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mercoledì, 23 Luglio 2025
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Ricostruzione post alluvione. Due anni dopo l’emergenza, si continua a lavorare senza sosta

Ricostruzione post alluvione. Due anni dopo l’emergenza, si continua a lavorare senza sostaDue anni fa la serie di alluvioni senza precedenti che colpì l’Emilia-Romagna. Il ricordo e il dolore che non passa per le 17 vittime. Gli 8,5 miliardi di danni, certificati anche dall’Unione Europea. Un territorio che si scopre all’improvviso fragile e la consapevolezza che, di fronte all’impatto dei cambiamenti climatici, servono azioni radicali per la messa in sicurezza di famiglie e imprese.

Così, la fine di quell’emergenza è diventata l’inizio di una nuova fase.

Dal maggio 2023, in Emilia-Romagna si continua a lavorare senza sosta: complessivamente, sono stati programmati interventi per più di 2,7 miliardi di euro solo per la ricostruzione pubblica, di cui 490 milioni dedicati al finanziamento delle prime opere di somma urgenza. Oltre 2mila gli interventi sulla viabilità, per 1,36 miliardi. E degli oltre 52 milioni recuperati tramite la raccolta fondi ‘Un aiuto per l’Emilia-Romagna’, circa la metà sono stati destinati a chi ha avuto il veicolo distrutto o danneggiato, un’altra parte a integrare i fondi a favore di chi ha installato paratie e protezioni alle proprie abitazioni.

Proprio a ridosso del secondo anniversario, all’Emilia-Romagna è stato riconosciuto un fattore di rischio più elevato rispetto alla media nazionale. Questo attraverso il nuovo decreto-legge approvato il 30 aprile scorso dal Consiglio dei ministri, che prevede ulteriori disposizioni urgenti per affrontare gli straordinari eventi alluvionali e l’istituzione di un fondo pluriennale, a partire dal 2027, per la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico.

Il punto della situazione è stato fatto oggi, in conferenza stampa, dal presidente Michele de Pascale e dalla sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. Era presente anche lo scrittore Cristiano Cavina, originario di Casola Valsenio (RA), che ha da poco pubblicato “Tropico del fango”: un memoir tra ironia e poesia della sua esperienza da alluvionato.

“Le alluvioni del 2023 hanno cambiato per sempre la percezione del nostro territorio: ci siamo scoperti improvvisamente più fragili, di fronte a eventi climatici senza precedenti e a rischi che non immaginavamo di poter correre- spiegano de Pascale e Rontini-. La reazione della nostra gente è stata eccezionale: una dimostrazione di dignità e solidarietà che non finisce di commuoverci, così come lo straordinario contributo dei tecnici e dei volontari della Protezione civile, delle forze dell’ordine, del personale delle istituzioni”.

“Da allora- proseguono il presidente e la sottosegretaria- sono cambiate molte cose: il nostro dovere è accelerare sulle opere di messa in sicurezza e aiutare chi ha subito danni ingentissimi a vedere presto rimborsi degni di questo nome. Non si è mai smesso di lavorare, sempre in un’ottica di confronto e di collaborazione con il Governo e la struttura commissariale, a tutti i livelli; sono stati fatti tanti interventi, ma resta ancora tanto da fare, servono opere strutturali. Per proseguire più speditamente- sottolineano de Pascale e Rontini- c’è bisogno di strumenti più agili, più snelli. Ecco perché la ricostruzione è una delle priorità di questa giunta: vogliamo tenere la barra dritta su quest’impegno e centrare gli obiettivi che ci siamo dati”.

I macro-dati

Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, in seguito agli eventi di maggio 2023, con le risorse della contabilità speciale del commissario straordinario, sono stati programmati complessivamente interventi per più di 2,7 miliardi di euro circa.

Di questi, circa 490 milioni sono stati destinati al finanziamento delle prime opere di somma urgenza messe in campo dagli enti locali e territoriali, il resto a interventi più urgenti in altri ambiti prioritari: la viabilità stradale e ferroviaria (che da sola comporta investimenti per circa 1,5 miliardi di euro), l’edilizia scolastica e sanitaria, l’edilizia residenziale pubblica, i servizi a rete, gli impianti sportivi, gli edifici di culto.

I cantieri: fiumi e strade 

Nel complesso, sono 273 i cantieri in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile che interessano le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Di questi, 126 sono già stati completati, 80 quelli in corso e 67 in progettazione. Il tutto per un investimento totale di circa 373 milioni di euro, tra somme urgenze, urgenze, programmazione regionale anticipata e programmazione da altre fonti.

Oltre a quelli dell’Agenzia regionale, ci sono altri 352 interventi (di cui 162 già conclusi) di difesa idraulica per 353 milioni di euro sempre finanziati dalle ordinanze del commissario in capo ai Consorzi di Bonifica. Altri 78 interventi sono sotto AiPo (Agenzia interregionale per il fiume Po), per 39,2 milioni.

Per quanto riguarda i collegamenti viari, gli interventi sono in tutto 2.210, per 1,36 miliardi di euro, in capo a diversi soggetti (primi fra tutti Comuni, Città metropolitana e Province, anche coadiuvati da società statali in house quali committenze ausiliarie, come Sogesid, Consap, Anas). Ulteriori 1.617 interventi sono stati inoltre attivati con procedure di somma urgenza nelle immediatezze degli eventi, per un importo totale di circa 90 milioni di euro.

Con l’emanazione del decreto legislativo 65/2025, viene superata l’impostazione “per comparti” dei Piani speciali, e chiarito che la ricostruzione pubblica può essere ricondotta a un unico “Piano speciale di ricostruzione” costituito dall’elenco degli interventi fin qui finanziati dalle ordinanze commissariali. Una grande campagna di prevenzione dal dissesto, ritenuta assolutamente necessaria per via del maggior grado di rischio, sarà invece affidata a un “Programma straordinario di interventi per la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico”, in capo ai presidenti delle regioni di Emilia-Romagna, Marche e Toscana, in qualità di commissari di governo per il contrasto del dissesto idrogeologico. Questo “Programma straordinario” verrà finanziato con un miliardo di euro, da ripartire fra le tre Regioni, su base pluriennale del 2027 al 2038.

Un aiuto per l’Emilia-Romagna: la raccolta fondi della Regione

Degli oltre 52 milioni donati tramite la raccolta fondi della Regione, circa la metà sono stati destinati a chi ha avuto il veicolo – auto, autocarro, motociclo e ciclomotore – distrutto, o anche solo danneggiato dall’alluvione. Sono state approvate due edizioni del bando con cui sono stati erogati contributi per un totale di 23 milioni di euro circa. Nell’ambito della prima edizione sono state presentate 6.135 richieste di contributo per circa 20,2 milioni, di cui liquidati quasi 19,4 milioni, corrispondenti a 5245 istanze. Con la seconda edizione sono state ammesse a contributo domande pervenute nell’ambito della prima edizione. Sono state, pertanto, rivalutate 850 istanze per un totale di contributi liquidati pari a quasi 2,4 milioni. Inoltre, sempre in riferimento alla seconda edizione, sono pervenute sull’applicativo regionale circa 520 nuove istanze di contributo, delle quali sono state liquidate 344 per un totale di circa 1,3 milioni. Ad aprile 2025, sono state liquidate tutte le richieste di contributo risultate ammissibili.

Inoltre, sul totale della somma raccolta, 5 milioni sono stati assegnati ai Comuni per famiglie e persone in difficoltà; 5,1 milioni alle imprese; 5,4 milioni di euro al ripristino di infrastrutture per i giovani, lo sport e gli spazi della cultura.

Un importo di 10 milioni, successivamente portato a 13,9 milioni, è stato riservato ai cittadini e alle famiglie a rimborso delle spese per la realizzazione di sistemi di protezione, come paratie e barriere. Il totale delle domande ammonta a 6.902, per un importo massimo assegnabile di 3 mila euro ciascuna. A tre mesi dalla chiusura del bando paratie, sono 2.756 le domande pervenute e già esaminate, riferite ai primi giorni di apertura del bando, dal 30 ottobre al 13 novembre compreso. Di queste, oltre 1.700 sono ammissibili e finanziabili con priorità, perché provenienti dai territori più colpiti, per un totale di quasi 5 milioni di euro di contributi. L’atto definitivo sarà disponibile dal 16 maggio.

Agricoltura: le risorse a disposizione dall’alluvione 2023 

Le alluvioni del 2023 hanno coinvolto 11.300 imprese agricole, di cui 8.300 colpite dall’alluvione e 3.000 dai fenomeni franosi, con danni su oltre 160mila ettari di terreni produttivi. A queste si aggiungono le aziende che hanno subito danni in seguito alle alluvioni di settembre e ottobre 2024, alcune delle quali già colpite l’anno prima.

La Regione ha destinato al comparto agricolo oltre 320 milioni di euro, tra risorse europee, nazionali e regionali. Nel dettaglio, sono stati stanziati 100 milioni di euro dal Fondo di Crisi della Commissione europea (già interamente liquidati); 50 milioni di euro con la legge 100/2023 per il ripristino delle strutture agricole danneggiate e la mancata produzione nel settore zootecnico e apistico (433 domande presentate, 374 ammesse per un importo riconosciuto di 29,4 milioni di euro).

La legge 100/2023 ha inoltre disposto altri 50 milioni di euro per indennizzi per le perdite di produzioni agricole (in capo al sistema nazionale di indennizzo Agricat). Tutte le domande presentate su piattaforma Agricat relative a frane o prive dei requisiti soggettivi per accedere al fondo sono state trasferite alla Regione. Sono stati assegnati 8 milioni di euro complessivamente alle Regioni coinvolte (Emilia-Romagna, Toscana e Marche). Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna sono state trasferite 1.397 domande di richiesta contributi per un importo complessivo di 2,17 milioni di euro, sulle quali la Regione sta effettuando l’istruttoria.

Inoltre, l’amministrazione regionale ha messo a disposizione 15 milioni di euro dal Programma di sviluppo rurale (Psr) 2023-2027 per il ripristino produttivo delle imprese danneggiate e sono stati assegnati all’Emilia-Romagna 106 milioni di euro grazie al fondo di solidarietà delle Regioni italiane, in fase di erogazione tramite bandi, secondo le regole dello Sviluppo Rurale 2023-2027.

Rimborsi alle imprese colpite dagli eventi alluvionali del 2024

Le alluvioni di settembre e ottobre 2024 hanno nuovamente colpito alcune delle aree già danneggiate nel 2023, aggravando la situazione per molte aziende agricole. In alcuni casi, i terreni e le colture erano già stati ripristinati e sono stati nuovamente compromessi; in altri, la situazione aziendale è peggiorata per la mancata possibilità di recupero. Per questi territori, la Regione ha proposto al ministero dell’Agricoltura un sistema di procedure specifiche per la richiesta di rimborso, attualmente in fase di valutazione.

Per far fronte a questa criticità, la Regione ha attivato la misura 23 del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2023-2027, mettendo a disposizione 6,3 milioni di euro per le imprese che hanno subito un danneggiamento del potenziale produttivo a causa delle alluvioni del 2024.

Il nuovo portale con tutti gli interventi e i sopralluoghi della giunta

Il 27 dicembre 2024, il presidente de Pascale e la sottosegretaria Rontini facevano il loro primo sopralluogo in zona alluvionata, e precisamente in val di Zena, alle porte di Bologna. Qualche giorno prima, il 20 dicembre, la sottosegretaria si era recata a San Benedetto Val di Sambro, sulla frana. Da allora i sopralluoghi – occasioni d’incontro e confronto con sindaci, comitati e cittadini, insieme ai tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile – sono proseguiti con cadenza pressoché settimanale, nei vari territori colpiti da esondazioni e dissesti. Tutto il materiale prodotto in quelle occasioni (comunicati, fotografie, video) sono stati raccolti in un nuovo sito, all’indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/territoriosicuro. Non solo: on line sono disponibili, in schede divise per provincia, tutti gli interventi realizzati e in corso sulle principali aste fluviali e sui principali dissesti.

‘Parliamo di’: pillole social con gli esperti del Dipartimento DICAM – Università di Bologna
Sempre sul nuovo portale, è on line anche il nuovo format ‘Parliamo di’, realizzato dall’Agenzia di informazione e comunicazione della Regione insieme con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna (DICAM). Un dialogo non accademico tra accademici, che si confrontano sui temi e sui dubbi che più colpiscono i cittadini per tutto quello che riguarda la sicurezza e la difesa del territorio. Nel primo episodio, intitolato ‘Parliamo di ALLUVIONI’, il professore ordinario in Costruzioni Idrauliche e Marittime e Idrologia, Alberto Montanari, dialoga con la professoressa associata in Costruzioni Idrauliche e Marittime e Idrologia, Serena Ceola. Il format sarà diffuso anche sui canali social della Regione.

La mostra ‘Nei luoghi dell’alluvione – Ascoltare per ricostruire’

Al termine della conferenza stampa sarà inaugurata la mostra fotografica, negli spazi del ballatoio di viale Aldo Moro 52 (piano ammezzato), ‘Nei luoghi dell’alluvione – Ascoltare per ricostruire’, con gli scatti realizzati da Cristina Gaddi durante i sopralluoghi dell’Amministrazione regionale sul territorio colpito dagli eventi alluvionali.

Il podcast con Cristiano Cavina

Lo scrittore romagnolo Cristiano Cavina, che già nel 2023 era stato autore di un’iniziativa speciale con cui ha narrato – attraverso un racconto inedito e un mediometraggio – il primo Natale in Romagna dopo l’alluvione, torna a essere il protagonista di un podcast, on line nei prossimi giorni sulle piattaforme regionali Spreaker e Spotify.

Passaggio del Giro d’Italia: scuole secondarie chiuse il 22 maggio

Passaggio del Giro d’Italia: scuole secondarie chiuse il 22 maggioGiovedì 22 maggio saranno chiuse tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado di Sassuolo. Lo stabilisce l’ordinanza n°91 del 14 maggio a firma del Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini.

“Vista la comunicazione ufficiale degli organizzatori del 108° Giro d’Italia – si legge nell’ordinanza – che prevede per la giornata di 22.05.2025 il transito della XX° tappa attraverso il territorio del Comune di Sassuolo; preso atto che: il tracciato della gara ciclistica attraverserà il centro abitato sulle seguenti strade: Via Po dal confine con il Comune di Fiorano Modenese, Via Braida, Circondario Stazione e Via Radici in Monte fino al confine con il Comune di Casalgrande, con orario stimato di passaggio tra le 13:30 e le 14:00, fascia oraria coincidente con il picco di uscita degli studenti dalle scuole secondarie e con intenso traffico veicolare e pedonale; la prevista affluenza di spettatori, mezzi di comunicazione, nonché del personale e delle Forze dell’Ordine, interesserà tutta la zona coinvolta nel percorso della Tappa con conseguenti ripercussioni in ordine al traffico veicolare cittadino ed alla mobilità in genere; i flussi di traffico determinati dall’ordinario svolgimento delle attività didattiche, educative e formative possono interferire in maniera pregiudizievole sulla complessiva mobilità veicolare e pedonale cittadina, già interessata da significative restrizioni sulla circolazione stradale imposte per l’organizzazione della tappa di arrivo nonché per il transito della carovana del Giro d’Italia; considerato che, come da disposizioni condivise in sede di Tavolo tecnico coordinato dalle Forze dell’Ordine, sarà disposta la chiusura della viabilità ordinaria per un periodo stimato di circa 2 ore e 30 minuti prima del passaggio della gara, fino al completo transito dell’intera carovana; rilevato che tale interdizione stradale coinvolgerà gli assi viari principali e secondari di accesso e attraversamento urbano, determinando criticità logistiche e organizzative sia per l’ingresso sia per l’uscita degli studenti dalle scuole; considerato che, a seguito di confronto tra l’Amministrazione comunale e i Dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado del territorio, è emersa la condivisione unanime sull’opportunità di disporre la sospensione delle attività didattiche per motivi di sicurezza, raggiungibilità e funzionalità organizzativa, anche in ragione della significativa presenza di studenti e personale proveniente da altri comuni; preso atto dei riscontri ricevuti da Agenzia per la Mobilità di Modena e dal gestore SETA S.p.A., i quali segnalano l’impossibilità di anticipare in modo efficace le corse dei mezzi di trasporto pubblico locale a causa della sovrapposizione con altri servizi scolastici già in atto in quel momento e dell’impraticabilità logistica nel rimodulare la rete”.

L’ordinanza impone quindi la chiusura di tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori), statali e paritarie, presenti sul territorio del Comune di Sassuolo per la giornata giovedì 22 maggio 2025. La chiusura non riguarda le scuole primarie (elementari) ad eccezione della scuola primaria Collodi e del CPIA ( Centro Provinciale Istruzione Adulti), le cui attività dovranno essere sospese anticipatamente alle ore 12. Il CPIA potrà riprendere le attività pomeridiane e serali a partire dalle ore 15.

Il Consiglieri Lucenti (Fratelli d’Italia) sulla viabilità a Sassuolo

Il Consiglieri Lucenti (Fratelli d’Italia) sulla viabilità a SassuoloIl Consigliere Alessandro Lucenti, interviene sulla situazione di via Regina Pacis e del traffico sul ponte della Veggia, di cui si parla molto in questi giorni:

Quello che stiamo vivendo – afferma il Consigliere – è il risultato di una gestione approssimativa e poco lungimirante da parte di questa amministrazione. La chiusura del ponte della Veggia era prevista, se ne parlava da tempo, eppure ci troviamo a gestire il caos come se fosse stato un fulmine a ciel sereno. La cosiddetta “sperimentazione” del senso unico tra Casalgrande e Sassuolo — che di fatto favorisce solo l’uscita da Casalgrande verso Modena — è un provvedimento che non tiene conto delle esigenze dei cittadini di Sassuolo”.

Secondo Lucenti: “È lampante che via Regina Pacis, anziché essere un’arteria funzionante al 100%, è vittima dell’immobilismo. È da mesi che ci sono risorse stanziate per intervenire e riaprire anche il ponte verso Magreta, ma non è stato fatto nulla. Un’amministrazione seria avrebbe già pianificato tutto nei dettagli. Invece no: siamo fermi, in stallo completo”.

Il consigliere contesta nello specifico: “L’uscita obbligatoria verso via Radici, ad esempio. Anche in piena emergenza traffico, e con chiusura di una parte di via Pia viene imposta solo la svolta a destra. Una scelta assurda, visto che si potrebbe tranquillamente utilizzare anche l’uscita a sinistra sotto la ferrovia, e snellire così il traffico. È un dettaglio che rivela molto: nessuno in Comune si sta assumendo la responsabilità di decidere, di agire. Ci troviamo con un’amministrazione debole, incapace di affrontare i problemi in maniera seria”.

Secondo Lucenti: “C’era la possibilità di prevedere un ponte provvisorio per limitare i disagi, ma è stato scartato per motivazioni ambientali. Una scelta che, visti i disagi quotidiani, appare oggi miope. Inoltre, nessuno ha preso in considerazione l’ipotesi di richiedere alla ditta che si occupa dei lavori un terzo turno lavorativo per accelerare i tempi. In altre parole: ci si rassegna all’inefficienza invece di combatterla”.

In conclusione, secondo il consigliere di Fratelli d’Italia: “Serve un’amministrazione che abbia coraggio e capacità decisionale. I cittadini di Sassuolo non meritano di essere penalizzati non tanto per i lavori in sé — che sono doverosi — quanto per la totale assenza di una visione strategica e l’incapacità di mettere in campo soluzioni concrete. I problemi vanno affrontati, non subiti”.

A112, il raduno in piazza a Maranello

A112, il raduno in piazza a Maranello
foto del Circolo Blow Up Maranello

Sabato 17 e domenica 18 maggio in Piazza Libertà a Maranello è in programma il settimo raduno internazionale delle A112, evento organizzato dal Club Motori Scuderia Modena Corse con il patrocinio del Comune di Maranello. Prevista la partecipazione di alcune decine di auto, provenienti dall’Italia, Germania, Olanda, Francia e Bulgaria, che si potranno ammirare dalle ore 19 di sabato alle 9 di mattina di domenica.

L’Autobianchi A112 è un’autovettura utilitaria prodotta dalla casa automobilistica italiana Autobianchi dal 1969 al 1986. Venne presentata nel 1969 al Salone di Torino, ottenendo entusiastici consensi. Nella sua lunga carriera subì molti restyling e miglioramenti, che diedero vita a otto serie successive, durante i 17 anni del periodo di produzione. Di particolare rilievo il modello Abarth prodotto dal 1971 al 1985, versione sportiva  impiegata nel corso degli anni in tutte le categorie sportive a ruote coperte, conquistando un palmarès complessivo impressionante e ancora largamente utilizzata nelle gare in salita o nei rally riservati alle vetture storiche.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 16 maggio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 16 maggio 2025Cielo nuvoloso o molto nuvoloso la mattina con ancora piogge o temporali sul settore orientale della regione localmente di forte intensità nelle prime ore del giorno, dalla tarda mattinata prevalenti ampie schiarite prima di un nuovo aumento di nuvolosità dalla serata.

Temperature prevalentemente stazionarie o in locale aumento le minime con valori attorno ai 12/14 gradi, in diminuzione le massime con valori compresi tra i 17/19 gradi della costa e i 20/21 della pianura. Venti orientali o nord-orientali moderati o localmente forti, rinforzi di burrasca o burrasca forte sulle coste e sui crinali appenninici nella prima parte del giorno. Attenuazione della ventilazione, con tendenza a divenire di direzione variabile, dal pomeriggio/sera. Mare molto mosso o localmente agitato con possibili mareggiate, moto ondoso in attenuazione dal tardo pomeriggio/sera.

(Arpae)

Concerto mariano domenica nella Chiesa della Madonna del Ponte di Formigine

Concerto mariano domenica nella Chiesa della Madonna del Ponte di FormigineDomenica 18 maggio alle ore 17:00 nella Chiesa della Madonna del Ponte di
Formigine si terrà il Concerto mariano “Sub Tuum Praesidium”, organizzato dalla
Confraternita di S. Pietro Martire in collaborazione con il Circolo culturale “La
Torre” e con il patrocinio del Comune di Formigine.

Protagonista del concerto sarà il Coro Beata Vergine Assunta, accompagnato al corno
francese da Alberto Bisi, all’organo da Gabriele Bonara e diretto da Simone
Guaitoli, con la partecipazione straordinaria del mezzosoprano Francesca
Provvisionato come voce solista.
Il programma propone alcuni brani celebri della tradizione mariana che spaziano dal
Rinascimento alla produzione contemporanea: dal Regina Coeli del compositore
bavarese seicentesco Gregor Aichinger fino al Magnificat di John Rutter, passando per
le Ave Maria di Caccini, Gounod e Gomez e altre pagine sacre di Rossini, Fauré e Franck.
L’ingresso è libero
Per informazioni: corobeatavergineassunta@gmail.com
Il Coro Beata Vergine Assunta, realtà polifonica comunale, è una formazione
concertistica che conta circa 50 coristi. Ha iniziato e continua ad operare ormai da
quasi 30 anni in veste liturgica, animando le celebrazioni parrocchiali nelle solennità.
Ha prestando saltuariamente servizio in Cattedrale a Modena e alla Chiesa del Voto per
la Messa dell’Artista.
Lo studio continuato, incentivato dal direttore Franco Tardini, ha dato modo al coro di
esibirsi in numerosi concorsi, rassegne e concerti nel nostro territorio e in alcune
prestigiose località italiane, come Venezia, Padova, Roma, Assisi. A Casinalbo organizza
ormai da molti anni il tradizionale concerto la sera di Natale. Nel 2008, ha partecipato
al Festival di cori nella città di Saumur in Francia. Nel 2009 ha organizzato a Formigine
una rassegna internazionale di cori da quattro nazioni. Nel 2010 si è esibito nella
Repubblica Ceca invitata dalla Corale di Tabor, e nel 2011 a Verden in Germania. Alla
fine di novembre del 2013 si è esibito in Polonia invitato ad un meeting internazionale
di cori dalla corale “Cantemus Domino” di Zielona Gora.
Dal 2013 al 2023 la Corale è stata diretta da Mario Tardini e ha affiancato allo studio
del repertorio il perfezionamento tecnico vocale.
Nel suo repertorio la Corale spazia dalle rinascimentali sonorità di Monteverdi, fino
alle odierne armonie di Lauridsen, Rutter e Whitacre, ma anche con particolare
interesse al repertorio classico (Mozart, Rossini, Verdi).
Dal 2024 il Coro è diretto dal Maestro Simone Guaitoli, docente e concertista in
pianoforte.
Francesca Provvisionato è una “gloria locale” per le sue origini, lo studio, e l’affezione
alla città.
Laureata in Lingue e diplomata in Canto e Pianoforte Principale, si è perfezionata sotto
la guida del M° Sergio Bertocchi.
Vincitrice nel 1990 del Concorso Internazionale “Toti Dal Monte” di Treviso, comincia
una rapida carriera che la conduce nei massimi teatri lirici italiani ed europei sotto la
guida di alcuni fra i più importanti direttori d’orchestra.
Oltre che nei prediletti ruoli mozartiani e rossiniani, si è distinta anche nel repertorio
operistico barocco, in quello francese e nella musica del XX secolo.
Accanto a partecipazioni a varie registrazioni discografiche, non ha trascurato di
sondare il mondo della musica da camera accompagnando ad esso una selezionata
attività concertistica in tutto il mondo.

Ripristinata nel pomeriggio in via provvisoria l’erogazione del servizio idrico al condominio Ginko

Ripristinata nel pomeriggio in via provvisoria l’erogazione del servizio idrico al condominio GinkoIl Gruppo Hera ha ripristinato nel pomeriggio di oggi in via provvisoria l’erogazione del servizio idrico al condominio Ginko di via San Pietro 43-49 a Sassuolo.

L’interruzione della distribuzione dell’acqua si era resa necessaria ieri a causa di una situazione di grave inadempienza rilevata dal Gestore, che non consentiva allo stesso di mantenere una posizione di inerzia. In particolare, malgrado il contratto di servizio con il condominio sia cessato da mesi, con la conseguente chiusura del contatore, si sono continuati a registrare, in maniera del tutto irregolare, consumi importanti di acqua, che determinano ricadute negative sull’utenza regolare.

Prima di procedere alla sospensione del servizio la multiutility si era inoltre attivata senza successo per rintracciare l’amministratore di condominio, al fine di sanare la situazione. Il Gruppo Hera accoglie quindi con favore la disponibilità dell’amministrazione comunale di Sassuolo a convocare un tavolo di confronto anche con proprietari e famiglie, al fine di risolvere nel più breve tempo possibile i gravi problemi che hanno portato all’interruzione del servizio.

Moto contro mezzo pesante a Magreta. Grave il centauro

Moto contro mezzo pesante a Magreta. Grave il centauro
immagine d’archivio

Un motociclista 48enne è rimasto gravemente ferito in un incidente stradale avvenuto intorno alle 13:30 lungo via Don Franchini a Tabina di Magreta. Per cause in corso di accertamento a cura della Polizia locale, l’uomo si è scontrato con un mezzo pesante. L’impatto è stato molto violento. Soccorso dai sanitari del 118, sul posto con ambulanza ed automedica, il motociclista è stato trasportato all’Ospedale di Baggiovara in codice di massima gravità.

L’arte inclusiva in mostra a Fiorano Modenese

L’arte inclusiva in mostra a Fiorano ModeneseA Fiorano Modenese è stata inaugurata una mostra di pittura che vede esposti, tra gli altri, anche i quadri realizzati dai ragazzi che frequentano il Centro socio-riabilitativo diurno Fossetta dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, gestito dalla cooperativa Gulliver. La collettiva è stata organizzata dall’associazione Arte Cultura, presso la Casetta delle Arti Vittorio Guastalla, in via Santa Caterina 2 a Fiorano Modenese.

E’ il risultato di un progetto di inclusione attraverso l’arte realizzato con la collaborazione dei volontari  dell’associazione culturale fioranese che, da settembre 2024, hanno dedicato alcune mattine al mese per insegnare ai ragazzi del Centro Diurno distrettuale le tecniche pittoriche di base, accompagnandoli nel realizzare le loro opere esposte ora in mostra, accanto a quelle dei soci di Arte e Cultura.

“Questa collaborazione tra realtà che si occupano di ambiti diversi, apparentemente distanti tra loro, in cui ognuna ha messo a disposizione dell’altra le rispettive risorse e possibilità, ha dato vita a un progetto che è un perfetto esempio di welfare culturale, cosa su cui l’Amministrazione fioranese sta lavorando molto. Un progetto di welfare culturale è infatti quello in cui l’espressione artistica diventa strumento per il benessere individuale e collettivo. Sono molto soddisfatta di questa collaborazione e grata alle due realtà che l’hanno resa possibile.”, sottolinea l’assessore alla Cultura e Associazionismo, Marilisa Ruini.

“Noi volontari abbiamo lavorato bene con i ragazzi del Centro. – afferma Maria Gentile di Arte e Cultura – All’inizio non sapevamo da che parte iniziare, sono stati loro a farci capire fin dove potevamo arrivare. Mettendogli tra le mani un pennello e dei colori hanno realizzato delle opere che per noi sono di grandissimo valore. Ecco perché i loro capolavori sono esposti in mostra insieme ai nostri quadri. L’esperienza continua e stiamo facendo anche dei lavori di gruppo, facendoli interagire tra loro.”

“Una bellissima esperienza di integrazione e inclusione”, ha sottolineato Gledys Campana Aravecchia, coordinatrice del Centro Diurno Fossetta, gestito da Gulliver.

Il programma del “Maggio fioranese in arte”, proposto da Arte e Cultura presso la sede di via Santa Caterina 2, continua sabato 17 e domenica 18 maggio con le visite alla mostra dalle 17.00 alle 19.30 e i laboratori artistici tenuti dai volontari sotto il porticato della Casa delle Arti Vittorio Guastalla.

Nel fine settimana successivo, sabato 24 maggio alle 18.30 ci sarà lo spettacolo musicale “Aspra è la via del cielo” con Domenico Andriani, voce recitante, e Domenico Susca alla chitarra, mentre domenica 25 maggio continua la mostra con i laboratori artistici dalle 17 alle 19.30.

L’ingresso a mostra e spettacoli è libero e gratuito.

Tappetone didattico per l’educazione stradale a Formigine

Tappetone didattico per l’educazione stradale a FormigineFino al 23 maggio, la piazza coperta degli uffici comunali di Formigine si trasforma in un grande laboratorio per l’educazione stradale, grazie al “tappetone” didattico che simula i percorsi con segnaletica.

L’iniziativa rientra nel progetto “Vigile Amico”, proposto dalla Polizia Locale di Formigine alle scuole del territorio. Soltanto in queste settimane, sono circa 400 gli alunni coinvolti delle classi quinte delle scuole primarie e dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.

Ogni giorno le classi si alternano sul tappetone per esercitarsi a piedi e in bicicletta, mettendo in pratica le buone norme della sicurezza stradale. Tutto il materiale necessario (biciclette, caschetti e giubbotti riflettenti) è fornito dalla Polizia Locale.

Il tappetone e gli agenti della Polizia Locale di Formigine sono stati protagonisti anche di recenti appuntamenti pubblici: hanno partecipato all’edizione 2025 di Obiettivo Zero a Mirandola e sono stati presenti in piazza Ravera a Formigine nell’ambito del ciclo di incontri “Infanzia Si-Cura”, un percorso dedicato ai neo genitori, durante il quale si è parlato anche di sicurezza in auto e dispositivi di ritenuta.

Ripristino immediato del servizio idrico per tutte le famiglie coinvolte dal distacco di via San Pietro 43-49

Ripristino immediato del servizio idrico per tutte le famiglie coinvolte dal distacco di via San Pietro 43-49Il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini ha inviato una lettera ad Hera a seguito del distacco della fornitura idrica presso il condominio Ginko in via San Pietro 43-49 nella serata di ieri.

“L’acqua è un bene primario e vitale: conosciamo i problemi di abusivismo e morosità, che si trascinano da un decennio, ma non possiamo accettare una situazione che mette a rischio anche la salute e l’igiene pubblica. Per questo motivo abbiamo chiesto al gestore – chiarisce il Sindaco – di ripristinare immediatamente le utenze che riguardano circa una ventina di famiglie tra le quali alcune con minori.

Ci siamo resi disponibili a convocare immediatamente un tavolo di confronto tra i proprietari, Hera e le famiglie al fine di risolvere nel più breve tempo possibile i problemi di abusivismo e morosità che hanno portato all’interruzione del servizio. La priorità è e deve essere, però, l’immediato ripristino dell’accesso al servizio idrico per una questione di igiene e salute pubblica e per la dignità delle persone”.

A1 chiuso per una notte il tratto Sasso Marconi-allacciamento Raccordo di Casalecchio verso Bologna

A1 chiuso per una notte il tratto Sasso Marconi-allacciamento Raccordo di Casalecchio verso BolognaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire attività di manutenzione dell’impianto elettrico della galleria “Monte Mario”, dalle 21:00 di giovedì 15 alle 5:00 di venerdì 16 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra Sasso Marconi e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Bologna/Milano.

Si precisa che sarà regolarmente aperta l’entrata della stazione di Sasso Marconi nord, verso Bologna/Milano e aperta anche l’area di servizio “Cantagallo est”, situata nel suddetto tratto.

In alternativa alla chiusura del tratto, si consigliano i seguenti itinerari:

per chi è diretto sulla A1 verso Milano, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere il Raccordo di Sasso Marconi (R43), la SS64 Nuova Porrettana, la SS64 Porrettana, l’Asse Attrezzato ed entrare sul Raccordo di Casalecchio alla stazione di Bologna Casalecchio;

per chi è diretto sulla A14 Bologna-Taranto verso Ancona e sulla A13 Bologna-Padova verso Padova, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere il Raccordo di Sasso Marconi (R43), la SS64 Nuova Porrettana, la SS64 Porrettana, l’Asse Attrezzato e la Tangenziale di Bologna verso San Lazzaro/A14, per poi entrare in A13 alla stazione di Bologna Arcoveggio o in A14 alla stazione di Bologna San Lazzaro.

 

Transizione digitale verde e investimenti in ricerca, sviluppo e beni strumentali: al via azioni comuni tra Emilia-Romagna e Lombardia

Transizione digitale verde e investimenti in ricerca, sviluppo e beni strumentali: al via azioni comuni tra Emilia-Romagna e LombardiaL’avvio di una serie di linee di intervento comuni tra le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia. Una sinergia strategica transregionale per ‘fare rete’ con l’obiettivo di supportare sempre più i rispettivi sistemi economico-produttivi, tra i più importanti d’Europa. E poi la richiesta di individuare risorse a livello nazionale ed europeo che riguardano, nello specifico, i temi della transizione digitale e green e il rilancio degli investimenti in ricerca, sviluppo e beni strumentali.

È questo quanto emerso, oggi a Senna Lodigiana (Lo), nel corso di una giornata di lavoro, promossa dal vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, l’assessore regionale della Lombardia allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, per definire azioni comuni da mettere in campo e proposte congiunte da sottoporre al Governo, funzionali a rafforzare la competitività dei rispettivi territori.

Durante l’incontro, preceduto da tavoli tecnici svoltisi il mese scorso, le Regioni Lombardia ed Emilia-Romagna hanno concordato sulla necessità di attivare o implementare bandi specifici per le imprese che devono affrontare le diverse transizioni e i cambi di settori, e sulla necessità di creare strumenti finanziari condivisi in grado di supportare la crescita e lo sviluppo delle aziende, con una particolare attenzione alle imprese incluse in filiere o cluster trasversali ai due territori.

“Un incontro importante – ha detto il vicepresidente Colla – che ha consolidato una progettualità comune per il sistema industriale e dei servizi delle nostre due regioni, che stanno nel mondo in una situazione geopolitica e geoeconomica inedita e in veloce cambiamento. Abbiamo discusso di filiere innovative nei grandi filoni strategici della digitalizzazione dell’automazione e della sostenibilità e abbiamo condiviso la necessità di posizionare proposte ai tavoli ministeriali e in Europa, dando mandato alle nostre strutture tecniche di elaborare soluzioni operative per i settori dell’automotive, delle macchine utensili e dell’avio-spazio”.

“Lombardia ed Emilia-Romagna – ha sottolineato l’assessore Guidesi – sono due territori contigui che presentano molte analogie dal punto di vista del tessuto economico-produttivo: lavoriamo insieme per connettere le eccellenze delle due Regioni, per costruire strumenti di sostegno alle imprese che siano condivisi e per unire le forze rispetto alle richieste comuni da presentare ai tavoli nazionali ed europei. La sinergia può produrre risultati tangibili”.

La sinergia tra Lombardia ed Emilia-Romagna è stata illustrata in un luogo simbolico del Basso Lodigiano al confine tra le due Regioni, ovvero il Transitum Padi in località Corte Sant’Andrea, storicamente centrale rispetto al guado del Po e dunque ai rapporti tra le due sponde del fiume.

“Grande successo per la prima tappa di Sentieri Comuni”: oltre 100 presenze domenica scorsa a Monchio

“Grande successo per la prima tappa di Sentieri Comuni”: oltre 100 presenze domenica scorsa a MonchioSono state 102 le presenze alla tappa Sentieri Comuni a Monchio di domenica 11 maggio, seconda iniziativa dell’iniziativa di questo progetto che è giunto alla sua terza edizione e vede coinvolte dodici associazioni dei comuni di Sassuolo, Casalgrande, Castellarano, Baiso, Toano, Carpineti, Palagano, Montefiorino, Frassinoro, Polinago e Lama Mocogno, coinvolgendo quindi territori pianeggianti, collinari e montuosi della provincia reggiana e modenese.
Un serie di camminate non competitive che toccheranno gli 11 Comuni, in un itinerario che si snoderà su tutto il territorio nel periodo compreso tra maggio e settembre 2025.
Per il sindaco di Palagano Fabio Braglia «questo successo è la testimonianza della bontà dell’iniziativa, che attraverso esperienze di cammino e scoperta mette in connessione luoghi e persone. Ringrazio di cuore Giulia Grossi e tutte le associazioni coinvolte nell’organizzazione di Sentieri Comuni, che con il loro impegno contribuiscono al rilancio della montagna e delle nostre comunità»

Le associazioni coinvolte sono: Proloco Sassuolo, Virtus Casalgrande, Proloco Castellarano e Gers Roteglia, Nordic Walking Baiso, Fra la Secchia e il Dolo, Il Melograno, Palagano Prolocos, Polisportiva Monchio ASD APS, Proloco e Gem Montefiorino, Società sportiva Frassinoro, Team Pifonchi, Proloco Polinago, ASD Monte Cantiere.
Le camminate proposte saranno momenti di divertimento e di approfondimento storico, di conoscenza delle attività locali e di interesse salutistico, di paesaggi e natura ma anche di tradizioni e di conoscenza dei prodotti di eccellenza.
Tutte le camminate proposte sono gratuite, il personale dell’associazione organizzatrice accompagnerà i partecipanti nel percorso e al termine ci sarà un ristoro offerto.
Sul sito internet www.sentiericomuni.it è possibile visionare la descrizione di ogni camminata, mentre per informazioni è possibile scrivere a sentiericomuni@gmail.com

– Montefiorino: domenica 18 maggio ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)
– Toano: domenica 8 giugno ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)
– Castellarano: mercoledì 18 giugno *serale*
– Polinago: mercoledì 2 luglio *serale*
– Baiso: domenica 13 luglio ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)
– Lama Mocogno: domenica 20 luglio ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)
– Palagano: domenica 27 luglio ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)
– Frassinoro: domenica 3 agosto ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)
– Carpineti: domenica 31 agosto ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)
– Sassuolo: 7 settembre ore 9.00 (ritrovo alle ore 8.30)

 

Conclusa la missione istituzionale della Regione a Città del Capo per la riunione annuale della MCAP

Conclusa la missione istituzionale della Regione a Città del Capo per la riunione annuale della MCAPUn’alleanza internazionale fra governi subnazionali e regionali per affrontare insieme la crisi climatica, condividendo strategie di difesa, approcci accademici e la progettazione di azioni concrete per difendere territori con le stesse caratteristiche di clima mediterraneo dalle conseguenze dell’accelerazione dei cambiamenti climatici.

E’ l’obiettivo della seconda riunione annuale della Mediterranean Climate Action Partnership (MCAP), che si è svolta a Città del Capo, in Sudafrica, dal 6 al 9 maggio. A partecipare anche una delegazione istituzionale della Regione Emilia-Romagna, guidata dal capo di Gabinetto, Luca Vecchi insieme alla Responsabile Relazioni internazionali, Francesca Martinese e la coordinatrice per l’attuazione della Strategia di mitigazione e adattamento della Regione Emilia-Romagna, Patrizia Bianconi.

MCAP riunisce quindici regioni e governi locali provenienti da cinque continenti. Territori che affrontano i rischi legati ai cambiamenti climatici in prima linea e sono in una posizione unica per trasformare le conoscenze locali in azioni collettive.

Durante la quattro giorni, la delegazione della Regione ha incontrato i rappresentanti Province di Tangeri (Marocco), Western Cape (Sudafrica), Catalogna (Spagna) e dello Stato della California. Agli incontri istituzionali si sono aggiunte anche visite a siti di particolare interesse dal punto di vista delle buone pratiche ecosostenibili. Come la diga sul fiume Berg e l’Amandel River Burn Site, dove il fuoco viene utilizzato come strategia proattiva di gestione del territorio per ridurre il rischio di incendi, gestire le specie invasive e proteggere i bacini idrici. Un’intera sessione è stata, invece, dedicata all’accelerazione dei progetti Mini-Sprint che vertono su siccità, incendi e ondate di calore, con la finalità di favorire la condivisione delle conoscenze tra i componenti della partnership e affinare gli obiettivi dei progetti grazie al contributo degli esperti locali.

La missione è stata anche l’occasione per incontrare l’ambasciatore italiano in Sudafrica Alberto Vecchi, il console d’Italia a Cape Town, Giulio Mignacca e rappresentanti del mondo accademico, imprenditoriale, sportivo e culturale.

“ViVenti”: 9 artisti per celebrare l’arte in ospedale a Sassuolo

“ViVenti”: 9 artisti per celebrare l’arte in ospedale a SassuoloL’arte, in Ospedale a Sassuolo, è ‘di casa’. Dopo lo stop causato dalla pandemia, proprio nell’anno del ventennale dalla sua fondazione, torna nei corridoi dell’ospedale una mostra collettiva per raccontare il percorso di ‘VolontariArte’, progetto unico nel suo genere che ha promosso complessivamente 38 mostre a partire dal 2005.

La mostra ‘ViVenti’ presentata oggi (14 maggio 2025) è un sunto, e una summa insieme, del lavoro svolto da ‘VolontariArte’ che, in vent’anni di attività, ha spaziato tra fotografia, pittura, scultura, ceramica e istallazioni. All’inaugurazione ha partecipato anche il Sindaco di Sassuolo, Matteo Mesini che ha ‘firmato’ anche una nota introduttiva dedicata all’evento.

Proprio nell’ambito delle iniziative promosse in occasione del ventennale dalla fondazione dell’ospedale, 9 artisti di fama nazionale hanno messo a disposizione le proprie opere per la ‘collettiva’. In esposizione, fino al 31 luglio prossimo, si potranno ammirare 28 opere di: Domenico Difilippo, Franco Faggioli, Marcello De Angelis, Omar Galliani, Ernesto Ubertiello, Luigi Della Torre, Luigi Ottani, Gianfranco Morini e Claudio Melotti.

Sassuolo è stato il primo ospedale in regione a presentare con continuità un percorso artistico che ha sempre avuto come obiettivo principale quello di rendere i luoghi di cura più accoglienti, nella convinzione profonda che, come diceva lo scrittore russo Fëdor Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo”. Anche il “bello” infatti contribuisce all’umanizzazione delle cure ed è stato questo uno degli obiettivi principali del progetto promosso dalla SpA. ‘VolontariArte ha ospitato fino ad oggi 80 artisti, 662 opere e ha raccolto con i suoi eventi oltre 50 mila euro, tutti donati in beneficenza ad associazioni ed enti del territorio ma anche a realtà più grandi, come Medici Senza Frontiere o il reparto di pediatria dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, subito dopo il terremoto che colpì l’Abruzzo.

Grazie a questo impegno, l’Ospedale non è più solo un luogo di cura, ma anche uno spazio aperto dove la cultura e il sociale s’incontrano per aiutare la comunità, finanziando progetti che hanno al centro il cittadino e il paziente, allo stesso tempo” – sottolinea il Direttore Generale Stefano Reggiani. “Un progetto davvero unico, che rispecchia bene la singolarità della storia del nostro Ospedale”.

L’ospedale desidera ringraziare per il prezioso contributo dato all’allestimento di questa mostra gli sponsor: Dussmann, Cir, Coopservice, Synergic Italiana, Lions e Punto Jpg.

Lunedì, da Borgo Venezia, iniziano a Sassuolo gli Incontri di Quartiere

Lunedì, da Borgo Venezia, iniziano a Sassuolo gli Incontri di QuartiereIncontrare ogni singolo quartiere per condividere con i residenti lavori e progetti, illustrare ciò che è stato realizzato e ciò che è in cantiere. È questo l’obiettivo degli Incontri di Quartiere che inizieranno lunedì prossimo, 19 maggio, e proseguiranno tutta estate nei mesi di Giugno, Luglio e Settembre.

“Piccoli interventi di manutenzione o riqualificazione – afferma l’Assessore con delega alla Partecipazione Maria Raffaella Pennacchia – ma anche operazioni importanti, con cantieri o lavori di grande portata sia dal punto di vista economico che per il decoro urbano: ad ogni incontro, assieme al Sindaco ed alla Giunta, porteremo un progetto da realizzare a breve termine, se non in fase di ultimazione, ed un obiettivo per l’immediato futuro. Incontri, quindi, che hanno il compito di far conoscere cosa l’Amministrazione comunale ha in programma per ogni singolo quartiere, ma anche per raccogliere idee, proposte, segnalazioni e criticità direttamente dai cittadini. Inauguriamo un nuovo strumento, l’agenda di quartiere, con la sfida di scrivere insieme quali azioni e opere necessarie a migliorare la città: quartiere per quartiere, strada per strada”.

Si inizierà lunedì 19 maggio a Borgo Venezia presso il Circolo Pagliani alle 20,30, per poi proseguire con Ponte Nuovo presso la sala Falcone e Borsellino del Parco Albero d’Oro, il 27 maggio.

Seguiranno gli incontri di Braida, al Parco Amico il 4 Giugno, Rometta Alta  presso la Saletta Auser il 10 Giugno, Parco presso il Circolo Arcicaccia, Quattroponti alla parrocchia di Madonna di Sotto, Rometta presso il Circolo Sant’Agostino, S.Michele alla Polisportiva San Michele, Montegibbio presso il Circolo Boschetti Alberti, Centro all’Auditorium Bertoli.

 

Furti, baby gang, degrado e sporcizia: alta percezione di insicurezza delle imprese modenesi

Furti, baby gang, degrado e sporcizia: alta percezione di insicurezza delle imprese modenesi
(immagine di repertorio)

Rimane forte, tra gli imprenditori della nostra provincia, la percezione di insicurezza, con particolare riferimento a furti, presenza di malintenzionati, di baby gang, situazioni di sporcizia e degrado. Sempre più imprese ritengono che la certezza della pena, leggi più severe in particolare per reati predatori e violenze anche sessuali, una ancora più incisiva protezione sul territorio da parte dei tutori dell’Ordine, più illuminazione siano leve fondamentali per aumentare i livelli di sicurezza delle nostre città. Alta la fiducia nelle Forze dell’Ordine, ma la grandissima parte del campione giudica l’azione della magistratura, così come l’efficacia della leggi vigenti, insufficiente chiedendo la riduzione da tre a due gradi di giudizio.

E’ questo, in sintesi, il quadro messo in luce dall’indagine 2025 condotta da Confcommercio Modena su oltre 300 imprenditori della provincia – di cui il 57% operativi nella città capoluogo -, che ha analizzato percezione sulla sicurezza ed i fenomeni criminali principali sofferti dalle imprese del commercio, del turismo, della ristorazione, dei servizi, dell’artigianato e dei trasporti. Questi i temi trattati dall’articolata indagine: la percezione sull’andamento della criminalità, le misure di prevenzione e tutela adottate, le iniziative ritenute più efficaci per la sicurezza delle imprese, la percezione sulle leggi che contrastano i fenomeni criminali e sull’azione della magistratura, i problemi del territorio.

PERCEZIONE DELLA CRIMINALITA’
Rispetto alla percezione dei fenomeni criminali – con particolare riferimento a furti, presenza di malintenzionati e baby gang, sporcizia e degrado – il 78% degli intervistati ritiene che i livelli di sicurezza nell’ultimo anno siano peggiorati, mentre per il restante 22% il quadro è rimasto invariato.

LE PROBLEMATICHE DEL TERRITORIO
I problemi maggiormente presenti nell’area in cui le imprese esercitano la propria attività sono poi soprattutto la presenza di malintenzionati/baby gang (57%), sporcizia e degrado (57%), i negozi sfitti (49%), l’accattonaggio molesto (34%), spaccio e prostituzione (28%).

CRIMINI PERCEPITI PIU’ IN AUMENTO
Circa i crimini percepiti più in aumento, i furti sono sul gradino più alto della classifica (per il 90% del campione), a conferma del fatto che, nonostante gli sforzi delle Forze dell’Ordine, quello dei furti rimane un grosso problema per le nostre città ed in particolare per Modena. Seguono violenze/aggressioni  (per il 73%), l’abusivismo commerciale (per il 52%), le rapine (50%). Più bassa è la percezione di aumento di altri fenomeni: la contraffazione (per il 37%), usura (per il 23%).

LE INIZIATIVE PIU’ EFFICACI PER GARANTIRE SICUREZZA
Altissima la fiducia nei confronti delle Forze dell’Ordine (94%) e conseguentemente forte la richiesta di protezione sul territorio da parte dei tutori dell’Ordine, indicata dall’80% degli intervistati l’iniziativa più efficace per contrastare la criminalità assieme alla certezza della pena (79%). Ci sono poi altre misure considerate efficaci: maggiore illuminazione (75%), più interventi da parte di poliziotti di quartiere/Polizia Municipale (67%), maggiori investimenti su edilizia carceraria e incentivi per acquistare mezzi di difesa passiva (30%).

LE AZIONI A PROTEZIONE DELLA PROPRIA IMPRESA
Per proteggere, soprattutto a scopo preventivo, la propria impresa dalla criminalità il 72% degli intervistati afferma di aver adottato un impianto d’allarme o di videosorveglianza, il 49% è assicurato, il 40% ha chiesto protezione e presentato denuncia alle Forze dell’Ordine, un quarto degli intervistati ha un servizio di vigilanza privata, il 20% ha fatto ricorso ai media e chiesto aiuto alle Associazione di categoria. Sul tema degli impianti di videosorveglianza va rimarcata l’importanza di installare strumentazione previste in un protocollo di intesa siglato da Confcommercio con il Ministero dell’interno e collegate con la centrale operativa delle Forze dell’Ordine, utili ad agevolare lo svolgimento di attività investigativa.

LA FIDUCIA VERSO LA MAGISTRATURA, IL DESIDERIO DI INASPRIRE LE PENE E RIDURRE I GRADI DI GIUDIZIO
Addirittura il 92% degli intervistati ritiene che l’azione della magistratura nel garantire la punizione dei reati sia insufficiente (81%) o mediocre (11%), l’87% è favorevole ad inasprire le pene (molto il 74%, abbastanza il 13%), ma fa da contraltare a questo dato l’estrema sfiducia rispetto al fatto che queste vengano scontate: la grandissima parte del campione continua a pensare infatti che i condannati sicuramente o probabilmente non paghino completamente per i crimini commessi.

«Con la giornata Legalità, mi piace e la nostra indagine», commenta Tommaso Leone, Presidente provinciale di Confcommercio Modena, «vogliamo continuare a tenere i riflettori accesi, nei confronti di tutti gli stakeholders istituzionali, un valore imprescindibile per le imprese, come la legalità. Che va difesa contro vecchi e nuovi fenomeni criminali, che minano la capacità stessa di fare impresa e la fiducia dei consumatori con una conseguente riduzione della loro propensione ad acquistare nei nostri negozi, veri presidi sociali, di servizio alla cittadinanza oltre che di sicurezza del territorio».

 

Formare i talenti del futuro: un progetto per far incontrare giovani universitari con le imprese della rete Ifab

Formare i talenti del futuro: un progetto per far incontrare giovani universitari con le imprese della rete IfabI big data e l’intelligenza artificiale stanno cambiando il mondo. E la formazione dei nuovi professionisti passa dalla capacità di comprenderne la potenzialità e trasformarli in valore. È questa la missione di Ifab 4 Next Generation Talents, iniziativa rivolta agli studenti universitari, protagonisti di un percorso di alta formazione dedicato alle potenzialità dei dati e delle tecnologie digitali.

Il progetto della Fondazione per lo sviluppo dei Big data e l’intelligenza artificiale punta a connettere giovani e aziende, università e impresa, visione e competenze. L’edizione 2025, partita lo scorso gennaio, vede la partecipazione di otto aziende sponsor e si avvale della collaborazione di BOOM e dell’Associazione Big Data, due realtà impegnate da anni nella promozione della cultura dell’innovazione.

All’appuntamento conclusivo di questa edizione a Osteria Grande (Bo), ha partecipato oggi l’assessora regionale all’Agenda digitale Elena Mazzoni: “Iniziative come questa- ha affermato- rendono concreti gli obiettivi di formare giovani talenti, favorire l’incontro tra mondo della ricerca, imprese e istituzioni, creare nuove opportunità di lavoro e crescita. E rientrano nel quadro più ampio delle politiche regionali per il digitale e l’innovazione. A partire dal Patto per il Lavoro e per il Clima, sottoscritto dalla Regione con le forze sociali ed economiche del territorio, che indica nella trasformazione digitale uno dei pilastri per costruire una società più giusta, sostenibile e competitiva”.

“L’impegno di Ifab, su cui la Regione investe con forza- chiude Mazzoni- ha consentito di creare un ambiente stimolante dove i giovani talenti possono crescere e mettere in pratica le loro idee, costruendo un ponte diretto tra la formazione accademica e il mondo del lavoro”.

Il Progetto Ifab 4 Next Generation Talents

A partire da gennaio, oltre 100 ragazzi hanno partecipato a seminari tenuti da esperti e a momenti di incontro con le aziende che hanno presentato sfide progettuali legate ai dati e all’Intelligenza artificiale. Sulle otto sfide elaborate dalle aziende, 100 ragazze e ragazzi si sono confrontati, a gruppi interdisciplinari, per proporre una soluzione progettuale che è stata elaborata dietro la guida di esperti aziendali. Tutti i progetti elaborati dai ragazzi sono stati valutati da una giuria interna all’azienda e ciascuna azienda ha decretato il suo gruppo “champion”.
Oggi, nell’incontro conclusivo dell’edizione 2025 tutti i partecipanti al programma sono stati invitati e in particolare i gruppi “champion” hanno avuto l’opportunità di presentare in breve la loro soluzione alla sfida proposta dall’azienda. Una giuria costituita da esperti di innovazione e start-up valuta i progetti dei gruppi e decreta il gruppo vincitore del programma, a cui sarà assegnato un premio di duemila euro.

La Regione per la trasformazione digitale

Ifab è la Fondazione no profit voluta dalla Regione per farne un punto di riferimento indipendente e autorevole a livello internazionale su scienza, digitale e analisi dei dati e per l’individuazione di soluzioni innovative al servizio delle persone, dei territori e delle comunità.
È nata nel 2020 grazie alla legge regionale 7/2019 su ‘Investimenti della Regione Emilia-Romagna in materia di Big Data e intelligenza artificiale, meteorologia e cambiamento climatico’ per rafforzare il legame fra mondo scientifico, accademico e dell’impresa su ricerca e progetti di innovazione tecnologica, e contribuire all’obiettivo di uno sviluppo umano sostenibile, sancito anche nel Patto per il Lavoro e per il Clima siglato dalla Regione con tutte le parti sociali.

Operazione “Petrolio dorato” contro l’illecita gestione di oli esausti

Operazione “Petrolio dorato” contro l’illecita gestione di oli esaustiNell’ambito di una vasta operazione in corso su tutto il Territorio Nazionale, i Carabinieri del Gruppo per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Venezia, con il supporto nella fase esecutiva delle articolazioni del Comando Carabinieri “T.A.S.E.”, dei Comandi dell’Arma territoriale competenti, del 7° Nucleo Elicotteri CC di Ponte Cagnano (SA), hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “Petrolio dorato”, coordinata dalla locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo – e condotta tra il 2021 ed il 2022 dai Nuclei Operativi Ecologici Carabinieri di Bologna, Treviso e Venezia.

L’inchiesta – che consentito di documentare l’operatività di un sodalizio che, attraverso società autorizzate alla raccolta di oli vegetali esausti, traeva ingiusti profitti dagli introiti derivanti dal trattamento e dalla rivendita del pregiato rifiuto, utilizzato per la produzione del biodiesel – vede attualmente iscritte nel registro degli indagati 22 persone e 2 società, a vario titolo ritenute responsabili dei reati di associazione a delinquere, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, favoreggiamento personale, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e abuso d’ufficio, in relazione ai fatti accertati in Emilia-Romagna, Veneto, Trentina Alto-Adige e Campania nel periodo 2021 – 2022. L’inchiesta ha visto il coinvolgimento nelle varie fasi di Europol per quanto riguarda la cooperazione
internazionale di polizia, atteso che gli indagati risultano gestire attività economiche anche in Grecia e Spagna, nonché commerciali con Austria, Belgio, Ungheria, Bulgaria, Repubblica Slovacca, Malta e Libia.

Accogliendo le richieste del P.M. il G.I.P. ha disposto la misura cautelare nei confronti di 11
indagati (5 dei quali agli arresti domiciliari, 3 con obbligo di dimora e 3 con divieto di esercitare imprese o uffici direttivi in società del settore della gestione dei rifiuti) ed il sequestro preventivo dei compendi societari e delle strutture aziendali delle due società al centro delle investigazioni.

Nel corso dell’operazione sono state inoltre eseguite 17 perquisizioni personali e locali e, di iniziativa, 17 ispezioni ambientali presso impianti di raccolta, gestione e trattamento di
oli vegetali esausti.

Il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari ed è quindi necessario rilevare che gli odierni indagati e destinatari della misura cautelare sono, allo stato, indiziati di delitto, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

Il Comandante della Stazione Carabinieri di Sassuolo incontra gli anziani presso l’Associazione “Orti Sul Secchia”

Il Comandante della Stazione Carabinieri di Sassuolo incontra gli anziani presso l’Associazione “Orti Sul Secchia”Ieri pomeriggio, a Sassuolo, presso l’Associazione “Orti Sul Secchia” in via dei Moli, il Comandante della locale Stazione Carabinieri, Maresciallo Maggiore Giuseppe Renna, ha incontrato circa 90 anziani sassolesi, per fornire alcuni consigli pratici ed utili per prevenire truffe, raggiri e furti in abitazione.

L’incontro, che ha scandito i casi più comuni e noti di truffe, si è concentrato sul tema sempre più attuale dei raggiri che colpiscono le persone anziane, che spesso rappresentano un target vulnerabile ed appetibile per malviventi senza scrupoli. È stata sottolineata l’importanza di sensibilizzare gli anziani e le loro famiglie, queste ultime fondamentali per la creazione di una rete sociale di tutela e protezione integrata.

Sono state quindi illustrate truffe ancora molto in voga, come quella del finto Maresciallo dei Carabinieri, che al telefono inscena un incidente o un qualsiasi problema giudiziario a scapito di un figlio o di un nipote: così poco dopo giunge presso l’abitazione un complice, che ritira soldi e gioielli in cambio della liberazione del giovane parente. Ma ancora più frequente è diventata la truffa del finto tecnico del gas, che utilizza bombolette spray che simulano perdite, convincendo gli ignari anziani ad aprire le loro case e consentendo così ad altri complici di agire indisturbati, rovistando nei cassetti di ogni stanza, questo quando i truffatori non riescono addirittura a farsi consegnare banconote e preziosi, assicurando la custodia dei valori in caso di improvviso scoppio.

ECCO COSA FARE PER DIFENDERSI:

  • non lasciare gli anziani soli ed avvisarli dei rischi in cui possono incorrere se aprono la porta a persone sconosciute;
  • le forze dell’ordine non prelevano soldi dai privati ed evitano accuratamente di effettuare controlli/visite in borghese nelle abitazioni, se non in situazioni di estrema necessità;
  • in caso di dubbi, prima di aprire la porta a chicchessia, avvisare il 112 (da lunedì 17 marzo diventato Numero Unico di Emergenza) con il proprio telefono, meglio se cellulare, avendo cura di accertarsi che la linea non risulti già occupata da una precedente comunicazione;
  • se si nota un’auto sospetta e non conosciuta nel quartiere, annotare il numero di targa, modello e colore dell’auto, giorno e ora: questi dati potrebbero rivelarsi molto utili per le forze dell’ordine;
  • prima di fornire informazioni personali o finanziarie, è fondamentale verificare l’identità della persona o dell’organizzazione con cui si sta interagendo;
  • essere diffidenti dalle offerte troppo vantaggiose, dalle richieste urgenti di denaro o dalle comunicazioni non richieste (es. la banca che informa telefonicamente di servizi o altre necessità).
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