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domenica, 4 Maggio 2025
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“Parole in Città”: il programma di domenica 28 maggio

“Parole in Città”: il programma di domenica 28 maggioSi chiuderà domani, domenica 28 maggio, il ricco programma di “Parole in Città”, giunta alla sua sesta edizione, conferma la sua vocazione di promuovere la parola e la narrazione in tutte le sue forme, tramite laboratori, incontri con autrici e autori noti a livello nazionale, letture e spettacoli.

Il ricco programma di eventi e ospiti, rivolti sia al pubblico adulto che ai più giovani, avrà luogo tra la Biblioteca “N. Cionini”, la Biblioteca dei Ragazzi “Leontine”, la corte di Villa Giacobazzi e Piazzale della Rosa.

Domani, domenica 28 maggio, l’evento si concluderà con il programma “Adulti” ed il programma “Ragazzi”.

 

Domenica 28 maggio – PROGRAMMA ADULTI

Biblioteca “N. Cionini”, Via Rocca 19, ore 10.30: I Melnetti – Laboratorio per la realizzazione di vasi in terra cruda a cura di Natura Maestra. A seguire è prevista l’inaugurazione della nuova sezione di libri di giardinaggio della biblioteca

Biblioteca “N. Cionini”, Via Rocca 19, ore 16: Misteri da tavolo – Vieni a giocare con Play a cura di Ludo Labo per ragazzi dai 15 anni

Piazzale Della Rosa, ore 18.30 – in caso di pioggia Sala Biasin, Via Rocca 22: Ester Viola presenta Voltare pagina (Einaudi 2023) Curare le pene d’amore con i libri si può dialoga con l’autrice Francesca Galafassi, giornalista di TRC

 

Domenica 28 maggio – PROGRAMMA RAGAZZI

Biblioteca “Leontine”, Viale Giacobazzi 42, ore 10.30: Nido di musica e lettura – Laboratorio di note e parole a cura de La Toscanini, con Hélène Taiocchi, artista e illustratrice, e Francesca Tondelli, arpista. Per bambini dai 4 anni

Biblioteca “Leontine”, Viale Giacobazzi 42, ore 15: I Melnetti – Laboratorio per la realizzazione di vasi in terra cruda a cura di Natura Maestra per ragazzi dai 6 anni

Biblioteca “Leontine”, Viale Giacobazzi 42, ore 17.30: Se non fossi te, sarei me  – Spettacolo di narrazione a cura di Alfonso Cuccurullo e Matteo Razzini per bambini dai 4 anni

Parole in città è organizzato dalla Biblioteca Comunale di Sassuolo e dal Servizio Cultura, in collaborazione con le associazioni del territorio “Librarsi” e “Gian Paolo Biasin”, con il sostegno della Regione Emilia Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e con il contributo di Exprimo Comunicazione, sponsor tecnico.

 

Tutti gli eventi sono ad accesso libero fino ad esaurimento posti, salvo quelli dove è espressamente indicato di prenotarsi.

Carla Provvedi, 50 anni nel cuore di Sassuolo

Carla Provvedi, 50 anni nel cuore di SassuoloCinquant’anni di attività nel cuore di Sassuolo, in via Fenuzzi: un’attività che da oggi chiude per il meritato pensionamento della titolare.

L’Assessore alle Attività Produttive e al centro storico Massimo Malagoli ha consegnato una targa a Carla Provvedi, storica parrucchiera di via Fenuzzi che per quasi cinquant’anni ha operato nel centro di Sassuolo accompagnandolo nella sua crescita e nella sua trasformazione.

“Generazioni di sassolesi – ha affermato l’Assessore Malagoli – in cinquant’anni sono ricorse alle cure di Carla e della sue assistenti per la cura dei capelli: la sua decisione di concedersi una meritata pensione fa venir meno un punto di riferimento tra le attività cittadine ma non può che spingerci a ringraziarla per tutto quanto fatto in questi anni a nome dell’intera città di Sassuolo”.

 

Domenica in Romagna arriva il sorriso di 200 piccoli con diabete dall’Emilia

Domenica in Romagna arriva il sorriso di 200 piccoli con diabete dall’EmiliaSono oltre 200 gli emiliani, bambini con diabete e le loro famiglie, in partenza per una giornata diversa all’insegna della solidarietà in Romagna. Andranno in pullman da Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Bologna.
Si tratta della Giornata del Sorriso ideata dai Lions Club Ravenna Host e Mirabilandia, con il contributo della Associazione Diabetici Ravenna domenica 28 maggio 2023.

“Perché giocare è importante e lo è ancora di più nei bambini con diabete – spiega il diabetologo Francesco Cannatà che ideò nel 2016 questo progetto – : il gioco è una componente importante nella vita di tutti i bambini, ma per i bambini con diabete il gioco ha molteplici significati perché è momento formativo, palestra per imparare al meglio la gestione del diabete e della sua terapia in un ambiente molto diverso dagli ambulatori dei servizi di pediatria”.

“È una giornata attesa, che dopo l’alluvione à stata riprogrammata d’intesa con le associazioni romagnole anche per portare, nelle terre martoriate dall’alluvione, il sorriso e la gioia dei bambini e dei ragazzi, e delle loro famiglie, con diabete che credono in futuro migliore. Perché anche quando si è travolti nella vita è possibile risollevarsi e ricominciare”, commentano Barbara Berni, presidente dell’associazione Fand Diabete Reggio Emilia- Odv, e Gabriele Arlotti, consigliere che si è attivato con il Lions Club Ravenna Host affinché questa giornata venisse estesa per la prima volta anche a Bologna, Modena, Reggio nell’Emilia, Parma e Piacenza, per un numero totale che supererà le 550 persone. Sempre all’insegna della solidarietà grazie ai diversi Lions provinciali sarà possibile effettuare il trasporto. Per questo pulman speciale a Reggio Emilia si sono attivati i Lions di Castelnovo ne’ Monti, Scandiano, La Guiglia Matilde di Canossa e Sant’Ilario d’Enza assieme alla Fand Diabete Reggio Emilia-Odv.

“La corretta gestione metabolica del diabete – commenta la diabetologa reggiana Anna Lasagni a nome del team diabetologico pediatrico reggiano – passa inevitabilmente dalla consapevolezza e gestione della malattia, perciò la possibilità di avere una vita ‘uguale agli altri’ anche con il diabete, ha un valore terapeutico importante ed è uno dei nostri alleati migliori per tutelare i più giovani con diabete (circa 160 i minorenni in provincia). Sorridere e avere una vita il più normale possibile fa bene non solo all’animo, ma anche al corpo”.

La giornata del sorriso è organizzata in collaborazione con le Associazioni aderenti alla FE.D.ER – Federazione Diabete Emilia Romagna, della AFAID di Ancona e della Croce Rossa Italiana.

 

Lifesaving Campionato Italiano Assoluto Primaverile Riccione: due bronzi al Maranello Nuoto

Lifesaving Campionato Italiano Assoluto Primaverile Riccione: due bronzi al Maranello NuotoAllo Stadio del Nuoto per le gare in piscina il 25 e 26 e al Bagno 7 per le prove oceaniche il 27 e 28, si gareggia nei campionati primaverili assoluti lifesaving e surflifesaving.

La Romagna non si ferma e propone i campionati fondamentali per la nuova stagione che assegnano i primi titoli nazionali della nuova stagione e fungono da selezione per i prossimi campionati europei di specialità: gli youth in Polonia dal 20 al 26 agosto e gli open in Belgio dal 13 al 24 settembre.

Maranello Nuoto inaugura il podio con il line throw di Sofia Ingrami e Gaia Pacilio e chiude la piscina con il bronzo nella staffetta 4×50 mixed poollifesaver con Lorenzo Guerzoni, Chiara Lei, Laura Medici e Andrea Dallari.

Guerzoni, Lei, Medici, Dallari

Un’edizione che per i gialli ha visto il record di qualificati con 19 atleti, e tutti nel superlifesaver. Ha riconfermato Dallari in azzurro dopo avere vinto la finale giovani dei 50 manichino e centrato il 5° posto nella finale assoluta del superlifesaver con Guerzoni 7°, Ha registrato la presenza in numerose finali giovani con Arianna Blasi, Anna Soli, Riccardo Bortolacelli e l’onnipresente Dallari e una promettente staffetta ostacoli maschile con Alberini, Bortolacelli, Guerzoni e Dallari in 9^ posizione.

Nel weekend gli assoluti si spostano sul bagnasciuga e la prossima settimana si continua con l’appendice del Grand Prix esordienti A, quindi con gli italiani di categoria in mare dal 29 al 31 maggio (cadetti, senior, junior, ragazzi).

A14 Bologna-Taranto: aggiornamento al programma di chiusura immissione A13

A14 Bologna-Taranto: aggiornamento al programma di chiusura immissione A13Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A13 Bologna-Padova, per chi proviene dalla A1 Milano-Napoli ed è diretto verso Padova, fino alle 6:00 di lunedì 29 maggio, in modalità continuativa. In alternativa, chi proviene da Firenze o da Milano è diretto verso Padova, potrà uscire Bologna Fiera, sulla A14 e rientrare dalla stessa stazione in direzione di Padova.

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 28 maggio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 28 maggio 2023Sulle pianure sereno o poco nuvoloso per il transito di nubi medio-alte. Addensamenti un po’ più consistenti nelle ore pomeridiane lungo i rilievi, soprattutto centro-occidentali, dove non si escludono deboli rovesci. Temperature minime in lieve diminuzione con valori intorno a 15/16 gradi; massime pressoché stazionarie, comprese tra 23 e 26 gradi. Venti deboli tra est e nord-est. Mare poco mosso.

(Arpae)

Asta pubblica presso i Magazzini comunali: 2.170 € devoluti ad Ass.S.De

Asta pubblica presso i Magazzini comunali: 2.170 € devoluti ad Ass.S.DeAmmonta a 2.170 € l’incasso dell’asta pubblica degli oggetti rinvenuti, svolta questa mattina presso i Magazzini comunali di via Radici in Piano, allestita dall’Amministrazione comunale e realizzata dall’Ufficio Economato del Comune di Sassuolo con la collaborazione della squadra operai.

62 biciclette, un motorino elettrico, sedici telefoni cellulari, un pc portatile due orologi, bigiotteria: tutti oggetti aggiudicati questa mattina; rinvenuti e consegnati all’Ufficio Economato del Comune di Sassuolo che, trascorso il tempo di legge e diventatone proprietario, ha deciso di metterli all’asta devolvendo l’intero incasso di 2.170€ ad Ass.S.De. l’Associazione Sostegno Demenze Odv di Sassuolo.

Il lotto che ha destato maggior interesse è stato il n°16, contenente un ciclomotore Piaggio modello Bravo: partito con una base d’asta di 100 € è stato aggiudicato per 210€.

Il lotto numero 23, comprendente due orologi, una catenina, una cavigliera, una web pocket e una macchina fotografica digitale, invece, è stato quello aggiudicato per la cifra inferiore: 30 € come da base d’asta.

Come specificato nell’avviso d’asta, i lotti sono stati consegnati all’aggiudicatario nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano al momento dello svolgimento dell’asta pubblica, senza garantirne lo stato d’uso o la funzionalità. L’Amministrazione si ritiene esonerata da ogni garanzia derivante dalle previsioni di cui all’art.1480 del Codice Civile e pertanto nessun reclamo e nessuna contestazione potranno essere prodotti prima e/o dopo l’aggiudicazione.

Da lunedì 29 maggio percorribili in treno le linee ferroviarie Bologna – Rimini e Bologna – Ravenna, via Faenza

Da lunedì 29 maggio percorribili in treno le linee ferroviarie Bologna – Rimini e Bologna – Ravenna, via FaenzaProsegue senza sosta il lavoro dei tecnici di RFI per garantire la ripresa del traffico ferroviario, per e dalla Romagna, in tempo per assecondare la domanda di mobilità lungo la linea adriatica in occasione del ponte festivo del 2 giugno.

Riaprirà interamente lunedì 29 maggio la linea ferroviaria Bologna-Rimini, ad oggi ancora chiusa nel tratto compreso fra Faenza e Forlì.

Nella stessa giornata riaprirà anche l’ultimo tratto della linea Faenza – Ravenna, fra le stazioni di Russi e Ravenna, rendendo di fatto di nuovo disponibili i collegamenti diretti fra Bologna e Ravenna via Faenza.

L’offerta non sarà da subito completamente normalizzata, in quanto il numero delle corse e la velocità dei convogli nelle tratte oggetto dei lavori dovranno essere incrementate gradualmente. Questo potrà comportare alcune modifiche al servizio e un allungamento dei tempi di viaggio fra Bologna e Rimini di circa 15 minuti.

Riprende la piena offerta commerciale di Frecce e Intercity.

Per quanto riguarda i treni regionali, saranno da subito disponibili i regionali veloci Milano/Piacenza/Bologna – Rimini/Ancona, con cadenzamento orario e rinforzi in alcune fasce orarie e confermato il già attivo servizio ferroviario metropolitano Ferrara/Bologna – Imola, mentre saranno reintrodotte successivamente le corse fra Imola e Rimini.

Cadenzamento orario delle corse anche fra Bologna e Ravenna via Faenza.

Fra Castel Bolognese e Ravenna è in fase di ripristino il servizio sostitutivo con autobus.

È prevista per martedì 30 maggio la disponibilità di tutta la linea Ferrara – Ravenna – Rimini con riapertura dell’ultimo tratto ancora chiuso, fra Portomaggiore e Ravenna, pur con limitazioni e rallentamenti per le attività di .ripristino dell’infrastruttura a seguito dei danni provocati dal maltempo.

Le riaperture in programma per la prossima settimana consentiranno anche una prima ripresa del traffico merci, a favore in particolare del Porto di Ravenna.

La riapertura della Bologna – Ravenna via Lugo è invece soggetta al completamento dei lavori di ripristino dei gravi danni causati dall’alluvione, in particolare fra Castel Bolognese e Lugo e fra Lugo e Russi. L’obiettivo di RFI è di ripristinare l’infrastruttura e gli apparati tecnologici per la metà del mese di giugno. Stesso traguardo temporale anche per il tratto di linea compreso fra Lugo e Granarolo Faentino, anch’esso gravemente compromesso dall’alluvione. Gravi i danni anche sulla Lugo – Lavezzola, tratta che rimarrà chiusa almeno fino alla fine del mese di giugno.

Sin dalle prime ore dell’emergenza i tecnici di RFI, società del Gruppo FS, si sono attivati per ripristinare le condizioni di sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria. Lo hanno fatto in una prima fase operando sulle linee o stazioni immediatamente accessibili e successivamente raggiungendo anche le altre infrastrutture. Uno sforzo organizzativo rilevante, possibile anche grazie alla collaborazione con le istituzioni locali, regionali e nazionali e con tutte le autorità competenti.

Senza sosta anche l’opera dei Vigili del fuoco nell’emergenza alluvione

Senza sosta anche l’opera dei Vigili del fuoco nell’emergenza alluvione
L’anfibio dei Vigili del fuoco percorre le vie di Conselice per portate medicinali e alimenti alla popolazione

Circa 8.000 gli interventi effettuati da inizio emergenza dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco in Emilia Romagna tra le province di Bologna, Ravenna, Forlì Cesena e Rimini.
Oltre 800 i Vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso: Forlì e Ravenna, i territori dove permangono le maggiori criticità.

Dei Vigili del fuoco mobilitati 40 sono al lavoro per il coordinamento degli interventi presso i 14 posti di comando avanzato, più di 100 i soccorritori acquatici e gli esperti nelle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore.
Impiegati nei luoghi colpiti dal maltempo circa 300 automezzi di cui 15 sono piccoli natanti, 7 gli anfibi, 22 le pompe e idrovore, 3 gli elicotteri  (due AW139 e un S-64) e 13 i droni.

Anche Coesia e STMicroelectronics aderiscono alla raccolta fondi regionale, Bonaccini: “Grazie. Una solidarietà che cresce sempre di più”

“Coesia e STMicroelectronics: altri due grandi Gruppi industriali aderiscono con donazioni importanti alla raccolta fondi regionale per il sostegno alle persone e comunità colpite dall’alluvione. Una realtà consolidata del nostro territorio e una partecipata dall’estero, che ringrazio davvero. La solidarietà verso l’Emilia-Romagna cresce sempre di più, di giorno in giorno, anche grazie alle migliaia e migliaia di singoli cittadini che stanno contribuendo. Una ulteriore spinta a fare davvero presto e bene nel lavoro per uscire dall’emergenza e l’avvio della ricostruzione”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo che Coesia, Gruppo specializzato in soluzioni industriali per il packaging con sede a Bologna, e STMicroelectronics, Gruppo italo-francese di produzione di componenti elettronici e semiconduttori, hanno effettuato due cospicue donazioni, rispettivamente di 800 mila euro e 1 milione di euro, attraverso la campagna “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”, raccolta fondi avviata dalla Regione.

Le informazioni su come donare: www.regione.emilia-romagna.it/alluvione

Verstappen guida le libere a Montecarlo ma la Ferrari c’è

Verstappen guida le libere a Montecarlo ma la Ferrari c’è

MONTECARLO (MONACO) (ITALPRESS) – Il due volte campione del mondo Max Verstappen guida il venerdì di libere sul tracciato di Montecarlo. L’olandese della Red Bull firma il miglior tempo di giornata fermando il cronometro a 1’12″462 nella sessione pomeridiana. Buone notizie però dalla Ferrari. Se al mattino era stato Carlos Sainz a mettere tutti in fila (1’13″372, solo Fernando Alonso era riuscito a tenersi sotto l’1’14”), nella seconda sessione entrambe le Rosse restano in scia a Verstappen: Charles Leclerc è più lento di appena 65 millesimi, 107 quelli accusati da Sainz, finito però anche a muro alle Piscine. Le FP2 vedono comunque tutti migliorarsi: quarto tempo per l’Aston Martin di Fernando Alonso (+0″220 rispetto a Verstappen), poi Lando Norris con la McLaren (+0″444), sesto Lewis Hamilton con la Mercedes (+0″498). Settima l’altra Red Bull, quella di Sergio Perez (+0″529), che precede Valtteri Bottas su Alfa Romeo (+0″588) e le Alpine di Pierre Gasly (+0″627), ed Esteban Ocon (+0″700).
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Riaperta completamente al traffico la SS 726 Secante di Cesena

Riaperta completamente al traffico la SS 726 Secante di CesenaAnas rende nota la riaperta completamente al traffico la SS 726 “Secante di Cesena”.

 

Vertenza ex Ogr, prospettive di stabilità industriale e mantenimento dei livelli occupazionali

Vertenza ex Ogr, prospettive di stabilità industriale e mantenimento dei livelli occupazionaliNuovi investimenti e un percorso organizzativo-gestionale per il mantenimento delle attività di manutenzione dei rotabili di Trenitalia in Emilia-Romagna per le sedi delle ex Ogr di Bologna e di Rimini, a garanzia di una stabilità industriale futura e degli attuali livelli occupazionali.

È quanto emerso oggi a Bologna dove, nella sede della Regione, si è svolto l’incontro convocato dall’assessore regionale allo sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla, su richiesta delle Organizzazioni sindacali, per conoscere da Trenitalia gli sviluppi delle attività di manutenzione, revisione e riparazione del materiale rotabile ferroviario nei due stabilimenti regionali, alla luce dell’accordo sottoscritto il 6 maggio 2022 in Prefettura a Bologna.

Nello specifico, sono interessate le realtà aziendali dell’Omc Componenti (Officina Manutenzione Ciclica – ex Ogr) di Bologna, che oggi occupa 109 lavoratori, e l’Omcl (Officina Manutenzione Ciclica Locomotive) di Rimini, con 183 lavoratori. Entrambe le sedi sono storiche sezioni di manutenzione rotabili di Trenitalia e comprese nel Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

Il progetto di sviluppo nelle officine di Trenitalia Omc dell’Emilia-Romagna, illustrato dall’Azienda, prevede su Bologna l’avvio della manutenzione ciclica di secondo livello dei treni di nuova generazione Pop e Rock di Trenitalia-Tper (la società che gestisce il contratto per il servizio ferroviario regionale assegnato dalla Regione Emilia-Romagna), mentre su Rimini, oltre alla conferma della lavorazione sui mezzi diesel, prevista la riconversione dei vecchi treni a fini turistici, così da valorizzare i rispettivi know-how dei due stabilimenti.

“Quello di oggi è stato un incontro importante per il futuro di due Officine che non hanno solo una grande storia dal punto di vista sia lavorativo che industriale -ha detto l’assessore regionale Colla – ma che sono determinanti anche per il cambiamento del sistema manutentivo della mobilità ferroviaria futura. La Regione ha fatto un investimento senza precedenti sulla mobilità ferroviaria e sapere di poter mantenere le competenze del territorio, avendo anche un’idea di prospettiva industriale, per noi è fondamentale. Peraltro, sia Bologna che Rimini si configurano come sedi di riferimento nazionale per le rispettive lavorazioni”.

Dopo aver ringraziato tutti i presenti per la responsabilità nella discussione, Colla si è detto disponibile a riconvocare il tavolo, qualora ne arrivasse richiesta, in quanto le Parti hanno deciso di riconvocarsi a livello aziendale per sviluppare tutte le dinamiche dei progetti industriali.

All’incontro in viale Aldo Moro erano presenti, oltre all’assessore regionale, il management di Trenitalia, fra cui Marco Caposciutti (direttore Area tecnica) e Stefano Conti (direttore Risorse umane e Organizzazione), l’amministratore delegato di Trenitalia Tper, Alessandro Tullio, le Organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti sia regionali che delle province interessate, il delegato al lavoro della Città Metropolita di Bologna, Sergio Lo Giudice, e l’assessore a urbanistica e mobilità del Comune di Rimini, Roberta Frisoni.

I dettagli
Per la sede di Bologna si realizzerà la lavorazione di carrelli dei treni Rock e Pop di Trenitalia-Tper, partendo dai Rock (con inizio attività a fine luglio) e a seguire i più recenti Pop (attività da fine 2024 inizio 2025). A questi, si aggiungerà la lavorazione anche per alcuni Pop e Rock di Trenitalia. Ad oggi in Emilia-Romagna sono in circolazione 43 Rock e 47 Pop che saliranno di altre 12 unità tra il 2024 e il 2025. A livello nazionale Rock e Pop contano 300 convogli. Bologna, prima officina di manutenzione a partire, sarà dunque un riferimento nazionale per questo tipo di lavorazione, che prevede anche l’adozione di nuove tecnologie, fra cui quelle di realtà aumentata.

Rimini, oggi specializzata sui mezzi diesel, rimarrà il polo di riferimento nazionale per questa tipologia di convogli, a partire dalla manutenzione dei mezzi diesel di nuova generazione Swing. Per compensare il calo dei diesel, che diminuiranno nella prospettiva di una circolazione di mezzi sempre più green, Trenitalia prevede di puntare sulla manutenzione ciclica e il ‘revamping’ (ovvero la progettazione, modifica e realizzazione) di treni turistici, di cui si prevede un forte sviluppo in futuro.
Previsto per entrambi le sedi il mantenimento di tutti i livelli occupazionali.

 

Continua l’impegno per essere al fianco delle comunità colpite dalla alluvione

Continua l’impegno per essere al fianco delle comunità colpite dalla alluvioneGestire l’emergenza, condividere il percorso avviato e impostare il lavoro in prospettiva. Sono le azioni indicate dal Comitato Istituzionale Regionale per provvedimenti legati all’emergenza alluvione, che si è riunito questa mattina in videoconferenza.

Il Comitato tiene insieme i diversi livelli istituzionali, dalle Prefetture ai Comuni, per avere il massimo coordinamento rispetto all’attivazione degli strumenti necessari. Ne fanno parte le Prefetture-UTG di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Reggio-Emilia, Rimini; il presidente UPI – ER, il presidente ANCI-ER (o suo delegato), i sindaci dei Comuni di Bologna, Cesena, Ferrara, Forlì, Modena, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, il sindaco della Città Metropolitana di Bologna; i presidenti delle Province di Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Reggio-Emilia, Rimini.

Alla riunione hanno partecipato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, la vicepresidente Irene Priolo e il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi.

Intanto, proseguono i sopralluoghi sul territorio: nel pomeriggio la vicepresidente Priolo sarà a Lugo e Massa Lombarda, dove incontrerà amministratori, cittadini e operatori in campo.

 

Assistenza alla popolazione

Le persone evacuate sono 26.215: dato odierno che risente di un inconveniente tecnico nella rilevazione dei dati di ieri. Sono 20.288 in provincia di Ravenna, 2.127 in quella di Bologna 3.800, in quella di Forlì-Cesena 3.800.

Continua anche in queste ore l’attività di assistenza alla popolazione. Le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi sono 1.554 (348 in meno rispetto a ieri) di cui 133 minori: 3 in provincia di Rimini, 319 in quella di Forlì-Cesena, 927 in quella di Ravenna, 305 in quella di Bologna.

 

Viabilità

Sono 781 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione, di cui 294 in modo parziale e 488 totalmente. Nel bolognese le arterie interessate sono 210 (91 parzialmente e 119 totalmente); 325 nel forlivese-cesenate (94 parzialmente e 231 totalmente); 203 nel ravennate (100 parzialmente e 103 totalmente); 43 nel riminese (8 parzialmente e 35 totalmente).

 

Frane

Sul fronte del dissesto idrogeologico continua l’attività di monitoraggio da parte delle squadre di rilevatori. Al momento si confermano 422 frane principali, oltre a migliaia di micro-frane attive: 193 in provincia di Forlì-Cesena; 90 in provincia di Ravenna; 100 in provincia di Bologna; 14 in provincia di Reggio Emilia, 13 in quella di Rimini e 12 in quella di Modena.

 

Meteo

Prosegue anche per la giornata di sabato 27 maggio l’allerta rossa per criticità idraulica sulla pianura bolognese, ravennate e forlivese. Sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di forti temporali (allerta gialla), con possibili danni ed effetti associati (vento, fulmini, grandine), più probabili nelle zone di pianura.

Anche in considerazione dei possibili temporali, sono possibili localizzati aumenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua sulle province centro-orientali, ancora interessate dalle problematiche idrauliche generate dalle precedenti piene, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai fiumi che saturano il reticolo secondario e di bonifica, i cui livelli idrici sono ancora elevati.

Sul fronte delle frane restano condizioni diffuse di saturazione dei suoli nelle zone montane e collinari centro orientali della regione, favorevoli all’aggravamento di dissesti di versanti già innescati nelle ultime settimane: uno scenario da allerta gialla per criticità idrogeologica sull’alta, bassa collina e pianura romagnola e collina bolognese.

 

Volontari

Sono oltre 1.970 i volontari di Protezione civile attualmente impegnati sul campo. Di questi 687 provengono dalle organizzazioni nazionali di volontariato, 342 dall’Emilia-Romagna e 949 dalle colonne mobili di altre Regioni.

Inoltre, nel ravennate sono operativi 113 volontari attivati nell’ambito del Meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile): si tratta di 25 operatori provenienti dalla Slovacchia e 32 dalla Slovenia, 41 dalla Francia e 15 dal Belgio.

Dall’inizio dell’emergenza sono complessivamente circa 21.800 i volontari impegnati.

 

Numero Verde

Sono oltre 4.500 le chiamate arrivate ad oggi al numero verde 800024662, messo a disposizione dalla Regione, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20. La maggior parte delle telefonate riguardano la richiesta di informazioni su come fornire aiuto alla popolazione colpita dall’alluvione.

 

Raccolta fondi regionale “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”

Prosegue la raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”, lanciata dalla Regione per sostenere le comunità colpite. Chiunque può versare un contributo utilizzando queste coordinate bancarie:

Iban: IT69G0200802435000104428964

Causale: “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA”

Per donare dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1OM0

Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Agricoltura, il tour della Regione nelle province dell’Emilia-Romagna per presentare il nuovo Sviluppo rurale 2023-27

Agricoltura, il tour della Regione nelle province dell’Emilia-Romagna per presentare il nuovo Sviluppo rurale 2023-27Oltre 900 milioni di euro a disposizione nei prossimi cinque anni dell’agricoltura emiliano-romagnola, per una strategia di sviluppo che tenga insieme sostenibilità ambientale, economica e sociale, con un’attenzione particolare al sostegno al reddito, alla ricerca e all’innovazione tecnologica.

Prosegue il tour sul territorio regionale dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, per la presentazione delle linee  strategiche del nuovo Sviluppo Rurale 2023-2027.

Questa mattina l’incontro a Reggio Emilia, nella sede della Camera di Commercio, con i rappresentanti delle imprese agricole e agroalimentari e diversi agricoltori, alla presenza del presidente della Provincia, Giorgio Zanni.

“La strada per nuova agricoltura – ha sottolineato Mammi- passa attraverso maggiori investimenti in innovazione e ricerca, per garantire il giusto reddito delle imprese, qualità delle produzioni, competitività e per tenere insieme sostenibilità ambientale, economica e sociale. Reggio Emilia è una provincia a grande vocazione di prodotti di qualità, a partire dal Parmigiano Reggiano, il “re dei formaggi”. In questa fase storica di grande difficoltà dell’agricoltura a causa dei cambiamenti climatici, stiamo lavorando per garantire che le produzioni di qualità dei nostri agricoltori possano continuare ad arrivare sulle tavole di tutto il mondo”.

Tra gli argomenti centrali della discussione, il tema della crisi idrica: un paradosso nei giorni immediatamente successivi all’alluvione, ma a tutti gli effetti un fenomeno in preoccupante crescita in Emilia-Romagna, che ha registrato un calo del 40% delle precipitazioni negli ultimi 20 anni, con un aumento costante delle temperature.

Sotto questo profilo la Regione è impegnata a realizzare un vero e proprio Piano Marshall degli investimenti irrigui, con una disponibilità complessiva di oltre 600 milioni di euro tra interventi in via di esecuzione e in avanzato stato di progettazione.

Tra gli obiettivi da perseguire la realizzazione di una rete di  piccoli invasi consortili attraverso la collaborazione tra imprese agricole con il supporto dei Consorzi di bonifica, per aumentare lo stoccaggio idrico da utilizzare in caso di necessità. Nel nuovo Sviluppo Rurale ci sono 20 milioni di euro destinati a questi interventi.

“Ma servono anche gli invasi territoriali- ha rimarcato Mammi-. Proprio nei prossimi giorni saranno in disponibilità ai Consorzi di bonifica di Parma e dell’Emilia-Centrale le risorse per la progettazione dell’invaso in Val D’Enza, un’opera prioritaria per la Regione”.

Ci sono inoltre in campo opere di efficientamento idrico, come la Traversa di Cerezzola nel territorio reggiano, e c’è il versante dell’innovazione e della ricerca. L’ irrigazione di precisione è una delle nuove frontiere sulle quali la Regione sta lavorando in collaborazione con le Università, i centri di ricerca privati e le imprese. C’è anche la volontà di implementare i centri di trattamento delle acque reflue, come quello già attivo proprio a Mancasale, in territorio reggiano, e a Forlì.

“La nostra provincia ha una tradizione agricola e contadina della quale va orgogliosa- ha ricordato nel suo intervento Giorgio Zanni -. Il nostro interesse è proseguire la collaborazione con la Regione per supportare al meglio i nostri agricoltori, che svolgono  anche una funzione di salvaguardia e di presidio del territorio, soprattutto nelle zone appenniniche”.

Dalla Regione 117 milioni di euro all’agricoltura reggiana negli ultimi due anni

La Regione ha erogato negli ultimi due anni 117 milioni di euro alle imprese agricole in provincia di Reggio Emilia: 64,7 milioni di euro per le domande dirette della Politica agricola comunitaria, ai quali si aggiungono i 41,6 milioni di euro pagati attraverso il Piano di Sviluppo Rurale 2014- 2020 più i due anni di transizione.  Inoltre sono stati erogati 6,8 milioni di euro per il settore vitivinicolo, 3,2 milioni di euro a favore della zootecnia, e 1,4 milioni per altri aiuti.

Tra le principali misure dello Sviluppo rurale, la Regione ha erogato 3,2 milioni di euro per il dissesto idrogeologico, 6,1 milioni per i pagamenti alle aziende agricole che praticano agricoltura biologica e produzione integrata. Sono stati poi riconosciuti 6,9 milioni di euro per il premio di primo insediamento e per i contributi ai giovani, 3,2 milioni per i pagamenti compensativi nelle zone montane, e 12,2 milioni per investimenti di filiera, in particolare per il settore lattiero caseario.

Giornata del Sollievo: la terapia del dolore in provincia di Modena, le cure palliative e la parto-analgesia

Giornata del Sollievo: la terapia del dolore in provincia di Modena, le cure palliative e la parto-analgesiaLe Aziende sanitarie modenesi aderiscono alla XXIII Giornata del Sollievo che si celebra il 28 maggio, evento organizzato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome insieme al Ministero della Salute e alla Fondazione Nazionale ‘Gigi Ghirotti’ per promuovere e testimoniare, attraverso iniziative di sensibilizzazione, informazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che sono giunti all’ultima fase della vita ma anche rivolta a condizioni esistenziali o di malattia caratterizzate dal dolore cronico.

Con più di 800 nuovi pazienti presi in carico solo nel 2022 e una media di oltre 6mila visite di controllo all’anno, il Centro di Terapia del dolore di Castelfranco Emilia si conferma punto di riferimento per tutta la provincia di Modena e non solo, essendo, dal 2019, uno dei tre hub della rete regionale della Terapia del dolore assieme ai Centri di Ravenna e Parma.

L’hub satellite di Castelfranco fa parte della Rete di terapia del dolore della provincia di Modena in cui sono inseriti i centri Ospedale Civile di Baggiovara e il Policlinico di Modena dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, Ospedale di Pavullo, Ospedale di Mirandola di Ausl Modena e Ospedale di Sassuolo spa. Tutte le strutture collaborano insieme nella Rete della terapia del dolore.

 

La rete della terapia del dolore

L’hub satellite di Castelfranco ha il compito di erogare interventi diagnostici e terapeutici ad alta complessità (farmacologici, chirurgici, psicologici) finalizzati alla riduzione del dolore (con diverse cause scatenanti) e delle disabilità.

Garantisce la gestione del dolore attraverso un approccio interdisciplinare per le patologie complesse, sia con team dedicati (di cui fa parte, ad esempio, l’Unità operativa di Psicologia ospedaliera di Carpi) che attraverso la rete di consulenti e si avvale del blocco operatorio dell’Ospedale di Vignola per le attività chirurgiche che necessitano di ricovero ordinario o in day surgery.

Nel 2022 il Centro di Castelfranco ha preso in carico 850 nuovi pazienti, in aumento rispetto agli anni scorsi che vedevano una media di 700 nuovi pazienti all’anno. Le visite di controllo sono state circa 6mila a cui si aggiungono procedure ambulatoriali complesse come il riempimento di sistemi di infusione di farmaco che vengono impiantati. Interventi altamente innovativi come quello che ha coinvolto, nel 2022, una paziente di 79 anni affetta da Cisti di Tarlov in corrispondenza della colonna vertebrale e costretta a non poter più camminare: grazie all’inserimento nella schiena di un particolare impianto wireless, modalità mai usata in questo tipo di patologia, il dolore è scomparso e la signora ha ripreso a camminare, a guidare l’auto.

Il Centro di Castelfranco funziona da hub, Mirandola e Pavullo fanno parte della rete di terapia del dolore provinciale con ambulatori dedicati, dove vengono eseguite prime visite, controlli, infiltrazioni endo-articolari e peridurali, interfacciandosi con Castelfranco secondo un modello hub-spoke, per i casi più complessi che richiedono procedure invasive.

Nel 2020, con la pandemia di Covid-19 e i conseguenti lockdown, il Centro hub ha riorganizzato le terapie erogandole anche a domicilio per dare supporto a tutti i cittadini. Terminata la fase acuta della pandemia, le terapie a domicilio sono state mantenute (anche grazie ad un’auto acquistata con il contributo dell’associazione di volontariato ‘Curare il dolore’) e rivolte solo ai cittadini con particolari condizioni di fragilità. Nel 2022 sono stati 120 i pazienti trattati o seguiti con questa modalità, le terapie a domicilio hanno dato benefici significativi nella cura dei pazienti tanto da essere state sviluppate in linea con l’assistenza di prossimità prevista dal Pnrr.

La terapia del dolore è spesso cronica e l’evoluzione della malattia o il naturale scorrere della vita limitano la capacità d’autonomia e di mobilità del paziente progredendo ad esempio, verso l’allettamento, quindi verso un grado di maggiore fragilità che rende il malato estremamente dipendente dal suo contesto familiare, al di fuori del quale si manifestano preoccupazioni, paure ed ansie – sottolinea la responsabile del Centro di Terapia del dolore la dottoressa Cristina Mastronicola (foto)il progetto di prossimità “Terapia del dolore al domicilio” è quindi orientato a continuare un’assistenza di qualità e, in particolar modo, mette al centro della terapia il paziente e il suo contesto familiare”.

All’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena la terapia del dolore è svolta al Policlinico di Modena e all’Ospedale Civile di Baggiovara. Al Policlinico di Modena è attivo un Ambulatorio di Terapia Antalgica che svolge attività di consulenza per pazienti che afferiscono in modalità ambulatoriale, DH, oppure pazienti in carico presso le varie Unità Operative. “La nostra struttura – precisa la dottoressa Veronica Bonfreschi dell’Anestesia e Rianimazione I del Policlinico, diretta dal prof. Massimo Girardis – assicura anche l’assistenza alle procedure diagnostico-terapeutiche necessarie ai piccoli pazienti affetti patologie oncologiche che vengono effettuate sia in sala operatoria sotto sedazione che in Radiologia e Radioterapia, con grande sollievo bambini e delle loro famiglie”. L’Anestesia e Rianimazione I assicura anche il servizio di parto analgesia gratuito per la gestione del dolore durante il travaglio di parto, servizio attivo anche presso l’ospedale Ramazzini di Carpi.

 L’Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Civile di Baggiovara esegue infiltrazioni e neuromodulazioni di precisione con guida ecografica e radiologica in sedute dedicate. “La Terapia del Dolore – aggiunge il dottor Marco Degoli, dell’Anestesia e Rianimazione diretta dalla dottoressa Elisabetta Bertellini – è una specializzazione medica che si occupa della valutazione e cura dei pazienti affetti da dolore. In Terapia Antalgica vengono eseguiti trattamenti conservativi cioè non chirurgici. Tra questi spesso si eseguono infiltrazioni che consistono nella somministrazione di farmaci in alta concentrazione nella sede da cui nasce il dolore”.

L’Ospedale di Sassuolo da qualche anno ha strutturato un ambulatorio per la gestione del dolore che risponde ai bisogni della cittadinanza coordinato da anestesisti. Nel tempo l’attenzione alla presa in carico delle persone con sintomatologie dolorose è diventata fondamentale nei processi assistenziali.

 

Le cure palliative

A fianco della Rete locale di terapia del dolore vi è la Rete locale di cure palliative, un team di professionisti che, con approccio interdisciplinare, trattano la fase avanzata della malattia con l’obiettivo di promuovere la migliore qualità di vita possibile per i malati e le loro famiglie.

La Rete locale della provincia di Modena si compone di 4 nodi:

1) gli ambulatori di cure palliative, presenti in tutti i Distretti della provincia

2) il nodo ospedale, che vede un team multidisciplinare intervenire in diversi giorni della settimana in ciascun ospedale della provincia. Il medico palliativista, l’infermiere esperto e, a volte, lo psicologo e l’assistente sociale, incontrano persone con malattie gravi e i loro familiari per condividere gli obiettivi di cure e definire insieme i progetti di assistenza.

3) l’Hospice di Castelfranco Emilia che accoglie circa 300 persone ammalate ogni anno e presta molta attenzione ai familiari ai quali vengono dedicati momenti specifici chiamati “family conference”. Le espressioni di ringraziamento e di gradimento ricevute da questa struttura sono state molteplici, tra cui donazioni private.

4) il domicilio è il nodo della Rete tradizionalmente più sviluppato grazie alla forte integrazione con la Medicina generale. Lo scorso anno più di 1700 pazienti hanno ricevuto l’assistenza di un team multiprofessionale nelle proprie case. Sono state strutturate 7 equipe (medici, infermieri, psicologi) , una per ciascun Distretto, in grado di garantire la propria presenza da Finale Emilia a Pievepelago. Questa attività permette alle persone ammalate e alle famiglie di vivere nel proprio luogo privilegiato di vita, la casa, anche questa difficile esperienza.

I vari nodi della rete si sono occupati anche di bambini e in almeno 5 casi è stato possibile supportare i genitori nel vivere a casa le ultime fasi di malattia del proprio figlio.

Per quanto riguarda l’accesso alle cure palliative, si cerca di realizzarlo nel modo più semplice possibile: “Non aspettiamo che sia il cittadino a richiederlo ma attraverso i medici di medicina generale , durante i ricoveri ospedalieri o in atri occasioni di cura, ci muoviamo proattivamente per incontrare le persone ammalate e le loro famiglia al fine di offrire questo tipo di assistenza” sottolinea il dottor Paolo Vacondio responsabile della Rete locale di cure palliative.

LAzienda Ospedaliero – Universitaria di Modena è impegnata su diversi fronti nelle cure palliative. Al Policlinico di Modena, nell’ambito del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia è attiva la Struttura semplice dipartimentale Cure Palliative-Hospice, di cui è responsabile la dottoressa Claudia Fiorani. “L’obiettivo principale della Unità Operativa è il raggiungimento della miglior qualità di vita nei malati onco-ematologici nelle fasi avanzate di malattia. Il dolore causa sofferenza fisica, psichica e sociale nei pazienti ed è fonte di angoscia e preoccupazione dei familiari. Nella UO di Cure Palliative ci si occupa non solo del sollievo dal sintomo dolore ma da tutti i sintomi propri del fine vita (delirium, dispnea, vomito, cachessia) fino alla sofferenza globale. I trattamenti erogati in Cure Palliative-Hospice sono cure continue, di alta professionalità e umanità e si fondano, oltre che su terapie farmacologiche, sull’accudimento, l’ascolto, il sostegno, mantenendo al centro dell’attenzione il malato e la famiglia, con i loro bisogni e preferenze”. Dal 2022, in accordo con la Direzione Sanitaria si è deciso di ampliare i criteri di eleggibilità per il ricovero in Cure Palliative-Hospice: ciò ha comportato un maggior numero di ricoveri di pazienti provenienti da reparti per acuti. L’obiettivo di questo progetto è finalizzato ad offrire ai pazienti onco-ematologici la migliore cura nel reparto più idoneo, dove esistono le competenze per la gestione dei sintomi del fine vita compresa la sedazione terminale. All’Ospedale Civile di Baggiovara, all’interno della Unità Operativa di Geriatria, diretta dal professor Marco Bertolotti, è presente un nucleo di Cure Palliative Geriatriche, di cui è responsabile la dottoressa Caterina Rontauroli. Questa sezione garantisce anche l’attività di consulenza nei confronti dei pazienti ricoverati. La nostra struttura è estremamente sensibile al tema delle Cure Palliative, in un contesto di “umanizzazione” delle cure – ha spiegato il professor Marco Bertolottitematica a cui la Geriatria è particolarmente attenta”. “Il nucleo di Cure Palliative Geriatriche della Geriatria è composto da tre stanze singole, che accoglie pazienti da tutte le strutture aziendali, e in cui ci si fa carico del paziente e della sua famiglia con un approccio olistico, mirato non solo alla cura della patologia ma al mantenimento della qualità della vita attraverso il controllo dei sintomi,” – prosegue la dottoressa Rontauroli.L’anno scorso (2022) sono stati accolti 101 pazienti. A questo si aggiunga l’attività di consulenza per pazienti ricoverati nelle unità di degenza; considerando il numero relativamente limitato di posti letto a nostra disposizione, questa attività consulenziale fornisce un contributo importantissimo alla gestione del paziente nelle altre UO, e a diffondere la cultura sulle cure palliative all’interno dei nostri Ospedali. Nel 2022 sono state erogate 98 consulenze”.

 

Le iniziative in occasione della Giornata del Sollievo

In occasione della Giornata del Sollievo, sabato 27 maggio l’Azienda USL di Modena ha organizzato un convegno – appuntamento a Novi di Modena alle 9.30 nella Casa Residenza Anziani Cortenova (via Don Minzoni 2) – in collaborazione con l’associazione ‘Zero k’ e con il patrocinio del Comune di Novi. Si parlerà della Rete locale di cure palliative con diversi specialisti tra cui il responsabile della Rete, il dottor Paolo Vacondio di Ausl, che presenterà il suo libro ‘Sediamoci qui’: un testo per spiegare con parole semplici e immediate l’importanza delle cure palliative.

Domenica 28 maggio l’Ospedale di Sassuolo somministrerà a tutti i pazienti ricoverati un questionario anonimo sulla qualità delle cure percepite sottolineando gli aspetti relativi alla gestione del dolore e del suo trattamento. Saranno i pazienti, su base volontaria, ad inviare un feedback rispetto alla percezione delle cure erogate, un feedback fondamentale nel cammino di miglioramento dell’assistenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Seminario di Specializzazione “Tennis in Carrozzina” allo Sporting Sassuolo

Seminario di Specializzazione “Tennis in Carrozzina” allo Sporting SassuoloE’ previsto presso lo Sporting Club Sassuolo nel weekend del 27 e 28 maggio uno dei seminari formativi organizzati dalla Federazione Italiana Tennis e Padel dedicato al tennis in carrozzina. In particolare è aperto a tutti i Maestri e Istruttori di tennis che vogliono approfondire questa area tematica in crescente sviluppo sul territorio italiano ed, oltre al corso in aula tenuto dai Tecnici Federali, verranno sviluppate, attraverso prove sul campo, lezione pratiche di tennis wheelchair.

Sabato saranno trattati argomenti inerenti l’area psicologica e di comunicazione. Al mattino Gianluca Vignali, direttore organizzativo del wheelchair per la Federazione, introdurrà il tennis in carrozzina, spiegando tipologie di handicap, le varie regolamentazioni, le differenze tra una carrozzina da passeggio ed una sportiva, le categorie di gioco. Nel pomeriggio invece si passerà alla parte pratica, con lo sviluppo di strumenti, tecnica, tattica, didattica dell’area motoria sui campi in bolltex dello Sporting Club Sassuolo, punto di riferimento per la FITP in regione.

La domenica sarà dedicata alle persone con disabilità intellettiva relazionale. Il professor Vincenzo Morgante, responsabile tennis Fisdir, insieme alla Dottoressa Beatrice Anselmi, psicologa FITP, illustreranno le attività della propria Federazione, le varie categorie di gioco, le tipologie di torneo e mostreranno alcuni video su lezioni con suoi allievi. FISDIR è l’acronimo di Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale.

Nel pomeriggio, grazie al supporto del Tecnico Nazionale Giancarlo Bonasia, verranno messe in in pratica le lezioni teoriche sul campo con tre ragazzi con disabilità intellettiva relazionale.

Lo Sporting Club Sassuolo è da sempre in prima linea nell’organizzazione di manifestazioni sportive di tennis wheelchair e questo seminario di approfondimento darà spazio anche agli insegnanti della Federazione che possono consolidare il percorso di sviluppo sportivo dei propri allievi.

Laboratori creativi per l’estate in ludoteca comunale a Fiorano Modenese

Laboratori creativi per l’estate in ludoteca comunale a Fiorano ModeneseLunedì 29 e martedì 30 maggio la ludoteca comunale di Fiorano Modenese propone due laboratori creativi gratuiti per bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni.

Lunedì 29 maggio dalle 17.00 alle 18.30 per ragazzi dagli 8 ai 12 anni (3º-4º-5º anno scuola primaria e 1 anno scuola secondaria); martedì 30 maggio per bambini dai 6 agli 8 anni (1º-2º-3º anno scuola primaria)

Per iscrizioni o per avere informazioni contattare: ludoteca@fiorano.it – 0536 833414 il lunedì, martedì, giovedì dalle 16 alle 19 o il sabato mattina dalle 9 alle 13.

Alluvione, il presidente Bonaccini incontra in Regione il ministro per lo Sport e i Giovani, Abodi

Alluvione, il presidente Bonaccini incontra in Regione il ministro per lo Sport e i Giovani, AbodiIl presidente Stefano Bonaccini ha incontrato oggi in Regione, a Bologna, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, per definire insieme le misure necessarie a sostenere e far ripartire il mondo dello sport nelle aree dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione. Dove, secondo una prima stima, i danni all’impiantistica sportiva ammonterebbero ad almeno 30 milioni di euro, cifra probabilmente destinata a salire.

Entro la prossima settimana, la Regione farà avere un dossier completo al ministro, anche sulla base del confronto già avviato in questi giorni con gli assessori competenti dei Comuni più colpiti e il mondo dello sport.

Presenti all’incontro anche il capo della segreteria politica della Presidenza della Giunta, Gianmaria Manghi, e il capo della segreteria tecnica del ministro, Mario Pozzi.

“Da subito stiamo lavorando in stretta sinergia- affermano il presidente Bonaccini e il ministro Abodi- consapevoli di quanto sia importante essere al fianco dello sport di base e salvaguardare spazi e attività così importanti per le comunità locali. Che peraltro impiega tante persone e si avvale del contributo di migliaia di volontarie e volontari. Vogliamo quindi fare ciò che serve, anche in questo caso presto e bene, per aiutare Comuni ed enti locali, associazioni e società sportive”.

Il ministro ha ricordato come siano già stati stanziati dal Dipartimento per lo sport 5 milioni di euro per i primi interventi legati all’emergenza, soprattutto per liberare gli impianti dal fango, per poi ripristinare la loro funzionalità e ha condiviso la richiesta della Regione di impostare da subito la ricostruzione lì dove necessaria, in tempi rapidi, obiettivo cui destinare i prossimi stanziamenti.

Quanto alle nuove risorse, che si possono aggiungere a quelle ordinarie del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono state illustrate sommariamente dal ministro Abodi alcune leve possibili, da valutare e attivare nei prossimi giorni: fondi comunitari dedicati all’emergenza, finanziamenti concessi dall’Istituto per il Credito Sportivo a zero tassi di interesse e l’incentivazione Sport Bonus per i privati che volessero partecipare agli interventi, beneficiando di sgravi fiscali, sul modello dell’Art Bonus.

Sul tavolo anche la tutela dei collaboratori sportivi e addetti impiegati in impianti fermi a causa dell’alluvione, che potrebbe essere prevista inizialmente per tutto il mese di giugno, sempre ovviamente nelle aree colpite.

Approvate dalla Giunta regionale tutte le 14 Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile

Approvate dalla Giunta regionale tutte le 14 Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibileSpingere sulla transizione ecologica e digitale delle aree urbane, insieme agli Enti locali. Valorizzando le vocazioni, promuovendo l’attrattività, rafforzando la dotazione dei servizi dei territori.  Per uno sviluppo sostenibile, inclusivo e di qualità.

Laboratori digitali, riqualificazione energetica e sismica di spazi pubblici, piste ciclabili e infrastrutture verdi, contenitori culturali e luoghi di aggregazione, servizi per la formazione, i giovani e l’inclusione sociale.

Questi alcuni degli interventi al centro delle 14 Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile, al via in Emilia-Romagna.

Uno nuovo strumento per raggiungere gli obiettivi del Patto per il Lavoro e per il Clima e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, nell’ambito della programmazione dei Fondi europei 2021-2027, che coinvolg Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna, Rimini, Cesena (con Mercato Saraceno, Montiano e Sarsina), il Nuovo Circondario Imolese, e le Unioni Bassa Romagna, Romagna Fantina e Terre d’Argine.

A disposizione un plafond di risorse pari a 114,5 milioni di euro. Fondi Fse Plus e Fesr che, considerando il cofinanziamento locale, mobiliteranno investimenti per oltre 164 milioni di euro.

Vere e proprie strategie territoriali integrate, che si fondano sul coinvolgimento diretto degli Enti locali, secondo i meccanismi della programmazione negoziata, le Atuss dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale, sono state oggi al centro di una seduta della Commissione Politiche economiche dell’Assemblea legislativa durante la quale il sottosegretario alla Presidenza Davide Baruffi ne ha illustrato obiettivi e modalità.

“Proprio in questi giorni drammatici, di fronte agli effetti di un’alluvione senza precedenti che ha colpito le nostre comunità, vogliamo rafforzare ulteriormente il nostro impegno per promuovere uno sviluppo pienamente sostenibile, partendo dai bisogni dei territori. Per costruire città più vivibili, mettendo al centro le persone – ha spiegato Baruffi -. Senza fermarci, nonostante l’emergenza e anzi accelerando la nostra azione. Lavorando in stretta collaborazione con i Comuni e condividendo con loro gli obiettivi per cogliere al meglio tutte le opportunità offerta dalla programmazione europea. Chiaramente disponibili, se dovesse servire, a valutare richieste di rimodulazione delle strategie – elaborate prima dell’emergenza di questi giorni – da parte dei territori più compliti e già approvate dalla Giunta regionale”.

Le Atuss coinvolgono in particolare le città e i sistemi territoriali urbani e intermedi, comprese le Unioni di Comuni più avanzate o che gravitano attorno a centri con popolazione superiore ai 50mila abitanti, laddove abbiano sviluppato una consolidata capacità di gestione associata delle funzioni in materia di programmazione strategica.

Non appena le condizioni lo permetteranno, riprenderà il programma di presentazione nei territori delle singole Agende trasformative urbane. Programma che nelle scorse settimane ha già visto il presidente della Regione Stefano Bonaccini presentare le Atuss del Comune di Modena e dell’Unione Terre d’Argine.

Nelle loro strategie, Comuni e Unioni hanno presentato 109 proposte: 14 riguardano le comunità digitali, 25 le infrastrutture verdi e l’energia rinnovabile, 52 la rigenerazione urbana, i percorsi cicloturistici, la cultura, 18 l’inclusione sociale e l’orientamento dei giovani.

In arrivo anche le strategie per l’Appennino e il Basso Ferrarese

Alle Agende trasformative urbane, si affiancheranno le Strategie territoriali integrate per le aree montane e interne (Stami), che potranno contare su ulteriori risorse – tra fondi europei e finanziamenti nazionali – per oltre 91 milioni di euro.

Rivolte ai territori più fragili e periferici – Appennino e area interna del Basso Ferrarese – per superare i divari territoriali, garantendo ovunque opportunità di sviluppo sostenibile e servizi di prossimità, le Stami sono attualmente in fase di definizione. Il termine entro cui i singoli Comuni dovranno presentare i progetti è stato fissato al 14 luglio.

La Giunta si riserva di valutare eventuali proroghe per le realtà che sono state colpite dall’alluvione.

La gara ciclista “Fiorano-Fiorano” compie 25 anni

La gara ciclista “Fiorano-Fiorano” compie 25 anniCompie 25 anni la gara ciclistica nazionale “Fiorano – Fiorano” (una volta denominata “Pistoia-Fiorano”), che l’associazione sportiva G.S. Spezzano-Castelvetro ha organizzato per venerdì 2 giugno 2023, con il patrocino del Comune di Fiorano Modenese, del Comune di Castelvetro e della Provincia di Modena. Un appuntamento ormai entrato nelle agende di tanti appassionati di ciclismo.

Alla presentazione della manifestazione, questa mattina, 26 maggio, erano presenti l’organizzatore Giulio Montanari; il sindaco di Fiorano Modenese Francesco Tosi; Emilio Mussini presidente di Panariagroup Industrie Ceramiche che da sempre sponsorizza l’evento; Matteo Mussini e Federico Mussini del marketing di Lea Ceramiche ed Enzo Varini, presidente provinciale della Federazione Ciclistica Italiana (FCI).

L’importanza della corsa è testimoniata dai 200 iscritti, a cui si aggiungono gli esordienti che parteciperanno alla gara giovanile del mattino. Gli atleti classe 1.12 Elite ed Under 23 prenderanno il via alle ore 13.30 davanti alla Ceramica Lea a Fiorano Modenese, per affrontare un percorso di 172 km, con diversi circuiti ad anello, di cui uno in salita di 22 km. I diversi passaggi davanti al traguardo consentiranno a tutti gli appassionati di godersi al meglio la corsa.

La 25° “Fiorano-Fiorano”, che è anche 4° Memorial Giovanna Mussini, 3° Memorial Giuseppe Mussini e 3° Memorial Vincenzo Teggi, sarà accompagnata, al mattino, dalle ore 9.30, dalla gara degli esordienti (13-14 anni) che forse rivedrà la partecipazione delle squadre giovanili romagnole (due sono iscritte), dopo il recente stop dettato dall’emergenza alluvione.

Questa giornata dedicata al ciclismo è un’opportunità per richiamare sul territorio atleti, famiglie, tecnici e appassionati a Fiorano Modenese ed è la terza manifestazione più importante che arriva nel nostro territorio, dopo il Giro d’Italia (anni fa) e la Coppi e Bartali (a marzo).

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