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domenica, 17 Agosto 2025
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Maltempo. 15mila persone hanno dovuto lasciare la propria casa, di cui 8mila già ospitate nelle strutture d’accoglienza

Maltempo. 15mila persone hanno dovuto lasciare la propria casa, di cui 8mila già ospitate nelle strutture d’accoglienzaPiù di 15.000 persone hanno dovuto lasciare la propria casa a causa dell’alluvione, ma gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, grazie a tutte le forze in campo; 8.000 hanno già trovato accoglienza in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti).

Da martedì 16 maggio sono 871 i Vigili del Fuoco coinvolti (tra Emilia-Romagna e altre regioni) con 313 mezzi utilizzati, che hanno consentito di eseguire (comprese le chiamate in corso), 4.092 interventi, di cui: 969 a Bologna, 984 a Forlì-Cesena, 247 a Rimini, 1.892 a Ravenna; 78 interventi sono stati effettuati con elicotteri (sempre dei Vigili del fuoco) e hanno permesso il salvataggio di 187 persone. 4 gli elicotteri del 118 disponibili sul territorio, dislocati a Pavullo (Mo), Parma, Bologna e Ravenna.

Intanto, è confermata anche per domani l’allerta rossa per criticità idraulica su: bassa collina, pianura e costa romagnola; pianura bolognese; per criticità idrogeologica su alta collina romagnola e collina bolognese. Allerta arancione per criticità idraulica su: alta collina e montagna romagnole, collina bolognese e pianura modenese; per criticità idrogeologica su: montagna, bassa collina, costa e pianura romagnola; montagna bolognese ed emiliana centrale; collina emiliana centrale.

Allagamenti

Si sono registrati 58 allagamenti in 43 comuni:

  • 15 comuni nel bolognese: Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Castel Guelfo, Castel del Rio, Fontanelice, Castenaso, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sala bolognese.
  • 14 nel ravennate: Brisighella, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Russi, Cervia e Ravenna.
  • 12 nel forlivese-cesenate: Forlì, Cesena, Cervia, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Mercato Saraceno, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Gambettola, Meldola, Bertinoro.
  • 2 nel riminese: Riccione e Santarcangelo di Romagna.

Dissesto idrogeologico

Circa 290 le frane sul territorio:

  • 104 in provincia di Forlì Cesena: 71 a Modigliana, 6 a Dovadola e 5 rispettivamente a Predappio e Roncofreddo. E ancora: Casola Valsenio, Cesena, Meldola, Tredozio, Mercato Saraceno, Santa Sofia, Civitella di Romagna, Galeata, Bertinoro, Meldola, Portico e San Benedetto, Premilcuore e Rocca San Casciano
  • 90 in provincia di Ravenna: 75 a Casola Valsenio e 15 a Brisighella
  • 45 in provincia di Bologna: tra i comuni più colpiti, Fontanelice, Loiano e Casalfiumanese (6 frane ognuno), e Monte San Pietro con 5 frane. Poi Monzuno, Imola, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Monterenzio, Monghidoro, Castel San Pietro Terme, Monte San Pietro, Pianoro, Sasso Marconi, una frana anche a Bologna
  • Circa 25 in provincia di Modena: Montecreto, Polinago, Rignano sulla Secchia, Marano sul Panaro, Pievepelago, Serramazzoni, Maranello, Sassuolo, Zocca, Pavullo nel Frignano, Fiorano modenese, Guiglia, Lama Mocogno, Montese
  • 14 in provincia di Reggio Emilia: Canossa, Baiso, Carpineti, Toano, Villa Minozzo, Ventasso
  • 13 in Provincia di Rimini: il più colpito Montescudo, con 6 frane, poi Casteldelci, Sant’Agata Feltria, Novafeltria e San Leo.

La situazione sulle strade

Risultano al momento totalmente chiuse 544 strade tra comunali e provinciali, di cui 224 chiuse parzialmente. Complessivamente 255 a Bologna, 128 in provincia di Forlì-Cesena, 127 nella provincia di Ravenna e 34 nel riminese.

Fiumi

Sono 23 i fiumi e corsi d’acqua esondati, anche in più punti (stesso dato di ieri): Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone, Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco, Sintria, Bevano, Zena, Rabbi, Voltre, Bidente, Ravone, Rio Cozzi, Rigossa, Savena.

Numero verde 800024662 attivo da oggi

La Regione ha attivato da oggi il numero verde 800024662 per rispondere, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20, ai quesiti legati all’emergenza alluvione. Nella prima mattinata di attivazione, sono già 371 le chiamate ricevute, con un tempo medio di conversazione di circa 3 minuti; al momento sono al lavoro 9 operatori Lepida. Tra le maggiori richieste, a chi rivolgersi per avere beni di prima necessità e informazioni sulla mobilità, oltre a domande di intervento che sono state girate ai soggetti competenti.

Raccolta fondi regionale “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”

“Un aiuto per l’Emilia-Romagna”: è la raccolta fondi, lanciata ieri dalla Regione per sostenere le comunità colpite e dare risposta alle tantissime persone che hanno chiesto di poter essere d’aiuto, anche versando un contributo. In un solo giorno tanti i cittadini e le imprese che si sono già mobilitati: raggiunti 300mila euro grazie a 3.721 donatori. Si stanno per aggiungere le molte donazioni già comunicate, fra cui quelle di Gruppi come Ferrari (1 milione di euro), società di calcio come il Bologna FC, le Confederazioni nazionali Cgil, Cisl e Uil.

Chiunque può partecipare alla raccolta, utilizzando il conto corrente intestato all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna, con queste coordinate bancarie:

Iban:

IT69G0200802435000104428964

Causale:

“ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA”

Per donazioni dall’estero:

codice Bic SwiftUNCRITM1OM0

Per agevolare le donazioni, chi intende versare sul conto corrente indicato può utilizzare anche questa intestazione abbreviata: AGENZIA REGIONALE SIC.T. PROTEZIONE CIVILE EMILIA ROMAGNA

Come è stato fatto per tutte le precedenti raccolte fondi (ricostruzione post sisma, emergenza Covid, emergenza Ucraina) ogni euro raccolto e l’utilizzo che ne verrà fatto, saranno resocontati pubblicamente.

Bonaccini e le parti sociali dell’Emilia-Romagna martedì a Roma per incontrare il Governo

Bonaccini e le parti sociali dell’Emilia-Romagna martedì a Roma per incontrare il Governo
Bonaccini (foto Regione Emilia Romagna)

“In queste ore drammatiche per l’Emilia-Romagna, occorre davvero un impegno straordinario da parte di tutti. Per questo ringrazio la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, per aver accolto la nostra richiesta di rappresentare direttamente a lei e ai ministri competenti il quadro generale della situazione nella nostra regione dopo le devastazioni causate dal maltempo. Questo incontro sarà anche utile per comunicare le esigenze immediate delle popolazioni, del mondo del lavoro, delle imprese e delle strutture pubbliche e le prime linee di intervento necessarie per accompagnare nel più breve tempo possibile la ripresa delle attività e dei servizi. E lo faremo insieme alle parti sociali della nostra regione”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, alla notizia che martedì, al termine della seduta del Consiglio dei ministri, accompagnato da rappresentanti delle parti sociali dell’Emilia-Romagna, incontrerà la premier e i ministri interessati dall’emergenza.

“Con il Governo- aggiunge Bonaccini- stiamo lavorando per definire una serie di provvedimenti di urgenza che possono venire incontro alle esigenze delle famiglie, dei lavoratori, delle imprese. Per ripartire e ricostruire subito, potendo contare su risorse adeguate. Ancora una volta, l’Emilia-Romagna è pronta a rimboccarsi le maniche, con un impegno corale che non è mai mancato quando si è trattato di far fronte a situazioni difficili, oltre che nella programmazione e sulle decisioni strategiche. Ci prepariamo quindi al confronto col Governo con spirito costruttivo, per misure efficaci e non lasciare indietro nessuno”.

Chiusi i sentieri alla Riserva di Nirano

Chiusi i sentieri alla Riserva di NiranoCon ordinanza n. 66 del 18 maggio 2023, il sindaco di Fiorano Modenese, Francesco Tosi, ha disposto la sospensione e/o il divieto di tutte le attività sportive e ricreative presso i sentieri della Riserva naturale delle Salse di Nirano dal 18 al 21 maggio 2023,  al fine di tutelare in via precauzionale la pubblica incolumità.

Sono pertanto annullate anche le previste iniziative di sabato 20 maggio  (Cercasi bilocale bugs) e di domenica 21 maggio (Orienteering), organizzate in Riserva.

Maltempo: Cgil, Cisl, Uil, al via raccolta fondi per le popolazioni. Il ringraziamento di Bonaccini

Maltempo: Cgil, Cisl, Uil, al via raccolta fondi per le popolazioni. Il ringraziamento di Bonaccini“Ribadiamo la nostra vicinanza e solidarietà alle popolazioni dell’Emilia Romagna e di alcuni territori delle Marche colpite dai gravissimi eventi alluvionali. Per sostenere le comunità coinvolte abbiamo predisposto una raccolta fondi attraverso un conto corrente unitario”. Lo fanno sapere, in una nota, Cgil, Cisl, Uil. “Una prima donazione – aggiungono le tre Confederazioni – è stata già versata al fondo ‘alluvioni’ istituito dalla Regione Emilia Romagna. Garantiremo il massimo sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori, alle famiglie e alle imprese duramente colpite. Nessuno – concludono Cgil, Cisl, Uil – sarà lasciato solo”.

“Ringrazio Cgil, Cisl e Uil per la vicinanza all’Emilia-Romagna, alle persone e alle comunità colpite dall’alluvione qui e nelle Marche. Una situazione gravissima, nella quale adesso è prioritario gestire l’emergenza e mettere in sicurezza tutti, pensando però da subito alla tutela di lavoratrici e lavoratori, famiglie e imprese, oltre che alla futura ricostruzione, obiettivo per il quale è fondamentale il contributo dei sindacati, insieme a tutte le parti sociali, nel confronto aperto col Governo. Nessuno deve infatti essere lasciato indietro”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sulla raccolta fondi unitaria avviata dalle Confederazioni nazionali Cgil, Cisl e Uil, che hanno già realizzato anche una prima donazione sul conto corrente aperto dalla Regione Emilia-Romagna per il sostegno alle persone e comunità colpite dall’alluvione.

Sempre Maggio Fioranese: in arrivo “TIPICO” e il “Costipanzo Show”

Sempre Maggio Fioranese: in arrivo “TIPICO” e il “Costipanzo Show”Continuano le iniziative del Sempre Maggio Fioranese, nonostante le difficoltà metereologiche. Domenica 21 maggio dalle 9.00 alle 20.00 in via Vittorio Veneto torna anche quest’anno “TIPICO”, l’appuntamento attesissimo con le prelibatezze del territorio, prodotti artigianali e di prima qualità a portata di forchetta e coltello.

Presente l’area “Tutto Green”, una sorta di parentesi dedicata all’ambiente: educazione alla sostenibilità e mercatino hand-made e prodotti bio. Così come sarà presente, a partire dalle 18.00, lo stand dell’AVF dove potrà essere gustato del buon gnocco fritto.

A partire dalle 21.00 avrà inizio lo spettacolo comico “Costipanzo Show” in compagnia del divertentissimo Duilio Pizzocchi. Partecipazione libera e gratuita.

 

 

Maranello, sorpreso mentre ruba in chiesa il denaro delle offerte. Arrestato

Maranello, sorpreso mentre ruba in chiesa il denaro delle offerte. Arrestato

Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Maranello hanno tratto in arresto un 30enne italiano per furto aggravato all’interno di una chiesa nel comune di Maranello.

L’uomo è stato notato da militare dell’Arma libero dal servizio e sorpreso mentre, con un congegno appositamente realizzato, stava sfilando le monete dal cassettino delle offerte. Non appena scoperto, la persona ha tentato di darsi alla fuga, venendo comunque bloccato dai Carabinieri immediatamente intervenuti, poco distante dalla chiesa.

Il denaro delle offerte, poco meno di dieci euro, è stato restituito. Il congegno è stato sequestrato e la persona è stata tratta in arresto per furto aggravato.

Oggi l’uomo sarà condotto davanti al Giudice del Tribunale di Modena per l’udienza con rito direttissimo.

 

Con Gastro-Guide nasce l’esperto per lo sviluppo turistico locale

Con Gastro-Guide nasce l’esperto per lo sviluppo turistico localeSi è svolto a Volos in Grecia il quarto meeting internazionale di Gastro-Guide, progetto della durata di due anni (2022-2024), che rientra nell’ambito del Programma Erasmus+ e sta sviluppando un percorso formativo internazionale e una rete europea di guide enogastronomiche professionali.

A conclusione, sarà definita una figura professionale nuova che sosterrà lo sviluppo delle comunità locali e contribuirà alla sostenibilità rurale attraverso la formazione e la promozione del settore agroalimentare, della gastronomia, del patrimonio culturale dei borghi e lo stile di vita a contatto con la natura.

Al progetto partecipano 9 partner (Enti di formazione professionale; Camere di commercio; Organizzazioni settoriale e commerciali) di 6 Paesi dell’Europa settentrionale e meridionale: Italia (Unioncamere Emilia-Romagna e Ifoa), Bulgaria, Grecia, Lituania, Polonia e Spagna.

L’iniziativa si focalizza sulla creazione e la certificazione di un nuovo profilo professionale, la cosiddetta “Gastro Guide”, che supporta lo sviluppo di piccoli paesi per migliorare la loro accoglienza ai turisti, valorizzando allo stesso tempo la cultura e le tradizioni locali.

Questo profilo avrà il compito prioritario di diffondere i prodotti agroalimentari e la gastronomia locale, per promuovere il turismo esperienziale.

Quattro le attività che sono in via di esecuzione: identificazione del profilo professionale e dei bisogni formativi della Gastro Guide (PR1); realizzazione di una piattaforma web interattiva Rural Education Space), comprensiva della community, della mappa interattiva e dell’e-learning (PR2); sviluppo di moduli formativi (PR3); sviluppo di percorsi di Gastro Guide (PR4).

Il progetto è partito nel 2022. E’ stata effettuata un’ampia ricerca sul campo attraverso mirate interviste a 160 persone, allo scopo di individuare le esigenze di questo nuovo profilo professionale; è stato quindi prodotto un unico documento (PR1) – tradotto nelle diverse lingue – dove sono stati riportati i risultati, le conclusioni e gli esiti del processo di identificazione del profilo professionale e dei bisogni formativi della Gastro Guide.

Il primo output conseguito è alla base della creazione del curriculum indispensabile per lo sviluppo della fase formativa e della piattaforma web. E’ stato inoltre costituito il “Quality Control Board”, composto da tre valutatori esterni individuati in base alle specifiche tematiche legate agli obiettivi da raggiungere, che si è riunito due volte per valutare i risultati conseguiti. Sono stati realizzati tre meeting in presenza (in Italia a Reggio Emilia, poi in Bulgaria a Dobrich, a Rzeszow in Polonia, a Volos in Grecia), e 4 incontri online.

Fuori Campo 11 ASD presenta “Amico Vero”

Fuori Campo 11 ASD presenta “Amico Vero”Martedì 23 maggio, presso l’Istituto di Istruzione Superiore Elsa Morante di Sassuolo, viene presentata una nuova idea proposta da Fuori Campo 11 ASD.

Sul sito www.fuoricampo11.it è operativa la sezione “AMICO VERO”, uno spazio virtuale aperto a tutti legato al progetto “FUORICLASSE”, interamente dedicato alle segnalazioni anonime inerenti casi di disagio giovanile, situazioni di abbandono sportivo e scolastico, nonché episodi di bullismo.

A tale spazio è stato dedicato un hashtag, #MIGLIORIAMICI, con la funzione di rendere più facile ed efficace per gli utenti la ricerca di messaggi sul tema o su uno specifico contenuto.

Così la presidente Barbara Fontanesi in merito al progetto – “Abbiamo scelto di chiamare questa piattaforma AMICO VERO, perché vogliamo sensibilizzare i giovani sul significato profondo della parola AMICO. L’amico vero è colui che realmente si attiva per aiutare un compagno in difficoltà. È risaputo che per fare squadra, servono persone concretamente attive e responsabili. In pratica, ragazzi solidali con i propri compagni e adulti impegnati nel tutelare i più fragili. Ecco perché abbiamo dato vita alla piattaforma AMICO VERO: per dare l’opportunità a tutti gli studenti e giovani sportivi di scriverci in forma anonima, situazioni ritenute importanti da segnalarci” .

 

Alluvione, ANBI chiede dibattito serio e sincero

Alluvione, ANBI chiede dibattito serio e sincero“Aldilà di qualsiasi polemica non è possibile confondere strumentalmente vittime e colpevoli”: a dirlo è l’emiliano Francesco Vincenzi, Presidente dell’ Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, di fronte a montanti polemiche.

Prosegue: “Per l’ennesima volta ripeto che la competenza dei Consorzi di bonifica, in  Emilia Romagna come nella gran parte del resto d’Italia, riguarda il reticolo idraulico minore, inondato, al pari di tutto il territorio, dalle acque esondate da fiumi, non di loro competenza, a seguito di un’eccezionale ondata di maltempo. I canali di bonifica, svuotati tempestivamente, sono ora colmi d’acqua, che stanno contribuendo faticosamente a smaltire, perché grandemente superiore alla loro capienza; analogamente sta facendo il Canale Emiliano Romagnolo, pur non essendo a questo deputato. Chi lo indica come co-responsabile della tragedia alluvionale, posso solo ritenere che si esprima senza alcuna cognizione di causa.”

“A margine – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – vanno ricordate due date, che attestano il nostro costante impegno su temi che, ancora una volta, solo ora l’opinione pubblica pare scoprire: 6 Luglio 2017, presentazione del Piano Nazionale Invasi unitamente all’allora Struttura di Missione #italiasicura; 9 Settembre 2020: presentazione Piano ANBI di Efficientamento della Rete Idraulica del Paese. Entrambe le proposte erano accompagnate da centinaia di progetti definitivi ed esecutivi, cioè cantierabili a fronte dei necessari finanziamenti, rimasti perlopiù disattesi. Non solo: è del 2013 la proposta dell’allora ministro, Mario Catania, per una legge contro il consumo indiscriminato di suolo; era l’epoca del Governo Monti e da 10 anni tale normativa è ferma nei cassetti, benché anche da noi ripetutamente sollecitata in ogni sede. E’ indispensabile che, soprattutto in questi momenti, il dibattito sia responsabile a partire dai dati di fatto e non inutile, quanto dannoso chiacchiericcio.”

È intanto in essere la concreta solidarietà dei Consorzi di bonifica italiani in aiuto agli enti consortili Romagna Occidentale (con sede a Lugo) e Romagna (con sede a Ravenna), supportati fin da subito dai colleghi dell’ANBI regionale. Raccogliendo l’appello delle Autorità locali ad inviare ulteriori mezzi d’opera, uomini, pompe, condotte, generatori sono arrivati da Veneto e  Friuli Venezia Giulia; disponibilità d’aiuto sono giunte anche da Toscana, Lazio, Liguria, Campania, Piemonte, Sardegna e ora si è attivata anche la solidarietà di Utilitalia”.

“A loro, come a tutti coloro, che stanno operando per contrastare una situazione di persistente emergenza nei nostri territori, va un commosso grazie” commenta Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI ed ANBI Emilia Romagna.

“Il personale dei Consorzi di bonifica è formato per intervenire in situazioni d’emergenza e si sta dimostrando pronto, purtroppo una volta in più, a portare, ove richiesto, il proprio soccorso” sottolinea Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.

Il dramma dell’Emilia Romagna attraverserà anche le manifestazioni previste in un programma forzatamente ridotto nel week-end conclusivo della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, dove mestamente mancheranno le tradizionali aperture delle “cattedrali dell’acqua”, impegnate nella difficile opera di contenimento dell’alluvione in Emilia Romagna.

Tra gli eventi, particolare significato riveste la presentazione del “Protocollo di legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici” redatto in Campania tra Consorzio di bonifica del Volturno, ANBI e Prefetture di Napoli e Caserta. A sancire simbolicamente la conclusione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione e a dare un segnale di speranza sarà, domenica prossima, la Messa sul Ticino, a Pavia.

Il programma completo delle iniziative è disponibile sul sito www.anbi.it .

UniCredit ha stanziato un plafond da 1 miliardo di euro a sostegno delle province di Emilia Romagna, Toscana e Marche colpite dal maltempo

UniCredit ha stanziato un plafond da 1 miliardo di euro a sostegno delle province di Emilia Romagna, Toscana e Marche colpite dal maltempoUniCredit amplia il pacchetto di interventi straordinari a favore di cittadini e imprese delle province di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Ferrara, Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena in Emilia-Romagna, delle province di Ancona e di Pesaro e Urbino nelle Marche e della provincia di Firenze in Toscana, colpite dalle forti precipitazioni che hanno provocato ingenti danni.

La banca ha stanziato infatti un plafond dedicato di 1 miliardo di euro a disposizione delle imprese che, presentando un’autocertificazione in relazione ai danni subiti in conseguenza delle forti precipitazioni dei giorni scorsi, potranno richiedere finanziamenti chirografari e ipotecari con uno speciale preammortamento sino a 36 mesi. Tali finanziamenti potranno essere assistiti da garanzie pubbliche (Fondo di Garanzia per le PMI e SACE).

Inoltre, fino al 31.12.2023, UniCredit azzera il canone dei POS per le imprese con punto vendita nelle province impattate. L’esenzione delle commissioni per i pagamenti sotto i 15 euro, per le aziende fino a 5 milioni di fatturato, è già attiva su tutto il territorio nazionale fino al 30.06.2023.

Queste nuove iniziative si aggiungono a quanto già varato nei giorni scorsi.

Per i clienti imprese con sede legale/operativa nelle zone interessate sono disponibili la moratoria di 12 mesi sulle rate dei mutui ipotecari e chirografari e il “Pacchetto nuovo credito alle imprese”, con linea di finanziamenti chirografari/ipotecari a condizioni agevolate.

Per tutti i clienti privati residenti nei territori colpiti è già attiva una moratoria di 12 mesi sulle rate dei mutui ipotecari ed è a disposizione un prestito con tasso agevolato.

Andrea Orcel, Amministratore Delegato e Head of Italy di UniCredit ha dichiarato: “Vogliamo sostenere tutti i nostri clienti che stanno subendo danni e vivendo momenti di straordinaria difficoltà con le loro famiglie a causa dell’emergenza in corso. Attraverso questo intervento concreto, possiamo fornire il sostegno finanziario necessario per aiutarli a tornare rapidamente alla normalità. Questa azione è un ulteriore segno dell’attenzione e dell’impegno di UniCredit nei confronti dei propri clienti, delle comunità e dei territori in cui opera”.

Maltempo, Coldiretti: 50mila posti lavoro a rischio nelle campagne

In Romagna nell’arco di soli 2 giorni si sono abbattute ben 30 bombe d’acqua su un territorio reso fragile dalla prolungata siccità a causa della caduta al nord del 40% di precipitazioni in meno nel primo quadrimestre dell’anno. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sui dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) e di Isac Cnr in riferimento all’alluvione che ha colpito la Romagna con dispersi e vittime per le quali si esprime profondo cordoglio.

La furia del maltempo – sottolinea la Coldiretti – si è scatenata su terreni secchi che non sono riusciti ad assorbire l’acqua che è caduta violentemente provocando allagamenti, frane e smottamenti nelle aree rurali dove molte aziende agricole risultano irraggiungibili con problemi per la consegna del latte munto ma anche per garantire acqua e alimentazione agli animali allevati.

Sono oltre 5mila secondo la Coldiretti le aziende agricole colpite dal maltempo per frane o allagamenti che mettono a rischio nell’intera filiera almeno 50mila posti di lavoro tra agricoltori e lavoratori dipendenti nelle campagne, nelle industrie e nelle cooperative di lavorazione e trasformazione, con danni al momento incalcolabili in attesa del deflusso delle acque e del fango. Il settore più colpito – precisa la Coldiretti – è quello dell’ortofrutta con il lento deflusso dell’acqua rimasta nei frutteti che “soffoca” le radici degli alberi fino a farle marcire e il rischio di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno 4 o 5 anni prima di tornare produttive.

A causa della cementificazione e dell’abbandono l’Italia ha perso quasi 1/3 (30%) dei terreni agricoli nell’ultimo mezzo secolo con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari ed effetti sulla tenuta idrogeologica del territorio e sul deficit produttivo del Paese e la dipendenza agroalimentare dall’estero. Il risultato – sottolinea la Coldiretti – è che in Italia oltre 9 comuni su 10 in Italia (il 93,9% del totale) secondo l’Ispra hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico per frane ed alluvioni Ma la percentuale arriva al 100% in molte regioni come l’Emilia Romagna. Per effetto delle coperture artificiali il suolo non riesce a garantire l’infiltrazione di acqua piovana che scorre in superficie aumentando la pericolosità idraulica del territorio nazionale secondo l’Ispra.

Per questo – continua la Coldiretti – l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne. Ma serve anche approvare la legge contro il consumo di suolo che giace in Parlamento da oltre 10 anni.

Siamo infatti di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che già lo scorso anno hanno raggiunto i 6 miliardi di euro.

“Serve garantire l’arrivo degli aiuti nel minor tempo possibile e dare a queste zone martoriate la possibilità di riparare i danni e ripartire con la nomina di un Commissario alla ricostruzione come fatto ai tempi del terremoto” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Ma sono anche necessario investire nei bacini di accumulo che diventano quindi fondamentali per la sicurezza di tutto il nostro Paese, conservando l’acqua in eccesso per ridistribuirla quando serve utilizzando al meglio le risorse del Pnrr, dei fondi di coesione e del REpowerEU. A fronte di questa situazione climatica – continua Prandini – è infatti strategico intervenire con progetti di lungo respiro che vadano oltre l’emergenza come il piano elaborato dalla Coldiretti con Anbi che punta ad aumentare la raccolta di acqua piovana, oggi ferma all’11%, attraverso la realizzazione di invasi che garantiscano acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, aiutando anche la regimazione delle piogge in eccesso nei momenti di maggiori precipitazioni come quello attuale.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 20 maggio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 20 maggio 2023Coperto o molto nuvoloso, con piogge diffuse di intensità debole in pianura, a tratti moderate sui rilievi. Temperature stazionarie o in lieve aumento, con minime comprese tra 12 e 15 gradi e massime intorno a 18 gradi. Venti deboli-moderati da nord-est con temporanei rinforzi lungo il crinale appenninico. Mare poco mosso.

(Arpae)

A14 Bologna-Taranto: riaperto il tratto tra Faenza e Forlì in entrambe le direzioni

A14 Bologna-Taranto: riaperto il tratto tra Faenza e Forlì in entrambe le direzioniPoco dopo le 06:30 sulla A14 Bologna-Taranto è stato riaperto il tratto compreso tra Faenza e Forlì in entrambe le direzioni. La chiusura si era resa necessaria per permettere alla task force di ASPI – già operativa ininterrottamente su diversi fronti – di proseguire nella notte e velocizzare il complesso piano di attività per il ripristino dei danni causati dalle alluvioni al fine di consentire nel più breve tempo possibile il ritorno alla normale circolazione.

Attualmente, per consentire il proseguimento degli interventi di ripristino, il traffico circola su una corsia per senso di marcia in entrambe le direzioni e si registrano 5 km di coda tra il bivio con la Diramazione di Ravenna e Forlì verso Ancona.

Agli utenti in transito tra si raccomanda sempre la massima prudenza.

Il ricordo delle vittime dell’alluvione, le parole di Bonaccini, quelle del Viceministro Valentini: al via il Festival della Giustizia Penale

Il ricordo delle vittime dell’alluvione, le parole di Bonaccini, quelle del Viceministro Valentini: al via il Festival della Giustizia Penale

Un minuto di silenzio. E’ iniziato così il pre event di Festival della Giustizia Penale presso Florim Ceramiche. Un minuto di silenzio per ricordare le vittime e le alluvioni che stanno flagellando la Romagna.

E il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, si è collegato per un saluto breve, ma molto significativo: «L’Emilia-Romagna è nuovamente ferita, questo è davvero un nuovo terremoto a 11 anni dal 2012. Chiediamo al Governo, che ci è vicino in questa fase (ho apprezzato molto che la primo ministro Meloni si sia collegata durante il viaggio per il G7 in Giappone), la sospensione degli adempimenti fiscali, dei mutui e delle incombenze giudiziarie, la difesa per lavoratrici e lavoratori, anche stagionali e per i tempi determinati, e i danni per le famiglie, le imprese e i cittadini, oltre alle risorse per infrastrutture e dissesto idrogeologico. Di irreparabile ci sono solo le vite delle vittime, per tutto il resto sarà dura, sarà durissima, ma non ho dubbi che ancora una volta l’Emilia-Romagna e la sua gente sapranno reagire».

Guido Sola, presidente di Festival Giustizia Penale, ha aperto così i lavori: «In questi giorni la nostra regione è stata funestata da una catastrofe, abbiamo ritenuto di andare comunque avanti perché non facciamo una festa, ma un Festival, un momento di approfondimento, di confronto, di scambio di idee, di dialogo che quest’anno mette al centro le tematiche dell’impresa, del lavoro, della giustizia.

Quella che stiamo proponendo è una scommessa, ma come comitato organizzatore l’abbiamo accettata con entusiasmo, perché la versa forza di questa kermesse è dovuta al fatto che questa iniziativa è costituita da diverse anime. Il Festival è nato nel 2019 proprio perché in questa società malata di populismo e giustizialismo, parlare di garantismo sembra strano. Non a caso anche quest’anno ospiteremo vittime di errori giudiziari: se si rispettassero sempre le regole si mitigherebbe il rischio di commettere questi gravi errori».

Claudio Lucchese, presidente di Florim Ceramiche, ha salutato i numerosi presenti, tra questi i sindaci del territorio e varie altre autorità. Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e al Made in Italy ha inviato un videomessaggio: «Stiamo lavorando sulla doppia transizione, verde e digitale, e vogliamo razionalizzare gli incentivi. Possiamo attrarre investimenti stranieri solo con norme chiare e semplificate, in questo senso il nuovo Dl concorrenza potrà far crescere e incentivare gli investimenti, e proprio per attrarre investitori dall’estero stiamo lavorando con una struttura ad hoc. Inoltre stiamo lavorando per un fondo apposito per sostenere il Made in Italy, per valorizzare la reale produzione in Italia, anche attraverso la lotta alle contraffazioni e al cosiddetto ‘italian sounding’. Concludo ricordando ciò che sta accadendo nella nostra regione, per esprimere il mio sostegno a chi si sta prodigando, assicurando che il Governo centrale farà la sua parte nel sostegno e nella ricostruzione».

Hanno preso poi la parola Roberto Ricco, presidente della Camera Penale di Modena («Abbiamo coinvolto tante persone e tanti ordini professionali, questo è un grande risultato per noi. Questo tema è molto emiliano, parlare di impresa vuol dire parlare di Modena e della nostra regione») e Luca Luparia Donati, direttore scientifico del festival che ha illustrato il programma e ha sottolineato: «Parleremo di legalità d’impresa, di modelli organizzativi virtuosi delle aziende, di sostenibilità ambientale, di lavoro con tante sfaccettature. Con una apertura molto importante anche all’estero. Ma la giustizia penale può anche essere un ostacolo, ci sono sessioni in cui si parlerà anche del processo mediatico. Tanti temi, tante esperienze di vita: tutto questo è Festival della Giustizia Penale».

 

Maltempo. Oltre 4.800 le persone accolte presso le sedi allestite dai Comuni, 1.700 in più rispetto a stamattina. 743 i minori, oltre 10mila gli evacuati

Maltempo. Oltre 4.800 le persone accolte presso le sedi allestite dai Comuni, 1.700 in più rispetto a stamattina. 743 i minori, oltre 10mila gli evacuati
Operazioni di soccorso a persona dei VVF di Modena e Reggio Emilia a Cesena

Salgono a oltre 4.800, 1.700 in più rispetto a stamattina, le persone che hanno trovato accoglienza presso le sedi allestite dai Comuni (palestre e alberghi) di cui 743 minori: oltre 4mila nel ravennate, 471 nel bolognese, 300 nel forlivese-cesenate e 32 nel riminese. Oltre 10mila gli evacuati.  Sei le cucine mobili operative: due a Faenza, una a Riolo Terme, una a Solarolo, una a Sant’Agata e una a Forlì.

Per mettere al sicuro chi si trova in abitazione a rischio sono sul campo quasi 900 vigili del fuoco – circa 300 in più rispetto a ieri – di cui 562 arrivati da fuori regione con 125 automezzi.

Un contingente che dalle ore 8 di oggi ha garantito, nelle quattro province colpite dal maltempo, quasi 600 interventi.

In volo per tutta la giornata anche l’elicottero del 118 di Ravenna per l’evacuazione di persone fragili.

Per quanto riguarda i volontari di protezione civile sono più di 700 quelli oggi al lavoro per portare soccorso alla popolazione. Oltre a quelli emiliano-romagnoli, se ne contano circa 374 che appartengono alle colonne mobili delle Regioni Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Umbria, Lazio, Toscana oltre che delle Province Autonome di Trento e Bolzano; 140 quelli appartenenti ad associazioni nazionali di protezione civile.

Dal 2 maggio, data dell’inizio del maltempo, salgono così a oltre 8000 le giornate/uomo messe in campo dai volontari di protezione civile.

Per quanto riguarda le utenze elettriche, alle 18,30 risultano ancora 18.500 i clienti disalimentati, in calo di 2.500 unità rispetto al dato del primo pomeriggio, grazie ai 700 tecnici di Enel Distribuzione operativi da ieri. Quattro gli elicotteri utilizzati per ispezionare le linee interessate dagli eventi e consentire al personale di poter eseguire manovre in aree non raggiungibili, 170 i gruppi elettrogeni e 4 le power station per poter fornire alimentazione di emergenza non appena le condizioni meteorologiche consentiranno il deflusso delle acque.

Non ci sono variazioni riguardo le frane e gli allagamenti rispetto a quanto registrato questa mattina.

Maltempo. Un aiuto per l’Emilia-Romagna, Bonaccini: “Grazie alla Ferrari, al Bologna Calcio, ai tanti cittadini e imprese che si stanno mobilitando per sostenere le persone alluvionate”

“Ancora una volta l’Emilia-Romagna mostra il suo grande cuore. Non posso che ringraziare, anche a nome delle persone che ancora stanno combattendo e soffrendo: la solidarietà conferma di essere un motore morale della nostra comunità”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a conclusione di una giornata in cui le donazioni hanno iniziato a succedersi attraverso “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”, campagna di raccolta fondi lanciata dalla Regione a sostegno delle persone colpite dall’alluvione.

“Prima la Ferrari, che con un gesto importante ha voluto donare un milione di euro– ha commentato Bonaccini-, quindi il Bologna Calcio, che ha aderito alla raccolta fondi annunciando di voler devolvere la metà dell’incasso che sarà realizzato per la partita Bologna-Napoli della prossima settimana e l’impegno aggiuntivo del presidente Saputo”.

In occasione della partita, infatti, comunica la società rossoblù che saranno collocati ai vari ingressi dello stadio diversi punti di raccolta per consentire anche ai tifosi di versare un contributo. La cifra ottenuta dalle sottoscrizioni dei tifosi sarà personalmente raddoppiata dal presidente Joey Saputo.

“Vorrei in particolare ringraziare ciascuna delle persone e delle aziende che si stanno mobilitando- conclude il presidente della Regione-. Grazie davvero e tutti, resoconteremo ogni euro raccolto e il suo utilizzo, come sempre fatto”.

Maltempo. La Regione attiva da domani, venerdì 19 maggio, il numero verde per l’emergenza alluvione: 800024662 attivo sette giorni su sette dalle 8 alle 20

Maltempo. La Regione attiva da domani, venerdì 19 maggio, il numero verde per l’emergenza alluvione: 800024662 attivo sette giorni su sette dalle 8 alle 20

Quando verrà riattivata la corrente elettrica? Come faccio a raggiungere il paese dei miei parenti?  Ho bisogno di generi di prima necessità, mi aiutate?

Ma anche: come posso dare una mano o diventare volontario di protezione civile o donare cibo, coperte, denaro alle persone alluvionate?

Per dare risposte a queste e altre domande, la Regione Emilia-Romagna attiva da domani, venerdì 19 maggio, il numero verde 800 024662 che risponderà 7 giorni su 7, dalle ore 8 alle 20.

È un sistema informativo pensato a supporto dell’emergenza alluvione in corso e che, in questa fase, cercherà di rispondere ai quesiti e di indirizzare le persone ai giusti referenti.

Tutti i cittadini potranno quindi chiamare l’800 024662 per richieste di informazione o problematiche legata all’emergenza.

Maltempo. Rifiuti: il presidente Bonaccini firma un’ordinanza per consentire di rimuovere velocemente, e in sicurezza, la straordinaria quantità di detriti prodotta dall’alluvione

Esondazione di fiumi, attivazione di frane e smottamenti, danni a edifici, cose e persone, con il rischio di gravi conseguenze per l’ambiente e la salute pubblica.
L’onda d’acqua che ha sommerso parte dell’Emilia-Romagna ha causato anche rifiuti in quantità straordinaria; rifiuti che vanno rimossi velocemente, per assicurare il ritorno a livelli di sicurezza e a condizioni di vita normali.
Le modalità con cui fare questi interventi le stabilisce un’ordinanza, a firma del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che mette nero su bianco precise disposizioni per agevolare la rimozione e la gestione dei rifiuti generati dagli eventi legati all’eccezionale ondata di maltempo.
L’ordinanza sarà a tempo, cioè avrà una validità pari a sei mesi.

La situazione e le novità
La situazione d’emergenza vede una quantità di rifiuti che non può essere gestita secondo le norme ordinarie, e questo riguarda le fasi di raccolta, trasporto e trattamento presso gli impianti. Quindi, vista la situazione, è necessario aumentare la capacità di stoccaggio. Naturalmente in condizioni di sicurezza.

Conseguentemente, per garantire la corretta gestione dei rifiuti urbani, l’ordinanza stabilisce che sarà possibile procedere in deroga anche alle autorizzazioni in vigore per gli impianti di stoccaggio, di trattamento dei rifiuti solidi e liquidi, di discarica e termovalorizzazione.

Sempre in riferimento alla situazione generata dall’alluvione, c’è l’esigenza di modificare i flussi pianificati dal Piano Regionale di gestione dei Rifiuti e la Bonifica delle aree inquinate (PRRB) per il 2023. Questo, però, limitatamente ai rifiuti rimossi a seguito degli eventi alluvionali.

Di fatto, l’ordinanza stabilisce che tutti i rifiuti che derivano dall’alluvione, provenienti da edifici pubblici e privati, vengano classificati come rifiuti urbani.

I rifiuti provenienti dalle attività produttive ordinariamente classificati come speciali restano tali, anche se alluvionali.

I rifiuti urbani derivanti dall’alluvione sono gestiti dal soggetto competente sul territorio, ad eccezione dei rifiuti liquidi: per questi ultimi può intervenire anche chi è competente per territorio per il servizio idrico integrato.

I gestori del servizio pubblico di gestione dei rifiuti sono autorizzati a derogare all’ordinaria modalità di svolgimento del servizio di raccolta nei casi in cui non sia possibile effettuarla secondo le modalità normali di esercizio.

Il trasporto dei rifiuti urbani è svolto dai gestori del servizio pubblico con mezzi idonei e iscritti all’albo; per assicurare maggiore velocità nelle operazioni è possibile, con deroga, l’impiego di ulteriori mezzi.

Gli impianti di destinazione dei rifiuti indicati dall’ordinanza dovranno garantire il proprio funzionamento in fasce orarie più ampie rispetto a quelle ordinarie e nei giorni festivi.

Riprendono le visite specialistiche e la chirurgia nelle aree colpite dall’alluvione

Riprendono le visite specialistiche e la chirurgia nelle aree colpite dall’alluvioneLa situazione delle strutture sanitarie e sociosanitarie regionali non è particolarmente critica, nonostante la grave emergenza creata dal maltempo sia ancora in corso.

Il punto è stato fatto oggi dall’assessorato regionale alla Sanità nel corso di un incontro con le direzioni generali di tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere e degli IRCCS.

Sono infatti ripartite quasi ovunque le visite specialistiche e gli interventi di chirurgia, anche facendo ricorso a gruppi elettrogeni quando necessario o spostando i pazienti per garantirne la sicurezza. Sempre assicurate, come nei giorni scorsi, le urgenze.

Le maggiori difficoltà in questa fase sono invece legate alla viabilità perché per i pazienti e per gli stessi professionisti sanitari diventa difficile raggiungere le strutture, al punto che il Servizio sanitario regionale sta mettendo a disposizione i propri elicotteri dell’elisoccorso per sostenere lo sforzo di Protezione civile, Vigili del fuoco e Forze dell’ordine sia per garantire gli spostamenti del personale, sia per raggiungere le persone in difficoltà nelle proprie abitazioni perché isolate.

E proprio delle zone isolate in queste ore si sta predisponendo una mappa, con gli elicotteri pronti ad approvvigionarle anche di farmaci.

In particolare, è stato spostato a Bologna l’elicottero di stanza a Pavullo che, essendo dotato di verricello, può essere utilizzato nelle condizioni più critiche dell’Appennino bolognese dove non è possibile atterrare.

La Regione Veneto ha inoltre dato la sua disponibilità per garantire il servizio di un elicottero con base a Padova dotato anch’esso di verricello. A supporto dell’area romagnola sono arrivate 14 ambulanze del volontariato, che si aggiungono alla rete normale dei volontari. In aggiunta sono disponibili anche 3 ambulanze anfibie.

“In questo momento la fase più critica dell’emergenza, con gli appelli delle persone in cerca di soccorso, è stata affrontata e superata- spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- Adesso però occorre predisporre le azioni per gestire la seconda fase, di cui non siamo per ora in grado di prevedere la durata, che ci auguriamo il più breve possibile: assicurare i servizi agli sfollati e nei paesi isolati. La Regione c’è, tutto il sistema sanitario regionale è pronto a far fronte a ogni necessità”.

I centri di accoglienza e raccolta

La Regione sta predisponendo l’elenco dei punti di accoglienza. Si stima che ieri sera fossero ospitate oltre 3.100 persone nelle strutture predisposte: palazzetti dello sport o edifici predisposti dalla Protezione civile.

L’obiettivo è garantire in questi posti l’assistenza medica necessaria: nel palasport di Molinella che ha ospitato 150 persone sono presenti da ieri diversi medici di medicina generale, mentre stanno arrivando da tutta l’Emilia-Romagna i primi psicologi specializzati nella gestione di emergenze come questa.

In questo caso si sta facendo tesoro dell’esperienza maturata nel supporto dei profughi provenienti dall’Ucraina, adottando un protocollo analogo: già attivo il sostegno per le condizioni di fragilità, da lunedì il servizio sarà esteso a tutta la popolazione interessata.

Le Aziende sanitarie sono poi presenti in tutti i Centri Operativi Comunali attivati.

Bambini “filosofi” al BLA di Fiorano

Bambini “filosofi” al BLA di FioranoSabato 20 maggio, alle ore 10.00, ritorna in biblioteca a Fiorano Modenese “FilosoFare. Filosofia con i bambini”, l’iniziativa promossa da Fondazione Collegio San Carlo di Modena, con il contributo di Fondazione di Modena e in collaborazione con il Polo Bibliotecario Modenese, che dal 2015 consente di  realizzare laboratori filosofici per i più piccoli.

Il laboratorio di sabato al BLA (Biblioteca, Ludoteca e Archivio storico) è a ingresso libero per tutti i bambini e ragazzi dai 7 ai 10 anni. Con “Il gioco dei pensieri”, Luca Mori, educatore specialista della filosofia con i bambini, guiderà i più piccoli a scoprire in maniera originale e divertente frammenti di pensieri attribuiti a sapienti la cui fama ha attraversato i secoli, affrontando in questo modo temi di rilevanza filosofica, come la scoperta della natura, la costruzione di una città ideale, la conoscenza di sé stessi e degli altri, l’accettazione della diversità, il rispetto delle regole condivise, la gestione delle emozioni e l’uso dell’immaginazione.

 

Maltempo, proseguono in regione le operazioni per mettere in sicurezza la cittadinanza

Maltempo, proseguono in regione le operazioni per mettere in sicurezza la cittadinanza
maltempo, controlli dei carabinieri modenesi

Proseguono le operazioni per mettere al sicuro chi si trova in abitazioni a rischio, e che vedono impegnati anche 562 Vigili del fuoco arrivati da fuori regione, oltre 250 in più rispetto a ieri, dotati di oltre 125 automezzi.

Attualmente sono oltre 3.100 le persone che hanno trovato accoglienza presso sedi allestite dai Comuni,  di cui 2.500 nel ravennate, 420 nel bolognese, 200 nel forlivese-cesenate e 7 nel riminese.

Per domani intanto confermata l’allerta rossa per criticità idrauliche sulle pianura e collina bolognese;  su bassa collina, pianura e costa romagnola. Arancione invece per montagna romagnola, oltre che per collina emiliana centrale, pianura modenese e ferrarese.

Per quanto riguarda le criticità idrogeologiche, l’allerta è arancione per montagna, collina, pianura e costa romagnole; montagna e collina bolognese; montagna e collina emiliana centrale.

In volo per tutta la giornata anche due elicotteri del 118 di Ravenna  e Pavullo (Mo) per l’evacuazione di persone fragili.

È questo l’ultimo aggiornamento dell’emergenza che sta colpendo l’Emilia-Romagna.

Mentre è in corso di verifica il numero delle persone evacuate, sicuramente superiore a 10mila. Di queste 4 mila solo nel bolognese, alle quali si aggiungono svariate migliaia nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna.

Fiumi 

Sono 23 i fiumi e corsi d’acqua esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone, Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco, Sintria, Bevano, Zena, Rabbi, Voltre, Bidente, Ravone, Rio Cozzi, Rigossa, Savena.

Altri 13 corsi d’acqua hanno superato il livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Marecchia, Ausa, Uso, Rubicone, Idice, Santerno, Quaderna, Panaro, Samoggia, Ghironda, Lavino, Navile, Fiumi Uniti.

Allagamenti

Si sono registrati oltre 50 allagamenti  in 42 comuni.

15 nel bolognese: Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Castel Guelfo, Castel del Rio, Fontanelice, Castenaso, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sala bolognese.
13 nel ravennate: Brisighella, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Russi, Cervia.
12 nel forlivese-cesenate: Forlì, Cesena, Cervia, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Mercato Saraceno, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Gambettola, Meldola, Bertinoro.
2 nel riminese: Riccione e Santarcangelo di Romagna.
La situazione sulle strade

Risultano al momento totalmente chiuse oltre 200 strade tra comunali e provinciali.

190 in provincia di Bologna, 9 in provincia di Forlì-Cesena, 1 nella provincia di Ravenna e 5 nel riminese.

Quasi 160 quelle chiuse parzialmente: 104 nel bolognese, 22 nella provincia di Forlì Cesena, 23 nel ravennate e 8 nel riminese. Chiuso parzialmente anche la A1 a Sasso Marconi (direzione sud) per smottamento versante. Aperta una sola corsia.

Dissesto idrogeologico

Oltre 280 le frane, di cui 120 particolarmente importanti in 58 comuni:

Oltre 100 in provincia di Forlì Cesena: ben 71 a Modigliana, altre 5 rispettivamente a Dovadola e Predappio. E ancora: Tredozio, Mercato Saraceno, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Santa Sofia, Civitella di Romagna, Galeata, Roncofreddo, Bertinoro, Meldola, Portico e San Benedetto, Premilcuore e Rocca San Casciano.
Circa 90 in provincia di Ravenna: ben 75 a Casola Valsenio; colpite anche Brisighella e Riolo Terme.
Oltre 40 in provincia di Bologna: tra i comuni più colpiti, Fontanelice e Casalfiumanese nella valle del Santerno, oltre a Loiano, Monzuno e Monte San Pietro. E ancora: Bologna, Imola, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Monterenzio, Monghidoro, Castel San Pietro Terme, Pianoro, Marzabotto, Sasso Marconi.
Circa 25 in provincia di Modena: Montecreto, Polinago, Rignano sulla Secchia, Marano sul Panaro, Pievepelago, Serramazzoni, Maranello, Sassuolo, Zocca, Pavullo nel Frignano, Fiorano modenese, Guiglia, Lama Mocogno, Montese.
Circa 15 in provincia di Reggio Emilia: Canossa, Baiso, Carpineti, Toano e Villa Minozzo, Ventasso.
Una decina in Provincia di Rimini: Casteldelci, Sant’Agata Feltria, Novafeltria, San Leo, Montescudo-Monte Colombo
Rete elettrica

Sono 34 mila le utenze al momento disalimentate dalla rete elettrica tra le province di Forlì-Cesena e Ravenna.

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