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domenica, 6 Luglio 2025
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Tornano balneabili le acque in altri 12 punti della Costa, fra cui Cervia, San Mauro, Savignano e diversi nel Ravennate

Tornano balneabili le acque in altri 12 punti della Costa, fra cui Cervia, San Mauro, Savignano e diversi nel RavennateTornano balneabili le acque a Ravenna, Cervia Milano Marittima (tratto a nord del porto canale e tratto di 50 metri a sud del porto marina di Cervia), a San Mauro e San Mauro Nord nel comune di San Mauro Pascoli, Savignano a Mare, in provincia di Forlì-Cesena.

Rientrano i valori anche nel comune di Goro (FE), i punti A e B dello Scanno di Goro.

In particolare, a Ravenna sono rientrati i valori nei punti: 200 metri Sud confine Poligono di tiro Foce Reno, 1,4 km Sud foce Fiumi Uniti, Marina di Ravenna, Marina di Ravenna Sud  e Lido Adriano.

Già ieri era tornata balneabile anche l’acqua prospiciente la Bassona, sempre nel Ravennate.

Il campionamento aggiuntivo, a cura dei tecnici di Arpae, è stato fatto il 1^ giugno, e l’esito ha dimostrato il rientro nei limiti normativi che regolano la balneabilità delle acque.

Le ordinanze di non balneabilità emanate dai sindaci saranno revocate.

Restano sopra i limiti le acque di Casalborsetti  – 100 m Nord foce Canale Destra Reno, nel Comune di Ravenna, dove è stato effettuato un ulteriore campionamento aggiuntivo dopo quello di due giorni fa.

Controllo delle zanzare nelle zone alluvionate, ecco le indicazioni tecniche della Regione alle Ausl e ai Comuni

Controllo delle zanzare nelle zone alluvionate, ecco le indicazioni tecniche della Regione alle Ausl e ai ComuniUna serie di indicazioni tecniche per rafforzare il controllo delle zanzare nelle zone alluvionate: sono state definite dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute, con la collaborazione del gruppo tecnico regionale dedicato alla prevenzione delle arbovirosi, e inviate ad Ausl e Comuni.

Misure straordinarie che integrano il Piano regionale arbovirosi, approvato lo scorso aprile dalla Giunta, con il quale già da inizio maggio è regolarmente partita l’attività di ricerca di eventuali virus patogeni, attraverso la cattura e successiva analisi di zanzare adulte. E proprio le analisi dei campioni raccolti non hanno rilevato la presenza di virus, segno che al momento l’impatto di questi insetti è limitato a un ‘effetto molestia’, senza un rischio sanitario accertato.

Tutti i Comuni delle province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini sono richiamati a garantire una corretta e completa attuazione delle misure previste dal Piano regionale, per contribuire alla prevenzione della proliferazione delle zanzare: principalmente, quindi, distribuzione di larvicidi nella tombinatura pubblica e comunicazione alla cittadinanza per una corretta gestione delle aree private. Devono essere sensibilizzate soprattutto le imprese e i responsabili di aree particolarmente critiche, come cantieri, aree dismesse, piazzali di deposito, parcheggi, vivai e altre attività produttive e commerciali che possano dar luogo anche a piccole raccolte di acqua e conseguenti focolai di sviluppo larvale. Ai Comuni si chiede inoltre di verificare le condizioni di pulizia dei tombini e delle caditoie stradali, perché potrebbero essere ostruiti dal fango rimasto dopo il deflusso delle acque: in questo caso la diffusione in acqua del prodotto larvicida sarebbe ridotta, e quindi diminuirebbe anche l’efficacia.

Azioni aggiuntive sono invece richieste nelle aree del territorio comunale ancora interessate dalle alluvioni, proprio per fronteggiare lo sviluppo di zanzare collegato al mancato o ridotto deflusso delle acque nella rete idrica e al permanere di acque stagnanti. È stata richiesta al Ministero della Salute un’autorizzazione in deroga per poter usare i droni per la distribuzione del prodotto larvicida date le difficoltà operative nel raggiungere da terra le porzioni allagate di ampie dimensioni.

Sempre per il controllo delle larve di zanzara, oltre al rafforzamento della pulizia di tombini e caditoie, le indicazioni sono quelle di prestare attenzione ai depositi temporanei di rifiuti stoccati in attesa della destinazione finale di trattamento, perché possono costituire potenziali siti di riproduzione delle zanzare e di altri insetti e animali, come mosche e topi.

Nonostante non ci siano evidenze di circolazione di virus patogeni che impongano il ricorso a trattamenti adulticidi, la presenza importante, anche al di fuori dell’habitat usuale, di zanzare Aedes spp. che arrecano un ulteriore disagio ad una popolazione già provata, giustifica questo tipo di intervento.

Per orientare in modo efficace questi trattamenti saranno posizionate trappole attrattive per valutare la densità di popolazione delle zanzare e agire solo dove serve.

I Comuni sono quindi invitati ad attivare le ditte titolari di contratto per il controllo e l’eventuale disinfestazione, e ad attuare gli interventi aggiuntivi indicati dettagliatamente nell’allegato.

Rinasce il lungomare di Misano Adriatico grazie al piano regionale di riqualificazione della Costa

Rinasce il lungomare di Misano Adriatico grazie al piano regionale di riqualificazione della CostaAiuole verdi, pavimentazione rinnovata con percorsi ciclopedonali, inserti artistici, nuove panchine e illuminazione.  Il lungomare di Misano Adriatico (Rn), dopo un ampio intervento di riqualificazione, diventa più bello, funzionale, e sostenibile.

Il primo stralcio di lavori, che riguarda la zona nord, è stato inaugurato questa mattina nella cittadina balneare dal sindaco Fabrizio Piccioni, insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dell’assessore regionale a Turismo, Andrea Corsini.

Finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con un contributo di 1 milione e 750mila euro, su una spesa di 2 milioni e 650 mila euro, il nuovo lungomare è stato realizzato nell’ambito del Piano per la riqualificazione della Costa emiliano-romagnola, con un investimento regionale complessivo di 32 milioni di euro per dieci progetti di rigenerazione urbana, condivisi con i Comuni della Riviera.

“L’Emilia-Romagna c’è ed è pronta ad accogliere i turisti con il consueto calore e la professionalità di sempre- affermano Bonaccini e Corsini-. L’alluvione che ha colpito la nostra regione, un evento per proporzioni senza precedenti nel Paese, non ha condizionato l’apertura della stagione balneare, anche grazie al grande lavoro dei sindaci, degli operatori e delle comunità. Ne è prova il lungomare che inauguriamo oggi, parte del piano regionale di riqualificazione della Costa in via di completamento”.

“Un intervento di cura del nostro patrimonio rivierasco che cittadini e turisti possono apprezzare di persona, in completa sicurezza. Invitiamo quindi tutti sulle nostre spiagge- chiudono-, per un turismo nuovo, che guardi a sostenibilità e recupero degli spazi e tenga insieme qualità e benessere”.

Il progetto

L’intervento complessivo riconnette parti di territorio tra loro oggi isolate, come l’area di Portoverde e la porzione turistica centrale di Misano; valorizza una zona ancora parzialmente “vuota” (quella del camping) assicurando la permanenza dei varchi a mare e realizza una nuova infrastruttura verde, per rafforzare l’entroterra del territorio misanese.

Questo primo intervento riguarda in particolare la zona nord del lungomare, da Via D’Azeglio a via Passeggiata dei Fiori, con la realizzazione di zone pedonali e ciclabili, una nuova pavimentazione, il rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica e la realizzazione di un impianto di filodiffusione.

Inoltre, la riqualificazione riguarda anche l’installazione di nuova segnaletica stradale, impianti di irrigazione e nuovo arredo urbano con l’installazione di nuove panchine, cestini e diffusori acustici. Non manca la piantumazione di specie arboree autoctone, idonee al contesto e al progetto generale.

La seconda fase del progetto, che comprende il completamento del nuovo litorale fino a Piazza Colombo, sarà realizzata entro maggio 2024.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 3 giugno 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 3 giugno 2023Aumento della nuvolosità nel corso del mattino a partire dalle pianure settentrionali con piogge anche a carattere di rovescio o breve temporale in estensione su buona parte del territorio regionale. Fenomeni a carattere sparso anche nelle ore pomeridiane, in esaurimento in serata con tendenza a schiarite. Localmente i fenomeni temporaleschi potranno essere di forte intensità.

Temperature minime stazionarie tra 15 e 18 gradi; massime in diminuzione e comprese tra 22 e 26 gradi. Venti deboli di direzione variabile, con temporanei rinforzi e raffiche nelle aree interessate dai fenomeni temporaleschi. Mare quasi calmo o poco mosso.

(Arpae)

Elenco di chiusure programmate su A1, A13, A14 e Raccordo di Casalecchio

Elenco di chiusure programmate su A1, A13, A14 e Raccordo di CasalecchioSulla A1 Milano Napoli Direttissima, per consentire lavori di ammodernamento delle gallerie “Buttoli” e “Largnano”, sarà necessario chiudere il tratto compreso tra l’allacciamento con la A1 Panoramica “Località La Quercia” (km 0+000) e “Località Aglio” (km 32+966), in direzione di Firenze, nei seguenti giorni e orari:

-nelle quattro notti di lunedì 5, martedì 6, mercoledì 7 e giovedì 8 giugno, con orario 21:00-6:00;

-nelle quattro notti di lunedì 12, martedì 13, mercoledì 14 e giovedì 15 giugno, con orario 21:00-6:00.

Contestualmente, saranno chiuse le stazioni autostradali di Badia e Firenzuola-Mugello, in entrata verso Firenze e in uscita per chi proviene da Bologna. Nelle stesse notti, ma con orario 20:00-6:00, sarà chiusa anche l’area di servizio “Badia Nuova ovest”, situata all’interno del suddetto tratto.

In alternativa, chi proviene da Bologna ed è diretto a Firenze, potrà percorrere la A1 Panoramica. Chi è diretto verso la stazione di Badia, potrà percorrere la A1 Panoramica e uscire alla stazione di Pian del Voglio, mentre chi è diretto alla stazione di Firenzuola potrà utilizzare la stazione di Barberino di Mugello, sulla A1 Milano Napoli.

Sempre sulla A1 Milano Napoli Direttissima, per consentire lavori di ammodernamento delle gallerie “Buttoli” e “Largnano”, sarà necessario chiudere il tratto compreso tra l’allacciamento con la A1 Panoramica “Località La Quercia” (km 0+000) e “Località Aglio” (km 32+966), in direzione di Firenze, nei seguenti giorni e orari:

-nelle quattro notti di lunedì 5, martedì 6, mercoledì 7 e giovedì 8 giugno, con orario 21:00-6:00;

-nelle quattro notti di domenica 11, lunedì 12, martedì 13 e mercoledì 14 giugno, con orario 21:00-6:00.

Contestualmente, saranno chiuse le stazioni autostradali di Badia e Firenzuola-Mugello, in entrata verso Firenze e in uscita per chi proviene da Bologna.

Nelle stesse notti, ma con orario 20:00-6:00, sarà chiusa anche l’area di servizio “Badia Nuova ovest”, situata all’interno del suddetto tratto.

In alternativa, chi proviene da Bologna ed è diretto a Firenze, potrà percorrere la A1 Panoramica. Chi è diretto verso la stazione di Badia, potrà percorrere la A1 Panoramica e uscire alla stazione di Pian del Voglio, mentre chi è diretto alla stazione di Firenzuola potrà utilizzare la stazione di Barberino di Mugello, sulla A1 Milano Napoli.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire attività di ispezione delle opere d’arte, dalle 22:00 di lunedì 5 alle 6:00 di martedì 6 giugno, sarà chiuso il tratto compreso tra Altedo e Bologna Interporto, verso Bologna. Nella stessa notte, ma con orario 21:00-6:00, sarà chiusa anche l’area di servizio “Castel Bentivoglio ovest”.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Altedo, percorrere Via Chiavicone, la SS64, la SP3 Via Marconi e rientrare sulla A13 alla stazione di Bologna Interporto.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-dalle 21:00 di lunedì 5 alle 6:00 di martedì 6 giugno, sarà chiusa la stazione di Valle del Rubicone, in uscita per chi proviene da Bologna;

-nelle due notti di giovedì 8 e venerdì 9 giugno, con orario 21:00-6:00, sarà chiusa la stazione di Valle del Rubicone, in entrata in entrambe le direzioni – Bologna e Ancona – e in uscita per chi proviene da Ancona.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Rimini nord o di Cesena;

-nelle tre notti di lunedì 5, martedì 6 e mercoledì 7 giugno, con orario 21:00-6:00, sarà chiusa la stazione di Riccione, in entrata in entrambe le direzioni – Bologna e Ancona.

In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Cattolica o di Rimini sud;

-dalle 21:00 di martedì 6 alle 6:00 di mercoledì 7 giugno, sarà completamente chiusa la stazione di Cesena nord, in entrata e in uscita.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Cesena o di Forlì;

-dalle 22:00 di mercoledì 7 alle 6:00 di giovedì 8 giugno, in modalità alternata:

sarà completamente chiusa la stazione di Cesena, in entrata e in uscita, in modalità alternata.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Cesena nord o di Valle del Rubicone;

-sarà completamente chiusa la stazione di Rimini nord.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Valle del Rubicone o di Rimini sud;

-dalle 21:00 di venerdì 9 alle 6:00 di sabato 10 giugno, sarà chiusa la stazione di Rimini sud, in entrata verso Bologna e in uscita per chi proviene da Ancona.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Cattolica e o di Rimini nord.

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Sul Raccordo di Casalecchio, per consentire attività di ispezione delle opere d’arte, dalle 22:00 di lunedì 5 alle 6:00 di martedì 6 giugno, sarà chiusa la stazione di Bologna Casalecchio, in uscita per chi proviene dalla A14 Bologna-Taranto.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Bologna Fiera, sulla A14 Bologna-Taranto.

 

 

 

Emilia Romagna, rimuovere 200 kg di mozziconi di sigarette per celebrare la Giornata dell’ambiente

Emilia Romagna, rimuovere 200 kg di mozziconi di sigarette per celebrare la Giornata dell’ambienteRimuovere da terra oltre 50mila mozziconi di sigaretta, pari a 200 chilogrammi, in 100 appuntamenti in tutta Italia, di cui 5 anche in Emilia-Romagna. È con questo ambizioso obiettivo che Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, celebra la Giornata dell’Ambiente 2023 nel weekend del 3-4 giugno. La finalità è quella di sensibilizzare tutti i cittadini, e in particolar modo i fumatori, sul corretto smaltimento e sui rischi connessi all’inquinamento e alla salute dell’incivile gesto di gettare per terra i mozziconi. I volontari di Plastic Free saranno in azione sabato 3 a Modena e Terre del Reno (FE) e domenica 4 a Ferrara, Cento e Copparo (FE).

“In Italia si stima che ogni anno finiscano nell’ambiente 14 miliardi di mozziconi di sigarette – dichiara Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free Onlus – All’interno di ognuno ci sono 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali tossiche e cancerogene, compresi arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico e nicotina. Queste tossine danneggiano gravemente gli ecosistemi marini e rappresentano un rischio anche per i più piccoli che, inconsapevolmente, possono mettere in bocca un mozzicone lasciato per terra in un parco o su una spiaggia”.

Si stima che circa il 65% dei fumatori non smaltisca correttamente i mozziconi delle sigarette, così oggi una grande quantità invade fiumi, coste e spiagge finendo inevitabilmente in mare. Scambiati per cibo, vengono inghiottiti da uccelli, pesci, tartarughe e altri animali marini, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento. Inoltre, le nanoplastiche contenute al loro interno impattano negativamente nella catena alimentare. Basti pensare che la quantità di polveri sottili prodotte da una locomotiva sono pari a quelle rilasciate da 5 sigarette nello stesso lasso di tempo.

“In pochi anni, grazie ai nostri 250mila volontari, abbiamo rimosso dall’ambiente oltre un milione di mozziconi di sigarette durante le tante iniziative sul territorio nazionale – prosegue il presidente De Gaetano – Un argomento che ci sta molto a cuore e che abbiamo inserito nella mozione Plastic Free presentata alla Camera lo scorso 30 maggio, dove chiediamo la creazione di smoking area per il rispetto dell’ambiente e delle persone, risorse per enti e associazioni per contrastare il fenomeno con controlli e sensibilizzazione nonché l’inasprimento delle multe per i trasgressori”, conclude.

 

Scopri gli appuntamenti su www.plasticfreeonlus.it

 

Sport, sostegno della Regione alle iniziative sul territorio

Sport, sostegno della Regione alle iniziative sul territorioLa Regione al fianco dei Comuni, delle scuole e delle associazioni sportive per sostenere lo sport sul territorio.

Attraverso due nuovi bandi che stanziano 1,5 milioni di euro, con la disponibilità ad incrementare la dotazione nel corso dell’anno, per finanziare progetti di attività motoria e sportiva ed eventi di carattere locale, regionale e sovraregionale.

E che quest’anno prevedono punteggi aggiuntivi per le iniziative che si svolgono nelle aree colpite dall’alluvione.

“Lo sport è uno straordinario ambito di incontro tra le persone, di educazione e di inclusione. E per i più giovani un’occasione di crescita equilibrata, non solo da un punto di vista fisico, per i valori che sa trasmettere- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -. Per questo abbiamo voluto essere vicini alle comunità che sono state così duramente colpite dall’alluvione. Anche lo sport può essere un’opportunità per ripartire, recuperando una normalità che in questi giorni sembra purtroppo perduta”.

I due provvedimenti, coordinati dal Capo della segreteria politica della Presidenza, Giammaria Manghi, si rivolgono a Enti sportivi dilettantistici, inclusi gli Enti del Terzo settore, Federazioni sportive, Enti locali e scuole. In entrambi i casi i termini per la presentazione delle domande vanno dalle ore 10 del 14 giugno 2023 alle ore 15 del 14 luglio 2023.

I bandi

Tra i requisiti premianti per la selezione dei progetti anche l’adesione alla Carta etica dello sport, il codice di comportamento proposto dalla Presidenza della Regione e approvato lo sorso anno dall’Assemblea legislativa. Un modo da parte della Regione per promuovere sui campi da gioco rispetto delle regole e degli avversari.

Nel dettaglio il primo bando stanzia 1 milione di euro e si rivolge a Enti sportivi dilettantistici, Federazioni sportive, Enti locali e scuole, per progetti di attività motoria e sportiva biennali finalizzati al miglioramento del benessere fisico, psichico e sociale della persona. Il contributo regionale è costituito da un’agevolazione a fondo perduto, e non può essere superiore ai 15mila euro. I progetti devono essere attivati nel periodo compreso tra il 1^ luglio 2023 e il 30 giugno 2024 ed essere avviati entro il 30 novembre di quest’anno.

Si rivolge invece solo a Enti sportivi dilettantistici e Federazioni sportive, il secondo bando, che mette disposizione 546.700 euro, per eventi sportivi organizzati nel corso del 2023 sul territorio regionale (di valenza locale, regionale e sovraregionale), con la disponibilità della Regione ad incrementare la dotazione nel corso dell’anno. Anche in questo caso l’agevolazione è a fondo perduto e non potrà superare i 15mila euro.

Info: Bandi 2023 — Regione Emilia-Romagna

ANNULLATO – sabato sera passeggiata storica con concerto ai Giardini Ducali di Sassuolo

ANNULLATO – sabato sera passeggiata storica con concerto ai Giardini Ducali di Sassuolo

EVENTO ANNULLATO CAUSA PREVISTO MALTEMPO 

Sabato prossimo, 3 giugno a partire dalle 19, in occasione di Appuntamento in Giardino 2023, Gallerie Estensi e il Comune di Sassuolo presentano Appuntamento ai Giardini Ducali con una passeggiata storica con il curatore Luca Silingardi.

Sabato 3 giugno dalle ore 19, con ritrovo in Piazzale della Rosa, passeggiata storica con il curatore Luca Silingardi, alla scoperta dei Giardini Ducali.

Concerto con Stefano Calzolari, pianoforte; Lele Barbieri, percussioni; Simone Valla, sassofoni.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili

Bonaccini: “Grazie all’Unione Buddhista Italiana per la vicinanza e il sostegno alle comunità colpite”

Bonaccini: “Grazie all’Unione Buddhista Italiana per la vicinanza e il sostegno alle comunità colpite”
Bonaccini (foto Regione Emilia Romagna)

“Ringrazio l’Unione Buddhista Italiana per la vicinanza e il sostegno alle persone e ai territori colpiti dall’alluvione. L’importante donazione, realizzata aderendo alla raccolta fondi regionale, che il presidente Filippo Scianna mi aveva anticipato in un incontro in Regione, rappresenta un altro bellissimo segno dell’abbraccio collettivo che sta stringendo l’Emilia-Romagna. Ci rialzeremo e ripartiremo anche stavolta, anche grazie alla straordinaria solidarietà che continuiamo a registrare ogni giorno”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, di fronte alla donazione di 400mila euro da parte dell’Unione Buddhista Italiana, somma versata all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile attraverso la campagna avviata dalla Regione “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”.

Già la prossima settimana sarà on line la sezione web dedicata col resoconto dell’andamento della campagna stessa.

Le informazioni per chi vuole contribuire: https://www.regione.emilia-romagna.it/alluvione

Nuovo direttivo per Avap Formigine: il nuovo presidente eletto è Luca Ruggeri

Nuovo direttivo per Avap Formigine: il nuovo presidente eletto è Luca RuggeriNuovo direttivo per AVAP Formigine, l’associazione di volontariato con sede in via Sant’Onofrio 3. Questo il nuovo comitato: Luca Ruggeri presidente, Fabio Poppi vicepresidente, Giacomo Luca Baisi tesoriere, Daniela Nonato segretaria e Maurizio Vandelli, Antonella Ferrari, Barbara Rinaldi, Maria Grimaldi e Angelo Martinelli consiglieri.

Da oltre 25 anni, AVAP offre alla cittadinanza un’opera di assistenza continua 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno grazie a più di 200 volontari formati che operano con impegno e passione. Ad oggi l’associazione dispone di 5 ambulanze, di cui 3 adibite a servizi interospedalieri, assistenza a gare, eventi e manifestazioni e 2 adibite a servizio di Emergenza Urgenza Territoriale.

Oltre all’emergenza sanitaria e al trasporto di ammalati, l’altra importante attività portata avanti da AVAP è la divulgazione alla cittadinanza degli elementi di primo soccorso, con corsi e momenti di formazioni. Oltre ai servizi ordinari, in seguito all’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, l’associazione è attualmente impegnata anche nella raccolta di beni primari da destinare alle popolazioni alluvionate. Per maggiori informazioni sui beni richiesti e conoscere le modalità di consegna è possibile consultare il sito avapformigine.it.

 

Maltempo, Copagri: nuovo sopralluogo della confederazione nelle aziende alluvionate dell’Emilia-Romagna

Maltempo, Copagri: nuovo sopralluogo della confederazione nelle aziende alluvionate dell’Emilia-Romagna“A distanza di diversi giorni dalla drammatica alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, resta ancora molto complesso effettuare una accurata stima dei danni all’agricoltura, anche se guardando alle decine di migliaia di ettari di terreni ancora sommersi appare evidente che la situazione è ancora critica”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista, che insieme al vicepresidente Giovanni Bernardini e al presidente della Copagri Emilia-Romagna Alberto Benetti ha effettuato un nuovo sopralluogo in alcune aziende associate dell’Emilia-Romagna, duramente colpite dal maltempo.

“Parliamo di centinaia di migliaia ettari di terreni che sono stati allagati, situati in zone particolarmente ricche di frutteti, vigneti e allevamenti, ma anche di produzioni di cereali, sementiere e orticole, tutte colture ad alto reddito e dal forte impatto occupazionale”, ricorda il presidente, ad avviso del quale “il positivo e pronto intervento del governo, che col ‘DL Alluvioni’ ha stanziato circa due miliardi di euro, purtroppo da solo non basterà a indennizzare le ingenti perdite economiche subite dal Primario regionale”.

“Quando si parla dei danni, infatti, oltre al calcolo di quelli derivanti dal mancato reddito, bisogna guardare ai costi da sostenere per sradicare e smaltire le piante, ma anche alle spese, ben più significative, legate al loro reimpianto; ad aggravare la situazione c’è il fatto che i terreni sono ricoperti da una spessa coltre di limo e argilla, che sta soffocando le radici delle piante, intrappolando l’acqua sotto di esse”, prosegue Battista, secondo cui “è urgente dissodare i terreni, così da riportarli a uno stato produttivo”.

“Quanto agli alberi e alle viti che hanno resistito allo stress di questi giorni, è bene precisare che servirà ancora qualche giorno per capire se è andato perso ‘solo’ il raccolto in campo, oltre eventualmente alle attrezzature e agli impianti, o anche le future stagioni, fatto questo che aprirebbe prospettive ben diverse e decisamente più nefaste per i produttori agricoli”, aggiunge il presidente della Copagri.

Durante il sopralluogo sono state visitate: l’Azienda Fratelli Zoli, situata nel ravennate, che ha circa 100 ettari sott’acqua e almeno 600mila euro di danni (400mila solo di mancati ricavi); l’Azienda Fratelli Donati, sempre del ravennate, che ha oltre 30 ettari e perdite stimate che superano i 100mila euro; l’Azienda Miserocchi di Ravenna, che per proteggere la città e le abitazioni ha allagato e perso completamente ben 25 ettari di frutteti e ortaggi; il Frutteto Pretolani Stefano di Forlì, dove sono andati distrutti 17 ettari di frutteti, in particolare pesche e albicocche, con almeno 200mila euro di danni legati al mancato raccolto, senza contare gli impianti da rifare e le perdite sul lungo periodo; la Società Agricola La Scaina dei Fratelli Corbara di Cesena, dove dei 35 ettari di orticole, principiamento asparagi e ortaggi, oltre la metà sono finiti sott’acqua, con danni stimati nell’ordine dei 300mila euro.

Prignano, la SP19 riapre il transito ai mezzi pesanti

Prignano, la SP19 riapre il transito ai mezzi pesantiRiapre al transito pesante la strada provinciale 19 tra Sassuolo e Prignano sulla Secchia, in località  Casa Azzoni, dopo che la Provincia di Modena ha rimosso oggi giovedì 1 giugno alle ore 16,00  il divieto di transito ai mezzi aventi massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, in seguito alla realizzazione di opere di messa in sicurezza del tratto viario.

Per il sindaco di Prignano Mauro Fantini “questo primo intervento di ripristino è stato essenziale per il territorio di Prignano e per tutto il tessuto sociale ed economico che lo interessa. Ringrazio la Provincia per il tempestivo ed efficace lavoro svolto e quanti hanno presidiato in questi giorni la strada”.

Sul tratto interessato resta in vigore il transito a senso unico alternato, ma non è più attivo il presidio di controllo da parte delle associazioni e della Protezione Civile e prosegue il lavoro di messa in sicurezza e ripristino del versante e della sede viaria.

 

Prignano, la SP19 riapre al transito mezzi pesanti

Prignano, la SP19 riapre il transito ai mezzi pesantiRiapre al transito pesante la strada provinciale 19 tra Sassuolo e Prignano sulla Secchia, in località  Casa Azzoni, dopo che la Provincia di Modena ha rimosso oggi giovedì 1 giugno alle ore 16,00  il divieto di transito ai mezzi aventi massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, in seguito alla realizzazione di opere di messa in sicurezza del tratto viario.

Per il sindaco di Prignano Mauro Fantini “questo primo intervento di ripristino è stato essenziale per il territorio di Prignano e per tutto il tessuto sociale ed economico che lo interessa. Ringrazio la Provincia per il tempestivo ed efficace lavoro svolto e quanti hanno presidiato in questi giorni la strada”.

Sul tratto interessato resta in vigore il transito a senso unico alternato, ma non è più attivo il presidio di controllo da parte delle associazioni e della Protezione Civile e prosegue il lavoro di messa in sicurezza e ripristino del versante e della sede viaria.

 

Alluvione, proseguono i sopralluoghi del presidente Bonaccini nei territori colpiti del Ravennate

Alluvione, proseguono i sopralluoghi del presidente Bonaccini nei territori colpiti del RavennateDopo le visite a Conselice e nel bolognese di ieri, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, è stato oggi a Sant’Agata sul Santerno e a Solarolo, due dei comuni più colpiti dall’ondata di maltempo e alluvioni del 15, 16 e 17 maggio.

Accompagnato dall’assessore Andrea Corsini e dal presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale, Bonaccini ha incontrato il sindaco Enea Emiliani nella sede provvisoria del Comune di Sant’Agata, allestita nelle scuole medie di via Roma. Il palazzo comunale non è infatti al momento agibile, a causa della violentissima piena del Santerno che ha coinvolto sì il 23% della superficie del Comune, ma ben l’83% dei residenti. Con Emiliani è stato fatto il punto sulle operazioni di sgombero dei rifiuti e di assistenza alla popolazione, portate avanti dalle forze dell’ordine e dai tantissimi volontari, provenienti da tutta l’Emilia-Romagna e da altre regioni, tutt’ora presenti in città.

A seguire la tappa a Solarolo, dove Bonaccini ha incontrato in Comune il sindaco Stefano Briccolani. Anche a Solarolo l’alluvione ha colpito gran parte del centro abitato e delle zone produttive, con un impatto particolarmente forte sulle aree pubbliche e scolastiche.

Nel pomeriggio il sopralluogo del presidente prosegue a Ravenna con un incontro con rappresentanti del mondo cooperativo e a Cervia con una visita alle saline.

“La forza e l’orgoglio di queste comunità è commovente. Pur in una situazione così drammatica è chiara la voglia di ripartire e di lavorare insieme- afferma Bonaccini-. A maggior ragione ribadisco il nostro impegno e quello del sistema regionale al fianco di famiglie, persone e imprese colpite: nessuno sarà lasciato solo, da chi abita nelle città fino alle case sparse della campagna, e l’assoluta necessità di garantire il risarcimento di tutti i danni subiti”.

Anche a Sant’Agata e Solarolo è iniziata la distribuzione dei moduli per la richiesta di primo contributo per chi ha avuto danni alle proprie abitazioni, che può valere fino a 5mila euro. Sostegno immediato che rappresenta solo il primo passo verso il risarcimento complessivo.

 

Messa in sicurezza del fiume Senio, la vicepresidente Irene Priolo a Castel Bolognese

Messa in sicurezza del fiume Senio, la vicepresidente Irene Priolo a Castel BologneseProseguono i lavori per la messa in sicurezza del fiume Senio. Oggi Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, si è recata nella cittadina di Castel Bolognese (Ra), colpita nei giorni scorsi dall’alluvione a causa dell’esondazione del fiume Senio. La vicepresidente ha effettuato un sopralluogo insieme al sindaco, Luca Della Godenza.
Successivamente Priolo si è spostata a Roncofreddo (Forlì-Cesena), dove ha incontrato il sindaco, Sara Bartolini. Qui il territorio, a causa dell’ondata di maltempo, è interessato da numerose frane: una trentina quelle censite come rilevanti.

“Con l’ufficio sicurezza territoriale e protezione civile di Ravenna- spiega Priolo- abbiamo condiviso un metodo di lavoro per la messa in sicurezza del Senio che ci vedrà impegnati in tre diverse fasi”.
La prima fase, che è iniziata i giorni scorsi, prevede la pulizia e risagomatura dell’alveo del fiume a partire da Riolo Terme e fino al Ponte del Castello. Questa fase è prioritaria e vede l’impegno a pieno regime di tutte le squadre.
Il secondo intervento riguarda il ripristino delle arginature per la tutela delle zone insediate, riportandole in condizioni di sicurezza con interventi di somma urgenza.
Il terzo punto, fondamentale come i primi due, riguarda la progettazione e quindi la realizzazione di opere che consentano una messa in sicurezza del Senio per gli anni a venire Alla luce della ridefinizione dei progetti anche sull’ base delle nuove statistiche che dovranno tenere conto degli eventi accaduti che ci riconsegnano nuovi parametri.

“La Regione- conclude la vicepresidente- ha dato incarico di progettazione che consentirà, in un quadro coordinato e condiviso del sistema della programmazione, di disporre quanto prima di una progettualità complessiva che, una volta realizzata, ci metterà in condizioni di sicurezza. Come ho avuto modo di dire a tante persone che ho incontrato in queste settimane il nostro impegno ora riguarda la messa in sicurezza del Senio e della rete scolante, perché vogliamo ridare serenità e sicurezza alla nostra comunità, oggi e in una prospettiva futura”.

Alluvione, il presidente Bonaccini firma un’ordinanza per l’assegnazione di alloggi Erp alle persone evacuate

L’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) a cittadini che hanno dovuto lasciare la propria casa, secondo precisi criteri di priorità. L’autorizzazione, per i gestori del servizio idrico integrato, a prelevare acqua da fonti di approvvigionamento diverse da quelle ordinarie, per il tempo strettamente necessario al ripristino di queste ultime. Ancora, nuove indicazioni per lo smaltimento della mole ingente di rifiuti causati dall’alluvione.

Sono in sintesi i principali contenuti della nuova ordinanza a firma di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario delegato per la Gestione dell’emergenza causata dall’alluvione.

I contenuti del provvedimento

Prima di tutto, la casa. I Comuni potranno assegnare gli alloggi Erp che si rendono disponibili, anche in deroga alle graduatorie, a cittadini evacuati dalle proprie abitazioni a causa delle alluvioni, secondo questi criteri di priorità: a coloro i quali siano già assegnatari di alloggi Erp; ai collocati in graduatoria per l’assegnazione di alloggi Erp; a cittadini, individuati dai Servizi sociali del Comune, che abbiano i requisiti di reddito per l’accesso all’Erp; a cittadini individuati dai Servizi Sociali del Comune.

L’assegnazione a chi ha dovuto sciare la propria casa sarà in via definitiva, nel caso in cui siano già assegnatari di alloggi Erp oppure in graduatoria e in via temporanea negli altri casi, per un periodo non superiore a 6 mesi, rinnovabile una sola volta.

L’ordinanza autorizza poi i gestori del servizio idrico integrato, ovvero i fornitori di acqua a uso idropotabile che provvedono al servizio di distribuzione di acqua potabile alla popolazione dei comuni alluvionati, a prelevare acqua da fonti di approvvigionamento diverse da quelle ordinarie, per potabilizzarla e fornirla alle abitazioni.

I gestori del servizio di distribuzione dei servizi energetici, in particolare del gas e del teleriscaldamento, sono autorizzati a effettuare tutti gli interventi necessari per il ripristino delle reti e degli impianti di distribuzione dei servizi nei Comuni interessati dall’emergenza.

Tra i sedimenti indicati nella precedente ordinanza, viene precisato che devono essere inclusi sia quelli legati ai fenomeni alluvionali che quelli derivanti da frane, provenienti da aree pubbliche e private, da aree allagate, e quindi a titolo esemplificativo anche da strade e aree agricole, purché non contaminati.

Con il termine “sedimenti” si intendono le acque fangose, i limi e le terre derivanti dagli eventi meteorici.

I materiali che derivano dagli eventi alluvionali e dalle frane, anche prelevati da corsi d’acqua naturali e artificiali in seguito al crollo di arginature o trasportati dalle acque, se non frammisti a rifiuti, possono essere gestiti sul luogo, e cioè raggruppati in aree dedicate in attesa di un successivo utilizzo.

Viene autorizzato lo smaltimento in discarica degli scarti derivanti da operazioni di trattamento finalizzate al recupero dei rifiuti degli eventi alluvionali.

Le carcasse di animali da allevamento, frammiste a rifiuti derivanti da crolli conseguenti agli eventi alluvionali (che non rientrano nella classificazione dei sottoprodotti di origine animale in quanto non recuperabili) sono rifiuti speciali e devono essere smaltite in discarica.

Sono previste anche disposizioni per la gestione dei rifiuti liquidi.

Ripresa post alluvione: prevista la prossima settimana la proposta della Regione al sistema bancario, assicurativo e socioeconomico

Ripresa post alluvione: prevista la prossima settimana la proposta della Regione al sistema bancario, assicurativo e socioeconomico
Vincenzo Colla (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Concedere rapidamente liquidità attraverso prestiti ponte a famiglie e imprese, in attesa dei ristori e delle risorse per la ricostruzione previste dal Governo.

E questo grazie ad un intervento che agisca, assieme alle altre misure per l’emergenza che sono già state messe in campo, attraverso l’accesso alle risorse del fondo centrale dello Stato, del fondo di solidarietà della Protezione civile e a risorse regionali per abbattere gli interessi sui prestiti.

In attesa della pubblicazione del “Decreto alluvione” del Governo, è questo, in sintesi, il percorso tracciato dalla Regione Emilia-Romagna con l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, nel corso del secondo incontro convocato questa mattina in videoconferenza da viale Aldo Moro, con il sistema creditizio, assicurativo ed economico-sociale.

Obiettivo dell’incontro, la definizione degli strumenti utili per realizzare un’operazione finanziaria ponte in grado di portare aiuti immediati ai territori colpiti dal maltempo, garantendo così la ripartenza.

La Regione, in particolare, è disponibile ad abbattere gli interessi facendosi carico della spesa, così come avvenuto durante la pandemia.

Alla riunione, cui è intervenuto anche l’assessore regionale alle Infrastrutture, Andrea Corsini, erano presenti i rappresentanti di Abi, Ania, Confidi, dei principali istituti di credito, delle organizzazioni sindacali e associazioni imprenditoriali.

“In una situazione straordinaria come quella determinata dall’alluvione- ha commentato l’assessore Colla – occorrono strumenti altrettanto straordinari, rapidi e anche coraggiosi. Queste sono settimane decisive, in cui gli imprenditori decideranno il futuro della propria attività e le famiglie chiederanno risposte, prima di far partire da rabbia. È fondamentale arrivare a un intervento condiviso che risponda equamente e completamente a tutte le tipologie dei danni senza escludere nessuno, dai cittadini che hanno avuto l’acqua in casa al piccolo negozio di vicinato, dall’ufficio alla piccola impresa”.

La prossima settimana l’assessore porterà al tavolo una proposta che uniformi, per quanto possibile, i termini per la concessione di finanziamento da parte del sistema creditizio.

Sarà inoltre l’occasione per esaminare nel dettaglio il decreto del Governo e valutare i possibili emendamenti da proporre.

Acque di balneazione: tornano balneabili le acque prospicienti la spiaggia della Bassona, a Ravenna

Acque di balneazione: tornano balneabili le acque prospicienti la spiaggia della Bassona, a RavennaTornano balneabili le acque prospicienti la spiaggia della Bassona, in Comune di Ravenna, a nord della foce del Bevano.

Il campionamento aggiuntivo, a cura dei tecnici di Arpae, è stato fatto il 31 maggio, e l’esito ha dimostrato il rientro nei limiti normativi che regolano la balneabilità delle acque.

L’ordinanza di non balneabilità emanata ieri dal sindaco, per quel tratto di mare, sarà revocata.

“Attenti al meteo”: Luca Lombroso martedì a Fiorano Modenese

“Attenti al meteo”: Luca Lombroso martedì a Fiorano Modenese“Attenti al Meteo – Tornado, alluvioni, grandine e saette” è il titolo del libro che l’esperto Luca Lombroso presenterà in piazza Ciro Menotti, a Fiorano Modenese, martedì 6 giugno alle ore 21.

Lombroso, meteorologo AMPRO, tecnico meteorologo certificato, personaggio televisivo e divulgatore ambientale, spiegherà come si formano le condizioni atmosferiche e come comportarsi in caso di tornado, uragano, ondate di caldo, intervistato dalla giornalista Laura Solieri.

Particolare attenzione sarà rivolta alla prevenzione dagli eventi estremi, in aumento a causa dei cambiamenti climatici, ma anche alla corretta interpretazione dell’allerta meteo. Un tema di attualità e grande importanza, anche alla luce dei recenti eventi che hanno portato ad alluvioni e frane nella nostra Regione.

L’appuntamento, organizzato nell’ambito del ricco calendario di “Sempre Maggio Fioranese”, è promosso dal Comune di Fiorano Modenese, in collaborazione con il Comitato Fiorano in Festa, il Bla (Biblioteca Ludoteca Archivio di Fiorano) e l’associazione Lumen e chiude la rassegna “Il mondo nuovo” dedicata a meglio comprendere la contemporaneità e  i suoi trend.

L’ingresso è libero e gratuito. In caso di maltempo l’incontro si terrà al Centro di Via Vittorio Veneto.

Per maggiori informazioni: 0536833403; biblioteca@fiorano.it.

Patto per il Lavoro e per il Clima, Baruffi: la decisione di Legambiente lascia stupiti

Patto per il Lavoro e per il Clima, Baruffi: la decisione di Legambiente lascia stupiti“Quella di Legambiente è una decisione che lascia stupiti e perplessi. Nel merito e per il fatto di averla appresa da una conferenza stampa, senza che sia stata comunicata al tavolo del Patto, che si è riunito ancora la scorsa settimana. Un tavolo che, ricordo, riunisce tutte le componenti del sistema regionale: sindacati e imprese, enti locali e università, mondo della scuola e delle professioni, Terzo settore e banche. Sessanta firmatari che, al pari di noi, oggi vengono a conoscenza di questa scelta dalle agenzie di stampa. Senza peraltro aver mai appreso, nel corso delle numerose riunioni degli ultimi due anni e mezzo, di particolari contrarietà o controproposte da parte del rappresentante di Legambiente”.

Così Davide Baruffi, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, in merito alla notizia dell’abbandono da parte di Legambiente Emilia-Romagna del Patto per il Lavoro e per il Clima.

“Una decisione – prosegue Baruffi – che lascia ancor più stupiti di fronte alle tante cose importanti realizzate in questi anni di lavoro comune. Basti ricordarne alcune: dagli investimenti inediti sul trasporto pubblico locale – dalla gratuità dei bus per gli studenti, così come per i pendolari abbonati al servizio ferroviario regionale, fino al potenziamento del Servizio ferroviario metropolitano – all’ulteriore estensione della rete delle piste ciclabili, in una Regione che già vanta numeri record a livello nazionale; dalla legge a sostegno delle comunità energetiche rinnovabili ai nuovi criteri per le aree idonee per gli impianti di energia pulita, varati nell’ultima seduta dell’Assemblea legislativa. L’elenco sarebbe davvero troppo lungo; basti allora dire che, più che da noi, il posizionamento internazionale su questi temi dell’Emilia-Romagna ha ricevuto una certificazione concreta dai progetti straordinari realizzati o in corso di realizzazione proprio qui a Bologna: dall’Agenzia Italia Meteo alla nuova Università delle Nazioni Unite – la prima dell’area mediterranea – che studierà i cambiamenti climatici e il loro impatto sull’habitat umano. E questo proprio grazie alla scelta di aver trasformato il Tecnopolo di Bologna nell’hub europeo su Big Data e capacità di calcolo. Per quali ragioni il Paese, l’Unione europea e le Nazioni unite avrebbero mai scelto l’Emilia-Romagna per queste infrastrutture di frontiera?”.

“Ogni scelta- conclude il Sottosegretario- è naturalmente legittima, ma riteniamo che tirarsi fuori dal lavoro comune che il sistema regionale sta facendo per coniugare lavoro e clima non renderà più forti né le ragioni di Legambiente, né il lavoro corale che in ogni caso proseguiremo. Siamo invece certi che, quando Legambiente riferisce di atteggiamenti sprezzanti da parte di non meglio precisati amministratori, non si riferisca alla Giunta regionale, da cui ha sempre avuto e avrà il rispetto che meritano tutti i soggetti associativi. Rispetto che, di rimando, ci saremmo attesi da parte di Legambiente attraverso un confronto preliminare e franco in sede di Patto”.

Alluvione: allerta gialla per temporali, criticità idraulica e idrogeologica

Alluvione: allerta gialla per temporali, criticità idraulica e idrogeologicaContinua l’attività di assistenza alla popolazione coinvolta nelle alluvioni e le frane che hanno colpito l’Emilia-Romagna. Le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi sono 922 (22 in meno rispetto a ieri) di cui 87 minori: 468 nella provincia di Ravenna, 266 in quella di Forlì-Cesena, 187 nella Città metropolitana di Bologna e una sola persona in carico nella provincia di Rimini.

Viabilità

Sono 772 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione, di cui 320 in modo parziale e 452 totalmente. Nel bolognese le arterie interessate sono 198 (90 parzialmente e 108 totalmente); 348 nel forlivese-cesenate (111 parzialmente e 237 totalmente); 187 nel ravennate (113 parzialmente e 74 totalmente); 39 nel riminese (6 parzialmente e 33 totalmente).

Frane

Non si ferma l’attività di monitoraggio da parte delle squadre di rilevatori che permette di definire il quadro più aggiornato della situazione frane, in crescita. Al momento si contano 936 frane principali, 45 in più rispetto a quelle rilevate fino a ieri, tutte censite nel forlivese. Complessivamente ci sono 399 frane in provincia di Forlì-Cesena; 248 in provincia di Ravenna; 120 in provincia di Bologna; 14 in provincia di Reggio Emilia, 143 in quella di Rimini e 12 in quella di Modena. A queste si uniscono migliaia di micro-frane che costellano l’intero Appennino interessato dall’emergenza.

Scuole

Sono meno di 20 gli edifici scolastici per cui persistono criticità nell’utilizzo, meno numerosi rispetto ai primi rilevamenti. Per gli studenti e le studentesse impossibilitati a raggiungere le sedi scolastiche operative sono stati avviati percorsi personalizzati. Sono allo studio soluzioni specifiche per lo svolgimento degli esami di terza media e di maturità laddove permangano criticità. L’Università di Bologna, che ha sedi sia Bologna che in Romagna, ha previsto lezioni in aula con modalità mista, sessioni straordinarie di esami a giugno e luglio ed esami di laurea in modalità mista, venendo incontro alle richieste di laureande e laureandi. (vedi allegato)

Meteo

Per la giornata di venerdì 2 giugno è stata emessa un’allerta gialla per temporali su quasi tutta la regione. Le previsioni sono di temporali pomeridiani forti, più probabili sul settore centro-occidentale dell’Emilia-Romagna e sugli Appennini, dove potranno verificarsi rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua, ruscellamenti lungo i versanti e locali smottamenti.

Restano in allerta gialla per criticità idraulica la bassa collina, la pianura e costa romagnole, oltre che la pianura bolognese. Permangono infatti condizioni di criticità localizzate nella pianura bolognese (con particolare riferimento ai territori di Medicina, Molinella e Budrio), ravennate e forlivese, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai corsi d’acqua che gravano sul reticolo secondario e di bonifica, interessato localmente da livelli idrici elevati, in progressiva decrescita e da possibili problemi di tenuta arginale, che potrebbero interessare anche il reticolo principale.

È allerta gialla anche per criticità idrogeologica (frane e dissesti) in quanto permane la possibilità di evoluzione dei dissesti innescatisi nelle ultime settimane nelle aree della collina bolognese e romagnola.

Volontari

Sono 1.668 i volontari di Protezione civile impegnati al momento per affrontare le conseguenze dell’emergenza: 661 provengono dalle organizzazioni nazionali di volontariato, 285 dall’Emilia-Romagna e 722 dalle colonne mobili di altre Regioni.

A questi vanno aggiunti i 71 volontari attivati nell’ambito del meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile) e operativi nel ravennate: 25 provenienti dalla Slovacchia, 32 dalla Slovenia e 14 dal Belgio.

Considerando anche le 75 unità tra personale tecnico, amministrativo e di polizia locale provenienti dalle amministrazioni di Bari, Firenze, Genova, Milano, Roma, Venezia, Parma, Castelbaldo (PD) e dislocate attraverso l’Associazione nazionale Comuni italiani a supporto dei comuni alluvionati, gli operatori sul campo arrivano a 1.814 unità.

Numero Verde

5.275 le chiamate arrivate ad oggi al numero verde 800024662, messo a disposizione dalla Regione, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20. La maggior parte delle telefonate riguardano la richiesta di informazioni su come fornire aiuto alla popolazione colpita dall’alluvione.

Raccolta fondi regionale “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”

Prosegue la raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”, lanciata dalla Regione per sostenere le comunità colpite. Alle ore 11 di oggi le donazioni hanno superato i 35 milioni di euro.

Chiunque può versare un contributo utilizzando queste coordinate bancarie:

Iban: IT69G0200802435000104428964

Causale: “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA”

Per donare dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1OM0

Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna.

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