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sabato, 3 Maggio 2025
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Torneo Giovanile di tennis allo Sporting: tutti i vincitori

Torneo Giovanile di tennis allo Sporting: tutti i vincitori
premiazioni under 10 e under 12

Si è concluso martedì 13 giugno allo Sporting Club Sassuolo il torneo giovanile di tennis inserito nel circuito regionale Joma Junior Tour. Ben 165 iscritti divisi nelle varie categorie dall’under 10 all’under 16, maschile e femminile, che hanno disputato gli incontri tra i campi in terra rossa e bolltex indoor a causa della pioggia. Andrea Sarti, Direttore del circolo, ha manifestato la sua soddisfazione: “L’appuntamento è ormai una tradizione per i piccoli agonisti che, terminati i corsi invernali della scuola tennis, si cimentano in questo torneo, il primo evento estivo per loro e anche per il nostro circolo che da sempre si impegna nella promozione dell’attività sportiva giovanile a qualsiasi livello”. E allora veniamo ai veri protagonisti!

Nell’under 10 femminile successo per Carlotta Arginelli del Club La Meridiana su Gaia Serra Zanetti del Tennis Modena, nell’under 12 sul podio è salita Marta Gazzetti di San Martino Sport vincente su Eliza Deaconu di Max Tennis Time e nell’under 14 Maria Luce Ossani del C.A. Faenza ha avuto la meglio su Chiara Cavicchioli sempre del Tennis Modena.

premiazione under 14 e under 16

Per quanto riguarda la categoria maschile, invece, lo Sporting Club Sassuolo centra il “poker” nei quattro rispettivi tabelloni. Mattia Ballarini conquista l’under 10 su Alessio Pinti del Club La Meridiana e lo stesso per Matteo Grotti nell’under 12 su Nicolas Diazzi. Primo classificato nell’under 14 Alberto Nicolini su Mattia Occhiali del Cus Ferrara e Giacomo Bruzzi sale sul podio dell’under 16 dopo aver sconfitto in finale Gianmarco De Pietri dello Sporting Club Carpi. Un bel successo per lo Sporting Club Sassuolo e i maestri dello staff che sono rimasti veramente impressionati del buon livello raggiunto e dell’ottimo miglioramento dei ragazzi.

Prossimo appuntamento il 1 luglio con il Torneo Internazionale “Tennis Europe Junior Tour”, under 14 maschile e femminile, Memorial Rossini – Trofeo BPER, sui campi in terra del Club.

Rientrati nella norma i parametri a Savignano e a San Mauro Mare Nord, in provincia di Forlì-Cesena: acque balneabili

Rientrati nella norma i parametri a Savignano e a San Mauro Mare Nord, in provincia di Forlì-Cesena: acque balneabiliA Savignano e a San Mauro Mare Nord sono rientrati nella norma i parametri che avevano richiesto l’interdizione dai bagni in mare. Lo attestano i risultati di un campionamento aggiuntivo effettuato ieri dai tecnici di Arpae nei due punti in questione.

Possono essere dunque revocate le ordinanze di divieto provvisorio alla balneazione emesse ieri dai sindaci, rispettivamente di Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena).

Il nuovo campionamento delle acque marine, realizzato lunedì 12 giugno sempre da Arpae, ha fatto registrare parametri tutti nella norma in 86 località su 98, quelle abitualmente testate, confermando la balneabilità del mare praticamente lungo tutta la Costa romagnola, dal ferrarese a Cattolica.

Dopo il rientro dei parametri a Savignano e a San Mauro Mare, Arpae ha effettuato oggi i prelievi nei rimanenti dieci punti risultati oltre soglia; i risultati sono attesi per domani.

Al via il bando regionale per sostenere le attività delle Pro Loco

Al via il bando regionale per sostenere le attività delle Pro Loco
Andrea Corsini (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Parte il bando regionale che sostiene i programmi delle Pro Loco, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dell’offerta turistica, le bellezze naturali, il patrimonio artistico e culturale, oltre ai prodotti dell’artigianato e alle eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-Romagna, anche lontano dai grandi centri abitati e nell’Appennino. Per i progetti realizzati dalle Pro Loco nell’anno in corso, la Regione mette a disposizione 200mila euro.

I progetti devono riguardare azioni di promozione e valorizzazione dei servizi turistici strategici per il territorio, quali: attività di valorizzazione del patrimonio storico, culturale, folkloristico, sociale e ambientale; promozione dei prodotti tipici dell’artigianato e dell’enogastronomia; organizzazione di eventi, attività ricreative ed educative, indirizzate in particolare ai bambini e ai giovani, per la conoscenza del territorio e delle sue tipicità.  E infine attività di sviluppo della capacità ospitale delle comunità, attraverso progetti innovativi di diffusione delle informazioni territoriali.

“Continuiamo a sostenere le Pro Loco – afferma l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini-,   che rappresentano un patrimonio di risorse che rafforza l’identità del nostro territorio e le storie delle nostre comunità, e possono contare sull’attività ammirevole di migliaia di volontari. Hanno un ruolo determinante per la vitalità e la promozione dell’Emilia-Romagna in tutti i suoi aspetti e, in particolare, per la valorizzazione dei tanti tesori storico-artistici presenti nei piccoli centri e nelle zone appenniniche”.

Possono presentare domanda le Pro Loco iscritte al Registro Unico Nazionale Terzo Settore che hanno sede nel territorio regionale.  Devono essere presentate da una Pro Loco capofila di un’aggregazione di almeno quattro Pro Loco.

Le domande devono essere inviate dalla Pro Loco capofila alla Regione Emilia-Romagna all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC), comtur@postacert.regione.emilia-romagna.it, entro il 14 luglio 2023.

 

Contributo alle famiglie sassolesi per la frequenza dei figli ai Centri Estivi

Contributo alle famiglie sassolesi per la frequenza dei figli ai Centri EstiviIl Comune di Sassuolo, assieme ai Comuni del Distretto Ceramico,  anche quest’anno, ha aderito al  “Progetto per il contrasto alle povertà educative e la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi. Anno 2023”, promosso dalla Regione Emilia-Romagna e finanziato con risorse del Fondo Sociale Europeo POR FSE 201/202 e PR FSE+ 2021/2027 ”,  che consiste in un contributo alle famiglie per la frequenza dei Centri Estivi dei propri figli.

Fino a venerdì 7 luglio 2023 è possibile presentare domanda per accedere al contributo.

Possono presentare domanda le famiglie residenti a Sassuolo con:

  • figli dai 3 ai 13 anni (fino a 17 anni se con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/1992);
  • ISEE per prestazioni agevolate rivolte a minorenni pari o inferiore a euro 24.000,00 (l’ammissione per i minori con certificazione di disabilità non è subordinata al valore ISEE).
  • in cui entrambi i genitori siano occupati, oppure se non occupati siano in mobilità, cassa integrazione, abbiano sottoscritto un patto di servizio quale misura di politica attiva del lavoro (Dichiarazione di Immediata Disponibilità presso il centro per l’impiego di riferimento)
  • In cui un solo genitore sia occupato o rientri nelle fattispecie di cui sopra, se l’altro genitore è impegnato in modo continuativo in compiti di cura, valutati con riferimento alla presenza di componenti il nucleo familiare con disabilità grave

Il contributo massimo per ogni figlio è di 300 euro, con il limite di 100 euro a settimana e spetta per l’effettiva frequenza ai centri estivi inclusi nell’elenco distrettuale dei gestori di centri estivi, consultabile sui siti web dei comuni del distretto ceramico,  o in altri centri estivi in Emilia Romagna purché aderenti al Progetto per la conciliazione vita-lavoro 2023

La domanda va presentata esclusivamente online tramite SPID, CIE, CNS sul portale entranext del Comune di Sassuolo. Deve essere presentata una domanda per ogni figlio.

La domanda per il contributo non è valida come iscrizione al centro estivo, le famiglie dovranno contattare direttamente i gestori dei centri estivi.

Il genitore che presenta domanda di contributo deve essere l’intestatario delle fatture rilasciate dal centro estivo.

Italy Golf & More, c’è il protocollo di intesa tra Regione Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia per valorizzare all’estero il settore

Italy Golf & More, c’è il protocollo di intesa tra Regione Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia per valorizzare all’estero il settore
Andrea Corsini (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Il Golf è di più di uno sport. È un’immersione nella natura e nella cultura del territorio in cui lo si pratica. Uno sport, quindi, molto legato a una concezione di turismo lento e dell’esperienza.

E proprio per valorizzare e promuovere il settore golfistico italiano a livello internazionale, la Regione Emilia-Romagna ha approvato lo schema di protocollo con la Regione Friuli-Venezia Giulia  ‘Italy Golf & More’ 2023-2024.

Il progetto interregionale – realizzato in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per il Turismo (ENIT) e con la Federazione Italiana Golf e sottoscritto anche dalle Regioni Veneto, Lombardia, Piemonte,

Lazio e Sardegna, oltre a Toscana Promozione Turistica – punta a realizzare attività comuni di marketing e promozione dei campi di golf italiani sui mercati turistici internazionali.

“I campi da golf a livello nazionale e regionale- spiega l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-, offrono ai turisti un’opportunità molto ricca, perché permettono sì di vivere l’atmosfera del luogo ma anche di scoprirne le eccellenze e le peculiarità culturali ed enogastronomiche. In Emilia-Romagna, per esempio, giocare a golf significa poter scegliere tra 25 campi con percorsi per professionisti e principianti disseminati su tutto il territorio da Piacenza a Rimini”.

“Se pensiamo, per esempio, ai golf club nel Parmense- prosegue- possiamo immaginare una vacanza che, oltre al golf, permette al turista scoprire i Castelli del Ducato, così come d’altra parte, la vicinanza di altri campi a Modena, Ferrara e Ravenna rappresentano un’occasione per visitare le città Patrimonio Unesco o fare sosta lungo le spiagge della Riviera. Un’ottima occasione, quindi, per fare squadra con le altre Regioni e promuovere le nostre eccellenze turistiche in tutto il mondo”.

Per sostenere l’accordo ‘Italy Golf & More’ la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione 90mila euro, di cui 30mila per il 2023 e 60mila per il 2024.

Le azioni promozionali saranno pianificate da un gruppo di lavoro composto da tutte le Regioni partner e guidato dal Friuli-Venezia Giulia, capofila del progetto.  Il soggetto attuatore per l’Emilia-Romagna è Apt servizi.

“Chi è bubula?” Domenica di esplorazione alle Salse di Nirano

“Chi è bubula?” Domenica di esplorazione alle Salse di NiranoDopo il successo dell’evento serale della scorsa settimana, domenica 18 giugno dalle ore 18.30 presso Cà Rossa arriva “Chi è bubula?”, un’esplorazione della Riserva all’imbrunire, alla scoperta degli animali, delle loro abitudini e dei loro segnali, mentre escono dalle loro tane protetti dal buio. Il costo è di 5 euro a partecipante ed è necessario prenotarsi. L’iniziativa è curata anche da CAI Sassuolo, Ecosapiens e La Lumaca.

È possibile prenotarsi attraverso il form online, e i link sono rintracciabili sulle pagine social o sul sito comunali. Info: salse.nirano@fiorano.it oppure 342/8677118. Consigliati abbigliamento e calzature comodi, per agevolare le escursioni.

La Guardia medica ha un nuovo numero di telefono, gratuito e unico su tutto il territorio provinciale modenese

La Guardia medica ha un nuovo numero di telefono, gratuito e unico su tutto il territorio provinciale modeneseDal prossimo 3 luglio importante novità per il servizio di Continuità assistenziale in provincia di Modena: la “Guardia medica” avrà un nuovo numero di telefono, gratuito e unico su tutto il territorio provinciale, l’800 032 032, che sostituirà tutti gli altri numeri ora attivi sui diversi comuni.

Il servizio di guardia medica è attivo tutte le notti dalle 20.00 alle 8.00 e il sabato, la domenica e tutti i giorni prefestivi e festivi dalle 8.00 alle 20, quando cessa l’orario di attività del Medico e del Pediatra di famiglia. Dal 3 luglio chiamando il nuovo numero verde in questi giorni e orari risponderà sempre un medico, che farà subito una valutazione per fornire la risposta più adatta al bisogno del cittadino: se necessario lo indirizzerà al medico di guardia medica del territorio più vicino; molte volte, invece, basta una consulenza telefonica per risolvere il problema.

Gli obiettivi di questa nuova modalità di accesso sono molteplici: garantire sempre una risposta al cittadino da parte di un medico, in una logica di continuità dell’assistenza; assicurare omogeneità sul territorio e, altrettanto importante, la prossimità e vicinanza, che si esplicita nella possibilità di visita ambulatoriale e domiciliare; garantire infine la sicurezza dell’intero percorso, tramite la registrazione della chiamata, a tutela dell’utente e dello stesso medico.

La nuova organizzazione – Al modello finale si è giunti attraverso una valutazione delle modalità prevalenti di risposta ai bisogni dei cittadini attraverso le diverse sedi territoriali. È emersa la necessità di potenziare la risposta telefonica, modalità principale utilizzata per la risoluzione del bisogno (nel 63% dei casi, pari ai due terzi, che sale all’80% su Modena città), e di migliorare la dislocazione e distribuzione dei medici sui territori, tenendo conto che un terzo del bisogno è risolto tramite visite ambulatoriali (30%) e solo una piccola percentuale tramite visite domiciliari (6%).

La prima e sostanziale modifica che tocca il cittadino è, appunto, l’accesso telefonico tramite il numero verde gratuito, unico su tutta la provincia, al quale sarà sempre garantita la risposta di un medico che individua la modalità di assistenza più adeguata.

Il nuovo servizio consentirà di offrire una risposta ai bisogni urgenti che sia più efficiente ed equa, poiché omogenea sulle diverse aree del territorio provinciale, e al contempo di ottimizzare l’attivazione delle diverse risorse sanitarie. A livello organizzativo vi saranno dunque medici dedicati alla risposta telefonica che risponderanno per tutta la provincia da una centrale unica e, sui singoli territori, medici dedicati alle visite ambulatoriali e domiciliari, che comunicheranno tra di loro in modo rapido e immediato tramite un sistema telefonico e informatico dedicato.

Si potrà così ovviare al problema, per il singolo medico di continuità assistenziale, della sovrapposizione tra la risposta telefonica e le visite, e contemporaneamente lavorare per ridurre gli accessi ai servizi di emergenza da parte dei casi meno gravi che – quando il medico/pediatra di famiglia non è in servizio – tramite il numero unico provinciale potranno ricevere la risposta più appropriata. Negli ultimi anni infatti, anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato tra i suoi punti chiave una maggiore integrazione dell’Assistenza Primaria in modo che si possano offrire servizi complementari e non sovrapponibili e limitare il ricorso inappropriato al ricovero ospedaliero e gli accessi in Pronto Soccorso.

La digitalizzazione del processo di presa in cura è l’ultimo aspetto, non meno importante, della riforma, con l’attivazione di strumenti digitali per la registrazione dell’intero iter delle conversazioni, al fine di garantire una maggiore sicurezza, a tutela sia del medico in turno, che del cittadino.

Come funziona il servizio – Nella centrale unica telefonica di Continuità assistenziale sono presenti diversi medici sia durante l’orario diurno dei giorni festivi e prefestivi sia durante l’orario notturno (il numero è stimato in base alla popolazione residente e alla media del numero delle prestazioni erogate, cioè in base ai contatti telefonici diurni e notturni avvenuti nell’anno 2021 dalle varie sedi provinciali di CA). i medici sono dotati di postazione PC e di linea internet e tutti gli interventi vengono registrati.

La presa in carico della telefonata da parte di un medico prevede un’accurata valutazione in base a protocolli predeterminati; tale valutazione può concretizzarsi in un consulto telefonico che risolve il quesito posto oppure con l’invio del paziente presso uno degli ambulatori distrettuali per una visita o, ancora, l’inoltro della telefonata al medico del territorio più vicino al paziente che, se necessario, potrà recarsi al domicilio del paziente.

Formazione – Per assicurare la migliore applicazione del nuovo piano è stata avviata una formazione mirata dei professionisti coinvolti, con l’obiettivo per rendere l’attività del servizio più performante e capace di farsi carico dei bisogni diversificati dei cittadini. Competenze che vanno oltre la mera conoscenza clinica, fornendo elementi utili alla comprensione di aspetti organizzativi, di comunicazione, conoscenza dei percorsi di presa in carico della cronicità, di gestione dello stress emozionale e (non da ultimo), di gestione della sicurezza individuale.

Di straordinaria importanza infine la creazione delle condizioni per l’utilizzo e la conoscenza di strumenti di diagnostica di base (ecografi portatili e palmari, ECG con capacità di trasmettere tramite telemedicina, utilizzo di POCT dove presenti,  ecc), al fine di rendere più efficaci le visite e quindi evitare prestazioni successive (con riduzione dei tempi di attesa); l’utilizzo di queste attrezzature è già stato sperimentato con notevole successo durante la recente pandemia con i medici delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) permettendo l’esecuzione di esami diagnostici al domicilio dei pazienti che sono stati di grande sostegno nel percorso decisionale del medico.

“Il nuovo numero unico ci consente non solo di superare tutti gli altri numeri, diversi tra loro, che i cittadini utilizzavano nei diversi territori, ma soprattutto di garantire loro una risposta certa e omogenea, indipendentemente dal luogo in cui si trovano – dichiara Anna Maria Petrini, Direttrice generale dell’Azienda USL di Modena -. L’accesso tramite il telefono è importante perché consente di dare una prima risposta medica, che in molti casi, come ci mostrano i dati, è già risolutiva del problema. Si evitano così tanti spostamenti e si possono ridurre anche gli accessi ai Ps da parte di persone il cui problema può essere risolto in un modo più appropriato. Ringrazio le nostre Cure primarie i Servizi tecnici e informatici aziendali e tutti i rappresentanti della Medicina generale e della Continuità assistenziale per il grande lavoro di questi ultimi mesi, un importante risultato che va a beneficio di tutti i nostri cittadini”.

“Il Sindacato SNAMI condivide con l’AUSL il progetto sperimentale per il riordino del servizio di continuità assistenziale – dichiara il presidente provinciale Guido Venturini -. Tale progetto favorisce una omogeneizzazione tra tutte le diverse aree della provincia, pianura e montagna, dando una risposta rapida, veloce, appropriata ai numerosi bisogni della popolazione. Essendo un progetto sperimentale che prende il via nei prossimi giorni, senz’altro potranno evidenziarsi delle criticità o delle necessità di riadattamento, a cui ogni volta che si presenteranno il sindacato SNAMI cercherà di offrire delle risposte adeguate ed appropriate in collaborazione con l’azienda sanitaria. L’istituzione di questo numero unico rappresenta un ulteriore progetto per migliorare e rendere efficiente il nostro Sistema sanitario nazionale”.

“Di fronte a questo tipo di cambiamenti così importanti si rende necessaria la collaborazione da parte di tutti – afferma Michele Cavedoni, Segretario provinciale Continuità assistenziale FIMMG -, compresa la popolazione che potrà rivolgersi al servizio per le urgenze mediche non differibili e la cui gestione sarà in carico al medico in turno che deciderà il percorso più appropriato a seconda dei casi. Una particolare attenzione sarà rivolta non solo alla capacità di rispondere al bisogno della popolazione ma anche di garantire la sicurezza del medico di ruolo unico a ciclo orario (ex guardia medica) in turno. Pur nella difficoltà di reperimento di personale che caratterizza tutto il sistema sanitario, questa proposta garantisce, nella stretta osservanza dell’accordo collettivo nazionale, l’evoluzione del servizio in una chiave più moderna. Sarà compito del nostro sindacato FIMMG effettuare un attento monitoraggio dell’attuale proposta organizzativa per evidenziare gli eventuali punti critici al fine di renderla sempre più efficiente, per il beneficio dell’Azienda sanitaria, del medico e soprattutto dei cittadini”.

 

L’industria ceramica italiana raggiunge gli 8,7 miliardi di euro di fatturato nel 2022

L’industria ceramica italiana raggiunge gli 8,7 miliardi di euro di fatturato nel 2022Confindustria Ceramica, in occasione dell’Assemblea, ha presentato le indagini statistiche per l’anno 2022 relative alle imprese attive nella produzione di piastrelle e lastre, ceramica sanitaria, porcellana e stoviglieria, materiali refrattari, ceramica tecnica e laterizi. Complessivamente sono 259 le aziende in Italia, che occupano 26.500 addetti diretti e fatturano 8,7 miliardi di euro. L’internazionalizzazione produttiva in Europa e Nord America, da parte di aziende controllate da ceramiche italiane, supera il miliardo di euro. I lavori dell’Assemblea, che ha eletto i membri del Consiglio Generale per il biennio 2023 – 2025, sono stati chiusi dall’intervento di Stefano Bonaccini, Presidente della regione Emilia-Romagna.

Le piastrelle di ceramica prodotte in Italia
Sono 128 le aziende presenti sul suolo italiano, che nel corso del 2022 hanno prodotto 431,2 milioni di metri quadrati (-0,9% sull’anno 2021), e dove sono occupati 18.639 addetti diretti, in linea con l’anno precedente. Le vendite complessive sono state di 448,9 milioni di metri quadrati (-1,4%). Le vendite in Italia superano i 92,7 milioni di metri quadrati (+1,7%) mentre l’export raggiunge 356,2 milioni di metri quadrati (-2,2%). Il fatturato totale delle aziende italiane di piastrelle sfiora i 7,2 miliardi di euro (+16,5%), che provengono per 6 miliardi dalle esportazioni (+14,8%; quota del 83% sul fatturato) e per 1,2 miliardi di euro da vendite in Italia. Gli investimenti a 441,3 milioni di euro, in crescita del 25,6% sul 2021, e con una quota sul fatturato del 6,1%.

La ceramica sanitaria
Sono 30 le aziende industriali produttrici di ceramica sanitaria in Italia, di cui 27 localizzate nel distretto di Civita Castellana (Viterbo). L’occupazione complessiva è di 2.652 dipendenti diretti, la produzione è pari a 3,6 milioni di pezzi. Il fatturato è di 396,9 milioni di euro, con vendite sui diversi mercati esteri per 156,8 milioni di euro (40% del totale).

L’industria dei materiali refrattari
Le 30 aziende attive nella produzione di materiali refrattari occupano 1.639 addetti, con una produzione di 301.100 tonnellate. Il fatturato totale è in flessione rispetto allo scorso anno (373 milioni di euro; -2%) e deriva da vendite sul territorio nazionale per oltre 151 milioni di euro, e da esportazioni superiori ai 222 milioni.

Il settore dei laterizi
Il settore dei produttori italiani di laterizi si compone di 62 imprese, la cui occupazione ammonta a 3.000 addetti: nel 2022 il fatturato è stato di 700 milioni di euro, principalmente realizzato sul mercato italiano. La produzione totale ammonta a 4,6 milioni di tonnellate.

Le stoviglie in ceramica
Le 9 aziende industriali italiane del comparto occupano 654 dipendenti, per una produzione 9.900 tonnellate e con vendite di prodotto finito pari a 9.400 tonnellate. L’attività sul mercato domestico rappresenta il 75% delle vendite totali. Il fatturato 2022 è pari a 60,1 milioni di euro (+27%), di cui il 63% realizzato in Italia.

Cosi il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani
“Già da alcuni anni viviamo accadimenti storici assolutamente straordinari. Lo scorso anno ricordavano i primi mesi dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Oggi il dramma lo sta vivendo la Romagna con l’alluvione. Un evento dalle proporzioni inimmaginabili, che ha causato 15 vittime, devastato intere provincie e fermato, per alcuni giorni, anche alcune nostre aziende che, oggi, sono già tutte ripartite.
Nel primo trimestre 2023 la flessione delle esportazioni in volume è nell’ordine del 25% ed interessa tutti i mercati. Un calo che riguarda anche l’Italia, anche se con cifre inferiori al 10%. In contrazione anche i fatturati esteri nell’ordine del 13%, mentre quello italiano registra un segno positivo di alcuni punti percentuali. Senza dubbio, dopo lo straordinario exploit dei primi sei mesi del 2022, un ritorno su valori più bassi poteva essere prevedibile, anche se il calo trova una sua spiegazione soprattutto nel profondo cambiamento dello scenario, caratterizzato da tassi di interesse cresciuti repentinamente, una fortissima resilienza dell’alta inflazione, l’esaurimento della fiammata dei consumi post lockdown, il peggioramento del clima di fiducia dei consumatori. In questo contesto la competizione internazionale si fa ancor più accesa ed altissima è l’attenzione dell’industria italiana ed europea affinchè tutti gli esportatori, tra cui quelli di India e Cina, applichino le regole del Fair Trade.
La flessione dei prezzi dell’energia termica ed elettrica è un dato positivo, anche se rimangono aperti tutti i problemi strutturali, quali l’assenza dei decreti attuativi finalizzati ad aumentare di 2 miliardi di metri cubi l’estrazione di gas nazionale, da destinare ai settori gasivori, e una riforma degli ETS destinata ad aggravare ulteriormente le penalizzazioni competitive per l’industria UE. Lo strumento ETS, nato con il condivisibile obiettivo di decarbonizzazione, si è dimostrato inefficace e controproducente in termini di miglioramento ambientale, determinando altresì un effetto recessivo sull’industria – le quotazioni attuali della CO2 oscillano sugli 85 euro per tonnellata, quando a giugno 2019 erano 25 euro. Anche il piano ‘Fit for 55’, finalizzato alla riduzione strutturale delle emissioni, determina effetti negativi sulla competitività del nostro settore poiché le nostre fabbriche hanno già realizzato tutti gli efficientamenti possibili e le soluzioni tecnologiche alternative oggi non appaiono percorribili.
Per quanto riguarda le infrastrutture – ho proseguito il Presidente Giovani Savorani –, voglio innanzitutto riconoscere, con favore, gli interventi sulla linea ferroviaria Modena Sassuolo finalizzati ad eliminare il passaggio a livello sulla Pedemontana, il progetto di fattibilità per il terzo ponte sul Fiume Secchia, destinato a meglio fluidificare il traffico a corto raggio, come anche agli investimenti per aumentare il pescaggio e dotare il Porto di Ravenna di due stazioni ferroviarie direttamente sulla banchina.
D’altra parte, debbo registrare l’assenza di novità in merito alla Bretella Campogalliano Sassuolo, al raddoppio della Pedemontana nel tratto ad una corsia a Sassuolo e nel raccordo ferroviario tra lo scalo merci di Marzaglia e quello di Dinazzano. Si tratta di opere tutte necessarie ed urgenti per innalzare il livello complessivo di competitività della nostra industria e per completare quelle opere viarie accessorie indispensabili per innalzare la qualità e la sicurezza dei trasporti di persone e merci”.

Legambiente presenta il dossier sullo stato del consumo di suolo in Emilia-Romagna

Legambiente presenta il dossier sullo stato del consumo di suolo in Emilia-RomagnaA più di cinque anni dalla messa in vigore della più recente legge urbanistica regionale (LR 24/2017), che avrebbe dovuto fermare il consumo di suolo in Emilia-Romagna, Legambiente pubblica un nuovo dossier dedicato a questo tema. All’interno del dossier, gli effetti della legge urbanistica vengono messi al vaglio e si fa il punto sullo stato di attuazione delle previsioni della legge stessa da parte dei Comuni, ai quali è stata affidata la realizzazione dei Piani Urbanistici Generali, lo strumento unico di cui le amministrazioni comunali sono tenute a dotarsi per contenere l’avanzata del cemento.

Secondo dati e informazioni raccolti da Legambiente Emilia-Romagna, gli ambiziosi obiettivi della legge urbanistica regionale, i promotori della quale puntavano ad abbattere del 60% le previsioni di crescita del suolo urbanizzato rispetto alla tendenza calcolata al 2017, sono stati tutt’altro che raggiunti: ne sono prova i numerosi casi documentati di nuove urbanizzazioni di ampie porzioni di territorio che sono state previste, attuate o in alcuni casi “sventate”.

Tra le principali cause dell’insuccesso della legge nell’eliminare il consumo di suolo in Emilia-Romagna, hanno un ruolo di primo piano il lasso temporale concesso ai Comuni per realizzare i piani urbanistici previgenti, che ha consentito di elaborare negli ultimi anni l’attuazione di nuovi interventi di urbanizzazione, e le ripetute proroghe dei termini di decadenza di tali piani. L’arrivo della pandemia ha infatti offerto l’occasione per prolungare questo “periodo di transizione” nel quale le amministrazioni comunali potevano dare l’avvio sul proprio territorio alle previsioni edificatorie presenti negli strumenti di pianificazione approvati prima dell’entrata in vigore della legge. La data di scadenza dei vecchi piani urbanistici si è quindi sempre più allontanata, estendendosi, nell’ultima revisione della legge urbanistica, fino al 1° gennaio 2024.

Unitamente a questi termini è stata anche prorogata la data entro la quale i Comuni si sarebbero dovuti dotare del PUG (Piano Urbanistico Generale), il nuovo strumento di pianificazione previsto dalla legge.
Da quanto emerge dai dati raccolti da Legambiente Emilia-Romagna negli ultimi mesi il processo di adeguamento degli strumenti di pianificazione è tutt’altro che concluso: dei 330 comuni della Regione Emilia-Romagna, a marzo 2023 erano solo 13 i Comuni dotati di PUG approvato. La maggior parte delle amministrazioni comunali dell’Emilia-Romagna (177) era invece ferma alla “Fase di studio preliminare” testimoniata dall’acquisizione della cartografia necessaria all’elaborazione del Piano.
Ben 57 Comuni non avevano nemmeno presentato questa richiesta; i rimanenti si distribuivano nelle altre fasi del percorso di approvazione, comunque non ancora completato.

Oltre a queste dilazioni dei termini previsti dalla legge, il testo contiene numerose deroghe che inficiano l’obiettivo di riduzione del consumo di suolo, stabilito come soglia all’incremento del territorio urbanizzato fissata al 3% delle superfici urbanizzate alla data di entrata in vigore della legge: basti pensare, ad esempio, al fatto che le aree utilizzate per l’attuazione dei piani previgenti non vengono calcolate per il raggiungimento di tale soglia.

All’interno del dossier trova spazio un focus su una serie di casi esemplari, relativi a numerose province emiliano-romagnole, che attestano l’inefficacia della nuova legge urbanistica: il fenomeno del consumo di suolo per fini di urbanizzazione è tutt’altro che limitato e continuano a essere presentati progetti dal significativo impatto socio-ambientale che distraggono le amministrazioni locali dagli obiettivi proposti dalla legge e dalla necessità di promuovere interventi di rigenerazione urbanistica e di riutilizzo di spazi urbanizzati non utilizzati.

“Il perdurare dell’interesse delle amministrazioni locali relativo ai progetti di nuovi interventi di urbanizzazione, in particolare per quanto riguarda il settore della logistica e quello del commercio, dimostra la necessità di un intervento legislativo efficace sia attraverso l’approvazione di una legge nazionale contro il consumo di suolo, sia mediante il rafforzamento della legge urbanistica regionale, che oggi non riesce ad arginare questo fenomeno” commenta Legambiente Emilia-Romagna. “Occorre che le Amministrazioni locali abbiano il potere di intervenire identificando in modo autonomo e coerente con i criteri della pianificazione territoriale gli spazi destinati alle funzioni che più generano impatti negativi sul territorio, in primo luogo in termini di mobilità di persone e merci, evitando effetti boomerang sul territorio.”

“La situazione che abbiamo fotografato con il nostro dossier dimostra che gli obiettivi assunti dalla Regione Emilia-Romagna con l’approvazione della legge urbanistica nel 2017 non sono stati ancora raggiunti e, al contrario, che il fenomeno del consumo del suolo continua ad affliggere la nostra regione” – conclude l’associazione. – “A maggior ragione dopo i fenomeni meteorologici estremi e le alluvioni del mese scorso, che hanno dimostrato la necessità di ripensare la pianificazione del territorio allo scopo di ridurne l’artificializzazione e garantire più spazio per i fiumi, è fondamentale che si assuma una norma che preveda il saldo netto pari a zero per il consumo di suolo, per evitare la necessità di risarcire i danni che la cementificazione e la gestione passata del territorio hanno contribuito a determinare. Allo stesso tempo occorre favorire il recupero e il riutilizzo di edifici e aree impermeabilizzate abbandonate, operazione necessaria ed indispensabile per ridurre la pressione sui suoli agricoli e su quelli naturali, consentendo interventi di rinaturalizzazione dei corsi fluviali per garantire un livello adeguato di sicurezza idrogeologica dell’intero territorio regionale, che gli eventi estremi delle ultime settimane hanno dimostrato essere particolarmente fragile ed esposto agli effetti del cambiamento climatico.”

La situazione attuativa dei PUG in Emilia-Romagna (marzo 2023)

Lunedì 19 la prossima seduta del consiglio comunale sassolese

Lunedì 19 la prossima seduta del consiglio comunale sassoleseSi svolgerà lunedì prossimo, 19 giugno, a partire dalle ore 20 nella Sala delle Adunanze Consiliari in via Pretorio, 18, la nuova seduta del Consiglio Comunale di Sassuolo con 16 punti all’ordine del giorno di cui cinque interrogazioni ed una interpellanza.

Si inizierà con l’interrogazione a firma del Capogruppo di Forza Italia Claudia Severi avente ad oggetto “Nuovo servizio raccolta rifiuti Sassuolo” per poi proseguire con l’interrogazione a firma di Stefano Bargi (Lega) avente ad oggetto: “Interrogazione sulle criticità di attuazione del sistema di raccolta “porta a porta” nel comune di Sassuolo”.

La terza interrogazione in discussione è a firma di Francesco Macchioni (Lista Macchioni) avente ad oggetto: “Ripristino dei contenitori per la raccolta stradale delle frazioni merceologiche coinvolte nel cambiamento dal modello porta a porta”; a cui seguirà quella presentata dal Capogruppo del Partito Democratico Maria Savigni avente ad oggetto: “Turismo a Sassuolo”.

Al quinto punto del Consiglio Comunale sarà in discussione l’interrogazione a firma di Maria Savigni ed altri (Pd),avente ad oggetto: “Sulla gestione e il controllo del traffico in piazza Martiri Partigiani”; a cui seguirà l’interpellanza presentata da Serena Lenzotti avente ad oggetto: “Pas e nuova sede: stato di fatto”.

Dopo una comunicazione del Presidente del Consiglio, al punto n° 8 della seduta sarà in discussione l’aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco. Adozione dell’elenco dei soprassuoli percorsi dal fuoco nell’anno 2022.

Al nono e decimo punto del Consiglio Comunale di lunedì sera, saranno in approvazione le ratifiche delle varianti urbanistiche: Pu per ampliamento commerciale in via Bologna in variante a psc/rue; Pu per costruzione parcheggio multipiano e riqualificazione aree pubbliche in variante a psc/rue.

Seguirà la ratifica deliberazione n. 116 adottata dalla Giunta in via d’urgenza nella seduta del 30 maggio, poi l’approvazione della variazione al bilancio di previsione 2023-2025.

Al punto 13  sarà in discussione il rinnovo contratti di servizio con Sgp srl e la riunificazione in “Contratto di Global” per poi proseguire con l’autorizzazione a procedere sull’estinzione anticipata di mutui contratti con la cassa depositi e prestiti spa.

Al punto 15 del Consiglio comunale l’Ordine del Giorno presentato da Stefano Bargi (Lega) avente ad oggetto “ordine del giorno per impegnare la Giunta comunale ad avviare il percorso di attivazione delle denominazioni comunali (de.co.).

Il consiglio Comunale si chiuderà con l’esame dell’ordine del giorno a firma del Consigliere Rossi (Forza Italia) avente ad oggetto: “candidatura a “la tradizione del balsamico tra socialità, arte del saper fare e cultura popolare dell’Emilia centrale” a patrimonio culturale immateriale Unesco – sostegno del comune di Sassuolo”.

 

Per una notte in A1 chiuso il tratto tra Modena sud e Modena nord, verso Milano

Per una notte in A1 chiuso il tratto tra Modena sud e Modena nord, verso MilanoSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 00:00 alle 6:00 di sabato 17 giugno, sarà chiuso il tratto compreso tra Modena sud e Modena nord, verso Milano. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Modena sud, percorrere la viabilità ordinaria: SP623 Via Vignolese, SS12, SS9 Via Emilia, SS724 Tangenziale di Modena e rientrare sulla A1 a Modena nord.

 

FLORIM con AVIS per il bene della comunità

FLORIM con AVIS per il bene della comunitàHa riscosso grande interesse la campagna di sensibilizzazione “UNO SCREENING PER LA VITA. Per te, per gli altri” promossa da Florim su invito di AVIS con l’obiettivo di ampliare il numero dei donatori di sangue del territorio.

Dal 5 al 19 giugno l’headquarter Florim ospita sei diversi appuntamenti di screening per poter accogliere le circa 200 adesioni pervenute. In questi giorni il personale sanitario di AVIS sta effettuando prelievi di sangue ed elettrocardiogrammi che verranno refertati grazie al prezioso supporto della dott.ssa Ermentina Bagni (Dir. UO Cardiologia Ospedale Sassuolo) e della dott.ssa Marcella Camellini (medico cardiologo Ospedale di Sassuolo, Coordinatore del training Site AHA e Responsabile Scientifico del Progetto salute&formazione). Al termine dello screening verranno restituiti i risultati degli esami nell’ambito di una visita medica di accertamento (sempre in Florim) che permetterà di stabilire l’idoneità dei volontari alla donazione.

“Sono molto orgoglioso di constatare una risposta entusiasta a questo progetto, poiché dimostra la grande sensibilità delle persone che lavorano in Florim ad un tema fondamentale come la donazione di sangue. Un impegno che testimonia ancora una volta la nostra dedizione e responsabilità verso la comunità.” – afferma Claudio Lucchese, Presidente di Florim S.p.A SB.

Per Florim l’attenzione alla salute è una priorità ormai consolidata, dimostrata da progetti come il Centro salute&formazione – dedicato alla ricerca, alla formazione e alla simulazione medica avanzata – e gli “Incontri della salute”, appuntamenti gratuiti e aperti al territorio che promuovono la cultura della prevenzione e i corretti stili di vita. Come attività di screening l’azienda aveva già promosso il progetto “Florim mette una virgola rosa”, rivolto alle proprie dipendenti per un controllo gratuito in ambito cardiologico e ginecologico.

“Grazie al supporto di Florim abbiamo potuto coinvolgere in modo mirato tantissimi nuovi potenziali donatori, ci auguriamo che altre aziende decidano di aderire a iniziative come questa perché la raccolta di sangue, plasma e piastrine diventi sempre più un gesto di responsabilità sociale” – sottolinea Cristiano Terenziani, Presidente dell’AVIS Provinciale di Modena.

Per la promozione interna del progetto, Florim ha scelto il mese di giugno anche per celebrare la giornata mondiale del donatore di sangue (14/6/2023). Una capillare campagna di informazione e sensibilizzazione interna ha raggiunto tutti i dipendenti attraverso i canali corporate. Il progetto ha visto anche la realizzazione di “pillole video” con dati che raccontano in modo concreto come il sangue donato possa salvare la vita di molte persone e al tempo stesso rappresenti una opportunità per tenere controllata la propria salute.

“La trasmissione dell’anima” la mostra bipersonale di Federica Balestri e Federica Galli

“La trasmissione dell’anima” la mostra bipersonale di Federica Balestri e Federica GalliSabato prossimo, 17 giugno a partire dalle ore 17 presso la Galleria d’arte Jacopo Cavedoni di via Fenuzzi 12 a Sassuolo, si terrà l’inaugurazione della mostra bipersonale di Federica Balestri e Federica Galli. La mostra dal titolo “La trasmissione dell’anima” sarà visitabile fino al 28 giugno.

La  Galleria sarà aperta al pubblico nei giorni: martedì e venerdì  dalle 10,00 alle 12,00; sabato e domenica dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00. Giorni di chiusura lunedì, mercoledì e giovedì.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 15 giugno 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 15 giugno 2023Nel corso della prima parte della giornata irregolarmente nuvoloso con addensamenti più consistenti lungo le aree di crinale e sulle pianure romagnole con possibilità di isolate precipitazioni sparse. Nel corso del pomeriggio formazioni di nubi a sviluppo verticale con isolati rovesci sparsi lungo le aree di crinale in esaurimento dalla tarda serata.

Temperature in lieve aumento minime comprese tra 16 e 19 gradi; massime comprese tra 23 e 26 gradi. Venti deboli dai quadranti settentrionali con temporanei rinforzi da nord-est sul settore orientale. Mare da quasi calmo a poco mosso.

(Arpae)

Maltempo: disagi a Prignano sulla Secchia, Sestola e Montecreto

Maltempo: disagi a Prignano sulla Secchia, Sestola e Montecreto
Saltino

Il maltempo che ha investito il territorio modenese nella giornata di martedì  13 giugno, ha interessato particolarmente la strada provinciale 24 nel territorio di Prignano sulla Secchia, causando allagamenti alla sede viaria.

Disagi anche sulla strada provinciale 23 in località La Volta di Saltino sempre a Prignano, sulla strada provinciale 30 nella zona di Castellaro di Sestola e sulla strada provinciale 31 di Acquaria in prossimità del ponte sul torrente Scoltenna tra Montecreto e Lama Mocogno e in località Piandelavalle, sempre a causa di allagamenti della strada.

I tecnici della Provincia di Modena stanno intervenendo per assicurare la percorribilità delle strade e complessivamente, dalle ultime stime dei danni all’intera rete viaria ammonta, il costo del primo ripristino ammonta ad oltre 11 milioni di euro con oltre 20 frane e dissesti che stanno interessando tutto l’appennino.

Castellaro

Oltre al maltempo di oggi, la rete viaria provinciale è stata particolarmente colpita dalle abbondanti piogge delle settimane scorse, in particolare sulla strada provinciale 3 Via Giardini in località “la Fontanina” e sulla strada provinciale 19 che collega Sassuolo a Prignano, in un tratto vicino al ponte del Pescale, dove si circola con transito ridotto a causa del cedimento del lato di valle della strada, mentre sulla strada provinciale 324 continua l’interruzione al transito tra Riolunato e Montecreto.

Disagi anche sulla provinciale 28 a Palagano, sulla 33 a Frassineti, sulla provinciale 31 in località Cà Matta, sulla provinciale 27 a Montese, sulla fondovalle Panaro (provinciale 4) a ponte Samone, sulla provinciale 25 a Zocca, sulla 21 nella zona di San Dalmazio, sulla sp 18 a Puianello, sulla provinciale 20 a Montegibbio e sulla provinciale 486 a Casola di Montefiorino.

Da Washington a Bologna: primi 20.000 dollari donati ai territori alluvionati dalla National Italian American Foundation (Niaf)

Da Washington a Bologna: primi 20.000 dollari donati ai territori alluvionati dalla National Italian American Foundation (Niaf)
Da sx l’assessore Andrea Corsini, il presidente Stefano Bonaccini, il presidente della Niaf, Robert Allegrini e Robert Carlucci

L’Emilia-Romagna è la Regione d’onore 2023 per la National Italian American Foundation (Niaf), l’organizzazione con sede a Washington che raggruppa i più autorevoli esponenti della comunità italo-americana, in rappresentanza di oltre 20 milioni di cittadini di origine italiana presenti negli Stati Uniti.

Niaf che oggi a Bologna ha donato un primo assegno da 20.000 dollari in favore dei territori colpiti dall’alluvione. Ma la raccolta fondi sta proseguendo e ha già superato quota 25.000 dollari.

La consegna simbolica dell’assegno è avvenuta oggi nella sede della Regione, a Bologna, al presidente Stefano Bonaccini da parte del presidente Niaf, Robert Allegrini, in occasione della visita del direttivo Niaf in Emilia-Romagna, una tre giorni che fino al 16 giugno prevede tappe anche a Modena, Ravenna e Rimini.

“Una nuova dimostrazione di grande solidarietà per la quale ringrazio di cuore la Niaf e i tanti italo-americani che hanno voluto contribuire. Un segno di vicinanza, che arriva da oltreoceano e che ci sostiene nel nostro impegno per la ripartenza- sottolinea Bonaccini -. Ma questa donazione è anche la conferma delle relazioni solide che l’Emilia-Romagna ha con gli Stati Uniti, Paese per noi importantissimo. Ed è motivo di particolare soddisfazione e orgoglio essere stati scelti come Regione d’onore 2023. Un’occasione per raccontare negli Usa i tanti punti di forza e le eccellenze di una terra leader nel campo della ricerca e dell’innovazione, con il Tecnopolo di Bologna e tutta la Data Valley. E sostenere le nostre principali filiere, dalla meccanica, al biomedicale, all’agroalimentare. Un obiettivo che in questi anni ci ha visto impegnati con determinazione, per attrarre investimenti, stringere collaborazioni, anche a livello istituzionale, e sostenere l’internazionalizzazione delle nostre imprese”.

Di un’ulteriore opportunità per promuovere l’Emilia-Romagna ha parlato anche l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini. “Gli Stati Uniti sono un importante mercato per il nostro turismo, con numeri in crescita nei vari comparti, a partire da quello delle città d’arte, ritornati ai livelli pre-Covid. Ma ci sono ancora margini di crescita puntando su un’offerta sempre più differenziata e di qualità. Anche e soprattutto ora, dopo l’alluvione, il turismo può e deve essere un’importante leva per ripartire e noi stiamo intensificando le nostre azioni per invitare a scegliere l’Emilia-Romagna come destinazione per le proprie vacanze”.

A ottobre il gala Niaf: protagonista l’Emilia-Romagna

La designazione dell’Emilia-Romagna quale Regione d’onore 2023, avvenuta a febbraio, rappresenta per il sistema Emilia-Romagna un’occasione per rafforzare il proprio posizionamento in un’area strategica, cuore dell’economia mondiale, meta di numerose missioni istituzionali guidate dalla Regione. E uno dei principali paesi di destinazione dell’export emiliano-romagnolo con un valore di 10,4 miliardi di euro nel 2022, in crescita del 60,4% rispetto al periodo pre-pandemico.

L’Emilia-Romagna e le sue eccellenze saranno dunque al centro delle iniziative della Fondazione, come spiegato oggi durante l’incontro con il direttivo Niaf e il presidente Allegrini. Un incontro cui ha partecipato anche l’assessore Corsini.

In particolare, l’Emilia-Romagna, rappresentata dal presidente Bonaccini, sarà protagonista il prossimo 14 ottobre del tradizionale Gala che ogni anno Niaf organizza a Washington e alla quale viene invitato anche il Presidente degli Stati Uniti. Un atteso momento di ritrovo per esponenti del mondo politico, della cultura e della finanza, durante il quale la Fondazione conferisce onorificenze ad eminenti personalità italiane ed italoamericane.

Tra le attività realizzate in favore della Regione d’onore, un numero della rivista Ambassador dedicato all’Emilia-Romagna. Un viaggio attraverso le eccellenze regionali: dalla Food alla Motor Valley, passando per l’arte, la storia, la cultura.

Chiusure notturne per lavori su A13, A14 e Tangenziale di Bologna

Chiusure notturne per lavori su A13, A14 e Tangenziale di BolognaSulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-nelle due notti di mercoledì 14 e giovedì 15 giugno, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna Arcoveggio e Bologna Interporto, verso Padova. Si precisa che la stazione di Bologna Arcoveggio sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni, verso Padova e Bologna.

In alternativa si consiglia:

per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la viabilità ordinaria: SS64, Via Guglielmo Marconi e rientrare sulla A13 alla stazione di Bologna Interporto;

per la chiusura dell’entrata di Bologna Arcoveggio, verso Bologna, si può entrare a Bologna Fiera sulla A14 Bologna-Taranto;

-dalle 22:00 di venerdì 16 alle 6:00 di sabato 17 giugno, sarà chiusa la stazione di Bologna Interporto, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Padova e in uscita per chi proviene da Bologna.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Altedo o di Bologna Arcoveggio; contestualmente, sarà chiusa l’area di servizio “Castel Bentivoglio est”, situata nel tratto compreso tra Bologna Interporto e Altedo, verso Padova.

Sempre sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, nelle due notti di mercoledì 14 e giovedì 15 giugno, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Ferrara sud e Altedo, verso Bologna.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Ferrara sud, percorrere la viabilità ordinaria: Raccordo Ferrara-Porto Garibaldi, SS64, SP20 Via Chiavicone, per rientrare sulla A13 alla stazione di Altedo.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, è stata annullata la chiusura dell’entrata della stazione di Riccione, prevista dalle 21:00 di questa sera, martedì 13, alle 6:00 di mercoledì 14 giugno. Restano confermate, come da programma, le altre chiusure notturne, per consentire lavori di pavimentazione, come di seguito indicato:

-nelle tre notti di mercoledì 14, giovedì 15 e venerdì 16 giugno, con orario 22:00-6:00, sarà chiusa la stazione di Rimini sud, in uscita per chi proviene da Bologna.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Rimini nord o di Riccione;

-dalle 21:00 di mercoledì 14 alle 6:00 di giovedì 15 giugno, sarà chiusa l’area di servizio “Montefeltro est”, situata nel tratto compreso tra Riccione e Rimini sud, verso Bologna;

Ancora sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di mercoledì 14 alle 6:00 di giovedì 15 giugno, sarà chiusa la stazione di Rimini nord, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Pescara.

In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Rimini sud o di Valle del Rubicone.

Sempre per lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, nelle tre notti di giovedì 15, venerdì 16 e sabato 17 giugno, con orario 22:00-6:00, sarà chiusa la stazione di Bologna San Lazzaro, in uscita per le provenienze da Ancona.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Castel San Pietro o di Bologna Fiera.

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Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica, dalle 22:00 di giovedì 15 alle 6:00 di venerdì 16 giugno, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 2 Borgo Panigale e lo svincolo 1 Nuova Bazzanese, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli.

In alternativa si consiglia di percorrere la viabilità ordinaria: Viale Palmiro Togliatti, Via Gaetano Salvemini, Via Caduti di Casteldebole e l’Asse Attrezzato sud-ovest.

 

Alluvione: il ministro dell’Istruzione e del Merito, Valditara, in visita ad alcune scuole nelle aree colpite

Alluvione: il ministro dell’Istruzione e del Merito, Valditara, in visita ad alcune scuole nelle aree colpiteLa scuola è stata duramente colpita dall’alluvione, e proprio da una scuola accogliente deve proseguire la ricostruzione, che è già partita: lo chiede la Regione al Governo, oggi in Romagna col ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Che in mattinata è stato in Emilia-Romagna per fare visita ad alcune scuole interessate da alluvione delle province di Forlì-Cesena e di Ravenna. Ad accompagnarlo, l’assessora regionale alla Scuola, Paola Salomoni, e il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Stefano Versari.

Primo appuntamento nell’aula magna del Polo tecnico professionale ‘Compagnoni Marconi’ a Lugo di Romagna, dove il ministro ha incontrato i dirigenti scolastici della provincia di Ravenna. La seconda tappa si è svolta nell’Istituto Comprensivo n. 5 ‘Tina Gori’ di Forlì, anche in questo caso insieme ai dirigenti scolastici della provincia di Forlì-Cesena. In entrambe le occasioni erano presenti gli amministratori del territorio, a partire dai sindaci, che hanno raccontato le difficoltà che stanno affrontando e la necessità di risorse, in un confronto chiaro ma sempre molto collaborativo.

Gravissimi i danni inferti al territorio dagli eventi atmosferici di maggio, ma altrettanto grande la forza d’animo di una popolazione che si è subito rimboccata le maniche per ritornare quanto prima alla normalità: durante gli incontri sono stati mostrati video e fotografie a dimostrazione dell’impegno immediato profuso per ripulire gli edifici scolastici nel minor tempo possibile. Un impegno per il quale Valditara ha voluto ringraziare il personale scolastico, sottolineando come il suo ministero sia stato il primo ad attivarsi per individuare risorse e garantire il sostegno alle comunità colpite.

“Ringraziamo il ministro per essere venuto in Romagna per toccare con mano le grandi problematicità che stanno incontrando questi territori- ha affermato l’assessora Salomoni-. Abbiamo colto l’occasione per ribadire al ministro come sia fondamentale sostenere gli Enti locali chiamati a intervenire per ripristinare gli edifici scolastici, e al tempo stesso garantire il personale necessario a mantenere in servizio le scuole nei centri abitati più disagiati, come quelli di montagna o delle aree interne, che dopo i gravi danni subiti da strade e case sono ancora di più a rischio spopolamento”.

Altro punto discusso con il ministro, le difficoltà nell’attuare l’ordinanza ministeriale che esenta gli studenti delle aree alluvionate dal sostenere le prove scritte degli esami di Stato.

“Come famiglie e studenti, anche i sindacati, presenti oggi davanti all’istituto di Forlì e tutto il mondo della scuola chiedono azioni correttive. Condividiamo l’idea di sostenere i ragazzi e le ragazze che stanno vivendo giorni difficili- chiude Salomoni- ma la possibilità di non sostenere le prove scritte dovrebbe essere una scelta degli studenti più che una imposizione”.

Turismo, primi ristori per le imprese delle zone più colpite

Turismo, primi ristori per le imprese delle zone più colpite“Abbiamo chiesto fin da subito che il Decreto Alluvione contenesse un capitolo dedicato al turismo e, in particolare, ai ristori per le imprese del turismo e dell’ecosistema turistico colpite da fenomeni mai registrati prima in Italia, con oltre 4 miliardi di metri cubi d’acqua caduti in Emilia-Romagna dal 1^ al 17 maggio. E ringraziamo il Governo per aver messo a disposizione subito 10 milioni di euro”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini, all’incontro promosso oggi dalla Regione con le associazioni regionali di categoria del settore per elaborare, insieme, una serie di proposte da presentare al Governo di ripartizione delle risorse.

La prima tranche di risorse mira a risarcire alberghi, campeggi, strutture ricettive dedicate all’ospitalità, gli stabilimenti balneari, i parchi divertimento, bar e ristoranti.

In pratica, la proposta della Regione accolta dalle associazioni prevede di utilizzare il plafond di 10 milioni di euro per risarcire le imprese che hanno subito perdite di fatturato del 20% dal 1^ maggio al 30 giugno 2023 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con un bando che sarà gestito direttamente dal Governo per accelerare il più possibile l’erogazione dei fondi senza troppi passaggi burocratici.
E potranno beneficiarne tutte le imprese attive nei Comuni inseriti nel Decreto Alluvione stesso.

“Chiederemo al Governo di estendere l’elenco dei Comuni per comprendere anche quelli della Costa riminese- hanno precisato Bonaccini e Corsini- perché ovviamente nella conta dei danni vanno quantificati anche quelli indiretti”.

Altra proposta riguarda la sospensione dei mutui che al momento è fissata in due mesi e la Regione chiederà di estendere almeno a 12 mesi, e l’azzeramento dei tassi di interesse dei prestiti dopo che gli assessori Calvano e Colla hanno incontrato i rappresentanti Abi (Associazione bancaria italiana).

“L’importante è agire e farlo in fretta- hanno chiuso presidente e assessore- perché l’Emilia-Romagna non può aspettare. Come per il sisma, abbiamo bisogno di una struttura tecnica commissariale per progettare fin da ora il dopo alluvione. Puntando a utilizzare misure che abbiamo già visto funzionare col sisma e il Covid. Non possiamo continuare a lavorare con le somme urgenze: abbiamo già le ruspe ferme in alcuni Comuni perché manca il decisore e questo non è ammissibile. Dobbiamo lavorare insieme per ricostruire e ripartire”.

Il presidente Bonaccini ha annunciato che giovedì, nel corso del Tavolo permanente presieduto dal ministro Musumeci, insieme ad Anci e Upi, la Regione porterà la quantificazione danni e i progetti dettagliati da far partire immediatamente.

Tornando al turismo, sono previste altre misure per promuovere l’immagine della regione in Germania ed eventi internazionali per estendere la stagione turistica.

L’assessore Corsini ha infine informato su due provvedimenti per la montagna quasi pronti. Si tratta dei ristori per la crisi neve: 4 milioni di euro per risarcire le perdite di fatturato delle imprese nei comuni sede di comprensorio sciistico, e il bando da 30 milioni di euro per gli investimenti da realizzare nelle stazioni sciistiche.

Anche per il Sassuolo è tempo di calciomercato

Anche per il Sassuolo è tempo di calciomercatoCon i campionati oramai fermi, sarà come di consuetudine il calciomercato ha tenere banco in tutti i bar sport e non solo.

A Sassuolo, per i tifosi neroverdi, i temi caldi saranno diversi a partire dal futuro del talento di casa Domenico Berardi, passando dalla fine quasi certa dell’esperienza in neroverde di Davide Frattesi.

Il centrocampista romano classe ‘99 interessa a diversi club e non è un mistero che già la scorsa stagione avrebbe voluto approdare alla Roma.

In una recente intervista, il calciatore del Sassuolo e della nazionale ha lasciato intendere che sarà ancora in Italia anche la prossima stagione prima di pensare ad ipotesi estere che comunque intende provare in carriera.

Stando a quanto ha fatto sapere Giovanni Carnevali, per le partenze la società intende chiudere le eventuali operazioni entro il 30 giugno (data di chiusura dei bilanci annuali) e poi iniziare il delicato lavoro di ricerca sul mercato, in base ai ruoli del prossimo campionato.

(Claudio Corrado)

Poesia e musica a venerdì sera a Villa Cuoghi Fiorano

Poesia e musica a venerdì sera a Villa Cuoghi FioranoVenerdì 16 giugno, a Villa Cuoghi in via Gramsci 32 a Fiorano Modenese, sono in programma due importanti appuntamenti con la poesia e la musica, ad ingresso libero e gratuito.

Alle ore 18.30, per il “Tè delle 5”, il poeta Emilio Rentocchini presenta il libro “Lingua Madre”, con letture di testi accompagnate dal Duo Picaflor con le chitarre di Claudio Moro e Luigi Catuogno. Al termine aperitivo emiliano offerto dall’associazione INarte.

Alle 21.00, nel cortile della villa, sarà protagonista Giovanni Usai, cantautore bolognese, di origini sarde, con le sue canzoni, per la rassegna “Musica in Villa”, patrocinata anche di FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia) e da Regione Sardegna.

Nel cortile sarà presente un food truck per chi vuole degustare qualche specialità.

Le due iniziative sono organizzate da Associazione INarte e Circolo culturale Nuraghe “Pinuccio Sciola”, in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese, il Comitato Fiorano in Festa, Gp Eventi, associazione Amici della Musica Nino Rota e associazione fotografica Framestorming.

Gli appuntamenti di “Musica in Villa” del Circolo Nuraghe continuano venerdì 23 giugno con la band Radiokom Modena (cover di Vasco Rossi) e venerdì 30 giugno con gruppi musicali locali

In caso di maltempo gli appuntamenti musicali all’aperto saranno annullati.

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