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martedì, 8 Luglio 2025
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Maltrattamento e abbandono di animali: alcuni casi preoccupanti negli ultimi mesi a Formigine

Maltrattamento e abbandono di animali: alcuni casi preoccupanti negli ultimi mesi a FormigineNello scorso mese di dicembre, alcuni condomini hanno richiesto l’intervento della Polizia locale di Formigine segnalando la presenza, nella propria area cortiliva, di un cane pastore tedesco ferito, che perdeva copiosamente sangue.

L’animale è stato prontamente soccorso grazie al canile intercomunale di Magreta e affidato alle cure di una clinica veterinaria.

La Procura della Repubblica è stata immediatamente informata dei fatti. Questa ha convalidato il sequestro dell’animale, anche al fine di consentire gli ulteriori accertamenti di polizia giudiziaria.

Il responsabile dell’accaduto è stato individuato. Per un reato di questo tipo è prevista la denuncia a piede libero.

Più recentemente, si è verificato un altro episodio di maltrattamento di animale. Vittima, questa volta, un coniglietto nano con una grave situazione respiratoria. Le guardie eco-zoofile OIPA Italia (Sezione di  Modena), che hanno in gestione il giardino dei conigli di Villa Gandini, hanno soccorso l’animale e lo hanno portato d’urgenza dal veterinario. Attualmente, il coniglietto è accudito da una volontaria a causa del suo stato di salute (una grave forma di pasteurellosi).

C’è maltrattamento di animale anche quando si abbandona. A questo proposito, purtroppo, sono altri tre i conigli abbandonati a Formigine negli ultimi due mesi, in prossimità delle vacanze natalizie.

“Rivolgo un forte appello ai cittadini affinché si facciano adozioni consapevoli. In caso di problemi, a Formigine abbiamo strutture e associazioni in grado di dare supporto e trovare soluzioni. L’abbandono di un animale non è mai una soluzione! Ringrazio gli agenti di Polizia locale, il personale del canile-gattile, i veterinari e i volontari delle associazioni per la difesa degli animali, oltre che i dipendenti comunali degli uffici competenti, per il grande lavoro finalizzato al rispetto e alla tutela degli animali”. E’ il commento dell’Assessore all’Ambiente Giulia Bosi.

 

Un protocollo d’intesa tra Procura e Polizia Locale

Un protocollo d’intesa tra Procura e Polizia LocaleUno “stage formativo” alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena per gli Ispettori di nuova nomina della Polizia Locale di Sassuolo.

Lo stage, della durata di 80 giorni ed in fase di ultimazione da parte del primo Ispettore coinvolto, fa parte di un Protocollo d’intesa sottoscritto nei mesi scorsi dalla Procura della Repubblica e dalla Polizia Locale volto a rafforzare l’ampliamento delle conoscenze e delle competenze di meccanismi, procedure, atti e istituti che governano il sistema e la procedura penale di un ufficio requirente; il miglioramento reciproco di efficienza, serietà, dinamicità, sensibilità; l’accrescimento delle potenzialità con la formazione, il maggior coinvolgimento, la motivazione e la sensibilizzazione delle persone per una struttura capace di gestire in modo corretto ed efficiente i servizi; la diffusione e consolidamento della cultura della sicurezza e del rispetto delle normative applicabili alle attività.

l percorso formativo si sviluppa a partire dall’approfondimento della conoscenza della fase della “ricezione” della Notizia di Reato, alla fase dell’”iscrizione”, passando attraverso la comprensione della “competenza” e/o qualità del fatto, all’individuazione degli elementi che l’Ufficio del Pubblico Ministero reputa e/o valuta essenziali o meno, dall’inserimento dei dati alle procedure relative all’esecuzione delle disposizioni, per svilupparsi sulle modalità di esecuzione di Atti e/o delle Misure Urgenti, di Provvedimenti, Decreti, infine alla predisposizione e/o redazione di Atti e/o attività di Polizia Giudiziaria.

Suddiviso in tre fasi distinte, il percorso prevede la presenza di un “tutor” che affianca l’Ispettore di Polizia Locale tanto nella prima fase di “Notizie di reato” e “Consegna atti”, quanto nell’ufficio del dibattimento (presso il Giudice di Pace o il Giudice Monocratico) e nell’Ufficio del Pubblico Ministero.

“Un protocollo – afferma il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – a cui abbiamo aderito volentieri dell’ottica di un accrescimento reciproco: da una parte l’aiuto allo smaltimento dell’enorme mole di lavoro della Procura, dall’altro una conoscenza sul campo da parte dei nuovi ispettori delle procedure e dei meccanismi che seguono il momento della denuncia o dell’arresto. Per questo motivo, dopo questo primo momento, siamo a completa disposizione per proseguire nel rapporto con ulteriore personale”.

 

Cambia a Fiorano la raccolta dei rifiuti

Cambia a Fiorano la raccolta dei rifiutiIn aggiunta alle informazioni diramate nella giornata di ieri da HERA in relazione al cambio di modalità raccolta rifiuti a Fiorano Modenese, comunichiamo alcuni appuntamenti utili per i cittadini. Innanzitutto domani, sabato 21 gennaio, e sabato 28 gennaio, sarà disponibile un Info-point dove tutti gli interessati potranno recarsi sia a fare domande in merito alla nuova modalità di raccolta sia a ritirare gratuitamente il kit per la differenziata. L’Info-point sarà predisposto dalle ore 9.00 alle 16.00 presso il Pala AVF in via Viazza I Tronco, angolo via del Canaletto (campo sportivo Iseppi).

A questo si aggiungono altre due serate informative (oltre a quelle già avvenute), dove saranno spiegate le principali novità alla cittadinanza. Gli appuntamenti saranno lunedì 23 gennaio alle 20.30 presso il Salone del Pellegrino, di fianco al Santuario fioranese, in Piazzale Papa Giovanni Paolo II; e martedì 7 febbraio sempre alle ore 20.30  presso il Centro Parrocchiale di Spezzano in Via Ghiarella, 252.

In ultimo specifichiamo le singole vie e la zona nel suo complesso del Lotto 1, quello dove partirà la nuova raccolta da lunedì 23 gennaio: Via Alessandro Manzoni, Via Alessandro Tassoni, Via Campo Rosso, Via Capucchiera, Via Carlo Goldoni, Via Dante Alighieri, Via Danubio, Via Della Chianca, Via Flumendosa, Via Francesco Petrarca, Via Ghiarella, Via Giacomo Leopardi, Via Giosuè Carducci, Via Giovanni Boccaccio, Via Giovanni Pascoli, Via Giuseppe Parini, Via Goffredo Mameli, Via Grazia Deledda, Via Guido Guinizelli, Via Isonzo, Via Ludovico Ariosto, Via Ludovico Muratori Via Luigi Pirandello, Via Manfredo Fanti, Via Matteo Maria Bojardo, Via Mekong, Via Mincio, Via Niger, Via Panaro, Via Piave, Via Po, Via Reno, Via Rio Delle Amazzoni, Via Senna, Via Statale Est, Via Tagliamento, Via Tamigi, Via Tevere, Via Ticino, Via Torquato Tasso, Via Torrente Dragone, Via Vittorio Alfieri, Via Volturno.

 

Ortofrutta e patate, oltre 95 milioni di euro di contributi Ue in Emilia-Romagna per ricerca, agricoltura di precisione

Ortofrutta e patate, oltre 95 milioni di euro di contributi Ue in Emilia-Romagna per ricerca, agricoltura di precisioneOltre 95 milioni di contributi Ue per il 2023 per investimenti che potranno generare innovazione e qualità, progetti di ricerca, sostegno al reddito delle imprese e competitività sui mercati. Passa da qui la strada per la nuova agricoltura a cui punta la Regione. Un primo passo concreto è il via libera ai piani di spesa  (programmi operativi) delle Organizzazioni di produttori e delle loro Associazioni per il consolidamento e la crescita del sistema ortofrutticolo e pataticolo regionale.
Entro fine mese gli aiuti comunitari del fondo Feaga, che presiede gli interventi di sostegno ai mercati agricoli, saranno resi disponibili.

“Cresce così la competitività di due settori chiave dell’agricoltura emiliano-romagnola, in una logica di innovazione e sostenibilità della filiera- commenta l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi-.  Ancora una volta i produttori in forma aggregata, in particolare quelli del settore pataticolo, hanno dimostrato di cogliere le opportunità per il rafforzamento organizzativo di queste importanti filiere produttive, per sviluppare l’innovazione indispensabile per l’adattamento e la mitigazione ai cambiamenti climatici e per rafforzare il loro valore sui mercati nazionale ed estero”.

Per l’ortofrutta sono stati approvati 12 programmi operativi presentati da sette Associazioni di Organizzazioni produttori (che associano 37 Op) e da 5 Organizzazioni di produttori che aggregano circa 16mila imprese agricole, di cui il 51% con sede in Emilia-Romagna. Le Associazioni e le Organizzazioni sono infatti aperte anche ad aziende su tutto il territorio nazionale e fortemente attrattive. La spesa annua totale è stata approvata per 181,4 milioni di euro cui corrisponde un aiuto comunitario previsionale di 93,8 milioni di euro.

Per il settore pataticolo, una novità di questa nuova Pac, la Regione ha riconosciuto tre Organizzazioni di produttori, che aggregano 233 imprese agricole, di cui l’82% con sede in Emilia-Romagna. I piani di spesa per rendere maggiormente competitivo questo settore e fare da starter per suo ammodernamento ammontano a 3,2 milioni di euro. Gli aiuti Ue valgono 1,9 milioni di euro e serviranno a favorire gli investimenti delle aziende agricole nell’acquisizione di macchine e attrezzature specifiche e nell’applicazione di tecniche produttive a basso impatto ambientale.

Gli aiuti in dettaglio

Per l’ortofrutta, gli interventi riguarderanno, per il 43% della spesa previsionale, il miglioramento della qualità (attrezzature innovative, impianti d’irrigazione e antigrandine), la pianificazione della produzione con il rinnovo degli impianti frutticoli e l’applicazione della produzione integrata e altre tecniche a basso impatto ambientale.
Le azioni di sistema, per circa il 41% del totale, sostengono gli investimenti per la commercializzazione (macchinari e strutture per la gestione delle produzioni in post raccolta), strategia per l’adeguamento al cambiamento climatico, le attività di prevenzione delle crisi di mercato, la ricerca e produzione sperimentale e le iniziative di promozione dei prodotti.

La rimanente parte, poco più del 14% totale, servirà a finanziare le attività del personale dedicato sia al controllo della qualità delle produzioni, che alle iniziative di marketing come a quelle di supporto alle aziende agricole nell’applicazione delle tecniche a basso impatto ambientale.

Per il settore delle patate oltre la metà degli interventi riguarda la commercializzazione (strutture, macchine e attrezzature innovative per la gestione delle produzioni in post raccolta), le attività di prevenzione delle crisi di mercato e le iniziative di promozione dei prodotti.
Poco più del 30% della spesa complessiva approvata andrà a sostenere le tecniche di produzione integrata  e a basso impatto ambientale e l’acquisto di macchine per la raccolta.
La rimanente parte, circa il 12% della spesa previsionale totale, servirà a finanziare le attività del personale dedicato sia al controllo della qualità delle produzioni, che di supporto alle aziende agricole nell’applicazione delle tecniche a basso impatto ambientale.

A Maranello biblioteca aperta anche in pausa pranzo

A Maranello biblioteca aperta anche in pausa pranzoOrario prolungato al Mabic: dal 24 gennaio la biblioteca di Maranello apre al pubblico anche in pausa pranzo, ampliando così la possibilità di utilizzare gli spazi dello studio e della lettura.

Dal martedì al venerdì la biblioteca sarà infatti aperta dalle 9 alle 19, con il prolungamento orario nella fascia 13-14.30: un servizio indirizzato a tutti i frequentatori del Mabic, da chi vuole sostare per leggere riviste e libri agli studenti che utilizzano le sale della biblioteca per la preparazione agli esami. Dalle 13 alle 14.30 non sarà possibile prendere in prestito i libri, mentre per la restituzione si potrà utilizzare il box esterno, sempre in funzione. Gli orari di apertura del Mabic: lunedì 14.30-19, da martedì a venerdì 9-19, sabato 9-13 e 14.30-19.

“Grazie ai volontari per la cultura di Maranello e all’attivazione dei Progetti utili alla collettività (PUC)”, spiega Mariaelena Mililli, assessora alla cultura, “saremo in grado dal 24 gennaio di riprendere l’apertura in pausa pranzo della nostra biblioteca: un gesto di attenzione, in particolare, nei confronti dei tanti studenti che sono impegnati nelle prossime sessioni d’esame. Ringraziamo il gruppo di cittadini che ha accolto questa necessità: i 24 volontari per la cultura sono di fondamentale aiuto per la nostra amministrazione non solo per questo progetto ma per tutte le iniziative culturali che si svolgono a Maranello”.

 

Chiusure notturne programmate su A1, A13 e Tangenziale di Bologna

Chiusure notturne programmate su A1, A13 e Tangenziale di BolognaSulla A1 Milano-Napoli Panoramica, per consentire attività di ispezione delle opere d’arte, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-nelle tre notti di lunedì 23, martedì 24 e mercoledì 25 gennaio, con orario 21:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A1 Direttissima Località Baccheraia (km 262+200) e Rioveggio (km 222+700) verso Bologna.
Di conseguenza, saranno chiuse le stazioni di Roncobilaccio e di Pian del Voglio, in entrata verso Bologna e in uscita per chi proviene da Firenze, mentre la stazione di Rioveggio sarà chiusa in uscita per chi proviene da Firenze.
Nelle suddette notti, ma con orario 20:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio “Roncobilaccio est”, situata all’interno del tratto.
Il collegamento tra Firenze e Bologna sarà comunque garantito attraverso la A1 Direttissima.
In alternativa alla chiusura delle stazioni di Roncobilaccio e di Pian del Voglio, si potrà utilizzare la stazione di Badia sulla A1 Direttissima;

-dalle 21:00 di venerdì 27 alle 6:00 di sabato 28 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra Pian del Voglio e Rioveggio, verso Bologna.
Contestualmente, saranno chiuse le stazioni di Pian del Voglio, in entrata verso Bologna e di Rioveggio in uscita per chi proviene da Firenze.
In alternativa alla stazione di Pian del Voglio, si consiglia di utilizzare la stazione di Badia, sulla A1 Direttissima.
Chi proviene da Firenze ed è diretto verso Bologna, potrà percorrere la A1 Direttissima.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione dei giunti di pavimentazione, sarà chiuso il tratto compreso tra Boara e Monselice, verso Padova, nelle sei notti di lunedì 23, martedì 24, mercoledì 25, giovedì 26, venerdì 27 e sabato 28 gennaio, con orario 22:00-6:00.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Boara, percorrere la viabilità ordinaria: SS16, SP5, per rientrare sulla A13 alla stazione di Monselice.

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Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire attività di ispezione delle opere d’arte, dalle 22:00 di lunedì 23 alle 6:00 di martedì 24 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 6 “Castelmaggiore” e lo svincolo 7 “Bologna Centro”, verso San Lazzaro/A14 Bologna-Taranto.
Si precisa che sarà regolarmente transitabile lo svincolo che dall’uscita della stazione di Bologna Arcoveggio immette sulla Tangenziale, in direzione San Lazzaro.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 6 “Castelmaggiore”, percorrere la viabilità ordinaria: Via Corticella, Via Stendhal, Via Lipparini, Via Aposazza, Via Stalingrado, SS64, per rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 7 “Bologna Centro”.
Si ricorda che, per consentire lavori di ammodernamento dei sottovia, è chiuso lo svincolo che, dalla Tangenziale di Bologna, con provenienza Casalecchio di Reno, immette all’ingresso della stazione di Bologna Arcoveggio.

Riunita a Bologna la Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile

Riunita a Bologna la Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabileSi è riunita in Regione la Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile. Al centro dell’incontro la presentazione, da parte del Comando Regionale della Guardia di Finanza, un protocollo d’intesa finalizzato al contrasto all’abusivismo commerciale, ai tentativi di infiltrazione della criminalità economico finanziaria e al contrasto al lavoro nero.

La presentazione, rispetto alla quale vi è stata ampia condivisione da parte dei presenti, è stata fatta dal Generale di Divisione Ivano Maccani, Comandante Regionale Emilia-Romagna della Guardia di Finanza. Presenti, tra gli altri, Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della presidenza della Giunta regionale e Andrea Orlando, capo di Gabinetto della Regione Emilia-Romagna.

Il protocollo, in attesa di formalizzazione, è nel solco delle intese di collaborazione già sottoscritte dalla Regione Emilia-Romagna con le istituzioni dello Stato, la Magistratura, le Forze di polizia, e cioè con chi ha compiti investigativi e di repressione dei fenomeni malavitosi. Ed in particolare, ma non solo, occorre segnalare quelli volti a coadiuvare la lotta contro la mafia.

Ad oggi, la Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto Protocolli di intesa con i Tribunali di Bologna e Reggio Emilia, per una più efficace gestione dei beni sequestrati e confiscati e una maggiore valorizzazione degli stessi.

In fase di rinnovo con tutte le Prefetture dell’Emilia-Romagna è poi il Protocollo d’intesa per la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici, servizi e forniture e nell’attività urbanistica ed edilizia.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 21 gennaio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 21 gennaio 2023In prevalenza molto nuvoloso con deboli nevicate che dal pomeriggio interesseranno la Romagna fino a quote pedecollinari. Non si escludono episodi di pioggia mista a neve sui settori costieri. Della sera, schiarite sulle province occidentali.

Temperature minime in diminuzione nell’entroterra con valori compresi tra -2 e -4 gradi della pianura interna e valori attorno allo zero sui settori costieri. Massime senza variazioni significative e comprese tra zero e 4 gradi. Venti deboli nord-occidentali sull’entroterra con rinforzi da nord-est sui settori costieri, mare e rilievi romagnoli. Mare da molto mosso fino ad agitato.

(Arpae)

Benzinaio rapinato e ferito con un colpo di pistola: due nuovi arresti

Benzinaio rapinato e ferito con un colpo di pistola: due nuovi arrestiSvolta nell’episodio delittuoso verificatosi la sera del 12 settembre nella frazione Veggia di Casalgrande, dove un benzinaio era stato rapinato e colpito alla gamba con un colpo di pistola mentre stava depositando l’incasso di giornata nel bancomat della Bper di via Radici.

Il Procuratore Capo di Reggio Emilia, Dott. Paci con il Sostituto Procuratore titolare delle indagini, D.ssa Giannusa, concordando con le risultanze investigative dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia che hanno operato congiuntamente ai colleghi delle compagnie di Reggio Emilia e Sassuolo, hanno richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un 42enne catanese domiciliato a Sassuolo e analoga misura in regime di arresti domiciliari nei confronti di una 26enne foggiana residente a Scandiano.

Sui due, rispettivamente amico e fidanzata del 28enne pregiudicato sassolese già, in carcere per questa causa, sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di concorso in lesioni aggravate, rapina aggravata, detenzione e porto illegale di munizioni e simulazione di reato. Il 28enne arrestato dopo dieci giorni dall’efferata rapina è anche accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti poiché, nel corso della perquisizione domiciliare effettuata presso il suo domicilio, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 2 etti di marjuana.

I FATTI

Erano da poco passate le 20.30 del 12 settembre scorso, quando i carabinieri reggiani intervenivano in via Radici della frazione Veggia di Casalgrande, e precisamente nei pressi della Banca Popolare Emilia Romagna, dove poco prima un benzinaio 53enne, con attività nel limitrofo comune di Sassuolo, aveva subito una rapina a mano armata ad opera di due persone, in parte travisate, all’atto di depositare presso la cassa continua della stessa banca i bussolotti relativi all’incasso del distributore di benzina in cui lavora. La vittima, nel tentativo di opporsi alla rapina, aveva ingaggiato una colluttazione con uno dei rapinatori, durante la quale era stato attinto da un colpo di pistola al ginocchio sinistro. Alcune persone presenti nelle vicinanze del luogo della rapina, sentendo i colpi di pistola, intervenivano in aiuto della vittima. Il rapinatore quindi, impossessatosi di uno dei tre bussolotti che nel frattempo erano caduti a terra, contenente la somma di 3.500 euro, si dava alla fuga salendo su una Lancia Y bianca, poi risultata condotta dal 42enne catanese oggi finito in carcere, dileguandosi in direzione Sassuolo e della quale alcuni testimoni rilevavano parte della targa.

INDAGINI

Dagli accertamenti immediatamente svolti sulle prime risultanze testimoniali, emergeva che alle successive ore 23.00 circa, la centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Sassuolo aveva inserito in Banca Dati SDI l’autovettura quale oggetto di ricerche, in quanto la proprietaria del mezzo, rivelatasi poi essere la fidanzata del fermato, si era presentata presso quella caserma denunciandone il furto ad opera di ignoti, avvenuto alle precedenti ore 20, senza però formalizzare l’atto di denuncia. L’atteggiamento tenuto dalla ragazza durante la sua permanenza in caserma, unito alle apparenti incongruenze nella successione temporale degli eventi così come dalla stessa esposti, induceva i carabinieri a svolgere mirati accertamenti per rintracciare il veicolo e sui suoi possibili spostamenti nella zona di Sassuolo/Casalgrande e comuni limitrofi. Tali attività evidenziavano come il mezzo fosse stato poco prima della rapina individuato nell’area del comprensorio ceramico, con a bordo la ragazza ed il 28enne. Le ulteriori investigazioni consentivano di acclarare che il furto denunciato era risultato essere una simulazione per coprire la rapina ed i suoi esecutori, che si erano dati alla fuga sulla predetta auto, abbandonandola successivamente nella zona delle Terme della Salvarola, dove veniva rinvenuta nella giornata del 14 settembre. Gli elementi presenti sull’autovettura in sede di sopralluogo contribuivano a dare ulteriori riscontri in ordine alla partecipazione del fermato all’evento criminoso.

Nel proseguo delle attività d’indagine, svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo congiuntamente ai colleghi della Compagnia di Reggio Emilia e Sassuolo, nella notte tra il 16 ed il 17 settembre, sotto il costante coordinamento della Procura reggiana, venivano acquisiti ulteriori gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico del 28enne, culminati con il decreto di fermo disposto dal pubblico Ministero, eseguito alle prime ore del mattino. Poche ore dopo il fermo in un luogo non lontano dal domicilio dell’indagato, dove all’atto della cattura era stata condotta la perquisizione, veniva rinvenuta una pistola semiautomatica risultata essere del medesimo calibro di quella utilizzata nel corso della rapina, ed una felpa scura con cappuccio del tutto compatibile con quella indossata da uno dei rapinatori. Gli approfondimenti investigativi dell’Arma non si fermavano però al fermo del rapinatore, e nel proseguo, anche attraverso attività di natura tecnica, i Carabinieri risalivano alle responsabilità concorsuali degli odierni indagati per i quali la Procura reggiana richiedeva ed otteneva gli odierni provvedimenti cautelare che venivano eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia che nella mattinata odierna arrestavano i due.

RAPINA ALLA TABACCHERIA

Ulteriore svolta anche nelle indagini per identificare il complice del 28enne sassolese resosi responsabile il 25 agosto scorso di una rapina a mano armata ai danni della tabaccheria Corsini della frazione Veggia di Casalgrande dove il malvivente, a seguito della reazione del tabaccaio, esplose un colpo di pistola che fortunatamente non attinse nessuno, andandosi a conficcare nel cartongesso del soffitto, al contrario di quanto accaduto al benzinaio rapinato dallo stesso 28enne nella stessa frazione la sera del successivo 12 settembre, che rimase ferito.

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia, coordinati dalla Procura reggiana diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, hanno identificato il presunto complice del rapinatore, un 21enne palermitano domiciliato a Sassuolo, ovvero colui che lo attendeva alla guida della moto fuori dalla tabaccheria con la quale i due si diedero alla fuga dopo il colpo indagato per concorso in rapina aggravata e detenzione e porto illegale di munizioni.

I FATTI

Erano da poco passate le 19.00 del 25 agosto scorso quando i carabinieri reggiani intervenivano in via Radici della frazione Veggia di Casalgrande e precisamente nei pressi della tabaccheria Corsini dove poco prima, il tabaccaio, aveva subito una rapina a mano armata, ad opera di due persone. In particolare la vittima mentre era intento ad effettuare le operazioni di chiusura vedeva entrare all’interno della tabaccheria, ci cui è titolare, un soggetto vestito di nero con casco integrale calzato sulla testa, il quale brandendo una pistola gli intimava di consegnarli il danaro riposto in cassa. In un primo momento la vittima si opponeva a tale richiesta lanciandogli lo strofinaccio che aveva in mano ma a seguito della reazione del rapinatore, che esplodeva un colpo di pistola verso gli espositori, si dirigeva verso la cassa e gli consegnava alcune banconote, per una somma di 100 euro, che il rapinatore afferrava per poi darsi alla fuga a bordo di un motociclo condotto dall’odierno indagato che lo attendeva all’esterno.

INDAGINI

Gli accertamenti immediatamente svolti attraverso l’acquisizione e successiva a visione delle immagini di videosorveglianza di alcune attività commerciali poste nei pressi della tabaccheria rapinata consentivano di individuare la marca, il modello e il colore del motociclo utilizzato per la fuga dai malviventi unitamente ad altri importanti particolari. Il successivo fermo del presunto rapinatore del benzinaio, che aveva portato anche a rinvenire e sequestrare la pistola cal. 6.35 utilizzata per ferire il benzinaio, ha dato un’altra importante accelerazione alle indagini. Quest’ultimo è infatti risultato essere proprietario del motociclo corrispondente per modello, marca e colore a quello usato per la fuga e che veniva rinvenuto e sequestrato dai carabinieri in disponibilità dell’attuale proprietario a cui nei giorni successivi alla rapina l’indagato l’aveva ceduto al fratello dell’odierno indagato.

Ma non solo: l’analisi della copia forense del cellulare sequestrato al 28enne sassolese consentiva rinvenire svariate fotografie con immagini del motociclo e del casco perfettamente corrispondenti a quelle delle indagini ma anche numerose foto con l’indagato che indossava le stesse scarpe di quelle calzate dal rapinatore entrato in tabaccheria. A ciò si deve aggiungere anche il sequestro presso l’abitazione dell’indagato di uno zaino nero che è assolutamente coincidente a quello posseduto dal rapinatore dall’interno del quale aveva riposto i soldi consegnati dal tabaccaio. Ed infine anche il calibro del colpo esploso in tabaccheria ovvero 6.35 e corrispondente a quello esploso all’indirizzo del benzinaio.

Sulla base della coordinata e razionale valutazione degli elementi di indagine raccolti dai carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia la Procura reggiana richiedeva ed otteneva dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che veniva eseguita dai militari nei confronti del 28enne raggiunto in carcere dove era già ristretto in quanto ritenuto presunto autore della rapina al benzinaio nonché nel proseguo degli accertamenti investigativi risalire all’odierno complice indagato in stato di libertà.

I relativi procedimenti, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità degli indagati del procedimento.

 

Torna a Villa Cuoghi il Tè delle 5 con ‘Note a margine’

Torna a Villa Cuoghi il Tè delle 5 con ‘Note a margine’Domenica 22 gennaio, alle ore 17.00 presso Villa Cuoghi l’Associazione Artistica INarte invita gli interessati al secondo appuntamento del Tè delle 5 del 2023. Una domenica speciale, con la presentazione di un podcast nascente, presentato dal suo giovane creatore Tullio Saldaneri, intitolato “Note a margine”, che ha come obiettivo quello di convertire in racconto alcune canzoni. A conversare con lui sarà il professor Gianpaolo Anderlini.

Note a margine è un podcast indipendente che cerca di trasformare in racconto alcuni brani musicali, cioè romanzare determinate canzoni con aggiunte di fantasia. Una sorta di restituzione del potere immaginifico della musica. Per metterlo in piedi è stata lanciata una raccolta fondi, incentivata dalla pubblicazione di quello che sarà l’episodio 1, che ascolteremo in diretta.

A seguire, consueto tè offerto dagli organizzatori presso la struttura. Ingresso gratuito.

 

 

Protesi del braccio: la tecnica TMR “aggira” la memoria del cervello per controllare l’arto artificiale

Protesi del braccio: la tecnica TMR “aggira” la memoria del cervello per controllare l’arto artificiale
Davide e il dott. Staffa

Si stima che siano oltre 3 mila ogni anno i casi di amputazione dell’arto superiore in Italia, a causa di patologie o per eventi traumatici. A queste persone la protesica offre una nuova quotidianità, grazie all’evoluzione della tecnologia e materiali sempre più performanti, ma non bisogna pensare che sia come ricevere un potere da supereroe. Indossare una protesi è come accendere la luce: non è solo questione di avvitare la lampadina, anche i cavi elettrici devono essere collegati correttamente.

L’utilizzo di una protesi richiede infatti un lungo percorso di preparazione e riabilitazione, che consenta al paziente di imparare a usare l’arto artificiale, e spesso anche un intervento chirurgico per “collegamenti” neuro-muscolari adeguati. La tecnica TMR (Targeted Muscle Reinnervation – reinnervazione dei muscoli target per innesto di protesi) serve proprio a questo scopo.

In Italia, il pioniere nell’utilizzo della tecnica TMR è il dott. Guido Staffa, neurochirurgo specializzato nella chirurgia del sistema nervoso periferico a Maria Cecilia Hospital di Cotignola, Ospedale di Alta Specialità accreditato con il SSN. Negli ultimi 4 anni nel nostro Paese sono stati eseguiti 7 interventi di TMR (sono circa una cinquantina nel mondo), tutti dal team del dott. Staffa.

“La funzione della tecnica TMR è creare i presupposti per l’impianto protesico – spiega il dott. Staffa –. Anni fa ho fatto parte di un gruppo di studio sugli amputati. Le protesi elettriche impiantate non venivano utilizzate bene dai pazienti in quanto per eseguire il movimento specifico della protesi si devono contrarre muscoli che sono tuttavia deputati a movimenti diversi. Il nostro cervello si rifiuta infatti di usare movimenti diversi da quelli per cui è stato progettato. Da qui l’idea di impiantare i nervi della parte residua all’amputazione, ovvero quelli che rimanevano nel moncone, su questi muscoli per ottenerne l’attivazione. Si aggira così il limite umano, definito lo schema corporeo, ovvero la memoria del cervello che non è in grado di attivare naturalmente la protesi secondo quelle che sono le necessità”.

Un caso recente è quello di Davide, un ragazzo che aveva subito un’amputazione del 3° prossimale di omero con disarticolazione (viene tolto tutto l’arto compresa l’articolazione della spalla) a causa di un incidente in moto a soli 16 anni. Questo tipo di amputazione è particolarmente favorevole alla tecnica TMR e l’intervento è avvenuto circa ad un anno di distanza dall’incidente per ridare funzionalità ai nervi che presentavano ancora una potenzialità. L’équipe guidata dal dott. Staffa è parte dell’Unità Operativa di Neurochirurgia di Maria Cecilia Hospital diretta dal dott. Ignazio Borghesi.

“Sono due i principali scopi della procedura: trattare il dolore cronico (neuroma doloroso o sindrome dell’arto fantasma), che troppo spesso limita la qualità di vita di queste persone, e porre le basi neuro-muscolari per l’impianto della protesi – spiega il dott. Marco Cancedda, nel team di neurochirurgia a Maria Cecilia Hospital, in sala operatoria per l’intervento insieme al dott. Borghesi e al dott. Staffa –. In estrema sintesi, l’intervento consiste nel liberare i nervi dalle aderenze cicatriziali post-traumatiche e collegare i nervi che controllavano la funzione dell’arto perso con muscoli della regione della spalla-petto. Questi muscoli target funzioneranno poi come amplificatore di segnale per gli elettrodi della protesi. Essendo vie nervose che naturalmente comandavano i movimenti da recuperare, la TMR consente di migliorare il controllo della protesi e agevolare il percorso riabilitativo del paziente. Questa procedura eseguita su Davide è un’operazione di neurochirurgia ad alta complessità che viene svolta solo presso alcuni centri in Europa”.

Il muscolo reinnervato viene successivamente testato attraverso un processo di riabilitazione e uno studio fisiologico per applicare dei sensori che rilevano l’impulso elettrico da trasmettere alla protesi. Il percorso per il paziente è lungo e dura circa 2 anni, tra la preparazione riabilitativa pre-operatoria, l’operazione, la riabilitazione post-operatoria ed anche il follow up e la riabilitazione a lungo termine e l’addestramento all’uso della protesi presso l’officina Ottobock Soluzioni Ortopediche.

“Dopo l’incidente per il quale ho perso il braccio desideravo una protesi funzionale e non solo estetica. Era il 4 dicembre 2021 quando mi sono sottoposto all’intervento di TMR, sapevo che ci sarebbe voluto del tempo ma già dopo pochi mesi ho visto i primi risultati – racconta il paziente Davide Dalpane –. E oggi, a distanza di oltre un anno dall’operazione, posso compiere gesti quotidiani con più facilità, dall’aprire la bottiglietta d’acqua, al fare la spesa (posso tenere i sacchetti da ambo i lati), ma anche usare il tablet o portare il trolley (e dall’altra parte tenere in mano il cellulare). È una bella sensazione poter fare queste azioni dopo tanto tempo in cui non lo credevo più possibile. Prima dell’incidente giocavo a pallavolo, passione che è proseguita giocando a sitting volley (pallavolo paralimpica). È stata e continua ad essere un’esperienza bellissima che mi permette di incontrare altre persone con disabilità che mi spronano a dare sempre di più. Oggi mi dedico anche agli studi: non potendo fare il poliziotto, il mio grande sogno da bambino, e nemmeno intraprendere una carriera nell’elettrotecnica per i lavori manuali che richiede (indirizzo delle scuole superiori che ho frequentato), mi sono iscritto all’università e studio per diventare professore di educazione fisica, con la speranza in futuro di poter mostrare come la menomazione non costituisca necessariamente un limite e come affrontare un problema ricavandone una nuova opportunità”.

 

Oggi al Tecnopolo di Bologna la visita del segretario di Stato di San Marino, Fabio Righi

Oggi al Tecnopolo di Bologna la visita del segretario di Stato di San Marino, Fabio RighiUn rapporto di tradizionale e costante cooperazione, quello tra la Regione Emilia-Romagna e lo Stato di San Marino, che grazie al Tecnopolo è destinato ad aprirsi a nuovi scenari di proficua collaborazione.

Lo conferma la visita al Tecnopolo di Bologna da parte di Fabio Righi, segretario di Stato di San Marino per l’Industria, l’artigianato e il commercio, la ricerca tecnologica e la semplificazione normativa.

Ad accompagnarlo questo pomeriggio, la delegazione regionale guidata dagli assessori alla Ricerca e università Paola Salomoni e al Bilancio e patrimonio Paolo Calvano, dal presidente di Cineca e Ifab Francesco Ubertini e dal direttore del Data Center del Centro meteo europeo Matteo Dell’Acqua.

“La relazione della Regione Emilia-Romagna con San Marino è caratterizzata da stretta cooperazione territoriale e solidi rapporti di valorizzazione reciproca – commentano gli assessori Salomoni e Calvano.- Oggi abbiamo valutato con il segretario di Stato quali opportunità di crescita e quali benefici possano venire dagli strumenti all’avanguardia di cui dispone il Tecnopolo e, più in generale, la Data Valley dell’Emilia-Romagna. Siamo convinti che il processo verso una maggiore integrazione di San Marino con l’Unione Europea non potrà che trarre beneficio dalle possibilità di sviluppo economico che l’Agenda Digitale saprà garantire”.

“Sono fermamente convinto che un riposizionamento internazionale della Repubblica di San Marino, in uno scenario che sta cambiando, passi anche dal saper collaborare con l’area territoriale in cui il nostro paese è inserito- afferma il segretario di Stato Righi.- Questa prima missione esplorativa per visionare il Tecnopolo è quindi l’occasione per comprendere assieme alla Regione Emilia-Romagna come poter immaginare una partecipazione e un’interazione strategica di San Marino nel settore delle nuove tecnologie ad esso collegate.”

“È stato un piacere per Cineca ospitare il segretario di Stato di San Marino. – aggiunge il presidente di Cineca Ubertini.- L’incontro che si è tenuto oggi al Tecnopolo rappresenta un’occasione di confronto tra le possibilità offerte da risorse come il supercomputer Leonardo e le esigenze del territorio, con il comune obiettivo di dare un forte impulso all’innovazione digitale delle imprese e della Pubblica Amministrazione.”

La visita

Al segretario di Stato sono stati illustrati gli investimenti e il complesso lavoro che ha portato alla realizzazione delle infrastrutture del Tecnopolo, e in particolare due eccellenze a livello mondiale: il supercomputer Leonardo e il Data Center del Centro meteo europeo.

Il Tecnopolo – cuore della Data Valley dell’Emilia-Romagna insieme alle Reti regionali Tecnopoli, Alta Tecnologia, Alta Formazione – è una vera e propria cittadella della scienza, grazie agli investimenti della Regione per il recupero urbanistico e l’infrastrutturazione dell’area ex Manifattura Tabacchi.

Ospita Leonardo, gestito da Cineca, recentemente classificato come il quarto supercomputer più potente al mondo: garantisce l’80% della potenza di calcolo italiana e oltre il 20% di quella europea. Costato 240 milioni di euro (per metà a carico dell’Unione Europea e per metà investiti dal Governo italiano) ha una capacità senza precedenti nel nostro Paese, al servizio degli istituti di ricerca e delle università italiane e dei ricercatori dell’Unione Europea: sarà destinato a progetti di ricerca, uso scientifico e accademico e applicazioni industriali.

Nel Tecnopolo è già attivo il Data Center del Centro meteo europeo (European Center Medium Weather Forecast) per le previsioni a medio termine e vi si trasferiranno anche l’Agenzia Italia Meteo, la Fondazione internazionale Big Data e intelligenza artificiale per lo sviluppo umano (iFab) voluta dalla Regione, laboratori, Centri di ricerca come Infn e Cnr, nonché il nuovo istituto della United Nations University dedicato ai Big Data e Intelligenza Artificiale per la Gestione del Cambiamento dell’Habitat Umano – IBAHC.

Giorno della Memoria, le iniziative formiginesi del 2023

Giorno della Memoria, le iniziative formiginesi del 2023Il programma formiginese per il Giorno della Memoria inizia lunedì 23 gennaio alle 18 presso la Biblioteca comunale (via S. Antonio 4) con consigli di lettura sul tema della Shoah.

Il giorno seguente (martedì 24 gennaio) alle 20, le professoresse Iulli, Rebecchi e Ghermandi dell’Università Popolare propongono una lezione sulla vicenda del famoso pittore Marc Chagall in relazione alle persecuzioni razziali. L’incontro si terrà presso la Sala Loggia (piazza Repubblica).

Domenica 29 gennaio, alle 17 presso l’Auditorium Spira mirabilis (Via H. Pagani 25), si terrà l’incontro con  l’On. Pierluigi Castagnetti, Presidente della Fondazione Fossoli, sul tema dei luoghi della Memoria.

Infine, giovedì 2 febbraio, la Direzione didattica Formigine II organizza l’incontro sul valore dell’educazione alla Memoria con Isabella Labate, autrice, scrittrice e illustratrice del libro “Il bambino del tram”. L’evento si terrà al Castello alle ore 20.30.

Commenta l’assessore alla Cultura Marco Biagini: “Quest’anno, grazie anche alla collaborazione di scuole, Università Popolare e Fondazione Fossoli, proponiamo come cultura e biblioteca una ricca programmazione legata al Giorno della Memoria. Vogliamo in particolare sollecitare una riflessione critica nei cittadini, a partire dai più giovani, per contestualizzare la tragedia storica nel contesto attuale, riflettendo su discriminazione, fascismo e razzismi  del nostro tempo. Per questo ha ancora senso parlare di Shoah e di Memoria”.

In Emilia-Romagna nasce la Rete Oncologica ed Emato-oncologica regionale

In Emilia-Romagna nasce la Rete Oncologica ed Emato-oncologica regionaleAssicurare la migliore qualità e appropriatezza delle cure per il paziente. In un percorso assistenziale efficace e sicuro che si estende dall’ospedale al territorio. E’ l’obiettivo della Rete Oncologica ed Emato-oncologica regionale dell’Emilia-Romagna, le cui Linee di indirizzo sono state approvate dalla Giunta e presentate oggi in conferenza stampa dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.

Il documento definisce le caratteristiche generali della rete regionale secondo il modello del Comprehensive Cancer Care Network, che garantisce, nel rispetto delle autonomie locali, la maggiore uniformità possibile in termini di accesso, gestione clinica, governance e monitoraggio dei dati ai fini sia clinici sia di ricerca. Lo scopo è garantire ai cittadini cure, assistenza e servizi sempre più elevati e, al tempo stesso, vicini in termini di prossimità.

Infatti, uno dei punti di forza del modello è l’oncologia di prossimità, che permetterà di delocalizzare, tra Case di Comunità e Ospedali di Comunità, sino al domicilio del paziente, le attività oncologiche ed emato-oncologiche, garantendo le medesime condizioni di efficacia e sicurezza. Forte impulso verrà poi dalla telemedicina, che pur non sostituendo le visite in presenza consentirà una tempestiva discussione degli esami diagnostici e la rilevazione di eventuali segni di ripresa di malattia.

“La sanità pubblica che vogliamo e su cui continuiamo a investire è quella legata al territorio, che si prende cura di tutti senza lasciare indietro nessuno, e lo fa con servizi, terapie e assistenza sempre più innovativi e a misura del cittadino- affermano Bonaccini e Donini-. Con la Rete Oncologica ed Emato-oncologica regionale l’Emilia-Romagna guarda al presente e al futuro, con l’obiettivo di portare sempre di più i servizi direttamente nelle comunità locali, in linea anche con il modello di medicina territoriale definito nel PNRR, che in diversi aspetti si ispira alla nostra regione, come nel caso della Case della salute. Grazie alle risorse previste da quest’ultimo possiamo ridisegnare la rete di assistenza sanitaria territoriale in modo capillare, per una sanità pubblica capace di dare risposta alle nuove esigenze che anche la pandemia ha evidenziato”.

“La Rete Oncologica ed Emato-oncologica dell’Emilia-Romagna nasce grazie ad un lavoro condiviso tra i nostri migliori professionisti dell’ambito oncologico e i cittadini. In Emilia-Romagna possiamo contare su strutture oncologiche territoriali già molto avanzate, ma con la messa a sistema di questo modello organizzativo basato sulla multidisciplinarietà e sulla condivisione dei percorsi diagnostici e terapeutici compiamo un ulteriore passo avanti. La Rete- concludono presidente e assessore- vuole creare infatti un modello di cura incentrato sulla persona, capace di assicurare il miglior percorso di assistenza coordinando tutti i soggetti coinvolti”.

La Rete dell’Emilia-Romagna nasce in una realtà dotata di Oncologie ed Emato-oncologie strutturate e organizzate che in tutte le province offrono già livelli elevati di servizio per i quali la Regione si è da tempo impegnata. Fin dal 2006, infatti, in tutte le province sono attive organizzazioni secondo il modello della rete, il cui buon funzionamento è testimoniato dai risultati. L’Emilia-Romagna è infatti tra le regioni che registrano il dato più alto di sopravvivenza a 5 anni per le principali sedi tumorali.

Informazioni sulla Rete Oncologica ed Emato-oncologica regionale dell’Emilia-Romagna sono disponibili al link: https://salute.regione.emilia-romagna.it/rete-oncologica-regionale

Fiorano Modenese: lunedì parte il porta a porta di carta e plastica

Fiorano Modenese: lunedì parte il porta a porta di carta e plastica
immagine d’archivio

Fiorano Modenese si prepara al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, che verrà avviato lunedì nella prima delle aree urbane del comune. In particolare, le prime modifiche riguarderanno il quartiere residenziale che si trova a sud della Statale Est ed è limitato ad est da via Ghiarella e ad ovest da via Santa Caterina da Siena.

Qui, già dall’inizio della prossima settimana Hera comincerà a raccogliere i sacchi di carta e plastica con il modello porta a porta, seguendo le periodicità indicate nel calendario ‘Rosso’ che è stato distribuito a famiglie e imprese della zona: così, come previsto, la carta sarà ritirata il lunedì mattina, mentre la raccolta della plastica è prevista per il giovedì mattina.

Contemporaneamente, sempre in quella zona inizierà la progressiva rimozione dei cassonetti dedicati a carta e plastica. Prenderà il via, inoltre, la sostituzione di quelli per l’indifferenziata con i nuovi contenitori stradali informatizzati, per utilizzare i quali è necessaria la Carta Smeraldo.

Per poter usufruire correttamente dei servizi di prossima attivazione, è quindi importante che tutti i cittadini si assicurino di avere tutte le dotazioni necessarie. Chi non le avesse ancora ritirate, ha tempo fino al 5 febbraio 2023 per recarsi alla Casa Smeraldo. Dopo questa data, i kit per la raccolta differenziata saranno ritirabili presso la Stazione Ecologica di Fiorano Modenese, Ecoisola, in via Ghiarola Vecchia.

 

Case Smeraldo: orari ampi e accessibilità garantita per tutti

Le Case Smeraldo sono allestite a Fiorano presso il Palazzo Astoria (al primo piano), in piazza Martiri Partigiani, e a Spezzano presso la Sala Civica di Casa Corsini, in via Statale 83. Qui si potranno trovare consigli e supporto per comprendere al meglio le nuove modalità di raccolta differenziata.

Per quanto riguarda gli orari di apertura, la Casa Smeraldo di Fiorano è aperta da lunedì a venerdì dalle 8 alle 18. Sabato dalle 8 alle 15 e domenica dalle 8 alle 13. La Casa Smeraldo di Spezzano, invece, è aperta dalle 10.30 alle 19:30 lunedì, martedì, giovedì e venerdì. Mercoledì e sabato, invece, osserva l’orario 8 – 15.

Le caratteristiche della nuova raccolta rifiuti di Fiorano Modenese

Nelle prossime settimane i servizi ambientali di Fiorano Modenese saranno riorganizzati in modo da mettere a disposizione dei cittadini e delle imprese due diversi modelli di raccolta rifiuti: una parte del territorio comunale, composta dalle ZAI (Zone Artigianali e Industriali) e dal forese – la periferia a bassa densità abitativa della città – sarà servita dal porta a porta integrale. In queste zone ci saranno raccolte domiciliari per tutte le principali tipologie di rifiuti.

Nei quartieri residenziali ci sarà invece un sistema misto, in cui le raccolte porta a porta di carta e plastica coesisteranno con la presenza di cassonetti stradali per indifferenziato, organico, vetro e scarti verdi. Anche i cassonetti verranno sostituiti: per l’indifferenziato, in particolare, verranno collocati nuovi contenitori apribili solo con una tessera, la Carta Smeraldo (o, installando l’APP Il Rifiutologo, anche con uno smartphone Android). I contenitori stradali, comunque, saranno sempre a disposizione di tutti. In questo modo, in caso di necessità, anche famiglie e imprese raggiunte dal porta a porta integrale potranno sempre scegliere di utilizzarli, integrando così i servizi a loro specificamente dedicati.

In ogni caso, tutti – tanto le famiglie quanto le imprese – dovranno dotarsi di alcune attrezzature per poter separare e conferire correttamente i loro rifiuti.

l kit per la raccolta verrà consegnato al titolare del contratto TARI, oppure ad un’altra persona delegata che presenti l’apposito modulo compilato, copia del documento del delegante e documento d’identità del delegato. Il modulo di delega è già stato inviato a cittadini e imprese, ma è anche disponibile sul sito di Hera, all’indirizzo www.gruppohera.it/assistenza/casa/ambiente/la-raccolta-nel-tuo-comune e selezionando il Comune di Fiorano Modenese.

Nel caso del sistema misto, il kit di attrezzature sarà composto dalla Carta Smeraldo, che consentirà di aprire i cassonetti dell’indifferenziato, da una pattumella sottolavello per i rifiuti organici (e dei relativi sacchetti in plastica compostabile e biodegradabile) e da una dotazione di sacchi gialli e azzurri per la raccolta, rispettivamente, di plastica/lattine e carta. Per le rimanenti frazioni di rifiuti (organico, sfalci verdi e vetro) rimarranno a disposizione dei cittadini i contenitori stradali.

Nel caso del porta a porta integrale, oltre alle attrezzature sopra elencate verranno assegnati anche i bidoncini individuali per l’indifferenziato, il vetro e l’organico.

Di entrambi i kit fanno parte anche diversi materiali informativi, incluso il calendario per l’esposizione delle varie tipologie di rifiuto, specifico per ogni zona.

Il sindaco di Casalgrande, Giuseppe Daviddi sulla ristrutturazione del ponte di Veggia

Il sindaco di Casalgrande, Giuseppe Daviddi sulla ristrutturazione del ponte di Veggia“Abbiamo appreso dalla stampa le dichiarazioni del sindaco di Sassuolo Menani sulla prossima ultimazione del progetto per la ristrutturazione del ponte di Veggia e sul possibile avvio dei lavori ad autunno 2023. Come sindaco di Casalgrande, voglio rassicurare i cittadini: porremo grande attenzione a tutto il procedimento, per risolvere i problemi presenti già oggi su quel tratto di strada. L’intervento è molto importante e merita una valutazione attenta sul disagio che si andrà a creare ogni giorno a chi si deve spostare da una provincia all’altra”.

“Ritengo che sia opportuno, prima di cominciare a ragionare sulle date dei cantieri, occuparsi di predisporre una adeguata viabilità alternativa. Ho una proposta da avanzare al comune di Sassuolo: prevedere l’allargamento della pedemontana sp 467 nel tratto che va dal ponte nuovo (a 4 corsie) fino alla rotonda denominata “panoramica”. In questo segmento della strada abbiamo infatti una viabilità anomala: si passa da 4 corsie in corrispondenza del ponte, a 2 corsie, su cui inoltre occorre dare la precedenza al traffico in arrivo da una strada secondaria come via Regina Pacis. Nei prossimi giorni chiederò un incontro al sindaco Menani per confrontarci su questa proposta”.

“Una cosa è certa: non si potrà all’improvviso chiudere il ponte causando un disagio enorme ai cittadini delle due sponde del Secchia. Una ipotesi ventilata in questi giorni, cioè la realizzazione di un terzo ponte, può dare sollievo alla congestione del traffico, ma solo nel lungo periodo, considerati i tempi tecnici”.

“Infine, voglio ringraziare gli imprenditori ceramici che si sono resi disponibili a valutare la fattibilità del terzo ponte; chiedo loro di aiutarci a risolvere il problema del traffico sulla pedemontana, tenendo presente che su quel tratto si riverserà il traffico in arrivo dalla bretella Campogalliano – Sassuolo. L’allargamento del tratto dal ponte nuovo fino alla rotonda “panoramica”, può benissimo essere una soluzione sia rispetto alla chiusura temporanea del ponte di Veggia, sia rispetto al traffico che arriverà dalla bretella della Campogalliano – Sassuolo. Valutiamo preventivamente questa ipotesi, per evitare di creare una nuova emergenza”.

 

Transizione digitale: 2,5 ml di euro al Distretto Ceramico. Fondi PNRRT per migliorare i servizi on-line ai cittadini

Transizione digitale: 2,5 ml di euro al Distretto Ceramico. Fondi PNRRT per migliorare i servizi on-line ai cittadiniFavorire una maggiore interazione digitale tra cittadini e amministrazioni comunali grazie ad una serie di progetti finanziati dal PNRR attraverso cinque bandi digitali, che gli otto Comuni si sono aggiudicati per un importo complessivo che supera i 2,5 milioni di euro.

E’ quanto intende realizzare l’Unione del Distretto Ceramico nei prossimi due anni, sviluppando fin da subito, grazie ai fondi intercettati dal Governo, piattaforme e servizi capaci di far risparmiare tempo e risorse sia all’utenza sia alla pubblica amministrazione rispetto alla modalità cartacea.

Per il Presidente dell’Unione Luigi Zironi «nei fondi messi a disposizione dal PNRR abbiamo individuato, come Unione, un’ulteriore opportunità per continuare e migliorare la funzionalità, l’accessibilità e la sicurezza dei servizi digitali a disposizione della cittadinanza, ambito nel quale i nostri Comuni hanno investito molto negli ultimi anni. L’obiettivo – prosegue Zironi – è quello di semplificare sempre di più il rapporto e il dialogo tra i singoli cittadini e le pubbliche amministrazioni, attraverso strumenti innovativi e a portata di mano che facciano anche risparmiare tempo agli utenti. Ad esempio, richiedere un documento, fare un pagamento, ottenere risposta in tempo reale ad una segnalazione o ricevere un’informazione per un utente sarà più facile e meno dispendioso in termini di tempo».

Per il presidente Zironi “saranno fondamentali anche i progressi sulla sicurezza informatica degli enti pubblici dell’Unione, che grazie alle risorse intercettate potranno tutelare maggiormente i dati dei cittadini e garantire il loro recupero in caso di guasti, attacchi hacker o calamità naturali particolarmente gravi”. Più nello specifico, tra i progetti messi in campo compaiono quello dedicato al potenziamento dei servizi on-line e della fruizione dei portali istituzionali, la cui accessibilità sarà ulteriormente semplificata, e quello che entro il 2023 porterà a quota 50 il numero di servizi comunali disponibili tramite la App ‘IO’ . Altri progetti riguarderanno invece, rispettivamente, la migrazione nel Cloud dei sistemi applicativi utilizzati dagli enti pubblici, l’invio delle notifiche digitali per i pagamenti, che potranno arrivare via e-mail riducendo tempi e spese anche per l’utente, e l’attivazione, entro quest’anno, dell’autenticazione tramite SPID e CIE per servizi digitali comunali che ora ne sono sprovvisti.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 20 gennaio 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 20 gennaio 2022Nuvoloso con schiarite sul settore più occidentale occidentale. Deboli nevicate interesseranno in mattinata il settore centro-orientale della regione fino ad interessare anche le arre di pianura; scarsa la probabilità di fenomeni nevosi sulle aree costiere dove avremo deboli precipitazioni di acqua mista a neve. Dalle ore pomeridiane le precipitazioni tenderanno ad attenuarsi persistendo solo sulla Romagna con quota neve in temporaneo rialzo verso i 400-500 metri.

Temperature minime con valori compresi tra -1 grado della pianura occidentale dove avremo gelate notturne e mattutine e 2/3 gradi delle aree costiere. Massime comprese tra 4 e 6 gradi. Venti deboli prevalentemente nord-occidentali nell’entroterra. Forti da nord-est su fascia costiera, mare e fascia costiera. Mare inizialmente molto mosso; dal pomeriggio agitato al largo con tendenza a graduale aumento del moto ondoso.

(Arpae)

Domenica con il Monza il Sassuolo dovrà provare a scacciare la crisi

Domenica con il Monza il Sassuolo dovrà provare a scacciare la crisiUn Sassuolo in diciassettesima posizione a sette punti da Verona e Sampdoria (in piena zona retrocessione) si prepara alla trasferta di domenica alle 15 sul prato dell’U Power Stadium, casa del Monza Calcio.

Trasferta determinante per il prossimo futuro dei neroverdi e probabilmente di Dionisi nonostante la rinnovata fiducia da parte della dirigenza (che intanto ha congelato praticamente tutto il mercato Sassolese).

Con Pinamonti e Consigli ancora fuori, il Sassuolo che l’allenatore arrivato nell’estate del 2021 potrebbe mandare in campo dovrebbe avvicinarsi molto a quello visto domenica scorsa al Mapei contro la Lazio.

Mentre auguriamo al tecnico dei neroverdi (e a tutti i tifosi) di trovare in Brianza quei punti di cui si sente tremendamente la mancanza, on line girano già alcune ipotesi per l’eventuale sostituzione.

Tra i nomi quelli di Leonardo Semplici (attualmente fermo dopo l’esperienza a Cagliari) e Giuseppe Iachini che sarebbe libero dopo l’ultima esperienza al Parma nello scorso campionato.

Intendiamoci ad oggi si tratta solo di voci che girano in rete e non solo ma in caso di risultato negativo c’è chi si dice sicuro di una rivoluzione partendo dalla panchina a Sassuolo sia più che probabile.

Claudio Corrado

Anche da piccoli si possono fare cose grandi, una straordinaria opportunità di crescita con la Croce Rossa Sassuolo

Anche da piccoli si possono fare cose grandi, una straordinaria opportunità di crescita con la Croce Rossa Sassuolo

Attraverso il Progetto 8-13, la Croce Rossa Italiana promuove esperienze educative rivolte ai giovani tra gli 8 e i 13 anni, offrendo loro l’occasione di conoscere l’Associazione, scoprire i suoi numerosi ambiti d’intervento sul territorio e apprendere i valori umanitari che ne guidano l’azione.

Le attività del Progetto 8-13 sono finalizzate a promuovere lo sviluppo delle funzioni cognitive (es. la capacità di problem solving), delle funzioni affettive e relazionali e, in particolar modo, della creatività, al fine di trasformare le conoscenze in competenze e di favorire lo sviluppo della consapevolezza del sé, l’attuazione di comportamenti adeguati e la presa di coscienza delle proprie capacità.

Tutti possono partecipare, basta avere un’età compresa tra gli 8 e i 13 anni.

Il numero massimo di partecipanti ammessi è 15.

Il progetto sarà avviato con un minimo di 5 bambini.

Per iscriversi al Progetto 8-13 è previsto il pagamento di una quota associativa simbolica, di importo pari a 1,00 €.

Il Progetto 8-13 promuove attività educative e ludico-ricreative relative alle principali sfere d’azione della Croce Rossa Italiana, quali ad esempio l’educazione alla salute e agli stili di vita sani, l’inclusione sociale, l’educazione ambientale, l’educazione alla pace e alla cittadinanza attiva, la preparazione alle emergenze.

Le attività sono progettate e realizzate dai Comitati di Croce Rossa Italiana che aderiscono all’iniziativa nazionale.

 

Cri Sassuolo svolgerà nello specifico le seguenti attività nelle seguenti date:

• Welcome Day – 18 Febbraio 2023 – dalle 18.30 alle 20.30

 

Le attività verranno svolte dalle ore 15.00 alle 19.00 nelle seguenti date:

• Primo soccorso – 25 Febbraio 2023

• Educazione alla salute e stili di vita sani- 25 Marzo 2023

• Educazione alla pace e alla cittadinanza attiva – 29 aprile 2023

• Educazione stradale- 27 maggio 2023

• Educazione ambientale – 24 giugno 2023

Gli incontri saranno 1 volta al mese, nel weekend, per la durata di 4 ore.

Gli incontri si svolgeranno principalmente presso la sede di Croce Rossa Italiana Comitato di Sassuolo, Viale XXVIII Settembre, 94 – Sassuolo.

Ci saranno attività svolte in altri luoghi, che saranno definite prossimamente.

Le iscrizioni sono inoltrate tramite il  seguente form: https://forms.gle/SwgVaM1vKiPETkwc7

allegando il file pdf “scheda di partecipazione” compilato e firmato dal genitore.

Per qualsiasi informazione, scrivere a: sassuolo.soci@emiliaromagna.cri.it

 

Arrivano i primi photored a Sassuolo

Arrivano i primi photored a Sassuolo«Stanno montando due photored in corrispondenza di due incroci molto pericolosi regolati da semafori». L’annuncio è arrivato, nel tardo pomeriggio, via social. Mittente il Sindaco Gian Francesco Menani che al primo annuncio ne ha fatto seguire un secondo, ovvero «seguirà un periodo appropriato di sperimentazione ed informazione prima che i dispositivi comincino a fare il proprio lavoro.

Nel dubbio – l’ultima raccomandazione del sindaco – non passate con il rosso come spesso succede». Che l’Amministrazione avesse acquistato questi dispositivi, che sanzionano i ‘furbetti del semaforo’, era noto: i photored verranno installati a guardia degli incroci tra la Circonvallazione e via Rometta e in prossimità del sottopassaggio ferroviario dell’Ancora, nodi “caldissimi” della viabilità cittadina.

 

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