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martedì, 13 Maggio 2025
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Forte abbassamento delle temperature di questa notte, scatta un accertamento per eventuali danni provocati da gelate tardive alle produzioni agricole

Forte abbassamento delle temperature di questa notte, scatta un accertamento per eventuali danni provocati da gelate tardive alle produzioni agricole
Alessio Mammi (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Fabrizio Dell’Aquila)

Scatta anche in Emilia-Romagna l’allarme gelate tardive per le produzioni agricole. E, dopo il forte abbassamento delle temperature fino a sotto lo zero di questa notte, sono in corso accertamenti per verificare eventuali danni a frutta e ortaggi, con le piante fiorite e le verdure in campo particolarmente esposte.

“Siamo molto preoccupati di quanto avvenuto, gli uffici hanno immediatamente attivato una ricognizione su tutto il territorio regionale e se, come purtroppo ipotizziamo, ci saranno stati danni alle coltivazioni ci attiveremo come avvenuto nel 2020 e 2021, per fare richiesta di delimitazione e di deroga al Governo e al Parlamento a sostegno dei produttori colpiti”, ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi.

Il ritorno del freddo, con aria polare proveniente dalla Norvegia per tutta questa settimana, si sta abbattendo su coltivazioni ingannate dal clima che si sono risvegliate prima del solito, con anche la maturazione in anticipo delle primizie che vengono bruciate dal gelo anomalo dopo un inverno caldo dal punto di vista climatologico e straordinariamente secco.

 

Rifiuti, Bargi (Lega): disagi porta a porta nel modenese

Rifiuti, Bargi (Lega): disagi porta a porta nel modenese“Disastro porta a porta tra Modena e Distretto Ceramico, non si può imporre una fase della raccolta dei rifiuti ai cittadini senza garantirgli vantaggi economici e ambientali attraverso un nuovo ciclo di vita dei materiali riciclati con conseguente risparmio sulle bollette di aziende e famiglie”. Lo sostiene il consigliere regionale della Lega,  Stefano Bargi, che sul tema ha presentato una interrogazione alla Giunta Bonaccini.

“Tra il 2019 e il 2021 c’è stata una flessione nella percentuale dei rifiuti riciclati, ciò che contraddice gli obiettivi della raccolta differenziata porta a porta” spiega il leghista secondo cui “la Regione deve adottare misure necessarie a risolvere le problematiche ambientali e igienico-sanitarie che costituiscono un ostacolo, per famiglie e imprese, che si impegnano nella raccolta differenziata”.

Bargi sollecita anche una fotografia aggiornata sulla “percentuale di riciclaggio di ogni singola tipologia di rifiuti e quale sia lo stato del mercato delle materie prime seconde derivanti dal recupero/riciclaggio dei rifiuti”. Alla Regione e ad Atersir il leghista chiede di “vigilare riguardo il costo del sistema di raccolta porta a porta e l’impatto sulla bollettazione a carico di famiglie e imprese, anche rispetto al precedente sistema di raccolta per cassonetti”.

Bargi, nel suo atto ispettivo, denuncia come “l’approvazione del nuovo Piano Regionale dei Rifiuti e Bonifica Siti Contaminati (PRRB) 2022-2027 ha determinato un nuovo assetto nella pianificazione del settore dei rifiuti e la relazione sulla sua applicazione fa emergere che negli anni 2019 – 2021, dopo l’introduzione del nuovo sistema di calcolo, il valore del tasso di riciclaggio ha registrato un costante calo rispetto al passato, fermandosi al 55%”.

La diffusione del sistema di raccolta differenziata porta a porta, secondo Bargi che cita ad esempio l’attività di Hera nel modenese e il suo distretto ceramico, “sta causando disagi a diversi cittadini, specie a coloro che abitano nei condomini o in aree inadatte alla conservazione del rifiuto urbano, che si sono trovati in difficoltà nella gestione di raccolta differenziata senza poterne comprendere i benefici di carattere economico ed ambientale. L’assenza di cassonetti vicino alle abitazioni – ha denunciato Bargi – ha già portato all’abbandono dei rifiuti per strada e costretto diverse persone ad accumularli. Inoltre, specie nei centri storici delle città, dove i rifiuti rimangono esposti per lunghe ore a fianco alle attività commerciali come bar e ristoranti, sono state segnalate problematiche ambientali e igienico-sanitarie. Tale lentezza nel sistema di raccolta ha ovviamente un forte impatto anche rispetto al decoro urbano”.

Soprattutto, conclude Bargi, “la mancanza di un beneficio economico apprezzabile, a fronte del maggiore impegno assunto in capo a famiglie e imprese, costituisce un ulteriore ostacolo alla diffusione del sistema di raccolta porta a porta”.

Agenda 2030: in 25 obiettivi su 30 per lo sviluppo sostenibile, l’Emilia-Romagna in una situazione migliore o analoga a quella nazionale

Agenda 2030: in 25 obiettivi su 30 per lo sviluppo sostenibile, l’Emilia-Romagna in una situazione migliore o analoga a quella nazionale
Irene-Priolo (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Pietro Ballardini)

Venticinque obiettivi su 30 nei quali l’Emilia-Romagna è in una situazione migliore o analoga rispetto a quella a livello nazionale. Nettamente al di sopra dell’andamento del Paese in voci importanti come: disoccupazione, giovani che non studiano e non lavorano (NEET), spesa per ricerca e sviluppo, abbandono scolastico, scuola dell’infanzia, disuguaglianza dei redditi, copertura vaccinale.

Oggi sui siti istituzionali della Regione Emilia-Romagna e degli altri 16 Enti che hanno aderito al progetto di territorializzazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, vengono pubblicate le valutazioni comparate dell’andamento dei diversi livelli territoriali e istituzionali (nazionale, regionale, provinciale o di Città metropolitana, di Unione di Comuni o comunale) rispetto al conseguimento dei 35 obiettivi quantitativi della Strategia regionale selezionati nel Documento di economia e finanza (DEFR) 2023-2025.

L’occasione per fare il punto su quanto fatto in Emilia-Romagna e in generale sui temi della programmazione strategica e operativa nella realtà degli enti territoriali è l’evento “La territorializzazione dell’Agenda 2030 Emilia-Romagna. Il sistema multilivello della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile”. All’incontro -che si tiene questa mattina a Bologna, in Regione – partecipano Andrea Orlando (Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta della Regione Emilia-Romagna), Federico Olivieri (ricercatore senior ASviS), Walter Vitali, (coordina il gruppo di lavoro sul goal 11 di ASviS) e Irene Priolo (vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega a Transizione ecologica e Contrasto al cambiamento climatico).

“L’Emilia-Romagna crede negli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 dell’Onu ed è al lavoro per attuarli attraverso la nuova stagione di pianificazione e le politiche definite su scala regionale- spiega Priolo-. A questo si unisce il fondamentale lavoro di squadra con i territori. Servono collaborazione, coinvolgimento e impegno di tutti, dalle istituzioni ad ogni livello di governo, fino ai singoli cittadini- continua-, per un grande gioco di squadra di cui serve monitorare i risultati, passo dopo passo, per verificare con puntualità i progressi compiuti e definire le migliori strategie necessarie a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.

Gli obiettivi quantitativi selezionati sono contenuti in Strategie di settore approvati dai livelli istituzionali (Unione europea, Stato o Regione Emilia-Romagna, ricavati dal confronto con i best performer europei e regionali, individuati dagli esperti ASviS o ricavati con il metodo Eurostat.

La valutazione quantitativa è messa in relazione con le competenze degli Enti stessi e con le politiche attuate per conseguire gli obiettivi, a partire dal Documento unico di programmazione (DUP) annuale.

È la prima volta che in una Regione italiana si realizza un progetto di così ampio di sistema multilivello, così come auspicato nella proposta di nuova Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS) in corso di approvazione definitiva.

Il progetto ha coinvolto 16 Enti locali oltre alla Regione Emilia-Romagna: la Città metropolitana di Bologna; le Province di Modena, Piacenza e Ravenna; le Unioni dei Comuni Bassa Romagna, Rubicone e Mare, Terre d’Argine, Valli del Reno, Lavino e Samoggia; i Comuni di Albareto, Bologna, Cesena, Civitella di Romagna, Monte San Pietro, Parma, Piacenza e Reggio Emilia.

L’obiettivo ora è di aggiornare costantemente anno dopo anno l’andamento del posizionamento rispetto al conseguimento degli obiettivi quantitativi con relative politiche messe in atto dagli enti locali, estendendo il progetto a quanti più enti locali possibili della Regione.

Oltre ad orientare tutta l’azione amministrativa verso la sostenibilità dello sviluppo, le valutazioni associate alle politiche degli Enti servono ad offrire un quadro di riferimento relativo al proprio territorio per le pratiche di sostenibilità di cittadini, imprese e associazioni. Il conseguimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile, infatti, non dipende solo dal settore pubblico e richiede il concorso di tutti.

I soli 5 target sui quali si registrano andamenti sotto la media nazionale, riguardano ambiti nei quali o la Regione non ha alcuna possibilità di influire (quota di dipendenti con paga bassa; affollamento delle carceri) o che riguardano l’intero Bacino Padano e quindi tutte le Regioni interessate (qualità dell’aria; emissioni di anidride carbonica), o per i quali le informazioni statistiche ufficiali non descrivono adeguatamente il fenomeno a livello territoriale (utilizzo dei fertilizzanti in agricoltura), sui quali comunque prosegue il lavoro attraverso misure o proposte regionali, la cui efficacia dipende però in larga misura da misure di area vasta e, soprattutto, nazionali, del sistema Paese.

Cresce del 25% la platea degli studenti delle superiori che beneficeranno delle borse di studio regionali

Cresce del 25% la platea degli studenti delle superiori che beneficeranno delle borse di studio regionaliPiù è difficile il contesto economico, più risulta fondamentale investire sull’istruzione per non lasciare indietro nessuno.

Saranno 13.300 gli studenti che riceveranno le borse di studio finanziate dalla Regione Emilia-Romagna per l’anno scolastico 2022-23, con una crescita del 25% rispetto all’anno precedente, in cui erano stati 10.672. Il tutto grazie allo stanziamento che la Giunta ha voluto aumentare di 500mila euro, portandolo a 2,75 milioni.

“In un contesto economico mondiale reso incerto dai conflitti in corso, dagli aumenti dei costi delle materie prime e dall’inflazione, la Regione Emilia-Romagna non arretra sull’impegno di garantire il diritto allo studio e contrastare l’abbandono scolastico, anzi incrementiamo le risorse -commenta l’assessora alla Scuola Paola Salomoni.- Mentre non abbiamo ancora certezze sui fondi che stanzierà il Governo, abbiamo deciso di fare la nostra parte senza attendere oltre per supportare le famiglie di tutti i ragazzi e le ragazze che ne hanno diritto”.

I finanziamenti regionali, infatti, garantiranno le borse di studio per gli studenti del primo e del secondo anno delle scuole secondarie di secondo grado o iscritti ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). Per i restati studenti, per i quali la Regione ha già predisposto le graduatorie, occorrerà attendere il decreto ministeriale che stabilisce il riparto tra le Regioni dei fondi dedicati.

Le borse di studio

Le borse ammontano a 183 euro e saranno erogate direttamente dalle province e dalla Città metropolitana di Bologna a tutti gli aventi diritto che hanno risposto ai bandi nel periodo previsto tra il 5 settembre e il 26 ottobre scorso. Si tratta di ragazzi e ragazze appartenenti a nuclei familiari con Isee inferiore a 15.748 euro. È prevista poi una borsa maggiorata del 25%, pari cioè a 229 euro, per gli studenti che hanno conseguito una media pari o superiore al 7 e per quelli con disabilità. Complessivamente le risorse necessarie per conferire tali borse ammontano a 2.750.472 euro, con un incremento del 25% rispetto alla quota prevista per l’anno accademico precedente.

La distribuzione provinciale delle borse di studio

Nel territorio provinciale di Piacenza sono state assegnate 802 borse di studio per un ammontare complessivo di 167.696 euro, a Parma 1.455 borse per 298.189 euro, a Reggio-Emilia 1.706 borse per 352.908 euro, a Modena 2.381 borse per 489.497 euro, a Bologna 2.599 borse per 533.945 euro, a Ferrara 671 borse per 139.859 euro, a Forlì-Cesena 1.525 borse per 315.737 euro, a Ravenna 1.082 borse per 226.204 euro, a Rimini 1.079 borse per 226.437 euro.

Maltempo, Coldiretti: fuochi nei frutteti al gelo, ma SOS siccità

Maltempo, Coldiretti: fuochi nei frutteti al gelo, ma SOS siccitàAccesi i fuochi per scaldare le piante nei frutteti al gelo dove si rischia di perdere gemme e piccoli frutti già sugli alberi dopo un inverno caldo e secco con il 30% di piogge in meno e che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare una temperatura di 1,38 gradi in più al Nord dove nei frutteti vengono usate anche ventole e irrigazioni antigelo per salvare i raccolti. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti in riferimento al crollo delle temperature notturne sotto zero che sta colpendo l’Italia alla vigilia di Pasqua in una situazione di piena emergenza siccità con il Po mai così basso in questo periodo, neve dimezzata sulle montagne e livelli dei laghi ai minimi.

E mentre le primizie della pianura padana sono colpite dal gelo, il Po – evidenzia Coldiretti – è a -3,6 metri sotto lo zero idrometrico con le sponde ridotte a spiagge di sabbia al Ponte della Becca, la neve fra Lombardia e Piemonte è calata di oltre il 50% tagliando le riserve idriche per l’estate e i laghi boccheggiano con il Garda che è ai minimi storici del periodo, mentre i livelli di Como e il Maggiore sono ampiamente sotto la media.

Una tenaglia climatica tra freddo e siccità che – sottolinea la Coldiretti – si abbatte su una natura in tilt con le coltivazioni che si erano risvegliate prima del solito ingannate dalle temperature anomale, con il rischio adesso di perdere i raccolti di un anno di lavoro.

Una situazione che ha fatto entrare anche in funzione i ventilatori antigelo che mescolando gli strati più caldi dell’aria a 14 – 15 m sopra il terreno con quella più fredda che circonda gli alberi permettono di creare una barriera protettiva in grado di salvare i piccoli frutti in maturazione. Ma dall’assalto del gelo gli agricoltori si difendono anche usando il freddo stesso con dei vaporizzatori d’acqua che creano una patina su rami e frutticini che ghiaccia senza soffocare o bruciare la pianta proteggendola al tempo stesso dal crollo eccessivo delle temperature.

I raccolti – spiega Coldiretti – sono sempre più esposti alle conseguenze dei cambiamenti climatici che nell’ultimo anno hanno causato danni per oltre 6 miliardi all’agricoltura italiana. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

LepidaTV, dall’intervista al cantautore Manuel Agnelli al servizio sul cortometraggio ‘Le pupille’, alla nuova video-ricetta di Orietta Berti

LepidaTV, dall’intervista al cantautore Manuel Agnelli al servizio sul cortometraggio ‘Le pupille’, alla nuova video-ricetta di Orietta Berti“E’ impossibile essere David Bowie. Per rendere di nuovo vivo qualcosa bisogna avere il coraggio di essere se stessi”. C’è anche l’intervista al cantante degli Afterhours, Manuel Agnelli – protagonista di ‘Lazarus’, lo spettacolo in scena nei teatri dell’Emilia-Romagna – tra i nuovi contributi video di Lepida TV, la piattaforma on demand che racconta la regione: https://www.lepida.tv/.

Le 14 playlist tematiche si arricchiscono di oltre 30 nuovi prodotti audiovisivi realizzati dagli assessorati e le agenzie regionali. Oltre alle interviste ai protagonisti e al regista dello spettacolo ‘Lazarus di David Bowie’, nella categoria ‘Arte e Cultura’ sono disponibili anche alcuni speciali, sempre realizzati dall’assessorato regionale alla Cultura, dedicati alle grandi produzioni cinematografiche sostenute dalla Regione come ‘Le pupille’, il cortometraggio di Alice Rohrwacher presentato agli Oscar come Best Live Action Short Film. Continua poi la consueta pubblicazione delle puntate di ‘Viralissima International’, il festival musicale digitale realizzato in collaborazione con Ater Fondazione e LepidaTV.

Per quanto riguarda le altre categorie, sono online la nuova puntata di ‘Una ricetta con Orietta’ – miniserie web in cui la cantante emiliana racconta le 44 eccellenze Dop e Igp della Food Valley emiliano-romagnola-, i video dedicati agli alberi monumentali dell’Emilia-Romagna, quelli di Art-ER sulle opportunità della legge regionale per attrarre i giovani talenti, la nuova campagna sanitaria sull’endometriosi ‘Non è normale che faccia così male’, e alcuni contributi sui progetti regionali di inclusione sociale.

I nuovi documentari D.E-R

Inoltre, nella categoria ‘Raccontando’, sono disponibili dieci nuovi documentari della piattaforma ‘Documentando’, l’archivio del documentario italiano, realizzato dall’associazione D.E-R Documentaristi Emilia-Romagna.

I nuovi titoli: Ragazzi di pianura di Giovanni Martinelli, Banliyo – Banlieue di Francesco Ragazzi e Federico Ferrone, Bologna raccontata di Enza Negroni, Fisarmoniche di Francesco Paladino, Amelia di Scrimieri Chiara Idrusa, Olga e il tempo: una trilogia cinematografica di Manuele Cecconello, Piccolo cane nero – Storie di case del popolo, di Danilo Caracciolo e Roberto Montanari, Note a margine – Appunti per un film sul 7 luglio di Nico Guidetti, Bologna la nera di Alessandro Cavazza, Meno male è lunedì di Filippo Vendemmiati.

 

Palinsesto Live: Nuova stagione di ‘Sul Filo del tempo’

Infine, a partire da sabato 8 aprile, riparte la programmazione di ‘Sul filo del tempo’, il format dell’Università di Bologna sviluppato in collaborazione con Lepida TV e il Master in Giornalismo dedicato ai libri di storia. La terza stagione conta otto puntate che saranno diffuse ogni sabato alle 18.30, sul palinsesto live di LepidaTv www.lepida.tv e su Smart Tv al canale 80 del digitale terrestre.

Le puntate resteranno poi disponibili sul palinsesto on demand, all’interno della ‘Serie’ dedicata al programma.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 7 aprile 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 7 aprile 2023Al mattino cielo sereno o poco nuvoloso con progressivo aumento della nuvolosità a partire dal settore occidentale. Già dalla tarda mattina avremo le prime precipitazioni sulle province occidentali in estensione nel corso del pomeriggio su tutta la regione. Localmente i fenomeni potranno essere a carattere di rovescio temporalesco. Quota neve intorno a 1500 metri in abbassamento fino a circa 1200 metri. Temperature minime in rialzo con valori compresi tra 2 e 6 gradi, qualche grado in meno nelle aree di aperta campagna; massime stazionarie o in lieve locale aumento comprese tra 12 e 16 gradi. Venti deboli variabili, tendenti a disporsi dai quadranti orientali sul mare e sulla costa e da sud-ovest sui rilievi. Mare poco mosso.

(Arpae)

Soluzioni Internet veloce a Modena e provincia: quali sono le migliori e a cosa fare attenzione

Soluzioni Internet veloce a Modena e provincia: quali sono le migliori e a cosa fare attenzioneLa buona notizia è che la maggior parte del territorio è ormai cablato e raggiunto dalla fibra e non dovrebbe essere difficile, per questo, godere di una connessione veloce, stabile e sicura in casa, in ufficio, in negozio. Quali sono le migliori soluzioni Internet veloce a Modena e in provincia, però, e soprattutto di cosa tenere conto al momento di scegliere tra l’una e l’altra?

Dalla copertura alla velocità garantita: assicurarsi le migliori soluzioni Internet veloce a Modena e provincia

Forse una delle più importanti accortezze è verificare la copertura della propria zona da parte dell’operatore – o degli operatori – a cui si è interessati. Si può fare direttamente in Rete, in genere da un’apposita pagina sul sito del gestore telefonico o in alternativa usando uno dei numerosi siti ad hoc. Basta inserire il proprio indirizzo completo e aspettare i risultati che in genere non indicano solo se l’operatore in questione offre soluzioni Internet veloce nell’area di riferimento, ma anche il tasso di copertura: una percentuale più alta corrisponde, va da sé, a una migliore connettività.

Il secondo passo per scoprire quali sono le migliori soluzioni Internet veloce a Modena e in provincia, e più in generale nella zona di proprio interesse, è effettuare un test di velocità. Gli step da seguire non sono molto diversi da quelli appena descritti: basta collegarsi in Rete con il proprio PC o con un altro dispositivo – preferibilmente tra quelli che si intendono connettere alla nuova linea Wifi casa – e digitare l’indirizzo di riferimento o far geolocalizzare il proprio device per scoprire qual è la velocità massima di download garantita nella zona dai diversi operatori. Il valore può non essere lo stesso della velocità di connessione nominale e, cioè, della velocità di connessione dichiarata nel materiale informativo o pubblicitario: la soglia da ricordare è quella, ormai garantita dalla maggior parte dei gestori e nelle maggior parte delle zone d’Italia, di 100 Mbps a partire dalla quale si può effettivamente parlare di Internet veloce.

Una velocità maggiore, di 1 Gbps come ormai promettono molte soluzioni Internet casa, è davvero indispensabile? La domanda è quella a cui si dovrebbe provare a rispondere – nella maniera più oggettiva possibile – prima di andare alla ricerca di offerte Internet ultraveloci che possono avere un costo non indifferente. Nella maggior parte dei casi la risposta più onesta è: no. Le attività che classicamente si compiono in Rete da casa, come lavorare, guardare film o serie TV, videochiamare amici o familiari, eccetera, non comportano infatti volumi di traffico o consumo di dati tanto consistenti come si potrebbe immaginare.

Diverso è, invece, se si prevede che un gran numero di dispositivi si attaccheranno alla stessa linea WiFi: in questo caso la velocità di connessione può effettivamente diminuire, facendo caricare le pagine più lentamente o rallentando o bloccando l’esecuzione di video e altri media, e per ovviare potrebbe aver senso cercare pacchetti ad hoc.

Non si può non accennare infine al fatto che esigenze specifiche, specie legate a particolari problemi di connettività della propria zona, potrebbero rendere quelle basate sulla FWA non solo le migliori soluzioni Internet veloce ma le uniche disponibili.

Aggiornamenti in merito alle chiusure programmate sulla Tangenziale di Bologna

Aggiornamenti in merito alle chiusure programmate sulla Tangenziale di BolognaSulla Tangenziale di Bologna, sono state annullate le chiusure notturne del tratto compreso tra lo svincolo 6 “Castelmaggiore” e lo svincolo 5 “Quartiere Lame”, verso la A1 Milano-Napoli/Casalecchio di Reno, che erano previste nelle tre notti consecutive di mercoledì 5, giovedì 6 e venerdì 7 aprile, con orario 22:00-6:00.

Europa, il presidente della Regione, Bonaccini incontra a Bruxelles il commissario Gentiloni e l’ambasciatore Favi

Europa, il presidente della Regione, Bonaccini incontra a Bruxelles il commissario Gentiloni e l’ambasciatore Favi
Bonaccini con Paolo Gentiloni

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha incontrato oggi a Bruxelles il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, e Federica Favi, Ambasciatore d’Italia nel Regno del Belgio, in carica da poche settimane.

In particolare, fra i temi affrontati, il confronto è stato sull’efficace utilizzo dei fondi europei, fondamentale per l’intero Paese e i territori. In Emilia-Romagna, a nemmeno un anno dall’approvazione dei Programmi operativi da parte della Commissione UE, è già stato programmato un terzo delle risorse assegnate con la nuova programmazione al 2027 (più di 3 miliardi di euro) ed entro giugno saranno 87 i bandi e gli avvisi regionali approvati, per un totale di 1 miliardo di euro. A beneficio di cittadini, enti locali e imprese.

Bonaccini con Federica Favi

“Inoltre – afferma Bonaccini- abbiamo concordato che in autunno presenteremo a Bruxelles il Tecnopolo di Bologna, la cittadella della scienza nata grazie all’impegno condiviso di UE, Governo italiano e Regione che fa dell’Emilia-Romagna la piattaforma europea dei Big Data e delle nuove tecnologie. Una infrastruttura, con il Data Centre del Centro meteo europeo e il supercomputer Leonardo, al servizio dell’Italia e dell’Europa. Per lo sviluppo di applicazioni pratiche che migliorino la vita quotidiana delle persone (salute, mobilità sostenibile, lavoro, tempi delle città), il contrasto ai cambiamenti climatici e la crescita sostenibile”.

Infine, il presidente ha fatto il punto sulla programmazione 2023 della presenza della Regione presso le istituzioni europee, con Lorenza Badiello e tutto lo staff della rappresentanza dell’Emilia-Romagna a Bruxelles. “E’ grazie a loro- chiude Bonaccini- se possiamo sempre vantare ottimi risultati”.

 

PNRR: alla Provincia di Modena assegnati 41 milioni di euro per 52 interventi

PNRR: alla Provincia di Modena assegnati 41 milioni di euro per 52 interventiAmmontano a 41 milioni di euro, le risorse del Pnrr già assegnate alla Provincia di Modena per un totale di 52 interventi finanziati, con progetti di varia tipologia che prevedono nuovi edifici scolastici, nuove palestre, la messa in sicurezza delle strutture mediante miglioramenti sismici, opere di messa in sicurezza impiantistica e antincendio, oltre alla manutenzione straordinaria per la funzionalità degli edifici scolastici, come ad esempio il rifacimento dei servizi igienici, serramenti, coperture e impianti.

In particolare, ad oggi sono stati già terminati 26 cantieri per un ammontare complessivo di circa sei milioni di euro, sono in corso sei cantieri per un ammontare complessivo di otto milioni 600mila euro e stanno per essere avviati 14 cantieri per un importo di circa 21 milioni di euro.

Sono inoltre in fase di avviamento sei nuovi progetti, i cui finanziamenti sono stati appena concessi per  quasi 13 milioni di euro.

Per il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia «una delle fasi più critiche dell’attività di gestione dei fondi Pnrr, è quella del monitoraggio mensile richiesto e della rendicontazione, che vengono effettuati attraverso il portale ReGis, la piattaforma unica attraverso messa a disposizione dal Governo su cui è possibile compiere tutta una serie di operazioni per rispettare gli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure e dei progetti finanziati dal Pnrr. La complessità del sistema, che continua a cambiare interfaccia e contenuti, oltre che l’assenza di linee guida– prosegue Braglia – rende queste operazioni molto complesse e artificiose, col rischio concreto di perdere finanziamenti già assegnati».

Per la Provincia la soluzione potrebbe essere quella di «avere a disposizione personale dedicato a queste operazioni, da affiancare a quello interno e dei cinque esperti “facilitatori” messi a disposizione dal Governo e dalla Regione Emilia-Romagna, così da supportare anche i Comuni, che in questi mesi ci stanno chiedendo aiuto proprio per la gestione di queste fasi».

Inoltre, a causa dell’incremento dei prezzi di questi mesi, per molti interventi  il finanziamento concesso è risultato insufficiente e la Provincia di Modena ha dovuto stanziare complessivamente tre milioni 740mila euro per poter portare a conclusione i progetti, ma tale somma è destinata ad aumentare, visto l’andamento in continua crescita dei prezzi di costruzione e considerato che è appena stato pubblicato dalla Regione Emilia-Romagna il nuovo prezzario che prevede ulteriori aumenti. I progetti in corso sono quindi in fase di rielaborazione e ricalcolo dei prezzi.

CINQUE CANTIERI IN CORSO, 14 PRONTI A PARTIRE. NUOVE SCUOLE E PALESTRE, LAVORI CONCLUSI ENTRO IL 2026

Sono cinque i cantieri Pnrr della Provincia di Modena attualmente in fase di lavorazione per un ammontare complessivo di otto milioni di euro e sono il nuovo edificio scolastico all’istituto Formiggini di Sassuolo per sei milioni 800mila euro, il rifacimento della copertura e dei serramenti esterni al Muratori di Modena per 300mila euro, il miglioramento sismico della palestra dell’istituto Morante di Sassuolo per 500mila euro, la ristrutturazione del seminterrato dell’istituto Paradisi di Vignola e il rifacimento della copertura del Calvi Morandi di Finale Emilia per 250mila euro.

Oltre a questi lavori, già partiti, sono in fase di avviamento 14 cantieri Pnrr per un importo di circa 21 milioni di euro, tra cui il nuovo edificio al polo Selmi Corni (la cosiddetta scuola jolly), per oltre tre milioni 400mila euro, il miglioramento sismico della palestra dell’istituto Fermi di Modena per 600mila euro, la nuova palestra al polo Cavazzi Sorbelli Marconi di Pavullo per due milioni 500mila euro, la ristrutturazione della palazzina C dell’istituto Spallanzani di Castelfranco Emilia per tre milioni di euro, il miglioramento sismico e la ristrutturazione dell’aula magna dell’istituto Barozzi di Modena per tre milioni 800mila euro e i miglioramenti sismici della palazzine A oltre alla ristrutturazione della palazzina ottogonale dell’istituto Corni di Modena per complessivi tre milioni 500mila euro. A questi interventi se ne aggiungono altri, su diversi istituti superiori modenesi, per oltre due milioni di euro.

Per questi cantieri l’avvio dei lavori è calendarizzato entro quest’anno con tempi di realizzazione che prevedono la conclusione delle opere entro il 2026.

Sono inoltre in fase di elaborazione sei nuovi progetti, finanziati tra febbraio e marzo 2023, per quasi 13 milioni di euro, tra cui il miglioramento sismico della palestra dell’istituto Meucci di Carpi per un milione 650mila euro, la nuova palestra al polo scolastico Selmi Corni di Modena per due milioni e mezzo di euro e la messa in sicurezza e riqualificazione della palestra dell’istituto Barozzi di Modena per un milione 500mila euro.

Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna, c’è il primo bando

Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna, c’è il primo bandoGli spazi in cui hanno vissuto, gli affacci, gli oggetti cari di una vita, gli strumenti del lavoro quotidiano e i frutti dell’ingegno. La Regione conferma il proprio sostegno alle “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”, in particolare le strutture individuate dalla prima campagna di riconoscimento per l’assegnazione dell’apposito marchio.

Lo fa stanziando 200mila euro, tramite un bando appena approvato dalla Giunta. Risorse destinate a sostenere progetti di valorizzazione e promozione delle Case, così da raggiungere una serie di obiettivi fissati dalla legge regionale 2/2022: catalogazione e studio del patrimonio culturale; incremento dell’accessibilità e miglioramento dei percorsi di visita; potenziamento della fruizione pubblica e della comunicazione tramite l’organizzazione di mostre, programmi culturali, progetti digitali e multimediali, residenze per artisti e ricercatori, progetti di educazione al patrimonio culturale; promozione del turismo attraverso lo sviluppo di itinerari, percorsi collegati ai paesaggi culturali e progetti di smart tourism.

Il bando: tempi e modalità

Le domande dovranno essere inviate per via esclusivamente telematica, tramite piattaforma web raggiungibile dal portale del Settore Patrimonio culturale della Regione, a partire dalle ore 10 del 15 maggio ed entro le ore 16 del 23 giugno 2023.

Le risorse finanziarie per l’attuazione del bando trovano copertura in appositi capitoli di bilancio relativi alla legge regionale 18/2000 (“Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali”). I limiti minimi e massimi di spesa ammissibile per ciascun progetto sono rispettivamente di 5mila euro e di 20mila euro. Il contributo massimo che verrà concesso per ogni progetto è pari all’80% dei costi preventivati e non potrà comunque superare l’importo di 16mila euro.

I destinatari

Tra i soggetti che hanno ottenuto il riconoscimento del marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” (consegnato ufficialmente venerdì 31 marzo scorso nella Sala dello Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna), possono presentare domanda Comuni, Unioni comunali, organizzazioni e istituzioni culturali, ossia fondazioni e altri enti, comprese le associazioni, che hanno sede legale in Emilia-Romagna. I soggetti privati non possono partecipare direttamente ma solo tramite un accordo di rete con altri soggetti che hanno ottenuto il riconoscimento del marchio, o con il Comune del luogo in cui ha sede la dimora.

Case e studi degli illustri, le 52 strutture riconosciute

Le 52 strutture riconosciute (l’81% delle domande pervenute) con il marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” fanno riferimento a 9 famiglie e 55 personaggi. Di questi, 18 sono artisti (tra cui Gino Covili, Angelo Davoli, Pietro Ghizzardi, Cesare Leonardi, Giorgio Morandi, Guerrino Tramonti, Wolfango, Carlo Zauli), 14 personaggi storici (come Francesco Baracca, Ugo Boncompagni / papa Gregorio XIII, Alcide Cervi e i suoi figli, Giuseppe Garibaldi, Aurelio Saffi), 8 letterati (Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Giosue Carducci, Tonino Guerra, Marino Moretti, Giovanni Pascoli, Renato Serra), 5 musicisti e cantanti (Secondo Casadei, Luciano Pavarotti, Gioacchino Rossini, Arturo Toscanini, Giuseppe Verdi), 4 scienziati e inventori (Raffaele Bendandi, Cesare Maltoni, Guglielmo Marconi, Cesare Mattei), 3 cineasti (Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Mario Lanfranchi), 3 collezionisti (Luigi Magnani Rocca, Luigi Parmeggiani, Renzo Savini).

Informazioni sul bando all’indirizzo https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it/avvisi-e-bandi/case-studi-persone-illustri-2023.

Formigine sul podio provinciale per pernottamenti e numero di turisti

Formigine sul podio provinciale per pernottamenti e numero di turistiFormigine conferma posizioni da podio per quanto riguarda il turismo. Infatti, secondo i dati elaborati dal Servizio statistica della Regione Emilia-Romagna relativamente all’anno 2022, a livello provinciale è seconda dopo Modena per numero di pernottamenti (147.484 in totale, +2,1% rispetto al 2021) e terza dopo la città capoluogo e Maranello per numero di turisti (47.979, + 7,8% rispetto al 2021).

La strategia perseguita dall’Amministrazione formiginese è quella di animare la città con molte iniziative, avvalendosi anche della collaborazione di esterni e associazioni. Molta attenzione viene portata sull’aspetto promozionale, grazie anche alla sinergia con l’Unione dei Comuni del Distretto ceramico, coordinata dallo Iat “Terra di Motori”.

Tra i prossimi eventi di richiamo ci saranno: la festa della frazione “Casinalbo al centro”, il 15 e 16 aprile con mercati, street  food e spettacoli; Formigine Comics, raduno in centro storico dei cosplayer il 29 e 30 aprile con sfilate, concerti e stand tematici; il percorso enogastromico nelle campagne “Magnalonga” che si terrà il 7 maggio. Nel fine settimana di metà maggio, il centro storico e il parco della Resistenza accoglieranno le auto e le mostre del Motor Valley, la fiera del verde Eutierra e la manifestazione “Attacchi di design” che riunirà molte unità cinofile delle Forze Armate, Forze dell’Ordine e soccorritori di Protezione Civile provenienti da tutto il mondo. La programmazione primaverile chiuderà in bellezza con due eventi firmati dalla Pro loco: il 21 maggio, rievocazione storica con proiezioni architetturali sulle mura del castello a tema matildico e la festa contadina nella tenuta di Ca’ del Rio “Amarenando” il 28 maggio.

Afferma l’assessore al Turismo e al coordinamento eventi Corrado Bizzini: “Il nostro sogno è quello di incentivare il turismo legato ai cammini; progetto al quale stiamo lavorando da qualche tempo e che vedrà una prima presentazione pubblica il prossimo 20 maggio presso il nostro monumento più antico: la Pieve di Colombaro”.

 

 

Gli accumuli di neve registrati in Emilia-Romagna nell’inverno 2022-2023

Gli accumuli di neve registrati in Emilia-Romagna nell’inverno 2022-2023Si è da poco conclusa la stagione invernale 2022-2023 ed è tempo di analizzare gli accumuli registrati in Emilia-Romagna. Un lavoro possibile grazie al progetto di segnalazione e misurazione della neve a cura di Centro Meteo Emilia Romagna ODV.

Il progetto, nato nel 2019, rappresenta una forma di volontariato scientifico partecipativo unica nel suo genere, che permette di avere una fitta rete di dati sulla neve caduta sul territorio regionale e soprattutto coerente e confrontabile di anno in anno.

La qualità delle misurazioni è garantita non solo da una standardizzazione della metodologia di misura, ma anche dal costante impegno dello staff del CMER nel seguire passo dopo passo i numerosi volontari, ormai attorno a un centinaio, fornendo istruzioni e consigli e realizzando un continuo scambio di informazioni grazie ai volontari provenienti da diverse località del territorio.
Scendendo nello specifico, la località più nevosa dell’inverno 2022-23 appartenente alla rete è il Rifugio Vittoria al Lago Santo Modenese con 253 cm stagionali, mentre in assoluto la zona più nevosa è stata quella dell’Appennino Romagnolo, con valori stimati di 250-260 cm sopra i 1300 metri di quota.
Molto significativo l’evento del 21-23 gennaio 2023, di portata storica per la Romagna dove nell’entroterra si sono registrati fino a 1 metro di neve. Sempre sulla Romagna si è verificata l’unica nevicata rilevante per le aree di pianura, con accumuli tra 3 e 7 cm tra l’8 e il 9 febbraio 2023 e Valori di 15-20 cm sulle prime colline.
In Emilia le nevicate in pianura hanno prodotto accumuli scarsi mentre sulle aree di collina sono stati raggiunti complessivamente i 100-150 cm tra i 500 e gli 800 metri di quota.

Un importante ringraziamento va a tutti i segnalatori volontari che hanno contribuito al nostro progetto e, in attesa della prossima stagione invernale, l’Associazione Centro Meteo Emilia Romagna ODV invita chi fosse interessato a iscriversi al progetto!

Iscriviti qui al progetto neve!

© Centro Meteo Emilia Romagna ODV

Al via i lavori della nuova scuola dell’infanzia a Spezzano

Al via i lavori della nuova scuola dell’infanzia a SpezzanoPartirà la prossima settimana il cantiere delle opere di urbanizzazione, che prepara la realizzazione della nuova scuola dell’infanzia a Spezzano, nel comune di Fiorano Modenese.

La scuola, che sostituirà definitivamente Villa Rossi, è stata progettata in stretta collaborazione con l’autorità scolastica. Sarà bella e funzionale, all’avanguardia per le opportunità didattiche, sicura sul piano sismico, pressoché autosufficiente dal punto di vista energetico e quindi rispettosa dell’ambiente con emissioni in atmosfera minime, in quanto sarà un edifico “ad energia quasi zero” (NZEB).

La nuova scuola verrà costruita tra la scuola secondaria di primo grado ‘Francesca Bursi’ e via Ghiarella, nell’area oggi occupata dal grande parcheggio, una parte del quale verrà recuperato a verde. I nuovi stalli di sosta e la viabilità interna verranno ricavati nell’area oggi occupata dalla strada di accesso e nella adiacente zona verde.

Il cantiere in partenza durerà qualche mese e realizzerà dapprima le opere di urbanizzazione, cioè i parcheggi e la viabilità per un accesso sicuro sia alla futura scuola che alle Bursi. Particolare cura nella progettazione è stata posta al tema della mobilità e della sicurezza, con pista ciclabile e percorsi pedonali.

Dalla prossima settimana fino a giugno, quindi, cambierà la modalità di accesso alla scuola media Bursi e si ridurranno provvisoriamente i parcheggi, pur cercando di mantenerne  accessibili un numero adeguato alle necessità. Sarà garantito un ampio accesso pedonale sia alla scuola, sia al centro sportivo. L’Amministrazione ha inviato a tutte le famiglie degli studenti una comunicazione in merito all’avvio del cantiere e alla realizzazione della nuova scuola.

Terminata la prima fase di intervento,  il cantiere si sposterà nell’attuale parcheggio e lì verrà edificata la nuova scuola, inserita in un progetto complessivo e coordinato di polo scolastico che comprenderà anche  la nuova scuola primaria e la palestra in via don Minzoni, oggi in fase di progettazione, così come la rotatoria all’incrocio tra via Ghiarella e via don Minzoni.

“L’avvio di questo cantiere segna un punto importante nella storia della nostra comunità.  – sottolinea il sindaco di Fiorano Modenese, Francesco Tosi – I bambini trascorrono a scuola una parte importante della loro giornata, hanno il diritto di godere di scuole all’avanguardia, molto belle, molto funzionali, totalmente sicure e prive di barriere architettoniche, sostenibili dal punto di vista ambientale, a ‘consumo quasi zero’.

La scuola dell’infanzia che sostituirà Villa Rossi ha queste caratteristiche e lo stesso sarà per la nuova scuola primaria di cui è in corso la gara per la progettazione.

E’ importante che i cittadini sappiano che la scuola dell’infanzia con relative opere di urbanizzazione è già  finanziata e quindi non graverà a debito sul futuro dell’Amministrazione e dei cittadini.

Abbiamo sempre pensato che il livello di civiltà di un paese sia legato anche all’attenzione che viene rivolta alle scuole. Ci riferiamo non solo alla qualità dell’attività scolastica, ma anche all’edilizia scolastica, cioè quei luoghi fisici in cui i nostri bambini e ragazzi trascorrono una parte così significativa della propria giornata, luoghi che devono essere belli, totalmente sicuri e sostenibili per l’ambiente.

Il progetto comporta l’abbattimento di alcuni alberi, che però verranno sostituiti con un egual numero di nuove piante. Abbiamo parlato di questo con i ragazzi della scuola media  Francesca Bursi, che hanno dimostrato una viva sensibilità ambientale, che ho molto apprezzato. Li ho rassicurati  che comunque verrà ripristinato un numero di piante identico a quelle abbattute e in tal modo, considerato anche il basso livello di emissioni della nuova scuola, specialmente se paragonato alle caratteristiche dell’attuale Villa Rossi, il risultato finale sarà positivo.

Inoltre nella vicina area che ospiterà la scuola primaria, oggi priva di alberi, avverranno nuove piantumazioni.

Ci ho tenuto inoltre a far sapere ai ragazzi che a Fiorano negli ultimi anni gli alberi su suolo pubblico sono numericamente aumentati e ancora aumenteranno, grazie alle piantumazioni effettuate dal Comune”.

11 problemi più comuni delle auto con soluzioni semplici

11 problemi più comuni delle auto con soluzioni sempliciLe automobili sono uno dei mezzi di trasporto più comuni nel mondo odierno e, proprio come qualsiasi altra macchina, sono soggette a vari problemi. Tuttavia, molti di questi problemi possono essere risolti con soluzioni semplici. In questo articolo, discuteremo i 11 problemi più comuni delle auto con soluzioni semplici.

 

Problema: Batteria Scarica

Soluzione: Una batteria scarica è uno dei problemi più comuni delle auto, soprattutto nei mesi più freddi. La soluzione a questo problema è semplice; avviare la macchina con i cavi di avviamento o sostituire la batteria.

 

Problema: Pneumatico Sgonfio

Soluzione: Un pneumatico sgonfio è un altro problema comune che i proprietari di auto affrontano. Se hai una ruota di scorta, sostituire quella sgonfia con quella di scorta è la soluzione più semplice. Assicurati di sapere come cambiare la ruota in modo sicuro ed efficiente.

 

Problema: Surriscaldamento del motore

Soluzione: Il surriscaldamento del motore può essere causato da diversi motivi, tra cui bassi livelli di refrigerante, una ventola rotta o un radiatore otturato. Se noti che il contagiri sul cruscotto sta salendo, parcheggia e spegni il motore. Lascia raffreddare l’auto prima di controllare il livello di refrigerante e altre parti.

 

Problema: La macchina non parte ma il quadro si accende

Soluzione: Questo problema può essere causato da diversi problemi, tra cui una batteria scarica, un motorino di avviamento difettoso o un problema con il sistema di alimentazione. In primo luogo, controlla se i terminali della batteria sono corrosi o allentati e puliscili e stringili se necessario. Se la batteria sembra funzionare bene, prova ad avviare l’auto con i cavi di avviamento. Se si avvia, allora è probabilmente una batteria scarica che deve essere sostituita. Se l’avviamento con i cavi di avviamento non funziona, il problema potrebbe essere il motorino di avviamento o il sistema di alimentazione. Potrebbe essere necessario chiamare un meccanico per ulteriori diagnosi e riparazioni. Il problema della macchina non parte ma il quadro si accende è spiegato in dettaglio in questa guida.

 

Problema: Mancato Accensione del Motore

Soluzione: Un mancato accensione del motore è spesso causato da una candela difettosa o da un iniettore di carburante intasato. La sostituzione delle candele o la pulizia degli iniettori di carburante può risolvere il problema.

 

Problema: Spia Check Engine Accesa

Soluzione: La spia Check Engine è un avvertimento che qualcosa non va nella tua auto. Può essere attivata da una serie di problemi, che vanno dal tappo del serbatoio del carburante allentato al sensore dell’ossigeno difettoso. La soluzione più semplice è portare la tua auto da un meccanico e far eseguire un test diagnostico per identificare il problema.

 

Problema: Alternatore Difettoso

Soluzione: L’alternatore è responsabile della carica della batteria e dell’alimentazione del sistema elettrico dell’auto. Un alternatore difettoso può far scaricare la batteria e causare altri problemi elettrici. Se noti i fari o le luci interne che lampeggiano o la batteria dell’auto che si scarica frequentemente, potrebbe essere un segnale di un alternatore difettoso. Sostituiscilo il prima possibile.

 

Problema: Freni Che Scricchiolano

Soluzione: I freni che scricchiolano possono essere causati dalle pastiglie dei freni consumate, che devono essere sostituite. Non ignorare questo problema poiché può influire sulla performance di frenata e sulla sicurezza dell’auto.

 

Problema: Problemi di Trasmissione

Soluzione: I problemi di trasmissione possono essere causati da livelli bassi di fluido o da una frizione consumata. Se noti che la tua auto non cambia marcia correttamente, portala da un meccanico e fai controllare la trasmissione.

 

Problema: Parabrezza Rottura o Crepe

Soluzione: Un parabrezza rotto o crepato può essere un pericolo per la sicurezza, soprattutto quando si guida a velocità elevate. Ripara o sostituisci il parabrezza il prima possibile.

 

Problema: Filtro dell’Aria Sporco

Soluzione: Un filtro dell’aria sporco può ridurre l’efficienza del carburante e la performance dell’auto. Sostituisci regolarmente il filtro dell’aria, in base alle raccomandazioni del produttore dell’auto.

 

Questi sono alcuni dei problemi auto più comuni e le loro facili soluzioni. Prenditi sempre cura della tua auto e mantieni la sua manutenzione per evitare di incontrare questi problemi in primo luogo. Tuttavia, se incontri uno di questi problemi, ricorda di gestirlo prontamente e in sicurezza.

Boxe Academy Sassuolo alle fasi nazionali con due campioni regionali

Boxe Academy Sassuolo alle fasi nazionali con due campioni regionaliDomenica 2 aprile, a Carpi, si sono svolte le fasi eliminatorie regionali del campionato italiano di pugilato schoolboy e junior maschili, che hanno visto trionfare due pugili della Boxe Academy Sassuolo: Nicolò Martelli cat 54kg schoolboy e Bihrouz Hamza 57 kg schoolboy.

Jamali Youssef è risultato vicecampione regionale junior cat kg 80+. I tecnici all’angolo, Ivan Gelardi ed Enzo Lo Bascio.

Si tratta della prima esperienza agonistica con atleti così giovani per la Boxe Academy Sassuolo ssd, a termine di un anno intero di allenamenti specifici. Con loro, il weekend del 23 aprile, Boxe Academy Sassuolo prenderà parte alle fasi nazionali.

 

Dall’associazione ‘Qui dove batte il cuore’ uova e doni per la pediatria dell’Ospedale di Sassuolo

Dall’associazione ‘Qui dove batte il cuore’ uova e doni per la pediatria dell’Ospedale di SassuoloStamattina in Ospedale a Sassuolo l’Associazione “QUI DOVE BATTE IL CUORE” ha portato oltre 50 uova di pasqua e tantissimi giochi e libri per i bambini della Pediatria e per tutti i neonati presenti in Ostetricia, in vista delle imminenti festività pasquali. Grazie a tutti i volontari che si sono impegnati e a Jessica Primi, presidente dell’Associazione, che ha promosso sul territorio la campagna di raccolta dei fondi per questa splendida iniziativa.

A portare un sorriso ai piccoli pazienti ricoverati c’era anche la mascotte ‘Sonic’, personaggio della omonima serie tv e di molti celebri videogiochi che ha ballato e intrattenuto i bambini all’interno della sala ‘giochi’ del reparto.

Temple Green, il 15 e il 16 aprile nel parco ducale di Sassuolo nei pressi della “Casa nel Parco”

Temple Green, il 15 e il 16 aprile nel parco ducale di Sassuolo nei pressi della “Casa nel Parco”TEMPLE GREEN “La primavera del pensiero”, si svolge, nella sua seconda edizione, il 15 e il 16 aprile presso Parco Ducale di Sassuolo. E’ un progetto di sensibilizzazione su tematiche ambientali e di sostenibilità rivolto a tutta la cittadinanza. E’ un piccolo festival a cura dell’associazione culturale STED, centro di formazione e produzione teatrale modenese.

L’associazione STED, che dal 2021 gestisce il Temple Theater, il piccolo teatro situato al centro del parco ducale di Sassuolo, da molti anni si pone l’obiettivo di parlare dei grandi temi del presente attraverso le grandi opere del passato, con una particolare attenzione rivolta ai giovani e alle scuole.

In relazione alla comunità a cui si rivolge, STED ha sentito l’esigenza di parlare di ambiente, natura e sostenibilità. L’idea di affrontare queste tematiche nasce dall’incontro con i Fridays For Future di Sassuolo. Il sodalizio tra queste due realtà, così apparentemente distanti, ha portato alla creazione di un evento, che, sin dalla sua ideazione, desidera affiancare diversi tipi di proposte e attività, culturali e non, legate però ad un unico macro-tema: l’ecologia, il rispetto della natura, i temi del riuso e del riciclo e il rapporto uomo-natura.

Perché è meglio spegnere le luci se esco da una stanza?

Perché è bene differenziare la carta, la plastica e gli altri rifiuti?

Perché quel che scelgo di mangiare può avere un impatto sulla lotta ai cambiamenti climatici?

L’ambizione del TEMPLE GREEN è quella di rinnovare le strategie di comunicazione per riflettere sulla drammatica situazione ambientale che stiamo vivendo; la necessità del TEMPLE GREEN è quella di costruire un momento di confronto cittadino che dia spazio a chi vuole parlare di ambiente e sostenibilità.

Dalla durata di un solo giorno lo scorso marzo, quest’anno il TEMPLE GREEN estende la sua attività su due giorni, sabato 15 e domenica 16 aprile. Il programma è ampio, variegato e destinato a diversi tipi di utenti, dai più piccoli ai più grandi. In particolare, dalle 10 alle 18 di entrambi i giorni saranno presenti:

  • Conferenze di docenti universitari:
  • Spettacoli per adulti e bambini
  • Laboratorio per bambini
  • Banchi di associazionismo con attività collegate
  • Bancarelle di artigianato e mercatino dell’usato
  • Attività di Yoga al parco
  • Musica dal vivo
  • Street food plant based e area ristoro
  • Concorso fotografico

TEMPLE GREEN “La primavera del pensiero”, 15 e 16 aprile presso il Parco Ducale di Sassuolo.

 

Università: dai Big Data all’Intelligenza Artificiale: la Regione investe oltre 2,4 milioni per finanziare 28 dottorati di ricerca di alto profilo

Università: dai Big Data all’Intelligenza Artificiale: la Regione investe oltre 2,4 milioni per finanziare 28 dottorati di ricerca di alto profilo
Paola Salomoni (Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Intelligenza Artificiale, utilizzo dei Big Data in agricoltura, economia circolare, energie rinnovabili, mobilità sostenibile, strategie di contrasto della siccità.

La Regione Emilia-Romagna continua ad investire in ricerca e innovazione e stringe un patto con le università con sedi operative sul territorio regionale per dare un’accelerata alla formazione di una nuova leva di giovani di talento impegnati sui temi più avanzati della transizione verde e della crescita sostenibile.

Sono 28 i dottorati di ricerca di alto profilo che saranno sostenuti dalla Regione con un finanziamento di oltre 2,4 milioni di euro attraverso le risorse del Fondo sociale europeo Plus.

Il via libera è arrivato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, che ha approvato la proposta di candidatura presentata dall’Alma Mater di Bologna, in veste di capofila di una partnership che comprende anche l’Università di Modena e Reggio Emilia, quelle di Ferrara, di Parma, della Cattolica di Piacenza e del Politecnico di Milano.

La selezione delle candidature per l’ammissione ai singoli dottorati di ricerca sarà effettuata dalle singole Università attraverso appositi avvisi pubblici.

“Con questo nuovo investimento- sottolinea l’assessora regionale all’Università, Ricerca e Agenda Digitale, Paola Salomoni- puntiamo a favorire la crescita di una nuova generazione di ricercatori di grande professionalità e competenza impegnati a trovare concrete soluzioni alle sfide epocali che abbiamo di fronte. Un’iniziativa che si muove nel solco del Patto per il Lavoro e per il Clima sottoscritto dalla Regione con tutte le parti sociali per accelerare la transizione ecologica e digitale e che punta a fare sempre più dell’Emilia-Romagna la regione della conoscenza e dei saperi, in un rapporto di stretta sinergia con la rete degli atenei, i centri di ricerca e con il mondo delle imprese”.

 

Le caratteristiche dei nuovi corsi

I nuovi dottorati di ricerca finanziati da Viale Aldo Moro partiranno dal prossimo anno accademico 2023-2024, avranno una durata triennale o quadriennale, un carattere decisamente multidisciplinare e sono improntati alla stretta collaborazione tra atenei di diversi Paesi.

Saranno infatti ben 17 i percorsi formativi strutturati con la formula della co-tutela, cioè quelli nei quali i dottorandi svolgeranno periodi di studio e ricerca alternati presso l’Università di appartenenza e quella straniera partner, sotto la guida congiunta di due docenti dei rispettivi atenei.

Dei 28 corsi di alta formazione, 11 fanno capo all’Ateneo di Bologna, per un contributo massimo erogabile di circa 1 milione di euro, 5 all’Università di Modena e Reggio Emilia (410.000), altrettanti all’Università di Parma (416.000 euro) e a quella di Ferrara (413.000 euro), 1 a testa all’Università Cattolica di Piacenza (86.743 euro) e 1 al Politecnico di Milano (80.960 euro).

L’effettivo ammontare del finanziamento riconosciuto per ciascuna borsa di dottorato sarà determinato in funzione della durata del periodo di studio e ricerca, nonché dell’attivazione della co-tutela.

 

Le tematiche di maggior interesse

Tra le tematiche di maggior interesse affrontate nei corsi finanziati dalla Regione spiccano quelle che fanno riferimento alla Strategia di specializzazione intelligente 2021-2027, che delinea il nuovo orizzonte strategico per lo sviluppo della società e dell’economia regionale.

In quest’ambito rientrano gli studi sull’energia pulita, la valorizzazione del patrimonio culturale, la mobilità sostenibile e innovativa, la digitalizzazione, fino a tematiche di largo impatto sociale come la salute e il benessere delle persone.

Ulteriore riferimento programmatico è quello delineato nel Documento strategico regionale 2021-2027, che orienta la programmazione dei fondi gestiti dalla Regione verso gli obiettivi del Patto per il lavoro e per il clima.

Dal 19 aprile al BLA la rassegna “Il mondo nuovo”

Dal 19 aprile al BLA la rassegna “Il mondo nuovo”Moda e influencer, musica e serie tv, intelligenza artificiale, ambiente e lavoro: sono gli argomenti al centro della rassegna “Il mondo nuovo” che prende il via mercoledì 19 aprile alle ore 18.30 al BLA (via Silvio Pellico, 8). Nato dalla collaborazione tra biblioteca comunale e associazione Lumen, il programma proposto dal Comune fioranese si concentra sulla quotidianità, per svelarne i retroscena e gli sviluppi potenziali; una lente di ingrandimento sul presente, in modo da porre gli elementi per un fruttuoso dialogo intergenerazionale.

Gli appuntamenti – tutti della durata di un’ora circa – si terranno al BLA e saranno a ingresso libero e gratuito (fino ad esaurimento posti). I primi cinque sono alle 18.30 mentre l’ultimo alle 21.00; il primo s’intitola Dive e influencer nel sistema moda, dove Eleonora Chiais (Università di Torino e Bologna) condurrà un viaggio da Hollywood a TikTok, per comprendere i meccanismi della moda nel suo promuoversi e farsi elemento sociale. Per maggiori informazioni contattare la biblioteca: 0536/833403 o biblioteca@fiorano.it.

Questa rassegna non è che l’ultima di una lunga serie proposta presso la biblioteca di Fiorano, considerando gli ultimi anni. Un elemento che inorgoglisce molto l’Amministrazione, particolarmente attenta all’offerta culturale. Ecco le parole del vicesindaco Morena Silingardi: “Proporre una serie di rassegne di contenuto diverso al BLA, legate a tematiche solo apparentemente distanti tra loro, contribuisce a creare un pubblico fidelizzato e curioso che frequenta la biblioteca non solo per prenotare nuove uscite di libri, ma anche per approfondire argomenti e ampliare il proprio orizzonte di interessi. Il coinvolgimento di esperti, perlopiù docenti universitari, arricchisce le proposte di adeguata competenza. Si va in biblioteca e si impara qualcosa in più; ma lo si impara anche grazie alla piacevolezza dello stare insieme. Tutte le iniziative realizzate finora hanno intercettato attenzione e gradimento di pubblico, il ché ci rende molto felici e soddisfatti”.

A seguire una breve carrellata dei prossimi appuntamenti. La (nuova) serialità televisiva italiana: da Netflix alla rivoluzione di RaiPlay  è il titolo del secondo appuntamento, in programma mercoledì 26 aprile, con Paola Brembilla (Università di Bologna), che porrà particolare attenzione alle produzioni per teenager e a casi innovativi di grande successo come Skam Italia, Prisma, Mare Fuori. Mercoledì 10 maggio si parte da Mina e si arriva ai Måneskin in un dialogo con Lucio Spaziante (Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna) per capire come si crea nell’immaginario collettivo un’icona pop, mentre martedì 23 maggio la scrittrice e sceneggiatrice Natalia Guerrieri presenta il suo romanzo “Sono Fame” (Pidgin Edizioni, 2022), una storia di lavoro, sfruttamento, prevaricazione con protagonista una giovane rider. Stefano Pio Zingaro del Dipartimento di Informatica dell’Università di Bologna, mercoledì 31 maggio condurrà un incontro su intelligenza artificiale e creatività, utopie e distopie. La rassegna si chiude martedì 6 giugno eccezionalmente alle 21.00, con il meteorologo Luca Lombroso e il suo Attenti al Meteo – Tornado, alluvioni, grandine e saette (Edizioni Artestampa, 2022).

“Con l’aiuto di esperti – commenta il co-organizzatore Guglielmo Leoni di Lumen – indagheremo diversi aspetti della contemporaneità. Alcune di queste tematiche sembrano lontane ma sono già attive con forza nella realtà di tutti i giorni. L’intelligenza artificiale ad esempio fino a ieri era argomento per iniziati, oggi la usano i ragazzi per scrivere testi. È anche una sorta di “aggiornamento generazionale”, un modo per scoprire il dietro le quinte di tematiche che coinvolgono i giovani e che agli adulti è utile conoscere meglio”.

 

 

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