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sabato, 3 Maggio 2025
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Tutta la Riviera torna balneabile: rientrate nella norma anche le ultime località, tre nel riminese e sette nel ravennate

Tutta la Riviera torna balneabile: rientrate nella norma anche le ultime località, tre nel riminese e sette nel ravennateTutta la Riviera torna balneabile. Lo confermano gli esiti dei campionamenti, effettuati ieri da Arpae, nei dieci punti risultati precedentemente “oltre soglia”, di cui tre nel riminese e sette in provincia di Ravenna. Dieci sulle 98 località testate, in grande maggioranza subito entro i parametri previsti.

Per quanto riguarda il riminese, sono dunque rientrati nella norma i parametri che avevano richiesto l’interdizione dai bagni in mare a Viserba-Spina-Sacramora, nel tratto di 100 metri a sud della foce dell’Uso in comune di Bellaria-Igea marina e in quello di 50 metri a sud della foce del Marano, in comune di Riccione.

Nella norma anche i sette punti “campionati” in provincia di Ravenna: Casalborsetti, 100 metri a nord della foce del canale Destra Reno, 80 metri a sud della foce dello stesso canale e la zona del Camping; Marina Romea; sempre a Marina Romea 100 metri a nord della foce del Lamone e 100 metri a sud della stessa foce; a Lido di Savio 150 metri a sud della foce del fiume Savio.

Possono essere quindi revocate le ordinanze di divieto provvisorio alla balneazione emesse dai sindaci.

Colonnine auto elettriche: 20 i punti di ricarica a Formigine

Colonnine auto elettriche: 20 i punti di ricarica a FormigineIl Gruppo Enel, attraverso la società Enel X Way Italia, sta partecipando al bando PNRR per l’installazione di nuove infrastrutture di ricarica veloce con potenza fino a 100 kW per veicoli elettrici nel triennio 2023-2025. Di queste, sono 29 quelle individuate sul territorio comunale di Formigine. In caso di accettazione della domanda, si raggiungerà l’obiettivo di 1 colonnina pubblica (e 2 punti di ricarica) ogni 1000 abitanti.

Attualmente le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, ibridi e plug-in già installate sono 10, per un totale di 20 punti di ricarica. Nel dettaglio, le infrastrutture sono posizionate in luoghi facilmente accessibili e limitrofi alle principali vie di comunicazione: 5 nel capoluogo (piazza Caduti per la Libertà, piazza Italia, via San Francesco, via Unità d’Italia e via delle Olimpiadi), 2 a Casinalbo (dietro l’edicola su via Giardini Nord e in via Don Maselli), 1 a Corlo (via Battezzate, di fianco alla scuola primaria Don Mazzoni), 1 a Magreta (via Darwin, di fronte alla scuola primaria Palmieri) e 1 a Colombaro (via Sant’Antonio).

“In questo momento – commenta l’Assessore all’Ambiente e alla Mobilità sostenibile Giulia Bosi – ogni parte attiva della comunità deve fare il possibile per ridurre l’inquinamento. Come Amministrazione vogliamo supportare i cittadini che decidono di acquistare un’auto elettrica nella direzione di ridurre le emissioni. Allo stesso tempo, è nostro compito dare il buon esempio. Per questo motivo tutte le ultime automobili acquistate per uso interno sono ibride o elettriche, e abbiamo intenzione di partecipare a un bando che ci permetterà di installare un nuovo punto di ricarica nella sede comunale. Grazie a tutti i cittadini che hanno investito con l’obiettivo di fare bene all’ambiente e anche alle attività che hanno installato punti di ricarica a disposizione dei cittadini”.

Musica popolare da ballare e ascoltare in piazza a Fiorano

Musica popolare da ballare e ascoltare in piazza a FioranoIl “Sempre Maggio Fioranese” torna domenica 18 giugno 2023 alle ore 21 in piazza Ciro Menotti con l’Orchestrona della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, per proporre agli amanti del ballo popolare e anche a chi semplicemente vuole ascoltare, una serie di brani che fanno muovere i piedi ed il cuore.

Walzer e mazurke francesi, manfrine romagnole, scottish, gighe e tarantelle, compongono il repertorio che l’Orchestrona, grazie agli arrangiamenti del Maestro Castiglia, personalizza e ripropone con passione, già apprezzato da molti fioranesi lo scorso autunno nella Sala delle Vedute del castello di Spezzano.

L’iniziativa, a ingresso libero e gratuito, è organizzata dal Comitato Fiorano in Festa, in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese, nell’ambito del progetto “Fiorano Sonora” sostenuto da Fondazione di Modena con il bando “Mi metto all’opera 2023”.

L’Orchestrona della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli nasce oltre una ventina di anni fa da un’idea di Davide Castiglia, oggi direttore dell’ensemble.

Si tratta di una formazione atipica, una commistione tra una banda e un’orchestra che, negli ultimi anni si è trasformata, nella struttura e nel repertorio, fino a diventare una ‘macchina’ da ballo folk.

Nell’organico intergenerazionale, adolescenti, adulti ed ultrasettantenni, maestri, allievi ed ex allievi della Scuola, condividono un progetto musicale dove fisarmoniche, violini, violoncelli, contrabbassi, cornamuse, flauti, mandolini, chitarre e percussioni contribuiscono a costruire un repertorio scelto fra i migliori brani da ballo e d’ascolto della musica popolare europea.

L’Orchestrona vuole essere ambasciatrice della bellezza e della ricchezza delle musiche, degli strumenti e dei repertori di tradizione popolare.

Fratelli d’Italia – Evoluzione Maranello in merito all’emergenza abitativa

Fratelli d’Italia – Evoluzione Maranello in merito all’emergenza abitativaNell’ultimo consiglio comunale tenutosi a Maranello il giorno 13 giugno, la presentazione da parte della maggioranza di sinistra di un ordine del giorno inerente l’emergenza abitativa, ha consentito al gruppo di Fratelli d’Italia – Evoluzione Maranello di evidenziare alcuni argomenti e ribadire concetti già espressi in passato; ad esempio che la carenza di residenze incida automaticamente sulla crescita dei canoni di locazione, con possibile aumento delle morosità incolpevoli.

All’interno dell’ordine del giorno, tra le altre richieste avanzate, vi era proprio quella di intervenire nei confronti del governo per chiedere il rifinanziamento dei fondi destinati all’aiuto dei morosi incolpevoli poiché in difficoltà economica.

Teniamo a precisare che l’azzeramento di tali fondi è da far risalire al Governo Draghi nel 2022, appoggiato da tutti i partiti tranne Fratelli d’Italia ( ma il comune di Maranello non ebbe la medesima solerzia nell’avanzare questa richiesta ); sembra semplice ora addossare colpe al Governo in carica, che a causa delle contingenze economiche ha chiaramente pensato e dichiarato di intervenire su altre voci di spesa per alleviare le difficoltà economiche delle famiglie italiane.

Su questo tema vorremmo fare presente che a Maranello tale problema è dovuto esclusivamente ad una errata gestione da parte delle amministrazioni di sinistra che si sono susseguite in questi anni, nonchè ad una estrema mancanza di pianificazione edilizia adeguata al nostro territorio; in particolare quella legata alle residenze sociali, popolari e convenzionate.
Già a partire dalla campagna elettorale del 2014 Fratelli d’Italia, dal 2019 assieme ad Evoluzione Maranello, aveva posto all’attenzione degli amministratori il problema della carenza di immobili residenziali, con locazioni completamente fuori controllo e a prezzi notevolmente alti.

Lo sviluppo delle principali aziende del nostro territorio, cosa ovviamente gradita ed apprezzata, porterà sul territorio comunale altre migliaia di lavoratori tra dipendenti diretti ed indotto. Questo non farà altro che appesantire la situazione.
In un paese come il nostro, dove già gli affitti riguardano singole stanze a volte condivise, come pensa di intervenire l’amministrazione per calmierare questi problemi e cercarvi un rimedio? Esistono contatti con le maggiori aziende per pianificare eventuali importanti interventi di edilizia residenziale convenzionata?
Purtroppo anche questa volta il comune arriverà fuori tempo massimo per porre rimedio ad errori che si trascinano da anni….

Ricordiamo che la revisione del bando di vendita degli impianti sportivi esistenti ha decurtato in maniera importante la quota di residenza insediabile in quel sito, a favore di destinazioni direzionali che ovviamente porteranno altri impiegati nel nostro comune, senza che l’amministrazione si sia preoccupata di creare spazi residenziali per ospitarli.

Aggiornamento in merito alle chiusure previste sulla A14

Aggiornamento in merito alle chiusure previste sulla A14Sulla A14 Bologna-Taranto, è stata annullata la chiusura dell’uscita della stazione di Rimini sud, prevista dalle 22:00 di venerdì 16 alle 6:00 di sabato 17 giugno.

Rimane confermata, come da programma, la chiusura della suddetta stazione, in uscita per chi proviene da Bologna, dalle 22:00 di questa sera, giovedì 15, alle 6:00 di venerdì 16 giugno, per consentire lavori di pavimentazione.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Rimini nord o di Riccione.

 

Stanotte in A13 regolarmente aperto il tratto Bologna Arcoveggio-Bologna Interporto, verso Padova

Stanotte in A13 regolarmente aperto il tratto Bologna Arcoveggio-Bologna Interporto, verso PadovaSulla A13 Bologna-Padova, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra Bologna Arcoveggio e Bologna Interporto, verso Padova, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, giovedì 15, alle 6:00 di venerdì 16 giugno. Di conseguenza la stazione di Bologna Arcoveggio sarà regolarmente aperta in entrambe le direzioni, verso Padova e Bologna.

Sono confermate, come da programma, le chiusure previste dalle 22:00 di venerdì 16 alle 6:00 di sabato 17 giugno, della stazione di Bologna Interporto, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Padova e in uscita per chi proviene da Bologna e dell’area di servizio “Castel Bentivoglio est”, situata nel tratto compreso tra Bologna Interporto e Altedo, verso Padova.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Altedo o Bologna Arcoveggio.

Tre vescovi per la presentazione del libro ‘Don Eligio. Il parroco di tutti’, domenica a Fiorano

Tre vescovi per la presentazione del libro ‘Don Eligio. Il parroco di tutti’, domenica a FioranoDomenica 18 giugno 2023 arriva a conclusione la prima tappa del percorso intrapreso dal ‘Comitato per ricordare Don Eligio Silvestri’ della Parrocchia di Fiorano. Viene infatti presentata la pubblicazione “Don Eligio – il parroco di tutti”, curata da Filippo Ferrari e Alberto Venturi, edita da Artestampa Fioranese, che in 192 pagine, 240 immagini, documenti e 50 testimonianze di sacerdoti, parrocchiani, amici, ripercorre la vita di Don Eligio, seguendolo nelle numerose parrocchie di Modena dove ha prestato servizio e il Brasile.

Nasce nel 1921 a Gaggio di Piano nel comune di Castelfranco Emilia. Ordinato sacerdote il 31 marzo 1945, viene inviato come cappellano a Ganaceto, poi a Rivara. Dal 1950 al 1962 è parroco ad Albareto e dal 1962 al 1968 a San Lazzaro,quando la sua vocazione missionaria può realizzarsi grazie alla collaborazione fra la diocesi di Modena e due diocesi del Brasile, per la cura delle parrocchie di Itaberaí e Itauçu.

Torna in Italia nel 1975, per essere vicino agli anziani genitori, ma, con la speranza di ripartire, si mette a disposizione della diocesi per incarichi ‘temporanei’: a Spezzano, a Castelnuovo Rangone, a Montecreto, Magrignana e Aquaria, a Rocca Santa Maria, a Nirano e Fogliano. Nel 1979 accetta la nomina a parroco di Fiorano. Nel 1997, a 76 anni, può tornare in Brasile, fino al 2011, quando la paura di diventare un peso per la comunità, lo convince a tornare in Italia. Ospite della Casa del Clero di Cognento, diventa il punto di riferimento della comunità di Sant’Anna a San Cesario fino al 2016. Muore l’8 novembre 2019 a 98 anni.

Domenica 18 giugno alle ore 17.30, Don Maurizio Setti, missionario in Brasile dove continua l’opera di Don Eligio, celebra la Santa Messa.

Alle ore 19, nel Salone del Pellegrino, si svolge la presentazione con gli interventi di Mons. Giuseppe Verucchi vescovo emerito di Ravenna. Mons. Giacomo Morandi vescovo di Reggio Emilia, Mons. Lino Pizzi vescovo emerito di Forlì-Bertinoro, Don Maurizio Setti, Don Antonio Lumare parroco di Fiorano e rettore del Santuario, Egidio Pagani, coordinatore del Comitato per ricordare Don Eligio Silvestri, Francesco Tosi, sindaco del Comune di Fiorano Modenese, i curatori Filippo Ferrari e Alberto Venturi.

Alle ore 20.15, nello spazio panoramico dietro al Santuario, le resdore della parrocchia hanno organizzato una cena insieme, con la musica di Fabio e Marco (prenotazioni presso la segreteria parrocchiale 0536.58.07.60, oppure presso Luigi Boni 370.307.55.90). Il ricavato della cena sarà devoluto a favore degli alluvionati della Romagna, mentre quello della vendita del libro è destinato alla parrocchia di Fiorano e alla missione di Don Maurizio Setti in Brasile.  La manifestazione si svolge con qualsiasi condizione di tempo.

 

Iren investe oltre 3,5 milioni di euro nella startup Remat per il riciclo di poliuretano da imbottiture

Iren investe oltre 3,5 milioni di euro nella startup Remat per il riciclo di poliuretano da imbottitureIl Gruppo Iren, tramite la controllata Iren Ambiente, ha concluso l’acquisto della maggioranza di ReMat, start-up innovativa attiva nel settore dell’economia circolare, con un investimento complessivo di oltre 3,5 milioni di euro

I dettagli dell’accordo chiuso oggi prevedono un aumento di capitale da parte di Iren Ambiente, che contestualmente rileva tutte le quote in possesso degli angel investors e il complesso di Nichelino (TO), che comprende il sito produttivo sperimentale della start-up. Il nuovo assetto societario vedrà quindi Iren Ambiente possedere una quota pari al 88,43% del capitale sociale di ReMat. Grazie a questa operazione, Iren diventa uno dei principali operatori italiani attivi nella filiera del riciclo del poliuretano, arricchendo la propria presenza nel settore dell’economia circolare

ReMat, fondata nel 2018 da Alessandro Lodo e Francesco Perazzini a Nichelino, in provincia di Torino, ha sviluppato un processo con l’obiettivo di trasformare la filiera del recupero del poliuretano espanso, i cui scarti derivanti dalle lavorazioni industriali e dai settori dell’automotive (imbottiture dei sedili di vetture destinate alla rottamazione) e dell’arredamento (materassi, divani, poltrone) venivano prevalentemente smaltiti in discarica o conferiti ai termovalorizzatori. Un business con un notevole potenziale, considerando che, per i soli materiassi, si stima la dismissione, in Italia, di circa 5 milioni di unità ogni anno.

Grazie all’innovativo trattamento messo a punto dalla start-up, i componenti in poliuretano sono trattati e rivalutati, permettendo di ottenere prodotti con performance tecniche comparabili a quelle del poliuretano nuovo.

Questa operazione, che ha tra gli obiettivi quello di supportare lo sviluppo delle linee impiantistiche della società, consolida un percorso di collaborazione tra Iren e la start-up avviato nel 2021 nell’ambito di IrenUp, programma di Corporate Venture Capital del Gruppo Iren, che affianca le startup Italiane a più alto potenziale nel settore cleantech.

Lo sviluppo dell’attività di ReMat rientra inoltre tra i progetti per cui Iren ha ottenuto un finanziamento legato al PNRR, e che nell’ambito dell’economia circolare ammontano complessivamente a 76 milioni di euro.

Il Gruppo Iren compie un ulteriore passo verso il consolidamento della sua posizione di leader nazionale nel settore dell’economia circolare. Un obiettivo che vogliamo si traduca in best practice innovative e su filiere e settori che presentano significativi margini di sviluppo: è il caso delle terre rare, ad esempio, e lo è appunto anche quello della filiera del poliuretano. In questo modo Iren valorizza un’iniziativa che viene dal territorio e produce benefici per il territorio stesso, mettendo a disposizione le proprie risorse e strutture per lo sviluppo in ottica sostenibile dell’intero sistema Paese” ha dichiarato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren.

Alluvione, sul sito della Regione nuova sezione ‘Domande e risposte’

Alluvione, sul sito della Regione nuova sezione ‘Domande e risposte’Qual è stata la reale portata delle alluvioni di maggio in Emilia-Romagna? In particolare, il 15-17 maggio. Perché i fiumi sono esondati e si sono attivate e riattivate tante frane in Appennino? Si sarebbe potuto evitare? E sulla difesa del suolo, quali le fake news e quali i fatti su quanto realizzato dalla Regione? E adesso: i rimborsi?

Sono 22 le domande e le risposte che la Regione pubblica sul sito  https://www.regione.emilia-romagna.it/alluvione/domande-e-risposte per spiegare l’alluvione e la gestione dell’emergenza.

Cinque le sezioni. La prima sulla reale portata di un evento mai registrato prima nel Paese, con 4,5 miliardi di metri cubi d’acqua caduti in soli 17 giorni.

La seconda spiega come funziona il sistema di protezione civile, il sistema delle allerte, il ruolo del Commissario straordinario e dei volontari.

Un’altra sezione è dedicata ai primi rimborsi, da quelli immediati disponibili già a luglio per i privati cittadini, ai contributi per l’autonoma assistenza di chi, costretto a lasciare la propria abitazione, ha trovato alloggio presso amici, parenti o in altre strutture ricettive.

Una sezione prova a ripercorrere i fatti, smentendo le notizie false che sono circolate dopo l’alluvione. Dall’audio con la voce contraffatta del presidente Bonaccini, all’impiego di 55 milioni di euro in realtà destinati alla navigazione commerciale sul Po, dagli interventi di difesa del suolo alla reale situazione delle casse d’espansione, in particolare in Romagna. E poi i 74 cantieri di protezione civile già avviati per fronteggiare l’emergenza.

Infine, le informazioni sul Fondo di solidarietà europeo e come funziona e il sito per raccontare, giorno per giorno, l’andamento della raccolta fondi regionale.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 16 giugno 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 16 giugno 2023Sereno o poco nuvoloso, salvo addensamenti pomeridiani associati a precipitazioni sparse sui rilievi di crinale. Temperature minime comprese tra 15 e 19 gradi; massime comprese tra 24 e 28 gradi. Venti deboli variabili. Mare poco mosso.

(Arpae)

Alluvione: 127mila euro per l’Emilia-Romagna dall’Agenzia dell’Entrate

Alluvione: 127mila euro per l’Emilia-Romagna dall’Agenzia dell’EntrateAmmontano a oltre 127mila euro i fondi donati complessivamente dal personale dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle entrate-Riscossione a favore delle comunità colpite dalle alluvioni in Emilia-Romagna.

Le somme, raccolte con il sostegno del Comitato unico di garanzia (Cug) dell’Agenzia delle Entrate, saranno devolute a supporto delle attività dell’Agenzia per la Sicurezza territoriale e della Protezione civile dell’Emilia-Romagna, tuttora impegnate a fronteggiare l’emergenza.
Per le donazioni è stata utilizzata un’applicazione che, direttamente dalla rete intranet, ha consentito ai dipendenti di destinare a questa iniziativa di solidarietà una parte dello stipendio, in maniera semplice e sicura.

Alluvione, rate dei mutui sospese anche per gli agricoltori: un’ordinanza della Protezione civile

Alluvione, rate dei mutui sospese anche per gli agricoltori: un’ordinanza della Protezione civileAnche gli agricoltori titolari di mutui relativi a edifici sgomberati o inagibili, o attività agricole divenute improduttive per effetto di alluvione o frane, potranno chiedere agli istituti di credito una sospensione delle rate fino all’agibilità (o all’abitabilità) dell’immobile e alla riattivazione del terreno produttivo, comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza.

Lo stabilisce un’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, in merito a ulteriori interventi urgenti di Protezione civile a seguito delle avverse condizioni meteorologiche che, a partire dal 1^ maggio 2023, hanno colpito il territorio delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

“Mentre le quasi 21mila aziende agricole colpite da alluvione o frane stanno facendo i conti con le perdite e i danni subiti, come Regione continuiamo a lavorare per definire le stime e i primi provvedimenti da attuare, in un confronto costante con agricoltori e allevatori e, al tempo stesso, con il Governo e la Commissione Ue- commentano Irene Priolo e Alessio Mammi, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile e assessore all’Agricoltura-. La nostra richiesta, accolta, di sospendere i mutui anche per gli agricoltori e per i terreni agricoli colpiti da alluvione o franati è una delle misure che verranno messe in campo a sostegno di un settore che ha riportato danni pluriennali, e su cui la Regione sta già intervenendo con risorse proprie”.

L’ordinanza
L’articolo 8 dell’ordinanza sancisce che i soggetti titolari di mutui relativi a edifici sgomberati o inagibili, o alla gestione di attività di natura commerciale ed economica, anche agricola, svolte negli stessi edifici, o ancora – nel caso dell’agricoltura – effettuata nei terreni franati o alluvionati, hanno diritto di chiedere agli istituti di credito e bancari una sospensione delle rate dei mutui, optando tra la sospensione dell’intera rata e quella della sola quota capitale. Questo fino all’agibilità o all’abitabilità dell’immobile e comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza come nel caso dei terreni agricoli. La richiesta di sospensione delle rate andrà fatta presentando un’autocertificazione del danno subito.

Sulla A14 annullate le chiusure dell’uscita della stazione di Cesena

Sulla A14 annullate le chiusure dell’uscita della stazione di CesenaSulla A14 Bologna-Taranto, sono state annullate le chiusure dell’uscita della stazione di Cesena, previste nelle notti di mercoledì 14 e giovedì 15 giugno, rispettivamente per chi proviene da Pescara e da Ancona.

Rimane confermata, come da programma, la chiusura della suddetta stazione, in uscita da Bologna, dalle 22:00 di questa sera, mercoledì 14, alle 6:00 di giovedì 15 giugno.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Cesena nord.

Alluvione, sopralluogo del presidente Bonaccini a Roncofreddo, sull’Appennino cesenate

Alluvione, sopralluogo del presidente Bonaccini a Roncofreddo, sull’Appennino cesenateSopralluogo del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, a Roncofreddo (Forlì-Cesena) per fare il punto sull’emergenza frane e sulle decine di strade locali ancora chiuse a causa dell’ondata di maltempo del 15-17 maggio. Il presidente ha incontrato i sindaci Sara Bartolini (Roncofreddo), Silverio Zabberoni (Borghi), Mauro Graziano (Longiano) e Tania Bocchini (Sogliano al Rubicone). Presente Enzo Lattuca, presidente della Provincia.

“La mia presenza qui- ha affermato Bonaccini- ha anche il valore di dire ai sindaci e a queste comunità che nessuno sarà lasciato solo. Noi e l’intero sistema regionale siamo pronti a fare la nostra parte, ma abbiamo bisogno che le istituzioni nazionali e quelle europee ci stiano vicine, perché servono risorse e procedure speciali che ci consentano di rialzarci e ripartire”.

Solo in provincia di Forlì-Cesena sono 485 gli smottamenti monitorati, di cui una trentina di entità rilevante. Ben 142, praticamente la totalità, le strade locali e provinciali che hanno subito chiusure parziali o totali. Fin dall’inizio dell’emergenza, proseguono i sopralluoghi dei tecnici per verificare l’entità dei danni. Sono già previsti 4 milioni di euro per interventi in somma urgenza e la prossima settimana aprirà il cantiere sulla Strada Provinciale 88 di Monte Tiffi, fondamentale per rendere raggiungibile una frazione, oggi quasi totalmente isolata, dove vive circa un centinaio di persone.

“Strade e frane restano la nostra priorità per garantire a cittadine e cittadini, famiglie e imprese il diritto fondamentale di muoversi e lavorare. Per questo rinnoviamo l’appello al Governo affinché siano stanziate risorse al più presto per coprire gli interventi in somma urgenza che fino a oggi stanno finanziano la Provincia e piccoli Comuni”, ha sottolineato il presidente della Regione, che domani sarà a Roma con la delegazione dell’Emilia-Romagna al tavolo permanente sull’alluvione fra Governo ed Enti locali convocato a Palazzo Chigi dal ministro Nello Musumeci. “Porteremo un rendiconto più aggiornato dei danni e la lista degli interventi più urgenti. Già oggi la prima stima dei danni alla viabilità locale è di oltre un miliardo di euro”, ha concluso Bonaccini.

Torneo Giovanile di tennis allo Sporting: tutti i vincitori

Torneo Giovanile di tennis allo Sporting: tutti i vincitori
premiazioni under 10 e under 12

Si è concluso martedì 13 giugno allo Sporting Club Sassuolo il torneo giovanile di tennis inserito nel circuito regionale Joma Junior Tour. Ben 165 iscritti divisi nelle varie categorie dall’under 10 all’under 16, maschile e femminile, che hanno disputato gli incontri tra i campi in terra rossa e bolltex indoor a causa della pioggia. Andrea Sarti, Direttore del circolo, ha manifestato la sua soddisfazione: “L’appuntamento è ormai una tradizione per i piccoli agonisti che, terminati i corsi invernali della scuola tennis, si cimentano in questo torneo, il primo evento estivo per loro e anche per il nostro circolo che da sempre si impegna nella promozione dell’attività sportiva giovanile a qualsiasi livello”. E allora veniamo ai veri protagonisti!

Nell’under 10 femminile successo per Carlotta Arginelli del Club La Meridiana su Gaia Serra Zanetti del Tennis Modena, nell’under 12 sul podio è salita Marta Gazzetti di San Martino Sport vincente su Eliza Deaconu di Max Tennis Time e nell’under 14 Maria Luce Ossani del C.A. Faenza ha avuto la meglio su Chiara Cavicchioli sempre del Tennis Modena.

premiazione under 14 e under 16

Per quanto riguarda la categoria maschile, invece, lo Sporting Club Sassuolo centra il “poker” nei quattro rispettivi tabelloni. Mattia Ballarini conquista l’under 10 su Alessio Pinti del Club La Meridiana e lo stesso per Matteo Grotti nell’under 12 su Nicolas Diazzi. Primo classificato nell’under 14 Alberto Nicolini su Mattia Occhiali del Cus Ferrara e Giacomo Bruzzi sale sul podio dell’under 16 dopo aver sconfitto in finale Gianmarco De Pietri dello Sporting Club Carpi. Un bel successo per lo Sporting Club Sassuolo e i maestri dello staff che sono rimasti veramente impressionati del buon livello raggiunto e dell’ottimo miglioramento dei ragazzi.

Prossimo appuntamento il 1 luglio con il Torneo Internazionale “Tennis Europe Junior Tour”, under 14 maschile e femminile, Memorial Rossini – Trofeo BPER, sui campi in terra del Club.

Rientrati nella norma i parametri a Savignano e a San Mauro Mare Nord, in provincia di Forlì-Cesena: acque balneabili

Rientrati nella norma i parametri a Savignano e a San Mauro Mare Nord, in provincia di Forlì-Cesena: acque balneabiliA Savignano e a San Mauro Mare Nord sono rientrati nella norma i parametri che avevano richiesto l’interdizione dai bagni in mare. Lo attestano i risultati di un campionamento aggiuntivo effettuato ieri dai tecnici di Arpae nei due punti in questione.

Possono essere dunque revocate le ordinanze di divieto provvisorio alla balneazione emesse ieri dai sindaci, rispettivamente di Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena).

Il nuovo campionamento delle acque marine, realizzato lunedì 12 giugno sempre da Arpae, ha fatto registrare parametri tutti nella norma in 86 località su 98, quelle abitualmente testate, confermando la balneabilità del mare praticamente lungo tutta la Costa romagnola, dal ferrarese a Cattolica.

Dopo il rientro dei parametri a Savignano e a San Mauro Mare, Arpae ha effettuato oggi i prelievi nei rimanenti dieci punti risultati oltre soglia; i risultati sono attesi per domani.

Al via il bando regionale per sostenere le attività delle Pro Loco

Al via il bando regionale per sostenere le attività delle Pro Loco
Andrea Corsini (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Parte il bando regionale che sostiene i programmi delle Pro Loco, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dell’offerta turistica, le bellezze naturali, il patrimonio artistico e culturale, oltre ai prodotti dell’artigianato e alle eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-Romagna, anche lontano dai grandi centri abitati e nell’Appennino. Per i progetti realizzati dalle Pro Loco nell’anno in corso, la Regione mette a disposizione 200mila euro.

I progetti devono riguardare azioni di promozione e valorizzazione dei servizi turistici strategici per il territorio, quali: attività di valorizzazione del patrimonio storico, culturale, folkloristico, sociale e ambientale; promozione dei prodotti tipici dell’artigianato e dell’enogastronomia; organizzazione di eventi, attività ricreative ed educative, indirizzate in particolare ai bambini e ai giovani, per la conoscenza del territorio e delle sue tipicità.  E infine attività di sviluppo della capacità ospitale delle comunità, attraverso progetti innovativi di diffusione delle informazioni territoriali.

“Continuiamo a sostenere le Pro Loco – afferma l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini-,   che rappresentano un patrimonio di risorse che rafforza l’identità del nostro territorio e le storie delle nostre comunità, e possono contare sull’attività ammirevole di migliaia di volontari. Hanno un ruolo determinante per la vitalità e la promozione dell’Emilia-Romagna in tutti i suoi aspetti e, in particolare, per la valorizzazione dei tanti tesori storico-artistici presenti nei piccoli centri e nelle zone appenniniche”.

Possono presentare domanda le Pro Loco iscritte al Registro Unico Nazionale Terzo Settore che hanno sede nel territorio regionale.  Devono essere presentate da una Pro Loco capofila di un’aggregazione di almeno quattro Pro Loco.

Le domande devono essere inviate dalla Pro Loco capofila alla Regione Emilia-Romagna all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC), comtur@postacert.regione.emilia-romagna.it, entro il 14 luglio 2023.

 

Contributo alle famiglie sassolesi per la frequenza dei figli ai Centri Estivi

Contributo alle famiglie sassolesi per la frequenza dei figli ai Centri EstiviIl Comune di Sassuolo, assieme ai Comuni del Distretto Ceramico,  anche quest’anno, ha aderito al  “Progetto per il contrasto alle povertà educative e la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi. Anno 2023”, promosso dalla Regione Emilia-Romagna e finanziato con risorse del Fondo Sociale Europeo POR FSE 201/202 e PR FSE+ 2021/2027 ”,  che consiste in un contributo alle famiglie per la frequenza dei Centri Estivi dei propri figli.

Fino a venerdì 7 luglio 2023 è possibile presentare domanda per accedere al contributo.

Possono presentare domanda le famiglie residenti a Sassuolo con:

  • figli dai 3 ai 13 anni (fino a 17 anni se con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/1992);
  • ISEE per prestazioni agevolate rivolte a minorenni pari o inferiore a euro 24.000,00 (l’ammissione per i minori con certificazione di disabilità non è subordinata al valore ISEE).
  • in cui entrambi i genitori siano occupati, oppure se non occupati siano in mobilità, cassa integrazione, abbiano sottoscritto un patto di servizio quale misura di politica attiva del lavoro (Dichiarazione di Immediata Disponibilità presso il centro per l’impiego di riferimento)
  • In cui un solo genitore sia occupato o rientri nelle fattispecie di cui sopra, se l’altro genitore è impegnato in modo continuativo in compiti di cura, valutati con riferimento alla presenza di componenti il nucleo familiare con disabilità grave

Il contributo massimo per ogni figlio è di 300 euro, con il limite di 100 euro a settimana e spetta per l’effettiva frequenza ai centri estivi inclusi nell’elenco distrettuale dei gestori di centri estivi, consultabile sui siti web dei comuni del distretto ceramico,  o in altri centri estivi in Emilia Romagna purché aderenti al Progetto per la conciliazione vita-lavoro 2023

La domanda va presentata esclusivamente online tramite SPID, CIE, CNS sul portale entranext del Comune di Sassuolo. Deve essere presentata una domanda per ogni figlio.

La domanda per il contributo non è valida come iscrizione al centro estivo, le famiglie dovranno contattare direttamente i gestori dei centri estivi.

Il genitore che presenta domanda di contributo deve essere l’intestatario delle fatture rilasciate dal centro estivo.

Italy Golf & More, c’è il protocollo di intesa tra Regione Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia per valorizzare all’estero il settore

Italy Golf & More, c’è il protocollo di intesa tra Regione Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia per valorizzare all’estero il settore
Andrea Corsini (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Il Golf è di più di uno sport. È un’immersione nella natura e nella cultura del territorio in cui lo si pratica. Uno sport, quindi, molto legato a una concezione di turismo lento e dell’esperienza.

E proprio per valorizzare e promuovere il settore golfistico italiano a livello internazionale, la Regione Emilia-Romagna ha approvato lo schema di protocollo con la Regione Friuli-Venezia Giulia  ‘Italy Golf & More’ 2023-2024.

Il progetto interregionale – realizzato in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per il Turismo (ENIT) e con la Federazione Italiana Golf e sottoscritto anche dalle Regioni Veneto, Lombardia, Piemonte,

Lazio e Sardegna, oltre a Toscana Promozione Turistica – punta a realizzare attività comuni di marketing e promozione dei campi di golf italiani sui mercati turistici internazionali.

“I campi da golf a livello nazionale e regionale- spiega l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-, offrono ai turisti un’opportunità molto ricca, perché permettono sì di vivere l’atmosfera del luogo ma anche di scoprirne le eccellenze e le peculiarità culturali ed enogastronomiche. In Emilia-Romagna, per esempio, giocare a golf significa poter scegliere tra 25 campi con percorsi per professionisti e principianti disseminati su tutto il territorio da Piacenza a Rimini”.

“Se pensiamo, per esempio, ai golf club nel Parmense- prosegue- possiamo immaginare una vacanza che, oltre al golf, permette al turista scoprire i Castelli del Ducato, così come d’altra parte, la vicinanza di altri campi a Modena, Ferrara e Ravenna rappresentano un’occasione per visitare le città Patrimonio Unesco o fare sosta lungo le spiagge della Riviera. Un’ottima occasione, quindi, per fare squadra con le altre Regioni e promuovere le nostre eccellenze turistiche in tutto il mondo”.

Per sostenere l’accordo ‘Italy Golf & More’ la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione 90mila euro, di cui 30mila per il 2023 e 60mila per il 2024.

Le azioni promozionali saranno pianificate da un gruppo di lavoro composto da tutte le Regioni partner e guidato dal Friuli-Venezia Giulia, capofila del progetto.  Il soggetto attuatore per l’Emilia-Romagna è Apt servizi.

“Chi è bubula?” Domenica di esplorazione alle Salse di Nirano

“Chi è bubula?” Domenica di esplorazione alle Salse di NiranoDopo il successo dell’evento serale della scorsa settimana, domenica 18 giugno dalle ore 18.30 presso Cà Rossa arriva “Chi è bubula?”, un’esplorazione della Riserva all’imbrunire, alla scoperta degli animali, delle loro abitudini e dei loro segnali, mentre escono dalle loro tane protetti dal buio. Il costo è di 5 euro a partecipante ed è necessario prenotarsi. L’iniziativa è curata anche da CAI Sassuolo, Ecosapiens e La Lumaca.

È possibile prenotarsi attraverso il form online, e i link sono rintracciabili sulle pagine social o sul sito comunali. Info: salse.nirano@fiorano.it oppure 342/8677118. Consigliati abbigliamento e calzature comodi, per agevolare le escursioni.

La Guardia medica ha un nuovo numero di telefono, gratuito e unico su tutto il territorio provinciale modenese

La Guardia medica ha un nuovo numero di telefono, gratuito e unico su tutto il territorio provinciale modeneseDal prossimo 3 luglio importante novità per il servizio di Continuità assistenziale in provincia di Modena: la “Guardia medica” avrà un nuovo numero di telefono, gratuito e unico su tutto il territorio provinciale, l’800 032 032, che sostituirà tutti gli altri numeri ora attivi sui diversi comuni.

Il servizio di guardia medica è attivo tutte le notti dalle 20.00 alle 8.00 e il sabato, la domenica e tutti i giorni prefestivi e festivi dalle 8.00 alle 20, quando cessa l’orario di attività del Medico e del Pediatra di famiglia. Dal 3 luglio chiamando il nuovo numero verde in questi giorni e orari risponderà sempre un medico, che farà subito una valutazione per fornire la risposta più adatta al bisogno del cittadino: se necessario lo indirizzerà al medico di guardia medica del territorio più vicino; molte volte, invece, basta una consulenza telefonica per risolvere il problema.

Gli obiettivi di questa nuova modalità di accesso sono molteplici: garantire sempre una risposta al cittadino da parte di un medico, in una logica di continuità dell’assistenza; assicurare omogeneità sul territorio e, altrettanto importante, la prossimità e vicinanza, che si esplicita nella possibilità di visita ambulatoriale e domiciliare; garantire infine la sicurezza dell’intero percorso, tramite la registrazione della chiamata, a tutela dell’utente e dello stesso medico.

La nuova organizzazione – Al modello finale si è giunti attraverso una valutazione delle modalità prevalenti di risposta ai bisogni dei cittadini attraverso le diverse sedi territoriali. È emersa la necessità di potenziare la risposta telefonica, modalità principale utilizzata per la risoluzione del bisogno (nel 63% dei casi, pari ai due terzi, che sale all’80% su Modena città), e di migliorare la dislocazione e distribuzione dei medici sui territori, tenendo conto che un terzo del bisogno è risolto tramite visite ambulatoriali (30%) e solo una piccola percentuale tramite visite domiciliari (6%).

La prima e sostanziale modifica che tocca il cittadino è, appunto, l’accesso telefonico tramite il numero verde gratuito, unico su tutta la provincia, al quale sarà sempre garantita la risposta di un medico che individua la modalità di assistenza più adeguata.

Il nuovo servizio consentirà di offrire una risposta ai bisogni urgenti che sia più efficiente ed equa, poiché omogenea sulle diverse aree del territorio provinciale, e al contempo di ottimizzare l’attivazione delle diverse risorse sanitarie. A livello organizzativo vi saranno dunque medici dedicati alla risposta telefonica che risponderanno per tutta la provincia da una centrale unica e, sui singoli territori, medici dedicati alle visite ambulatoriali e domiciliari, che comunicheranno tra di loro in modo rapido e immediato tramite un sistema telefonico e informatico dedicato.

Si potrà così ovviare al problema, per il singolo medico di continuità assistenziale, della sovrapposizione tra la risposta telefonica e le visite, e contemporaneamente lavorare per ridurre gli accessi ai servizi di emergenza da parte dei casi meno gravi che – quando il medico/pediatra di famiglia non è in servizio – tramite il numero unico provinciale potranno ricevere la risposta più appropriata. Negli ultimi anni infatti, anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato tra i suoi punti chiave una maggiore integrazione dell’Assistenza Primaria in modo che si possano offrire servizi complementari e non sovrapponibili e limitare il ricorso inappropriato al ricovero ospedaliero e gli accessi in Pronto Soccorso.

La digitalizzazione del processo di presa in cura è l’ultimo aspetto, non meno importante, della riforma, con l’attivazione di strumenti digitali per la registrazione dell’intero iter delle conversazioni, al fine di garantire una maggiore sicurezza, a tutela sia del medico in turno, che del cittadino.

Come funziona il servizio – Nella centrale unica telefonica di Continuità assistenziale sono presenti diversi medici sia durante l’orario diurno dei giorni festivi e prefestivi sia durante l’orario notturno (il numero è stimato in base alla popolazione residente e alla media del numero delle prestazioni erogate, cioè in base ai contatti telefonici diurni e notturni avvenuti nell’anno 2021 dalle varie sedi provinciali di CA). i medici sono dotati di postazione PC e di linea internet e tutti gli interventi vengono registrati.

La presa in carico della telefonata da parte di un medico prevede un’accurata valutazione in base a protocolli predeterminati; tale valutazione può concretizzarsi in un consulto telefonico che risolve il quesito posto oppure con l’invio del paziente presso uno degli ambulatori distrettuali per una visita o, ancora, l’inoltro della telefonata al medico del territorio più vicino al paziente che, se necessario, potrà recarsi al domicilio del paziente.

Formazione – Per assicurare la migliore applicazione del nuovo piano è stata avviata una formazione mirata dei professionisti coinvolti, con l’obiettivo per rendere l’attività del servizio più performante e capace di farsi carico dei bisogni diversificati dei cittadini. Competenze che vanno oltre la mera conoscenza clinica, fornendo elementi utili alla comprensione di aspetti organizzativi, di comunicazione, conoscenza dei percorsi di presa in carico della cronicità, di gestione dello stress emozionale e (non da ultimo), di gestione della sicurezza individuale.

Di straordinaria importanza infine la creazione delle condizioni per l’utilizzo e la conoscenza di strumenti di diagnostica di base (ecografi portatili e palmari, ECG con capacità di trasmettere tramite telemedicina, utilizzo di POCT dove presenti,  ecc), al fine di rendere più efficaci le visite e quindi evitare prestazioni successive (con riduzione dei tempi di attesa); l’utilizzo di queste attrezzature è già stato sperimentato con notevole successo durante la recente pandemia con i medici delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) permettendo l’esecuzione di esami diagnostici al domicilio dei pazienti che sono stati di grande sostegno nel percorso decisionale del medico.

“Il nuovo numero unico ci consente non solo di superare tutti gli altri numeri, diversi tra loro, che i cittadini utilizzavano nei diversi territori, ma soprattutto di garantire loro una risposta certa e omogenea, indipendentemente dal luogo in cui si trovano – dichiara Anna Maria Petrini, Direttrice generale dell’Azienda USL di Modena -. L’accesso tramite il telefono è importante perché consente di dare una prima risposta medica, che in molti casi, come ci mostrano i dati, è già risolutiva del problema. Si evitano così tanti spostamenti e si possono ridurre anche gli accessi ai Ps da parte di persone il cui problema può essere risolto in un modo più appropriato. Ringrazio le nostre Cure primarie i Servizi tecnici e informatici aziendali e tutti i rappresentanti della Medicina generale e della Continuità assistenziale per il grande lavoro di questi ultimi mesi, un importante risultato che va a beneficio di tutti i nostri cittadini”.

“Il Sindacato SNAMI condivide con l’AUSL il progetto sperimentale per il riordino del servizio di continuità assistenziale – dichiara il presidente provinciale Guido Venturini -. Tale progetto favorisce una omogeneizzazione tra tutte le diverse aree della provincia, pianura e montagna, dando una risposta rapida, veloce, appropriata ai numerosi bisogni della popolazione. Essendo un progetto sperimentale che prende il via nei prossimi giorni, senz’altro potranno evidenziarsi delle criticità o delle necessità di riadattamento, a cui ogni volta che si presenteranno il sindacato SNAMI cercherà di offrire delle risposte adeguate ed appropriate in collaborazione con l’azienda sanitaria. L’istituzione di questo numero unico rappresenta un ulteriore progetto per migliorare e rendere efficiente il nostro Sistema sanitario nazionale”.

“Di fronte a questo tipo di cambiamenti così importanti si rende necessaria la collaborazione da parte di tutti – afferma Michele Cavedoni, Segretario provinciale Continuità assistenziale FIMMG -, compresa la popolazione che potrà rivolgersi al servizio per le urgenze mediche non differibili e la cui gestione sarà in carico al medico in turno che deciderà il percorso più appropriato a seconda dei casi. Una particolare attenzione sarà rivolta non solo alla capacità di rispondere al bisogno della popolazione ma anche di garantire la sicurezza del medico di ruolo unico a ciclo orario (ex guardia medica) in turno. Pur nella difficoltà di reperimento di personale che caratterizza tutto il sistema sanitario, questa proposta garantisce, nella stretta osservanza dell’accordo collettivo nazionale, l’evoluzione del servizio in una chiave più moderna. Sarà compito del nostro sindacato FIMMG effettuare un attento monitoraggio dell’attuale proposta organizzativa per evidenziare gli eventuali punti critici al fine di renderla sempre più efficiente, per il beneficio dell’Azienda sanitaria, del medico e soprattutto dei cittadini”.

 

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