I vigili del fuoco di Sassuolo e personale SAF (Soccorso Speleo Alpino Fluviale) da Modena è intervenuto per il soccorso di un ragazzo di tredici anni che durante un’escursione in mountain bike insieme al padre è caduto lungo il percorso nel bosco che conduce al castello di Montegibbio.
Assieme al personale del servizio sanitario 118 e Soccorso Alpino Emilia Romagna, sono state condotte le procedure di immobilizzazione e recupero del ragazzo. Attivato anche l’elisoccorso di Pavullo. Il ragazzo ha riportato lievi traumi ed è stato affidato alle cure del soccorso sanitario: è stabile e non corre pericolo di vita.
Sulla A14 Bologna-Taranto, è stata annullata la chiusura da stazione di Rimini sud, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona/Pescara e in uscita per chi proviene sia da Ancona/Pescara sia da Bologna, che era prevista nelle tre notti consecutive di martedì 4, mercoledì 5 e giovedì 6 aprile, con orario 22:00-6:00.
Restano confermate, come da programma, le chiusure notturne, in modalità alternata, delle stazioni di Cesena nord, Cesena, Valle del Rubicone e Rimini nord, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona/Pescara e in uscita per chi proviene sia da Ancona/Pescara sia da Bologna, nelle tre notti di martedì 4, mercoledì 5 e giovedì 6 aprile, con orario 22:00-6:00.
In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni: per la chiusura dell’entrata di Cesena nord: Cesena oppure Forlì; per la chiusura dell’entrata di Cesena: Cesena nord oppure Valle del Rubicone; per la chiusura dell’entrata di Valle del Rubicone: Rimini nord oppure Cesena; per la chiusura dell’entrata di Rimini nord: Rimini sud oppure Valle del Rubicone.
Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica, dalle 22:00 di venerdì 7 alle 6:00 di sabato 8 aprile, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A14 Bologna-Taranto, per chi proviene da Padova ed è diretto verso la A1 Milano-Napoli/Casalecchio di Reno.
In alternativa si consiglia:
verso Firenze, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale di Bologna in direzione Firenze e rientrare in autostrada alla stazione di Bologna Casalecchio;
verso Milano, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale di Bologna in direzione Milano, percorrere il Ramo Verde e rientrare in autostrada alla stazione di Bologna Borgo Panigale.
Sulla A14 Bologna-Taranto, è stata annullata la chiusura da stazione di Rimini sud, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona/Pescara e in uscita per chi proviene sia da Ancona/Pescara sia da Bologna, che era prevista nelle tre notti consecutive di martedì 4, mercoledì 5 e giovedì 6 aprile, con orario 22:00-6:00.
Restano confermate, come da programma, le chiusure notturne, in modalità alternata, delle stazioni di Cesena nord, Cesena, Valle del Rubicone e Rimini nord, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona/Pescara e in uscita per chi proviene sia da Ancona/Pescara sia da Bologna, nelle tre notti di martedì 4, mercoledì 5 e giovedì 6 aprile, con orario 22:00-6:00.
In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni: per la chiusura dell’entrata di Cesena nord: Cesena oppure Forlì; per la chiusura dell’entrata di Cesena: Cesena nord oppure Valle del Rubicone; per la chiusura dell’entrata di Valle del Rubicone: Rimini nord oppure Cesena; per la chiusura dell’entrata di Rimini nord: Rimini sud oppure Valle del Rubicone.
Si alza il sipario sulla 30ª edizione del Memorial Claudio e Sergio Sassi (denominata così da questa edizione, dopo la scomparsa nell’aprile dello scorso anno di Sergio figlio di Claudio Sassi), dopo tre anni di sospensione a causa del Covid. Ancora una volta il comitato organizzatore, composto da decine di volontari, ha rimesso in moto una macchina ampiamente collaudata per dar vita ad un appuntamento che ha conquistato negli anni credito e simpatia presso le sedi di tutti i maggiori club calcistici del mondo.
Il torneo, che si articolerà sui campi di gioco delle province di Modena, Reggio Emilia e Bologna, è un complesso intreccio di appuntamenti scanditi dal cronometro: centinaia di persone si muovono su una scacchiera che deve tenere conto dei tempi per i trasporti, partite, allenamenti, assistenza medica, supporto logistico, informazioni aggiornate minuto per minuto, risposte quasi immediate alle esigenze svariate e imprevedibili, formulate in tante lingue. Le categorie ammesse in questa edizione sono gli Under 19, Under 17, Under 15, Under 13, Under 11 e Under 15 femminile. Alcuni numeri. Complessivamente si disputeranno 148 partite che vedranno impegnate 54 società (provenienti da 8 paesi: Inghilterra, Svezia, Danimarca, Francia, Croazia, Grecia, Svizzera, Camerun oltre all’Italia) per un totale di 84 squadre e oltre 1500 tra atleti e accompagnatori. Campi da calcio coinvolti 22. Il tutto in quattro giorni, e ciò non sarebbe possibile senza la collaborazione di decine di volontari che si prodigano ogni anno per la buona riuscita della manifestazione.
Come sempre particolarmente interessante il lotto delle squadre che scenderanno in campo. Segnaliamo Torino, Bologna, Udinese, Parma, Atalanta, Sassuolo e Modena tra le italiane; Lokomotiv Zagabria (Croazia), West Bromwich Albion (Inghilterra), Malmo FF (Svezia), Chiasso (Svizzera) tra le formazioni estere.
La nota extrasportiva del torneo è rappresentata, come sempre, dalla consegna dei premi solidarietà: anche quest’anno saranno quattro e andranno all’Asham di Modena, Tutto si Muove, Amici per la Vita, Anffas. L’inaugurazione ufficiale del torneo è prevista per sabato 8 aprile alle 9,30 con il ritrovo delle squadre in Piazza Martiri a Maranello. Seguirà la sfilata con destinazione lo stadio Dino Ferrari alla presenza di autorità, tecnici e atleti, majorette, ecc.. dove avverrà la lettura della formula di giuramento e consegnati i premi solidarietà. Dopo una breve esibizione di calcio a 5 dei ragazzi diversamente abili di “Tutto si Muove”, alle 10,30 precise il fischio d’inizio dell’incontro ufficiale d’inaugurazione tra l’Udinese e gli inglesi del West Bromwich categoria under 17.
Foto, da sn a dx: Franco Fancelli, FIGC Emilia-Romagna – Michele Iacaruso, Presidente Memorial Claudio e Sergio Sassi – Sharon Ruggeri, Assessore allo Sport del Comune di Sassuolo – Maria Costi, Sindaco di Formigine – Luigi Zironi, Sindaco di Maranello – Monica Lusetti, Assessore allo Sport del Comune di Fiorano Modenese – Mauro Orlandi, Direttore generale Memorial Claudio e Sergio Sassi
Una squadra di 25 ragazze e ragazzi che andranno a fronteggiare la pirateria informatica: nuove leve per proteggere dati, applicazioni, piattaforme nella pubblica amministrazione e nel privato.
Sono 18 maschi e 7 femmine, con una età media 27 anni e provenienti perlopiù dall’hinterland bolognese. È questa la composizione della prima classe del corso in cybersecurity nella Pa promosso e realizzato da Fitstic, una delle sette Fondazioni Its emiliano-romagnole che opera nel ramo Ict, i cui lavori hanno preso il via ufficialmente mei giorni scorsi.
Si tratta della prima Its Academy per la Pubblica Amministrazione, che dopo aver avviato i lavori nei giorni scorsi, è stata presentata ufficialmente questa mattina nella sede di Lepida ScpA.
Il corso, cofinanziato dalla Regione con quasi 300mila euro, risorse europee Fse Plus, è promosso e realizzato da Fitstic, Fondazione Its che opera nel ramo Ict.
Il corso, inserito nell’ambito dell’accordo di collaborazione cui partecipano la Regione Emilia-Romagna e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, si avvale della direzione scientifica di Michele Colajanni, professore dell’Università di Bologna.
Oggi è arrivata anche la sottoscrizione ufficiale del protocollo d’intesa adottato da Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Imola e Lepida ScpA, che si sono impegnati, al termine del corso, a indire un concorso congiunto per assumere e inserire nei propri organici i primi “esperti in sicurezza per applicazioni e infrastrutture informatiche nella Pa”, il cui diploma Its sarà requisito necessario per partecipare alla selezione.
“Le cronache ci parlano sempre più spesso di enti pubblici e importanti soggetti privati colpiti da pericolosi attacchi informatici – hanno dichiarato gli assessori regionali Paolo Calvano (Bilancio) e Vincenzo Colla (Formazione professionale) -. Questi 25 giovani saranno i nostri primi esperti che aiuteranno la pubblica amministrazione a difendersi, proteggere i dati e impedire infiltrazioni criminali nei sistemi informatici. Alla fine del corso queste ragazze e ragazzi avranno le competenze per operare e un lavoro stabile per impostare il proprio futuro con serenità. Questi sono gli investimenti che la Regione vuole continuare a fare per rispondere alle esigenze del nuovo mondo digitalizzato e creare occupazione di qualità”.
“Siamo orgogliosi di aver dato il via a questo primo esempio di ITS Academy per la Pubblica Amministrazione – ha dichiarato il presidente di Fitstic, Gaudenzio Garavini – Siamo certi che sarà un progetto pionieristico nell’ambito della formazione di nuove figure professionali, necessarie per la Pubblica Amministrazione, in questa fase di digitalizzazione spinta per gli enti locali. Contiamo che l’innovativa formula di collaborazione che si è instaurata in Emilia-Romagna tra istituzioni e mondo della formazione ITS posa essere replicato anche in altre regioni”.
“Quello che abbiamo presentato oggi è un risultato straordinario, frutto di un grande lavoro di squadra durato 15 mesi e di cui siamo molto orgogliosi, ma è soprattutto il punto di partenza di un lungo viaggio che vedrà questo settore in continua espansione e queste figure professionali sempre più richieste dagli enti pubblici- commenta l’assessore Massimo Bugani del Comune di Bologna-. Queste ragazze e ragazzi sono i nostri pionieri e personalmente non vedo l’ora di vederli all’opera”.
Il corso Alle selezioni hanno partecipato 70 ragazze e ragazzi provenienti da diverse regioni d’Italia. Il corso ITS, che ha preso il via giovedì 30 marzo, avrà durata biennale e si svilupperà in 2.000 ore, il 40% delle quali saranno svolte sotto forma di stage presso gli enti aderenti al protocollo, nonché presso Lepida ScpA, che ospita anche il corso a Bologna.
Tra le materie trattate vi saranno tecnologie di cybersecurity, autenticazione e applicazioni della crittografia, vulnerability assessment e penetration testing, metodologie di progetto e sviluppo di software sicuro e di testing. Si opererà anche nell’ambito dello sviluppo di applicazioni con integrazione delle piattaforme Agid.
Il Castello e il Museo della Ceramica di Spezzano si ampliano gli orari di apertura e le visite guidate in occasione del lungo fine settimana di Pasqua.
Visto le presenze record dello scorso anno, quest’anno il Comune di Fiorano Modenese ha deciso, nelle giornate di domenica 9 e lunedì 10 aprile 2023, di aprire Castello e Museo fin dal mattino. Le aperture straordinarie di Pasqua e Pasquetta saranno dalle ore 10.30 alle ore 20.00, i visitatori potranno accedere alle sale affrescate del Castello e visitare le sezioni del Museo, compresa la sezione interattiva Manodopera, in totale libertà e gratuitamente.
Per chi vuole invece conoscere meglio la storia della dimora rinascimentale dei Pio sono disponibili, a diversi orari, le visite gratuite guidate da personale esperto che permetteranno di scoprire tutta la bellezza del ciclo pittorico della Sala delle Vedute, gli originali disegni della Galleria delle Battaglie, le prigioni e l’acetaia comunale custodita nella torre pentagonale e visitare le sezioni del Museo che raccontano la storia della ceramica nel nostro territorio.
Domenica 9 aprile le visite guidate gratuite saranno alle ore 16.30, 17.30 e 18.30, mentre lunedì 10 aprile si potrà partecipare alle ore 11.30, 15.00, 16.30 e 18.30, con partenza sempre nella corte del Castello. Non è necessaria la prenotazione.
A Pasquetta, nel pomeriggio, dalle 16 alle 18, i bambini dai 4 ai 10 anni potranno partecipare all’animazione “L’enigma del drago”, divertente esplorazione del Castello per trovare le uova nascoste che potranno poi essere decorate dai piccoli artisti. La è obbligatoria entro venerdì 7 aprile, contattando castellospezzano@gmail.com, tel. 335 440372 (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13). Costo dell’attività 5 euro a bambino, inclusa la merenda.
Mantenere alta l’attenzione nella lotta al consumo patologico di alcol. Questo l’obiettivo dell’aprile alcologico, il mese dedicato alla cura, alla prevenzione e alla riabilitazione della dipendenza da alcol e delle malattie alcol correlate.
Un mese che vede la Regione Emilia-Romagna come ogni anno impegnata in prima linea con una serie di iniziative su tutto il territorio, in collaborazione con le Aziende sanitarie e i professionisti dei Servizi per le dipendenze patologiche (SerDP), per continuare a sensibilizzare, coinvolgere e informare i cittadini sulla lotta all’alcol e i servizi messi a disposizione dalla rete alcologica regionale.
A dare il via agli appuntamenti organizzati sul territorio dal servizio sanitario regionale (consultabili sui siti delle Aziende sanitarie e ospedaliere) è stato il seminario “Frontiere dell’alcologia: tra antiche risorse e nuovi legami”, oggi in Regione a Bologna.
L’occasione per fare il punto anche su quanto viene fatto in Emilia-Romagna in termini di prevenzione, assistenza e cura, e sui dati degli assistiti. Nel 2022, dopo due anni di calo consistente dovuto alle restrizioni anti Covid, è tornato a salire il numero degli utenti assistiti dai 41 Centri alcologici delle Aziende sanitarie, passati in un anno da 8.916 a 9.741, con un incremento di quasi il 9%. Gli uomini continuano ad essere la maggioranza: 75% contro il 25% delle donne. Se il rapporto tra generi rimane costante negli anni, stessa cosa non può dirsi per quello tra pazienti italiani e stranieri: gli assistiti con cittadinanza non italiana sono in costante crescita, assestandosi sul 18,7% del totale degli assistiti 2022.
Significativo è l’incremento di nuovi utenti che accedono ai Servizi per le Dipendenze per un disturbo da uso di alcol. I nuovi accessi nel 2022 sono stati il 22% in più di rispetto al 2021, mentre il numero di persone già conosciute dai servizi è aumentato del 2,5%. Più della metà degli assistiti che accedono ai centri alcologici hanno tra i 40 e i 59 anni. I giovani dai 20 ai 24 anni rappresentano il 4% degli assistiti, mentre i minorenni sono in totale 35.
“L’abuso di alcol è una delle principali cause di patologie, episodi di violenza e incidenti stradali- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Per questo è prioritario rafforzare le attività di prevenzione, specie nei confronti delle nuove generazioni, e le strategie di sostegno, trattamento e riabilitazione delle persone che hanno già sviluppato una dipendenza. Bene che la nostra rete alcologica, dopo il calo degli accessi dovuto alla pandemia, sia riuscita ad intercettare un numero più alto di persone, tornando ad essere un punto di riferimento per chi vuole mettersi alle spalle una storia di dipendenza o evitare il cronicizzarsi di comportamenti a rischio”.
Nel corso del convegno è stata analizzata l’evoluzione dei consumi, caratterizzati da un’iniziazione all’alcol sempre più precoce da parte dei giovanissimi e dall’aumento del fenomeno del binge drinking, cioè l’assunzione di grandi quantità di alcol in poco tempo. A preoccupare sono soprattutto i numeri che riguardano i giovanissimi: lo Studio ESPAD®Italia, condotto annualmente dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR (IFC-CNR) a partire dal 1999 sull’intero territorio nazionale, individua comportamenti a rischio in circa un milione di preadolescenti in tutta Italia.
Al centro dell’incontro anche i temi dell’aumento dei consumi tra le donne, in particolare tra le giovanissime, e l’impatto delle nuove tecnologie sui comportamenti a rischio. E il ruolo fondamentale esercitato dall’associazionismo nei percorsi di prevenzione, cura e di assistenza ai familiari degli alcolisti.
Sulla A1 Milano-Napoli, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra Piacenza sud e Fiorenzuola, verso Bologna, che era prevista dalle 21:00 di questa sera, martedì 4, alle 5:00 di mercoledì 5 aprile.
Di conseguenza, sarà accessibile anche l’area di servizio “Arda ovest”, situata nel suddetto tratto.
Inoltre, nella stessa notte, sarà regolarmente aperta la stazione di Piacenza sud, in entrata verso Bologna, Milano e A21 Torino-Piacenza-Brescia verso Torino e Brescia.
È terminata lo scorso fine settimana la piantumazione di 302 nuovi alberi, uno per ogni bambino nato o adottato a Sassuolo nel corso del 2021.
L’area individuata è la medesima che ha accolto le piantine dedicate ai bambini nati negli anni 2018, 2019, 2020 che, ora, è completa avendo piantumato nell’ultimo quadrante disponibile in prossimità della vecchia Cascina Girolamo, delineandone i confini dell’area cortiliva.
Ogni esemplare piantumato è stato fornito di biodisco pacciamante per limitare l’eccessiva evaporazione del terreno, oltre che di una cannetta che ne garantirà un corretto sviluppo verticale; sono poi stati sistemati appositi tubi anti lepre (schelter) al colletto per evitare danni causati da animali o mezzi meccanici durante le attività manutentive.
L’impianto irriguo, appositamente creato, è stato connesso all’esistente permettendo così la bagnatura delle nuove piantine con regolarità e a seconda dell’andamento stagionale, apportando la giusta quantità d’acqua necessaria a garantirne il corretto attecchimento.
L’Assessore all’Ambiente del Comune di Sassuolo Ugo Liberi ha inviato una lettera alle famiglie che hanno avuto o adottato un figlio nel corso del 2021.
“Cari genitori, come ogni anno l’Amministrazione comunale provvede, nel rispetto della L. n.113/1992 così come modificata dalla L. n.10/2013, a porre a dimora un albero per ogni nuovo nato o minore adottato residente nel territorio comunale. La piantumazione delle alberature riferite ai bambini nati e adottati nel 2021 verrà effettuata nel corrente mese di marzo ed verrà dislocata all’interno di un’ampia area verde ubicata nella parte sud-ovest della città, delimitata a Nord da via Indipendenza, a Sud e a Ovest dal tracciato della Circonvallazione Sud e a Est dal cannocchiale storico di pioppi cipressini che collega visivamente il Palazzo Ducale al Casino di Caccia del Belvedere.
L’intervento di piantumazione è eseguito da Sassuolo Gestioni Patrimoniali srl per conto dell’Amministrazione Comunale e verrà concluso entro la fine del corrente mese di marzo, potrete raggiungerlo per veder crescere le vostre piante, qualora lo desideriate, sfruttando i collegamenti pedonali esistenti che si sviluppano a margine dell’area, quali per esempio la vecchia strada carraia (ad uso agricolo) che corre parallelamente al canale di Modena e che si ricollega al “cannocchiale prospettico Ducale – Belvedere”.
Questa iniziativa si propone di dare un contributo concreto alla salvaguardia e al recupero dell’ambiente ma, soprattutto, vuole essere un messaggio rivolto a Voi e ai Vostri bambini affinché possiate creare un legame diretto con la natura che vi circonda”.
Barbara Lori (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)
Educare a una cultura del rispetto e della parità, fin dai banchi di scuola.
Sono 105 i progetti finanziati dalla Regione per promuovere le pari opportunità e contrastare la violenza di genere e molti di questi sono rivolti ai bambini e ai ragazzi, dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado: laboratori spesso indirizzati anche a insegnanti e genitori, per diffondere un’immagine femminile e maschile libera dagli stereotipi; promuovere un uso corretto dei media, contro hate speech e cyberbullismo.
Ma non solo. Tra i progetti che usufruiscono del contributo regionale anche interventi volti a prevenire e contrastare i fenomeni di violenza, nei confronti di donne in condizioni di particolare fragilità, come le donne migranti o richiedenti protezione internazionale. O come la comunità di persone sorde alla quale è rivolto un progetto per offrire attraverso la lingua LIS tutti gli strumenti necessari per riconoscere il reato di violenza e accedere al servizio di supporto e di protezione.
A proporre gli interventi, Enti Locali e Associazioni del privato sociale con sede in Emilia-Romagna, per un finanziamento complessivo da parte della Regione di 2,5 milioni di euro.
“Il contrasto alla violenza di genere richiede innanzi tutto un cambiamento di tipo culturale, che deve coinvolgere tutta la società a partire dai più giovani, coloro che saranno gli adulti di domani – ha spiegato l’assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori -. Per questo abbiamo deciso di rafforzare il nostro impegno aumentando le risorse a disposizione per questo bando: 500 mila euro in più rispetto a quello precedente, portando il plafond complessivo a 2,5 milioni di euro. Una scelta che ci ha permesso di sostenere un numero più elevato di progetti, che anche in questa edizione si caratterizzano per qualità e originalità dei contenuti. La dimostrazione che esiste sul territorio una sensibilità diffusa e crescente per questi temi”.
In prima fila anche il mondo dello sport
Tra le proposte arrivate, di particolare interesse quelle che riguardano il mondo dello sport, che può diventare un luogo privilegiato di formazione delle giovani generazioni. Tanti gli strumenti creativi proposti: teatro, musica, games e fumetti. Fino a laboratori all’aria aperta di educazione ambientale al femminile, con storie di donne che hanno lasciato un segno nel campo della scienza e della sostenibilità.
Uscito nel 2022, il bando regionale biennale è in applicazione nella Legge regionale n. 6/2014 “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere” e del Piano regionale contro la violenza di genere. I costi dei progetti vanno da un minimo di 10mila e un massimo di 50mila euro e il contributo regionale può arrivare fino all’80% del costo dell’intervento.
Nel dettaglio: 5 i progetti finanziati in provincia di Piacenza con un contributo regionale di 133.182 euro, 9 in quella di Parma (210.281 euro), 10 in quella di Reggio Emilia (231.842 euro), 11 in quella di Modena (242.941 euro). A Bologna gli interventi che verranno realizzati sono 39 per un contributo di 1.053.295 euro, 10 quelli nel Forlivese-Cesenate (189.730 euro), 6 nel Ravennate (146.744 euro). Infine a Ferrara e a Rimini i progetti finanziati sono rispettivamente 5 e 10 per un contributo regionale di 111.083 e di 190.746 euro.
Per chi arriva o parte dall’Aeroporto di Bologna lavorare, informarsi, guardare un film, ascoltare musica o un podcast è da oggi più facile, senza costi e rallentamenti.
I passeggeri in transito al Marconi – 8,5 milioni di persone solo nel 2022 – possono infatti collegarsi a EmiliaRomagnaWiFi, la rete pubblica della Regione gestita da Lepida ScpA.
Due chilometri di cavi in fibra ottica posati per garantire il servizio di connettività gratuito che allarga il bacino di utenti con quasi 11mila punti di accesso wifi tra piazze, ospedali, stazioni, biblioteche, centri sociali, sedi comunali, impianti sportivi, stazioni balneari e in generale luoghi aperti al pubblico da Piacenza a Rimini.
Il tutto grazie alla convenzione siglata nel 2019 tra Lepida – azienda in house della Regione -, Comune di Bologna e Aeroporto di Bologna, con l’obiettivo di collegare il Marconi alla rete metropolitana cittadina.
“L’attrattività di un territorio- affermano gli assessori regionali all’Agenda Digitale, Paola Salomoni, e alle Infrastrutture e Turismo, Andrea Corsini-, è data anche dalla capacità di avere servizi adeguati alle esigenze dei turisti e di chi si muove per lavoro e affari. L’ingresso dell’Aeroporto Marconi nel sistema di connettività regionale a banda ultra-larga va proprio in questa direzione garantendo a tutti i passeggeri in transito uno strumento di connessione pubblico, sicuro e gratuito”.
Il Marconi ha configurato tutti i 171 hot spot per rendere accessibile la rete EmiliaRomagnaWiFi in tutta l’area aeroportuale: da quella passeggeri ai parcheggi fino alla stazione People Mover.
“Vogliamo continuare a investire e puntare sulla digitalizzazione delle strutture turistiche- proseguono gli assessori-. E uno dei prossimi obiettivi sarà quello di completare l’accesso wifi dell’intera costa regionale. Siamo convinti che l’accesso alla rete costituisca un’opportunità di sviluppo e di lavoro imprescindibile- chiudono- per migliorare e rafforzare la conoscenza del nostro territorio e di conseguenza il posizionamento dell’Emilia-Romagna sui mercati nazionali e internazionali”.
Le località marittime che riceveranno l’intervento di potenziamento nel 2023 sono: Marina di Ravenna, Punta Marina, Marina Romea, Casalborsetti, Lido Estensi, Lido Spina, Riccione e Cesenatico.
“Con la nuova rete wi-fi offerta a tutti i nostri passeggeri e agli utenti dello scalo- aggiunge Nazareno Ventola, amministratore delegato di Aeroporto Marconi di Bologna-, vogliamo migliorare ulteriormente l’esperienza di viaggio dei nostri clienti, che potranno così accedere più facilmente anche ai servizi digitali che abbiamo sviluppato nell’ambito del nostro Piano di Innovazione: dal wayfinding per orientarsi in aeroporto, al chabot per informazioni in tempo reale”.
In arrivo “Chi c’è nel prato?”, nuovo appuntamento per i più piccoli alle Salse di Nirano. Sabato 8 aprile alle ore 15.30 ci aspetta una lettura animata e un laboratorio creativo. Farfalle, fiori colorati e insetti, oltre a un piccolo prato che brulica di vita. Seguendo i protagonisti di una divertente lettura animata impariamo a conoscere gli animali che vivono nel prato. In seguito diamo spazio alla creatività per costruire le creature che abitano il prato preparando la nostra pasta modellabile fai da te. L’iniziativa è curata da Ecosapiens e da La Lumaca.
È possibile prenotarsi attraverso il form online, e i link sono rintracciabili sulle pagine social o sul sito comunali. Info: salse.nirano@fiorano.it oppure 342/8677118. Consigliati abbigliamento e calzature comodi, per agevolare le escursioni.
Cielo sereno o poco nuvoloso con nuvolosità temporaneamente più consistente sulla Romagna. Temperature minime in calo con valori prossimi a 0-3 gradi nei centri urbani e sulla costa, con possibili valori sotto zero nelle aree extra-urbane. Massime stazionarie con valori tra 9 e 12 gradi. Venti venti in prevalenza orientali nell’entroterra, moderati nord-orientali lungo la fascia costiera. Mare molto mosso con moto ondoso in attenuazione durante la giornata fino a mosso in serata.
Centocinquanta giorni: tanto ci può volere per arrivare ad una diagnosi di tumore, quando ad ammalarsi è un adolescente. Molto più tempo di quanto occorre alla diagnosi di un bambino (137 giorni stimati in media fra la comparsa dei primi sintomi e l’identificazione della malattia, contro i 47 necessari nei bambini sotto i 14 anni[1]). Un ritardo diagnostico che può compromettere la tempestività delle cure e la loro efficacia, e che continua a preoccupare gli esperti, anche dopo il recupero dei rallentamenti dovuti alla pandemia.
“Per i circa 800 adolescenti – ossia ragazzi compresi in una fascia di età tra i 15 e i 19 anni – che annualmente ricevono una diagnosi di tumore in Italia, arrivare a una definizione della malattia è più difficile rispetto ai bambini. Per diverse ragioni infatti, come ad esempio il diniego di fronte ad un proprio malessere o a sintomi che si protraggono nel tempo; il mancato costante controllo da parte dei genitori per il pudore che caratterizza l’età della crescita e talvolta purtroppo un problema legato all’accesso alle cure, la diagnosi di un tumore si protrae fino a diversi mesi” – dichiara il Dottor Andrea Ferrari, Pediatria Oncologica, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e membro del Comitato Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi. “Se da un lato è vero che globalmente le percentuali di sopravvivenza dei pazienti adolescenti superano il 70%, dall’altro è documentato per molti tumori le probabilità di guarigione degli adolescenti sono minori di quelle dei bambini”.
L’obiettivo è colmare questo svantaggio, rispetto agli importanti progressi ottenuti negli anni nelle cure pediatriche. Come? Continuando a migliorare l’accesso ai percorsi diagnostici, ancora oggi non uniforme sul territorio nazionale, e sensibilizzando gli stessi giovani. Conoscere i possibili campanelli d’allarme, essere informati su fattori di rischio e opportunità di cura, potersi confrontare sugli aspetti clinici e psicologici, infatti, sono strumenti cruciali per aiutare ragazze e ragazzi di fronte ad un’evenienza rara ma possibile, come la malattia oncologica in età adolescenziale.
Con questi obiettivi Fondazione Umberto Veronesi, grazie al prezioso contributo delle delegazioni presenti su tutto il territorio italiano e in collaborazione con il Gruppo di Lavoro Adolescenti dell’AIEOP (Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica) organizza da nove anni incontri di sensibilizzazione dedicati al mondo dei giovani, con il progetto nazionale #fattivedere.
Nei mesi di febbraio e marzo 2023 hanno preso parte più di 3.500 studenti di Istituti di Istruzione di Secondo Grado delle Regioni Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta, Veneto. Gli studenti sono stati invitati a vedere il film “Quel fantastico peggior anno della mia vita” (Alfonso Gomez-Rejon, 2015), incontrando poi in presenza oppure online (attraverso la piattaforma GoToWebinar) i divulgatori scientifici di Fondazione Umberto Veronesi, coetanei che hanno vissuto l’esperienza della malattia e specialisti oncologi e psico-oncologi pediatrici, con cui hanno potuto affrontare il tema della diagnosi precoce in ambito oncologico e discusso altresì dell’importanza di adottare stili di vita sani fin da giovani.
Un’iniziativa che ha visto il fondamentale contributo degli oncologi pediatri del Gruppo di Lavoro Adolescenti dell’AIEOP e nello specifico Andrea Ferrari, dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano; Giuseppe Maria Milano, dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma; Paola Quarello, dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e Maurizio Mascarin, del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano.
Fondazione Umberto Veronesi ETS
Nasce nel 2003 per volontà del Professor Umberto Veronesi per promuovere il progresso scientifico, concentrando il proprio operato in due aree: sostegno alla ricerca, motore del progresso scientifico, e divulgazione scientifica, perché le scoperte della scienza diventino patrimonio di tutti.
Durante questi vent’anni Fondazione ha creato le basi per un nuovo modello di sviluppo della scienza, introducendo un criterio inedito nel nostro Paese: investire nella cultura scientifica per creare una nuova generazione di scienziati e di cittadini consapevoli dei progressi della ricerca.
Per la Fondazione Umberto Veronesi, cultura scientifica significa utilizzo sociale degli obiettivi e dei risultati della scienza.
Venerdì 7 aprile alle ore 21:00, nella Chiesa di S. Francesco in Rocca a Sassuolo, tradizionale appuntamento con i ‘Canti della Passione’, riflessione musicale sui misteri della Passione, in collaborazione con l’Arciconfraternita del S.S. Crocefisso e con la Parrocchia di San Giorgio.
La Corale Puccini proporrà una selezione del proprio repertorio quaresimale e penitenziale, con grandi capolavori di Bach, Mozart, Sibelius, Chopin, Stopford, Saguatti e Burgio.
I Maestri Francesco Saguatti e Simone Guaitoli si alterneranno alla direzione e all’accompagnamento. Ingresso libero.
Il posticipo della ventottesima giornata di campionato ha visto affrontarsi al Mapei Stadium di Reggio Emilia, Sassuolo e Torino. Inizialmente divise da un solo punto in classifica a vantaggio dei granata, la sfida è arrivata dopo la pausa per la nazionale e dopo una serie di ben quattro vittorie consecutive dei neroverdi che sono così ritornati vicini al limite tra la parte sinistra e quella destra della classifica.
Nei precedenti 19 scontri tra le due formazioni il Sassuolo ha vinto solo quattro volte mentre il resto della statistica la completano sette sconfitte e otto pareggi. Dionisi ha mandato in campo con l’undici titolare Consigli in porta e poi Rogerio, Henrique, Ferrari, Tressoldi, Toljan, Frattesi, Ferrari, Lopez e i tre in avanti, Berardi, Laurientè e Pinamonti.
Dopo una prima fase di studio tra le due formazioni al 12’ un tentativo al volo leggermente goffo di Sanabria a centro area si infrange sulla difesa dei padroni di casa.
Dopo il 20’ un Sassuolo decisamente in crescita rispetto alla prima parte inizia a presentarsi con molta più decisione dalle parti dell’area difesa da Milinkovic-Savic in quella che fino a quel momento non è stata certo una partita esaltante da entrambe le parti.
Al 32’ è il Torino a far trattenere il fiato al Mapei con una traversa piena colpita da Radanjic con un tiro di destro dal centro dell’area.
Al 35’ su una bella azione del Sassuolo, Andrea Pinamonti si fa trovare pronto su una ribattuta di Milinkovic-Savic in seguito ad una conclusione in porta di Domenico Berardi dalla destra dell’area di rigore, uno a zero.
Al 41’ è Linetty a provare una conclusione dal limite dell’area che gira davvero di poco oltre il palo destro difeso da Consigli.
La partita riprende sotto la direzione del Sig. Pezzuto di Lecce in una serata decisamente più da girone d’andata che di ritorno climaticamente parlando. È stato sufficiente arrivare al 57’ per scaldare almeno momentaneamente l’ambiente grazie al gol di Laurienté sugli sviluppi di un contropiede, successivamente annullato dal VAR review per fuorigioco.
Al 65’ il Torino pareggia con un gol di testa in tuffo di Antonio Sanabria colpevolmente troppo solo al centro dell’area neroverde a cui arriva un assist su cross di Lazzaro.
Al 72’ Dionisi manda in campo Defrel e Harroui per Henrique e Pinamonti mentre pochi secondi dopo Frattesi si guadagna un cartellino giallo da Pezzuto per proteste (non era diffidato).
A uscire al 76’ leggermente zoppicante e per nulla soddisfatto Domenico Berardi e al suo posto Nedim Bajrami. Al minuto 89 c’è spazio anche per Thorstved al posto di Davide Frattesi, mentre la lavagna del quarto uomo indica cinque minuti di recupero.
Il Sassuolo chiude in avanti con un calcio di punizione dalla trequarti di Laurietntè ma Milinkovic- Savic se la cava e la partita termina con un pareggio che non sconvolge la classifica delle due ma quantomeno non interrompe la serie positiva dei padroni di casa che portano a 37 i punti in classifica che valgono al momento la 12 posizione.
Gli spettatori presenti al Mapei erano 12.896 comprese anche molte scolaresche della Città di Sassuolo con un incasso di 95.542 euro.
È Alessandro De Nicola il nuovo coordinatore della Cgil del distretto di Sassuolo che comprende i comuni di Sassuolo, Formigine, Fiorano Modenese, Maranello, Prignano s/Secchia, Palagano Montefiorino e Frassinoro.
Alessandro De Nicola, 46 anni, è stato nominato oggi dalla segreteria confederale Cgil di Modena. Lascia il sindacato di categoria del pubblico impiego FP Cgil dove era componente della segreteria provinciale e dal 2017 responsabile sanità.
La sua esperienza sindacale inizia nel 2009 nel sindacato costruzioni Fillea Cgil, l’anno successivo è al sindacato Funzione Pubblica come responsabile per la zona di Sassuolo sino al 2015, quando passa per un breve periodo alla zona di Vignola prima di far ritorno a Modena come responsabile sanità.
“Il distretto di Sassuolo è importante per la Cgil – afferma Alessandro De Nicola – sia per il significativo numero di iscritti che per i settori produttivi rappresentati: dalla ceramica alla metalmeccanica fino al terziario e al settore dei servizi pubblici e privati”.
Un distretto coinvolto in una profonda fase di trasformazione i cui esiti, però, sono ancora incerti. “Tra i vari settori produttivi vi sono tratti comuni di questa trasformazione – continua De Nicola – per esempio l’investimento nell’innovazione tecnologica che sta determinando una progressiva diminuzione del numero degli operai e una maggiore incidenza del numero di impiegati e quadri. Da rimettere al centro anche il ragionamento sulla sanità, sia in relazione ai servizi territoriali che al ruolo che l’Ospedale di Sassuolo potrebbe svolgere nel diventare punto di riferimento del welfare aziendale del distretto” .
“Vogliamo allargare i confini della contrattazione sociale e territoriale – conclude il sindacalista – non è più sufficiente discutere delle addizionali comunali, per stare al passo con i tempi sarà necessario allargare la discussione anche alle valutazioni sui bisogni dei cittadini e sulle prestazioni erogate dalle enti pubblici”.
De Nicola subentra a Cesare Pizzolla andato in pensione.
Paolo Calvano (foto di Pietro Ballardini – copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G.)
Ammontano a 65 milioni di euro le risorse a disposizione di enti locali, Università e centri di ricerca per realizzare progetti transnazionali per lo sviluppo economico e sociale delle regioni. Interventi che dovranno incidere concretamente, nei prossimi anni, su innovazione tecnologica, cambiamenti climatici e mobilità smart fino a soluzioni per vincere la sfida della digitalizzazione.
Il via libera, nel corso della seduta della Giunta regionale di oggi, al primo bando Interreg Ipa Adrion, il programma di cooperazione territoriale europea transnazionale di cui la Regione Emilia-Romagna è ‘autorità di gestione’.
“Si tratta di un programma strategico per l’area adriatico-ionica e per il ruolo che può assumere la Regione insieme ai territori emiliano-romagnoli. Una straordinaria opportunità – ha commentato l’assessore regionale al Bilancio e Rapporti con l’Ue, Paolo Calvano- per le eccellenze del territorio con collaborazioni sui temi caldi dello sviluppo per le future generazioni, per crescere in armonia insieme ai Paesi e alle regioni che si affacciano sull’Adriatico. Grazie alla programmazione precedente hanno potuto costruire reti di collaborazione con i partner dell’area adriatico ionica. Si tratta di un’area geografica oggi sempre più rilevante, interessata a collaborare con la nostra regione su temi di punta, tra cui anche la trasformazione digitale e le potenzialità del Tecnopolo di Bologna, così come è alto l’interesse per apprendere la nostra la capacità di utilizzare i fondi europei, campo in cui l’Emilia-Romagna spicca anche a livello europeo”.
Allineato con la strategia dell’Ue per la Regione Adriatico e Ionica Eusair (una strategia macroregionale sviluppata congiuntamente dalla Commissione europea e dai paesi coinvolti per affrontare sfide comuni), il programma ha un bilancio complessivo di oltre 160 milioni di euro, con un contributo dell’Unione europea di 136 milioni di euro e la restante quota a carico degli Stati membri.
A partire da domani 4 aprile è aperta la piattaforma per candidare proposte progettuali che dovranno essere inviate entro le ore 13 di venerdì 30 giugno 2023. Il bando sarà presentato ufficialmente il prossimo 19 aprile a Sarajevo.
Per una descrizione dettagliata dei contenuti del bando e degli obiettivi, delle tipologie di attività possibili, della composizione del partenariato e del budget, si rimanda alla documentazione che sarà disponibile da oggi sul sito di IPA ADRION. Per ulteriori sul sito regionale Fondi europei e cooperazione internazionale (regione.emilia-romagna.it) .
Il programma Adrion
Ipa Adrion è un programma transnazionale europeo che investe nello sviluppo dei sistemi di innovazione, nella conservazione del patrimonio culturale e naturale e nel miglioramento dei trasporti e della mobilità sostenibili a beneficio di oltre 70 milioni di abitanti della regione Adriatico-Ionica.
Oltre alle regioni italiane (quali Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia e oltre alle due province autonome di Trento e Bolzano) il Programma comprende anche Croazia, Grecia, Slovenia, Albania, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Bosnia-Erzegovina e la Repubblica di San Marino. La presenza di una combinazione di paesi dell’Ue e di paesi terzi extra-Ue contribuisce a rendere il Programma uno strumento efficacie per favorire il processo di allargamento per i paesi dei Balcani occidentali.
Sul ramo di immissione A13/Tangenziale di Bologna, per consentire attività di ispezione delle opere d’arte, previste in orario notturno, sarà chiuso lo svincolo che dall’uscita della stazione di Bologna Arcoveggio immette sulla Tangenziale di Bologna, in direzione San Lazzaro di Savena, dalle 00:00 alle 6:00 di martedì 4 aprile.
In alternativa si consiglia di percorrere la Tangenziale di Bologna in direzione Casalecchio, uscire allo svincolo 6 Castelmaggiore e rientrare dallo stesso in direzione San Lazzaro.
Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire attività di ispezione delle opere d’arte, previste in orario notturno, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A14 Bologna-Taranto, per chi proviene da Padova ed è diretto verso Ancona, dalle 22:00 di martedì 4 alle 6:00 di mercoledì 5 aprile.
In alternativa si consiglia, a chi viaggia in direzione di Ancona, di uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale di Bologna e rientrare in autostrada a Bologna San Lazzaro.
Sul Raccordo di Casalecchio R14, per consentire attività di di ispezione delle opere d’arte, dalle 22:00 di mercoledì 5 alle 6:00 di giovedì 6 aprile, sarà chiusa l’uscita della stazione di Bologna Casalecchio, per chi proviene da Ancona.
In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Borgo Panigale.
UniCredit riapre, a partire da oggi, il mercato della cessione dei crediti collegati al superbonus e gli altri bonus edilizi in Italia per supportare gli operatori che hanno completato i lavori e necessitano di cedere i crediti avendo raggiunto la capienza fiscale (cd. “esodati”).
La banca ha infatti messo a punto una soluzione che consente a imprese, artigiani e professionisti che abbiano maturato crediti fiscali a fronte di sconto in fattura per spese sostenute nel 2022 di smobilizzare tali crediti, ottenendo la liquidità necessaria a proseguire la loro attività.
L’ammontare complessivo del credito per singola pratica deve essere superiore a 10 mila e inferiore ai 600 mila euro e la pratica deve essere in possesso di tutta la documentazione richiesta nel corso dell’istruttoria, con asseverazioni, attestazioni e visto di conformità per tutte le tipologie di intervento, oltre che il codice univoco. La banca prevede nuovi prezzi di acquisto in linea con il mercato.
L’acquisto dei crediti viene effettuato da EBS Finance, società di cartolarizzazione appartenente al Gruppo UniCredit, che successivamente li cederà a clienti terzi.
A questo fine UniCredit ha già perfezionato accordi con 6 importanti player di mercato operanti in diversi settori economici (grande distribuzione, moda, sanità, attività di agenzia del lavoro temporaneo, e produzione/distribuzione di energia) ed è in procinto di stipulare ulteriori 11 accordi, per un controvalore che consentirà l’assorbimento progressivo dei crediti fiscali che la banca acquisterà dalla propria clientela, realizzando di fatto una soluzione di sistema imprese-banca-imprese.
Andrea Orcel, Amministratore Delegato e Responsabile per l’Italiadi UniCredit ha affermato: “Questa iniziativa è solo l’ultima in ordine di tempo a testimoniare il sostegno costante che forniamo a individui e imprese impegnati a fare prosperare la nostra economia. Queste persone e queste imprese sono il cuore delle comunità che siamo impegnati a supportare, ed è giusto farlo in ogni modo possibile, sia attraverso la tradizionale funzione di banca sia, nei momenti di difficoltà, andando oltre per aiutarli ad avere successo. In questo caso, l’iniziativa aiuterà imprese, professionisti e artigiani a liberare spazio fiscale e ottenere liquidità, un elemento importante per tornare alla migliore capacità operativa e commerciale. Le piccole attività economiche sono una parte fondamentale della nostra economia e sono quindi lieto di poter aggiungere un’altra iniziativa al nostro più ampio programma di sostegno a loro favore”.
L’iniziativa annunciata oggi si aggiunge alle numerose già messe in campo da UniCredit per le imprese e professionisti impegnate nell’efficientamento strutturale del patrimonio edilizio italiano, in piena coerenza con l’impegno del Gruppo per la transizione verso un’economia sostenibile.
All’interno della programmazione di educazione civica, questa mattina presso l’aula magna dell’IIS Volta di Sassuolo si è svolto un incontro tra gli studenti e studentesse delle classi appartenenti al biennio iniziale (prime e seconde) e l’Ispettore capo delle Polizia postale e delle comunicazioni, il Dott. Marco Ferrari, accompagnato dall’agente Vincenzo D.S. Lubrano.
Nel corso dell’incontro l’Ispettore ha chiarito ai ragazzi e ragazze presenti alcune dinamiche relative all’utilizzo di siti e strumenti digitali, un vero e proprio compendio di “buone pratiche” nella gestione e diffusione dei propri dati sensibili, immagini e altro attraverso il web. Dalla protezione dei dati personali, quanto mai necessaria di questi tempi, sino ai casi in cui potrebbe essere opportuno rivolgersi all’organo di Polizia postale. Uno sguardo anche al mondo dei social e le potenziali insidie che celano per i più giovani (ma non solo).
L’ispettore Ferrari, attraverso il racconto di casi realmente accaduti, ha portato la giovane platea di studenti a riflettere su quanto possano essere potenzialmente gravi alcuni atteggiamenti o leggerezze in ambito digitale e di quanto sia sempre più importante avere una buon livello di conoscenza sugli strumenti, le app e le dotazioni di sicurezza oggi esistenti.
L’appuntamento con la Polizia postale e delle comunicazioni sarà replicato, sempre presso il Volta, anche lunedì 17 aprile e rientra all’interno della numerosa attività di educazione e prevenzione svolta dall’Istituto cittadino in merito alle tematiche su legalità, dipendenze e uso consapevole dei social.
Solo nel corso dell’anno scolastico 2022/23 non ancora concluso, sono stati 12 gli appuntamenti dedicati agli studenti di tutte le classi e legati a tematiche come il volontariato e la cittadinanza attiva (Cantieri Giovani), la disabilità, affettività e sessualità (progetto Teen Star), la legalità (Magistrati nelle Scuole) e l’incontro con l’Arma dei Carabinieri e contro le dipendenze patologiche (Scelgo io) come la guida sicura (con il Pilota Andrea Montermini).
Ad affiancare i progetti d’informazione e accrescimento delle conoscenze nei vari temi scelti, non sono mancati anche nel corso dell’ultimo anno scolastico interventi di prevenzione sull’uso e abuso di sostanze stupefacenti in età scolastica con la presenza a scuola dell’unita cinofila della Polizia Municipale in collaborazione con il commissariato cittadino.
Grande soddisfazione per il ricco calendario di attività svolto viene espresso dalla Dirigente Scolastica la Dott.ssa Sabrina Paganelli che ringrazia le autorità intervenute e i Docenti referenti che hanno curato le varie iniziative.
La Dirigente scolastica Sabrina Paganelli e la prof.ssa Silvia Lelli (Referente del Progetto) con l’Ispettore Marco Ferrari e l’agente Vincenzo D.S. Lubrano