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Case e studi delle persone illustri: 30 progetti di valorizzazione e promozione finanziati per il 2023

Case e studi delle persone illustri: 30 progetti di valorizzazione e promozione finanziati per il 2023
Casa-Museo Baracca (ph: Regione Emilia Romagna)

Progetti di valorizzazione e attività di promozione. Incremento dell’accessibilità e miglioramento dei percorsi di visita. Potenziamento della fruizione pubblica grazie all’organizzazione di mostre, programmi culturali, progetti digitali e multimediali, residenze per artisti e ricercatori, progetti di educazione al patrimonio culturale. E ancora, promozione del turismo attraverso lo sviluppo di itinerari dedicati.

Sono 30 i progetti finanziati dal bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna per le case e studi degli illustri, case museo, dimore, abitazioni, studi e archivi di artisti, letterati, musicisti, cineasti, scienziati, inventori, collezionisti, personaggi storici e famiglie illustri. Il finanziamento ammonta complessivamente a circa 200mila euro.

I 30 progetti sono stati selezionati in base alla coerenza con gli obiettivi della normativa regionale di riferimento (Legge 2 del 2022), e cioè alla qualità e all’innovatività della proposta, all’estensione e alla ricaduta territoriale dell’intervento, per il coinvolgimento del pubblico giovanile e l’attenzione all’accessibilità, nonché alla sostenibilità finanziaria e alla presenza di risorse aggiuntive.
Di questi, 18 sono stati presentati da Comuni e Unioni comunali (finanziati per un ammontare di 115.900 euro), 12 da privati, associazioni, organizzazioni e istituzioni (83.400 euro).

“In Emilia-Romagna il settore Patrimonio culturale della Regione ha individuato, a oggi, più di 90 realtà- spiega l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-. Esiste un legame molto forte tra i luoghi e le persone che lo hanno abitato, ancora di più quando questi spazi sono stati anche di ispirazione o di creazione, e noi visitandoli possiamo conoscere ancora più da vicino gli artisti e gli illustri che lì hanno vissuto e operato. Per questo crediamo sia importante sostenere i progetti di valorizzazione di questi luoghi”.

Per ulteriori informazioni: Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”.

23enne destinatario di provvedimento restrittivo internazionale arrestato a Fiorano

23enne destinatario di provvedimento restrittivo internazionale arrestato a FioranoNella serata del 19 settembre, una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Fiorano Modenese, nel corso di un servizio perlustrativo, ha proceduto al controllo di una giovane albanese che si aggirava con fare sospetto per le vie del centro abitato.

Nel corso delle operazioni di identificazione, è emerso che nei suoi confronti era pendente un provvedimento di ricerca internazionale, ai fini estradizionali, per conto dello Stato albanese, con mandato di arresto emesso nel gennaio 2023 dal Tribunale Distrettuale di Diber, in quanto ritenuto responsabile di tentato omicidio, con pena massima di anni 10 di reclusione, per avere colpito, mediante l’utilizzo di un cacciavite, un suo connazionale, cagionandogli lesioni gravi. L’uomo, 23enne, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Modena e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Stabile in regione il volume d’affari delle costruzioni

Stabile in regione il volume d’affari delle costruzioniL’indagine sulla congiuntura di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.

L’attività nel trimestre.                                                                                                Il volume d’affari a prezzi correnti delle costruzioni in Emilia-Romagna nel secondo trimestre del 2023 risulta stabile rispetto all’omologo periodo dell’anno precedente (+0,0 per cento). Forti risultano le differenze registrate in base alle dimensioni di impresa. Più in dettaglio, risulta in contrazione il volume d’affari per le imprese di piccole dimensioni, quelle che hanno tra 1 e 9 addetti (-4,9 per cento); mentre è in aumento il corrispondente valore per le imprese di medie dimensioni (quelle con un numero di addetti tra 10 e 49; +2,4 per cento) e per quelle di grandi dimensioni (quelle che hanno tra 50 e 500 addetti; +7,6 per cento). Va comunque precisato che questi dati sono relativi al volume d’affari a prezzi correnti, quindi, risentono degli aumenti dei prezzi che hanno interessato in misura non secondaria questo settore dell’economia.

Nel corso dell’ultimo anno, la variazione del volume d’affari delle costruzioni dapprima abbondantemente positiva, è andata progressivamente smorzandosi fino al valore di questo trimestre. Sulla congiuntura di questo settore hanno certamente pesato una serie di fattori quali il protrarsi della guerra in Ucraina, con la conseguente pressione sui prezzi, l’aumento dei tassi d’interesse BCE per contrastare l’aumento dei prezzi – che ha pesato sia sul costo del denaro per le imprese, sia sulla domanda di mutui da parte delle famiglie per l’acquisto della casa – e – non ultimo – la riorganizzazione dei bonus fiscali che ne avevano sicuramente sostenuto la crescita.

Il registro delle imprese.
Confrontando il numero delle imprese del settore attive nel secondo trimestre di quest’anno con il corrispondente trimestre del 2022, è possibile notare una riduzione del numero delle imprese in regione pari al 2,5 per cento. Sostanzialmente analogo il dato relativo alla variazione del numero delle imprese registrate.

L’occupazione.
La rilevazione campionaria continua delle forze di lavoro di Istat permette di monitorare l’andamento dell’occupazione nel settore. I dati relativi al secondo trimestre dell’anno evidenziano un calo degli occupati rispetto all’anno passato del settore del 5,4 per cento a livello nazionale e del 4,7 per cento in Emilia-Romagna (pari a quasi 5.700 unità).

Anche Sassuolo bocciata la nuova modalità di raccolta rifiuti. Giudizio negativo sul livello di pulizia della città

Anche Sassuolo bocciata la nuova modalità di raccolta rifiuti. Giudizio negativo sul livello di pulizia della cittàQuesto è il quarto rapporto, nell’arco di un anno, che Federconsumatori Modena dedica al tema della soddisfazione dei cittadini per il livello di pulizia della propria città e rispetto al sistema di raccolta dei rifiuti per l’utenza domestica. Dopo Carpi e Modena nell’ottobre 2022, e di nuovo Modena ad agosto 2023, ecco ora Sassuolo, oggetto del presente rapporto.

In un anno oltre 6000 persone si sono espresse compilando i nostri questionari, e fornendo molte migliaia di osservazioni, richieste e consigli attorno alle domande aperte. Un momento democratico, riteniamo, da non sottovalutare. Se la tornata di indagini 2022 consegnava un quadro tutto sommato tranquillo, con un buon risultato su Modena ed uno più problematico su Carpi, ma comunque positivo, il 2023 può essere definito, sul fronte dei rifiuti “L’anno della crisi”. Una crisi nella quale emergono con chiarezza gli errori di progettazione, nella fase di transizione verso i nuovi modelli, commessi dalle Amministrazioni Locali e dal Gestore del servizio. Primo tra tutti il mancato avvio di un progetto partecipativo, che coinvolgesse i cittadini e le loro rappresentanze sin dalle prime fasi. Ci si è limitati all’informazione ai cittadini, che oggi hanno quasi sempre le informazioni sul “come fare”, ma molto raramente sul “perché va fatto”. L’assenza di un “Progetto di Comunità”, la mancata definizione di obbiettivi collettivi, ha contribuito a determinare uno scollamento che influisce negativamente, a Modena e Sassuolo, non solo sullo stretto tema dei rifiuti, ma in generale sul clima sociale nelle due città. Un modello “delicato” come quello introdotto nel 2023 a Modena e Sassuolo meritava ben altro approccio. Meritava la ricerca di una larga condivisione, e meritava la messa in campo di possibili correzioni e cambiamenti. Se questo non è avvenuto non è stato certo per una dimenticanza; il modello era chiuso, predefinito, governato dagli accordi sottoscritti. Un modello quindi ritenuto del tutto immutabile, dove gli spazi democratici non erano compresi e dove il rapporto con i cittadini era meramente informativo. Se queste sono le responsabilità in primis delle Amministrazioni Locali, va detto che si è inserita, nella vicenda, una variabile imprevista: l’incapacità di Hera, almeno nei mesi iniziali, di rispettare correttamente gli standard minimi di servizio. Nonostante le tempistiche dilatate, nonostante il “rodaggio” nelle realtà dove il modello è da tempo attivo, Hera è risultata chiaramente impreparata. Il Gestore, nonostante l’impegno innegabile dei propri operatori, è stato determinante, assieme ai cattivi comportamenti di una parte di cittadini, nel determinare la crisi dei rifiuti che ha coinvolto nel 2023 Modena e Sassuolo. Una crisi che non può essere superata con annunci roboanti rispetto alle dimensioni raggiunte, in pochi mesi, dalla raccolta differenziata, basati solamente su uno o due indicatori. Si tratta, va ricordato, di numeri autorilevati da Hera, rispetto ai quali è opportuno attendere le rilevazioni dei soggetti pubblici a ciò preposti. Nemmeno può essere risolta soltanto con la caccia a quei cittadini che si comportano male; un tema vero, un contrasto ed una dissuasione che debbono crescere, facendo però attenzione a possibili derive. Non possono essere distolte le energie dedicate alla sicurezza urbana, dedicandole sempre di più alla ricerca di quei pessimi cittadini che abbandonano rifiuti in ogni luogo del territorio. Se c’è un problema di modello è sul modello che bisogna intervenire, non su uno degli effetti.

I principali numeri della nostra indagine. La prima indagine sul ciclo dei rifiuti a Sassuolo, condotta da Federconsumatori in collaborazione con la CGIL, restituisce, come anticipato, un quadro caratterizzato da varie ed importanti problematicità. A otto mesi dall’inizio del percorso informativo alla cittadinanza sulle nuove modalità di raccolta e a sei mesi dall’avvio della graduale riorganizzazione dei servizi sul territorio comunale prevalgono nettamente, nel giudizio dei cittadini, le valutazioni negative. Hera ha dichiarato che il nuovo modello sta già registrando buone performance. La differenziata avrebbe già superato l’80%, mentre sono prevedibili risultati ancora più positivi rispetto alla produzione di indifferenziata, che a Sassuolo nel 2022 è stata pari a 241 kg per abitante (contro una media provinciale di 168 Kg, e con i comuni di Cento e Casalecchio di Reno, appartenenti alla stessa fascia demografica, che registrano una raccolta media di indifferenziata pro capite pari a 120-130 Kg/anno). Con il modello attuale Sassuolo può ambire a raggiungere rapidamente gli obiettivi individuati dalla pianificazione regionale in materia di rifiuti. Si tratta di risultati che sarebbero importantissimi, frutto di un lavoro impegnativo, che non può che essere elogiato, ma che rischiano – anche qui – di essere raggiunti senza avere dietro una gran parte dei propri cittadini e cittadine; senza il consenso, senza la condivisione, senza la passione e l’impegno necessari per raggiungere quel risultato. A Sassuolo il dissenso nei confronti della situazione attuale del servizio trova la sua base nella valutazione dell’attuale decoro del territorio comunale. Con riferimento al livello di pulizia della città, quelli rilevati sono numeri durissimi; la percentuale di sassolesi insoddisfatti per il livello di pulizia della città sfiora il 70%. Il giudizio medio, il voto da 1 a 10 sulla pulizia della città, si attesta a 4,2 punti, mentre il 79% dei cittadini ritiene che negli anni il livello di pulizia della città sia peggiorato. E’ forte anche l’insoddisfazione registrata rispetto all’assistenza ai cittadini nella delicata fase di cambiamento di modello della raccolta dei rifiuti; il 70% di chi si è rivolto al Comune o a Hera (soggetti spesso intercambiabili per competenze nell’immaginario di molti utenti) è rimasto insoddisfatto. I sassolesi sono certamente irritati per la forte crescita degli abbandoni di rifiuti, ma oltre ad imputare la cosa all’inciviltà di alcuni concittadini, attribuiscono la responsabilità della crescita di questo fenomeno al modello di raccolta stesso ed in particolare al servizio fornito dal Gestore. Allo stesso tempo a Sassuolo, rispetto a Modena, è decisamente minore il carico polemico dei cittadini rispetto alle responsabilità dell’Amministrazione. Del resto il modello in atto è stato deciso dalla precedente Amministrazione, e più volte l’attuale Sindaco si è smarcato da ogni responsabilità rispetto a tale scelta. Probabilmente gli spazi per cambiare delle cose c’erano anche per la Giunta Menani e questo è avvenuto soltanto per il Centro Storico; ma nella percezione dei cittadini resta largamente, come prima responsabilità, quella di Hera. L’impressione è quella che la crisi in corso potrebbe non essere superata “naturalmente” con il tempo, anzi, la mancata soluzione dei problemi potrebbe innalzare ulteriormente le tensioni. Oggi il 44% dei cittadini e cittadine di Sassuolo esprime un giudizio ultra negativo, demolitorio delle nuove modalità di raccolta dei rifiuti; a loro si aggiunge un 32% fortemente critico, che chiede urgenti cambiamenti. Sono numeri impressionanti, che non possono essere aggirati con facilità, immaginando che con il tempo il modello sarà “digerito” dalla grande maggioranza dei sassolesi. Tra i pochi dati positivi va segnalato l’alto numero di persone che hanno ricevuto informazioni sui cambiamenti introdotti. Quasi l’80% dichiara di aver ricevuto una sufficiente informazione. Tante, tantissime, le osservazioni pervenute dai 357 questionari completi, oltre 450 con quelli compilati parzialmente. Selezioniamo tre osservazioni, sulle seicento complessive, particolarmente significative.

“Così (sporca) non riconosco la mia città” Si intuisce l’amore per la propria città, e si legge bene lo stupore per una condizione inattesa, della quale non si comprende la ragione.

“Non ho capito a cosa servirà tutta questa rivoluzione” L’importante mole di informazioni fornita dal Comune e dal Gestore, attraverso una molteplicità di canali, sembra che non sia riuscita trasferire ai cittadini la visione di insieme di questo progetto, le finalità ultime.

“Spero che Hera e Comune stiano pensando a qualche cambiamento (…) magari ascoltando i cittadini che pagano il servizio.” E’ proprio così, occorre apportare dei cambiamenti condivisi. Bisogna recuperare un percorso democratico che è venuto meno. Bisogna risolvere i problemi. Cambiare come? La prima cosa che va detta è che non si può semplicemente tornare indietro. Ma se non può essere disperso il lavoro fatto fino ad ora, non è nemmeno possibile continuare così: vanno quindi introdotti cambiamenti significativi, che vadano nella direzione di risolvere i problemi e di recuperare contestualmente il rapporto coi cittadini. Per far questo è utile, approfondire quanto accaduto nelle realtà più virtuose, assimilabili a Sassuolo, andando oltre il comune ma inquadrando l’analisi in un’ottica di area vasta. E’ importante esaminare altre realtà dove l’innovazione in materia di raccolta rifiuti ha funzionato, senza produrre tensioni. Su questo tema è necessario marcare una importante discontinuità; se saranno introdotti cambiamenti questi dovrebbero essere accompagnati da una innovativa modalità di partecipazione delle associazioni (ambientaliste, dei consumatori, sindacali, del terzo settore). Oltre alla riorganizzazione del servizio, la partecipazione dovrebbe riguardare anche il secondo pilastro del progetto: la determinazione di una tariffa puntuale equa, da raggiungere per passi, che a nostro parere deve essere condivisa. In conclusione, bisogna prendere atto che una cosa importantissima, strategica per il nostro futuro, non sta funzionando. Sassuolo aveva bisogno di un “abito su misura”, che tenesse conto delle sue molte specificità. Un abito preconfezionato, di modesta qualità, non va bene. Siamo però ancora in tempo per correggere, per cambiare, per migliorare. Siamo ancora in tempo per recuperare l’indispensabile spirito civico con il quale va affrontata, dalla città tutta, una delle molte sfide ambientali che ci attendono, quella della riduzione dei rifiuti e del loro trattamento. Anche Federconsumatori si unisce alla richiesta di cambiare, insieme, al più presto.

Link all’indagine

Lavori nelle scuole: il vicesindaco risponde al PD sassolese

Lavori nelle scuole: il vicesindaco risponde al PD sassoleseQuando l’impegno economico è considerevole, più di due milioni di euro, e la mole degli interventi è considerevole, ci sta che la data di fine lavori possa essere posticipata di alcuni giorni, nonostante i cantieri siano rimasti aperti e funzionanti il sabato, la domenica ed anche il giorno di Ferragosto”. Con queste parole il Vicesindaco di Sassuolo, con delega al Patrimonio, Alessandro Lucenti risponde al Partito Democratico sui lavori nelle scuole.

Abbiamo già ammesso prima dell’inizio dell’anno scolastico – prosegue il Vicesindaco – che i lavori non erano ancora completamente ultimati, ma siamo riusciti a far si che gli studenti entrassero regolarmente in aula in tutta sicurezza, come dimostrato dalle verifiche sia dei Dirigenti scolastici che dagli Rspp. È altrettanto vero che alcuni interventi si sono protratti dopo il 15 settembre, alcuni dei quali sono già comunque terminati come la sistemazione degli infissi alle San Giovanni Bosco, ma il tutto è dovuto a varianti in corso d’opera che hanno aggiunto ulteriori lavori. Si trattava di operazioni necessarie , anch’esse di considerevole impatto economico, per migliorare ulteriormente gli edifici, visto il loro stato vetusto a causa di una manutenzione, ordinaria e straordinaria, che avrebbero dovuto aver nel corso degli anni passati ma che non hanno avuto.

Non abbiamo concesso ferie al personale in Agosto, in modo che i cantieri proseguissero in fretta lavorando il sabato, la domenica ed il giorno di Ferragosto e, a nome dell’Amministrazione, ho seguito personalmente giorno dopo giorno ogni singolo intervento. Più che un attacco politico – conclude il Vicesindaco di Sassuolo Alessandro Lucenti – mi sarei aspettato un aiuto o un sostegno, visto che le scuole non hanno colore politico, sono di tutti e di tutta la città: è un vanto per l’Amministrazione comunale sapere che nessun altro comune, nell’intero comprensorio, ha investito tanto quanto noi quest’estate sugli edifici scolastici e non ci fermeremo, visto che a breve inizieranno la demolizione e costruzione di due nuovi nidi. Le critiche le lascio agli altri noi intanto continuiamo a lavorare per il bene della città!!”

Formigine, “Viaggio tra i rischi”: la Protezione Civile a scuola con dimostrazioni pratiche e punti informativi

Formigine, “Viaggio tra i rischi”: la Protezione Civile a scuola con dimostrazioni pratiche e punti informativiSi è rinnovata anche quest’anno “Viaggio tra i rischi”, l’iniziativa di Protezione Civile organizzata a rotazione nelle scuole secondarie di primo grado del territorio nell’ambito del Settembre formiginese. L’evento quest’anno ha interessato la scuola media Fiori di Casinalbo coinvolgendo le associazioni di volontari che fanno parte del Sistema comunale di Protezione civile (tra cui il Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile, il Gruppo Alpini di Formigine, i Volontari della Sicurezza e le Guardie Ecologiche Volontarie), l’Unità Cinofila, i Vigili del fuoco e Avap Formigine.

La prima parte della mattinata si è svolta all’interno della struttura scolastica con una simulazione: dopo l’attivazione dell’allarme antincendio, gli alunni sono stati fatti evacuare. In seguito all’appello delle professoresse due studenti sono risultati mancanti, attivando prima i Vigili del fuoco e poi unità cinofile e Avap per, rispettivamente, la ricerca dei dispersi e la verifica delle loro condizioni fisiche. Al termine della simulazione gli studenti ancora riuniti negli spazi esterni selezionati dal piano di evacuazione hanno assistito agli interventi degli operatori che hanno spiegato loro l’importanza del lavoro della Protezione Civile in caso di calamità naturali come incendi, frane o terremoti.

Nella seconda parte della giornata, tre classi seconde selezionate dalla scuola si sono spostate in via San Francesco, dove era stata precedentemente allestita un’area con strutture e mezzi di Protezione Civile (tenda pneumatica e veicolo AIB Anti Incendio Boschivo). In centro, i ragazzi hanno vissuto un’esperienza divisa in tre step: didattico, con informazioni sui servizi e sul ruolo della Protezione Civile e le norme di base di autoprotezione in caso di eventi calamitosi, oltre a informazioni di assistenza sanitaria e di primo soccorso, illustrazione allestimenti e dotazioni ambulanza da parte di Avap; attività pratica di spegnimento incendi con l’assistenza degli operatori che hanno fatto provare agli studenti le lance antincendio con getto d’acqua da indirizzare su un bersaglio e, infine, dimostrazioni con unità cinofile per la ricerca di un finto disperso.

“Un’iniziativa importantissima – dichiara il Sindaco Maria Costi – che ci permette non solo di informare i ragazzi sulle preziosissime attività della Protezione Civile, ma di riflesso anche i loro genitori a cui racconteranno questa esperienza e le persone passate in centro storico durante spiegazioni e simulazioni. La Protezione Civile ci aiuta nella previsione e prevenzione dei rischi, nel soccorso, nel contrasto e nel superamento delle emergenze: è nostro compito informare i cittadini su questi servizi e su come muoversi in prima persona per proteggersi in caso di situazioni difficili”.

Trend positivo per il mercato auto usate: +6,6% nel 2023

Il settore delle auto usate negli ultimi anni ha vissuto un periodo piuttosto complicato, tuttavia in particolar modo nel corso di questo 2023 la fase di crescita sta proseguendo in maniera costante il suo sviluppo. Secondo quanto raccolto dagli studi dell’Automobile Club d’Italia relativi al Pubblico Registro Automobilistico, nel mese di giugno dell’anno corrente sono stati registrati ben 242.840 passaggi di proprietà, il che significa che il trend è stato caratterizzato da una crescita del 5,2% rispetto all’anno scorso.

Tuttavia, se guardiamo anche al di fuori del mese di giugno e ci concentriamo in generale sul primo semestre del 2023, vediamo come la crescita rispetto al 2022 sia stata addirittura del 6,6%, con ben 1.468.540 di automobili usate acquistate. Questo a testimonianza di quanto in Italia il mercato dell’usato per quanto concerne le vetture stia vivendo un momento di grande crescita, offrendo ai cittadini la possibilità di risparmiare e di trovare un mezzo di trasporto maggiormente conveniente rispetto ad uno completamente nuovo. Nonostante le alimentazioni più diffuse anche nel mercato dell’usato siano ancora benzina e diesel, tornando al mese di giugno quelle che hanno manifestato un maggiore sviluppo sono state le alimentazioni correlate alle vetture ibride benzina, le quali hanno raggiunto una quota di mercato pari al 34,6%. In questo senso, in questa particolare classifica le ibride benzina hanno scavalcato anche le ibride diesel. Il trend inverso lo stanno seguendo i passaggi di proprietà delle automobili alimentate a metano, questo soprattutto a causa del grande aumento del prezzo del gas per trasporto. Buono l’incremento registrato dalle elettriche, che, nonostante una crescita a rilento nel nostro Paese rispetto ad altri Europei, hanno raggiunto una percentuale superiore del 4% rispetto all’anno scorso.

 

I tipi di auto più acquistati

Seguendo i dati raccolti dalle analisi di UNRAE e prendendo sempre come punto di riferimento il mese di giugno, vediamo come le motorizzazioni diesel, con il 48,7% delle preferenze, siano ancora le più apprezzate. Al secondo posto ci si piazzano i modelli di benzina con il 38,1%, mentre sull’ultimo gradino del podio ci salgono le ibride. A seguire, invece, troviamo i modelli a GPL e quelli a metano. La quota dei trasferimenti netti delle automobili con più di 10 anni, concentrandoci sull’anzianità delle vetture, è del 49,7%, mentre quelle legata alle auto che hanno tra i 6 e i 10 anni è pari al 16%. Mentre si fermano al 6% le vetture da 0 a 1 anno, è in aumento il mercato di quelle tra i 4 e i 6 anni (12,9%).

I vantaggi di comprare un’auto usata

Nelle prossime righe vi sveleremo se acquistare un’auto usata è più conveniente di acquistarne una nuova o meno, ma prima elenchiamo i motivi per i quali viene presa la decisione di rivolgersi al mercato dell’usato. Prima di tutto, banalmente, il prezzo di partenza è sensibilmente inferiore rispetto al nuovo, inoltre c’è anche la possibilità di ricorrere ad un finanziamento, come ad esempio un prestito online veloce, per chiedere un supporto dal punto di vista economico. Con il passare degli anni viene registrata una minore svalutazione e, per chi acquista un’auto usata, c’è l’opportunità di disporre di un modello superiore allo stesso identico prezzo di una nuova; inoltre, efficienza e sicurezza sono assolutamente garantite. Oltre alla pronta consegna, il prezzo dell’assicurazione è più basso e il beneficio ecologico correlato al ciclo di vita della vettura è più alto. In conclusione, affermare che l’acquisto di un’auto usata convenga sia al portafoglio sia all’ambiente significa affermare il vero.

 

Dal 25 settembre la 40ma edizione di Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno

Dal 25 settembre la 40ma edizione di Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’ArredobagnoCersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, torna quest’anno presso il Quartiere Fieristico di Bologna dal 25 al 29 settembre, festeggiando la sua 40ª edizione. Una ricorrenza speciale che racchiude la storia della manifestazione e allo stesso tempo il suo futuro: quattro decenni di innovazioni, di novità ed eccellenze di prodotto, di eventi e personaggi… Quattro decenni di straordinari successi.

Su una superficie di 145.000 mq che segna il tutto esaurito negli spazi espositivi disposti su 15 padiglioni, la significativa partecipazione di 634 espositori – di cui il 39% esteri, provenienti da 27 differenti nazioni – conferma l’interesse e la grande attrattività che l’evento ricopre a livello mondiale.

A stimolare la partecipazione e il coinvolgimento dei visitatori contribuisce anche un ricco programma di iniziative ed eventi supportati dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ICE Agenzia. Tra queste il potenziamento del Cersaie Business, l’azione di incoming internazionale che quest’anno interessa oltre 240 operatori.

L’apertura di Cersaie, segnata dal classico taglio del nastro nel Centro Servizi di BolognaFiere, vede come primo appuntamento in agenda il Convegno inaugurale dal titolo “Cersaie 40: il Made in Italy alla sfida dell’innovazione continua”, presso l’Europauditorium del Palazzo dei Congressi, lunedì 25 settembre alle ore 11.00. Aprono l’incontro i saluti introduttivi del sottosegretario alla Presidenza della Giunta della Regione Emilia-Romagna Davide Baruffi e del presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, a seguire intervengono sul palco l’economista Romano Prodi, l’amministratore delegato del Banco BPM Giuseppe Castagna ed il presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani. Partecipano in video anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Picchetto Fratin, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Modera l’incontro la giornalista Monica Maggioni.

A partire dalle ore 18.00 presso il Palazzo dei Congressi di BolognaFiere si tiene la Conferenza Stampa Internazionale Ceramics of Italy. All’evento, che rappresenta il tradizionale incontro con i media ed i giornalisti di tutto il mondo per illustrare l’andamento attuale e le prospettive future del settore ceramico, porta i saluti istituzionali Maurizio Forte, rappresentante di ICE Agenzia. Relatori dell’incontro sono Emilio Mussini, Armando Cafiero e Cristina Faedi, moderati da Andrea Serri.
Nell’ambito della conferenza stampa internazionale è prevista la cerimonia di consegna del XXVI Ceramics of Italy Journalism Award, il premio per il miglior articolo pubblicato sulle riviste estere dedicato a Cersaie e all’industria ceramica italiana ed alle tre menzioni d’onore ad altrettante testate estere.

Martedì 26 settembre alle ore 17.45 si tiene invece l’Aperitivo Cersaie 40 (su invito) presso Ex GAM Bologna Congress Center, l’evento durante il quale vengono conferiti i Confindustria Ceramica Distributor Awards ai quattro distributori (Francia, Germania, Polonia e Italia) che si sono maggiormente distinti nei rapporti con l’industria ceramica italiana. Durante la serata viene assegnato, per il terzo anno, a due giovani distributori statunitensi, il premio Young Distributor Award. Nel corso dell’evento uno show cooking realizzato dallo chef stellato Luca Marchini anima la serata.

Anche quest’anno il programma culturale ‘costruire, abitare, pensare’, giunto alla sua XIV edizione, richiama a Cersaie nomi di ospiti internazionali del mondo dell’architettura e del design.

Al centro di un convegno che si svolge mercoledì 27 settembre alle ore 11.00 presso il Palazzo dei Congressi sono i progetti del PNRR per la città di Bologna, volti alla riqualificazione di spazi urbani senza consumo di suolo, puntando ad ottenere la neutralità carbonica. L’incontro vede la presenza del sindaco di Bologna Matteo Lepore, del presidente dell’Ordine APPC di Bologna Marco Filippucci e del vice presidente di Confindustria Ceramica Emilio Mussini, moderati da Sebastiano Barisoni di Radio 24.

Mercoledì 27 settembre alle ore 15.00, presso il Palazzo dei Congressi di BolognaFiere, è prevista la conferenza dell’architetto cinese Xu Tiantian dal titolo “Terra Madre”, dedicata alla rivitalizzazione dell’ambito rurale delle campagne cinesi. Con Xu Tiantian l’architettura diventa uno strumento fondamentale per valorizzare la vita agraria locale dei villaggi, integrando le comunità nell’ambiente e nel proprio contesto economico.

Alle ore 17.00 dello stesso pomeriggio, si svolge presso la Hall 37 la cerimonia di consegna dei premi ADI: l’ADI Ceramics and Bathroom Design Award, il riconoscimento attribuito ai prodotti italiani appartenenti ai comparti della ceramica e dell’arredobagno e l’ADI Booth Design Award, il premio agli stand di Cersaie 2023 che meglio promuovono il prodotto e meglio comunicano l’identità e il valore dell’azienda.

Giovedì 28 settembre, alle ore 11.00 sempre presso il Palazzo dei Congressi, si svolge una conferenza che intende celebrare i 50 anni della Sydney Opera House di Jørn Utzon (1973-2023), una delle più importanti opere architettoniche moderne in cui la ceramica gioca un ruolo da assoluta protagonista. Un’esperienza straordinaria, di cui parla la critica e storica francese Françoise Fromonot: le sue caratteristiche vele bianche, realizzate in calcestruzzo prefabbricato rinforzato con acciaio, sono ricoperte da oltre 1 milione di piastrelle di ceramica smaltata.

Nel pomeriggio della stessa giornata di giovedì, alle ore 15.00 presso la Sala Italia del Palazzo dei Congressi, viene presentato il Padiglione Italia Expo 2025 Osaka, ‘La città ideale’. La conferenza vede la presenza di Mario Vattani, Commissario Generale Expo Osaka 2025, del progettista Mario Cucinella, fondatore di MCA – Mario Cucinella Architects che guida il raggruppamento vincitore del concorso di progettazione e costruzione del Padiglione Italia, di Giovanni Savorani ed Emilio Mussini, rispettivamente presidente e vice presidente di Confindustria Ceramica e di Carlo Mandelli, amministratore delegato di Mondadori Media. L’incontro è introdotto e presentato da Gilda Bojardi, direttore del Sistema Interni, partner di comunicazione Padiglione Italia Expo Osaka 2025. Mario Cucinella illustra la sua interpretazione in chiave contemporanea dello sviluppo urbano, riflettendo sull’identità italiana e sui valori alla base della nostra cultura: un’idea dello spazio profondamente radicata nella tradizione di piazza, teatro e giardino e nella cultura del fare, fondata su interazioni reali tra le persone.

Il ritorno – dopo la pandemia – della Lezione alla Rovescia dedicata agli studenti delle scuole superiori si tiene venerdì 29 settembre alle ore 11.00 presso l’Europauditorium di Palazzo dei Congressi con Stefano Mancuso, professore ordinario presso l’Università di Firenze e fondatore della neurobiologia vegetale. Mancuso è tra le massime autorità mondiali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante – creature intelligenti e sensibili capaci di scegliere, imparare e ricordare -, collabora con Renzo Piano ed è impegnato sui temi della sostenibilità ambientale.

In occasione della 40ª edizione, lo spazio di Cersaie viene attraversato da un affascinante percorso espositivo che fa rivivere i 40 anni della propria evoluzione, focalizzandosi su design, tecnologia, prodotti e aziende che hanno fatto la storia. Route 40 permette al visitatore di percorrere i momenti caratterizzanti di questi quattro decenni sottolineando i grandi cambiamenti avvenuti in ambito culturale, sociale, progettuale e produttivo. Curato da Davide Vercelli e progettato da Dario Curatolo, Route 40 si snoda nei percorsi di Cersaie a partire dal Quadriportico – punto di presentazione e di raccordo concettuale del racconto – per proseguire in Galleria 21-22, 25-26 e nel Mall del Padiglione 37 con allestimenti che raccontano ciascun decennio.

All’interno del Centro Servizi, Cersaie – in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri ed ICE Agenzia – ospita anche lo stand dell’Associazione Ucraina della ceramica, un’importante presenza per sviluppare opportunità commerciali e relazioni istituzionali. Il presidente dell’Associazione Sergii Voitenko guida una delegazione composta da una ventina di imprenditori fra produttori di piastrelle, ceramica sanitaria e materie prime, ed operatori della distribuzione settoriale nel Paese.

Tornano i “Café della Stampa” con il loro consueto format, ma in una nuova location – il Mall 29/30 – che vede la partecipazione di 18 importanti testate di architettura e d’interior design: AD Architectural Digest, Chiesa Oggi, DDN, Domus, Elle Decor Italia, Home!, IFDM, Ingenio, IoArch, Interni, l’Arca International, NiiProgetti, Platform, Quotidiano Nazionale, Suite, The Plan, VilleGiardini e Wellness Design.
L’ottava edizione della rassegna, realizzata assieme alle più importanti case editrici, mira ad approfondire attraverso il dialogo tra le testate e gli esperti, tematiche di attualità in termini di design, architettura, wellness e urbanistica nell’ambito della ceramica e dell’arredobagno. Quest’anno il filo conduttore delle iniziative è lo “spazio architettonico” in Italia e nel mondo. Gli incontri, tutti in presenza, sono fruibili anche in diretta streaming sul sito di Cersaie e sulle piattaforme delle varie case editrici.

Si conferma anche quest’anno a Cersaie la “Città della Posa”, il luogo d’incontro di tutti gli operatori italiani e internazionali che operano nel mondo della posa delle piastrellature ceramiche. Per la sua 11ª edizione, in uno spazio di oltre 400 mq ubicato all’interno del Padiglione 32, riserva ai propri visitatori, per ognuno dei cinque giorni di Cersaie, dimostrazioni di posa in opera delle superfici ceramiche attraverso i propri maestri piastrellisti, seminari tecnici sulla posa dei grandi formati rivolti ad architetti e progettisti e i Matinée, iniziative aziendali dedicate alla posa e organizzate dai soci sostenitori Platinum di Assoposa.
Uno spazio importante all’interno della ‘Città della Posa’ è occupato da Assoposa che quest’anno celebra il suo decennale e organizza uno spazio specifico dedicato all’Academy – cuore formativo dell’Associazione – con l’esposizione di ambienti e manufatti di arredamento realizzati con i prodotti ceramici di tutti i formati. Inoltre, la web radio Casa Italia, network specializzato nel mondo della casa e dell’abitare, trasmette per i cinque giorni di Cersaie direttamente dalla “Città della Posa”. Presente anche una postazione di Formedil, ente paritetico nazionale per la formazione, la sicurezza e i servizi per il lavoro.
Infine, nell’area situata tra i Padiglioni 31 e 32 si svolge, nei primi tre giorni di fiera, l’iniziativa “Young Tilers at Cersaie” nella quale 6 giovani ragazzi europei (3 da Italia, 2 da Svizzera e 1 da Germania) mettono in mostra le proprie abilità nella posa delle piastrelle di ceramica di diversi colori, formati e spessori, realizzando 6 piazzole con l’utilizzo delle più moderne attrezzature e metodologie di posa. L’iniziativa è realizzata da Confindustria Ceramica in collaborazione con Assoposa, l’Associazione Svizzera delle Piastrelle e Fachverband Fliesen und Naturstein e con la partecipazione di Mapei, Raimondi, Fila, Progress Profiles e Gigacer.

Cersaie Disegna La Tua Casa”, giunta alla sua 11ª edizione, si tiene quest’anno nella nuova location Mall 29/30 nelle giornate di giovedì 28 e venerdì 29 settembre secondo il classico format che prevede la consulenza ai privati da parte dei progettisti di 13 primarie testate italiane di interior design: 100 Idee per Ristrutturare, Archiproducts, Casa Naturale, CerMagazine, Cose di Casa, Home, I Love Parquet, Il Bagno Oggi e Domani, Quotidiano Nazionale, Ville & Casali, Wellness Design, Youbuild e Youtrade.

Chiusure notturne previste su A1, A13 e A14

Chiusure notturne previste su A1, A13 e A14

Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

nelle due notti di domenica 24 e lunedì 25 settembre, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Firenze. In alternativa, chi proviene da Milano ed è diretto verso Firenze potrà uscire sulla A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale, percorrere il Ramo Verde e la Tangenziale di Bologna verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, per poi entrare sul Raccordo di Casalecchio, attraverso la stazione di Bologna Casalecchio e proseguire in direzione della A1/Firenze.

Dalle 22:00 di martedì 26 alle 6:00 di mercoledì 27 settembre, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio e quello con la A14 Bologna-Taranto, verso Milano. Di conseguenza, sul Raccordo di Casalecchio, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A1 Milano-Napoli, per chi proviene da Ancona (A14) ed è diretto verso Milano.

In alternativa si consiglia:

per la chiusura del tratto, percorrere il Raccordo di Casalecchio, uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, immettersi sulla Tangenziale di Bologna verso San Lazzaro e uscire allo svincolo 3 Ramo Verde, proseguire poi sul Ramo Verde ed entrare sulla A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale;

per la chiusura da Casalecchio verso Milano, utilizzare la stazione di Bologna Borgo Panigale.

Sempre sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiusa la stazione di Terre di Canossa Campegine, in uscita per chi proviene da Bologna, nei seguenti giorni e orari: dalle 22:00 di lunedì 25 alle 6:00 di martedì 26 settembre; dalle 22:00 di venerdì 29 alle 6:00 di sabato 30 settembre. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Reggio Emilia o di Parma.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, dalle 22.00 di sabato 23 alle 6:00 di domenica 24 settembre, sarà chiusa la stazione di Ferrara nord, in uscita per chi proviene da Padova. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Ferrara sud o di Occhiobello.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di lunedì 25 alle 6:00 di martedì 26 settembre, sarà chiusa la stazione di Cesena nord, in uscita per chi proviene da Bologna. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Cesena o di Forlì.

Sempre sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura: nelle due notti di lunedì 25 e martedì 26 settembre, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Rimini sud e Riccione, verso Ancona/Pescara. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Rimini sud, percorrere la viabilità ordinaria: SS72, SS16 Adriatica, Via Enrico Berlinguer, per rientrare sulla A14 alla stazione di Riccione.

Nelle stesse notti, ma con orario 21:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio “Montefeltro ovest”.

Dalle 22:00 di martedì 26 alle 6:00 di mercoledì 27 settembre, sarà chiusa la stazione di Cattolica, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona/Pescara. In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Riccione o di Pesaro.

Nelle due notti di mercoledì 27 e giovedì 28 settembre, con orario 21:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio “Montefeltro est” situata nel tratto compreso tra Riccione e Rimini sud, verso Bologna.

Stazioni Sicure: controlli della Polizia di Stato nelle stazioni dell’Emilia Romagna

Stazioni Sicure: controlli della Polizia di Stato nelle stazioni dell’Emilia RomagnaSi è svolta il giorno 20 settembre la XI° giornata di controlli straordinari in ambito ferroviario denominata Stazioni Sicure, coordinata a livello nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria del Ministero dell’Interno, che ha visto impegnati sull’intero territorio regionale gli operatori della Polizia Ferroviaria.

Il dispositivo adottato in questa particolare giornata è quello relativo al monitoraggio dei comportamenti dei viaggiatori ed alla regolarità dell‘esercizio ferroviario, con il contributo delle unità cinofile della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, in collaborazione con il personale di Protezione Aziendale delle Ferrovie dello Stato Italiane.   

Nel corso della giornata, i controlli effettuati dal personale della Polizia Ferroviaria di Modena hanno consentito di identificare 134 persone, di sanzionare due persone per attraversamento binari, e sono state controllate anche cinque stazioni ferroviarie nella provincia di Modena tra cui Carpi, nonché le stazioni cittadine della linea Modena – Sassuolo, con particolare attenzione a quelle collocate presso gli ospedali Policlinico e Baggiovara.    

Sabato a Maranello in scena una commedia dialettale a sostegno dell’Etiopia

Sabato a Maranello in scena una commedia dialettale a sostegno dell’EtiopiaUna commedia dialettale brillante a Maranello: sabato 23 settembre alle 21 all’Auditorium Enzo Ferrari va in scena “Ona piò dal Dièvel” di Stefano Palmucci nel libero adattamento e regia di Ivana Castagni, proposta dalla compagnia Qui’d Cadross di Castellarano. L’intero ricavato sarà devoluto a sostegno dei progetti in Etiopia H.E.W.O. Modena OdV, associazione di volontariato che opera nel paese africano dal 1985 a favore degli ammalati di lebbra, tubercolosi (TBC) e HIV-AIDS, sostenendo una comunità di ex ammalati che gestiscono servizi sanitari e socio-educativi rivolti alle fasce più povere della popolazione.

L’associazione ha sede a Maranello, dove risiedono molti dei volontari, ma può contare su soci e sostenitori in gran parte della provincia di Modena e in altre regioni italiane. Questa importante realtà di volontariato, divenuta negli anni un’esperienza di fraternità con i poveri e gli ammalati è nata da un gruppo di amici che a Barigazzo nell’estate del 1985 ha dato vita alla prima “Festa dei Lamponi”. Da allora la festa si svolge ogni anno nel mese di agosto e il ricavato viene utilizzato interamente per finanziare i progetti di solidarietà nel paese del Corno d’Africa.

La cerimonia per Emanuele Messineo

La cerimonia per Emanuele MessineoMaranello ricorda Emanuele Messineo, il giovane carabiniere ucciso durante una rapina nei locali del Banco San Geminiano e San Prospero il 23 settembre 1974, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria. La commemorazione del quarantanovesimo anniversario della scomparsa è in programma sabato 23 settembre nella piazzetta intitolata a Messineo antistante la banca, dove è anche collocata una targa a lui dedicata.

La cerimonia, organizzata dal Comando dei Carabinieri di Maranello e dall’Amministrazione Comunale, prevede alle ore 9.30 la posa di una corona di fiori sulla targa che ne ricorda il sacrificio. A seguire alle ore 10 la Santa Messa in suo ricordo presso la Chiesa Parrocchiale di San Biagio a Maranello. Emanuele Messineo fu ucciso all’interno del Banco San Geminiano e San Prospero di Maranello il 23 settembre 1974, nel tentativo di fermare un rapinatore. Il carabiniere originario di Marianopoli (Caltanissetta), all’epoca dei fatti appena venticinquenne, era in servizio a Maranello da tre anni. L’emozione per la sua morte fu tale che ai funerali parteciparono quindicimila persone. Oltre alla piazzetta, il Comune di Maranello gli ha intitolato la palestra delle scuole medie Ferrari e un murale al Parco degli Artisti in via Vittorio Veneto.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 23 settembre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 23 settembre 2023Brevi schiarite al mattino seguite, a partire da ovest, da annuvolamenti irregolari con precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio temporalesco. In serata fenomeni e nuvolosità tenderanno ad insistere sul settore centro-orientale. Temperature in diminuzione, con minime tra 16 e 19 gradi, localmente inferiori nelle are extraurbane e massime tra 21 e 25 gradi.

Venti al mattino deboli sud-occidentali con residui rinforzi lungo il crinale, tendenti a ruotare da nord-ovest al pomeriggio a partire dalle pianure occidentali ed in serata da nord-est con rinforzi sulla costa ferrarese. Mare mosso al largo, poco mosso sottocosta.

(Arpae)

Fungaiola di Formigine scivola in un canalone per 50 metri al Lago Santo

Fungaiola di Formigine scivola in un canalone per 50 metri al Lago SantoLungo e complesso intervento del Soccorso Alpino e Speleologico, ieri pomeriggio nella zona boschiva del Lago Santo Modenese, per una signora di Formigine che è scivolata in un canalone per circa 50 metri. Mentre si trovava nel bosco a funghi, la donna è scivolata in un canalone riportando traumi ad una spalla, alla testa e contusioni varie.

A dare l’allarme ai Carabinieri è stato il marito della donna, a seguito una chiamata da parte dell’infortunata. La centrale operativa del 118 ha poi attivato il Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna stazione monte Cimone. Per l’intervento sono giunti sul posto 15 operatori tra tecnici e sanitari del Soccorso Alpino e Soccorso Alpino Guardia di Finanza. Per l’evacuazione era stato attivato EliPavullo per ‘verricellare’ la donna ma, causa meteo avverso, non è riuscito ad intervenire sul posto. L’elisoccorso è atterrato in località Tagliole dove il personale tecnico e sanitario è stato caricato a bordo dei mezzi del Soccorso Alpino e trasportato più vicino possibile al luogo dell’infortunio. Qui i tecnici del Soccorso Alpino, con calate in corda e tecniche alpinistiche, hanno raggiunto l’infortunata. Un’operazione molto complessa che ha richiesto più ore di lavoro.

I sanitari hanno stabilizzato la donna che, successivamente, è stata recuperata con tecniche alpinistiche e trasportata su barella portantina (da parte dei volontari) all’ambulanza. In località Tagliole, dove era atterrato l’elisoccorso, la ferita è stata imbarcata sul velivolo e trasportata all’ospedale di Baggiovara.

 

Magneti Marelli, il presidente della Regione Bonaccini e l’assessore Colla al presidio permanente di Crevalcore

Magneti Marelli, il presidente della Regione Bonaccini e l’assessore Colla al presidio permanente di CrevalcoreGiovedì prossimo un primo incontro nella sede della Regione Emilia-Romagna con azienda e lavoratori. Nel frattempo, verrà inviata una lettera al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, avanzando la disponibilità a considerare qualsiasi ipotesi di riconversione e ristrutturazione industriale. Fermo restando, però, che è inaccettabile la decisione di chiudere il sito produttivo della Magneti Marelli a Crevalcore, nel bolognese, dove lavorano circa 230 persone, annunciato martedì dal Fondo americano KKR, proprietario dello storico marchio della Motor Valley.

Sono i punti ribaditi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in visita oggi al presidio permanente dei sindacati davanti alla fabbrica di Crevalcore. Ad accompagnarlo anche l’assessore regionale alle Attività Produttive, Vincenzo Colla.

“Siamo venuti per ribadire la vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori, a cui assicuriamo il massimo impegno della Regione per scongiurare l’ipotesi della cessata attività- hanno detto Bonaccini e Colla-. Non possiamo accettare una scelta immotivata e incomprensibile come quella della cessata attività, che mette a repentaglio oltre 230 posti di lavoro”.

Durante l’incontro è stato confermato l’appuntamento di giovedì prossimo in Regione con azienda e sindacati, mentre ieri l’assessore Colla ha contattato il ministro Urso: “Ci aspettiamo la convocazione immediata di un tavolo a livello nazionale e di un incontro con il Governo”, ha aggiunto Bonaccini, “e invieremo al Ministero una lettera per assicurare la massima disponibilità a discutere di qualsiasi ipotesi di riconversione e ristrutturazione industriale dello stabilimento che permetta di salvare i posti di lavoro”. “Si tratta di un settore strategico per il Paese e per l’Emilia-Romagna- chiude insieme all’assessore Colla-: noi vogliamo fare la nostra parte fino in fondo, lo stesso chiediamo faccia il Governo”.

Intelligenza Artificiale: il mercato in regione supera i 30 milioni di euro nel 2022

Sesta tappa a Cesenatico, con Piccola Industria Confindustria Romagna per il ciclo di incontri “Intelligenza artificiale e PMI: esperienze da un futuro presente”, organizzato da Piccola Industria Confindustria e Anitec-Assinform, in collaborazione con la rete dei Digital Innovation Hub, con la partnership di Audi e la media partnership de L’Imprenditore. Si tratta di un roadshow che in due anni toccherà tutte le regioni italiane, con l’obiettivo di sensibilizzare e informare le piccole imprese associate a Confindustria sulle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale. Sono le stesse imprese a raccontare le proprie esperienze e strategie di impiego dell’IA in azienda, grazie alla presentazione di casi concreti e al confronto diretto con i partecipanti.

L’intelligenza artificiale, di cui si discute da oltre 70 anni, è oggi al centro del dibattito politico-economico. Big data, elevate capacità computazionali e algoritmi più performanti ne permettono un impiego diffuso, capace di incidere nella vita quotidiana di imprese e individui in maniera ancora più profonda rispetto alle innovazioni precedenti. Tuttavia, nonostante le sue potenzialità, l’IA rimane ancora scarsamente utilizzata dalle imprese italiane, in particolare quelle di minori dimensioni: secondo dati Istat del 2021, solo il 6,2% delle imprese con almeno 10 dipendenti ha dichiarato di utilizzare sistemi di Intelligenza artificiale, contro una media dell’8% nell’Unione europea. In particolare, la percentuale di piccole imprese italiane si attesta al 5,3%, contro il 24,3% delle grandi imprese. Un gap da colmare, perché numerose ricerche certificano un crescente divario nell’incremento della produttività dovuto alla digitalizzazione tra le poche imprese di frontiera e le molte più in ritardo. (FIGURA 1). L’Italia recupera parzialmente nell’industria: nel 2021 la percentuale di imprese più avanzate nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale era superiore alla media europea (1,4% contro 1,3%). Rimane però ancora lontana dai paesi capofila: Danimarca a 5,3% e Paesi Bassi al 3%.

Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, le imprese con almeno un livello base di digitalizzazione sono il 70,5% nel 2022 rispetto al 63,4% del 2021, con un incremento di 7 punti percentuali (FIGURA 2). La Regione è la prima tra le tre italiane a essere state individuate come “Strong Innovator” nel Regional Innovation Scoreboard 2023 della Commissione europea, a fronte di una media nazionale definita “moderate innovator”.

Secondo Anitec-Assinform, l’Associazione che in Confindustria raggruppa le aziende ICT, in Italia per il mercato dell’Intelligenza artificiale nel 2022 ha raggiunto un volume di circa 435 milioni di euro (+32,4%) ed è previsto che l’IA raggiunga i 1.200 milioni nel 2026, con un tasso di crescita medio annuo del 28,9% (cfr. Rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Italia 2022” v.2). (FIGURA 3)

L’Intelligenza artificiale, insieme ad altri abilitatori del mercato (Digital Enabler) come ad esempio Cybersecurity, Big Data e Cloud, sarà un elemento di traino straordinario per lo sviluppo del mercato digitale italiano. Nonostante le prospettive positive, in Italia il mercato dell’IA resta meno sviluppato rispetto agli altri Paesi più industrializzati: per questo è fondamentale avere una visione strategica che consenta di accelerare e potenziare gli investimenti delle imprese, rafforzare le competenze digitali dalla scuola al mondo del lavoro e acquisire maggiore consapevolezza e conoscenza delle potenzialità dell’IA.

Analizzando i dati regionali si evidenzia come nel 2022 il mercato dell’Intelligenza Artificiale in Emilia-Romagna abbia superato i 30,5 milioni di euro, con una prospettiva di crescita del 30% medio nel biennio 2022-2024, anno in cui arriverà a toccare, secondo le previsioni, i 51,6 milioni di euro. Se guardiamo al mercato digitale nel suo complesso nel 2022 l’Emilia-Romagna raggiunge i 6 miliardi di euro nel 2022, con una crescita dell’1,8% rispetto al 2021 (Fonte: Rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Italia 2022”). (FIGURA 4 – 5).

Mentre portavamo avanti il nostro percorso informativo e formativo sui territori” – ha ricordato Giovanni Baroni Presidente Piccola Industria Confindustria –  “sia a livello europeo sia nazionale sono stati compiuti molti passi avanti sull’intelligenza artificiale e sulla sua componente hardware principale: i chip. Guardiamo con interesse alle innovazioni del IA Act e del Chips Act, così come, rimanendo in Italia, a quelle introdotte dal Decreto Omnibus in materia di semiconduttori. Nel nostro Paese manca, però, una strategia strutturata e coerente, sia nelle risorse sia nella visione, che possa affiancarsi a quella europea e competere con i programmi statunitensi, cinesi, sud coreani, o anche solo con quelli tedeschi e francesi. La tradizione italiana nella ricerca in questi campi ha una lunga storia e conserva una grande eccellenza: sarebbe importante porre oggi le basi per il futuro, sia nella R&S sia nella produzione manifatturiera”.

“Anitec-Assinform si impegna a promuovere l’Intelligenza Artificiale come catalizzatore per la crescita e l’innovazione nel panorama industriale italiano. Come Associazione vogliamo ispirare le piccole e medie imprese ad abbracciare l’IA e le nuove tecnologie digitali. Il nostro obiettivo è rendere il digitale il fulcro della nostra crescita, consolidando la posizione di leadership dell’industria italiana nel mercato globale e contribuendo a raggiungere un futuro di innovazione e successo” ha affermato Paolo Maggioli, Vice Presidente Anitec-Assinform.

“Ci sono ancora ampi margini di miglioramento e un grande potenziale da sprigionare in un settore di innovazione continua come l’AI, ma questi dati confermano la vocazione dinamica del tessuto industriale romagnolo, nonostante tutte le difficoltà e le variabili imprevedibili, ultima tra tutte l’alluvione. Davvero le piccole imprese stanno facendo, insieme, un’impresa grandissima, dimostrando di essere l’ossatura portante su cui si tiene il sistema produttivo territoriale” ha sottolineato Danilo Casadei, Presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Romagna.

“L’indagine conferma – ha affermato Maurizio Minghelli, Presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Emilia-Romagna – che il nostro territorio è molto vivace sui temi legati all’innovazione e alle nuove tecnologie. Le sfide da affrontare sono tre: l’utilizzo dei dati per un’intelligenza diffusa a disposizione delle imprese e della società, le competenze digitali, la trasformazione digitale dei settori produttivi e dei servizi. Con il nostro Digital Innovation Hub, di cui fanno parte tutte le Associazioni territoriali dell’Emilia-Romagna, abbiamo realizzato più di 200 assessment e più di 300 incontri one-to-one con le imprese sulle tecnologie avanzate, dal digital twin alla blockchain fino all’intelligenza artificiale”.

 

Mondiali di nuoto paralimpico di Manchester, il presidente della Regione premia Giulia Ghiretti

Mondiali di nuoto paralimpico di Manchester, il presidente della Regione premia Giulia GhirettiPer l’atleta di Parma si tratta solo dell’ultima affermazione in ordine di tempo in ambito nazionale e internazionale: un percorso sportivo ed umano che oggi in Regione, a Bologna, ha ricevuto anche il riconoscimento del presidente Stefano Bonaccini.

“Una bellissima impresa! Complimenti ad una persona e atleta speciale”. Questo il messaggio contenuto nella targa che Bonaccini ha consegnato alla campionessa nel corso dell’incontro.

“Questo risultato è la conferma di un grande talento, che unito a una dose straordinaria di tenacia, impegno, voglia di farcela hanno portato Giulia ai vertici dello sport internazionale- ha detto Bonaccini -. Giulia è la dimostrazione del valore umano e sociale dello sport. Un valore che va al di là dei sia pur fondamentali risultati agonistici, e che dobbiamo coltivare e promuovere, con un’attenzione particolare ai più giovani. È quello che stiamo cercando di fare come Regione, sostenendo tutte le discipline, a partire da quelle paralimpiche, che hanno uno spazio sempre più importante nella nostra programmazione. Oggi sono felice e orgoglioso di poter esprimere a Giulia tutta la riconoscenza mia e dell’Emilia-Romagna per le emozioni che ci ha saputo regalare e per aver contribuito a tenere alto il prestigio della Sport Valley emiliano-romagnola sulla scena internazionale.

“Ricevere questo riconoscimento mi fa molto piacere – ha detto Giulia Ghiretti -. Sono e mi sento emiliana, tanto che dopo diversi anni a Milano per studiare ho voluto con forza tornare a Parma, stravolgendo la mia organizzazione, perché questa terra e la sua gente mi mancavano troppo. Questo premio non è un attestato di stima soltanto formale da parte della Regione Emilia-Romagna, molto attenta allo sport, e del suo presidente Bonaccini. C’è della concretezza. Non posso dimenticare infatti che il presidente in prima persona mi fu vicino anche durante il periodo del Covid, quando riuscii a partecipare in extremis agli Europei di Funchal del 2021, ovviamente da vaccinata e negativa e nel pieno rispetto delle norme, quando in famiglia si erano registrati casi di positività: un’attenzione, quella di allora e quella di oggi, per le quali non posso far altro che dire grazie”.

Alla iniziativa ha partecipato anche Gianmaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione.

Nata a Parma, Giulia Ghiretti vive a Milano, dove si è laureata al Politecnico in Ingegneria biomedica.  Sin da bambina ha praticato la ginnastica artistica.

Avvicinatasi al nuoto per ragioni fisioterapiche – dopo un incidente durante un allenamento al trampolino elastico che le ha causato una lesione alla colonna vertebrale – ha conquistato tra Paralimpiadi, Mondiali ed Europei 24 medaglie internazionali. È detentrice anche di 50 titoli nazionali.

Ai Campionati mondiali di nuoto paralimpico di Città del Messico, nel 2017, è stata portabandiera della Nazionale italiana di Nuoto paralimpico.

Ha scritto un libro autobiografico uscito nel 2023: “Sono sempre io”, insieme al giornalista Andrea Del Bue, edito da Piemme, in cui racconta la sua storia di eccezionale normalità.

‘Siamo nati per camminare’ 2023, oggi in Regione la premiazione delle classi vincitrici

‘Siamo nati per camminare’ 2023, oggi in Regione la premiazione delle classi vincitriciSi sono sfidate per due settimane, dal 20 al 31 marzo scorso, in una gara che ha portato studenti e famiglie a sperimentare nuove modalità per andare a scuola in modo sostenibile: in autobus, a piedi o in bici, ma anche in monopattino, skateboard, roller e, naturalmente, con il Pedibus, sempre più diffuso nelle grandi e piccole città.

Sono le oltre 1600 le classi dell’Emilia-Romagna che hanno partecipato all’edizione 2023 (la dodicesima) di “Siamo nati per camminare”, campagna promossa dal Ctr Educazione alla sostenibilità di Arpae e dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con il Centro Antartide e il supporto della rete dei Centri di educazione alla sostenibilità.

Oggi l’appuntamento pubblico finale in Regione, la premiazione, in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico e della Mobility Week 2023. L’evento, che di norma si svolge nel mese di maggio, era stato rinviato a causa delle conseguenze derivanti dall’ondata di maltempo che ha colpito vaste aree del territorio.

“Siamo arrivati alla dodicesima edizione di Siamo nati per camminare, con una partecipazione che, di anno in anno, vede sempre più classi, scuole e famiglie coinvolte- ha detto durante la premiazione Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente-. Iniziative come questa sono importanti perché permettono ai più piccoli di crescere consapevoli che l’ambiente è nelle loro mani, non in quelle degli adulti. Nel nuovo Piano dell’aria regionale la mobilità scolastica ha grande importanza- ha proseguito la vicepresidente-, perché se tutti gli alunni degli istituti dell’Emilia-Romagna andassero a scuola ogni giorno a piedi o in modo sostenibile, ci sarebbe molto meno inquinamento. Abbiamo anche uno strumento online- ha aggiunto Priolo- che ci permette di calcolare quanta anidride carbonica e altri inquinanti evitiamo di immettere nell’aria andando a scuola a piedi. Per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti nel lavoro che stiamo concludendo con il progetto Mobilityamoci: quello di un modello, un modo per far collaborare scuole, comuni, famiglie e cittadini per rendere la mobilità scolastica sostenibile e sicura”.

Oggi sono state premiate le classi che, a livello regionale, si sono distinte maggiormente nella mobilità sostenibile casa-scuola, individuate mediante la registrazione quotidiana degli spostamenti. In quest’edizione si è aggiunto inoltre un riconoscimento speciale all’elaborato più originale realizzato dalle classi partecipanti, sul tema 2023: “Leggere la città camminando”.

In apertura le classi vincitrici sono state coinvolte in un’attività all’aperto condotta dal Centro Antartide insieme a Filippo Taddia, fondatore della Community Instagram Leggoecammino, un format di grande successo sui social network che unisce due delle sue più grandi passioni, leggere e camminare.

I numeri dell’edizione 2023

Il bilancio di quest’anno ha visto 34.301 bambine e bambini impegnati nei percorsi casa-scuola, in 66 comuni dell’Emilia-Romagna. Complessivamente, la campagna ha interessato 1640 classi di 239 plessi scolastici. Oltre alle scuole primarie, da sempre protagoniste della campagna, hanno partecipato numerose scuole dell’infanzia e delle secondarie di primo grado: 67 sezioni d’infanzia con 1.419 piccoli camminatori e 258 classi di secondaria con 5.676 ragazze e ragazzi coinvolti.

I vincitori

I vincitori, per punteggio migliore in assoluto a livello regionale, sono la classe 4A della scuola primaria di Felegara, nel comune di Medesano (Pr) per il totale di spostamenti sostenibili, e la classe 4B della scuola primaria “Sant’Umiltà” di Faenza (Ra), come indice di miglioramento negli spostamenti sostenibili.

Quest’anno, vista la grande partecipazione delle scuole dell’infanzia e delle secondarie di primo grado, è stato assegnato anche a loro un riconoscimento: si sono spostate in modo più sostenibile la sezione unica della scuola dell’infanzia “Arcobaleno” di Faenza (Ra) e la classe 1S della scuola “Montanari” di S. Martino Spino, a Mirandola (Mo). Hanno poi registrato l’indice più alto di miglioramento la sezione Delfini della scuola dell’infanzia “Albero dei bambini” di Rimini e la classe 1C della scuola secondaria di primo grado “Panzini” di Bellaria Igea Marina.

Le classi che hanno realizzato i migliori elaborati sul tema “Leggere la città camminando” sono state la 1A, 2B e 5A della scuola “Aldo Moro” di Bologna, che insieme hanno prodotto un testo collettivo; le classi 3D della scuola “G. Verdi” di Collecchio (Pr) e la 2B della scuola “Lodi” di Crevalcore (Bo), anche loro ideatrici di un originale testo creativo.

Riorganizzazione dell’emergenza-urgenza: i tecnici della Regione hanno incontrato il personale delle Aziende sanitarie modenesi

Riorganizzazione dell’emergenza-urgenza: i tecnici della Regione hanno incontrato il personale delle Aziende sanitarie modenesiLa riorganizzazione della rete dell’assistenza territoriale e dell’emergenza-urgenza in provincia di Modena è stata discussa ieri, 20 settembre, nel corso di un incontro di confronto con i medici, gli infermieri e gli operatori delle Aziende sanitarie modenesi riuniti sia in presenza in Sala Vecchiati all’Ospedale di Baggiovara sia in modalità online. A presentare il piano e ad illustrarlo ai professionisti sono state le Direzioni Generali delle Aziende modenesi in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna che ha organizzato in questi giorni una serie di incontri da Piacenza a Rimini, per continuare a raccogliere sollecitazioni volte a individuare azioni e aree di miglioramento.

All’incontro modenese erano presenti e collegati online in particolare i professionisti impegnati nell’Assistenza primaria – Medici di medicina generale e di Continuità assistenziale –, nel sistema dell’Emergenza-urgenza con Pronto soccorsi e 118, l’Ordine dei Medici e delle Professioni Infermieristiche, il personale e i direttori delle strutture della rete che oggi, in maniera sempre più integrata, si attiva per assistere il cittadino che si trova in una condizione di emergenza tempo-dipendente. Una rete che ha un suo punto di riferimento nella Centrale 118-Emilia Est, ma che presenta diversi e importantissimi nodi, dalle Guardie mediche ai professionisti delle Case della Comunità e agli Infermieri di Comunità, dai Medici di medicina generale a quegli ambiti ospedalieri e territoriali più coinvolti nella costruzione di percorsi di presa in carico dei nuovi bisogni e delle fragilità dei cittadini. Coinvolti direttamente anche i rappresentanti del volontariato dell’emergenza con le Assistenze Pubbliche e la Croce Rossa che prestano servizio sul territorio in stretta integrazione con l’Azienda USL.

Erano infine presenti in sala i dirigenti dell’area Sanità della Regione Emilia-Romagna Mattia Altini e Fabia Franchi (responsabili rispettivamente del settore ospedaliero e del settore territoriale) con i direttori generali Ausl, Aou, e Ospedale di Sassuolo Spa, Anna Maria Petrini, Claudio Vagnini e Stefano Reggiani e i rispettivi direttori sanitari Romana Bacchi, Ottavio Nicastro, Silvio Di Tella e il direttore del Dipartimento interaziendale di emergenza-urgenza Geminiano Bandiera.

“L’obiettivo – dichiara Fabia Franchi, responsabile del Settore Assistenza Territoriale della Regione – è garantire un percorso continuo e semplificato per il paziente nonché un accesso all’approfondimento specialistico rapido e misurato in base alle necessità. Abbiamo iniziato a riflettere su queste tematiche già a seguito della grave carenza di professionisti nell’area dell’emergenza, ma ospedale e territorio sono strettamente collegati. Il DM77 ha indicato gli standard per potenziare le Cure primarie, l’Accordo Collettivo Nazionale della Medicina Generale, in corso di rinnovo, indica come la medicina generale sia protagonista nella continuità dell’assistenza 24 ore su 24. Ci troviamo in un momento storico in cui la condizione organizzativa, la riflessione professionale e gli strumenti normativi ci sono e devono essere utilizzati nel miglior modo possibile”.

Per delineare questa riforma la Regione ha aperto un confronto nei mesi scorsi con circa 200 operatori e oggi tale confronto prosegue nelle diverse province. Un obiettivo condiviso del piano è di limitare l’accesso dei codici minori in pronto soccorso, che ad oggi rappresentano il 70% dei casi, potenziando contemporaneamente le cure primarie nel territorio.

A Modena, l’autopresentazione in Pronto Soccorso senza mediazione da parte del 118, supera la media regionale (83% contro 76%). Superiore alla media regionale anche il tasso di utilizzo del servizio (vale a dire gli accessi per 1.000 abitanti) così come è superiore il numero di codici bianchi e verdi, con un fenomeno di potenziale inappropriatezza che fa registrare ben 21.060 accessi l’anno in più: “sono cittadini – dichiara la Ds Ausl Romana Bacchi – che non trovano o non conoscono la risposta più adatta a loro nella nostra rete sanitaria. Per questo l’obiettivo della riforma è anche di lavorare, e lo stiamo già facendo, con i Medici di medicina generale per rafforzare la presa in carico delle cronicità e i percorsi di collegamento tra ospedali e territorio”.

Un modello organizzativo che è innanzi tutto una sfida a una situazione che da tempo accomuna tutto il Paese, la difficoltà di prendere in carico un numero sempre maggiore di cittadini che si rivolgono direttamente ai PS – che non sempre sono la risposta più corretta al loro bisogno – e al tempo stesso la carenza di personale per effetto di una vera e propria mancanza generalizzata di professionisti dell’emergenza-urgenza, una carenza che sui territori mette a rischio la stessa sopravvivenza dei PS. Per rispondere a questa criticità, e mantenere sulla provincia di Modena tutti e (7) i PS, il modello della Regione Emilia-Romagna prevede di dedicare il Pronto Soccorso ai casi più gravi creando al suo fianco una rete diffusa di altri servizi, efficaci ed efficienti, per garantire già ora risposte alla gran parte dei bisogni e delle urgenze definite “a bassa complessità clinica e assistenziale”, che non ponendo il cittadino in un immediato pericolo di vita possono essere gestite in strutture più adeguate e in rete con gli altri servizi territoriali.

Dunque non solo i futuri Centri Assistenza Urgenza (CAU), ma già da ora il rafforzamento della rete della Continuità assistenziale, che sul territorio modenese, con il nuovo numero unico provinciale 800 032 032 attivo da luglio, è a tutti gli effetti una parte già attuata della riforma. La logica di fondo è chiara: è la “rete sanitaria territoriale”, che nel suo insieme si fa carico della salute di ogni cittadino.

Ad indirizzare i pazienti verso la struttura più adatta alla loro esigenza saranno, in un futuro non lontano, gli operatori del 116117, numero unico europeo per l’accesso alle cure mediche non urgenti, che lavoreranno in stretta correlazione con i colleghi del 112 (numero europeo di emergenza) e delle tre centrali operative del 118 presenti in regione (Parma, Bologna e Romagna) forti della loro trentennale esperienza di ricezione e gestione delle chiamate sanitarie.

Il dibattito ha consentito di raccogliere contributi dai professionisti, sia sugli elementi della riorganizzazione che su ulteriori aspetti da sviluppare, sempre per rafforzare la presa in carico del cittadino secondo i principi di prossimità e continuità delle cure, sicurezza ed equità.

 

“Mettitelo in testa”: campagna di comunicazione di Iren, Tetra Pak e Comieco dedicata alla raccolta differenziata dei cartoni per bevande

“Mettitelo in testa”: campagna di comunicazione  di Iren, Tetra Pak e Comieco dedicata alla raccolta differenziata dei cartoni per bevandeSensibilizzare i cittadini sul tema della raccolta differenziata di carta e cartone con un focus sui cartoni per bevande: è questo il cardine della nuova campagna di comunicazione presentata questa mattina in conferenza stampa da Iren, Comieco e Tetra Pak.

La campagna, che durerà quattro settimane a partire dal prossimo 25 settembre e riguarderà i territori di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, avrà come claim principale “Mettitelo in testa” e sarà declinata attraverso inserzioni banner su testate web locali e contenuti per i canali digitali dei tre partner, con una diffusione che non sarà limitata ai centri urbani, ma coinvolgerà anche le rispettive province.

La nuova campagna è stata presentata nel corso della conferenza stampa a cui hanno partecipato Federica Grassi, Responsabile Raccolta e Spazzamento Emilia di Iren Ambiente, Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco e Lorenzo Nannariello, Sustainability Manager di Tetra Pak.

“L’impegno di Iren nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti è volto a migliorare sia la qualità dei servizi erogati sia quella della raccolta differenziata, per consolidare la leadership del Gruppo nel settore dell’economia circolare- ha dichiarato Responsabile Raccolta e Spazzamento Emilia di Iren Ambiente -. Questa campagna conferma l’attenzione dell’azienda a tutti i livelli e, attraverso una comunicazione capillare e accattivante, la volontà di coinvolgere i cittadini per realizzare, con il loro fondamentale contributo, una differenziata ancora migliore a vantaggio di tutti”.

“Questa campagna di comunicazione è parte di un progetto volto a garantire la circolarità dei cartoni per bevande attraverso l’implementazione sul territorio di sistemi efficaci di raccolta, l’adozione di tecnologie avanzate di selezione e l’implementazione di processi di riciclo innovativi, in grado di consentire il recupero di tutte le componenti della confezione e la loro conversione in nuovi prodotti’’ – sottolinea Lorenzo Nannariello, Sustainability Manager di Tetra Pak – ‘’I cittadini svolgono un ruolo primario per il successo di questo percorso virtuoso; la loro partecipazione attiva ed attenta alla raccolta differenziata è fondamentale per assicurare una seconda vita ai cartoni per bevande post consumo’’.

“L’alleanza con Iren e Tetra Pak rafforza il nostro impegno per la valorizzazione dei cartoni per bevande, particolarmente preziosi per l’industria del riciclo grazie alla fibra vergine di cui sono composti” – commento Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. “Il riciclo di questi imballaggi dipende dall’efficienza dei servizi, dalla capacità industriale di trattarli ma anche da una raccolta differenziata effettuata dai cittadini senza errori. Proprio l’informazione delle corrette modalità di conferimento di questi imballaggi è il cuore della campagna che parte oggi per raggiungere un obiettivo comune: massimizzare gli effetti dell’impegno dei cittadini e del sistema del riciclo. Del resto, questo territorio può contare su una rete industriale e un impianto in particolare, Recap di Parma, tra i più importanti per la gestione dei flussi di carta e cartone con una capacità di selezione di cartoni per liquidi fino a 1.000 tonnellate anno. Stimiamo che questa campagna darà un importante impulso alla raccolta dei compositi per liquidi a base carta che ha margini di crescita importanti: nel 2022 in Italia sono state avviate a riciclo oltre 35.500 tonnellate di cartoni per bevande, equivalenti ad un tasso di riciclo di circa il 40%.”

La campagna rientra nell’accordo tra Iren, Comieco e Tetra Pak, siglato la scorsa primavera per promuovere una serie di attività legale al potenziamento della raccolta dei cartoni per bevande, sia mediante pratiche di innovazione tecnologica sia tramite il coinvolgimento dei territori.

Il Gruppo consiliare del PD sassolese: “Alunni a scuola con cantieri aperti ??”

Lavori nelle scuole: il vicesindaco risponde al PD sassolese“Le scuole sono cominciate da una settimana, ma in tanti plessi i lavori, annunciati da tempo, sono molto lontani dalla fine. Gli alunni vanno a scuola con i cantieri aperti”. Così il gruppo consiliare del Partito Democratico di Sassuolo.

“Per fare qualche esempio – prosegue la nota – alle scuole San Giovanni Bosco i lavori sono cominciati solo nella settimana prima dell’inizio delle lezioni; nel cortile sono accatastati i nuovi infissi e il lavoro di montaggio avviene anche vicino alle classi dove si fa lezione. Alle scuole Bellini, dove si doveva abbattere e costruire una nuova mensa, in realtà si è consolidata quella vecchia, mentre nel frattempo i lavori sulla palestra sono molto in arretrato, e la palestra non è agibile, non si sa per quanto. I bambini faranno ginnastica in cortile, sperando nel bel tempo. Alle scuole Rodari, gli operai con la motosega potavano le siepi il primo giorno di scuola, e anche all’interno i lavori stanno ancora andando avanti. Alle Don Milani i lavori non sono finiti: manca il montaggio di tutti i nuovi infissi, che verranno quindi installati a scuola iniziata. Anche alle scuole sant’Agostino i lavori sono ancora in corso. Alle Leonardo (foto) ci sono impalcature intorno alla palestra, e su un lato dell’edificio; e i lavori disturbano, come è ovvio, l’attività didattica, soprattutto per il rumore e il via vai”.

“Naturalmente – prosegue il gruppo consiliare PD – è un bene che vengano fatti i lavori, grazie ai tanti finanziamenti arrivati a Sassuolo, col PNRR: siamo ben contenti che lo stato dell’edilizia scolastica sassolese migliori. Ma erano lavori programmati e annunciati da tempo, addirittura dall’anno scorso: non si tratta di cantieri aperti con urgenza perché cade l’intonaco o delle piastrelle, come è successo in passato, per i quali si è dovuto obbligatoriamente aprire il cantiere durante l’anno scolastico.  Si tratta invece di lavori che hanno avuto comodi tempi di progettazione e programmazione; ma che sono iniziati troppo tardi, come da più parti è stato sottolineato.  Ci chiediamo come questo sia potuto succedere. Avere tanti soldi da spendere non giustifica certo il fatto che i bambini debbano andare a scuola con i lavori in corso!” – conclude il gruppo consiliare PD.

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