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giovedì, 25 Dicembre 2025
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Fiorano, contributi per l’attività sportiva di bambini e ragazzi

Fiorano, contributi per l’attività sportiva di bambini e ragazziIl Comune di Fiorano Modenese promuove la pratica sportiva come strumento di crescita, inclusione e benessere, per questo, anche nel 2025, ha stanziato € 14.345 da assegnare alle famiglie, per sostenere i costi di iscrizione dei figli a corsi o attività sportive.

“Garantire a tutti i nostri bambini e ragazzi il diritto allo sport è importantissimo, perché significa garantire loro salute, educazione, benessere psico-fisico e, soprattutto, inclusione. Proprio per questo il nuovo bando presenta una novità: saranno ammesse al contributo le persone con disabilità fino a 26 anni, per assicurare anche ai giovani certificati la possibilità di praticare una attività sportiva che li fa star bene e permette di socializzare. In questo modo continuiamo a costruire una comunità, che ci auguriamo sia sempre più coesa, inclusiva e resiliente, partendo dalla prevenzione del disagio giovanile e dalla promozione di sani stili di vita.”, sottolinea l’assessore allo Sport, Luca Busani.

Possono presentare domanda per i contributi, le famiglie residenti nel territorio comunale, con figli di età compresa tra 6 e 16 anni (compiuti entro il 31/12/2025), o fino a 26 anni, se disabili certificati, iscritti ad un corso per la pratica di attività sportiva nell’anno solare 2025 e con attestazione ISEE, in corso di validità, non superiore a € 15.000,

Le richieste devono essere compilate esclusivamente online, dal 22 ottobre al 5 dicembre 2025 (ore 13.00), sul sito del Comune (www.comune.fiorano-modenese.mo.it/servizi/cultura-e-tempo-libero/contributi-per-svolgere-attivita-sportive). L’accesso è possibile tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE).

Alla domanda è obbligatorio allegare copia di attestazione ISEE 2025, copia delle ricevute di pagamento relative a corsi di attività sportiva, con indicazione della società sportiva, del nome del ragazzo/a iscritto/a, del tipo di attività svolta e dell’anno 2025.

Il contributo massimo è pari a € 150 per ogni ragazzo iscritto (valido solo per una disciplina), fino a un massimo di € 450 per nucleo familiare (tre o più figli praticanti sport).

Le domande ammesse saranno inserite in graduatoria secondo i criteri indicati nel bando. I contributi verranno assegnati fino ad esaurimento dei fondi e liquidati direttamente alle famiglie. Ai richiedenti collocati utilmente in graduatoria, verrà data comunicazione all’indirizzo e-mail dichiarato nella domanda.

Per informazioni e chiarimenti è possibile contattare l’Ufficio Sport del Comune di Fiorano Modenese, telefonando al numero 0536 833415 (dal lunedì al venerdì, ore 9.00–13.00; lunedì e giovedì anche 14.30–17.30), oppure inviando una e-mail all’indirizzo sport@fiorano.it.  Chi necessita di assistenza per la compilazione della domanda può prendere appuntamento telefonando al numero 0536 833415.

 

Presentato stamattina dalla Cgil il 17° Osservatorio Economia e Lavoro in provincia di Modena

Presentato stamattina dalla Cgil il 17° Osservatorio Economia e Lavoro in provincia di ModenaNonostante la crescita del PIL mondiale del 2024, i conflitti armati e le tensioni geopolitiche si riverberano nell’economia mondiale generando un futuro di profonda instabilità. Va poi sottolineata la dimensione ambientale, scenario di eventi calamitosi straordinari: il cambiamento climatico, frutto di interventi antropologici distruttivi, non può essere ignorato.

In questo quadro, la crescita del valore aggiunto in provincia di Modena (+0.7%) dovrebbe essere nell’anno in corso sostanzialmente allineata a quella media regionale (+0,6%), così come già avvenuto nel 2024 (rispettivamente +0.3% e +0.2%). I settori che hanno contribuito a questo risultato sono quello dell’agricoltura (andamento altalenante, +17% nel 2024) e quello delle costruzioni (+1.9%). I rimanenti macrosettori manifestano evidenti difficoltà: -0,2% Industria in senso stretto, +0,1% per i servizi. Perdura, per il settore dell’industria in senso stretto, una crisi che coinvolge ordini, fatturato e produzione dal primo trimestre 2023 e che secondo l’indagine congiunturale di fonte Unioncamere insisterà anche nei primi trimestri del 2025. Segno negativo anche per le vendite nel 3° trimestre 2024 dopo un biennio in crescita.

Le esportazioni modenesi nel 2024 registrano un calo (-1,7%), che potrebbe aggravarsi per effetto dei dazi imposti dal governo statunitense; gli USA rappresentano il 17,1% del totale delle esportazioni e oltre la metà di queste sono autoveicoli (53%), seguita dalle piastrelle (10,8%). Cala (-70) il numero di imprese nell’ultimo biennio: la serie storica restituisce un quadro di calo costante dal 2011. La decrescita interessa soprattutto le imprese artigiane, le ditte individuali e le società di persone. Al contrario, crescono le società di capitali (+2,5% nel 2024). Dal punto di vista settoriale gli andamenti più negativi sono quelli del commercio all’ingrosso e al dettaglio (-278 imprese) e dell’industria manifatturiera (-190, dopo la perdita di 314 dell’anno prima), crescono invece le imprese nel campo delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+ 136 imprese).

I flussi turistici superano ampiamente i livelli 2019 e 2023. Cresce la quota di turisti stranieri, soprattutto nel capoluogo; seguono, come mete, Formigine e Maranello. I dati, tuttavia, differiscono da comune a comune. Uno dei cambiamenti più significativi riguarda l’aumento dell’offerta di posti letto in “alloggi gestiti in forma imprenditoriale” (+43,4% solo nel 2024).

Subisce una contrazione l’occupazione (dati Istat) in provincia: -4.000 occupati (pari al -1,2%); cala, tuttavia anche il numero dei disoccupati, poco più di 4.000 unità (-22,3%). Lo spostamento più rilevante riguarda l’aumento degli inattivi: +11.500 (+4,4%, soprattutto donne). La riduzione dei disoccupati non è dovuta dunque ad un loro passaggio nella schiera degli occupati, ma piuttosto ad un loro abbandono del mercato del lavoro. I tassi del mercato del lavoro confermano gli andamenti sopra evidenziati. Vale la pena sottolineare la dissonanza dei tassi maschili e di quelli femminili: se gli uni calano, gli altri crescono, e viceversa.

Risulta, anche in questa edizione, in crescita il lavoro dipendente; mentre i dati Siler confermano come tipologia di assunzione più diffusa quella del contratto a tempo determinato. I saldi tra attivazioni e cessazioni a fine anno danno però sempre un esito positivo per i contratti a tempo indeterminato e negativo per le altre tipologie contrattuali, in particolare grazie alle trasformazioni che avvengono durante o al termine dei contratti a tempo determinato o di apprendistato. Crescono gli occupati in agricoltura (47,5%), nel commercio (+13,3%), mentre calano gli occupati nelle costruzioni (-19,3%), negli altri servizi (-7,6%) e nell’industria in senso stretto (-0,8%). Risulta in aumento il ricorso alla Cassa Integrazione negli ultimi mesi del 2024 e nei primi mesi del 2025, ed è soprattutto il settore meccanico a registrare l’impennata maggiore.

La media provinciale retributiva giornaliera nei settori privati non agricoli è stata nel 2023 di 106,9€ (dati Inps). La retribuzione operaia resta, benché in crescita del 2,5%, pari a circa un sesto rispetto a quella del dirigente. Continua inoltre ad allargarsi la forbice tra la retribuzione degli operai e quella degli impiegati. La retribuzione media giornaliera va dai 49,9€ del personale domestico convivente ai 172,4€ delle attività finanziarie e assicurative.

La retribuzione annua dei dipendenti privati è stata in media di 28.834€, con un aumento del 3,0% rispetto all’anno precedente; i dipendenti pubblici hanno avuto una retribuzione media più alta (32.800 euro), ma con una crescita molto inferiore rispetto al 2022 (+0,9%). Lavoratori domestici e operai agricoli hanno avuto aumenti retributivi maggiori, ma partendo da valori molto più bassi. In base ai dati delle dichiarazioni dei redditi del 2024, il reddito imponibile medio della provincia di Modena è pari a 25.618€, con una crescita del 4,4%. Giova ricordare che nel 2022 e 2023 l’inflazione, misurata attraverso l’indice NIC (prezzi al consumo per l’intera collettività) della provincia di Modena, è stata rispettivamente pari a 8,3% e 5,7%. Si tratta comunque del terzo valore più alto tra le province emiliano-romagnole, dopo quelli di Bologna (26.780€) e Parma (26.354€).

La popolazione cresce di 2.625 unità, per un totale nel 2025 di 711.214 abitanti modenesi. Sono i distretti di Carpi, Castelfranco Emilia e Vignola a trainare la crescita. Da un punto di vista anagrafico cresce la popolazione nelle fasce di età 15-29 (+2.050) e over 60 (+3.996), mentre calano tutte le altre. Continuano tendenze di invecchiamento della popolazione: i grandi anziani rappresentano il 12,7% della popolazione, e risulta in crescita l’indice di vecchiaia, soprattutto nei distretti montani della provincia. In crescita il numero dei nuovi nati, in calo il numero dei decessi: tuttavia, il saldo naturale è negativo anche quest’anno. Saldi migratori positivi sia interni che esterni (seppure in calo).

La popolazione straniera ammonta a 99.062 (+2.001 unità) ed è pari al 13,9% del totale dei residenti, con picchi di incidenze nei comuni di Spilamberto, Camposanto e Vignola. Sono gli stessi comuni che afferiscono a distretti i cui dati sull’invecchiamento sono più contenuti, per via di una composizione anagrafica della popolazione straniera più giovane. I paesi di cittadinanza principali sono di estrazione europea (quasi il 40%).

Nel corso del 2024 è proseguito l’innalzamento delle temperature già osservato da diversi anni. Il comune di Finale Emilia registra la temperatura media annua più elevata (15,3°), seguito da Modena (15,2°). Sul versante opposto è Pievepelago a confermarsi come il comune con la temperatura media più bassa (9,8°). Sono i comuni dell’Appennino a registrare gli scostamenti più alti rispetto alle temperature medie del trentennio 1991-2020: Fanano, Lama Mocogno, Montecreto, Polinago e Riolunato hanno avuto temperature medie più alte di 1,8°.

In provincia di Modena nel 2024 l’inquinamento da polveri sottili ha segnato un relativo peggioramento: la concentrazione media annua è rimasta nei limiti di legge; tuttavia, un paio di stazioni di rilevamento (stazione di Carpi e Via Giardini a Modena) hanno registrato un numero di sforamenti annui del limite di 50 μg/m3 ben superiore alla soglia di 35 prevista dalla legge.

Presentato stamattina in Cgil il 17° Osservatorio Economia e Lavoro in provincia di Modena

Presentato stamattina dalla Cgil il 17° Osservatorio Economia e Lavoro in provincia di ModenaNonostante la crescita del PIL mondiale del 2024, i conflitti armati e le tensioni geopolitiche si riverberano nell’economia mondiale generando un futuro di profonda instabilità. Va poi sottolineata la dimensione ambientale, scenario di eventi calamitosi straordinari: il cambiamento climatico, frutto di interventi antropologici distruttivi, non può essere ignorato.

In questo quadro, la crescita del valore aggiunto in provincia di Modena (+0.7%) dovrebbe essere nell’anno in corso sostanzialmente allineata a quella media regionale (+0,6%), così come già avvenuto nel 2024 (rispettivamente +0.3% e +0.2%). I settori che hanno contribuito a questo risultato sono quello dell’agricoltura (andamento altalenante, +17% nel 2024) e quello delle costruzioni (+1.9%). I rimanenti macrosettori manifestano evidenti difficoltà: -0,2% Industria in senso stretto, +0,1% per i servizi. Perdura, per il settore dell’industria in senso stretto, una crisi che coinvolge ordini, fatturato e produzione dal primo trimestre 2023 e che secondo l’indagine congiunturale di fonte Unioncamere insisterà anche nei primi trimestri del 2025. Segno negativo anche per le vendite nel 3° trimestre 2024 dopo un biennio in crescita.

Le esportazioni modenesi nel 2024 registrano un calo (-1,7%), che potrebbe aggravarsi per effetto dei dazi imposti dal governo statunitense; gli USA rappresentano il 17,1% del totale delle esportazioni e oltre la metà di queste sono autoveicoli (53%), seguita dalle piastrelle (10,8%). Cala (-70) il numero di imprese nell’ultimo biennio: la serie storica restituisce un quadro di calo costante dal 2011. La decrescita interessa soprattutto le imprese artigiane, le ditte individuali e le società di persone. Al contrario, crescono le società di capitali (+2,5% nel 2024). Dal punto di vista settoriale gli andamenti più negativi sono quelli del commercio all’ingrosso e al dettaglio (-278 imprese) e dell’industria manifatturiera (-190, dopo la perdita di 314 dell’anno prima), crescono invece le imprese nel campo delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+ 136 imprese).

I flussi turistici superano ampiamente i livelli 2019 e 2023. Cresce la quota di turisti stranieri, soprattutto nel capoluogo; seguono, come mete, Formigine e Maranello. I dati, tuttavia, differiscono da comune a comune. Uno dei cambiamenti più significativi riguarda l’aumento dell’offerta di posti letto in “alloggi gestiti in forma imprenditoriale” (+43,4% solo nel 2024).

Subisce una contrazione l’occupazione (dati Istat) in provincia: -4.000 occupati (pari al -1,2%); cala, tuttavia anche il numero dei disoccupati, poco più di 4.000 unità (-22,3%). Lo spostamento più rilevante riguarda l’aumento degli inattivi: +11.500 (+4,4%, soprattutto donne). La riduzione dei disoccupati non è dovuta dunque ad un loro passaggio nella schiera degli occupati, ma piuttosto ad un loro abbandono del mercato del lavoro. I tassi del mercato del lavoro confermano gli andamenti sopra evidenziati. Vale la pena sottolineare la dissonanza dei tassi maschili e di quelli femminili: se gli uni calano, gli altri crescono, e viceversa.

Risulta, anche in questa edizione, in crescita il lavoro dipendente; mentre i dati Siler confermano come tipologia di assunzione più diffusa quella del contratto a tempo determinato. I saldi tra attivazioni e cessazioni a fine anno danno però sempre un esito positivo per i contratti a tempo indeterminato e negativo per le altre tipologie contrattuali, in particolare grazie alle trasformazioni che avvengono durante o al termine dei contratti a tempo determinato o di apprendistato. Crescono gli occupati in agricoltura (47,5%), nel commercio (+13,3%), mentre calano gli occupati nelle costruzioni (-19,3%), negli altri servizi (-7,6%) e nell’industria in senso stretto (-0,8%). Risulta in aumento il ricorso alla Cassa Integrazione negli ultimi mesi del 2024 e nei primi mesi del 2025, ed è soprattutto il settore meccanico a registrare l’impennata maggiore.

La media provinciale retributiva giornaliera nei settori privati non agricoli è stata nel 2023 di 106,9€ (dati Inps). La retribuzione operaia resta, benché in crescita del 2,5%, pari a circa un sesto rispetto a quella del dirigente. Continua inoltre ad allargarsi la forbice tra la retribuzione degli operai e quella degli impiegati. La retribuzione media giornaliera va dai 49,9€ del personale domestico convivente ai 172,4€ delle attività finanziarie e assicurative.

La retribuzione annua dei dipendenti privati è stata in media di 28.834€, con un aumento del 3,0% rispetto all’anno precedente; i dipendenti pubblici hanno avuto una retribuzione media più alta (32.800 euro), ma con una crescita molto inferiore rispetto al 2022 (+0,9%). Lavoratori domestici e operai agricoli hanno avuto aumenti retributivi maggiori, ma partendo da valori molto più bassi. In base ai dati delle dichiarazioni dei redditi del 2024, il reddito imponibile medio della provincia di Modena è pari a 25.618€, con una crescita del 4,4%. Giova ricordare che nel 2022 e 2023 l’inflazione, misurata attraverso l’indice NIC (prezzi al consumo per l’intera collettività) della provincia di Modena, è stata rispettivamente pari a 8,3% e 5,7%. Si tratta comunque del terzo valore più alto tra le province emiliano-romagnole, dopo quelli di Bologna (26.780€) e Parma (26.354€).

La popolazione cresce di 2.625 unità, per un totale nel 2025 di 711.214 abitanti modenesi. Sono i distretti di Carpi, Castelfranco Emilia e Vignola a trainare la crescita. Da un punto di vista anagrafico cresce la popolazione nelle fasce di età 15-29 (+2.050) e over 60 (+3.996), mentre calano tutte le altre. Continuano tendenze di invecchiamento della popolazione: i grandi anziani rappresentano il 12,7% della popolazione, e risulta in crescita l’indice di vecchiaia, soprattutto nei distretti montani della provincia. In crescita il numero dei nuovi nati, in calo il numero dei decessi: tuttavia, il saldo naturale è negativo anche quest’anno. Saldi migratori positivi sia interni che esterni (seppure in calo).

La popolazione straniera ammonta a 99.062 (+2.001 unità) ed è pari al 13,9% del totale dei residenti, con picchi di incidenze nei comuni di Spilamberto, Camposanto e Vignola. Sono gli stessi comuni che afferiscono a distretti i cui dati sull’invecchiamento sono più contenuti, per via di una composizione anagrafica della popolazione straniera più giovane. I paesi di cittadinanza principali sono di estrazione europea (quasi il 40%).

Nel corso del 2024 è proseguito l’innalzamento delle temperature già osservato da diversi anni. Il comune di Finale Emilia registra la temperatura media annua più elevata (15,3°), seguito da Modena (15,2°). Sul versante opposto è Pievepelago a confermarsi come il comune con la temperatura media più bassa (9,8°). Sono i comuni dell’Appennino a registrare gli scostamenti più alti rispetto alle temperature medie del trentennio 1991-2020: Fanano, Lama Mocogno, Montecreto, Polinago e Riolunato hanno avuto temperature medie più alte di 1,8°.

In provincia di Modena nel 2024 l’inquinamento da polveri sottili ha segnato un relativo peggioramento: la concentrazione media annua è rimasta nei limiti di legge; tuttavia, un paio di stazioni di rilevamento (stazione di Carpi e Via Giardini a Modena) hanno registrato un numero di sforamenti annui del limite di 50 μg/m3 ben superiore alla soglia di 35 prevista dalla legge.

Incentivi auto elettriche, si parte il 22 ottobre

Incentivi auto elettriche, si parte il 22 ottobreIl Ministero dell’Ambiente (MASE) ha annunciato la nuova data del “click day” ora previsto alle ore 12 del 22 ottobre 2025, quando verrà attivata da Sogei la piattaforma informatica per poter richiedere i nuovi incentivi all’acquisto di auto elettriche. Le persone fisiche potranno ora entrare nell’area riservata (www.bonusveicolielettrici.mase.gov.it), mentre agli esercenti delle concessionarie viene consentito dallo scorso 23 settembre.

Il decreto del Mase mette a disposizione 597 milioni di euro, fondi originariamente destinati dal Pnrr alla diffusione di colonnine elettriche. La norma prevede fino a 11mila euro a fondo perduto per l’acquisto di una vettura elettrica per i cittadini e fino a 20mila euro per le microimprese. Attraverso gli incentivi destinato ai singoli cittadini e alle microimprese si intende raggiungere l’obiettivo di mettere sulle strade italiane 39mila veicoli a emissioni zero. Gli incentivi avranno misure diverse a seconda del reddito certificato: fino a 30mila euro di Isee si ottiene un contributo di 11mila euro mentre dai 30 ai 40mila euro di Isee scende a 9mila.

I fondi saranno destinati a chi vuole acquistare un veicolo elettrico che abbia un prezzo massimo di 35mila euro, Iva e optional esclusi. Per avere il contributo si deve avere la residenza in un’area urbana funzionale: una città con più di 50mila abitanti e le zone di pendolarismo collegate. Può fare domanda solo chi ha un Isee fino a 40mila euro e se rottama un veicolo a motore termico fino a Euro 5. Il veicolo da rottamare deve essere intestato da sei mesi a chi prende il contributo, oppure a un familiare appartenente allo stesso nucleo Isee.

Per Federconsumatori era ed è necessario incentivare l’acquisto di vetture elettriche per favorire il ricambio dell’attuale parco auto circolante, ancora troppo caratterizzato da veicoli a motori termici con carburanti fossili, fonte accertata dell’attuale disastro climatico.  A giudizio di  Federconsumatori l’atteso provvedimento del Ministero dell’Ambiente italiano mentre dichiara di voler attuare un programma di rinnovo del parco veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici, finanzia il contributo con parte dei fondi PNRR previsti per l’installazione di colonnine di ricarica. Una soluzione che contraddice e depotenzia la stessa finalità del finanziamento a tutto discapito della reale disponibilità della rete di ricarica delle vetture elettriche,   rendendo  impossibile un abbassamento  dei  rilevanti costi  di  ricarica.

Per i  consumatori  interessati maggiori dettagli sull’erogazione del contributo sono contenuti nel decreto del MASE dell’8 agosto 2025 e su ulteriori informazioni, tutorial e aggiornamenti che saranno diffusi attraverso i canali ufficiali del Ministero dell’Ambiente.

Giovedì gastronomici: torna, con la 19esima edizione, la rassegna culinaria di Confesercenti Modena

Giovedì gastronomici: torna, con la 19esima edizione, la rassegna culinaria di Confesercenti ModenaL’iniziativa, promossa da Confesercenti Modena e FIEPET (Federazione Italiana
Esercenti Pubblici e Turistici), si propone come un’occasione concreta per valorizzare la
cucina tradizionale e sostenere le attività di ristorazione del territorio. Un percorso tra sapori autentici e atmosfere conviviali, pensato per avvicinare il pubblico alle eccellenze locali e rafforzare il legame con le realtà gastronomiche del territorio.

I Giovedì Gastronomici propongono un viaggio alla scoperta dei sapori locali in 20 ristoranti
selezionati a Modena e provincia: a Campogalliano Ristorante Civico 38;
a Carpi Ristorante L’Incontro; a Castelnuovo Rangone Ristorante Lo Stallino;
a Formigine Ristorante Nero Balsamico; a Mirandola Acetone Bottega & Cucina;
a Modena Accademia by Italo, Fa a Mod, Maxelâ Passione in Carne, Osteria Modenese in
Bocciofila, Osteria di Modena Rossi, Ristorante Come una Volta, Ristretto Vicolo
Coccapani, Vecchia Pirri; a Montale Trattoria MODENA; a Nonantola La Nunziadeina, La
Piazzetta del Gusto; a San Prospero Foresteria Cavicchioli; a Savignano sul Panaro
Ristorante Gallo d’Oro; a Spilamberto Antica Trattoria Ponte Guerro, Osteria degli Obici.
I menù della rassegna: tra creatività, autenticità dei sapori e tanta modenesità
Quando i prodotti tipici del territorio incontrano l’estro e la creatività, nascono piatti che
raccontano la tradizione modenese con un tocco di innovazione e originalità.

Così, nei menù dei ristoranti aderenti sarà possibile gustare antipasti che coniugano gusto e identità locale: dalla terrina di Parmigiano Reggiano DOP con pere caramellate e gocce di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, al mini buns artigianale con medaglione di cotechino, fonduta di Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi e salsa verde. La creatività continua nei primi piatti, dove la tradizione si rinnova con gusto: dai tortellini in crema di Parmigiano Reggiano DOP o con il classico brodo di Cappone ai più audaci tortellini in sfoglia di cacao e serviti con tartufo nero e crema al Parmigiano Reggiano DOP, ai passatelli asciutti serviti con zucca, guanciale croccante e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP oppure con burrata, olive nere, datterini e origano fresco fino ai tortelloni di ricotta, proposti in chiave più originale con mandorle salate e scorza di limone candito. Tra i secondi piatti, la scelta è ampia e variegata: dal classico cotechino di Modena IGP con purè di patate, immancabile sulle tavole dei modenesi ad un altro “evergreen” ovvero gnocco fritto e tigelle con Prosciutto Crudo di Modena Terra del Mito e salumi, formaggi e marmellate fino a piatti più ricercati come gli Uccelletti di maialino ripieni di Prosciutto Crudo di Modena DOP, besciamella e fontina su ristretto di datterino rosso. A completare i menù un’ampia scelta di dolci, tra proposte della tradizione e alcune più contemporanee: dal salame di cioccolato con mascarpone, al semifreddo all’amaretto e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, dal Gelato al fiori di ricotta del caseificio Rosola con amarene all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP a quello artigianale alla tenerina con mascarpone e crostata alle amarene brusche di Vignola. I piatti sono realizzati con i prodotti tipici del territorio DOC, DOP e IGP in particolare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, il Parmigiano Reggiano DOP, il Prosciutto di Modena DOP.

“La 19ª edizione dei Giovedì Gastronomici conferma la solidità di un format ormai
collaudato, capace di unire tradizione, qualità e valorizzazione del territorio – dichiara Mauro Rossi, Presidente FIEPET Confesercenti Modena. L’iniziativa, nata dalla collaborazione
tra ristoratori, ristoratrici e consorzi locali, continua a promuovere le eccellenze
enogastronomiche modenesi, offrendo al pubblico un’esperienza autentica e coinvolgente.
I menù proposti dai ristoranti aderenti propongono piatti creati con materie prime di alta
qualità e che esprimono l’identità culinaria del nostro territorio”.
I ristoranti proporranno un menù degustazione completo, dall’antipasto al dolce, in
alcuni casi anche con bevande comprese, a un prezzo speciale per questa rassegna:
da 30,00 a 40,00 euro. Per consolidare poi il rapporto con la clientela confermata anche
quest’anno la fidelity card (da richiedere direttamente ai ristoratori aderenti) per premiare i
clienti “affezionati” della rassegna. Ad ogni ristorante visitato si potrà richiedere un timbro e partecipare al concorso, valido per la tutta la durata della rassegna e accedere ai premi
(regolamento del concorso e lista dei premi consultabili su www.giovedigastronomici.it).

Come nelle edizioni precedenti, anche quest’anno è stato realizzato un pratico libretto
tascabile con tutti i riferimenti dei ristoranti, la descrizione dei menù proposti e i relativi
prezzi. Un utile vademecum in distribuzione gratuita presso tutte le sedi di Confesercenti
Modena, i ristoranti e i punti informativi dei maggiori comuni della provincia. La guida è
consultabile anche in formato digitale, sul sito www.giovedigastronomici.it.

“Valorizzare la ristorazione modenese e le sue eccellenze enogastronomiche è una priorità
per l’Associazione – afferma Daniele Cavazza, Coordinatore Area Turismo e Pubblici
Esercizi di Confesercenti Modena. Attraverso iniziative come i Giovedì Gastronomici, che
quest’anno spengono ben 19 candeline, vogliamo offrire l’opportunità di riscoprire sapori
genuini e radicati nella tradizione locale grazie a menù, proposti dai ristoranti aderenti, che
parlano a tutte le generazioni e che raccontano la ricchezza culinaria del nostro territorio e
le eccellenti materie prime locali”.

“Negli ultimi anni abbiamo costruito una strategia di comunicazione vivace e trasversale –
spiega Alessio Bardelli, responsabile della comunicazione della rassegna. “L’obiettivo
è stato, ed è ancora tutt’oggi, quello di coinvolgere ogni fascia di pubblico che ama la buona cucina: dai giovani, che seguono i nostri canali social per scoprire volti, menù e piatti, agli adulti, che trovano tutte le informazioni sui media tradizionali e sul nostro libretto, sempre molto richiesto. I Giovedì Gastronomici sono un viaggio nella tradizione raccontato con un linguaggio moderno, grazie a uno staff giovane e dinamico e alle immagini condivise dai ristoranti, che valorizzano al meglio l’iniziativa e i protagonisti della rassegna”.

“FIEPET Confesercenti Modena rinnova con convinzione il proprio impegno a sostegno
della professionalità del settore e della diffusione della cultura gastronomica locale. Un
ringraziamento speciale va ai consorzi, ai partner e agli sponsor che, con il loro contributo,
rendono possibile il successo e la crescita continua dell’iniziativa”, conclude Rossi.
I Giovedì Gastronomici sono promossi da Confesercenti Modena e FIEPET Confesercenti
Modena, con il contributo della CCIAA di Modena, e dei principali Consorzi di tutela dei
prodotti tipici del territorio modenese: Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico Tradizionale
di Modena DOP.

L’iniziativa ha inoltre ricevuto il patrocinio, della Provincia di Modena, del
Comune di Modena e di Piacere Modena. Un ringraziamento speciale agli sponsor: Bper
Banca, Caffè Cagliari, Chiarli Vini, Special Formaggi, Gavioli Antica Cantina, La
Lambruscheria.

Contrasto alle povertà: pronto il nuovo Piano triennale della Regione con una dotazione di 124 milioni di euro

Contrasto alle povertà: pronto il nuovo Piano triennale della Regione con una dotazione di 124 milioni di euro
immagine di repertorio

Centoventiquattro milioni di euro per combattere la povertà, l’esclusione sociale e il disagio abitativo in Emilia-Romagna, mettendo in campo risorse regionali, nazionali e comunitarie, con l’obiettivo di coordinare tutti gli interventi che possono contribuire alla prevenzione e al contrasto delle diverse forme e condizioni di povertà in tutto il territorio.

Questo l’obiettivo del “Piano regionale per il contrasto alle povertà 2025–2027”, un documento che fa seguito a quello del precedente triennio e recepisce le indicazioni del Piano nazionale povertà 2024-2026, integrando le misure nazionali con le specificità regionali, e che è stato illustrato oggi in Commissione assembleare dall’assessora regionale al Contrasto alle povertà, Elena Mazzoni.

Le misure principali previste dal Piano, che tra qualche settimana inizierà l’iter di approvazione in Assemblea legislativa regionale, prevedono, in attuazione delle disposizioni nazionali, interventi quali il rafforzamento dei servizi sociali, della presa in carico delle persone in povertà e l’accompagnamento all’iscrizione anagrafica per le persone senza dimora. Di particolare rilievo, inoltre, l’Housing First, cioè l’inserimento diretto in appartamenti di persone senza dimora con problemi di salute mentale o in situazione di disagio socio-abitativo cronico. Inoltre, anche il cosiddetto Pronto intervento sociale, cioè la garanzia che i Leps (Livelli essenziali delle prestazioni sociali) siano assicurati su tutto il territorio, riservando risorse vincolate a questo obiettivo. Tutto questo anche attraverso il lavoro di équipe con professionisti del mondo sanitario, sociale e del mondo del lavoro. Il piano regionale, infatti, intende promuovere un approccio alla povertà che consideri tutte le sue dimensioni, oltre a quella economica anche quella sociale, sanitaria, abitativa, lavorativa, educativa e relazionale.

La Regione assicura poi, con proprie risorse, il sostegno alle azioni di recupero alimentare e di prevenzione dello spreco, la prevenzione e gestione delle crisi da sovraindebitamento, la garanzia di microcredito sociale regionale, il sostegno alla mobilità per le persone fragili e la promozione delle Comunità energetiche rinnovabili (Cers) a forte valenza sociale.

“Il valore di questo Piano- afferma il presidente della Regione, Michele de Pascale- sta nella capacità di affrontare la povertà in tutte le sue dimensioni: economica, abitativa, educativa, sanitaria e relazionale. Non basta intervenire sui sintomi, serve una visione che metta in rete politiche diverse e competenze complementari. L’approccio multidisciplinare che adottiamo tiene insieme il lavoro di più assessorati e territori, con l’obiettivo di restituire dignità, autonomia e opportunità concrete a chi oggi vive una condizione di fragilità. È così che vogliamo costruire un modello di integrazione reale, che non si limiti all’assistenza ma apra strade di inclusione duratura”.

“Con questo Piano confermiamo le azioni per contrastare le diverse forme di povertà, utilizzando al meglio le risorse finanziarie di ogni livello, comunitario nazionale regionale, assicurando una costante collaborazione tra diversi assessorati della Regione- dichiara l’assessora Mazzoni -. Nessuno deve essere escluso o rimanere ai margini della società e, proprio per questo, è essenziale creare le condizioni che aiutino le famiglie a uscire da condizioni di fragilità. Riteniamo fondamentale l’integrazione tra servizi pubblici e la collaborazione con il Terzo Settore, oltre alla scelta di assicurare interventi su fronti che spesso rischiano di rimanere sottotraccia, quali il sovraindebitamento e la povertà alimentare”.

Le risorse

Dal punto di vista dei finanziamenti, il Piano si basa su una programmazione con risorse dedicate dal Fondo nazionale povertà (Fnp), che assicura 62,5 milioni di euro per i servizi territoriali, oltre a una quota di 5,2 milioni riservati espressamente alla povertà estrema. A questi si aggiungono 36,5 milioni di euro dal Pnrr e 7,9 milioni dal Fondo sociale europeo (Fse) per interventi di integrazione in favore di persone in condizione di svantaggio, a cui si aggiungono 12,3 milioni per il rafforzamento del Servizio sociale professionale, dedicati all’assunzione di assistenti sociali. In questo caso l’obiettivo nazionale è di almeno un assistente sociale ogni 5mila abitanti, livello che la Regione Emilia-Romagna ha raggiunto da tempo, assicurando già oggi un rapporto di 1 assistente sociale ogni 3.362 abitanti, un livello virtuoso sul quale intende continuare a investire con ulteriori assunzioni.

Il Piano si inserisce in un contesto regionale in cui, attraverso la misura nazionale dell’assegno di inclusione, vengono raggiunte quasi 17mila famiglie, un dato in calo rispetto ai 39.176 nuclei familiari che percepivano il Redito di cittadinanza, misura poi appunto sostituita dall’Assegno di inclusione.

Il piano sarà costantemente monitorato, principalmente attraverso due modalità: da un lato il Tavolo regionale permanente sulla povertà per il confronto e la programmazione strategica; dall’altro, grazie al progetto Amartya, uno studio sui profili di fragilità e povertà in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia.

Il contesto regionale

Le forme di povertà su cui si concentra il Piano riguardano tipologie di famiglie con caratteristiche diverse. Sulla base dei dati 2023, 139mila famiglie che vivono sul territorio regionale, pari al 6,8% del totale, sono in condizioni di povertà relativa, una condizione che viene valutata sulla base delle risorse disponibili mensilmente da parte delle famiglie in raffronto a una soglia convenzionale di spesa per i consumi.

La povertà assoluta, che viene calcolata sulla base di una soglia per la quale le famiglie non sono in grado di acquistare un paniere di beni e servizi essenziali, colpisce soprattutto famiglie numerose, con minori e di cittadinanza straniera.

La povertà alimentare, invece, fa riferimento ai nuclei familiari in cui si concentra una crescente richiesta di aiuti alimentari e che, per l’Emilia-Romagna, riguarda soprattutto le periferie urbane e i piccoli comuni.

La povertà estrema, infine, riguarda oltre 8mila persone in Emilia-Romagna che vivono in condizione di grave marginalità, spesso senza dimora, in strutture di accoglienza o a rischio di perdita dell’alloggio.

Serie A1 maschile di tennis: lo Sporting fermato a Santa Margherita

Serie A1 maschile di tennis: lo Sporting fermato a Santa MargheritaLa trasferta a Santa Margherita Ligure non ha portato bene ai ragazzi dello Sporting Club Sassuolo: un vero peccato per loro che, in testa al girone 2 del Campionato Nazionale di Serie A1 maschile di tennis, a pari punti ma con un incontro vinto in più, sono stati fermati sull’erba sintetica del circolo ligure.

In formazione per Sassuolo, capitanati dai maestri Giulio Mazzoli e Federico Buffagni, c’erano il francese Matteo Martineau che, come singolo n°1, ha lasciato solo un game allo spagnolo Pedro Martinez, best ranking 36 al mondo ATP; a seguire, come secondo singolare, il beniamino di casa Enrico Dalla Valle che ha ceduto 6/3 6/3 all’altro italiano Francesco Maestrelli. E poi in campo i vivai di ciascun team: Mattia Ricci, opposto all’amico e coetaneo Filippo Romano, ha giocato un match strepitoso e si è arreso solo per 7/6 7/5, mentre per ultimo Gabriele Chiletti, all’esordio in Serie A1, ha perso 6/2 6/4 contro Luca Castagnola. In vantaggio per 3 a 1, al Tennis Santa Margherita è bastato solo un doppio per aggiudicarsi la giornata e tre punti importanti che lo riportano in vetta.

Per lo Sporting Club Sassuolo adesso diventa importantissima l’ultima trasferta a Messina e poi le due partite casalinghe del girone di ritorno per provare a riconquistare il primo posto e accedere al tabellone play off tra i migliori 4 team in Italia. Quindi prossimo appuntamento domenica 26 ottobre fuori casa sull’ostica terra rossa del Circolo Tennis La Vela per la prima giornata di ritorno e poi domenica 2 e domenica 9 novembre alle ore 10 in casa contro Junior Tennis Perugia e Santa Margherita.

 

3° giornata – Girone 2 – Serie A1 maschile

Tennis Santa Margherita Ligure vs Sporting Club Sassuolo 4-2

Pedro Martinez Portero vs Matteo Martineau 0/6 1/6

Francesco Maestrelli vs Enrico Dalla Valle 6/3 6/3

Filippo Romano vs Mattia Ricci 7/6 7/5

Luca Castagnola vs Gabriele Chiletti 6/2 6/4

Maestrelli – Romano vs Martineau – Ricci 6/4 6/1

Castagnola – Pellegrino vs Dalla Valle – Paci 4/6 6/7

 

Lo stand di Hera alle Fiere d’Ottobre sassolesi

Lo stand di Hera alle Fiere d’Ottobre sassolesiSi conclude domenica prossima, 26 ottobre, l’appuntamento in fiera con lo stand di Hera che per tutte le Fiere d’Ottobre è stato presente la mattina in via Battisti, all’altezza dell’intersezione con piazza Martiri Partigiani.

Nello stand di Hera non sarà solo possibile ricevere informazioni e consigli su una corretta differenziazione dei rifiuti, ma anche ritirare i sacchetti per la raccolta di carta e plastica senza la necessità di recarsi all’isola ecologica.

Dopo l’esperienza in centro durante le Fiere d’Ottobre, nei prossimi mesi Hera sarà presente con un proprio banco informativo e con la distribuzione dei sacchetti, nei quartieri della città.

 

Maranello, nuovi investimenti su sicurezza urbana e stradale

Maranello, nuovi investimenti su sicurezza urbana e stradaleProseguono a Maranello le azioni finalizzate ad un potenziamento a 360° sulla prevenzione, il monitoraggio e i servizi integrati che coinvolgono la Polizia locale nell’ambito della sicurezza urbana e stradale.

Tra gli interventi messi in campo compaiono infatti l’installazione di ulteriori videocamere, l’arrivo di tre nuovi agenti, l’acquisto – finanziato con fondi regionali – di un nuovo veicolo per il presidio del territorio e l’attivazione di dispositivi in grado di rilevare le violazioni semaforiche.

Più nel dettaglio, sono 7 le nuove telecamere collocate ed attivate recentemente sul territorio comunale grazie ad uno specifico contributo regionale. Ed è stata programmata per le prossime settimane l’installazione di altri due varchi stradali bidirezionali – rispettivamente lungo la Via Giardini e nella zona nord della città -, cioè in grado rilevare il transito di veicoli con targhe segnalate in entrambi i sensi di marcia.

Tramite un altro bando messo a disposizione dalla Regione, l’Amministrazione ha intercettato un ulteriore contributo – 45mila euro, su una spesa totale di 73mila euro – per l’acquisto di un furgone attrezzato come Ufficio mobile per il Pronto intervento e l’Infortunistica.

Nei prossimi mesi è inoltre prevista l’installazione di due dispositivi, in altrettanti semafori, in grado di sanzionare i veicoli che attraversano l’incrocio con il rosso.

Infine, ci sono novità anche sul personale di Polizia locale: da alcuni giorni hanno preso servizio a Maranello tre nuovi agenti, in sostituzione di altrettanti colleghi trasferiti altrove.

“Nell’ambito della sicurezza urbana e stradale, il tema della prevenzione resta cruciale per l’Amministrazione – spiega Luigi Zironi, Sindaco di Maranello -: per questo continuiamo ad investire anche sugli strumenti che possono migliorare ulteriormente il presidio del territorio, riservando sempre la massima attenzione a tutte le opportunità di finanziamenti ‘esterni’”.

“Puntiamo comunque su un modello di sicurezza integrata – sottolinea Elisabetta Marsigliante, Assessore alla Sicurezza -, che unisce l’uso della tecnologia alla formazione degli agenti, la collaborazione con le altre forze dell’ordine e quella con i cittadini, impegnati anche nel Controllo di Vicinato, che può contare su venti gruppi di quartiere e sul coinvolgimento di centinaia di persone. Così come per la sicurezza delle strade: in molti casi la collocazione dei dispositivi viene definita anche in base alle segnalazioni dei cittadini”.

Chiusure programmate sulla A1 e sul Ramo Verde

Chiusure programmate sulla A1 e sul Ramo VerdeSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 ottobre, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura: dalle 21:00 di venerdì 24 alle 6:00 di sabato 25 ottobre, sarà chiusa l’area di servizio “Secchia ovest”, situata nel tratto compreso tra Reggio Emilia e Modena nord, verso Bologna; dalle 22:00 di venerdì 24 alle 6:00 di sabato 25 ottobre, sarà chiusa la stazione di Modena nord, in entrata in entrambe le direzioni, Milano e Bologna.

In alternativa si consiglia di entrare alle seguenti stazioni: verso Milano: Reggio Emilia;  verso Bologna: Modena sud.

***

Sul Ramo Verde (Raccordo stazione Borgo Panigale-Tangenziale di Bologna), per consentire lavori di manutenzione alle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di venerdì 24 alle 5:00 di sabato 25 ottobre, sarà chiuso lo svincolo di San Giovanni in Persiceto, in uscita per chi proviene dalla stazione di Bologna Borgo Panigale.

In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo SS9 via Emilia.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 22 ottobre 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 22 ottobre 2025Cielo molto nuvoloso con precipitazioni che, nel corso della giornata, interesseranno in prevalenza gli Appennini e saranno a carattere intermittente anche sulle province centro/orientali.

Temperature in lieve diminuzione, con valori minimi tra 10 e 14 gradi e valori massimi tra 14 e 19 gradi. Venti deboli occidentali, con rinforzi da sud-ovest sui crinali appenninici durante la notte. Mare poco mosso, localmente mosso.

(Arpae)

Florim celebra 14 anni di energia pulita e investe in nuovi impianti fotovoltaici e un innovativo sistema di accumulo dell’energia

Florim celebra 14 anni di energia pulita e investe in nuovi impianti fotovoltaici e un innovativo sistema di accumulo dell’energiaL’impegno di Florim per la sostenibilità energetica compie un nuovo passo avanti. L’azienda celebra 14 anni di produzione di energia pulita e avvia un nuovo progetto da oltre 3,5 milioni di euro, destinato all’ampliamento degli impianti fotovoltaici e all’introduzione di un innovativo sistema di accumulo dell’energia.

Con 127.000 metri quadrati di superfici già coperte da pannelli e una produzione annua di 14.317 MWh, l’azienda si prepara a ricoprire ulteriori 48.000 metri quadrati con nuovi moduli fotovoltaici sul sito di Fiorano Modenese. A lavori ultimati, previsti entro dicembre 2025, la superficie complessiva salirà a oltre 175.000 metri quadrati, con una produzione totale di circa 17.930 MWh l’anno.

Elemento distintivo del progetto è la realizzazione di una batteria di ultima generazione da 5 MWh, pensata per immagazzinare l’energia prodotta e non immediatamente consumata. Questo sistema consentirà di ottimizzare i flussi energetici e aumentare l’autonomia dell’impianto, migliorando l’efficienza complessiva del sito produttivo.

Grazie ai due cogeneratori e agli impianti fotovoltaici, sia esistenti che di nuova installazione, l’azienda sarà in grado di produrre una quantità di energia elettrica pari al fabbisogno medio annuo di oltre 25.000 famiglie, più di quelle residenti nei comuni di Sassuolo e Fiorano Modenese messi insieme.

«Nonostante il periodo complesso, Florim continua a investire guardando al futuro, mettendo al centro persone, ambiente e comunità – sottolinea Claudio Lucchese, presidente dell’azienda. – La sostenibilità non è per noi una scelta tattica, ma un impegno autentico, che raccontiamo da oltre 17 anni con trasparenza attraverso il nostro Bilancio di Sostenibilità. Questo nuovo progetto rappresenta un’ulteriore tappa di un percorso coerente, che trasforma la sostenibilità in un valore industriale concreto e duraturo».

Dal 2011, anno dell’installazione dei primi pannelli, Florim ha realizzato investimenti in sostenibilità ambientale ed efficienza energetica per un totale di oltre 77 milioni di euro nei propri stabilimenti di Fiorano (MO) e Mordano (BO).

Da tempo, negli impianti produttivi Florim l’aria calda proveniente dai forni viene recuperata e reimpiegata negli essiccatoi, con un sensibile risparmio energetico. In condizioni climatiche ottimali, l’azienda è già in grado di coprire fino al 100% del fabbisogno elettrico degli stabilimenti e, dal 2021, se l’autoproduzione non è sufficiente, l’energia elettrica mancante viene acquistata esclusivamente da fonti rinnovabili certificate.

Tra il 2012 e fine 2026, grazie a tutti gli impianti che saranno in funzione, Florim avrà evitato l’emissione di oltre 185.000 tonnellate di CO, un risultato che testimonia un impegno costante e una visione industriale fondata sulla responsabilità ambientale.

Con la sua identità di Società Benefit e azienda certificata B Corp, Florim conferma un percorso di crescita fondato su innovazione, sostenibilità e attenzione al territorio, continuando a investire in un modello produttivo orientato al lungo periodo.

Braida: palestra gremita per l’incontro di quartiere, tiene banco il tema moschea

Braida: palestra gremita per l’incontro di quartiere, tiene banco il tema moschea

Così piena, la palestra di Braida, non la si era mai vista. Tra le 400 e le 500 persone ad affollarla in occasione dell’incontro di quartiere che ha visto l’Amministrazione incontrare i residenti. L’obiettivo illustrare i progetti che ridisegneranno il quartiere – le nuove ‘Vittorino’, la riqualificazione del parcheggio della ex cantina sociale, le scuole San Carlo, Circovallazione 189 – che tuttavia lasciano posto, inevitabilmente, al tema ‘moschea’. Ovvero lo spazio, presso il direzionale ‘I Quadrati’, che la comunità islamica ha acquistato.

Diversi gli interventi che si sono succeduti, non senza momenti di tensione, sottolineati da clacque contrapposte, con accuse al centrodestra di fare «propaganda e disinformazione» e al centrosinistra di «nascondersi, causando una frattura tra la cittadinanza».

La sintesi, al netto di quanto si è ascoltato, è che la comunità islamica, ha detto il Sindaco Matteo Mesini, non ha ancora chiesto  il cambio di destinazione d’uso che darebbe il via libera alla realizzazione di uno spazio di culto. Della questione, ha detto il primo cittadino, si occuperà il consiglio comunale, quando e se la richiesta arriverà, «ma lunica ipotesi che prenderemo in considerazione è il trasferimento dello spazio di via Cavour, non la realizzazione di un’ulteriore luogo di culto».

In tanti, qui, hanno drizzato le antenne: «Voi – ha chiesto uno dei tanti intervenuti dalla platea – comprereste una casa senza sapere se potrete davvero abitarci?».

Il tema resta, e divide, e il clima è quello raccontato dallo striscione appeso in prossimità della palestra, che da’ bene la misura del disappunto di larga parte di un quartiere che, opinione di molti, «rischia di tornare indietro di 20 anni».

«Ma la Braida di 30 anni fa – ha detto il responsabile della comunità islamica – siamo i primi a non volerla: noi vogliamo solo uno spazio più funzionale dove trovarci. La moschea c’è già, in via Cavour: se possiamo spostarla bene, diversamente a noi la struttura dei ‘I Quadrati’ serve per le attività culturali dell’associazione».

“Come stai?”, la scuola che ascolta prende voce a Reggio Emilia

“Come stai?”, la scuola che ascolta prende voce a Reggio Emilia“Come stai, come state? Vogliamo che la scuola sia in grado di farvi questa domanda e di ascoltare le vostre risposte”.

Con queste parole l’assessora regionale alla Scuola e Politiche per l’infanzia, Isabella Conti, accolta da 350 studenti presenti, insieme a più di 50 insegnanti, dirigenti e formatori, ha inaugurato oggi gli Stati generali dell’Educazione e della Formazione, in programma al Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia, che per l’occasione si è trasformato in un teatro vibrante di cittadinanza attiva, dialogo e partecipazione. ‘Finestre sul futuro. Ogni aula è un domani in costruzione’ il titolo della tre giorni promossa dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e Reggio Children.

In apertura, i saluti video del sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari – collegato dal Mozambico, dove è in missione istituzionale – che ha voluto sottolineare “la centralità della scuola e dell’educazione per la comunità reggiana” e come, “anche nelle zone distrutte della provincia di Gaza, dove sembra non esserci più nulla, la speranza riparta sempre da un gesto semplice e radicale: ricostruire una scuola”.

Dopo aver ascoltato gli studenti, è intervenuto il presidente della Regione, Michele de Pascale:
“Queste voci che ho sentito, così dirette e appassionate, sono la prova che dobbiamo ripartire da loro per costruire una scuola capace di accompagnare i ragazzi e le ragazze non solo nell’acquisizione di competenze, ma anche nella crescita personale, affettiva e relazionale. La Regione vuole essere al loro fianco, con tutti gli strumenti di partecipazione possibile, a partire dal Consiglio regionale delle ragazze e dei ragazzi, perché la scuola torni a essere e sia sempre più un luogo di partecipazione consapevole e attiva”.

“Abbiamo fortemente voluto iniziare questi Stati generali dalla voce dei ragazzi e delle ragazze- ha ribadito l’assessora Conti- perché solo mettendosi in ascolto si può davvero capire come agire, valorizzando il ruolo e le competenze di tutti gli attori del mondo della scuola. È il momento di parlarne non più in termini solo di orari, aule o organici, ma attraverso gli occhi di chi la vive ogni giorno. Dobbiamo costruire insieme quella idea del ‘sortirne insieme’ che era il credo di Don Milani e che appartiene alla nostra miglior tradizione politica e pedagogica. E non poteva esserci luogo più simbolico e proattivo del Centro Loris Malaguzzi, dove ogni giorno si nutrono i cittadini di oggi e di domani”.

“Il Centro Internazionale Loris Malaguzzi, nato nel 2006 e gestito da Reggio Children, è molto più di un auditorium- ha rilanciato Marwa Mahmoud, assessora all’Istruzione del Comune di Reggio Emilia- È un laboratorio permanente per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità di ogni bambina e bambino. Vogliamo includere in questo cammino di crescita e cittadinanza attiva anche i ragazzi e gli adolescenti, per farne uno spazio di riflessione e opportunità per tutti e tutte e costruire qui il futuro della nostra comunità”.

E sono state proprio le voci dei ragazzi e delle ragazze le vere protagoniste della giornata: paura, relazioni, rappresentanza, educazione affettiva, rapporti intergenerazionali, partecipazione politica, inclusione. Tra loro, la voce di Agata, studentessa delle superiori, che ha raggiunto in carrozzina il podio degli interventi: “La parola inclusione non dovrebbe nemmeno esistere- ha detto con voce debole e parole forti-. Mi ferisce quando mi sento giudicata per non essere in grado di fare determinate cose, ma io penso e mi esprimo liberamente. Il tema della scuola è uno solo, ed è uguale per tutti: far partecipare chiunque, dare opportunità a tutti con qualunque possibilità”.
Le sue parole hanno suscitato una standing ovation che ha unito studenti, docenti, dirigenti e rappresentanti istituzionali. La Generazione Z – è il messaggio forte e chiaro che parte da Reggio Emilia – è pronta alla mobilitazione e alla partecipazione. Voci e sguardi verso il futuro.

La mattinata di apertura degli Stati generali, condotta dalla giurista e divulgatrice Nogaye Ndiaye, è proseguita con gli interventi di Vanessa Roghi, storica dell’educazione e coordinatrice scientifica della tre giorni, che ha richiamato l’articolo 3 della Costituzione “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitano di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini”; Maura Gancitano, che ha parlato del “sostegno mentale pubblico e gratuito come diritto”, e del giornalista e formatore Daniele Biella, che attraverso un semplice sondaggio per alzata di mano ha mostrato come la parola più spesso associata dagli studenti alla scuola sia ancora ‘ansia’.

Nel pomeriggio, il Centro Malaguzzi è divenuto protagonista delle esperienze interattive negli atelier aperte agli studenti e la giornata si conclusa con il talk ‘Futuro’, con la scrittrice e sceneggiatrice Alice Urciolo e il professore e divulgatore Matteo Saudino (Barbasophia).

Il programma delle prossime giornate

Giovedì 23 ottobre, dalle ore 15, il secondo appuntamento Sfide e orizzonti della scuola che verrà riunirà il mondo dell’educazione e della formazione per condividere progetti e riflessioni sul futuro della scuola. Nel dibattito Educare, includere, crescere: il futuro della scuola tra sfide e opportunità interverranno i rappresentanti di CGIL, CISL, GILDA, SNALS e UIL, moderati da Vanessa Roghi.
Alle 16.15 sarà presentato il progetto Scuole che promuovono salute in Emilia-Romagna, con testimonianze delle scuole aderenti alla rete regionale, moderato da Francesca Bergamini.
Alle 17.30, il talk Ogni aula è un domani in costruzione vedrà protagonisti Maura Gancitano ed Enrico Galiano.

Venerdì 24 ottobre la terza e ultima giornata sarà dedicata al dialogo tra famiglie, educatori e professionisti: Non si smette mai di crescere: il dialogo con le famiglie. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Marco Massari, di Isabella Conti, Marwa Mahmoud e Federico Ruozzi, presidente dell’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia, prenderà vita un confronto con il sociologo Stefano Laffi (Cooperativa Codici), moderato da Vanessa Roghi, per riflettere insieme su come “ogni aula sia davvero un domani in costruzione”.

Il programma completo e tutte le informazioni per partecipare agli eventi a questo link https://www.regione.emilia-romagna.it/eventi/finestre-sul-futuro.

Lavoro, divario di genere: dalla Regione un milione di euro a imprese e liberi professionisti per l’adozione di misure concrete

Lavoro, divario di genere: dalla Regione un milione di euro a imprese e liberi professionisti per l’adozione di misure concrete
Copyright e autore immagine: Roberto Brancolini

La certificazione della parità di genere per le imprese come strumento concreto verso l’equità e la valorizzazione delle persone. La Regione Emilia-Romagna investe ulteriori 200mila euro, per un investimento complessivo che sale a 1 milione di euro, sul bando gestito da Unioncamere Emilia-Romagna che sostiene le spese per servizi di consulenza e strategie messi in cantiere da imprese e liberi professionisti con l’obiettivo di migliorare le opportunità di crescita professionale e la parità retributiva per uomini e donne.

“Un investimento ulteriore per sostenere le aziende in un percorso di sensibilità sociale- spiegano il vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e l’assessora a Cultura e Pari opportunità, Gessica Allegni, che hanno promosso il bando -. Così come si deve intervenire su altri aspetti: dall’importanza del linguaggio per evitare stereotipi e pregiudizi, alla lotta agli abusi sui luoghi di lavoro. La qualità e la stabilità del lavoro femminile, la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, le politiche di gestione delle differenze e la tutela della maternità sono tra i punti qualificanti del Patto per il lavoro e per il Clima sottoscritto dalla Regione con tutti i rappresentanti istituzionali e del mondo economico e sociale dell’Emilia-Romagna. Per questo motivo puntiamo al sostegno, in particolare per le piccole e medie imprese, di percorsi che non solo favoriscono percorsi di carriera equi tra uomini e donne, ma anche la diffusione di comportamenti socialmente responsabili nelle imprese”.

Partito nel mese di luglio 2025 con una dotazione finanziaria di 800mila euro, il bando, che chiuderà il 31 ottobre, ha già raccolto 162 domande. Per poter far fronte a tutte domande arrivate, la Giunta regionale ha approvato nella seduta di oggi un’integrazione di ulteriori 200mila euro.
Si raggiunge così una dotazione complessiva di un milione di euro per contribuire alla diffusione dei principi di pari opportunità di genere nell’ambito del sistema produttivo regionale.

Nel dettaglio, sono 114 le imprese a cui sono state concesse le risorse per la certificazione di parità di genere. Ulteriori 36 imprese ne hanno fatto richiesta e attendono di essere valutate e 12 sono sospese per verifiche.
L’attestato è rilasciato dall’ente italiano di normazione (Uni), che fornisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere nelle organizzazioni. Il contributo regionale copre l’80% della spesa ammessa, con un limite massimo di 12mila euro.

A un primo monitoraggio delle candidature sul bando, le richieste sono ben distribuite sul territorio regionale anche se in buona parte provengono dalle province di Bologna, Reggio Emilia, Modena e Forlì. Una prima analisi vede un’ampia partecipazione del settore terziario e dei servizi con prevalenza di attività di assistenza sociale non residenziale e di servizi di supporto alle imprese: commercio, trasporti, alberghi e ristorazione (17,5%), software, tecnologie dell’informazione e comunicazione, attività professionali (17,5%), istruzione e assistenza 11,4%.
Altri settori ben rappresentati sono l’industria e la logistica 34%, l’edilizia 8,8%.
La maggioranza delle aziende, il 71%, sono piccole e medie, molte con meno di 50 dipendenti, mentre alcune superano i 250 addetti.

L’Assessora Mazzoni sulla cybersicurezza nella Pubblica amministrazione

L’Assessora Mazzoni sulla cybersicurezza nella Pubblica amministrazione“L’obiettivo a cui dobbiamo puntare è costruire un sistema pubblico digitale sempre più sicuro, resiliente e affidabile, capace di affrontare le sfide del futuro con visione, competenza e collaborazione”.

Con queste parole l’assessora regionale all’Agenda Digitale, Elena Mazzoni, ha introdotto oggi i lavori di “Cybersecurity nella PA: strategie e azioni”, tre giorni dedicati alla sicurezza informatica nella Pubblica amministrazione, un evento per approfondire strategie, esperienze e strumenti di difesa, con il coinvolgimento diretto delle istituzioni territoriali, delle società in house dell’Emilia-Romagna, del Trentino Alto-Adige e del Veneto, oltre che dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).

L’iniziativa, organizzata dalle società in house delle tre regioni – Lepida, Informatica Alto Adige, Pasubio Tecnologia e Trentino Digitale – in collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, è pensata per offrire agli enti locali di Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Veneto uno spazio di sensibilizzazione e confronto sulle principali sfide legate alla cybersecurity. Oltre agli interventi e alle sessioni di approfondimento, è prevista anche una simulazione di attacco informatico.

L’assessora Mazzoni ha ricordato che gli strumenti con cui la Regione Emilia-Romagna affronta le sfide della cybersicurezza sono principalmente due. Da un lato il CSIRT-RER (Computer Security Incident Response Team), una struttura operativa dal 2022 e gestita da Lepida, che supporta enti pubblici e sanitari nella valutazione della sicurezza, formazione del personale, monitoraggio delle minacce, diffusione di bollettini di sicurezza e gestione degli incidenti informatici. Dall’altro, il Protocollo d’intesa triennale (dal 2023) con Polizia di Stato e Lepida per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici, attraverso lo scambio di informazioni, la segnalazione tempestiva delle minacce e attività di sensibilizzazione verso i cittadini, come la campagna ‘Il virtuale è reale’.

“Questi strumenti- ha continuato Mazzoni- creano una rete di protezione condivisa e promuovono una cultura diffusa della sicurezza digitale nel territorio. La sfida della cybersicurezza è ormai diventata di sistema. Non riguarda solo la tecnologia, ma tocca la fiducia delle cittadine e dei cittadini nelle istituzioni, la continuità dei servizi pubblici e, in ultima analisi, la tenuta complessiva delle nostre comunità. Per questo motivo, proteggere i dati e i sistemi informatici significa proteggere la vita quotidiana di chi vive, lavora e studia in Emilia-Romagna”.

L’evento può essere seguito al link:  Evento Cybersecurity 2025 | Sito Cerchio ICT

Mamma e papà a teatro, i bimbi al BLA: torna TataBLA!

Mamma e papà a teatro, i bimbi al BLA: torna TataBLA!Con la partenza della nuova stagione del teatro Astoria, a Fiorano Modenese ritorna anche l’apprezzato servizio TataBLA che consente ai genitori di godersi uno spettacolo serale a teatro, affidando i loro figli alle esperte mani di volontari ed operatori che al BLA li intratterranno con divertenti animazioni pensate per loro, in sicurezza.

A partire da sabato 25 ottobre, per ogni spettacolo del sabato sera, bambine e bambini dai 6 ai 12 anni potranno trascorrere una serata al BLA (biblioteca, ludoteca e archivio storico) di Fiorano Modenese, dalle 20.30 fino a fine spettacolo, con attività e laboratori gratuiti, organizzati dai servizi e dalle associazioni del territorio, mentre mamma e papà sono al vicino teatro.

Per partecipare è richiesta solo la prenotazione entro e non oltre il giovedì precedente alla data dello spettacolo, scrivendo o telefonando all’ufficio Cultura del Comune (0536/833237 – email cultura@fiorano.it).

TataBLA è un’azione di welfare culturale, voluta dall’Amministrazione comunale di Fiorano Modenese, in collaborazione con il gestore dell’Astoria, Quelli del ’29, e realizzata coinvolgendo altre realtà associative

Il servizio comincia sabato 25 gennaio, con “Flowers superflat: la superficialità non è mai l’essenza”, laboratorio artistico-pittorico a cura dell’associazione INarte.

Sabato 8 novembre la ludoteca comunale propone “Giochiamo insieme”, serata di giochi da tavolo in compagnia, mentre sabato 22 novembre propone TataBLA propone il laboratorio “RiusAmi” a cura di Caritas Fiorano e Spezzano. Infine sabato 13 dicembre si potrà partecipare a “Atelier per profumieri in erba”, con gli operatori del FabLab di casa Corsini.

Il servizio TataBLA sarà programmato anche nei sabati di spettacolo del 2026, qualora ci siano adesioni alle serate del 2025.

“Siamo orgogliosi di riproporre questa innovativa azione di welfare culturale, a sostegno delle giovani famiglie, per rendere la cultura ancora più accessibile e inclusiva – spiega l’assessore alla cultura e associazionismo, Marilisa Ruini – TataBLA offre infatti ai genitori la possibilità di godersi una serata a teatro mentre i figli trascorrono tempo di qualità al BLA, impegnati in proposte ludiche e culturali adatte alla loro età. Con TataBLA eliminiamo uno degli ostacoli più concreti alla partecipazione culturale: la difficoltà di conciliare i tempi della famiglia con quelli della cultura. È un modo per sostenere le famiglie, valorizzare le nostre biblioteche come spazi di comunità e promuovere il piacere condiviso della conoscenza e del teatro. Un servizio che abbiamo voluto come Amministrazione per promuovere la salute e il benessere delle persone e della comunità e che è possibile realizzare grazie alla collaborazione di Quellidel29 e delle associazioni del territorio (Inarte, Caritas di Fiorano e Spezzano) e agli operatori del Fablab Junior di Casa Corsini e del BLA, che ringrazio di cuore”.

Ceramica e laterizi protagonisti a SAIE 2025

Ceramica e laterizi protagonisti a SAIE 2025Confindustria Ceramica sarà protagonista al SAIE di Bari 2025 (23-25 ottobre) con uno spazio collettivo che riunisce alcune delle principali realtà del comparto italiano dei laterizi: FBM, Fornaci DCB, SIAI Laterizi e wienerberger. La Piazza del Laterizio e della Ceramica, ospitata all’interno del Nuovo Padiglione (#G08), accoglierà lo stand associativo su una superficie di quasi 70 m², dove saranno presentati un mockup di sistema in laterizio e un’area dimostrativa per la posa di lastre ceramiche di Italcer Group, in collaborazione coi i Maestri Piastrellisti di Assoposa. L’obiettivo è valorizzare i temi chiave del settore: innovazione tecnica, qualità esecutiva e sicurezza nei cantieri.

Il concept dello stand si inserisce nella campagna Ceramics of Italy 2025 “Io scelgo la responsabilità. Fallo anche tu”, che mette al centro la sostenibilità ambientale e l’attenzione alla persona, proseguendo il percorso avviato con lo slogan “È per tutti. E dura per sempre!” lanciato al SAIE 2024. In fiera saranno inoltre presentati i più recenti numeri della rivista Costruire in Laterizio – 198 “Case italiane” e 199 “Trasformazione” – disponibili in appositi espositori sfogliabili.

Il Pala Formedil ospiterà un ricco calendario di iniziative curate da Formedil, ente nazionale per la formazione e la sicurezza in edilizia, in collaborazione con Confindustria Ceramica.

  • Seminario formativo (24 ottobre – ore 11:30): condotto dall’Arch. Gazmend Llanaj con l’intervento del Prof. Marco D’Orazio, sarà dedicato alle best practices di cantiere per i sistemi in laterizio, con testimonianze dirette delle aziende dei laterizi.
  • Cantiere unico digitale: un’area dimostrativa che integrerà pavimentazione ceramica a secco (pavimento sopraelevato grazie a Ceramiche Sichenia ed Eterno Ivica) e rivestimento prefabbricato in laterizio (fornito da wieneberger), offrendo ai visitatori un’esperienza concreta di innovazione applicata al cantiere.
  • Ediltrophy 2025: dopo le preselezioni regionali (con sponsor tecnici: Cotto Cusimano, FBM, S.Anselmo, Fornace Ballatore, Fornace di Fosdondo, Solava e wienerberger), la finale della storica gara di arte muraria vedrà, nell’ultimo giorno di fiera, squadre di giovani e professionisti cimentarsi nella realizzazione di due manufatti – una fontana infinita e un barbecue (con laterizi di wieneberger e Siai Laterizi) – mettendo in risalto competenze e creatività applicate al lavoro manuale. Per il secondo anno, nella finale dei giovani verranno inseriti elementi di gres porcellanato, grazie a Italcer Group.

Anche con questo evento (https://www.saiebari.it/it/piazza-ceramica-laterizio-confindustria-ceramica/), Confindustria Ceramica rinnova il proprio impegno a promuovere una cultura del costruire fondata su responsabilità, qualità e futuro sostenibile.

 

Space economy: Emilia-Romagna capitale europea delle antenne satellitari, nasce a Forlì il progetto ERiS

Space economy: Emilia-Romagna capitale europea delle antenne satellitari, nasce a Forlì il progetto ERiS
foto dell’incontro al Mimit

Emilia-Romagna capitale europea delle antenne satellitari grazie al progetto ERiS che, nato a Forlì, punta a creare una filiera nel settore spaziale italiano per lo studio di tecnologie altamente innovative e la successiva industrializzazione di prodotti, a partire dalle antenne a maglie e cablaggi flessibili per l’osservazione della terra, da installare sui satelliti.

Il progetto ERiS – Emilia-Romagna in Space è stato presentato nei giorni scorsi a Roma al ministero delle Imprese e del Made in Italy da Thales Alenia Space Italia insieme a sette Pmi emiliano-romagnole, allo scopo di accedere a contributi pubblici come quelli legati ai contratti di sviluppo.
Al Mimit, assieme al vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, erano presenti le imprese Bercella, Curti, Nautilus, NES, NPC-SpaceMind, Poggipolini, Tex Tech: coinvolte nel progetto insieme alle sette imprese emiliano-romagnole del settore dell’aerospazio delle province delle province di Bologna, Forlì, Parma, Ravenna e Reggio Emilia anche l’Università di Bologna (CIRI Aerospazio) e la Fondazione Mercury. Oltre i rappresentanti di tutte le aziende interessate, hanno partecipato il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, e l’assessora comunale con delega allo Sviluppo economico del territorio e al progetto ‘Forlì Aerospazio’, Paola Casara.

La sede di ricerca e operativa della nuova realtà, che si costituirà come NewCo, sarà a Forlì in un’area già individuata dal Comune, vicina all’aeroporto Ridolfi: nei giorni scorsi è arrivato il via libera del Consiglio comunale forlivese alla cessione alla Fondazione Mercury di un terreno di proprietà del Comune adiacente al tecnopolo dell’aerospazio.

“Per la prima volta si costruisce un progetto di sistema con un gruppo che discute e si presenta insieme alla sua filiera- hanno commentato il vicepresidente Colla e il sindaco Zattini-. Regione Emilia-Romagna e Comune di Forlì non solo condividono la visione di un investimento strategico in un settore che diventerà sempre più centrale, come quello dell’aerospazio, ma siamo a disposizione per accompagnare e sviluppare il progetto anche con le nostre risorse. Al Mimit abbiamo dimostrato di saper fare squadra tra Istituzioni e il sistema imprenditoriale privato, così da posizionare il nostro territorio al centro dell’innovazione spaziale. Qui abbiamo imprese eccezionali capaci di lavorare a livelli qualitativi altissimi e con flessibilità per trovare le soluzioni giuste allo sviluppo tecnologico in orbita”.

“Ringraziamo il Ministero-concludono Colla e Zattini- per l’apertura dimostrata e la volontà di essere al nostro fianco in questa sfida. Con il passaggio dell’aerospazio all’ambito commerciale, si aprono grandi possibilità di crescita a livello mondiale e l’Emilia-Romagna è determinata a giocare fino in fondo la sua parte da protagonista”.

Festival Filosofia 2025: in netto calo le presenze a Sassuolo

Festival Filosofia 2025: in netto calo le presenze a Sassuolo
Festivalfilosofia Sassuolo (ph Elisabetta Baracchi)

Erano state più di 25.000 le presenze a Sassuolo nell’edizione 2024 del Festival Filosofia, numeri di gran lunga più alti rispetto a quelli dell’edizione 2025 dove le presenze sono state poco più di 17.900.

“Un evento riuscito che ha portato in città entusiasmo, momenti di riflessione, confronto e migliaia di persone. Un successo reso possibile da uno straordinario lavoro di squadra che ancora una volta ha visto collaborare pubblico, privato e terzo settore: dal Consorzio Festivalfilosofia, al Servizio eventi culturali e a tutti i dipendenti comunali, dal Centro per le Famiglie alle Biblioteche, dagli operai SGP alle Forze dell’Ordine, ai volontari, alle associazioni e ai tanti partner privati che, insieme, hanno lavorato all’iniziativa, a cui va il nostro più sentito ringraziamento. Un appuntamento che ha chiuso un’estate ricca di oltre 130 eventi realizzati in tutta la città, in centro come nei quartieri, resi possibili solamente grazie alla sinergia con le associazioni ed i privati, la vera grande risorsa cittadina”.

L’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Federico Ferrari, con queste parole, commenta l’edizione 2025 del FestivalFilosofia all’indomani dell’ufficialità dei numeri che hanno mostrato un deciso calo di presenze in città.

Ammontano a 17.908 le presenze nei tre giorni di Festival a Sassuolo – prosegue l’Assessore – con l’apice raggiunto nella giornata conclusiva di domenica, in cui sono state 9234. Il programma filosofico, con Lezioni Magistrali, dibattiti o Lezioni dei Classici è stato il più frequentato. Anche il programma cosiddetto “collaterale” di mostre, laboratori, film, ha raccolto il ragguardevole numero di 6829 partecipanti.

A Fiorano un nuovo spazio di accoglienza per chi vive con disturbi di memoria

A Fiorano un nuovo spazio di accoglienza per chi vive con disturbi di memoriaEntro fine anno aprirà a Fiorano Modenese il nuovo Meeting Centre, un centro di incontro dedicato alle persone con disturbi di memoria e ai loro familiari, presso la struttura denominata La baita all’interno dell’area verde di via Tevere.

L’iniziativa sarà presentata mercoledì 22 ottobre 2025, dalle 18.00 alle 19.30, a Casa Corsini (via Statale 83, Spezzano).

Nel corso dell’incontro informativo due esperte, Chiara Barbanti (psicologa) ed Elisabetta Romano (terapista occupazionale), operatrici dell’Officina della memoria di Formigine, offriranno suggerimenti e consigli pratici per promuovere una comunità più accogliente e consapevole nei confronti di chi ha disturbi di memoria e su come relazionarsi con chi frequenterà il meeting center.

L’appuntamento è rivolto non solo ai familiari delle persone con disturbi di memoria, ma anche a chiunque sia interessato, curioso o desideroso di collaborare e condividere idee per rendere Fiorano Modenese un luogo sempre più inclusivo e “dementia friendly”.

L’ingresso è libero e gratuito; l’evento è promosso da Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, Comune di Fiorano Modenese, AUSL di Modena, in collaborazione con il progetto Dementia Friendly Community e Meeting Centre Italia.

Ricordiamo che per tutto il mese di ottobre, nei punti vendita di Coop Alleanza 3.0, è anche possibile contribuire a sostenere il progetto portato avanti dall’Associazione Sostegno Demenze (Ass.S.De), in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese: un piccolo gesto che aiuterà ad acquistare materiali fondamentali per l’avvio del Meeting Centre fioranese, per creare un ambiente accogliente e informale dove i partecipanti potranno svolgere attività di socializzazione e stimolazione cognitiva.

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