpae)

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