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mercoledì, 7 Maggio 2025
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Epatite C, la Regione conferma anche per il 2023 lo screening gratuito per i nati dal 1969 al 1989

Epatite C, la Regione conferma anche per il 2023 lo screening gratuito per i nati dal 1969 al 1989
Foto: Liviana Banzi (Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G.)

Un semplice esame del sangue che può fare la differenza. Perché l’epatite C è un’infezione potenzialmente pericolosa: chi la sviluppa in forma cronica nella maggior parte dei casi non presenta alcun sintomo o solo sintomi generali, come depressione e stanchezza. Ma c’è un modo per individuarla: fare lo screening gratuito, che la Regione conferma per tutto il 2023.

La campagna di prevenzione, avviata a inizio 2022 e che in Emilia-Romagna coinvolge oltre 1 milione 300mila cittadini (esattamente 1.342.445), è rivolta a tutti i nati dal 1969 al 1989 iscritti all’anagrafe sanitaria (inclusi gli Stranieri temporaneamente presenti – STP), alle persone seguite dai Servizi pubblici per le Dipendenze (SerD) indipendentemente dall’anno di nascita e dalla nazionalità, e ai detenuti in carcere, anche in questo caso indipendentemente da età e Paese di provenienza: un target stato stabilito a livello nazionale.

E grazie a questa campagna in regione lo scorso anno (al 31/12/2022) tra le 240.179 persone che si sono sottoposte al prelievo ematico di screening, è stato possibile intercettare 386 positivi (0,16%) al test di conferma, quello che fa seguito al primo esame se risultato positivo: cittadini che, se non avessero aderito alla campagna, non avrebbero scoperto di avere contratto il virus dell’HCV, nè effettuato la visita specialistica conseguente, e neppure iniziato il trattamento terapeutico.

“Parliamo di persone inconsapevoli di avere l’epatite C, che grazie alla scelta di aderire allo screening hanno potuto ricevere diagnosi e cura- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Continuiamo ad investire nella prevenzione e ad invitare tutti coloro che rientrano in questo target a fare l’esame, che permette di far emergere il cosiddetto ‘sommerso’: per ora ha risposto positivamente all’invito circa il 18% dei cittadini, confidiamo in un’accelerazione delle adesioni. Si tratta di un semplice esame del sangue, che viene eseguito senza bisogno di prescrizione su ricetta e senza pagamento del ticket: un piccolo sforzo che può fare la differenza per avere una diagnosi precoce, essere curati e scongiurare così le complicazioni di una malattia epatica avanzata”.

 

“C devi pensare”: la campagna di comunicazione

Per questo prosegue anche la campagna di comunicazione del Servizio sanitario regionale “C devi pensare”, che offre informazioni preziose su cos’è l’epatite C: un’infezione pericolosa, perché molte persone infettate sviluppano una malattia epatica cronica, che può evolvere in forme molto gravi e progressive che vanno dalla cirrosi al cancro al fegato; l’importanza dello screening, che è l’unico modo per individuarla perché la maggior parte di chi ha epatite C cronica non presenta alcun sintomo o  solo sintomi generali come stanchezza cronica e depressione; la terapia antivirale disponibile, semplice da assumere, sicura ed efficace (il 95% dei pazienti trattati guarisce completamente eliminando l’infezione); e l’adozione delle misure igieniche volte ad evitare il contatto con sangue contaminato, che attualmente è l’unica forma di prevenzione poiché non esiste un vaccino.

Partecipare allo screening è facile

L’invito ai cittadini destinatari dell’iniziativa (cittadini nati dal 1969 al 1989), avviene tramite il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e l’invio di un sms in cui viene descritta
la modalità di accesso alla prestazione HCV REFLEX (con prelievo di sangue venoso). La prenotazione può essere effettuata attraverso Fse, sportello Cup, Cup Web e App Er Salute, senza bisogno di prescrizione su ricetta e senza pagamento ticket. La proposta di adesione allo screening può avvenire anche in occasione di esami ematici già prescritti per altri motivi, durante l’effettuazione del prelievo.

Sul campione ematico viene effettuato un primo esame sierologico, ed eventualmente i successivi approfondimenti necessari. Il cittadino riceve sul Fse l’esito dello screening se negativo; in caso di esito positivo, viene preso in carico dal centro specialistico di riferimento individuato dall’Azienda sanitaria, che lo contatta e fissa la visita specialistica (sempre senza prescrizione, né pagamento di un ticket).

I SerD, dal canto loro, continueranno l’attività già in corso per la ricerca di HCV nei soggetti che seguono, di qualunque età siano. In caso di esito positivo viene garantito, da parte del medico SerD, l’invio del paziente a una visita specialistica e il follow up del trattamento. Anche all’interno degli istituti penitenziari proseguirà l’attività di screening per HCV già in corso, e la presa in carico specialistica per i casi risultati positivi.

Tutte le informazioni sono disponibili sulla landing-page della campagna di comunicazione   www.screeningepatitec.it

Il Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia chiede alla Regione di adottare provvedimenti per sostenere le imprese e le famiglie

Il Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia chiede alla Regione di adottare provvedimenti per sostenere le imprese e le famiglieQualcosa si muove e, finalmente, si va nella giusta direzione. Dopo mesi in cui ha prevalso il caos rispetto alla possibilità di cedere, da parte di aziende e cittadini, i crediti legati al Superbonus 110%, arrivano alcuni provvedimenti locali che tentano di rimettere in moto un meccanismo che da diversi mesi si è completamente inceppato, mettendo a rischio anche molte imprese che hanno il cosiddetto cassetto fiscale pieno e una liquidità che spesso è agli sgoccioli.

Prima la provincia di Treviso, a fine gennaio, poi a seguire le regioni Sardegna e Piemonte hanno varato dei provvedimenti che consentono, nel rispetto del principio di concorrenza e delle regole Eurostat, l’acquisto da parte dei soggetti pubblici proponenti di crediti d’imposta, così come previsti dalla Legge n. 91 del 15 luglio 2022, legati alle opere che riguardano le spese relative a specifici interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e delle caratteristiche antisismiche degli edifici.

“Si tratta di provvedimenti non risolutivi, ma che hanno il pregio di riportare l’attenzione, cercando di dare una risposta concreta, su problemi molto seri che toccano la vita quotidiana di migliaia di persone e che stanno mettendo in grave difficoltà numerose imprese del settore edile, la cui liquidità si è quasi totalmente prosciugata. Inoltre, va sottolineato che, per analoghe ragioni, è pressoché impossibile far partire nuovi cantieri, con ripercussioni negative oltre che sulle imprese anche sui cittadini che non possono utilizzare i vantaggi fiscali offerti – sottolinea Claudio Candini, presidente del Collegio degli imprenditori edili dell’Emilia. “La vera svolta sarebbe permettere anche ad altri enti pubblici di attuare lo stesso tipo di iniziative messe in campo da Sardegna e Piemonte. Ben vengano quindi queste decisioni sperando che inneschino un positivo effetto domino.”

Il forte auspicio del Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia è che anche in Emilia-Romagna si vada velocemente nella stessa direzione per rimettere in moto un meccanismo che ora è fermo. Adottare, magari con il coinvolgimento anche dei Comuni di maggiori dimensioni e le Province, un provvedimento analogo a quelli assunti in Sardegna e in Piemonte, andrebbe a sbloccare l’attività in moltissimi cantieri, senza creare nessuno squilibrio nei conti degli enti pubblici interessati. Da ricordare, infine, i vantaggi che si ottengono in termini di riduzione dei consumi energetici e maggiore sicurezza degli edifici.

Siccità, Coldiretti: è allarme smog in città e sete in campagna

Siccità, Coldiretti: è allarme smog in città e sete in campagnaL’assenza di precipitazioni significative fa scattare l’allarme smog nelle città della pianura padana con le prime misure per limitare il traffico mentre nelle campagne la siccità mette a rischio la preparazione dei terreni per le semine, quando le coltivazioni avranno bisogno di acqua per crescere. E’ quanto afferma Coldiretti in riferimento agli effetti del vasto campo di alta pressione che rimarrà stazionaria sull`Europa con almeno una settimana senza pioggia.

Dopo un 2022 che ha registrato il 40% di pioggia in meno al Nord – evidenzia Coldiretti – l’assenza nel 2023 di precipitazioni significative che possano ripulire l’aria da inquinamento e polveri sottili rende ancora più pesante la situazione tanto che è bollino rosso in tutta la Regione Emilia Romagna per la qualità dell’aria fino a mercoledì 15 febbraio. A pesare è anche la carenza di verde urbano tanto che si stima che una pianta adulta – evidenzia Coldiretti – sia capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno. In Italia però si dispone di appena 33,8 metri quadrati di vede urbano per abitante, con i valori peggiori proprio nelle metropoli secondo l’analisi della Coldiretti su dati istat. Grazie ai fondi del Pnrr però – sottolinea Coldiretti – sono in arrivo 6,6 milioni di nuove piante per creare corridoi verdi fra città e campagne, mitigare le isole di calore in estate, rafforzare il terreno contro le bombe d’acqua e ripulire l’aria inquinata dallo smog.

Ma l’anomalia climatica è evidente anche nelle campagne lungo tutto il bacino padano dove cresce l’allarme siccità alla vigilia delle semine 2023 con il fiume Po a secco si trova a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico, con le rive ridotte a spiagge di sabbia come in estate. La situazione del più grande fiume italiano è rappresentativa delle difficoltà in cui si trovano tutti gli altri corsi d’acqua del settentrione con i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 35% del lago di Garda al 38% di quello Maggiore fino ad appena al 20% di quello di Como  ma si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino ed appenninico.

La situazione – sottolinea la Coldiretti – è peggiore di quella dello scorso anno quando si è registrato una perdita di almeno 6 miliardi di euro nei raccolti a causa della siccità. Con il Po a secco – precisa la Coldiretti – rischia 1/3 del Made in Italy a tavola che si produce proprio della Pianura Padana dove si concentra anche la metà dell’allevamento nazionale. Dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dai grandi formaggi come Parmigiano reggiano ai salumi più prestigiosi come il prosciutto di Parma o il Culatello di Zibello fino alla frutta e alla verdura la produzione della food valley – ricorda la Coldiretti – rappresenta la punta di diamante del Made in Italy alimentare in Italia e nel mondo.

A causa della mancanza d’acqua ad esempio si stima che verranno coltivati quasi 8mila ettari di riso in meno secondo le ultime previsioni di semina, con un impatto rilevante sulla produzione di un alimento in cui l’Italia – precisa la Coldiretti – è leader europeo con la metà dei raccolti.

“Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%” sostiene il presidente di Coldiretti Emilia Romagna Nicola Bertinelli nel precisare che “insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – continua Bertinelli – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo. L’irrigazione, infatti, può fare – conclude Bertinelli –  la differenza consentendo anche di triplicare le rese in campo”.

 

Nei primi nove mesi 2022, in Emilia Romagna esportazioni in crescita dell’11,6%: raggiunta quota 15,7 miliardi di euro

Nei primi nove mesi 2022, in Emilia Romagna esportazioni in crescita dell’11,6%: raggiunta quota 15,7 miliardi di euroNei primi nove mesi del 2022 l’export dei distretti dell’Emilia-Romagna è stato pari a 15,7 miliardi di euro e ha registrato un aumento dell’11,6% rispetto allo stesso periodo del 2021 e  del 18,5% rispetto ai primi nove mesi del 2019.

Nello specifico del terzo trimestre dell’anno l’export distrettuale regionale ha registrato un aumento tendenziale del 13,6%, facendo segnare il nono trimestre consecutivo di aumento.

Questo quanto emerge dal Monitor dei Distretti Industriali delle Marche realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

 

Il 2022 è stato un anno che ha presentato complessità che ha confermato una volta ancora la dinamicità e la capacità reazione del tessuto economico e produttivo regionale: questo nono trimestre consecutivo di crescita dell’export rimarca una volta ancora la competitività delle aree distrettuali emiliano-romagnole  sottolinea Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo – Da parte nostra, come Direzione Regionale Intesa Sanpaolo, nel 2022 abbiamo erogato 1,6 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine alle imprese regionali. Come prima banca italiana riteniamo doveroso sostenere con misure anche straordinarie le esigenze di liquidità delle imprese e, al contempo, continuare a stimolare gli investimenti strategici in particolare verso innovazione, digitalizzazione e sviluppo sostenibile”.

 

Dall’analisi per singolo distretto emerge come siano in crescita 16 distretti su 19, mentre i distretti che si collocano oltre i livelli di export dei primi nove mesi del 2019 sono 13 su 19.

Tra i distretti della meccanica si evidenzia la Meccatronica di Reggio Emilia, con il secondo maggior incremento nei primi nove mesi del 2022 (+487 milioni di euro, pari a +16,2%) grazie al traino degli Stati Uniti (+42,3%) e ai risultati positivi conseguiti in Germania, Spagna, Polonia, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito. L’unico arretramento, tra i principali sbocchi commerciali, si è verificato in Cina (-18,3%). L’export totale ha sfiorato i 3,5 miliardi di euro.
Crescita rilevante anche per i Ciclomotori di Bologna (+121 milioni pari a +23,1%), anche in questo caso grazie al traino degli Stati Uniti (+45,3%) e al contributo positivo di Francia, Germania, Regno Unito e Spagna.

Le Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena hanno registrato una performance positiva (+65 milioni di euro, pari a +15,1%), anche in questo caso trainate dagli Stati Uniti (+57,6%). L’evoluzione è stata positiva in entrambe le province: Modena +16,8% e Reggio-Emilia +14,7%.

In aumento anche le esportazioni del distretto Food Machinery di Parma (+41 milioni pari a +4,5%) e delle Macchine per il legno di Rimini (+22 milioni di euro pari a +6,2%). Si registra un calo, invece, per le Macchine per l’imballaggio di Bologna (-14 milioni di euro pari a -0,8%) e per le Macchine utensili di Piacenza (-34 milioni di euro pari ad un calo del 22,2%).

Le Piastrelle di Sassuolo hanno conseguito la performance migliore in valore tra i distretti dell’Emilia-Romagna, superando di 537 milioni di euro l’export dei primi nove mesi 2021. Il distretto ha sfiorato quota 3,5 miliardi di euro di export a prezzi correnti. Una parte dell’incremento in valore incorpora gli effetti del rialzo dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici che si è accentuato dalla fine di febbraio e che ha portato le imprese del settore a rivedere i propri listini. Le Piastrelle realizzano i maggiori incrementi in Germania, Stati Uniti e Francia, che rappresentano anche i tre mercati di maggior peso delle vendite con una quota pari a oltre il 40% del totale, a cui si aggiungono aumenti rilevanti nel Regno Unito (+26,5%), in Svizzera (+20,1%), in Belgio (+14,3%), nei Paesi Bassi (+16,9%) e in Austria (+14%).

Tra i distretti del sistema casa, risulta buona anche la crescita sui mercati esteri dei Mobili imbottiti di Forlì (+30 milioni di euro pari a +11,2%). I mercati che hanno contribuito maggiormente alla crescita del distretto sono Stati Uniti, Francia e Belgio. Entrambi i distretti del sistema casa emiliano-romagnolo si collocano ampiamente sopra i livelli di export pre-pandemici.

Dei sette distretti dell’agro-alimentare monitorati, sei hanno raggiunto risultati positivi. Solo il Lattiero caseario di Reggio-Emilia presenta esportazioni in calo (-65 milioni di euro, corrispondenti ad una contrazione del 30,3%). Il Lattiero-caseario Parmense ha invece registrato un aumento delle esportazioni (+11,3%), anche rispetto ai livelli dei primi nove mesi 2019 (+21,5%).

Il distretto agro-alimentare che ha conseguito la maggior crescita in valore è l’Alimentare di Parma che chiude il periodo con un aumento di 197 milioni di euro, pari a +22,3%, ottenuto grazie a tutti i comparti (conserve +27%; altri prodotti alimentari +21,5%; pasta e prodotti da forno +20,4%) e alle vendite in Germania (+24,8%) e Francia (+12,5%), paesi che acquistano oltre il 40% delle vendite estere del distretto.

Tutti in crescita anche i distretti dei salumi: Salumi del modenese (+109 milioni di euro pari ad un aumento del 20,9%), Salumi di Parma (+27 milioni di euro, +8,3%), Salumi di Reggio Emilia (+10 milioni di euro, +20,6%).

In aumento anche le vendite all’estero dell’Ortofrutta romagnola (+9 milioni di euro, pari a +1,9%), sostenuta dalla Germania, che da sola acquista il 35% delle vendite estere del distretto.

I primi nove mesi del 2022 hanno segnato anche la ripartenza delle esportazioni dei distretti della moda emiliano-romagnoli. L’Abbigliamento di Rimini (+34 milioni di euro pari a +10,2%), grazie alle vendite negli Stati Uniti, in Grecia, in Polonia, in Germania, in Cina e alla stabilità di quelle nel Regno Unito e in Francia, è riuscito ad annullare l’effetto negativo del calo delle esportazioni verso la Russia (-38,3%), mercato che costituiva fino a prima del conflitto lo sbocco principale dei prodotti del distretto (con una quota di oltre il 13%).

Anche il distretto delle Calzature di San Mauro Pascoli ha mostrato un miglioramento (+17 milioni di euro, pari al +11,4%), sostenuto dalla crescita negli Stati Uniti, in Francia, in Germania e nel Regno Unito e da esportazioni stabili in Cina; andamenti che hanno compensato le perdite subite nel mercato russo (-29,1%), anche nel caso di questo distretto molto importante fino al 2021, quando era il secondo mercato di sbocco con un peso sulle vendite estere dell’11,1%. Nonostante la ripresa, il livello delle esportazioni di questi due distretti risulta ancora inferiore rispetto ai livelli pre-pandemici (primi nove mesi del 2019) rispettivamente del 20,6% e del 18%.

Si distingue positivamente, invece, la Maglieria e abbigliamento di Carpi che non solo ha superato i livelli di export dei primi nove mesi del 2021 (+11 milioni di euro, pari ad un aumento del 2,2%), ma si è anche portata oltre i livelli pre-pandemici del 6,9%, per 33 milioni di euro. Per questo distretto era comunque nettamente più limitato il ruolo della Russia.

L’incremento riguarda tutti i poli tecnologici. Esportazioni aumentate di 68 milioni di euro per il Polo ICT dell’Emilia-Romagna (+15,8%) il cui maggior contributo alla crescita è giunto dall’elettronica di Bologna. Il Biomedicale di Mirandola ha registrato un incremento di 49 milioni di euro (+16,5%). Il Biomedicale di Bologna ha registrato un incremento di 42 milioni di euro (+18,3%).

Buono l’andamento delle esportazioni sia verso i mercati maturi (+13%), trainate da Stati Uniti, Francia, Germania e Spagna, sia verso i nuovi mercati (+8,6%) con Messico, Polonia, Emirati Arabi Uniti e India in testa. Tra i principali sbocchi commerciali delle esportazioni distrettuali emiliano-romagnole si rilevano contrazioni nell’export verso Russia, Cina, Ucraina ed Egitto.

 

Export, nel periodo gennaio-settembre 2022 le Piastrelle di Sassuolo hanno conseguito la performance migliore

Export, nel periodo gennaio-settembre 2022 le Piastrelle di Sassuolo hanno conseguito la performance miglioreNei primi nove mesi del 2022 l’export dei distretti dell’Emilia-Romagna è stato pari a 15,7 miliardi di euro e ha registrato un aumento dell’11,6% rispetto allo stesso periodo del 2021 e  del 18,5% rispetto ai primi nove mesi del 2019.

Nello specifico del terzo trimestre dell’anno l’export distrettuale regionale ha registrato un aumento tendenziale del 13,6%, facendo segnare il nono trimestre consecutivo di aumento.

Questo quanto emerge dal Monitor dei Distretti Industriali delle Marche realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

 

Il 2022 è stato un anno che ha presentato complessità che ha confermato una volta ancora la dinamicità e la capacità reazione del tessuto economico e produttivo regionale: questo nono trimestre consecutivo di crescita dell’export rimarca una volta ancora la competitività delle aree distrettuali emiliano-romagnole  sottolinea Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo – Da parte nostra, come Direzione Regionale Intesa Sanpaolo, nel 2022 abbiamo erogato 1,6 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine alle imprese regionali. Come prima banca italiana riteniamo doveroso sostenere con misure anche straordinarie le esigenze di liquidità delle imprese e, al contempo, continuare a stimolare gli investimenti strategici in particolare verso innovazione, digitalizzazione e sviluppo sostenibile”.

 

Dall’analisi per singolo distretto emerge come siano in crescita 16 distretti su 19, mentre i distretti che si collocano oltre i livelli di export dei primi nove mesi del 2019 sono 13 su 19.

Tra i distretti della meccanica si evidenzia la Meccatronica di Reggio Emilia, con il secondo maggior incremento nei primi nove mesi del 2022 (+487 milioni di euro, pari a +16,2%) grazie al traino degli Stati Uniti (+42,3%) e ai risultati positivi conseguiti in Germania, Spagna, Polonia, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito. L’unico arretramento, tra i principali sbocchi commerciali, si è verificato in Cina (-18,3%). L’export totale ha sfiorato i 3,5 miliardi di euro.
Crescita rilevante anche per i Ciclomotori di Bologna (+121 milioni pari a +23,1%), anche in questo caso grazie al traino degli Stati Uniti (+45,3%) e al contributo positivo di Francia, Germania, Regno Unito e Spagna.

Le Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena hanno registrato una performance positiva (+65 milioni di euro, pari a +15,1%), anche in questo caso trainate dagli Stati Uniti (+57,6%). L’evoluzione è stata positiva in entrambe le province: Modena +16,8% e Reggio-Emilia +14,7%.

In aumento anche le esportazioni del distretto Food Machinery di Parma (+41 milioni pari a +4,5%) e delle Macchine per il legno di Rimini (+22 milioni di euro pari a +6,2%). Si registra un calo, invece, per le Macchine per l’imballaggio di Bologna (-14 milioni di euro pari a -0,8%) e per le Macchine utensili di Piacenza (-34 milioni di euro pari ad un calo del 22,2%).

Le Piastrelle di Sassuolo hanno conseguito la performance migliore in valore tra i distretti dell’Emilia-Romagna, superando di 537 milioni di euro l’export dei primi nove mesi 2021. Il distretto ha sfiorato quota 3,5 miliardi di euro di export a prezzi correnti. Una parte dell’incremento in valore incorpora gli effetti del rialzo dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici che si è accentuato dalla fine di febbraio e che ha portato le imprese del settore a rivedere i propri listini. Le Piastrelle realizzano i maggiori incrementi in Germania, Stati Uniti e Francia, che rappresentano anche i tre mercati di maggior peso delle vendite con una quota pari a oltre il 40% del totale, a cui si aggiungono aumenti rilevanti nel Regno Unito (+26,5%), in Svizzera (+20,1%), in Belgio (+14,3%), nei Paesi Bassi (+16,9%) e in Austria (+14%).

Tra i distretti del sistema casa, risulta buona anche la crescita sui mercati esteri dei Mobili imbottiti di Forlì (+30 milioni di euro pari a +11,2%). I mercati che hanno contribuito maggiormente alla crescita del distretto sono Stati Uniti, Francia e Belgio. Entrambi i distretti del sistema casa emiliano-romagnolo si collocano ampiamente sopra i livelli di export pre-pandemici.

Dei sette distretti dell’agro-alimentare monitorati, sei hanno raggiunto risultati positivi. Solo il Lattiero caseario di Reggio-Emilia presenta esportazioni in calo (-65 milioni di euro, corrispondenti ad una contrazione del 30,3%). Il Lattiero-caseario Parmense ha invece registrato un aumento delle esportazioni (+11,3%), anche rispetto ai livelli dei primi nove mesi 2019 (+21,5%).

Il distretto agro-alimentare che ha conseguito la maggior crescita in valore è l’Alimentare di Parma che chiude il periodo con un aumento di 197 milioni di euro, pari a +22,3%, ottenuto grazie a tutti i comparti (conserve +27%; altri prodotti alimentari +21,5%; pasta e prodotti da forno +20,4%) e alle vendite in Germania (+24,8%) e Francia (+12,5%), paesi che acquistano oltre il 40% delle vendite estere del distretto.

Tutti in crescita anche i distretti dei salumi: Salumi del modenese (+109 milioni di euro pari ad un aumento del 20,9%), Salumi di Parma (+27 milioni di euro, +8,3%), Salumi di Reggio Emilia (+10 milioni di euro, +20,6%).

In aumento anche le vendite all’estero dell’Ortofrutta romagnola (+9 milioni di euro, pari a +1,9%), sostenuta dalla Germania, che da sola acquista il 35% delle vendite estere del distretto.

I primi nove mesi del 2022 hanno segnato anche la ripartenza delle esportazioni dei distretti della moda emiliano-romagnoli. L’Abbigliamento di Rimini (+34 milioni di euro pari a +10,2%), grazie alle vendite negli Stati Uniti, in Grecia, in Polonia, in Germania, in Cina e alla stabilità di quelle nel Regno Unito e in Francia, è riuscito ad annullare l’effetto negativo del calo delle esportazioni verso la Russia (-38,3%), mercato che costituiva fino a prima del conflitto lo sbocco principale dei prodotti del distretto (con una quota di oltre il 13%).

Anche il distretto delle Calzature di San Mauro Pascoli ha mostrato un miglioramento (+17 milioni di euro, pari al +11,4%), sostenuto dalla crescita negli Stati Uniti, in Francia, in Germania e nel Regno Unito e da esportazioni stabili in Cina; andamenti che hanno compensato le perdite subite nel mercato russo (-29,1%), anche nel caso di questo distretto molto importante fino al 2021, quando era il secondo mercato di sbocco con un peso sulle vendite estere dell’11,1%. Nonostante la ripresa, il livello delle esportazioni di questi due distretti risulta ancora inferiore rispetto ai livelli pre-pandemici (primi nove mesi del 2019) rispettivamente del 20,6% e del 18%.

Si distingue positivamente, invece, la Maglieria e abbigliamento di Carpi che non solo ha superato i livelli di export dei primi nove mesi del 2021 (+11 milioni di euro, pari ad un aumento del 2,2%), ma si è anche portata oltre i livelli pre-pandemici del 6,9%, per 33 milioni di euro. Per questo distretto era comunque nettamente più limitato il ruolo della Russia.

L’incremento riguarda tutti i poli tecnologici. Esportazioni aumentate di 68 milioni di euro per il Polo ICT dell’Emilia-Romagna (+15,8%) il cui maggior contributo alla crescita è giunto dall’elettronica di Bologna. Il Biomedicale di Mirandola ha registrato un incremento di 49 milioni di euro (+16,5%). Il Biomedicale di Bologna ha registrato un incremento di 42 milioni di euro (+18,3%).

Buono l’andamento delle esportazioni sia verso i mercati maturi (+13%), trainate da Stati Uniti, Francia, Germania e Spagna, sia verso i nuovi mercati (+8,6%) con Messico, Polonia, Emirati Arabi Uniti e India in testa. Tra i principali sbocchi commerciali delle esportazioni distrettuali emiliano-romagnole si rilevano contrazioni nell’export verso Russia, Cina, Ucraina ed Egitto.

 

In regione, costruzioni e servizi spingono le imprese giovanili

In regione, costruzioni e servizi spingono le imprese giovanili
Edilizia (Copyright immagine: Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Banzi Liviana)

E’ ancora in aumento la base imprenditoriale giovanile. È quanto emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.

Alla fine del 2022 le imprese attive giovanili emiliano-romagnole sono salite a quota 29.490 con un incremento di 265 unità (+0,9 per cento) rispetto alla fine del 2021, soprattutto grazie alle costruzioni e ai servizi diversi dal commercio.

È proseguito, seppur più contenuto, il trend avviato con il primo trimestre del 2021.

Al contrario, la tendenza si è confermata negativa per le imprese regionali non giovanili (-0,9 per cento, -3.422 unità).

Il trend è assai diverso se si considerano due sottoinsiemi non disgiunti: le imprese di giovani donne (giovanili e femminili) e quelle di giovani stranieri (giovanili e straniere).

La tendenza negativa delle imprese femminili giovanili si è decisamente accentuata alla fine dello scorso anno (-1,4 per cento, -111 imprese).

Al contrario, la consistenza delle imprese giovanili straniere nel trimestre in esame evidenzia una crescita tendenziale appena decelerata (+2,0 per cento, +163 imprese).

Da notare come sulla dinamica e sul numero di queste imprese abbia inciso l’andamento del settore costruzioni.

La crescita complessiva delle imprese giovanili regionali è quindi stata contrastata dalla tendenza negativa delle imprese giovanili femminili e sostenuta da quella delle imprese giovanili di nati all’estero, ma è derivata soprattutto dall’aumento delle imprese non caratterizzate come femminili o come straniere.

 

Il confronto con il dato italiano

Dal 2018 l’andamento delle imprese giovanili regionali è risultato migliore di quello a livello nazionale, con la sola eccezione del secondo semestre 2020. Con l’avvio del 2021 il tasso di crescita (variazione) delle imprese giovanili regionali è divenuto positivo e forte e ha decisamente sopravanzato quello nazionale, che è risultato ancora negativo, come non era mai avvenuto in precedenza. A fine 2022 le imprese giovanili a livello nazionale sono diminuite di 11.269 unità (-2,4 per cento) rispetto a un anno prima.

 

I settori di attività economica

L’analisi del numero delle imprese giovanili attive rivela che sono le costruzioni (+7,6 per cento) per una consistenza totale di 5534 aziende e gli altri servizi (+1,4 per cento), che raggiungono quota 12.358 unità, a sostenere la crescita.

Prosegue, seppur in tono minore, il recupero delle imprese giovanili attive nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+0,7 per cento), per un totale di 2541 aziende.

 

I maggiori segni negativi arrivano dall’industria (-4,4 per cento) e dal commercio (-3,0 per cento) per un totale, rispettivamente, di 2014 e 7043 imprese attive.

 

La forma giuridica

L’incremento delle imprese giovanili è principalmente da attribuire alle società di capitale (+1,9 per cento) risultate essere 5.182 al 31 dicembre 2022, e alle ditte individuali (+1,2 per cento).

In deciso calo le società di persone (-4,5 per cento) oggi 1623: continua a incidere l’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata.  Le imprese costituite sotto altre forme, cooperative e consorzi, hanno avuto una nuova pesante caduta (-8,2 per cento).

 

 

 

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 15 febbraio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 15 febbraio 2023Foschie dense e nebbie sulle pianure settentrionali e settore costiero, in temporaneo dissolvimento nel corso della giornata ed in nuova formazione dalla sera; sul resto della regione sereno o poco nuvoloso.

Temperature minime pressoché stazionarie comprese tra 0 e 2 gradi sulle pianure, con valori anche inferiori nelle aree extraurbane e di alcuni gradi superiori sulle aree collinari per inversione termica. Massime generalmente stazionarie intorno a 14/15 gradi, ma con possibili valori inferiori nelle aree ove persisteranno maggiormente le nebbie. Venti deboli occidentali e da sud-ovest lungo i rilievi dal pomeriggio. Mare poco mosso tendente a quasi calmo.

(Arpae)

Domani, 14 febbraio, la Torre della Giunta regionale s’illuminerà di rosso in occasione della Giornata mondiale sulle cardiopatie congenite

Domani, 14 febbraio, la Torre della Giunta regionale s’illuminerà di rosso in occasione della Giornata mondiale sulle cardiopatie congenite
Copyright immagine: Regione Emilia Romagna – Autore: Francesco Pierantoni

Un fascio di luce rossa che illumina la facciata della Torre della Giunta regionale, che sorge presso il quartiere fieristico di Bologna, per sensibilizzare istituzioni e cittadini sul tema delle cardiopatie congenite nei bambini e sull’importanza della donazione degli organi.

In occasione della Giornata mondiale sulle cardiopatie congenite, che si celebra domani 14 febbraio, anche la Regione Emilia-Romagna aderisce all’appello partito dall’associazione Piccoli Grandi Cuori, nata oltre 25 anni fa per volontà di genitori, medici e volontari che operano presso le Unità operative di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica e dell’età evolutiva dell’Irccs Policlinico Sant’Orsola.

Un’iniziativa simbolica, accompagnata dallo slogan “Luce sul cuore” che si estenderà ad alcuni dei più famosi monumenti e luoghi delle principali città dell’Emilia-Romagna, da Rimini a Piacenza. Oltre alla Torre di Kenzo Tange nel capoluogo regionale s’illuminerà di rosso anche la facciata di Palazzo D’Accursio.

“Aderiamo con molto piacere all’iniziativa lanciata dall’associazione Piccoli Grandi Cuori – sottolinea l’assessore regionale  alle Politiche per la Salute,  Raffaele Donini- che ha il merito di tenere viva l’attenzione su una problematica che vede il servizio sanitario regionale impegnato ad assicurare ai piccoli malati le cure più avanzate prestate dai migliori  professionisti in circolazione”.

Nel resto della regione si illumineranno di rosso a Rimini la Rotonda via Roma in via IV novembre, a Ferrara la Fontana di Piazza della Repubblica, a Ravenna il Palazzo Rasponi dalle Teste, a Modena la Fontana del Graziosi, a Reggio Emilia la Fontana del Teatro Valli e i ponti di Calatrava, a Forlì la piazza Ordelaffi e, infine, a Piacenza andrà in scena l’illuminazione virtuale di Palazzo Farnese, attualmente in fase di restauro.

Le cardiopatie congenite sono piuttosto frequenti e rappresentano circa il 40% di tutte le malformazioni neonatali, con un’incidenza in Italia di circa 8 neonati per 1.000 nati vivi, pari a circa 4.000 neonati all’anno.

L’associazione Piccoli Grandi Cuori è impegnata a raccogliere fondi a sostegno delle spese della casa di accoglienza “Polo dei Cuori” per continuare a fornire ai bambini, a ragazzi e alle loro famiglie l’accesso alle migliori cure quando provengono da altri Paesi o da altre città italiane.

 

L’assessore Colla incontra in Regione il Console generale di Francia a Milano, François Ravardeaux

L’assessore Colla incontra in Regione il Console generale di Francia a Milano, François RavardeauxL’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, ha ricevuto oggi in Regione, il Console generale di Francia a Milano, François Revardeaux, accompagnato dal Console onorario di Francia a Bologna, Claudio Perrella.

Obiettivo della visita, identificare nuovi possibili ambiti di collaborazione su iniziative, eventi e cooperazioni accademiche e di ricerca.

L’assessore Colla e il console Revardeaux hanno innanzitutto ricordato il rapporto di collaborazione e amicizia che lega l’Emilia-Romagna e la Francia, in particolare con le Regioni della Nouvelle Aquitaine e dei Pays de la Loire, con cui la Regione Emilia-Romagna ha relazioni stabili dal 1999 e con cui condivide gli uffici a Bruxelles, insieme alle Regioni Assia (Germania) e Wielkopolska (Polonia).

Al centro dell’incontro la volontà comune di rafforzare le già consolidate relazioni economiche e culturali in atto, ma soprattutto di avviare nuove relazioni professionali e accademiche nell’ambito dei Big Data, partendo dal grande investimento della francese Athos sul supercomputer Ecmwf al Tecnopolo di Bologna e passando per il Supercomputer Leonardo, fino alle alte professionalità attese con l’arrivo dell’Università dell’Onu. Interesse da parte francese ad aprire nuovi canali di collaborazione anche sulle competenze negli ambiti della green economy, con particolare attenzione all’idrogeno, e della fusione nucleare, a partire dalla ricerca svolta al centro di ricerca Enea del Brasimone.

L’assessore Colla ha infine ricordato la sua prossima trasferta a Cannes, dove si recherà a breve in occasione dell’expo MIPIM per presentare le aree urbane oggetto di nuova progettazione nei territori di Bologna, Ravenna, Reggio Emilia e Piacenza e incrociare così i principali operatori internazionali.

Si è parlato anche della Grand Départ dell’edizione 2024 del Tour de France, che partirà il 29 giugno da Firenze e dall’Emilia-Romagna, toccando Rimini, Cesenatico, Bologna e Piacenza.

È scomparsa Andreina Bertelli

È scomparsa Andreina BertelliÈ scomparsa Andreina Bertelli, artista formiginese. Il Sindaco Maria Costi esprime parole di cordoglio e vicinanza alla famiglia, per una figura di rilievo nel panorama artistico italiano e molto grata alla città nella quale abitava. Commovente fu, nel 2016, l’incontro pubblico presso l’auditorium Spira mirabilis con l’amica Dacia Maraini. Nel 2007 partecipò alla mostra “Binomi”, allestita all’interno del castello.

Il funerale civile si terrà domani (14 febbraio) alle 15, in piazza Calcagnini.

Andreina Bertelli è nata a Legnano (Mi) nel 1933, dal 1986 viveva a Formigine.

Il suo primo quadro è del 1945; da allora firma i suoi lavori con il cognome della madre. Molteplici le esperienze lavorative e formative: in fabbrica tessile a 14 anni, disegnatrice di stoffe, studentessa-lavoratrice pendolare tra Legnano e Milano, nell’immediato dopoguerra (nel 1950) frequenta la Scuola serale di nudo al Liceo Artistico di Brera. Nel 1954 sposa un pittore siciliano, Italo Zoda e si trasferisce in Sicilia dove, nel 1956, consegue il diploma al Liceo artistico di Palermo che le consente di insegnare disegno nelle scuole medie. Nel 1965 è a Roma, dove resta 21 anni e ha contatti con il gruppo femminista di Dacia Maraini, Edith Bruck e Adele Cambria. Nel 1985 apprende la tecnica dell’acqua forte. Da allora ha prodotto oltre trecento lastre di varie dimensioni che ne hanno fatto conoscere e apprezzare il valore di artista/incisore.

Inizia a partecipare a collettive nel 1951 con la “Mostra Collezione Tridenti Pozzi”; seguono altre esposizioni, importanti premi e segnalazioni. Nel 1993 esegue il libro d’artista “Dalla Memoria un gioco”, cinque incisioni per le edizioni di Roberto Gatti. Per i versi di Luciano Troisio esegue la cartella d’artista “Le poetesse cinesi” (Ad Isthmum). Nel 1996, il Comune di Cavezzo (Mo) le dedica un’ampia personale sull’opera incisa.

Nel 1997 il Comune di Formigine allestisce per lei una grande personale al castello della città. Nel 2000 espone “Figure nel mio studio” nelle sale della Provincia di Modena. Collabora con disegni e incisioni alla pubblicazione di poesie e testi letterari. I Comuni di Formigine, Modena e Gela scelgono un suo lavoro per il manifesto dell’8 marzo. Nel 2004, espone presso il Centro Documentazione Donna di Modena Il corpo dis-umano (Editrice Eidos) ed espone trenta acqueforti al Centro Culturale “Aleph” di Milano.

Ha allestito numerose personali in tutta Italia. Suoi lavori si trovano in importanti collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

Scrisse di lei il critico d’arte Nadia Raimondi, a introduzione delle sue opere per la mostra “Binomi”:

“Di Andreina Bertelli abbiamo conosciuto e amato finora soprattutto le prove – tecnicamente sapienti e iconograficamente complesse – delle sue incisioni, che, con i disegni, ci dimostrano la forza di un segno che resta elemento sostanziale anche del suo fare pittorico.

Di lei si conosce la formazione autodidatta e la volontà di educare le sue doti con la frequenza – da giovanissima mentre già lavorava – della scuola del nudo di Brera, luogo che le ha consentito anche il primo onnivoro rapporto con la grande storia della pittura rinascimentale.

Ma al di là e oltre le tappe del suo percorso culturale, continuato in Sicilia e compiuto soprattutto nella Roma degli anni Sessanta e Settanta dove – oltre alle figure di musei e gallerie – incontra la letteratura e le personalità del femminismo militante condividendone l’azione, di Andreina Bertelli credo debbano essere affrontate le doti di infaticabile coerenza alle scelte pittoriche da lei compiute.

Figlia della grande matrice figurativa dell’arte italiana e radicata nel realismo della sua cultura d’origine, Andreina pratica la pittura come una cerimonia, per la riuscita della quale devono essere sempre rispettate alcune modalità: la resa dal vero delle cose rappresentate (con manichini travestiti, modelle, oggetti vari …) e l’esibizione delle abilità che portano la pittura a tradurre nel più ingannevole e virtuale dei mondi non solo le cose che ci circondano, ma molto di più quelle che stanno dentro di noi.

Di fronte alle complesse messe in scena costituite dai suoi quadri, dove un mosaico di immagini simboliche suggerisce tutto ciò che Bertelli sa e tutto ciò che ella stessa è, non si può che accettare di porsi davanti ad un palcoscenico dove si rappresentano – nella progettata e preordinata congerie di forme che vi sono contenute e nelle immagini che si danno in accostamenti o pose o dimensioni surreali che richiamano automatismi condivisi da arte e psicanalisi – le tappe di una vicenda autobiografica di/segnata da un immaginario tutto femminile, che ha per protagoniste assolute Andreina bambina e adulta, la figlia e ora la nipote …

Il quadro dunque come teatro che dà forma all’inconscio e, ancor più, all’autocoscienza dell’inconscio rievocato sotto forma di costanti figure maieutiche (la madama Dorè dell’infanzia gioca sempre seriamente… ) che introducono al racconto implicito nella presenza ripetuta di simboli vari tradotti dalle favole, dalle memorie, dai sogni e dalle esperienze (tre noci, l’unicorno, l’uovo, i saltimbanchi, il cortile, i travestimenti per gioco … ).

Davvero alla fine l’opera di Andreina è una viscerale e lucida autobiografia per immagini (A. Cambria), dalla quale però, a ben considerare, si resta sempre fuori, ammirati semmai per la perizia dimostrata, ma tenuti sulla soglia che Bertelli stessa segna nei suoi quadri, quando dipinge le sghembe cornici delle inquietanti scatole spaziali che conterranno, in ordine apparente, tutto il suo mondo.

Slc Cgil Sassuolo: sciopero mercoledì 15 febbraio alla Golinelli di Formigine

Slc Cgil Sassuolo: sciopero mercoledì 15 febbraio alla Golinelli di FormigineLa Rsu congiuntamente al sindacato Slc Cgil ha aperto lo stato di agitazione dei lavoratori della Golinelli Srl di Formigine (ex Golinelli Communication Lab) con blocco immediato della prestazione del lavoro straordinario e un pacchetto di 16 ore di sciopero da gestirsi a discrezione della Rsu. Le prime 8 ore di sciopero si effettueranno mercoledì 15 febbraio 2023 con presidio davanti ai cancelli della Golinelli (via 4 Passi, 16) dalle 8 del mattino alle 12.

“Le azioni di contrasto programmate e votate dai lavoratori all’unanimità nella giornata odierna mercoledì 13 febbraio 2023 – afferma una nota del Sindacato Lavoratori della Comunicazione – sono la conseguenza della decisione aziendale di effettuare 4 licenziamenti individuali (su 45 addetti), che l’azienda stessa ritiene essere lo strumento più vantaggioso e strategico per ridurre i costi aziendali.

I lavoratori assieme alla Rsu e al sindacato Slc Cgil hanno ritenuto di dover mettere in campo iniziative nei confronti di un atteggiamento ingiustificato e inaccettabile che vede nella strategia aziendale il lavoratore come un costo e non una risorsa e un valore aggiunto per la stessa azienda”.

“Golinelli Srl – prosegue Slc Cgil Sassuolo – è leader nazionale nel settore grafico per la produzione di cataloghi, eventi, cartellonistica e tutto ciò che è inerente all’immagine del prodotto e che concerne la stampa grafica e digitale per brand di prima fascia come, fra gli altri, Ferrari, Maserati, Lamborghini, Ducati e ancora Marazzi, Iris, Loro Piana, Louis Vitton, Fendi e Barilla (industria).

Lo scorso anno l’azienda ha però perso mercato ed è stato attivato il Contratto di Solidarietà per 10 mesi. Il ricorso all’ammortizzatore sociale doveva essere utile al rilancio dell’azienda che, nell’incontro in Confindustria del 15 dicembre scorso, ha comunicato ai sindacati che non avrebbe utilizzato nuovi ammortizzatori sociali in una prospettiva di ripresa già da gennaio 2023, annunciando anche l’acquisto di un nuovo capannone e di un nuovo macchinario da stampa”.

“Tutto ciò però non è avvenuto – afferma Sabrina Vaccari della Slc Cgil di Sassuolo – non c’è il promesso nuovo piano industriale ed anzi ci troviamo con 4 licenziamenti. Inoltre, per la sua incapacità di rinnovarsi sul mercato, l’azienda rischia di essere meno competitiva e comincia a perdere importanti clienti.

Non è licenziando 4 lavoratori che si risolve il problema, – continua Vaccari – chiediamo invece il ricorso ad un ammortizzatore straordinario che dia modo all’azienda di effettuare nuovi investimenti e operare una ristrutturazione anche con pensionamenti volontari delle maestranze. Chiediamo alla Golinelli di ritirare i licenziamenti e sedersi al tavolo per un confronto con le parti sindacali e l’avvio di un nuovo ammortizzatore. Con le scelte dei licenziamenti individuali – conclude Slc Cgil Sassuolo – non si risolve il problema del rilancio aziendale”.

Un altro anno all’insegna del grande sport in Emilia-Romagna. Presentato il calendario regionale 2023

Un altro anno all’insegna del grande sport in Emilia-Romagna. Presentato il calendario regionale 2023Tante conferme, ma anche tante novità, per un altro anno di grande sport in Emilia-Romagna.

Emozioni e spettacolo, ma anche preziose occasioni di aggregazione e inclusione. Grandi eventi di richiamo interazionale, ma anche decine e decine di appuntamenti sul territorio che vedranno protagoniste le comunità locali.  E un’attenzione particolare alle discipline paralimpiche, ai giovani e allo sport femminile.  Mentre proseguono e si accrescono gli accordi pluriennali con diverse Federazioni sportive nazionali.

E’ stato presentato oggi a Bologna, dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, il calendario di manifestazioni sportive 2023. Un centinaio circa gli appuntamenti per un cartellone in progress, perché sono tante le associazioni e federazioni che ancora in questi giorni stanno presentando le loro proposte.

Pallacanestro, calcio, ciclismo, atletica, pallavolo, tennis, rugby, baseball, motociclismo e automobilismo. Numerose le discipline presenti, comprese alcune particolarità e new entry come lo scacchipugilato, con i Campionati mondiali che si svolgeranno dal 28 ottobre al 2 novembre a Riccione.  E – a settembre – i Mondiali di canottaggio Dragon Boats a Ravenna e gli Europei  di volo a vela acrobatico, a Pavullo nel Frignano (MO).

Un cartellone, che, tra gennaio e febbraio 2023, ha già visto svolgersi le Final Four di Coppa Italia femminile di pallavolo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO) e le Final Eight di Coppa Italia maschile e femminile di pallamano a Rimini. O, sempre a Bologna il grande spettacolo del pattinaggio artistico su ghiaccio di Bol On Ice.

“Dopo la firma dell’accordo per la Grande Partenza del Tour de France nel 2024, oggi confermiamo e rilanciamo il nostro impegno per lo sport. I fatti ci stanno dando ragione e la reputazione dell’Emilia-Romagna come regione in grado di ospitare e organizzare importanti manifestazioni è per noi motivo di orgoglio e soddisfazione. Consapevoli che lo sport è anche una grande opportunità di valorizzazione del territorio con importanti ricadute sul piano turistico ed economico – ha detto Bonaccini -. Ma non dimentichiamo il valore educativo e sociale dello sport e l’importanza generale che riveste per le nostre comunità. Per i nostri ragazzi in particolare che devono avere tutti la possibilità di praticare un’attività motoria. Lo spazio che in questo calendario abbiamo riservato allo sport paralimpico va in questa direzione, così come l’impegno che stiamo portando avanti per la riqualificazione della rete di impianti sportivi”.

E proprio per misurare in modo puntuale l’impatto economico degli eventi sportivi organizzati in Emilia-Romagna, la Regione ha commissionato una ricerca sul 2022, i cui esiti verranno presentati entro l’estate.

“Questo cartellone conferma l’attenzione della Regione per tutte le discipline, più e meno diffuse, rafforza l’impegno per quelle paralimpiche e per lo sport femminile– ha aggiunto Giammaria Manghi , capo della segreteria politica della Presidenza della Regione e coordinatore delle politiche in materia di sport-. Tra le novità di quest’anno l’accordo triennale con la Federazione Italiana Rugby e con il Gruppo sportivo dell’Arma dei Carabinieri. Due intese che ci permetteranno di rafforzare la nostra capacità di programmare eventi sul territorio”.

I grandi eventi

La Sport Valley emiliano-romagnola si conferma anche nel 2023 regione dei grandi eventi internazionali: dal Gran Premio dell’Emilia-Romagna e del Made in Italy di F1, il 21 maggio all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola; alla prova del Mondiale Superbike Emilia-Romagna Round dal 2 al 4 giugno al Circuito Marco Simoncelli di Misano Adriatico (RN); al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini di Moto GP, dall’8 al 10 settembre, sempre al Simoncelli.

Una “tripletta” delle discipline motoristiche alla quale vanno affiancate la Coppa Davis di tennis che dall’11 al 17 settembre torna a Bologna, dopo l’esordio dello scorso anno, con uno dei quattro gironi della fase finale. E il Giro d’Italia maschile che – in attesa della Grande partenza Firenze – Emilia-Romagna del Tour de France 2024 – non mancherà di richiamare i tanti appassionati di questo sport con le due tappe Savignano sul Rubicone (FC) – Cesena del 14 e Scandiano (RE) – Viareggio (LU) del 16 maggio.

Senza dimenticare, il 29 agosto, la cerimonia di apertura e la partita inaugurale degli Europei maschili di pallavolo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, con la Nazionale italiana campione del mondo e il sempre attesissimo appuntamento con il triathlon di Ironman Emilia-Romagna, il 16 settembre a Cervia.

Lo sport femminile

Il 2023 sarà, in Emilia-Romagna, un anno importante per lo sport femminile, sempre più praticato e seguito. A partire dal grande progetto “Emilia-Romagna casa della Nazionale femminile di rugby” con lo stadio Lanfranchi di Parma che farà da cornice tra marzo e aprile alle partite del torneo Sei Nazioni femminile: Italia-Francia, Italia-Irlanda, Italia-Galles.

Sempre Parma ospiterà ad ottobre un torneo femminile ATP 250 di tennis, mentre sarà ancora l’Emilia-Romagna, in una località in fase di definizione, ad accogliere il ritiro della squadra di calcio femminile del Bayern Monaco.

Lo sport paralimpico

Si chiamano Play the Games e sono un appuntamento con varie discipline paralimpiche promosso dall’organizzazione Special Olympics, in programma a Salsomaggiore Terme (PR) dal 10 al 16 aprile. Il proseguimento di un impegno da parte della Regione che vedrà nascere prossimamente a Castelnuovo Monti, nel cuore dell’Appennino reggiano, il nuovo Centro federale della Federazione Italiana Sport Sordi (FSSI).

A Modena, in ottobre, i Campionati italiani promossi dalla Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali. Passando per i due appuntamenti di Obiettivo Tricolore, la staffetta per atleti paralimpici nata da un’idea di Alex Zanardi che quest’anno collegherà l’Italia e la Francia passando il 15 e il 16 settembre tra Reggio Emilia e Parma.

Le maratone e le Gran fondo di ciclismo

Nel 2023, l’Emilia-Romagna si consacra terra delle Gran fondo di ciclismo. Un vero e proprio brand che associa sport e turismo e di cui la Regione curerà la promozione, forte di ben 12 appuntamenti, soprattutto primaverili, dalla Nove Colli di Cesenatico, alla Gran Fondo del Sale di Cervia, al Gran Fondo del Po Ferrara, alla Dieci Colli di Bologna, alla Gran Fondo Pantani, alla Gran Fondo Matildica di Reggio Emilia, tappa UCI World Series.

Il 2023 vede anche la conferma delle quattro maratone emiliano-romagnole: Rimini Marathon (26 marzo), Parma Marathon (15 ottobre), Maratona di Ravenna (12 novembre) Maratona Reggio Emilia (10 dicembre), sotto l’egida del brand “Emilia-Romagna Maratone”.

3mila borracce per gli studenti di Formigine

3mila borracce per gli studenti di FormigineL’Italia detiene il primato europeo di consumo pro capite di acqua in bottiglia: 200 litri all’anno. Questa cifra si traduce in una produzione di 350.000 tonnellate di plastica. Ne consegue il grave problema rappresentato dalla gestione del rifiuto plastico, oltre a un elevato inquinamento da emissioni di gas serra dovute al confezionamento e al trasporto delle bottiglie.

Il Comune di Formigine intende mettere in campo azioni concrete per incentivare comportamenti di vita più sostenibili, tra i quali un maggiore consumo dell’acqua di rete, contribuendo così alla riduzione dei rifiuti plastici.

Sono stati installati nelle scuole primarie e secondarie di primo grado 15 erogatori di acqua del pubblico acquedotto, disinfettata e microfiltrata. Inoltre, è iniziata la distribuzione agli studenti delle scuole di Formigine e delle frazioni di borracce in acciaio inox da utilizzare per i consumi quotidiani di acqua a scuola ma anche a casa e nel tempo libero. In totale, saranno distribuite 3mila borracce.

I risultati attesi sono una riduzione di quasi 550mila bottiglie da mezzo litro all’anno, per quasi 5.500 kg di rifiuto plastico in meno e una riduzione di emissioni di CO2 pari a 19mila kg.

“Con questa nuova iniziativa – afferma il vicesindaco con delega alle Politiche scolastiche Simona Sarracino – diamo continuità  al progetto A tutto bio, che ha previsto nello scorso biennio interventi di educazione alimentare per la promozione del biologico e per la sensibilizzazione alla lotta agli sprechi e alla sostenibilità ambientale, rivolti alle scuole, ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie. Dopo la foody bag che gli alunni hanno imparato a utilizzare per portare a scuola una merenda sana e a casa il pane o il frutto eventualmente non consumato; sono sicura che ora i nostri studenti apprezzeranno anche le borracce. Le nuove generazioni, infatti, sono le più sensibili nei confronti della salvaguardia del Pianeta”.

“Il Comune di Formigine prosegue nell’impegno volto alla riduzione della produzione di rifiuti, in particolare quelli plastici, e alla realizzazione di azioni utili alla mitigazione degli effetti dovuti ai cambiamenti climatici in attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo

Sviluppo Sostenibile – conclude l’assessore all’Ambiente Giulia Bosi – La collaborazione tra pubblica amministrazione, istituzioni scolastiche e famiglie è indispensabile per attuare sia le piccole che le grandi rivoluzioni a difesa dell’ambiente”.

Il costo totale del progetto ammonta a circa 36mila euro, di cui l’80% finanziati dall’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti.

“Fumettiamo”, mercoledì incontro pubblico presso il Circolo Fossetta Sant’Eufemia

“Fumettiamo”, mercoledì incontro pubblico presso il Circolo Fossetta Sant’EufemiaMercoledì prossimo, 15 febbraio, a partire dalle ore 18,30 presso il Circolo Fossetta Sant’Eufemia in Via Guicciardini n. 15, nelle vicinanze dell’Istituto Baggi, il Gruppo Pittori Jacopo Cavedoni organizza un incontro con l’insegnante Daniele Folegatti per la presentazione di “Fumettiamo”, il corso base di disegno e fumetto per tutte le età.

 

In regione chiusi 1253 negozi al dettaglio. Bevilacqua (Ugl): “Ridiscutere le politiche del commercio per salvare i posti di lavoro”

In regione chiusi 1253 negozi al dettaglio. Bevilacqua (Ugl): “Ridiscutere le politiche del commercio per salvare i posti di  lavoro”Ogni giorno chiudono tre attività commerciali in Emilia-Romagna. Il saldo negativo fra nuovi negozi aperti e quelli che chiudono i battenti per sempre è nella nostra regione di 1.253 unità. Una cifra tra le più alte al Nord dopo Lombardia e Piemonte. E sempre l’Emilia-Romagna, con 9,5 negozi ogni 1.000 abitanti, è anche fra le regioni con la minore incidenza sulla popolazione residente, dopo Trentino Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia (la media italiana è 12). A fornire la statistica – riferita al 2022 – è Confesercenti.

“Incrociando questi dati con gli ultimi rapporti Unioncamere emerge un quadro del settore del commercio davvero grave”: spiega in una nota il segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua. “Il dato delle nuove aperture del 2022 è il più basso degli ultimi 10 anni e, dunque, non è stato assorbito lo shock  commerciale del biennio del Covid e dei vari lockdown, che decretarono la chiusura di 4.500 esercizi in sede fissa o ambulante. E proprio i piccoli e medi negozi subiscono la concorrenza sempre più aggressiva dei ‘giganti del web’, dei grandi centri commerciali e delle multinazionali”.

“Il dato, negativo, regionale è in media con la tendenza nazionale: le attività in Italia sono circa 921mila e di queste 467mila riguardano il commercio al dettaglio in sede fissa. In Emilia-Romagna 23.482 persone hanno perso il posto di lavoro, 5.991 soltanto nel commercio (il dato questa volta è del 2020). In generale, dunque, la situazione è gravissima”: aggiunge Tullia Bevilacqua.

“La crisi nel settore del commercio è arrivata a limiti di soglia. E come sindacato riteniamo che tutte le istituzioni pubbliche debbano fare quadrato attorno al problema, tornando a discutere nuovamente dell’assetto dell’intero comparto della distribuzione, se non si vuole affrontare una crisi occupazionale senza precedenti”: avverte il segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna.

Come è noto – a livello nazionale – l’Ugl ha da tempo sostenuto la campagna contro il lavoro “selvaggio” domenicale e l’apertura anche nei giorni festivi dei centri commerciali.

“Tenere aperti i negozi nei giorni domenicali e festivi doveva incentivare nuove assunzioni, aumentare i posti di lavoro e stimolare i consumi. Ma, di fatto, non ha prodotto nulla di tutto questo, se non aggravare la crisi della piccola e media distribuzione e del commercio al dettaglio. Se non si vuole subire passivamente il declino di una parte importante della nostra economia, se vogliamo salvare i posti di lavoro, dobbiamo dunque tornare alle radici del problema. Parliamone”: è l’invito del segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua.

Gypsinduo in concerto presenta Across The Universe, sabato l’Auditorium ‘Bertoli’

Gypsinduo in concerto presenta Across The Universe, sabato l’Auditorium ‘Bertoli’Apertura scoppiettante dell’attività concertistica del Circolo Amici della Lirica. La “prima” del nuovo anno 2023 si terrà sabato 18 febbraio presso l’Auditorium ‘Pierangelo Bertoli’ in via Pia, 108 a Sassuolo quando sarà di scena: “Gypsinduo in concerto presenta Across The Universe”.

Un viaggio musicale verso lo spazio con piccole incursioni d’attrice dell’amica Isabella Dapinguente. Avremo il piacere di ascoltare nuovamente l’affermato duo in nuovi, originali e personalissimi arrangiamenti Claudio Ughetti alla fisarmonica e Gio Stefani alla chitarra.

Prenotazione obbligatoria al 335.5348.339. Uso mascherina discrezionale.

Per aiutarci a continuare l’attività concertistica del Circolo sarà richiesta all’entrata un’offerta libera obbligatoria di minimo 5 euro per partecipante.

Alopecia areata grave, al via le domande di contributo per l’acquisto della parrucca

Alopecia areata grave, al via le domande di contributo per l’acquisto della parruccaAl via le domande per aver accesso ai contributi per l’acquisto di parrucche riservati a chi soffre delle forme gravi di alopecia areata. Una malattia autoimmune che causa l’improvvisa perdita a chiazze di peli e capelli, colpisce circa l’1% della popolazione, nelle forme più acute ha un andamento altalenante e imprevedibile e può durare per anni, arrivando a cronicizzarsi.

Un aiuto concreto a queste persone arriva dalla Regione Emilia-Romagna, che mette a disposizione 220mila euro. Il contributo, che non può superare la spesa realmente sostenuta, è di massimo 400 euro ed è destinato all’acquisto di una sola parrucca.

Le richieste possono essere presentate fino al 31 ottobre 2023, salvo esaurimento dei fondi dedicati. Possono fare richiesta anche coloro che hanno già acquistato una parrucca nel 2022.

Chiaro l’obiettivo del provvedimento voluto dalla Giunta regionale: ampliare l’accesso a questi dispositivi che spesso hanno costi molto elevati, come è stato già fatto per le pazienti oncologiche.

“Le parrucche sono veri e propri presidi sanitari che garantiscono un miglioramento delle condizioni psicologiche e relazionali durante la malattia- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. La Regione Emilia-Romagna, che tra quelle che riconoscono un contributo per l’acquisto ha previsto il massimale più alto, conferma l’impegno di essere al fianco dei pazienti, per migliorare la loro qualità di vita. Un impegno che è iniziato nel 2019, quando per prima in Italia la nostra Assemblea Legislativa chiese al Governo di riconoscere l’alopecia areata tra le patologie croniche da inserire nei livelli essenziali di assistenza, cosa che continueremo a fare”.

Chi può fare domanda

Per avere diritto ad ottenere il contributo occorre in primo luogo essere residenti in Emilia-Romagna, poi avere un’età pari o superiore a 16 anni (quando le dimensioni del cranio sono stabili), infine essere affetti da alopecia areata in forma grave da almeno un anno, manifestata nelle seguenti condizioni: alopecia areata in chiazze multiple che interessa più del 40% del capo; alopecia totale che interessa l’intero cuoio capelluto; alopecia universale che interessa tutto il corpo.

Come presentare domanda

Ovunque siano residenti nel territorio regionale, gli interessati devono presentare la domanda all’Ausl di Bologna, individuata come Azienda capofila per la raccolta e il riconoscimento delle domande per l’intera regione.

La domanda di contributo sarà accettata esclusivamente se inviata all’indirizzo di posta elettronica certificata parr.al@pec.ausl.bologna.it.

Il modulo, completo di marca da bollo, anche digitale, da 16 euro, dovrà essere corredato dalla copia della tessera sanitaria, dalla copia di un documento di identità valido del beneficiario finale (o dell’eventuale diverso soggetto richiedente per conto del beneficiario), da certificato rilasciato dal medico Specialista del SSN che attesti l’alopecia, da almeno un anno e da ricevuta di avvenuto pagamento per l’acquisto della parrucca (fattura o scontrino recante il codice fiscale del paziente o della paziente beneficiari del contributo) posteriore alla data del 1° gennaio 2022.

Criteri di attribuzione del contributo – graduatorie

L’Azienda USL di Bologna applica il “criterio della territorialità”, che tiene conto contestualmente della residenza dei richiedenti e della data di presentazione dell’istanza, imputandoli al plafond territoriale fino ad esaurimento dei rispettivi plafond aziendali. A livello territoriale i fondi sono così distribuiti nelle diverse Ausl della regione: Piacenza 13.200 euro; Parma 22.000 euro; Reggio Emilia 26.400 euro; Modena 35.200; Bologna 44.000 euro; Imola 6.600; Ferrara 17.600; Romagna 55.000 euro.

Successivamente al termine di scadenza per la presentazione delle domande (31 ottobre 2023), se dovessero risultare domande inevase e risorse ancora disponibili, i contributi saranno erogati tenuto conto delle domande ammissibili pervenute e ancora inevase secondo il solo criterio dell’ordine cronologico di arrivo.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare telefonicamente l’Unità Protesica e Integrativa dell’Ausl Bologna: 051 2869260 oppure 051 2869370.

 

“Il giornalino di Gian Burrasca” al Cenacolo letterario

“Il giornalino di Gian Burrasca” al Cenacolo letterarioContinua giovedì 17 febbraio, sempre alle ore 20.45, la rassegna promossa dal Centro Via Vittorio Veneto intitolata “Cenacolo letterario” e incentrata sulla letteratura. Questo appuntamento vedrà il focus sul celebre romanzo “Il giornalino di Gian Burrasca” raccontato da Antonio Prampolini.

L’intento della rassegna è conoscere meglio le opere letterarie che meritano più attenzione, a cui si aggiungeranno delle presentazioni di libri. Presente Franca Lovino nota attrice che leggerà alcune pagine. Il tutto accompagnato da filmati e suggestive musiche dal vivo.

Le date dei prossimi incontri:

  • 23 marzo 2023 – Il Giovane Holden (Raccontato da Francesco Genitoni)
  • 20 aprile 2023 – Il Gattopardo (Raccontato da Angelo Borghi)
  • 11 – 18 – 25 maggio 2023 – I Promessi Sposi (Raccontati da Avv. Gian Carla Moscattini)
  • 8 giugno 2023 – La Monaca di Monza (Raccontata da Avv. Gian Carla Moscattini)

 

Il bilancio 2022 della Polizia Locale di Sassuolo

Il bilancio 2022 della Polizia Locale di Sassuolo357 sinistri rilevati, 11.697 sanzioni comminate, 61 persone deferite all’Autorità Giudiziaria: sono questi alcuni dei dati salienti del bilancio 2022 dell’attività della Polizia Locale di Sassuolo.

Una moltitudine di azioni hanno interessato l’operato del Comando sul territorio Sassolese. I dati contenuti nei Reports possono considerarsi come una chiave di lettura per la complessità delle funzioni svolte dalla Polizia Locale, ma non esauriscono la comprensione dell’attività degli agenti, che quotidianamente, in fase ordinaria e altrettanto in quella straordinaria sono chiamati a svolgere compiti a garanzia dell’ordinata e civile convivenza dell’intera comunità.

Tra le attività che caratterizzano l’operato della polizia locale, rientra a pieno titolo la viabilità ed il controllo nei pressi degli istituti scolastici. Quotidianamente tale attività ha richiesto l’impiego di 17 agenti per un totale di 61 ore settimanali, per complessive 12.505 ore. In aggiunta ai plessi scolastici vigilati negli anni precedenti, nel 2022 una pattuglia è stata impiegata nei servizi di viabilità presso il Polo Scolastico di Via Nievo, al fine di agevolare la veloce immissione dei mezzi pubblici sulla circonvallazione e la decongestione del traffico veicolare presente al termine delle lezioni.

Dopo lo stop dovuto alla pandemia, nel 2022 la Polizia Locale ha ripreso l’insegnamento dell’educazione stradale nelle scuole. Sono state organizzate 15 uscite didattiche pari 45 h di lezioni sul “campo”. In particolare, nel mese di maggio si è provveduto ad allestire nel parco Albero D’oro un vero e proprio campo scuola, con strutture che riproducono una città in miniatura.

In qualità di pedone e di ciclista, i ragazzi si sono messi alla prova percorrendo alcuni circuiti creati a “doc”. Tale attività rappresenta un’opportunità di apprendimento, che si sviluppa attraverso esercitazioni finalizzate sia alla conoscenza delle norme del Codice della Strada, che alla loro messa in pratica. Formare gli uomini e le donne del domani, resta un obiettivo di cruciale importanza, fondamentale processo educativo che non poteva e non doveva interrompersi a causa del fenomeno pandemico.

Il Reparto di pronto intervento ed infortunistica stradale ha rilevato 357 sinistri stradali: 131 con feriti, 224 con soli danni alle cose e 2 con esito mortale. In tema di incidenti stradali ci sentiamo di condividere appieno le preoccupazioni palesate dal Presidente della Repubblica durante il consueto discorso di fine anno: ci sono troppi  sinistri stradali, e troppi causati da distrazioni e guide in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.  Rapportato con gli anni precedenti, il dato della sinistrosità stradale risulta particolarmente allarmante poiché registra un incremento significativo pari al 30,29%.

Nel 2022 sono state contestate 28 guide in stato di ebbrezza e 4 sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Di fondamentale importanza è il lavoro svolto dalla polizia di prossimità. Gli 8 addetti incardinati in tale settore, operano a “stretto contatto” con il quartiere nel quale sono assegnati, facendosi carico delle innumerevoli istanze e problematiche del territorio.  Le segnalazioni raccolte, sia direttamente che tramite l’app “Comunichiamo”, nell’ultimo anno sono state 5372. La vigilanza è rimasta costante anche nei parchi con 891 controlli.

Altro capitolo è quello delle violazioni del codice della strada accertate nel 2022, che hanno riportato un aumento quasi del 28,86% rispetto al 2021 (11.697 nel 2022 – 9077 nel 2021).  Tale dato però va letto in un’ottica più ad ampio raggio, poiché occorre tenere presente che grazie anche all’introduzione della terza pattuglia in orario serale/notturno, il numero dei controlli in strada è aumentato rispetto all’anno precedente.

La realizzazione della “nuova” Piazza Martiri Partigiani, la sua variata viabilità ha richiesto a tutti gli operatori un impegno maggiore sia nel controllo degli stalli di sosta e dell’area pedonale che nella gestione dei mercati settimanali.

Con il termine dell’emergenza sanitaria e la ripresa delle attività economiche e commerciali, sono ripartiti anche controlli nei confronti dei pubblici esercizi e del commercio in sede fissa ed ambulante, sia in autonomia che con la collaborazione del personale INPS e dell’ispettorato del lavoro.  La polizia annonaria ha effettuato  354 accertamenti, riscontrando  91 irregolarità in totale.  Il nucleo ha operato anche con servizi in borghese finalizzati al contrasto della vendita di alcolici nei confronti di minori che ha portato alla contestazione di n. 4 violazioni sia a carattere amministrativo che penale.

Nel 2022 è stato portato a termine il progetto in essere con il Ministero dell’Interno coordinato dalla Prefettura di Modena, finalizzato al contrasto di fenomeni legati allo spaccio ed all’uso di sostanze stupefacenti, negli istituti superiori. I plessi scolastici interessati dai controlli sono stati 9 ed  8 i rinvenimenti di stupefacente posto sotto sequestro.  Nel mese di giugno si è proceduto all’acquisto di narcotest e di nuova strumentazione che è stata assegnata alla polizia giudiziaria per il contrasto dello “spaccio” di sostanze stupefacenti.  N. 14 sono stati i servizi di ordine pubblico effettuati in ausilio e collaborazione con le altre forze dell’ordine, dei quali 7  finalizzati al contrasto dell’attività di spaccio sul territorio Comunale.  L’unità cinofila specializzata nel rintraccio di stupefacente, ha lavorato anche con le diverse forze di polizia per un totale di 36 servizi, rinvenendo sostanze stupefacenti in 10 occasioni. La polizia giudiziaria ha poi deferito all’A.G. 61 persone per vari titoli di reato, ha effettuato 4 arresti per spaccio di sostanze stupefacenti e proceduto a 37 fotosegnalamenti.

A gennaio, in seguito a gara europea, è variato il gestore dell’impianto di videosorveglianza e si sta procedendo alla sostituzione delle telecamere non funzionanti o obsolete (allo stato attuale 15 sostituzioni).

“I dati contenuti nei vari Reports confermano la funzione e il ruolo che il Corpo di Polizia Locale ha per la comunità – dichiara il Comandante della Polizia Locale Rossana Prandi – Come gli anni scorsi, presentiamo le risultanze statistiche relative all’attività istituzionale svolta dal Corpo di Polizia Locale nel 2022, anno che consideriamo come ripartenza dopo l’avvento della pandemia da COVID 19 che ha cambiato il contesto sociale in cui viviamo e che ci ha portato a fronteggiare un sentimento di insicurezza dai contorni difficili da perimetrare. Le politiche locali per la sicurezza si sono tradotte in nuove forme di organizzazione e di declinazione del servizio di Polizia Locale di Sassuolo. Divulghiamo quanto si è realizzato, con l’obiettivo di fornire uno strumento utile a garantire trasparenza e a favorire la collaborazione fra chi offre un servizio e chi ne beneficia. Colgo l’occasione per ringraziare il personale della Polizia Locale per l’attività svolta a servizio della nostra comunità e chiedo loro di continuare, con impegno, sensibilità e spirito di servizio, valori che contraddistinguono e devono continuare a contraddistinguere questo Comando”.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, martedì 14 febbraio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, martedì 14 febbraio 2023Cielo sereno. Temperature in lieve aumento, con minime comprese tra -2 e 2 gradi, qualche grado in meno nelle aree extraurbana e massime comprese tra 10 e 13 gradi. Venti deboli variabili o quasi assenti. Mare poco mosso.

(Arpae)

Volley, tra Sassuolo e Mondovì finisce 2-3

Volley, tra Sassuolo e Mondovì finisce 2-3Due set a senso unico per Sassuolo, due set a senso unico per Mondovì poi un tie break equilibrato in cui però alla lunga Lpm BAM Mondovì riesce con le qualità delle sue giocatrici – ben gestite da Giroldi MVP del match – ad avere la meglio: sono le piemontesi a vincere 2-3 il match valido per l’ottava di ritorno.

Un punto per Sassuolo quindi, due per Mondovì ed ora le due formazioni sono appaiate in classifica generale con 36 punti, gli stessi di Busto, a due lunghezze da Brescia seconda e con nove lunghezze di vantaggio su Albese sesta.

 

BSC Materials Sassuolo 2 – Lpm BAM Mondovì 3 (parziali 25-19 25-12 16-25 11-15)

 

Cronaca del  match

6+1 tipo per la BSC Materials Sassuolo: Scacchetti in palleggio, Busolini opposto, al centro Manfredini e Civitico, in posto quattro Pistolesi e Martinez. Il libero è Pelloni.

Dall’altra parte della rete, Coach Solforati si affida a Giroldi in regia, Decortes opposto, al centro Pizzolato e Riparbelli, in posto quattro Populini e Grigolo. Il libero è Bisconti.

 

Primo set

In avvio di parziale, le due formazioni procedono appaiate (6-6), poi la BSC tenta il primo allungo: due belle giocate di Martinez valgono il +4 sassolese ed inducono Coach Solforati a fermare il gioco (11-7). Manfredini in fast tiene avanti le sue (14-9), ma Mondovì non si scompone ed accorcia le distanze (16-13) e questa volta è Coach Venco a fermare il gioco. Il match torna in parità poco dopo, con il mani out di Grigolo (16-16). Il nuovo allungo sassolese lo firma Pistolesi dai nove metri (19-16), poi Scacchetti a muro ferma Grigolo per il 23-19. Chiude Pistolesi 25-19.

 

Secondo set

Sulla scia del set precedente, la BSC si porta subito avanti 5-2 con Martinez poi 8-3 con Manfredini e Coach Solforati richiama le sue in panchina. La BSC non si ferma e sul +8 firmato Martinez dai nove metri, la panchina piemontese ferma di nuovo il gioco (13-5). Manfredini in fast chiude un’azione infinita e firma il 20-11. Il finale è tutto targato Sassuolo: ace di Dhimitriadhi, poi primo tempo di Manfredini per il 25-12 finale.

 

Terzo set

L’avvio di terzo set è – come il primo – particolarmente equilibrato e le due formazioni procedono a braccetto (9-9). È Mondovì a provare a spezzare l’equilibrio del parziale e Coach Venco prontamente richiama le sue in panchina (11-13). Manfredini pareggia (13-13), ma di nuovo le ospiti allungano: il muro di Grigolo sulla pipe di Pistolesi vale il 13-17. Ora Mondovì vola, letale al servizio ed in attacco (14-22). Chiude Decortes (16-25).

 

Quarto set

L’avvio di quarto parziale è intenso ed equilibrato (5-5), poi Mondovì mette la testa avanti con Grigolo (7-10). Sassuolo ci prova con il muro di Civitico (11-13), ma la Lpm allunga di nuovo con Grigolo (13-17). Come nel set precedente, ora Mondovì letteralmente vola (13-19, 14-23). Come nel parziale precedente, chiude Decortes 16-25.

 

Quinto set

Tenta subito la fuga Mondovì (1-3), ma il pareggio sassolese non si fa attendere (3-3). Sul +2 sassolese firmato Pistolesi, Coach Solforati ferma il gioco (6-4) e poco dopo il match torna in parità con Decortes (7-7). Al cambio campo, Sassuolo è avanti 8-7 ma la Lpm ripassa di nuovo avanti (8-9). Due muri consecutivi in casa Sassuolo capovolgono il risultato, poi Decortes spara out per l’11-9. Mondovì però non ci sta e piazza il contro break (11-13). Chiude Populini 11-15.

 

Al termine del match, queste le parole di Karola Dhimitriadhi, Capitano della BSC Materials Sassuolo ed ex Mondovì: “Secondo me è stata una grande che ha rispecchiato le posizioni in classifica delle due squadre: era giusta che fosse una partita combattuta e lo è stata a momenti alterni. Nei primi due set noi abbiamo dominato, poi loro hanno iniziato ad ingranare e noi abbiamo fatto più fatica, poi il tie break è stato più equilibrato. Quindi non è stata esattamente una partita combattuta punto a punto, quanto piuttosto una partita che prima noi poi loro abbiamo gestito meglio e nel finale Mondovì ha giocato meglio. Sul finale di partita eravamo stanche, è un periodo intenso ma lo è per tutti e nel finale ci è mancata forse un po’ di grinta ed intensità”.

Dall’altra parte della rete, questo il commento di Beatrice Giroldi premiata come MVP del match odierna: “La partita è stata come ce lo aspettavamo: Sassuolo è una squadra espertissima, capace di mettere in difficoltà squadre di alta classifica. Sapevamo che l’avrebbe portata a casa chi avrebbe avuto più pazienza e forse anche più energia: noi siamo state brave perché sotto 0-2 siamo rimaste lì e ci siamo ricompattate. Brave tutte: non volevamo uscire da qui troppo presto e siamo state brave a gestire la partita portando a casa punti importanti per la classifica”.

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