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venerdì, 23 Maggio 2025
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Fiorano: in quarantore un miracolo, un cardinale per 25 anni prigioniero, un ambasciatore, un Vescovo e la Festa del Ginepro

Fiorano: in quarantore un miracolo, un cardinale per 25 anni prigioniero, un ambasciatore, un Vescovo e la Festa del GineproSabato 15 marzo 2025 la Basilica della Beata Vergine del Castello di Fiorano, nella settimana delle Quarantore, celebrerà la Festa del Ginepro, in ricordo del secondo ‘Miracolo del fuoco’ (il primo fu l’incendio del borgo ad opera dei soldati spagnoli del 1558 che lasciarono senza danno il dipinto della Madonna).

Nel 1670, mentre la cupola del santuario era in costruzione, durante le Quarantore, un chierico incendiò gli addobbi floreali costituiti da festoni di ginepro e in breve il fuoco fu ovunque: caddero le travi del tetto e la cupola rovinò. Quando il fuoco si spense, apparve un triste spettacolo. Come racconta il Silingardi: “Altari, quadri, crocifisso, organo non c’erano più. Al loro posto c’era un cumulo informe di legname nero e un acre odore di bruciato. Solo la cappella della Madonna era intatta”.

Il programma della ‘Festa del Ginepro’ prevede alle ore 17.15 l’accoglienza delle autorità civili e militari, alle ore 17.30 l’accoglienza dell’ambasciatrice della Repubblica di Albania presso la Santa Sede, la sig.ra Majlinda Frangaj. Alle ore 17.40 è previsto l’arrivo del cardinale Ernest Simoni, per 25 anni incarcerato nelle prigioni del regime albanese, che terrà una testimonianza presso il Salone del Pellegrino alle ore 18. Alle ore 19 segue la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Massa Carrara-Pontremoli mons. Mario Vaccari.

Il cardinal Ernest Simoni, nato nel 1928 a Troshan nell’allora regno albanese, dopo avere studiato teologia clandestinamente, diventa sacerdote il 7 aprile 1956. Il 24 dicembre 1963 è arrestato dalle autorità comuniste con l’accusa di avere celebrato messe a suffragio di J.F. Kennedy, torturato e condannato a morte, condanna commutata poi in 25 anni di prigionia e lavori forzati,

Viene liberato nel 1981, ma come ‘nemico del popolo’ è costretto la lavorare nelle fogne di Scutari; ciò nonostante esercita clandestinamente il ministero sacerdotale fino alla caduta del regime nel 1990.

Quando nel 2014 Papa Francesco compie il viaggio apostolico in Albania, è profondamente commosso dalla vita di Don Simone e nel successivo Concistoro lo crea cardinale. In seguito alla richiesta di Don Simone, gli ha concesso la dispensa dalla consacrazione episcopale per la sua avanzata età.

Formigine: autotrasportatore contromano sulla rotatoria della “Tangenziale Sud”

Formigine: autotrasportatore contromano sulla rotatoria della “Tangenziale Sud”
(immagine di repertorio)

Ritiro della patente e multa per un autotrasportatore uzbeco che ha imboccato la rotatoria di via per Sassuolo/Vittime di tutte le mafie contromano per provare ad entrare sulla Tangenziale Modena-Sassuolo sempre contromano.

Il navigatore mi diceva così” è la frase che il conducente di un autoarticolato lettone diretto a Sassuolo per rifornirsi di piastrelle ha rivolto alla Polizia Locale di Formigine che, durante i controlli che svolge sulla viabilità cittadina, si è trovata davanti il grosso veicolo che bloccava la rotatoria. Solo per la presenza di un altro autoarticolato in circolazione sulla rampa di uscita dalla tangenziale ha impedito al conducente di entrare contromano in tangenziale.

Il veicolo è stato scortato in luogo sicuro e poi gli agenti hanno provveduto ad un complessivo controllo, anche delle condizioni psicofisiche del conducente.

Allo stesso sono state contestate la circolazione contromano (con ritiro della patente ai fini della sospensione da 1 a 3 mesi) ma era anche sprovvisto di cintura di sicurezza (era attaccata al dispositivo e il conducente vi era seduto sopra) e non rispettava i tempi di riposo.

Il CAV di Sassuolo al Giubileo con il Movimento per la Vita

Il CAV di Sassuolo al Giubileo con il Movimento per la VitaUna mattina soleggiata ha accolto nella Basilica di San Pietro a Roma oltre 4.000 volontari del Movimento per la vita e Centri di Aiuto alla Vita, provenienti da tutta Italia, Europa e anche Stati Uniti, ritrovatisi per il Giubileo del Volontariato, sabato 8 marzo 2025.

Erano presenti anche tre volontarie del Centro di Aiuto alla Vita di Sassuolo che, insieme alla delegazione emiliano-romagnola di Federvita hanno partecipato in prima mattinata al passaggio della Porta Santa e quindi alla santa messa celebrata, in una San Pietro gremita, dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato.

Durante la celebrazione il cardinale ha letto il messaggio che Papa Francesco aveva scritto nei giorni precedenti e che ha voluto fare arrivare al Movimento per la vita, nel 50° anniversario della sua nascita.

Una società giusta – scrive il Papa – non si costruisce eliminando i nascituri indesiderati, gli anziani non più autonomi o i malati incurabili..” e ancora “Il concepito rappresenta, per eccellenza, ogni uomo e donna che non conta, che non ha voce. Mettersi dalla sua parte significa farsi solidali con tutti gli scartati del mondo. E lo sguardo del cuore che lo riconosce come uno o una di noi è la leva che muove questa progettualità.”

Ringraziando tutti i volontari venuti, tra cui giovani e bambini, scrive: “Care sorelle e cari fratelli, siete venuti da tante parti d’Italia per rinnovare ancora una volta il vostro ‘sì’ alla civiltà dell’amore, consapevoli che liberare le donne dai condizionamenti che le spingono a non dare alla luce il proprio figlio è un principio di rinnovamento della società civile. È sotto gli occhi di tutti, infatti, come oggi la società sia strutturata sulle categorie del possedere, del fare, del produrre, dell’apparire. Il vostro impegno, in armonia con quello di tutta la Chiesa, indica una progettualità diversa, che pone al centro la dignità della persona e privilegia chi è più debole. E invita a continuare a “scommettere sulle donne, sulla loro capacità di accoglienza, di generosità e di coraggio. Le donne devono poter contare sul sostegno dell’intera comunità civile ed ecclesiale, e i Centri di Aiuto alla Vita possono diventare un punto di riferimento per tutti. Vi ringrazio per le pagine di speranza e di tenerezza che aiutate a scrivere nel libro della storia e che rimangono incancellabili: portano e porteranno tanti frutti.”

Nel messaggio anche un saluto anche a Marina Casini, presidente del Movimento per la vita, che ha aperto l’incontro giubilare e un ricordo per Carlo Casini, fondatore del Movimento e da sempre impegnato in favore della vita nascente.

“Vedere tante persone, bambini, giovani e meno giovani che, come noi, condividono il valore della sacralità della vita, della bellezza e dignità di ogni vita umana fin dal concepimento è stato entusiasmante e ci ha dato nuova carica per portare nelle nostre vite di ogni giorno, in famiglia, sul lavoro, tra gli amici, nelle comunità parrocchiali e sociali la nostra testimonianza senza paura e con rinnovato coraggio. Questa esperienza ci dà la spinta per andare avanti nell’affermare che ogni vita umana è preziosa, degna di essere vissuta e che il concepito è “uno di noi” e nel cercare di supportare sempre e al meglio possibile mamme e papà che si trovano di fronte a gravidanze inaspettate e difficili.” hanno detto le volontarie sassolesi, Maria, Elena e Solange, di ritorno da Roma.

Laboratorio creativo domenica al Castello di Spezzano

Laboratorio creativo domenica al Castello di SpezzanoDomenica 16 marzo, alle 16, torna “Strabilianti avventure a corte”, al castello di Spezzano, con un laboratorio creativo dedicato a bambini dai 4 ai 10 anni, dal titolo “Il segreto dell’ultima battaglia. La guardia fantasma”.

La prenotazione è obbligatoria alla mail castellospezzano@gmail.com. Il costo è di 5 euro a partecipante, inclusa la merenda.

Le animazioni continuano domenica 23 marzo con “Chi c’è in giardino? Uno spettro un po’ piccino”, attività ludiche e sfide, mentre domenica 6 aprile è in programma la caccia al tesoro “Due dame alla finestra incantata”.

Gli accompagnatori potranno sostare in Museo con spazio tè ed eventualmente visitare il Castello e la mostra “Le piastrelle da piccole”.

Per informazioni: 335 440372, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13.

Innovazione, transizione ecologica e digitale: con oltre 1,4 milioni di euro la Regione promuove 130 corsi per imprenditori e liberi professionisti

Imprenditori e liberi professionisti formati ed esperti. In grado di tenere il passo con i processi di innovazione, transizione ecologica e digitale, grazie all’acquisizione di competenze, fornite dagli enti di formazione, necessarie allo sviluppo delle filiere e dei sistemi di produzione di beni e servizi.

Con un investimento di oltre 1,4 milioni di euro, la Regione ha approvato oltre 130 interventi formativi in tutte le province per rafforzare i professionisti che operano nelle imprese dell’Emilia-Romagna. Le risorse provengono dal Programma regionale Fse+ e sono state messe a bando per gli enti di formazione; l’esito del bando è stato recentemente approvato dalla Giunta.

“Vogliamo accompagnare e sostenere gli imprenditori, i professionisti e le piccole e medie imprese nel crescere ulteriormente insieme ai processi di innovazione e transizione ecologica e digitale- sottolinea il vicepresidente con delega allo Sviluppo economico e formazione, Vincenzo Colla-. La Regione considera la formazione continua un fattore imprescindibile per lo sviluppo generale dell’economia e la crescita professionale dei lavoratori”.

I percorsi di formazione continua, della durata compresa tra 20 e 48 ore, prevedono il rilascio di un attestato di frequenza e azioni formative della durata standard di 4 ore che intervengono sulle modalità organizzative e gestionali dei contesti di lavoro.

I corsi vedono la collaborazione di università, centri di ricerca e associazioni, ordini e collegi dei professionisti. Sosterranno i professionisti per le competenze necessarie a innovare e ampliare i servizi offerti e trasferire strategie di innovazione e sviluppo sostenibile.

I settori riguardano competenze gestionali e manageriali, competenze tecnico professionali su innovazione digitale e sistemi informatici, gli ambiti tematici della nuova Strategia di specializzazione intelligente 2021-2027, attività di comunicazione, marketing e l’internazionalizzazione per il rafforzamento della competitività del territorio.

L’esito del bando è disponibile online qui

Costituzione del Consiglio comunale dei ragazzi/e della Città di Sassuolo: odg approvato all’unanimità

Costituzione del Consiglio comunale dei ragazzi/e della Città di Sassuolo: odg approvato all’unanimitàIl Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta “ad iniziare un coordinamento con gli istituti comprensivi del Comune di Sassuolo, ad istituire il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze della Città di Sassuolo; a sostenerlo sotto il profilo organizzativo e comunicativo; ad ascoltarne le istanze, coinvolgendolo attivamente nella vita amministrativa e nella tutela e progettazione dei beni e degli spazi comuni”.

È questo il testo dell’Ordine del Giorno, presentato dalla lista civica “Sassuolo Guarda Avanti” e dal Partito Democratico, approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Sassuolo.

I Consigli Comunali dei Ragazzi (CCR) nascono nel 1979, Anno Internazionale dell’Infanzia, a Schiltigheim, un piccolo comune francese situato in Alsazia, dove il Sindaco e i politici locali sognarono di realizzare una struttura organizzativa di partecipazione politica nella quale i bambini e le bambine, i giovani e le giovani potessero, in prima persona, dar voce ai loro interessi. Da quella data, in pochi mesi, nacquero in Francia oltre mille CCR, presso le municipalità e anche in moltissime scuole di ogni ordine e grado.

In Emilia-Romagna, dal 2021, esiste un’esperienza analoga: l’Assemblea dei Ragazzi e delle Ragazze, un “parlamentino” composto da giovani tra gli 11 e i 17 anni che affianca l’Assemblea legislativa regionale con funzioni consultive sulle materie di interesse dei minori.

Questo progetto, promosso dall’Ufficio della Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, rappresenta un’importante occasione per favorire la partecipazione attiva delle nuove generazioni alle decisioni istituzionali.

Anche a Sassuolo, in passato, è stato istituito un Consiglio Comunale dei Ragazzi, con risultati positivi in termini di coinvolgimento e formazione civica. Un’esperienza che ha dimostrato come strumenti partecipativi di questo tipo possano rafforzare il senso di comunità e responsabilità tra i giovani. I CCR sono anche un’opportunità di azione positiva, poiché le condizioni di vita dei bambini e delle bambine rappresentano indicatori primari del benessere della comunità. Attraverso queste esperienze, i giovani apprendono l’autonomia di scelta, il senso di responsabilità e il valore della partecipazione, sviluppando competenze utili per il loro futuro e per quello della collettività.

Coinvolgere gli studenti in un percorso di partecipazione alla vita pubblica – sottolinea l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Sassuolo Maria Savigni – è un obiettivo  che già le scuole cercano di raggiungere attraverso il progetto “Il Municipio: la casa comune dei cittadini”, che permette alle classi quinte delle scuole primarie e alle sezioni dell’ultimo anno delle scuole dell’infanzia, di visitare il municipio e altri locali istituzionali e di conoscere dall’interno la “macchina amministrativa” e le personalità di riferimento. L’ordine del giorno proposto ed approvato dal Consiglio Comunale ne sottolinea l’importanza e ne aumenta il valore promuovendo un coordinamento con gli Istituti comprensivi per la formazione di un vero e proprio consiglio comunale di giovani e giovanissimi cittadini. Ringrazio i proponenti e tutto il Consiglio Comunale, maggioranza ed opposizione: approvare all’unanimità uno strumento simile rappresenta un importantissimo segnale nei confronti dei giovani e della scuola”.

La ceramica italiana si presenta ai grandi progetti urbanistici del MIPIM 2025

La ceramica italiana si presenta ai grandi progetti urbanistici del MIPIM 2025Confindustria Ceramica, sotto le insegne Ceramics of Italy, in coordinamento con Confindustria Emilia-Romagna e ANCE regionale ritorna al Palais des Festivals di Cannes da oggi, 11 marzo, fino a venerdì 14 in occasione del MIPIM 2025, la fiera annuale dedicata allo sviluppo urbanistico delle grandi città del mondo. La partecipazione dell’associazione fa parte, per la seconda volta, di una collettiva che vede come capofila la Regione Emilia-Romagna, Assessorato Sviluppo Economico e Green Economy, Lavoro, Formazione, Relazioni Internazionali.

La presenza si sviluppa su uno stand di 30 mq collocato nel Padiglione Italia (Riviera 8 – R8.A20), accanto allo stand di ITA (Italian Trade Agency), delle Agenzie di Stato e di altre importanti regioni italiane. MIPIM è un luogo dedicato a presentazioni e workshop con l’obiettivo di proporre a investitori provenienti da tutto il mondo le opportunità e i progetti disponibili ed i servizi e prodotti a supporto dell’attrazione di investimenti che offre il territorio stesso. Un’occasione importante per spiegare come la ceramica italiana possa essere protagonista anche nel contesto delle grandi trasformazioni urbanistiche.

Tra gli eventi in programma segnaliamo il workshop “Emilia-Romagna Strategic Technologies and Infrastructures for Innovation”, in agenda il 12 marzo alle ore 10.00 presso il Padiglione Italia, con la partecipazione di Vincenzo Colla, Vice Presidente della Regione Emilia-Romagna, Annalisa Sassi, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna, assieme a sindaci ed assessori in rappresentanza del territorio.

Agricoltura bloccata dalla pioggia incessante, l’allarme di Confagricoltura Emilia Romagna

Trattori fermi e suoli che non si riescono a lavorare. La pioggia incessante non dà tregua, bloccando così le attività nei campi. Ed è allerta precipitazioni per i prossimi dieci giorni.

«I terreni sono saturi, si rischiano di compromettere filiere strategiche: pomodoro da industria, cereali, barbabietola da zucchero, ortaggi e colture sementiere» dichiara Confagricoltura Emilia Romagna elencando in particolare «i ritardi per orticole, mais e piante industriali, nella preparazione del letto di semina e nelle operazioni pre-trapianto del pomodoro da industria, le molteplici anomalie nel ciclo di crescita del grano dovute ai ristagni idrici o nel peggiore dei casi ad allagamenti frequenti, e le lavorazioni nelle risaie che sono indietro di un mese rispetto alla tabella di marcia».
Priorità è mantenere alta l’attenzione sull’adattamento al cambiamento climatico, la gestione della risorsa idrica per fronteggiare gli eccessi del meteo, gli investimenti aziendali a tutela delle produzioni. «Servono sistemi di drenaggio e reti di scolo efficienti per tutte le colture non solo quelle specializzate, come pure impianti irrigui sempre più intelligenti nei periodi siccitosi, in condizioni di scarsità d’acqua», sottolinea l’organizzazione agricola.
Preoccupa soprattutto il comparto del pomodoro da industria che in regione conta 27.000 ettari sui 41.000 totali nel bacino del Nord. Le attività cominciano solitamente alcune settimane prima del trapianto che, per le varietà precoci, in taluni areali, è programmato già alla fine del mese di marzo. «Dalla preparazione del terreno alla concimazione, alla predisposizione delle manichette gocciolanti per l’irrigazione, al diserbo che va effettuato almeno una decina di giorni prima della messa a dimora delle piantine: ci sono tempi da rispettare nel pomodoro da industria – dicono i produttori – per scongiurare sovrapposizioni delle epoche di raccolta tra varietà precoci e medio-precoci, per evitare di lasciare il prodotto maturo in campo. L’attuale sistema di gestione del rischio poi è inadeguato a coprire un eventuale danno, le polizze sono sempre più costose e senza garanzie».

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 12 marzo 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 12 marzo 2025Cielo generalmente nuvoloso o molto nuvoloso con precipitazioni irregolari, più intense e insistenti sul settore centrale della regione e in particolare sul crinale appenninico, dove potranno assumere anche carattere di rovescio o temporale. Le precipitazioni potranno assumere carattere nevoso fino a quote di 1400-1500 metri

Temperature senza variazioni di rilievo o in lieve locale flessione, con valori minimi attorno a 9/10 gradi e massimi tra 13 e 16 gradi. Venti in prevalenza deboli orientali sulle pianure; deboli-moderati meridionali lungo la costa e sui rilievi, con rinforzi sulle zone di crinale. Mare mosso.

(Arpae)

Per una notte sulla A1 chiuso il tratto tra Reggio Emilia e Terre di Canossa Campegine, verso Milano

Per una notte sulla A1 chiuso il tratto tra Reggio Emilia e Terre di Canossa Campegine, verso MilanoSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di venerdì 14 alle 6:00 di sabato 15 marzo, sarà chiuso il tratto compreso tra Reggio Emilia e Terre di Canossa Campegine, verso Milano. Di conseguenza, l’area di parcheggio “Crostolo est” non sarà raggiungibile.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Reggio Emilia, percorrere la viabilità ordinaria: viale dei Trattati di Roma, SS722 viale Martiri Piazza Tienanmen, SS9 via Emilia, via Bertona, SP111 e rientrare in A1 alla stazione di Terre di Canossa Campegine.

 

“Il Pomodoro per la ricerca”, il 29 e 30 marzo anche nelle piazze emiliane

“Il Pomodoro per la ricerca”, il 29 e 30 marzo anche nelle piazze emilianeSabato 29 e domenica 30 marzo 2025, i volontari della Fondazione Umberto Veronesi saranno presenti in oltre 400 punti di incontro per distribuire, a fronte di una donazione, una confezione di latte di pomodoro.

Il ricavato permetterà di finanziare progetti di ricerca e sviluppo di terapie innovative per il trattamento dei tumori pediatrici, offrendo un aiuto concreto a bambini e adolescenti e alle loro famiglie che affrontano la malattia.

Wheelchair Gp invita a gare di velocità coloro che utilizzano sedie a rotelle elettroniche

Wheelchair Gp invita a gare di velocità coloro che utilizzano sedie a rotelle elettronicheWheelchair Gp, Associazione Sportiva Dilettantistica organizza, già dal 2016, gare di velocità per bambini e ragazzi che utilizzano sedie a rotelle elettroniche. Le gare, riservate a persone affette da malattie genetiche e NON, sono disputate su piste di go-kart.

Gli organizzatori vogliono coinvolgere, anche in Emilia, partecipanti per la gara di SABATO 26 APRILE 2025 con il solo scopo di far incontrare persone che hanno solo tanta voglia di divertirsi.

La manifestazione sarà presso il Big Kart in via Giuseppe di Vittorio a Rozzano (MI).

La partecipazione è gratuita. Info e iscrizioni su www.wheelchairgp.org

L’Emilia-Romagna da domani a venerdì 14 marzo al Mipim 2025 di Cannes, per attrarre investimenti e competenze

L’Emilia-Romagna da domani a venerdì 14 marzo al Mipim 2025 di Cannes, per attrarre investimenti e competenzeAttrarre talenti, innovazione e investimenti e promuovere le opportunità del territorio.  Con questi obiettivi l’Emilia-Romagna partecipa da domani a Mipim 2025, il festival internazionale su immobiliare e rigenerazione urbana che si tiene a Cannes fino al 14 marzo.

Guidata dal vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, la delegazione regionale comprende anche la Città Metropolitana di Bologna, i Comuni di Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza e Ravenna, rappresentanti dell’aeroporto di Forlì, Confindustria, Associazione nazionale costruttori edili, e Art-ER che coordina la presenza della Regione a Mipim.

In calendario una serie di incontri presso lo stand della Regione per presentare agli investitori i progetti di punta dell’Emilia-Romagna. A partire dal piano di rigenerazione e valorizzazione del quadrante Nord di Bologna e del DAMA Tecnopolo Data Manifattura Valley Hub, gli investimenti all’interno della ZLS – Zona Logistica Semplificata regionale, gli insediamenti produttivi e logistici a Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Forlì, Cesena, Ferrara, Ravenna e Rimini, toccando diversi settori e funzioni, tra cui ricerca e sviluppo, industria, commercio, turismo, uffici e terziario avanzato, sanità, logistica.

“Il Mipim è un’importante occasione per presentare opportunità di rigenerazione urbana attrattive a livello internazionale- spiega Colla-. L’Emilia-Romagna punta per le sue aree urbane a un ridisegno organico degli spazi cittadini e produttivi, con un’attenzione particolare al tema dell’attrazione dei talenti, per la quale abbiamo approvato la prima legge regionale dedicata, e dell’abitare, ripensando anche il sistema di accoglienza attraverso campus universitari e foresterie”.

“Guardiamo poi alle infrastrutture strategiche del nostro territorio, per continuare a crescere ed essere attrattivi, e soprattutto -chiude il vicepresidente- puntiamo con decisione sullo sviluppo digitale e tecnologico, sulla sostenibilità e lo sviluppo delle competenze. Per questo investiamo importanti risorse sull’innovazione tecnologica e promuoviamo il recupero delle aree dismesse, l’efficientamento energetico, l’adeguamento antisismico, la decarbonizzazione. Tenendo sempre a mente l’equità sociale, l’inclusione e la lotta alle disuguaglianze”.

Martedì 11 marzo il vicepresidente Colla assisterà all’intervento di apertura del Mipim di Mario Draghi sui “piani di trasformazione economica dell’Europa in un clima geopolitico in rapido cambiamento”.

Tecnopoli, porti e infrastrutture al centro del workshop 

Tra gli appuntamenti più significativi, mercoledì 12 marzo il vicepresidente Colla parteciperà al workshop su “Tecnologie e infrastrutture strategiche per l’innovazione in Emilia-Romagna”. Presso l’Arena dell’Istituto per il commercio estero al Padiglione Italia, Colla illustrerà le opportunità delle Zone logistiche semplificate e Ravenna hub (porto, aree retroportuali, anche di carattere produttivo e aeroportuale, piattaforme logistiche e interporti), il sistema dei Tecnopoli dell’Emilia-Romagna e le strategie di investimento a DAMA e nel Tek District di Bologna.

Sulle altre opportunità di investimento interverranno, tra gli altri, Rosa Grimaldi delegata alla promozione economica e attrattività del Comune di Bologna, l’assessora del Comune di Ravenna Annagiulia Randi, Luca Torri amministratore delegato di Stu Reggiane spa per conto del Comune di Reggio Emilia, Stefano Pinetti dell’Aeroporto di Forlì.

Martedì 11 marzo la sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi, parteciperà invece al workshop su “Spazi per l’abitare e la valorizzazione del patrimonio”.

Il Tecnopolo a Bologna

Fa parte della maxi-operazione del nuovo distretto bolognese Tek (technology, entertainment, knowledge, ovvero tecnologia, intrattenimento, conoscenza), nell’ambito di “Bologna, Città Europea della Conoscenza”, il progetto di rivoluzione urbanistica del quadrante nord della città. Il DAMA vanta super-computer tra cui Leonardo, il 9° più potente al mondo, ed è al centro del progetto IT4LIA AI Factory della rete EuroHPC AI Factories, che grazie all’investimento di UE, Governo italiano e Regione Emilia-Romagna vedrà arrivare a Bologna un nuovo supercomputer leader in Europa – e fra i primi al mondo- ottimizzato per l’intelligenza artificiale. Sempre al Tecnopolo di Bologna, grazie alla sinergia con il Ministero Affari Esteri e Relazioni Internazionali e il Ministero per l’Università e la Ricerca, arriverà anche l’UNU-AI, l’Università dell’ONU su big data e intelligenza artificiale per la gestione del cambiamento dell’habitat umano.

Oltre al centro di calcolo Cineca, il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine e l’Istituto nazionale di fisica nucleare con i loro data center, il DAMA è sede anche di altri soggetti dell’innovazione tecnologica e trasformazione digitale come BI-Rex, Enea, Istituto Ortopedico Rizzoli, Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici, ItaliaMeteo, la Fondazione Ifab su big data e intelligenza artificiale e Art-ER società in house della Regione su innovazione, attrattività e internazionalizzazione del territorio.

L’offerta agli investitori si focalizza su una parte dell’area del Tecnopolo dove realizzare una struttura su più livelli (Torre) di 15mila mq totali e la ristrutturazione di un complesso esistente (Ballette) di circa 27mila mq su più piani. Grandi gruppi internazionali hanno già manifestato la volontà di insediare centri di ricerca, laboratori, acceleratori. L’offerta dell’Emilia-Romagna comprende inoltre opportunità di rigenerazione urbana intorno al Tecnopolo e ai campus universitari in tutta la regione, oltre a insediamenti produttivi e di accoglienza.
Lo stand della Regione si trova nel padiglione Italia dove sono presenti anche l’Istituto per il commercio con l’estero, Agenzie di Stato e altre amministrazioni regionali. In questa edizione dispone anche di un Business center, un ulteriore spazio predisposto per gli incontri di lavoro.

Alluvioni in Argentina, il presidente de Pascale scrive al Governatore della Provincia di Buenos Aires

Alluvioni in Argentina, il presidente de Pascale scrive al Governatore della Provincia di Buenos AiresIl presidente, Michele de Pascale, ha scritto al Governatore della Provincia di Buenos Aires, Axel Kicillof, per manifestare la solidarietà dell’Emilia-Romagna a seguito delle disastrose alluvioni che hanno colpito la regione della capitale argentina, causando almeno 16 vittime e decine di dispersi e di sfollati.

“Stiamo seguendo con grande dolore e preoccupazione le notizie e il nostro pensiero va a tutte le vittime, ai loro cari e ai feriti che questa tragedia ha causato. Ci accompagna la speranza profonda che vengano presto portate in salvo le persone ancora disperse, tra le quali in primo luogo i bambini”, scrive de Pascale, ricordando che “anche la nostra Regione ha vissuto tragedie simili legate a eventi climatici estremi, sia nel maggio del 2023, che due volte pochi mesi fa”. Per questo, conclude de Pascale, “vorrei anche esprimere il più profondo ringraziamento e sostegno a quanti sono impegnati nelle operazioni di salvataggio e messa in sicurezza dei cittadini”, sottolineando che l’Emilia-Romagna “è a disposizione per qualsiasi supporto possa esservi utile in questo momento”.

La Regione Emilia-Romagna da anni collabora con l’Argentina per la realizzazione di iniziative congiunte, anche a valenza internazionale, in diversi ambiti, a partire dalla sanità e dall’università. Inoltre, proprio l’Argentina ospita una vivace comunità emiliano-romagnola, con oltre 30mila persone originarie della Regione iscritte all’Aire e 25 associazioni sulle 92 che compongono Consulta regionale degli emiliano-romagnoli nel mondo.

Sanità E-R, promuovere la medicina di genere e delle differenze per dare risposte più appropriate

Sanità E-R, promuovere la medicina di genere e delle differenze per dare risposte più appropriatePrevedere cure più appropriate e personalizzate per meglio rispondere alle specifiche esigenze di ogni paziente, con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’organizzazione dei servizi socio-sanitari. È quel che si prefigge di fare la medicina di genere e delle differenze, un ambito che vede l’Emilia-Romagna all’avanguardia rispetto ad altri territori ma sul quale c’è ancora strada da fare per riconoscere le differenze assicurando così un benessere più equo alle persone. Se ne è parlato questa mattina al Palazzo della Cooperazione di Bologna nell’ambito del convegno “Pari ma non uguali. Che genere di medicina. Riconoscere le differenze per promuovere un benessere più equo” promosso in occasione della Festa della Donna da Confcooperative Emilia Romagna, Commissione Dirigenti Cooperatrici dell’Emilia-Romagna e Cooperazione Salute.

Nelle 1.500 cooperative aderenti a Confcooperative in Emilia-Romagna, il 64% degli occupati è donna. Basterebbe questo dato per sottolineare quanto sia importante per la nostra Associazione, proprio in occasione della Festa della Donna, accendere i riflettori su un tema fondamentale come la medicina di genere e delle differenze, ancora non sufficientemente conosciuto soprattutto nei luoghi di lavoro” ha dichiarato Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna. “Promuovere la medicina di genere all’interno delle nostre imprese, partendo dai percorsi di welfare aziendale e dalle attività previste nella medicina del lavoro, significa per noi valorizzare sempre di più il contributo fondamentale apportato dalle donne nelle nostre cooperative. I dati recenti ci dimostrano infatti come siano in crescita le donne amministratrici nelle cooperative aderenti, salite quest’anno a 1.883 (+5,7% dal 2018) pari al 27% del totale amministratori, così come crescono le cooperative a governance femminile (dove cioè oltre il 50% degli amministratori è composto da donne) che sono diventate 359 (+7,8% dal 2018)”.

Promuovere servizi alla persona che valorizzino le differenze di genere rappresenta uno dei nostri obiettivi di mandato, un’attenzione che vogliamo portare avanti in maniera trasversale in tutti i settori – ha affermato Massimo Fabi, assessore alle Politiche della Salute della Regione Emilia-Romagna -. Fino agli anni ’90 il tema della differenza di genere in medicina non si è mai posto; tutte le politiche sanitarie, a partire dall’organizzazione degli ospedali, avevano come riferimento il maschio adulto. Soprattutto negli ultimi vent’anni si è sviluppato un approccio radicalmente innovativo, che ha portato anche alla nascita di master specifici sulla medicina delle differenze, come quello presente in Emilia-Romagna. Diffondere una cultura di attenzione al genere e alle differenze significa dare risposte sanitarie meno standardizzate e più attente ai bisogni della persona, migliorando anche la relazione di cura tra medico, operatori sanitari e paziente. È quello che ci siamo impegnati a fare per migliorare la sanità della nostra Regione, insieme a tutti gli attori protagonisti di questo sistema, a partire dalla cooperazione”.

Questa Giunta ha messo in primo piano l’attenzione ai temi della salute, anche con riferimento alla medicina di genere e delle differenze. Prevenzione e appropriatezza delle cure rappresentano in ambito socio-sanitario un indirizzo che ci siamo dati e che vogliamo portare avanti in collaborazione con tutte le realtà presenti, a partire da Confcooperative che con questo convegno fornisce un contributo importante” ha sottolineato Manuela Rontini, sottosegretaria alla presidenza della Regione Emilia-Romagna.

La cooperazione è naturalmente votata e sensibile verso il welfare aziendale e al benessere dei propri soci lavoratori, per questo vorremmo dare seguito alla conferenza di oggi con una progettualità che permetta di far conoscere i dettagli di questi temi all’interno delle imprese. La medicina di genere pone in risalto una nuova cultura rispetto alla prevenzione, all’anamnesi e alla cura delle malattie tenendo in considerazione le differenze biologiche e di genere. Con la Commissione Dirigenti Cooperatrici dell’Emilia-Romagna abbiamo scelto di festeggiare la Festa della Donna diffondendo maggiore consapevolezza su questo tema, coinvolgendo le nostre cooperative dei settori sanità e sociale. È solo il primo passo di un percorso che ci accompagnerà durante tutto l’anno e che abbiamo condiviso insieme a Cooperazione Salute” ha concluso Anna Piacentini, presidente Commissione Dirigenti Cooperatrici dell’Emilia-Romagna.

Nel corso del convegno, si sono alternati gli interventi di diversi relatori che hanno sottolineato l’importanza della medicina di genere e delle differenze. La prof.ssa Lorella Franzoni (docente al Dipartimento di Medicina e Chirurgia all’Università di Parma, presidente del Master di II livello in Medicina di Genere) ha evidenziato l’importanza dell’approccio genere-specifico in medicina per garantire più equità e cure personalizzate, raccontando anche l’esperienza del Master di II Livello. La dott.ssa Loreley Bianconi (medico medicina generale, AUSL Romagna e coordinatrice del centro di formazione medicina di genere OMCEO Rimini) ha parlato della medicina di genere nel rapporto con il paziente, raccontando l’esperienza formativa promossa dal centro riminese, mentre la dott.ssa Giulia Ricci Lucchi (direttrice dell’Unità Operativa di Cardiologia all’Ospedale di Lugo, AUSL Romagna) ha portato l’esperienza del progetto “Percorso Donna” evidenziando i dati raccolti. Sono poi intervenuti il dott. Renato Scienza (primario emerito neurochirurgia Padova) sull’importanza del telemonitoraggio clinico nella prevenzione delle malattie, quindi la dott.ssa Lucia Bedei (dirigente medico in Oncologia presso U.O. Prevenzione Oncologica Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì) che ha raccontato l’esperienza promossa con lo IOR – Istituto Oncologico Romagnolo in un’ottica di prevenzione su screening e stili di vita; quindi Maurizio Gozzi (amministratore delegato 3C Salute società cooperativa Impresa Sociale) che ha parlato della salute per la donna e per l’uomo tra cultura, educazione e prevenzione, mentre la dott.ssa Sandra Borghi (psicologa e psicoterapeuta di Progetto Crescere società cooperativa sociale) si è soffermata sulla situazione delle giovani generazioni rispetto ai temi della medicina di genere. Infine è toccato a Elena Lusvardi (responsabile Ufficio Comunicazione Cooperazione Salute) sottolineare l’impegno di Cooperazione Salute per promuovere una sanità integrativa nell’ottica della medicina di genere.

 

Nel 2024 l’attività industriale in regione ha risentito degli scenari internazionali

Nel 2024 l’attività industriale in regione ha risentito degli scenari internazionali
Sassi, Veronesi, Florio

La produzione ha rallentato del 3,2%. Il fatturato complessivo è diminuito in termini nominali del -3,1%, ma, considerando l’andamento dei prezzi industriali alla produzione, le vendite dell’industria manifatturiera regionale dovrebbero essersi ridotte in misura leggermente inferiore. Il fatturato estero è rimasto sostanzialmente stabile, -0,2%, con un recupero nell’ultimo trimestre e, in termini reali, considerando l’andamento dei prezzi industriali di beni destinati all’esportazione, dovrebbe essere leggermente aumentato. Gli ordini complessivi acquisiti dal settore industriale regionale durante il 2024 sono diminuiti del -2,9%, ma quelli dall’estero sono rimasti quasi invariati -0,3%.

I settori

La contrazione vissuta dall’industria regionale ha interessato quasi tutti i settori anche se con intensità diverse. Solo l’industria alimentare e delle bevande è cresciuta, aumentando la produzione del +1,8%, Il risultato più pesante del 2024 lo hanno subito le industrie della moda, con la produzione diminuita del -8%, valore che, se si eccettua il periodo pandemico, è il peggiore dal 2009.

L’industria della metallurgia e delle lavorazioni metalliche, che ha un’elevata presenza di imprese di subfornitura, ha risentito sensibilmente dell’arretramento dell’attività produttiva in Europa ed ha diminuito la produzione del -5,1%. Contrazione di poco inferiore, -3,9%, per l’attività produttiva dell’ampio aggregato delle industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto. La produzione della piccola industria del legno e del mobile è diminuita del -3,1%, dopo il rallentamento già subito nel 2023. Le “altre industrie”, che comprendono le industrie della chimica, farmaceutica, plastica e gomma e quelle della trasformazione dei minerali non metalliferi, cioè ceramica e vetro, hanno rallentato la produzione del -1,2%.

La dimensione delle imprese

Le imprese minori hanno subito un calo dell’attività medio del -4,3%, più che doppio rispetto a quello delle imprese medio-grandi per le quali mediamente è stato del -1,9%.

Aperture e cessazioni di imprese

È proseguito il processo di concentrazione aziendale delle industrie con un saldo delle dichiarazioni delle imprese registrate (dato da iscrizioni, cessazioni dichiarate e variazioni di attività) pari a -437 imprese (-0,95%), valore decisamente più contenuto rispetto ai saldi negativi che si registravano fino al 2020.

Se l’industria alimentare e delle bevande il 2024 ha chiuso diminuendo solo leggermente di numero (-39), è nelle industrie della moda che il saldo negativo è stato più pesante con -189 imprese (-3%). Diminuite anche le imprese dell’industria della ceramica, del vetro e dei materiali refrattari (-34, -2,2%). Piccolo segno positivo (+18 imprese, +0,2%) nell’importante comparto della metallurgia e dell’industria dei prodotti in metallo, che è il secondo per ampiezza della base imprenditoriale regionale con 10.872 imprese.

L’ampio aggregato, costituito da 11.030 imprese, delle industrie elettroniche, delle apparecchiature elettriche, dei macchinari e apparecchiature, degli autoveicoli e rimorchi, degli altri mezzi di trasporto e della riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature, ha riportato un saldo solo lievemente negativo (-64 imprese, -0,6%). Scomponendolo esso è il risultato dell’aumento delle imprese nell’industria della riparazione e manutenzione di macchine (+118 unità, +2,9%) e della diminuzione del fondamentale ed ampio settore della fabbricazione di macchinari e apparecchiature nca (-120 imprese, -2,9%). L’industria del legno e del mobile ha ridotto di 70 unità la base imprenditoriale (-2%). Le altre industrie manifatturiere si sono ridotte di -78 unità, diminuendo la base imprenditoriale del -1,3%.

Previsioni

L’economia regionale nel 2025 dovrebbe crescere del +0,6%, allo stesso ritmo quindi del 2024.

A contribuire alla crescita del Pil nel 2025 le stime di aumento dell’occupazione (+0,7%), una lieve accelerazione dei consumi (+0,9%) e le esportazioni (+2,2%), valore quest’ultimo che dovrà essere aggiornato alla luce della nuova politica dei dazi doganali al momento in fase di profonda trasformazione.

Nel 2025 il valore aggiunto reale prodotto dall’industria in senso stretto regionale dovrebbe subire solo un ulteriore lievissimo arretramento (-0,1%).

Tali stime emergono dall’esame dell’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna sulle previsioni macroeconomiche per l’Emilia-Romagna elaborate a gennaio 2025 sulla base degli “Scenari per le economie locali” elaborati da Prometeia.

Valerio Veronesi, Presidente Unioncamere Emilia-Romagna«Questi numeri ed analisi sono una mappa che porta a navigare nella nuova realtà che stiamo vivendo. Non possiamo affrontare questo nuovo viaggio con incertezza e disorientamento. Non possiamo permettere che la distanza fra le piccole imprese e le grandi diventi incolmabile, perché la loro sinergia è l’energia competitiva della nostra economia e della nostra identità. Cinque i punti cardinali da impostare immediatamente: investimenti, anche con la tempestiva rivisitazione del 5.0, abbassamento dei costi energetici, partecipazione dei giovani alla vita delle imprese, sostegno al mercato interno. Per questo è sempre di più fondamentale il  ruolo strategico di sintesi dei corpi intermedi. Rispetto alle nuove politiche doganali le aziende non possono essere lasciate sole e le piccole imprese non possono essere isolate dal sistema istituzionale e creditizio».

Secondo l’analisi della Research Department di Intesa Sanpaolo, anche nella parte finale del 2024, il mercato del credito alle imprese ha registrato una domanda debole, nonostante la riduzione dei tassi di interesse. La carenza di domanda resta attribuibile al ricorso all’autofinanziamento e al contesto di incertezza che incide sulle decisioni di investimento. I dati di fine 2024 mostrano che i prestiti alle imprese sono rimasti in riduzione in Emilia-Romagna del -4,7% a dicembre, in linea con la media dei primi 9 mesi dell’anno. Guardando più in dettaglio ai macrosettori, l’andamento dei prestiti all’industria è risultato analogo, con un -4,8% a dicembre come in media annua. Il bilancio dell’intero 2024 conferma un calo più contenuto dei prestiti all’industria dell’Emilia-Romagna rispetto al sistema nazionale (-4,8% e -6,6% rispettivamente in media annua).

È proseguita la ripresa dei prestiti alle famiglie consumatrici, tornati in crescita nel secondo semestre, fino a segnare un +1,1% a dicembre, da un minimo di -0,9% a marzo dello scorso anno. La svolta è sostenuta dal calo dei tassi d’interesse e dalla ripartenza delle compravendite residenziali. In Emilia-Romagna lo stock di mutui casa ha invertito il trend, segnando una crescita dello 0,7% anno su anno a settembre, dal minimo del +0,3% raggiunto a metà 2024 a seguito della stretta monetaria del 2022-23. L’andamento è in linea con quello nazionale, confermando una variazione leggermente più robusta. La tendenza dei mutui è coerente con la ripresa delle compravendite di abitazioni, in atto dal secondo trimestre 2024 e in accelerazione nel quarto trimestre anche in Emilia-Romagna (+8,2% a/a in linea con il +7,6% a livello nazionale).

Il minore ricorso al credito da parte delle imprese va letto alla luce della persistenza di un elevato grado di liquidità che ha sostenuto l’autofinanziamento, a fronte del clima di incertezza. I depositi bancari delle imprese dell’Emilia-Romagna sono rimasti stabili nel 2024, su un livello storicamente elevato, assicurando la disponibilità di un ampio cuscinetto di liquidità: fatto 100 il volume dei prestiti, i depositi delle imprese dell’Emilia-Romagna sono risultati pari al 75% in media nel 2024 raggiungendo l’81% nell’ultimo bimestre, con una continua crescita rispetto al 69% dei due anni precedenti. Si tratta di quote ben più alte a confronto con il passato (24% nel 2012), che confermano il rafforzamento finanziario conseguito nel tempo.

Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo: «Il sentiero dello sviluppo passa dagli investimenti e, anche grazie al dialogo costante con gli imprenditori e le associazioni di categoria, il nostro Gruppo sostiene con risorse e strumenti le progettualità e la storica attenzione all’innovazione del tessuto produttivo regionale. Solo nel 2024, come Direzione Regionale, abbiamo erogato alle imprese dell’Emilia-Romagna 1,15 miliardi di euro, che raggiungono i 2 miliardi di euro comprendendo privati e famiglie.

Oggi – ha rimarcato la Florio – le soluzioni innovative e la consulenza specializzata fanno la differenza nell’evoluzione delle nostre aziende, che si muovono in scenari mutevoli e che sono impegnate in molteplici transizioni. Non a caso alla base dell’accordo recentemente siglato tra il Gruppo e Confindustria mettiamo a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028 per sostenere la crescita e la competitività del tessuto imprenditoriale nazionale attraverso, tra l’altro, gli investimenti in ricerca, valorizzazione delle filiere, modelli produttivi evoluti e processi di transizione sostenibile in linea con Transizione 5.0. Asset su cui le imprese emiliano-romagnole si distinguono nel panorama nazionale».

L’indagine di Confindustria Emilia-Romagna relativa alle previsioni per il primo semestre 2025 registra un andamento molto cauto di aspettative da parte dell’industria. Il clima è di moderato ottimismo nelle imprese di medio-grandi dimensioni, mentre quelle piccole mostrano maggiore difficoltà.

La produzione è attesa in aumento dal 30% degli imprenditori, con un saldo positivo tra ottimisti e pessimisti di quasi 14 punti. Il 32% delle imprese prevede ordini totali in aumento. Più misurate le attese circa gli ordini esteri, attesi in crescita solo dal 25% degli imprenditori. Un’azienda su quattro prevede nel semestre in corso un aumento dell’occupazione e il 70% una situazione stazionaria.

Circa la dimensione d’impresa si evidenzia una forte differenza tra piccole e medio-grandi aziende, con prospettive meno favorevoli da parte di quelle di minori dimensioni. Il 58% delle piccole imprese si attende un andamento stazionario della produzione, con un saldo negativo tra ottimisti e pessimisti pari a -1 punto. Più orientate all’ottimismo le imprese di medio-grandi dimensioni: il 49% delle grandi aziende si attende un aumento della produzione, il 36% un aumento degli ordini e il 26% di quelli esteri, mentre il 25% delle aziende di medie dimensioni prevede un incremento della produzione, il 27% degli ordini e il 17% di quelli dall’estero.

Rispetto ai settori merceologici le previsioni sono positive per produzione e ordini nei settori alimentare, legno, carta/stampa e, in minore misura, chimica/farmaceutica e meccanica. Aspettative negative nei settori tessile/abbigliamento, ceramica, metallurgia, macchine elettroniche e automotive.

In generale le prospettive per i prossimi mesi sono fortemente condizionate dalle incertezze e dalle dinamiche geopolitiche, a partire dal rischio dei dazi, e da fattori comuni nell’area euro come la debolezza della domanda internazionale, la recessione dell’industria dovuta al calo della domanda dei beni durevoli, con la crisi di settori strategici come l’automotive, e l’aumento dei costi dell’energia.

«In un contesto generale così complesso –  dichiara la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi   occorre l’impegno di tutti per alimentare un clima di fiducia, indispensabile per le imprese per far ripartire gli investimenti. L’industria è fondamentale per il futuro, per lo sviluppo, per la crescita economica e per il lavoro. Oggi è sempre più difficile fare impresa: gli adempimenti burocratici drenano tempo e risorse umane e finanziarie, mentre l’obiettivo deve essere liberare risorse per investimenti, ricerca, innovazione. Per competere alla pari con la concorrenza globale abbiamo bisogno di un’Europa che riporti l’industria al centro, con maggiore sostegno e minori vincoli regolatori. Le recenti proposte sul nuovo Clean Industrial Act e sul Piano di Azione per l’automotive non sembrano andare in questa direzione, come pure gli oneri (ETS) legati allo sforamento delle emissioni di CO2 che penalizzano le imprese europee rispetto ai concorrenti internazionali, anche a causa delle speculazioni sui mercati.

Quando la situazione internazionale si stabilizzerà – prosegue la Presidente – avremo certamente un impulso alla crescita. Nel frattempo le imprese devono sviluppare e innovare la propria offerta, cercare nuove opportunità nei mercati più vicini e più stabili innovando e se necessario ripensando i propri prodotti. L’innovazione, anche radicale, può venire in particolare dalla digitalizzazione e dall’intelligenza artificiale, tentando di cogliere occasioni offerte dai momenti di cambiamento. Allo stesso tempo possono esserci nuove opportunità anche su mercati lontani e non ancora presidiati: penso all’Asia, in particolare l’India e il Sud est asiatico, il Vietnam, le Filippine, il Giappone dove avremo anche l’occasione dell’EXPO, sino all’Australia e al Sud America e all’Africa, un continente su cui c’è tanto lavoro da fare per far conoscere il Made in Italy. Naturalmente nella prospettiva che i nostri principali mercati di riferimento, dagli USA alla Germania, oggi complessi per ragioni differenti, possano ricominciare a contribuire alla crescita delle nostre esportazioni.

Tornando al nostro Paese, per favorire la crescita si possono mettere in campo a costo zero diversi interventi di semplificazione a livello nazionale e regionale, da quelli ambientali a quelli legati all’attuazione delle misure di agevolazione come Industria 5.0.  In Emilia-Romagna –  conclude la Presidente –  per incrementare la produzione e l’autoconsumo di energia dobbiamo consentire a tutte le aziende di investire in modo rapido e semplificato nella produzione di fonti rinnovabili.  Rispetto al bilancio regionale, l’aumento dell’Irap è un intervento molto duro, che appare in contrasto con la visione di un’Emilia-Romagna manifatturiera che vuole attrarre nuove imprese. Per la competitività del nostro territorio sono fondamentali un sistema sanitario e di welfare moderno, efficiente ed organizzato, come anche un trasporto pubblico all’altezza di una regione avanzata. Vorremmo però, a fronte di un incremento così importante del carico fiscale, condividere obiettivi e strategie con cui utilizzare queste risorse, affinché la manovra sia un vero investimento sul futuro della società regionale e non solo la copertura di spesa corrente».

Alla rilevazione hanno partecipato 351 imprese dell’Emilia-Romagna appartenenti ai settori manifatturiero e servizi, per un totale di circa 39 mila addetti, un fatturato complessivo di circa 13 miliardi di euro.

Agenda digitale, nuove tecnologie: dalla Regione 25 milioni di euro per sostenere gli investimenti delle imprese

Agenda digitale, nuove tecnologie: dalla Regione 25 milioni di euro per sostenere gli investimenti delle impreseIntrodurre con progetti innovativi nuove tecnologie nei processi produttivi e organizzativi, nei prodotti e servizi, nelle catene di distribuzione e vendita e nelle relazioni con i diversi attori delle filiere.

Sono i principali obiettivi del nuovo bando, il secondo del triennio, per il sostegno alla transizione digitale delle imprese dell’Emilia-Romagna, approvato dalla Giunta regionale che ha stanziato 25 milioni di euro di risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale Pr-Fesr 2021-27. Un contributo a fondo perduto fino al 40% degli investimenti ammessi e per un importo non superiore ai 90mila euro, in applicazione del “regime de minimis” basato su piccoli aiuti.

La misura è rivolta a soggetti, enti e organizzazioni che svolgano la loro attività in qualsiasi settore economico, esclusi quelli che operano esclusivamente nei settori della produzione di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura. L’obiettivo è di accrescerne la competitività a livello nazionale e internazionale, promuovendo l’adozione delle più moderne soluzioni e tecnologie digitali finalizzate a incrementare flessibilità e adattabilità, sicurezza, efficienza e produttività di tutti o di parte dei processi organizzativi, produttivi e di servizio della catena del valore e delle filiere in cui operano.

“Puntiamo a sostenere- dicono il vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e l’assessora regionale all’Agenda digitale, Elena Mazzoni- la realizzazione di progetti innovativi che guardino non solo agli impatti economici delle proprie attività, ma anche a quelli ambientali e sociali. I processi di transizione e trasformazione digitale hanno assunto ormai una importanza strategica e un ruolo centrale nell’evoluzione del sistema produttivo ed economico emiliano-romagnolo, quale strumento fondamentale e imprescindibile per promuovere innovazione e competitività nonché creare buona occupazione”.

Tutti gli interventi dovranno necessariamente avere una specifica attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale.

“La misura- aggiungono Colla e Mazzoni- non è solo uno strumento strategico per la competitività delle imprese ma anche un contributo essenziale per sostenere la transizione energetica e la sostenibilità sociale e ambientale delle attività. Questo favorendo l’innovazione dei prodotti e l’adozione di modelli di business attenti agli impatti ambientali e sociali delle attività svolte”.

Come per esempio: minimizzare gli spechi di materia prima e degli scarti nell’ottica dell’economia circolare; ridurre i consumi energetici da fonti fossili e delle emissioni e in atmosfera; attenzione al benessere dei lavoratori e al miglioramento della qualità della vita lavorativa, attraverso la riduzione della monotonia e del carico di lavoro gravoso tramite l’automazione intelligente.

Piantumazioni in via Mazzini a Formigine

Piantumazioni in via Mazzini a FormigineSi è concluso l’ampio progetto di manutenzione del verde formiginese, iniziato due anni fa con il censimento dei 10.735 alberi del patrimonio pubblico. A seguito di attente verifiche da parte di esperti agronomi, la percentuale di esemplari ammalorati o con problemi di stabilità che sono stati abbattuti è pari al 2,75% del totale. Nei primi mesi dell’anno, sono stati piantati 700 nuovi alberi grazie al progetto regionale “Un albero per ogni nato” e “Kilometro della Salute”, realizzato dal Consorzio Forestale no profit Mutina Arborea e sostenuto da Opocrin S.p.a.. Il saldo conclusivo è quindi positivo per oltre 400 piante rispetto all’inizio delle operazioni di manutenzione.

“Si può affermare – sottolinea l’Assessore ai parchi e alle aree naturalistiche Giulia Malvolti – che il patrimonio del verde pubblico formiginese sia aumentato del 4%, nonostante sia stato necessario abbattere alcuni esemplari per garantire la massima sicurezza per tutti. Il nostro impegno per la cura del verde non si arresta qui, ma prosegue con altri interventi e progetti”.

Anzitutto, quello delle piantumazioni puntuali. Il primo tra tutti avverrà in via Mazzini, dove saranno piantati 10 alberi, in sostituzione dei 10 abbattuti nella zona residenziale. Per questo intervento, l’Amministrazione comunale lancia un appello. “In via Mazzini abbiamo individuato l’essenza migliore da piantare, anche in continuità con quanto già presente – spiega Malvolti – Si tratta di aceri campestri che, come tutte le piante, necessitano di irrigazione costante soprattutto nei primi mesi dopo la messa a dimora. Siamo quindi alla ricerca, nel contesto del progetto Adotta una aiuola, di cittadini disponibili ad occuparsi inizialmente dell’irrigazione delle nuove piantumazioni, a cui si aggiungerà ovviamente la manutenzione a cura dei giardinieri comunali”.

Per adottare aree verdi o anche singoli alberi è possibile contattare l’Ufficio competente al numero 059 416314 o scrivere a verdepubblico@comune.formigine.mo.it. Sono già una cinquantina i formiginesi che si occupano di porzioni del verde pubblico, dando una preziosa mano per la tutela dell’ambiente cittadino.

 

Crossroads prosegue al Teatro Carani di Sassuolo con Frida Bollani Magoni

Crossroads prosegue al Teatro Carani di Sassuolo con Frida Bollani Magoni
Frida Bollani Magoni (ph. Petra Magoni)

Il Sassuolo Jazz Festival, manifestazione inglobata nel più ampio festival itinerante Crossroads, continua sabato 15 marzo con il concerto della giovanissima ma già ampiamente affermata pianista e cantante Frida Bollani Magoni, che si esibirà al Teatro Carani di Sassuolo alle ore 21 assieme al vibrafonista Mark Glentworth.

Frida Bollani Magoni: un doppio cognome che agli appassionati di jazz suona immediatamente familiare e importante. È infatti la figlia (classe 2004) di Stefano Bollani e Petra Magoni. Inizia a studiare regolarmente pianoforte classico all’età di sette anni sotto la guida del maestro Paolo Razzuoli, che le insegna la notazione musicale in Braille, essendo lei ipovedente. Frida si dimostra col tempo non semplicemente figlia d’arte ma artista lei stessa: un talento che già da alcuni anni si sta rivelando al pubblico in una continua evoluzione. Frida ha collaborato con l’Orchestra Operaia di Massimo Nunzi sia come cantante che come pianista, si è esibita al Quirinale di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla cerimonia di apertura degli Special Olympics 2018, è stata ospite dello show “Danza con me” di Roberto Bolle su Rai 1. È spesso apparsa come ospite a sorpresa nei concerti dei genitori. Nel suo album di debutto Primo Tour (2022) ha raccolto i suoi variegati interessi musicali, da quelli condivisi con i genitori (Lucio Dalla, Leonard Cohen, Franco Battiato) sino alla musica della sua generazione (da Ariana Grande a Britney Spears). Frida si appropria letteralmente delle canzoni altrui, restituendole con nuovi significati, legandovi altre emozioni, dando loro nuove e inaspettate vite.

In questo tour Frida sarà accompagnata dal musicista britannico Mark Glentworth, percussionista (in questa occasione lo si ascolterà al vibrafono) e compositore a largo raggio (canzoni commerciali, composizioni orchestrali, opera, musica per la televisione e il cinema).

Crossroads 2025 è organizzato come sempre da Jazz Network ETS in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero della Cultura e di numerose altre istituzioni e con il patrocinio di ANCI Emilia-Romagna. Il concerto è realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Carani nell’ambito del Sassuolo Jazz Festival. Biglietti: prezzo intero da 15 a 25 euro; ridotto da 15 a 20.

 

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666, e-mail: info@jazznetwork.it – website: www.crossroads-it.org – www.erjn.it – www.jazznetwork.it

Indirizzi e Prevendite:

Sassuolo (MO): Teatro Carani, Via Mazzini 28. – Biglietteria serale dalle ore 20, tel. 0536 1878833.  Prevendita biglietti c/o Teatro Carani, martedì, venerdì e sabato ore 9-13; martedì e mercoledì ore 15:30-19:30, tel. 0536 1878833, biglietteria@teatrocarani.it. Prevendita on-line: teatrocarani.vivaticket.it, www.crossroads-it.org.

 

Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari e socio-sanitari

Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari e socio-sanitari‘Più cura per chi cura’: è il messaggio scelto per la campagna di sensibilizzazione lanciata dalla Regione Emilia-Romagna in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari e sociosanitari, che si celebra mercoledì 12 marzo.

Un impegno comune e un invito a riconoscere l’enorme importanza, il valore, e quindi il rispetto, che devono essere riservati a chi si occupa della salute di tutti, in un contesto in cui, purtroppo, anche in Emilia-Romagna la violenza, fisica o verbale, contro il personale sanitario, si conferma un fenomeno presente e in crescita, come evidenziato dai dati raccolti dai sistemi di monitoraggio regionale.

Sul territorio regionale, infatti, nel 2024 le aggressioni al personale all’interno dei luoghi di cura sono aumentate dell’11,7% rispetto all’anno precedente, passando da 2.401 a 2.682 casi. L’aumento riguarda in particolare le aggressioni di tipo verbale (+12,5%), mentre sono diminuite quelle più gravi di tipo fisico (-11,9%).

Dati presentati oggi in conferenza stampa in Regione, a Bologna, dall’assessore alle Politiche per la salute Massimo Fabi, che ha illustrato anche le azioni di prevenzione e tutela messe in campo per contrastare il fenomeno e l’avvio della campagna del servizio sanitario regionale.

“Le aggressioni, sia verbali che fisiche, al personale sanitario e socio-sanitario rappresentano un fenomeno paradossale e incomprensibile, eppure talmente frequente da meritare purtroppo una Giornata nazionale per tenere alta l’attenzione sul tema- spiega l’assessore Fabi-. Un problema gravissimo, che mina la serenità di chi ogni giorno si prende cura della nostra salute e l’efficacia del nostro sistema sanitario. L’introduzione, lo scorso anno, della piattaforma regionale SegnalER come sistema di monitoraggio per le aggressioni, che consente agli operatori di segnalare in modo sicuro e immediato gli episodi di violenza, ha avuto un ruolo fondamentale nel rendere questo fenomeno più visibile e nel permetterne una rilevazione più precisa”.

“Ora- aggiunge Fabi- serve lavorare su due fronti: cercare di rafforzare, con tutti gli strumenti disponibili e con la collaborazione e l’impegno dei soggetti coinvolti, la sicurezza degli operatori e promuovere una cultura del rispetto. Per questo oltre alle misure già adottate, tra cui tecnologie di sorveglianza avanzate, interventi il più possibile tempestivi, percorsi formativi e supporto psicologico e giuridico per il personale vittima di aggressioni, in occasione del 12 marzo lanciamo una campagna di comunicazione curata dal servizio sanitario regionale, con l’obiettivo di stipulare una sorta di patto con la cittadinanza”.

La campagna “Più cura per chi cura” nasce infatti per (ri)-costruire un patto di fiducia, promuovere rispetto e diffondere consapevolezza verso chi lavora per la salute di tutti e di ognuno. Iconico l’utilizzo dei cerotti per rappresentare le parole “più” e “per” nella composizione del claim, in quanto intendono raffigurare proprio la volontà di curare il rapporto tra professionisti e popolazione, nella consapevolezza che contro la violenza sul personale sanitario e socio-sanitario il risultato si fa insieme.

“È stato importante- conclude Fabi- il coinvolgimento di tutti gli attori all’interno delle Aziende sanitarie per ridurre il senso di impotenza di chi si trova a fronteggiare situazioni simili, ma per prevenire episodi di violenza c’è bisogno di creare una sensibilità diffusa. Ogni aggressione è un episodio di troppo”.

I dati delle aggressioni in Emilia-Romagna

I dati relativi alle aggressioni sono raccolti dalla Regione ed inviati all’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie come stabilito dalla normativa nazionale. La registrazione delle segnalazioni viene effettuata direttamente dalle Aziende Sanitarie: dal 2024 la piattaforma Segnal-ER, già utilizzata per rilevare le segnalazioni degli incidenti relativi alla sicurezza dei pazienti, viene estesa anche alla raccolta delle segnalazioni di aggressioni e come sistema di analisi, controllo e monitoraggio tempestivi.

Secondo i dati raccolti con questo nuovo sistema regionale, nel 2024 sono gli infermieri la categoria più esposta, rappresentando il 57,9% delle aggressioni, seguiti dai medici (13,6%) e dagli operatori socio-sanitari (11,4%). Ma chi sono, in genere, gli aggressori? In maggioranza sono gli stessi utenti o pazienti (62,6%), mentre nei restanti casi si tratta di parenti, caregiver, conoscenti o estranei. I luoghi in cui gli episodi si sono manifestati maggiormente, in termini assoluti, sono i reparti di degenza (32,4%), i Pronto Soccorso ed i Servizi di emergenza territoriale (24,1%), i servizi psichiatrici e delle dipendenze (17,2%), e gli ambulatori (11,7%).

Un altro aspetto rilevante riguarda il coinvolgimento delle operatrici donne, che rappresentano il 70,3% dei casi di violenza. Tuttavia, in proporzione al numero di dipendenti, gli operatori maschili risultano leggermente più esposti, con una percentuale di aggressioni pari al 3,7% rispetto al 3,5% delle donne.

Le misure di prevenzione e tutela

Oltre alla piattaforma SegnalER, sono diverse le azioni messe in campo dalle Aziende sanitarie e Ospedaliere per garantire la sicurezza degli operatori della sanità, seguendo le Linee di indirizzo regionali: sono stati potenziati i sistemi di videosorveglianza ed illuminazione ed installati pulsanti di allarme e vetri anti-sfondamento, in particolare nelle zone ad alto rischio come i Pronto Soccorso; è stata rafforzata la collaborazione con le Forze dell’ordine, attivando protocolli bilaterali con le Questure per una risposta più rapida ed efficace agli episodi di violenza.  Un altro aspetto fondamentale riguarda il supporto psicologico e la tutela legale offerti agli operatori vittime di aggressioni. Molto si è fatto anche in termini di formazione e sensibilizzazione del personale sanitario, con corsi di formazione e un focus specifico sulla prevenzione, sulla comunicazione efficace e sulla gestione delle situazioni critiche. Inoltre, il tema delle aggressioni è stato inserito nei corsi obbligatori per i neoassunti, con l’obiettivo di sensibilizzare fin da subito il personale su questa problematica.

Modalità di diffusione della campagna “Più cura per chi cura”

Locandine e clip video dell’iniziativa sono distribuite negli ambulatori e nelle sedi dei servizi sanitari, a partire dai Pronto Soccorso; Aziende Usl e Aziende Ospedaliere promuovono i contenuti attraverso i propri canali di comunicazione ed è prevista una campagna sponsorizzata della Regione sui principali social media; inoltre, contribuiscono alla diffusione del messaggio anche le farmacie convenzionate di tutta l’Emilia-Romagna.

Per dimostrare supporto e rafforzare la fiducia reciproca si può utilizzare sui social l’hashtag #CuraperChiCura, raccontando le esperienze positive con il personale sanitario; infine, si intende dare continuità e attenzione a questo tema importante e delicato proponendo ulteriori iniziative di comunicazione e momenti di riflessione nelle scuole e nelle comunità locali.

Tutti i contenuti della campagna sono disponibili nella pagina web dedicata:  regioneer.it/curaperchicura

Il teatro Astoria per tutte le stagioni

Il teatro Astoria per tutte le stagioniContinua con successo la stagione teatrale e cinematografica 2024/2025 all’Astoria di Fiorano Modenese, anche proponendo servizi innovativi, come CineMamme e Tata BLA.

Nel secondo anno di attività l’associazione culturale “Quelli del 29”, che gestisce il teatro, ha proposto alla comunità fioranese un’offerta culturale trasversale che ha richiamato pubblico di diverse età sia a teatro, sia in altri luoghi del territorio.

 

L’attività culturale estiva è partita nel mese di luglio 2024, con proposte settimanali al Castello di Spezzano e al Parco di Villa Pace che hanno registrato un afflusso maggiore rispetto all’anno precedente. Con quasi 1.000 presenze nella corte del Castello, la rassegna di cinema “Sotto le stelle” si è dimostrata un appuntamento molto gradito ai fioranesi, sia per la suggestiva location sia per la qualità delle pellicole proposte, con una media di 141 spettatori a serata. Anche gli spettacoli di burattini e marionette di “Incanti di stelle” a Villa Pace hanno fatto registrare un buon numero di presenze (40/45 a serata). Buona anche la presenza di pubblico nelle due serate di “Note di Notte” organizzate direttamente “Quelli del 29”, per un totale di 260 presenti.

L’avvio della stagione teatrale 2024/2025, che ha richiamato spettatori anche dai territori limitrofi, ha visto un aumento degli abbonati, anche se la maggior parte del pubblico preferisce acquistare i biglietti per i singoli eventi. Particolarmente gradito lo spettacolo del giovane Edoardo Prati con 343 spettatori e il concerto natalizio di Paolo Fresu (360 spettatori), oltre ai sold out di Paolo Cevoli (22 febbraio) e Neri Marcorè (5 marzo).

Anche la programmazione cinematografica, iniziata a fine novembre, ha ottenuto un discreto riscontro da parte del pubblico, soprattutto nel periodo natalizio, animando le serate e i pomeriggi di festa delle diverse fasce generazionali.

“Siamo molto soddisfatti dell’avvio della nuova programmazione teatrale e cinematografica, che ha registrato un’ottima partecipazione e un crescente interesse da parte della nostra comunità. Grazie a una programmazione variegata e alla capacità del teatro Astoria e dell’associazione “Quelli del 29” di intercettare i gusti e le esigenze di diverse fasce di pubblico. Anche il buon andamento della stagione estiva ha confermato il valore della cultura come occasione di incontro e socialità: le proiezioni cinematografiche nella splendida cornice del castello di Spezzano, gli spettacoli per famiglie a Villa Pace e i concerti sotto le stelle hanno saputo coinvolgere un pubblico eterogeneo, portando un numero sempre maggiore di spettatori.
Continueremo a lavorare per arricchire l’offerta culturale del nostro territorio, perché crediamo che la cultura sia un motore fondamentale per la crescita della comunità e per la qualità della vita di tutti i cittadini.”, evidenzia l’assessore alla Cultura di Fiorano Modenese, Marilisa Ruini.

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