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lunedì, 22 Dicembre 2025
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Ettore Prandini confermato Presidente nazionale di Coldiretti

Ettore Prandini confermato Presidente nazionale di ColdirettiEttore Prandini, 51 anni, lombardo con tre figli, è stato confermato Presidente nazionale di Coldiretti. Ad eleggerlo all’unanimità l’Assemblea dei delegati giunti da tutte le regioni (alla quale Coldiretti Modena ha partecipato con il Presidente, Luca Borsari, e il Direttore Marco Zanni) in rappresentanza di oltre 1,5 milioni di soci, riunita a Palazzo Rospigliosi a Roma, sede della principale Organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo.

Nominata anche la nuova Giunta Confederale composta dai tre vicepresidenti Nicola Bertinelli (presidente di Coldiretti Emilia Romagna), David Granieri e Gennarino Masiello oltre che da Franco Aceto, Gianluca Barbacovi, Cristina Brizzolari, Dominga Cotarella e Francesco Ferreri.

Laureato in giurisprudenza, Prandini guida un’azienda di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola con produzione di Lugana. Ha guidato la Coldiretti Brescia e la Coldiretti Lombardia. Ricopre anche le cariche di presidente nazionale di Uecoop, della Fondazione Campagna Amica e dell’Osservatorio sulla criminalità nell’Agricoltura e sul sistema agroalimentare.

“Sostenere la competitività delle imprese agricole e della pesca per garantire la sovranità alimentare del Paese e ridurre la dipendenza dall’estero, promuovendo filiere produttive 100% Made in Italy con l’innovazione e la sostenibilità economica ed ambientale” E’ l’obiettivo fissato dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini “per i prossimi cinque anni  con l’impegno a raggiungere 100 miliardi di valore dell’export agroalimentare anche con la spinta della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco e la lotta al falso Made in Italy sulle tavole mondiali. E’ necessario – precisa Prandini – investire sulla logistica in termini infrastrutturali sui trasporti via terra, via mare e via aerea creando interconnessioni fra i vari hub che permettano di accorciare tempi di consegna e tagliare costi inutili. Va sostenuto il Made in Italy offrendo all’Ismea la possibilità di svolgere il ruolo di cassa depositi e prestiti anche per proteggere la filiera agroalimentare nazionale dallo shopping straniero. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che – continua Prandini – vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati con il coinvolgimento delle ambasciate e valorizzando il ruolo strategico dell’Ice con il sostegno delle ambasciate”.

“Occorre intervenire sulle emergenze con sostegni adeguati ma servono anche scelte strutturali per far fronte agli effetti sempre più devastanti dei cambiamenti climatici – continua Prandini – attraverso un’azione a favore della transizione ecologica con investimenti che vanno dal verde urbano alle agroenergie ma anche un piano invasi per garantire acqua a cittadini e imprese e lo sviluppo dell’agricoltura 4.0 con strumenti come droni, robot e satelliti che rappresentano oggi un giro d’affari di più di 2 miliardi di euro, con un incremento del 2300% nel giro di appena cinque anni. Ma sul fronte dell’innovazione occorre lavorare anche alla nuova genetica green no ogm per ridurre i costi delle imprese ed aumentare il reddito. In tale ottica lanceremo nel 2024 i primi campi sperimentali in Italia sulle Tea, le Tecniche di evoluzione assistita”.

“Non dimentichiamo però che a causa della cementificazione e dell’abbandono – ricorda Prandini – l’Italia ha perso quasi 1/3 (30%) dei terreni agricoli nell’ultimo mezzo secolo con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari ed effetti sulla tenuta idrogeologica del territorio e sul deficit produttivo del Paese e la dipendenza agroalimentare dall’estero. Occorre quindi accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”.

“Nei prossimi 5 anni crescerà anche la nostra azione in Europa – conclude Prandini – dove si decidono i destini della nostra agricoltura e dove l’Italia, che è leader mondiale nella qualità e nella sicurezza alimentare, ha il dovere di svolgere un ruolo di apripista nelle politiche agroalimentari, nell’interesse delle imprese e dei cittadini. Ma resteremo fortemente ancorati ai territori dove le Regioni sono interlocutori privilegiati delle politiche comunitarie”.

Prandini è al timone di una Organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con la Fondazione Campagna Amica della quale fanno parte quasi ventimila punti tra fattorie, mercati, agriturismi, botteghe, ristoranti e orti urbani, la più grande rete a km zero a livello europeo. Una forza sociale che ha cultura di governo senza per questo essere legata ad alcun partito politico.

La sua diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 845 Uffici di Zona e 3729 sezioni comunali. In pratica, è presente in quasi un comune su due lungo tutto il Paese.

Con il nuovo ruolo di sindacato imprenditoriale di filiera e l’ingresso come aziende associate di big del settore agroalimentare e la promozione di un sistema capillare di servizi con Consorzi Agrari d’Italia (CAI) e Bonifiche Ferraresi (BF), Coldiretti ha promosso inoltre Filiera Italia, che per la prima volta vede l’agricoltura e l’industria alimentare italiana d’eccellenza insieme per difendere, sostenere e valorizzare il Made in Italy.

 

 

“La maggioranza in Regione tradisce la petizione endometriosi”

“La maggioranza in Regione tradisce la petizione endometriosi”“Ieri in Assemblea Legislativa è stato preso in esame il bilancio di previsione 2023 e pluriennale al 2025, all’interno del quale è stato discusso l’emendamento che riguarda il tema dell’endometriosi.  Con 19 voti favorevoli e 27 contrari l’emendamento è stato bocciato in aula dopo che i gruppi per settimane avevano discusso i punti in questione”. Lo rende noto Sara Beltrami, portavoce e promotrice campagna Endometriosi: firma adesso!

“Ad inizio anno la giunta aveva approvato all’unanimità una risoluzione unitaria a sostegno della petizione “Endometriosi: firma adesso!”, che impegnava la Regione su 3 punti sottoscritti da migliaia di cittadini emiliano romagnoli: campagne di sensibilizzazione, implementazione e adeguato finanziamento del PDTA esistente, esenzione per le terapie ormonali.

Nel mese di luglio l’Emilia-Romagna era stata a un passo dal riconoscimento della gratuità delle terapie ormonali, e dei 3 punti complessivi ma ieri in Aula, proprio come nel luglio scorso, è venuto meno il sostegno del gruppo di maggioranza in regione.

L’emendamento presentato dai consiglieri Catellani, Delmonte e Stragliati (Lega) riguardava in particolare il finanziamento del PDTA esistente, quindi l’implementazione di strumenti di diagnosi e di percorsi di formazione per il personale sanitario per un valore complessivo di circa 300.000 euro suddivisi in 3 anni. 

Hanno votato a favore: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Rete Civica e Movimento 5 stelle.                                                                                                                  Hanno votato contro: PD, Europa Verde e Italia Viva.

Il Partito Democratico, si è espresso contro l’emendamento sull’endometriosi. La posizione del PD si fonda sul fatto che sul tema sia già stato fatto tanto e che la dotazione economica richiesta dal comitato sia troppo onerosa. Un parere nettamente smentito dal Comitato Endometriosi che a seguito della seduta ha dichiarato che “Non si tratta di una questione di soldi. Le nostre richieste sono state drasticamente ridimensionate. Avevamo chiesto tra i 200.000 e i 300.000 euro su un bilancio regionale da 14 miliardi. Fate voi i conti. È stato approvato un PDTA a costo zero come si fa a votare contro 2 ecografi e maggiori strumenti di formazione per il personale sanitario?”

L’opposizione parla di grave mancanza di impegno già preso, a fronte di una richiesta più che sostenibile.

La campagna ’Endometriosi: Firma adesso’ partita da Reggio Emilia dall’attivista Sara Beltrami e sostenuta dalle associazioni nazionali AENDO Associazione Italiana Dolore Pelvico ed Endometriosi,  Endo-Care, e La voce di una è la voce di tutte, in 2 mesi ha portato una petizione di oltre 4.200 firme cartacee in Regione, a cui è seguito il voto di decine di comuni italiani, 9000 firme online in poche settimane, facendosi notare fino a Bruxelles con un’interrogazione votata all’unanimità dal Parlamento Europeo, e ricevendo un impegno formale dal presidente Stefano Bonaccini e dalla Regione”, conclude la portavoce e promotrice campagna.

 

Cinque giorni di addestramento agli incendi in ambienti confinati per i Vigili del fuoco

Cinque giorni di addestramento agli incendi in ambienti confinati per i Vigili del fuocoNella settimana dall’11 al 15 dicembre si è svolto il primo Corso di base per operatori CFBT presso il Polo Didattico Regionale dei Vigili del Fuoco dell’Emilia-Romagna di Bologna per 12 discenti provenienti da tutta Italia. L’acronimo CFBT deriva dalle iniziali dell’acronimo inglese di questo tipo di corsi (Compartment Fire Behaviour Training), che significa addestramento agli incendi in ambienti confinati, come quello di un appartamento.

La Direzione Centrale per la Formazione ha valutato positivamente e finanziato il progetto proposto dalla Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna, fortemente voluto dal Direttore regionale Francesco Notaro, consistente nella realizzazione di n.2 due simulatori all’interno di due containers ISO 20 con altrettanti combustori ISO 10 a piano rialzato. I simulatori consentono di osservare tutta la fase di crescita della combustione e riprodurre i fenomeni termici estremi come il flash-over.

L’impianto è stato interamente realizzato da Personale Vigile del Fuoco dei Comandi VVF di Bologna e Ravenna in possesso di competenze specifiche, sotto la supervisione ed il coordinamento di un gruppo di lavoro costituito dal seguente Personale:
• DV Antonio CUTTITTA Direzione Regionale Emilia-Romagna
• DV Paolo TOMOLA  Comando VVF di Milano
• IA Antonino SANFILIPPO Direzione Regionale VVF Emilia-Romagna
• CR Antonio MARINI Comando VVF di Bologna (Istruttore CFBT)
• CS Massimo ALBERI Comando VVF di Ravenna (Operatore CFBT)

Il Corso, tenuto da 6 formatori esperti provenienti dai Comandi VVF di Torino, Bergamo, La Spezia, Alessandria, Trapani e Rimini, è stato organizzato dalla Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna, sotto il coordinamento della Direzione Centrale per la Formazione.

I 12 discenti al termine del corso sono stati in grado di utilizzare con maestria le lance a getto a cavo, effettuare il passaggio della porta in sicurezza e gestire il fuoco “3D” all’interno del simulatore, ossia raffreddare i pericolosi fumi caldi infiammabili particolarmente instabili e suscettibili alle variazioni di comburente negli ambienti con scarsa disponibilità di aria.

Durante l’attività di formazione il personale si è alternato nei ruoli per ridurre l’esposizione al forte calore e per poter apprezzare la visione dei fenomeni. E’ stato inoltre previsto l’utilizzo di un mini-simulatore in legno denominato firebox, per mezzo del quale sono stati riprodotti i fenomeni in scala ridotta da mostrare ai discenti.

L’Area di Formazione CFBT è stata realizzata su una platea di cemento armato di circa 200 mq di superficie, ottenuta dalla riqualificazione di un’area all’interno del sedime della Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna, a cui è stata abbinata un’Area Logistica di circa 100 mq adibita a spogliatoi, docce e bagni per formatori e discenti, con percorso sporco/pulito separati per evitare contaminazione al personale dopo le attività di formazione.

E’ intenzione della Direzione Regionale Emilia-Romagna replicare il corso con successive edizioni.

Credito: fondo multiscopo per prestiti, a tasso agevolato, verso imprese e professionisti dell’Emilia-Romagna

Credito: fondo multiscopo per prestiti, a tasso agevolato, verso imprese e professionisti dell’Emilia-RomagnaLe imprese dell’Emilia-Romagna colgono l’opportunità di finanziare i propri investimenti attraverso il Fondo regionale multiscopo di finanza agevolata. Liquidità per sostenere investimenti ‘green’ che puntano a una riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti ma anche per supportare la crescita di nuove imprese, in particolare quelle femminili.

A dirlo i numeri registrati dal primo bando del Fondo multiscopo della Regione Emilia-Romagna, diviso nei due comparti ‘Starter ed ‘Energia’ e gestito attraverso l’associazione temporanea di impresa tra Artigiancredito e Artigiancassa fino al 2029: la stima è di 45 milioni di euro di investimenti realizzati dai progetti sviluppati con le 205 richieste di accesso a oltre 33 milioni di fondi pubblici. La Regione utilizza per il Fondo risorse europee del Programma Fesr Emilia-Romagna 2021–2027.

“I primi risultati registrati confermano l’efficacia della misura messa a punto- spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla-. Un concreto strumento finanziario a disposizione dell’economia reale dell’Emilia-Romagna, per chi fa impresa, aziende di piccole dimensioni e professionisti che vogliano scommettere su crescita e transizione energetica. Una liquidità necessaria, a garanzia pubblica, che va a supportare chi voglia investire, che giunge in un momento in cui la stretta economica si somma ai danni causati dalle recenti alluvioni”.

L’esito del bando

Nel dettaglio sono 130 le richieste, per un totale di 24 milioni di euro di fondi pubblici, relative al ‘Fondo Energia’, pensato per il sostegno di interventi di green economy a favore di imprese di qualsiasi dimensione e società Energy service company (Esco): stimati corrispondenti investimenti per un totale di 32 milioni di euro.

Sono, invece, 75 le richieste per il ‘Fondo Starter’ destinati a sostenere la crescita di nuove realtà imprenditoriali: ammontano a circa 9,5 milioni di euro di fondi pubblici richiesti, il totale degli investimenti stimati supera i 13 milioni di euro.

L’apertura della seconda parte del bando del Fondo Starter e del Fondo Energia è prevista per il prossimo 19 febbraio 2024.

“L’esito della prima call ha superato ogni aspettativa, evidenziando il crescente interesse e la fiducia della comunità imprenditoriale nella promozione di iniziative sostenibili e innovative- affermano Artigiancredito e Artigiancassa-. La visione e l’impegno della Regione nel promuovere uno sviluppo sostenibile hanno svolto un ruolo fondamentale nel generare un interesse così significativo da parte delle imprese”.

Il Fondo multiscopo rotativo di finanza agevolata, finanziato dalla Regione complessivamente con 50 milioni di euro, potrà essere aumentato in caso di esaurimento dei soldi disponibili.

Bilancio Regione 2024. Via libera in Aula: manovra da 13,7 miliardi di euro, di cui 9,6 per la sanità

Bilancio Regione 2024. Via libera in Aula: manovra da 13,7 miliardi di euro, di cui 9,6 per la sanitàVia libera in Assemblea legislativa al Bilancio di previsione 2024 e triennale al 2026 della Regione, definito dalla Giunta e approvato ieri in Aula. Una manovra complessiva da 13 miliardi e 735 milioni di euro, di cui 9,6 per la sanità che esce rafforzata dal lavoro consiliare, anche a seguito del contributo dei Gruppi assembleari nel confronto con la Giunta.

Un bilancio che lascia invariate le tasse regionali per il nono anno consecutivo, alleggerendo anzi il carico fiscale attraverso la conferma di diverse misure che comportano risparmi concreti per oltre 141 milioni di euro l’anno per i cittadini. Si va dall’esenzione dal ticket nazionale di 23 euro sulle prime visite specialistiche per le famiglie con più di un figlio (8,5 milioni) ai fondi – che salgono a 40 milioni di euro (+6,5 milioni rispetto al 2023) per far viaggiare gratuitamente i cittadini dell’Emilia-Romagna sui mezzi di trasporto pubblico locale, bus e treni regionali: gli studenti under19 e i pendolari abbonati al servizio ferroviario regionale che possono utilizzare liberamente i bus nelle 13 città di inizio e/o fine viaggio con più di 50 mila abitanti (la Città Metropolitana di Bologna, gli altri 9 Comuni capoluogo più Carpi, Imola e Faenza). Ancora: i 40 milioni di euro per l’abbattimento delle rette dei nidi e la gratuità di quelli nei Comuni montani e delle aree interne; e la copertura del 100% delle borse di studio universitarie: 37 milioni di euro, tra bilancio regionale e Fondo Sociale Europeo. A cui si aggiungono 15,3 milioni di euro per il diritto allo studio scolastico.

Il Fondo regionale per la non autosufficienza – oltre mezzo miliardo di euro – si conferma poi fra i più alti in Italia.

Quest’anno la manovra ha dovuto fare i conti con l’emergenza e l’avvio della ricostruzione post alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, unitamente ai riflessi dello shock dei costi energetici dello scorso anno, forti picchi di inflazione e scenari geopolitici ed economici internazionali tra i più instabili degli ultimi decenni.

Inoltre, pesano le disposizioni della Finanziaria stabilite dal Governo per il 2024, relative al contributo all’equilibrio dei conti pubblici nazionali richiesto e ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna: 44,8 milioni di euro.

“Una manovra virtuosa, con cui guardiamo all’intero sistema emiliano-romagnolo in un momento di grandi difficoltà comuni a tutti. E una notizia che possiamo anticipare: anche quest’anno, e come sempre, chiuderemo a pareggio il bilancio della sanità regionale- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano- smentendo tutti gli annunci e gli allarmi lanciati da più parti nei mesi scorsi. Ma il bilancio sanitario dell’Emilia-Romagna reggerà, nonostante il Governo e il definanziamento al sistema sanitario pubblico. Più in generale- proseguono- investiamo nel lavoro e nelle reti di protezione sociale, sosteniamo le imprese che innovano e creano buona occupazione. Così possiamo fronteggiare l’attuale contesto di decelerazione della crescita economica, garantendo al contempo l’equilibrio economico-finanziario e la sostenibilità della programmazione sanitaria”.

“Inoltre- aggiungono- creiamo le condizioni per una ripartenza economica e sociale dell’Emilia-Romagna, con uno sguardo attento alle zone colpite dall’alluvione del maggio scorso, promuovendo politiche di investimento, da realizzare prevalentemente in autofinanziamento, rafforzando la spesa sociale, consolidando il livello dei servizi, utilizzando al meglio risorse europee e del Pnrr a disposizione delle Regioni”.

“Tutto questo- concludono Bonaccini e Calvano- nonostante i pesanti tagli del Governo e il vero e proprio prelievo forzoso richiesto a Regioni, Comuni e Province- che va a pesare sull’equilibrio dei bilanci regionali già gravati da caro energia, minori entrate e altri contributi, oltre a criticità economiche dovute alla compensazione del rinnovo dei contratti pubblici”.

Sassuolo: il 24 e il 31 dicembre divieto di vendere/somministrare per asporto bevande in contenitori di vetro/lattine

Sassuolo: il 24 e il 31 dicembre divieto di vendere/somministrare per asporto bevande in contenitori di vetro/lattineDivieto di vendere/somministrare per asporto in contenitori di vetro/lattine nonché di introdurre bevande di qualsiasi genere in contenitori vetro/lattine da parte dei partecipanti, in occasione delle festività di Natale e di fine anno 2023-2024 nell’area del centro storico: lo stabilisce l’ordinanza n°191 del 30 novembre a firma del Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani pubblicata all’Albo Pretorio.

In particolare l’ordinanza stabilisce: dalle ore 16 del 24 Dicembre alle 04 del giorno successivo, nonché dalle ore 16 del 31 Dicembre  alle ore 04 del giorno successivo, il divieto di vendita per asporto e di somministrazione (con l’esclusione della somministrazione al tavolo effettuata congiuntamente al pasto), di bevande di qualunque genere contenute in contenitori di vetro o lattine (prevedendo in sostituzione la vendita e/o la somministrazione in contenitori di altro materiale ammesso dalla vigente normativa igienico/sanitaria) agli esercenti di pubblici esercizi, esercizi commerciali, attività di commercio su area pubblica, attività artigianali del settore alimentare, circoli e altri punti di ristoro situati in tutto il Centro Storico cittadino come individuato dal perimetro circoscritto da Piazza Garibaldi, Via Clelia/Piazza Martiri Partigiani, Via Fenuzzi/Via Roma, Via Pretorio/Viale XX Settembre, Via Mazzini/Via Farosi, Via Menotti/Piazzale Teggia, Via C. Battisti/Piazza Martiri Partigiani, Viale della Pace, Via Aravecchia.

Dalle ore 16 del 24 Dicembre alle 04 del giorno successivo, nonché dalle ore 16 del 31 Dicembre alle ore 04 del giorno successivo, si conferma divieto ai partecipanti presente evento di introduzione bevande di qualsiasi genere in contenitori di vetro-lattine sull’area richiamata al punto precedente.

Pubblicato il volume numero 10 di “QB – Quaderni della Biblioteca” di Sassuolo

Pubblicato il volume numero 10 di “QB – Quaderni della Biblioteca” di Sassuolo“QB – Quaderni della Biblioteca” di Sassuolo, sottotitolo “Sassuolo e la sua storia”, edito da Incontri Editrice – compie 30 anni e li festeggia con il suo numero 10. La serie è infatti iniziata nel 1993 con la pubblicazione delle conferenze organizzate a partire dal 1989 a cura dell’Assessorato alla Cultura che ne è stato il promotore. Speranza e impegno dichiarati erano “diventare punto di riferimento e contenitore privilegiato di tutte quelle iniziative culturali e di ricerca che abbiano come tema la storia e la cultura del territorio sassolese”.

In quest’ottica negli anni sono stati pubblicati numeri monografici dedicati ai vari aspetti della storia culturale e industriale, alle emergenze architettoniche quali il Palazzo Ducale, le grandi ville, a storici e letterati quale Natale Cionini e Gian Paolo Biasin, ai Pio di Savoia signori di Sassuolo, alla Grande Guerra, ai cinema e ai teatri cittadini.

“QB 10” ha invece riservato le sue tante nuove pagine con 32 grandi immagini, numerose fotografie evocative e tavole ricostruttive a colori alla piazza che è stata da sempre al centro dello sviluppo soprattutto commerciale di Sassuolo: la piazza Grande. Lo dimostrano i nomi con i quali è stata chiamata nei secoli: piazza “magna” poi Grande, del Mercato, delle Bestie, della Guglia, Vittorio Emanuele II e infine Martiri Partigiani. Ma per tutti è ancora Piazza Grande.

Gli articolati progetti di riqualificazione eseguiti tra il 2017 e il 2020 sulle piazze del centro hanno consentito ad archeologi professionisti di eseguire, su incarico dell’Amministrazione Comunale in virtù di necessari rilievi preliminari richiesti dalle leggi, sondaggi e indagini accurate che, come scritto nelle introduzioni al volume, hanno sottoposto la piazza ad una sorta di “integrali ecografie, tac e risonanze magnetiche storiche”. I cambiamenti intervenuti dal rinascimento ad oggi sono stati così analizzati “attraverso una prospettiva multidisciplinare e sfaccettata, grazie ai saggi archeologici, agli studi archivistici e storici, agli studi ricostruttivi architettonici e ai focus tematici relativi agli edifici affacciati su piazza Grande, gettando nuova luce e contemporaneamente aprendo interessanti quesiti sull’evoluzione di un sistema abitativo in continuo divenire”.

Grazie dunque a un lungo e importante lavoro interdisciplinare un luogo dimenticato e trasformato come piazza Grande è stato studiato come mai in precedenza e con esiti davvero sorprendenti come riportano i vari articoli del nuovo “QB”. Diverse così le risposte finalmente date a tanti quesiti e per alcuni altri ne sono state create le premesse, anche in direzioni diverse da quanto ritenuto finora in base agli studi fatti. Sono state scoperte le tombe dell’antico cimitero davanti la chiesa di san Giorgio; ritrovate le fondamenta dei primi fitti nuclei di case nate fuori dalle mura del castello; ritrovato un “butto” con i rifiuti del tempo e tante ceramiche; studiato uno straordinario fondo fotografico che permette di toccare con mano le pesanti trasformazioni edilizie ed urbanistiche subite: questa è la nuova storia di piazza Grande.

A tutto questo si aggiunge la ricostruzione del tessuto commerciale di mercati, botteghe e osterie tra 1700 e ‘800; la storia della Guglia (con anche la “chicca” di un testo inedito ottocentesco di Luigi Cavoli) e i costosissimi restauri settecenteschi della chiesa di san Giorgio: i due “monumenti” di piazza Grande.

Un atlante fotografico di 24 grandi immagini a colori chiude il “QB” che, per l’occasione del numero 10 e dei suoi 30 anni di storia, ha voluto darsi una nuova veste grafica.

Curatori del “QB”, fin dal primo numero, l’architetto Vincenzo Vandelli e Francesco Genitoni.

Come ricordato dall’assessore alla Cultura Samanta Ruffaldi nella sua prefazione, oltre che dal Comune di Sassuolo il volume è stato sostenuto dalla Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha firmato l’introduzione, e dalla Regione Emilia-Romagna

Ancora una volta, come già dal numero 1 quando ancora si chiamava Libreria Incontri, promotore ed editore del “QB” è la Incontri Editrice di Daniela Frigieri.

Il volume, che può essere un’interessante strenna di Natale, è già in distribuzione nelle librerie e nelle edicole di Sassuolo.

 

Maranello, approvato il bilancio di previsione 2024-26

Maranello, approvato il bilancio di previsione 2024-26Priorità ai servizi per il cittadino, alla manutenzione stradale e del verde pubblico, all’edilizia scolastica, a sicurezza, sport e rigenerazione urbana, con un’attenzione particolare rivolta al sostegno per le famiglie in difficoltà e all’efficientamento energetico.

Si sviluppa lungo queste direttrici il bilancio di previsione 2024-26, approvato ieri sera  dal Consiglio comunale. Un bilancio, quello elaborato dall’Amministrazione maranellese, che ancora una volta prevede una riduzione del 48% sull’indebitamento, dovuta all’estinzione di diversi mutui nel prossimo triennio, nonostante i rincari su beni, energia e servizi indispensabili, che hanno impattato anche sui costi per le opere pubbliche.

Ulteriori difficoltà sono emerse nel 2023 per tutti i Comuni a causa delle scelte del Governo, che ha deciso – cosa che non accadeva da 7 anni – di tagliare le risorse agli stessi Comuni. Le tariffe sui servizi, come ogni anno, verranno dunque adeguate al tasso d’inflazione, ma le scelte di bilancio dell’Amministrazione hanno consentito di affrontare queste criticità lasciando invariate le imposte locali: l’addizionale Irpef, ‘congelata’ dal 2015, così come le aliquote Imu e l’imposta di soggiorno, ferme dal 2012.

Nel corso del triennio gli investimenti raggiungeranno gli 8,2 milioni di euro e saranno riservati in gran parte ad interventi sul territorio. Per il solo 2024, invece, il bilancio ammonterà complessivamente a 33,3 milioni di euro, per 23,7 milioni di spese correnti: un terzo circa sarà utilizzato per istruzione, lavoro e welfare.

Tra i principali investimenti compaiono l’efficientamento energetico e le manutenzioni straordinarie delle scuole: per le elementari Rodari di Pozza (1,1 milioni complessivi, 763mila euro da PNRR) è prevista in estate la sostituzione di tutti i serramenti esterni e dei punti luci, la coibentazione di alcune zone, il rifacimento delle guaine isolanti delle coperture e l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto, ai quali seguiranno lavori di manutenzione e ripristino all’interno dell’edificio.
L’efficientamento energetico e dei sistemi di prevenzione antincendio, insieme alle finiture interne, saranno anche gli obiettivi dell’intervento previsto nelle medie Ferrari e Galilei (1,1 milioni in tutto, di cui 619 mila euro da contributo statale secondo graduatoria), e altri 160mila euro saranno destinati nelle scuole a nuovi arredi, attrezzature per la mensa e ad ulteriori manutenzioni.

“I rincari e i recenti tagli governativi alle risorse comunali ci stanno ostacolando – spiega il Sindaco, Luigi Zironi – ma siamo comunque riusciti a raggiungere un equilibrio che riuscisse a garantire i servizi ai cittadini senza rinunciare ad investimenti importanti per lo sviluppo di tutto il territorio maranellese. Negli ultimi anni abbiamo rivolto sempre più attenzione alla riqualificazione delle scuole e delle frazioni, nelle quali siamo intervenuti anche grazie ai 5,3  milioni intercettati finora dal PNRR, dedicati a sicurezza stradale, rigenerazione urbana ed efficientamento energetico”.

“E per il prossimo triennio – aggiunge il primo cittadino – sono stati previsti altri progetti di riqualificazione, in vari punti del territorio, ai quali si aggiungeranno nuove opere rivolte soprattutto all’ambito sociale e socio-sanitario, tra le quali compaiono la Casa delle Associazioni e l’Ospedale di Comunità. L’obiettivo è quello di continuare a migliorare la qualità della vita dei maranellesi, offrendo servizi e infrastrutture sempre più adeguati alle loro esigenze, nel breve termine così come in prospettiva, con lo sguardo rivolto alla Maranello di domani. Inoltre, daremo continuità ai risultati raggiunti sulla conciliazione vita-lavoro: dalla ‘copertura’ extrascolastica, tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dall’infanzia alle medie, all’accoglienza del 100% delle domande arrivate nei nidi da famiglie residenti”.

Diversi investimenti sono previsti anche per la viabilità: 760mila euro per la manutenzione straordinaria di strade, ciclabili, marciapiedi e per l’abbattimento di barriere architettoniche, un’ultima tranche da 140mila a completare gli interventi di messa in sicurezza (1,1 milioni) finanziati con fondi PNRR, 232mila euro per riqualificare l’illuminazione pubblica, 75mila euro sul tema sicurezza – che comprende il potenziamento della videosorveglianza – e altri 150mila euro per il verde pubblico e i giochi nei parchi.

Si procederà, inoltre, con l’ampliamento della rete ciclabile (990mila euro, tutti da PNRR), che vedrà la realizzazione di nuovi tratti nelle Vie Tito Speri, Grizzaga, Magellano e Nobile verranno creati nuovi collegamenti tra Pozza, il Parco Due, il Terminal Bus e Via Giardini.

Riguardo agli impianti sportivi, si concluderanno i lavori presso il Parco dello Sport: dopo i quattro campi da tennis e i tre da padel, già in funzione, nel 2024 entrerà in attività il nuovo Centro Nuoto, dotato di quattro vasche, e diventeranno fruibili i percorsi per passeggiate o corse nel verde, l’area recintata di ‘pump track’ con dossi e curve sopraelevate per le biciclette e la zona allestita con attrezzi da ‘work out’ per fare esercizi all’aperto. Seguirà anche la realizzazione della sala fitness, a completamento del terzo e ultimo stralcio dell’opera già finanziato per 2,3 milioni.

Sempre nel 2024, con un investimento di 196mila euro, presso il Centro sportivo di Pozza verranno  rinnovati gli impianti idrico-sanitari e le docce degli spogliatoi, sarà realizzata una nuova centrale termica, verrà installato un impianto fotovoltaico per riscaldare l’acqua e sarà riqualificato l’impianto per l’illuminazione dei campi da tennis. Altri 80mila euro sono invece previsti per manutenzioni straordinarie negli impianti sportivi già esistenti sul territorio.

Poi gli interventi sull’edilizia pubblica (978mila euro previsti nel prossimo triennio) riguarderanno in parte la manutenzione di cimiteri, alloggi Acer ed immobili comunali, e in parte l’ambito del welfare e del volontariato, anche grazie a fondi intercettati dal PNRR. Nell’area di Via Cappella, ad esempio, si concluderanno progetti come la nuova struttura per gli Orti, la riqualificazione della palazzina che diventerà la sede di sei associazioni e il recupero della stabile principale del complesso e dell’ex fienile, da destinare a sei alloggi in social housing per cittadini fragili.

Nella medesima zona sorgerà anche il nuovo Ospedale di Comunità (Osco), la cui realizzazione è in capo all’Ausl e che accoglierà pazienti da tutto il Distretto Ceramico.

 

Michelin, obiettivo sostenibilità: pneumatici 100% sostenibili entro il 2050

Michelin, obiettivo sostenibilità: pneumatici 100% sostenibili entro il 2050Michelin è uno dei principali produttori, a livello mondiale, di pneumatici per automotive; sviluppa e commercializza un’ampia gamma di prodotti, per autovetture, ciclomotori, motocicli e veicoli commerciali. La maggior parte dei questi sono disponibili non solo tramite i tradizionali canali di distribuzione ma anche online, grazie a rivenditori specializzati come Euroimportpneumatici.com. In linea con le più recenti tendenze di mercato, e non solo, l’azienda francese dedica ingenti sforzi verso il raggiungimento di una maggiore sostenibilità, sia per quanto riguarda l’offerta merceologica sia in termini di impatto dei processi di produzione.

Gli obiettivi a medio e lungo termine di Michelin

Sul tema si è espresso Marco Do, direttore comunicazione e Relazioni Esterne Michelin Italia e presidente della Fondazione Michelin Sviluppo, ospite di Focus ESG.

Abbiamo due obiettivi, uno a lungo termine al 2050, uno a più breve termine al 2030; obiettivi che ovviamente riguardano i due aspetti del business, ovvero il prodotto e il processo. Troppo spesso quando si parla di sostenibilità si parla solo di prodotti ma, in realtà, i prodotti hanno a monte un processo produttivo che deve anch’esso essere sostenibile.

Allora, per quanto riguarda i prodotti, abbiamo un obiettivo che è al 2050: che tutti i nostri pneumatici saranno prodotti con materiali provenienti da fonti rinnovabili o riciclabili. Facciamo un esempio concreto: recentemente abbiamo presentato due prodotti, che sono già stati omologati e verranno immessi sul mercato nel 2025. Uno con il 45% di materiali provenienti da fonti rinnovabili e riciclabili, l’altro con il 58%, rispettivamente per automobili e per autobus.

Per quanto riguarda, invece, i processi produttivi, abbiamo l’obiettivo di azzerare le emissioni di CO2 dei nostri stabilimenti entro il 2050 mentre l’obiettivo per il 2030 è di ridurre del 50% le emissioni di CO2 dei nostri stabilimenti rispetto al 2010. La Michelin italiana è il primo fabbricante di pneumatici in Italia, con due grossi stabilimenti che fabbricano pneumatici; quindi, in realtà, contribuiamo in modo importante al raggiungimento di questi obiettivi da parte del gruppo.

Io sono molto orgoglioso, da dipendente della Michelin italiana, di dire che per quanto riguarda l’Italia siamo già molto vicini al raggiungimento dell’obiettivo del 2030. Michelin ha 121 stabilimenti nel mondo; quello di Cuneo è uno delle otto cuisine excellence. Cosa vuol dire? Che è una fabbrica eccellente, che fa parte dell’ultimo segmento del processo di sviluppo, ovvero fabbriche talmente avanzate dal punto di vista tecnologico che sono chiamate a testare i nuovi prodotti dal punto di vista dell’industrializzazione. 

Abbiamo un altro stabilimento ad Alessandria, dove produciamo pneumatici per autocarro ed è uno stabilimento che fa della sua capacità di adattamento e della sua flessibilità la sua dimensione; quindi è uno stabilimento che riesce a reagire in maniera molto veloce alle richieste del mercato”.

Le innovazioni in chiave ‘green’ di Michelin

Quando si parla di sostenibilità in relazione al segmento degli pneumatici si fa riferimento alla riduzione dell’impatto ambientale tanto dei processi di produzione quanto del prodotto finale. Da un lato, quindi, vi è la necessità di ridimensionare la carbon footprint degli stabilimenti; dall’altro, lo sviluppo di un prodotto pienamente sostenibile passa dall’impiego di materiali di recupero, riciclabili o ricilati, oppure provenienti da fonti rinnovabili, diminuendo così l’impiego di materia prima vergine. In aggiunta, uno pneumatico ‘green’ deve essere duratuto e resistente, così da poter essere adoperato il più a lungo possibile prima di raggiungere il limite di usura e resistere agli urti ed alle sollecitazioni. Michelin ha fatto da battistrada in tal senso, mettendo a punto una tecnologia ‘airless’, ossia uno pneumatico radiale senza camera d’aria, a prova di foratura, in grado potenzialmente di ridurre l’impatto ambientale di forature e altri danni che rendono le gomme tradizionali inutilizzabili e destinate allo smaltimento.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 21 dicembre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 21 dicembre 2023Cielo sereno o poco nuvoloso per il transito di nubi medio-alte; nelle ore serali e notturne graduale aumento della nuvolosità sulle aree di pianura; visibilità ridotta per foschie dense sulle aree di pianura in prossimità del Po.

Temperature minime comprese tra 2 e 5 gradi, di qualche grado inferiori nelle aree esterne ai principali centri urbani; massime comprese tra i 7 gradi sulla pianura occidentale e gli 11 gradi sulla fascia costiera. Venti deboli, di direzione variabile al mattino; tendenti a disporsi da sud-ovest sui rilievi e a rinforzare con raffiche di moderata o forte intensità nelle ore serali e notturne. Mare mosso al mattino ma in attenuazione fino a divenire poco mosso; nelle ore notturne nuovo aumento del moto ondoso al largo.

(Arpae)

Infrastrutture nel Distretto Ceramico, Daviddi: “Si faccia presto l’allargamento da due a quattro corsie nel tratto della Pedemontana tra via Ancora e via Radici”

Infrastrutture nel Distretto Ceramico, Daviddi: “Si faccia presto l’allargamento da due a quattro corsie nel tratto della Pedemontana tra via Ancora e via Radici”Leggo con soddisfazione – afferma il sindaco di Casalgrande Giuseppe Daviddi dopo la conferenza stampa di presentazione dei risultati del Distretto Ceramico di ieri – l’intervento di Confindustria Ceramica sul tema delle infrastrutture: il Distretto Ceramico più importante del mondo ha bisogno di una rete di infrastrutture all’altezza del suo tessuto industriale. Sono temi sui quali, come amministrazione, ci stiamo battendo da tempo. Come riportato anche negli articoli usciti oggi, i problemi da risolvere in questo ambito sono diversi”.

 

Il primo tema sul tavolo – sottolinea Daviddi – è quello della realizzazione del terzo ponte, che ci vede protagonisti nella sottoscrizione dell’accordo. Come affermato anche da Confindustria, non si può più aspettare per il collegamento ferroviario Dinazzano – Marzaglia, perchè serve una infrastruttura adeguata per lo spostamento delle merci passando dalla gomma ai binari: serve una soluzione che permetterebbe al trasporto merci di non gravare più sulle strade dell’’ultimo miglio’ tra scalo di Dinazzano e aziende”.

Ribadisco la richiesta a tutti i soggetti coinvolti – afferma Daviddidi passare all’azione per l’allargamento da 2 a 4 corsie del tratto di Pedemontana tra via Ancora e via Radici. Occorre trovare urgentemente una soluzione al problema del restringimento della carreggiata in quel punto e dobbiamo essere preparati all’arrivo, in quella zona, della Campogalliano – Sassuolo. Rimane la domanda di fondo: se in un anno si è realizzato il ponte ferroviario per eliminare il passaggio a livello dopo via Radici, perchè in 15 anni non siamo riusciti a modificare 500 metri di Pedemontana portandola da 2 a 4 corsie?”.

UniCredit è la prima banca paneuropea a ottenere la Certificazione Globale EDGE per l’equità di genere e l’inclusione

UniCredit è la prima banca paneuropea a ottenere la Certificazione Globale EDGE per l’equità di genere e l’inclusioneUniCredit ha raggiunto un importante traguardo diventando la prima banca paneuropea certificata EDGE a livello Globale per l’equità di genere e l’inclusione. Ciò è stato reso possibile grazie all’impegno in tema di diversità e inclusione nelle banche del Gruppo presenti in Ungheria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Croazia e Serbia, che si affiancano alle banche già certificate in Italia, Germania e Austria.

UniCredit è la prima banca ad essere certificata in 10 Paesi ottenendo la prestigiosa certificazione globale.

La Certificazione EDGE è il principale standard globale per la Diversità, l’Equità e l’Inclusione (DE&I), in tema di equità di genere e intersezionalità sul luogo di lavoro. Offre un approccio olistico all’interno del quale le organizzazioni si misurano a livello globale.

Il processo di Certificazione prevede una rigorosa revisione da parte di un ente terzo in relazione a rappresentanza di genere in termini di piani di successione, equità retributiva, efficacia delle policy e delle procedure, livello di inclusione all’interno della cultura aziendale.

Tutte le banche UniCredit certificate EDGE si impegnano a continuare il percorso intrapreso verso l’equità di genere e l’inclusione sul posto di lavoro, seguendo piani d’azione EDGE dedicati. Questi piani sono definiti in base ai risultati del processo di certificazione. Includono diversi impegni, tra i quali garantire una rappresentanza femminile a livello di middle, upper e top management; creare opportunità di promozione e di retribuzione a parità di lavoro; incoraggiare una maggiore fruizione del congedo di paternità, che in UniCredit è offerto in misura maggiore rispetto a quanto previsto dalla legge.

 

Andrea Orcel, CEO di UniCredit (foto): “UniCredit si sta affermando in Europa come esempio in tema di sostenibilità aziendale. Siamo molto orgogliosi di essere la prima organizzazione del settore bancario a ottenere la certificazione EDGE in 10 Paesi e la prima banca paneuropea con certificazione globale. Essere campioni quando si parla di diversità di genere, equità e inclusione è parte integrante della nostra cultura e riafferma il nostro impegno attorno a principi e valori che rappresentano una componente cruciale del nostro continuo successo aziendale. La ricca diversità all’interno del nostro team crea l’ambiente inclusivo attraverso il quale fornire le migliori soluzioni ad un numero sempre maggiore di clienti, in crescita in tutta Europa “.

Aniela Unguresan, fondatrice di EDGE Certified Foundation, commenta con entusiasmo: “Il risultato ottenuto da UniCredit, la certificazione Globale EDGE, è una svolta per il business. UniCredit, partendo nel 2022 da 5 società del Gruppo e allargandosi oggi ad altre sei banche, copre con la certificazione più dell’80% dei propri dipendenti, dimostrando un profondo impegno verso i temi di Diversità, Equità e Inclusione, motori per un successo sostenibile. La  certificazione globale dimostra fiducia in EDGE come standard intrapreso su base volontaria oltre che certificazione indipendente. Rappresenta anche una leva strategica per contare su un bacino di talenti diversi, stabilendo nuovi parametri di riferimento per un ambiente di lavoro inclusivo ed equo per tutti. Ottenendo la certificazione EDGE a livello globale, UniCredit non si limita a raccontare una storia di successo, ma si pone all’avanguardia nel futuro del business – diverso, equo, inclusivo e straordinariamente innovativo. Congratulazioni!”

Rotary Sassuolo: nominato il Consiglio Direttivo del prossimo anno. Beatrice Gattoni eletta presidente per il 2025

Rotary Sassuolo: nominato il Consiglio Direttivo del prossimo anno. Beatrice Gattoni eletta presidente per il 2025

Nella consueta assemblea di fine anno, il Rotary club Sassuolo ha eletto il presidente per l’annata 2025-26: all’unanimità è stata nominata la consulente finanziaria Beatrice Gattoni, che vanta una lunga esperienza rotariana ed è la terza donna chiamata a guidare il Rotary di Sassuolo.

Nella stessa serata, il Presidente Incoming Ettore Roteglia ha presentato il suo Consiglio Direttivo, che entrerà in carica il 1 luglio 2024. Vice presidenti saranno Terenzio Tabanelli ed Emilio Galavotti. Segretario sarà ancora Giulia Tabanelli, prefetto continua ad essere Simone Ricci e come tesoriere viene confermata Mirca Marcelloni. Past president sarà Felice Di Palma e President Incoming, appunto, Beatrice Gattoni.

Per quanto riguarda le commissioni sono stati nominati Francesco Mancini (Amministrazione del Club), Silvano Ruini (Effettivo ed Istruttore del club), Alessandro Martone (Fondazione Rotary), Luigi Giuliani (Relazioni Pubbliche), Emilio Galavotti (Ambiente), Gianfranco Sassi (Delegato per il Rotaract), Elena Corradini (Beni Culturali), Clemente Ingenito (Relazioni Istituzionali) e Cesare Zanni (Gemellaggio).

Comitato Probiviri composto da Terenzio Tabanelli, Emilio Galavotti, Ettore Roteglia, Lorenzo Vaccari e Gianfranco Sassi.

Si è poi tenuta nei giorni scorsi la consueta Festa degli Auguri Natalizi – alla presenza del vicesindaco di Sassuolo Alessandro Lucenti – durante la quale il Rotary ha proseguito nel supporto al progetto Food Program di Africa nel Cuore Onlus.

La Prof.ssa Cristina Siligardi eletta Presidente della Società Ceramica Italiana (I.Cer.S) per il triennio 2023/2026

La Prof.ssa Cristina Siligardi eletta Presidente della Società Ceramica Italiana (I.Cer.S) per il triennio 2023/2026Lo scorso 15 dicembre, nella prima riunione del nuovo consiglio direttivo, è stata eletta Presidente della Società Ceramica Italiana (I.Cer.S) la Prof.ssa Cristina Siligardi del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Unimore, per il triennio 2023/2026.

Il suo compito sarà rappresentare a livello istituzionale I.Cer.S e dare impulso a iniziative volte a promuovere e migliorare la diffusione della tecnologia ceramica. Nella veste di  Presidente sarà tenuta a convocare e presiedere le sedute del Consiglio Direttivo.

“Essere stata scelta per ricoprire una carica così prestigiosa è un grande onore per me e, insieme a tutto il consiglio direttivo di ICerS, spero di contribuire a continuare a diffondere la cultura ceramica e a proporre una serie di iniziative volte a rafforzare le conoscenze tecnico-scientifiche del settore ceramico – ha commentato la Prof.ssa Siligardi.

Cristina Siligardi è docente di Scienza e Tecnologia dei Materiali di Unimore, direttrice del master interateneo di secondo livello in Impresa e Tecnologia Ceramica, coordinatrice del gruppo di lavoro “Task Force ceramici” dell’Università di Modena e Reggio Emilia ed è associate editor del “Journal of American Ceramic Society”.

Relativamente alla sua attività di ricerca, è autrice o coautrice di più di 190 lavori scientifici su riviste internazionali e la sua attività di ricerca ha riguardato il materiale vetro, nelle sue diverse applicazioni, i materiali ceramici tradizionali, in particolare piastrelle ceramiche e laterizi, i coating funzionali materiali cool roof e cool colors. Recentemente si è dedicata anche allo studio di ossidi fotocatalitici per il degrado delle microplastiche.

 

 

Nel fine settimana di Natale, a Formigine mercatini, musica e attività per bambini

Nel fine settimana di Natale, a Formigine mercatini, musica e attività per bambiniAnche nella settimana natalizia, giorni di festa compresi, non si fermano le iniziative formiginesi organizzate nell’ambito del calendario del “Natale al Castello”.

Venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 dicembre dalla mattina alla sera sono in programma i mercatini dell’artigianato e, dalle 14 alle 18, Babbo Natale sarà in piazza per ricevere i bambini e raccogliere le ultime letterine.

Venerdì alle 17 il Centro per le Famiglie di Casinalbo ospiterà delle letture a tema natalizio a cura dei volontari di Librarsi. La giornata si chiuderà alle 20.45 in Polisportiva con una gara di burraco.

Sabato 23 alle 10 presso l’Opera Pia Castiglioni si terranno i tradizionali auguri di Natale alla presenza delle autorità e dei ragazzi dell’associazione San Gaetano, con scambio di auguri. Dalle ore 11 alle ore 15 il centro storico di Formigine suonerà a ritmo della “Mabò Band”, uno dei gruppi itineranti più conosciuti ed affermati in Europa. Alle 16, spazio invece alla “Mabò of colors, magia di colori”, evento di piazza con grandi palloncini colorati e tre clown-musicisti. Alle 21.30, la musica prosegue in Polisportiva con una serata di ballo liscio in compagnia dell’Orchestra Scaglioni.

Lunedì 25, giorno di Natale, alle 21.30 la Polisportiva ospiterà una tombola, e martedì 26 alle 17 presso la chiesa della Madonna del Ponte si terrà un Concerto a cura della Confraternita di San Pietro Martire.

Sabato 23 e domenica 24, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, e l’ultimo giorno dell’anno solo al mattino, il Museo del Castello sarà aperto con ingresso gratuito (a esclusione dei gruppi), con prenotazione consigliata. Il Museo sarà aperto anche il giorno di Santo Stefano, il primo giorno dell’anno e il giorno dell’Epifania nel pomeriggio.

Negozi aperti tutte le domeniche di dicembre, fino al 7 gennaio.

Il programma è a cura dell’Assessorato al Coordinamento eventi del Comune di Formigine in collaborazione con Bernardi Group, Proform e altre associazioni e parrocchie del territorio.

 

Rinnovato il Contratto Integrativo Aziendale alla Marazzi Group

Rinnovato il Contratto Integrativo Aziendale alla Marazzi GroupSi sono svolte in questi giorni in tutti gli stabilimenti modenesi di Marazzi Group le assemblee sindacali nelle quali, a larghissima maggioranza, i lavoratori hanno approvato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale.

Marazzi Group è una azienda italiana specializzata nella produzione e commercializzazione di lastre in gres porcellanato e ceramica. E’ tra i primi 4 produttori mondiali di piastrelle e sanitari. Dal 2012 è controllato dal gruppo americano Mohawk Industries che occupa 42.000 dipendenti.

Marazzi Group nel distretto ceramico modenese occupa 1.400 dipendenti tra gli stabilimenti  di Sassuolo, Fiorano Modenese e Finale Emilia.

Mesi di trattativa hanno prodotto un risultato non scontato in una fase storica caratterizzata da un progressivo rallentamento della richiesta da parte del mercato. Un rinnovo non scontato e non banale anche perché si colloca in un momento nel quale risulta ancora aperto il tavolo per il rinnovo del Contratto Nazionale dell’Industria Ceramica.

Particolare rilevanza nell’accordo assume il tema delle relazioni industriali che va ad implementare il confronto tra Rsu e Direzione Aziendale, arricchito di nuovi temi strategici quale l’Organizzazione del Lavoro che vede l’istituzione di una commissione tecnica paritetica.

Viene rafforzato il tema della salute e sicurezza che attraverso la partecipazione attiva di azienda e Rsu/Rls e si pone l’obbiettivo di ampliare la diffusione della “cultura” della sicurezza tra i lavoratori.

Presente nell’accordo anche il tema della conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro che amplia la possibilità di chiedere la trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale in particolari situazioni.

Nel ricco capitolo dei diritti individuali l’accordo vede un sensibile aumento del periodo di comporto per diverse patologie gravi e senza alcuna penalizzazione economica; si interviene per implementare la fruizione del congedo matrimoniale e parentale. Vengono, altresì, introdotte nuove casistiche per la fruizione di permessi individuali retribuiti in caso di lutto, visite mediche dei figli, inserimento nido e materna, primo giorno di scuola elementare.

Previste indennità economiche aggiuntive legate agli orari di lavoro, alla professionalità e alla polivalenza.

Viene incrementato il valore del premio di risultato sino a 2.200 euro annui con l’introduzione della scelta volontaria della trasformazione del premio in welfare favorita dalla corresponsione di una quota economica aggiuntiva da parte dell’azienda.

Nell’accordo per l’anno 2023 viene, inoltre, riconosciuta una quota economica aggiuntiva.

Rsu Marazzi Group e Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil esprimono la loro soddisfazione per l’importante risultato raggiunto, confermato dalla massiccia partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alle assemblee sindacali che si sono tenute in questi giorni.

Industria cinematografica e audiovisiva: la Regione approva 33 progetti con un investimento di oltre 2 milioni di euro

Industria cinematografica e audiovisiva: la Regione approva 33 progetti con un investimento di oltre 2 milioni di euroTrentatré progetti formativi, alcuni dei quali in più edizioni, che renderanno disponibili complessivamente 39 corsi, realizzati da enti di formazione e dalle principali realtà del territorio che operano nel settore cinematografico, in collaborazione con Università, imprese e Istituzioni, e rivolta a oltre 500 potenziali destinatari. La Regione Emilia-Romagna continua a investire in formazione per qualificare le competenze dell’industria cinematografica e audiovisiva regionale. La Giunta ha approvato, con risorse del Programma regionale FSE+ 2021/2027 e un investimento di oltre 2 milioni di euro, la nuova offerta formativa con corsi di diversa durata e con obiettivi formativi e destinatari diversi.

Ci sono 22 corsi di alta formazione, la cui durata varia dalle 240 alle 800 ore, per acquisire capacità e conoscenze in tutte le fasi che compongono la filiera industriale del settore del cinema e dell’audiovisivo, in particolare quelle a elevato contenuto tecnologico. La formazione riguarda diversi ambiti e figure, quali per esempio sceneggiatura, scrittura, tecniche di regia, animazione digitale, essere attori sul set cinetelevisivo, il video maker, la produzione di colonne sonore, tecniche di ripresa, con utilizzo delle più avanzate tecnologie per il cinema e audiovisivo. Il tutto declinato nei vari generi, dalla fiction al documentario, dalle produzioni audiovisive e multimediali per bambini alla produzione di audiovisivi interattivi.

Altri due corsi nell’ambito del Sistema regionale delle Qualifiche, sono stati pensati per formare la figura del tecnico del suono e l’operatore di ripresa (cameraman).

E poi 9 corsi di formazione continua e permanente, di breve durata (dalle 40 alle 50 ore), alcuni dei quali in più edizioni, per complessivi 15 percorsi, per sostenere la crescita di competenze organizzative e manageriali per rafforzare le organizzazioni di impresa, nella logica di sostegno all’imprenditorialità. Le tematiche riguardano, per esempio, la contabilità e fiscalità di una casa di produzione, la contrattualistica e diritti d’autore, la gestione del set, la distribuzione del prodotto cinematografico e audiovisivo, etica e creatività del produttore.

“Una opportunità concreta per valorizzare un patrimonio di conoscenze ed esperienze già attive nel settore della formazione in quest’ambito, consolidando il ruolo della Regione Emilia-Romagna- commentano gli assessori regionali alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Colla e alla Cultura, Mauro Felicori-. Un’offerta che favorisce l’ingresso nelle nuove professioni per chi inizia e l’aggiornamento di competenze per chi già opera nella filiera cinematografica”.

L’offerta formativa è distribuita sull’intero territorio regionale: a Bologna 19 percorsi ( con uno stanziamento di 1,3 milioni di euro), Modena 2 (74 mila euro), Forlì-Cesena 3 percorsi (60 mila euro), Ferrara 3 (114mila euro), Piacenza 1 percorso (92mila euro), Parma 2 (111 mila euro), Ravenna 4 (171mila euro), Reggio Emilia 2 corsi (71 mila euro), Rimini 3 corsi (21mila euro).

Il dettaglio dei corsi approvati è consultabile a questo link del sito regionale.

L’antivigilia a Fiorano Modenese

L’antivigilia a Fiorano ModeneseTante iniziative per festeggiare il Natale a Fiorano! Ecco le proposte per sabato 23 dicembre.

Per cominciare, dalle ore 10.00 fino alle 17.00 in piazza Falcone e Borsellino a Spezzano di Fiorano ci aspettano il mercatino hobbisti e bancarelle, la Hollywood Christmas box, Babbo Natale sul trono, il truccabimbi e bolle giganti e altre animazioni per bambini. Il tutto a cura dell’associazione Fiera di San Rocco.

Per gli amanti della natura, alle ore 14.30 presso le Salse di Nirano ci aspetta l’iniziativa “Benvenuto inverno”: passeggiata semplice adatta a tutte e tutti per rallentare i propri ritmi, in vista di un sereno Natale. Camminiamo attraverso i sentieri della Riserva Naturale in compagnia di una guida esperta, che racconterà che cosa succede alla natura “addormentata” in vista della primavera. Per tutte le info e per prenotarsi consultare il sito del Comune.

Infine, alla sera (ore 21.00), presso il Teatro Astoria arriva il concerto “Gospel Experience Choir”, diretto dalla Maestra Alessandra Fogliani. Gospel Experience nasce dal desiderio di promuovere e condividere il sentimento, la gioia e la spiritualità che pervadono la musica Gospel, e di esprimerlo attraverso la voce e il corpo. Alessandra Fogliani e il suo coro scalderanno gli animi in vista del Natale portando a teatro l’autentico spirito del gospel. I biglietti potranno essere acquistati sul sito del Teatro Cinema Astoria (www.teatrocinemaastoria.it), tramite il circuito online Vivaticket; mentre la biglietteria sarà aperta due giorni prima dello spettacolo feriali 18.00 – 20.00  sabato 10.30 – 13.00. Il giorno dello spettacolo il teatro apre fin dalle 19.30.

 

SGP: un risparmio di 950.000€

SGP: un risparmio di 950.000€Un risparmio pari a 950.000 € ed una rimodulazione dei pagamenti del debito di Sgp fino al 2035: questo in sintesi il risultato, giunto al termine di lunghi mesi di incontri ed approfondimenti, della delibera approvata all’unanimità ieri sera in Consiglio Comunale avente ad oggetto: “Patti para-concordatari con gli Istituti di Credito di Sgp collegato al concordato in continuità”.

Al termine di un serrato confronto BNL ha offerto ad SGP, che ha accettato, la riduzione del residuo debito derivante dall’IRS dall’importo complessivo attuale di €3.223.876,30  all’importo di € 2.273.876,30 con conseguente remissione parziale del debito per € 950.000,00.

In questo modo vengono risolti, in via transattiva, i dubbi interpretativi sorti in ordine alla natura dello strumento derivato stipulato da SGP in data 13/5/2009 con contestuale cospicua riduzione del valore residuo dello stesso e si è proceduto alla modifica degli accordi para-concordatari a suo tempo siglati, esclusivamente per la posizione di BNL lasciando totalmente inalterate quella degli altri Istituti di credito.

Con tale atto si interviene sia dal lato della nuova e diversa distribuzione del rimborso dei mutui a suo tempo concessi a SGP da BNL sia conseguentemente sull’impegno del Comune a conferire i necessari apporti di capitale anche questi oggetto di nuova e diversa distribuzione coerentemente alle modifiche apportate sul rimborso del capitale con ultima scadenza posticipata dal 2031 al 2035.

 

Il Sassuolo ha fatto 500

Il Sassuolo ha fatto 500
(Foto: Instagram Sassuolocalcio)

Sono 500 i punti che il Sassuolo calcio ha conquistato nella sua personale storia in serie A. Il Conteggio è iniziato con il primo di questi conquistato oramai nel lontano 2013 in uno stadio che ancora si chiamava San Paolo e contro il Napoli. In vantaggio ci andarono i padroni di casa con Dzemaili al 14’ ma a rovinare i piani dei Benitez e spegnere l’entusiasmo dei quasi 56.000 presenti ci ha pensato Simone Zaza solo sei minuti dopo.

Quella rete  valse un pareggio e dunque un punto di fatto il primo conquistato dai neroverdi nella massima serie. Il secondo calcio di rigore trasformato al minuto 88 da Domenico Berardi e utile e riportare in parità la sfida contro l’Udinese nell’ultimo turno di campionato è stato il cinquecentesimo punto conquistato.

Al Sassuolo poco abituato a parlare di salvezza di punti ne serviranno decisamente meno di tutti quelli trovati sino ad oggi, ma per quei 24 utili a raggiungere quota quaranta sarà necessario non sbagliare il prossimo impegno casalingo contro un Genova che arriva a Reggio Emilia per uno scontro diretto.

Claudio Corrado

 

Il Sindaco ricorda Orianna Santunione

Il Sindaco ricorda Orianna Santunione“Una straordinaria persona, che ha reso famosa nel mondo della lirica la nostra città. In cui è nata ed a cui è sempre rimasta legata anche grazie ad una profonda amicizia con il compianto Commendator Roberto Costi”. Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani ricorda Orianna Santunione, il soprano sassolese scomparso nei giorni scorsi presso la casa di riposo di Milano “Giuseppe Verdi”.

“Alla famiglia – prosegue il Sindaco – ai tanti amici ed all’intero mondo della lirica che oggi la piange, vanno le più sincere condoglianze a nome dell’intera Amministrazione comunale e di tutta la città di Sassuolo”.

I funerali di Orianna Santunione si terranno domani, mercoledì 20 dicembre al cimitero nuovo di Sassuolo.

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