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domenica, 14 Dicembre 2025
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Alberi monumentali, in Emilia-Romagna 36 nuovi ingressi

Alberi monumentali, in Emilia-Romagna 36 nuovi ingressiSi arricchisce l’elenco degli alberi monumentali in Emilia-Romagna. Piante selezionate in base ad una serie di caratteristiche – età e dimensione, rarità botanica, per ricordare le principali – che fanno di questi patriarchi della natura  esemplari unici e di grande fascino. Giganti della natura il cui valore naturalistico si accompagna a quello storico e culturale.

Le nuove tutele sono 36 per complessivi 85 alberi monumentali. La tutela, infatti, può riguardare un albero singolo, ma anche esemplari che si trovano in gruppo o in filare. Nello specifico, le nuove tutele inserite nell’Elenco regionale degli Alberi monumentali regionali (Amr) riguardano 28 alberi singoli, 6 gruppi e 2 filari. Grazie questi nuovi ingressi salgono a 658 le tutele complessive in Emilia-Romagna, considerando anche gli Alberi monumentali d’Italia (AmI) presenti sul territorio regionale.

“Questi alberi costituiscono un bene comune di grande valore ambientale e storico. Esemplari giunti fino a noi da epoche lontane e che ospitano spesso uno straordinario patrimonio di biodiversità – spiega l’assessora regionale ai Parchi e forestazione Barbara Lori -. E merita di essere sottolineato il fatto che tutte le nuove tutele siano frutto di segnalazioni di cittadini e Comuni. La dimostrazione di una sensibilità e di un’attenzione in crescita, che, come Regione, vogliamo accompagnare, anche rafforzando l’azione di salvaguardia come abbiamo fatto con la nuova legge da poco approvata”.

 

La presenza sul territorio

Le nuove tutele derivano dall’attività di periodico censimento che il Settore Aree protette, Foreste e Zone montane della Regione svolge anche alla luce della “Disciplina per la conservazione degli alberi monumentali e dei boschi vetusti”, la nuova legge regionale appena approvata, che definisce nuove modalità di salvaguardia di queste eccellenze ambientali. Delle 36 nuove tutele, 16 sono in provincia di Bologna, 10 in provincia di Ferrara, 4 in quella di Reggio Emilia, 2 in quella di Forlì-Cesena, 2 nella provincia di Piacenza, 1 nella provincia di Ravenna e 1 nella provincia di Rimini.

Un censimento quello compiuto dalla Regione che avviene anche partendo dalle segnalazioni di singoli cittadini, associazioni, scuole, oltre a Comuni ed Enti territoriali, grazie a una scheda disponibile on line nella quale è possibile indicare oltre al tipo di albero, anche la sua circonferenza, la sua localizzazione e le caratteristiche salienti, allegando la relativa documentazione fotografica.

 

L’identikit di un albero monumentale

Sono diverse le caratteristiche che concorrono a definire un albero monumentale: l’età dunque, ma anche la dimensione, la rarità botanica e la specie. E poi il valore ecologico, la posizione dominante nel paesaggio, tale da renderlo unico e riconoscibile, ma anche il legame con rilevanti avvenimenti storici, culturali e religiosi. Gli alberi monumentali possono trovarsi sia in ambito urbano che in ambito rurale o in bosco. Possono inoltre essere localizzatiin spazi pubblici o all’interno di proprietà private e per questo non sempre è possibile visitarli.

Il regime di particolare tutela e conservazione cui sono sottoposti ne comporta di fatto l’intangibilità con l’individuazione di un’area di rispetto chiamata Zona di Protezione dell’Albero (Zpa) e il divieto di interventi di qualunque tipo. Fatti salvi ovviamente quelli conservativi e di salvaguardia e quelli di abbattimento solo per casi motivati, improcrastinabili e solo dietro apposita autorizzazione regionale.

Informazioni: https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/sistema-regionale/flora/alberi-monumentali

Per segnalare un albero monumentale: https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/sistema-regionale/flora/alberi-monumentali/la-segnalazione-di-un-albero-monumentale-di-pregio-regionale

Ponte delle Casiglie: il punto della situazione dopo la chiusura a causa delle forti piogge dello scorso maggio

Ponte delle Casiglie: il punto della situazione dopo la chiusura a causa delle forti piogge dello scorso maggioLo scorso 2 maggio, a causa delle piogge torrenziali che hanno colpito la nostra Regione, per ragioni cautelative è stato interdetto l’accesso al “Ponte delle Casiglie”, collegamento tra via Regina Pacis nel Comune di Sassuolo e via Fossa nel territorio formiginese.

Le forti piogge hanno causato una consistente erosione spondale e fondale del torrente Fossa, che ha portato alla chiusura del ponte al fine della messa in sicurezza.

A fine ottobre, con un’ordinanza firmata dal Commissario straordinario Generale Francesco Paolo Figliuolo, l’opera rientra nel “Piano degli interventi di messa in sicurezza e ripristino della viabilità delle infrastrutture stradali” nell’ambito della ricostruzione post-alluvione, per un totale di 700mila euro.

Il Comune di Sassuolo e il Comune di Formigine, che condividono la proprietà del ponte, hanno preso accordi per avviare la “Verifica dell’Interesse Culturale dei beni immobili (V.I.C.)” presso la Soprintendenza di Bologna e hanno contemporaneamente avviato l’iter

dell’accordo per la progettazione ed esecuzione delle opere di consolidamento che utilizzeranno i fondi straordinari stanziati dal Commissario Figliuolo.

Testimoni di Geova, “vittime dimenticate” del regime nazista

Il 27 gennaio 2024 ricorre il Giorno della Memoria che commemora le vittime dell’Olocausto. La data scelta corrisponde all’anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau, il più grande campo di concentramento e sterminio nazista.

Il Giorno della Memoria è stato istituito per informare il pubblico sull’Olocausto e commemorare ufficialmente tutte le vittime del regime nazista. Tra queste si contano 6 milioni di ebrei e milioni di altre persone, tra cui polacchi, slavi, rom e sinti, omosessuali e persone con disabilità.

Un altro gruppo che è stato vittima di persecuzione sono i Testimoni di Geova.

Il professor Detlef Garbe, ex direttore del Memoriale del campo di concentramento di Neuengamme, ha spiegato: “I testimoni di Geova, che nel Terzo Reich subirono un’implacabile persecuzione, sono tra le cosiddette vittime dimenticate del regime nazista. Per decenni sono stati ignorati […] nonostante il fatto che un considerevole numero di testimoni di Geova subì persecuzione e morte”.

I Testimoni furono oppressi perché si rifiutarono di imbracciare le armi o di conformarsi all’ideologia nazista dell’odio.

“I testimoni di Geova erano l’unico gruppo cristiano sotto il Terzo Reich a essere contrassegnato da un simbolo specifico per i prigionieri: il triangolo viola. Erano perseguitati solo sulla base delle loro convinzioni religiose”, dice Roberto Guidotti, portavoce dei Testimoni di Geova. “I nazisti offrirono loro la libertà se avessero rinunciato alla loro fede e avessero sostenuto il regime. Eppure hanno avuto il coraggio di attenersi ai valori cristiani: la lealtà a Dio e l’amore per il prossimo”.

Alcune statistiche sulla persecuzione dei Testimoni di Geova sotto il regime nazista:

  • Dei circa 35.000 Testimoni che si trovavano nell’Europa occupata, circa 13.400 furono vittime della persecuzione nazista.
  • Circa 11.300 persone furono arrestate.
  • Circa 4.200 furono mandati nei campi di concentramento.
  • Più di 1.250 testimoni di Geova vittime della persecuzione nazista erano minorenni.
  • Circa 600 figli di testimoni di Geova furono sottratti ai loro genitori dal governo nazista.
  • Almeno 72 testimoni di Geova furono uccisi con l’eutanasia.
  • Almeno 548 Testimoni, alcuni dei quali minorenni, morirono per esecuzione o omicidio volontario.
  • In totale circa 1.600 Testimoni persero la vita a causa della persecuzione nazista.
  • Si stima che circa 6.000 Testimoni fossero detenuti in prigioni o campi di concentramento durante il periodo dell’Olocausto.

Per saperne di più sui Testimoni di Geova, visitate jw.org. Tutti i contenuti sono gratuiti e non è richiesta alcuna registrazione.

Rinnovato l’Accordo tra Regione Emilia-Romagna, Ministero della Giustizia, Corte d’Appello di Bologna e Procura Generale

Rinnovato l’Accordo tra Regione Emilia-Romagna, Ministero della Giustizia, Corte d’Appello di Bologna e Procura GeneraleUn patto regionale per una giustizia, soprattutto civile, più efficiente ed efficace, più integrata e digitale, per essere più vicina alle esigenze dei cittadini: con questo intento è stato rinnovato l’accordo quadro di collaborazione tra Regione Emilia-Romagna, Ministero della Giustizia, Corte d’Appello di Bologna e Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna.

L’intesa – firmata dal Ministro della Giustizia, il Presidente della Regione, il Presidente della Corte d’Appello e il Procuratore generale – fa seguito a quella siglata nel 2019 ed è coerente con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: modernizzare e velocizzare la giustizia, a beneficio dei cittadini e dello sviluppo dell’attività di impresa.

“Anche con questo patto regionale, delineato sui bisogni del territorio – commenta il ministro della Giustizia Carlo Nordio-, il Ministero della Giustizia si impegna ad assicurare il più possibile agli uffici giudiziari le migliori condizioni per assolvere al loro alto compito: garantire a cittadini e imprese una risposta di giustizia tempestiva ed efficace. Questo accordo quadro è un perfetto esempio di leale collaborazione tra istituzioni, nell’interesse della collettività”.

“Efficacia ed efficienza della giustizia – sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – sono fattori di sviluppo e coesione per la democrazia: per questo rinnoviamo convintamente il nostro impegno per promuovere l’attività giurisdizionale con gli altri attori istituzionali. Del resto – prosegue – la nostra Regione negli ultimi anni ha promosso molteplici iniziative in questo ambito, per favorire lo scambio di informazioni tra amministrazioni locali e uffici giudiziari o per finanziare la ricerca sulle nuove tecnologie applicata alla giurisdizione. Una giustizia sempre più digitale e moderna è un elemento di competitività per la Regione e l’intero Paese, ma soprattutto uno strumento per garantire equità a cittadini e imprese”.

L’intesa mira – tra l’altro – a favorire l’interoperabilità tra i sistemi informativi della giustizia e quelli regionali, semplificare e rendere più efficienti i flussi documentali fra gli enti locali e gli uffici giudiziari, riducendo costi e tempi. Si opererà poi per agevolare – attraverso la transizione digitale – l’accesso delle istituzioni, delle imprese e dei cittadini alla tutela dei diritti della persona.

Investire nella transizione digitale vorrà dire anche rafforzare la capacità dei sistemi informativi del territorio regionale di sostenere e reagire agli attacchi di pirateria informatica con azioni coordinate.

Sul fronte della selezione del personale, previste procedure concorsuali uniche a livello regionale o la messa a disposizione di graduatorie e albi di idonei, insieme alla ricerca di soluzioni abitative in favore del personale impiegato negli uffici giudiziari.

Il patto, infine, prevede una collaborazione per la digitalizzazione e conservazione degli atti dei processi per stragi che hanno interessato la città di Bologna, con particolare riferimento all’acquisizione del materiale audiovisivo e della residua componente cartacea riguardante i recenti processi sulla strage del 2 agosto 1980.

Sostegno alle Unioni dei Comuni: al via gli incontri per definire il Piano di riordino territoriale 2024-2026 che vedrà coinvolte tutte le amministrazioni locali della Regione

Parte da Piacenza e Parma il percorso di costruzione del nuovo Programma di riordino territoriale (Prt) 2024-2026, con il coinvolgimento di tutte le amministrazioni locali della Regione, delle organizzazioni firmatarie del “Patto per il lavoro e per il clima” e delle altre componenti della società civile. Per valorizzare le esperienze in corso e gli importanti risultati già raggiunti, la Regione ha proposto un nuovo percorso di elaborazione condivisa, fondato sull’ascolto degli attori istituzionali e delle organizzazioni economico-sociali. Un Programma che porterà nel prossimo triennio a sostenere le Unioni dei Comuni e i servizi da esse offerti a cittadini e imprese per oltre 50 milioni di euro tra finanziamenti regionali e nazionali.

“Il Prt è lo strumento triennale con il quale diamo forma concreta all’assetto di governance del sistema istituzionale regionale, favorendo la gestione associata di funzioni comunali strategiche per dare una offerta migliore di servizi- commenta l’assessore regionale al Bilancio e Riordino istituzionale, Paolo Calvano-. Anche grazie a una rinnovata azione legislativa e di programmazione, nell’ultimo decennio la Regione ha consolidato il processo di riordino e di rafforzamento della capacità amministrativa degli Enti locali del territorio, per sperimentare assetti di governance e gestionali più rispondenti ai bisogni di famiglie, imprese e territorio”.

Nei primi mesi del 2024, con il ciclo di incontri territoriali di ascolto per presentare le proposte emergenti, si raccoglieranno dai diversi attori istituzionali e socio-economici riflessioni e stimoli al dibattito. Gli incontri territoriali sono accompagnati anche dalla sperimentazione di forme nuove di partecipazione e confronto online, per ampliare la raccolta del contributo attivo e diretto dei soggetti coinvolti.

I prossimi appuntamenti si svolgeranno per le Province di Piacenza e Parma il 25 gennaio (10-13, Palazzo del Podestà Via Sforza Caolzio, 1 – Castell’Arquato, Pc); per le Province di Modena e Reggio Emilia l’1 febbraio (10-13 Rocca Estense, Corso Umberto I, 22 – San Martino in Rio, RE); per le Province di Ferrara e Ravenna l’8 febbraio (10-13 Rocca Estense, Piazza dei Martiri – Lugo, Ra); per le Province di Forlì-Cesena e Rimini il 20 febbraio (10-13 Rocca Albornoziana, Via Guglielmo Oberdan Forlimpopoli, FC). Il ciclo di incontri si concluderà nel mese di febbraio a Bologna, con data ancora da definirsi.

Per partecipare è necessario iscriversi on line.

Lunedì 29 gennaio la prima seduta 2024 del Consiglio Comunale di Sassuolo

Lunedì 29 gennaio la prima seduta 2024 del Consiglio Comunale di SassuoloSi svolgerà lunedì prossimo, 29 gennaio, a partire dalle ore 20 convocata in videoconferenza tramite l’applicazione Meet ai sensi dell’art. 29 bis del Regolamento dal Presidente Luca Caselli, la prima seduta 2024 del Consiglio Comunale di Sassuolo.

Sono 8 i punti all’ordine del giorno, comprese due interrogazioni.

Si inizierà con l’interrogazione a firma del consigliere Serena Lenzotti ed altri (Pd) avente ad oggetto “Abbattimento alberi in via Cilea”, per poi proseguire con l’interrogazione a firma del Capogruppo del Partito Democratico Maria Savigni ed altri (Pd) avente ad oggetto ” Finanziamento lavori Politeama”.

Terminate le interrogazioni sarà la volta del rinnovo, per il periodo 2024-2026 dell’adesione all’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile (Aess) in qualità di socio ordinario; seguita dall’approvazione della convenzione quadro per l’esercizio del controllo analogo congiunto su Lepida s.c.p.a.

Al quinto punto del Consiglio Comunale sarà in discussione la conclusione di patti parasociali fra i soci pubblici e fra i soci pubblici di area modenese di Hera s.p.a; seguita dalla riapprovazione dell’allegato nell’atto d’indirizzo “Società partecipate del Comune di Sassuolo, razionalizzazione periodica anno 2023 ex art. 20 d.lgs. 19/08/2016 n. 175 relazione sull’attuazione 2022, approvazione verifica periodica sulla situazione gestionale dei servizi pubblici locali art. 30 d.lgs. n. 201 del 23/12/22.

Al punto numero 7 del Consiglio Comunale la nomina Collegio dei Revisori dei conti per il periodo 1 febbraio 2024 –  31 gennaio 2027. Elezione del presidente dell’organo di revisione economico finanziario e presa d’atto dell’estrazione a sorteggio dei due componenti da parte della prefettura.

Chiuderà la seduta del Consiglio Comunale l’approvazione del rinnovo dell’adesione, in continuità con la convenzione in essere per l’ufficio pubblico comune ed associato per la difesa e assistenza legale denominato “Ufficio Avvocatura Unico” fra la provincia di Modena ed i comuni e unioni del territorio provinciale.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 25 gennaio 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 25 gennaio 2024Sereno o poco nuvoloso su tutta la regione salvo la presenza di nebbia in pianura in dissolvimento nelle ore centrali della giornata.

Temperature minime comprese tra -1 grado della pianura e 4 gradi della costa riminese; localmente nelle aree di aperta campagna e nei fondovalle si potranno raggiungere anche temperature inferiori con locali gelate. Massime in ulteriore aumento comprese tra i 9 gradi della costa e i 16 gradi della media montagna. Temperature massime sensibilmente superiori alla media del periodo, con scarti anche oltre ai 10 gradi in montagna. Venti deboli variabili. Mare quasi calmo o poco mosso.

(Arpae)

Sabato chiusura notturna di un tratto sulla A14 Bologna-Taranto

Sabato chiusura notturna di un tratto sulla A14 Bologna-TarantoSulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori propedeutici previsti nell’ambito del lotto 0 del Passante, dalle 22:00 di sabato 27 alle 6:00 di domenica 28 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento A13 Bologna-Padova (km 14+400) e Bologna Borgo Panigale (km 4+800), verso la A1 Milano-Napoli. Di conseguenza, per chi percorre la A13 Bologna-Padova e proviene da Padova, sarà chiuso anche lo svincolo di immissione sulla A14 Bologna-Taranto verso la A1, mentre il Raccordo di Casalecchio non sarà raggiungibile per chi proviene da Ancona o da Padova.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: per chi proviene da Ancona ed è diretto verso Milano, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, sulla A13, percorrere la Tangenziale di Bologna, il Ramo Verde e rientrare sulla A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale; per chi proviene da Ancona o da Padova ed è diretto verso Firenze, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, sulla A13, percorrere la Tangenziale di Bologna e rientrare sul Raccordo di Casalecchio alla stazione di Bologna Casalecchio.

 

Per consentire lavori propedeutici previsti nell’ambito del lotto 0 del Passante, dalle 22:00 di questa sera, mercoledì 24, alle 6:00 di giovedì 25 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna Borgo Panigale e Bologna Fiera, verso Ancona/Pescara. Di conseguenza, sarà chiuso il Raccordo di Casalecchio, tra Bologna Casalecchio e l’allacciamento con la A14, verso Ancona-Bologna e, nella stessa direzione, sarà chiuso anche lo svincolo che dalla A13 Bologna-Padova immette sulla A14.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: da Firenze verso Padova, dopo l’uscita alla stazione di Bologna Casalecchio, percorrere la Tangenziale per entrare sulla A13 alla stazione autostradale di Bologna Arcoveggio; da Firenze verso Ancona, dopo l’uscita alla stazione di Bologna Casalecchio, percorrere la Tangenziale per entrare sulla A14 alla stazione di Bologna Fiera o di Bologna San Lazzaro; da Milano verso Ancona, dopo l’uscita alla stazione di Bologna Borgo Panigale, percorrere il Ramo Verde (Raccordo stazione Borgo Panigale-Tangenziale), la Tangenziale di Bologna e rientrare sulla A14 attraverso la stazione di Bologna Fiera o di Bologna San Lazzaro; da Milano verso Padova, dopo l’uscita alla stazione di Bologna Borgo Panigale, percorrere il Ramo Verde , la Tangenziale ed entrare sulla A13 alla stazione di Bologna Arcoveggio; da Padova verso Ancona, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale per entrare sulla A14 alla stazione di Bologna Fiera o di Bologna San Lazzaro.

 

Formigine, Borrelli (FdI): “Un ennesimo regalo da parte dell’amministrazione comunale targato PD. Anno nuovo velocità nuova…”

Formigine, Borrelli (FdI): “Un ennesimo regalo da parte dell’amministrazione comunale targato PD. Anno nuovo velocità nuova…”“È stato chiesto il giorno 15 gennaio scorso di abbassare i limiti di velocità dai 50 km/h ai 30 km/h nelle strade rurali e periferiche del nostro paese. Un assurdità!

Formigine è composta principalmente da strade periferiche e rurali che richiedono manutenzione e un controllo puntuale del rispetto della normativa stradale. In passato sono stati eliminati i semafori e creato le rotonde per fluidificare il traffico ,ora le amministrazioni comunali PD vogliono rallentare il traffico creando inquinamento senza risolvere il reale problema.

Così facendo ci troveremo di fronte a camion e autobus e tutti i veicoli a passo d’uomo, smog e odori nauseanti nelle abitazioni limitrofe ma tanto, con l’asfalto “a pezzi” e gli scarsi controlli, i veicoli continueranno a sfrecciare ad alta velocità anche su piccole strade di campagna.

I beneficiari di questo provvedimento saranno solo le cassa del comune e non la sicurezza dei cittadini. Fratelli d’Italia di Formigine dice no a questo provvedimento, auspicando in una bocciatura della proposta da parte del Consiglio Comunale. L’Amministrazione deve effettuare l’adeguata manutenzione e fare gli adeguati controlli per la sicurezza, non solo per fare cassa!”.

(Borrelli Francesco, Referente circolo)

In Galleria Cavedoni la mostra “Pittura, fotografia, bianco e nero”

In Galleria Cavedoni la mostra “Pittura, fotografia, bianco e nero”Sabato prossimo 27 gennaio, alle ore 17 presso la Galleria d’arte Jacopo Cavedoni di Via Fenuzzi 12, si terrà l’inaugurazione della mostra di Silvia Zanoli – Elio Prandini e Giovanni Scannavino. La mostra dal titolo “Pittura, fotografia, bianco e nero” sarà visitabile dal 27 gennaio al 7 febbraio.

La Galleria sarà aperta al pubblico al martedì, mercoledì, venerdì e domenica 10,00 alle 12,00, il sabato dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 18,30. Giorni di chiusura lunedì e giovedì.

 

“Amleto” della Compagnia Teatro dei Venti giovedì all’Auditorium di Maranello

Uno dei drammi più noti di William Shakespeare rivisitato dal Teatro dei Venti. Giovedì prossimo 25 gennaio alle ore 20- nell’ambito del progetto ‘Da LEI a NOI: riparare con ARTE’ – va in scena all’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello (MO) ad ingresso gratuito lo spettacolo di prosa “Amleto”.

La drammaturgia dello spettacolo è di Vittorio Continelli e Stefano Tè, la regia è di Stefano Tè, con attori e attrici del Teatro dei Venti e gli attori della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia. La musica dal vivo è di Alessandra Fogliani (pianoforte), le maschere (costruzione e azioni fisiche) di Valentino Infuso, i costumi di Nuvia Valestri, Maria Scarano-Atelier Polvere di Stelle e Teatro dei Venti; luci e audio Luigi Pascale,  assistenza alla regia Francesco Cervellino, ideazione scenografia Stefano Tè, progettazione della scenografia e dei costumi a cura di F. M. nell’ambito di AHOS All Hands on Stage progetto cofinanziato dal programma Creative Europe. Una produzione Teatro dei Venti in coproduzione con Emilia Romagna Teatro Fondazione ERT / Teatro Nazionale, con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Emilia-Romagna e con il contributo di Fondazione di Modena all’interno del progetto Abitare Utopie e BPER Banca.

Info biglietti e abbonamenti: Auditorium Enzo Ferrari via Nazionale 78 Maranello – Tel 0536/943010 – Email: auditoriumferrari@gmail.com – www.ater.emr.it

Contratto metalmeccanici artigiani, Fiom Cgil Emilia Romagna: primo importante aumento

Contratto metalmeccanici artigiani, Fiom Cgil Emilia Romagna: primo importante aumentoIl 21 dicembre 2023 è stato raggiunto l’accordo per il riconoscimento di un importante acconto salariale, nell’ambito del più complessivo rinnovo del contratto nazionale, per le lavoratrici e i lavoratori del Settore Artigiano Metalmeccanico.

Tale accordo ha previsto l’incremento della retribuzione nella misura del 6,6%, pari a 96 € per i lavoratori inquadrati al 4° livello, erogati in due tranche al 1° dicembre 2023 e al 1° aprile 2024.

La FIOM CGIL, forte della propria rappresentanza anche in un comparto difficile e frammentato come quello dell’artigianato, è riuscita con questo accordo a garantire ai lavoratori artigiani, dopo quelli occupati nell’industria metalmeccanica, il recupero dell’inflazione in base all’indice IPCA.

Con questo risultato non solo la FIOM è stata capace di difendere i salari dei lavoratori artigiani, ma ha affermato anche il principio fondamentale che non si può accettare il dumping salariale sui lavoratori più ricattabili e più soli. Troppo spesso, infatti, le grandi industrie, comprese alcune grandi eccellenze dell’Emilia Romagna, ricorrono alla fornitura e alle prestazioni d’opera di aziende artigiane sulle quali scaricano la riduzione dei costi per garantire l’incremento della propria marginalità, in maniera non diversa da come avviene nella maggioranza dei casi con il ricorso all’appalto. Aver assicurato ai lavoratori artigiani un incremento salariale in percentuale uguale ai colleghi dell’industria è servito, quindi, a rafforzare il principio che per tutti i lavoratori del comparto metalmeccanico bisogna puntare all’obbiettivo di perseguire l’omogeneità contrattuale.

La trattativa per il rinnovo complessivo del CCNL Artigiani proseguirà nel corso del 2024 per discutere non solo di ulteriori incrementi salariali, ma anche di importanti richieste normative, come il diritto a svolgere le assemblee sindacali in azienda, la riforma dell’inquadramento e maggiori tutele per gli eventi di malattia, la maternità e la paternità.

Punto di forza sarà quello di poter sfruttare una stagione contrattuale comune per tutti i lavoratori metalmeccanici, considerato che nel corso del 2024 andranno a scadenza anche i contratti dell’industria e delle cooperative, che vedranno già nelle prossime settimane la FIOM impegnata nella assemblee per la costruzione e la presentazione delle rispettive piattaforme.

(FIOM CGIL Emilia Romagna)

Il ciclocross ritorna a Bologna, presentati oggi in Regione i Campionati italiani giovanili

Il ciclocross ritorna a Bologna, presentati oggi in Regione i Campionati italiani giovanili
Cassani, Manghi, Ruscigno

Ritorna a Bologna il ciclocross, con i Campionati italiani giovanili che il 27 e il 28 gennaio si svolgeranno a Castelletto di Serravalle nel comune di Valsamoggia (Bo). A 90 anni di distanza dai primi Campionati italiani di questa disciplina che nel 1930 si svolsero proprio nella città felsinea.

Un ritorno e una conferma per uno sport spettacolare e in crescita, spesso preparatorio al ciclismo su strada. E particolarmente praticato tra i più giovani: 500 i partecipanti (dai 13 ai 16 anni di età) iscritti e oltre 3mila le presenze complessive attese nel fine settimana.

Organizzati dalla società “A favore del ciclismo”, in collaborazione con Federciclismo, i Campionati italiani giovanili di ciclocross rientrano nel cartellone di eventi sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna.

A presentarli oggi alla stampa a Bologna, presso la sede della Regione, Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione; Davide Cassani, presidente APT Emilia-Romagna; il sindaco di Valsamoggia, Daniele Ruscigno; Fabio Sgarzi, organizzatore dei Campionati.

Presenti anche Andrea Dondi, presidente CONI Emilia-Romagna e Alessandro Spada, presidente Federazione ciclismo Emilia-Romagna. Oltre a Carlo Fontanelli e Gianni Marchesini, autori del volume “Ciclocross tricolore”.

Il progetto ciclocross e il concorso per i giovani

Il progetto Ciclocross si inserisce all’interno di un movimento, quello della Federciclismo dell’Emilia-Romagna, che può contare su 212 società affiliate per ben 7.586 tesserati. Da un paio di stagioni i numeri della specialità del ciclocross sono decisamente aumentati grazie a stage, rappresentative, gare che garantiscono punti ranking e anche all’iniziativa, ideata dalla società “A favore del ciclismo” del noleggio delle biciclette adatto a queste prove, per non gravare sulle famiglie con onerosi acquisti. Tutto ciò ha permesso a 36 società di praticare questa disciplina e di organizzare solo nell’ultima stagione 13 gare in regione, alle quali hanno partecipato ben 3.300 atleti e atlete da tutta Italia.

E sta per terminare il concorso Giovani e ciclocross lanciato tra i ragazzi delle scuole del territorio per dare un nome alla mascotte che sarà al centro della manifestazione bolognese. Ogni partecipante può presentare fino a un massimo di tre proposte relative a un racconto e un disegno, proponendo il nome da dare alla mascotte. Gli elaborati vanno inviati entro il 25 gennaio caricandoli sul sito web: www.afavoredelciclismo.it/it/mascottecross.html. Sabato 27 gennaio, verranno premiate le tre migliori proposte e una sorpresa attenderà tutti i giovani partecipanti.

“Volando sopra il fango”, la storia del ciclocross

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare il volume “Ciclocross tricolore – la storia dei campionati italiani. Volando sopra il fango” a cura di Carlo Fontanelli e Gianni Marchesini, pubblicato da Geo Edizioni e Gianni Marchesini Editore. Un viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta dei tanti protagonisti di questo sport così strettamente legato Bologna.

Oltre al primo campionato italiano di ciclocross della storia, con la vittoria di Armando Zucchini su Antonio Castellari e Guido Albanelli, Bologna ha ospitato anche le successive tre edizioni. Campione italiano della seconda fu Antonio Castellari, nella terza Luigi Ferrando; quindi, nel 1932-33 nuovamente Zucchini. La massima competizione tricolore del ciclocross è tornata in provincia di Bologna, a Imola, solo nell’edizione 1960-61 con la vittoria di Amerigo Severini davanti al grandissimo Renato Longo, vincitore di ben 12 titoli negli anni 60.

Il ciclocross, anzi il cross-country ciclopedestre, ha le sue origini in Francia tra Ottocento e Novecento, con Daniel Gousseau, soldato dell’esercito transalpino, che invece di recapitare messaggi con il cavallo, inforcò una bici e, superando saliscendi, fango e le insidie dei terreni di campagna, riuscì a compiere il proprio dovere. In Italia la corsa ciclopedestre sbarcò l’anno seguente, con la disputa a marzo 1903 della prima gara organizzata a Torino. Fino al primo campionato italiano a Bologna.

Tutte le gare delle due giornate saranno in diretta su Canale 88 per tutta l’Emilia-Romagna, mentre saranno visibili in tutta Italia, scaricando l’App della televisione, in streaming sul sito  www.afavoredelciclismo.it e sulla pagina Facebook “A favore del ciclismo”. Sullo stesso sito tutte le informazioni su percorsi, iscrizioni e reperibilità alberghiere.

Sabato inaugura lo Sportello del cittadino di Fiorano Modenese

Sabato inaugura lo Sportello del cittadino di Fiorano ModeneseSabato 27 gennaio 2024, alle ore 10, taglio del nastro per l’inaugurazione dei nuovi locali dello Sportello del Cittadino del Comune di Fiorano Modenese, in via Vittorio Veneto n. 23, davanti alla chiesa parrocchiale. Saranno presenti il sindaco Francesco Tosi, la giunta e le autorità civili e religiose.

I nuovi spazi, ampi e funzionali, ospiteranno l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), i Servizi cimiteriali, il messo notificatore, l‘ufficio Tari e i Servizi Demografici (anagrafe, stato civile ed elettorale). Ci sarà anche uno spazio dedicato allo Sportello utente-consumatore, gestito in collaborazione con Federconsumatori.

Nei prossimi mesi è prevista, inoltre, la presenza di un facilitatore digitale, che possa aiutare i cittadini ad usufruire dei servizi in maniera autonoma anche da casa.

Per consentire lo spostamento degli uffici dal Municipio alla nuova sede,  giovedì 24 gennaio, dalle ore 14, e venerdì 25 gennaio, i servizi interessati (URP, Demografici, Tari, Servizi cimiteriali) saranno chiusi al pubblico, salvo per denunce di morte e concessione loculi. Gli appuntamenti già fissati dall’anagrafe saranno spostati e recuperati.

Per la giornata inaugurale è previsto anche un open day, dalle ore 9.00 alle 13.00, per il rilascio di carte d’identità elettroniche.

Dopo il taglio del nastro, i cittadini potranno visitare i nuovi uffici. Grazie alla collaborazione dei volontari della parrocchia di Fiorano sarà allestito un piccolo rinfresco a base di gnocco fritto per i presenti.

“È con soddisfazione che apriremo sabato il nuovo sportello del cittadino: si tratta di un passo avanti importante per favorire il cittadino che deve rapportarsi col Comune e consentire migliori condizioni di lavoro agli operatoti comunali. – afferma il sindaco di Fiorano Modenese, Francesco Tosi – I locali interessati sono ora di proprietà del Comune e quindi si tratta di una sistemazione definitiva, che consentirà di intervenire poi nella ristrutturazione del municipio, destinato ad ospitare altri servizi. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questa bella realizzazione”.

Fin dalla fase di progettazione, lo Sportello è stato pensato per facilitare la fruizione dei servizi da parte del cittadino, sia in maniera fisica che digitale. E’ stato costituito un gruppo di lavoro all’interno del Comune con il compito di immaginare un servizio facile e accessibile. La parola chiave della progettazione è stata: “accoglienza” intesa come eliminazione delle barriere architettoniche, servizi per le mamme (come fasciatoi), accortezze per gli animali da compagnia, facilità nei pagamenti e altro.

Inaugura la scuola primaria don Mazzoni di Corlo

Inaugura la scuola primaria don Mazzoni di CorloAd inaugurare la scuola primaria don Mazzoni di Corlo, sabato 27 gennaio alle ore 10.30, sarà il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Con lui, il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia, la sindaca di Formigine Maria Costi, il Vicesindaco con delega alle Politiche scolastiche Simona Sarracino e il dirigente scolastico “Formigine 2” Cristina Belmonte.

Gli alunni della scuola accompagneranno i visitatori nelle classi e nei laboratori; in seguito, in occasione della concomitanza con il Giorno della Memoria, presso il Teatro Incontro si terrà la rappresentazione dal titolo “La città della stella”.

La riqualificazione della scuola don Mazzoni è il primo grande progetto PNRR portato a termine sul territorio formiginese (per un importo pari a 1 milione e 400mila euro, 1 milione e 250mila euro finanziati appunto dal Ministero dell’interno con fondi PNRR).

L’intervento principale ha riguardato l’adeguamento sismico. Grande rilevanza spetta all’efficientamento energetico, grazie alla costruzione di un impianto fotovoltaico e alla sostituzione delle luci con LED. È stato introdotto un ascensore, ampliato il terminale pasti, sono stati rifatti i servizi igienici e  ritinteggiate tutte le aule.

I lavori sono durati circa un anno e dal rientro dalle vacanze natalizie i 171 alunni sono rientrati nella loro nuova scuola. Quella del 27 gennaio sarà una festa per tutti loro e per l’intera frazione!

Chiusure notturne programmate in A1 e in A14

Chiusure notturne programmate in A1 e in A14Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire attività di ispezione all’interno della galleria “Monte Mario”, dalle 22:00 di venerdì 26 alle 6:00 di sabato 27 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra Sasso Marconi e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Milano.

Si precisa che la stazione di Sasso Marconi nord sarà regolarmente aperta in entrata verso Bologna e sarà aperta anche l’area di servizio “Cantagallo est”.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere l’R43 Raccordo di Sasso Marconi, SS64 Nuova Porrettana, Asse Attrezzato ed entrare sul Raccordo di Casalecchio attraverso la stazione di Bologna Casalecchio.

Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori propedeutici previsti nell’ambito del lotto 0 del Passante, dalle 22:00 di venerdì 26 alle 6:00 di sabato 27 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e l’allacciamento con la A13 Bologna-Padova, verso la A1 Milano-Napoli. Di conseguenza, la stazione di Bologna Fiera sarà chiusa in entrata verso la A1 e in uscita per chi proviene da Ancona.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale di Bologna ed entrare sulla A13 attraverso la stazione di Bologna Arcoveggio; per la chiusura della stazione di Bologna Fiera: Bologna Arcoveggio, sulla A13.

 

Stamane seduta della ‘Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile’

I progetti di educazione alla legalità e prevenzione della criminalità organizzata sostenuti dalla Regione nel 2023. Le intese sottoscritte con il Comando regionale della Guardia di Finanza e con le Prefetture emiliano-romagnole per la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa. Nonché i recenti procedimenti di destinazione agli enti locali di beni definitivamente confiscati alle mafie nel territorio dell’Emilia-Romagna. E ancora, il lavoro avviato in regione sui temi del caporalato e dello sfruttamento lavorativo, e la costituzione nelle province dei ‘Tavoli per la salute, sicurezza e legalità’.

Sono i temi affrontati questa mattina a Bologna, nella sede della Regione, nel corso della seduta della ‘Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile’, i cui lavori sono stati aperti dal presidente Stefano Bonaccini.

“Prosegue, nel solco delle nostre competenze, l’impegno insieme agli enti locali per promuovere a tutto tondo la cultura della legalità e aumentare la sicurezza dei cittadini- ha detto il presidente Bonaccini-. Un lavoro che si affianca a quello quotidiano di istituzioni, magistratura, forze dell’ordine e le polizie locali, con l’obiettivo prioritario di promuovere lo sviluppo della qualità di vita delle persone all’interno della comunità. Con il sostegno di progetti dei Comuni dell’Emilia-Romagna, puntiamo a incidere su controllo e vigilanza del territorio, nella convinzione che investire anche su azioni concrete attraverso l’ascolto e la mediazione, possa incidere in modo positivo sul tessuto sociale”.

In Emilia-Romagna dal 1996 (anno di entrata in vigore della legge nazionale per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie) a oggi, sono stati sottratti alla criminalità in totale 276 beni immobili, di cui 81 già destinati e 195 ancora in gestione presso l’Anbsc, l’agenzia nazionale competente. Degli 81 beni destinati, 55 sono stati assegnati ai Comuni che li utilizzano essenzialmente per finalità sociali, 13 sono stati mantenuti al patrimonio dello Stato per finalità istituzionali, usi governativi o altri usi pubblici e altri 13 sono stati venduti per soddisfare i creditori o altre esigenze. Complessivamente, la Regione è intervenuta su 30 beni immobili confiscati alla criminalità organizzata presenti in 22 comuni, stanziando in totale oltre 4,1 milioni di euro.

“Le politiche per la valorizzazione dei beni sottratti alla criminalità- Inoltre – ha aggiunto Bonaccini – puntano all’inclusione sociale delle persone che vivono in condizione di esclusione e marginalità e alla creazione di nuovi spazi, per ampliare e migliorare i servizi ai cittadini, dalla scuola alla cultura e allo sport, con un occhio di riguardo a giovani e anziani”.

In totale, da quando nel 2016 in Regione è stato adottato il Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e delle economie responsabili, sono stati stanziati oltre 4 milioni di euro, a fronte di una spesa complessiva di quasi 6 milioni, per riqualificare immobili confiscati alla criminalità e destinati ai Comuni.

Sono 44 progetti, distribuiti tra tutte le province dell’Emilia-Romagna, gli ‘Accordi di promozione della Legalità” cofinanziati dalla Giunta regionale con oltre 1,1 milioni di euro, con cui è possibile promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile tra i giovani, con particolare attenzione alle iniziative didattiche e educative nelle scuole. Ancora alta Formazione, studi, incontri seminariali nelle Università regionali e sostegno degli Osservatori locali per monitorare fenomeni di illegalità e favorire lo scambio di conoscenze e informazioni sui fenomeni criminosi e sulla loro incidenza sul territorio. Infine, una particolare attenzione viene dedicata al riutilizzo di beni immobili confiscati alle mafie, restituiti alle comunità locali.

Con ‘Shakespeariana Mon Amour’ riparte la stagione al Temple Theater di Sassuolo

Con ‘Shakespeariana Mon Amour’ riparte la stagione al Temple Theater di SassuoloDopo lunghi mesi di chiusura, per via dei lavori di ristrutturazione dell’edificio voluti dal Comune di Sassuolo ed effettuati con i fondi del PNRR, al fine di rendere a tutti gli effetti il Temple un “Edificio di Pubblico Spettacolo”, il cast di STED torna sul palco del Temple Theater (via Largo Bezzi 4) con uno spettacolo-evento dal nome Shakespeariana Mon Amour in programma il 27 gennaio alle 20:30 e il 28 gennaio ore 18:00 e 20:30.

Un viaggio attraverso cinque capolavori dell’autore inglese, guidati da un unico grande tema: l’Amore. Tessera dopo tessera, passando per Amleto, Macbeth, Romeo e Giulietta, Otello e Antonio e Cleopatra, si comporrà un maestoso mosaico: allievi e maestri, uniti sulla scena, concorreranno alla creazione di un’opera che parla di amore, quello corrisposto, quello vendicato, quello impossibile e quello poetico, sognato. L’amore recitato, che esalta la bellezza di fare teatro e di viverlo insieme.

Un grande coro che come un magma, tratteggerà i confini di ciascuna vicenda, preparando la scena all’insorgere improvviso dei personaggi che di tanto in tanto, come in un sogno, prenderanno vita. Tony Contartese, Marco Marzaioli, Marina Meinero e Catia Gallotta, insieme a Giacomo Stallone e Irene Girotti, saranno i perni di questo flusso continuo di situazioni, tratte ora da un’opera ora da un’altra. Il confluire di un testo nell’altro comporrà immagini oniriche e al contempo complesse, popolate da un coro attento e sempre presente sulla scena.

Un momento di celebrazione per tornare ad abitare il Temple Theater in modo libero, creativo e responsabile: il teatro come tempio d’arte, di bellezza e d’amore.

Per informazioni e biglietteria: templetheater.sassuolo@gmail.com oppure WhatsApp 3534327979

Biglietteria Online: https://www.liveticket.it/templetheatersassuolo

ANC, ANPS, ANFI e GGEV in supporto alla viabilità del Polo Scolastico sassolese

ANC, ANPS, ANFI e GGEV in supporto alla viabilità del Polo Scolastico sassoleseÈ stata sottoscritta questa mattina in sala Giunta la convenzione tra il Comune di Sassuolo e le Associazioni ANC (Associazione Nazionale Carabinieri), ANPS (Associazione Nazionale Polizia di Stato),  ANFI (Associazione Nazionale Guardia di Finanza) e GGEV (Corpo delle Guardie Giurate Ecologiche Volontarie) per una collaborazione nell’attività di vigilanza ed assistenza degli alunni delle scuole in entrata ed uscita dai plessi scolastici, in ausilio alla polizia locale relativa, in particolare, al Polo Scolastico di via Nievo.

La firma segue la determina n°16 del 22 gennaio a firma della Comandante della Polizia Locale di Sassuolo Rossana Prandi che stabilisce le linee guida di una collaborazione a titolo gratuito, valida fino al prossimo 31 dicembre, che a titolo di mero rimborso spese assegna ad ogni associazione 400 €, per un totale di 1600€ stanziati.

“Ringrazio ANC, ANPS; ANFI e GGEV – commenta il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – i cui soci volontari non si sono mai tirati indietro di fronte alle richieste di collaborazione e aiuto provenienti dall’Amministrazione a nome della città. Anche in questo caso, non appena interpellati, si sono subito resi disponibili nell’aiutarci a cercare di gestire una situazione che certamente non è semplice anzi: negli orari di entrata ed uscita da scuola, complice il traffico che quotidianamente insiste su quella zona, è più che mai difficile”.

L’accordo consiste nella collaborazione all’attività educativa e di sorveglianza/controllo nei confronti degli alunni frequentanti le scuole presenti sul territorio comunale, in particolari nella fascia di uscita degli studenti dagli Istituti Scolastici  (attraversamento davanti agli edifici scolastici, sorveglianza delle “partenze” degli autobus adibiti al trasporto scolastico, vigilanza in prossimità degli edifici scolastici… ). Tali attività consistono in operazioni di vigilanza scolastica e supporto alle partenze dei mezzi adibiti al trasporto scolastico.

Il servizio è previsto tutti i giorni, secondo un calendario scolastico condiviso tra le 4 Associazioni,  assicurando il presidio mediante la presenza di associati.

Per lo svolgimento delle attività o prestazioni di cui sopra le Associazioni garantiscono la disponibilità di soci, assicurando la loro specifica competenza e prestazione per gli interventi cui sono destinati.

L’attività  degli associati viene svolta gratuitamente e non può essere retribuita in alcun modo.

I soci ANCI, ANPS, ANFI, GGEV saranno impiegati secondo le modalità e i tempi e nelle ore più funzionali agli obiettivi perseguiti, previa intesa con la Polizia Locale.

Ogni socio, durante l’espletamento delle attività dovrà essere provvisto di specifico abbigliamento identificativo, che ne consenta l’immediata riconoscibilità da parte della cittadinanza.

Le associazioni in accordo tra loro, si impegnano affinché le attività programmate con la Polizia Locale siano rese con continuità per il periodo preventivamente concordato e si impegnano a dare immediata comunicazione al referente del Servizio delle interruzioni che, per giustificato motivo, dovessero intervenire nello svolgimento delle attività nonché a comunicare tempestivamente le eventuali sostituzioni degli operatori.

L’attività sarà esplicata in ordine alle richieste che perverranno alla Polizia Locale ed articolata secondo le disponibilità dei soci stabilita a cura delle singole associazioni.

La Polizia Locale si riserva la facoltà di verificare, attraverso il proprio personale, appositamente incaricato, le attività in svolgimento anche sotto il profilo della qualità, del servizio svolto.

Post alluvione. Auto, ciclomotori e motocicli rottamati o danneggiati: partita l’erogazione dei primi contributi

La Regione Emilia-Romagna avvia l’erogazione di contributi per la sostituzione e riparazione di autoveicoli, ciclomotori e motocicli danneggiati, resi inservibili o rottamati dopo gli eventi di maggio scorso. Sono già partiti i bonifici dei primi 910 cittadini che riceveranno un contributo per la riparazione di veicoli danneggiati dall’alluvione, per un totale di circa 1 milione e 200mila euro.

Come stabilito dal bando, aperto il 31 ottobre e tuttora attivo, sono previsti contributi fino a 5mila euro per sostituire le auto e 700 euro per i ciclomotori o motocicli, e fino a 2mila euro per ripararli.

Si tratta di risorse provenienti dalla raccolta fondi realizzata della Regione “Un aiuto per l’Emilia-Romagna” subito dopo la seconda alluvione, il 16-17 maggio; sul totale raccolto, 27 milioni sono stati destinati a questo bando.

“Abbiamo accelerato il più possibile le procedure di un bando di non semplice gestione, per poter dare il prima possibile i contributi, a partire da quelli per la riparazione dei mezzi- spiegano Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Protezione civile e Paolo Calvano, assessore al Bilancio-. Vogliamo aiutare le persone nella vita di tutti i giorni e, in questo caso, riusciamo a farlo grazie alla grande generosità di chi si è mobilitato per sostenere le nostre comunità colpite dall’alluvione. Abbiamo deciso di iniziare – proseguono- da una necessità reale come la sostituzione o la riparazione del mezzo di trasporto, che è fondamentale negli spostamenti quotidiani e il cui rimborso non è coperto dallo Stato”.

Attualmente, le domande presentate tramite bando sono circa 5.300, per un totale di contributi richiesti pari a 17,8 milioni di euro. La maggior parte, 3.461 riguardano la provincia di Ravenna, segue quella di Forlì-Cesena con 1.664 richieste e poi tutte le altre.

 

 

Minaccia coetaneo e lo colpisce al volto con un pugno. 20enne sassolese denunciato a Scandiano

Minaccia coetaneo e lo colpisce al volto con un pugno. 20enne sassolese denunciato a ScandianoLa vittima, un ragazzo di 19 anni, si trovava a bordo di un autobus in compagnia di un amico quando, dopo qualche fermata saliva sull’autobus il 20enne conosciuto alla vittima. Quest’ultimo, appena salito, si sarebbe recato direttamente dal 19enne minacciandolo di morte, per poi sedersi. Poco dopo si sarebbe rialzato e, dirigendosi verso la vittima, lo avrebbe colpiva con un pugno al volto. Per questi motivi, con l’accusa di percosse e minaccia, i carabinieri della tenenza di Scandiano hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, un 20enne residente a Sassuolo.

Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

Il fatto è accaduto il 23 ottobre scorso, quando intorno alle 9:30 il 19enne è salito a bordo dell’autobus SETA che avrebbe dovuto percorrere la tratta da Castelnovo ne’ Monti – Reggio Emilia. Dopo qualche fermata saliva bordo dell’autobus un 20enne conosciuto dalla vittima, il quale si dirigeva subito verso la vittima che era in compagnia di un amico minacciandolo, poi andava a sedersi. Dopo poco, si rialzava, andando diretto verso il 19enne e colpendono con un pugno al volto, quest’ultimo non reagiva e contattava il 112 per segnalare l’accaduto.

I militari di Scandiano, arrivati presso la stazione degli autobus Scandiano trovando la vittima la quale riferiva che l’aggressore era sceso dall’autobus alla fermata precedente prima dell’arrivo presso la stazione. I militari prendevano nell’immediato informazioni su quanto accaduto, e sentivano alcuni testimoni che avevano assistito ai fatti. A seguito di approfondite indagini ed a concordi testimonianze, riuscivano a risalire al presunto autore del reato e ad acquisire elementi di presunta responsabilità, motivo per cui i militari scandianesi hanno denunciato il 20enne alla Procura reggiana per i reati di percosse e minaccia. La vittima, per il pugno preso, ha deciso di non ricorrere alle cure mediche.

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