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martedì, 16 Dicembre 2025
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Meloni e Bonaccini firmano il nuovo Accordo sui Fondi sviluppo e coesione (Fsc)

Meloni e Bonaccini firmano il nuovo Accordo sui Fondi sviluppo e coesione (Fsc)Seicento milioni di euro per l’ambiente – dal contrasto alla prevenzione del dissesto idrogeologico -, per potenziare la rete ferroviaria e della viabilità, con attenzione particolare ai territori colpiti dall’alluvione dello scorso maggio, per la rigenerazione delle città, con un forte stop al consumo di suolo, e per lo sviluppo delle aree montane e interne. E poi per i giovani: dall’edilizia universitaria alla formazione, dalla ricerca all’attrattività dei talenti, fino agli impianti sportivi.

Questi gli obiettivi principali degli investimenti garantiti dal Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027. Un piano di interventi strategico e risorse che la Regione Emilia-Romagna – attraverso la programmazione condivisa coi territori – ha deciso di impiegare per lo sviluppo e la crescita sostenibili, rimuovendo il più possibile squilibri economici e sociali.

Questa mattina, a Bologna, nella sede dell’Amministrazione regionale, la firma dell’Accordo FSC tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, presente il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.

Dei fondi complessivi attribuiti alla Regione (588 milioni), 107,7 milioni sono già stati assegnati a titolo di anticipazione a fine 2021 e sono già stati destinati al finanziamento di interventi con immediato avvio dei lavori per l’ammodernamento della rete ferroviaria regionale, la manutenzione della rete stradale provinciale e il contrasto al dissesto idrogeologico. Queste risorse, attraverso il meccanismo del cofinanziamento, hanno già attivato investimenti complessivi pari a oltre 195 milioni.

La quota maggiore di risorse Fsc, pari a 480,6 milioni di euro, servirà ora per ulteriori interventi sul fronte del contrasto e della prevenzione del dissesto idrogeologico, per il potenziamento delle infrastrutture viarie, il rafforzamento dell’edilizia universitaria, la realizzazione di spazi per la formazione terziaria, la qualificazione degli impianti sportivi, la rigenerazione urbana, lo sviluppo sostenibile delle città e delle aree montane e interne. Parte della dotazione sarà inoltre utilizzata per cofinanziare gli investimenti e le azioni dei Programmi europei, sui quali la Regione Emilia-Romagna sta procedendo speditamente. Scelte coerenti con la programmazione strategica regionale, condivisa con il Patto per il Lavoro e per il Clima, che si pongono in una logica di integrazione e di complementarità da una parte con i programmi regionali finanziati dai fondi europei e dall’altra con le opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

L’Accordo individua interventi puntuali, come quelli rivolti alla sicurezza del territorio, e altre linee di azione da attuare attraverso procedure negoziali, bandi e manifestazioni di interesse rivolti agli Enti locali. Sulla base dei cofinanziamenti attualmente previsti, la risorse FSC complessivamente programmate attiveranno investimenti per un minimo di 800 milioni di euro.

“Da tempo, in linea con il Patto per il Lavoro e per il Clima, avevamo condiviso con Province, Comuni e rappresentanze economiche e sociali le priorità e gli interventi da attuare- sottolinea il presidente Bonaccini- e con la firma di oggi il sistema regionale è finalmente nelle condizioni di poter avviare investimenti in ambiti cruciali, dalla messa in sicurezza del territorio alla rigenerazione urbana, per una crescita sostenibile, la buona occupazione e l’innovazione. Ringrazio quindi la presidente Meloni e il ministro Fitto per l’intesa. Il programma che andremo ad attuare è già stato condiviso con l’Assemblea legislativa e il Patto, e particolare attenzione sarà rivolta ai territori devastati dall’alluvione del maggio scorso, in modo da accelerarne il più possibile la ricostruzione e la piena ripresa. Un percorso, più in generale, che ci porterà a consolidare e a strutturare un piano di azioni capace di migliorare economia, occupazione e reti sociali nel nostro territorio, partendo dal fatto che siamo fra le Regioni più efficaci nella programmazione e abituate a spendere fino all’ultimo euro disponibile, anche stavolta con l’obiettivo di fare presto e bene”.

Fondo per lo sviluppo e la coesione

Insieme ai Fondi strutturali europei, il FSC è lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali. Ha carattere pluriennale, in coerenza con l’articolazione temporale della programmazione dei Fondi strutturali dell’Unione europea, e in particolare, l’intervento del Fondo è finalizzato al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale. La dotazione complessiva del Fondo per il periodo 2021-2027 è pari a 73,5 miliardi, e l’ammontare delle risorse destinate a Regioni e Province autonome è di 32,4 miliardi, con una concentrazione particolare, pari all’80% del totale, al Mezzogiorno.

 

Torna “#Sassuolocittattiva”: 25.500,00 € di contributi a sostegno dei progetti delle associazioni

Torna “#Sassuolocittattiva”: 25.500,00 € di contributi a sostegno dei progetti delle associazioniLa Giunta del Comune di Sassuolo, con Delibera n°4 del 16 gennaio in corso di pubblicazione all’Albo Pretorio, ha approvato le linee di indirizzo per la pubblicazione dell’avviso pubblico inerente il progetto “#sassuolocittattiva 2024. Valorizzazione delle associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni di volontariato per interventi di sviluppo di comunità”.

I contributi economici saranno di un massimo di € 5.000,00 a progetto, per l’ammontare di un totale pari a € 25.500,00 a sostegno di progetti rientranti nell’ambito di “#SASSUOLOCITTATTIVA”, la cui progettazione, da avviare dal mese di marzo/aprile 2024, si concluderà nel corso del 2024, precisando che le singole iniziative devono essere orientate a:

  • coinvolgere e valorizzare il territorio attraverso animazione di parchi, piazze e strade con particolare riferimento alle aree periferiche della città;
  • favorire la riappropriazione degli spazi da parte dei cittadini, la relazione tra le persone, la conoscenza reciproca e l’integrazione tra gli abitanti creando presidi sociali visibili e animati dai cittadini stessi;
  • favorire occasioni di aggregazione nei singoli quartieri mettendo in rete soggetti ed attori locali;
  • esprimere la capacità delle associazioni e organizzazioni di collaborare e mettersi in rete con gli altri soggetti del territorio.

Il Comune di Sassuolo provvederà alla formulazione della graduatoria definendo: i progetti ammessi e non ammessi; per i progetti ammessi, l’attribuzione del relativo punteggio e del corrispondente importo della contribuzione, considerando che ogni associazione potrà richiedere un contributo massimo pari ad € 5.000,00, ottenendo così la graduatoria dei progetti ammessi finanziati.

 

Sabato notte sulla A1 chiuso tratto Sasso Marconi – allacciamento Raccordo di Casalecchio verso Milano

Sabato notte sulla A1 chiuso tratto Sasso Marconi – allacciamento Raccordo di Casalecchio verso MilanoSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di sabato 20 alle 6:00 di domenica 21 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra Sasso Marconi e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Milano.

Si precisa che la stazione di Sasso Marconi nord sarà regolarmente aperta in entrata verso Bologna e sarà aperta anche l’area di servizio “Cantagallo est”.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere l’R43 Raccordo di Sasso Marconi, SS64 Nuova Porrettana, Asse Attrezzato ed entrare sul Raccordo di Casalecchio attraverso la stazione di Bologna Casalecchio.

Il Sassuolo perde con la Juve ed ora è a soli due punti dalla zona a rischio

Il Sassuolo perde con la Juve ed ora è a soli due punti dalla zona a rischio

Si sono sfidate per la ventesima giornata di campionato ovvero la prima del girone di ritorno, Juventus e Sassuolo. Alessio Dionisi ha mandato in campo dal primo minuto con il suo 4-2-3-1: Consigli; Pedersen, Erlic, Ferrari, Viti; Boloca, Matheus Henrique; Berardi, Thorstved, Laurienté; Pinamonti.

Allegri ha risposto con un 3-5-2  mandando in capo: Szczesny; Rugani, Bremer, Danilo; Cambiaso, Miretti, Locatelli, Rabiot, Kostic; Vlahovic, Yildiz

Ad arbitrare l’incontro è stato il Sig. Marco Piccinini, della sezione di Forlì e con lui i due assistenti Zingarelli e Margani, IV Uomo Bonacina. Davanti al monitor del VAR ci sono stati Di Paolo, con Meraviglia all’AVAR.

Per i neroverdi le cose si complicano già dal quarto d’ora, quando per un errore in uscita da fase difensiva, mette Vlahovic in condizione di prepararsi un tiro pregevole di sinistro che da fuori area batte Consigli. Vantaggio dei padroni di casa.

Al 32’ il Sassuolo ha provato a prendere un po di fiducia con una bella conclusione di Laurientè di destro che costringe Szczesny alla parata in tuffo. Proprio nel momento migliore del Sassuolo nel primo tempo, al 37’ la Juventus in modo molto cinico sfrutta un calcio di punizione dal limite dell’area che Vlahovic, con un tiro di sinistro sotto la traversa in alto a destra, trasforma in doppio vantaggio per bianconeri.

Il Sassuolo ci prova comunque e chiude in attacco il primo tempo con un paio di buone azioni e a tempo praticamente scaduto, batte l’unico calcio d’angolo a favore per la prima parte di gara. Tegola sui neroverdi, l’infortunio alla caviglia per fallo subito di Erlic. Al suo posto nella ripresa Ruan Tressoldi.

Al 51’ il primo acuto della partita da parte del talento del Sassuolo, Domenico Berardi che di esterno destro, manda un pallone di pochissimo oltre il palo alla sinistra di Szczesny. Mentre al 56’ Allegri manda in campo Chiesa e Weah per Yildiz e Miretti.

Una ottima ripartenza dei neroverdi permette a Berardi in contropiede di arrivare alla conclusione in porta dove Szczesny si supera mettendo fuori il pallone dallo specchio della porta il tutto al minuto 63. Un minuto dopo il Sig. Piccinini mostra il cartellino giallo a GianMarco Ferrari per un fallo eccessivo in difesa.

Al 69’ Dionisi sceglie Castillejo per Berardi e Volpato per Thorstved, una sostituzione che sul momento ha lasciato perplessi ma che potrebbe essere una scelta di gestione fisica per il fantasista calabrese. Ancora cambi per il Sassuolo quando al 74’ Filippo Missori fa segnare la sua quarta presenza in questo campionato entrando al posto di Mattia Viti. Per i padroni di casa Milik al posto di Vlahovic autore di una doppietta e Iling in campo per Kostic.

Al minuto 84 dalla panchina neroverde si alza Samuele Mulattieri per prendere il posto di un Armand Laurienté stremato. La Juventus non si accontenta e sfruttando un errore difensivo in uscita con Tressoldi (che si perde Locatelli), permette un assist per Federico Chiesa che punisce un non impeccabile Consigli.

Dopo tre minuti oltre il 90’ Piccinini manda la squadre negli spogliatoi con la Juventus che vendica così la sconfitta nella partita di andata in Settembre. Un risultato che mette il Sassuolo in classifica a soli due punti in più dal Frosinone di Eusebio Di Francesco terzultimo.

Claudio Corrado

E’ polemica sui tigli abbattuti in via Cilea a Sassuolo

E’ polemica sui tigli abbattuti in via Cilea a SassuoloPolemiche per l’abbattimento di alcuni tigli in via Cilea, con levata di scudi da parte di alcuni residenti che sui social hanno segnalato la cosa. L’operazione, ha fatto sapere l’Amministrazione, era propedeutica al rifacimento del marciapiedi impraticabile, in particolare a carrozzine e sedie a rotelle.

«Per procedere al rifacimento era stato deciso di abbattere gli alberi e, una volta ultimato l’intervento, ripiantarne altrettanti, dell’altezza di 4-5 metri, di una specie le cui radici crescono verso il basso», spiega il Sindaco che in sala Giunta ha incontrato i residenti  contrari all’abbattimento. Si è deciso di sospendere l’operazione: verrà rifatto solo il tratto di marciapiedi su cui sorgevano i quattro tigli già abbattuti. «In seguito – spiega l’Amministrazione – verrà organizzato un incontro con tutti i residenti per decidere assieme se proseguire o no».

Venerdì notte chiuso un tratto sulla A14

Venerdì notte chiuso un tratto sulla A14Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione alla segnaletica orizzontale, dalle 22:00 di venerdì 19 alle 6:00 di sabato 20 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A1 Milano-Napoli e Bologna Borgo Panigale, per chi proviene da Milano ed è diretto verso Ancona/Pescara. Di conseguenza, non sarà raggiungibile l’area di servizio “La Pioppa ovest”.

In alternativa si consiglia di proseguire sulla A1 e percorrere il Raccordo di Casalecchio fino all’allacciamento con la A14, da dove si potrà proseguire in direzione di Ancona/Pescara.

 

A Sassuolo controlli straordinari della Polizia di Stato con il concorso della Polizia Locale

A Sassuolo controlli straordinari della Polizia di Stato con il concorso della Polizia Locale
immagine d’archivio

Nel pomeriggio di ieri, lunedì 15 gennaio, è stato effettuato nel Comune di Sassuolo un servizio straordinario di controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione e al contrasto del crimine diffuso, con un focus particolare sui locali pubblici.

L’attività ha visto il concorso di personale del Commissariato di P.S. di Sassuolo, della Squadra Commercio e Annonaria e di un’unità cinofila antidroga della Polizia Locale, con il rinforzo del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato.

Il dispositivo ha effettuato controlli in diverse aree del centro cittadino e verifiche, estese agli avventori, presso alcuni locali pubblici, con particolare attenzione all’area circostante alle stazioni ferroviarie.

Nel corso del servizio sono stati predisposti anche tre posti di controllo lungo la circonvallazione e altre due principali arterie cittadine per il monitoraggio dei flussi veicolari in entrata ed uscita dal comune.

All’esito dell’attività sono stati 31 i veicoli controllati e 111 le persone identificate, di cui 23 di nazionalità straniera. Un uomo, trovato in possesso di 2,2 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, è stato segnalato quale assuntore alla locale Prefettura.

Lori, ha risposto oggi in Aula a un’interrogazione sulla delibera regionale in materia di edilizia residenziale pubblica

Lori, ha risposto oggi in Aula a un’interrogazione sulla delibera regionale in materia di edilizia residenziale pubblicaUn provvedimento che privilegia la valutazione di requisiti equi e giusti per evidenziare l’effettivo stato di bisogno di chi fa richiesta di un alloggio popolare: fragilità economica, presenza di persone con disabilità o minori, numerosità del nucleo familiare, giovani coppie, coabitazione. Oltre alla permanenza in graduatoria, elemento che permette di rafforzare la tutela di quanti a volte per tempi lunghi, attendono, pur avendo titolo per l’assegnazione, nelle liste di attesa.

L’assessora regionale alla Programmazione territoriale e politiche abitative, Barbara Lori, ha risposto oggi in Aula a un’interrogazione sulla delibera regionale in materia di edilizia residenziale pubblica.

Lori ha parlato di “polemiche false e fuorvianti, poco adatte a un atteggiamento di responsabilità che deve riguardare tutti gli amministratori pubblici”, ricordando che in Emilia-Romagna, quasi l’80% degli alloggi Erp è occupato da famiglie italiane.

“Quanto al requisito della storicità della residenza e dell’attività lavorativa per almeno tre anni in regione- ha ribadito l’assessora- il provvedimento adottato dalla Giunta lo conferma come requisito di accesso all’edilizia residenziale pubblica, ma non ne prevede la duplicazione. È quindi falso affermare che è stato cancellato”.

E questo anche in ottemperanza ai principi espressi dalla “Corte Costituzionale- ha proseguito- pronunciatasi con numerose sentenze contro le leggi di Abruzzo, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia e Marche”. E agli ulteriori pronunciamenti del Tar, come nel caso del Comune di Ferrara.

“D’altra parte un’analisi dei Regolamenti comunali per la formazione delle graduatorie di accesso all’Erp effettuata su un campione di Comuni- ha ricordato ancora Lori- ha restituito un’applicazione del criterio della storicità della residenza o dell’attività lavorativa estremamente diversificata e articolata che rischia di configurarsi quale rilevante fattore di squilibrio, elemento che alla luce dei vari pronunciamenti è di fatto illegittimo”.

L’assessora regionale infine ha ricordato gli altri punti introdotti dalla delibera regionale, frutto di un confronto di merito che ha coinvolto Acer, Comuni, Province e sindacati, dai quali è stato condiviso. Tra questi il meccanismo per favorire la ristrutturazione degli alloggi attualmente sfitti; la possibilità, per i Comuni, di applicare con gradualità gli aumenti del canone di locazione nei casi di particolare fragilità; l’assegnazione di alloggi Erp alle donne vittime di violenza e una maggiore flessibilità per i nuclei familiari in emergenza abitativa.

Clima mediterraneo, l’Emilia-Romagna aderisce a una partnership internazionale per affrontare il cambiamento climatico

Clima mediterraneo, l’Emilia-Romagna aderisce a una partnership internazionale per affrontare il cambiamento climaticoL’Emilia-Romagna sottoscrive un ‘Impegno per la creazione di un partenariato per l’azione sul clima mediterraneo’ (Mcap). Una partnership internazionale che vede impegnate in azioni comuni regioni e aree di tutto il pianeta con tipologie climatiche simili come la Catalogna (Spagna), il Marocco Orientale, Biobio e Santiago (Cile), New South Wales, Western Cape e Victoria (Australia) nonché lo Stato della California (Usa).

Il via libera ad aderire a questo partenariato internazionale per affrontare assieme i cambiamenti climatici è arrivato, nel corso dell’ultima seduta, dalla Giunta regionale. Un ulteriore tassello che si va ad aggiungere agli strumenti a disposizione di viale Aldo Moro, in coerenza con il Patto per il Lavoro e per il Clima.

La decisione fa seguito alla recente visita in Emilia-Romagna del presidente della Generalitat de Catalunya Pere Aragonès i Garcia, che aveva proposto al presidente Stefano Bonaccini l’adesione proprio al ‘Partenariato Mediterraneo per l’azione sul clima’. Il lancio ufficiale del Mcap è avvenuto durante la Cop 28 a Dubai (Emirati Arabi Uniti) nel dicembre scorso.

L’accelerazione del cambiamento del clima e la perdita della biodiversità stanno avendo profondi impatti sulle regioni con clima mediterraneo: aree, distribuite tra gli emisferi nord e sud, che condividono climi simili definiti dalla distanza dall’equatore e hanno comunità ed ecosistemi che sono particolarmente vulnerabili alle variazioni climatiche.

“Il cambiamento climatico- spiega l’assessore regionale alle Relazioni internazionali e Green economy, Vincenzo Colla- riguarda, in modi simili, allarmanti e pericolosi, regioni in luoghi diversi del pianeta. E l’alluvione del maggio scorso in Romagna ce lo ha dimostrato. Aree e comunità diverse debbono affrontare ondate di calore e piogge sempre più estreme, incendi più gravi e siccità maggiormente intense. Queste minacce non potranno che aumentare nel corso degli anni. Per costruire una resilienza climatica rispetto agli impatti del cambiamento del clima occorrono soluzioni innovative, azioni più intense e nuove partnership. Riconosciamo la tempestiva e importante opportunità di lavorare insieme e in maniera univoca per supportarci a vicenda, per rispondere più velocemente a questi impatti e adattarci meglio alle emergenze meteo-climatiche”.

Gli obiettivi
Tra gli obiettivi, quello di aumentare la consapevolezza pubblica sugli impatti del clima e sulle soluzioni con una comunicazione innovativa amplificata da una voce comune. Questo per costruire anche competenze condivise su come affrontare le minacce climatiche attraverso convegni, study tour e scambi di esperti. Ciò permetterà di scambiare approcci sulle politiche, i programmi e la governance, sugli investimenti e le strategie di sviluppo economico, e favorirà una collaborazione nella ricerca che aumenterà la conoscenza condivisa sui trend e gli impatti.

L’approccio accelererà azioni concrete nelle regioni mediterranee per proteggere le comunità locali di tutto il pianeta dagli impatti del cambiamento climatico, riducendo al contempo l’inquinamento da gas serra, preservando gli ecosistemi, arrestando la perdita di biodiversità, implementando soluzioni climatiche basate sulla natura, aumentando il recupero della natura, e accelerando la transizione verso l’energia pulita.
Infine, un apposito monitoraggio darà conto dei progressi alla comunità globale nei contesti appropriati.

Tanti visitatori al Museo del Presepe etnico di Fiorano

Tanti visitatori al Museo del Presepe etnico di FioranoBoom di presenze al Museo del Presepe etnico di Spezzano durante le festività natalizie, nei giorni apertura (giornate festive o prefestive) tra dicembre e inizio gennaio, per visitare la mostra degli 800 presepi raccolti in tutto il mondo da Ferruccio Giuliani.

Il libro delle presenze ha raccolto 844 firme di visitatori, arrivati anche da fuori regione, ma secondo i volontari dell’associazione dell’Associazione “Ferruccio Giuliani Il Sogno del Presepe”, che gestisce lo spazio espositivo, si sono superate le 1.000 presenze, perché non tutti hanno firmato il libro, spesso per famiglie o gruppi veniva fatta una sola firma, inoltre molti visitatori erano anziani e bambini piccoli.

Vanno poi aggiunti gli alunni di due classi delle scuole Carducci di Sassuolo che anche quest’anno hanno chiesto di vistare il Museo.

I visitatori sono stati quasi il doppio rispetto a quelli dello scorso anno (520 firmatari) e oltre tre volte quelli registrati nel 2019 (297), in periodo pre Covid.

Lo spazio ridotto purtroppo non sempre ha consentito l’ingresso a tutti e qualche fila si è formata sul piazzale antistante il museo, situato in via Pio Donati n. 26 a Spezzano.

Tante presenze hanno convinto l’Associazione a trovare un nuovo spazio più grande, sempre a Fiorano Modenese, nel quale potere trasferire nel corso dell’anno i pezzi esposti, ma anche esporne altri della collezione che sono ancora chiusi in casse e scatole, per un totale di oltre 1.200 pezzi.

In questo modo il Museo del Presepe etnico, già a fine 2024 potrà ospitare in modo più confortevole più visitatori e anche scolaresche che già dallo scorso anno hanno chiesto di visitare la mostra e ascoltare racconti e aneddoti sugli originali presepi esposti.

Iscrizioni scolastiche: tempi e modalità per l’anno 2024/2025

Iscrizioni scolastiche: tempi e modalità per l’anno 2024/2025Sono aperte dal 18 gennaio al 10 febbraio le domande di iscrizione alle Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado del territorio comunale di Formigine per l’anno scolastico 2024/2025. Per la Scuola dell’infanzia possono essere iscritti i bambini che compiono i tre anni di età entro il 31 dicembre 2024 e, anticipatamente, anche quelli che li compiono dopo il 31/12/2024 ed entro il 30 aprile 2025 (in presenza di condizioni adatte alla loro accoglienza, stabilite da ogni istituzione scolastica): in questo caso la domanda sarà accolta solo in caso di disponibilità residua di posti ed in presenza di condizioni adeguate alla frequenza.

Per la Scuola primaria devono essere iscritti alla classe prima i bambini che compiono i 6 anni di età entro il 31 dicembre 2024  e anticipatamente anche i bambini che li compiono dopo il 31 dicembre 2024 ed entro il 30 aprile 2025. Alla Scuola secondaria di primo grado devono essere iscritti alla classe prima gli alunni che prevedono di terminare la scuola primaria con esito positivo nell’anno scolastico 2023/2024.

Le domande d’iscrizione alla scuola dell’infanzia statale devono essere presentate alla direzione del 1° Circolo didattico (scuola Carducci) o del 2° Circolo didattico (scuola Don Milani) in base allo stradario di residenza; mentre quelle alle scuole dell’infanzia private paritarie devono essere presentate direttamente alla scuola prescelta tra le seguenti: Maria Ausiliatrice di Formigine, Maria Ausiliatrice di Casinalbo, Madonna della Neve di Corlo, Don Franchini di Magreta.

Le iscrizioni alle scuole primarie e secondarie di primo grado si effettuano invece esclusivamente online (https://unica.istruzione.gov.it/it/orientamento/iscrizioni) utilizzando le credenziali SPID, CIE, CNS o eIDAS. Le famiglie prive di strumentazione informatica possono rivolgersi alla segreteria della scuola destinataria della domanda di iscrizione per avere supporto ed assistenza o, in subordine, anche alle scuole di provenienza. Previste nel periodo estivo, invece, le iscrizioni ai servizi scolastici accessori (trasporto, prolungamento orario, ristorazione scolastica).

 

Trenitalia: attivo da oggi il servizio di video-interpretariato in LIS

Garantire un viaggio accessibile a tutti e promuovere un ambiente inclusivo significa contribuire a costruire una comunità più solidale. Questo non si limita solo all’abbattimento di barriere fisiche, ma si estende anche ai servizi. Assicurare l’accessibilità linguistica alle informazioni di viaggio per passeggeri con specifiche esigenze di comunicazione è uno degli obiettivi principali di Trenitalia, capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS. Un passo concreto verso un dialogo inclusivo, che riflette l’attenzione di Trenitalia alle esigenze della clientela ed in linea con gli obiettivi strategici del Gruppo FS in termini di Diversity, Equality & Inclusion.

Trenitalia è il primo operatore nel settore della mobilità in Italia a garantire un servizio di video-interpretariato, gratuito ed immediato in lingua dei segni italiana (LIS)Un’ iniziativa che mira a migliorare l’esperienza di viaggio e semplificare la comunicazione. Il servizio operato da VEASYT, specializzato nel video-interpretariato in LIS è attivo a partire da oggi in fase sperimentale. La traduzione simultanea da e verso l’italiano e la Lingua dei Segni Italiana è garantita grazie ad un interprete professionista che rispondendo alla video-chiamata dell’operatore FS e del cliente, supporta il dialogo con un tempo di attesa inferiore ai 30 secondi.

“Portiamo avanti la politica di inclusione e questo progetto rappresenta un ulteriore passo avanti nel nostro percorso per rendere sempre più accessibili i nostri servizi – ha dichiarato Stefano Cuzzilla, Presidente di Trenitalia – Il progetto di video-interpretariato in Lingua dei segni italiana è, allo stesso tempo, una soluzione innovativa, diretta ed efficace e uno strumento che ci consente di garantire maggiore accessibilità alle persone sorde e a quanti utilizzano la LIS.  Negli ultimi due anni l’impegno di Trenitalia e del Gruppo FS, verso i temi della disabilità, si è tradotto in una massiccia attività di formazione. Più di 5mila capitreno, infatti, hanno acquisito specifiche competenze per la gestione delle esigenze legate alle disabilità – motorie, visive, uditive e cognitive – dei nostri passeggeri”.

I viaggiatori potranno attivare il servizio utilizzando i tablet dedicati a disposizione del personale Trenitalia o direttamente dal proprio smartphone inquadrando un QR code. Il servizio è fruibile presso le biglietterie, nei desk di vendita e assistenza AV e regionale e presso i FRECCIALounge tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle ore 8:00 alle ore 18:00 (inclusi festivi) nelle stazioni di Milano Centrale, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Termini e Napoli Centrale.

Emilia-Romagna polo per il cinema e l’audiovisivo: approvato il nuovo Programma triennale 2024-2026

Emilia-Romagna polo per il cinema e l’audiovisivo: approvato il nuovo Programma triennale 2024-2026
Mauro Felicori (Copyright Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)felicori

Fare dell’Emilia-Romagna il polo del cinema in Italia, potenziando anche le collaborazioni internazionali, specie con Francia e Germania, aumentando la distribuzione dei prodotti cinematografici del territorio, valorizzandone la partecipazione ai festival internazionali. E poi bandi destinati alle produzioni regionali che diventeranno a finestra unica e che potranno contare su fondi Por Fesr, un cambiamento per le imprese audiovisive con l’obiettivo di portarle sempre più verso l’internazionalizzazione delle idee e ad aumentare la competitività.

Sono i punti di forza del “Programma triennale 2024-2026 per il cinema e l’audiovisivo” della Giunta regionale, che oggi è stato approvato in Assemblea legislativa.

“I numeri ci dicono che la nostra azione ha aumentato le risorse sul territorio, per numero di opere realizzate e per la partecipazione ai festival- ha rimarcato in aula l’assessore alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-. Il settore culturale produce risorse e posti di lavoro di qualità, e anche in questo prossimo triennio intendiamo proseguire nel sostegno all’audiovisivo, oltre che potenziare l’attività di promozione delle opere, con l’obiettivo di rendere l’Emilia-Romagna un polo di riferimento per il cinema in Italia”.

Il Piano prevede che nel 2024 la finestra dei bandi si apra a fine gennaio per i bandi nazionali e in primavera per il bando rivolto alle imprese regionali, unitamente a quella del bando annuale per lo Sviluppo, su cui si punterà con maggiore attenzione per una fase fondamentale della creazione di nuove opere.

La Regione, si impegnerà inoltre ad ampliare la rete di Comuni aderenti all’accordo territoriale che rafforza la collaborazione tra Emilia-Romagna Film Commission e gli enti locali, e a rafforzare la sinergia con le Destinazioni Turistiche, per fornire supporto e accoglienza alle produzioni cinematografiche che vorranno girare sul territorio emiliano-romagnolo. Così come verrà ampliata la platea dei fornitori di beni e servizi presenti in banca dati per consolidare la collaborazione sui territori, nonché una opportuna promozione delle professionalità del settore ai fini dell’incremento della occupazione regionale.

E anche la Promozione cinematografica sarà al centro delle attività dei prossimi tre anni, con un maggiore intervento di Emilia-Romagna Film Commission nelle linee guida per i Festival e le Rassegne sostenute, accrescendo inoltre il dialogo tra operatori, territori e istituzioni. In particolare, alle manifestazioni intenzionate a candidarsi a un contributo triennale, verranno richiesti requisiti più specifici come, ad esempio, l’impegno a coordinare i calendari e a mantenere slot fissi di svolgimento per tutta la durata del sostegno regionale. A inizio 2024 si prevede un incontro con gli operatori dei festival, per una condivisione di buone prassi.

Il triennio 2021-2023
Un periodo molto importante, quello appena concluso, che di fatto ha portato il settore dell’audiovisivo all’interno delle politiche industriali della Regione. Emilia-Romagna Film Commission chiude con dati positivi il triennio 2021-2023, preparandosi nel 2024 ad attivare il Fondo Audiovisivo regionale.

Un impegno importante della Regione a favore del settore audiovisivo in Emilia-Romagna (+17% rispetto al 2018) con sostegni per 16,8 milioni di euro, equamente distribuiti tra la produzione (53%) e la promozione (46%). Un aumento di contributi che ha riguardato, oltre allo sviluppo e la produzione cinematografica, i festival, le rassegne e i progetti triennali, con interventi di sistema fondamentali per il rafforzamento della filiera e per rendere dinamici e comunicanti i diversi ambiti beneficiari degli investimenti effettuati.

L’Emilia-Romagna conferma inoltre la sua vocazione per il cinema del reale, che costituisce il 52% dei progetti sostenuti, seguito dalle opere cinematografiche (25%), dai cortometraggi (13%), dalle opere televisive (9%) e, infine, dalle web serie che si attestano intorno all’1%. Un totale di 126 progetti sostenuti nel periodo 2021–2023, con un’attenzione all’innovazione produttiva e autoriale, attestata da 32 opere dirette da registe, 46 sceneggiati da donne, 22 sceneggiati da under 35, 68 con la certificazione ‘green film’ o di altri protocolli di sostenibilità e 24 opere prime.
Triplicato anche il costo medio dei progetti, che va dai 500mila euro del 2018 al milione e mezzo del 2023.
L’ultimo triennio ha visto inoltre i titoli finanziati dal Fondo regionale sui principali red carpet: dalla Berlinale a Cannes, da Venezia al Karlovy Vary passando attraverso Locarno, New York, Toronto, la Festa del Cinema di Roma, il Bifest di Bari e altre manifestazioni, rendendo così sempre più internazionale il cinema dell’Emilia-Romagna.

Pigoni attacca il Governo Meloni per il taglio ai fondi per il contrasto dei disturbi alimentari

Pigoni attacca il Governo Meloni per il taglio ai fondi per il contrasto dei disturbi alimentariNella legge di bilancio il Governo Meloni ha cancellato totalmente le risorse per il Fondo nazionale per il contrasto dei disturbi alimentari.

Questa scelta rischia di indebolire gli sforzi finora compiuti per fronteggiare un’autentica emergenza sociale, che colpisce in modo particolare i giovani e le donne, e che si aggiunge al taglio già effettuato dal Governo relativo alle risorse del Fondo a sostegno delle persone con disabilità, colpendo in particolare le persone più fragili e le famiglie.

“In questo modo – commenta la consigliera regionale dell’Emilia-Romagna Giulia Pigoni (Italia Viva) – si negano servizi essenziali e si minano ulteriormente le prospettive di inclusione, di crescita e, in sostanza, di futuro”.

Per questa ragione Pigoni ha interrogato la Giunta regionale per sapere se intenda agire nei confronti del Governo per chiedere il ripristino delle disponibilità del Fondo statale per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, indicando quali possano essere gli effetti in Emilia-Romagna (in particolare per i servizi territoriali e per i pazienti e le loro famiglie) del taglio operato a livello nazionale.

I disturbi dell’alimentazione comportano diversi problemi di tipo biologico, psichico, familiare e socio-culturale, per i quali sono necessari trattamenti specializzati. Questi disturbi sono drammaticamente in aumento: non a caso nel 2022 la Regione Emilia-Romagna ha stanziato 820 mila euro per sostenere il programma di assistenza ai giovani tra i 12 e i 25 anni con disturbi del comportamento alimentare e per supportarne l’assistenza residenziale nelle strutture accreditate.

Risorse che si sono sommate a quelle di fonte statale (1,9 milioni), rese disponibili attraverso il fondo nazionale istituito dal Governo Draghi. Ora il Governo Meloni ha fatto retromarcia.

“Davanti a questa emergenza – conclude Pigoni – e alle tante esperienze personali dolorose che sentiamo così di frequente, il Governo Meloni cosa fa? Con una mano aumenta le spese dello staff di Palazzo Chigi, con l’altra taglia ben 25 milioni di euro al fondo sui disturbi alimentari. Dobbiamo intervenire subito per porre rimedio a questo scempio!”.

Sulla A1 chiusa per una notte in uscita la stazione di Modena sud

Sulla A1 chiusa per una notte in uscita la stazione di Modena sudSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione dei pali della luce, dalle 00:00 alle 6:00 di venerdì 19 gennaio, sarà chiusa la stazione di Modena sud, in uscita per chi proviene da Bologna. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Valsamoggia o di Modena nord.

 

Turismo, riqualificazione di alberghi e strutture ricettive, più che raddoppiati i fondi del bando regionale

Turismo, riqualificazione di alberghi e strutture ricettive, più che raddoppiati i fondi del bando regionale
Andrea Corsini (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Più che raddoppiati gli investimenti per la riqualificazione di alberghi e strutture ricettive finanziati dai fondi europei (Programma del fondo europeo di sviluppo regionale).

Come annunciato nel dicembre scorso, la Regione Emilia-Romagna aggiunge altri 10 milioni di euro al plafond di 35 milioni stanziati nel 2023, raggiungendo la quota di 45 milioni di contributi a fondo perduto da assegnare alle imprese turistiche, la cifra più alta mai investita in misure analoghe da viale Aldo Moro. E con un investimento complessivo generato, tra risorse private e pubbliche, che supera i 145 milioni di euro.

Vista l’alta qualità delle proposte e il successo di partecipazione al bando concluso nel settembre scorso, la Giunta regionale ha ritenuto di aumentare il fondo disponibile, rispetto ai 20 milioni inizialmente previsti, allo scopo di soddisfare il più alto numero di progetti ammessi a finanziamento.

Con la delibera approvata oggi, grazie allo scorrimento della graduatoria, sono oltre il 90% dei progetti valutati ammissibili che potranno ottenere il contributo regionale: 80 in più rispetto allo scorso anno, complessivamente 289 sui 321 ammissibili.

“Entro il 2030 il turismo in Emilia-Romagna può diventare la prima industria del territorio per valore economico- afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-. Noi ci crediamo ed è anche grazie a bandi come questo, il più alto di sempre, che aiutiamo le imprese a essere sempre più attrattive e competitive. Riqualificare le strutture ricettive, migliorare l’accessibilità per le persone disabili, puntare su sostenibilità ambientale e digitalizzazione, rappresentano alcuni dei nuovi obiettivi da raggiungere per garantire un’offerta di qualità apprezzata e ricercata dai turisti italiani e stranieri. Il fatto poi che così tante imprese abbiano risposto in modo così massiccio al bando- chiude l’assessore- vuol dire che abbiamo intercettato un bisogno reale. Continueremo perciò a stare al fianco degli imprenditori e degli operatori che vogliono migliorare il loro lavoro, per far crescere la nostra industria turistica economica e posizionare l’Emilia-Romagna come regione leader del settore nel Paese”.

Il bando

Tra gli obiettivi del bando concluso nel settembre quelli di rendere più moderne e competitive le imprese turistiche, attraverso il miglioramento delle strutture e la qualità dei servizi , il rafforzamento, la diversificazione e la destagionalizzazione dell’offerta, l’innovazione digitale e una maggiore attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale, sociale e di sicurezza.

I contributi a fondo perduto permetteranno di coprire fino al 30% delle spese ammissibili, a cui si aggiunge un ulteriore 10% per i progetti che hanno diritto alle premialità legate a nuove assunzioni, imprese femminili, interventi diretti a favorire l’accessibilità delle persone con disabilità, rating di legalità, imprese localizzate in zone montane, riduzione nella produzione di rifiuti.

In particolare, è stato individuato un “tag ambientale” per segnalare i progetti che contribuiscono al raggiungimento della neutralità carbonica e alla lotta al cambiamento climatico, attraverso la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

La delibera

Giovedì all’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello lo spettacolo di prosa “Quel che resta”

Giovedì all’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello lo spettacolo di prosa “Quel che resta”
Quel che resta (foto: Chiara Ferrin)

Uno spettacolo di prosa originale e suggestivo, liberamente ispirato al romanzo “L’isola dei senza memoria” di Yōko Ogawa. Con “Quel che resta” della Compagnia Gruppo L’Albatro/ Teatro dei Venti – inserito nell’ambito del progetto ‘Teatralmente – Teatri della Salute’ – prosegue giovedì prossimo 18 gennaio alle 21 la Stagione teatrale 2023/2024 dell’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello curata da ATER Fondazione in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Biglietto unico 5 euro.

Sul palco ci sono Luca Bartoli, Elisabetta Borille, Sara Camellini, Antonio Congedo, Giulio Ferrari, Gilberto Gibellini, Francesca Nardulli, Maria Chiara Papazzoni, Marcello Padovani e Patrizia Vannini. La  voce fuori campo è di Massimo Don. La regia è affidata a Oxana Casolari, Danilo Faiulo e Francesca Figini, mentre la drammaturgia è di Damiana Guerra e Teatro dei Venti. La supervisione artistica è di Stefano Tè.

Percorso di creazione nell’ambito del progetto di Teatro e Salute Mentale è sostenuto dal DSM – DP dell’AUSL di Modena, dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese e dalla Fondazione di Modena all’interno di “Abitare Utopie II edizione”. “Quel che resta” ha debuttato il 3 maggio 2022 nell’ambito di Trasparenze Festival X edizione.

Info: Tel 0536/943010 – Email: auditoriumferrari@gmail.com – www.ater.emr.it

Facebook Auditorium “Enzo Ferrari” Maranello – Instagram auditorium_ferrari_maranello

Piani regionali di prevenzione, il ministero della Salute sceglie l’Emilia-Romagna come Regione capofila

Piani regionali di prevenzione, il ministero della Salute sceglie l’Emilia-Romagna come Regione capofilaIl ministero della Salute sceglie l’Emilia-Romagna come Regione capofila del progetto “Governance per l’equità nei Piani regionali della Prevenzione 2020-2025”, che avrà durata biennale e sarà realizzato in collaborazione con Ausl Romagna e Università di Torino.

Da anni partner del ministero in questo ambito, la Regione diventa ora coordinatrice nazionale delle attività di monitoraggio e accompagnamento allo sviluppo dell’azione ‘equità’ nei Piani della Prevenzione di tutte le Regioni e Province autonome italiane. Perché proprio l’Emilia-Romagna? Perché, nel proprio Piano, ha un sistema di governance dell’equità già strutturato e maturo, che può costituire la base per elaborare un modello di riferimento nel Paese.

Per monitorare, ma soprattutto incentivare l’adozione di un approccio di equità di salute nei singoli Piani regionali di Prevenzione, il progetto prevede dunque la definizione di un sistema che avrà un duplice obiettivo: capire e valutare come le singole Regioni abbiano già implementato tale approccio nei propri Piani; accompagnarle nella condivisione e nell’utilizzo di indicatori quali-quantitativi alla base di un modello di valutazione dell’assetto di governance, della definizione/implementazione delle azioni orientate all’equità e dell’impatto sulle disuguaglianze sociali in salute.

Il modello di valutazione prende a riferimento l’esperienza dell’Emilia-Romagna, ma non deve essere uguale per tutti, poiché le diverse Regioni sono chiamate a rispettare, nell’elaborazione dei Piani, vincoli strutturali e di contesto, oltre a specifici obiettivi di programmazione, che generano inevitabilmente delle differenze tra i territori.

Il concetto dell’equità è fondamentale in un sistema sanitario pubblico e universalistico come quello dell’Emilia-Romagna, che deve essere capace non solo di offrire a tutti le stesse opportunità di accesso e cura, ma di permettere a ciascuno di raggiungere un livello di salute adeguato, attraverso interventi proporzionati ai rispettivi bisogni.

Per fare un esempio, il programma del Piano di prevenzione dedicato allo screening parte dalla constatazione per cui l’offerta attiva non sempre garantisce una reale accessibilità al servizio, che dipende anche da fattori come la conoscenza della lingua italiana e il livello di informazione che un cittadino o una cittadina possiedono; di conseguenza, il PRP dell’Emilia-Romagna propone come prioritari interventi mirati al potenziamento della comunicazione, con azioni rivolte in particolare alle donne straniere che non aderiscono, ad esempio, allo screening per la prevenzione del tumore al collo dell’utero o alla mammella.

Il PRP dell’Emilia-Romagna

Il Piano regionale della Prevenzione è lo strumento di riferimento per gli interventi e i programmi messi in campo dal Servizio sanitario regionale per tutelare e promuovere la salute della popolazione, declinato a partire dagli indirizzi forniti dal Piano nazionale di Prevenzione 2020-2025 del ministero della Salute e integrato con azioni necessarie a livello regionale alla luce del quadro epidemiologico e della specificità dei dati locali.

In Emilia-Romagna il PRP 2021-2025 si articola su 20 programmi raggruppati per aree tematiche – stili di vita salutari e malattie croniche, malattie trasmissibili, ambiente clima e salute, sicurezza e salute in ambiente di vita e di lavoro – e mirati a promuovere la salute in tutte le politiche. Inoltre, il Piano prevede una serie di azioni trasversali finalizzate ad assicurare l’integrazione e il lavoro di rete tra settori diversi, l’investimento sulla formazione, la comunicazione e il marketing sociale, ma soprattutto a salvaguardare l’equità del sistema attraverso strategie differenziate.

Proprio a garantire e rafforzare l’azione trasversale dell’equità nei vari ambiti dei Piani di prevenzione delle Regioni mira il progetto di cui è capofila l’Emilia-Romagna.

Tra Vignola e Fiorano tre giovani segnalati per uso di sostanze stupefacenti

Tra Vignola e Fiorano tre giovani segnalati per uso di sostanze stupefacentiNella serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Sassuolo hanno eseguito una serie di controlli finalizzati alla prevenzione e contrasto della diffusione di sostanze stupefacenti, con mirati servizi predisposti nei luoghi più frequentati dai giovani.

Durante tale attività sono stati segnalati alla Prefettura di Modena due giovani, di 18 e 21 anni, che sottoposti a controllo in due differenti zone di Vignola, sono stati trovati entrambi in possesso di una modica quantità di hashish, utilizzata per uso personale.

Analoga sorte è toccata ad un giovane 18enne che, controllato da una pattuglia dei Carabinieri di Fiorano Modenese nelle adiacenze di un plesso scolastico di quel centro, è stato trovato in possesso di 2 grammi di hashish.

L’iniziativa rientra nella campagna d’intensificazione dei controlli predisposta dal Comando Provinciale di Modena, che tende a prevenire e contrastare l’uso di droghe cosiddette “leggere” tra i giovani. I servizi proseguiranno anche nei prossimi giorni.

Sassuolo, l’assessora Ruggeri commenta l’adesione alla Carta Etica dello Sport

Sassuolo, l’assessora Ruggeri commenta l’adesione alla Carta Etica dello Sport“Promuovere sani stili di vita, modelli di cittadinanza che siano virtuosi da insegnare, soprattutto, alle nuove generazioni che, attraverso lo sport, possono apprendere valori quali il sacrificio, lo stare insieme e la leale competizione”. Con queste parole l’Assessore allo Sport del Comune di Sassuolo Sharon Ruggeri commenta l’adesione alla Carta Etica dello Sport, approvata dalla Giunta con delibera n° 138 del 4/7/2023.

La Carta Etica dello Sport è stata approvata dalla Regione Emilia Romagna nel 2022, ma prevista già dal 2017, anno di approvazione della Legge 8 “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive” nella quale si riconosce che l’attività sportiva, in ogni sua forma espressiva, è uno strumento per la realizzazione del diritto alla salute e al benessere psico-fisico.

“L’adesione alla carta etica dello sport è importantissima per la nostra Amministrazione – prosegue l’Assessore – perché l’attività sportiva, oltre ad essere salutare per il corpo, deve costituire uno strumento funzionale alla promozione di stili di vita sani e modelli di cittadinanza virtuosi. Superare i limiti, impegno, costanza, determinazione, solidarietà ed aiuto reciproco: è attraverso l’aggregazione e lo sport che maturano le generazioni di domani.

Ora che la Carta etica è stata formalizzata, faremo di tutto per diffondere questi principi presso le società sportive cittadine che gestiscono ed utilizzano le palestre e gli impianti sportivi comunali”.

La Carta Etica dello Sport si compone di 14 articoli che riguardano gli atleti, gli educatori, gli Enti pubblici e le Società sportive; può essere visionata presso il sito della Regione Emilia Romagna

https://www.regione.emilia-romagna.it/sport/modalita-di-adesione-alla-carta-etica-dello-sport dal quale si può anche trovare il link per aderire. La Regione si è impegnata a prevedere premialità nei propri bandi di concessione di contributi per coloro che avranno aderito.

 

 

In Tangenziale a Bologna annullata una delle chiusure previste per questa sera

In Tangenziale a Bologna annullata una delle chiusure previste per questa seraSulla Tangenziale di Bologna, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra lo svincolo 7 bis SS64 Ferrarese e lo svincolo 6 Castelmaggiore, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, martedì 16, alle 6:00 di mercoledì 17 gennaio.

 

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