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sabato, 5 Luglio 2025
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Verstappen guida le libere a Montecarlo ma la Ferrari c’è

Verstappen guida le libere a Montecarlo ma la Ferrari c’è

MONTECARLO (MONACO) (ITALPRESS) – Il due volte campione del mondo Max Verstappen guida il venerdì di libere sul tracciato di Montecarlo. L’olandese della Red Bull firma il miglior tempo di giornata fermando il cronometro a 1’12″462 nella sessione pomeridiana. Buone notizie però dalla Ferrari. Se al mattino era stato Carlos Sainz a mettere tutti in fila (1’13″372, solo Fernando Alonso era riuscito a tenersi sotto l’1’14”), nella seconda sessione entrambe le Rosse restano in scia a Verstappen: Charles Leclerc è più lento di appena 65 millesimi, 107 quelli accusati da Sainz, finito però anche a muro alle Piscine. Le FP2 vedono comunque tutti migliorarsi: quarto tempo per l’Aston Martin di Fernando Alonso (+0″220 rispetto a Verstappen), poi Lando Norris con la McLaren (+0″444), sesto Lewis Hamilton con la Mercedes (+0″498). Settima l’altra Red Bull, quella di Sergio Perez (+0″529), che precede Valtteri Bottas su Alfa Romeo (+0″588) e le Alpine di Pierre Gasly (+0″627), ed Esteban Ocon (+0″700).
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Riaperta completamente al traffico la SS 726 Secante di Cesena

Riaperta completamente al traffico la SS 726 Secante di CesenaAnas rende nota la riaperta completamente al traffico la SS 726 “Secante di Cesena”.

 

Vertenza ex Ogr, prospettive di stabilità industriale e mantenimento dei livelli occupazionali

Vertenza ex Ogr, prospettive di stabilità industriale e mantenimento dei livelli occupazionaliNuovi investimenti e un percorso organizzativo-gestionale per il mantenimento delle attività di manutenzione dei rotabili di Trenitalia in Emilia-Romagna per le sedi delle ex Ogr di Bologna e di Rimini, a garanzia di una stabilità industriale futura e degli attuali livelli occupazionali.

È quanto emerso oggi a Bologna dove, nella sede della Regione, si è svolto l’incontro convocato dall’assessore regionale allo sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla, su richiesta delle Organizzazioni sindacali, per conoscere da Trenitalia gli sviluppi delle attività di manutenzione, revisione e riparazione del materiale rotabile ferroviario nei due stabilimenti regionali, alla luce dell’accordo sottoscritto il 6 maggio 2022 in Prefettura a Bologna.

Nello specifico, sono interessate le realtà aziendali dell’Omc Componenti (Officina Manutenzione Ciclica – ex Ogr) di Bologna, che oggi occupa 109 lavoratori, e l’Omcl (Officina Manutenzione Ciclica Locomotive) di Rimini, con 183 lavoratori. Entrambe le sedi sono storiche sezioni di manutenzione rotabili di Trenitalia e comprese nel Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

Il progetto di sviluppo nelle officine di Trenitalia Omc dell’Emilia-Romagna, illustrato dall’Azienda, prevede su Bologna l’avvio della manutenzione ciclica di secondo livello dei treni di nuova generazione Pop e Rock di Trenitalia-Tper (la società che gestisce il contratto per il servizio ferroviario regionale assegnato dalla Regione Emilia-Romagna), mentre su Rimini, oltre alla conferma della lavorazione sui mezzi diesel, prevista la riconversione dei vecchi treni a fini turistici, così da valorizzare i rispettivi know-how dei due stabilimenti.

“Quello di oggi è stato un incontro importante per il futuro di due Officine che non hanno solo una grande storia dal punto di vista sia lavorativo che industriale -ha detto l’assessore regionale Colla – ma che sono determinanti anche per il cambiamento del sistema manutentivo della mobilità ferroviaria futura. La Regione ha fatto un investimento senza precedenti sulla mobilità ferroviaria e sapere di poter mantenere le competenze del territorio, avendo anche un’idea di prospettiva industriale, per noi è fondamentale. Peraltro, sia Bologna che Rimini si configurano come sedi di riferimento nazionale per le rispettive lavorazioni”.

Dopo aver ringraziato tutti i presenti per la responsabilità nella discussione, Colla si è detto disponibile a riconvocare il tavolo, qualora ne arrivasse richiesta, in quanto le Parti hanno deciso di riconvocarsi a livello aziendale per sviluppare tutte le dinamiche dei progetti industriali.

All’incontro in viale Aldo Moro erano presenti, oltre all’assessore regionale, il management di Trenitalia, fra cui Marco Caposciutti (direttore Area tecnica) e Stefano Conti (direttore Risorse umane e Organizzazione), l’amministratore delegato di Trenitalia Tper, Alessandro Tullio, le Organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti sia regionali che delle province interessate, il delegato al lavoro della Città Metropolita di Bologna, Sergio Lo Giudice, e l’assessore a urbanistica e mobilità del Comune di Rimini, Roberta Frisoni.

I dettagli
Per la sede di Bologna si realizzerà la lavorazione di carrelli dei treni Rock e Pop di Trenitalia-Tper, partendo dai Rock (con inizio attività a fine luglio) e a seguire i più recenti Pop (attività da fine 2024 inizio 2025). A questi, si aggiungerà la lavorazione anche per alcuni Pop e Rock di Trenitalia. Ad oggi in Emilia-Romagna sono in circolazione 43 Rock e 47 Pop che saliranno di altre 12 unità tra il 2024 e il 2025. A livello nazionale Rock e Pop contano 300 convogli. Bologna, prima officina di manutenzione a partire, sarà dunque un riferimento nazionale per questo tipo di lavorazione, che prevede anche l’adozione di nuove tecnologie, fra cui quelle di realtà aumentata.

Rimini, oggi specializzata sui mezzi diesel, rimarrà il polo di riferimento nazionale per questa tipologia di convogli, a partire dalla manutenzione dei mezzi diesel di nuova generazione Swing. Per compensare il calo dei diesel, che diminuiranno nella prospettiva di una circolazione di mezzi sempre più green, Trenitalia prevede di puntare sulla manutenzione ciclica e il ‘revamping’ (ovvero la progettazione, modifica e realizzazione) di treni turistici, di cui si prevede un forte sviluppo in futuro.
Previsto per entrambi le sedi il mantenimento di tutti i livelli occupazionali.

 

Continua l’impegno per essere al fianco delle comunità colpite dalla alluvione

Continua l’impegno per essere al fianco delle comunità colpite dalla alluvioneGestire l’emergenza, condividere il percorso avviato e impostare il lavoro in prospettiva. Sono le azioni indicate dal Comitato Istituzionale Regionale per provvedimenti legati all’emergenza alluvione, che si è riunito questa mattina in videoconferenza.

Il Comitato tiene insieme i diversi livelli istituzionali, dalle Prefetture ai Comuni, per avere il massimo coordinamento rispetto all’attivazione degli strumenti necessari. Ne fanno parte le Prefetture-UTG di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Reggio-Emilia, Rimini; il presidente UPI – ER, il presidente ANCI-ER (o suo delegato), i sindaci dei Comuni di Bologna, Cesena, Ferrara, Forlì, Modena, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, il sindaco della Città Metropolitana di Bologna; i presidenti delle Province di Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Reggio-Emilia, Rimini.

Alla riunione hanno partecipato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, la vicepresidente Irene Priolo e il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi.

Intanto, proseguono i sopralluoghi sul territorio: nel pomeriggio la vicepresidente Priolo sarà a Lugo e Massa Lombarda, dove incontrerà amministratori, cittadini e operatori in campo.

 

Assistenza alla popolazione

Le persone evacuate sono 26.215: dato odierno che risente di un inconveniente tecnico nella rilevazione dei dati di ieri. Sono 20.288 in provincia di Ravenna, 2.127 in quella di Bologna 3.800, in quella di Forlì-Cesena 3.800.

Continua anche in queste ore l’attività di assistenza alla popolazione. Le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi sono 1.554 (348 in meno rispetto a ieri) di cui 133 minori: 3 in provincia di Rimini, 319 in quella di Forlì-Cesena, 927 in quella di Ravenna, 305 in quella di Bologna.

 

Viabilità

Sono 781 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione, di cui 294 in modo parziale e 488 totalmente. Nel bolognese le arterie interessate sono 210 (91 parzialmente e 119 totalmente); 325 nel forlivese-cesenate (94 parzialmente e 231 totalmente); 203 nel ravennate (100 parzialmente e 103 totalmente); 43 nel riminese (8 parzialmente e 35 totalmente).

 

Frane

Sul fronte del dissesto idrogeologico continua l’attività di monitoraggio da parte delle squadre di rilevatori. Al momento si confermano 422 frane principali, oltre a migliaia di micro-frane attive: 193 in provincia di Forlì-Cesena; 90 in provincia di Ravenna; 100 in provincia di Bologna; 14 in provincia di Reggio Emilia, 13 in quella di Rimini e 12 in quella di Modena.

 

Meteo

Prosegue anche per la giornata di sabato 27 maggio l’allerta rossa per criticità idraulica sulla pianura bolognese, ravennate e forlivese. Sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di forti temporali (allerta gialla), con possibili danni ed effetti associati (vento, fulmini, grandine), più probabili nelle zone di pianura.

Anche in considerazione dei possibili temporali, sono possibili localizzati aumenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua sulle province centro-orientali, ancora interessate dalle problematiche idrauliche generate dalle precedenti piene, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai fiumi che saturano il reticolo secondario e di bonifica, i cui livelli idrici sono ancora elevati.

Sul fronte delle frane restano condizioni diffuse di saturazione dei suoli nelle zone montane e collinari centro orientali della regione, favorevoli all’aggravamento di dissesti di versanti già innescati nelle ultime settimane: uno scenario da allerta gialla per criticità idrogeologica sull’alta, bassa collina e pianura romagnola e collina bolognese.

 

Volontari

Sono oltre 1.970 i volontari di Protezione civile attualmente impegnati sul campo. Di questi 687 provengono dalle organizzazioni nazionali di volontariato, 342 dall’Emilia-Romagna e 949 dalle colonne mobili di altre Regioni.

Inoltre, nel ravennate sono operativi 113 volontari attivati nell’ambito del Meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile): si tratta di 25 operatori provenienti dalla Slovacchia e 32 dalla Slovenia, 41 dalla Francia e 15 dal Belgio.

Dall’inizio dell’emergenza sono complessivamente circa 21.800 i volontari impegnati.

 

Numero Verde

Sono oltre 4.500 le chiamate arrivate ad oggi al numero verde 800024662, messo a disposizione dalla Regione, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20. La maggior parte delle telefonate riguardano la richiesta di informazioni su come fornire aiuto alla popolazione colpita dall’alluvione.

 

Raccolta fondi regionale “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”

Prosegue la raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”, lanciata dalla Regione per sostenere le comunità colpite. Chiunque può versare un contributo utilizzando queste coordinate bancarie:

Iban: IT69G0200802435000104428964

Causale: “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA”

Per donare dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1OM0

Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Agricoltura, il tour della Regione nelle province dell’Emilia-Romagna per presentare il nuovo Sviluppo rurale 2023-27

Agricoltura, il tour della Regione nelle province dell’Emilia-Romagna per presentare il nuovo Sviluppo rurale 2023-27Oltre 900 milioni di euro a disposizione nei prossimi cinque anni dell’agricoltura emiliano-romagnola, per una strategia di sviluppo che tenga insieme sostenibilità ambientale, economica e sociale, con un’attenzione particolare al sostegno al reddito, alla ricerca e all’innovazione tecnologica.

Prosegue il tour sul territorio regionale dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, per la presentazione delle linee  strategiche del nuovo Sviluppo Rurale 2023-2027.

Questa mattina l’incontro a Reggio Emilia, nella sede della Camera di Commercio, con i rappresentanti delle imprese agricole e agroalimentari e diversi agricoltori, alla presenza del presidente della Provincia, Giorgio Zanni.

“La strada per nuova agricoltura – ha sottolineato Mammi- passa attraverso maggiori investimenti in innovazione e ricerca, per garantire il giusto reddito delle imprese, qualità delle produzioni, competitività e per tenere insieme sostenibilità ambientale, economica e sociale. Reggio Emilia è una provincia a grande vocazione di prodotti di qualità, a partire dal Parmigiano Reggiano, il “re dei formaggi”. In questa fase storica di grande difficoltà dell’agricoltura a causa dei cambiamenti climatici, stiamo lavorando per garantire che le produzioni di qualità dei nostri agricoltori possano continuare ad arrivare sulle tavole di tutto il mondo”.

Tra gli argomenti centrali della discussione, il tema della crisi idrica: un paradosso nei giorni immediatamente successivi all’alluvione, ma a tutti gli effetti un fenomeno in preoccupante crescita in Emilia-Romagna, che ha registrato un calo del 40% delle precipitazioni negli ultimi 20 anni, con un aumento costante delle temperature.

Sotto questo profilo la Regione è impegnata a realizzare un vero e proprio Piano Marshall degli investimenti irrigui, con una disponibilità complessiva di oltre 600 milioni di euro tra interventi in via di esecuzione e in avanzato stato di progettazione.

Tra gli obiettivi da perseguire la realizzazione di una rete di  piccoli invasi consortili attraverso la collaborazione tra imprese agricole con il supporto dei Consorzi di bonifica, per aumentare lo stoccaggio idrico da utilizzare in caso di necessità. Nel nuovo Sviluppo Rurale ci sono 20 milioni di euro destinati a questi interventi.

“Ma servono anche gli invasi territoriali- ha rimarcato Mammi-. Proprio nei prossimi giorni saranno in disponibilità ai Consorzi di bonifica di Parma e dell’Emilia-Centrale le risorse per la progettazione dell’invaso in Val D’Enza, un’opera prioritaria per la Regione”.

Ci sono inoltre in campo opere di efficientamento idrico, come la Traversa di Cerezzola nel territorio reggiano, e c’è il versante dell’innovazione e della ricerca. L’ irrigazione di precisione è una delle nuove frontiere sulle quali la Regione sta lavorando in collaborazione con le Università, i centri di ricerca privati e le imprese. C’è anche la volontà di implementare i centri di trattamento delle acque reflue, come quello già attivo proprio a Mancasale, in territorio reggiano, e a Forlì.

“La nostra provincia ha una tradizione agricola e contadina della quale va orgogliosa- ha ricordato nel suo intervento Giorgio Zanni -. Il nostro interesse è proseguire la collaborazione con la Regione per supportare al meglio i nostri agricoltori, che svolgono  anche una funzione di salvaguardia e di presidio del territorio, soprattutto nelle zone appenniniche”.

Dalla Regione 117 milioni di euro all’agricoltura reggiana negli ultimi due anni

La Regione ha erogato negli ultimi due anni 117 milioni di euro alle imprese agricole in provincia di Reggio Emilia: 64,7 milioni di euro per le domande dirette della Politica agricola comunitaria, ai quali si aggiungono i 41,6 milioni di euro pagati attraverso il Piano di Sviluppo Rurale 2014- 2020 più i due anni di transizione.  Inoltre sono stati erogati 6,8 milioni di euro per il settore vitivinicolo, 3,2 milioni di euro a favore della zootecnia, e 1,4 milioni per altri aiuti.

Tra le principali misure dello Sviluppo rurale, la Regione ha erogato 3,2 milioni di euro per il dissesto idrogeologico, 6,1 milioni per i pagamenti alle aziende agricole che praticano agricoltura biologica e produzione integrata. Sono stati poi riconosciuti 6,9 milioni di euro per il premio di primo insediamento e per i contributi ai giovani, 3,2 milioni per i pagamenti compensativi nelle zone montane, e 12,2 milioni per investimenti di filiera, in particolare per il settore lattiero caseario.

Giornata del Sollievo: la terapia del dolore in provincia di Modena, le cure palliative e la parto-analgesia

Giornata del Sollievo: la terapia del dolore in provincia di Modena, le cure palliative e la parto-analgesiaLe Aziende sanitarie modenesi aderiscono alla XXIII Giornata del Sollievo che si celebra il 28 maggio, evento organizzato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome insieme al Ministero della Salute e alla Fondazione Nazionale ‘Gigi Ghirotti’ per promuovere e testimoniare, attraverso iniziative di sensibilizzazione, informazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che sono giunti all’ultima fase della vita ma anche rivolta a condizioni esistenziali o di malattia caratterizzate dal dolore cronico.

Con più di 800 nuovi pazienti presi in carico solo nel 2022 e una media di oltre 6mila visite di controllo all’anno, il Centro di Terapia del dolore di Castelfranco Emilia si conferma punto di riferimento per tutta la provincia di Modena e non solo, essendo, dal 2019, uno dei tre hub della rete regionale della Terapia del dolore assieme ai Centri di Ravenna e Parma.

L’hub satellite di Castelfranco fa parte della Rete di terapia del dolore della provincia di Modena in cui sono inseriti i centri Ospedale Civile di Baggiovara e il Policlinico di Modena dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, Ospedale di Pavullo, Ospedale di Mirandola di Ausl Modena e Ospedale di Sassuolo spa. Tutte le strutture collaborano insieme nella Rete della terapia del dolore.

 

La rete della terapia del dolore

L’hub satellite di Castelfranco ha il compito di erogare interventi diagnostici e terapeutici ad alta complessità (farmacologici, chirurgici, psicologici) finalizzati alla riduzione del dolore (con diverse cause scatenanti) e delle disabilità.

Garantisce la gestione del dolore attraverso un approccio interdisciplinare per le patologie complesse, sia con team dedicati (di cui fa parte, ad esempio, l’Unità operativa di Psicologia ospedaliera di Carpi) che attraverso la rete di consulenti e si avvale del blocco operatorio dell’Ospedale di Vignola per le attività chirurgiche che necessitano di ricovero ordinario o in day surgery.

Nel 2022 il Centro di Castelfranco ha preso in carico 850 nuovi pazienti, in aumento rispetto agli anni scorsi che vedevano una media di 700 nuovi pazienti all’anno. Le visite di controllo sono state circa 6mila a cui si aggiungono procedure ambulatoriali complesse come il riempimento di sistemi di infusione di farmaco che vengono impiantati. Interventi altamente innovativi come quello che ha coinvolto, nel 2022, una paziente di 79 anni affetta da Cisti di Tarlov in corrispondenza della colonna vertebrale e costretta a non poter più camminare: grazie all’inserimento nella schiena di un particolare impianto wireless, modalità mai usata in questo tipo di patologia, il dolore è scomparso e la signora ha ripreso a camminare, a guidare l’auto.

Il Centro di Castelfranco funziona da hub, Mirandola e Pavullo fanno parte della rete di terapia del dolore provinciale con ambulatori dedicati, dove vengono eseguite prime visite, controlli, infiltrazioni endo-articolari e peridurali, interfacciandosi con Castelfranco secondo un modello hub-spoke, per i casi più complessi che richiedono procedure invasive.

Nel 2020, con la pandemia di Covid-19 e i conseguenti lockdown, il Centro hub ha riorganizzato le terapie erogandole anche a domicilio per dare supporto a tutti i cittadini. Terminata la fase acuta della pandemia, le terapie a domicilio sono state mantenute (anche grazie ad un’auto acquistata con il contributo dell’associazione di volontariato ‘Curare il dolore’) e rivolte solo ai cittadini con particolari condizioni di fragilità. Nel 2022 sono stati 120 i pazienti trattati o seguiti con questa modalità, le terapie a domicilio hanno dato benefici significativi nella cura dei pazienti tanto da essere state sviluppate in linea con l’assistenza di prossimità prevista dal Pnrr.

La terapia del dolore è spesso cronica e l’evoluzione della malattia o il naturale scorrere della vita limitano la capacità d’autonomia e di mobilità del paziente progredendo ad esempio, verso l’allettamento, quindi verso un grado di maggiore fragilità che rende il malato estremamente dipendente dal suo contesto familiare, al di fuori del quale si manifestano preoccupazioni, paure ed ansie – sottolinea la responsabile del Centro di Terapia del dolore la dottoressa Cristina Mastronicola (foto)il progetto di prossimità “Terapia del dolore al domicilio” è quindi orientato a continuare un’assistenza di qualità e, in particolar modo, mette al centro della terapia il paziente e il suo contesto familiare”.

All’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena la terapia del dolore è svolta al Policlinico di Modena e all’Ospedale Civile di Baggiovara. Al Policlinico di Modena è attivo un Ambulatorio di Terapia Antalgica che svolge attività di consulenza per pazienti che afferiscono in modalità ambulatoriale, DH, oppure pazienti in carico presso le varie Unità Operative. “La nostra struttura – precisa la dottoressa Veronica Bonfreschi dell’Anestesia e Rianimazione I del Policlinico, diretta dal prof. Massimo Girardis – assicura anche l’assistenza alle procedure diagnostico-terapeutiche necessarie ai piccoli pazienti affetti patologie oncologiche che vengono effettuate sia in sala operatoria sotto sedazione che in Radiologia e Radioterapia, con grande sollievo bambini e delle loro famiglie”. L’Anestesia e Rianimazione I assicura anche il servizio di parto analgesia gratuito per la gestione del dolore durante il travaglio di parto, servizio attivo anche presso l’ospedale Ramazzini di Carpi.

 L’Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Civile di Baggiovara esegue infiltrazioni e neuromodulazioni di precisione con guida ecografica e radiologica in sedute dedicate. “La Terapia del Dolore – aggiunge il dottor Marco Degoli, dell’Anestesia e Rianimazione diretta dalla dottoressa Elisabetta Bertellini – è una specializzazione medica che si occupa della valutazione e cura dei pazienti affetti da dolore. In Terapia Antalgica vengono eseguiti trattamenti conservativi cioè non chirurgici. Tra questi spesso si eseguono infiltrazioni che consistono nella somministrazione di farmaci in alta concentrazione nella sede da cui nasce il dolore”.

L’Ospedale di Sassuolo da qualche anno ha strutturato un ambulatorio per la gestione del dolore che risponde ai bisogni della cittadinanza coordinato da anestesisti. Nel tempo l’attenzione alla presa in carico delle persone con sintomatologie dolorose è diventata fondamentale nei processi assistenziali.

 

Le cure palliative

A fianco della Rete locale di terapia del dolore vi è la Rete locale di cure palliative, un team di professionisti che, con approccio interdisciplinare, trattano la fase avanzata della malattia con l’obiettivo di promuovere la migliore qualità di vita possibile per i malati e le loro famiglie.

La Rete locale della provincia di Modena si compone di 4 nodi:

1) gli ambulatori di cure palliative, presenti in tutti i Distretti della provincia

2) il nodo ospedale, che vede un team multidisciplinare intervenire in diversi giorni della settimana in ciascun ospedale della provincia. Il medico palliativista, l’infermiere esperto e, a volte, lo psicologo e l’assistente sociale, incontrano persone con malattie gravi e i loro familiari per condividere gli obiettivi di cure e definire insieme i progetti di assistenza.

3) l’Hospice di Castelfranco Emilia che accoglie circa 300 persone ammalate ogni anno e presta molta attenzione ai familiari ai quali vengono dedicati momenti specifici chiamati “family conference”. Le espressioni di ringraziamento e di gradimento ricevute da questa struttura sono state molteplici, tra cui donazioni private.

4) il domicilio è il nodo della Rete tradizionalmente più sviluppato grazie alla forte integrazione con la Medicina generale. Lo scorso anno più di 1700 pazienti hanno ricevuto l’assistenza di un team multiprofessionale nelle proprie case. Sono state strutturate 7 equipe (medici, infermieri, psicologi) , una per ciascun Distretto, in grado di garantire la propria presenza da Finale Emilia a Pievepelago. Questa attività permette alle persone ammalate e alle famiglie di vivere nel proprio luogo privilegiato di vita, la casa, anche questa difficile esperienza.

I vari nodi della rete si sono occupati anche di bambini e in almeno 5 casi è stato possibile supportare i genitori nel vivere a casa le ultime fasi di malattia del proprio figlio.

Per quanto riguarda l’accesso alle cure palliative, si cerca di realizzarlo nel modo più semplice possibile: “Non aspettiamo che sia il cittadino a richiederlo ma attraverso i medici di medicina generale , durante i ricoveri ospedalieri o in atri occasioni di cura, ci muoviamo proattivamente per incontrare le persone ammalate e le loro famiglia al fine di offrire questo tipo di assistenza” sottolinea il dottor Paolo Vacondio responsabile della Rete locale di cure palliative.

LAzienda Ospedaliero – Universitaria di Modena è impegnata su diversi fronti nelle cure palliative. Al Policlinico di Modena, nell’ambito del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia è attiva la Struttura semplice dipartimentale Cure Palliative-Hospice, di cui è responsabile la dottoressa Claudia Fiorani. “L’obiettivo principale della Unità Operativa è il raggiungimento della miglior qualità di vita nei malati onco-ematologici nelle fasi avanzate di malattia. Il dolore causa sofferenza fisica, psichica e sociale nei pazienti ed è fonte di angoscia e preoccupazione dei familiari. Nella UO di Cure Palliative ci si occupa non solo del sollievo dal sintomo dolore ma da tutti i sintomi propri del fine vita (delirium, dispnea, vomito, cachessia) fino alla sofferenza globale. I trattamenti erogati in Cure Palliative-Hospice sono cure continue, di alta professionalità e umanità e si fondano, oltre che su terapie farmacologiche, sull’accudimento, l’ascolto, il sostegno, mantenendo al centro dell’attenzione il malato e la famiglia, con i loro bisogni e preferenze”. Dal 2022, in accordo con la Direzione Sanitaria si è deciso di ampliare i criteri di eleggibilità per il ricovero in Cure Palliative-Hospice: ciò ha comportato un maggior numero di ricoveri di pazienti provenienti da reparti per acuti. L’obiettivo di questo progetto è finalizzato ad offrire ai pazienti onco-ematologici la migliore cura nel reparto più idoneo, dove esistono le competenze per la gestione dei sintomi del fine vita compresa la sedazione terminale. All’Ospedale Civile di Baggiovara, all’interno della Unità Operativa di Geriatria, diretta dal professor Marco Bertolotti, è presente un nucleo di Cure Palliative Geriatriche, di cui è responsabile la dottoressa Caterina Rontauroli. Questa sezione garantisce anche l’attività di consulenza nei confronti dei pazienti ricoverati. La nostra struttura è estremamente sensibile al tema delle Cure Palliative, in un contesto di “umanizzazione” delle cure – ha spiegato il professor Marco Bertolottitematica a cui la Geriatria è particolarmente attenta”. “Il nucleo di Cure Palliative Geriatriche della Geriatria è composto da tre stanze singole, che accoglie pazienti da tutte le strutture aziendali, e in cui ci si fa carico del paziente e della sua famiglia con un approccio olistico, mirato non solo alla cura della patologia ma al mantenimento della qualità della vita attraverso il controllo dei sintomi,” – prosegue la dottoressa Rontauroli.L’anno scorso (2022) sono stati accolti 101 pazienti. A questo si aggiunga l’attività di consulenza per pazienti ricoverati nelle unità di degenza; considerando il numero relativamente limitato di posti letto a nostra disposizione, questa attività consulenziale fornisce un contributo importantissimo alla gestione del paziente nelle altre UO, e a diffondere la cultura sulle cure palliative all’interno dei nostri Ospedali. Nel 2022 sono state erogate 98 consulenze”.

 

Le iniziative in occasione della Giornata del Sollievo

In occasione della Giornata del Sollievo, sabato 27 maggio l’Azienda USL di Modena ha organizzato un convegno – appuntamento a Novi di Modena alle 9.30 nella Casa Residenza Anziani Cortenova (via Don Minzoni 2) – in collaborazione con l’associazione ‘Zero k’ e con il patrocinio del Comune di Novi. Si parlerà della Rete locale di cure palliative con diversi specialisti tra cui il responsabile della Rete, il dottor Paolo Vacondio di Ausl, che presenterà il suo libro ‘Sediamoci qui’: un testo per spiegare con parole semplici e immediate l’importanza delle cure palliative.

Domenica 28 maggio l’Ospedale di Sassuolo somministrerà a tutti i pazienti ricoverati un questionario anonimo sulla qualità delle cure percepite sottolineando gli aspetti relativi alla gestione del dolore e del suo trattamento. Saranno i pazienti, su base volontaria, ad inviare un feedback rispetto alla percezione delle cure erogate, un feedback fondamentale nel cammino di miglioramento dell’assistenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Seminario di Specializzazione “Tennis in Carrozzina” allo Sporting Sassuolo

Seminario di Specializzazione “Tennis in Carrozzina” allo Sporting SassuoloE’ previsto presso lo Sporting Club Sassuolo nel weekend del 27 e 28 maggio uno dei seminari formativi organizzati dalla Federazione Italiana Tennis e Padel dedicato al tennis in carrozzina. In particolare è aperto a tutti i Maestri e Istruttori di tennis che vogliono approfondire questa area tematica in crescente sviluppo sul territorio italiano ed, oltre al corso in aula tenuto dai Tecnici Federali, verranno sviluppate, attraverso prove sul campo, lezione pratiche di tennis wheelchair.

Sabato saranno trattati argomenti inerenti l’area psicologica e di comunicazione. Al mattino Gianluca Vignali, direttore organizzativo del wheelchair per la Federazione, introdurrà il tennis in carrozzina, spiegando tipologie di handicap, le varie regolamentazioni, le differenze tra una carrozzina da passeggio ed una sportiva, le categorie di gioco. Nel pomeriggio invece si passerà alla parte pratica, con lo sviluppo di strumenti, tecnica, tattica, didattica dell’area motoria sui campi in bolltex dello Sporting Club Sassuolo, punto di riferimento per la FITP in regione.

La domenica sarà dedicata alle persone con disabilità intellettiva relazionale. Il professor Vincenzo Morgante, responsabile tennis Fisdir, insieme alla Dottoressa Beatrice Anselmi, psicologa FITP, illustreranno le attività della propria Federazione, le varie categorie di gioco, le tipologie di torneo e mostreranno alcuni video su lezioni con suoi allievi. FISDIR è l’acronimo di Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale.

Nel pomeriggio, grazie al supporto del Tecnico Nazionale Giancarlo Bonasia, verranno messe in in pratica le lezioni teoriche sul campo con tre ragazzi con disabilità intellettiva relazionale.

Lo Sporting Club Sassuolo è da sempre in prima linea nell’organizzazione di manifestazioni sportive di tennis wheelchair e questo seminario di approfondimento darà spazio anche agli insegnanti della Federazione che possono consolidare il percorso di sviluppo sportivo dei propri allievi.

Laboratori creativi per l’estate in ludoteca comunale a Fiorano Modenese

Laboratori creativi per l’estate in ludoteca comunale a Fiorano ModeneseLunedì 29 e martedì 30 maggio la ludoteca comunale di Fiorano Modenese propone due laboratori creativi gratuiti per bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni.

Lunedì 29 maggio dalle 17.00 alle 18.30 per ragazzi dagli 8 ai 12 anni (3º-4º-5º anno scuola primaria e 1 anno scuola secondaria); martedì 30 maggio per bambini dai 6 agli 8 anni (1º-2º-3º anno scuola primaria)

Per iscrizioni o per avere informazioni contattare: ludoteca@fiorano.it – 0536 833414 il lunedì, martedì, giovedì dalle 16 alle 19 o il sabato mattina dalle 9 alle 13.

Alluvione, il presidente Bonaccini incontra in Regione il ministro per lo Sport e i Giovani, Abodi

Alluvione, il presidente Bonaccini incontra in Regione il ministro per lo Sport e i Giovani, AbodiIl presidente Stefano Bonaccini ha incontrato oggi in Regione, a Bologna, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, per definire insieme le misure necessarie a sostenere e far ripartire il mondo dello sport nelle aree dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione. Dove, secondo una prima stima, i danni all’impiantistica sportiva ammonterebbero ad almeno 30 milioni di euro, cifra probabilmente destinata a salire.

Entro la prossima settimana, la Regione farà avere un dossier completo al ministro, anche sulla base del confronto già avviato in questi giorni con gli assessori competenti dei Comuni più colpiti e il mondo dello sport.

Presenti all’incontro anche il capo della segreteria politica della Presidenza della Giunta, Gianmaria Manghi, e il capo della segreteria tecnica del ministro, Mario Pozzi.

“Da subito stiamo lavorando in stretta sinergia- affermano il presidente Bonaccini e il ministro Abodi- consapevoli di quanto sia importante essere al fianco dello sport di base e salvaguardare spazi e attività così importanti per le comunità locali. Che peraltro impiega tante persone e si avvale del contributo di migliaia di volontarie e volontari. Vogliamo quindi fare ciò che serve, anche in questo caso presto e bene, per aiutare Comuni ed enti locali, associazioni e società sportive”.

Il ministro ha ricordato come siano già stati stanziati dal Dipartimento per lo sport 5 milioni di euro per i primi interventi legati all’emergenza, soprattutto per liberare gli impianti dal fango, per poi ripristinare la loro funzionalità e ha condiviso la richiesta della Regione di impostare da subito la ricostruzione lì dove necessaria, in tempi rapidi, obiettivo cui destinare i prossimi stanziamenti.

Quanto alle nuove risorse, che si possono aggiungere a quelle ordinarie del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono state illustrate sommariamente dal ministro Abodi alcune leve possibili, da valutare e attivare nei prossimi giorni: fondi comunitari dedicati all’emergenza, finanziamenti concessi dall’Istituto per il Credito Sportivo a zero tassi di interesse e l’incentivazione Sport Bonus per i privati che volessero partecipare agli interventi, beneficiando di sgravi fiscali, sul modello dell’Art Bonus.

Sul tavolo anche la tutela dei collaboratori sportivi e addetti impiegati in impianti fermi a causa dell’alluvione, che potrebbe essere prevista inizialmente per tutto il mese di giugno, sempre ovviamente nelle aree colpite.

Approvate dalla Giunta regionale tutte le 14 Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile

Approvate dalla Giunta regionale tutte le 14 Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibileSpingere sulla transizione ecologica e digitale delle aree urbane, insieme agli Enti locali. Valorizzando le vocazioni, promuovendo l’attrattività, rafforzando la dotazione dei servizi dei territori.  Per uno sviluppo sostenibile, inclusivo e di qualità.

Laboratori digitali, riqualificazione energetica e sismica di spazi pubblici, piste ciclabili e infrastrutture verdi, contenitori culturali e luoghi di aggregazione, servizi per la formazione, i giovani e l’inclusione sociale.

Questi alcuni degli interventi al centro delle 14 Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile, al via in Emilia-Romagna.

Uno nuovo strumento per raggiungere gli obiettivi del Patto per il Lavoro e per il Clima e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, nell’ambito della programmazione dei Fondi europei 2021-2027, che coinvolg Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna, Rimini, Cesena (con Mercato Saraceno, Montiano e Sarsina), il Nuovo Circondario Imolese, e le Unioni Bassa Romagna, Romagna Fantina e Terre d’Argine.

A disposizione un plafond di risorse pari a 114,5 milioni di euro. Fondi Fse Plus e Fesr che, considerando il cofinanziamento locale, mobiliteranno investimenti per oltre 164 milioni di euro.

Vere e proprie strategie territoriali integrate, che si fondano sul coinvolgimento diretto degli Enti locali, secondo i meccanismi della programmazione negoziata, le Atuss dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale, sono state oggi al centro di una seduta della Commissione Politiche economiche dell’Assemblea legislativa durante la quale il sottosegretario alla Presidenza Davide Baruffi ne ha illustrato obiettivi e modalità.

“Proprio in questi giorni drammatici, di fronte agli effetti di un’alluvione senza precedenti che ha colpito le nostre comunità, vogliamo rafforzare ulteriormente il nostro impegno per promuovere uno sviluppo pienamente sostenibile, partendo dai bisogni dei territori. Per costruire città più vivibili, mettendo al centro le persone – ha spiegato Baruffi -. Senza fermarci, nonostante l’emergenza e anzi accelerando la nostra azione. Lavorando in stretta collaborazione con i Comuni e condividendo con loro gli obiettivi per cogliere al meglio tutte le opportunità offerta dalla programmazione europea. Chiaramente disponibili, se dovesse servire, a valutare richieste di rimodulazione delle strategie – elaborate prima dell’emergenza di questi giorni – da parte dei territori più compliti e già approvate dalla Giunta regionale”.

Le Atuss coinvolgono in particolare le città e i sistemi territoriali urbani e intermedi, comprese le Unioni di Comuni più avanzate o che gravitano attorno a centri con popolazione superiore ai 50mila abitanti, laddove abbiano sviluppato una consolidata capacità di gestione associata delle funzioni in materia di programmazione strategica.

Non appena le condizioni lo permetteranno, riprenderà il programma di presentazione nei territori delle singole Agende trasformative urbane. Programma che nelle scorse settimane ha già visto il presidente della Regione Stefano Bonaccini presentare le Atuss del Comune di Modena e dell’Unione Terre d’Argine.

Nelle loro strategie, Comuni e Unioni hanno presentato 109 proposte: 14 riguardano le comunità digitali, 25 le infrastrutture verdi e l’energia rinnovabile, 52 la rigenerazione urbana, i percorsi cicloturistici, la cultura, 18 l’inclusione sociale e l’orientamento dei giovani.

In arrivo anche le strategie per l’Appennino e il Basso Ferrarese

Alle Agende trasformative urbane, si affiancheranno le Strategie territoriali integrate per le aree montane e interne (Stami), che potranno contare su ulteriori risorse – tra fondi europei e finanziamenti nazionali – per oltre 91 milioni di euro.

Rivolte ai territori più fragili e periferici – Appennino e area interna del Basso Ferrarese – per superare i divari territoriali, garantendo ovunque opportunità di sviluppo sostenibile e servizi di prossimità, le Stami sono attualmente in fase di definizione. Il termine entro cui i singoli Comuni dovranno presentare i progetti è stato fissato al 14 luglio.

La Giunta si riserva di valutare eventuali proroghe per le realtà che sono state colpite dall’alluvione.

La gara ciclista “Fiorano-Fiorano” compie 25 anni

La gara ciclista “Fiorano-Fiorano” compie 25 anniCompie 25 anni la gara ciclistica nazionale “Fiorano – Fiorano” (una volta denominata “Pistoia-Fiorano”), che l’associazione sportiva G.S. Spezzano-Castelvetro ha organizzato per venerdì 2 giugno 2023, con il patrocino del Comune di Fiorano Modenese, del Comune di Castelvetro e della Provincia di Modena. Un appuntamento ormai entrato nelle agende di tanti appassionati di ciclismo.

Alla presentazione della manifestazione, questa mattina, 26 maggio, erano presenti l’organizzatore Giulio Montanari; il sindaco di Fiorano Modenese Francesco Tosi; Emilio Mussini presidente di Panariagroup Industrie Ceramiche che da sempre sponsorizza l’evento; Matteo Mussini e Federico Mussini del marketing di Lea Ceramiche ed Enzo Varini, presidente provinciale della Federazione Ciclistica Italiana (FCI).

L’importanza della corsa è testimoniata dai 200 iscritti, a cui si aggiungono gli esordienti che parteciperanno alla gara giovanile del mattino. Gli atleti classe 1.12 Elite ed Under 23 prenderanno il via alle ore 13.30 davanti alla Ceramica Lea a Fiorano Modenese, per affrontare un percorso di 172 km, con diversi circuiti ad anello, di cui uno in salita di 22 km. I diversi passaggi davanti al traguardo consentiranno a tutti gli appassionati di godersi al meglio la corsa.

La 25° “Fiorano-Fiorano”, che è anche 4° Memorial Giovanna Mussini, 3° Memorial Giuseppe Mussini e 3° Memorial Vincenzo Teggi, sarà accompagnata, al mattino, dalle ore 9.30, dalla gara degli esordienti (13-14 anni) che forse rivedrà la partecipazione delle squadre giovanili romagnole (due sono iscritte), dopo il recente stop dettato dall’emergenza alluvione.

Questa giornata dedicata al ciclismo è un’opportunità per richiamare sul territorio atleti, famiglie, tecnici e appassionati a Fiorano Modenese ed è la terza manifestazione più importante che arriva nel nostro territorio, dopo il Giro d’Italia (anni fa) e la Coppi e Bartali (a marzo).

In A14 riaperto il tratto compreso tra Forlì e Faenza

Alle 14:10, sull’autostrada A14 Bologna-Taranto è stato riaperto il tratto compreso tra Forlì e Faenza in direzione Bologna, precedentemente chiuso a causa di un mezzo pesante andato in fiamme all’altezza del km 74,5. Al momento (14:45) il traffico transita su una corsia e si registrano 8 km di coda verso Bologna e 4 km in direzione opposta.

Bonaccini: “Grazie a Ducati, un’altra realtà fortemente radicata in Emilia-Romagna al fianco di persone e comunità colpite”

Bonaccini: “Grazie a Ducati, un’altra realtà fortemente radicata in Emilia-Romagna al fianco di persone e comunità colpite”
Bonaccini (foto Regione Emilia Romagna)

“Anche la Ducati al fianco delle popolazioni alluvionate: ringrazio la Casa di Borgo Panigale per l’importante donazione a sostegno delle persone e delle comunità colpite, fatta attraverso la raccolta fondi che abbiamo avviato come Regione e che sta registrando a una solidarietà straordinaria. Un’altra realtà fortemente radicata nel territorio, fra i marchi storici della Motor Valley emiliano-romagnola, che si stringe a chi sta soffrendo e cercando di uscire dall’emergenza. Grazie all’Ad Claudio Domenicali e a tutti coloro che lavorano in Ducati”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo la donazione di 200 mila euro da parte di Ducati, che ha aderito alla campagna regionale “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”.

Tutte le informazioni su come contribuire: https://www.regione.emilia-romagna.it/alluvione

Emergenza alluvione Emilia Romagna: l’azione dei Consorzi di bonifica

Emergenza alluvione Emilia Romagna: l’azione dei Consorzi di bonificaIl sistema artificiale di bonifica nel nostro territorio è nato e si è sviluppato nel tempo per consentire la corretta regimazione delle acque in montagna ed in pianura, convogliando i flussi e facendo defluire le acque meteoriche in canali e fiumi fino al mare. Questa naturalmente è la condizione-modello per consentire la vivibilità dei comprensori e lo sviluppo delle sue comunità che, proprio grazie alle acque di bonifica vocate all’irrigazione e all’approvvigionamento agricolo, hanno saputo creare le basi del Made in Italy noto a livello mondiale.

E’ fuor di dubbio quindi che, nelle aree romagnole e bolognesi, interessate dai due drammatici e straordinari fenomeni alluvionali di maggio il sistema sia stato letteralmente investito da una quantità di risorsa idrica fuoriuscita dai fiumi assolutamente imprevedibile che comunque le Bonifiche hanno immediatamente cercato di allontanare, non solo per liberare la propria rete consortile, ma anche in soccorso ai territori così tragicamente colpiti. Il personale si è subito schierato in prima linea, e sta tutt’ora contribuendo, in modo decisivo, al progressivo smaltimento delle acque in esubero al fianco della Protezione Civile e di tutti i volontari che si stanno prodigando nei diversi comuni interessati. L’ANBI, l’associazione che unisce e rappresenta nelle diverse aree i consorzi italiani, è riuscita a “fare sistema” e la solidarietà delle bonifiche a livello nazionale ha permesso di poter contare in tempi utili alla causa su aiuti, tecnici e umani, arrivati subito dai consorzi più vicini dell’Emilia Romagna e subito dopo dalla gran parte della penisola. “E’ chiaro che il contributo offerto doverosamente dalle bonifiche al territorio – ha commentato il presidente di ANBI e ANBI Emilia Romagna Francesco Vincenzi anche al di fuori delle proprie aree gestite e di competenza a, si è dimostrato e si dimostra importantissimo per tutta la comunità che stiamo sostenendo. Già dalle prime ore abbiamo cercato di affiancare con ulteriori uomini e mezzi i Consorzi direttamente coinvolti. Un rapido check di quanto fatto per il territorio romagnolo ci consegna oggi il report di azione operativa concretizzato dai Consorzi in questi giorni con oltre 600 tecnici e operai, 210 impianti idrovori mobili posizionati nei tratti che maggiormente ne avevano necessità che si aggiungono alle 30 pompe idrovore già esistenti negli impianti stabili dei Consorzi alluvionati ”. E proprio grazie a queste professionalità e dotazione tecnica che la rilevante azione dei Consorzi può contare oggi su uno staff di coordinamento UCC (Ufficio Coordinamento Consorzi) che quotidianamente lavora, a stretto contatto ed in sinergia con i responsabili del COR, il Centro operativo regionale Protezione Civile dell’Emilia Romagna. Ad oggi la quantità di acqua che viene allontanata grazie a questo intenso lavoro è pari 350 metri cubi al secondo. “ Voglio ringraziare di cuore tutti i Consorzi e tutti i nostri uomini per quello che stanno facendo”. – ha concluso il presidente Vincenzi .

 

 

In A14 temporaneamente chiuso il tratto Forlì – Faenza in direzione Bologna

In A14 temporaneamente chiuso il tratto Forlì – Faenza in direzione Bologna
(immagine d’archivio)

Alle 12:30 circa, sull’autostrada A14 Bologna-Taranto, è stato temporaneamente chiuso il tratto compreso tra Forlì e Faenza in direzione Bologna, a causa di un mezzo pesante andato in fiamme all’altezza del km 74,5.

In corso le operazioni di spegnimento del mezzo da parte dei Vigili del Fuoco, oltre i quali è intervenuta la Polizia Stradale e il personale della Direzione 3° Tronco di Bologna di Autostrade per l’Italia.

Al momento, all’interno del tratto chiuso, il traffico transita su una sola corsia e si registrano 4 km di coda. Si registrano inoltre 3 km di coda in corrispondenza dell’uscita obbligatoria di Forlì verso Bologna e 3 km in direzione opposta.

Gli utenti diretti verso Bologna dopo l’uscita alla stazione di Forlì, potranno percorrere la SS 16 Adriatica e rientrare in A14 alla stazione di Faenza.

Formigine: assunta la proposta del nuovo Piano Urbanistico Generale

Formigine: assunta la proposta del nuovo Piano Urbanistico GeneraleDal Consiglio comunale di Formigine è arrivato il via libera per l’assunzione della proposta del Piano Urbanistico Generale.

Dopo un dibattito approfondito e partecipato, è stato licenziato in aula il primo dei tre passaggi del nuovo strumento urbanistico di Formigine, come previsto dalla legislazione regionale in materia (legge 24/2017).

Si è giunti al passaggio in Consiglio per un maggior coinvolgimento possibile e alla fine di un articolato percorso di partecipazione pubblica che ha compreso numerosi incontri informativi (tra cui i consigli di frazione) e seminari specifici con le associazioni di categoria, di volontariato e più in generale con il mondo dell’impresa; a partire dalle prime elaborazioni dello studio “Formigine 2030” in collaborazione con l’Università di Parma, passando per eventi pubblici, per la diffusione di un questionario con oltre 650 nuclei familiari coinvolti, per lo svolgimento del Laboratorio di Progettazione partecipata denominato “La città che vorrei” e infine la chiusura della prima parte del percorso condiviso con un convegno pubblico dedicato agli ordini e ai collegi professionali di qualche settimana fa.

Ad illustrare tecnicamente la proposta di assunzione, i consulenti architetto Filippo Boschi e ingegner Roberto Farina.

Fra le innovazioni più significative previste dalla proposta di Piano, la netta semplificazione introdotta sul territorio urbanizzato con l’introduzione di soli otto “tessuti urbanistici” in luogo degli attuali venti “ambiti urbani consolidati”, l’eliminazione per le nuovi costruzioni degli indici di utilizzazione fondiaria a favore di una maggiore qualità del progetto edilizio, la conferma dei bonus per la ristrutturazione edilizia come asse portante per la micro rigenerazione.

La stesura del piano è stata possibile anche grazie ad un accurato censimento fotografico, effettuato con l’utilizzo di droni, di tutti i fabbricati collocati in ambito rurale. La rilevazione digitale aerea ha fatto emergere la presenza di oltre trecento nuovi fabbricati di valore storico testimoniale o architettonico. Ancora, nella proposta di Piano si prevede l’attribuzione puntuale delle categorie di intervento a questi fabbricati e il rafforzamento delle opportunità offerte dalla ristrutturazione edilizia ricostruttiva.

Il nuovo strumento prevede anche l’introduzione di nuove opportunità per il recupero o valorizzazione degli edifici produttivi dismessi.

“La nostra strategia si basa su tre assi – ha affermato il Sindaco Maria Costi – Formigine Verde, Sostenibile e Accogliente, in cui trovano spazio tre grandi obiettivi di lungo termine:  la valorizzazione dell’ambiente e del territorio rurale con particolare riferimento alla rigenerazione e riqualificazione limitando il consumo di suolo, una attenzione ai giovani e alla emergenza casa per cui occorre prevedere nuovi alloggi a condizioni accessibili, nonché l’attrattività di nuove attività imprenditoriali innovative e sostenibili”.

Il Piano verrà pubblicato il 21 giugno sul Bollettino Ufficiale della Regione: da quel giorno in poi inizia il periodo previsto dalla normativa per le osservazioni. Il Comune di Formigine intende raddoppiare questo intervallo, portandolo a 120 giorni per dare a tutti il tempo di approfondire ed eventualmente avanzare proposte migliorative ai documenti.

Dopo il 21 ottobre, infine, si passerà alla fase di esame delle osservazioni ed elaborazione di proposte di controdeduzione. Seguiranno di nuovo sedute delle commissioni consiliari competenti e il secondo passaggio in Consiglio comunale (l’adozione).

Approvata dall’aula anche la delibera per la gestione convenzionata assieme al Comune di Zola Predosa del servizio di segreteria comunale, nonché una mozione in tema di circolazione stradale in via Monzani a Casinalbo, che sollecita l’Amministrazione a valutare azioni concrete per aumentare la sicurezza di quel tratto di viabilità.

 

 

“Parole in Città”, il programma di sabato 27 maggio

“Parole in Città”, il programma di sabato 27 maggioEntra nel vivo il ricco programma di “Parole in Città”, giunta alla sua sesta edizione, conferma la sua vocazione di promuovere la parola e la narrazione in tutte le sue forme, tramite laboratori, incontri con autrici e autori noti a livello nazionale, letture e spettacoli.

Il ricco programma di eventi e ospiti, rivolti sia al pubblico adulto che ai più giovani, avrà luogo tra la Biblioteca “N. Cionini”, la Biblioteca dei Ragazzi “Leontine”, la corte di Villa Giacobazzi e Piazzale della Rosa.

Domani, sabato 27 maggio, l’evento vedrà il suo clou con il programma “Adulti” ed il programma “Ragazzi”.

 

Il Programma Adulti

Biblioteca “N. Cionini”, Via Rocca 19, ore 9.30 e ore 11: Il taccuino del giardiniere – Laboratorio di creazione artigianale di un taccuino con foglie vere  e carta riciclata. A cura di Calluna Cartilegi

Piazzale Della Rosa, ore 10 – in caso di pioggia Sala Biasin, Via Rocca 22: premiazione Concorso Poesia in memoria di Don Carlo Lamecchi | 3° edizione – sezione adulti

Biblioteca “N. Cionini”, Via Rocca 19, ore 16: Alba Donati presenta La libreria sulla collina (Einaudi 2022). Un viaggio letterario dentro a un prezioso avamposto di storie dialoga con l’autrice Claudia Nicolini, del Gruppo di Lettura Incontri Leggendari

Piazzale Della Rosa, ore 18.30 – in caso di pioggia Sala Biasin, Via Rocca 22: Fabio Stassi presenta Notturno francese (Sellerio 2023), dialoga con l’autore Fabiano Massimi, scrittore

 

Programma Ragazzi

Biblioteca “Leontine”, Viale Giacobazzi 42 – ore 10.30 e ore 11.30: Lo scrigno del tesoro dei pirati – Escape Room Library: risolvi gli enigmi dei pirati! Accetti la sfida? A cura di Occulto Escape Room per ragazzi dai 10 ai 14 anni

Biblioteca “Leontine”, Viale Giacobazzi 42 – ore 11: Fiabe in cerchio – Spettacolo di fiabe, canti e musiche tradizionali a cura de Le Strologhe Carla Taglietti e Valentina Turrini, per bambini dai 4 anni

Biblioteca “Leontine”, Viale Giacobazzi 42 – ore 16: Questione di…topi e di paperi!  – Incontro laboratorio di fumetto con il disegnatore Cristian Canfailla (Panini, Disney) e lo sceneggiatore Stefano Ascari (Sergio Bonelli Editore, Dark Horse Comics), per ragazzi dai 9 ai 14 anni

Biblioteca “Leontine”, Viale Giacobazzi 42, ore 16.30: Storie gemelle – Gioco/lettura a cura dei volontari dell’Associazione culturale Librarsi, per bambini dai 5 anni

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Parole in città è organizzato dalla Biblioteca Comunale di Sassuolo e dal Servizio Cultura, in collaborazione con le associazioni del territorio “Librarsi” e “Gian Paolo Biasin”, con il sostegno della Regione Emilia Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e con il contributo di Exprimo Comunicazione, sponsor tecnico.

Tutti gli eventi sono ad accesso libero fino ad esaurimento posti, salvo quelli dove è espressamente indicato di prenotarsi.

 

Domani a Sassuolo l’asta pubblica degli oggetti rinvenuti sul territorio

Domani a Sassuolo l’asta pubblica degli oggetti rinvenuti sul territorioSi svolgerà domani mattina, sabato 27 maggio a partire dalle ore 9, presso i magazzini ex Sat di via Radici in Piano, l’asta pubblica degli oggetti rinvenuti sul territorio e non rivendicati dai proprietari nei termini di legge.

L’Asta indetta dall’Amministrazione Comunale, si svolgerà con banditore ed al miglior offerente con la formula “visto e piaciuto”.

I beni verranno consegnati all’aggiudicatario nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano al momento dello svolgimento dell’asta.

Si tratta, nel complesso, di 23 lotti contenenti biciclette, ciclomotori, cellulari ed oggetti vari da aggiudicare con la formula “visto e piaciuto”.

Ogni lotto partirà da una base d’asta, che oscilla dai € 30,00 ai € 150,00 a seconda del lotto, e verrà aggiudicato al miglior offerente.

Chiunque potrà partecipare, sarà sufficiente presentarsi ai magazzini comunali Ex Sat, in via Radici in Piano 441, alle ore 9 di domani, sabato 27 maggio.

L’intero ricavato dell’asta sarà devoluto ad Ass.S.De. Associazione Sostegno Demenze – odv.

Altre chiusure programmate su A1, A13, A14 e Tangenziale di Bologna

Altre chiusure programmate su A1, A13, A14 e Tangenziale di BolognaSulla A1 Milano-Napoli Panoramica, per consentire attività di assessment delle gallerie, dalle 21:00 di lunedì 29 alle 6:00 di martedì 30 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra Pian del Voglio (km 237+200) e Località Aglio (km 255+450) verso Firenze.

La stazione di Pian del Voglio sarà chiusa in entrata verso Firenze, mentre la stazione di Roncobilaccio sarà chiusa in entrata verso Firenze e in uscita per chi proviene da Bologna.  Inoltre, nella suddetta notte, sarà chiusa l’area di servizio “Roncobilaccio ovest”, con orario 20:00-6:00. Il collegamento tra Bologna e Firenze sarà in ogni caso garantito attraverso la A1 Direttissima.

In alternativa alla chiusura delle stazioni di Pian del Voglio e di Roncobilaccio, si potrà utilizzare la stazione di Badia, sulla A1 Direttissima.

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Sulla A13 Bologna-Padova, è stato aggiornato il programma di chiusura del tratto compreso tra Terme Euganee e Monselice, verso Bologna.

Il suddetto tratto sarà chiuso, per consentire lavori di pavimentazione, nei seguenti giorni e orari: dalle 22:00 di lunedì 29 alle 6:00 di martedì 30 maggio; dalle 22:00 di mercoledì 31 maggio alle 6:00 di giovedì 1 giugno.

In alternativa, si consigliano i seguenti itinerari:

-per i veicoli leggeri: dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Terme Euganee, percorrere la viabilità ordinaria: SP9, Via Mincana Battaglia Terme SS16, Via S.Pietro Viminario e rientrare sulla A13 alla stazione di Monselice;

-per i mezzi pesanti con peso superiore a 3,5 tonnellate: percorrere la viabilità ordinaria: SP9, Due Carrare, SP17, SP14 Conselve Via Padova, Via Ponte di Riva, Via Giuseppe Verdi, SP92, SR104, SP5 e rientrare sulla A13 alla stazione di Monselice.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, nelle tre notti di lunedì 29, martedì 30 e mercoledì 31 maggio, con orario 22:00-6.00, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura: sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna Borgo Panigale e l’allacciamento con la A1 Milano-Napoli, verso Milano e, pertanto, non sarà raggiungibile l’area di servizio “La Pioppa ovest”. Si precisa che la stazione di Bologna Borgo Panigale sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni.

Per la chiusura del suddetto tratto, chi proviene dalla Tangenziale, dovrà proseguire obbligatoriamente sul Ramo Verde (Raccordo stazione Borgo Panigale-Tangenziale di Bologna), per poi immettersi sulla SS9 Via Emilia in direzione di Modena.

Saranno anche chiusi i due rami di svincolo che dalla SS9 Via Emilia immettono all’entrata della stazione di Bologna Borgo Panigale.

In alternativa, si consiglia:

-per la chiusura del tratto: immettersi sul Raccordo di Casalecchio verso Firenze, per proseguire poi sulla A1 in direzione del capoluogo lombardo;

-per la chiusura della stazione di Bologna Borgo Panigale: utilizzare la stazione di Valsamoggia, sulla A1.

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Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire attività di ispezione delle opere d’arte sarà chiuso lo svincolo esterno di uscita dello svincolo 1 “Nuova Bazzanese”, per chi proviene da San Lazzaro di Savena, verso Bologna Centro e Vignola, nei seguenti giorni e orari, in modalità alternata: dalle 22:00 di lunedì 29 alle 6:00 di martedì 30 maggio; dalle 22.00 di giovedì 1 alle 6.00 di venerdì 2 giugno.

In alternativa, si consiglia di utilizzare lo svincolo 2 “Borgo Panigale”.

UniCredit e Mastercard ampliano la partnership nei pagamenti

UniCredit e Mastercard ampliano la partnership nei pagamentiL’accordo pone le basi per l’avvio di una solida partnership, coerente con la strategia UniCredit Unlocked. È la prima volta che una grande banca commerciale mette in atto una strategia multimercato con un solo circuito di pagamento di questa portata in Europa. Questo accordo unisce la capacità di UniCredit di fare leva sulla forza delle 13 banche del Gruppo che agiscono come un unico istituto e l’esperienza di Mastercard nello spazio dei pagamenti con carta. Il significativo ampliamento del rapporto tra le parti porterà innovazione nei pagamenti e migliorerà l’esperienza digitale per i clienti.

Questa partnership pluriennale rafforzata fornisce le risorse necessarie per raggiungere l’ambizione condivisa di aumentare la velocità dell’innovazione nello spazio dei pagamenti e di mettere i clienti al centro. Consente a UniCredit di fornire a tutti i titolari di carte un’offerta di prim’ordine, con una proposta di prodotti semplificata, un’esperienza digitale ottimizzata con una suite completa di soluzioni in-app e lo sviluppo di un approccio dedicato all’innovazione, aumentando la scelta di pagamento per i clienti attraverso molteplici soluzioni di pagamento.

La partnership rafforzerà inotre l’impegno di entrambe le parti a incrementare le proprie azioni tangibili in materia di sostenibilità ambientale e sociale. Verranno combinate intuizioni e risorse, con un’attenzione particolare all’implementazione di nuovi progetti su obiettivi ESG comuni, sviluppando soluzioni per sostenere il progresso delle comunità, combattendo il cambiamento climatico con scelte di spesa consapevoli con la possibilità di contribuire in modo tangibile agli obiettivi ambientali integrando le donazioni nella spesa quotidiana.

L’accordo è un esempio tangibile dell’esecuzione del piano UniCredit Unlocked, che unisce le 13 banche per creare valore per gli stakeholder con approccio capital-light, sfruttando le opportunità del suo DNA europeo ma lavorando come un gruppo unificato.

È la dimostrazione più immediata del potenziale nell’ambito dei pagamenti su cui UniCredit sta lavorando per estrarre ulteriore valore in termini di semplificazione dei prodotti, sinergie di costo e trasformazione digitale.

La partnership si concentrerà sul supporto alla realizzazione delle priorità strategiche di UniCredit, come la digitalizzazione delle soluzioni di pagamento, l’offerta di soluzioni multi-funzionali con una carta di pagamento completamente equipaggiata in linea con gli aspetti distintivi del marchio UniCredit per costruire una maggiore preferenza e fedeltà attraverso il ciclo di vita del consumatore, l’arricchimento delle opportunità a livello di banca grazie alla solida e pluripremiata piattaforma di marchio Priceless di Mastercard e alle attività di marketing di sponsorizzazione.

 

“Questa partnership incarna l’essenza di UniCredit Unlocked e l’impegno a sfruttare la forza della nostra impronta multimercato come un’offerta completa a beneficio dei clienti – ha dichiarato Andrea OrcelCEO di UniCredit. La nostra presenza geografica e l’esperienza di Mastercard in questo settore ci permettono non solo di semplificare le nostre partnership e i nostri contratti, ma anche di migliorare la nostra offerta digitale, di sicurezza e di prodotti per tutti i nostri titolari di carta attuali e futuri. Questo è un perfetto esempio del nuovo modo di gestire i progetti in UniCredit, portando benefici a tutte le società in modo disciplinato e agendo come un’unica azienda.”

 

Michael Miebach, CEO di Mastercard, ha aggiunto: “UniCredit è un nostro partner importante da molti anni. Insieme abbiamo creato soluzioni concrete che aiutano le persone e le imprese in tutta Europa. Questa relazione ampliata si baserà su questa esperienza per portare nuove innovazioni ai titolari di carte UniCredit”.

Lista ‘Maranello in Comune’ sul caro affitti

Lista ‘Maranello in Comune’ sul caro affittiAbbiamo appreso da organi di stampa che finalmente il consiglio comunale di Maranello si appresta a discutere della grave crisi abitativa che sta colpendo Maranello in seguito agli incrementi occupazionali dovuti alla realizzazione dei nuovi investimenti effettuati dalle maggiori imprese aventi sede a Maranello.

Salutiamo questo sviluppo con favore come un segno di un rinnovato interesse a governare lo sviluppo economico del territorio da parte delle istituzioni locali. In vista di tale discussione presentiamo alla pubblica opinione e alle forze politiche presenti in consiglio comunale alcune proposte che possano migliorare la situazione abitativa e possano mitigare il caro affitti già presente e che con il passar del tempo si aggraverà.

Maranello in Comune propone innanzitutto di autorizzare la costruzione di nuove abitazioni, da realizzare con materiali ecosostenibili, in rispetto ai piani urbanistici vigenti ed al principio di consumo zero di territorio che possano alleviare la mancanza di abitazioni. Propone che venga aumentata dall’attuale 30% a oltre il 40% la quota di tali nuove costruzioni riservata alla locazione convenzionata con l’intervento dell’amministrazione comunale in modo da permettere anche coloro che hanno redditi più bassi possano trovare una soluzione abitativa dignitosa.

Maranello in Comune, propone inoltre che sia effettuato un forte intervento pubblico sia in termini di riqualificazione del patrimonio pubblico abitativo esistente sia di realizzazione di nuovi alloggi. Inoltre sempre per favorire l’aumento dell’offerta di abitazioni si propone di incentivare, anche con la diminuzione dell’IMU, i contratti convenzionati; oltre a informare maggiormente la cittadinanza della possibilità di cedere in locazione degli immobili con la garanzia dell’Amministrazione pubblica sulla solvibilità del conduttore.

Infine Maranello in Comune sempre in un’ottica di pianificare le problematiche che potenzialmente possono sorgere da maggiori presenze sul territorio, chiede che si cominci a programmare una risposta ad una maggiore richiesta di servizi sociali quali, asili nido, scuole materne ed elementari oltre alle medie e superiori. Si chiede inoltre che in accordo con le altre amministrazioni comunali del distretto si realizzi un luogo di accoglimento delle persone senza fissa dimora, in modo particolare nel periodo invernale, con annesso un servizio mensa gestito se caso in accordo con associazioni non profit.

Visto gli impegni ravvicinati che il consiglio comunale prenderà suddette tematiche chiediamo che venga discusso quanto proposto.

(Per Maranello in Comune Luca Gibellini)

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