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domenica, 25 Maggio 2025
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Giornate FAI di Primavera, il 22 e 23 marzo visite a Modena, Sassuolo, Concordia, Vignola e Pavullo

Giornate FAI di Primavera, il 22 e 23 marzo visite a Modena, Sassuolo, Concordia, Vignola e PavulloSabato 22 e domenica 23 marzo 2025 torna l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico italiano.

Anche quest’anno, il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia, con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari attivi in tutte le regioni.

«Le Giornate FAI rappresentano da sempre un’occasione unica per riscoprire luoghi solitamente non accessibili o meno noti del nostro territorio», ha sottolineato Vittorio Cavani, Capo Delegazione FAI Modena, durante la conferenza stampa di presentazione delle giornate che si è tenuta nella sede della Provincia di Modena mercoledì 19 marzo. «Un appuntamento importante che quest’anno coincide con la ricorrenza del cinquantenario della nascita del FAI. Un impegno costante che si rinnova per rendere sempre più accessibile il patrimonio culturale e naturalistico locale anche grazie al supporto dei mediatori  artistico-culturali del Gruppo FAI Ponte che offriranno visite in lingua straniera in alcune aperture».

A Modena e dintorni diverse saranno le aperture straordinarie. A Sassuolo si andrà alla scoperta dei passaggi segreti di Palazzo Ducale, un’inedita passeggiata, un’eccezionale anteprima prima dell’effettiva apertura al pubblico, possibile grazie ad una straordinaria collaborazione con i funzionari e il personale delle Soprintendenze.

A Modena saranno organizzate visite straordinarie alla sede storica dell’Istituto “Venturi” non soltanto permetterà di visitare locali normalmente chiusi al grande pubblico perchè destinati a attività didattiche, ma, grazie alla contemporanea apertura della Chiesa di San Domenico e della sua Sagrestia, offrirà l’occasione per conoscere la storia di un intero isolato che tanta importanza ha rivestito nelle trasformazioni ducali Seicentesche della città. Aprirà le porte al pubblico anche Villa Tosi Bellucci di Vignola, sede del Comune dal 1913 ed  importante esempio di architettura neoclassica, simbolo della storia e della cultura della Città.

Le Giornate FAI saranno un occasione unica per visitare l’Aeroporto di Pavullo nel Frignano, perfetta fusione tra il contesto paesaggistico dell’Appennino modenese e il valore storico dell’aeroporto, attivo dal 1923.

Infine a Vallalta di Concordia sulla Secchia, a cura del Gruppo FAI Bassa Modenese, eccezionale apertura del Palazzo Viani-Tagliavacca, costruito alla fine del Settecento per volontà della nobile famiglia Viani, una delle dimore storiche più significative di tutta la pianura modenese.

Sabato 22 e domenica 23 marzo 2025, la Delegazione FAI di Modena, il Gruppo FAI Giovani, il Gruppo FAI dell’Appennino Modenese, il Gruppo FAI della Bassa Modenese, e il Gruppo FAI Ponte tra Culture propongono un ricco programma di aperture speciali.

Per tutte le informazioni sulle modalità delle visite, si consiglia di consultare il sito www.giornatefai.it

conferenza di presentazione

Passaggi segreti del Palazzo Ducale di Sassuolo

Reggia dei duchi di Modena, il Palazzo Ducale si trova in Piazzale delle Rosa, nel cuore del centro storico di Sassuolo. Sotto Francesco I° d’Este (1610-1658) conobbe un’imponente trasformazione voluta per soddisfare le ambizioni e le aspirazioni del duca che da castello, già residenza di Borso e Nicolò d’Este e poi dell’antica famiglia Pio di Savoia, lo volle sua prestigiosa sede di diporto. I lavori di trasformazione, al contrario di quanto si creda, non annullarono l’assetto più antico che fu invece inglobato, mascherato, celato all’interno della nuova residenza che oggi noi ammiriamo.

Il senso del risparmio e della necessità di mantenere, adattare e trasformare in poco tempo e con “poca spesa”, determinò così una sorta di scatola nella scatola (nuovo palazzo e vecchio castello) con la realizzazione anche di spazi non monumentali ma funzionali e soprattutto, perché visibili al solo personale, che conservarono parte dei propri caratteri castellani che cercheremo, laddove ancora esistenti, di mostrare, sorprendendo. Grazie ai lavori di recupero promossi dalle Soprintendenze nell’ultimo decennio, dietro a fastosamente decorati appartamenti ducali, sono stati ritrovati e restaurati spazi e corridoi già utilizzati dalla corte per agevolare le sue stesse funzioni quotidiane ed ottenuti all’interno di interstizi formati tra l’antica struttura castellana e quella settecentesca.

Le Giornate FAI offrono una lunga, inedita passeggiata attraverso una spazio affascinante, curioso, vastissimo. Un’eccezionale anteprima prima dell’effettiva apertura al pubblico, possibile grazie ad una straordinaria collaborazione con i funzionari e il personale delle Soprintendenze.

 

Sede storica dell’Istituto Venturi, ex Accademia Ducale Atestina di Belle Arti

Fino al 1785 il fabbricato, oggi sede storica dell’Istituto di istruzione superiore “A. Venturi”, faceva parte del convento domenicano e ospitava il Tribunale dell’Inquisizione. In quell’anno il duca Ercole III d’Este decise di abolire il Santo Uffizio e assegnare all’ architetto Giuseppe Maria Soli (Vignola, 1747-Modena,1822) la trasformazione dell’edificio in una scuola d’arte, divenuta nel 1790 Accademia Atestina di Belle Arti. Soli, formatosi tra Bologna e Roma, fu il principale esponente del Neoclassicismo modenese. Il progetto ebbe i suoi punti di forza nella realizzazione della facciata, nel Cortile dell’Esedra e nella Sala delle Adunanze al secondo piano. L’edificio é rimasto intatto rispetto alle trasformazioni settecentesche.

L’apertura dell’Istituto “Venturi” non soltanto permetterà di visitare locali normalmente chiusi al grande pubblico perchè destinati a attività didattiche, ma, grazie alla combinazione di apertura di San Domenico e della sua Sagrestia, offrirà l’occasione per conoscere la storia di un intero isolato che tanta importanza ha rivestito nelle trasformazioni ducali Seicentesche della città.

 

Chiesa di San Domenico e Sagrestia

Durante le Giornate di Primavera conosceremo parte di uno degli isolati più antichi della città occupato dai Padri Domenicani fin dal secolo XIII. Un tempo spazio unitario, oggi racchiude quattro diversi siti: la sede storica dell’Istituto Venturi, la chiesa San Domenico, l’Archivio di Stato e i licei. L’isolato si trova nella parte settentrionale del centro cittadino, a fianco di quello che era l’ingresso del canale Naviglio, importante collegamento d’acqua verso il Po, una posizione che assunse grande rilievo nel Seicento durante le trasformazioni di Modena in nuova capitale del ducato.

La monumentale Chiesa di San Domenico occupa il lato est dell’isolato omonimo un tempo convento dei Padri Domenicani attiguo ad una delle 4 porte urbiche esistenti prima dell’Addizione Erculea. Sulla destra di chi guarda la porta d’accesso alla chiesa sta la via III Febbraio un tempo orto conventuale poi inglobato nell’area di rispetto del complesso ducale voluto dai duchi Estensi all’indomani del loro trasferimento da Ferrara.

 

Villa Tosi Bellucci

Villa Tosi-Bellucci, sede del Comune di Vignola dal 1913, è un raffinato edificio ottocentesco progettato da Giuseppe Maria Soli. Situata a 125 metri sul livello del mare, la villa si trova appena fuori dalle antiche mura della città, circondata da un ampio giardino. Gli affreschi di Pietro Minghelli arricchiscono l’interno, rendendo la villa un importante esempio di architettura storica nel cuore di Vignola.

Villa Tosi-Bellucci fu progettata da Giuseppe Maria Soli, uno dei più importanti architetti del suo tempo, su commissione di Giuseppe Bellucci, un esponente della borghesia agraria locale, negli anni ’80 del 1700. Il progetto neoclassico, avviato nel 1815, fu completato nei primi anni ’20, prima della morte del committente. Dopo la sua morte, la villa divenne residenza della famiglia Bellucci. Nel 1914, il Comune di Vignola acquistò l’edificio e lo trasformò nella sua sede. L’edificio fu ristrutturato dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, mentre il giardino ospita oggi il monumento ai caduti della Grande Guerra.

La visita alla Villa Tosi-Bellucci durante le Giornate FAI rappresenta un’opportunità unica di immergersi in un importante esempio di architettura neoclassica, simbolo della storia e della cultura di Vignola.

 

Aeroporto G. Paolucci

L’Aeroporto G. Paolucci di Pavullo nel Frignano si trova nell’Appennino Modenese, a circa 700 m s.l.m., immerso in un paesaggio collinare di rara bellezza. Circondato da boschi e prati, gode di una vista panoramica sulle valli del Frignano. La struttura si estende su un’ampia area pianeggiante, incastonata tra dolci rilievi. Il contesto è rurale, caratterizzato da biodiversità e tranquillità, con il vicino centro urbano di Pavullo che completa l’equilibrio tra natura e servizi.

L’Aeroporto di Pavullo nel Frignano, inaugurato nel 1923, nasce come infrastruttura strategica per il volo a vela e per l’addestramento militare. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu utilizzato come base aeronautica per poi essere completamente distrutto il 5 agosto del 1944. Dal 1985 l’aeroporto ha assunto un ruolo civile, diventando un punto di riferimento per l’aviazione sportiva internazionale grazie ai prestigiosi campionati Europei e Mondiali ospitati e alla formazione di piloti. La struttura si distingue per la sua lunga tradizione aeronautica, che si intreccia con il patrimonio culturale del territorio modenese.

L’Aeroporto di Pavullo nel Frignano si svela in tutta la sua straordinarietà, offrendo un viaggio tra storia, aviazione e paesaggio. I visitatori potranno accedere alle strutture, scoprendo la lunga tradizione aeronautica del luogo attraverso visite guidate e racconti.

 

Palazzo Viani Tagliavacca

A Vallalta, frazione di Concordia sulla Secchia, sorge l’imponente complesso architettonico, noto anche come il “Palazzone” o il “Casino” che, pur essendo attualmente di proprietà della Ditta Menù di Medolla, è ancora conosciuto come “Palazzo Viani Tagliavacca”.

Della famiglia Viani, di origine mantovana e “oriunda” mirandolese, si ha notizia già nel 1533, quando Viano de Viani aveva ottenuto un “diploma” di carattere nobiliare da Galeotto II° Pico, poi confermato anche da Federico II° Pico, nel 1599. I Viani furono riconosciuti ufficialmente nobili nel 1783, grazie alla benevolenza del Duca di Modena su istanze del Governatore della Mirandola in cui si documentava l’antica storia della famiglia e che “non aveva mai dovuto lavorare per mantenere il proprio decoro, ma che i mezzi economici derivavano direttamente dalle loro proprietà”. L’aver raggiunto questa elevata posizione sociale spinse Pietro, per sé e per i tre figli, verso la costruzione di una grande villa a Vallalta, come simbolo della loro posizione nobiliare e rilevanza economico-sociale. I lavori iniziarono nel 1778, come testimonia una lapide posta nella “controloggia” al piano terra e si conclusero nel 1785.

La grandiosa mole di questo palazzo, che si innalza massiccia sulla pianura circostante, conserva nella purezza delle linee settecentesche e nella grandiosità delle sale, dello scalone e delle stanze, un’impronta raffinata più tipica di una dimora cittadina. Il “Casino Viani” era costituito da un complesso di edifici organizzati intorno ad una corte aperta ed articolato in un nucleo centrale di grande imponenza, adibito all’abitazione padronale, collegato a due ali laterali di minore rilevanza, adibite, l’una ad abitazione colonica e l’altra a servizi.  Nella ristrutturazione del 1922 purtroppo venne demolita una delle ali e riedificata, come corpo staccato adibito al custode.

Confesercenti Sassuolo: il centro necessita di maggiori posti auto ma mercato e fiere restino in piazza

Confesercenti Sassuolo: il centro necessita di maggiori posti auto ma mercato e fiere restino in piazzaDurante l’incontro del 12 febbraio, convocato dall’Amministrazione e al quale hanno partecipato numerosi esercenti, erano già emerse sia l’urgente esigenza di aumentare i posti auto in Piazza Martiri Partigiani che alcune proposte di recupero spazi a tal fine.

“La riqualificazione della piazza – afferma Emanuele Costetti, Direttore di Confesercenti Area del Distretto Ceramico – ha comportato una significativa riduzione dei posti auto disponibili, aggravando una situazione già critica, soprattutto ora che, a causa del cantiere del parcheggio privato in fase di costruzione, si sono persi ulteriori parcheggi nelle strade limitrofe. Il problema è evidente nella sua urgenza. Per questo invitiamo l’Amministrazione a considerare seriamente le richieste dei commercianti e ci rendiamo disponibili per un confronto costruttivo, con l’obiettivo di individuare soluzioni al problema. Tuttavia, sottolineiamo che una riorganizzazione efficace del piano sosta e della viabilità del centro storico non potrà avvenire prima del completamento del parcheggio privato.”

“Inoltre, riguardo allo spostamento di alcuni eventi da Piazza Martiri Partigiani a Piazzale della Rosa, tema già emerso durante l’incontro del 12 febbraio, riteniamo necessario chiarire che non è mai stata espressa la volontà di trasferire le Fiere di Ottobre o i mercati settimanali, che hanno una tradizione secolare e sono parte integrante dell’identità commerciale della nostra città. Siamo convinti dell’importanza di mantenere questi eventi nelle loro sedi attuali, consapevoli delle esperienze negative vissute in occasione della riqualificazione di Piazza Martiri e di quanto accaduto in altri comuni, dove simili cambiamenti hanno portato a un forte calo di presenze nel centro storico” conclude Costetti.

 

L’arte incontra il teatro: in mostra al Carani le fotografie di Peter Pflügler

L’arte incontra il teatro: in mostra al Carani le fotografie di Peter Pflügler
foto dalla serie “Now Is Not The Right Time” del fotografo austriaco Peter Pflügler

In occasione dello spettacolo “Perfetti Sconosciuti”, in scena al Teatro Carani giovedì 20 e venerdì 21 marzo, inaugura giovedì 20 marzo a partire dalle ore 18:30 la mostra allestita nel foyer del teatro Carani con opere fotografiche tratte dalla serie Now Is Not The Right Time (2023) di Peter Pflügler (St. Pölten, Austria, 1987).

L’evento espositivo rientra nel progetto Arte&Teatro: ideato da Federica Benedetti, è un format sperimentale che si basa sulla contaminazione tra teatro e arti visive, attraverso l’associazione di uno spettacolo teatrale a una mostra il cui concept metta in dialogo quanto accade sul palcoscenico con opere fotografiche, video, performative o di altro tipo.
La serie di Peter Pflügler, che prende le mosse da una vicenda autobiografica per esplorare attraverso la fotografia l’impossibilità dei segreti e quello che tacitamente condividiamo quando cerchiamo di nascondere qualcosa, viene presentata in concomitanza con lo spettacolo Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese.

Nella pièce teatrale i personaggi hanno vite parallele ermeticamente custodite all’interno dei loro cellulari. Quando ne emergono, i loro rapporti, siano essi tra amici, tra marito e moglie, tra madre e figlia, si incrinano fino a compromettersi irrimediabilmente.
Peter Pflüger lavora assieme ai genitori per affrontare il trauma legato al tentativo di suicidio del padre, avvenuto quanto l’autore aveva solo due anni e taciuto per i successivi venti, fino a riuscire nell’intento di ripristinare con loro una relazione autentica.
La storia personale dell’artista diventa un’occasione per veicolare un messaggio dal contenuto più ampio: l’impossibilità dei segreti, la loro presenza e il loro peso nella relazione con l’altro a prescindere dalla nostra pretesa di occultarli. Nelle opere, infatti, una dimensione intima, privata convive con una prospettiva universale, capace di parlare a tutti perché tutti noi nascondiamo qualcosa.

Peter Pflüger lavora con la metafora e con la concretezza dello spazio: posa gli occhi su luoghi, persone o oggetti significativi per la sua storia e interviene su di essi costruendo uno scenario su cui poi interferisce, facendo emergere quello che c’è dietro alle cose. L’artista letteralmente mette in scena, ma non tanto per creare un nuovo mondo: piuttosto per sfidare l’osservatore a guardare quello stesso mondo in modo diverso, producendo chiavi di lettura inaspettate rispetto alle intenzioni che avevano dato origine alle opere.
Per l’artista, infatti, la fotografia è “un modo per connettersi, creare un dialogo, comunicare. C’è una monumentalità senza tempo nella fotografia, che la rende molto adatta a lavorare e mettere in discussione il tempo, la memoria e il nostro rapporto con essa”.

Nella pratica di Peter Pflüger la fotografia diventa dunque un medium che permette di scavare nel passato, attivando un confronto intergenerazionale per indagarne anche gli aspetti più complessi e dolorosi grazie alla forza di immagini, capaci di veicolare con immediatezza anche quei messaggi che con le parole sarebbe più ostico comunicare.
La mostra sarà visitabile gratuitamente giovedì 20 marzo dalle ore 18:30 alle 20.00 e venerdì 21 marzo dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 18.30 alle 20.00.

Regione, Bilancio 2025-2027: manovra da 14,3 miliardi di euro

Regione, Bilancio 2025-2027: manovra da 14,3 miliardi di euro
Il presidente della Regione, Michele de Pascale

Ridimensionati gli aumenti dell’addizionale Irpef nel triennio e, in attesa di definire un nuovo sistema di compartecipazione progressiva basata sull’Isee, nessun ticket farmaceutico per i cittadini già esenti. Sono queste le novità contenute nella manovra di bilancio 2025-2027 della Regione Emilia-Romagna, al termine del confronto con le parti sociali e il tavolo con Cgil, Cisl e Uil da cui è scaturito un verbale sui correttivi. Manovra che, dopo l’esame di tutte le Commissioni assembleari, approderà domani in Commissione bilancio per gli emendamenti. L’arrivo in Aula per il voto finale dell’Assemblea legislativa è previsto per fine mese.

Si tratta del primo bilancio della XII Legislatura, che va ad assumere le priorità definite dal programma di mandato del presidente, Michele de Pascale: un volume da 14,3 miliardi di euro, di cui oltre 10 per la sanità, e con il quale terminerà contestualmente l’attuale esercizio provvisorio per i conti regionali.

“Ci troviamo a predisporre una manovra di bilancio particolarmente complessa in tempi molto rapidi considerata la tempistica di insediamento e la finalità di limitare al massimo l’esercizio provvisorio-sottolineano de Pascale e l’assessore regionale al Bilancio, Davide Baruffi-. Questo aspetto in una fase iniziale ha reso più complicato il pieno sviluppo del confronto con tutte le realtà associative e sindacali, che però abbiamo voluto immediatamente recuperare con determinazione e con volontà di ascolto. La Regione Emilia-Romagna ha scelto di assumersi la responsabilità di difendere prioritariamente il servizio sanitario e la tutela delle fragilità, a fronte di una politica nazionale, e questo è un dato oggettivo, che taglia risorse agli enti locali e non garantisce un adeguato finanziamento alla tutela della salute pubblica”.

Per questo, “si è valutato di azionare una pluralità di leve per distribuire nella maniera più equa possibile la manovra. Per aspetti normativi indipendenti dalla volontà della Regione, sul 2025 l’unica leva fiscale azionabile è principalmente quella dell’addizionale Irpef, mentre sul 2026 e 2027 è, invece, possibile intervenire anche con altri gettiti. A fronte delle richieste emerse dal confronto con sindacati, abbiamo preso l’impegno formale di prevedere, contestualmente all’entrata in vigore della manovra complessiva, una riduzione della terza aliquota Irpef che riacquisisce una piena progressività”. De Pascale e Baruffi hanno voluto ringraziare le organizzazioni sindacali e le forze economiche e sociali: “Pur nell’esprimere legittime critiche, hanno affrontato questa discussione con un grande senso di responsabilità, ribadendo insieme a noi la priorità del Servizio sanitario regionale, e la manovra passa ora al dibattito dell’Assemblea legislativa. Da questo momento- concludono- il nostro impegno sarà dimostrare agli emiliano-romagnoli che queste risorse andranno realmente a garantire e incrementare i servizi essenziali”.

 

Le misure

Viene confermato il potenziamento strutturale senza precedenti del Fondo regionale per la non autosufficienza, uno tra i più alti a livello nazionale: oltre mezzo miliardo di euro (esattamente 568,2 milioni). È previsto, infatti, un aumento già dal 2025 di 84 milioni di euro rispetto al bilancio previsionale 2024, e per ulteriori 25 milioni nel 2026 (+110 milioni) e nel 2027 (+135 milioni). Le persone non autosufficienti in Emilia-Romagna oggi sono 220mila e nei prossimi 20 anni potrebbero salire a 370mila.

La Regione interverrà con mezzi propri sulla sanità. E, senza rinunciare alla vertenza aperta con il Governo nazionale per un adeguato trasferimento di fondi, intende avviare una autoriforma del sistema regionale. Sindacati e Regione hanno convenuto sulla necessità di sottoscrivere a breve un documento di indirizzi che permetta di condividere obiettivi concreti ed esigibili a partire dai quali realizzare la riforma del servizio sanitario regionale, il potenziamento dei servizi rivolti alla non autosufficienza e di quelli rivolti alla salute e sicurezza sul lavoro, valorizzando al contempo il personale sanitario e sociosanitario.

Per continuare a garantire ai cittadini, a partire da quelli più fragili, servizi essenziali di qualità, la Giunta ha reputato necessaria la crescita delle entrate, attraverso l’aumento dell’addizionale regionale Irpef, del ticket sanitario, dell’Irap e del bollo auto.

A seguito al confronto con le forze sociali e del verbale sottoscritto all’ultimo tavolo con le Organizzazioni sindacali, viene ridimensionata la maggiorazione prevista sull’addizionale Irpef per il terzo scaglione di redditi (compresi tra i 28mila e i 50mila euro). In particolare, rispetto al +1% annunciato per il triennio 2025-2027, verrà rimodulato l’intervento con un aumento dello 0,9% per il 2025, 0,75 per il 2026 e 0,6 per il 2027. E per il quarto scaglione di reddito (oltre i 50 mila euro) l’incremento rimane dello 1,06%.

Inoltre, non saranno previsti pagamenti del ticket sulle prescrizioni farmaceutiche i cittadini già esenti dal pagamento per visite ed esami.

Riguardo all’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), l’aliquota base è attualmente pari al 3,9% e verrà applicata una maggiorazione omogenea dello 0,3%, operativa dal 2026, con attenzione specifica ad alcune categorie, a partire dal Terzo settore. Infine, verrà aumentata del 10% la tassa automobilistica, il cosiddetto bollo auto, in una regione, l’Emilia-Romagna, che per anni non ha applicato alcuna maggiorazione alla tassa automobilistica: l’aumento sarà operativo a partire dal 2026.

Nuovi investimenti per 1,9 miliardi di euro su lavoro, imprese e comunità. La manovra di bilancio 2025-2027, tra risorse regionali, europee e statali, comprese quelle del Pnrr, vede una crescita di contributi e investimenti: 167 milioni per sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente, 109,5 milioni per agricoltura, 58 milioni per turismo, 672 milioni per trasporti, viabilità e mobilità, 265 milioni sviluppo economico, 284 milioni per politiche per lavoro e formazione professionale, 57 milioni per edilizia, 17 milioni per politiche giovanili, sport e tempo libero, 73 milioni per istruzione e diritto allo studio, 110 milioni per energia e diversificazione delle fonti energetiche, 105 milioni per politiche sociali e famiglia.

Sabato a Maranello incontro con Franco Mussida

Franco Mussida, chitarrista e compositore, tra in fondatori della Pfm (Premiata Forneria Marconi) e creatore di una delle scuole più prestigiose di musica, Cpm Music Institute di Milano, presenta il suo ultimo libro, “Il Bimbo del Carillon” (Salani Editore), con il giornalista Elia Perboni. L’appuntamento è alla Biblioteca Mabic di Maranello sabato 22 marzo alle ore 17 (ingresso libero).

Le pagine del volume vedono scorrere la vita artistica e personale del grande musicista, della sua profonda ricerca sul rapporto tra suoni ed emozioni, l’introspezione, la connessione con la natura, la musica che parla ai sentimenti, che tocca le corde profonde dell’anima. A fine incontro, proposto nell’ambito del ciclo “Lib(e)ri di scrivere” e durante il quale ci sarà anche spazio per domande dal pubblico, Mussida sarà disponibile per il firmacopie.

Franco Mussida è un chitarrista, compositore e cantautore. Virtuoso dello strumento, è noto per essere stato uno dei membri fondatori della Premiata Forneria Marconi, di cui ha firmato molti successi, tra cui Impressioni di settembre e, nell’ambito dell’arrangiamento e della produzione, molti dei brani di Fabrizio De André rivisti dal gruppo stesso. È autore di progetti musicali legati al teatro e al mondo delle arti concrete (pittura e scultura) nonché scultore egli stesso. È inoltre un ricercatore nell’ambito della pedagogia artistica e della comunicazione musicale.

Comune e Sassuolo Calcio insieme per il parco “Le Querce”

Comune e Sassuolo Calcio insieme per il parco “Le Querce”Riqualificare il campetto di quartiere del parco Le Querce offrendo così nuove opportunità ai ragazzi e un rinnovato punto d’aggregazione per l’intero quartiere.

È questo l’obiettivo che Sassuolo Calcio e Comune di Sassuolo si sono prefissati partecipando all’edizione 2024/2025 di “Fattore Campo”, l’iniziativa CSR di BKT per donare nuovi spazi di gioco alle città partecipanti, legata al concorso BKT premia.

Il “Parco Le Querce” è il piccolo parco di quartiere della prima periferia cittadina, dotato di un’area giochi per bambini e campetto recintato, pavimentato ma senza le linee di gioco e provvisto di porte da calcio obsolete e danneggiate.

In caso di vittoria le porte da calcetto saranno sostituite. Inoltre sarà prevista l’installazione di canestri da basket con la tracciatura delle linee del campo per le due discipline sportive e verrà riparata la recinzione con messa in sicurezza generale della zona che potrebbe prevedere l’eventuale sostituzione o manutenzione straordinaria delle panchine nei pressi del campo e l’installazione dell’impianto di illuminazione.

“Maggiore attenzione ai quartieri cittadini ed alle loro esigenze – chiarisce la Vicesindaco del Comune di Sassuolo, con delega allo Sport, Serena Lenzotti – questo è l’obiettivo che ci siamo prefissati sin dal nostro insediamento e questo vorremmo ottenere anche grazie all’indispensabile collaborazione del Sassuolo Calcio che ancora una volta si dimostra sensibile e disponibile alla città ed ai suoi cittadini. Vorremo poter restituire al quartiere un parco completamente riqualificato e moderno, sicuro e fruibile per le famiglie e per i giovani. Il mio invito a tutti è quello di partecipare al concorso e votare il progetto del Sassuolo Calcio affinché ancora una volta il binomio sport/sociale risulti vincente in città”.

Tutti i cittadini possono partecipare e contribuire a far vincere il progetto di riqualificazione per la nostra città: per scalare la classifica di questo concorso è necessario l’apporto di tutti.  L’acquisizione di punti è legata alla partecipazione al concorso denominato Bkt Premia. Partecipare è semplice: è necessario registrarsi sul sito Bkt Premia (https://www.bktpremia.it/login.aspx), selezionare la squadra della nostra città U.S. Sassuolo Calcio, e giocare alle varie iniziative proposte sulla piattaforma.

Le giocate dei singoli utenti faranno acquisire punti classifica per il concorso Fattore Campo e, allo stesso tempo, daranno loro la possibilità di vincere i premi messi in palio da Bkt.

Il regolamento completo è disponibile sul sito “BKT Premia”, mentre per monitorare la posizione in classifica della squadra della nostra città è necessario consultare il sito di Fattore Campo a questo link: https://www.fattorecampo.org/.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 20 marzo 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 20 marzo 2025Nelle ore più fredde del mattino possibile formazione di nebbie sulla costa e sulle pianure adiacenti al Po, in rapido dissolvimento. Per il resto della giornata sereno o poco nuvoloso salvo la formazione di nubi ad evoluzione diurna lungo il crinale appenninico durante le ore centrali della giornata.

Temperature minime ancora su valori inferiori alla media, intorno a 0/1 grado nei capoluoghi. Valori più bassi sulle aree extraurbane con locali gelate notturne e mattutine. Massime in ulteriore aumento, intorno a 13/14 gradi nelle aree interne e 12 gradi lungo la costa. Venti deboli variabili. Mare poco mosso.

(Arpae)

Sulla A1 annullata la chiusura della stazione di Modena sud

Sulla A1 annullata la chiusura della stazione di Modena sudSulla A1 Milano-Napoli, è stata annullata la chiusura della stazione di Modena sud, in uscita per chi proviene da Bologna, prevista dalle 22:00 di questa sera martedì 18 alle 6:00 di mercoledì 19 marzo.

L’Emilia-Romagna accoglie due pazienti oncologici in arrivo dalla Palestina ed uno dei feriti nell’incendio in discoteca in Macedonia

L’Emilia-Romagna accoglie due pazienti oncologici in arrivo dalla Palestina ed uno dei feriti nell’incendio in discoteca in Macedonia
Massimo Fabi, Assessore alle Politiche per la salute

Due piccole pazienti palestinesi ed una donna macedone saranno curate in Emilia-Romagna. È previsto, infatti, nella tarda serata di oggi l’arrivo all’aeroporto di Milano Linate di uno dei feriti dell’incendio scoppiato in una discoteca a Kocani, nella Macedonia del Nord nei giorni scorsi. Si tratta di una donna di 28 anni, che sarà immediatamente trasferita al Centro ustioni dell’Ospedale Maggiore di Parma.

Per domani sera, sempre nello scalo milanese, è invece in programma l’arrivo di due pazienti, provenienti da Gaza, una di 8 e una di 14 anni, che saranno prese in cura dal reparto Oncoematologico del Policlinico S.Orsola di Bologna. I familiari di una delle due giovani pazienti saranno ospitati da Ageop.

“Abbiamo subito dato la disponibilità – afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi – a prenderci cura di queste giovani pazienti, alle quali diamo il benvenuto. La nostra è una regione solidale, che non si tira indietro davanti a situazioni drammatiche e di estremo bisogno, mettendo a disposizione un sistema sanitario pubblico d’eccellenza. Ringrazio le direzioni degli ospedali, i medici e tutto il personale che si prenderà cura di loro”.

L’operazione, promossa dal Governo nell’ambito dell’attività di Protezione civile europea, è coordinata dalla Prefettura di Bologna in collaborazione con il Dipartimento nazionale di Protezione civile e l’assessorato regionale alle Politiche per la salute.

Circolazione ferroviaria sospesa fra Reggio e Sassuolo nel weekend per interventi di manutenzione

Circolazione ferroviaria sospesa fra Reggio e Sassuolo nel weekend per interventi di manutenzioneDalle 21.00 di sabato 22 alle 05.00 di lunedì 24 marzo Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) eseguirà lavori di manutenzione straordinaria nella stazione di Reggio Emilia. In particolare, verranno rinnovati alcuni deviatoi e l’intersezione da cui si dirama la linea per Sassuolo gestita da FER. Il rinnovo dell’intersezione renderà necessaria la temporanea sospensione della circolazione dei treni fra Reggio Emilia e Sassuolo.

DOMENICA 23 MARZO MODIFICHE AL SERVIZIO

Domenica 23 marzo il servizio di Trenitalia Tper fra le stazioni di Reggio Emilia e Sassuolo sarà effettuato con autobus.

Possibili aumenti dei tempi di percorrenza in relazione anche al traffico stradale; i posti disponibili sui bus possono essere inferiori rispetto al normale servizio offerto. Sui bus non è ammesso il trasporto bici e animali di grossa taglia, a eccezione dei cani guida.

I sistemi di acquisto sono aggiornati.

“Tutte figlie di Eva”, domenica al Crogiolo Marazzi promosso dall’Associazione ‘Non è Colpa Mia’

“Tutte figlie di Eva”, domenica al Crogiolo Marazzi promosso dall’Associazione ‘Non è Colpa Mia’L’Associazione ‘Non è Colpa Mia’ ha organizzato l’evento Tutte figlie di Eva che si terrà il domenica 23 marzo alle ore 17:45 presso il Crogiolo Marazzi, nell’ambito delle iniziative organizzate dall’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico in occasione della Festa della Donna, con il patrocinio del Comune di Sassuolo.

Per il quarto anno si vuole riproporre lo stesso format, per cui l’evento sarà dedicato alla figura della donna, alla sua forza, al coraggio e soprattutto alla sua identità in quanto donna. Gli ospiti del convegno si racconteranno attraverso le loro esperienze e il loro vissuto, da vari punti di vista. L’evento, rivolto alla cittadinanza e proposto per il quarto anno, “racconta” le vite e le esperienze delle donne attraverso testimonianze dirette, di donne ma anche di uomini.

Interverranno il Dott. Simone Terreni, Ingegnere e Imprenditore Digitale, Managing Director di VoipVoice, CEO & Founder di Inside Factory. È stato inserito tra i 100 Top Manager 2021 secondo Forbes. Nel 2022 è salito agli onori delle cronache nazionali per aver normalizzato l’assunzione di una collaboratrice in gravidanza, gesto che gli è valso il “Pegaso d’argento della Regione Toscana”, un riconoscimento ufficiale per aver promosso politiche di accesso al lavoro basate sulle pari opportunità;

la Dott.ssa Giulia Paganelli Antropologa, scrittrice e storica, le è stato conferito il premio per il Miglior prodotto digital ai Diversity Media Awards 2023.

Ad affiancare il racconto delle esperienze, sarà presente l’Avv. Cesarina Manassero, in qualità di Presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Torino la quale, oltre a raccontare la storia della sua compaesana e prima avvocata Lidia Poet, esporrà l’evoluzione dei diritti acquisiti in capo alla donna nel corso della storia, anche e soprattutto con riferimento alla carriera di avvocatessa e magistrato.

A chiudere l’intervento della Dott.ssa Paola Elisa Rossetti, Dirigente del Centro Antiviolenza Distrettuale Tina.

L’evento sarà presentato e moderato dall’Avv. Angela Ninzoli e dall’Avv. Simona Fiandri.

Il seminario ha lo scopo di dare una conoscenza il più esaustiva possibile del ruolo della donna nei nostri giorni. Dal punto di vista artistico, gli interventi delle relatrici saranno alternati da performance teatrali dirette da Roberta Barra che si esibirà insieme ad altre attrici, portando in scena tematiche relative alla donna.

Durante l’evento saranno venduti gadget prodotti dall’associazione e realizzati con le grafiche della calligrafa Martina Mammi, il cui ricavato sarà devoluto al Centro Antiviolenza Distrettuale Tina. L’iniziativa sarà trasmessa in diretta streaming in collaborazione con Linea Radio.

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Modena ha deliberato n. 2 crediti in diritto di famiglia.

Per partecipare all’evento è possibile iscriversi alla mail: nonecolpamia.ets@gmail.com.

Linea Bologna – Rimini: interventi di manutenzione straordinaria, modifiche alla circolazione dei treni

Linea Bologna – Rimini: interventi di manutenzione straordinaria, modifiche alla circolazione dei treniRFI, LINEA BOLOGNA – RIMINI: INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA

Dalle 23.30 di venerdì 21 alle 04.00 di lunedì 24 marzo Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) eseguirà lavori di manutenzione straordinaria sulla linea Bologna – Rimini, fra le stazioni di Faenza e Forlì.

In particolare, verranno realizzati interventi di impermeabilizzazione di un viadotto ferroviario, composto da quattro arcate in muratura e della lunghezza di circa 100 metri, mediante la posa di una speciale membrana. Per eseguire i lavori sarà necessaria la temporanea rimozione dei binari, delle traverse e della massicciata ferroviaria, con sospensione della circolazione dei treni fra le stazioni di Faenza e Forlì.

Le modifiche al servizio ferroviario sono consultabili sui canali di acquisto delle imprese ferroviarie.

Circa 40 i tecnici di RFI e delle imprese appaltatrici che saranno impegnati nel cantiere con l’ausilio di 20 mezzi d’opera.

L’investimento di RFI è di 2 milioni e 300 mila euro.

 

TRENITALIA, TRENITALIA TPER: MODIFICHE ALLA CIRCOLAZIONE SULLA LINEA BOLOGNA – RIMINI

Sabato 22 e domenica 23 marzo il servizio di Trenitalia e Trenitalia Tper sulla linea Bologna – Rimini subirà alcune modifiche.

I provvedimenti sono necessari per consentire al gestore dell’infrastruttura di effettuare interventi di manutenzione straordinaria, che richiedono la sospensione della circolazione ferroviaria fra Faenza e Forlì.

I sistemi di acquisto sono aggiornati.

Nel dettaglio:

  • Treni del Regionale: previste modifiche di orario, variazioni di percorso e cancellazioni. Fra le stazioni di Faenza e Forlì sarà attivo un servizio con bus. Previsti bus di rinforzo anche fra Cesenatico e Rimini, a servizio in particolare delle località di Gatteo a Mare, Bellaria, Torre Pedrera e Rimini Viserba.
  • Per i treni Intercity Lecce/Bari/Pescara – Bologna/Milano/Bolzano e Intercity Notte delle relazioni Lecce – Milano/Torino sono previste modifiche di orario, variazioni di percorso e cancellazioni parziali o totali. Il treno Intercity 613 e i treni Intercity Notte 752, 754, 755, 757, 758, 765 subiranno variazioni anche il 21 marzo. Il treno Intercity 604 subirà variazioni anche il 24 marzo. Previsto servizio sostitutivo con bus per le tratte soppresse di alcuni treni Intercity.
  • I treni Frecciarossa della relazione Milano-Ancona-Pescara-Bari-Lecce-Taranto, via Adriatica, subiscono modifiche di percorso, con limitazioni nella stazione di Bologna C.le, o soppressione della tratta Bologna-Rimini e soppressioni integrali. Alcuni collegamenti sono interessati anche nei giorni 21 e 24 marzo.

Laddove previsto il servizio con bus, è possibile un aumento dei tempi di percorrenza in relazione anche al traffico stradale; i posti disponibili possono essere inferiori rispetto al normale servizio offerto. Sui bus non è ammesso il trasporto bici e animali di grossa taglia, a eccezione dei cani guida.

Si invitano tutti i clienti a consultare in prossimità della data del viaggio i vari canali di informazione e di acquisto di Trenitalia, che sono costantemente aggiornati, nonché le comunicazioni informative sulle variazioni del servizio veicolate tramite mail o SMS.

Informazioni di dettaglio disponibili su www.trenitalia.com e tramite Smart Caring personalizzato su App di Trenitalia. Per maggiori informazioni, attivo il call center gratuito al numero 800 89 20 21.

 

La giunta maranellese ricorda le vittime del Covid

La giunta maranellese ricorda le vittime del CovidOggi, nella Giornata nazionale dedicata alle vittime del Covid, la Giunta maranellese ha voluto ricordare i concittadini scomparsi in quel tragico periodo, attraverso un momento di raccoglimento che si è tenuto presso il Parco dei Mari in Via Mediterraneo.

All’interno dell’area verde lo scorso anno fu inaugurato uno Spazio in memoria delle vittime della pandemia, istituito in seguito all’approvazione unanime del Consiglio comunale. Nel medesimo parco, in quell’occasione, furono anche installate una scultura, che raffigura due volti in un gesto di sostegno reciproco, e una targa commemorativa.

“Il ricordo di quel periodo – ha sottolineato oggi il Sindaco di Maranello, Luigi Zironi – continua a suscitare in noi forti emozioni e profonde riflessioni. In una giornata come questa, il nostro pensiero va innanzitutto a coloro che non ci sono più e ai loro familiari, che in quei giorni terribili, nel momento più difficile, non hanno potuto assistere i loro cari come avrebbero voluto”.

“La comunità maranellese è sempre stata al loro fianco – ha aggiunto il Sindaco – e continuerà ad esserlo, nel rispetto dei valori nei quali si riconosce: la solidarietà, il coraggio, la coesione sociale e la tutela dei più fragili. Senza mai dimenticare il contributo decisivo di quanti si sono spesi per la collettività, fino a rischiare le propria vita per gli altri: il personale delle strutture socio-sanitarie, i medici di medicina generale, le associazioni di volontariato, le forze dell’ordine, le parrocchie, le imprese con le loro donazioni e tutti i cittadini che si sono resi disponibili a dare una mano. Le occasioni per ringraziare tutti per ciò che hanno fatto non basteranno mai”.

Libera, gratuita e veloce, la rete pubblica regionale EmiliaRomagnaWiFi supera i 6 milioni di utenti unici in 12 mesi

Libera, gratuita e veloce, la rete pubblica regionale EmiliaRomagnaWiFi supera i 6 milioni di utenti unici in 12 mesiOltre 6 milioni di persone in Emilia-Romagna si sono connesse alla rete pubblica EmiliaRomagnaWiFi negli ultimi 12 mesi: dal 15 marzo 2024 al 15 marzo di quest’anno. Un risultato che testimonia l’efficacia e l’apprezzamento del servizio da parte di cittadini e visitatori.

EmiliaRomagnaWiFi offre un accesso a internet gratuito, veloce e libero, garantendo la privacy degli utenti. La rete è attiva 24 ore su 24 e conta oltre 12.500 punti di accesso connessi alla rete Lepida in fibra ottica, distribuiti in tutta la regione, coprendo un grande numero di luoghi pubblici, turistici e di interesse.

“Questo traguardo è il frutto dell’impegno costante di Regione e Lepida nel garantire a tutti l’accesso a servizi online essenziali- commenta l’assessora all’Agenda digitale, Elena Mazzoni-. La crescita continua degli utenti connessi dimostra l’importanza di investire in infrastrutture digitali per lo sviluppo sociale ed economico del territorio. Il dato di quest’ultimo anno, in crescita rispetto ai precedenti, è una chiara testimonianza dell’efficacia delle politiche di inclusione digitale della Regione Emilia-Romagna”.

La rete in Emilia-Romagna  

A partire dal 2017, EmiliaRomagnaWiFi ha esteso la sua copertura a numerose strutture e aree strategiche, con l’obiettivo di ampliare e migliorare la rete, per offrire una connettività sempre più capillare, sicura e di buona qualità.

In particolare, nelle biblioteche la rete offre agli utenti la possibilità di accedere a risorse digitali e informazioni online; nei palazzetti dello sport e impianti sportivi, come il Pala De André a Ravenna, il PalaDozza a Bologna e il PalaBigi a Reggio Emilia, consente di migliorare l’esperienza degli spettatori durante eventi sportivi e culturali.
Per quanto riguarda punti strategici per il numero di cittadini e visitatori raggiunti, come l’Aeroporto di Bologna, la connettività veloce della rete assicura a viaggiatori e turisti un accesso a internet gratuito durante l’attesa dei voli. Lungo la costa, grazie al progetto “EmiliaRomagnaWiFi Costa”, numerosi comuni della riviera romagnola sono stati dotati di copertura WiFi nelle principali località balneari dell’Emilia-Romagna.

Un capitolo importante tocca poi gli ospedali e i presidi sanitari regionali, dove la connettività permette a pazienti e visitatori di avere accesso a internet durante la permanenza nelle strutture sanitarie.
Negli uffici pubblici, la connessione veloce e gratuita facilita l’accesso della Pubblica Amministrazione, così come nelle piazze e vie cittadine offre connettività negli spazi pubblici all’aperto favorendo l’inclusione digitale.

Infine, l’investimento nella connessione ultraveloce consente ai visitatori di musei e luoghi della cultura di approfondire contenuti culturali e artistici online. E nelle università e scuole di ogni ordine e grado, studenti e docenti hanno a disposizione una connessione potente per la didattica digitale, la ricerca e l’innovazione.

Per consultare la mappa dei punti di accesso EmiliaRomagnaWiFI, è possibile visitare il sito di Agenda digitale Emilia-Romagna  

Il Questore a Formigine per un incontro sul tema truffe

Il Questore a Formigine per un incontro sul tema truffeL’Amministrazione comunale di Formigine prosegue con l’attività di sensibilizzazione della cittadinanza sul tema delle truffe, reato che, soprattutto nella dimensione digitale, è in continuo aumento e può colpire tutti ma in particolare la fascia di popolazione più fragile.

Martedì 25 marzo alle ore 16, presso il castello di Formigine, sarà il Questore di Modena Donatella Dosi a tenere un incontro sulle tipologie di truffa più diffuse e indicazioni utili alla prevenzione.

Afferma il Sindaco Elisa Parenti: “E’ un grande onore per noi ospitare il Questore Dosi, che ringraziamo per l’attenzione che ripone nel nostro territorio. Invitiamo a questa iniziativa tutta la cittadinanza, e in particolare chi è più a stretto contatto con la popolazione anziana e fragile, come i medici di famiglia e i farmacisti, gli operatori e i volontari dell’ambito sociale, il volontariato partner della sicurezza, i rappresentanti dei sindacati e le associazioni di categoria”.

La democrazia si impara giocando: Fiorano presenta ‘Delibera’

La democrazia si impara giocando: Fiorano presenta ‘Delibera’E’ stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, ‘Delibera’ l’innovativo gioco di ruolo ideato dal Comune di Fiorano Modenese, per educare i ragazzi al governo locale e all’esercizio della democrazia.

Erano presenti il sindaco Marco Biagini, Monica Lusetti, assessore alla Scuola e all’edilizia scolastica, Luca Busani, assessore all’Ambiente e Mobilità e Daniele Vacirca del Servizio Istruzione di Fiorano Modenese.

Il progetto si inserisce all’interno del percorso “In Comune: A scuola di democrazia locale”, voluto dal Sindaco, ideato dal servizio Istruzione e proposto alle scuole del territorio, per educare i giovani al funzionamento del Comune, alle dinamiche decisionali e all’importanza della partecipazione politica, contrastando al tempo stesso l’astensionismo.

“All’indomani delle elezioni e del segnale di astensionismo avevo annunciato di voler intraprendere un percorso efficace e innovativo di educazione civica. – ha precisato il sindaco Marco Biagini – Farlo attraverso questa modalità interattiva speriamo possa attrarre i ragazzi alla responsabilità pubblica.”

L’innovativo percorso di qualificazione scolastica ha coinvolto tre classi di seconda alle medie “Francesca Bursi” di Spezzano. Si è articolato in tre incontri, due teorici dedicati all’introduzione alla cittadinanza attiva, ai servizi comunali, alle elezioni e il ruolo degli organi di governo locale, l’ultimo di restituzione pratica con la simulazione di una seduta consiliare attraverso il gioco ‘Delibera’.

Gli studenti hanno messo in pratica quanto imparato in teoria, partecipando ai playtest ufficiali del gioco. Ognuno di loro ha vestito i panni di una figura chiave della politica e governo locale – sindaco, assessore, consigliere di maggioranza o minoranza, dirigente – sperimentando direttamente la gestione delle risorse, il dibattito e il processo di scelta e votazione di un Consiglio Comunale.

“E’ stata un’esperienza significativa per i ragazzi – ha evidenziato l’assessore alla Scuola Monica Lusetti – che hanno continuato, anche dopo la fine del gioco, a parlare e confrontarsi. Abbiamo dato loro la parola, valorizzando ciò che pensano”.

‘Delibera’ porta la gamification nel governo locale: ogni partecipante assume un ruolo ben definito e deve prendere decisioni su progetti e investimenti, gestendo risorse limitate e confrontandosi con le dinamiche politiche. I temi su cui decidere sono tratti dal programma di mandato dell’Amministrazione fioranese per i prossimi 5 anni, dall’aumento dei posti nido alla costituzione di un Ufficio Europa.

L’elemento distintivo del gioco è nella capacità di integrare le Linee di mandato 2024-2029 del Comune di Fiorano Modenese con le prospettive dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Questo approccio crea un ponte tra governance locale e strategie internazionali, permettendo agli studenti di comprendere in modo concreto come le decisioni amministrative locali possano incidere su obiettivi di più ampio respiro.

Il gioco è stato ideato e realizzato da Daniele Vacirca del servizio Istruzione, in collaborazione con Luca Busani, assessore all’Ambiente e Mobilità, Monica Lusetti, assessore alla Scuola, Alice Fregni e Alex Paltrinieri di Casa Corsini, responsabili della progettazione dei materiali in legno e stampa 3D.

“E’ anche un esempio di modello virtuoso di buona amministrazione perché è stato realizzato a costo zero per il Comune. Sviluppato grazie alla sinergia tra il Servizio Istruzione e Casa Corsini, il progetto ha saputo valorizzare le competenze interne dell’Ente, dimostrando come l’innovazione possa nascere dall’ottimizzazione delle risorse disponibili, senza sprechi e con un impatto concreto sulla comunità. Inoltre si tratta di un gioco in sviluppo, con i feedback dei ragazzi ne verrà sviluppata una nuova versione per il prossimo anno.”, sottolinea l’assessore all’Ambiente, Luca Busani.

Domenica 6 aprile, alle 16.30, il Comune di Fiorano Modenese con ‘Delibera’ parteciperà anche alla tavola rotonda “Istituzioni ed Enti attraverso il gioco” che si terrà all’interno di “Play” a Bologna.

 

 

Il Cavo Napoleonico ha ‘salvato’ dalle piene il bacino del Reno, facendo defluire nel Po 14 milioni di metri cubi d’acqua

Il Cavo Napoleonico ha ‘salvato’ dalle piene il bacino del Reno, facendo defluire nel Po 14 milioni di metri cubi d’acquaQuattordici milioni di metri cubi. È la quantità d’acqua che, nell’arco di circa 40 ore, da venerdì a domenica scorsa, il Cavo Napoleonico ha scaricato dal Reno nel Po. Un volume enorme, decisivo per ridurre il picco di piena in passaggio sul Reno e per mantenere i livelli all’interno degli argini nel tratto di valle, verso Gallo, Gandazzolo e Ravenna.

Se il peggio, anche nel bacino del Reno, è stato scongiurato, dunque, lo si deve ancora una volta al Cavo Napoleonico, il canale artificiale lungo 18 chilometri che, partendo dalla località di Sant’Agostino, nel ferrarese, collega, appunto, il Reno con il Po.

Una vera e propria valvola di sfogo: al Cavo, infatti, è affidato lo ‘scolmo’ delle piene del Reno più gravose verso il Po, che con la sua maggiore ampiezza può accogliere notevoli quantitativi di acqua. È anche dal Cavo, quindi – in gestione all’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione civile (Ufficio territoriale di Bologna) – che dipende la sicurezza della bassa pianura bolognese, ferrarese e, in parte, ravennate.

Gli eventi meteo e le operazioni (già iniziate mercoledì) sul Cavo

Con l’ultimo evento meteo, si è registrato un significativo innalzamento dei livelli idrometrici su tutti i corsi d’acqua del bacino del Reno, con particolare attenzione al Reno stesso. Le misurazioni all’idrometro della Chiusa di Casalecchio, alle porte di Bologna, avevano da subito confermato le condizioni critiche previste per l’intera asta fluviale, in particolare nel tratto più delicato, noto come Cavo Benedettino, che si estende da Sant’Agostino per circa 30 chilometri e si collega all’antico corso abbandonato del Po di Primaro, per arrivare fino al mare.

Per far fronte a questa situazione, è stato necessario attivare uno dei più importanti sistemi idraulici del territorio: l’opera Reno Panfilia, il Cavo Napoleonico e l’opera Po.

E farlo con tempestività, anticipando il passaggio della piena.

Il personale tecnico dell’Agenzia regionale ha iniziato le operazioni già mercoledì 12 marzo, pianificando le manovre in base all’evoluzione delle condizioni meteo e ai livelli del fiume Po, destinazione finale delle acque deviate. Giovedì 13, intorno alle ore 9, è iniziato lo svuotamento preventivo del Cavo, con il rilascio nel Po di poco meno di 3 milioni di metri cubi d’acqua. Venerdì 14, alle ore 17, è stata aperta la diga tracimante sul Reno, permettendo di deviare parte della piena nel Cavo e di condurla, dopo circa 4 ore, nel Po: in quel momento il Grande fiume presentava livelli inferiori rispetto a quelli del Cavo, che erano in forte crescita a causa dell’afflusso delle acque del Reno.

Nell’arco di circa 40 ore, il Cavo ha scaricato nel Po circa 14 milioni di metri cubi d’acqua: una quantità significativa che ha permesso di ridurre il picco di piena e di mantenere i livelli all’interno delle arginature nel tratto di valle, senza peraltro attivare lo “sfioratore del Gallo”, utilizzato eccezionalmente lo scorso ottobre. Alle ore 8 circa di domenica 16 sono iniziate le operazioni di chiusura del Cavo e la verifica di eventuali danni causati dall’uso prolungato.

Manovre anche sul Savena Abbandonato e Suviana

Nei giorni scorsi sono state effettuate ulteriori manovre sugli impianti idraulici del bolognese per proteggere l’argine ricostruito del Savena Abbandonato in località Boschi. Gli alti livelli del Reno avevano infatti richiesto la chiusura delle chiaviche di Gandazzolo ed era necessario mantenere comunque più contenuto del solito il livello all’interno del canale Savena Abbandonato nella sezione terminale.

Si è intervenuti contemporaneamente con diverse azioni, in continuo raccordo con il personale del Consorzio della Bonifica Renana. Sono stati attivati e manovrati, con gradualità, gli scaricatori delle acque del Savena Abbandonato verso il Canale Consortile della Botte, a sua volta diretti agli impianti idrovori del Consorzio. Si è contemporaneamente agito sulla traversa di Bentivoglio del Navile per convogliare parte della portata nel tratto storico del Navile stesso, alleggerendo così il Diversivo, che conduce le acque del Navile nel Savena Abbandonato. Si è agito, inoltre, sull’apertura di una chiavica del Diversivo per ridurne, seppur limitatamente, la portata. Infine, l’attivazione della Cassa Navile da parte del personale dell’Agenzia regionale ha permesso di invasare acqua proveniente dal canale Navile stesso, contribuendo in maniera significativa a limitare ulteriormente l’apporto idrico al sistema Diversivo-Savena Abbandonato.

La situazione è al momento resa più gestibile dalla diminuzione generale dei livelli idrometrici, ma le manovre sono tuttora in corso: si attende di poter riaprire lo scarico naturale del Savena Abbandonato nel Reno, non appena i livelli lo permetteranno.

Infine, è stata concordata un’ulteriore e importante azione con i gestori della Diga di Suviana, prevedendo un parziale svuotamento dell’invaso prima dell’arrivo delle precipitazioni più intense. Questo ha consentito un importante effetto di laminazione nel momento più critico, in cui per la diga è stato possibile scaricare una portata leggermente inferiore a quella degli immissari di monte, sostenuta a causa delle piogge.

Breve storia del Cavo

Il Cavo Napoleonico, formalmente conosciuto come “scolmatore di Reno”, è un canale artificiale che collega il fiume Reno, partendo da Sant’Agostino (in località Panfilia), al fiume Po, e precisamente presso Salvatonica, in comune di Bondeno. Si tratta di un tragitto di circa 18 chilometri, la cui idea progettuale risale ai primi anni dell’Ottocento, a opera degli ingegneri di Napoleone Bonaparte. L’impianto, completato dall’allora Ufficio Speciale per il Reno e collaudato a metà degli anni Sessanta del secolo scorso, è ora in gestione all’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione civile (Ufficio territoriale di Bologna).

Il Cavo ha in realtà una doppia funzione: accogliere parte delle acque del Reno durante il periodo di piena e condurle al Po (scolmatore), ma anche alimentare, con flusso invertito, il Canale Emiliano-Romagnolo per l’irrigazione dei campi quando i corsi d’acqua hanno portate insufficienti ai fabbisogni estivi.

“Orme di Legalità”: dal 21 al 25 marzo, a Sassuolo, tre appuntamenti di sensibilizzazione

“Orme di Legalità”: dal 21 al 25 marzo, a Sassuolo, tre appuntamenti di sensibilizzazione“Orme di Legalità”. È questo il titolo della Rassegna, ideata dal Comune di Sassuolo e realizzata in collaborazione con Avviso Pubblico, che si svolgerà dal 21 al 25 marzo.

In particolare la mattina di venerdì 21 marzo, data in cui si celebra a livello nazionale la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti di mafia, si svolgerà un’iniziativa riservata agli studenti e alle studentesse delle Scuole Secondarie di II grado del territorio.

Gli alunni e le alunne si incontreranno alle ore 9.30, presso il Teatro Carani di Sassuolo dove, dopo i saluti istituzionali, leggeranno i nomi di tutte le vittime innocenti delle mafie (un lungo elenco di oltre mille nomi). A seguire si svolgerà un momento di formazione sulla legalità con Giulia Di Girolamo, scrittrice e collaboratrice di Avviso Pubblico, su “Mafie tra passato e futuro”.

La rassegna proseguirà martedì 25 marzo, sempre presso il Teatro Carani, con lo spettacolo “Disonorata: le mafie non uccidono le donne”, con Sara Velardo e Alberto Bonacina. Un reading teatrale, che racconta la storia di alcune delle tante donne uccise dalla mafia. Lo spettacolo inizierà alle 20:30 ed è rivolto a tutta la cittadinanza con ingresso libero e gratuito.

Lo stesso sarà replicato anche la mattina di mercoledì 26 marzo 2025, alle ore 10, per gli studenti e le studentesse delle Scuole Secondarie di II grado.

In A1 chiusure notturne del tratto Raccordo Casalecchio-Sasso Marconi verso Firenze

In A1 chiusure notturne del tratto Raccordo Casalecchio-Sasso Marconi verso FirenzeSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio (km 195+300) e Sasso Marconi nord (km 209+800), verso Firenze, nei seguenti giorni e orari:

 

DALLE 22:00 DI MERCOLEDI’ 19 ALLE 6:00 DI GIOVEDI’ 20 MARZO  E DALLE 22:00 DI VENERDI’ 21 ALLE 6:00 DI SABATO 22 MARZO.

In considerazione della suddetta chiusura, saranno adottati i seguenti provvedimenti, sulla stessa A1 e sul Raccordo di Casalecchio:

SULLA A1 MILANO-NAPOLI

-chi percorre la A1 da Milano verso Firenze, verrà obbligatoriamente deviato sul Raccordo di Casalecchio.

In alternativa, chi proviene da Milano ed è diretto verso Firenze, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Casalecchio, potrà immettersi sulla Tangenziale di Bologna e uscire allo svincolo 1 Nuova Bazzanese, percorrere l’Asse Attrezzato, la SS64 Porrettana verso Sasso Marconi, il Raccordo di Sasso Marconi (R43) e rientrare sulla A1 alla stazione di Sasso Marconi;

-la stazione di Sasso Marconi nord non sarà raggiungibile in uscita, per chi proviene da Milano/Bologna.

In alternativa, uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio;

-sarà chiusa, nelle suddette notti, ma con un’ora di anticipo, l’area di servizio “Cantagallo ovest”, situata nel suddetto tratto.

SUL RACCORDO DI CASALECCHIO

-sarà chiusa la stazione di Bologna Casalecchio, in entrata in entrambe le direzioni, verso la A1 Milano-Napoli e in direzione della A14 Bologna-Taranto.

Ciò comporterà, sulla Tangenziale di Bologna, l’uscita obbligatoria allo svincolo 1 Nuova Bazzanese per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 e la chiusura dei due rami di svincolo che dalla Nuova Bazzanese,  con provenienza da Vignola e da Bologna città ,immettono all’entrata della stazione di Bologna Casalecchio.

In alternativa, si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni:

-per chi è diretto verso Milano: Bologna Borgo Panigale sulla A14;

-per chi è diretto verso Firenze: Sasso Marconi sulla A1;

-per chi è diretto verso Ancona: Bologna San Lazzaro sulla A14;

-per chi è diretto verso Padova: Bologna Arcoveggio sulla A13;

-uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Casalecchio, per chi proviene da Ancona/Padova.

Di conseguenza, chi da Ancona/Padova è diretto verso Firenze, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Casalecchio, potrà immettersi sulla Tangenziale di Bologna e uscire allo svincolo 1 Nuova Bazzanese, percorrere l’Asse Attrezzato, la SS64 Porrettana verso Sasso Marconi, il Raccordo di Sasso Marconi (R43) e rientrare in A1 alla stazione di Sasso Marconi.

 

Confagricoltura ER: “L’agricoltura torni giovane, per il 2025 abbiamo bisogno di 6-7.000 lavoratori in Emilia-Romagna”

Confagricoltura ER: “L’agricoltura torni giovane, per il 2025 abbiamo bisogno di 6-7.000 lavoratori in Emilia-Romagna”«L’ingresso dei giovani in agricoltura torni ad essere priorità, abbiamo bisogno di 6-7.000 lavoratori per la campagna 2025 in Emilia-Romagna, e non solo potatori, raccoglitori di frutta e ortaggi, vendemmiatori, addetti al settore zootecnico o conduttori di macchine agricole, ma anche personale per le attività di ricezione, ospitalità e ristoro in ambito agrituristico e operai qualificati capaci di destreggiarsi con le tecnologie smart dell’agricoltura 4.0, big data e intelligenza artificiale».

L’appello di Confagricoltura Emilia Romagna, principale associazione datoriale di categoria, è un monito ad attuare politiche del lavoro rivolte alle nuove generazioni, alla luce anche degli ultimi dati Eurostat che vedono il tasso di occupazione giovanile fermo in Italia al 19,2% contro una media europea pari al 34,8%, ossia 15,6 punti percentuali in meno. Bisogna agire affinché l’agricoltura recuperi appeal agli occhi dei giovani. Il comparto offre opportunità di crescita, formazione e sviluppo professionale nonché garanzie in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’organizzazione agricola esorta la politica: «Sono necessari interventi legislativi per favorire l’occupazione subordinata. Germania e Paesi Bassi hanno adottato agevolazioni contributive e fiscali per le attività a carattere stagionale consentendo alle parti sociali di stabilire salari più elevati. L’Italia potrebbe seguire il loro esempio».

Inoltre Confagricoltura Emilia Romagna chiede, per le attività a carattere stagionale, l’applicazione di uno sgravio contributivo pari al 68% che è la stessa aliquota prevista per le zone c.d. “svantaggiate” (oggi il costo del lavoro agricolo in tutta la pianura padana è il più alto d’Europa), oltre alla sospensione o alleggerimento della contribuzione fiscale a carico dei lavoratori. Questo consentirebbe di accrescere la remunerazione attuale e rendere il lavoro nei campi più attrattivo».
Va detto altresì che le prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato non sono state confermate per l’anno 2025. «Viene a mancare quindi la forma contrattuale più efficace per dare una chance a studenti, pensionati, percettori di ammortizzatori sociali e d’indennità di disoccupazione, uno strumento che si era rivelato valido consentendo di reinserire nel mondo del lavoro anche i titolari di trattamento pensionistico anticipato (c.d. “precoci”)».

Da sottolineare infine le criticità nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro. «Solo il 2% di chi cerca lavoro lo trova tramite i Centri per l’Impiego». Confagricoltura punta il dito contro la chiusura degli uffici di collocamento agricolo attuata anni fa, «fondamentali per incrociare efficacemente domanda e offerta, contrastare lo sfruttamento e il lavoro irregolare». A tal proposito, il Centro per l’Impiego aperto nel comune di Portomaggiore (FE) – progetto pilota voluto da Confagricoltura Ferrara -, sta concretamente aiutando le aziende nel reperimento di manodopera. In più svolge un’azione di forte contrasto al caporalato.

Arretramento del 2% delle esportazioni regionali nel 2024

Arretramento del 2% delle esportazioni regionali nel 2024Nel 2024 le imprese dell’Emilia-Romagna hanno esportato beni per 83.632 milioni di euro, il 2% in meno del 2023, anche se, considerando i prezzi alla produzione industriale per il mercato estero rilevati a livello nazionale, la riduzione in termini reali dovrebbe essere stata minore.

L’export nazionale ha mostrato una dinamica negativa più contenuta (-0,4%).

La regione ha coperto il 13,4% dell’export nazionale e si è così confermata la seconda regione italiana per quota dell’export nazionale, preceduta dalla Lombardia (26,3%) e seguita dal Veneto (12,9%), quindi dalla Toscana (10,1%) e dal Piemonte (9,7%).

L’export è risultato in calo, oltre che in Emilia-Romagna, anche in Piemonte (-5,5%) e in Veneto (-1,8%), mentre è risultato in lieve aumento in Lombardia (+0,6%) ed ha avuto un forte incremento in Toscana (+13,6%).

 

I settori

Le esportazioni regionali dell’agricoltura, silvicoltura e pesca sono aumentate del 9,8% e, anche se non rappresentano più dell’1,6%, delle vendite estere regionali, e hanno ottenuto un risultato sensibilmente superiore a quello delle esportazioni nazionali del settore che sono salite del 5,5%.

Il contributo negativo in assoluto più ampio e determinante per la dinamica delle esportazioni regionali è venuto dal fondamentale settore dei macchinari e apparecchiature che ha chiuso il 2024 con una flessione dell’export del 7,3%. Il valore delle vendite estere è quindi sceso a poco meno di 22.408 milioni di euro, equivalenti al 26,8% del totale, che ne fanno comunque la voce principale dell’export regionale.

Le esportazioni dell’industria della metallurgia e dei prodotti in metallo, il settore della sub fornitura regionale, sono diminuite del 6,3%.

In flessione anche le esportazioni di apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura (-5,3%) e dell’aggregato delle altre industrie manifatturiere (-8,6%) quest’ultimo influenzato dalla diminuzione dell’export di prodotti dell’industria del tabacco (-23%). La moda si è assestata al -2%. Sostanzialmente invariato l’export delle industrie chimica, farmaceutica e delle materie plastiche, che vale il 10,5% per cento delle esportazioni regionali. In flessione la lavorazione dei minerali non metalliferi, -4,1%.

Due i principali contributi positivi all’andamento delle esportazioni regionali: l’industria alimentare e delle bevande (+7,2%) e quella dei mezzi di trasporto (+4,7%).

 

Le destinazioni

Anche nel 2024 l’Europa si è confermata il mercato principale per l’export regionale, verso il quale si è diretto il 63,7% per cento delle vendite all’estero provenienti dall’Emilia-Romagna. L’ammontare complessivo è stato di 53.268 milioni di euro, in diminuzione del -3,1% rispetto al 2023.

Le esportazioni verso la sola Unione europea a 27 sono state pari al 51,7% del totale (43.253 milioni di euro) e sono diminuite del 3,5%. L’andamento negativo è stato leggermente più contenuto (-2,8%) nell’area dell’euro, nella quale le vendite regionali sono ammontate a 33.917 milioni di euro e hanno costituito il 40,6% del totale.

Le esortazioni verso la Germania sono diminuite del -4,4%, quelle in Francia del -4,2%. In controtendenza la Spagna aumentata del +3,1% e anche il piccolo mercato greco (+14,4%).

Al di fuori dell’area dell’euro, hanno fatto un ampio passo indietro le vendite in Polonia (-6,2%).

Fuori dall’Unione europea il Regno Unito ha chiuso il 2024 poco meno che invariato (-0,2%).

La tendenza negativa è risultata minima sul complesso dei mercati americani (-0,4%), che hanno assorbito il 17,3%.

Le esportazioni indirizzate verso gli Stati Uniti sono lievemente aumentate (+0,5%) e sono risultate pari al 12,5%, ovvero a 10.482 milioni di euro che hanno fatto degli Usa il principale paese di sbocco dei prodotti regionali, nonostante la notevole inversione di tendenza in negativo che ha caratterizzato l’ultimo trimestre dell’anno con un crollo dell’11,2%.

Al contrario, le esportazioni regionali sui meno rilevanti mercati dell’America centro meridionale hanno fatto registrare una leggera flessione (-1,6%) e sono risultate pari al 3,7% del totale.

Sul complesso dei mercati asiatici si è registrato un risultato positivo (+1,5%), nonostante un pesante quarto trimestre (-6,2%), che ha fatto salire l’export regionale su quei mercati a 12.116 milioni di euro, pari al 14,5% del totale. A sostenere l’andamento positivo delle esportazioni regionali nel continente sono stati i mercati del Medio Oriente (+9,6%) corroborati dai risultati eclatanti conseguiti negli Emirati (+19,1%).

Flessione anche nei mercati dell’Asia orientale, che gravati da un quarto trimestre decisamente pesante (-14,8%) hanno chiuso l’anno con -0,7%.

In particolare, ha pesato la flessione delle vendite dirette all’insieme della Grande Cina (Cina, Hong Kong e Macao): -7,6% nell’anno con un vero crollo nell’ultimo trimestre (-21,8%).

Le esportazioni regionali verso il Giappone hanno chiuso l’anno con un lieve incremento (+2,7%).

In calo, e nella stessa percentuale, anche le vendite dirette ai mercati dell’Oceania e dell’Africa (-2,4%).

 

Lo studio completo su www.ucer.camcom.it

 

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